Manifestazione dei comunisti italiani con Armando Cossutta presso la Galleria Subalpina

Con con i quali hanno oggi
Pare lo spiegherà Armando Cossutta
Pare che l'impasse
Sì abbastanza superato
Convinca ricco a D'Alema
Già è purtroppo un prezzo da pagare che per noi è molto pesante sentiremo però se il prezzo vale la candela buon lavoro compagni
Alcune notizie che servono anche così passo per un po'come vanno cosa
Dal dal Piemonte insomma
Mi dicevano i compagni della provincia di Alessandria che oltre ad aver segnalato diciamo la maggioranza del comitato federale di questa provincia
Nel circolo di Acqui che un circolo con una forte presenza
Partigiana che come dire di vecchia appartenenza
Alla militanza comunista l'Assemblea del circolo ha visto solo tre tre voti contrari alla mozione che ha previsto di lavorare alla costruzione del Partito dei Comunisti Italiani e quindi sulla presenza mi dicevano di un centinaio di cittadine di compagni di scritti lavoratori
Solo tre hanno ritenuto di scegliere un'altra opzione lo considero un risultato importante anche per la tradizione la specificità di quella zona ne approfitto mentre parlo di questa provincia
Per comunicare i compagni che il compagno Muzio presente con noi e nel gruppo dei deputati che ha operato le scelte ed è un compagno che assunto diciamo la funzione di tesoriere in questo periodo per la costruzione del movimento tra i compagni che raccolgono
Ai compagni che raccolgono
Come dire i soldi all'ingresso per finanziare questa esperienza e questa comunicazione
Spero che tutti compagni abbiano compreso che uno degli elementi di importanza vitale da subito e a rimettere insieme i gruppi dirigenti rimettere insieme
La possibilità di finanziare questa nostra impresa ridare fiato e possibilità di attivarsi subito per la comunicazione politica la propaganda
E come dire l'attivazione di iniziative come queste
Il tutto il Piemonte la parola ora al compagno Stefano Barbieri segretario regionale manchiamo
Care compagnie cari compagni
Dopo le ultime vicende politiche nazionali che hanno portato alla rottura consumate sia all'interno del Partito della Rifondazione Comunista
Con la manifestazione di questa mattina abbiamo anche in Piemonte la costruzione di un nuovo soggetto politico dei comunisti e delle comuniste di questo Paese
La decisione di Rifondazione di non votare la legge finanziaria mille novecentonovantanove assegnato
Un passaggio politico che non abbiamo esitato definire pesante molto pesante penso davvero che si farà male per molto tempo perché difficilmente dimenticheremo gli applausi che dai banchi di quella destra si sono levati al grido di Fausto Fausto nei confronti dei deputati che hanno fatto cadere il governo Prodi
La sconfitta di quel governo è una sconfitta per le forze democratiche progressiste per le masse popolari e per tutta la sinistra
Badate non saremo certo noi a nascondere le inadeguatezze gli errori di un Governo che spesso abbiamo criticato che non aveva risposto alle speranze
Auspicate nel mille novecentonovantasei inadempiente nei confronti delle reali esigenze del Paese e dei lavoratori
Debole proprio nelle proposte in materia di politica del lavoro di sviluppo di riforme di giustizia sociale
Ma quali il governo compagni e compagne non era il nostro governo e noi tutti sapevamo che quel governo non era il nostro governo
Quella legge finanziaria non era
Nostra legge finanziaria ma comunque non abbiamo mancato di
Sottolineare alcuni di noi nelle riunioni del partito come alcuni segnali importanti di inversione di tendenza proprio nelle questioni del lavoro e della politica sociale in quella finanziaria cominciavano ad intravedersi
Ed eravamo consapevoli che la rottura di quel quadro politico peraltro affrontata senza una seria e concreta analisi dei rapporti di forze in campo
Dello scenario politico sociale presente dell'assenza
Dei movimenti di base di un contesto europeo che in qualche modo sanciva passaggi importanti di forze socialdemocratiche di sinistra alla guida di molti Paesi d'Europa
Sapevamo che la rottura di quel quadro avrebbe portato oltre ad un ritorno trionfante della destra una ferita lacerante nel cuore della sinistra
E non certo non solo in una sinistra
Rappresentati in Parlamento dai partiti ma in maniera profonda e pesante in un popolo della sinistra formato dai lavoratori dai giovani dei pensionati ed ai disoccupati
In questa città e di molte altre città del paese abbiamo potuto toccare con mano come tantissimi lavoratori hanno testimoniato contro quella decisione di Rifondazione
Chiedendoci prima di fare ogni sforzo possibile addirittura dopo anche l'impossibile affinché quella situazione non precipitarsi
Credo che alcune questioni Claudio gialle sottolineava nell'intervento ma abbiamo avuto la possibilità in quei giorni nei giorni precedenti alla rottura in Parlamento di misurare su un sondaggio in una fabbrica di Torino la micro tecnica una fabbrica che ha una forte tradizione di lavoratori impegnati nella sinistra di rappresentanza sindacale
Ebbene in quella fabbrica su un campione di cinquantatré operai in qualche modo consultati non
Esclusivamente appartenenti a Rifondazione comunista ma appunto a pezzi diversi della sinistra rappresentanti del PDS semplice elettore di sinistra con nessuna tessera in tasca
Di questi cinquantatré operai solo tre erano convinti di una rottura come condizione necessaria per consentire un miglioramento rispetto al fatto di mantenere in piedi il governo Prodi
Queste come altre possibilità abbiamo avuto modo di verificare rispetto ad un dissenso che tra la gente si manifestava su quella cento malgrado queste nostre riflessioni il Comitato politico nazionale del partito deciso di sancire la caduta del governo
Stravolgendo il mandato congressuale
Stabilito dal binomio radicalità e unità
E costruendo sulla ricollocazione del partito all'opposizione una nuova maggioranza fondata sull'asse
Ma i Thunder Pinotti lo dico per semplificare insomma che in qualche modo consegnava i compagni trotskisti il ruolo determinante sulla linea del partito
Non sono serviti nemmeno i numerosi appelli all'unità e alla sintesi che per tempo abbiamo raccolto nei mesi precedenti allo sconto nel Comitato politico nazionale e che hanno raccolto oltre trenta mila consensi
Tra i militanti e i quadri periferici del nostro partito
C'era in giro quelli di affermare una linea sprezzante della democrazia e delle diverse posizioni interne al partito
Abbinando in maniera sconcertante la richiesta di sintesi all'identificazione di gabbie e quella di unità all'identificazione di prigioni ristabilendo quindi che si poteva anche vincere con un solo voto nei gruppi dirigenti
Ci sono affermate quindi due nuove condizioni io credo una nella linea politica tanto peggio tanto meglio l'altra nella gestione del partito da con me o contro di me
Queste condizioni care compagne e cari compagni cambiano drasticamente la natura del partito e lo spostano sempre più su un terreno fatto di massimalismo di protesta propagandistica priva di prospettiva di mio minoritari Isma'testimoniale sordo anche alle reali richieste dei lavoratori dei cittadini e dei pensionati del popolo della sinistra
Davanti a tutto questo di fronte a questo quadro di pericolo delle destre e di rottura a sinistra
Chi vi parla insieme ad altri compagni segretari regionali e di federazione deciso di auto convocare un'assemblea pubblica che chiedeva i parlamentari comunisti di non rispettare il mandato del comitato politico e quindi di portare la fiducia al governo
Abbiamo deciso compagni e compagne di far prevalere le ragioni del Paese su quelle del partito abbiamo deciso di non obbedire tacendo a quella scelta che era e continuiamo a considerare una certa sbagliata
Credo sia assolutamente comprensibile che queste scelte da nessuno di noi sono state fatte a cuor leggero
Anzi hanno tormentato afflitto portato discussione dentro ogni compagni ogni compagnia che ha segnato questo passaggio
Ma la rottura del mandato congressuale che del gruppo dirigente che l'aveva sostenuta ha fatto in modo che quel partito il Partito della Rifondazione Comunista che tutti noi abbiamo contribuito a costruire smettesse di rappresentarci e di appartenere sì costringendo ciascuno di noi ad assumere decisioni forti chiare coraggiose ed urgenti
La nostra compagne e compagni è una scelta precisa e limpida
Vogliamo lavorare alla costruzione di una forza comunista di massa e quindi proprio perché di massa capace di parlare a tutta la società
Ai lavoratori delle fabbriche come i contadini alle donne come gli uomini ai disoccupati ai lavoratori autonomi ai giovani ai pensionati
Una forza fortemente radicata è presente capace di esprimere la miglior storia e la miglior tradizione dei Comunisti italiani
In grado di analizzare programmare proporre strategie politiche unitarie non settarie aperta autonoma e di classe
Una forza che non accetta l'imposizione moderata delle compatibilità espresse dalle socialdemocrazie italiane europee
Ma che dall'altra parte rifiuta l'antagonismo protesta tardi o velleitario destre mista tipico delle forze extra parlamentari
Un nuovo e moderno e Partito dei comunisti italiani che entra nel terzo millennio
Rispondendo permettetemi a chi si sente Rete di San Francesco grandi e Voltaire con la storia la cultura la tradizione dei Comunisti italiani di Gramsci Togliatti Longo e Berlinguer
E non certamente compagni e Fanelli
Non certamente in questo mondo ma non di questo mondo come città non sia San Paolo che il compagno Bertinotti
Babel si fidi di questo tempo e in questo tempo da comunisti stare e ci batteremo per il cambiamento di questa società
Non vogliamo
Compagni e davvero e non dobbiamo essere troppo ottimista
Perché il cammino sarà duro e complicato ma possiamo sicuramente dire anche in Piemonte alcune questioni carolingia le sottolineava che l'attenzione a questo nostro progetto è forte ed è in crescita
Abbiamo già costituito il gruppo comunista in Consiglio regionale ed altre realtà locali come la Città di Asti la provincia di Asti la città di Casale Monferrato
Ed altre ancora si susseguiranno nei prossimi giorni così come i compagni in qualche modo ci testimoniavano anche questa mattina prima di iniziare questa nostra Assemblea
Molti compagni dei gruppi dirigenti di federazioni importanti come Novara Alessandria Asti Vercelli Verbania oltre naturalmente a Torino ci sono immediatamente adoperati per concretizzare il processo costituente
E soprattutto una parte consistente di lavoratori uomini e donne delle varie realtà della sinistra stanno aderendo a questa fase costituente del partito e altri la seguono manifestando ci il loro sincero interesse
Assemblee pubbliche come questa di questa mattina compagne e compagni
Saranno fatte per raccogliere adesioni aprire i confronti in tutte le città della nostra regione nei giorni a seguire e lì davvero potremo cominciare a misurare con una certa precisione quale in grado di consistenza del nostro percorso
Care compagne cari compagni ancora una volta lo ricordava il compagno Torino prima
Ancora molto anzi forse tutto è ancora da fare ma vi chiediamo di compiere con noi questa scelta di sostenerla con forza e compassione
Al lavoro dunque compagni e compagne per ricostruire insieme il partito dei lavoratori per ricostruire insieme un nuovo e grande Partito dei comunisti italiani
La parola è ora al compagno Pignatti e nello ricco però l'incarico di responsabile dei giovani comunisti
Ancora una comunicazione in un circolo come quello di Mirafiori Sud per un circolo importante il direttivo a aderito
Direi in modo completo alla nostra iniziativa
Compagni danno come informazione il fatto che circa settanta all'ottanta per cento dagli scritti di quel circolo ha deciso
Di stare nella costruzione del Partito dei Comunisti Italiani
Credo che anche questo pezzo di territorio dica
Quanto è importante la fase che abbiamo attraversato quant'è difficile complicato ma quante importante quanto importante
Lui uscirà mantenere saldo un fortissimo rapporto di massa che significa da una parte una ricerca di un consenso sociale ampio dall'altra la possibilità di avere con noi tanti compagni che in questi anni abbiamo conosciuto abbiamo stimato vogliamo avere a lavorare con noi la parola è ora via Chiello responsabile dei giovani comunisti
Care compagne e cari compagni
è inutile negarlo per me quello di oggi è realmente fino in fondo un giorno importante rinasce oggi per me una prospettiva nuova forte reale di cambiamento nel Paese
Certo fino a qualche tempo fa l'impegno mio come nella stragrande maggioranza dei compagni e delle compagne che oggi sono con noi qui in questa sala era in un altro partito in un'altra formazione politica che per me è stata la prima vera esperienza di militanza
La costruzione spessa per la mia persona
Ma l'inizio era diverso
Vi era realmente una speranza tra i compagni vi era la voglia di costruire fino in fondo un cambiamento
E c'era negli atti giorno dopo giorno questo impegno questa speranza questa prospettiva la si vedeva fra i compagni la si vedeva nell'azione politica
Che quel partito case
Ma negli ultimi tempi le cose sono cambiate
Ciò che stava diventando e che oggi viene il partito di Bertinotti
Altro non è che un partito degli urlatori un partito di propaganda distaccato da quelle che sono realmente le esigenze della gente da quelle che sono le esigenze dei giovani dei ceti sociali più deboli di questo Paese
E questo avveniva anche
Almeno a livello nazionale a Torino un po'meno devo dire
All'interno di quella che è l'organizzazione giovanile di quel partito giovani comunisti
Mancava manca tuttora
Una propria identità quello che doveva essere alla base della costruzione di organizzazione giovanile un progetto politico una piattaforma politica ben chiara
Questo è mancato da sempre ci si appiattiti sulle posizioni altrui cogliendo raccogliendo sempre di più giorno dopo giorno quelle che erano le posizioni non dei comunisti
Ma quelle che erano le posizioni delle cosiddette forze antagoniste all'interno della società
A fronte di questo scenario come Giovanni
Non potendo io come tanti altri
Non stare non costruire non lavorare per un progetto di cambiamento che oggi è individuabile in quello che è il partito dei Comunisti italiani
Perché i giovani hanno bisogno di risposte concrete e reali e di una prospettiva non di urla non di propaganda
E la prospettiva che offre Rifondazione oggi non è assolutamente quella né di un cambiamento e di risposte concrete ai nostri va bene
Ma è semplicemente una trasformazione da una condizione pessima che viviamo come giovani
Ha un'ipotesi ancora peggiore perché non in grado di incidere di modificare nulla
Così compagne e compagni
La costruzione del Partito dei Comunisti Italiani e lo dico sinceramente per me oggi è una liberazione
Perché finalmente ora non stiamo andando a costruire il Partito dei comunisti non il partito nell'Etruschi si vede gli antagonisti ma un partito che vuole essere protagonista del cambiamento fino in fondo
E concludo subito dicendo in maniera chiara perché è chiaro che tra noi compagne e compagni che siamo in questo sarà il partito che noi stiamo andando a costruire non lo facciamo per noi
Lo facciamo per i giovani per le donne per i disoccupati gli operai e per tutte le classi sociali più deboli nel Paese e a loro ancora oggi per l'ennesima volta dedichiamo il nostro impegno era nostra militanza di comunisti grazie
Prima di dare la parola al presidente
Ancora una comunicazione
Gli assessori consiglieri comunali comunisti
Di Collegno
Sono passati tutti alla costruzione del Partito dei Comuni il comitato cittadino di questa zitta così importante della cintura torinese
Ha scelto con diciassette compagni il passaggio alla costruzione del Partito dei comunisti
Quattro compagni hanno deciso di rimanere Rifondazione Comunista fare si somma astenuti
Quindi anche in questa città si passa in questa settimana la fase di assemblee di rapporto con l'elettorato di diffusione di un appello agli elettori
Possiamo dire tranquillamente che anche nella città di Collegno
Il Partito dei comunisti può contare da subito sul partito già strutturato su un partito in qualche modo come dire capace di interpretare zavorra un rapporto corretto con la base
E elettorale e con gli scritti al partito da Rifondazione Comunista che hanno scelto di ricostruire il partito lei Comunisti italiani
La parola ora per
Come per dare significato e centralità a questa nostra manifestazione
Rispetto all'evoluzione politica ai tempi rapidissimi con cui sta evolvendo la situazione
E al compagno per noi
Presidente Armando Cossutta
Care compagne e cari compagni riferito
E del Piemonte
Questa Assemblea
Così affollata
Richiede da parte di tutti noi esprime la volontà l'esigenza da parte di tutti noi
Di riflettere
Di riflettere attentamente eh
Su quello che abbiamo deciso di fare su quello che dobbiamo ancora compiere
Una riflessione pacata
Che deve
Vedere protagonisti
A partecipare
A discutere
Il più grande numero di compagni di compagni
La totalità
Di coloro che sentono il bisogno
Di partecipare a questa impresa
A questa nuova e decisiva impresa che abbiamo voluto inaugurare
Una riflessione
Perché e necessario cercare di comprendere tutti insieme
Quali sono le ragioni che ci hanno portato a prendere questa decisione
E quali sono oggi le possibilità per uno sviluppo della nostra iniziativa
Non semplice la situazione anzi
è una situazione irta di difficoltà di contraddizioni
Una situazione che appunto richiede da parte di noi tutti
Una capacità di analisi
è un impegno di azione politica
Sta per nascere un nuovo governo
E nei confronti di questo governo occorre decidere determinare il nostro atteggiamento
Ho avuto ieri come sapete
Assieme al compagno Diliberto l'incontro con Massimo D'Alema
E D'Alema ci ha esposto le sue intenzioni
Non ha ancora il suo programma
Ma le sue intenzioni intenti
Per dare vita ad un governo
Da lui presieduto
Valuteremo
Valuteremo nel modo più attento
Il programma
Del governo la composizione proposta per il governo
E trarremo insieme le decisioni
Non so in quale organismo non abbiamo ancora degli organismi
E d'altra parte i tempi stringono i tempi urgono
Nei prossimi giorni
Le decisioni debbono essere prese abbiamo promosso per domani una riunione mi auguro che sia certamente utile
Per riuscire a meglio intendere a meglio definire il nostro impegno
Una riunione larga
Con quale criterio il criterio il più possibile oggettivo non avendo ancora noi nessun organismo costituito
E quindi abbiamo invitato a partecipare
I compagni che facevano parte della direzione del partito
Della rifondazione
E che sono con noi
I compagni che sono stati presidenti delle commissioni del Comitato politico nazionale
E numerosi anzi tre su cinque
Sono con noi
E poi i compagni che in ogni regione sono il punto di riferimento
Certo provvisorio
Ma il punto di riferimento per questa nostra impresa
Di ogni regione delle venti regioni italiane
E inoltre i compagni deputati e senatori
Che hanno deciso
Di accogliere
La richiesta di votare a favore del governo Prodi e che oggi si sono schierati con noi
Una riunione larga nella quale come dicevo cercheremo di valutare con grande attenzione tutte le questioni
E definire un orientamento
Si cerca da parte di D'Alema sollecitato in questo dal Presidente della Repubblica come è logico
E arrivare era più mente a una conclusione
Io mi al gruppo
A una occlusione
Se ci sono condizioni o no questo è il Tito
Per dare vita al governo quindi una conclusione ancora preliminare
E se come penso
Vi saranno queste condizioni preliminari allora entro pochi giorni
Per finire
Di comune accordo si accordò ci potrà essere
Per il programma e per la composizione del ministero
Io non so che cosa
Che cosa ci proporrà al momento culminante
Massimo D'Alema che cosa ci proporrà per Lura questione e per l'altra
Ma naturalmente
Non viviamo fuori della realtà conosciamo grosso modo i modi di pensare
Quello che si dice
Quello che ci propone
E quindi una qualche idea
Possiamo già farcela abbiamo il dovere di farci una qualche idea al riguardo
Se nasce il governo presieduto da D'Alema noi avremo una prima novità
Che io considero significativo
E cioè un governo presieduto da un leader dirigente il dirigente del partito non soltanto di maggioranza relativa in Parlamento e nel Paese
Ma di un leader il segretario del più importante partito della sinistra italiana
Di una sinistra lo sappiamo tutti io lo so credo tutti voi come me
Di una sinistra non certo antagonista di una sinistra moderata
Di una sinistra quella che fa faceva capo prima il PDS oggi al DS
Che in qualche modo si collega
Alle altre forze della sinistra oggi esistenti e prevalenti in euro
Un leader dunque
Di sinistra che assume per la prima volta in quanto tale potrebbe assumere la Presidenza del Consiglio dei ministri
E che potrebbe dare vita a un governo il quale in qualche modo cerca di essere in consonanza con quanto avviene negli altri più importanti UE avvenuto o sta avvenendo
Negli altri più importanti Paesi d'Europa
In Francia Inghilterra
Ora anche in Germania
Anche in Russia
Si sono formati si stanno formando
Governi o di sinistra o di centrosinistra
Governi dunque che cercano di esprimere
Una politica che in qualche modo segni un distacco
Rispetto alla politica condotta in tutti questi ultimi anni del nostro continente
Se anche in Italia dovesse sorgere
Un Governo di questa natura
Può presi non ne sono sicuro può non ne sono certa
Ma può aprirsi
Una prospettiva diversa
Fare in modo che in Europa
Nell'insieme dell'Europa
Per lo meno nei Paesi fondamentali dell'Europa
Si metta fine alla politica che la caratterizza
La politica del liberismo selvaggio
Del dominio delle leggi e delle regole del mercato e del profitto
Per Domenico capitalistico
Una fase nella quale il tema principale possa essere quello di organizzare in modo diverso la vita economica
La vita sociale
Garantendo una migliore e maggiore occupazione combattendo la disoccupazione di massa
Soltanto nella Comunità europea quindi nell'Europa occidentale
Abbiamo venti milioni di disoccupati
E che possa difendere e anzi rinnovare le conquiste
Le conquiste dei lavoratori che sono state intaccate duramente in questi ultimi tempi
Che sono state strappate conquiste secolari di un secolo di lotte del movimento
Del movimento dei lavoratori italiani e degli altri Paesi dell'Europa
E per questo dunque
Di per sé un fatto
Di rilievo
Significativo che abbiamo il dovere di apprezzare e di apprezzare positivamente
Se in questo governo ci saranno le condizioni
Relative al programma relative alla composizione
Favorevoli positive
Il nostro partito
Può entrare a far parte di questo governo
Può dare il suo appoggio alla nascita di questo governo alla sua vita
E può direttamente assumersi una responsabilità nella partecipazione
Al governo spesso
E se i comunisti
Lasciatemi dire i comunisti autentici quali noi cerchiamo di essere
E di esprimere
Con il nostro movimento e se i comunisti
Entreranno nel governo
Questo potrà incidere ulteriormente a dare al governo un'impronta avanzata più avanzata
Un'impronta che faccia di questo governo una compagine
Che ha come obiettivo
Quello di cui io parlavo
Certo questo non sarebbe un governo di sinistra
Ma un governo di centro sinistra
Come sono i governi oggi dei paesi che ho citato
Anche in Russia è sorto un Governo di centro sinistra
E quando poco più di un mese fa
Mi sono recato per una conferenza mondiale
Dei parlamentari
A Mosca
E ho potuto in quella circostanza incontrare il compagno gitano egli stesso mi diceva
Quello che poi si è verificato
Contribuire alla formazione di un governo di centro sinistra mi ricordo
E lui mi disse adesso quando uscirai incontrerai qualche corteo qualche comizio e per la verità ne ho incontrati piccoli cortei piccoli comizi attorno alla Piazza Rossa
Ed in questi i comizi mi faranno molte critiche
Diceva gitano
Perché vorrebbero potere avere di nuovo un governo un governo comunista
Un governo che porti avanti
Ideali principi
Del socialismo
Di tipo rivoluzionario ma non ce ne sono le condizioni
E dobbiamo invece dare vita a un governo che sia un governo
Democratico che faccia regine contro il dominio assolutista
Del presidente Eltsin
E che passo dopo passo
Possa riprendere le fila il tessuto di un'organizzazione indifesa degli interessi dei diritti delle conquiste dei lavoratori un governo di centrosinistra
Nel quale e gli diceva è sufficiente che ci sia la nostra presenza in questo caso una presenza qualificata
Per le capacità un paio di ministri e non tanto della quantità dei nostri rappresentanti in tale governo se in Italia
Io uscissimo a far vivere un governo appunto preceduto da un leader della sinistra italiana ed europea
Un governo nel quale possa esserci la presenza dei comunisti
Questa impronta verso una politica più avanzata potrebbe essere più forte ma dicevo non è un governo sinistra
è un governo di centro sinistra
E di questo governo certamente fanno parte forze del centro
Del Centro democratico in questo caso dei settori del partito popolare e di altri settori del centro del Centro democratico
Esistenti in Italia e che già avevano sostenuto il governo di Prodi
Che potrebbero farvi parte anche esponenti di un centro
Diciamo le cose come stanno
Che io non considero affatto un Centro democratico ma è un centro quello che fa capo all'UDR che è stato e che supposizioni che non possono essere certo da noi condivise
Il governo
Avrà al suo interno che avrebbe al suo interno
Contraddizioni
Differenze e certamente anche contrasti
Forse anche conflitti
Per potere fare avanzare una linea che possano essere volta per volta e nel suo insieme la linea più corrispondente ai bisogni alle aspettative
Del nostro popolo e del nostro Paese
Una linea
Che potrebbe essere tale
Da poter in qualche modo non soltanto garantire quell'equilibrio necessario
Nel campo finanziario
Nel campo economico nel bilancio dello Stato
Ma che riesca a consolidare anzi a migliorare le condizioni di vita a partire dall'occupazione
A partire dalla difesa del lavoro laddove c'è e alla conquista di nuovi posti di lavoro
In modo particolare nelle zone
Dove la disoccupazione a livelli drammatici
Se non dovesse affrontare questi problemi e non sapesse indicare per questi problemi delle soluzioni adeguate questo governo non avrebbe motivo di avere né il nostro appoggio né tanto meno la nostra presenza
è un Governo fresco
Che avrà dinnanzi a sé e avrebbe dinnanzi a sé
Compiti molto ardui molto a
Perché si tratta di riuscire a fare meglio di quello che è stato fatto dal governo precedente
Il governo di Prodi
Si tratta di riuscire a fare non soltanto meglio del Governo precedente
Ma riuscire a incidere a incidere effettivamente
In una politica che noi chiamiamo di rinnovamento
Di progresso sociale
Di sviluppo economico equilibrato
E per fare tutto questo
Occorrerà un grande impegno un grande sforzo
Io non lo so
Non lo so se questo governo potrà costituirsi
E non lo so ancora
Se noi potremo dare definitivamente il nostro appoggio e garantire la nostra presenza
Era meglio
Meglio molto meglio
Potere dare vita contribuire a dare vita a un governo con una composizione diversa
Perché la composizione stessa del governo non siamo ingenui
Non siamo nati ieri
La composizione del governo incide sul suo programma
Sulla sua politica
Sui suoi orientamenti
Sarebbe stato molto meglio
Sarebbe molto meglio
Poter evitare in questo governo la presenza di uomini che vengono direttamente dall'altrui R e cioè da quel movimento alla cui testa c'è Francesco Cossiga
Sarebbe stato molto meglio sarebbe molto meglio evitare la presenza di questa forza di queste persone all'interno del governo
E di queste persone ovviamente dovremo discutere una per una
E la nostra parola potrà essere a questo riguardo una parola decisiva
Ma io vorrei dire qui pacatamente
Molto pacatamente
Perché è questione sulla quale occorre che la riflessione non soltanto fra di noi
Sia limpida e forte
Ma che possa al di fuori di noi e arrivare
Ad investire
La coscienza la mente
La sensibilità di tanti e tanti e tanti compagni che con noi non sono venuti e ancora non sono ma che erano con noi nello stesso partito fino a qualche giorno fa
Non è vero
Non è forse vero
Che se Fausto Bertinotti avesse deciso
Di dare il suo appoggio a un governo presieduto da Massimo D'Alema non avremmo nessun bisogno di avere Francesco Cossiga della scuola
Ma non è vero
Sì è vero
Se Fausto Bertinotti ancora oggi
Fa ancora in tempo
Abbiamo ancora qualche giorno
E ogni ora che passa è un'ora pesante in queste giornate
E ogni ora deve essere tale da portare a riflettere a valutare a valutare mi auguro caro Fausto
Gli interessi generali dei lavoratori del Paese
E non soltanto le esigenze di lanciare più alti e più forti certi slogan
Urlando e gridando certe parole d'ordine guardando a quelli che sono gli interessi generali delle masse popolari dei lavoratori
Ancora c'è la possibilità
Non puoi dare il tuo voto a questo governo
Perché ritieni che questo governo dovendo portare a compimento è cosa ovvia
Lo sanno anche i bambini
Che non può prescindere
Dalla legge finanziaria che non è la nostra
Nei confronti della quale abbiamo espresso esprimiamo tante Riserve tante critiche che vogliamo migliorare e correggere
Nel corso dell'iter parlamentare ma di Risi deve partire se si vuole guardare alla realtà per quella che essa è non per quella che noi vorremmo che sia ebbene se anche non ti senti di dare il tuo voto potresti dichiarare la tua astensione e l'astensione sarebbe sufficiente ad avere una maggioranza autonoma
Intendo
Vengo dalla for
Sì io ha dichiarato accompagna lei lo ha fatto notare questa mattina con la franchezza di sempre io ho dichiarato e c'eravate parecchi di voi al Metropolitan
A Roma domenica scorsa che non vogliamo i voti di Cossiga come voti che possano essere sostitutivi rispetto a quelli che se ne sono andati
Nei confronti del governo di Prodi
Che questo mio intento io lo confermo
Abbiamo al Senato la maggioranza senza Cossiga
Abbiamo la Camera la metà esatta un voto in meno della metà esatta
Senza i voti di Cossiga
E basterebbe un piccolo pugno di voti
Per formare la maggioranza che al Senato c'è già è che la camera potrebbe essere acquisita in questo modo
E questo è quello che il nostro intento
E questa è una responsabilità grande che si assumono a coloro che ha questo non vogliono pervenire creando le difficoltà per la vita di un Governo che dice Aversa potrebbe essere segnato marcato fortemente da una caratterizzazione
Verso sinistra non ancora il governo delle sinistre ma un governo di centrosinistra fortemente marcato a sinistra
Quando è caduto il governo Prodi
E quando è caduto il governo Prodi per un solo voto di differenza
Perché vi sono stati i deputati sia pure in minoranza
Del gruppo che allora era unito di Rifondazione
Tredici deputati che hanno votato contro il governo Prodi quando è caduto il governo Prodi voi lo ricordate
Ho detto abbiamo detto
Che era necessario andare alle elezioni
E questo continua a essere il primo punto di vista credo il nostro comune punto di vista perché quando cade una maggioranza in Parlamento una maggioranza che è quella voluta dagli elettori il ventuno di aprile la maggioranza che si è raccolto attorno frodi una maggioranza composta una maggioranza fatta
Di chi era dentro al governo e di chi era fuori del governo di chi aveva partecipato a una la stessa coalizione quella dell'Ulivo e chi come noi
Aveva sostenuto quella coalizione con quello che fu chiamato
Il processo di desistenza la forma della desistenza e comunque una maggioranza parlamentare
Quando viene a cadere una maggioranza parlamentare espressione della volontà del corpo elettorale e il corpo elettorale stesso che deve decidere qual è la nuova maggioranza che deve governare il Paese
Certo dal punto di vista costituzionale
è il Parlamento che decide sovrana
Ma dal punto di vista politico questa dovrebbe essere la logica in un sistema come quello che si sta creando in Italia non siamo noi che l'abbiamo voluto anzi l'abbiamo contrastato
Con questo tipo di legge elettorale
Con questa forma sia pure imperfetta di bipolarismo ma quando si arriva appunto a mettere in crisi una maggioranza quella uscita dalle elezioni e con nuove elezioni
Che si deve decidere da e valutare quale la maggioranza in grado di governare la Repubblica
Ma questa nostra posizione non è condivisa
Non è accettata
E non basta siamo noi per decidere di fare le elezioni
Delle lezioni che avremmo affrontato in grandi difficoltà
Perché si trattava di condurre di fare una campagna elettorale
Con un Governo battuto dal Parlamento
E di un Governo che aveva determinato anche e come non sottolinearlo molti
Per la inadempienze e per i propri errori
E quindi
Una campagna elettorale
Che sarebbe stata una campagna elettorale molto difficile
No non è stato il Presidente della Repubblica chiariamo questa vicenda
A sostenere certe tesi
Ma siamo noi che abbiamo espresso al presidente della Repubblica
E abbiamo a voce alta espresso il pensiero che
In tanti e tanti cittadini italiani
Sappiamo che delle elezioni delle lezioni immediate
Potevano portare possono portare a dei rischi gravi
E questi rischi
Non sono tanto i rischi che possa vincere una coalizione di centrodestra questo fa parte
E le regole della democrazia
Il centrodestra e quindi a dare vita a un governo che è un Governo sarebbe di centrodestra
Con gli uomini della destra
Capi del governo capo del governo ministri sottosegretari
Ma avremmo avuto anche avremmo avuto anche con un Parlamento di destra
Il rischio pericolo concreto fra qualche mese
Perché a maggio scade il mandato del presidente della Repubblica
Di eleggere al Quirinale è un presidente della destra
Un uomo della destra
E magari lo stesso Silvio Berlusconi come presidente della Repubblica votato dalla maggioranza di un Parlamento di destra per sette anni al Quirinale senza poter promuovere
E senza potere trovare altre soluzioni
Queste sono le preoccupazioni diffuse e malgrado queste noi continuiamo a dire
Che sarebbe necessario che è giusto che è corretto ricorrere alle elezioni ma questi pericoli questi pericoli perbacco
Che attraverso la caduta di Prodi si potesse arrivare alle elezioni
E attraverso le elezioni a un governo di destra e attraversa un Parlamento di destra un Presidente dalla Repubblica diventa tu Bertinotti vuole avervi presente in quando hai preferito qui fa accampato non avrei detto fuori devono essere compatibile con il seguente controlliamo
Non c'è
Non c'è mai un atto politico mai mai c'è un atto politico che si atto politico
Che quando lo si compie
Posso a prescindere dalle conseguenze che esso determina si possono valutare
In un modo o nell'altro le conseguenze ma vanno valutate
Si possono valutarle per respingerle anche quando sono magari drammatiche perché ci sono magari altre esigenze superiori ma non mette la testa sotto la sabbia
Non nascondere la realtà non evitare di giungere al chiarimento all'approfondimento alla determinazione
Di quelle che possono essere appunto gli affetti le conseguenze di ogni atto politico e questo è vero ed è una delle tante ragioni
Che si sono manifestate nel dibattito interno al nostro partito al Partito della Rifondazione intendo dire e nei suoi gruppi dirigenti appunto
Sulla valutazione sempre
Quel contesto politico
Quanta ingenuità quanta superficialità e tengo basso il tono della voce
Quanta ingenuità e superficialità
Nel pensare che i contenuti possano di per sé
Essere
La questione dirimente
Non c'è ma il contenuto un male il contenuto
Che possa prescindere dal contesto generale
Anche la lotta di una categoria
Anche la battaglia di una fabbrica
Deve tenere conto del contesto per superarli
Per cambiare
Per il impedire che esso incita i pesi sulle conclusioni di quella lotta ma sempre vi sono delle questioni di carattere generale che a volte sono le cosiddette compatibilità economiche
Che a volte sono il quadro finanziario generale il processi produttivi
Che comunque sono le questioni politiche generali quando si affrontano questioni che riguardano la vita di un governo la maggioranza nel Parlamento
Mettere in crisi un Governo è una cosa normale in democrazia
Mettere in crisi un governo è persino fisiologico naturale
Quando questo governo secondo chi lo mette in crisi
Non è adeguato ai bisogni del Paese non corrisponde alle esigenze o compie degli errori inaccettabili e normale ma se al dovere di valutare le conseguenze
E allora mettere sul piatto della bilancia l'una cosa anche l'altra o come io
Come io vedo
E ricordo con amarezza
Quel momento
In cui Fausto
Si è dovuto mettere a capo chino
Nell'aula di Montecitorio
Di fronte al tripudio della destra e della destra estrema la destra di sempre
Quella del movimento sociale oggi Alleanza nazionale e quella di oggi perché perché aspetti ancora più pericolosa di quella che fa capo a Silvio Berlusconi la loro pesta il loro tripudio il loro applauso
E ho visto come una scena drammatica che amareggia avanti a me che avevo opinioni di parte
Ed è l'uomo come Fausto Bertinotti dirigente politico dirigente dei lavoratori
Doveva essere moltiplicato umiliato era il movimento degli operai che veniva mortificato in quel momento però la lotta dei lavoratori che li compensa in quel momento dal tripudio delle destre
E come vedo adesso l'assurdità
Di un atteggiamento
Che lo trova escluso
Rispetto al modificarsi dell'atteggiamento delle destre e con la nascita del governo
Che potrebbe essere presieduto da Massimo D'Alema manifesta tutta la sua rabbia
Tu una destra
Che dimostra appunto con la propria rabbia anche la propria impotenza
E c'è un attacco nei confronti di questo tentativo
L'avete letto lo vedete sui giornali dove detto sentite alla televisione
Non soltanto dalla destra non so che cosa decideranno oggi
I deputati senatori di Forza Italia di Alleanza nazionale degli altri
Sabotare i lavori del Parlamento dare le dimissioni ritirarsi dal dibattito non lo so cercheranno forme forme iniziative di un'azione
In un'azione che può rasentare anche i tentativi di sovversione
Pericoloso
E vediamo anche che cos'è oggi
L'atteggiamento molto pesante
Molto pesante
Che deve fare riflettere
Da parte dei vescovi italiani non so se dalla maggioranza dei vescovi italiani comunque dai loro rappresentanti più autorevoli
Che si schierano apertamente
Nei confronti di un Governo che ancora non è sorto
Per cercare di impedirne
La nascita e allora di fronte a questi fatti a queste realtà quelle di qualche giorno fa quando Prodi è caduto e di quelle di oggi nel momento in cui si vede
Quale deve essere quale deve essere il punto di vista la collocazione di una forza che si richiama al mondo del lavoro c'è un punto di riferimento che deve essere sempre chiaro
Ed è quello di schierarsi contro la destra di impedire il successo dalla destra dibattere la testa e come Conferenza mi sembra
Il riferimento tutto poteva essere diverso
Tutto potrebbe ancora essere diverso il tutto potrebbe essere ancora diverso
Se noi potessimo
Ottenere
Ottenere
Qualche nuovo comportamento qualche nuovo atteggiamento
La parte di Rifondazione
La manifestazione che è stata tenuta ieri a Roma affollata
Con la partecipazione di decine di migliaia
I cittadini di lavoratori di giovani di ragazze
è l'espressione di una vitalità di Rifondazione alla quale noi tutti abbiamo contribuito ma oggi occorre
Occorre cari compagni
Che a quel popolo che a quelle forze che a quelle masse
Generose combattive
Sì quindi che una prospettiva
Che non li porti a chiudersi
Agli Solar Rossi
Per numerose che siano al distaccarsi
Dalla realtà del Paese
Quelle forze potrebbero essere
Era presentare un contributo grande e significativo
Nella battaglia che si deve sviluppare in Italia
Per il rinnovamento del Paese
Come si può ma come si può sostenere
Questa esigenza
Elimina la legge finanziaria
E poi tutto potrà essere discusso potrà essere possibile
E anche il governo di D'Alema allora dice Bertinotti
Potrebbe essere oggetto potrebbe essere uno strumento per la battaglia del rinnovamento al quale dare alla quale dare
Il proprio contributo diretto o indiretto
Ma non ci si accorge dell'assurdità
Di questa posizione
Come se la legge finanziaria forse tutto
Come se al trentuno di dicembre una volta approvata la legge finanziaria non vi siano altre possibilità
Finisce la vita
Finisce la politica
Finisce la realtà
Ma se anche questa legge finanziaria che non è certo quella che occorre venisse approvata fosse approvata
Magari con l'astensione se non con il voto favorevole direi con il voto di astensione tecnica per potere consentire di uscire da questa vicenda ma non è vero che dal primo di gennaio la lotta a Colico cominciare
La battaglia polipo rendere e quello che non è stato ottenuto non si può cercare di ottenere e di strappare ma qui veniamo una delle questioni che
Poi ci sono le questioni di fondo e cioè
Se è molto più utile e più positivo
Riuscire a sostenere la difesa degli indirizzi dei diritti degli interessi per i lavoratori delle masse popolari
Tenendosi fuori
O cercando invece dal di dentro
Di poter esercitare la nostra influenza l'influenza positiva delle forze della sinistra
La concezione che ci ha trovato di Vicky una visione che ci ha trovato divisi negli ultimi tempi
E che ha portato mano mano a quella contrapposizione
A quella lacerazione è oggi alla separazione
Quando si è arrivati a decidere
Di votare contro la Finanziaria del governo Prodi che certamente non realizzava la svolta
Ma che conteneva già comunque in sé qualche elemento innovativo quando si è deciso di mettere in crisi il governo Prodi se compiuto io credo
Un errore che peserà a lungo nella vita politica del Paese
Perché si è messo in crisi un Governo
Legittimamente incerto
Si è messa in crisi una maggioranza
Legittimamente certo
Ma un governo e una maggioranza che erano l'espressione
Responso elettorale
Un Governo è una maggioranza
Che non ci sono più oggi alla Camera dei deputati
E dunque
Che crea apre
La possibilità di dare vita a delle soluzioni che possono essere di un segno o dell'altro
E nei confronti delle quali soluzioni
Occorre avere una capacità
Lucida
Serena obiettiva di valutazione cosa dobbiamo fare
Le lezioni non riusciamo ad averle
Non riusciamo a ottenere quello che dovrebbe essere lo sbocco sia pure
Drammatico
Di una crisi che si è determinata
E allora un governo deve esserci nel Paese
E senza il nostro appoggio
Questo governo non può sorgere
Non perché non ci siano i voti
I voti possono essere ricercati anche al di fuori nel nostro movimento del nostro partito
Ma un governo da parte di Massimo D'Alema non sorgerebbe
Non può sorgere non vuole che sorga lo stesso presidente designato se non può contare sul nostro appoggio certo interessato
Conosco Massimo D'Alema lo conosco meglio di tutti voi
So benissimo
Quanto di calcolo viene nei suoi disegni nei suoi intenti
Quanto vi sia
Rivolto a cercare in ogni modo di imbrigliare altre forze so benissimo tutte cose
Che ho imparato con una lunga esperienza ma tutto questo è anche chiaro per una ragione o per l'altra
E gli
Non accetterebbe di dare vita a un governo
Se non ci fosse il nostro contributo e la nostra diretta partecipazione allora qual è l'impasse che si determinerebbe
Qual è la soluzione che si creerebbe una soluzione certamente all'ultimo momento una soluzione straordinaria come quella che vogliono i vescovi
Come quella che vuole la Confindustria
Come quella che vogliono le forze dell'estrema destra
Probabilmente un governo cosiddetto tecnico un governo che vada da qui fino al momento per lo meno della e la fine del semestre bianco e cioè al maggio dell'anno prossimo ma un governo
Contro il quale certo potremmo levare
La nostra protesta la nostra critica la nostra lotta
Ma un governo che farebbe andare all'indietro la vicenda politica del Paese
Addio addio ad ognuna delle aspirazioni e addio anche a quelle che sono state a sia pure parziali nostre conquiste ecco quali sono i punti qual è il punto sul quale occorre riflettere e sul quale occorre al momento opportuno adottare le nostre decisioni
Dietro questa questione del governo vi è un modo di concepire di concepire la politica la natura la prospettiva stesse del del nostro partito la sua strategia
Io non credo non credo per lo meno non sono convinto
Che la la soluzione proposta oggi da Massimo D'Alema
Quella di un dare vita a un governo
Con la partecipazione anche dell'UDR
Possa impedire
Impedire
La possibilità
Di portare avanti una politica adeguata
C'è questo pericolo
C'è sul serio
E questo pericolo peserà dall'inizio
E se poi il Governo inizierà il suo cammino
Lungo il suo cammino
Questo rischio è sempre presente
è sempre incombente
E occorre quindi
Averlo ben dinnanzi per contrastarlo per combatterlo e comunque
Noi abbiamo posto
Indicato
Quelle che secondo noi sono le esigenze le abbiamo espresse
Con la franchezza
Che è dentro di noi
E sono le questioni che avevamo con forza cercato di evidenziare proprio nella battaglia comune di questi ultimi tempi
La disoccupazione il mezzogiorno e trentacinque ore
La sanità la casa i trasporti a scuola sono questi problemi
Per ognuno di questi problemi si possono adottare soluzioni di un tipo di un altro tipo
Non siamo
Disattenti
Non siamo neppure
Forse che possono essere raggirati
Abbiamo conoscenza ed esperienza
E non siamo abituati
Non siamo abituati
In tutta la nostra vita
Lo abbiamo dimostrato
A chinare il capo o piegare la schiena siamo una forza che portatrice di una esperienza ed una storia
Forte combattiva e dunque non si può pensare non si può contare su di noi
Per delle soluzioni che non possiamo condividere non possiamo accettare
Succeda quel che deve succedere
Ecco come stanno le cose
Per quanto riguarda la nascita di questo governo la necessità di dare vita ad un governo
Che in qualche modo veda la nostra presenza la nostra partecipazione qualificata
In modo di cercare di costruire una politica
Adeguata ai bisogni e alle aspettative
Ma tutto questo ci riporta anche al perché al perché siamo i giunti a questa divisione a questa separazione
A questa lacerazione
Che rende tutti noi
Così preoccupati per il presente e per il futuro non soltanto per noi
Ma per il movimento di cui cerchiamo di essere l'espressione anche per quanti e quanti sono rimasti con Rifondazione non sono venuti o non verranno corno
Perché oggi c'è bisogno di fare chiarezza
Una grande lucida chiarezza nelle proprie impostazioni e questa chiarezza
Non la vedo non la sento
Da parte dei dirigenti di Rifondazione
Una politica una scelta sempre gridata
Ma che ha portato
Quel partito
Il giorno dopo giorno
Supposizioni
Che lo hanno isolato
Che lo hanno isolato non soltanto nel palazzo dalle altre forze democratiche dalle altre forze della sinistra
Anzi determinando una frattura con le forze democratiche con le forze della sinistra molo hanno isolato nella società
In mezzo al popolo non bastano le avanguardie
Anche quando sono combattive non bastano le avanguardie sono necessarie sono indispensabili
Ma quando esse si distaccano si distaccano
Alla grande massa dei lavoratori dalla grande massa del popolo finiscono per non portare a nessun risultato ma anzi a infilarsi sempre di più in un tunnel
In fondo al quale non c'è la luce non c'è la prospettiva
E più si insiste e più ci si accanisce in una scelta di questo genere più si aggrava questa condizione
Tutto questo non è sorto soltanto nell'ultimo giorno dell'ultimo momento gli ultimi momenti sono
La solita goccia che fa traboccare il Pd il vaso
Ma si sono manifestati da tempo
E io ricordo
Che già un anno fa qualche compagno l'ottenimento del
Quando ci fu la crisi di governo che poi fu risolta
E pur risolta perché allora ci battemmo a partire da me stesso con grande energia per evitare che quella crisi portasse alla rottura definitiva per ricomporre la per ricucire la
E siamo riusciti anche per merito
E soprattutto merito di Bertinotti
A strappare l'impegno per una legge che ancora non è stata realizzata quella delle trentacinque ore ma già allora si manifestò il dissenso
E ne parla
Ma con grande difficoltà
E io sento ancora oggi
Pensare su me stesso
Il ritardo con il quale ho avanzato quelle considerazioni che oggi pubblicamente riesco ad esprimere feci un articolo certi
E anche molto critico ma non sul raccordo
E fece un discorso al Comitato politico nazionale suscitò discorre commenti
Consensi dissensi
Ma non divenne motivo di discussione in tutto il partito
Perché
Perché questo è stato
Il mio modo di vedere
Conoscendo le differenze conoscendo i contrasti conoscendo i pericoli i rischi che si potevano determinare con la critica con il dissenso
Il timore di una divisione e gruppi dirigenti e quindi una divisione nel partito e quindi una preoccupazione di tenere salda
L'unità l'unità del nostro partito malgrado le differenze e Marco il contrasto
Ho fatto bene ho fatto male
Abbiamo fatto bene tutti insieme
Io credo che oggi sia mio dovere direttiva anche a voi
Che siete tra i compagni e le compagne che in tutta Italia hanno avuto sempre il ruolo che guida di avanguardia
Prima del nostro movimento e poi del partito che oggi siete così numerosi ho il dovere e potete capire
Con quanta fatica io debba sostenerlo
Che ho sbagliato
Ho sbagliato perché ho dovuto avrei dovuto alzare la mia voce prima avrei dovuto fare leva sul modo di pensare e di vivere dei compagni e chiedere il dibattito il partito per arrivare arrivare alla partecipazione grande invece il giorno dopo giorno qualcosa non si perita Ava non si vedevano un si otteneva ecco
Ecco
Qual è stata la vicenda di Rifondazione degli ultimi tempi una politica che diventava sempre più velleitaria
Minoritaria voglio dire neanche soltanto estremiste
Che poneva
Motivi e questioni volte ad affermare soltanto dalle regioni
La forza di certe ragioni che era grande che ed è grande ma senza rendersi conto che attorno a quelle ragioni
Perché esse potessero diventare realtà risultato Successo conquista occorreva e occorre ricercare il consenso quarta opzione la decisione di masse sempre più vaste
Senza di che quelle ragioni restano lettera morta
Non posso penetrare non possono andare avanti non possono procedere
Guai se noi dimenticassimo compagni soltanto per un istante
La necessità
Nella protesta
Dell'antagonismo guai se soltanto per un istante c'è sassi modi essere quello che siamo stati e che siamo c'è una porta che vuole cambiare la società che non accetta questo tipo di società che lotta per un'organizzazione diversa della vita economica dalla vita sociale della vita culturale guai c'è soltanto per un istante noi
Si arrende Simo
A considerare che lo stato delle cose esistente e l'unico possibile
E che non vi sono altre possibilità e altri sbocchi
Per la vita delle masse per la vita del paese guai se dovessimo renderci inchinarci di fronte alle difficoltà pure reali pure grandi
Cesseremo di essere una forza comunista
E invece noi abbiamo voluto appunto costruire
Un partito un movimento
Che sappia indicare alle masse la necessità permanente del cambiamento della trasformazione per rinnovamento profondo
Guai se dovessimo di staccarci
Dal modo di essere dei ceti più deboli
Più colpiti
Più sofferenti
Il disagio
Il disagio sociale
Il disagio umano
Guai se dovessimo pensare
Di non dovere considerare come è nostro dovere preminente
Quello di sostenere la lotta
La battaglia in difesa di questi diritti
E di questi interessi
Chi è senza lavoro
Chi cerca invano un posto di lavoro non soltanto nelle zone
Nel Mezzogiorno d'Italia ma anche queste in queste terre
Dove esiste una forza economica di gran lunga superiore guai
Guai se perdessimo il contatto con questa realtà se dimenticassimo trascura Asimo di essere noi i difensori di tutto questo guai per noi vai per i lavoratori guai per la povera gente
Non mi sento non posso sentirmi parte di un partito di un movimento che non metta a questi problemi al centro del suo impegno della flotta
Delle sue idee delle sue aspirazioni guai
Se noi facessimo questo il lavoro l'occupazione la sanità la scuola l'orario di lavoro la difesa del salario la pensione sono tutte questi motivi le questioni della nostra presenza della nostra vita
Ma diciamo sia anche diciamoci anche la verità
In questo mondo che a questa realtà
Che a questi rapporti di forza non soltanto dal Parlamento
Ma nella società questi rapporti di forza di classe che sono quelli determinati dalla ferrea legge della lotta di classe
In questa realtà che cosa avremmo dovuto fare
Sempre di più estranea al PCI distaccare chi o cercare viceversa di essere presenti e colui che ai senza lavoro penso
Al lavoratore che lavorano alla mai conosciuto di Napoli della Calabria
E il giovane vostro figlio che è senza lavoro
E quello che si trova in difficoltà perché non sa come assistere la propria famiglia quando ci sono le malattie che imperversano e non all'assistenza sanitaria garantita e non alla scuola possibile
Queste forze questi cechi e ancora quelli più miseri e ancora quelli più deboli
Quale deve essere il compito di una forza di combattimento
Quella di solare
I lasciarli nella loro condizione
O di cercare di collegare lì al movimento domande dei lavoratori del mondo del lavoro ecco il rimprovero più grande che io faccio alla linea
Che ha dominato gli ultimi tempi di Rifondazione che fa capo a Fausto Bertinotti
Di ritenere che si potesse difendere meglio questi diritti questi interessi chiudendosi in un ghetto
Come dice lui in una riserva indiana mentre quello che io cento necessario e con agganci al popolo essere dentro il popolo stabilire un rapporto fuori coprono nonché aveva non c'è altra via per la vittoria ai lavoratori di questi tre anche
Polveri io l'ho già l'ho già detto
L'ho già citato
In altre assemblee lo detto anche al Metropolitan ma vi assicuro che è stata per me la cavo cartina di tornasole quella che ha confermato quella che io considero la validità della nostra scelta
Quando già avevamo deciso
Di votare in dissenso col Comitato politico nazionale
I salvare di tentare di salvare il Governo Prodi ho partecipato una trasmissione televisiva
Quella di Vespa
E a un certo punto senza che io lo sapessi sullo schermo è apparso in collegamento da Genova don Gallo
Non è conosciuto qui ma a Genova è molto conosciuto il capo di una comunità
Di una comunità i disabili
I poveri
Vigente
Che ha bisogno di tutto
Una organizzazione grande vasta del volontariato genovese
Legata lì di fronte al porto di Genova alle tradizioni più grandi del movimento di lotta dei lavoratori genovesi e quando è apparso don Gallo e Vespa lo interrogava
Io forse l'avrete notato mi sono messo la mano davanti agli occhi perché temevo la sua risposta
Perché don Gallo era profondamente legato a Bertinotti
Condivideva sosteneva la sua la nostra battaglia
E quando parla preso la parola ho temuto che mi dicesse hai sbagliato sono dalla parte di Bertinotti
E invece
E invece don Gallo chi di voi lo ha sentito lo può confermare se lo ricorda
Mi ha detto dalla televisione io ti abbraccio e sono contenta Rho Armando perché senza una posizione più
Fece l'opposizione necessaria però poi rituale necessaria e di chi ha capito che appunto ma anche la condizione dei dei poveri può essere portata avanti se è collegata
Con il grande mondo del lavoro e non vi è possibilità di collegarla con il grande mondo del lavoro se non si stabiliscono nella difesa della propria identità
Nella difesa dei propri principi nella difesa dei propri ideali ma anche quella cortezza quella duttilità per cercare le intese per cercare le alleanze per cercare l'unità l'unità tra gli operai l'unità tra coloro che vivono il proprio lavoro e non sono però mai tra gli insegnanti tra gli artigiani taglia i lavoratori autonomi tra la gente che sente il bisogno
Di una politica diversa avere più fiducia in questa possibilità e non arroccarsi in se stessi ecco quale state quale
La ruggine di fondo
E la diversità del dissenso per contrasto
Per cui allora la battaglia attorno alla Finanziaria
Battaglia per tanti versi necessaria e giusta è diventata più un pretesto un pretesto per potere determinare
Il passaggio all'opposizione
Il passaggio all'uscita da quella maggioranza
E ne ho capito anche le ragioni non le ho condivise
Per cui si è pensato
E do la buona fede
Che fosse necessario rompere con quella maggioranza
Per evitare
Che questi Cecchi di cui parlavo più bisognosi diseredati in maggiori difficoltà
Potessero accomunare anche Rifondazione alle altre forze politiche
E quindi a manifestare un distacco
Dallo stesso movimento e dalla stessa partecipazione alla vita politica la vita sociale e tanti sintomi ci sono ci sono stati e ci sono che confermano
La realtà di questo pericolo di questo rischio
Ma bisognava e bisogna
Superarlo in ben altro modo
Ricercando appunto quelle possibilità di successo quante volte ci siamo detti compagne e compagni di Torino
Che non basta avere ragione ecco bastasse
Avere ragione o
Saremmo da secoli i lavoratori sarebbero la testa alla direzione
Per i loro Paesi della società non basta avere ragione
Avere ragione fondamentale
Perché dà più forza alla nostra lotta
Occorre attorno le nostre ragioni
Cercare consensi che le facciano avanzare
Che le facciano vincere
Che ottengano dei risultati
Ecco dove si è manifestata la differenza
Ma questa differenza
E vengo al punto che poi ha determinato a separazioni in Terna
Non si è cercato
Malgrado le differenze di trovare il momento della sintesi
Sapete
Che non sto esagerando
è la verità
Io non ricordo una sola riunione
Se sbaglio mi si interrompa pure
Una sola riunione
Di segreteria di direzione del Comitato politico nazionale di un convegno
Nel quale Bertinotti fa la relazione poi tira le conclusioni una riunione nella quale egli delle conclusioni
Dicesse qualche cosa di diverso da quello che aveva detto nella relazione
Per tenere conto del dibattito del contributo delle opinioni diverse tirare rosse
Perché ci sono opinioni diverse alcune delle quali sono ineliminabili nella loro diversità perché quello era un movimento che nasceva e si costruiva con culture diverse con concezioni diverse con storie diverse e il tener conto non per rinunciare alle proprie dei ma il tener conto il cercare uno sforzo di sintesi
Che il compito primario di ogni dirigente a qualunque livello
Che sia segretario di un sindacato
Che sia segretario di un'associazione Democratica che sia segretario del condominio e che sia soprattutto un dirigente politico ha il dovere preminente quello di ricercare quando ci sono le differenze non di cadere nel compromesso deteriore
Ma di trovare
La possibilità di andare avanti tenendo conto delle posizioni diverse quando si arriva al voto la sintesi non è più possibile
Ecco perché sempre dicevamo
Cosa volete questa conta perché è questa conta quando si tratta di votare poi o si vota sì o ci votano o ci si astiene la sintesi non è più possibile ma bisogna creare prima le condizioni di questa sintesi
Di questa possibile convivenza
E questo è quello che è stato lo sfregio
Che più mi ha ferito
Nella vita del partito
E certo non tra gli ultimi ho contribuito a fondare e a far crescere il Paese è quello che più mi ha ferito sul fuorigioco nei confronti di fare lo sforzo di far intento di qua la grande impresa che era quella di mettere insieme culture diverse nature diverse storie diverse una grande impresa
è stata portata viceversa non soltanto a questa impossibilità di comprensione reciproca
Ma la
Distorsione della linea della strategia
Io non ho proprio nulla
E ci mancherebbe
Che io abbia qualche cosa da ridire con i compagni e le compagne che si proclamano si dichiarano di fede trotskista perché mai dovrei avere qualcosa da ridire ognuno la propria convinzione
E quando sono entrati nel nostro partito
Tutti avevano gli stessi diritti
Le stesse possibilità da qualunque storia provenissero
Ma il punto politico strategico
Che io pongo è che nel Comitato politico nazionale si è determinata una nuova maggioranza
Una maggioranza
Che ha dato appalto Bertinotti la maggioranza assoluta dei componenti da sola non l'avrebbe avuta la maggioranza assoluta del Comitato politico nazionale
Con il voto determinante di questi compagni di queste compagni di cui parlava
Legittimo certo
Ma sono compagni non perché si chiamano in quel modo non perché si richiamano a quelle concezioni a quelle idee
Ma perché sempre da che è sorto il nostro partito e loro presenza hanno contrastato la linea del partito legittimamente ma non sempre contrastata e agli ultimi congressi avevano espresso la loro mozione di opposizione di minoranza appunto e allora ecco che pur di fare avanzare una linea la linea che porta al minore attivismo
Che porta alle posizioni velleitarie che porta all'isolamento pur di fare avanzare quell'allegria
Si è rotto con chi aveva contribuito a fondare il partito della Rifondazione e si sono presi come determinanti i voti di chi ha sempre contrastato la lega la strategia di Rifondazione
Ecco qualche cosa che ha determinato un mutamento un mutamento profondo ed è per questo
Ed è per questo che siamo sorti è che siamo qui
Ha mai strati anche da questa esperienza
Alla quale possiamo certo trarre anche le condizioni
Per andare avanti
Ma mai strati anche ai nostri errori tra i nostri difetti
Siamo una forza
Comunista
E quindi una forza che combatte contro il dominio capitalistico e che perciò stesso è una forza antagonista
Compagne e compagni non amiamo gli opportunismi
No non amiamo il minimalismo no
Siamo e vogliamo essere una forza autenticamente antagonista anticapitalista
E nello stesso tempo una forza unitaria
Che cerca ogni possibilità d'intesa di convergenza e di unità con le forze a volte di un tipo a volte di un altro che possono consentire che andare avanti per la nostra strada
Per la nostra battaglia
Vi ricordate molti di voi vengono dal Partito comunista italiano
Quanti errori proprio di questo tipo quanti errori
Soprattutto negli ultimi tempi del PC
Errori
Che appunto avevano fatto di quel partito una forza non più antagonista
Che si era adattata adeguata
Alla compromissione politica
E sociali
E culturale
Non possiamo ritornare
A quegli errori
Siamo stati vaccinati
E quindi non possiamo pensare di riprodurre quello che non è comunque riproducibile
Ma che aveva avuto già allora da parte di tanti e tanti di noi critica dissenso
Sino poi giungere come siamo giunti alla separazione al congresso di Rimini per questa ragione
E d'altra parte
Gli errori di Rifondazione Comunista
Nel suo ultimo percorso
Di chiusura
Il minorità incapace di determinare quei processi che incidano che portino avanti una possibilità di sviluppo unitario di battaglia unitaria non dobbiamo
Ripetere questi errori
Non è facile
è un'impresa ardua
Ma è l'impresa necessaria ed è anche possibile
No non è vero quello che si dice non c'è spazio
Rispetto a un PDS o i DS che sono supposizioni moderate dare vita a quello che noi chiamiamo il partito chiameremo insieme quando faremo il nostro a nostra Assemblea
Costitutiva dei Comunisti italiani non c'è spazio per questa forza
Tra a forza di Bertinotti e la forza di D'Alema non avete spazio hanno detto e qualche giornalista anche scritto
Senza pensare a come stanno realmente le cose
Non c'è spazio se noi fossimo una forza
Ammissiva
Pronta
A inchinarsi rispetto alle scelte che sono le scelte dei Democratici di sinistra che non sono le nostre
E quelli che ci dicono ma perché non andate a fare la sinistra dentro a quel partito potreste far sentire
La voce anche più alta della sinistra che pure presente ed in quel partito dove ci sono tanti compagni
E compagni
Che condividono anche molte delle nostre posizioni no signori
No signori perché per avere la possibilità di esprimere la propria vocazione la propria ispirazione la propria determinazione antagonista bisogna avere agibilità politica autonomia
Dentro a quel partito saremo una componente una corrente magari rispettata
Che può anche fare dei bei discorsi
Che poi scrive degli articoli ma che non ha incisività
Per aver incisività bisogna avere appunto a quella che già prima di Rimini prima dell'OSCE della fine del PC molti di noi definimmo come l'autonomia ideale politica organizzativa dei comunisti
Non c'è
Questo pericolo e questo rischio per noi di confonderci con quello che rispettiamo ma che non è cosa che ci riguarda non è una posizione che non possiamo condividere
Ma attenti
Perché lo spazio
Non lo si conquista e non lo sia
Se se poi ci si riduce come Rifondazione si sta riducendo
Ad essere soltanto una formazione di protesta
Che lancia degli slogan che urla e più nulla è più pensa di avere consensi
E non si accorge di rimanere invece sola con se stessa
Oppure con qualche gruppo di tutto rispetto
Che non rappresenta una possibilità di incisività
Nella realtà economica nella realtà sociale la realtà politica italiana
Abbiamo lo spazio
Per svolgere la nostra opera di forza antagonista di forza unitaria
Di una forza autenticamente comunista
E per questo occorre avere un progetto
Un progetto certo non soltanto un programma tanto meno soltanto un programma per un governo ha un progetto
Un progetto che oggi noi dobbiamo inquadrare inserire in una visione politica
Che si apre ad orizzonti nuovi e diversi c'è oggi la possibilità in Italia in Europa ad indicare un progetto di rinnovamento della società verso sinistra
Nel modo in cui oggi alla fine di questo secolo all'inizio del nuovo secolo del nuovo millennio è possibile concepire la politica di una forza di sinistra
Di una forza comunista
E noi e i nostri compagni in altri Paesi dell'Europa hanno questa grande responsabilità
Un progetto che dobbiamo costruire tutti insieme
Quella che sarà la nostra costituente
Non potrà essere di poche settimane
Forse neppure di pochissimi metri mesi occorrerà appunto una partecipazione basta e tutta la intelligenza
Ape oggetto ecco il primo grande impegno che abbiamo dinnanzi ma non possiamo aspettare
Che la Costituente si faccia che il progetto sia definito e che tutto sia chiarito c'è bisogno di agire subito e occorre
Lo quindi le decisioni le determinazioni come quelle che avete adottato voi come quelle che si stanno dotando in ogni parte d'Italia oggi qui l'assemblea
è stata non avevo dubbi so che cos'è la nostra forza a Torino che come in altre occasioni ho detto è la punta di
Ante
Del movimento opera ah io e del movimento dei comunisti ma ieri ero
è la mia città di
Grano dove le difficoltà sono più grandi che da voi dove l'intero un po'dirigente o quasi tutto il gruppo dirigente è rimasto con Bertinotti
E ho trovato una sala gremita all'inverosimile il Salon o nelle scale corridoi come non si era mai visto una manifestazione che mi ha ridato grande fiducia sulla possibilità
Di successo della nostra azione e quello che avviene nelle
Le parti dell'Italy
Già avete sentito del Piemonte ma posso parlarvi della Toscana e del Lazio e delle Marche e di Trieste e della
All'Aprilia e dell'Abruzzo e persino della Puglia dove era va
Amo noi eravamo minoranza in tutti gli organismi e dove li si stanno ottenendo risultati importanti io credo sono sincero come sempre con voi che esclude qualche al età come la vostra come qualcun'altra probabilmente la maggioranza degli iscritti non verrà con noi sarà con Bertinotti a maggioranze
Ti visti la maggiora
Anzi a dei compagni
Che lavoro nel partito non pensate soltanto a Torino dove noi siamo la maggioranza è una maggioranza anche solida e basta ma abbiamo con noi io credo
Che so di non sbagliare penso di non sbagliare abbiamo con noi il consenso e la fiducia di quanto di non sono iscritti al partito ma
Hanno votato per il partito e poter hanno per noi quando ci sarà ad andare a votare che lettori le forze del popolo le masse popolari so che ci sarà
No discussioni nelle famiglie
Ieri
E c'è il marito da una par
E la moglie da cui
L'altra il padre da una parte il figlio la quell'altra lo so e sono lacerazioni terribili all'interno
O della sinistra spessa del nostro corpo del nostro movimento ma so che
Entro un periodo Preve noi riusciremo ad Abu dappertutto quei consensi che sono necessari
Per potere con positività con concretezza con realismo indicare la possibilità d'
Un successo per la nostra opera
E riflettete non è un caso
Che tanta parte degli amministratori locali siano con noi la maggiora
Za dei Consigli regionali di tutte
Agli è con noi e gran parte degli assessori dei consiglieri provinciali e comunali e perché mai e perché mai Nor
Restano con Bertinotti dove per lo meno una nicchia cederlo già costruita coloro che li criticano gli offendono di dover dipendere il loro posto dopo avrebbero difendere meglio in quel modo essere più tutelato garantiti e perché ha invece scelgono per noi perché sono eletti dal popolo escono le
In modo di pensare ad
Alta in movimento lunare a
Da in crescita oggi dobbiamo assumere le decisioni le determinazioni allora compagni in ogni quartiere
Ritroviamo il nostro punto di incontro rimbocchiamoci le maniche e in ogni comune e nelle ad
Yende e nelle scuole facciamo vivere rivivere
La forza dei comunisti
Certi esitanti pare
Non hanno deciso che cosa fare alloro ci rivolgiamo con animo
Eletto
E mai lanceremo nei nostri cortei nelle nostre manifestazioni mai
Gli slogan che ho sentito citare nel corteo di ieri
Pietro già