Lo stivale nel mare. Italia, Mediterraneo, Islam: alle origini di una politica

Io ringrazio
Presidente Giulio Andreotti Lucio Caracciolo Roberto Morozzo della Rocca per partecipare alla discussione quest'Libero di Vittorio Diana Rigg lo stivale nel mare Italia mediterranea in Islanda alle origini di una politica
Io vorrei dire che si tratta di un libro di storia di un libro erudito di un libro fondato sulla ricerca fondato sugli archivi che vuole individuare i primi passi dell'Italia unita nel mediterraneo
Le premesse ideali gli italiani nel Mediterraneo i cattolici italiani nel Mediterraneo la politica islamica dell'Italia e infine l'Oriental ricchissimo può apparire un libro
Dopo otto erudito un libro anche che si colloca su problemi che ormai sono remoti nei moti al Mediterraneo della guerra fredda remoti rispetto al Mediterraneo dopo l'undici settembre remoti rispetto al Mediterraneo di oggi in realtà questo libro contiene dei problemi che attraversano tutto il Novecento e che in una certa misura sono oggi attuali
Che cosa deve essere e quale politica l'Italia deve fare del Mediterraneo se io posso così riassumere anche un po'volgari Zare la tesi che attraversa tutto questo libro che un libro pieno di sfumature vorrei dire l'Italia deve essere
Una Rete nel Mediterraneo deve avere una politica articolata diffusa una presenza politica articolata e diffusa
Unitaria deve e può condurre una politica di potenza nel Mediterraneo questo mi sembra l'interrogativo che aleggia in queste ma nelle pagine di questo volume in cui si segnalano i passi
In certi
Qualche volta arroganti qualche volta di ricerca del nostro Paese
Fino alla praticamente potremmo dire fino al prima guerra mondiale
Ma dietro questo libro c'è un autore l'autore non è uno storico universitario lo dico questo verrà abbassata o per alzare perché si potrebbe dire che anche un modo di innalzarla perché dire storico universitario è un modo di diminuire
L'autore è
Un uomo appassionato dei problemi del Mediterraneo dei problemi del rapporto tra le religioni nel Mediterraneo islam e cristianesimo
Islam cristianesimo ebraismo è appassionato del problema del dialogo delle culture del Mediterraneo
Ma non ci dà qui un libro in cui ci dice che dobbiamo andare allo scontro di civiltà ok ci dice invece volemose bene ma un libro in cui tenta di ricostruire le tante piste di incontro e di scontro che si intrecciano in questo mare così complesso e così plurale
Quindi ci troviamo davanti a un saggio di storia ma anche a un libro che apre dei problemi del presente e abbiamo cui gli uomini giusti per trattarlo Roberto Morozzo storie storico del Mediterraneo in particolare del Mediterraneo balcanico se così posso dire il senatore Andreotti a cui si debbono a scrivere tante delle delle piste di presenza del nostro paese del Mediterraneo nell'ultimo mezzo secolo e che è un uomo che sicuramente ha avuto e ha una grande passione politica mediterranea una grande passione per l'intesa e la conoscenza dei popoli del Mediterraneo e Lucio Caracciolo direttore di Limes
Non ha bisogno di nessuna presentazione io vorrei dare innanzitutto la parola Roberto Moro
Dico subito questo libro di Vittorio Iannarilli unisce rigore scientifico e una capacità di suscitare interessa in un pubblico vasto tema cosa non comune
Descrive appunto come è stato detto le vicende della diaspora italiana nel Mediterraneo
Specialmente sulla riva sud che sono vicende stranamente dimenticate nei nostri anni si parla tanto di italiani scomparsi da certe zone come Istria e Dalmazia
Non c'è invece più memoria dei nostri connazionali nel Mediterraneo orientale lungo la riva sud
Eppure erano comunità fiorenti
Cento dieci mila italiani in Tunisia cinquanta mila nelle città ottomane nel Mediterraneo
Venticinque mila ad Alessandria e così via nell'insieme circa novecento mila italiani che non erano poche inizio Novecento quando le cifre democratiche dell'Italia e degli altri paesi rivieraschi
Erano molto inferiori a quelle di oggi gli italiani non erano i più ricchi fra i Levantini e gli occidentali su queste rive però erano industrie osi facevano tanti mestieri spesso erano artigiani
Anche pescatori architetti manovali Barbieri medici
A Costantinopoli avevano ci informa di Anárion monopolio come musicisti e pittori
In Tunisia erano o ebrei livornesi
Abili nel commercio
Oppure contadini siciliani che lavoravano duramente i francesi parlavano di in versione siciliana
Di siciliani cioè che come riportato da una fonte alla citazione che che mi ha colpito e la riporto siciliani che con una volontà quasi sovrumana Zappa vano se minavano cantavano e vivevano di un pugno di farina e di una cipolla cruda
Mangiando a volte perfino l'erba dei campi e facendo per due mesi delle grandi scorpacciate di fichi intanto piantava non la vigna e in pochi anni si trasformavano da affittuari i proprietari
Era anche così il la voglia di questi poveri siciliani di di arrivare di riscattarsi e trovavano una terra dura però che offriva loro questa possibilità
Gli italiani della diaspora mediterranea erano molto alquanto patriottici come spesso avviene agli italiani all'estero più che quelli dell'interno le feste nazionali
Non importa se religiose civili erano in genere osservate con devozione compresa quella recente del venti settembre a fine Ottocento
La nazionalità italiana s'in tutto il Mediterraneo era abbastanza rispettata
Da anche ricercata dei facile perché è facile da acquisire rispetto a quella francese e quella inglese o ad altri occidentali
E sembra che quando l'anagrafe di Livorno fu distrutto da un incendio tutti quelli che cercavano una nazionalità di prestigio prese da dichiarare ai consolati italiani di avere antenati livornesi cosa che non si poteva provare questa diaspora italiana comunque abbassi antica ecco non nasce certo nell'Ottocento deriva da una presenza millenaria
Dalle fortune delle antiche Repubbliche marinare e da una proiezione sul mare naturale per la penisola italiana
Minari ha il merito di dire una parola nuova non solo sul piano del racconto
Della descrizione di questa diaspora italiana ma anche ritengo sul piano storiografico perché normalmente lo schema che si apprende la scuola l'università e quello di una Italia risorgimentale
Patriottica che diventa nazionalista solo a fine Ottocento con Crispi
Cioè dall'idealismo mazziniano rispettoso di tutti i popoli e tutte le nazioni si passerebbe all'aggressività dell'età Cristina Chabod stesso ai lo strato la politica estera italiana nelle sue classiche opere come la politica delle mani nette del rifiuto di una politica espansionista almeno per trent'anni dopo l'Unità
Che raggiunta ovviamente sessantuno quindi fino a fine Ottocento
Questa questo astenere sì da avventure coloniali in realtà dire anche un fatto obbligato dalla mancanza di mezzi della miseria di capitali del nuovo del nuovo Stato
Comunque a leggere le pagine di analisi si vede bene come l'idea di una espansione mediterranea di una politica di influenza Esterna sul modello romano antico
Venga immediatamente alla mente di tanti uomini del Risorgimento non appena fatta l'Italia del resto sono anche grandi figure della vita internazionale della cultura internazionale che spontaneamente suggeriscono agli italiani di riprendere le via imperiali romane emiliana recita Stanley Dostoevskij Monsanto
L'idea di Mare Nostrum allora direi non è come appare da queste pagine non è un mito del fascismo ma una parola d'ordine diffusa già all'indomani dell'Unità
E l'affetto delle mito di Roma ben radicato nella generazione del Risorgimento del resto punto già l'elmo di Scipio dell'inno di Mameli
Ricordava l'espansione di Roma sul opposto sponda
Ciò che comunque interessante sapere che le aspirazioni italiane nel Mediterraneo
Si basavano su una effettiva presenza di connazionali lungo tutte le coste in questo senso non era un Progetto teorico ideologico basti pensare all'invidia
Di Parigi per la folta presenza italiana in Tunisia che fine Ottocento era cinque volte la presenza francese benché la Francia si fosse impadronita di questo Paese nel mille ottocentottantuno
Ma c'è una crisi c'è una svolta e della svolta della guerra di Libia
Gli italiani ben visti nel mondo ottomano e tutto sommato beniamini degli arabi e dei musulmani perché non avevano mai intrapreso avventure coloniali si rendono simili a inglesi e francesi
Svanisce la differenza italiana crolla la simpatia per l'Italia soprattutto la presenza italiana nel mondo ottomano scompare rapidamente
A Costantinopoli a Smirne a Salonicco di italiani sono fatti segno di tanta ostilità quanto prima erano ben voluti
La guerra di Libia cioè è un tornante epocale nel rapporto tra Italia e mediterranea parliamo del Mediterraneo islamico musulmano ottomana
In realtà la guerra di Libia vorrei aggiungere e anche un una svolta nelle sorti dell'Impero ottomano l'attacco italiano
A queste intero scatena infatti poi immediatamente le due guerre balcanica del dodici e del tredici che rovinano l'impero ottomano la cui integrità era fino allora sostenuta da tedeschi francesi inglesi per motivi
Internazionali
Queste due guerre balcaniche disegnano ex novo i Balcani e rendono incandescente la cosiddetta questione d'Oriente da cui viene poi nel giugno del quattordici l'attentato di Sarajevo il resto è noto anche se ovviamente sulle cause della prima guerra mondiale sono scritti migliaia di libri nella storia lo sappiamo le cause di eventi complessi sono anche esse complesse non meccaniche di certo
L'azione italiana del mille novecentoundici dodici con incursioni militari in tutto il Mediterraneo bombardamenti sul Bosforo a Beirut
Sulle coste dell'Epiro perfino alterità nello Yemen non solo infastidire cancelleria di mezza Europa
Non solo fece precipitare la latente crisi balcanica ma attirò sull'Italia il rancore del mondo musulmano
Tanto diviso
Forse allora come lo è oggi ma anche unito quando si sente aggredito in una delle sue componenti vi fu una mobilitazione panni islamica
E da tanti Paesi vennero aiuti alla resistenza libica in denaro armi uomini volontari precursori per così dire dei mujaheddin dei giorni nostri in Afghanistan Bosnia dirà
Giolitti fece autocritica e parlò di ballo sulle uova ma intanto l'intero assetto era andato in frantumi
E chi pagò il prezzo maggiore fu proprio la diaspora italiana nel Mediterraneo
Sulla fine di una presenza secolare una drastica diminuzione di una ricchezza costruita faticosamente di un messaggio di cultura sempre tenuto vivo
Denari scrive della figura del sabato di cui pochi
Hanno memoria il presidente Andreotti crede invece conosca bene queste figure la citava in febbraio ad una trasmissione televisiva sulla sette
Insabato un bolognese bizzarro intelligente
Sì proposte dal Cairo come agente italiano per mantenere un legame tra Roma e il mondo musulmano
Ed anche per fare transitare senza traumi e senza resistenze i musulmani libici dal dominio ottomano a quello italiano
Ostacolato dalle strutture diplomatiche consolari ministeriali Insabato non fu ascoltato se non poco dallo stesso Giolitti
Non fu pertanto possibile evitare la ribellione Senussi età alla conquista italiana che sarebbe durata fino agli anni Venti alla fine degli anni Venti credo con tante vittime atrocità da una parte e dall'altra
Ed anche con un contenzioso tra Roma e Tripoli che dura fino ad oggi e si ripresenta puntualmente ogni anno
L'interesse di Insabato sta forse proprio della figura di Insabato sta forse proprio nell'essere
Una eccezione perché l'Italia si rilanciò nell'avventura libica arabo e musulmano senza molto apre Perazzi preparazione culturale senza mediazioni politiche rivolte
Al mondo musulmano autoctono libico soprattutto che era quello che ci interessava ed anche senza percezione che questa conquista poteva comportare realtà una perdita delle posizioni acquisite negli altri scenari del sud e dell'est nel Mediterraneo
La distruzione quindi dire degli equilibri certi equilibri secolari del Mediterraneo avviene tra il mille novecentoundici e il diciotto la fine dell'impero ottomano ma qui Anárion nel suo libro
Si ferma perché come lui pensa credo inizia davvero un'altra epoca che caratterizzata di RAI l'epoca successiva da due fenomeni asimmetrici ma connessi e mi riferisco all'avvento anche nel mondo turco ottomano non più ottomano più turco arabo dei nazionalismi e alla fine del califfato
Viva e delle nazioni come li chiama
Riccardi erano sorti dalla rivoluzione francese nei Balcani imperversavano sin dai primi anni del diciannovesimo secolo con le rivolte serbe greche a decretare la fine dell'impero ottomano
Ha stabilito a costruire confini a stabilire rivalità etniche prolungate
Fra ottocento e novecento sono questi nazionalismi serbo greco bulgaro ma dall'inizio del Novecento con il precipitare della crisi ottomana il fenomeno si accentua
E possiamo parlare anche dei nazionalismi albanese armeno egiziano arabo e infine anche turco di Ataturk
Vorrei sottolineare questo che la crisi della convivenza tra i popoli mediterranei
Compresa la crisi degli italiani nella loro diaspora viene dai conflitti suscitati dai nazionalismi non dalle religioni come talora si sente dire
Nel continente liquido così Braudel chiamava il Mediterraneo le religioni fluttuano anche essere sono manipolate sanno confiscate dai nazionalismi che le sfruttano a fini di contrapposizione per chiamare alle armi in quanto le religioni sono un elemento decisivo nell'identità dei popoli ma non sono le religioni in primis a farle guerre a distruggere la convivenza tra i popoli
Ad eliminare il trenta per cento cristiano della popolazione anatolica in odio soprattutto nazionalismo armeno sono i laicisti nei giovani turchi a cacciare gli europei d'Alessandria Heinlein con asse non sono i i fondamentalismi di cui oggi tanto si parla distruggere questa coabitazione mediterranea ma piuttosto nazionali peraltro direi che non c'è da provare nostalgia per gli imperi d'un tempo pentita di ansia regime condannate dalla storia
Non è possibile questo ma c'è da chiedersi come lo si è fatto forse con più ragione sostanza nel caso asburgico che non nel caso ottomano se la forma intero non sia una forma politica
Che più degli Stati nazione ha garantito pace e prosperità nella storia anche se mortificata l'autodeterminazione dei popoli
Per concludere una osservazione sulla scomparsa del califfato all'indomani della prima guerra mondiale nell'Impero ottomano
Che è stato l'ultimo grande impero musulmano nell'ordine dei secoli il sultano era anche Califfo cioè univa nella sua persona la massima carica civile religiosa e in tutto il mondo islamico dal Marocco all'Indonesia
Il califfato era rispettato come la massima autorità religiosa
Per semplificare il Califfo era come
Il Papa
Per i musulmani
La sua scomparsa con la dissoluzione dell'Impero ottomano del diciotto gettò nello smarrimento i musulmani di dei quattro angoli del mondo ben al di là dell'Anatolia
Io mi chiederei se la fine di un'autorità unica sull'Islam sia stato un bene
Oggi il nostro mondo caotico anarchico ha bisogno di riferimenti chiari di autorità che sappiano dare un ordine se esistesse un califfato con autorità normativa per tutto l'Islam
Forse vi sarebbero parecchi problemi in meno forse Al Qaeda non esisterebbe forse i vari fondamentalismi sarebbero inquadrati in un qualche ordine le scene hard sarebbero decisioni delegate ad autorità responsabili che ne dovrebbero rispondere e non ai gruppi
Di terroristi senza volto qua diaspora islamica in crisi di identità
Le nostre vie sono fuori luogo per l'Impero ottomano ma forse si può rimpiangere un poco l'esistenza di un'autorità unica sull'Islam che potrebbe incanalare delle pulsioni estremistiche ed essere elemento di dialogo con l'Occidente
Ringrazio Roberto Morozzo che è passato dalla severità dello storico anche poi all'avviso impalpabile Pato
Arrivate circa l'impatto
Io credo che Roberto Morozzo apposto leggendo il libro di Vittorio tutto una serie di problemi
Mi ha colpito la sua prima osservazione sui novecento mila italiani nel Mediterraneo che erano la Rete da cui partiva una politica italiana arricchire una presenza italiana Ray una rete che entra in crisi dice Vittorio per la politica di potenza dell'Italia
E quindi c'è un romanzo pubblicato da Guerini che si chiama qui colgo l'occasione di salutare Sandra Cossu che rappresenta l'editore Guerini quello sull'alibi sulla sull'Egitto
Chilometro dopo perché editore Guerini a tutto un cotte orientalizzante questo chilometro d'Oro che è un bellissimo libro non so se faccio male a raccomandarlo qui mentre si presenta un libro fare e ma è un bellissimo romanzo perché tutte le vicende di cui parla Vittorio è un po'oltre
Si vedono vissuti da questo gruppo di italiani che vive al Cairo quindi c'è eravamo felici noi italiani eravamo armati eccetera eccetera e poi c'è l'impatto della guerra di Libia poi c'è l'impatto del fascismo e si arriva fino alla seconda guerra mondiale ecco ma questi novecento mila italiani c'ha detto Roberto
è un è un trauma un dramma l'abbandono il loro abbandono del mondo mediterraneo per loro pensiamo quanto in Italia nel secondo dopoguerra abbiamo riflettuto sentito la questione istriana ed altri eccetera eccetera ma è anche per quel mondo al plurale che era il mondo
Della borghesia o delle città mediterranea quelle famiglie e un po'forse le abbiamo conosciute con Vittorio dove lui dice
Con la borghesia che si trovava tra i suoi impari e parlava correntemente francese arabo greco e mangiava questa lei tanto che tutti un discorso alla fine qualche volta difficile afferrare qualcosa magari francese e ecco voglio dire è un mondo che crolla questo mondo va aggiunto il milioni di ebrei che poi lascia in Mediterraneo diciamo arabo
E ci troviamo di fronte a dei vuoti enormi
Io mi incuriosiva molto la domanda l'inizio della del discorso di Morozzo sui novecento mila italiani che hanno lasciato non so se su questo presidente Andreotti poi si interviene ha qualcosa da dirci perché in fondo diciamo questi italiani siano poi di vendita
Ma per ora però
Grazie buonasera vittoria Daria scritto un gran libro lo vorrei dire anche con una certa enfasi perché la
Fecondato con un libro molto ricercato e ha basato su fonti di senza mente dirette perché poi purtroppo la storiografia italiana
Vittorio mi pare che sul tema si è un po'debole anche un po'datata vedevo anche il alcuni testi diciamo presente quello su Mancini ed altri che ricordo di aver letto ormai qualche decennio fa
E che forse meriterebbero qualche revisione quindi si è in qualche modo inoltrato in un terreno non dico inesplorato ma comunque abbastanza
Difficile complesso
E lo ha fatto devo dire con grande maestria
Lo ringrazio anche Vittorio perché a valorizzato uno schioppo che io tengo a casa tramandato di padre in figlio che mio nonno strappo a un combattente arabo nel mille novecentoundici nell'azione di Sciara sciatta
E che non avevo mai collocato nella sua dimensione storica invece adesso leggendo leggendo la tua nuova proposta di utilizzare mille novecentoundici come uno spartiacque
Fra il prima e il dopo della presenza italiana nel Mediterraneo acquista un maggiore valore non solo venale
Effettivamente i mille novecentoundici è stato uno spartiacque è uno spartiacque tra un'Italia presente nel Mediterraneo attraverso questa straordinaria Rete dico abbiamo sentito parlare di quasi un milione di persone a fine Ottocento
Quanti ne sono rimasti di questi italiani
Non lo so nemmeno se siano possibile se sia possibile contarli ma certamente veramente un una presenza assolutamente residuale
E questo credo che ci debba far pensare al di là di tutte le analisi di carattere giù politico-strategico ci deve far pensare in termini di conoscenza
Cioè noi siamo dal punto di vista geografico un Paese mediterraneo un tempo lo eravamo anche dal punto di vista demografico e culturale
Adesso francamente gli impulsi che trasmettiamo riceviamo di qualsiasi genere non sono più filtrati attraverso quella presenza profonda radicata che andava da Istanbul Smirne Alessandria d'Egitto e anche più verso occidente in in Algeria in Tunisia soprattutto è stato già detto consideriamo solo che quando i francesi prendono la Tunisia con uno smacco che la diplomazia italiana fece molta difficoltà a digerire mi pare che la presenza francese forse quattro cinque volte demograficamente inferiore a quella italiana quindi questo già da un'idea dei di come sono cambiate le cose in un secolo meno di un secolo
La uno degli aspetti più interessanti
Di questo libro è il fatto che non si tratta di un libro unicamente di storia politica ma è un libro che indaga
I diversi caratteri non solo della nostra presenza mediterranea
Ma anche del modo in cui questa presenza è stata rappresentata nella nostra produzione letteraria dell'epoca
Dalla polizia più alta
O o da parte di poeti che poi hanno anche delle intenzioni politiche penso Pascoli
A a Salgari o Salgari quand'ero piccolo sincera salve le socie Salgari fate un po'voi comunque ci siamo capiti anche se poi il Mediterraneo Salgari o Salgari si occupava più del Mar cinese che non del mar Mediterraneo ma questo è un aspetto secondario
Un aspetto che mi ha particolarmente colpito che vorrei sottolineare e quello linguistico cioè l'italiano come lingua veicolare nel Mediterraneo ancora alla fine dell'Ottocento
Penso per esempio alla ad alcuni per il tanto per fare degli esempi molto banali ad alcuni francobolli egiziani la prima serie di francobolli Tiziano i se non sbaglio era in italiano
Io li conservavo purtroppo li ho persi almeno alcuni di essi
E
E anche e anche il fatto che l'italiano fosse parlato in molte corti
Mediterranee anche in Turchia anche nel cuore dell'impero come una lingua franca una lingua di comunicazione qualche volta usata anche da grandi potenze come quella inglese su quella francese non giurerei
Tanto per capirci vorrei citare
Un documento interessate che viene riportato cioè la conversazione
Tra il sultano alauita del Marocco Mula e al Hassan e nostro console affairs si chiamava Stefano scomparso che lì presente le lettere credenziali e il sovrano alauita dice testualmente
Sono lieto che il re d'Italia abbia mandato un ambasciatore per stringere maggiormente i legami della nostra antica amicizia la Casa di Savoia non mosse mai guerra al Marocco perché avrebbe dovuto io amo la Casa di Savoia io ho seguito con gioia e con ammirazione grandi avvenimenti che si compiono sotto i suoi occhi PC in Italia
Ai tempi di romantica l'Italia era il Paese più potente del mondo
Poi si divise in sette Stati aperte sui sette stati si può discutere il niente nati furono amici di tutti e sette questi stati
E Dio ora che tutti e sette si sono riuniti in uno solo ho concentrato in questura o tutta l'amicizia che niente nati nutrivano per gli altri
Direi che in queste parole c'è già un po'il senso di questa nostra influenza
L'influenza che si basa su una memoria storica sulla memoria di Roma che poi può essere interpretate manipolata in sensi molto diverso certamente il modo in cui il fascismo utilizzò le memorie di Roma non era esattamente
Il modo
In cui si rappresentava non solo nella prima classe politica post unitaria ma anche soprattutto negli ambienti né alcuni ambienti quanto meno letterari e accademici del tardo Ottocento
Un altro aspetto interessante di questa indagine
E quello beh ce ne sono vari però c'è uno che mi ha molto interessato ed è quello dell'archeologia
Cioè e questa non è una specialità italiana devo dire anzi non lo è mai stata l'uso delle missioni archeologiche come missione influenza
L'Italia dal da questo punto di vista è un lei Camera diciamo nella regione mediterranea è stato un bel Camera adesso purtroppo non è più nemmeno un calamaro
E s'se ci si pensa ha detto pionieri come per esempio Belzoni che già nel mille ottocentodiciassette
Produceva importanti scavi archeologici in Nubia nella Valle dei Re e però agiva praticamente in solitario e poi alcune emissioni invece di fine Ottocento eccoli vediamo come da una parte queste missioni archeologiche avessero oltre intento scientifico anche un po'diciamo una visione possiamo dire un po'razzisti che ha comunque un po'di superiorità diciamo cioè si trattava di una civiltà superiore che andava a scavare
Nel ter Reno antico di civiltà che venivano considerati inferiori ma soprattutto e questo vale per noi italiani più che per gli altri
C'era in qualche modo l'idea che questa emissione ecologiche fossero fondamentalmente accademiche e non come per esempio quelli inglesi a quelle francesi soprattutto delle missioni al servizio dello Stato e della potenza dello Stato
E qui abbiamo un esempio di Ray plastico dei quella famosa assenza di come si dice con parola che termine che detesto di sistema Paese che anche in questa vicenda mediterranea in questi decenni
Di influenza mediterranea dell'Italia appena riunita si può vedere con gli ambasciatori che vanno da una parte gli archeologi dall'altra medici da un'altra ancora
I preti in quanto italiani sempre comunque diciamo fra due lealtà quanto meno due e quindi evidentemente la somma algebrica di queste presenze magari straordinario dal punto di vista individuale o disciplinare
Non è esattamente positiva dal punto di vista dell'influenza italiana
Il dibattito sul Mediterraneo da un punto di vista etico politico che Vittorio ricostruisce e anch'esso molto interessante anzi secondo me meriterebbe di essere sviluppato ancora di più
In particolare mi ha colpito la sua lettura di Mancini
E cioè quasi una prefigurazione del concetto molto attuale di Mediterraneo allargato cioè le chiavi del Mediterraneo diceva Pasquale Stanislao Mancini stanno nel Mar Rosso
Una visione assolutamente profetica rispetto alle situazioni attuali
E che in qualche modo indirizzava la nostra visione al di là della quarta sponda al di là del della Tunisia o della Libia al di là delle
Dei territori anche geograficamente più vicini a noi mentre da un da un'altra parte troviamo un Crispi che almeno in una prima fase assomiglia un po'a Bismarck cioè sostanzialmente ma che cosa ci facciamo con questa Africa con con questa Africa soprattutto più profonda un
Occupiamoci di Europa perché questa è la nostra dimensione in crisi quindi non cogliendo fosse completamente
Il collegamento che specialmente da un punto di vista italiano non può non mancare tra la dimensione mediterranea e quella europea quasi che fossero due scenari completamente distinti
Beh per concludere
Questo libro non è solo un libro di storia ma è un libro che ci consente di riflettere criticamente sull'attualità
è un libro che ci dice che la politica di potenza non necessariamente produce influenza anzi in questo caso nel caso italiano con la guerra di Libia ha prodotto il suo esatto contrario
Cioè noi abbiamo perso influenza contiamo di meno molto di meno nel Mediterraneo
Proprio perché non abbiamo saputo tradurre quella presenza
In influenza
Ma l'abbiamo tradotta in una potenza dagli affetti limitati per certi aspetti anche sciagurati
E la cui memoria pesa ancora pesa ancora molto nei rapporti che noi diamo con le altre sponde del Mediterraneo penso tanto per citare un esempio ovviamente alla Libia
Naturalmente anche pesa nel senso che viene strumentalizzata poi dai vari regimi Oliver politici che in qualche modo cercano di estrarre concessioni di vario genere
In termini infrastrutturali piuttosto che finanziari o di altro genere
Quasi come se si dovesse ancora a riparare
In senso tecnico agli errori e agli orrori del colonialismo anche se poi
Il colonialismo italiano è stato di una specie un po'particolare non può essere io credo assimilato tout-court ad altri nazionalismi quindi questo è credo quello che dobbiamo ritenere ancora oggi di questa
Lezione di questo periodo storico
Quando si parla a mio avviso sciaguratamente di scontro di civiltà bisognerebbe appunto
Lasciare da parte queste semplificazioni propagandistiche ritornare un momento indietro a rivedere le carte e i libri di qualche decennio fa
E scoprire che non c'è nessun destino che ci porta uno scontro di civiltà mentre ci sono molti elementi che dovrebbero farci riflettere
Su quanto utile importante era stata e poteva essere e in qualche misura è stata anche per un certo periodo la presenza italiana nel Mediterraneo
Grazie a Lucio Caracciolo
Io credo che delle cose che tu dici ci sono anche non so se poi
Gli altri lo stesso volete ritorna su questo ci sono delle domande che riguardano il presente tu con Limes con il tuo lavoro negli ultimi anni hai provato a collocare la politica
Non solo nella geografia ma nella realtà e nella storia
Perché molto spesso scelte politiche assumono un valore o ideologico o anche solo meramente propagandistico televisivo l'importante è che funzionino come immagine in realtà debbono funzionare nel terreno
E quindi e quindi c'è se non c'è un destino di scontro se non c'è un destino dell'Italia nel Mediterraneo queste ordine destino del nostro però come tu hai detto io sono molto d'accordo ci sono degli elementi che in un certo senso spingono l'Italia ha una certa tra virgolette politica nei confronti del Mediterraneo
E l'assenza dell'Italia si sente ed è un grande vuoto nell'equilibrio insomma
Ma ora non voglio portar via tempo al presidente Andreotti credo che avrà da dirci molte cose su questo tema che appassionato non solo con la sua riflessione ma anche tanto della sua attività
Di relazioni internazionali grazie dell'utero certamente dei capi perché non è che hanno l'altissimo
Deve dire
Noi abbiamo avuto la mia generazione da molto prima dura infatuazione così senza euro
Vero
I colli fatali di Roma tutta questa
Retorica che certamente vera un po'come l'atmosfera che si respira anche se uno ponendo né partecipava così ispirando con il passo dell'oca però dubbiamente
Davanti
Qualche idea che qualcuno ci avesse tolto qualche cosa insomma è che noi dovessimo recuperarla
Questi dove noi ci occupiamo buone questo il tema nell'otto consolati di sessant'anni del costituzione del referendum quel periodo un tema angosciante era proprio quello della sorte delle colonie
Perché
C'era un'ipocrisia di carattere interrogazione nel senso che che era una specie di teorizzazione di anticolonialismo però era in verità di antico Organismo italiano gli altri quello che a mio avviso il caos di mantenersi sono e anzi il suo avevamo
Uno
Va qualche ma in un momento assolutamente isolato
Collocazione internazionale dell'Italia era proprio per i riflessi che potevano averti in un certo senso la Francia e la preoccupazione che se si cancellava del tutto fatta presente anche il tuo frizzante
Fosse poi messo in discussione
Io
Riuscire a capire poi qualche cosa anche successivamente e attraverso i libri sono importantissimi senza dubbio accrescono sempre qualche cosa e ti aiuto inquadra
Quelle che sono le memorie uno può ritenere io
Tra e varie esperienze che ho avuto
Fu quella
Negli anni
Mille novecentoquarantotto quarantanove o in una situazione che lo dico incidentalmente quasi nessuno ricorda adesso insomma sì
Discute sui senatori a vita sui nostri potere o non potere stamattina siamo stati determinanti nello stabilire noi sulle presidenze delle commissioni però
Beh pochi ricordano che nelle coppe ci arrivo e perché poi uscito che nel quarantotto nella prima legislatura per una norma transitoria della Costituzione noi avemmo i senatori di diritto
Cioè accanto ai senatori eletti vi erano dei senatori che automaticamente entravano a Palazzo Madama ed erano di costituenti che avevano
Dei precedenti o erano stati ministri durante la Costituente o avevano una presenze in Parlamento prima del fascismo o avevano avuto dal fascismo condanne oltre i cinque anni di reclusione questi senatori di diritto e non cento uno
Quindi altro che inserì graduale insomma allora e noi ne avevamo deciso siccome io ero sottosegretario alla Presidenza tra i compiti che avevo quotidiani ripassare un po'di tempo
A palazzo Madama perché sì cercasse di evitare e per la verità si evitò che le decisioni di Montecitorio potessero essere dato il bicameralismo messe nel nulla da queste presenze in quell'occasione perché lo cito una persona da cui ho imparato tante cose tribolazione ed era senatore Paratore non gomma diretti senatore Paratore Toma che era stato segretario particolare di Chris Speed quinte insomma
Era una specie di enciclopedia vivente ecco e riusciva però ad andare ameni e ad altri così direi linee essenziali di un determinato movimento e fra l'altro ricordo c'è anche otto anche a capire
Che bisognava superare quel momento e che il perde nelle colonie tutto sommato non sarebbe stato un guaio
Quello che abbiamo previsto in Algeria deve essere come la Gerini arrivata l'indipendenza e e se anche in Libia
Fosse stato necessario questi itinerari così indiretto ma probabilmente ripeto quello che fu in quel momento considerato una sconfitta che ci mise anche in una posizione delicata e anche dell'Ecuador della politica interno ma
Però la corsa che poi ho ritrovato prima voluto citare ritrovato una volta in un documento cercava tutto altre consolidati un documento Italia si era preoccupata quando specie la sua spedizione di prepararle psicologicamente
E vi erano riunioni presso l'ambasciata del Cairo con dei notabili della Cirenaica per rispiegare che noi avremmo rispettato i loro costumi la loro religione sono dei documenti su cui occorre riflettere sono importante poi la storia alle sue evoluzioni le sue involuzioni certamente prima Caraccio citato il varo io ricordo il re del Marocco il padre dell'attuale parte lo ricordo anche per delle lodi
Formidabile che faceva di Giorgio la Pira e mi domando se lui
Uso umano poteva testimoniare nella causa di beatificazione di carisma non è qui per questo trionfale perché lo ha fatto e non è che per questo ma perché mi ricordo diceva date voi state sbagliando tutto
Che voi abbiate una grandissima importanza al rapporto esso badate modenese pepite errori in altro senso vedete il rapporto nord e sud e cerchiamo di costruire insieme quello che può essere un avvenire son cose che
Nella riflessione che voi devono essere
Secondo qualche possibilità nuove non molto larga tra l'altro che ci sono libro però questo mi ha
Suscita più interesse per alcuni riferimenti che inquadrano quello che più o meno pensa di sapere però
Lo arricchiscono di
Dati concreti cioè noi intanto noi abbiamo una tradizione Cantù la tradizione di scuola di università come professore di cultura prima si è ricordato anche ombre da parte archeologica poi non solo nei confronti
Delle interna anche altrove io ho una grande ammirazione per la memoria
Dell'ISMETT come il professor Tucci per quello che alcune no oggi discutiamo tanto dell'Iraq la presenza lì insomma vede l'Italia in è stato una presenza che ha una validità coinvolgente ferocia Ruggero Sharp Prokofiev Brahms quanto però queste radici che vengono messe hanno una loro consistenza e anche anche una validità per impostare delle relazioni tra tra i popoli naturalmente
Noi abbiamo avuto
Anche poi Periodo della guerra
Qualcuno forse single manifestino in quei giorni vi serve una più giusto con la puntata contro il decorso del Mediterraneo duetto del tutto
Quello che serviva
Creare un certo clima esattamente oltre si faceva la guerra ed clima
Abbastanza dodici però poi se noi andiamo a voler guardare anche l'utilizzo chiama pure la parola lo sfruttamento che l'Italia fatto di Chieti ha destato molto modesto
Anche per degli errori che sono clamorose c'è un documento segnale voi che siete studiosi fatte per ricordare presso l'attuale recessione dalla dello sviluppo economico su quello che una volta era ministero delle Corporazioni poi dell'indulto c'è un documento importante riguarda la Libia
E c'erano stati degli studi dai cui si desumeva che ci fossero dei grandi giacimenti di petrolio
E c'era poi una proposta di un funzionario che però diceva badate non è non siamo attrezzati come industria meccanica
Per fare nelle rilevazioni negli scavi lo sfruttamento utilizziamo delle compagnie straniere che fanno questo da tempo e consultive c'è l'annotazione del ministro pro tempore
Che dice esattamente
La sfiducia verso l'industria meccanica italiana Egisto Macchi rivolto perché no questo a me rimangono impresse alcune cose dette un io ripeto io non sono uno storico son cronista suadente mia formalmente senza il rango impresse perché testi imponevano come poi si cambia e d'altra parte
Noi però anche abbiamo
Un lato che
Deve essere
In un certo senso costruito oggi su un doppio binario che deve poi l'essere armonizzato perché da un lato certamente esce da aggiornare da far rivivere eventualmente io alcune Kosovo da accrescere una certa presenti Italia e dall'altro noi camminiamo però adesso su un ambito che l'ambito europeo quindi dobbiamo cercare
Fra l'altro uscendo adesso
Da una crisi perché ci ha vinto poi vi sono rimasto scandalizzato che durante la campagna elettorale da tutte e due le parti di tutto si è parlato anche così con riferimenti anatomici insomma
A al ma di tutto si è parlato fuori che di questo problema di come si aiuta a uscire
L'Unione europea dall'impasse che ha avuto per la mancata ratifica da parte dell'Olanda e della parte quindi questo voglio dire noi dobbiamo cercare di portare in seno alla comunità trovata questa nostra vecchia cultura di questa nostra attenzione
Per quello adesso parlo del dell'Oriente Pappano anche va be'specificamente del Mediterraneo dove ci sono punti di crisi che diventano poi determinanti diventano centrali su tutto l'orientamento ed abbiamo avuto a lungo ho citato prima dal geriatra Alighieri era l'epicentro
Del nervosismo dei contrasti dell'attenzione che vi era in tutto il mondo
E l'Italia
Non perché faccio due giochi autori di ottima perché una sua sensibilità ricordo deponenti quando Gronchi presidente delle prove riceveva
Dei responsabili i movimenti algerini insomma che certamente e note di protesta di francesi erano notevoli ma non c'era nel doppio gioco c'era un collegamento con
Certo tipo di vedere le cose trova forse con maggiore serenità di quella che normalmente viene usate e oggi tutto il problema poi riguarda in modo particolare va respinto
Noi veramente insomma noi abbiamo una situazione ora certamente guai insomma
Non tener conto del fatto direi inumana dopo l'esistenza di kamikaze dunque concorsi veramente terrificanti però c'è un punto di fatto ciò
Che si inserisce poi spinta perché per l'equilibrio del Mediterraneo essenziale fondò nel quarantotto
Su spinta degli inglesi perché non riuscirono più a né nella patristica questo poi
L'impatto inglesi che prima avevano tentato di distogliere il movimento sionista
Dalla Palestina ed è storia questo non ci piove quand'è nato il movimento sionista Rivières alla fine dell'Ottocento pensava di ricostituire lo Stato in Uganda
E questo è durato fino al mille novecento mal riuscito perché
Non vedo così
Così
Parecchio esiste ma perché c'è un filo logico che mi pare debba essere mantenuto
Cioè poi morì lunghi nel Trio allora smisero di certo ma che c'entra rurale ma lì era stato probabilmente gli inglesi che avevano poi cosa successe poi le vicende per guerre tutto quello che è accaduto e quasi improvvisamente perché il
Movimento controlla presenti inglese era un movimento molto forte io nel mio diario ritrovato delle volte delle annotazioni predice terroristi ebrei hanno fatto saltare il proprio le fatto una volta parlando coscia mi ero detto ma tutto sommato al fatto un tuo allievo perché tu hai fatto saltare Polito alberi niente insomma incidendo anche delle donne smettano non erano donne non soldati insomma
Proposto questo però cosa è successo insomma che gli nasce insieme lo Stato di Israele e lo Stato Marco
E le vicende poi piene di errori anche da parte degli arbitri metri operazioni militari del tutto mal calcolate fra l'altro topo perché perché non è questo il senso del brutto congiunto Tom
Su un piano che dire di carattere chiamiamo tecnico operativo
Però non è oggi abbiamo attraverso tutto un aspetto qui appare
Però vari pezzetti che qui si trova che aiutano a capire un po'meglio questa ecco
Dove abbiamo avuto ecco un momento di grandi speranze trova anche relativamente recenti conoscevano che certamente nessuno può considerare un filo palestinese però proprio per questo cui ha potuto adottare alcune misure
Finché stranamente pone le condizioni su di salute sono quelle che sono e pagine che abbiamo
Una situazione di una delicatezza estrema
Qui è da un lato dobbiamo eccetto questa intrinseca pericolosità dirà ma dove si sono
Non marginali presenze che non sono dialoganti Diego morto
La disponibilità però bisogna anche qui stare attenti io credo
A sedere in carte della e dire a dovete
Fare un esplicito riconoscimento ora questo era già fu
Ottenuto e non a caso perché virgole elitaria
C'è una sua continuità quando nell'ottantadue
Noi utilizzammo la conferenza internazionale dell'Unione interparlamentare qui a Roma per invitare Arafat e naturalmente assicurandoci prima del tipo di discorso che avrebbe fatto ed era un momento difficile
Spadolini che domande elencato tra i giusti però
Non volle ricevere dal presidente del Consiglio otto beh
Non è che ci turba ma per questo insomma
Poi fu ricevuto dal Papa fu ricevuto da Pertini Colombo che era ministro degli Esteri venne a Montecitorio salutando ma c'erano assicurati e cosa era la sostanza che quello che due anni prima proprio in seno a la comunità allora Comunità europea conferenza di Venezia documento gang share Colombo era stato detto cioè invitando al dialogo i palestinesi con Israele
Discorso di Arafat qui a Roma e fu quello se veramente si instaurava un dialogo loro si impegnavano a cancellare dallo statuto dell'Oltrepò il non diritto all'esistenza
Cosa che poi è stato parte attraverso tutta una serie di passi avanti di passi indietro giusto adesso qui ha ricostruito certamente il momento
Di o sono un momento di grandissime speranze però di fatto allora
Perché io non lo cito perché credo che una delle delle proposte
Dati sia bizzarra insomma io ho cercato di fare avanzare ed è questa proprio riprendendo in un certo senso le teorie vicende
Noi abbiamo uno dei punti più difficili il popolazione palestinese
L'accampamento che c'è il Libano dove adesso numero trecento mila quattrocento mila più non so bene perché non c'è nemmeno un'anagrafe questi poveretti non solo non hanno
La cittadinanza ma nemmeno la residenza insomma ora io veramente non lo so se io fossili da cinquanta insomma i miei figli fossero nati lì non avesse una prospettiva Travisi poi bisogno degli Hezbollah per non crede alle vie pacifiche allora una delle proposte che corso
Piena di in punti interrogativi è quella se si riuscisse a creare
Orinatoio Ocean tutto una specie di installazione globale di questo nucleo di palestinesi
In modo da
Fare uscire i loro da quell'affermazione generica del diritto al ritorno che non esiste poi di fatto come
Possibilità concrete per il territorio di tutti detto in Palestina
Però citato questo perché ecco questo libro ci aiuta in un certo senso a inserire questi problemi
In un quadro che deve darci
Qualche stimolo un po'nuovo anche di
Modo di affrontare
Queste
Combinazione
Uno dei punti certamente e anche il dialogo interreligioso due cose vorrei dire ancor teoricamente religioso ma non per confondere sa che profana ma perché aiuta avevamo iniziato qualche anno fa una cosa molto bella anche con la figlia diceva dato
L'affare delle riunioni riservate per vedere se si poteva far camminare
è un mondo di una difficoltà enorme perché ognuna di queste riunioni prima che si cominciasse a lavorare quello che arriva dei palestinesi dice o si fa una dichiarazione che non ha diritto di Cissé ritenere o io non partecipo stenta perché è venuta ma et verrebbe perché ma io
Penso che anche il dialogo interreligioso insomma abbia una sua funzione
Ci sono zone
Dove un fondo almeno la libertà di culto c'è
Cominciata la Libia
Dove fra parentesi il rapporto personale
Di Gheddafi ecco
Il testo Martinelli rapporto che esiste modifico insomma conversione
Non credo e cinesi però le la libertà di di culto insomma in altre zone questo non c'è perché sappiamo insomma in Arabia Saudita di rimpatrio zia Marie sentiamo custode dei luoghi santi ed è vietati ma di assoluto l'esercizio di qualunque
Attività religiosa
Io sono acquistato due benemerenze o così un certo
Credito personale
Una benemerenza fu quella perché concerto A B siccome sono molti
Lavoratori che non appartengono al mondo lavoratori filippini che allora aveva cappella per ingegnere fa un certo momento fu arrestato
Qual è stato con una motivazione
Sembrava strana perché tentava di vendere arredi sacri insomma uno dovrà vendere i pianeti in Arabia Saudita non è
Da
Ma una certa così proprio cui pregato di intervenire e e allora mi spiegarono perché se avessero invece motivato con l'esercizio del culto andava a finire ai tribunali religiosi e
Insomma lungo arrivederci ha aggiunto il creatore
Per via diretta del due tre per così insomma se la cavarono
Con alcuni anni vivo può accompagnare alla frontiera questo insomma
Punto rancore vivo tutto sommato sopra un'altra cosa pure che mi trovammo effettuano che voglia essere pistola perché per capire anche tutto questo mondo bisogna guardarlo anche nelle sue complessità
Altra cosa è accertato un fatto piuttosto grave
Una principessa sempre dall'Arabia Saudita che era scandisca parta con un giovanotto furono presi ventuno tutte e due condannati a morte del seguito questo e inglesi fecero un film su quest'venne l'ambasciatore e mi disse potreste proibire
Questo film tecnica crisi sempre serene dice ancora il ministro irrisorie vino perché dove sta una legge però
Perché non vi comprati i diritti
Dico allora per combinazione la vita appartata spesso
Grossissime
Coincide che ci occupa a Parigi di questo era un ebreo convertito di cui ero stato padrino alla crisi allora si riuscire a a metterli a contatto se sono comprato queste allora noi figuriamo come il Paese che ha proibito questo così
Ma
Non è che io perché voglio fare gli episodi una perché nell'ambito avuto proprio molte volte l'esperienza che da piccoli fatti da circostanze occasionali si possono o rimuovere delle difficoltà o creare comunque delle premesse per trovare dei binari con cui si possa costruire
Quello che mi pare importante questo detiene
Fuori però
E proprio pubblica due volte prima ha detto Gallo Tiozzo e lo scontro e ciechi e per lo scontro
E il libro di Oriana Fallaci è un libro che a me ha fatto gelare il cuore
E mi ha poi impressionato perché un milione di copie come ha venduto con tutto il battage dei Carpazi sì non esiste un precedente italiano se vogliamo quanto i cechi sono voluti perché la Divina Commedia fosse arrivato a un milione di copie dove
Nelle sue varie
Questo mi ha impressionato
Mi ha impressionato perché
Si rischia
Di confondere un problema che è legittimo quello di essere a occhi molto aperti per quelle che sono le novità di un tipo di immigrazione che noi abbiamo il secondo qualche cosa che accetti quasi fatalmente questo scontro da cui poi nessuno avrebbe di che rallegrarsi
A parte c'è una partita
Che mi ha impressionato io per carità
Pensionabile pure con me ma insomma questo
Attribuisce di avere convinto nel libro il convento Paolo sesto
A lasciar fare la moschea prima Rocco proprio per niente protetto ma è parte del suo esorbitante non ha avuto bisogno di nessuno commettono tanti in una frase una volta disse che questa arricchiva la civiltà di Roma potrebbe quindi è proprio il contrario
Però
Allora a me pare che proprio studi seri come queste come le importazioni Galperti due relatori molto profonde il loro contenuto demmo aiutare a costruire questa alternativa
Una specie di fatalismo dello spot va bene siamo anche un Paese curioso
Perché voi abbiamo dei posti dove la mattina si fanno delle proteste contro gli immigrati la sera però si cerca uno voi assolutamente gli accrescerebbe che altrimenti non c'è manodopera sufficiente per i lavori coinvolge i lavori anche industriali tutti Veneto perché ho tanto per non essere e generici allora così importante secondo me
Quello di riguardare
La storia e di vedere in che modo si possa proprio con questo
Qualche volta si dice bah
L'Islam moderato forse una frase detta anche un po'abusata che traccia perché però indubbiamente anche il loro sì
Una desiderio di non essere poi coinvolti in qualche cosa che e fatalmente uno scopo
Sono delle iniziative io spero di una almeno in università sicuramente lo faranno Firenze ma spero che si possa fare
Due non va assicurate perverso i cambiamenti non incidono su quello
Cioè io ho avuto un'idea di fare una riunione ma quasi potrebbe così di ex alunni su un piano amichevole
Di laureati in Italia appartenenti a Paesi didattici che sono tanti veramente allora questo può essere utile per creare un eccetto prima per aiutarci a costruire insieme un modo veramente il vinile perché io penso che ci sia questa preoccupazione allora ecco mentre da un lato tutto sommato nessuno più si può rimproverare di non essere stati abbastanza bravi da mantenerci tricolori
Giusto
La preistoria del resto
Io penso che
Dobbiamo cercare ed è un lavoro ci anche politico diplomatico però un lavoro prevalentemente culturale
Io credo che da un lato dunque le nostre università ed è un altro proprio dei saggi che vengono fuori che ci devono aiutare a rettificare delle posizioni essere un po'meno superbia qualche volta insomma siamo avere questo senso di tutti riguarda le cose dall'alto in basso
Penso veramente che sia stato molto utile punto
L'editore che pubblicato de e poi più certo l'autore ma aver leggi dedicato anche qui nell'istituto
La cassa di risonanza dell'istituto non è clamoroso perché certamente
Insomma se uno parla Porta a Porta una eco molto più forte dovrebbe io gli ho fatto qualche calcoli
Posto dove c'è minore in assoluto cassa di risonanza e il Parlamento sedici più l'Istituto Sturzo certamente perché entro maggio quando il peggio che faccio ne parleranno in dieci balene quindici ma fuori se ne parla
Io personalmente anche vede ormai da tanti anni insomma pernottamento un po'avere anche un magari un piccolo successo nell'immediato e di attenzione degli astanti ma fuori si accorge mai nessuno
Noi abbiamo ecco bisogna di recuperare
Questa attenzione per Oriente generale per l'attenzione anche modo particolare proprio per questo mondi Islam annunciamo interessantissimi
Per la Regione corretto prima non solo culturale e morale storia ma anche pratiche perché
Noi ci troviamo risolta dettate le proiezioni che cosa sarà Beppe
Certamente pari diretti e lo un declino qualche cosa sarà nel quindici quindi beh io spero
Non sono sicuro di esserci tutto sommato insomma piacerebbe molto ma insomma ma che cosa sarà la presenza quanto la percentuale dei presenti dall'in questi grandi epicentri europea insomma ed è allora se non prepariamo per tempo ripeto ancora uso sapermi abusa tesa del modo di vivere di non vivremo insomma sarà un guaio per loro ma sono uguali per tutti
Per questa ragione io mi congratulo per questo libro per la verità quando avevo aveva avuto qualche giorno fa le prime due paia di un letto e il bagno
Fu allora che m'avessero conquistato aperta però siccome devo venire a presentare allora sto attentissimo di leggere sempre le cose pesava poi uno può avallare perché qua invece lo ringrazio veramente ringrazio veramente viene perché consente insomma alcune cose che uno resa altre che uno non sa ma di renderci culturalmente più attrezzati verso un tipo di discorso che
E non utilizzi l'UDC quattro non potremo sfuggire anzi sarà sempre di più per esempio i propri abbiamo bisogno di averlo su basi di una certa serietà io finisco nella vita molte cose qui sono sembrate utili un certo senso poi novero di viceversa una delle cose per cui io sono gratis per esempio è stato l'appartenenza da ragazzo alla lega missionaria studenti
Mi ha abituato non solo dal punto di vista religioso
Ma a conoscere il mondo detto Vizzini quando c'era invece in questo senso che per carità
Noi
Proprio per dare dall'alto in basso quasi di tutti gli altri
Di
Per carità sono volete Caboto e
Dopo altri bottoni ma devo dire qui anche come cattolico contesa l'ambiente
Tolti onore
Qualche volta abbiamo forse far conoscere un po'meglio che
Tra le esperienze che ho avuto io
Una volta mio collaboratore un sottosegretario tra l'altro non dico il nome e cognome però è quello che alla cattedra che fu di Einaudi di storia economica Torino insomma aperto assolutamente qualificata per un veglione viene e mi dice
Tornava dall'Africa visto ho visto delle suore italiane in un lebbrosario
Allora io poi facciamo la giornata missionaria mettiamo tante cose però se una questo che strettamente un superficiale va bene
Non sabbia questa realtà
Però velocità da non ha bandiera facilitato perché io credo che questa presenza missionaria
Non solo adesso nell'ambito di questo mondo chiamiamo da ma in tutti questi mondi che sono
Ostili al nuovo comunque
Su ogni occorrano in maniera assoluta insomma
Sono dei punti fermi su cui si debba costruire allora
Smettendo nella petulanza di voler fare un anticlericalismo di vecchia maniera Alfano che abbiamo sentito anche nell'ultima campagna talora insomma
Questo di
Richiede come grande
Timore la scuola cattolica tutto veramente anche su questo qualche iniziato sul serio ma questo divento nessun propagandistico stata scuola pubblico
Uomo
Da varie rivendicazioni personale insomma però vorrei dire ricordiamoci mettiamo al riparo dei corsi è solo giocando in difesa giochiamo all'attacco
Quando nessuno si occupava di istruzione professionale
E Giuseppina i salesiani hanno cominciato in Piemonte se c'è un'industrializzazione che comincia ad in Italia lo dobbiamo anche a questo insomma
Del resto poi ho finito sul serio mi ha molto ben impressionato proprio un giorno che non ne potevo più perché uno di questi
La Margherita e cose di questo genere insomma soltanto scocciato insomma questa storia
Scoiattoli del tardo
Quel giorno si è insediato il nuovo governatore della Banca d'Italia ha visto che nell'elogio diceva ha studiato all'Istituto Massimo insomma
Grazie presidente
Predetto molte cose mentre no non ho detto troppe poi tu hai detto attacco un ulteriore bottone di bottoni almeno sino al baccano tre quattro quindi no ecco i preti hanno tutte una sorta va bene
Mi sembra che
Dal libro di Vittorio Iannarilli emerge come il Mediterraneo non è il mare del muro contro muro
Andando più avanti nel tempo anche nel nel periodo della guerra fredda una stagione guerra fredda
Di Mediterraneo non si è mai riuscito ai regimentare secondo i criteri della guerra
E tu dicevi quello che diceva il re del Marocco Hassan
Non vi fatto sezionare dei rapporti Est Ovest
Mediterranee la realtà del Nord sunto nella realtà
Di tanti piccole realtà di tanti piccoli fatti di tante relazioni
è la realtà per una parola che usando una parola che piace ai nostri amici francesi meno gli italiani complessità diciamo
E in questo senso della complessità si colloca l'Italia tu hai usato un termine la sensibilità Italia siamo stati presenti con la nostra sensibilità Italia
Ma non dimentichiamoci che questa nostra sensibilità italiana tu dicevi Lucio gli elementi di una politica italiana non diciamo un destino italiana questa nostra sensibilità italiana è stata accusata di doppiezza
Di doppiezza o di infedeltà atlantica o di ingenuità o di terzomondismo o di conclude Enza
è che però la presenza italiana nel Mediterraneo
Veniamo a prendere da questo libro fin dai primi passi di un Paese che poi tanto poco imperialista non era
Ha avuto sempre lo sbocco naturale in questo essere una Rete nel Mediterraneo certo oggi non più la rete delle comunità italiane ma la relitti di una serie di relazioni di interessi di intrecci
Consapevoli che il Mediterraneo è talmente complesso che nessuna potenza e tanto meno un medio Paese come il nostro potrà risolvere i suoi problemi
Però c'è un interrogativo in fondo
Diciamo non c'è una naturale politica dell'Italia o una auspicabile politica dell'Italia
Naturalmente nella stagione attuale accanto ma che anche dei precedenti storici e che anche delle sconfitte nella propria storia è vero che la storia non insegna niente a nessuno però forse a forza di sconfitte
O a forza di di fallimenti si dovrebbe imparare che un certo tipo di il muro a muro di presenze un certo modo hanno significato io scusate e volgari Zola domanda che emerge dei vostri interventi libero di Vittorio Iannarilli perché come tutti i libri interessanti l'apprezziamo e poi la la buttiamo un po'nel contemporaneo ma credo che sia anche uno degli interessi dell'autore
Non so se c'è qualcosa da dire
Poi tra i tanti presenti su questo fosse
Se c'è qualcuno che vuol dire
Qualcosa
Uno che rompe il ghiaccio
Quasi un Robert
Partire
Vi
Osservazione riprendendo cose già dette e che sono contenute nel libro
Che questo collegamento tra la proiezione internazionale dell'Italia e la presenza degli italiani all'estero che è un paradigma della politica estera italiana che ha avuto un fortuna anche negativa nel senso che è stato logorato sostanzialmente dalla mitica nazionalista e fascista della nazione proletaria
Degli emigrati italiani all'estero appunto
Avanguardia dell'espansione italiana però mi sembra che
Il dibattito che c'è stato oggi lo studio Liliana riporti a rivalutare sotto un'altra ottica quella che una ramificazione della presenza italiana sicuramente nel Mediterraneo e nel mondo che merita una sì è una comprensione storica sia una visione politica che superati ormai li antichi stereotipi della propaganda nazionalista e fascista però saper recuperare anche il senso di questa rete
Di presenza italiana nel mondo
Proprio
Voglio dire su cui questo
Rimasi molto colpito nel cinquanta
Perché avevamo dei rapporti vivo una forte depressione della colonie italiani in Egitto che non era molto numerosa però era importante perché repressione perché durante il periodo della guerra erano stati messi in campi di concentramento come nemici
Allora poi
Si trovò un modo insomma
Specie una grande mostra del libro italiano si celebrò il cinquantenario Dellai cioè
Roma ma
Questa presenti Tania perché è importante scusi quello che aveva detto
Adesso abbiamo anche forse in modo non è stato il più brillante questo dico avere la loro partecipazione nelle Parlamento nazionali in modo porterà brillante la velocità di portate come fa la Francia come fanno la media senza avere
Poi questa
Specie di difficoltà pratico che di alcuni però la cosa importante abbiamo fatto un passo avanti adesso e consentito la doppia cittadinanza perché cose che prima questo non è
E non certo abbiamo
In America Latina il posto dove più consistente ma anche nell'America del Nord
Questo ci deve aiutare perché utile riferimento che lei ha fatto quando ci occupiamo del modo dell'accoglienza verso gli immigrati ricordiamoci un po'difficoltà le differenze sono
O di ricordiamoci quello che è stato
Tran-tran la trafila caro dovuto
Superare i nostri emigrati
Che
Agli inizi toccano visti malissimo erano sfruttati in maniera anche in una poi man mano certamente poi
Lo vediamo chi è arrivato essere governatore di New York e insomma e beh portiamo come fiore all'occhiello ma alle sue spalle poi tanta gente insomma che
Lungo la strada
Non ha resistito definita ma
Quindi però una politica per l'immigrazione secondo me
è giusto fare perché anche nel dopo la seconda guerra mondiale abbia avuto dei flussi di emigrazione che oggi vedo alcune realtà vediamo Canada
Vediamo Australe alcune realtà veramente e vediamo anche una testimonianza che vuole dei
Così riferire
In questo caso non riguardava degli emigranti insomma Kenya pieno momento di estro fobie anche fece
Militari e sentimmo una bellissima frase che riguardava dei prigionieri di guerra che erano stati linee che così e una fase molto bene dicendo
Differenti inglesi ci faceva lavorare gli italiani ci hanno insegnato a lavorare ricade e ho capito non è nazionalismo secondo me il rilevato però ricordarsi anche di queste presenze come pure qualcuno finito sul serio
Ricorsi e mi colpì molto al Meeting un anno la prima visita all'estero che cresce Bouteflika appena nominato presidente dell'Argentina
Poi dopo tornò qualche mese dopo implicito ufficiale fino allo Stato italiano ma venne al Meeting arricchimenti e
Cominciamo dicendo vi porto il saluto della patria di Sant'Agostino io rimasi molto colpito gioco perché normalmente insomma
Da mesi non ricorda e qui Santi con Sant'Agostino però poi da una serie di convegni esaltati Pati si vede anche lì quante da DCT posso mettere insomma
Con sei mila poi raccolto
Sì quando si sarà vorrei dire che non ha molta importanza TAV però
Anche tutto il campo della cultura questo ruolo di potere insomma accendere delusi là dove
Questo non esiste quindi anche sotto questo aspetto grazie molto grati del ticket approfondisco certe discipline per certo
Qualche volta
In un anno almeno nell'immediato non danno proprio
Grazie
C'era qualcun'altro
Ecco corre
Ma io scusate sono arrivato a metà della discussione però credo che il discorso sulla politica di presenza e la politica di potenza dell'Italia nel Mediterraneo sia avendo letto il libro diciamo sia un po'lo spartiacque diciamo di questo discorso io mi sembra che il discorso che la presenza italiana nel Mediterraneo
Per arrivare diciamo anche alloggi
Quella politica che ci manca
Non so se il senatore Andreotti è d'accordo però in fondo io lavori in università L'Università per stranieri di Perugia in cui negli anni sessanta e settanta le borse di studio erano tutte per studenti palestinesi o greci quando la Grecia viveva ecco una stagione diciamo di difficoltà
Per la dittatura eccetera o oggi in fondo le borse di studio sono più o meno parlasse diciamo quando va bene insomma ecco più lontano è meglio è e però credo che invece diciamo e quindi è un po'scusate un piccolo esempio forse un po'banale però che conferma anche diciamo la testi di che di di diritto i danari per cui poi in fondo
A partire dalla dalla politica di per di Potenza si è persa può la presenza
Quando invece realtà tanti filoni credo anche di cui è protagonista al senatore Andreotti insomma o di una certa politica mediterranea italiana
Che gli Stati Uniti come diceva ricca di prima c'hanno anche contestato diciamo perché questa ambiguità dell'Italia non si sa ma con chi sta
Sta a cuore però sta anche voi palestinesi eccetera il caso dell'Achille lauro coi fu diciamo un caso su cui anche Limes si è soffermato abbastanza eclatante di questo discorso ecco e però credo che effettivamente quello che manca anche diciamo così come la diffusione della lingua italiana che è un altro diciamo elemento che si è perso le parlava dell'Aida eccetera però si parla anche nel libro di queste di queste di questi aspetti culturali che ormai si sono abbastanza perse anche con una serie di motivi diciamo che adesso non nel caso di indagare però mi sembrava diciamo questo ecco questo crinale
Molto molto utile anche per capire la politica dell'oggi
Forse
Sulle prendendo questo spunto tipici di Marco Impagliazzo
La questione presenza potenza fra l'altro non è di carattere quantitativo voglio dire il problema dell'Italia coloniale in Libia prove non è stato quanto meno non è stato solamente il fatto che tentava di evitare una potenza che sostanzialmente non aveva e soprattutto non poteva sostenere nel tempo
Ma proprio il fatto di scegliere uno strumento quello coloniale quindi quello della occupazione di territori altrui che non poteva non suscitare delle reazioni negative ma non puntuali dilatate nel tempo di cui scontiamo e credo scontriamo ancora chissà per quanto tempo le conseguenze
Se mi è consentito un parallelo io che detesto i paralleli è un problema
Ma amo contraddirmi è un problema che in qualche modo riguarda gli americani
Guardi le convergenze
è un problema che riguarda molto concretamente anche i nostri amici americani oggi di quali hanno scelto la via della potenza che paradossalmente loro ex colonia hanno scelto anche una figlia para coloniale
Non avendo nella mentalità né i mezzi né la cultura di altri Paesi coloniali
Come per esempio la Gran Bretagna
Con risultati che io credo l'America pagherà soprattutto noi pagheremo in conseguenza per molti decenni
Cioè l'uso dello strumento militare
Senza una precisa definizione dell'obiettivo politico da raggiungere eventualmente e soprattutto senza un calcolo delle conseguenze di lungo periodo che quest'uso produce
Una ricetta micidiale non solo per una piccola potenza come l'Italia ma anche per delle grandi potenze
Per cui paradossalmente l'esibizione e ancora più l'impiego della forza finisce per colpire al cuore l'egemonia stessa di quel Paese
Questo credo che dovrebbe farci riflettere se poi mi è consentito un un piccolo riferimento a quello che è stato detto prima
Ecco credo che
Abbiamo un problema di comunicazione di conoscenza reciproca nell'area mediterranea enorme
Si è parlato di certamente importante di scambi universitari e quant'altro io credo che un settore fondamentale sia quello dei media
Noi abbiamo come credo prima televisione pubblica europea lanciato un canale che si chiama RAI Med in cui si traduce in arabo la cronaca di Viterbo
Cosa che non suscita credo immediatamente l'interesse delle popolazioni dell'altra sponda
Fra l'altro mista mi dicono che è stata fatta anche per ragioni di carattere biecamente elettorale per carità magari anche da queste cose possono nascere dei dei fiori profumati però è importante che quando noi comunichiamo con questo mondo non ci limitiamo a comunicare in modo unilaterale
E quindi a tradurre in arabo quello che succede qui ma soprattutto ci apriamo a loro modo di comunicare e anche di rappresentare noi cioè io vorrei che un uno studioso
Magari un lama
Un lama arabo ci scrivesse lo stivale nel mare dal suo punto di vista credo che sarebbe molto interessante anzi magari possiamo proporre all'editore se magari
è d'accordo vedrebbe arricchire accaduta
E CD e ci dicesse come noi siamo visti perché questo credo che sia molto importante anche per potere stabilire una forma di dialogo produttivo quindi io credo che nel settore della comunicazione radio televisione internet e quant'altro
Possiamo fare ancora molto ma appunto non in modo unilaterale ma in modo bilaterale di scambio plurilaterale per cercare di capire anche come noi siamo visti che poi ciò che noi siamo che ne possiamo illuderci di essere quello che pensiamo di essere ma poi sostanzialmente il nostro status e quindi anche la nostra influenza dipende da come noi siamo rappresentati da come noi pensiamo da cone come siamo pensati dagli altri
E questo purtroppo lo sappiamo troppo poco fra l'altro mi dicono gli esperti che in Italia non esiste nemmeno una buona traduzione del Corano
Anche quella di Bausan animi dicono che ogni tanto insomma anche Omero dorme e quindi sarebbe io credo importante che anche alcuni testi fondamentali
Le impegna no le culture dell'altra sponda mediterranea fossero in qualche modo portati alla conoscenza di un pubblico non dico vasto come quello che legge la Fallaci ma insomma
Quanto meno di una certa consistenza
Ma
Il duello questo punto
Carattere diverso la prima sui mezzi di comunicazione da Mary Mary comunicazione oggi danno una possibilità
Che era quasi inconcepibile prima
Con i lati positivi e anche i dati negativi
Faccio un esempio
Forse vi ricordate qualche anno fa da quel momento sono sbarcati della Puglia venti mila albanesi ricordate il giocatore qualcosa sette eravamo impreparati
Momento di di grande difficoltà io sono andato sono fa parte quanto Piccoli in futuro personale perché siccome il sito ha però alla radio ben non ci lamentiamo sempre che
è lo Stato che fa tutto ma questi sono Ventimila se venti mila famiglie italiane
Sibilia se ognuno uno di questi si risolverebbe il problema
Quello della radio mi dice perché non comincia lei consorzio regionale per la verità io mio per residuo che poi diventarono tre Giovanni mi hanno dato una certa delusione così ma non è per questo che lo cito però che cosa era il dialogo conferma è un po'a parlare con loro loro erano venuti in Italia a tratti molto danaro televisione ed erano convinti in questo caso specifico
Parlavano delle trasmissioni allora di Mike Bongiorno
Pensando che fosse Pacini Italia non so indovinato quanti chicchi di grano ci sono un etto e mezzo per guadagnare venti milioni di lire insomma e che quindi fosse un paese di Bengodi torpedoni dove non è che si va poi lavorare così
Quindi è un aspetto l'altro aspetto è
Così insomma dei paesi cui si discute se le donne devono avere
Il vero gioco sì beh sorpresero far vedere insomma
Le minigonne o peggio insomma forse non è che contribuiamo molto l'immediatezza del terrore formazione detto perché non è che per questo brano oscurare per carità Legge Levi le televisioni invece è importante che la prima è stato detto delle borse di studio
Topi mettile nostro bilancio sono mezzi
Limitati poi sempre ieri si devono fare i conti con questa quadratura del cerchio insomma però è una delle forme di investimento migliore questa che possiamo avere contributi
Io credo questo in maniera assolute vedete
Utile in sé esso e poi è una ricaduta effettiva doc
Positiva nel
Avvenire della nostra nazione cotto quindi su questo dovremo cercare proprio anche in questo periodo perché se parla di tagli poi vedo che ogni governo che arriva diverso noi combatteremo gli sprechi insomma
Beh
Il nostro bilancio è diventato quasi esclusivamente di spese correnti tra e la la parte di spese non obbligatorietà piuttosto piccoletto però comunque però io voglio sottolineare in così importanza delle borse di studio su questo non solo in questo caso per il Paese più ma anche per altri Paesi top il responsabile dei Beni culturali a Cuba e un oro qua sono amico dal due tanti anni insomma e che studio a Roma una borsa di studio insomma ed è un uomo che
Di prestigio notevolissimo ignora le altre e
Ciò quella è un investimento reciproca che non aveva fatto aiutato indubbiamente poi lo sviluppo del suo paese però contemporaneamente
Da un lato un tipo di rapporto per conoscere l'Italia che punto adesso Italia dell'Impero Romano anche Italia contemporanea
Aggiunge questo credo che va bene politica di potenza non credo se parlerà sì la fanno gli americani ma non è una cosa dell'Italia la politica della presenza effettivamente mi trovo molto d'accordo sul fatto di
Ma
Nel dar valore le piccole attenzioni piccoli gesti non perché non bisogna farne anche di grandi Giori ecco però credo che i popoli della riva sud in particolare malgrado si leggano tante cose contraddittorie
Sì fondamentalismo integri mi eccetera estremismi islamici però di fatto
La massa dei degli abitanti di questi di questi scatti
è una massa di gente che ha bisogno cerca sbocchi cerca anche contatti
E non ha
Un'idea nichilista della vita ecco che non non stanno nella nella mentalità islamica e quindi in questo senso
Si può far molto si possono creare tanti legami anche da poco
Li fanno credo
Le nostre imprese lei nel però nella nicchia del loro lavoro
Più efficace e forse
I
E la massa degli italiani che va in vacanza in questi paesi anche se ci va con scopi ben precisi
Insomma non sono sempre espressamente culturali diciamo ecco però costituiscono un canale di un canale anche economico per questi popoli e che specialmente in Marocco presente delle situazioni aiuta molto accesso c'è una gratitudine anche di queste popolazioni per in fondo un investimento
Che c'è dal punto di vista turistico
Però effettivamente la cultura un po'carente se non conosco in dettaglio le stesse i nostri istituti di cultura
Posso dire che ecco in generale non è un capitolo
Tra i tra i privilegiati del mi pare
Della Farnesina ma attualmente per la cooperazione si potrebbe fare molto ma io proprio tempo fa sentivo una conferenza del direttore della cooperazione
Il quale spiegava che c'erano quattro polli di investimento della cooperazione allora italiana uno però era riguardava le montagne dell'Himalaya verso tra il Pakistan e l'Afghanistan un altro per un Paese latino-americano che mi sembra il Perù
Mi sembra di ricordare il Perù poi c'era l'Albania che è un Paese mediterraneo grazie a Dio e poi un altro quarto polo che non ricordo però non mi sembrava di avere la sensazione che la cooperazione si collegasse molto strettamente agli interessi
Politici strategici italiani ma anche di buon vicinato ambire sono strategici e politici ecco
Quindi
I
Quello
Accenno tre temi no al rinvio Vettel sulla cooperazione sorpresa c'è anche un accordo internazionale di destinare una quota del prodotto interno lordo a la cooperazione allo sviluppo la quale naturalmente il piede certo avere di mira anche per ognuno dei paesi quelli Berti quale ha una storia avvertì quale invia una proiezione
Yoga però
Con una visione anche piuttosto la io mi ricordo una bellissima riunione
Fatta per studiare un programma comune con i ministri della Sanità dell'America Latina perché una bellissima riunione perché invitiamo
Dirci una parola gli orientamenti e di composto una figura che le leggendarie un vescovo alcun forse lo dico dell'etica adesso di recente e cominciò ricordo benissimo come questo nessuno dice Signore ti ringrazio che non hai creato un pool primo un secondo un terzo mondo mai creato il mondo ritorna ricco e naturalmente l'esigenza ogni anno di bilancio qua è è quella che ci vorrebbe almeno rispettare questo
Queste cifre internazionale top da alcuni anni questo cosiddetto ma non solo noi anche nel globali son fatti dei passi avanti nella riduzione una cancellazione dei debiti degli stati di insomma stata fatta abbastanza
Vorrei dire un'ultima cosa perché prima sa dove accennato nei confronti della Libia certamente ci sono dei progetti a mio avviso che possono essere in prospettiva
Coltivati progetti di sviluppo anche turistico senso si apre un buon regista in parte aprendo Pupo questa rigidità che
Torte difficilmente gli oppositori
Lavorando su quella che era una tradizione prima abbiamo parlato degli scarichi Sabratha letti ma sono
Riscossi affascinanti insomma quindi riprendendo quei tocca quando tutte le corde che ha e in più c'è un problema che è un problema che torna di attualità se perché dobbiamo essere onesti nel riconoscerlo e partiti anche cercato una soluzione cioè per esempio che dati personalmente dice sempre che a lui non importa niente quello che è accaduto durante il periodo fascista
Ma lui interessa mille novecentoundici perché perché ci sono delle deportazioni ed ebbe
Allora siccome cui pare anche di sua integrazione supportati dal biondo però allora fatti abbiamo fatto Chiappini già deciso i lavori una commissione mista con
Per l'Italia c'è titola il diritto internazionale il professor Rossi di Roma della sapienza e per loro degli universitari che hanno fatto tutto un lavoro do molto facile di ricognizione nei vari archivi comuni dove
Senta fossero
Stati portati in queste certo vedo che molte volte solo dei piccoli addendi che si fanno un tipo di politica che poi sono utili
Chiusi aiuto materiale in quel determinato momento tenendo conto questo caso specifico poi
Libertà bisogna in materia è un Paese che ha usato una popolazione relativamente piccolo addetti risorse naturali piuttosto importa
Grazie presidente io prima di dare la parola Vittore magari per concludere
Volevo solo dire che mi sembra che nel nostro dibattito aleggiato un equivoco
Cioè questa politica di presenza non è finita nel mille novecento nel tragico ora truce dato altri elementi anche in questo mille novecentoundici visto Baghdad
E visto da edifici non è finita nel mille novecentoundici ma il tema presenza chiamiamo la potenza tra virgolette
O autorappresentazione
Come potenza o con le potenze sono stati due termini che si sono alternati lungo la storia
Nazionale forse la storia repubblicana ha avuto negli ultimi anni una particolare assenza di presenza non diciamo una una presenza di Potenza
Nell'assenza anche di definizione di quali sono i nostri obiettivi della nostra presenza o della nostra potenza
Ad ogni modo io do la parola no perché se no sembrava che era tutta colpa solo della spedizioni clinica è un po'troppo facile
Io desidero sostanzialmente dire una cosa sola
Che è quella di ringraziare tutti coloro tutti voi che siete venuti qui stasera parlando di questo mio lavoro con tanta
Competenza e con tanta penetrazione anche delle cose che ho scritto insomma ecco
Sicuramente
Ecco lavoro
E piante vero provare a investigare su questo problema della presenza italiana
Come è stato molto ben detto da tutti i relatori sia sotto il profilo delle idee che della presenza appunto non voglio più ulteriormente abusare di questo termine con forza e con l'impressione che io un po'ricavate anche quella di una
Di una storia di passione
E anche di impotenza operative è la passione del contadino siciliano che citava Roberto però anche la passione di Mancini a suo modo o la passione dei missionari Yoo dell'archeologo che a suo modo anche per far carriera però andava lì
A livello alto al livello del disegno ammesso che ce ne sia stato uno così organico come a livello del singolo
Mi sembra che questa storia così come a me è sembrato incontrano la messa all'asta dal punto di passione ma anche di impotenza nel senso che mancano le risorse mancava un collegamento mancava una connessione fra le varie anime
C'era una rivalità addirittura eccetera
E sicuramente questo questo discorso appunto è stato m'è sembrato toccato in maniera molto più articolato di quanto sto facendo adesso io questa sera di questo vi sono grato oltre a essere grato e ringrazia tutti coloro son venuti
Questa pomeriggio no ascoltare questa presentazione per il resto si potrebbe dire molte cose di tanti spunti ma evidentemente toccarli tutti mi sembrerebbe un po'difficile
Dico solo proprio una delle ultime cose che è stato accennato questo tema delle borse di studio bene guarda che poi divenne re il primo re d'Egitto aspirare in Italia chiamava la regina di Savoia mia madre
Questo e parlava più volentieri l'italiano siamo ormai gli anni venti mila centoventi quindi non nell'Ottocento evocato prima da Lucio dove appunto l'italiano soprattutto in Egitto era molto diffuso francobolli e tante altre cose anche documenti ufficiali erano redatti in italiano
Chiamò gli anni Venti però per dire quanto le borse di studio e una presenza e insomma tutto quello che compone
Questa dimensione della di una presenza italiana nel Mediterraneo di pensiero di cultura e anche di fisicità per così dire
Sicuramente
Qualcosa di un investimento che
Rispetto al tempo presente
Forse siamo molto segnati da questa impotenza mi domando dove la passione ecco
Grazie