"1° Gennaio 1999: competere nel mercato dell'Euro" org. dalla Federcasse (c/o Auditorium del Massimo - via M. Massimo, 1)

Vi ringrazio di aver accettato oggi il nostro invito a partecipare al Forum Federcasse primo gennaio mille novecentonovantanove competere nel mercato dell'euro
Grazie di essere intervenuti a questo appuntamento che abbiamo progettato come un momento di scambio di studio e dunque di formazione
In quest'ultimo scorcio di secolo il mondo sta vivendo situazioni straordinariamente nuove
Fra una manciata di giorni l'introduzione di una moneta unica aprirà una nuova era nella storia del nostro continente
Con la fissazione dei tassi di cambio irrevocabili tra le monete dei Paesi ammessi fin dall'inizio all'Unione monetaria l'economia comincerà a sperimentare una situazione del tutto inedita
Oggi con questo forum abbiamo pensato di aprire simbolicamente l'azienda del mondo su un evento che rivoluzionerà la vita di ciascuno di noi delle nostre famiglie delle nostre imprese
L'euro non è un fine né un mito è uno strumento coraggioso e direi necessario su questa azienda immaginaria noi oggi contiamo di scrivere per il Credito Cooperativo qualche appunto intelligente inutile che ci aiuterà a orientare il nostro futuro le nostre scelte il nostro impegno
Con questa iniziativa Federcasse inaugura una serie di Forum monotematici su alcuni argomenti di interesse economico chiederemo di volta in volta il contributo di autorevoli esponenti delle istituzioni del mondo politico bancario imprenditoriale per approfondire questioni che ci riguardano da vicino come soggetti economici o come semplici cittadini
E questo un impegno che il sistema delle banche di credito cooperativo intende assumere nei confronti dei grandi mutamenti che stanno caratterizzando l'evoluzione economica del nostro tempo
Offrendo occasioni che ci auguriamo possano determinare dibattiti franchi aperti utili al rafforzamento della cultura del confronto e del dialogo
Il tema di oggi è quasi obbligato a pochi giorni da un avvenimento epocale che cambierà la vita di milioni di euro tesi
L'avvento della moneta unica e difatti un tema di cui non finiremo mai forse di discutere per le tante implicazioni che determinerà sulle abitudini dei consumatori sulla politica dei governi nazionali sull'autorità di vigilanza sulle imprese
O sulla stessa coscienza di cittadini liberi dai vincoli di monete fino ad oggi troppo diverse tra di loro
Per questo Federcasse ha voluto fare come si dice il punto della situazione
Approfondendo i riflessi che incideranno in maniera diretta sul nostro sistema bancario ma con una utile visione d'insieme quella che forse a volte potrebbe mancarci impegnati come siamo a inseguire la quotidianità degli eventi
Abbiamo chiesto allora il contributo di personaggi di altissimo valore di grande richiamo che ci offre che ci offriranno spunti di riflessione o magari provocazioni in grado di stimolare successivamente il nostro dibattito interno
Torno a salutare in modo particolare gli illustri relatori e autorevoli relatori che si avvicenderanno oggi a questo tavolo ringraziandoli per la loro partecipazione
Che certamente contribuisce a sostenere il nostro impegno informativo e formativo in questa delicata fase di passaggio all'unione monetaria
Saluto ancora tutti i convenuti con l'augurio di una proficua giornata di lavoro e consentitemi di dirlo con il compiacimento per il successo che l'iniziativa ha riscontrato
In un certo senso il Forum di oggi rappresenta oltre che un opportuno occasione di studio e di riflessione sugli importanti cambiamenti di scenario che le nostre banche si trovano ad affrontare anche un test sulla sensibilità dei nostri amministratori in generale della classe dirigente del Credito cooperativo per le politiche di formazione
Quale strumento fondamentale per rafforzare l'azione delle Bcc aumentare l'efficacia di una rete commerciale molto diffusa sul territorio accrescendo la propria capacità di risposta alle nuove esigenze della clientela
Nel promuovere una serie di iniziative per la formazione che questo forum inaugura non solo virtualmente si è inteso svolgere il ruolo di coordinamento e di indirizzo proprio di Federcasse
Ruolo che si rivela necessario in un ottica di intervento coerente integrato dell'intero sistema federativo a supporto dello sviluppo professionale tecnico delle banche di credito cooperativo e delle loro risorse umane
Più in generale i programmi di formazione rivolti sia al personale che al management si inseriscono in una in più articolato programma di rilancio del credito cooperativo incentrato su due principali aree di intervento
La prima lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi di tipo creditizio e finanziario da rendere disponibili per la clienti dai soci delle nostre banche attraverso iniziative che fanno capo prevalentemente alle funzioni del gruppo Iccrea
La seconda la realizzazione e l'innovazione di strumenti di supporto consulenziale tecnico all'operatività e alla gestione delle Bcc
Attraverso l'azione coordinata di Federcasse delle federazioni locali e delle altre strutture consortili sulla base di principi di economicità e di efficienza
In quest'ottica di azione integrata l'impegno delle strutture centrali e periferiche si sta esplicando anche nei termini di una complessiva riforma organizzativa e di governo del sistema a rete
Ridefinendo i compiti e le interrelazioni tra gli organismi operanti ai diversi livelli del nostro sistema
Rilanciando il ruolo delle strutture associative locali quali punti di snodo tra cento e periferia il rafforzando la funzione di coordinamento e di indirizzo generale di Federcasse
Tornando si al tema dell'incontro di oggi
Tengo a precisare solo alcuni aspetti di merito che ritengo sia utile affrontare anche sommariamente per chiarire meglio lo spirito dell'iniziativa senza peraltro volere in nessun modo togliere spazio valenza agli autorevoli ricatti interventi che seguiranno
Innanzitutto rilievo l'opportunità di ribadire l'importanza della portata del processo di unificazione economica e monetaria a livello europeo
Che già da tempo determinato scelte e comportamenti fortemente innovativi all'interno del sistema bancario italiano e dello stesso sistema del credito cooperativo
Il mercato unico è una realtà con la quale ci stiamo già misurando nonostante le Bcc non sempre no per il momento direttamente toccate dai grandi cambiamenti che invece si registrano negli assetti dei maggiori gruppi bancari nazionali ed europee
La realtà del cambiamento non può infatti essere semplicemente ricondotta ai fatti eclatanti che riguardano riassetto proprietario e la riorganizzazione delle grandi banche
Tale realtà piuttosto e largamente costituita dall'enorme mole di lavoro che l'adeguamento di un intero sistema finanziario
Nel suo complesso forse relativamente arretrato rispetto a quello degli altri partner europei ha comportato e continua a comportare in termini di riforma delle normative generali civilistica e tributaria procedurale e di settore
Testo unico bancario euro SIM legge Draghi
Nonché di sviluppo tecniche organizzativo dei mercati regolamentati e dei Circuiti interbancario
Probabilmente arriveremo puntuali e in alcuni casi anche meglio attrezzati di altri agli appuntamenti con la moneta unica
A una vigilanza molto attenta in quest'ultima fase di avvio dell'euro è fortemente raccomandata tutti coloro che oggi qui sono molti che ricoprono cariche di responsabilità all'interno del sistema del credito cooperativo
Ritengo inoltre di dover fare un'ulteriore precisazione che potrebbe risultare scontata e che invece a mio avviso all'interno della categoria non lo è affatto
Nel senso che non tutti probabilmente possono aver colto il significato più pregnante del processo di unificazione monetaria perlomeno dal punto di vista delle banche
L'introduzione dell'euro come moneta unica di undici Paesi anche con tutte le gradualità previste
Non può essere ridotta a mero fatto tecnico né soprattutto in questa prima fase a un'astrazione di politica monetaria con parziali ricadute operative sulle banche
Tale evento costituisce in realtà l'eliminazione dell'ultima importante barriera economica tra i mercati europei
E un forte fattore di spinta concorrenziale che tende a modificare profondamente gli assetti del sistema bancario nazionale e di quello degli altri Paesi dell'euro e del resto dell'Unione europea
E anche se le Bcc potranno non essere coinvolte direttamente nelle dinamiche concorrenziali dei grandi gruppi bancari e finanziari europei
Ci deve tener conto che l'incremento del livello di competitività in molte aree d'affari Ila tendenziale riduzione del grado di sedimentazione geografica dei mercati avranno e Giannino un forte impatto sulle nostre banche
Che potrà esprimersi e già si esprime attraverso due principali modalità in primo luogo la pressione delle banche nazionali e delle maggiori banche regionali più direttamente coinvolte nel gioco concorrenziale intere europeo
E quindi inevitabilmente orientate a recuperare o guadagnare quote di mercato immagini di reddito in aree finora considerate marginali
In secondo luogo una pressione diretta di istituzioni creditizie e finanziarie europee fortemente specializzate e competitive in particolari segmenti di offerta
Capaci anche di intraprendere iniziative di penetrazione nei mercati elettivi del credito cooperativo soprattutto nelle aree più sviluppate ricche nel Paese
Per avviarmi a concludere questa mia apertura del Forum rilevo quindi che sul piano tecnico il cambio della moneta certamente importanti risvolti e che grandi sforzi sono ancora in atto per adeguare i sistemi informativi le procedure interbancarie alla nuova operatività in euro
Adeguamenti che peraltro richiedono anche significativi investimenti informazione
Sottolineo però che sul piano strategico l'abbattimento dell'ultima barriera economica la moneta nazionale con la dirompente energia concorrenziale che ne deriva
Impone un impegno altrettanto energico soprattutto di idee di capacità imprenditoriale di innovazione
Un impegno che non può che essere sostenuto da seri investimenti nella formazione del personale e della stessa classe dirigente
Cominceremo a i nostri lavori odierni col dottor Marco Panhard giornalista del quotidiano la Repubblica
Nella sua qualità di inviato a forse meglio di tanti altri il polso di quanto accade in Europa a pochi mesi dall'euro
Per questo gli abbiamo affidato una riflessione sugli scenari dell'integrazione economica col taglio veloce incisivo del linguaggio giornalistico
Con lui definiremo quindi la cornice nella quale ci muoveremo sotto il profilo socio economico e con l'obiettivo di preparare il terreno all'argomento squisitamente bancario che sarà affrontato subito dopo
Sarà quindi la volta del vicedirettore della Banca d'Italia il dottor Pierluigi Ciocca che ci parlerà delle nuove tendenze dell'intermediazione bancaria
Il dottor Ciocca dal suo punto di osservazione privilegiato ci dirà come il mercato unico contribuirà alla trasformazione delle banche come cioè le attuali tendenze di mercato che tutti stiamo percependo saranno amplificate in quale misura dall'integrazione monetaria
Forte quindi il legame con l'intervento successivo quello del presidente della Consob al professor Luigi Spaventa al quale abbiamo chiesto di intervenire sui riflessi dell'euro nell'attività di vigilanza sul sistema finanziario e bancario
Ossia di aprire uno spiraglio sulle conseguenze che la moneta unica determinerà su terreni che normativamente sono di competenza nazionale ma che operativamente necessitano di uno stringente coordinamento a livello europeo
Il punto di vista e l'intensa attività svolta dal ministero del Tesoro per preparare la strada dell'euro ci saranno illustrati dal sottosegretario onorevole Natale D'Amico
Il suo intervento ci consentirà di ripercorrere le tappe del progressivo avvicinamento dell'Italia alla moneta unica europea di effettuare una ricognizione generale di quanto già messo in campo e di evidenziare il cammino che ci attende
Nel pomeriggio invece apriremo i lavori col professor Mario Comana che le nostre banche di credito cooperativo conoscono bene per aver realizzato pregevoli documenti di lavoro e di supporto alla loro operatività bancaria proprio in vista dell'euro
Con lui approfondiremo lo specifico tema delle implicazioni della moneta unica su banche come le nostre chiamate ad operare localmente ma in una competizione di mercato ormai senza frontiere
Dopo di lui avremo il piacere di ospitare il ministro degli affari esteri onorevole Lamberto Dini con una relazione sul tema politiche comunitarie nazionali vincoli ed opportunità per l'attività d'impresa
Il responsabile di un osservatorio così privilegiato ci offriva sicuramente un contributo di altissimo valore e significato in utilissimo per determinare la prospettiva autenticamente internazionale e scusami e squisitamente politica di questa integrazione
Al direttore generale di Federcasse Franco Caleffi il compito di ricondurre ad unità il nostro dibattito e di tracciare le linee guida degli impegni più stringenti che tra pochi giorni verranno impegnate le banche di credito cooperativo proprio su un terreno che le nostre banche hanno preparato per tempo ma che adesso dovranno percorrere senza alcuna rete di salvataggio
Ma contando sulla propria rete di sistema che si affianca come risposta strategica alla forza dell'impegno e della massima professionalità di ogni singola azienda
Cedo adesso finalmente la parola al dottor Fanara per la prima relazione della mattinata sul tema gli scenari dell'integrazione economica e monetaria nei paesi europei grazie Bono
Buongiorno a tutti
Benvenuti e qui a Roma in questa occasione la manciata tutti i giorni che ci separano all'Euro
Proprio una manciata sono quarantotto
Tra quarantotto giorni
Nel nostro mondo di cittadini europei sarà un po'diverso auspicabilmente non solo perché leggeremo anche Neuro il prezzo delle uova o perché compreremo e venderemo in euro Bond o CCT ma anche perché da quel giorno si allargherà ai confini della valuta comune il mercato domestico
Quindi l'area dell'interesse macro economico comune avremmo tutti i cittadini dell'area degli undici Paesi condivideremmo l'interesse a un quadro Mato macro economico
Non più come dire competitivo all'interno degli undici Paesi
Non avremmo nessun vantaggio dall'indebolimento competitivo dei partner
Dell'area dell'euro ma condivideremmo diciamo così il successo e quindi condivideremmo
Le scelte gli effetti delle scelte le responsabilità
Questo come dire per noi cittadini per voi banchieri
Naturalmente la cosa è molto più
Diretta potente incisiva perché il denaro e la vostra materia prima la materia prima del del vostro lavoro e il passaggio di questo
Fine novantotto inizio novantanove per voi sarà enormemente più complesso faticoso oneroso immagino che le vostre festività natalizie quest'anno saranno
A casa in ufficio
L'impegno sarà molto grosso però dalla vostra capacità organizzativa la la vostra competenza dalla vostra
Disponibilità dipenderà in realtà non solo diciamo così il funzionamento dalla vostra banca all'inizio di gennaio ma l'impatto che questo passaggio avrà su tutti gli altri cioè su di noi consumatori risparmiatori imprenditori
Voi sapete benissimo quello che vi aspetta ho visto
Il progetto Euro impatto due mila due delle fate della Federcasse il progetto di migrazione la moneta unica europea e ho la massima comprensione e rispetto per il tour de force
Alla quale la Federcasse via in flessibilmente sottoposto ma aggiungo un altro come dire elemento a questa consapevolezza del peso che vi a spetta
Una recente indagine della di Loizzo
Tra le piccole imprese europee
Rivela che più di metà delle piccole imprese non ha fatto nessun atto preparatorio all'evento del passaggio all'euro
E alla domanda come pensate di cavarvela la rispetto
Molto più sofisticata mente espressa naturalmente dalla di Loizzo la risposta è stata B ci aiuterà la nostra banca
Naturalmente per le banche di credito cooperativo che hanno una clientela prevalentemente di piccola impresa il peso sarà ancora maggiore perché
Tra le in prese con fino a dieci dipendenti neanche il trenta per cento ancora preso in considerazione il problema quindi credo che
Avrete molto lavoro da fare
Per organizzare voi stessi ma anche per aiutare gli altri a organizzarsi e quindi i miei auguri di buon lavoro
Poiché è di euro
Di come nascerà dei tempi dei modi dei mille risvolti tecnici sapete già tutto avendo appunto seguito
Tutto il processo formativo avviato dalla dalla Federcasse e comunque ne sapete certamente più di me
Io cercherò di attraversare questo evento questo
Questo nome euro questa esperienza da tanti punti di vista dei quali mi è capitato di incrociare
Questo fatto negli ultimi anni affrontarlo da osservatore naturalmente che è il mio mestiere
E vorrei cominciare
Con una diciamo ricordo ricordando un fatto che spesso si trascura che l'Europa del novantanove quella dell'Euro
Della moneta unica è un passaggio epocale e fortemente direi fisico perché la valuta
Si vede
Anche se la valuta in fisica l'avremmo nel due mila due però i conti correnti titoli eccetera eccetera
Però c'è stato un altro passaggio altrettanto epocale
Che è quella dell'Europa del novantadue del mercato unico
Senza del quale questo di adesso forse avrebbe molto meno significato
Mi sembra importante ricordarlo questo passaggio perché quello che è successo dal novantadue in poi
E che la quantità di Europa che è entrata a far parte della nostra vita pubblica civile politica economica privata anche privata
E molto maggiore di quello che si percepisca
Faccio una serie di Pd esempi per come dire identificare questa quantità
Uno dei primi che mi viene in mente l'aumento di capitale dell'Alitalia che forse voi ricorderete
Quell'operazione che era tesa al salvataggio della compagnia di bandiera che era sull'orlo della bancarotta fu negoziata con
La l'Unione europea e ardua mente negoziata e ha costretto l'Alitalia a fare delle scelte di mercato e a trasformarsi aziendalmente la vicenda recentissima della Malpensa
Nessun Paese dell'Europa può più autonomamente
E senza tener conto dei meccanismi competitivi che va a modificare fare una scelta che fino a sei anni fa era una scelta assolutamente sovrana
La privatizzabile attizza elezione del salvataggio la privatizzazione del Banco di Napoli
La privatizzazione di Telecom vi ricordo che la privatizzazione di Telecom è stata una scelta politica ma questa scelta politica ha delle radici vincolanti nel famoso accordo Andreatta Van Miert sulla riduzione del debito dell'IRI perché quando il governo Amato trasformo lire in S.p.A. credo nel novantadue Liri
Era un'azienda che aveva più debiti che a sette e quindi sarebbe stata tecnicamente fallita l'Unione Europea naturalmente contestò questa vicenda ci fu questo accordo con cui mille allora ministro del Tesoro Andreatta
Concordo che si sarebbe ridotto l'indebitamento dell'IRI entro certe scadenze per ridurre quell'indebitamento risponde a quell'epoca quell'impegno
C'è stata la privatizzazione di Telecom forse ci sarebbe stata lo stesso
I francesi non hanno mica ancora privatizzato France Télécom dei tedeschi Deutsche Telekom solo dei pezzi
Questo è stato un altro rilevante affetto dell'Europa del novantadue la fiscalizzazione degli oneri sociali nel Mezzogiorno
Quelli di voi molti che operò le regioni meridionali sanno quale problema stato quest'anno e il sollievo adesso che si riesce a si è riusciti attraverso un negoziato con l'Unione europea
A Ray allargare questo spazio ricreare questo spazio
La liberazione di utilizzazione del mercato l'energia elettrica con cui diciamo tutta la normativa e politica della concorrenza della lotta ai monopoli tutto ciò sono pochi esempi
Molti altri ce ne sarebbero avuto degli affetti enormi sulla nostra vita uno un effetto importantissimo per esempio è stato quello di
Fornire un'arma ulteriore oltre alla regole della politica monetaria nella lotta all'inflazione perché la maggiore competizione effettivamente ha determinato una riduzione dei prezzi o un contenimento della crescita dei prezzi che ha avuto un effetto nella importante nella vittoriosa finalmente lotta contro l'inflazione quindi ci sono anche sulle nostre tasche
E poi c'è stato tutto un processo di modernizzazione del sistema delle imprese
Corporate Governance e chi più ne ha più ne metta
Modernizzazione complessiva del sistema Paese
Liberalizzazione dei mercati finanziari insomma tutta una serie di cose che hanno inciso sul nostro modo di essere
Tutto questo è tanto di Ray tantissimo
E era già tantissimo nel momento in cui si aspettava la data fatidica del primo gennaio novantatré in cui sarebbe nata questa questo mercato unico
E io mi ricordo allora ero corrispondente di Repubblica nell'Estremo Oriente vivevo a Tokyo
Che
Dall'estero diciamo così sui giornali internazionali l'Europa del novantadue insomma con la del mercato unico era rappresentata come una preoccupazione quella della fortezza Europa
Che poi invece si è rivelato assolutamente non essere giustificata per nostra fortuna
Però diciamo il ragionamento che io facevo allora era beh questo a questo passaggio del mercato unico passaggio enorme di coma che bisogno c'è adesso
Di mettere già in cantiere un altro passaggio così impegnativo come quello previsto dal Trattato di Maastricht
Di arrivare addirittura alla moneta unica quando ancora stiamo affrontando questa prima ci avviamo ad affrontare questa prima sfida del mercato unico e pensai
Che le motivazioni fossero essenzialmente due diciamo una tipicamente italiana l'altra no
Diciamo non tipicamente italiana quella tipicamente italiana era che l'Italia come dire aveva bisogno di
Come dire delegare all'Europa la sua incapacità di assumersi la responsabilità politica della sua modernizzazione cioè probabilmente io immaginavo una classe dirigente italiana immaginava che da sola non sarebbe riuscita da a costruire il consenso a trovare
Diciamo le forze necessarie per avviare quel processo di modernizzazione del quale il Paese era fortemente bisogno e quindi con il vincolo esterno diciamo dell'Europa questo sarebbe stato più semplice e quindi le liberalizzazioni le privatizzazione la modernizzazione istituzionale secondo motivo che io pensavo ci fosse dietro questa
Spinta che a me sembrava intempestiva diciamo così un po'gettare il cuore oltre l'ostacolo ma molto oltre l'ostacolo mi sembrava che fosse il testamento di una generazione politica per intenderci quella che potremmo rappresentare con Mitterrand ma anche col anche uomini politici italiani che
Giunta diciamo al termine del suo ciclo generazionale politico forzava i tempi
E lasciamo un testamento vincolante al noi diciamo le generazioni successive
E mi sembrava tutta cui tutto questo diciamo una forzatura perché la mia idea era ma prima facciamo questo mercato unico probabilmente il mercato unico ci spingerà
Cioè sarà saranno i fatti sarà l'interesse diciamo a completare portare a termine rendere più efficiente possibile questo mercato unico apportarci alla moneta unica
In realtà erano diciamo delle ingenue riflessioni da parte mia perché
In realtà l'ho capito voi rientrando in Italia vivendo gli anni successivi qui niente arriva soprattutto quando si tratta di cessione di sovranità o di potere senza una forte volontà quindi il mercato unico da solo probabilmente diciamo avrebbe impiegato molto più tempo a determinare il bisogno della moneta unica e comunque a determinare la nascita della moneta unica
La la la volontà è stato in tutta la costruzione europea la volontà politica è stato una forza diciamo così motrice
Enormemente rilevante era giusta la mia invece lettura sul fatto che c'è una generazione
Chi aveva bisogno desiderio sentiva come sua missione quella di
Come dire lasciare questo testamento vincolante però quello che io non capivo che era che questo testamento non era soltanto diciamo legato alla fine di un ciclo generazionale politico ma era legato ad una nuova prospettiva storica cioè questi signori e quali no e dobbiamo molto
In realtà interpretavano con la visione che naturalmente personaggi di quella levatura
Avevano un appunto
L'inizio di una nuova prospettiva storica e le sue possibili i suoi possibili sviluppi questa prospettiva storica che come sappiamo era cominciata con la caduta del muro di Berlino la riunificazione della Germania
E
In quel momento quella generazione di cui parlavo prima che aveva vissuto gli orrori della guerra io ricordo
Ne ha parlato Ciampino intervista ma hanno i giornalisti capita talvolta di trovarci dopo magari un consigliere ministri un ecco fino qualche cosa adesso non ricordo se fosse nel corso di una conferenza stampa o in quello chiacchiericcio che magari in un momento di di di di relax toponimi momento diciamo di tensione importante che ha e che Ciampi ci raccontò a me e a un gruppo di altri giornalisti che erano presenti di questo suo dialogo con collo
Molto carico di emozione
Sul fatto che
Diciamo l'Europa doveva essere fatta prima che la generazione prima che noi diceva Ciampi la generazione che ha vissuto gli orrori della guerra
Scompare avemmo perché questa memoria che noi abbiamo ancora e la memoria di appunto orrori che non sono raccontate legge solo l'esperienza diciamo può rendere così forti da spingerci diciamo così ad avere questa forte volontà di proiezione nel futuro e questo diciamo e il secondo elemento il terzo elemento di questa diversa prospettiva storica e la globalizzazione della quale avrete che di questo argomento sentito parlare fino alla nausea ma che è un fatto importante di questi decenni di questo decennio
Che comporta che è figlia della diciamo tecnologia fine delle ideologie del confronto di ideologie
Della liberalizzazione dei mercati dei capitali e di quant'altro ma che comporta che ha comportato che sta comportando un allargamento dell'area del benessere a nuovi mondi a nuovi pezzi di mondo ma anche uno stress delle aree più strutturate dell'Europa continentale per esempio
Dove si è sentita fortemente in questo decennio per esempio la competizione sul mercato del lavoro e sul mercato delle risorse
Da parte di questi altri pezzi di mondo no tanto vero che mai come in questo periodo si è parlato della sostenibilità per esempio del nostro welfare
In termini competitivi ma competitivi nei confronti degli nei confronti dei new Camera diciamo così del mondo della produzione dell'industrializzazione eccetera eccetera
E quindi
Questo stress diciamo così portato dalla globalizzazione ha portato con sé il rischio di che in qualche modo abbiamo visto per esempio con l'elevato tasso di disoccupazione ma direi ancora fortemente sotto controllo comunque il rischio di un impoverimento di quella piccole manie purché sia che ormai il grosso della Società europea
E questi signori di cui parlavo prima sanno benissimo per la loro esperienza di vita e di politica che l'impoverimento della piccola e media borghesia determina delle tentazioni dei rischi
Verso il protezionismo che possono diventare nazionalismo e l'Europa diciamo ha una storia di guerre di pensioni totalitarismi da questo punto di vista che spinge a appunto che ha sforzarsi a mettere tutta la possibile volontà al servizio di un progetto che impedisca
Questi fenomeni e gli esiti il rischio che questi fenomeni possano trasformarsi in nuove tragedie quindi l'obiettivo storico che Maastricht portava con sé non era la moneta unica era l'Europa era diciamo interpretare verso il futuro questa nuova prospettiva storica che con la caduta del muro di Berlino sì e con la globalizzazione
Se era andata prendo
I politici naturalmente che
Decidevano decidono hanno deciso come intraprendere questa strada che era una strada che passa attraverso la cessione a sovranità naturalmente hanno deciso di non cedere la loro sovranità perché la decisione più difficile
Che nessuno tende mai a prendere quella di rinunciare al proprio potere
E credo con una lungimiranza non so quanto consapevole
Ma diciamo che aveva delle ragioni di fatto hanno deciso di paesi di cedere un pezzo di sovranità che in realtà avevano già ceduto perché la politica monetaria come sapete
E
Gestita autonomamente dalle banche centrali l'ultimo credo tratto della separazione il famoso divorzio Banca Italia tesoro credo che risalga a metà degli anni ottanta
Allora era ancora una volta il ministro del Tesoro Andreatta quando ci fu diciamo la Banca d'Italia fu svincolata dall'obbligo dell'acquisto dei titoli di Stato nel caso che le anni in cui le aste
Dei famosi Botto non fossero state coperte dal mercato acqua dopo quel divorzio la l'autonomia della politica monetaria in Italia è stata totale in molti paesi d'Europa è stato così Inghilterra l'ultimo quest'anno Blair a diciamo dato piena autonomia la banco Vinland ma
Nell'Europa continentale era già una grande conquista quindi la decisione fu di cedere un pezzo di sovranità che era stato già ceduto dai politici però era sovranità nazionale
Perché la valuta è un pezzo di sovranità e questo passo fu un passo importante perché appunto è un pezzo di sovranità molto importante la valuta molto evocativo molto fisico come dicevo prima
Che determinerà i politici questo lo sapevano e lo sanno
Del un processo che porterà all'accorpamento di altri pezzi di sovranità ma modo anche un altro aspetto importante de che
Forse questa valutazione non c'è stata male affetto c'è stato non c'è stata una vera interdizione da parte dei contropoteri o degli altri poteri cioè dei poteri che ci sia una politica monetaria e che le banche centrali
Sono veramente in tutta l'Europa continentale delle e lì all'interno dello Stato
Con una forte consapevolezza istituzionale con una fortissima competenza tecnica quindi questo processo diciamo così di primo processo di cessione della della sovranità è stato affidato a dei corpi eticamente diciamo così forti
E culturalmente e tecnicamente forti
E questo credo che sia un pezzo importante del successo di questo
Di questo Processo che non è più un Progetto ma è un processo in corso
Dopodiché voglio dire quello di punto della delega il vincolo esterno beh per l'Italia è stato importante perché
La forza del vincolo esterno i famosi parametri di Maastricht ci hanno fatto riscoprire la virtù del rigore e anche il gusto la cultura della stabilità che sono delle conquiste importanti che la mia generazione non aveva consunto
E credo che io personalmente ma credo che una parte non li vivono come un miglioramento del tasso di civiltà generale diciamo così della del nostro Paese
Noi c'è un'altra cosa che voglio
Così indicare come un processo come un portato di questo processo noi abbiamo vissuto questa vicenda del e di Maastricht come diciamo in Italia come una una vicenda nostra italiana manovre ed esami esami e manovre io in questi anni
Fino all'anno scorso ero sono stato responsabile della sezione economica di Repubblica è veramente OSP questi questi comunicati dell'Ecofin
Letti e studiati fino alla nausea ogni frase di Tietmeyer interpretata dei siti di Santer è stato voglio dire è una
Un processo un parto lunghissimo faticosissima
Grande grande momento per tutti noi
Però non solo per noi cioè noi l'abbiamo visto come se fosse stata una cosa solo nostra non ci siamo accorti che non abbiamo capito quanto era importante che questo stesso processo lo stavano vivendo con tassi diversi diciamo di tensione di drammaticità ma con molti i fattori omogenei gli altri paesi della dell'euro gli altri dieci Paesi
Dell'euro questo avere un obiettivo comune ha determinato ha costretto ad affrontare gli stessi problemi sulla via del raggiungimento di questo obiettivo ed ha determinato già in questo processo un
Una omogeneizzazione diciamo un pezzo di EU europeizzazione
Nostra diciamo di noi cittadini di questi undici Paesi e avvenuto nella nel progresso del lavoro di costruzione questo è un passaggio che è stato suo diciamo così non messo in evidenza ma che io credo molto importante e che ha dei risvolti perché il processo e il risultato del processo hanno dei valori che a volte si non si sommano semplicemente ma si moltiplicano questo vale dopo ne parleremo più concretamente anche proprio per la vita delle aziende
Quindi ci siamo arrivati a questo euro
E appunto mancano quarantotto giorni qui vorrei entrare un pochino diciamo in un secondo punto che tratterò velocemente un po'più concreto e un po'così di di dirlo ricordare una serie di aspetti di questa vicenda
Citando un pochino di numeri così o per esempio uno di questi è che l'Associazione europea per l'unione monetaria un po'di dati che ho raccolto negli ultimi giorni che possono interessare incuriosire ha censito centoventiquattro grandi gruppi dell'area euro
Nel primo semestre novantotto i dati sono stati pubblicati a fine settembre riportati dall'Economist qualche giorno fa più di metà deciso di passare subito all'euro di questi centoventiquattro grandi gruppi che sono un bel pezzo del PIL dell'area-euro
Questo fatto qua diciamo queste impresa e non so mi sembra di di ricordare che la Philips
A destinato mille cinquecento dei suoi duecentoquaranta mila dipendenti alla preparazione di questo passaggio
Quindi queste imprese sono pronte e vanno però avrà un effetto di trascinamento sulle piccole-medie imprese enorme perché al momento in cui la FIAT la Mercedes la Philips appunto e che so io fatture Ranno
In Euro i loro fornitori dovranno fatturare in euro
Cioè si determina un effetto a cascata per cui anche le piccole e medie imprese che non avevano deciso di passare subito la contabilità in euro probabilmente saranno spinte ad anticipare i tempi rispetto alla alle loro previsioni
Ricordo con lo studio francese di prima
Che di cui vi parlavo prima sette impressi su dieci con tra cento e cinquecento dipendenti hanno cominciato a prepararsi
Non sono ancora lontano comincia a prepararsi solo tre su dieci quelle con non meno di dieci dipendenti hanno cominciato ad affrontare il problema dell'euro
I costi di questo passaggio sono per il momento come dire non misurabili ci sono delle stime secondo Mou bis la l'adeguamento dei sistemi informativi si può quantificare complessivamente il costo di questa cosa in cento miliardi di dollari
Secondo una
Capgemini un'altra società
Che si occupa di queste cose
Che fa una valutazione tra lo zero cinque il due per cento del fatturato hanno di di di un'impresa secondo il settore in cui opera secondo Gartner che è un consulente di di information technology internazionale il costo complessivo sarà tra centocinquanta e quattrocento miliardi di dollari onestamente mi sembra troppo
Un'altra valutazione dice che solo inserire il simbolo Euro nei settantacinque milioni di personal computer se ne K-Board dei personal computer europei costerà tra dieci e venti miliardi di dollari
Un dato più piccolo ma forse più ancora più interessante fatto da euro Magris dato per una disse che per un supermercato medio
Di quelli che ci sono credo più o meno in ciascuno dei Paesi nei quali c'è una vostra filiale costerà otto milioni e mezzo il passaggio all'euro
Per le banche
Va be non voglio neanche come dire girare il coltello in questa piaga
I costi sono diciamo una gran parte una parte molto rilevante di questi conti sono posti sostenute delle banche per i sistemi informativi per la formazione per il supporto la clientela ma queste sono cose che sapete meglio di me
Ma appunto per farmi soffrire un pochino aggiungo anche che
Oltre al diciamo all'alto costo c'è anche una diminuzione di reddito per la parte che riguarda i cambi si calcola che sarà azzerato
Diciamo quei tre miliardi di dollari l'anno di entrate da cambi in tre euro diciamo così
McKinsey calcola che tutto il mercato dei cambi diciannove mercato le fiction le le entrate da transazioni sui cambi diminuiranno lauree euro del settanta per cento
Mi è capitato comunque vorrei
Spezzare una lancia a sui vantaggi però anche accanto ai costi parallelo ai paralleli ai costi anzi strettamente intrinseci ai costi oltre al vantaggio diciamo macro dell'euro sono dei vantaggi micro
Mi è capitato qualche tempo fa di
Una giornata come questa diciamo così di partecipare ad una seminario molto operativo per le impresa e sul passaggio all'euro
E mi ricordo che uno degli intervenuti credo che fosse un dirigente della FIAT disse forse un po'esagerando dice l'unica l'unico software che non abbiamo toccato e quello degli auguri di Natale
Certo di gli altari diciamo tutto il resto noi l'abbiamo dovuto passare al setaccio perché cambiamento della valuta dalla contabilità eccetera eccetera ci comporta una revisione globale
Beh
Quando si dice una cosa del genere vuol dire che ogni azienda dell'area euro sta facendo affatto o farà diciamo adeguando i suoi processi sui sistemi informativi la sua contrattualistica la sua modulistica insomma
Farà una sorta di uso questa metafora diciamo così sanitaria del suo sistema produttivo del suo processo
E
Rivisitando in questo modo è se l'occasione unica diciamo Henry rarissima quanto meno di rivisitare in maniera così e
Capillare la propria organizzazione ma questa questa operazione e anche a mio parere un'occasione straordinaria di
Razionalizzazione modernizzazione semplificazione cioè
Adesso probabilmente una questa operazione questa attacca sulla vostro processo produttivo sul processo produttivo di ciascuna impresa
è un'operazione capiterà forse una volta ogni dieci anni ma forse neanche e quindi è un'occasione straordinaria direi che è un'occasione da non perdere da due punti di vista uno da quello della appunto modernizzazione razionalizzazione dei propri process
Due perché questa attività passa attraverso un lavoro cioè nelle grandi imprese sono tema dai mille cinquecento della della Philip sei trecento della FIAT centocinquanta della Pirelli ma
In ciascuna impresa erano uno due cinque che si dedicheranno a questo lavoro nel vostro caso mai caso degli artigiani delle piccole medie imprese questa operazione avverrà a livello consortile cioè è un momento di formazione
Di una pezzo di classe dirigente
Che secondo me
è un processo di formazione comune a quello che stava facendo in Francia in Germania in Olanda in Spagna in Portogallo quindi di straordinaria diciamo così articolazione omogeneizzazione di questo pezzo di classe dirigente
è una esperienza diciamo che può diventare un fattore competitivo
Io diciamo non so sotto per quanto riguarda voi quanto questo aspetto sia stato da voi colto e valorizzato ma io sono convinto che
I Paesi e i sistemi aziendale che vivono questo momento dicemmo con una grande voglia modernizzatrice acquisiscono un vantaggio competitivo all'interno del sistema
Bancario nel caso delle banche ma del sistema europeo
Per la prima il sistema bancario particolare poiché il la dimensione sistema bancario la fanno il territorio e la valuta beh il sistema bancario europeo perché la valuta europea il territorio poi li dipende dalla posizionamento di ciascuno degli operatori però uno dei due pezzi che definiscono il sistema
E
La valuta quindi e l'Europa e chi ha fatto bene questo lavoro
Ne avrà un vantaggio competitivo va be'chiudo questo capitolo per passare all'ultima parte prima di esaurire la la vostra attenzione
Su che cosa sta succedendo
In questa fase di diciamo così di vigilia
Beh quello che sta succedendo all'Europa delle imprese della finanza ne ha accennato il presidente anzi è un fenomeno dir ridefinizione proprio della propria dimensione relativa al mercato
Un'operazione industriale recentissima che cito proprio perché la più recente per esempio l'accordo FIAT Renault sulla siderurgia per la Teksid per esempio ma nella finanza generali Commerzbank
Dolci banca commette il Banco di Bilbao BNL voglio dire è una lista e norme di in alcuni casi l'anno scorso non so se ricordate è stato un momento abbastanza epico dal punto di vista della Finanziaria quando c'è stata l'OPA delle Generali sulla certa e poi la contro OPA della alleanze poi la spartizione
Cioè si stanno trasformando i sistemi riprese
Nel mondo delle banche modelli assicurazioni l'intersecarsi diciamo per esempio che in corso tra il mondo delle banche delle assicurazioni quindi della finanza
è una fenomenologia e norme che riguarda la ricerca di una posizionamento di una dimensione adeguata al Nuovo Mercato tra virgolette domestico
Questo fenomeno norme
Ed è un fenomeno che ha diciamo così
Una doppia proiezione una è questa diciamo così di regionalizzazione nel senso di di macroregioni no di ricerca di una dimensione adatta a questo mercato domestico grande
E l'intersecarsi di
Diversi pezzi di tipi tipologie d'impresa e che finiscono per incrociare i loro destini ma
Questo non è solo un fatto economico cioè c'è un un un fattore di allargamento dei confini del mondo diciamo del del mondo di ciascuno molto più ampio
I fattori di omogeneità sono enormi voglio dire
X-Files oppure ER Medici in prima linea che qualcuno di voi
Nostri figli
L'alla Lora di colazione televisione li vedono in Giappone in Corea in Sudafrica Inghilterra gli Stati Uniti in negozi delle Main Street dei Paesi del mondo sono Benetton night voglio dire viviamo in un mondo in cui fattori di omogeneizzazione anche socio culturali titani il film è stato un successo mondiale le ragazzine di tutto il mondo sì la passione Spy scherzi voglio dire c'è questa
Fatto di identità
Molto omogeneizzare vero globale alla quale però fa da contraltare un bisogno
Di recupero delle radici il localismo politico che
In questi anni diciamo così
In Italia ma voi ricorderete che c'è stato
Un referendum nel Canada per esempio per la separazione dell'area francofona oppure la separazione tra la la la c'è la Repubblica ceca la Slovacchia che ne so insomma il localismo è un fenomeno mondiale
Questo bisogno di localismo di radici è un bisogno che l'altra faccia dell'omogeneizzazione cioè da un punto di vista noi siamo tutti nello stesso grande frullatore del mondo da un altro però
La la pasta e fagioli che si fa nel mio Paese si fa così ed è diversa da quell'altra e quindi c'è c'è un bisogno di recupero di identità ecco questo localismo può essere un valore è un bisogno può essere un valore può essere un disvalore
E diventa un disvalore se è un localismo competitivo diciamo così
Confronta Cerase invece un localismo non da contrapposizione ma complementare diciamo da ricchezza di ciascuno che deriva dalla propria storia dal proprio luogo quelle italiane
Il paese dei campanili a ciascuno di noi ha giustamente orgoglioso del suo
Può essere una grande ricchezza io credo che per voi no parlo di voi voi insomma ciascuno di voi che siete dei pezzi di classe dirigente locale
Questo passaggio come dire vada vissuto con una consapevolezza colta vorrei dire sofisticata nel senso di capire quanto sia importante vivo e profondo questo fenomeno di omogeneizzazione planetaria e di bisogno di identità locale come questo bisogna di identità locale può essere può diventare un disvalore o può essere un valore la vostra gestione vostra insieme agli altri pezzi di classe dirigente
è secondo me un elemento importantissimo diciamo così del vostro modo di essere vuoi classe dirigente voi banca
Nella finanza diciamo così mondiale altri cinque minuti Boy
Concludo
Però mi sembra importante questa ultimo pezzo nella finanza mondiale questo momento diciamo così sì questo momento di di di nascita dell'euro
Eccetera e che per la parte socioculturale diciamo ho cercato di scrivere con questa doppia tensione
Omogeneizzazione mondiale e bisogno di identità e di radici nella finanza i fenomeni Forti diciamo i trend forti che ci sono in questi anni sono la cartolarizzazione del rischio essenzialmente cioè la catalizzazione del debito la quella che viene chiamata secoli dei sedicenni
La registri il risparmio gestito e la globalizzazione
Questi fenomeni non sono fenomeni artificiali sono fenomeni io credo irreversibili perché nascono da una trasformazione del mercato per delle risorse economiche
Che stavi vissuto sta vivendo una fase di riduzione dei margini nei business tradizionali per l'aumento della competitività e per la riduzione della forbice dei tassi che da un certo punto di vista è una riduzione di reddito
Per il business tradizione delle banche dall'altro è una riduzione della rendita diciamo così dell'investimento
Eccetera e questi due fatti determina una spinta verso del del dell'intermediari finanziari delle banche verso attività
A maggior valore aggiunto e determina una spinta al risparmio gestito perché per recuperare attraverso la gestione quella redditività che il tasso di interesse diciamo così non offre più questa quindi questa trasformazione una trasformazione
Diciamo globale Italians si è un po'in ritardo in questo processo ma ne verrà come dire travolta cioè verrà inserita in questo filone
Molto presto determina un trasformazione del rapporto con il rischio perché la cartolarizzazione in America
Per farvi qualche esempio vengono cartolarizzati da tempo i Morgan già diciamo i prestiti ipotecari ma anche i prestiti legati alla cui se le automobili credito al consumo
Le carte di credito e cedersi formano dei pacchetti questi erano trasformati
In in carta vengono ricevuti sul mercato così la banca si libera di quel rischio mantiene la liquidità per altre operazioni magari finanza l'acquirente della carta però trasforma il suo rischio del rischio di credito rischio di mercato
Che poi è uno dei fattori della crisi che abbiamo vissuto in questa
Primavera e poi appunto la globalizzazione
Tutto questo sta determinando una progressiva separazione tra il mercato della raccolta il mercato degli impieghi a livello globale
Perché è un fenomeno di trasformazione della vostra industria direi ve ne parlerà sicuramente molto più con con con malta più scienza di me
Dottor Ciocca però è un fenomeno diciamo che a livello europeo a me mondiale ma europeo e molto molto visibile questa crisi diciamo
Che cominciata nel Sud-Est asiatico nell'estate novantasette che la scorsa estate con la crisi Russia diventata una crisi diciamo globale dei mercati finanziari dei mercati valutari
Avuto e in parte figlia di questi trend degli assestamenti necessari questi processi che sono stati molto veloci ma
Non entrerò nel dettaglio di questo perché ci vorrebbe un'altra conferenza ma
Ha determinato alcune cose che ci interessano specificamente una è che lei euro in questi questo seconda metà del novantotto a dato un segno di sei prima ancora di nascere cioè le valute dell'area euro hanno sofferto molto meno di quelle per esempio limitrofe come quella dei alcuni Paesi scandinavi la sterlina
Eccetera eccetera la volatilità sui mercati valutari quindi lei euro la sua forza la sua credibilità già in qualche modo esistono ancora in pancia diciamo prima ancora della sua nascita la seconda cosa è che ha determinato una precisazione in qualche modo ridefinizione dei ruoli dei vari diciamo così players sui mercati finanziari
Banche globali banche regionali banche locali questo
Diciamo questi scossoni io non so credo che pochi sappiano se questa crisi sia finita non sia finita quanto
Quanti asset quanto sia stato bruciato in questo processo diciamo questo lo lasciamo in sospeso però la mia sensazione che questo determina un riassestamento delle politiche e delle
Banche delle Global By ex ma un riassestamento nel senso che rivedono loro politiche di rischio sono cambiati i presidenti ieri i capi delle aree a rischio praticamente di quasi tutte da Bank of America UBS Merril leggi
Casaccia banche Strasser moltissima Citicorp
Cioè stanno cambiando i vertici però quello che cambia secondo me è diciamo è un assestamento dopo dieci anni al galoppo no alla conquista dei mercati emergenti sicuri di trazione derivati c'è c'è stato una fase di espansione norme tutto ciò questa crisi comporta adesso una rivisitazione dei propri comportamenti un riassestamento probabilmente una gestione più prudente ma il trend credo che se ne disabile però in questo in questo processo il chiarimento del ruolo dei soggetti è molto forte
Ci stati si ritirerà dal proprio tentativo dalla propria aspirazione di diventare un global player se si completerà diretta da un regional chi invece tenterà il salto chi invece ecco in questa definizione diciamo le tre grandi fasce sono appunto i gli operatori globali per lo più americani qualche europeo
Probabilmente sicuramente un paio di banche svizzere una olandese o due qualche tedesca
I regionali diciamo che si stanno costruendo nuove questi operazioni
Incorso sano creando la dimensione di etere ove per regionali si intende la Regione il mercato valutario di riferimento quindi ci saranno degli operatori italiani regionali
Delle grandi banche italiane che unendosi con altre banche europee diventeranno dei grandi operatori regionali e poi ci sono i locali
Io che agli operatori locali secondo me diciamo in questa fase
Affrontano lo diceva prima il presidente
Un passaggio diciamo che richiede una doppia consapevolezza perché mentre voglio dire per Comit San Paolo di Torino Credito Italiano questo problema della dimensione della competizione nazionale internazionale come dire la vedono tutti i giorni la sento tutti i giorni il titolo è quotato eccetera eccetera per voi la percezione diciamo così è meno e meno vistosa
Ecco però è forte e cerco di sinteticamente dirvi perché penso che se questo perché gli operatori locali sono i capillari di questo sistema
E quelli che in questo processo
Continua a svolgere diciamo in questa in questo trendy questi megatrend cominciano a soli a sorgere continua a svolgere il Basic diciamo lavoro essenziale che io con una metafora contadina dico che fanno i Molini io porto il grano e tu mi dai la farina
Io ti porto il risparmio dubita il credito su mantenendo diciamo il rapporto tra risorse territorio e l'integrità l'unicità del mercato della raccolta e degli impieghi
Quindi questo pezzo diciamo che fa che svolgono i capillari local players è un pezzo importantissimo
Della lavoro del sistema complessivo e delle economie sulle quali insistono però la di a differenza del passato gli operatori locali non potranno più fare solo quello cioè non potranno più fare solo i mulini
Dovranno provare a te fare qualcos'altro dovranno anziani vicino
Avere una goccia nel quale vendono dei prodotti forniscono dei servizi cioè dovranno essere capaci di unire a questa determinazione a questo impegno diciamo così a questo vincolo
Alla loro missione tradizionale sta diciamo di identità sul territorio di rapporto tra territori risorse
Dovranno offrire tutta una serie di altre cose dal risparmio gestito a bancassurance a servizi a forze securizzata Simone
Finanziarizzazione del debito si dovranno valorizzare tutta una serie di cose
Chi può farlo da solo oppure a livello consortile qui si tratta di valorizzare diciamo la capacità di Rete le strutture comuni queste sono cose diciamo in cui le vostre politiche diventano molto rilevanti non è la capacità di valorizzare questa diciamo questo bisogno di essere Molini ma di far parte di una rete perché accanto al mulino ci deve essere il merchandising diciamo così di tutta una serie di cose di cui i vostri clienti
Avranno bisogno desiderio la sfida
Uso uno slogan diciamo così per chiudere e quella di riuscire a essere piccoli ma non provinciali e locali ma non periferici perché direi che questo non ve lo potete più permettere grazie
Grazie a lei dottor parlerà per la sua relazione davvero interessante stimolante e io penso che la sua relazione ci abbia consentito di delimitare con una chiarezza
I grandi scenari nei quali saremo chiamati ad operare per la verità non senza qualche apprensione
Io credo di dover la ringraziare a nome di tutti anche per l'immediatezza e la semplicità della sua relazione nello descrive nel descrivere contemporaneamente i macro scenari economici nei quali anche noi
Siamo comunque dei protagonisti a livello locale nel quale operiamo
La relazione ha già consentito a mio avviso di confrontarsi agilmente quindi con questi grandi scenari riflettendo anche sul nostro ruolo che non è marginale anche se locale
A questo punto secondo il nostro programma facciamo un breve break anche per consentire al dottor Ciocca di raggiungerci e quindi per iniziare un ricominciare i nostri lavori puntualmente alle undici e un quarto grazie
Abbiamo i nostri lavori seguendo l'ordine del giorno i quindi dando la parola al dottor Ciocca vice direttore generale della Banca d'Italia sul tema
Le nuove tendenze dell'intermediazione bancaria grazie
Ringrazio per il mito ringrazio il presidente anzi ringrazio il dottor Caleffi dico in particolare perché il contatto
Ricordo a Teramo ottenuto con lui il mio intervento proprio devo scusarmi di questo all'inizio non mi arterà
In modo puntuale e specifico sul mondo delle banche di credito cooperativo la ragione essendo che non avrei moltissimo di nuove dire su questo fronte rispetto a quanto la Banca d'Italia negli anni anche di recente
è venuta proponendo l'altra ragione che il preavviso di Caleffi realtà non risale a mesi fa sì ma a qualche giorno fa
Ecco per cui o improvvisato uno schema di intervento di carattere un po'più generale lo spirito è quello di
Contribuire a tracciare un cornice come si dice nella quale
Sperabilmente in modo utile voi possiate iscrivere
La il vostro lavoro la condizione delle aziende che dirigente le loro e le loro prospettive
In una cornice economica generale
Soprattutto internazionale per una ragione che ti do subito
E cornice attinente alle tendenze i problemi della sistema bancario italiano nel suo nel suo insieme
La
Lo scenario della economia mondiale
Sempre importantissimo ma decisivo come non mai in queste To momento per la prospettiva dell'economia italiana
Mi riferisco ormai al mille novecentonovantanove
L'anno debba chiudersi essendo sì sostanzialmente chiuso in termini di
Risultanti economici influenzabili dalla politica economica
Ecco se moriamo dallo scenario internazionale dobbiamo dire che va usato immediatamente un plurale
Non esiste in questo momento non è condiviso dagli analisti
Un uno scenario tendenziale prevalente ritenuto altamente probabile
Le opinioni sono diverse la situazione dell'economia internazionale
E quindi dell'economia europea e quindi dell'economia italiana molto fluida la partita è aperta forse il modo più utile per trasmettervi la sensazione di della condizione presente quello di considerare brevissimamente due scenari diversi
Naturalmente ipotetici
Senza attaccare delle probabilità precise all'uno o all'altro
Ecco un primo scenario che possiamo definire non negativo o benigno e poi largamente coincide con quello che gli analisti del Fondo monetario internazionale hanno proposto di recente dei denti una economia del mondo intero nel mille novecentonovantanove in crescita e in crescita lievemente accelerata rispetto a quella sperimentata quest'arma in termini di numeri riferendoci al prodotto lordo l'economia del mondo intero
In questo linea di analisi si prospetta una crescita dell'ordine del due e mezzo per cento per l'anno venturo
Il che
Coerente con una ipotesi di sviluppo del commercio mondiale
Dell'ordine del quattro e mezzo per cento
Quest'anno l'economia del mondo chiuderà con una crescita delle attività produttive dell'ordine del due per cento
Quindi Salieri accelerazione dal due per cento del novantotto al altro virgola cinque
A lo scenario alternativo
Non può non essere
Chi è più pessimista rispetto a questo primo
Naturalmente si può essere pessimistico siccome ottimisti ad libitum
Una ipotesi semplice che possiamo fare è quella che l'anno venturo l'economia mondiale
Cresca molto poco tendenzialmente ristagni non dico il numero zero perché trovano un modo assolutamente darvi la sensazione di una precisione che non c'è
Una crescita tendenzialmente nulla un ristagno l'economia mondiale nel prossimo anno implicherebbe unna incremento molto molto modesto della domanda mondiale del commercio mondiale
Dell'ordine dell'uno uno e mezzo per cento sono come delle perbene due quadri diversi naturalmente qualunque
Come dire media combinazione
Fra i due
Assolutamente lecita anche se devo dirvi che la più gran parte del revisore
Naturalmente i colleghi del Fondo monetario internazionale tendono ti più verso il primo scenario quello meno no meno preoccupante meno meno pessimista
Comprendete bene come siano diverse le implicazioni
Dei due quadri per l'economia italiana l'anno venturo
Perché nel primo contesto ragionevoli ipotizzare che la nostra economia cresca dell'ordine del due per cento
Forse qualcosa in più
Meno di quanto il governo italiano ufficialmente prevede ma non molto di meno
Nel secondo scenario le risultanze per la nostra economia sarebbero assolutamente meno meno meno soddisfacenti
E si può pensare questo quadro pessimistico ad una crescita sì dell'economia italiana ma proventi inferiore a quella che avremo quest'anno più vicina all'un per cento che non al due per cento
Questo il quadro come dire quantitativo ipotizzabile è molto
è aperto questo quadro perché signori affetti particolarmente complessa
La condizione della economia mondiale
Al mio modestissimo avviso
Si tratta una situazione nuova
Davvero non sperimentata
Dal crisi petrolifera negli anni settanta
E probabilmente non sperimentata dal dopoguerra
Una situazione che io proverò a descrivere per voi molto semplificando al massimo in questi termini sono attivi il nel economia del mondo almeno cinque focolai
Ti instabilità
Che possono far pendere la bilancia verso lo scenario meno favorevole
Che comunque invitano all'attenzione
I responsabili della politica economica questi cinque focolai che passo rapidissimamente a descrivere sono di natura finanziaria
Certamente
Nei commenti nei dibattiti se ne sottolinea molto questo aspetto e la dimensione finanziaria
Di queste difficoltà che l'economia mondiale attraversa ma io non credo che siano tutti in interamente riconducibili
Ha una matrice finanziaria
Ritengo che vi siano determinanti
Quanto meno con cause di carattere come dire reale che
Che interagiscono con con cause manifestazioni ripercussioni di ordine finanziario
Lei elenco rapidamente
Devo partire da molto lontano ma bisogna partire dal Giappone Asia
Primo focolaio è questo la crisi asiatica l'abbiamo vissuta
Il Giappone voi sapete che attraversa ormai da un decennio una transizione
Difficile faticose quest'anno l'economia giapponese chiuderà
Con un decremento dell'attività produttiva
Dell'ordine del tre per cento
Quindi una recessione molto grave
Per l'anno venturo anche ai miei amici della Banca del Giappone del ministero delle finanze giapponese più ottimisti non nascondono a il timore di un ristagno dell'attività produttiva in in Giappone
Interpretare come soltanto finanziarie le difficoltà di Giappone Asia sembra Hummel riduttivo non so quale sia la vostra opinione vi sono ragioni anche strutturali
Oltre che delitti politici economica di corto periodo che concorrono a spiegare le difficoltà dà ragione difficoltà
Che soprattutto il Giappone attraversa il secondo focolaio
Si può battezzare Russia
Economie dette emergenti
Queste cosiddetta emerge Marchetti communis
Ferragosto è stato
Momento difficilissimo
In particolare sul fronte delle vicende dell'economia della della della Russia
Con
Gravissima crisi di merito di credito di questi di questi problemi
E un contatto
Che sia esteso appunto dalla crisi economica e politica della Russia a difficoltà per diverse altre
Economie emergenti o in transizione di nuovo la dimensione della finanza c'è stata indubbiamente c'è nondimeno esistono anche profondissime evidenti nel caso della Russia motivazioni di ordine economico strutturale istituzionale
Anche meta economiche alla base delle difficoltà di quel grande tradizione il terzo focolaio io allora avviso nella andamento che ormai prevale da circa due anni
Dei Prezzi dei
Prodotti primari e delle fonti di energia
Che se facciamo una rozza media negli ultimi due anni sono diminuiti espressi in dollari di circa un terzo
Questo ha implicato naturalmente un appesantimento delle condizioni di bilancio dei pagamenti di finanza pubblica ed economico generali dei paesi
Che dipendono in notevole misura dalla produzione e dalla esportazione di questi di questi prodotti con problema di ragioni di scambio
Molto molto molto serio che anche ripercussioni se volete positive
Per le economia produttrice ed esportatrice di manufatti
E come le nostre io credo che una delle concause della bassa inflazione nelle nostre economie sia appunto da ravvisare in questo andamento dei prezzi relativi no fra i manufatti che noi produciamo
Esportiamo a questi paesi prodotti primari questi presi invece producono nel torto
Anche qui è evidente
Che si deve parlare di una interazione fra dimensioni finanziaria generazioni reali del
Instabilità
Il il quarto focolaio quello borsistico
Qui naturalmente nessuno è in grado almeno io non lo sono lo dichiaro con molta franchezza esprime un giudizio
Tecnicamente
Convincente
Sul se i corsi borsistici attuali siano Acconci
Ma il timore di molti televisori è che soprattutto alla luce dell'abbassamento dei profitti attesi che le difficoltà recenti dell'economia mondiale hanno determinato
Posso
Sia configurabile una instabilità borsistica
Non risolta dalle oscillazioni a cui abbiamo assistito negli ultimi negli ultimi negli ultimi mesi
Naturalmente flessioni di Borsa avrebbero conseguenze sulle aspettative degli imprenditori sul costo del capitale sulla propensione ad investire sulla propensione a consumare
Delle famiglie che questo è vero soprattutto nei Paesi anglosassoni ma non solo in quelli che detengono nei loro portafogli ampie quote investite in iniezioni
Anche qui aspetti reali aspetti finanziari io credo che Pinter regista
Il quinto focolaio molto più opinabile all'esordio voglio evocare
E attiene al corso del dollaro
Una dollaro che fosse debole che confermasse spunti all'indebolimento che abbiamo registrato nelle stanze
A parità di altre condizioni
Avrebbe effetti positivi da un lato certamente
Soprattutto per l'economia emergenti
Le cui valute no sono legate al dollaro e quindi un dollaro più debole
Lei direbbe e i problemi di competitività internazionale secolari dall'altro lato però un dollaro debole darebbe forza competitiva a certe produzioni in particolare l'economia americana che potrebbe minacciare
Non poco la il tono della
Della delle esportazioni e della domanda globale nella stessa Europa e più in generale nei Paesi industriali sono la via attraverso la quale
L'impallidire mentre il rallentamento dell'economia mondiale includendo in essa l'economia degli Stati Uniti si trasmette rende
Alla economie europee fino a pochi mesi fa come sapete
Procedeva
In media nel suo complesso ritmi piuttosto tonici
Sembra un
Quello di un di un dollaro debole
Questo questi focolai se son cinque
Anche se fossero meno di cinque poi comprendere bene come figurano un quadro Complesso
La coesistenza
I punti di debolezza dell'economia mondiale di natura così diverso di matrice così diversa
Non solo di origine geografica corsi di così articolata implica difficoltà in primo luogo l'analisi e di configurazione della risposta di politica economica che occorrerebbe dare per minimizzare i rischi di
In ultima analisi di ristagno della economia mondiale per l'anno venturo
Che questi rischi
Ci siano ma abbiamo visto le manifestazioni in particolare le manifestazioni finanziarie nel negli ultimi due o tre mesi
Io richiamerò due indicatori rapidissimamente dei rischi corsi dei rischi apprezzati dalla comunità finanziaria internazionale
Ecco il primo l'ho portato con me è un grafiche Eaton importantissimo prodotto dal una grande banca
Internazionale
Misura dallo spread lo scarto il differenziale medio
Fra il tasso d'interesse
Che pagano
Le economie emergenti
Disabili il tasso di interesse meno rischioso
Che corre nei mercati finanziari internazionali
Ecco il dottor Caleffi può aiutare a scorrere questo grafico qui siamo nella prima metà del novantotto
Lo scarto era di circa quattrocento quattrocentocinquanta punti-base
Quindi se il tasso base non rischioso era non so cinque per cento questi Paesi mediamente pagavano sul loro debito le loro passività verso l'estero
Un tasso dell'interesse del nove per cento
Del dieci per cento insomma
Nella nel proprio Ferragosto Olanda presso si sono dati giornalieri insomma nell'intorno di Ferragosto questo spread è si è impennato nel giro di ore di minuti direi
Toccando un picco
Forse sarà stato il ventidue tre di mille seicento punti base
Anche siamo passati ripetono scarto di cinque seicento quattrocento lo scatto mille cinque Villesse
è il picco grosso modo che questo stesso indicatore toccò in occasione della crisi messicana del novantacinque
Ma in quell'occasione
A quel picco si pervenne nell'arco di tempo di mezzi
L'Inter in questa recente occasione
Ciò è accaduto nel giro di
Pochi giorni
Di pochi giorni l'altro in ieri l'altro indicatore che conferma la percezione di un rischio se
Recessivo che l'economia mondiale
Per l'economia mondiale si configurava quest'estate è consistito in un timore di credit crunch soprattutto
I nostri amici americani e inglesi
Hanno tenuto che
Prevalesse una tendenza dei prestatori di fondi alla prudenza estrema
E e quindi che si configurasse una scarsità
Quantitativa di risorse finanziare per imprenditori privati pubblici l'indice più spesso citato di nella percezione di questa
Di questa incertezza di questi timori era dato di nuovo da uno spread sui tassi d'interesse quello tra
Le obbligazioni emesse
Nel segnatamente nel mercato americano dalle impresa
Private
Disabili il tasso dell'interesse sui titoli dello Stato
Questo scarto si è aperto praticamente qui non dispongo di una media perché ovviamente il merito di credito di questa impresa è molto molto diverso
Quindi le manifestazioni finanziarie no che abbiamo vissuto sono state piuttosto sonore
Di un rischio in ultima analisi di crescita più moderata di recessione
La risposta la risposta in termini di politica economica
Io credo di poter dire che però non è mancata
C'è stata una risposta
C'è stata una risposta se ha già conciato ad esprimere
Alcuni risultati positivo dicevo vicino alle prossime
La risposta è stata credo orientata può essere raccontata lungo tre linee
In primo luogo soprattutto dopo le riunioni del tenutesi
A Washington
Per l'assemblea annuale del Fondo monetario cos'era agli inizi di ottobre
La pena di dare risposte consistita nel
Configurare seriamente
Concretamente
E con una
Unità d'intenti
Che io in questi ambienti non ravvisavo da molti anni
Delle azioni per rafforzare il sistema monetario internazionale
Insomma si è discusso sul serio
Per cercare concrete
Soluzioni
Sono emerse diverse ipotesi che stanno concretamente procedendo
Che sono riassumibili in
In una connessione più stretta fra le risorse finanziarie che il Fondo monetario promettere in campo
L'impegno a sostegno dei Paesi in difficoltà ma meritevoli di credito dei prestatori privati
Delle banche
E dei mercati finanziari
A questi Paesi e terza componente un impegno più organico meglio coordinato da parte delle principali banche centrali
Attraverso in connessione con la Banca dei regolamenti di Bankitalia per fornire denaro fresco condizioni opportune ai Paesi meritevoli ecco quello che sono richiamo la vostra attenzione sulla connessione tra questi tre momenti della azione volta a rafforzare il sistema monetario internazionale
La seconda linea di risposta è consistita nella indecisione di politica monetaria
Di politica monetaria orientata nettamente alla riduzione dei tassi d'interesse a breve
Illa come doveva lo ha dato la banca centrale degli Stati Uniti che di fronte a quei rischi di fronte a quelle difficoltà a pragmaticamente con grande saggezza io ritengo modificato
In modo proprio radicale l'orientamento della prova politica monetaria fino all'estate la febbre teneva l'inflazione e l'orientamento era
Almeno la politica monetaria parlata più orientata verso la prudenza la restrizione di fronte a quella chiarimenti di fronte alla durezza concreto di quei fatti la linea Strachan piantare come sapete sono stati ridotti
A più riprese i tassi d'interesse negli Stati Uniti altre banche centrali hanno ha agito nella stessa direzione anche banchieri centrali nell'Europa
Nella nello stesso mercato monetario italiano
Nell'ultimo nell'ultimo mese adesso al di là della riduzione del tasso di sconto del suo valore segnaletico
Come avete veduto c'è stata una riduzione o dei tassi interbancari mentre il tre mesi dell'ordine di un punto in in circa circa un mese persa di risposta cioè voglio dire per
Avviarmi alla conclusione
Tra i problemi dei paesi emergenti
Bene era uno un caso particolarmente delicato nel quale credo si possano apertamente parlare perché è stato sulla stampa di tutto il mondo per molte settimane nel caso del Brasile
Ecco il problema Brasile
Stato all'attenzione continua della comunità finanziaria internazionale negli ultimi tempi
Credo si possa dire che la soluzione almeno in termini di un pacchetto di sostegno
All'economia brasiliana raccordato con con una linea di politica economica del Brasile internazionalmente condivisa è prossima
Se sarà avviato come io credo come spero assoluzione il caso
Soluzione a questo punto mi di affetti solo in termini di l'azione di politica economica
Di credibilità di quell'azione di CorrierEconomia il caso Brasile
Sipos sperare i non contagio positivo no un contagio positivo punto alla alla rovescia
Il convincimento del
Dei responsabili della politica economica certamente la politica monetaria internazionale
Che è il riflesso tra l'altro in dichiarazioni pubbliche molto impegnative che in particolare i Paesi del gruppo dei sette
Hanno reso esplicita nelle ultime settimane Hoecke
Con riferimento all'economia mondiale il quadro dei rischi negli ultimi mesi si sia modificato
Nella direzione più di un rischio di ristagno o recessione rallentamento
Delle attività produttive che non di inflazione
E che quindi la risposta meno di breve periodo debba consistere nel dar fiducia agli operatori agli investitori e consumatori ai mercati sostenere la domanda la domanda effettiva
E e dare liquidità
A me piace
Se questa azione continuerà se i mercati finanziari apprezzerà tormento tutti sette i quali potete immaginare discutere ampiamente
Saremo tanto più
Di cd all'oscena Rio Benigno no nel mille novecentonovantadue che non all'oscena
Le banche italiane il sistema bancario italiano è
Ha vissuto
Questa fase acuta in certi momenti drammatica di stabilità finanziaria in
Condizioni di relativa tranquillità
Questo è molto importante
Ed è altamente positivo certo si può dire ma insomma c'è l'elemento di provincialismo del nostro sistema bancario meno immerso in queste acque agitate la finanza mondiale è ok sarà parte della storia ma ci sono anche altre ragioni più apprezzabili
In termini comparativi ecco io vi offro questi dati che trovo di qualche interessa
Partiamo sempre dai paesi emergenti in difficoltà più manifesta e chiediamoci quali siano le industrie bancarie sistemi bancari dei Paesi industriali più esposte no verso questi Paesi quindi direttamente in prima linea
Allora di fronte a questi rischi destabilizzanti
Reale finanziaria
Questi sono dati di fine novantasette per ragioni di comparabilità
Internazionale il sistema bancario italiano esposto per circa trenta miliardi di dollari
Che grosso modo corrispondono a un quinto il venti per cento della base di capitale
Del industria bancaria italiana
Il sistema bancario europeo nel suo insieme
L'Inghilterra inclusa
Esposto per circa seicento miliardi di dollari
In rapporto alla base di capitale
L'esposizione
Di circa il novanta per cento
Quindi altri paesi europei sono in termini assoluti anche in termini relativi no molto più esposti del sistema bancario e finanziario italiano
A
Vi cito il caso del Giappone l'esposizione alle banche giapponesi diverso che emerge in marchio Kiton Onnis era di duecento sessantacinque miliardi di dollari
Il confronto la loro base di capitale probabilmente
Poco utile perché purtroppo come sapete la base di capitale del sistema bancario giapponese è stata erosa negli ultimi anni da varie vicende ma insomma il rapporto quasi centoquaranta centocinquanta per cento
Cito anche il caso americanista banche americane molto diseguale naturalmente ha una sezione alta altissimamente internazionale per una sezione media e medio-piccola molto Domestica
Ma l'esposizione complessiva di centosedici miliardi di dollari ed è pari a circa il trenta per cento a della base di capitale dell'intero sistema perché mi sembra che arriva italiano Igna diretta
Meno esposto
Elemento di tranquillità naturalmente i rischi qui si corrono anche in via indiretta
Cioè qualora lo scenario macroeconomico negativo prevalesse
Qualora per esempio rallentasse
Come già sta accadendo all'intera economia europea ho foss'anche solo l'economia di Eurolandia ecco tutto ciò naturalmente per vie mediate avrebbe ripercussioni
Sull'attività delle banche e quindi grande attenzione ai rischi signori io
Ma devono sottolinearlo resta spento e credo che i fatti che ho richiamato lo giustifica
In termini di base di capitale il sistema bancario italiano piuttosto attrezzato mediamente
Perché il rapporto fatidico fra capitale proprio cespiti variamente rischiosi tredici il tredici per cento
Tredici per cento in ben oltre il l'otto per cento soglia
Della accordo di Basilea che orienta l'azione delle attività di supervisione bancaria nei paesi industriali
Naturalmente attorno a questa media c'è una varianza ma anche se andiamo a considerare la parte più debole in termini di capitale del sistema bancario del nostro Paese
Troviamo che il vuoto il fabbisogno no tutti capitale proprio
Necessario a rispettare quanto meno il criterio dell'otto per cento non è enorme sono alcune centinaia di miliardi se non ricordo male cinquecento seicento
Seicento miliardi di lire
Problema
Concludo credo collegandomi anche con l'intervento del professor Spaventa almeno a giudicare da titolo io non onorato Luigi veramente il titolo dell'aprile
Del della mia programmata
Relazione qui
Il problema della del sistema bancario del nostro Paese
A mio parere resta è stato resta in prospettiva quello della capacità competitiva essenzialmente in termini di costi
Sicuramente è una semplificazione
Parlo a persone mestiere quindi ci capiamo
Quello che è accaduto negli ultimi dieci vent'anni
Molto semplicemente detto è stato che la concorrenza bancaria in Italia è cresciuto enormemente credo che produsse alle condivida questa valutazione non sperimentali ogni giorno nel mercato un sistema bancario che quindici vent'anni fa era profittevole
Con sacche di inefficienza
In condizioni
Più vicino all'oligopolio che non alla concorrenza
Oggi essendo cresciuta notevolmente alla concorrenza essendo signor credo mediamente globalmente ridotte le inefficienze
Verza in condizioni media di bassa probabile pro profittabilità questo è il tipico caso di un'industria
Che sta percorrendo un tragitto da condizioni di bassa concorrenza ereditate dal passato a condizione di altra concorrenza
E che ha risposto in termini di riduzione di costi o miglioramento della qualità dei servizi invece andare via insisto sui costi però questa risposta è stata a oggi che ci vediamo qui diciamo incompleta
Attardato dev'essere dev'essere dev'essere completata
Altrimenti quella base di capitale
Che può apparire anche cospicua
Non
Tutti da tutti i temporary la risposta quindi credo sul piano strettamente gestionale e quindi è affidata a voi che dirigete le banche a chi lavora
Il quadro l'ambiente al di là dei profili macro economici limitati ai prossimi mesi dal prossimo anno che io confusamente tracciato per la industria bancaria italiana sarà un quadro certamente di concorrenza confermata
Per molte ragioni non ultima che la Banca d'Italia non desiste era dalla linea che a seguito negli ultimi venti anni
Volta tonificare e gli enzimi di concorrenza nel sistema bancario sono molte ragioni naturalmente visto che qui parla delle via euro una possibile
Quella no connessa con un mercato europeo integrato a moneta a moneta unica
Il tono concorrenziale la sollecitazione della risposta adesso guardo soprattutto alle banche medio-grandi sarà intensificato dalla privatizzazione
Nel sistema bancario pubblico
Ormai con la Banca del lavoro arrivata al settanta per cento del totale per carità
E credo sarà confermata da modifiche ulteriori nel codice civile
Diritto commerciale
Segnatamente nella sezione diritto societario
Sia quelle che sono state già realizzate che trovate nel testo unico in vigore dal primo luglio di quest'anno sia io mi auguro molto quella che il Governo il Parlamento Corbani
Estendendo la riforma nel diritto societario in chiave di competitività contendibilità
Alla sezione che più conta quantitativamente all'economia italiana quella con la quale voi siete in rapporti quotidiana in cioè la impresa medio-piccola
Schema spiazza almeno quantitativamente del del dell'economia italiana
La parola d'ordine euro
Io la evoco in conclusione senza farne assolutamente la retorica
L'Italia e nell'euro
Lei condizioni istituzionali tecnico organizzative
Alle quali la Banca d'Italia era chiamata a contribuire per la loro realizzazione sono state realizzate ho lo saranno nei tempi quindi entro entro fine anno
Questo mondo dall'euro si apre sta a ciascuno di noi ciascun operato nel mercato sapere dico io vi ringrazio molto ascoltato con tanta pazienza per confuse sport
Gli interventi della Banca d'Italia alle occasioni di confronto che il nostro sistema periodicamente organizza sono sempre densi e capaci di impegnare le nostre riflessioni per molto tempo seguire oggi la relazione del dottor Ciocca conferma questa prassi
Grazie dottor Ciocca per quanto ci ha detto e soprattutto per aver definito il quadro delle macro tendenze dei sistemi bancari sollecitati dalla competizione di un mercato sempre più complesso ma che al tempo stesso ha bisogno di adeguate concertazioni
Grazie per aver definito ed evidenziato problemi comuni a tutte le banche grandi e piccole grazie per i fallimenti anche ad un mercato nel quale noi riteniamo gli operatori non trarranno legittimazione ad esistere solo dalla propria taglia ma piuttosto dalla propria adeguatezza rispetto al mercato specifico di riferimento ce l'ho adesso la parola al presidente della Consob professor Luigi Spaventa che ci parlerà dei riflessi dell'Euro nell'attività di vigilanza sul sistema finanziario e banale
E non solo di quello grazie presidente grazie grazie al direttore generale Caleffi per questo invito
Io ogni tanto e Nigro in qualche istituzione la mia parte una sola e la patrie accademica
Io sono di università vengo da università e questi vizi di origine dei quali mi vanto vi sentirete in quanto ha però da dire perché come rilevare che sarà molto un'esposizione
Di quelle che faceva dire a un presidente degli Stati Uniti che avrebbe preferito avere un economista con una mano sola perché dice non sempre da un lato dall'altro lato mi scuso in anticipo di questo economia vorrei fare elencare
Le non poche e non piccole questioni che restano aperte
Alla vigilia dell'inizio della terza fase dell'unione monetaria a poco più di un mese
E col permesso loro perché esco fuori dai limiti dell'esposizione anche i limiti della gobba imiti la competenza istituzionale ecco un permesso del dottor Ciocca che so che non lo darebbe ma allora prendo lo stesso
Vorrei iniziare con
Dei problemi di ordine macro economico di politica monetaria in senso lato
Problemi aperti come dicevo questi problemi non riguarda non riguardano il merito delle dispute dei litigi di questi giorni circa il grado di permessi vita che dovrebbe avere la politica monetaria comune
Circa il livello dei tassi di interesse e quant'altro si dibatte soprattutto in terra tedesca una volta tanto
A queste dispute di cui non voglio considerare il merito tuttavia nascono
A mio avviso perché non sono chiarite
Ognuno ha un suo ora sono chiarite alcune questioni di metodo sulla conduzione della politica monetaria comune
E qua le questioni sono avverte e i diversi punti di vista che io esporrò spero con una qualche imparzialità
Riguardano il grado di trasparenza ancora una volta della politica monetaria questa volta non a livello nazionale Maldive euro
Molti sono quanti chiedono
Esigono dalla Banca centrale europea un grado di trasparenza elevato in maggiore
Di quello che le banche centrali nazionali o gli argomenti sono queste
Proprio perché la banca centrale europea o se preferite il sistema europeo delle banche centrali
Hanno avuto assicurato un grado di indipendenza che non ha precedenti nel tempo e nona a equivalenti nello spazio
Issa Banca centrale europea
Ha il dovere di rendere espliciti i suoi obiettivi e le sue regole di condotta
Problema di accountability come siti inoltre
Proprio perché questo nuovo sistema
E nuovo
Nona una reputazione su cui non ha un capitale di di punto di reputazione da spendere
Ebbene che la sua comunicazione sia la più ampia possibile in modo da educare gli operatori e deve far loro comprendere le regole di condotta
Perseguito
Si chiede quindi che vengono enunciati chiaramente gli obiettivi
Che vengano fatte delle previsioni
E che venga chiarito che in caso di scostamenti di obiettivi previsioni dagli obiettivi
Avvengono interventi
Vi è una disputa che io considero minore
Fra
Una filosofia nominale tedesca gli obiettivi in termini gli aggregati monetari
E fra un nuovo stile adottato da alcune banche centrali di indicazione direttamente l'obiettivo finale in termini d'inflazione cosiddetto inflation target in dico che questo è una disputa minore perché la ricerca economica e quantitativa ha dimostrato che tutte le banche centrali più o meno si sono comportate senza dirlo nello stesso modo
Hanno manovrato i tassi di interesse a breve con riferimento a un obiettivo di questi tassi d'interesse e intervenendo ove vi fossero scostamenti da un obiettivo di inflazione non solo ma anche da un obiettivo di prodotto
Perché le banche centrali amano dire che si preoccupano solo dell'inflazione ma sono più sagge si preoccupano anche dalla congiuntura economica
Questa impostazione naturalmente pone dei problemi
I problemi sono che
Ove la Banca centrale europea ogni altra banca centrale dovesse enunciare una regola d'intervento
Riguardante scostamenti dell'inflazione e del prodotto dovrebbe anche enunciare non sono un obiettivo di inflazione mai con l'obiettivo di prodotto e chi lo dà questo obiettivo
Lo dà lecco fino ovvero i politici e i governi o se lo pone la banca centrale che cosa avverrebbe se questo obiettivo dalla banca centrale fosse diverso da quello puliti
Dall'altro lato la tesi opposta e quella che i banchieri centrali amano sintetizzare in una espressione ambiguità costruttive
Con scatti ambigui
Non diciamolo lasciamo il mercato
Ha cercato di capire quello che facciamo conserviamo C uno spazio di discrezionalità
E non no Ossi fidiamo la nostra condotta in delle regole precise
Le critiche a questa impostazione
A sono
Che
Una banca centrale indipendente non può limitarsi a dire noi sappiamo meglio di voi lasciate ci fa
Che appunto vi è un problema di accountability di responsabilizzazione e che tecnicamente gli operatori rischiano di essere stabilizzati se non comprendono bene le regole
E che d'altra parte la discrezionalità è del tutto ammissibile anche con un'unica eccezione più chiare
Di fatto pari a me che finora si è scelto il secondo approccio
Quello dell'ambiguità costruttive
A le recenti enunciazione del presidente dove sembrava fatto capire che verrà enunciato un valore di riferimento per la moneta
Che per quanto riguarda l'inflazione si punta un'inflazione minore o uguale del due per cento dove però il limite minimo non è specificato
E obiettano alcuni siccome l'imputazione comunque ovunque sopravvalutata questo significa porre uno obiettivo dello zero cinque meno uno e il cinque per cento che non è particolarmente desiderabile
E a aggiunge il terzo pilastro della enunciazione sinora
Fatta dal presidente Boris Brandi e che vi sarà un mix di altri indicatori
E che la banca centrale non farà alcuna previsione
Io è stato il financial Times
Che il maligno che non ama le istituzioni europee
A riassunto questa posizione in modo appunto maligno ed esagerato la cito
Queste enunciazioni sembrano indicare che la banca europea intenda prendere decisioni in segreto usando previsioni che non rivelerà per raggiungere obiettivi che non sente il bisogno di giustificare
A naturalmente queste laser generazioni inglese tuttavia a
Il rischio vi è il rischio che questa mancanza di comunicazione o questa insufficiente comunicazione
Provochi rischi di provocare dei conflitti politici non necessari
Fra le autorità politiche e le otto unità preposte solo momentanea rientro presidente nel mio seminato nel seminato che mi era stato affidato
E ha vorrei accennare a alcuni problemi micro economici che sono appena
La costruzione di Maastricht
è stata essenzialmente una costruzione macroeconomica
Politici pratici economisti hanno dedicato tutta la loro attenzione
Alle politiche fiscali alle politiche monetarie il dissenso macro
A si è dibattuto a nauseabondi obiettivi di Bilancio di shock asimmetrici e simmetrici gli stabilizzatori
Mentre assai poca attenzione è stata dedicata alla microeconomia della nuova Europa e alle istituzioni che dovrebbero presiedere un mercato comune soprattutto di dell'industria bancaria dei servizi finanziari con moneta unica
A proposito dell'Asia di cui ha parlato così esaurientemente Pierluigi Ciocca scrisse qualche tempo fa già ostili grezzo imminente economista e oggi alla Banca mondiale
Scrisse Stiglitz quanto segue ci troviamo al confine di una nuova economia mondiale ma non abbiamo le istituzioni internazionali
Che svolgono in ruolo che ebbero gli Stati-nazione nel promuovere regolare il commercio e la finanza la concorrenza e fallimenti la Courtauld ordinanze le pratiche contabili la tassazione di standards al perno delle loro frontiere questo vale certamente per l'economia mondiale dove si vagheggia di un'architettura dell'economia mondiale senza che si sappia chi è l'architetto
Vale un po'anche per l'Europa meno ma forse vale un po'anche per
Perché la moneta unica provocherà certamente un salto discontinuo
Nella manifestazioni negli sviluppi dell'industria bancari
E del sistema finanziario
Se posso questo mi è stato affidato so che non rientra nelle mie competenze quello di parlare di banche però a questo punto mi rifugio dietro presenta diverse del prodotto che avrebbe
Allora e allora certamente
I
Cambiamenti nell'industria bancaria saranno ci se ne accorgerà forse se ancora non ce se ne accorge molto
La eliminazione del rischio di cambio stimolerà la concorrenza e quindi incoraggerà imprenditori di fondi a rivolgersi oltre le frontiere nazionali
La sicuri di esazione aumenterà anche nei sistemi che erano tradizionalmente manco cento la la concorrenza sarà particolarmente forte
Nella banca all'ingrosso una banca d'investimento nell'offerta di prodotti strutturati e ad alta tecnologia finanzia
Vi saranno fusioni anche se non è del tutto buio
Che né fusione diano luogo ai sempre decantati benefici di economie di scala in quegli ambienti
Che sono caratterizzati o dare rigidità di lavoro o da forti naturali differenze di cultura come nel caso dell'Europa continentale
E così per esempio in Italia abbiamo immergersi Italian style le fusioni all'Italia in cui siamo una holding Pessotto rimane tutto abbastanza come prima questo riflette una realtà cultura si dibatte se vi sarà spazio ancora per banche regionali che lavorino o nelle nicchie
Certamente sì svilupperanno non so se anche con contributo italiano delle banche transfrontaliere
Che
Situano è opera non si situano e operano un po'dovunque
A questi sviluppi non mi pare che si siano accompagnati
Mutamenti istituzionali di pari portata
Il
Trattato all'articolo centocinque paragrafi cinque S dei scrive il sistema europeo delle banche centrali contribuisce ad una buona conduzione delle politiche perseguite competenti Autorità per quanto riguarda la vigilanza prudenziale degli enti creditizi e la stabilità del sistema finanziario
E aggiungete il consiglio può affidare alla banca centrale compiti specifici in merito alle politiche riguardo la vigilanza prudenziale degli enti creditizi e delle altre istituzioni finanziarie
Più o meno la stessa vaghissimo addizione si rinviene degli articoli venticinque nell'articolo venticinque dello Statuto
Del sistema europeo delle banche centrali della Banca centrale europea che il solo articolo in tutto lo Statuto dedicato al e a alla questione della stabilità finanziaria e della vigilanza
Ora a ci si può ci si può chiedere e qua è un argomento molto dibattuto
A che cosa
Siccome si svilupperà
Sia il controllo di stabilità
Sia il controllo prudenziale scelgono per tenendo presente gli sviluppi di cui dicevo
E anche qua si possono ravvisare due tendenze non troppo lontane
Da un lato si sta sviluppando un corpo di letteratura molto notevole
Iniziato con un lavoro di Prati Eschine anzi del Fondo monetario internazionale continuato con una pubblicazione dello stesso fondo con un recente rapporto del centro la politica e conobbe la scelta di politica economica inglese e ancor più recentemente un contributo di Lorenzo Bini Smaghi ex Banca d'Italia ex Banca centrale europea ora preso e gli argomenti di questa di una visione molto preoccupata di quello che potrebbe succedere sono i seguenti
Anzitutto a non abbiamo viene è stato messo su un sistema di pagamento il di pagamenti il target che un sistema di pagamento lordo molto sicuro
La un sistema di Regolamento
è un sistema tuttavia costoso si teme che perle transazioni molto ampie non convenga rivolgersi a questo sistema che ci si diverte Volga sistemi di di di Regolamento netti
I quali sono più rischiose
Si fa presente
Il ora rischia di liquidità che può derivare
Da una mancanza di adeguato Collateral di adeguate garanzie di livello uno e il livello due
Ora
Tenendo presente a le pratiche operative della banca
Centrale europea
Si fa presente la simmetria delle posizioni a rischio
Quello che diceva Piero Ciocca soccorre a questo punto se voi guardate l'esposizione
Bene nei sistemi bancari europei verso i Paesi a rischio e molto diversa Perahia certamente vero noi siamo i meno esposti su tutti i fronti ma vi sono Paesi che in caso ad esempio di un collasso per l'America latina sarebbero estremamente esposti altri non lo sono
E quindi non si saprebbe come intervenire o non è chiaro come si interverrà a in questo caso e sia in generale quanto meno nella pratico nell'enunciazione hanno anche se non
Se chiaramente sarebbe sconsigliabile un'eccezione una enunciazione esplicita come si interverrebbe in caso di crisi di liquidità
Il paragone che viene fatto è la rapidità con cui ad esempio la Federal Rosalba intervenne nel mille novecentottantasette
Intervenendo subito per rendere liquido il mercato senza richiedere garanzie ed evitando così un collasso visto un'azione quando mi fu il grande crollo di borsa
Si lamenta quindi la mancanza non so se di un pensiero perché non so se a Francoforte rischiano lavorando nelle banche centrali stiano lavorando
Nell'eventualità ripeto di crisi di liquidità per impedire che essi diventino crisi sistemiche
E naturalmente una volta che si pone questo problema
Segue immediatamente
Il un problema di vigilanza
Perché sei la Banca centrale europea dovessi assumersi la responsabilità di intervento in questi casi si ragione essa dovrebbe essere anche in grado di sapere meglio
Che non la Traverso agenzie relativamente remote come banche centrali nazionali di conoscere meglio il merito di credito degli istituti che vengono sotto osservazione che possono provocare crisi
A valutare meglio se si tratti di crisi di liquidità o di crisi di insolvenza e quindi si ragione sarebbe opportuno procedere ad una centralizzazione
A dei compiti di vigilanza che oggi restano affidati a le autorità nazionali siano esse banche centrali
Come nel caso di metà dei Paesi europei o siano esse istituti diversi come nel caso di un'altra metà dei paesi europei incontro al momenti a questa impostazione sono i seguenti
Anzitutto è bene che la vigilanza rimanga decentrata a livello nazionale perché queste congruente con un principio di base delle direttive comunitarie che quello della o un cantore superveloci
Ci pensi il Paese a controllare le sue proprie istituzioni in secondo luogo vi è un altro principio di base che è il principio di sussidiarietà sia quello che si può fare a livello decentrato arresti a livello decentrato e non per bisogno di a a a centrarlo si osserva in terzo luogo che o un né
Affidamento degli interventi
Di liquidità alla Banca centrale europea rischierebbe di compromettere gli obiettivi di inflazione e di stabilità macro monetarie che quella banca sono stati affidate si ragiona pertanto che potrà toccare alla Banca centrale europea di provvedere DB vita immediata in caso di crisi
E
Toccherebbe poi alle banche centrali nazionali fare il salvataggio esercitando o fare o non fare il salvataggio esercitando la vigilanza posto che comunque il peso dovrebbe essere sopportato dai contribuenti dello Stato ove è avvenuto
Della giurisdizione dove la crisi si è manifestata
A questo è un punto delicato
E problematico
Lasciare indeterminato meccanismo d'intervento
Può
Mentre stabilire decidere subito calato città europea interviene come prestatore di ultima istanza potrebbe offrire dei problemi di azzardo morale ossia dire va be tanto c'è qualcuno che ci protegge
No un'indeterminatezza del meccanismo di intervento oggi come oggi perché italiano e sappiamo solitamente come la banca centrale interviene
O
Risolve come ha sempre risolto crisi
Riguardanti la stabilità del sistema ecco lasciare terminato questo meccanismo intervento potrebbe a cui i re una crisi nell'incertezza degli operatori
A comunque si dovrebbe definire se alla fine debbano interviene intervenire i governi e qua si pongono duramente altri problemi perché un governo che intervenisse per salvare una banca cadrebbe sotto sulla direzione generale le censure di una direzione generale di Bruxelles
Che incolto avrebbe quel governo per aiuti di Stato e abbiamo avuto dei precedenti l'articolo novantadue
E abbiamo avuto dei precedenti in Italia quando con la direzione generale ha eccepito al tra salvataggio di alcune banche
Alla d'altra parte mi pare che anche i critici della centralizzazione
Che può essere che sia indesiderabile ammettono
Che un problema particolarmente acuto si porrà nel caso di banche cross border
Una banca che ha sede in Olanda
E che tuttavia acquisti un altro stabilimento grosso in Germania ecco problemi di regolazione certamente si pongono e quindi anche i critici della centralizzazione
Dicono che in questi casi di cross border banking in cui non si sa più chi sia la patria dalla banca dove si quale sia la parte da me
Probabilmente ah sì
Renderà necessaria una forma di coordinamento che forse si è già cominciato a articolare nel comitato di supervisione bancaria stabilito davanti in sede di sistemarlo per avevate centrale un problema certamente si porrà
Ha problemi analoghi e forse più rilevanti si pongono per quanto riguarda i mercati finanziari
Lasciando il sistema bancario e parlando di mercati finanziari
Ecco in questo caso sono problemi è un pochino più complicati
Sono problemi più complicati perché anzitutto lau lo sviluppo istituzionale e arretrato rispetto alle banche nel caso delle banche esiste un sistema europeo di banche centrali
Nel caso di industria finanziaria esisto solamente un'associazione volontaria che si chiama fesso ma è un'associazione volontaria
Non ha dignità di istituzioni
Le direttive in materia sono più recenti delle direttive anche
Le istituzioni di supervisione sono più giovani
è più difficile
La distinzione
Fra un con canti e una brusca
E questi sono problemi che si stanno cominciando a porre perché in parte vale il passaporto europeo in parte non si sa chi debba rilascia
Questo passaporto europeo
è diverso la struttura è diverso la divisione di compiti fra regolatori in diversi Paesi Avolio solo esemplificare
Noi abbiamo un regolatore Massimo che regola tuttora poteri vastissimi in Europa di un Paese che non appartiene al mio undici verrà Financial Service Authority
Nel Regno Unito che è una specie di Grande Fratello che regola intero universo con poteri estremamente penetranti
E abbiamo poi istituzioni a molto più attenuata
A fare l'esempio dell'Italia senza polemica accorso botti dove vale
Sano principio del Regolamento per della attribuzione di compiti per funzioni
La Consob deve sorvegliare sulla correttezza e la trasparenza ecco bene e Conso per una nulla assolutamente da dire perché
Non lo ha previsto il Testo unico sulla finanza
Sulla correttezza e trasparenza per due di due tipi di strumenti
Gli strumenti cosiddetti di assicurazione
In cui di assicurativo alla fine vi è ben poco perché una polizza cinque anni unit linked beh estortori quant'altro si voglia si voglia si voglia dire che cose che vengono prodotte ogni giorno dagli istituti rassicurazioni distribuite ecco ha poco di assicurativo e tuttavia non sono affari nostri
Ne sono affari nostri le obbligazioni bancarie se non nel momento in cui arrivano quotazione
Il momento che arriva la quotazione il meno rilevante per quanto riguarda
La correttezza e la trasparenza io voglio solo far presente che in un anno se non sbaglio oltre cinquanta mila miliardi sono stati messi di obbligazioni cosiddette strutturate che non sono il poi Balilla de quattro per cento cinque per cento otto per cento quanto sia ma sono cose di infinita complicazione di cui il caso più maestoso se vogliamo non era complicato per niente
Ma le sue conseguenze la cute è stato un prestito indicizzato all'abito russo ma poi abbiamo nere verso il plot se
Delle indicizzazioni di valuta e la il
Le varietà zoologiche che arrivano alla nostra attenzione quando si va in quotazione sono molte e quando si arriva in quell'azione si vede che
All'origine un po'di Miss pricing c'è stato
Quando arrivano in quotazione presso gli investitori professionali che se ne occupano e nulla queste ma questo per dire in altri Paesi questi strumenti finanziari sono soggetti all'autorità di vigilanza proposta la correttezza e la trasparenza quindi vi sono molte diversità ora si può ragionare si potrebbe ragionare che in questo caso non si pongono problemi di stabilità sistemica e queste meno importante con un son sicuro che questo sia vero sto ragionando sulla importanza di un a regolazione europea
Perché oramai il la distinzione fra distribuzione prodotti finanziari assicurazioni e banche si fa labile se c'è una grossa istituzione che nell'industria della finanza anche se non bancaria che vagando elevate ciò qualche conseguenza c'è ecco su questo noi siamo molto indietro come dico viene adesso un progetto di documento strategico in sede comunitaria blando trova già ostacoli da parte di diversi paesi tra ostacoli perché qua gli interessi nazionali diventano prevalenti
Come è ovvio nel caso dei delle proposte di armonizzazione della tassazione naturalmente vi sono i Paesi che si sono sviluppati per differenze di tassazione che oppongono
Resistenze così avviene nel caso di un coordinamento di vigilanza sui prodotti finanziari
E il cammino o sarà certamente lungo con un rischio
E come si ha avuto finora un cosiddetto tax arbitraggio ossia si è andati a cercare la giurisdizione ove le imposte erano più favorevoli
Sì finisca per avere
Nei servizi finanziari anche uno come di una i giornali
Sia vada a cercare il sistema la giurisdizione dove l'autorità
Più permissiva e meno regolatori se naturalmente questo non fa bene al non farebbe bene al sistema
Ora
Nel caso poi delle conglomerate finanziarie di cui di nuovo la patria diventa indistinta diventano apolidi
L'Unione europea dovrebbe avere il coraggio per questi casi di proporre un libro negletto in qualche modo ma dubito che ciò avvenga perlomeno in tempi brevi
Per le ragioni che ho in
Io ho voluto semplicemente fare un
Un catalogo di Problemi aperti
Allora su questo si può adottare su questa parte micro economica si può adottare un atteggiamento un po'compiacente si può dire
Che
Perché starsi a preoccupare gli eventi che non possono avvenire perché le crisi Tatti visitati da provocare
Problemi di stabilità sistemica
Sono un evento improbabile in sistemi finanziari sviluppati non siamo la Corea non siamo la Thailandia sto parlando dell'Italia sto parlando dell'euro
Tuttavia stiamo attenti perché anzitutto come dicevo prima
La competenza gran la concorrenza crescente nella industria della finanza di banche e finanza potrà lasciare dei morti e dei feriti sul terreno perché questa concorrenza crescente potrà indurre a alcuni segmenti dell'industria finanziaria ad assumere rischi elevati in vista di un rendimento elevato per far fronte alla concorrenza
E in secondo luogo vorrei osservare vorrei citare da un noto autore inglese
PG Wodehouse
Ho visto il signor economista insidie dove figurava un balletto che faceva osservare al suo padrone che è sempre sbagliato confondere l'improbabile con l'impossibile
E come ci è stato detto recentemente
Un Shots dell'ordine di otto-nove deviazioni standard sono del tutto improbabile però abbiamo visto che anche i migliori i più lucidi
I premi Nobel nel finanche nel l'argentino anzi degno hanno dovuto accorgersi che l'improbabile delle volte diventa impossibile diventa possibile in questi casi allora
Credo che Spee soccombente
Che questo che questo problema saranno dedicati gli sforzi stabilire una rete di prevenzione per eventi sia pure improbabili certamente indesiderabili
Sarà opportuno come questa rete si configuri ancora signor presidente non è chiaro grazie
Ringraziamo il presidente Spaventa per l'autorevolezza la chiarezza la portata del suo intervento rifletteva amo l'inizio che sul terreno dell'autorità di vigilanza il sistema europeo si trova a dover consigliare normative nazionali con operatività internazionale
Un fatto di una delicatezza assoluta che ha bisogno di un processo normativo o concertativo adeguato capaci di tradurre in pratica un'operatività bancaria del tutto nuova come del tutto nuovi sarebbero i rischi di un sistema di controlli inefficace
Se ancora professor Spaventa
A conclusione dei lavori della mattinata interviene l'onorevole Natale D'Amico sottosegretario al Tesoro che vivamente ringrazio per la sua gradita partecipazione
Sono io che ringrazio il presidente grazie per il cortese invito del direttore generale Franco Caleffi
Vi ringrazio per avermi dato l'opportunità di intervenire a questo convegno dedicato alla competizione del mercato dell'Euro correo approfittare dell'occasione per soffermarmi principalmente sul tema della posizione del ruolo delle strutture produttive minori
Ivi incluse le banche di credito cooperativo nel mutato contesto imbocco alla moneta unica
La convinzione dalla quale nuovo
E che affronta di processi di integrazione sovranazionale dei mercati delle monete e delle istituzioni le piccole unità produttive a connotazione locale conservino la propria ragione d'essere
E loro punti di forza
Li conserviamo nella misura in cui esse siano in grado di vola di valorizzare conciliare la propria connotazione dimensionale
E la peculiarità del territorio di insediamento con l'evoluzione del quadro economico generale dunque ancora con il passaggio da una moneta nazionale a una moneta europea
Inutile dire che parlare di piccole e medie imprese Diego
Vuol dire affrontare gli aspetti caratterizzanti la vita economica del nostro paese in questo momento storico il ruolo importantissimo dell'impresa di dimensioni medio-piccole troppo noto per dover essere semplificato
L'adesione all'Unione monetaria con tutto ciò che essa comporta in relazione alla convergenza economica richiesta dal Trattato di Maastricht e su e soprattutto in relazione a ciò che essa comporta
In futuro e un patto la cui portata storica non può sfuggire ad alcuno
Anzitutto le opportunità l'unione monetaria rappresenta per gli undici paesi partecipanti e in prospettiva per l'intero continente europeo una grande occasione di crescita
Da un punto di vista macro economico innanzitutto LA sette è lecito attendersi una stagione di stabilità monetaria di inflazione contenuta di bassi tassi di interesse
Dunque complessivamente di circostanze ambientali favorevoli allo sviluppo delle attività produttive
Sotto un profilo micro economico l'eliminazione dello schermo del tasso di cambio indurrà maggiore trasparenza dei prezzi e quindi più concorrenza
Saranno così premiate le imprese che hanno saputo combinare in modo più efficiente i fattori della produzione collocandosi sulla frontiera delle tecniche
Le imprese che hanno sui mercati esteri la propria fonte di approvvigionamento ovvero sbocco commerciale della produzione affronteranno i rischi di cambio presumibilmente a Trotter affronteranno rischi di cambio presumibilmente ridotti
è nel caso di traffici con Paesi della del dell'area euro nessun rischio di cambio
Ciò comporterà una notevole riduzione dei costi di transazione nonché una più efficiente gestione della tesoreria anche per le imprese minori dotate di una struttura finanziaria meno sofisticata
Non risponda dunque al vero a mio avviso la tesi secondo la quale la creazione di un'unione di un'unione monetaria avvantaggerebbe in modo pressoché esclusivo i grandi gruppi e le società in grado di acquisire anche attraverso processi aggregativi
Una dimensione critica rispondente all'estensione del mercato comune
In questo contesto si avanza diamo si avvantaggerebbero invece anche le piccole e medie imprese
Le quali come noto costituiscono una componente importantissima del nostro tessuto economico sia sotto il profilo quantitativo sia per le soluzioni originali e assolutamente efficaci che hanno da saputo dare i problemi di organizzazione della produzione
Allora senta ad esempio attraverso il sorgere pressoché spontaneo dei distretti industriali ad alta specializzazione
Tassi d'interesse bassi un mercato finanziario più esteso e come tale può liquido agevoleranno infatti il finanziamento degli investimenti della crescita dell'innovazione
Un ambiente finanziario più stabile l'aumento delle spedizione della remota no monetaria giocheranno altresì alle banche nella misura in cui esse riusciranno a cogliere le grandi opportunità che si presentano in punto di me di internazionalizzazione dell'attività di abbattimento dei costi dipendenti dal rischio di cambio di diversificazione del portafoglio
Il sistema bancario nel suo complesso si potrà giovare di un maggior grado di competizione con la conseguenza di maggiori stimoli alla ristrutturazione
All'abbattimento dei costi di gestione all'innovazione di prodotto
L'Europa
Può essere vista oltre come un'opportunità come una sfida l'introduzione della moneta unica richiederà infatti uno sforzo per dotarsi di regole e strutture istituzioni efficienti ed adeguate al nuovo contesto economico in cui più che nel passato
I sistemi Paese ancor prima dei comparti produttivi sono messi in concorrenza fra di loro
Alle imprese si richiede di dotarsi di un'organizzazione efficace principalmente di investire nell'innovazione ciò richiede l'accesso a canali di finanziamento meno costosi
E tali da ridurre i rischi connessi a qualsiasi politica di sviluppo cosa che come si è visto è facilitata dall'introduzione della moneta unica
Le imprese italiane per poco l'ammortizzatore tanto spesso utilizzato nel passato della valutazione del cambio rispetto ai partners comunitari
Non sarà più possibile compensare perdite relative di competitività
Legate al costo dei fattori all'efficienza del loro utilizzo con periodici aggiustamenti del tasso di cambio
Tuttavia se di una cosa c'è ricchezza nel nostro Paese questa cosa lo spirito imprenditoriale diffuso
Spirito imprenditoriale che attualmente forse non eccelle
Come in altre epoche negli aspetti legati alla Cina alla finanza ma che sicuramente quanto mai vivo nelle attività più strettamente legate alla produzione alla commercializzazione dei prodotti
Nell'Europa dell'euro caduta la barriera non tariffaria
Costituita dalla presenza di monete diverse legate fra loro da tassi di cambio variabile
Questa forte attitudine delle imprese italiane in particolare delle piccole e medie imprese sul versante della produzione della commercializzazione potrà manifestarsi ancor meglio
La sfida dell'Euro per le imprese italiane consiste proprio in questo dimostrarle che la loro capacità di competere non era artificialmente sostenuta attraverso una politica del cambio accomodante
Ma era ed è invece il risultato di Animal spirits forti e diffusi
In questa sfida le banche sono chiamate a svolgere un azione di supporto alle imprese
Alla quale dovranno fornire la consulenza degli strumenti necessari per affrontare il nuovo quadro finanziario per coglierne tutte le opportunità
Ciò comporterà la capacità di offrire prodotti nota innovativi e di rivedere la gamma dei servizi per la clientela in particolare per le imprese
Cose peraltro sempre più necessarie anche per istituti di credito
Ora più che mai in cerca di nuove fonti di reddito per compensare il noto declino dei margini di interesse
Le banche di credito cooperativo che si avvantaggiano del capillare radicamento territoriale della consuetudine con le aziende del luogo di insediamento e della conoscenza profonda delle economie locali
Potranno svolgere un ruolo importante nel prestare alle piccole imprese cui sono tradizionalmente più vicine
L'assistenza necessaria per affrontare il nuovo contesto economico
La maggiore complessità degli strumenti e delle esigenze da soddisfare naturalmente potranno richiedere che l'elaborazione dei prodotti avvenga non più al livello della singola azienda di credito ma come già avviene in numerosi contesti e per diverse attività a livello associato
Anche allo stato secondo il principio e secondo il principio di sussidiarietà agli enti territoriali ha richiesto di promuovere la competitività del sistema economico
Secondo il modello di governo dell'economia che si va oggi affermando il settore pubblico non interviene né come attore nel mercato e del mercato né per sostituirsi al mercato se non nei casi in cui il mercato non se grado di contribuire all'interesse collettivo piuttosto si richiede al settore pubblico di fissare le regole e di garantire nel rigoroso rispetto al fine di favorire l'esplicarsi delle dinamiche del mercato
Questa filosofia è ben riassunta nei tratti ispiratori dell'ordinamento comunitario così come riprova stimato dal Trattato di Maastricht
Il quale prevede che la comunità e gli Stati membri agiscano nel rispetto dei principi di un'economia di mercato e libera concorrenza
Favorendone efficace allocazione delle risorse al fine di conseguire una serie di finalità tra le quali rilevano un elevato livello di occupazione di protezione sociale il miglioramento del tenore della qualità della vita uno sviluppo armonioso ed equilibrato delle attività economiche
Coerentemente con questa scelta di sistema la politica economica italiana si è caratterizzata negli ultimi anni per il notevole impulso impresso al processo di dismissione della proprietà delle imprese pubbliche
E alla liberalizzazione dei mercati
In quest'ottica un intero capitolo del documento di programmazione economica e finanziaria approvato
Presentato dal Governo e approvato dal Parlamento quello relativo al novantanove due mila uno e dedicato alle politiche per l'efficienza dei mercati tra le quali rientra quella per il rafforzamento patrimoniale delle piccole e medie imprese
Scopo di quell'azione vuole essere quello di ridurre la dipendenza delle imprese anche dall'ente delle imprese minori dal solo per il credito bancario
Incentivando il ricorso al capitale di rischio vanno in questa direzione l'introduzione della Dual income tax dell'Iraq oltre che l'attività coordinata presso il Comitato per la promozione per lo sviluppo della piazza finanziaria italiana
E le riflessioni della Commissione sulla riforma del diritto societario insediata presso il ministro di Grazia il Ministero di Grazia e Giustizia cui partecipa anche il Tesoro
Tale banche scegliere se subire questa politica tesa in prospettiva ridimensionare il credito diretto da S. concesso alle imprese o se farsi invece come spero sarà protagoniste di questa politica
Sviluppando con le imprese rapporti stabili e completi che aggiungano al puro credito servizi di pagamento più efficienti servizi di consulenza più avanzati ove necessario opportuno anche rapporti di partecipazione
Vi è una fase spesso trascurata ma assolutamente importante ma cui buona organizzazione condizionerà il passaggio alla moneta unica
E nella quale i soggetti pubblici e le banche giocò un ruolo di primi attori la transizione all'Euro
E facile immaginare quante difficoltà incontra la diffusione di una nuova entità monetaria vi saranno complicazioni tecniche diffidenze psicologiche incapacità di cogliere appieno i vantaggi della moneta unica
La gestione della transizione sarà resa allo stesso tempo meno cromatiche più complessa da un periodo in cui la nuova moneta può insisterà con le valute nazionali se
Funzionale volentieri da molti non percepita come appartenente alla propria comunità politica come il confine naturale della collettività di appartenenza
Da qui la maggiore difficoltà dell'euro attenere dopo la legittimazione politica e giuridica anche quella sociale
E pertanto indispensabile la promozione di una nuova consapevolezza monetaria
Di un rapporto dei cittadini e delle imprese con l'euro che sia disinvolto e proficuo
Il governo grazie soprattutto all'azione di coordinamento svolto dal Comitato Euro presieduto dal dal mio collega onorevole Pinza
Approntato il quadro normativo necessario per la transizione e ha favorito il coordinamento delle azioni dei vari attori pubblici e privati del sistema finanziario individuando a tal fine quattro aree di intervento
Il sistema dei pagamenti il mercato monetario e finanziario la conversione degli strumenti finanziari l'elaborazione delle statistiche
A livello locale in ciascuna provincia è stato costituito un Comitato provinciale per l'euro fu funzionamento funzionalmente collegato al Comitato Euro
I comitati ai quali partecipano rappresentanti delle istituzioni a livello provinciale delle imprese delle banche dei consumatori
Hanno svolto e svolgono una funzione di raccordo fra l'amministrazione statale le realtà locali
Approntando una capillare analisi dei problemi connessi all'introduzione della moneta unica
Soprattutto con riguardo all'adeguamento delle amministrazioni periferiche autonome
Va considerato che l'amministrazione pubblica l'ordinamento affida un ruolo propulsivo nella promozione e nella diffusione dell'uso delle per questa ragione all'interno del Comitato euro è stato istituito un sottocomitato pubblica amministrazione
Il quale ha adottato un piano di attuazione delle linee guida poste da una direttiva del presidente del consiglio dei ministri del giugno novantasette e successivamente dalla legge sull'introduzione dell'euro
Fra i principi volti ad assicurare che le amministrazioni contribuiscano alla buona riuscita della fase di transizione si possono richiamare la possibilità di dialogare subito in euro con l'amministrazione finanziaria nonché il diritto ad estinguere
I crediti nei confronti delle amministrazioni in euro ogni qual volta il pagamento non debba venire in contanti
Lo sforzo delle amministrazioni da solo non potrà tuttavia conseguire l'obiettivo dell'accettazione diffusa della moneta unica senza il contributo dei soggetti bancari
L'euro nasce infatti come moneta scritturale per tre anni circoleranno solamente banconote nazionali
Agli enti creditizi affidato alla responsabilità di creare le condizioni non solo economiche affinché la clientela possenti feretri indifferentemente e agevolmente denominare i propri rapporti con le banche medesime e quindi con i terzi il lire o in euro
Solo attraverso un'efficace azione delle banche si potrà dunque dare attuazione sostanziale al principio cardine della transizione alla moneta unica
Che vuole l'ordinamento neutrale nei confronti dell'impiego dell'una o dell'altra espressione dell'unità monetarie
Anche le banche di credito cooperativo avranno l'importante funzione di introdurre l'Euro nella vita sociale ed economica
La svolgerà senza traumi inutili complicazioni limata in maniera tale da vincere la diffidenza i timori inevitabilmente si manifesteranno nei confronti di un cambiamento così radicale pervasivo
La diffusione capillare delle banche di credito cooperativo sul territorio nazionale
E la vicinanza segmenti di clientela e con esse hanno un rapporto quasi di familiarità rendono questo compito quanto mai delicato e rilevante
Vorrei concludere ricordando che Ernesto Rossi uno degli autori del Manifesto di Ventotene e colui che insieme ad Altiero Spinelli all'origine del moderno europeismo
Già quando si discuteva del Trattato di Roma si disse molto scettico sul fatto che i singoli Paesi europei avrebbero mai accettato una moneta unica
Perché la moneta unica avrebbe poi irrimediabilmente fondo otto all'unità politica che nessun governante europeo davvero voleva
Noi siamo lieti che Ernesto Rossi venga smentito siamo lieti del fatto che si costruisca la moneta unica
Proprio perché come Ernesto Rossi pensava essa può essere il prologo all'unità politica
Ma nulla predeterminato nelle vicende umane
Affinché questa evoluzione sia possibile e necessario che la moneta unica funzioni
Che le opportunità di cui ho parlato siano colte che le sfide siano vinte
Molte delle persone qui presenti delle istituzioni che se rappresenta non sono in grado di influire sul risultato
E dunque indirettamente anche sulla possibilità che quel grande progetto per l'Europa federale si avveri
Sono certo che ciascuno di noi farà quanto e nel proprio potere
Grazie anche a Natale D'Amico che ha illustrato tra l'altro con chiarezza e completezza la azione davvero intensa svolta dal ministero del Tesoro per preparare gli operatori le famiglie all'avvento dell'età dell'euro
Voglio ricordare a tutti è giusto farlo che il ministero ha svolto un ruolo da protagonista nella predisposizione di strumenti di carattere informativo operativo che sono stati messi a disposizione di un pubblico molto vasta
Colgo non anche l'occasione per ricordare che l'onorevole D'Amico ha la delega del governo sul disegno di legge riguardante la cartolarizzazione
E mi permetto di sottolineare come anche questo rappresenti un importante strumento messo a disposizione degli intermediari per competere compari armi nel mercato europeo
Colgo quindi l'occasione per auspicare un rapido varo di questa normativa con questo intervento abbiamo chiuso i lavori della mattinata abbiamo previsto un buffet che sarà servito nei locali adiacenti la sala alla vostra destra
Riprenderemo i lavori puntualmente alle quattordici e trenta razziato
Bene tornati cui ai nostri lavori
Questa mattina in più occasioni abbiamo avuto la possibilità di dare uno sguardo complessivo al macro economie nelle quali si inserisce la novità dell'euro ora lo sguardo si focalizza sulla nostra realtà del credito cooperativo
E passo quindi la parola alla professor Mario Comana che molti di noi già conoscono e ricordo che la sua relazione ha per tema appunto le banche di credito cooperativo nel mercato dell'euro di invito ad ascoltarlo con grande attenzione
Buon pomeriggio è grazie dell'invito a partecipare a questo
Convegno che davvero molto qualificato ad eccezione
Del sottoscritto si dice in questi casi
Io vorrei partire
Provando a negare quello che un luogo comune
E cioè vorrei partire dicendogli
Ma chi sarà mai questo Euro
Allora le banche di credito cooperativo come tutte le banche
Sono soggetti che producono e distribuiscono servizi finanziari
Che sono contratti
Questi contratti oggi sono denominati prevalentemente in lire
Per le nostre banche
La lira la valuta di conto domestica
Dal quattro gennaio mille novecentonovantanove questi contratti saranno denominati
Prevalentemente in euro
Che sarà la valuta domestica
Dov'è il problema
Continuiamo a fare quello che le banche hanno sempre fatto
E allora a a partire dalla dal tardo Medioevo dall'inizio del ricco e del Rinascimento
Le banche che allora sorgevano si chiamavano al maschile per questo un segno dell'evoluzione che adesso si chiamino al femminile
Svolgevano dei servizi che avevano parallelamente al loro
Al contesto di tempo in cui si trovavano una contenuto abbastanza simile se uno rare leggere quella per esempio la storia della banco dei medici in quell'opera monumentale preziosissima che ha curato il De Luca
E si accorge che comunque alla fine questi contratti di credito non erano poi delle cose molto diverse il banco dei medici operava come valuta domestica in Fiorini ma poi operava in Pauli Murandy dire sterline è stato fiorentini Simo poi fallito Marie perché ha finanziato una guerra sbagliata ma allora la linea di continuità da quelle banche
A quelle di oggi
C'è e forte
Le volute di conto si sono rinnovate
E continuiamo a esistere
Allora
Dov'è il problema pensate che addirittura però il
E le banche di questo periodo hanno vissuto un cambiamento anche più importante dalla moneta valore intrinseco la moneta scritturale l'hanno creata venne inventata dalla moneta a circolazione rappresentativa la moneta fiduciaria
Hanno introdotto quella che Einaudi ha definito la moneta immaginaria la lira di banco se Einaudi avesse scritto cinquanta anni dopo le avrebbe chiamate virtuale e allora perché non ci spaventiamo dei tramutare
La denominazione dei contratti che sono l'oggetto dell'attività bancaria da l'Iran a euro
è un inizio un esordio gli ho detto che voleva essere un pochino
Provocatorio
Naturalmente la conclusione non è quella che l'esordio lasciava presagire e cioè non c'è nessun problema
In realtà il cambio
Della valuta di denominazione di per sé potrebbe essere solo un fatto tecnico invece è stato autorevolmente ed efficacemente
Illustrato questa questa mattina il cambio significa spostare i confini del mercato domestico da mille cinquecento chilometri di coste anche abbastanza vulnerabili e la barriera alpina fino a
Orizzonte chiacchiere su edifici ma che vanno dall'Atlantico alla e Monti caucasici che vanno dal Mare del Nord a Lampedusa allora questo è un cambiamento davvero importante Nonda nel tecnicismo
Della valuta di conto ma nel cambio di contesto di mercato che da esso deriverà questo aspetto è stato già autorevolmente coperto in questa
Mattinata
Ma i da questo punto io parto prendendo come affermazione basilare
Il concetto che cambiamenti di questa portata si producono molto molto raramente nel corso della vita di un'azienda o nella vita di un uomo io credo che non esageri chi sostiene che
La conseguenza in termini di rimescolamento del sistema economico e sociale sarà poco lontano da quelli che solitamente vengono prodotti dalle dai grandi e venti bellici
Quindi noi sappiamo che il sistema economico sarà fortemente toccato dalla dall'introduzione dell'Euro le banche di più
Perché le banche raccolgono il risparmio offrono il tre
Detto e generano la moneta le banche di credito cooperativo in quanto sono un segmento in conto importante di questo comparto
Creditizio
E se parteciperanno compiutamente al compito di questo siamo sicuri e credo che sapranno cogliere l'introduzione dell'euro come un momento di riaffermazione del proprio ruolo propulsivo
Questo intervento che obiettivi che obiettivi ha ha l'obiettivo di proporre uno schema metodologico
Con il quale le banche di credito cooperativo possono ripensare e ridisegnare il proprio posizionamento e i propri percorsi strategici
Questi temi sono state sviluppate nell'ambito del Progetto le banche di credito cooperativo di fronte all'Euro promosso da Federcasse con il sostegno di fondo sviluppo di quel Progetto ho avuto l'onore di essere il responsabile scientifico
Due premesse
La prima non esiste una strategia per tutte le banche di credito cooperativo
Ogni azienda dei re ritrovare la propria strada
La seconda
La strategia di ogni banche di credito cooperativo deve raccordarsi con quella più ampia del movimento del credito cooperativo perché questo è a un tempo parte della sua formula imprenditoriale condizione essenziale per il conseguimento della propria missione
Tuttavia la definizione di una strategia di gruppo non surroga quella di una strategia individuale non si sovrappone ma ne costituisce un ambito di riferimento
A come si svolge l'analisi di posizionamento competitivo e quali strategie una Banca di Credito Cooperativo può
Porre in essere ma intanto l'analisi di posizionamento competitivo essenzialmente una attività diagnostica
La ricerca di approfondire quali sono le condizioni con cui la banca si pone rispetto suo mercato
Punti di forza punti di debolezza politiche di generazione del valore
Quindi noi dobbiamo andare a svolgere un indagine sui fattori che hanno consentito alla banca di conseguire il suo attuale posizionamento competitivo
Perché dobbiamo domandarci se a seguito dell'introduzione dell'euro
Questi fattori permangono scompaiono o si indeboliscono
O anche si rafforzano ma questa è una risposta che dobbiamo andare a darci in modo molto preciso e molto articolato questa indagine serve anche per un altro passaggio che il disegno della propria strategia
Non esistono strategie buone o cattive giuste o sbagliate
Esistono strategie compatibili con le condizioni
I fattori di forza e di debolezza i fattori critici di successo che la banca a questo è una strategia buona qualunque strategia in astratto buona disancorata dai propri fattori
Competitivi di successo che non valorizzi i punti di forza è una strategia evidentemente sbagliata
Ho detto che non è possibile descrivere una strategia per seicento circa banche
Che per quanto a noi Baiano uguale viste da lontano hanno ciascuno una propria storia una propria ragion d'essere un modo di porsi però qualche
Un comun denominatore noi possiamo rintracciare
Il presidio del mercato tradizionale il patrimonio di relazioni di clientela
La conoscenza del tessuto economico la capillare copertura del territorio soprattutto anche se all'interno di un raggio dimensionale talvolta limitato
Queste non sono banalità anche se sono cose che ci siamo ripetuti molto spesso
Perché questo è il fondamento sul quale si devono imperniare tutte le politiche di valorizzazione delle opportunità che
Le banche di credito cooperativo come le altre banche hanno di fronte all'euro
Nell'intervento scritto che ha consegnato c'è una descrizione un po'più articolata di come si svolge questo processo di diagnosi ma io non credo che sarebbe efficace illustrarlo analiticamente adesso quindi ne farò soltanto una sintesi
Sintesi che peraltro coerente con la struttura del lavoro che ho citato in precedenza
Essenzialmente le aree di su cui si concentra il processo di diagnosi del posizionamento competitivo sono tre la valutazione delle aree di criticità dei singoli comparti
La valutazione della disponibilità di risorse e competenze l'analisi della completezza e dell'adeguatezza del listino dei prodotti e dei servizi
La prima di queste aree d'intervento la valutazione delle aree di criticità
è
Fatta con un particolare
Legame alle uno questi sono interventi che ogni azienda di tanto in tanto dovrebbe dovrebbe svolgere interrogarsi sul suo posizionamento sui fattori di successo eccetera eccetera
Ma diventa ancora più importante svolgere questo tipo di verifiche nel momento in cui ci sono degli elementi di discontinuità ambientale
Che per quanto lo vogliamo minimizzare lei euro è un elemento di discontinuità nell'evoluzione nell'evoluzione ambientale
Allora se facciamo un'analisi di posizionamento
Suscitata da questo fattore di discontinuità l'analisi dovrà essere particolarmente approfondita sugli ambiti della gestione che più si ritiene saranno toccati dalla introduzione
Nel nostro caso della della moneta unica
Allora
Ci dobbiamo predisporre delle griglie di analisi delle cosiddette check-list per porci le domande giuste perché quando andiamo dal medico ma anche quando si ci si accosta per chi crede alla al sacramento della riconciliazione il punto di partenza è un elenco di
Domande
Suscitate per domandare quali sono stati appunto i punti di
Debolezza
Questa analisi si concentra su fattori come l'aria della gestione dei servizi l'area della produttività le area della rischiosità
E tanti altri che abbiamo cercato di mettere a fuoco in quel documento che ciascuno di voi ciascuna delle vostre banche a
Il secondo passo è quello di abbinare
Alla analisi di posizionamento che abbiamo fatto la criticità di quell'area
Mi spiego con un esempio molto concreto non c'è dubbio che la qualità del credito un profilo importantissimo della gestione di una banca
E che avere un punto di criticità in quell'area molto
Negativo
Però nel ridisegno delle strategie legate all'Euro questo questo profilo avrà un grado di analisi inferiore a quello che dedicheremo all'area finanza non è che tutto d'un tratto l'area crediti è diventata poco importante la qualità del credito è meno importante non è così
Ma è che il ridisegno delle strategie dovrà essere più profondo e più incisivo nell'area nell'esempio fatto finanza perché la ci aspettiamo i cambiamenti più più importanti la qualità del credito resta evidentemente uno dei pilastri del successo di una di una banca
Il secondo aspetto che avevamo citato è la valutazione delle risorse e delle competenze qui si tratta di guardarsi dentro con molta franchezza e molta onestà intellettuale
E capire dove non siamo stati in grado di far crescere
Le risorse umane e le risorse organizzative con lo stesso passò con la stessa intensità con la stessa urgenza che l'evoluzione dell'ambiente esterno aveva suggerito
Perché questa cosa è particolarmente critica
Rispetto l'introduzione della moneta unica
E critica perché l'introduzione della moneta unica lo ricordava per esempio il dottor Ciocca questa mattina va a incidere sulla struttura dei conti economici
Quindi va a rendere
Io ho rilevanti ancora che in passato gli aspetti connessi con l'efficienza del sistema produttivo e con l'efficacia nella proporre e nell'erogare i servizi finanziari alla clientela
La risorsa chiave per affrontare questi problemi è la managerialità e l'organizzazione della banca
Certo
Se questa è la funzionalità del motore
C'è un altro aspetto importante che riguarda proprio la dotazione il menhir di Offerta che la Banca di Credito Cooperativo fa a offrire alla propria clientela
E anche qui è importante è il terzo momento il momento della autodiagnosi
I nostri prodotti sono buoni cattivi non buoni completi non completi
Va fatto sistematicamente ma a maggior ragione in questo momento di discontinuità un processo di analisi approfondita sui nostri prodotti di dividiamo operare e le aree sono quelle
Tradizionali
Con una maggiore enfasi nell'area finanza la raccolta diretto agli impieghi all'impresa impiega le famiglie servizi di pagamento l'aria prodotti assicurativi che merita ormai di essere considerata un'area a parte l'area della gestione del risparmio
E per ciascuna di queste aree dobbiamo scandagliare quattro profili la completezza della gamma di offerta
Per verificare se ci manca qualche cosa
La rilevanza della quota di mercato perché poi posizionamento competitivo è una cosa che non è astratta ma è concreta
E si va a misurare in termini di penetrazione del mercato ecco perché dobbiamo studiare le nostre quote di mercato in una duplice prospettiva
Quanta quota di mercato possediamo
Quanta quota di mercato stiamo guadagnando o perdendo questa è la prima cartina di tornasole che ci dice
Se permane l'adeguatezza della nostra offerta qualitativa oppure no
Poi dobbiamo andare interrogarci sulla profilo competitivo
Cioè
Dove i concorrenti che io ho su piazza
No non la Merrill enti concorrenti che io su piazza riescono a a trovare dei vantaggi a superare la qualità della prestazione che io offro e infine profilo qualitativo per andare proprio a verificare punti di forza e di debolezza di ogni nostro prodotto area per area in qualche misura questo
Simile a un tipo di analisi che venne presentato la settimana scorsa al convegno di Montecatini dalla
Dalla Banca d'Italia nella persona del dottor Clemente si fanno delle delle cosine che sembrano dei giochini per bambini delle matrici eletti con i puntini bianchi rossi noi siamo qui mi stimola non sono fesserie queste sono cose estremamente divide per cogliere il proprio posizionamento se sei nell'area di coloro che
Affrontano con successo il mercato oppure no e metodologie possono essere discutibili ma non ci importa importante affermare che lo sforzo di andare a raffigurare assi anche graficamente vorrei dire come un soggetto del mercato e assolutamente
Inevitabile
Certo l'analisi della dei prodotti è quello che lega che si lega maggiormente alla politica del movimento del credito cooperativo perché
Lo andiamo ripetendo da tempo
La produzione dei servizi più innovativi non può essere realizzata all'interno della singola Banca di credito cooperativo allora nel nostro network noi abbiamo chi fa queste cose
E la nostra strategia deve essere in qualche modo
Tutta di Rimini permette questa espressione adagiata sulla strategia della
Del gruppo che
Predispone delle
Condizioni
All'interno delle quali si disegnano le scelte micro aziendale di ciascuna Banca di credito cooperativo
Lo svolgimento di una indagine accurata sul proprio posizionamento competitivo e sulle risorse e competenze ed importanza cruciale per impostare la strategia di risposta all'euro
è già stato messo in luce questa mattina in modo molto autorevole e ancora lo sarà nel pomeriggio lo scenario competitivo che si determinerà a partire dal mille novecentonovantanove
Si prospettano insidie non trascurabili per l'avvento di competitori Esterni e per le trasformazioni in corso anche presso alcuni intermediari italiani
La formula del credito cooperativo
Ne sono certo rimane assolutamente valida anche nel nuovo contesto
Lo confermano l'esperienza dei sistemi creditizi più avanzati del nostro
Che insieme a pochi cosiddetti global players hanno un grande numero di Community Bangs banche locali di piccola dimensione
Guarda caso prevalentemente a struttura cooperativa i mutualistica
Questa considerazione è confortante perché conferma che c'è la possibilità di giocare un ruolo ma non è sufficiente a garantire la continuità di tutte e di ciascuna delle banche di credito cooperativo
Ciascuna deve disegnare il proprio percorso per tradurre il suo potenziale di incisione sul mercato in una effettiva affermazione
L'equilibrio dei vantaggi competitivi e dei fattori critici di successo si ridisegna secondo le modalità espresse nelle altre relazioni che abbiamo ascoltato riproporre la stessa combinazione strategica in un mutato quadro di riferimento significa condannare la banca all'insuccesso
Reinterpretare il proprio ruolo in chiave innovativa
Garantisce invece la continuità della presenza dell'azienda e apre nuovi spazi di sviluppo
La ricerca della nuova combinazione ribadisco che è un percorso individuale la soluzione non è scritta nelle pagine di alcun manuale
Il sostegno degli organismi centrali non mancherà ma anche questa condizione pur se necessaria non è sufficiente
E veniamo a parlare di strategie dalla diagnosi alla terapia
Le strategie attuabili da una banca di credito cooperativo sono inevitabilmente condizionate dalla sua piccola scala operativa
La dimensione delle Bcc preclude alcune scelte
La strategia di leadership di costo presuppone la specializzazione su una specifica area ma richiede comunque volumi ingenti
La focosa focalizzazione sul business innovativi presuppone un ampio raggio geografico di azione
La produzione di servizi per altri intermediari finanziari necessità l'acquisizione di consistenti quote di mercato in secondo grado
La strategia di diversificazione per l'offerta di servizi della banca universale comporta una struttura organizzativa molto vasta e articolata
La crescita per linee esterne
Consuma grandi masse di capitale
L'estensione della rete territoriale assorbe risorse umane e finanziarie ingenti
Anche la scritta la strategia di crescita mediante la costituzione di un network è possibile solo partendo da considerazioni dimensioni considerevoli
Ma soprattutto quest'ultima strategia non è praticabile perché le Bcc fanno già parte di un gruppo di proporzioni considerevoli per il sistema bancario italiano
Queste strategie che abbiamo elencato e che non sono
Praticabili per la piccola dimensione non sono neanche desiderabili perché queste strategie leadership di costo focalizzazione sul business innovativi
La costituzione di un network di banche dominate non sono le strategie che si conciliano con la mission del credito
Cooperativo la quale invece rivolta all'offerta di un servizio vantaggioso per l'economia locale sotto il vincolo dell'equilibrio economico-finanziario
Benché alle strategie citate siano impraticabili da parte delle singole Bcc non si deve concludere che non esistano spazi di definizione di percorsi
Competitivi compatibili con le condizioni finanziaria ed ed economica
I termini generali si può dire che le Bcc sono naturalmente votate a strategie di specializzazione territoriale e per segmenti di clientela coerentemente con le cure peculiarità che tutti riconosciamo
Questa strategia non è secondaria non è una scelta di ripiego non è implica l'assunzione di una posizione difensiva delle proprie condizioni non configura un arroccamento sterile
All'interno di questa strategia vincolata
Esistono infatti sparsi multiformi dirle interpretazione personale di specificità territoriale di innovazione di valorizzazione di elementi particolari
Il pregio di questa impostazione risiede nel definire un ambito di scelta strategico compatibile con la macro struttura organizzativa delle Bcc
Chi si sono date nel tempo e sia una macrostruttura capace di trarre il massimo valore dalle opportunità offerte dalla partecipazione al network del movimento con del credito cooperativo
La sfida della creatività
Dell'espressione delle doti individuali
Del coniugare i vantaggi delle piccole dimensioni in un contesto più ampio del valorizzare una piccola azienda in una fase in cui il trend sembra essere verso il gigantismo deve essere raccolta e può essere vinta
Come si elabora una strategia di successo
Essenzialmente ci sono tre direttrici da combinare in modo coerente
Il vettore dimensionale il vettore della specializzazione il vettore delle politiche di generazione
Di valore partiamo dalla dall'elemento della strategia
Il corretto dimensionamento di una banca e il primo fattore di successo competitivo non solo per la Bcc per ogni banca
Per la Bcc abbiamo detto la sua formula imprenditoriale la costringe entro la piccola scala operativa in valore assoluto
La ridotta proporzione rispetto gli intermediari di altro tipo non è però una condizione di limitazione ma a un tempo la risposta alla propria specifica mission aziendale
E il requisito per un'efficace azione propulsiva sull'area locale di riferimento
Da tempo abbiamo chiarito che il problema della dimensione non è dell'emissione ottimale della banca non è quello di soglie assolute
Alla ricerca del anche qui ricordate stamattina
Inafferrabili ineffabili indecifrabili economie di scale
Ma avere mai la ricerca di una corretto rapporto fra una dimensione aziendale e
La dimensione dell'economia locale alla quale essa fa riferimento la ricerca della dimensione adeguata per una banca di credito cooperativo mira a coniugare al miglior livello possibile le esigenze di razionalizzazione della struttura organizzativa e di identificazione con l'economia locale
Dobbiamo anche ricordarci che
I confini geografici
Non sono immobili
E allora le comunità locali sono qualche cosa che non esclude Sclero Pizzato nel tempo
Cambia si evolvono si integrano si dissolvono si ricompongono
E non essere in grado di capire e di seguire questi movimenti
Fa perdere alla Bcc l'adesione con la sua comunità locale e alla lunga ne fa perdere il vantaggio competitivo
Alla luce di questa premessa che non è nuova ma mi sembrava utile riproporre
La scelta concreta della singola banca di credito cooperativo può essere essenzialmente in due direzione conservare l'attuale dimensionamento oppure espandersi
Però il mantenimento della dimensione attuale compatibile proponibile solo quando si disponga di una scala operativa non minimale
E che abbia già manifestato la capacità di preservare condizioni di equilibrio economico finanziario nell'attuale scenario competitivo una delle poche certezze che abbiamo
Sulle conseguenze
Sull'Euro è che
La dimensione minima di equilibrio che pure non esiste in astratto andrà a collocarsi più in alto di prima
Allora chi già oggi avverte di essere in una condizione dimensionale critica certamente lo sarà di più domani
Dobbiamo andare a valutare l'adeguatezza della dimensione sotto vari profili prima di scegliere una dimensione di stabilità dimensionale dobbiamo verificare la capacità di ottimizzare i costi
La capacità di completare l'efficacia della gamma di Offerta la capacità di gestire all'interno di una struttura
Non non necessariamente molto grande e la crescente complessità dei processi di gestione dell'attività bancaria
Badate che non sto parlando di mantenimento della dimensione per le Bcc più piccole anzi probabilmente questa e la strategia che maggiormente verrà seguita da quelle che hanno già
Dimensioni più rilevanti ma anche lì c'è un problema di essere
Sicuri di saper gestire al proprio interno ripeto la crescente complessità
Che si associa i processi dell'attività finanziaria
L'altra via può essere quella di perseguire una strada di espansione dimensionale
Questa strada nome necessariamente preclusa alla Banca di credito cooperativo
Può rivelarsi utile quando le integrazioni fra le comunità locali suggeriscono di ampliare il raggio dell'operatività comprendendo zone precedentemente non servite dal Credito Cooperativo se invece sulla zona target c'è una banca di credito cooperativo abbiamo due possibilità
Fare la guerra o fare l'amore che veniva sempre presentato come un'alternativa piuttosto secca anche se qui gusti possono essere diversi però o facciamo la guerra o facciamo la collaborazione
Le politiche aggressive fra banche di credito cooperativo
Sono sconsigliabile
Perché perché sono sciocche perché sono dal punto di vista dell'analisi competitiva destinate solo a produrre perdite perché sono due aziende che vanno a spendere lo stesso vantaggio competitivo
E allora la lotta si risolve solo in una insensata competizione di prezzo ci perdiamo entrambi
Ma se la crescita dimensionale avviene per
Perline interne evidentemente necessario o accrescere la quindi la propria quota nel mercato di riferimento
Però dobbiamo quando scegliamo questa strategia indicare nettamente quali sono gli spazi dove riteniamo di riuscire a crescere non dicendo ma vogliamo rimanere qui a crescere la quota di mercato sì ho capito
Dove su chi conche strumenti con che prodotti come li veicolo
Domande
Tante domande bisogna porsi se si danno delle risposte non dico giuste o sbagliate geniali o stupide coerenti si riesce a mettere in piedi una strategia che ha qualche probabilità di successo
Oppure la crescita per linee in Terme può procedere nel senso di
Espandere il mercato di insediamento ma anche qui dove vado su quali territori con quale proposta a fatti
Perché in un Comune dove io oggi non ci sono
Un cliente e dove ci sono altre banche perché ormai territorio nome sguarnito
Dovrebbe domani un giorno decidere di varcare la soglia del mio sportello allora se sugli impieghi è molto probabile che sia per i filati un bidone ma poi verificheremo qui siamo capaci di evitarli
Se ci sono altri
Fattori anche qui dobbiamo saper
Dare noi stessi per primi la risposta qual è il vantaggio competitivo della nostra banca su quel territorio
Quindi i fattori critici di successo di questo tipo di crescita sono l'esistenza di un ampio spazio di mercato compatibile con l'offerta tipica della banca
L'identificazione netta dei fattori competitivi da giocare per la penetrazione nel mercato l'efficacia della rete commerciale della funzione di marketing
Di nuovo complessità dei processi la capacità della struttura organizzativa di supportare significativi incrementi nei volumi operativi
Perché quando reato avevano i carburatori invece che su criticati meccanismi di iniezione si parlava di ingolfamento
è una storia che ho visto in qualche Bcc
E non c'è nulla di peggio che andare sul Nuovo Mercato proporsi come quelli che spaccò nel mondo e poi essere ingolfati nello svolgimento della dell'attività questo è un classico errore strategico
Invece la linea perché le scelte Esterna
La crescita per linee esterne e limitata nel caso della Banca di Credito Cooperativo alle operazioni di concentrazione con aziende simili
Non è
Praticabile per le Bcc andare ad acquisire altre banche per ragioni economiche per ragioni giuridiche per ragioni che ci importa poco ma soprattutto perché
Noi vogliamo continuare in una missione che ha nella mutualità fra i soci evidentemente la propria caratterizzazione anche qui i fattori critici per il successo della strategia per la crescita esterna
Che vi siano banche di credito cooperativo contigue con caratteristiche di complementarietà e di compatibilità con la propria l'omogeneità e la compatibilità delle comunità locali di riferimento
La capacità manageriale per gestire i processi di integrazione posto fusione la possibilità di integrare i sistemi informativi che è un dettaglio da niente su tutto dal punto di vista dell'analisi strategica ma quando vai a fare queste cose si verifica invece che questo è una delle criticità più forti
La specializzazione
La ridotta dimensione della DC ci preclude l'adozione di strategie di offerta universale
Quindi si impone come correlato la specializzazione si impone come correlato strategico dipendente dalla variabile di scale
Tuttavia esistono diverse modalità di interpretazione della strategia di specializzazione c'è una specializzazione su segmenti di clientela
Che forse voluta forse subito ma di fatto la specializzazione prevalente per le banche di credito cooperativo
E c'è una possibile specializzazione per gamma di prodotti e servizi
Che può anche essere effettuate in negativo cioè non proponendo alcune linee di prodotto o alcuni prodotti
Il vantaggio risiede nel contenimento della complessità organizzativa indotta dall'ampliamento dello spettro dei servizi
Lo svantaggio la possibile perdita di capacità competitiva nei confronti dei determinati segmenti di clientela
In altro senso questa specialità quest'strategia può essere vista come una modalità per accrescere la propria specializzazione in pochi settori dove riuscirà a conquistare una capacità superiore a quella della concorrenza
è evidente l'intimo e legame che si stabilisce fra i due fatto vettori di specializzazione
La coerenza fra i segmenti targhette l'offerta di prodotti essenziale per raggiungere successo competitivo
è utile chiarire che le relazioni fra l'elemento dimensionale elemento della specializzazione nella definizione
Della strategia della Banca di Credito Cooperativo
Mettiamo le giù in modo un po'scolastico se volete ma spero puntuale
La strategia di mantenimento dimensionale appare difficilmente compatibile con una scelta di focalizzazione della gamma di prodotti e servizi perché la contrazione della quota di servizio sui singoli clienti
Determinerebbe
Determinerebbe e questo era un tentativo per vedere se
Se avevo imparato a memoria o se potevo continuare anche senza i sottotitoli
Anche senza Televideo insomma
Allora la strategia di mantenimento dimensionale appare difficilmente compatibile con una scelta di focalizzazione della gamma di prodotti e servizi
Perché la contrazione della quota di servizio sui singoli clienti determinerebbe a sua volta una riduzione dei volumi intermediati e dei servizi resi si genererebbe probabilmente anche un'esuberanza di dipendenti difficile da
L'una con l'altra
Il suo successo può manifestarsi solo in tempi piuttosto lunghi e a condizione che la scelta dei prodotti su cui concentrare l'azione sia strettamente coerente con le esigenze della clientela che si va a servire probabilmente richiede anche l'ampliamento del segmento di clientela target
Poiché la scelta della specializzazione sui prodotti non si coniuga neppure con il mantenimento delle dimensioni senza un'estensione del mercato potenziale sia esso in senso geografico pure nel senso dei segmenti individuati
Il terzo pilastro su cui si basa la definizione delle strategie
E quello della generazione del valore
La generazione di valore non è appannaggio esclusivo delle società con Fini di lucro
Deve essere condiviso anche dalle banche di credito cooperativo mutualistiche perché è coerente con la loro mission l'intento di offrire il massimo apporto di valore per i soci per la clientela per il territorio di insediamento
Consentitemi una piccolissimo inciso queste cose sembrano belle sciocchezze da convegni che si vanno dire perché fa fine perché è bello perché è di moda perché tutti lo dicono
I famosi slogan che serva no no per creare coesione nei gruppi come siamo belli come siamo bravi come siamo forti noi ci vogliamo bene siamo bravi facciamo queste cose
Qui dentro io sto cercando di proporre quelli come pezzi di una strategia competitiva aziendale differenziata rispetto ad altre banche
Ci siamo
Quindi non sono solo slogan
Da convegno
Come si fanno le politiche di generazione del valore essenzialmente anche qui su tre profili lo sviluppo dei fondi dei volumi intermediati per contrastare la riduzione dello spread
La crescita dei volumi di servizi per contrastare la riduzione del prezzo unitario il contenimento dei costi operativi per accrescere il margine lordo complessivo dice bravo se c'è poi ci porti anche la bacchetta magica per realizzare tutte queste cose
Ti diciamo grazie
No ma io come ho detto in qualche altra occasione se oltre non c'era e problemi fosse anche capace di risolverli farei direttore della Banca di Credito Cooperativo non è professore
Però qualche traccia si può dare per quello che riguarda i volumi intermediati ci sono alcune leve imprescindibili e molto importanti una gestione innovativa della rete distributiva per favorire la maggiore penetrazione attenzione canali distributivi
Non rimaniamo indietro
I canali distributivi
Che oggi innovativi che oggi richiedono sempre più tecnologia possono creare dei ghetti dei distacchi se non li presidiamo che domani sarebbero molto difficilmente colmabile
L'individuazione ancora per aumentare i volumi individuazione di target di mercato su cui concentrare gli sforzi di focalizzazione dell'Offerta
Se disperdiamo a pioggia
Le azioni sul mercato raccogliamo molto poco riqualificazione della forza di vendita perché comunque questo resta un imperativo imprescindibile il miglioramento della qualità del servizio
Quest'ultimo aspetto è particolarmente importante perché la Bcc specialmente sia per la mission sia per le sue caratteristiche organizzative deve più di ogni altra banca riuscire a sottrarsi al concorrenza di prezzo ma come si fa
Si offra qualcos'altro ma questo è un imperativo ripeto particolarmente forte per la Banca di credito cooperativo seconda via degenerazione di valore quantità dei servizi resi anche qui sono cose che si ripetono da tempo sì sono balle no sono cose vera che si ripetono da tempo ma non per questo possiamo smettere di ripeterle
Come si fa ad aumentare la quantità dei servizi resi
Si amplia la gamma dei prodotti per suscitare sinergie di vendita e cross-selling
Si attua una politica di differenziazione focalizzazione dei prodotti e per sé dei servizi per raggiungere la clientela caratterizzata da esigenze particolari ma che attualmente trova solo risposte generiche
Si deve sviluppare le sinergie fra prodotti e servizi per approfondire la penetrazione
Sul mercato sul segmento sul singolo cliente
La contrazione degli spread e dei margini sui servizi prese agita dall'introduzione dell'Euro richiede anche una risposta forte sul fronte dei costi operativi
Ma i costi operativi
Si aggrediscono si incide se si cambiano i processi produttivi
Se ne facciamo le auto sempre con gli operai alla catena di montaggio che abitano i bulloni
Non riusciamo a ridurre significativamente i costi
Riusciamo solo a generare della
Dello sfruttamento andando a farli lavorare un sacco di ora in più per sfruttare gli impianti ma non non usciamo dalla trappola
Cambia la struttura dei costi quando cade il processo produttivo quando invece di un operaio che abita a quattro viti io metto l'operaio a gestire una macchina robotizzata che va a fare direttamente le saldature questua il salto
Questo salto è una sfida che evidentemente non è di nuovo affrontabile se non parzialmente dalla singola BCC
Questa è la sfida del movimento nella in tutti i suoi livelli di articolazione però qualcosa può fare anche la singola Bcc al suo interno perché alcuni processi
Credito
Poco sulla finanza amministrativi controlli gestione delle vendite sono processi che comunque ai in casa tu
E che puoi ridisegnare ottimizzando lo sfruttamento delle risorse disponibili perché qualche volta è tutta colpa di Roma
O di Udine piuttosto che di Cuneo qualche volta è anche colpa di ogni singola Bcc
Io concluderei
Sono anche già con qualche minuto di ritardo e quindi concludo con un pensiero
L'unificazione monetaria una sfida nuova per il sistema economico per il sistema creditizio per le banche di credito cooperativo questa non è una novità ma da questa visione da questa sfida nuova discenderà una temporanea intensificazione della complessità dello scenario entro cui si svolge il loro operare
La lucidità del disegno strategico può risultare offuscata
Per ritrovare una sicura ancora di riferimento occorre alzare lo sguardo e mirare a ciò che sta sopra i fatti economici
L'integrazione europea e prima di tutto un evento con importantissime conseguenze sociali mutano le relazioni fra gli Stati cambiano i rapporti con i cittadini
Si modificano alcuni tratti fondamentali dell'interazione fra le persone
Se si riesce a scorgere questi cambiamenti si leggeranno le conseguenze sui bisogni delle famiglie e delle imprese
Servire le nuove esigenze suscitate dall'euro o meglio servire in modo più adeguato le vecchie esigenze così come modificate dalla moneta unica sarà il rinnovato impegno delle banche di credito cooperativo questo sforzo lei giustifica
Bene un ringraziamento al professor Comana per la lucidità che noi conoscevamo e comunque attendevamo della sua esposizione
E per l'articolazione complessiva del suo intervento che ha individuato ulteriormente il posizionamento delle banche di credito cooperativo di fronte alle sollecitazioni della moneta unica
Questo convegno è stato un po'penalizzato dai problemi dei trasporti come sapete anche voi che comunque siete riusciti ad arrivare altri non ce l'hanno fatta
E lo è stato lo lo è anche un po'per la presenza del ministro degli affari esteri in conseguenza dei suoi problemi di di orario
In quanto la situazione dalla politica Stenterello internazionale in particolare la crisi del Medioriente questi ogni giorno in queste ore lo hanno gli hanno impedito di essere qui con puntualità
Mi diceva però ora il vicepresidente di Federcasse boria che il ministro è arrivato e quindi se consentite vado ad accoglierlo e sono subito qui fra di voi sulla
Bene ecco siamo qui il ministro ha potuto arrivare e noi siamo tutti ansiose di ascoltare le sue parole che coronano la giornata odierna una giornata nella quale si è parlato di politiche macro economiche complessive nelle quali si inserisce il tema dell'euro e da ultimo con la ricaduta come si diceva poc'anzi sul sistema specifico del credito cooperativo
Ma il tutto si inserisce in un quadro di politica complessiva d'ordine generale e quindi chi meglio del Ministro degli Affari Esteri poteva venire a fare l'ultimo intervento prima delle conclusioni che direttore Caleffi poi entrava quindi la parola al ministro Dini che ancora ringraziamo per la sua presenza
Ringrazio il presidente Azzi il direttore Calessi l'invito che mi hanno rivolto di partecipare a questo vostro convegno competere nel mercato nel mercato dell'euro
Sono molto lieto di essere qui con tutti voi siete esponenti di un sistema nel quale anch'io opposto ho partecipato e ho appartenuto nel corso del nel corso degli anni beh competere sul mercato presidiato dall'euro significa evidentemente cogliere opportunità nuove
E straordinarie per la politica nazionale come per le imprese
Significa altresì stringere i tempi dell'adeguamento dell'economia italiana al mercato europeo
E vorrei qui di seguito ora elencare il valore aggiunto dell'euro per il sistema e per le sue aziende
Primo luogo l'Europa come garanzia
I dubbi che ancora si nutrivano circa la capacità di tenuta della nuova costruzione monetaria sono stati fugati dalla prova di sé che le valute partecipi hanno dato in questi mesi
Resistendo all'onda d'urto delle crisi esterne
Il voto di fiducia che i mercati internazionale dei capitali hanno espresso in tale circostanza a favore dell'euro
è estremamente incoraggiante per le sue prospettive
Pone le premesse per un'Europa più larga un giornale non certo incline alla retorica all'Economist scrive che
Dove non erano riusciti gli imperatori romani
I crociati cristiani
I cavalieri più tonici Napoleone Bonaparte riuscirà forse la burocrazia di Brussel nel disegno appunto di ancorare l'Europa centrale e meridionale al resto del continente
Il governo dell'economia
Confesso una qualche in sofferenza di fronte ai tentativi di introdurre un elemento di esplicito antagonismo tra autorità politiche e Banca centrale europea
Non disconosco la naturale esigenza di un confronto anche dialettico tra le diverse autorità e responsabilità
Ma meglio evitare gli accenti polemici la citarti sciabole come ha scritto di recente diciamo dello esso non può giocare all'esigenza di consolidare l'autorevolezza della nuova istituzione c'è bisogno piuttosto di un buon dosaggio di politica economica e monetaria
I governi devono semplicemente coordinarsi meglio per agire a livello europeo
I nuovi trattati inclusi quello di Amsterdam e noi li abbiamo avuto parte non secondaria legittimano una vera propria responsabilità comune di politica economica
A fronte del sistema di banche centrali è già visibile la formazione di un sistema integrato dei governi nazionali una politica di sviluppo dell'economia che accompagni quella della stabilità dei prezzi
Sarebbe un errore abbandonare la filosofia del rigore monetario
E necessario peraltro a Franca affiancarli una diversa politica economica che renda il volto dell'Europa meno arido meno tecnico
Dobbiamo mantenendo la finanza virtuosa coniugare governabilità e globalità
Tecnologia e sostenibilità competitività e coesione sociale
Tra i Paesi più industrializzati convivono diversi livelli di disoccupazione con tassi in Europa due volte e mezzo maggiori di quelli degli Stati Uniti
Esistono accentuati divari tra le due sponde dell'Atlantico nella flessibilità della protezione del lavoro e nei relativi salati
Non che nella vischiosità del settore pubblico
La minore occupazione denota non soltanto una insufficiente flessibilità del mercato del lavoro ma anche un sufficiente livello di istruzione professionale e di ricerca tecnologica nel Vecchio Continente
Si deve anche tener conto degli effetti delle tecnologie appunto delle tendenze depressive imposte dalla politica fiscale nonché di taluni caratteri strutturali dissi che distintivi del nostro sistema economico la stragrande maggioranza dei nuovi posti di lavoro è stata generata da nuove intese
E la nascita di nuove imprese a sua volta è più spesso riconducibile a nuove tecnologie la nuova frontiera del lavoro con la quale ogni governo europeo deve misurarsi un po'impone di uscire da una mentalità di conservazione dell'esistente
Ma egli accantonare misure adatte alle a ad epoche in cui al centro del processo economico non erano le conoscenze bensì le materie prime Meglio tener presente l'esperienza di un passato europeo che non ha favorito lo sviluppo tecnologico dell'industria e dei servizi europei
Nella Società delle informazioni nella quale siamo ormai definitivamente entrati la nuova materia prima è la conoscenza il sapere
Che attraverso la semplificazione delle tecnologie e a disposizione di fasce sempre più ampie di cittadini
In questa Società dell'intelligenza l'Italia e l'Europa per tradizione e per natura della propria gente sono particolarmente adatte al svolgerà un grande ruolo se lo vogliamo
Ma possono farlo solo investendo fortemente nella formazione di capacità necessarie per il nuovo scenario se invece si proporranno
Italia Europa
Nel concerto sociale
Soluzioni di sapore antico l'Italia stessa non solo perderà una straordinaria occasione
Comprometterà parte di quel cammino verso la modernità economica che ha iniziato faticosamente soltanto pochi anni
Da pochi anni
Tanto più tempestive allora l'impegno che il Presidente del Consiglio del governo italiano l'onorevole D'Alema si è assunto al fine di promuovere un patto per il lavoro e lo sviluppo
E necessario infatti nel nostro Paese il consenso sociale non solo come espressione di civile convivenza ma anche come condizione essenziale per un progresso non soltanto economico del paese
Terzo luogo la finanza globale
Ha detto recentemente il direttore del Fondo monetario Kandel sui
Che entriamo nel ventunesimo secolo il secolo il secolo di George Soros e Bill Gates
Con un mercato retto da regole dei tempi di Balzac
La generazione di Bretton Woods era stata traumatizzata da due avvenimenti la grande depressione e la seconda guerra mondiale
Era una Jeremy generazione di memoria e di esperienza oggi bisogna adeguare le regole di allora ad uno scenario del tutto nuovo
L'espansione inarrestabile dell'economia di mercato e la globalizzazione dei mercati sono il quadro nel quale ci si trova a governare essa cambia e influenza largamente in modi di essere della politica
I commerci di beni e servizi non meno degli scambi finanziari avvengono su una scala che sempre più travolge confini intermedi e sempre più diviene multinazionale
L'orizzonte del Governo non è più quello dello Stato nel nuovo mondo aperto dall'euro ma anche dalla crisi in Asia in Russia l'Unione Europea è chiamata ad un ruolo di leadership al quale sinora non ha saputo rispondere in diplomazia come in economia
Tanto più che la congiuntura astrale astrale del tracollo dell'Asia e della nascita dell'euro impone alla superpotenza americana un dialogo ancor più stretto con la potenza europea
Gli Stati Uniti dopo anni di disinteresse riconoscono che l'arrivo dell'euro e davvero un evento epocale
Sarà molto di più di un confronto tra dollaro e euro
All'Unione Europea compete di contribuire a ridefinire le regole del mercato internazionale per il mantenimento di società aperte
I programmi del Fondo monetario non possono e non potranno più mirare soltanto ad un ritorno agli equilibri macroeconomici
La dinamica della crescita deve concorrere allo sviluppo umano il che comporta la necessità di destinare crescenti risorse ai bisogni della sicurezza dell'istruzione
Dell'ambiente e delle reti di comunicazione delle infrastrutture civili
Quarto luogo l'ammodernamento produttivo istituzionale del nostro Paese
Il vento dell'euro soffierà forte sul sul nostro sistema e ne metterà a dura prova la le capacità concorrenziali
Ne deriveranno torsioni violente soprattutto nelle aree meno avanzate del sistema Italia la banca e la finanza
Il cambio non sarà più una via d'uscita come sappiamo delle difficoltà interne restano soprattutto due terreni sui quali le politiche economiche dei diversi governi potranno intervenire
Una politica fiscale non punitiva per le imprese e il rilancio degli investimenti soprattutto nei settori che dovranno aumentare la produttività dell'intera area
La crescita della produttività rimane il vero problema della competitività europea
La strada attraverso la quale gli Stati Uniti e riescono a mantenere il costo orario del lavoro nell'industria manifatturiera al di sotto del trenta per cento circa di quello tedesco
La sfida investe non solo il miglioramento della competitività intrinseca intrinseca del prodotto
Ma anche il potenziamento delle infrastrutture generali soprattutto nel settore dei servizi nel quale l'Italia oggi molto da recuperare
A furia di discutere degli aspetti macroeconomici dell'euro dell'effetto scudo contro le turbolenze mondiali dei vincoli sui bilanci pubblici del Patto di stabilità si rischia di perdere di vista la rivoluzione micro economica non meno importante
L'euro dopotutto è il coronamento del mercato unico e dovrebbero moltiplicarsi per i consumatori e risparmiatori i vantaggi della concorrenza
Il primo settore investito dalla moneta unica e naturalmente la finanza
Ma anche quando sarà scomparso il rischio di cambio la libertà di offerta dei servizi finanziari e dei prodotti di risparmio sarà davvero totale
In realtà le barriere occulte da un paese all'altro rimangano importanti diverse normative nazionali diverse autorità di sorveglianza e così via
Occorre pertanto smantellare gli ostacoli che ancora separano i quindici mercati europei come suggerì sempre come suggerisce il commissario Mario Monti
Questo sia dal lato dell'offerta cioè dei grossi operatori finanziari sia dal lato del consumatore
Per quanto riguarda il primo aspetto per esempio c'è l'esigenza di semplificare le normative nazionali sui collocamenti in Borsa
Per quanto riguarda il consumatore risparmiatore occorre proteggerne al massimo i diritti
Già da tempo le nostre banche hanno cominciato a prepararsi per la moneta unica
Dato che esse dovranno poter operare in euro a partire dal primo gennaio novantanove
Soprattutto nella fase di transizione e se avranno un fondamentale ruolo di garanzia e di sostegno al sistema economico imprenditoriale
Garanzia in quanto la recente crisi asiatica dimostra l'importanza di un sistema bancario solido e competitivo
Di sostegno in quanto la funzione delle banche è fondamentale come tutti sappiamo come stimolo alla crescita e allo sviluppo economico
Da questo punto di vista sono incerto che le nostre Van le Banorte banche sapranno trarre le debite conseguenze dal processo di convergenza dei tassi di interesse in corso in seno all'Unione
Monetaria
Alla forza lavoro l'euro imporrà all'abbandono di vecchie logiche di protezione degli occupati e di assistenza statica dei disoccupati
Il che non significa affatto gettare alle ortiche le conquiste delle Welfare State Mati razionalizzarla rendere realisticamente compatibili con il nuovo contesto le imprese a loro volta dovranno misurarsi con un mercato più trasparente e dinamico
La moneta unica conferirà ulteriore impulso al processo di smantellamento degli aiuti di Stato
E dei monopoli pubblici riducendo le rendite di posizione sovente parassitarie di pochi a beneficio delle opportunità e del lavoro creativo di morti
Finalmente le nostre imprese si troveranno ad operare in un mercato veramente unico potranno lavorare ad Amburgo come a Milano a Barcellona come a Vienna senza temere il rischio di cambio
Senza costose transazioni valutarie
Con la certezza di quella stabilità monetaria di cui la banca centrale europea si erge si ergerà a garante
Tutto ciò andrà a beneficio della competitività delle nostre economie e si tradurrà in crescita
La Commissione europea ha quantificato nello zero cinque per cento del prodotto interno lordo il guadagno che l'economia potrà trarre dalla moneta unica
Si tratta di una cifra cospicua
Per economie avanzate come le nostre e mi auguro che le previsioni non sempre corrette che provengono dalla commissione o dall'Unione Europea in questa occasione si dimostrino veritiere
E magari sottostimati
Sono certo che i nostri imprenditori con la per imperizia e lo spirito pratico di cui da hanno dato e danno tutti i giorni prova sapranno sfruttare al meglio queste occasioni sapranno tradurre i vari i vantaggi concreti le potenzialità della moneta unica
Mi domando spesso che se nonostante le inefficienze della nostra pubblica amministrazione
L'inadeguatezza del nostro sistema dei trasporti e delle comunicazioni i costi relativi in le altre diseconomie esterne che gravano sulle nostre imprese
Se malgrado queste inadeguatezze l'Italia il suo sistema delle imprese è stato capace anche in anni difficili gravate da una tassazione molto elevata troppo elevata
Di tenere i mercanti di mantenere le quote di mercato e anzi di svilupparsi
Se le nostre imprese sono state capaci di tutto questo nel corso degli anni ottanta come nel corso degli anni novanta
Perché non dovrebbero essere capaci di primati
Nella con cui nella competizione in Europa se il Governo incomincerà a rimuovere quelle diseconomie e quei fattori che gravano oggi troppo sulle impressi
Io credo che siccome governo l'Italia sarà capace di operare in questa direzione l'Italia non sarà soltanto comprimaria
Nell'Europa ma io direi che sarà un primattore quindi di miracoli economici il nostro Paese li ha conosciuti in passato
Credo che oggi più di che nelle negli anni scorsi più che negli ultimi decenni oramai ci possano essere premesse per nuovi per nuovi primati
Infine
L'Unione prossima ventura non vedrà il dissolvimento degli Stati sull'altare della moneta unica
Lo Stato nazionale è stato e sarà ancora al lungo il principale soggetto politico
Non sarebbe possibile liquidarlo in fretta anche se c'è una dipendenza dello Stato sempre maggiore dalle condizioni così radicalmente mutate dell'economia mondiale
Non possiamo invocare l'Europa per sfuggire hanno gli stessi il che significa come dicevo un momento fa mettere mano a un adeguamento secondo standard europei dell'istituzione dei servizi pubblici cioè di quei fattori di relativa arretratezza chi c'è impiegherebbero altrimenti di partecipare al nucleo duro continentale
L'euro servirà come ogni ampliamento di mercato a consentire una maggiore crescita del reddito e dell'occupazione
Esso sarà però distribuita non in parti uguali tra i diversi Paesi partecipanti saranno i più efficienti e competitivi a ricavarne il maggiore beneficio
L'integrazione europea infatti un misto di competizione al suo interno e di cooperazione alle sfide io alle sfide Esterne
Per modo di dire
L'Italia l'abbiamo portata in Europa ora dobbiamo portare l'Europa in Italia in termini di livelli di servizi di adeguatezza delle nostre istituzioni di efficienza della nostra pubblica amministrazione
Queste dunque le opportunità
L'Europa come difesa il governo dell'economia su scala continentale Perrone in tarla verso l'occupazione
Il contributo alla stabilizzazione dei mercati internazionali
L'ammodernamento delle strutture produttive ed istituzionali del nostro Paese se per rispondere al tema del convegno queste sono le occasioni quali sono i vincoli non c'è bisogno di una lenta giunti Ivo secondo me i vincoli sono solo l'altra faccia delle occasioni gli utili sono solo il corrispettivo degli oneri
è la logica della costruzione europea delle Regioni delle ragioni che essa impone all'economia e alla politica la moneta unica non potrà che prenderne ancor più trasparente l'evidenza grazie
Grazie signor ministro per la sua interessante relazione
Di alto valore politico e ricca di spunti e di informazioni utili a chi ogni giorno lavora su un mercato aperto in stretto collegamento con la rete delle attività economiche
Grazie soprattutto per aver portato alla nostra platea
La testimonianza di chi al massimo livello istituzionale si trova a dover gestire i complessi equilibri di una integrazione ancora squisitamente economica hip meno e più più che politica
Un'integrazione tra popoli di cui la moneta unica rappresenta un fondamentale tassello
Sotto questo profilo noi Ministro Dini non possiamo che augurarle un lavoro proficuo nell'interesse non solo del nostro Paese ma di quei milioni di persone che oggi vedono nell'euro non solo un segno ma anche un singolo di necessaria unità
Sì abbiamo rapidamente alle conclusioni del nostro forum che mi auguro sia stato per tutti interessante e ricco di spunti di riflessione
Come convenuto al direttore generale di Federcasse Franco Caleffi spetta adesso il compito di tracciare le linee guida del dibattito che ci accompagnerà per i prossimi mesi la parola al direttore Caretti
Ma tracciare
Delle linee di sintesi di questa giornata
Così importante non è semplice piuttosto arduo direi proprio per lo spessore la rilevanza degli interventi svolti io desidero comunque innanzitutto ringraziare gli autorevolissimi relatori grazie particolare al ministro Dini che c'ha onorato
E al quale mi accomuna con orgoglio un'esperienza esaltante al servizio del Paese
Al professor Spaventa al dottor Ciocca professor Comana all'onorevole D'Amico al dottor
Parlare
Grazie naturalmente anche a tutti voi gentili ospite ad Amici del credito cooperativo che avete accolto il nostro invito ho preso nel corso di questi lavori molte note
Neo sposi selezionato
Tre o quattro
Vorrei chiamarle proprio su gestioni
Che desidero condividere con voi e segnalarle un po'come i frutti più rilevanti di questa giornata di questo convegno
Dunque innanzitutto lei euro
E e c'è stato più volte ricordato essenzialmente una
Rivoluzionaria opportunità
Un'opportunità in termini di chance e stimoli che offre di discussione di regole e strutture di processi e mentalità
Direi soprattutto un'opportunità di cambiamento e di sfide
Credo che questo è stato sottolineato negli interventi di tutti
La strada ecco mi sembra è quella di essere capaci di giocare il cambiamento
Come abbiamo ricordato anche con il presidente recentemente che significa sostanzialmente ripensare il futuro
E cioè avere la capacità di interrogarsi riflettere per poi incidere sul nostro domani
Un interrogativo che mi viene per noi del credito cooperativo e sì siamo
Abbiamo essere euro ottimisti o euro pessimisti
Io penso che bisogna essere
Ottimisti i vigilanti
Purché appunto ci convinciamo che dobbiamo vivere il cambiamento positivamente con spirito un po'da pionieri è un po'da esploratore guardando e ce lo ricordava parare
Questa mattina ai nostri valori fondanti alle nostre radici
Ma RIA Quallizza andò
Una seconda appunto suggestione oltre a quella dell'opportunità e quella della complessità
Dottor Ciocca ci ha dato con efficace la dimensione sempre diffusa della interdipendenza che lega ineluttabilmente l'economia del mondo le decisioni comportamenti dei singoli delle imprese
C'ha ricordato cinque focolai di instabilità che non sono soltanto di instabilità finanziaria ma anche dell'economia reale
Credo che questi focolai sono emblematici della mondializzazione dei processi produttivi e delle attività finanziarie
Sono emblematici di una nuova complessa condizione di operatività dell'economia mondiale come ci ricorda
Il quadro complessivo che fa da contesta la nostra attività
Quotidiana deve essere sempre percepito con adeguatezza da ciascuno di noi
Cioè anche ricordato e credo che questo è un tema ricorrente anche ai nostri incontri che la capacità competitiva del nostro sistema
Si gioca essenzialmente sul piano dei costi
Ciò che ci ricordava come il nostro sistema
Viene da una situazione profittevole
In vissuta in sacche di inefficienza e in condizioni oli DOP oligopolistico
Ci ricordava come la situazione di oggi invece indotta anche appunto da dall'Euro
Si svolge in con minori sacche di inefficienza
In una situazione di alta concorrenza
E quindi di minori profitti dunque ci ricordava occorre puntare soprattutto sull'efficienza operativa credo che questo non è appunto un tema nuovo file molto ricorrente
Nel nostro voi
Una terza riflessione messa da lavori di oggi è quella illustrata dal professor Spaventa
Lo sviluppo di adeguati sistemi di controllo di efficaci criteri preventivo reti di prevenzione contro i rischi improbabili è una sfida
Per tutti ma soprattutto per le autorità di controllo incaricate appunto
Di
Tess appunto queste efficaci dei terzi protezione
Le risposte a tali sfide ovviamente condizioneranno anche le nostre attività operative
L'imminente riforma del diritto societario
Ci veniva ricordata sarà certamente un passaggio molto delicato sia per molti nostri soci e clienti ma anche per il nostro stesso modo di figura
Fra sette giorni
Proprio in questa sala
L'agenda questa agenda che avete di fronte
Volterà pagina
Ti parleremo in modo approfondito proprio di questi temi
Il problema delle regole
E sono un problema che coinvolge non solo diciamo le unità di base che sono poi le nostre banche ma che coinvolge tutto il nostro sistema
Una quarta riflessione di questo forum e la rinnovata consapevolezza come già ricordavo di quanto sia essenziale recuperare reinterpretare la nostra identità di banche locali mutualistiche autonoma integrate in una rete di servizi
Credo che lo abbia fatto con efficacia
Anche l'onorevole D'Amico
Che credo abbia una particolare sensibilità per il nostro movimento venendo da una comune esperienze pregressa
E che sicuramente sarà capace di
Districare in modo efficace sull'otto con riguardo ai problemi del Mezzogiorno avendo appunto figli la delega proprio per i problemi del Sud
Il dottor Panaria
Se ha svolto un intervento veramente efficace
C'ha invitato a rimanere piccoli ma non provinciali locali ma non periferici
E quanto stiamo provando a fare con opportuni interventi di riorganizzazione Rete del nostro sistema
E proprio ci consentono di mantenere le Autonomie ma appunto in un sistema di vincoli che consente a tutti di sprigionare al meglio le proprie potenzialità
Professor Comana che
Condividerà mai con noi numerosi progetti
Di particolare rilevanza dobbiamo appunto la consapevolezza che la formula del Credito Cooperativo rimane assolutamente valida anche nel nuovo contesto come confermano gli le esperienze di sistemi creditizi più avanzati del nostro
Ma giustamente ci ha ricordato non esiste una strategia uguale per tutte le banche di credito cooperativo ogni azienda dovrà disegnare il proprio percorso nell'ambito però lo sottolineo di un disegno di sistema
Al ministro Dini
Diciamo innanzitutto grazie e lo ripeto per averci onorato della sua presenza
E per averci dato anche qualche chiave di lettura dell'intervento anche del professor Spaventa
Credo che sia opportuno sottolineare alcuni passaggi
Dove appunto
Signor ministro ci ricorda che c'è bisogno di un buon dosaggio di politica economica e monetaria
Che i governi devono semplicemente coordinarsi meglio per agire a livello europeo che i nuovi trattati legittimo una una vera e propria responsabilità comune di politica economica
Che è già visibile la formazione di un sistema integrato dei governi nazionali una politica di sviluppo dell'economia che accompagni quella di stabilità dei prezzi
Credo che questa sia un po'per certi versi una risposta ai problemi che avanzava appunto questa mattina professor Spaventa a proposito di problemi aperti ancora
Sulla politica monetaria e soprattutto sulle più acconcio politiche di vigilanza
E quindi di gestione dei controlli di stabilità e dei controlli
Prudenziali
E credo che vorrei cogliere un altro spunto importante quando appunto il ministro ricorda come sarebbe un errore abbandonare la filtra la filosofia per rigore monetario ma come peraltro è necessario affiancati di una diversa politica economica che renda il volto dell'Europa meno aride meno tecnico giustamente ci dà la ricetta per il futuro
Cioè quella di mantenere la finanza virtuosa
Coniugando governabilità e globalità tecnologia e sostenibilità
Competitività
E coesione sociale
Non possiamo nasconderci ed altra d'altronde veniva ricordato in numerosi interventi
Soprattutto appunto di oggi pomeriggio come il che per vivere no positivamente il cambiamento
E la complessità occorre passare attraverso la formazione di una nuova classe dirigente
Questo forum si inserisce in un percorso che il credito cooperativo ha iniziato un anno e mezzo fa nell'ambito appunto del progetto euro
Fra una ventina di giorni lei euro arriverà questo Forum inaugura un programma particolarmente intenso di formazione manageriale
E specialistica per il nostro personale in centosessanta e venti di education
Lei era della moneta unica sarà per noi la stagione della formazione dell'apprendimento del cambiamento intelligente della reinterpretazione del nostro Tesoro di valori
Noi signor ministro siamo con consapevoli di esprimere un grande forte sistema di valore di valori
In quanto intermediari speciali nel panorama creditizio ma anche un sistema capillarmente diffuso come nessun altro intermediario patrimoniali patrimonializzato e capace di mettere a disposizione della clientela un'offerta competitiva per gamma e qualità
Siamo consapevoli che non dobbiamo disperdere questi valori
Perché sono valori che ci hanno accompagnato attraverso cent'anni e che saranno il nostro vantaggio competitivo anche nel nuovo mercato senza frontiere
Noi abbiamo la testa nel mondo
Ma abbiamo e conserviamo il cuore i piedi nelle comunità locali credo che questo sia un fattore che possa consentirci di guardare al futuro con ottimismo come dicevo vigilante ma con ottimismo grazie
Con l'intervento conclusivo del direttore Caleffi abbiamo terminato i lavori del nostro forum dedicato ai temi della moneta unica
Ringrazio tutti i relatori che quest'oggi hanno contribuito a tratteggiare questo quadro nel quale sono sicuro ci muoveremo con maggiore consapevolezza
Ringrazio il nutrito gruppo di giornalisti che con pazienza disponibilità sono stati con noi
Grazie soprattutto a tutti gli intervenuti a questa manifestazione grazie per la vostra partecipazione una partecipazione che certo non si esaurirà nella giornata di oggi
L'incontro è stato ricco di stimoli informazioni considerazioni utili per il nostro lavoro quotidiano
E ci ha fornito una notevole quantità di elementi su cui riflettere da sviluppare a partire da oggi perché il primo gennaio non è un traguardo ma un avvio rispetto al quale dovremo saper cogliere le reali opportunità per il nostro sistema di crescita e di sviluppo
Ricordo gli appuntamenti della settimana prossima il venti e il ventuno rispettivamente le assemblee della Federazione nazionale ed Iccrea Holding grazie ancora arrivederci buon ritorno a casa