Il Giorno del Ricordo: intervista ad Alfredo Antoniozzi

Radio radicale siamo con l'onorevole a al CED Antoniozzi vicepresidente del gruppo di Fratelli d'Italia a Montecitorio per farla ridere il giorno del le ricordo allora questo giorno si celebra
In un'atmosfera di grande diciamo coinvolgimento da parte dell'opinione pubblica italiana ci sono curdi tanti anni prima di diciamo di squarciare questo velo di silenzio che aveva diciamo colpito questa parte della nostra storia purtroppo abbiamo visto anche quello che è successo a passo Rizza
Che CD ci dice che esiste ancora
Una una parte di indiciamo di offrire pubbliche di persone che sono reticenti di fronte a questa a questo tipo di commemorazione allora perché e perché insomma oggi riusciamo a parlare di questo
Ma diciamo che un pezzo da sono italianizzato occultata per molti anni
Da una cultura prevalente e che ha diciamo cancellato una pagina di storia
Serenamente drammatica
In quei giorni di quegli anni
Le quali insomma una pulizia etnica ordita dalla dall'apparato comunista che Ichino aveva colpito italiani inermi Italia ricevevano colpa
Ma che non avevano neanche ideologiche particolare e noi italiani italiana
Brava gente che è stata colpita molto rigoroso dovuto
K non dovuto lascia la propria abitazione qui insomma parliamo di una pagina di storia molto delicata che ha fatto molte fatiche avete fuori perché è stata come dire
è stato oscurato da sola accentuata i libri di storia non hanno mai parlato incredibile
Solamente poi col tempo e con la perseveranza
Sudanese quelle verità che tutti sappiano ma che si stentava a farlo diciamo riconoscere come storia della nostra azione
Ma alcune resistenze ci sono ancora tante che è fatta di Basovizza
Iscritte dimostrano che c'è ancora una forte resistenza
Ad accettare una verità storica
E quindi io credo che a maggior ragione oggi abbiamo il dovere sotto i banchi
Di rimarcare
Tutto ciò proprio perché non vi sia più nel tempo tentativi di revisionismo rispetto a una storia che deve essere condivisa e ci purtroppo ci accorgiamo che non lo è
Ecco questo è il rammarico rispetto la pagina di storia che ha colpito tanti italiani
E che ancora oggi deve subire violenze di questo tipo diciamola
La vigliaccheria con la quale nei giorni scorsi è stato perseguitato come dire con un danno alla memoria lascia comprendere che forse ancora c'è da fare molta strada
Quando ha contribuito il fatto diciamo che la Jugoslavia avesse avuto diciamo una posizione versa rispetto a quella del blocco del blocco comunista orientale a evitare di affrontare il tema secondo lei
Ma nello Slavia era comunque un regime comunista
Chi si collocava nel più ampio disegno comunista internazionale che la storia voi
Abbattuto allo
Stato abbattuto dalle democrazie occidentali
E io credo che va rivista anche un po'la questione che riguarda Tito nel senso che ancora oggi c'è chi stenta a immaginare un un dittatore come lui nella sua vera funzione quella di esercitare una dittatura feroce molti italiani lo hanno anche in alcuni momenti porta simbolo tant'è che sono dedicate allude per strada insomma pregiato vivono venti
Io credo che le cose anche qualcosa efficienza non so se sia stata adibita ad Assisi qualche onorificenza del passato credo che sia giunto il tempo di collocare diciamo la storia basata sulla giusta versione far comprendere agli italiani soprattutto ai giovani che dovranno studiare sui libri la nostra storia quello che è stato il comunismo quello che è stato maresciallo Tito rispetto al quadro internazionale
E nel secondo lei l'Unione europea
Ha fatto Cannito oggi possiamo parlare di un di un clima anti il ricongiungimento con quei Paesi che che no hanno riconosciuto c'è stata condotta insomma paio d'anni fa la cerimonia importante a Trieste ammantare il presidente sloveno in cui si è riconosciuto anche questo
Per sicuramente l'Unione europea quando allargandosi no ricordiamocelo due mila quattro cinque allacciamento pari a dodici stanti
Che erano sotto l'influenza dell'Unione Sovietica parliamo dalla Lituania Lettonia Estonia però
All'Ungheria alla alla Polonia classico la Repubblica ceca sa tutti i paesi che hanno subito il comunismo quindi un pezzo di Europa importante che decenni è stata appannaggio di una dittatura violenta che nel tempo nel tempo è una storia aiutato a uscire fuori da questo pressione e l'ingresso in Europa Polonia conclamato l'appartenenza
Alla libertà democrazia al diciamo sistema dei Paesi democratici e civili
Sicuramente l'Europa aiutato tutto questo
Perché uno per uno spazio di libertà di democrazia
E quindi l'appartenenza all'Unione Europea assicura niente fatto crescere questi Paesi non solo sotto il profilo economico sociale ma anche sotto il profilo culturale e politico
Ringrazio ringrazio il all'onorevole Alfredo Antoniozzi fra dell'Italia con l'abbiamo parlato di questo importante giornata del grazie ricordo grazie