Note sull'andamento dell'economia della Lombardia nel 2005

Poi un giorno vengono rotti grazie di essere qui
Sono il direttore generale di Assolombarda
E abbiamo dato volentieri ospitalità questa iniziativa che è segno di una vicinanza al mondo dell'impresa e per noi è un motivo d'orgoglio
Se non sbaglio sono dieci anni che quasi dieci anni che
Non non accadeva questa
Possibilità
E un'altra ha ragione di soddisfazione e che oggi ci viene data la possibilità di comprendere a fondo l'andamento economico della della nostra regione grazie a alla all'analisi che è stata fatta dalla dalla dalla Banca d'Italia e anche grazie agli interventi dei di scarsa perché si alterneranno alla al però dico
Il l'avvocato Messina naturalmente direttore della sede di Mila ni Banca d'Italia
E il professor Nardozza di e naturalmente l'ingegner Bombassei che per Capri e l'altro è a casa sua e il dottor Di Iorio
Anche per questo vorrei richiamare alcuni dei tanti spunti che emergono dal rapporto redatto dal Nucleo per la ricerca economica
Ancora una volta con grande cura
E ricchezza di dati per avviare un confronto uno scambio di opinioni che il foglio che sia il meno accademico possibile e in particolare in queste cento quasi cento pagine delle note emergono ripetuti accenni alla necessità di un recupero di competitività
Del sistema Lombardia
E se se andiamo a vedere qualche passo possiamo leggere che sebbene le esportazioni a prezzi correnti siano cresciute nel due mila e cinque del sei e sei per cento la quota di commercio mondiale della Regione ulteriormente calata
E poi ancora la quota del mercato della Lombardia calcolata con riferimento ai principali Paesi dell'OCSE è scesa dall'uno al cinque al all'uno e due per cento
E ancora il valore aggiunto regionale era montato con un valore inferiore a quello nazionale nei servizi la produttività è aumentata meno che nella media del Paese
I prestiti alle imprese sono aumentati del nove per cento ma questo incremento è prevalentemente riconducibile ad operazioni di riassetto di grandi gruppi che non alla mentre la rimasto stagnante al ricorso al credito per finanziare investimenti produttivi
E nel frattempo i crediti delle famiglie sono cresciuti del sedici e sette per cento quindi è evidente che siamo in presenza di una perdita graduale di competitività dovuta anche alla politica creditizia che non sembra privilegiare l'esigenza dell'impresa e di investimenti produttivi che possano far fronte alla crescente competitività dei paesi il forte recessione ciclica un problema questo che la Lombardia condivide con il resto del Paese
Però insieme a queste ombre
Il rapporto mette in evidenza alcune luci
La Lombardia rispetto alla media italiana si caratterizza per una maggiore incidenza della Spesal in ricerca e sviluppo rispetto al PIL
E per una maggiore quota di forze lavoro qualificate per una più intensa attività di innovazione e ancora per numero di innovazioni
Presentate all'European patent office la Lombardia è la prima Regione italiana sia come numero di brevetti sia in rapporto alla popolazione
E poi ancora questo è confermato dal posizionamento della Regione per capacità di innovare il numero di brevetti per milione di abitanti è di centosettantotto superiore alla media europea quindi pare che le imprese milanesi e lombarde stiano facendo tutto il possibile per competere in questa fase di aumento della concorrenzialità e anche un po'dalle nostre indagini sì
Si evidenziano questi dati recitare dei alcuni esempi significativi che abbiamo rilevato nell'area milanese ed anche nell'area lombarda intanto il clima di fiducia delle imprese manifatturiere nel mese di maggio due mila e sei ha fatto segnare un livello più alto degli ultimi sei anni
Il poi ancora dal periodo due nel periodo due mila uno due mila e quattro cioè in una fase piuttosto dura del del ciclo congiunturale le piccole e medie imprese milanesi hanno investito inefficienza
Conseguendo un miglioramento in termini di produttività del ventisette per cento e abbiamo anche e questo vale su due mila bilanci
Che seguiamo da dieci anni è se guardiamo all'orizzonte regionale per lo per un campione di altri due mila e settecento bilanci
E lo stesso valore pari al diciotto per cento in Lombardia
Con una un vento della remunerazione per unità di lavoro del trentasei per cento e questo è un frutto combinato di incrementi retributivi e innalzamento delle qualifiche del personale occupato quindi sono valori e e a cui sottostanno evidentemente massicci interventi in termini investimenti delle imprese in termini di intangibles formazione riorganizzazione processi
E dei quali le tradizionali categorie di misura gli investimenti macchine fabbricati non riescono naturalmente a dare ragione
Le riprese quindi vogliono competere con la valorizzazione del capitale umano
E con la sua continua formazione l'innovazione e la centralità degli nella ricerca l'innovazione dei processi aziendali ed internazionalizzazione come strategia obbligata per lo sviluppo
Però dobbiamo ricordare che spesso la voglia di innovazione si scontra con le caratteristiche finanziarie delle in prese specie naturalmente le piccole e medie che si trasformano queste caratteristiche dei struttura finanziaria in limiti strutturali quindi la il vecchio problema della sottocapitalizzazione
E naturalmente la gestione tradizionale della finanza di impresa
La struttura del debito testimonia quaestor spesso la struttura del debito è orientata verso il breve termine anche per il sostegno degli investimenti produttivi che richiederebbero invece strumenti ben più complesse e questo è una vecchia malattia
Della del sistema economico italiano credo che si possa affermare che il mercato creditizio non ancora saputo diffondere alternative valide ai canali di finanziamento tradizionali
E seguendo in prevalenza un approccio di tipo assicurativo e quindi a rinunciando a conoscere tanto la specifica realtà imprenditoriale quanto i suoi progetti e da qua e e cioè il proprio cioè da questo punto di vista le innovazioni introdotte dall'accordo di Basilea
Impongono di cambiare rotta perché si fondano sulla conoscenza e sulla trasparenza e gli elementi determinanti e la valutazione del rischio
La logica del rating di Basilea due è un banco di prova fondamentale per valutare la tutto Udine delle banche e delle riprese alla modernizzazione della loro collaborazione
Un rating che non produca effetti automatici e standardizzati ma sia l'occasione per approfondire attraverso un rapporto diretto l'analisi dell'azienda della sua cultura della sua storia del dell'idea imprenditoriale che sta sotto l'azienda a delle grosse potenzialità di sviluppo e non di depressione
E anche da questo punto di vista la scelta di presentare nella nostra associazione che è pur sempre la prima associazione confindustriale le note sull'andamento dell'economia
Della Lombardia nel due mila e cinque mi sembra particolarmente significativa
è un'opportunità per fare tutti insieme squadra
Una una lo slogan che piace molto al nostro Presidente nazionale per creare sistema per attivare una collaborazione su iniziative di processi specifici
E questo potrebbe anche per il futuro essere una best practice per esempio la condivisione i dati strategici ed analisi economici che anche in collegamento con la nostra federazione
Delle associazioni di Lombardia la Confindustria Lombardia potrebbe permetterci di progetti di progettare occasioni strutturate sistematiche di confronto sulla di un giorno congiunturale
Quindi anche questa attitudine a fornire chiavi di lettura sempre più trasversali della situazione del contesto economico è un modo per concorrere a sviluppare la competitività del nostro sistema milanese e lombardo e di questo
Vi ringrazio e per questo vi auguro buon lavoro grazie
Grazie proporle
Tanto le cose utili si muove tali signori desidero porgere un un sentito ringraziamento o su un Barbera al presidente USA Bracco e al direttore generale propone per l'accoglienza che hanno riservata questa iniziativa la Banca d'Italia
Mi piace ricordare come vi saluto pubbliche proprio questa sede ha ospitato la prima diffusione pubblica del nostro lavoro
Mi limito qui volevo Giulio salutare autorizzarli esponente del mondo accademico finanziario imprenditoriale che le con la loro partecipazione hanno voluto onorare l'odierna presentazioni
La lega si anni accanto alla consueta Relazione annuale che si sofferma sui molteplici aspetti all'economia nazionale e internazionale la Banca d'Italia pubblica le note regionali
Con le quali vengono divulgati i principali risultati dell'analisi economica svolta a livello locale
Incontro e per la pubblicizzazione di questi lavora fa un'occasione per svolge per una riflessione comune sull'evoluzione dell'economia regionale con riferimento sia alla congiuntura recente sia soprattutto agli aspetti di struttura e alla crescita
Tale l'obiettivo anche di questo pomeriggio che accanto l'analisi dalla si eliminava banche italiane del contributo di autorevole esponente del mondo accademico imprenditoriale e finanziario che ringrazio per la loro visione
L'interesse ad approfondire le peculiarità che con loro votano l'economia italiana lungo tempo chiamato la rete delle filiali della Banca d'Italia a dare un contributo interpretativo che è anche funzionale allo svolgimento dell'attività istituzionale l'impegno di raccolta dei dati di ricerca e analisi economica negli anni differente è diventato sempre più intenso
Che filiale di contribuiscono con una continua e particolare cura il ruolo di osservatorio delle condizioni economiche si gioca molto della prossimità alle realtà territoriali
Anche perciò deciso a rivolgere un sentito ringraziamento alle filiale lombarda della Banca d'Italia che hanno recato un apporto significativo e proficuo alla redazione di questa notte
Per la comprensione dei fenomeni economici locale fondamentale sono le relazioni instaurate dall'istituto con centri di ricerca operante nella regione con le banche le università gli enti locali le associazioni di categoria prezioso il contributo dell'impresa lombarda
Dal mille novecentosettantadue in tutte le regioni italiane re anche l'Italia conduce nei mesi di febbraio e marzo un'indagine campionaria sulle imprese con almeno cinquanta detti
Inizialmente limitata ad alcuni settori industria dal due mila uno all'evasione è stata allargata alle imprese più piccole e nell'anno successivo a quella dei servizi privati non finanziaria
Il campione delle imprese industriale su base nazionale conta oggi più di tre mila aziende per i servizi e le società considerate sono più di mille
Io ma io sono state coinvolto circa trecentocinquanta imprese industriali e novanta imprese dei servizi
Le indagini hanno consentito di acquisire informazioni importanti sulle decisioni di investimento sul fatturato sul costo del lavoro sui prezzi alla produzione l'impresa
Nel due mila due e infine è stata avviata la relazione semestrale sulle imprese di costruzioni operante principalmente al comparto delle opere pubbliche con l'obiettivo di seguire l'andamento del settore
Il patrimonio informativo che veniva dallo stretto contatto la banca di tale con l'istituzione creditizia e finanziaria è ampia
Lei noto che vi presentiamo sono arricchite dai dati provenienti dalle segnalazioni statistiche rese dagli intermediari ed è l'informazione prevalentemente qualitative ottenuto da un campione di circa settanta banche con sede in Lombardia
Nel tempo è maturata la consapevolezza di dover restituire parte della conoscenza così acquisite i risultati della nostra analisi sono stati resi disponibili e dunque gli errori dello Stato dalle autorità locali per la comunità economica finanziaria per i cittadini
Alle diciotto mila si sono rafforzati segnale di recupero dell'economia italiana dopo che il prodotto interno lordo era tornato a ristagnare
Con messo in luce dalla recente considerazione governatore questa ripresa non può da solo a risolvere il problema di crescita che affligge il Paese
E chiunque lo dovevo dire cinque il ritmo di incremento medio annuo del prodotto si è ridotto ha un valore appena superato un terzo di quello del resto dell'area dell'euro
Sull'andamento poco soddisfacente l'attività hanno influito i problemi strutturali del Paese
Legate al basso aumento della produttività alla struttura sbilanciata nella dimensione d'impresa alla difficoltà di evidenti rimontare verso o l'offerta verso settori tecnologicamente avanzati
Sono questi i fattori che limitano la possibilità dell'esportatore di sfruttare la fase espansiva del commercio mondiale e ostacolano la diffusione ampia e sistematica di innovazioni nell'organizzazione aziendale nelle tecnologie nella gamma produttiva primi segnali di un'inversione ciclica si sono manifestate anche in Lombardia già sul finire del due mila cinque
Nella media dell'anno tuttavia il prodotto regionale si è lievemente ridotto
E l'industria in senso stretto a partire dalla scorsa estate si è avviato una ripresa degli ordinativi che sia inizialmente ha riflesso in un calo delle scorte mentre il valore aggiunto continuava a contrarsi sono diminuiti gli investimenti
Nei primi mesi del due mila sei l'aumento dell'ordine proseguito in maniera sostenuto mi ha corrisposto un rapito incremento della produzione
E continuata anche lo scorso anno la fase di espansione nel settore delle costruzioni seppure a ritmi inferiori rispetto al precedente biennio modesta è stata la crescita nel servizio
Restano sullo sfondo i nodi strutturali della regione
Tra il mille novecentonovantasei e il due mila e tre il valore aggiunto regionale è aumentata un ritmo medio annuo inferiore a quello nazionale
Il Libardo rispetto al resto del Paese è stato più pronunciato nell'industria in senso stretto soprattutto nei comparti a tecnologia medio-alta né quale specializzata la Regione
E nelle costruzioni
Dei servizi l'incremento aiutare la Giunta regionale è stato leggermente superiore a quello dell'Italia
Nello stesso periodo la produttività del lavoro è salito a un ritmo contenuto leggermente più basso di quello nazionale
La dinamica è stata modesta nei settori industriali anche per lo spostamento della struttura produttiva verso le imprese di minori dimensioni caratterizzate da un forte divario di valore aggiunto per addetto rispetto alle più grandi
Nei servizi la produttività è aumentata meno che nella media del Paese
Con l'eccezione del comparto dell'intermediazione monetaria e finanziario
Come sottolineato dal governatore perché la produttività torni a crescere occorrono innovazione e investimenti in ricerca e tecnologia
Rispetto alla media italiana
La Lombardia si caratterizza per una più intensa attività rinnovazione
Il confronto con le regioni europee più avanzate tuttavia evidenzia una minore incidenza sul prodotto della specie in ricerca e sviluppo specie nelle imprese private
E registra ritardi diffusi in tutti i settori produttivi dell'istruzione della popolazione attiva nella propensione a brevettare
Alla tavola rotonda di S.p.A.
Si procede a Bossi vigilia Bombassei dottor lo avranno un contributo alla discussione sulle possibili azioni intraprendere e sul ruolo che la Regione e chiamata svolge nel contesto economico nazionale
Nonostante il segnale di ripresa del circolo per il ciclo economico ci siano mantenuti deboli nel due mila cinque finanziamenti bancari alla clientela residente hanno mostrato un'accelerazione
I prestiti alle imprese sono aumentati anche in relazione a operazioni straordinarie di riassetto di alcuni grandi gruppi
Mentre rimasto straniante il credito destinato agli investimenti produttivi
Ci sono incrementati finanziamenti collegata al settore delle costruzioni
E proseguita la mia amica vivace dei prestiti alle famiglie
Negli ultimi anni mercato definanziamento alle famiglie specie nel comparto dei prestiti ipotecari ma anche nel segmento del credito al consumo ha sperimentato una crescita sostenuta per il momento meno sviluppato nel confronto internazionale nel ring la Lazio rapporto al prodotto interno lordo dalla regione di Creta le famiglie sono circa la metà della media dell'area dell'euro
La qualità del credo si è mantenuta stabile le nove sofferenza emersa al due mila cinque sono stati in linea con i due anni precedenti
Negli anni recenti che il rallentamento dell'attività economica non si è riflesso in un aumento dell'insolvenza delle imprese sono invece aumentata le aziende che hanno deciso di uscire volontariamente dal mercato specie nei comparti tradizionale dell'attività economica
La raccolta bancaria nella regione ha rallentato soprattutto a causa del calo delle emissioni obbligazionarie collocate presso la clientela residente
Tra il mille novecentonovantanove la fine dell'anno passato il numero di banche della regione e cresciuto
In controtendenza rispetto alla dinamica nazionale ed europea e malgrado le numerose aggregazioni intervenuti
Sono entrate nel mercato intermediari esteri e specializzati il processo di ristrutturazione riorganizzazione nel settore dell'intermediazione monetaria e finanziaria Anna modificato la configurazione e ha permesso un significativo recupero di efficienza tra il mille novecentonovantasei due mila e tre l'aumento del valore aggiunto e la produttività del lavoro in questo comparto è stato considerevole
L'accentuarsi della concorrenza ampliato l'anno di età la mobilità della cliente nelle parole del governatore le banche minori conservo un un ruolo insostituibile nel finanziamento dei sistemi produttivi locali
Anche in Lombardia e se hanno rafforzato il proprio posizionamento aumentando le quote di mercato
I principali temi delle note sull'andamento dell'economia umbra Riello nei cinque saranno fra breve commentati dal capo del servizio studi della Banca d'Italia otto Salvatore Rossi e presentato all'economista del nucleo per la ricerca economica della sede di Milano dell'istituto
Il mio auspicio che costellata possono offrire un quadro completo dell'economia lombarda e costituire spunto parla con una riflessione per un confronto fecondo tra gli operatori grazie per l'attenzione
La parola al dottor fosse il capo del servizio sulla partita
Grazie il mio compiuto quello che solo quello di svolgere qualche considerazione che faccio un po'da sfondo
Uno sfondo sul quale collocare questa relazione sull'economia
Lombarda che questa no
Io trovo particolarmente ricca di spunti anche perché
è stato fatto quest'anno uno sforzo
Parallelo a quello che noi abbiamo fatto con riferimento all'analisi dell'economia italiana tutta di approfondimento strutturale
Ci sono qui numerosa pagine dedicate a far vedere come e cambiata sei cambiata o come non è cambiata
La struttura economica lombarda
Avendo sempre come benchmark di riferimento i dati italiani i dati di sistema
In questa una eccellente prassi analitica avendo come termine di riferimento in qualche caso anche
Dure e regioni durare regionali più dinamiche d'Europa perché una regione come la Lombardia
Che è un pezzo importante di economia italiana
Che e da sempre
Nella storia industriale d'Italia all'avanguardia sulla frontiera avanzata non vede soltanto confrontarsi con il resto d'Italia ma deve ancor più confrontarsi con quello che succede
Nel resto d'Europa e in particolare in quei luoghi d'Europa dove
Frezza di più il dinamismo delle società e dell'economia
C'ho tanti spunti in questa relazione non tocca a me parlarne poi ne parleranno Alessandra e Paola ne prendo solo uno perché mi consente di dedicare qualche minuto ad alcune questioni italiane
Che credo sono al centro in questo momento del dibattito di politica economica ne prendo solo uno che è quello della dimensione dell'impresa
In queste note sull'economia lombarda si fa vedere come negli ultimi dieci quindici anni
La dimensione media delle imprese sia addirittura diminuita
Noi sappiamo lamentiamo da tempo cioè andiamo dicendo ormai da almeno due o tre anni
In ogni occasione pubblica di dibattito sulle sorti dell'economia italiana
Lamentiamo dicevo da tempo che il sistema produttivo italiano è cristallizzato
Uso questa espressione anziché quella più consueta alla dimensione media delle imprese italiane e piccola perché in realtà il problema vero e questo è la cristallizzazione
Il problema come mi capita spesso di dire
Non è che in Italia ci siano quattro milioni di piccole impresa e quello non mi ha fatto un problema di impresa diciamo quattro milioni in paese prevalentemente piccole piccolissime
Quello non è un problema e è una ricchezza per il Paese che ci siano quattro milioni di talenti imprenditoriali anche micro
Il problema è che la struttura per trovarsi dimensionali
Del sistema produttivo italiano è ferma danni
Non ci sono passaggi netti se non in misura minima dalla dalle piccole alle medie dalle medie allegra questo non è un problema nei decenni passati c'è un libro molto bello Gianni Narduzzi
Che lo fa l'idea che fa un excursus storico
Dei cinquant'anni passati di economia italiana
Non è stato un problema nei decenni passati
è un problema oggi perché è cambiato il mondo intorno a noi
Sotto almeno due profili
Sono cambiati i termini del commercio internazionale perché ci sono nuovi grandi protagonisti
Che sono entrati pesantemente a ad alterare a sconvolgere gli equilibri
Su mercati internazionali ma soprattutto il mondo è cambiato sotto il profilo tecnologico c'è stata una rivoluzione tecnologica abbiamo parlato
E abbiamo ne abbiamo parlato e ne parliamo tanto che
Cambia radicalmente il modo di produrre tutte le cose tutte tutti i prodotti tutti i servizi
Rispetto a questo nuovo paradigma tecnologico
Disporre in una economia nazionale di un numero consistente di imprese medio-grandi è un vantaggio e un gran vantaggio
Perché queste tecnologie e anche questo modo di fare commercio internazionale
Richiedono oggi più di quanto non richiedesse negli anni settanta e ottanta
Dimensioni più grandi
Quindi il problema mi verrebbe da dire io il problema cruciale ma insomma sicuramente uno dei problemi cruciali dell'economia italiana oggi è mettere in condizione quelle impresa
Piccole e medie italiane che hanno una opportunità di mercato di crescita rilevante di farlo
Eliminare gli ostacoli
Di ogni tipo perché ce n'è di ogni tipo
Ora
La questione come
Potete ben capire molto complicata perché se ci mettiamo dal punto di vista della politica economica delle politiche pubbliche cosa che cosa possono fare le politiche pubbliche per cambiare l'ecologia
Del sistema produttivo cambiare l'ambiente
Renderlo più favorevole
Alla crescita dimensionale delle intese che è poi l'altra faccia della medaglia della crescita macroeconomica perché lo diceva Salvatore Messina richiamando
Le considerazioni finali del governatore Draghi proprie regole italiane problema macro il proprio aggregato e tornare alla crescita
A quella crescita macroeconomica che si misura con il PIL ma
Questa è una faccia della medaglia la faccia che sta dietro e
Fa crescere Lane prese che costituiscono che sono le cellule di quel sistema aggregato che deve produrre la crescita macroeconomica
Allora cambiare ambiente cambiare
L'ecologia della produzione
Attraverso la politica economica e complicato perché non
Non servono fondamentalmente le grandi leve delle politiche macro
Che sono quelle più visibili all'opinione pubblica e più facili da manovrare da parte del policy maker
E qualifiche macro economiche sono molto importanti naturalmente non sono in questo momento in Italia soprattutto lo è la politica di bilancio
Perché deve creare una fondamentale precondizione di stabilità finanziaria senza la quale
I problemi si fanno veramente
Grammatici
Quindi importante molto importante ritrovare condizioni di stabilità della finanza pubblica italiana ma questa età e condizione
Non è il mezzo per
Far tornare alla crescita
L'economia italiana
Il bilancio pubblico può dare un suo contributo a questo cambiando composizione
Agendo più su certe voci di spesa pubblica o
Dal lato delle entrate che su altre all'interno di un quadro però di compatibilità finanziaria dei santi
Ma ancor più di questo possono essere utili politiche
Cosiddette strutturali o micro economico
Questi hanno il difetto
Intanto di essere come dire un pulviscolo di essere molte molte e variegate
Il secondo difetto che hanno e di non essere molto gratificanti
Per il ceto politico
Perché ottengono effetti lenti
E circoscritti e poco visibili
Ma al tempo stesso spesso vanno a toccare delle concrezioni di interessi costituiti molto sensibili
Questo è un modo che attiene
Al funzionamento del sistema economico di certo ma anche al funzionamento del sistema politico
Ma questo è un tema che adesso trascende sicuramente lo scopo del dell'incontro di oggi
Noi come Banca d'Italia
Preoccupati
Come dire delle sorti della economia italiana come tutti come come come ogni cittadino come ogni istituzione deve essere preoccupati ancor più uno dei profili di ordine finanziario e di stabilità finanziaria che pure ci sono
Abbiamo tentato di dare un piccolo modesto contributo di proposta sul terreno delle politiche strutturali lo ha fatto il governatore Draghi il trentuno maggio scorso nelle sue considerazioni finali ha indicato a mo'di esempio perché in realtà tanti altri temi potrebbero essere sollevati ha indicato almeno quattro are
Di intervento che sono aree di intervento che non implicano necessariamente un costo in termini di risorse pubbliche per lo meno non un costo ingente non sempre e non necessariamente
A volte si tratta solo di fare degli interventi regolamentari a costo zero
Ma
A costo finanziario zero a costo politico alto
Mercato del lavoro
Sistema nazionale di istruzione
Servizi in particolare servizi di pubblica utilità in particolare regolamentazione dei servizi di pubblica utilità
Ambiente giuridico amministrativo
Che vuol dire molte cose ma in particolare vuol dire funzionamento della giustizia e della giustizia civile
La giustizia civile molto importante in una economia perché può implicare costi altissimi
Per il funzionamento del sistema economico faccio un esempio che è stato fatto da Mario Draghi nelle sue considerazioni finali e lo riprendo qui che è proprio quello del mercato del lavoro
Il mercato del lavoro italiano in questo momento
A
Siamo si potrebbe estremizzando è per per amor di semplicità si potrebbe dire che è troppo rigido e troppo flessibile simultaneamente
C'è sicuramente una rigidità
All'uscita dal mercato del lavoro cioè nella facoltà da parte dell'impresa di licenziarlo
E questa rigidità può spiegare in qualche misura
Quello che io chiamo l'eccesso di flessibilità che c'è adesso in entrata cioè
La proliferazione
E l'uso distorto che viene fatto dei contratti di lavoro atipici
E questa seconda cosa molto probabilmente compensa la prima in qualche misura
Ebbene la rigidità che c'è nel mercato del lavoro italiano in uscite e in larga misura dipendente dalla inefficienza della giustizia civile l'impresa che vuole licenziare un lavoratore che pensa di avere una giusta causa per farlo
E lo fa
Entra in un tunnel lungo e buio se il lavoratore fa ricorso
Al magistrato
La cui lunghezza e indeterminata quell'impresa non sa quando ne uscirà se ne uscirà e come riuscire a questa vertenza e rischia di uscirne dopo cinque anni
Con una sentenza sfavorevole che la costringe a riassume ai lavoratori in un posto di lavoro che nel frattempo magari non c'è più o è stato occupato da un altro a risarcirlo dei cinque anni testi
Questa incertezza
Questa incertezza e esiziale per l'impresa
E questo è un costo alto che
L'inefficienza della giustizia sta imponendo al funzionamento del sistema economico questo è un esempio badate bene tanti altri
Se ne potrebbero fare
C'è il capitolo finanze naturalmente che è un capitolo molto importante sul quale poi il governatore della Banca d'Italia tutta sente di dovere dire alcune cose
E di avere anche la competenza per dirle
Anche la finanziava
Cambiata in favore della crescita macroeconomica
Questo è un altro leit motiv delle considerazioni finali di quest'anno tant'è che il capitolo dedicato alla finanza è stato addirittura intitolato una finanza per lo sviluppo
Di lì
Le cose che si dicono
Sono che il sistema finanziario italiano che come sappiamo
E incentrato sugli intermediari in particolare sugli intermediari bancari
Forse ha bisogno di un po'più di mercati
Le banche sono importanti e resteranno importanti importantissime
Però forse ci vuole un po'più di mercato
Nel sistema finanziario italiano è un po'più di mercato vuol dire un po'di borsa
Un po'più di
Fondi investitori istituzionali
Come i fondi pensione
Che ha anche nel campo dell'intermediazione finanziaria forse ci vuole un po'più di quella particolare intermediazione che è specializzata nel favorire la crescita dimensionale delle intese
Penso al cadetta equity sia nella forma del Venture Capital sia nelle altre forme sia soprattutto forse addirittura vorrei dire nelle altre forme che sono quelle dedicate a quelle in prese tipicamente di media dimensione
Tipicamente impegnate in settori di media tecnologia che hanno un'opportunità di salto sia tecnologico sia dimensione e possono non cogliere questa opportunità e ce ne sono casi di questo genere io ho fatto
Ne ho viste li ho visti d'impresa Dio intervistati di imprenditori col col cappello dell'economista industriale
E mi sono imbattuto in casi di questo genere casi di imprese che sanissimi bellissimi vanno bene
Di fronte alle quali a un certo punto si presenta una formidabile opportunità di crescita presente perché un concorrente in difficoltà solo possono comprare
E dopo essersi fatti quattro conti rinunciano all'opportunità accontentandosi pertanto che hanno chi su
Per ragioni di governance societaria e per ragioni di finanza
Perché non ritengono di non trovare un interlocutore finanziario che capisca il loro problema del momento
Questi sono esempi capitoli ampi che compongono un mosaico che il mosaico delle politiche strutturali
Che è però in questo momento al centro del tavolo
E ciò
Di cui bisogna occuparsi perché l'economia italiana il sistema economico italiano è a uno snodo importante
E a un passaggio storico delicato
Ci sono le risorse
Morali intellettuali finanziarie di talento di talento professionale ed in e di talento imprenditoriale perde uscire da questo passaggio delicato nel miglior modo possibile ma
Non è scontato
Tutti devono fare la loro parte e chi ha responsabilità di politica economica a qualunque livello in qualunque campo deve
Capire quali sono le priorità
Grazie conosce
Grazie per aver calato il il discorso del rapporto sulla nave dell'economia regionale nel più ampio contesto l'economia nazionale
A questo punto o di qualsiasi convegno pubblico post prendiamo e la curva l'attenzione tende a andare in picchiata precipitare quindi
Rottura estromessa Ambra Muriel poi ottusa Paolo Rossi il compito di entrare nel vivo del del rapporto lettere ancora più presto al prezzo dell'uditorio grazie sì grazie grazie a tutti di essere venuti grazie
Avvocato Messina grazie Salvatore Rossi entriamo comunque nel vivo della presentazione delle note sull'andamento dell'economia della Lombardia nel due mila e cinque
Partiamo con la prima sezione dedicata all'economia reale
Partiamo partire di una rete partiamo parlare di una regione la Lombardia che importante sotto il profilo demografico ma il cui peso economico è sicuramente maggiore di quello demografico vi si produce il venti per cento del PIL
Di origine a quasi il trenta per cento delle delle esportazioni quindi è particolarmente importante seguire l'andamento dell'economia in una regione che fa una grande parte del Paese
Perché elementi che vanno veniamo a tratteggiare ci aiutino a capire anche qualche cosa di come sta andando l'Italia appunto la media del Paese
Il mio intervento si articolerà sostanzialmente in due parti una prima parte in cui se darà conto degli ultimi andamenti congiunturali coprendo l'anno passato i inizio di quest'anno e poi mi soffermerò su alcuni focus più strutturali più monografici
Che necessariamente saranno riassunti in questa sede ma di cui poi troverete ampia documentazione nelle note
E cominciamo con una nota positiva nel due mila e sei si sono intensificati i segnali di ripresa dell'economia lombarda così come di quella italiana emersi nella seconda parte del due mila e cinque
Due mila e cinque però che è stato un anno relativamente fiacco il PIL il prodotto interno lordo è diminuito di qualche decimo di punto zero tre per cento
Cominciamo a vedere qualche settore nel settore industriale se noi vediamo gli ultimi anni e questo grafico dà conto degli ultimi cinque o sei anni e rappresenta gli ordini per l'industria
Vediamo che gli indicatori qualitativi di sentimento in qualche modo di di ottimismo e pessimismo degli imprenditori sono tutti stati orientati al negativo perché le linee sono tutte sotto lo zero e questo significa che i pessimisti erano più numerosi degli ottimisti sull'andamento degli ordini
Questa situazione ha raggiunto il minimo nell'estate del due mila e cinque poi gli ordinativi hanno ripreso a crescere
Soprattutto dall'atto estero che è rappresentato dalla strada dalla trattino russo tratteggiato hanno ripreso a crescere le esportazioni e questo segnale se intensificato nei primi mesi del due mila e sei
Dall'atto della produzione invece sempre indicatori qualitativi che danno il segnale del pessimismo dell'ottimismo degli imprenditori industriali la linea veline solide le linee insomma continua e sono rappresentano la produzione industriale le linee tratteggiate
Rappresentano le scorte
Sono stati anni in cui la produzione industriale ha continuato a diminuire e si sono accumulate scorta verità produzione sta sotto lo zero le scorte sopra
Situazione che ancora una volta è cambiata dopo l'estate del due mila e cinque
Alla ripresa degli ordinativi le imprese industriali hanno fatto hanno dato risposta con un calo delle delle scorte di magazzino
E poi se è pur vero che nella media dell'anno scorso il valore aggiunto dell'industria si è contratto la produzione è rimasta ferma investimenti sono rimasto Luzzatti in diminuzione
Nel primo trimestre del due mila e sei la produzione industriale ha ripreso a crescere di un più tre virgola sei per cento sul primo trimestre del due mila e cinque quindi un incremento direi sensibile
Per quanto riguarda gli altri settori abbiamo avuto una un anno ancora buono per le costruzioni che negli ultimi anni hanno rappresentato il settore più più dinamico del settore industriale diciamo anche se emergono segnali di rallentamento non tanto nell'edilizia privata quanto nelle opere pubbliche
In cui la produzione ha cominciato a diminuire
Si sono espansi in maniera contenuta Direi i servizi in valore aggiunto aumentato di meno di un punto percentuale
A motivo di una sostanziale Stasi nel commercio valore delle vendite è rimasto stabile
E invece di un andamento buono nel settore dei servizi alle imprese che è uno dei settori in cui la Lombardia maggiormente specializzata
Come dicevo sono stati gli ordinativi esteri a crescere per cui questo lo vediamo anche nei dati di esportazione che sono cresciute del sei virgola sei per cento nel due mila e cinque in valore
E le prime anticipazioni sta Pieri danno una conferma sull'accelerazione sul primo trimestre due mila e sei
Ordine delle esportazioni che aumentano
Soprattutto nella chimica nella metallurgia nell'elettronica sono i i settori in cui la Lombardia è specializzata
Mentre ancora abbiamo una piccola diminuzione nel tessile abbigliamento
Altro settore importante per la per la nostra regione
L'importo è un ma intatto il valore del quattro e tre per cento soprattutto per l'andamento dei prezzi direi di alcuni beni energetici e di materie prime per cui sono stati soprattutto i settori delle materie prime dell'Energia segnare forti aumenti nelle importazioni regionali
Però se noi ci locali diamo sull'esportazione a prezzi costanti dice cioè scontiamo gli effetti dei prezzi e tracciamo in un grafico l'andamento degli ultimi sei o sette anni diciamo facendo cento le esportazioni nel mille novecentonovantasette del mondo della Germania dell'Italia la Lombardia vediamo che il mondo in questi anni è cresciuto in media del sette per cento le esportazioni mondiali
Di più la Germania ancora
E non così vitale la Lombardia soprattutto la nostra regione è ancora oggi sono alla fine del due mila e cinque su livelli simili a quelli del due mila e sei del novantasette scusate
Questo ha comportato una riduzione delle quote
Riduzione delle quote di mercato mondiali della Regione che soprattutto nel caso della Lombardia abbiamo effettuato un'indaga una analisi riportata nelle note hanno a che vedere con il cosiddetto effetto di competitività
Più di quanto non abbia agito la composizione strutturale e ipermercati delle esportazioni lombarde
Questo breve quadro congiunturale comunque
Deve essere integrato dalla descrizione dei nobili struttura della nostra regione e il rapporto si sofferma come diceva Salvatore Rossi a individuare alcuni aspetti di crescita di medio periodo di struttura di medio periodo della Regione nel confronto con l'Italia nel confronto con alcune delle regioni europee
Più dinamiche più innovative
Allora tra il novantasei e il due mila e tre il saggio medio annuo di incremento del valore aggiunto nella Lombardia è stato più basso che nella media nazionale
E questo naturalmente significa che abbiamo accumulato un divario di crescita che poi negli anni è sensibile
Divario che è stato particolarmente importante nell'industria negli USA in senso stretto che già è cresciuta poco in Italia ed è cresciuta ancora meno in Lombardia
Il settore dei servizi è stato più dinamico e dire che i lombardi è andato meglio che in Italia anche se si tratta di dati paragonabili
A fronte di ciò c'è stato un andamento contenuto direi deludente della produttività del lavoro
Intesa come valore aggiunto per ha detto semplicemente che in Italia è cresciuta dello zero sette per cento l'anno in Lombardia di mezzo punto
Andamento deludente soprattutto nell'industria in senso stretto mezzo punto l'anno di aumento di produttività
Andando a vedere i i dati sottesi a questi aggregati vediamo che nei settori tradizionali dell'indusse il valore aggiunto si è contratto anno dopo anno intorno al due per cento annuo sia in Italia che in Lombardia
E nei settori invece a tecnologia medio-alta la meccanica la chimica alla farmaceutica che sono di specializzazione per la nostra regione e che sono i settori nei quali dovrebbe essere più intensa l'attività di innovazione di ricerca settori più dinamici
Abbiamo avuto una diminuzione pure in Lombardia dello zero tre per cento l'anno del valore aggiunto
Cura una diminuzione a fronte di una sostanziale stabilità su una piccola crescita in Italia
Quindi la crisi si concentra in alcuni determinati settori
Dove in questi stessi settori la dinamica della produttività è stata in Lombardia leggermente peggiore che nella media nazionale a sua volta inferiore a quella dell'Europa inferiore a quella degli Stati Uniti
Quindi dal quadro diciamo di crescita dell'ultimi dieci anni scarsi emerge un problema di crescita un problema di produttività dell'industria
Come si è evoluta la struttura produttiva dell'economia lombarda negli ultimi qui abbiamo addirittura vent'venticinque anni diciamo dagli anni ottanta
Questa è la composizione percentuale del valore aggiunto per settori in Lombardia
Vediamo all'inizio degli anni Ottanta la Lombardia era una regione industriale si produceva quarantacinque per cento del valore aggiunto era nell'industria
Negli anni la composizione per settore della Lombardia si è avvicinata a quella media del Paese
E come anche fisiologico che sia nelle economie avanzate devo dire comunque il peso dei servizi è aumentato
E il peso dell'industria è diminuito
Certo relativamente parlando Lombardie è sempre una regione industriale cioè il peso dell'industria maggiore rispetto all'Italia però ossia si è persa in questi venticinque anni la specificità forte della regione come regione industriale
Se poi andiamo a scavare dentro l'industria ancora una volta cercando di mettere a fuoco quali siano alcuni determinati settori quelli a tecnologia medio-alta
Perdono peso relativamente
L'occupazione diminuisce si sposta dalle imprese grandi alle imprese piccole quindi diminuisce il peso in termini occupazionali delle imprese grandi poi c'è la dimensione media delle imprese
Che pure è più alta che in Italia e stiamo parlando solo dell'industria dove è più alta che nella media
E soprattutto si perdono le grandissime imprese qui stiamo facendo un'indagine Mona analisi dinamica negli ultimi dieci anni dal novantuno al due mila e uno
Con dati censuari perdiamo oltre il venti per cento delle grandissime imprese industriale con più di mille addetti che dovrebbero essere quelle più dinamiche quelle che hanno il centro di ricerche quelle che hanno una struttura innovativa
Che hanno un management più aperto alla alla vero recepire le innovazioni anche nell'organizzazione industriale
Sì a un calo anche in Italia di queste unità produttive molto grande ma meno che proporzionale proprio perché sono relativamente più concentrate in Lombardia e da qui si perdono
Questo costituisce un freno alla crescita della produttività perché il valore aggiunto per addetto nelle piccole imprese circa la metà di quello nelle grandi
E questa nuova divario non è compensato da un divario uguale N il costo del lavoro
Allora siamo andati a indagare
L'innovazione la ricerca l'innovazione tecnologica
Guardando alla Lombardia come diceva Salvatore Rossi rispetta l'Italia ma rispetto anche ad altre regioni europee
Abbiamo analizzato alcuni indicatori di ingresso di di innovazione prendendo l'indicatore spese in ricerca e sviluppo sul prodotto
Che in Lombardia è più alta che nella media del Paese uno venticinque per cento contro uno e sedici soprattutto per quella parte della ricerca che origina nelle imprese private inonda i centri pubblici
Però siamo sotto la media della UE che al due per cento
E se selezioniamo le venticinque regioni europee più innovative
Siamo molto sotto perché questa media è al tre virgola nove per cento queste regioni comprendono anche i cosiddetti motore d'Europa le le regioni francese tedesca spagnola che spesso vengano
Affiancate alla Lombardia nei nelle analisi comparate
Scontiamo una quota dei laureati sulla popolazione attiva con più di venticinque anni che analoga Alitalia sul quale quattordici per cento
Ma molto più bassa dell'Europa
E di alcuni grandi Paesi in Europa cito il Regno Unito al trenta per cento la Germania al ventisei
Alcuni grandi Paesi in Europa che hanno alcuni per esempio penso al Regno Unito hanno una struttura di istruzione universitaria diversa dalla nostra ma altri come la Germania che invece hanno una struttura distruzione superiore universitaria che è affine a quella nostra del vecchio ordinamento per capirci sono
Ventisei per cento dei laureati contro quattordici in Germania contro l'Italia e la Lombardia
Per quanto riguarda invece gli indicatori di auto di ricerca forse la situazione è un pochino più rosea perché la Lombardia è la regione che in Italia brevetta di più
Abbiamo analizzato i brevetti depositati all'Ufficio brevetti europeo a circa un terzo dei brevetti italiani originano da imprese lombarde
E scavando anche per la popolazione perché la Lombardia è grande abbiamo comunque un numero di brevetti maggiore della media italiana e questa volta anche maggiore della media europea ma non sorprende che lo capirò cioè
Inferiore di circa la metà alla alla breve attualità delle regioni più innovative in Europa
E quindi un ritardo che non è riconducibile comunque solo alla specializzazione settoriale perché brevetti meno meno brevetti meno ricerca e sviluppo meno laureati
Li abbiamo
A parità di settore in tutti i settori produttivi e se noi guardiamo soltanto i settori più avanzati gli hi-tech e l'ICT la tecnologie comunicazione informazione
Che dovrebbero essere quelli dove si brevetta di più dove c'è maggior fermento innovativo vediamo che la Lombardia prendendo soltanto alcune delle regioni più innovative
è una di quelle che ha una quota di brevetti inferiore Rispetto alberi spicca soprattutto l'acrobazia del Nord in Olanda con stecchetta alta alta Élite France Ronald francese l'area del del Reno ecco
Il rapporto poi contiene anche altri focus che vado a sintetizzare rapidamente che s'costituiscono o alcune pennellate Suma caratteristiche della nostra regione
Per esempio c'è un approfondimento sul terzo settore cosiddetto terzo settore settore non profit
Per il quale la Lombardia è la prima regione d'insediamenti in Italia
Mi riferisco a quell'insieme di Soggetti di organizzazione sono accomunati dalla caratteristica della non distribuzione degli utili
E che negli ultimi dieci anni ha avuto una un incremento uno sviluppo veramente importante
Rispondendo a delle nuove esigenze probabilmente di di tipo associazionistico di tipo assistenzialistico mano a mano che veniva a perdersi viene a perdersi forse sostegno da parte del pubblico
Il peso del settore in Italia non è rilevante perché occupa circa del due virgola cinque per cento del già degli addetti complessivi
E si ragguagli al tre virgola quattro per cento del PIL in termini di entrate
Entrate che sono sempre meno originanti dal pubblico la committenza pubblica e sempre più originano dalla privato sotto forma non tanto di donazioni che sono veramente poco poca cosa quanto di proventi dalla vendita di beni e servizi da parte di queste
Di questi soggetti non non protette
Allora si è effettuato un'indagine tra per per indagare le relazioni tra i soggetti non profit dei soggetti così Tea for profit limitatamente al settore industriale lombardo
Abbiamo visto che alla Lombardia ecco
Terra di di di di generosità in qualche modo possiamo dire perché il settanta per cento uno virgola quattro per cento delle imprese industriali lombarde effettuo in qualche modo una donazione nei confronti dei soggetti non profit
Che sia una donazione elargizione liberale che sia una donazione in natura che sia la sponsorizzazione di progetti di solidarietà progetti internazionali o acquisto di beni da cooperative sociali ad
Equo solidali o che dir si voglia
Terra dico non è impresa nel sessantuno per cento dei casi cercare un ritorno di immagine
E il tentativo di quantificare questi impegno è stato sullo zero virgola cinquantadue per cento del fatturato medio come donazione media annua delle imprese
Vuole che però in più influenzato da alcuni valori molto importanti per grandi grandissime imprese molto impegnate nel sociale e quindi se ne guardiamo alla mediana che s'invece non tiene conto di questi diciamo Paperoni filantropici
C'è il diavolo zero virgola uno per cento del fatturato
Andiamo a concludere con una Breve ricognizione del mercato del lavoro lombardo e dell'immigrazione in Lombardia
I dati dell'Istat assegnavano per il due mila e cinque un aumento dell'occupazione
Un pochino più forte rispetto alla media italiana l'uno per cento rispetto allo zero virgola sette per cento dell'Italia
Dato che però è influenzato dalla progressiva regolarizzazione degli immigrati e dall'aumento delle posizioni a part-time ma quindi se noi cerchiamo di tener conto di questi effetti
E li scontiamo trasformando questi occupati che l'Istat conta fisicamente uno per uno il trasformiamo inoccupati equivalenti nel così detto unità di lavoro Regula
Vediamo che l'occupazione in Lombardia è rimasta stabile nel due mila e cinque si è leggermente contratte in Italia
Quadro o più coerente effettivamente con un'annata tutto sommato fiacca come è stato il due mila cinque
Quello che però caratterizza il mercato del lavoro lombardo cose ma dico cose naturalmente note a tutti a tutti voi a tutti noi
E una forte differenza rispetto alla media
Per esempio nel tasso di disoccupazione che circa la metà del tasso medita Aliano fatto la stessa media nasconde degli andamenti differenziati tra Nord Centro e Sud
L'Italia
E un tasso di occupazione che forse più interessante perché coglie il tasso di partecipazione della Food del degli occupati al mercato del lavoro rispondo dalla e la frazione tra gli occupati e le persone in età di lavorare tra i quindici e i sessantaquattro anni
Un tasso di occupazione dicevo più alto di parecchi punti percentuali rispetto alla media italiana
Però ancora una volta se noi facciamo un confronto con le regioni europee di pari livello di sviluppo
La Lombardia bizzarra perché a un tasso di disoccupazione è molto basso paragonabile alle
In regioni con tassi più bassi che sono tutte italiane tra l'altro sono tutte le regioni dell'Italia del centro del Nord dando l'asse del Nord Est
E un tasso di occupazione che invece anche lui più basso uno dei più bassi
E questo è dovuto al fatto che soprattutto in Lombardia dovuta alla corte demografica delle donne meno giovani quelle sopra i cinquantacinque anni che escono dal mercato del lavoro abbassano la media
Concludiamo con l'immigrazione
Lista censisce i seicento mila immigrati presenti in Lombardia un quarto della presenza in Italia
Qui a Milano abbiamo l'Istituto di Studi sulla multietnicità che si che offre alcune stime che tengono conto anche degli irregolari
Gli occupati scusate gli gli immigrati da Paesi a forte pressione migratoria sono per l'ottanta per cento occupati che per i sette virgola quattro per cento disoccupati
Quindi entrano nel mercato del lavoro costituiscono forza produttiva e attiva provengono principalmente dall'est Europa e dall'Africa
E vengono impiegati soprattutto nel settore del commercio e servizi dell'industria e relativamente più che la popolazione autoctona e le costruzioni
Concludo ancora con una notazione come dire positiva sul progressiva integrazione di queste nuove forze Cosimo i cittadini e cresciuta Wolford ha voglia di fare impresa mi sono cresciuti i piccoli piccolissimi probabilmente imprenditori la cui titolarità è fa capo ad un extracomunitario
Del quindici virgola cinque per cento nel due mila e cinque e anche questo è una nota che
Brad peculiare insomma la nostra regione come come terra metterne accoglienza possiamo dire
Grazie
Assoluto del femore la dottoressa Paola Rossi ora esplorò la seconda parte del del rapporto sull'attività dell'intermediario
Finanziari
Grazie buona buonasera a tutti grazie Alessandra
Dunque il mio compito è quello di illustrare bene io risultati per quanto riguarda l'attività degli attività degli intermediari finanziari riportate nel rapporto che vi è stato distribuito
Brevemente nel rapporto abbiamo descritto un sistema finanziario dinamico in evoluzione nella regione hanno sede centottantatré banche e incontro controtendenza rispetto al dato nazionale ed europeo
Rispetto al novantanove le banche sono aumentate sono entrati sul mercato banche estere banche specializzate nuove banche che provengono dei processi di aggregazione
Fra intermediari precedentemente presenti sul mercato un processo quindi di riorganizzazione che ha determinato una
Aumento dell'efficienza e un recupero della produttività nel sistema su cui poi tornerò a parlare verso no alla fine la mia presentazione
La congiuntura nel settore il primo grafico che vedete già riporta l'andamento dei prestiti
Ho una precisazione si tratta dei prestiti erogati dal sistema bancario dall'intero sistema bancario nei confronti però della sola clientela residente in Lombardia
La linea blu questa che vedete rappresenta il totale dei prestiti la linea verde più in basso sui prestiti a breve termine la linea rossa più in alto e presti a medio-lungo termine
Vedete dal due mila e uno c'è un allargamento nella forbice nella dinamica delle due componenti a a breve e a medio lungo termine e i prestiti a medio-lungo termine e continuano a crescere su ritmi molto sostenuti
E quelli a Breno invece rallentano progressivamente fino a registrare variazioni negative sia nel due mila e quattro che nel due mila e cinque
Ma vediamo un po'più in dettaglio cosa è successo l'anno passato questi sono i prestiti complessivi diceva prima l'avvocato Salvatore Messina che in realtà sono cresciuti su livelli comunque sostenuti l'incremento nel due mila e cinque è stato del sette virgola nove per cento otto uno l'incremento tendenziale a marzo del due mila e sei
Ma in particolare c'è stata una forte accelerazione della componente a medio-lungo termine vedete la linea rossa più in alto che ha accelerato moltissimo nella prima parte dell'anno una dinamica che poi rientrata nei mesi successivi
I prestiti a breve termine invece hanno fatto segnare variazioni negative nel corso dell'anno a fine anno sono tornati praticamente stazionari con una diminuzione Levissima dello zero virgola uno per cento e finalmente nel primo trimestre di quest'anno hanno segnato un incremento quindi una variazione positiva seppure molto contenuta dell'uno e cinque per cento
Le condizioni di offerta le condizioni di offerta sono rimaste distese
Tutti gli indicatori lo confermo hanno i tassi d'interesse a breve termine quelle a medio lungo termine sono rimasti praticamente Fermi nel corso dell'anno anche il differenziale vedete
La linea rossa più in basso indicata dalla freccia il differenziale fra i tassi d'interesse a breve termine e le interbancaria tre mesi è rimasto praticamente fermo al fermo dalla metà del due mila e tre
E addirittura leggermente sceso alla fine dell'anno
Anche il grado di utilizzo dei crediti in conto corrente e si è ridotto e quindi conferma condizioni distese dell'offerta di credito
L'ultimo elemento che volevo sottolineare riguarda la componente a medio-lungo termine all'impresa
è che è cresciuta molto l'anno passato e a diciamo la crescita coinvolto anche crediti a medio lungo termine di tipo chirografario quindi non assistiti da garanzie reali
La cui incidenza sul totale dei prestiti a medio termine all'impresa è cresciuta dal trentotto per cento circa quarantadue per cento alla fine del due mila cinque
Ma veniamo proprio ai prestiti all'impresa e più in dettaglio a quello che è successo l'anno passato quindi queste sono i prezzi Rispi Prestiti esclusivamente alle in paese
Residenti in Lombardia queste la dinamica compressiva dell'aggregato vedete che crescere su ritmi sostenuti una un aumento nel due mila e cinque del nove per cento sale al nove virgola quattro per cento del due mila e sei
Come si diceva prima in realtà l'incremento è molto differenziato sia per settori di attività economica sia soprattutto per finalità
C'è stata una domanda forte legata processi di ristrutturazione di grandi gruppi quindi di e operazioni di finanza straordinaria e invece Prestiti finalizzati a coprire investimenti produttivi si sono ridotti l'anno passato
E in particolare la dinamica del comparto manifatturiero dei prestiti verso le imprese manifatturiere è rimasta molto molto debole vedete la linea blu in basso crea tassi di crescita negativi per la maggior parte dell'anno alla fine dell'anno c'erano si è registrata una riduzione dello zero virgola otto per cento
è tornata direi finalmente a crescere nel primo trimestre di quest'anno con un incremento modesto ma comunque positivo dello zero virgola nove per cento
Molto diverso invece l'andamento dei prestiti all'edilizia la linea verde vedete che accelera nel corso dell'anno
Registra la fine dell'anno un incremento significativo molto sostenuto superiore al quindici per cento quindici e sette per cento anzi sale ulteriormente nel primo trimestre di quest'anno al diciotto per cento
E anche se il comparto nei servizi ha fatto registrare tassi di crescita
Sostenuti realtà c'è questo picco molto forte nella prima parte dell'anno la dinamica rientra nella seconda parte
L'incremento la fine della a fine anno era del dodici per cento dodici e cinque per cento è tornato è sceso ancora ulteriormente a marzo con una in incremento tendenziale dell'undici per cento
Questo il quadro per quanto riguarda i prestiti agli prese
Può andare avanti
Vediamo adesso io il credito alle famiglie escretore famiglia è un comparto che è cresciuto moltissimo negli ultimi anni ha proseguito questo sviluppo anche nel due mila cinque
Questo grafico vi propone la dinamica del rapporto fra i crediti alle famiglie lo stock di crediti alla fine alle famiglie
Alla fine dell'anno considerato in rapporto al PIL dalla Regione vedete che è cresciuto siamo nel due mila e cinque al ventisei per cento circa del Pil
Dieci punti percentuali in più in più rispetto al dato del due mila quindi poco tempo fa relativamente poco tempo fa quando eravamo al quindici e mezzo per cento è due volte e mezzo il dato del novantasette
Quindi diciamo una crescita sostenuta che è stata guidata prevalentemente dai mutui quindi da da prestiti legati al finanziamento di acquisti immobiliari alla fine del periodo del due mila e cinque siamo intorno al venti per cento del PIL della regione come stock di prestiti quel mutuo le famiglie
Eravamo a poco più del sei per cento nel novantasette
è cresciuto hanno passato anche il credito al consumo ossia quello erogato dalle banche sia dalle finanziare spese specializzate nell'ultimo dato nel due mila e cinque un'incidenza del quattro virgola due per cento sul Pd alla Regione era poco
Meno l'anno prima il il tre virgola sette per cento degli anni precedenti in realtà eravamo Stabilini su valori per poco superiore al tre per cento e qui su un settore particolarmente interessante che stiamo seguendo da alcuni anni
Tramite la nostra indagine presso i principali intermediari della regione abbiamo questo campione che l'anno passato era costituito da settanta banche e una sezione della nostra indagine era focalizzata proprio sul credito alle famiglie
Ricostruendo i risultati del di questa indagine campionaria del tempo si vede un quadro di mutamento dell'offerta di credito alle famiglie e alcuni indicatori sono particolarmente significativi qua ve ne propongono due
Il primo a vedete la linea blu in alto è rappresentata dalla durata massima dei mutui che è cresciuto molto negli ultimi anni nel novantanove eravamo appena sopra vent'anni come durata massima naturalmente
Siamo saliti a trent'anni nella media del campione l'anno passato conto alle punte anche superiori
Quindi questo il primo elemento è l'altro elemento che importante nel testimoniare un ampliamento dell'offerta di credito alle famiglie
è il rapporto fra l'importo del finanziamento il valore del finanziamento che l'acquisto immobiliare finanziato quindi rapporto fra finanziamenti e valore dell'immobile
Nel due mila e ciclo questo rapporto è salito al novantatré per cento
E ora poco sopra l'ottanta per cento solo nel due mila e quattro e negli anni precedenti eravamo intorno alla soglia dell'ottanta per cento poco sotto
L'anno passato dalla dalla nostra indagine ventotto banche a ribattono finanziare
Completamente o quasi l'acquisto dell'immobile nel due mila sempre dalla stessa indagine un'unica banca offriva finanziamenti sopra la soglia dell'ottanta per cento
Quindi questo mutamento importante ci sono altri componenti interessanti diciamo che sono cambiati nel tempo in generale che i contratti di mutuo hanno una annunciamo caratteristiche di maggiore flessibilità e quindi ci può essere una durata variabile del del contratto è possibile rimborsare dei primi anni soltanto la quota interessi
E poi sono successivamente la quota che in conto capitale è possibile rinegoziare il contratto a scadenze pre
Prestabilite l'anno passato si spense anche diffusa l'offerta di mutui e di consolidamento quindi che riuniscono le posizioni in essere nei confronti del sistema bancario di una famiglia e i e modificano anche le condizioni applicate
Dalla nostra indagine sempre alla destinazione principale dei mutui rimane l'acquisto della prima casa è stata indicato come motivazione rilevante da tutte le banche del campione e invece marginale Triglia solo marginale gli acquisti legati per motivi di investimento sostanzialmente l'incidenza massima fra Laratta
Di rimborso e il reddito familiare al momento dell'erogazione arriva e appena superiore al quaranta per cento nella nel sempre dalla nostra indagine nella media del nostro campione leggermente più alta per quanto riguarda invece il rapporto riferito al credito al consumo
Nella maggior parte dei casi i tassi di interesse applicati sono variabili nel settantatré per cento dei casi o comunque sono tassi misti che hanno quindi delle formule
Di parziale copertura
Del tipo tassi variabili entro un tetto massimo quindi per concludere questa parte il quadro davano che viene delineato dalla nostra indagine quella di una maggiore facilità di accesso alle delle famiglie a questo strumento di finanziamento
Apriamo adesso un altro capitolo che riguarda la qualità del credito delle banche
Non è peggiorata l'anno passato
In realtà la qualità del credito rimane stabile da tre anni e le nuove sofferenza sono lo zero virgola sei per cento dei crediti
Che un valore limite immutato vedete gli ultimi tre anni istogrammi rappresentano lì il settore industriale l'istogramma blu l'edilizia quello per dei servizi
Quello giallo arancione
E la linea blu continua è il totale dell'impresa e lombarde vedete che negli ultimi tre anni non ci sono
Cambiamenti significativi risultato questo che vale anche per le famiglie e quindi verso naturalmente anche per il complesso dei crediti della Regione io ho cercato di approfondire nel rapporto quali possono essere le motivazioni che spiegano questo andamento recente
è diciamo abbastanza ormai usuale la la considerazione che la qualità del credito rimane
Buona sotto controllo nonostante un andamento dell'economia reale che negli ultimi anni è stato abbastanza debole quindi abbiamo cercato di capire quali sono le motivazioni la prima cosa che abbiamo individuato abbiamo analizzato è l'evoluzione della situazione finanziaria delle imprese che adesso vi illustrerò
L'altra componente che ci è sembrata interessante per spiegare questo andamento riguarda le modalità di uscita delle imprese dal mercato
E quindi su questo abbiamo analizzato i flussi di uscita delle imprese considerando sia i fallimenti si anche le uscite volontaria e quindi le liquidazioni e lei cessazioni
Qual è la situazione finanziaria dell'impresa e dunque e l'analisi è stata fatta sulla base dei dati della cera vede della Centrale dei primi bilanci
è un campione che si riferisce esclusivamente alle società di capitali che hanno sede nella regione e nel due mila e quattro avevamo dati riferiti a oltre otto ottanta mila impresa con sede in Lombardia
Dunque il primo indicatore che ne propongo purtroppo qua la Scala è un po'schiacciata però sono sostanzialmente i margini industriali dati dal rapporto fra margine operativo lordo totale dell'attivo
Vedete che c'è una tendenza quali grafico riporta i dati dal novantaquattro al due mila e quattro ultimo dato disponibile vedete c'è una tendenza negli ultimi anni ultimi anni alla riduzione dei margini industriali la Scala è schiacciata punto però comunque c'è una riduzione intorno al venti per cento negli ultimi anni
In compenso c'è un miglioramento significativo di un altro indicatore particolarmente importante nel descrivere la situazione finanziaria dell'impresa vale a dire l'incidenza degli oneri finanziari sui margini operativi
Vedete nel lungo periodo c'è un atto Chiara riduzione di questa incidenza un'inversione fra il novantanove e il due mila uno ma torna scendere negli ultimi anni
Praticamente all'inizio del Periodo circa il trentacinque per cento dei margini industriali veniva assorbito dal servizio del debito scendiamo al venti per cento nella media del campione
Scusate non ho non ho detto la linea rossa continua rappresenta la media il compiono e quella tratteggiata più in alta rappresenta le le imprese più piccole sotto i quindici a detti quella più in basso invece sono le imprese di maggiori dimensioni sopra i cinquecento addetti la cosa forse più interessante di questa dinamica però è la convergenza sui valori medi questi differenza che c'è fra le piccole e le grandi imprese in realtà nel tempo si annulla e quindi per tutta andiamo su un'incidenza intorno al venti per cento
Degli dei dei margini
L'altro indicatore importante nel descrivere la situazione finanziaria è chiaramente il grado di indebitamento qua vedete quali definito come debiti in rapporto a DbT più patrimonio netto
Vedete che nella media il campione c'è una sostanziale stabilità negli ultimi anni una leggera un leggero aumento che poi si inverte negli ultimi due anni
Anche in questo caso però forse la cosa più interessante la convergenza sui valori medi le grandi imprese a un mentre il grado di indebitamento in compenso le piccole che sono quelle più fragili dal punto di vista finanziario invece lo riducono e vanno sui valori appunto
Meno di quindi nel Complesso comunque il quadro di una situazione finanziaria migliorata per per le imprese lombarde per il complesso delle imprese lombarde in particolare per le piccole più fragili
L'altro elemento che ci sembrava interessante sottolineare che trovate poi nel rapporto riguarda le modalità di uscita delle imprese delle dal mercato in questo caso abbiamo analizzato le informazioni individuali senza sempre di fonte Cervélo
E riferite anche in questo caso alle sole società di capitali
Abbiamo ricostruito la data di inizio delle procedure di liquidazione volontaria o o concorsuali e quindi non abbiamo considerato la data di cessazione che ha e che normalmente diffusa dal dall'Istat nelle statistiche di Infocamere che però all'impronunciabile importante limite di non dare la motivazione dell'Aci dalla cessazione
E in particolare siamo rilevano come numerosi tale le lire
Episodi diciamo fisiologici come il trasferimento di un'impresa piuttosto che una incorporazione una fusione e che vanno aumentare il numero delle cessazioni in più la cessazione può avvenire a distanza di alcuni anni rispetto all'avvio delle delle procedure di liquidazione o concorsuale quindi fa perdere il collegamento con l'andamento congiunturale
E per ogni anno considerato diamo calcolato i flussi di imprese che passano da una situazione di piena operatività a una situazione di crisi dichiarata
Oppure a una decisione di uscita volontaria al mercato e vediamo subito il primo grafico
Questo rappresenta il numero diciamo di fallimenti in Lombardia per quanto riguarda le imprese lombarde una precisazione qua
Parliamo di fallimenti per semplicità
In realtà bisogna considerare si tratta di procedura concorsuale comunque tutte le procedure che prevedono l'intervento dell'autorità giudiziaria quindi ministro azione controllata straordinaria concordato fallimentare preventivo
Liquidazione giudiziaria eccetera
Tornando al numero vedete che c'è una tendenza il grafico riporta dati dal novantatré al due mila e quattro in realtà una tendenza alla riduzione negli ultimi anni un'inversione giusto nel due mila e quattro
Comunque nel due mila e quattro le procedure concorsuali hanno interessato allo zero virgola nove per cento delle imprese attive in Lombardia quindi con un numero abbastanza conto contenuto specialmente nel confronto storico
Nell'industria c'è un'inversione un pochino più accentuata negli ultimi tre anni comunque nuovamente rispetto a dati riferiti al novantatré novantaquattro siamo su valori più contenuti eravamo intorno all'uno quattro per cento delle delle aziende attive all'epoca adesso siamo all'uno e uno per cento
Il alla linea verde in altri invece riporta i dati riferiti alle costruzioni vedete che è un settore che al picco massimo nel novantotto e poi con iniziali Dussin
Diciamo in parallelo all'evoluzione della congiuntura del comparto
La linea rossa invece riguarda il commercio che abbastanza in linea comandamento con la media delle imprese della regione
Andando più in dettaglio nel settore industriale qua vi riporto soltanto alcuni settori che mi sembravano più interessanti la linea a fucsia più in alto
Caratteri porta i dati riferiti al settore del tessile abbigliamento pelli cuoio e calzature
Che sono i settori che negli ultimi anni più hanno sofferto la concorrenza specialmente del da parte dei Paesi esteri a basso costo
Della mano d'opera vedete che realtà negli ultimi anni la frequenza è più alta delle altre impresa come numero di fallimenti ma non si nota un peggioramento negli anni recenti anzi sembrerebbe ridursi numero la frequenza dei fallimenti
Il la linea più basso invece riporta i dati dei riferiti alla metalmeccanica dove c'è invece una inversione dal due mila e due con una un aumento della frequenza dei fallimenti ma nuovamente di un confronto di più lungo termine
Non sembra particolarmente preoccupante
E veniamo invece l'altra componente che ci sembrava intere e interessante da sottolineare riguarda le uscite volontari queste la dinamica per il complesso delle imprese lombarde vedete a parte il picco del novantacinque c'è comunque un trend
Di crescita nelle uscite volontarie dal mercato che hanno coinvolto loro il tre virgola quattro per cento delle imprese lombarde nel due mila quattro
Questa è la dinamica per quanto riguarda il settore industriale con un incremento negli ultimi due anni più accentuato della media
Gli altri settori in realtà non un andamento molto simile alla media dell'impresa e quindi sia l'edilizia che il commercio
Io questo caso invece andando a vedere nei settori industriali si notano dei risultati abbastanza interessante differenziate rispetto alla media vedete di nuovo la linea rasa più in alto
Riporta i dati riferiti al tessile abbigliamento pelle cuoio e Cuanza Touré in questo caso c'è una mente abbastanza significativo dal due dal Duemila in poi dal due mila e uno scusate impropri
In realtà al gli ultimi dati riferiti al due mila e quattro vedo nove il tre virgola due per cento dell'impresa e del tessile
Che decidono di uscire dal dal mercato addirittura al quattro per cento per quanto riguarda le aziende qualità del settore quali calzature
Anche la metalmeccanica che ha comunque una frequenza più bassa mostra un aumento negli ultimi due anni qua riportato anche dal dato vedete la linea centrale scura
Delle altre manifatturiere ecco all'interno delle altre manifatturiere dell'altare il dato che più che è più significativo riguarda le imprese del settore del del legno arredamento
Alcuni dati di bilancio riferiti a queste aziende le aziende liquidate piuttosto che le aziende fallite equa riporto dati riferiti a due anni e prima l'avvio delle procedure
E commento brevemente i dati riferiti all'impresa mediana dunque le per aziende liquidate hanno sono decisamente più piccole rispetto a quelle che falliranno due anni dopo hanno un totale dell'attivo
Intorno ai centottanta mila euro contro cinquecentosettanta mila per quanto riguarda le imprese che falliranno hanno risultati reddituali negativi anche se meno gravi diciamo rispetto alle aziende che falliranno due anni dopo parola
I dati riferiti alla situazione finanziaria invece sono significativamente migliori
Rispetto a
Alle aziende che fallirà nove vedete che il rapporto fra il margine operativo lordo e gli oneri finanziari
è superiore intorno due volte e quindi c'è copertura degli oneri finanziari mentre le aziende che che entreranno in procedure concorsuali Doohan due anni dopo già a a questa data hanno dei margini non capienti quindi che non riescono a coprire gli oneri finanziari sono lo zero virgola cinque per cento degli oneri finanziari
E l'incidenza di questi ultimi sul totale dell'attivo e decisamente più bassa per le imprese
Che entreranno in liquidazione rispetto a quelle che invece entreranno in procedura concorsuale siamo all'uno e uno per cento rispetto al tre per cento i dati sul totale dei debiti il grado di indebitamento qua è calcolato sui debiti totali in rapporto all'attivo
è comunque più basso per le aziende liquidate
E l'ultimo elemento mi sembrava importante sottolineare riguarda proprio il patrimonio e patrimonio netto sul totale attivo eh
Positivo per le aziende liquidate è quasi azzerato già quindi due anni prima delle procedure concorsuali invece per le aziende che verrà che falliranno ed è negativo per un numero rilevante anche per importi rilevanti di imprese noi il peggio considerando il peggior venticinque per cento della distribuzione il patrimonio netto sull'attivo è ancora positivo per le aziende che verranno liquidate è già negativo per su valori significativi invece per le imprese che falliranno
Quindi concludendo questo in questo capitolo averti trovato nel rapporto sostanzialmente sottile abbiamo sottolineato che c'è un numero di significativo di uscito dal mercato prima
Che la crisi le difficoltà industriali dei geni al rinnovo i in insolvenza c'è un mento fra l'altro del numero di liquidazioni volontarie a fronte di una sostanziale stabilità nei fallimenti invece e il quadro ci sembra coerente con una situazione di difficoltà prevalentemente industriale di del delle aziende che non porta l'insorgere dell'insolvenza vere e proprie ma comunque induce l'imprenditore a interrompere l'attività se evidentemente non ha prospettive produttive positive
La raccolta bancaria molto velocemente la raccolta hanno passato mostrato un rallentamento abbastanza forte l'incremento è stato del tre virgola uno per cento della Regione contro il sei virgola due per cento del due mila e quattro
Questo rallentamento determinato sostanzialmente dalla viene riduzione delle obbligazioni collocate presso la clientela lombarda una diminuzione che in realtà è spiegata da un aumento dei collocamenti sull'Euromercato
E anche da alcune operazioni di cartolarizzazione di cessione di crediti che hanno consentito di reperire liquidità in forme alternative rispetto alla raccolta da clientela tradizionale sono i conti correnti sono cresciuti più o meno in linea con l'anno precedente una variazione del cinque virgola quattro per cento
Sono diminuiti leggermente i pronti contro termine però l'elemento forse più interessante da sottolineare da questo punto di vista riguarda il ritorno delle delle famiglie della clientela verso le varie forme digestione professionale del risparmio
In particolare le gestioni patrimoniali vedete che il patrimonio delle famiglie è gestito da banche è cresciuto l'anno passato ha segnato un incremento del dodici virgola tre per cento
Per la prima volta devo dire da alcuni anni c'è stato una raccolta positiva anche per quanto riguarda le società di gestione del risparmio considerando sia quelle lombarde che hanno sede quando la Regione si è anche quelle di diritto estero
Che comunque fanno capo intermediari che hanno sede qua in Regione la raccolta netta nell'anno è stato di tre tre virgola uno miliardi era stata invece negativa l'anno precedente tornata però negativa nel mese di aprile e maggio di quest'anno
è si è diffusa molto la distribuzione di polizze assicurative tramite canali bancari gli sportelli bancari nella regione considerando gli intermediari che hanno sede a ragione la raccolta lorda in questo caso le polizze collocate nel due mila e cinque sono arrivate a a rappresentare una raccolta di ventidue miliardi erano al diciassette miliardi nel due mila e cinque quindi un importo sicuramente l'idea
Dunque vado a chiudere il mio intervento con alcune indicazioni di tipo strutturale che forse potranno essere utile anche nella discussione almeno lo spero dicevo all'inizio un settore quello della industria finanziaria lombarda dinamico
Ci sono centottantatré banche che hanno sede nella regione dicevo all'inizio che sono cresciute negli ultimi anni c'è stato rispetto al novantanove sono aumentate di undici unità
Ci sono poi quasi quattrocentonovanta intermediari finanziari non bancari
Fra Società di gestione del risparmio sin società finanziarie ingenua centosette e centosei tutti gli indicatori confermo la diffusione dei servizi finanziari nella regione ci sono duecento quarantotto banche che operano nella regione con oltre sei mila sportelli e trecento negozi finanziari
Il settantacinque per cento dei Comuni lombardi è bancato ha quindi almeno uno sportello bancario ci sono quasi due milioni di clienti che fanno uso di servizi bancari telematici
Che sicuramente numeri significativi anche i dati del censimento confrontando i dati del censimento del due mila e uno rispetto al novantuno
Confermano la caratteristica diciamo la localizzazione dei servizi minimi finanziari della Regione vedete che gli indicatori per quanto riguarda tutti i comparti dei servizi finanziari sono superiore a cento che che vuol dire sostanzialmente che sono localizzati
In proporzione relativamente di più Lombardia rispetto alla media italiana in particolare il e le finanziarie di gestione e le finanziarie creditizie Prato una caratteristica che si è accentuata diciamo nel due mila e uno rispetto a dieci anni prima
C'è stato anche un significativo lo spostamento delle quote di mercato delle banche in particolare le banche di maggiori dimensioni hanno ridotto
Il loro peso nella regione hanno perso quote di mercato quasi dodici punti percentuali sugli impieghi tredici quasi sui depositi
E invece sono aumentate le quote delle banche più piccole
Sia diciamo banche locali si anche banche estere però nel nel rapporto trovate anche un'analisi scomporre scorporando le banche estere che talvolta vengono classificate impropriamente come intermediari di piccole dimensioni
Comunque rimane vero anche tenendo conto di questo aspetto
Guardando i dati sempre delle quote di mercato per dimensione dei comuni
Si può vedere Venezia visto gravi due istogrammi e evidenziati dal dal circoletto vedete che le banche di maggiori dimensioni hanno perso soprattutto nei comuni più grandi
E allo stesso modo le banche più piccole hanno guadagnato soprattutto nei comuni di maggiori dimensioni quindi c'è stato un aumento della concorrenza soprattutto in queste piazze meno si nota invece nei comuni più piccoli
E l'ultima slide che volevo proporvi è volevo tornare su una a tavola che aveva già mostrato Alessandra prima vale a dire la crescita dell'economia lombarda l'analisi che abbiamo fatto
Sulla base dei dati del regionale dell'Istat fra il novantasei e due mila e tre
Dicevamo prima che il valore aggiunto è cresciuto poco nella regione vedete che li tasso di crescita medio annuo fra il novantasei e due mila e tre intorno all'uno virgola quattro per cento in meno
Della media nazionale che già mostra una crescita abbastanza
Devo alle fiacca e realtà la Regione è andata marginalmente peggio dell'Italia in quasi tutti i settori nell'industria delle costruzioni nei servizi è praticamente lo stesso dato ma diciamo questo quadro si inverte invece per quanto riguarda l'intermediazione monetaria e finanziaria
Che invece mostra un tasso di crescita medio annuo del valore aggiunto Nello stesso periodo intorno al tre virgola otto per cento contro una media nazionale del due per cento
E diciamo grazie anche un aumento della dell'occupazione contenuto mostrò ad un recupero di produttività del lavoro significativo siamo un aumento medio annuo del tre virgola uno per cento contro un dato medio nazionale dell'uno virgola sei per cento
Questo è l'ultimo l'ultima annotazione su cui volevo attirare la vostra attenzione una lotta Ciano positiva per concludere chiudo con questo vi ringrazio per l'attenzione restituisco la parola all'avvocato Salvatore
Grazie Paola dunque siamo arrivati alla conclusione che ci fa con cui sono pervenute da Comiso temporale perché ora entriamo nel cuore dell'analisi del rapporto Sciolla quello che a volte visto finora è un po'la rappresentazione statiche importante interessante impegnativo pure
Ora vediamo dall'all'al parere dei tre
Personalità del mondo accademico imprenditoriale bancario quelle che sono come dire la la la la maschi aspetti di mobilità gli aspetti di fluidità
Gli aspetti che mirano a verificare in concreto il punto di vista di tre segmenti importante dell'opinione pubblica nazionale frastornato non sia lei Garrel nella conversazione grazie
Grazie avvocato
Come abbiamo visto tutti
Queste notte
Presentate dalla Banca d'Italia di Milano sono molto molto ricche
E quindi si prestano a vari tipi di commenti
E si prestano a commenti che riguardano le ombre
Che non sono poche dell'economia lombarda in particolare la piccola dimensione che non cresce anzi si rimpicciolisce punto importante
Sottolineato dal Salvatore Rossi
La caduta della produttività
La perdita di quote di mercato
Molto spesso tutto questo peggio del resto d'Italia no
Queste insomma sono un vero ombre importanti
Da discutere da approfondire però io vorrei occuparmi partirei piuttosto per questa tavola rotonda da da un altro discorso che fa riferimento soprattutto alle Lucci
Perché io credo che siamo tutti qui a sperare di vedere
Dei segnali decisi che
La crisi del competitività della nostra economia in particolare della nostra industria
Stia no
Per sia almeno in via di soluzione
E io vorrei appunto vuol dire qualcosa su questo
Partendo proprio dalle indicazioni
Che troviamo sulle notte
Appena presentate
Sia sotto l'aspetto di congiunturale del breve termine
Sia sotto l'aspetto diciamo pochino più del medio lungo termine delle tendenze nelle quali si scrive la questione del recupero della competitività
Italia la congiuntura le note confermano nella Regione Lombardia che sicuramente alle antenne sensibili Enzo
Segnali di ripresa della economia Italia
Ordinativi esteri in forte accelerazione
Questa lotta si salda con le indicazioni più di Centi
Di buon andamento delle esportazioni anche in quantità no a livello qui parlo di nella nazionale
Delle delle esportazioni anche in quantità questo naturalmente è spiegato soprattutto dalla fatto che si è svegliata la Germania si come la Germania è un altro più grosso
Cliente se si muove no la domanda tedesca noi ci muoviamo anche
C'è una crescita della produzione industriale che è stata confermata anche dagli ultimissimi dati e non sconferma sa se così posso dire dal dato più recente perché c'era dentro il venticinque aprile eccetera eccetera
C'è un miglioramento deciso delle aspettative degli imprenditori e del clima di fiducia non ricordava all'inizio del dottor Follini
Nel caso l'ombra
Insomma l'aggancio a la congiuntura Cerere
C'è un buona congiuntura internazionale molto buono non esuberante esuberante già da tempo anche se però non possiamo essere certi
Che questa esuberanza cicliche
Internazionale si protragga no
Si protragga
Oltre che siamo ben insomma si protragga effettivamente già quest'anno perché perché sono incerti ancora gli assegni dell'aumento dei tassi d'interesse ed è l'aumento dei prezzi delle materie prime tanto è vero che i mercati se ne sono accorti dell'
Si sono agitati e conservano una certa turbolente
Beh questo rende ancora più importante chiedersi se
Al di là diciamo di questi segnali di ripresa congiunturale
Ci siano anche
Ci siano anche dei motivi per ritenere che questa ripresa
Dell'economia italiana
Sia sostenuta da un effettivo e diffuso
Al recupero della capacità di competere dello sempre perché è questo il punto che credo dovremmo soprattutto discuta se in altre parole come dicevo prima il problema industriale italiano è per lo meno avviato a soluzione non è sicuramente risolto questo inutile stare a parlare però vogliamo vedere no che andiamo verso la soluzione
Ecco a questo interrogativo
Che io credo che debba essere un po'al centro di questa piccola tavola rotonda no
Che che che vede insieme quelli che hanno il polso della situazione che sono molto vicini all'impresa uno perché è imprenditore sei lui stesso e di successo come l'ingegner Bombassei ma è anche vicepresidente di Confindustria l'altro perché è un banchiere di una banca poiché una banca
Molto molto presente nel territorio molto attiva con le piccole e medie imprese vedere un pochino se
Se come percepiscono i questi segnali
Io per avviare un pochino il discorso
Mi limiterei a fare tre osservazioni
Sperando di avere magari anche il tempo di un di un secondo giro cioè di fare una cosa un pochino informale ecco Botta risposta quindi parlo poco proprio per dar tempo a Bombassei a viola di di
Rispondere poi possiamo rispondere dice
Il raccordo avvocato
La prima osservazione proprio riferita all'andamento delle esportazioni
Qui il fatto
Che
è all'attenzione di qualsiasi economista di qualsiasi analista e che a differenza di quello che succede in Germania e in Francia
In Italia noi abbiamo una
Tendenziale negli ultimi anni una tendenziale riduzione
Delle quantità esportate come si rileva anche qua la Lombardia rimane all'incirca costante
Insieme a un aumento dei prezzi all'esportazione ovvero o o meglio dei valori unitari no del esportazione
Ecco questa è una cosa che qualifica
L'Italia nel confronto quei guai coi nostri due grandi vicini
Non ci sono aumenti dei prezzi all'esportazione in Francia in Germania se guardiamo un grafico l'Italia va così la la Francia la Germania stanno corsi quindi noi e
Cosa c'è dietro a questo momento dei prego
All'esportazione dei valori medi esportati beh qui ci sono due due partiti ci possono essere due modi di vedere la cosa
Uno è quello del partito degli ottimisti
Che dice ecco questo è l'effetto della reazione degli imprenditori alla crisi di competitività e quindi si spostano verso produzioni
Più qualificate
Sia
Diciamo uscendo va produzioni meno qualificate più ordinarie più standard in cui la concorrenza cinese degli altri paesi e fortissime
Sia
Qualificando la produzione per dire aggiungendo a un tavolo un aggeggio informatico adesso la prima fesseria che mi viene in mente ma per far cambiare non per qualificare la produzione
Se è così
Questo naturalmente è un segnale molto positivo e c'è chi
Guardando quei sto deduce
Dal fatto che
Siccome noi non abbiamo perso quote
Delle esportazioni in valore proprio per effetto di questo momento dei prezzi mentre gli altri paesi hanno perso quote in valore no
La crisi di competitività non c'è del tutto
Queste per esempio l'opinione prevalente espressa nella dal rapporto Unioncamere ed è il punto su cui il rapporto Mediobanca sulle tre mila novecentonovantasei medie prese insiste
Da tempo
I più d'altra parte i pessimisti
Piccolo beh questo aumento dei prezzi all'esportazione può derivare non tanto da una riqualificazione della produzione eccetera eccetera
Quanto
Da una capacità particolare particolarmente
Notevole di sfruttare la forte congiuntura internazionale che si è che nella quale che che che è in in atto da alcuni anni
Aumentando i prezzi semplicemente il ragionamento è che se io sono in una produzione
Di inizia in cui
Sono uno dei due o tre produttori mondiali e gli altri mi fanno poca concorrenza
E mi vedo esplodere la domanda da parte della Cina o da parte di altri
Gli altri Paesi dell'India che è stanno crescendo enormemente bene io approfitto no la cosa per aumentare i prezzi
E questo sembrerebbe no sembrerebbe dico perché non è facile insomma la diagnosi di questa cosa è anche all'attenzione credo sia stata l'attenzione dalla Banca d'Italia magari se poi non è una cosa semplice sembrerebbe sembrerebbe conferma a favore di queste è il fatto che la grossa impennata dei prezzi all'esportazione avviene proprio in coincidenza con la
Forte espansione del commercio internazionale quindi con la partenza del ciclo espansive internazionale dal due mila e tre in poi perché impennate parto dal due mila e tre
A oggi
è chiaro che a seconda di come vediamo le cose e riceviamo indicazioni diverso e sul recupero della capacità competitiva degli imprenditori italiani e dell'industria italiana
Io credo che sia però altrettanto chiaro che la verità non è mai una sola e che era che la realtà e di solito una composizione cioè in mezzo alle due cose
E in mezzo alle due cose e
E ci saranno delle situazioni questo risultato sarà risultato di parte situazioni d'impresa e che sfruttano no la forza della congiuntura internazionale in parte situazione di un Paese che invece si qualificano diventano più competitive etc in parte anche Seat ma in parte anche affetto del fatto che l'impresa è meno
Meriti perché fanno prodotti meno di qualità in meno Hubble valore aggiunto escono dal mercato come sembrerebbe no indicare alcune uscite impennata degli uscite dal mercato che abbiamo appena visto
La seconda osservazione si aggancia direttamente con questa e cioè che è quella relativa alla
Forte e credo crescente varianza
Nelle prestazioni delle imprese
Cosa voglio dire
Voglio dire che
Conta sempre in di meno l'effetto settore e conta sempre di più l'effetto impresa
Cioè all'interno degli stessi settori abbiamo impresa che
Risultano vincenti perché innova hanno crescono e e crescendo no fanno quel entrano nelle in prese prende se andiamo a guardare
La la fascia delle imprese di media dimensione vediamo che negli ultimi anni abbiamo avuto un certo numero di ingressi cioè
Questo vuol dire che abbiamo una crescita dal basso medio mi riallaccio ancora quello che diceva Salvatore Rossi le piccole diventano medie quindi ci sono alcune imprese che riesco in questo e quindi sono altamente competitive fanno profitti vanno molto bene
E ci sono altre impresa nello stesso settore le quali invece
Vivacchiano tendo al nord si diceva prima
In genere Bombassei probabilmente tendono a reggere anche se dovrebbero chiudere sperando in tempi migliori in qualche svalutazione dell'euro qualche aiuto di Stato non so che cosa
E così se è così questo e ci dà un'indicazione positiva nel senso che e certo che la nostra specializzazione produttiva la quale non può cambiare in pochi anni perché per ricollocare il Paese nella specializzazione produttiva internazionale ci vuole un bel po'di tempo
Però se come stanno andando le cose da queste indicazione vuol dire che la nostra specializzazione produttiva che concentrata come sappiamo ha ormai a memoria in settori prevalentemente tradizionali intorno alla frontiera dell'innovazione eccetera eccetera o vuol dire che però questa associazione produttiva non ci condanna fatto
Perché all'interno di settori anche molto tradizionali vediamo in paese molto dinamiche molto competitive mentre al commercio e qui un segnale viene anche dalle notte
All'interno di settori a tecnologia medio-alta vediamo imprese che non vanno assolutamente bene no questo è una delle indicazioni che mi sembra che possa spiegare il fatto che di una certa sofferenza di certi settori a me di parte
Tecnologia medio-alta
In Lombardia
Questo Effetto lo lo vediamo anche all'interno degli stessi distretti
E secondo me ma qui io sono ormai considerato un anti distrettuali lista quindi non lo dico semplicemente secondo me il fatto che all'interno di un distretto che è specializzato in una certa produzione
Ci sia dove dell'impresa e che vanno molto bene altri che vanno molto male sgretola il concetto stesso di distretto perché non è più la sedia di a
Ma è l'impresa tal dei tali e sta lì che
A successo
Insomma quello che stiamo vedendo e una riorganizzazione industriale
Che credo sia
Stiamo vedendo non so da quanto iniziata questo è difficile non so quanto durerà da scossa dal mercato
Cioè mercato ha mostrato Allen prese che o cambi oppure nomina non riesce a rimanere nel mercato
Il rilancio della competitività dipende da quanto avanti è questo processo di riorganizzazione
E questo è un altro punto su cui magari
Discute un ultimo e chiudo per
Perché ho già portato via troppo tempo
E sul cuneo fiscale tanto per parlare di cose così abbastanza di scottante attualità e deriva consegue è conseguente al punto precedente
Se la scossa
C'è già che viene dal mercato e già in azione e sta dando i suoi frutti
Come abbiamo visto c'è da chiedersi quanto urgente sia no la scossa da Cuneo
Qui intendiamoci
La riduzione del cuneo fiscale un'esigenza di ordine diciamo strutturale essenzialmente perché lo spessore del pubblico finisca
Risulta punitivo sia per l'impresa che per il lavoratore
Ma è anche vero che la riduzione del cuneo
Anche facendo tutti i cinque punti in una volta sola con me
Promesso ripetutamente dal presidente all'attuale presidente del Consiglio
A parte il fatto che attenua la scossa del mercato perché
Il Duce diciamo l'intensità della pressione di mercato
Ha un impatto però
Contenuto sul costo del lavoro
Se dividiamo a metà un cuneo fiscale di di cinque punti fra impresa e lavoratore risparmio
Percentuale di costo del lavoro risparmio netto quindi la riduzione netta del costo del lavoro per e il l'impresa è di uno virgola ventidue per cento
Se
Dopo contrattazione ne vanno due terzi all'impresa arriveremo al due per cento che
Non mi sembra
Una scossa notevole e quindi qui termino con la domanda è questa volta
Info preferite all'ingegnere Bombassei
E quanto si può far veramente conto io non discuto l'opportunità per la riduzione del Cuneo mi chiedo quanto questo possa effettivamente
Aiutare a riprendere a essere competitivi grazie
La prima volevo fare qualche considerazione così a carattere generale poi provo a rispondere alle ai tre quesiti che hai posto
Allora anch'io credo che i dati che sono stati presentati siano in qualche in qualche maniera in in contrasto nel senso che credo debba essere data una lettura ter che per esempio il pensare che ci sia un un prodotto interno lordo
Inferiore al modello nazionale e poi invece ci sono altri dati che sembrerebbero contrastare questo la stessa roba vale per l'occupazione altro abbiamo visto prima dei dati del degli dei finanziamenti cioè ci sono apparentemente dei dati che sembrano un po'in contrasto fra di loro ma che perché questo sarebbe poi bello il potere riuscire interpretare come mai queste cose possano
A cadere e darne dare una chiave di lettura ma credo che francamente più che guardare il così il lo specchietto retrovisore sia molto più interessante guardare avanti e quindi vedere quali sono gli insegnamenti che può darci un due mila cinque soprattutto in chiave
Del due mila e sei che ormai a cui siamo arrivati ormai a alla metà
Quindi è vero come è vero credo che il senso il polso della situazione nelle imprese del di questo primo scorcio del due mila sei conferma un un inversione di tendenza
Sia sull'esportazione sia sugli ordinativi sia sugli investimenti e quindi sembrerebbe effettivamente che le degli anni di chiamiamola crisi siano momentino passa e una ripresa estremamente tiepida per cui si fa quasi eccessi quasi un timore reverenziale a dire che c'è ripresa
E credo che però francamente vada vada vada interpretata e soprattutto non va non non si lasci passare senza coglierne tutti gli aspetti positivi
Sono stato in questi giorni per per in questi giorni queste settimane per c'era per ragioni appunto confindustriali a tante assemblee soprattutto in Lombardia parlo di quella di Bergamo parlo di quella di Brescia l'altro giorno qui a Milano
Umori Varese e dove praticamente tutte le analisi fatte a livello provinciale sono di un
Diciamo robusto ottimismo poi dice noi andiamo bene però in generale ebbe sempre un po'questa però francamente quindi credo che ci siano dei segnali forti di ripresa
Penso che però per essere invece un pochettino più pessimista sulle domande che sono state fatte prima io francamente non sarei così ottimista nel pensare di avere superato le ragioni per cui siamo andati in crisi
E qui la devo prendere un momentino più larga perché credo che ci siano ci siano delle ragioni
No neanche tanto né regionali né nazionali ma sino addirittura chiamiamole continentali cioè il vero ammalato del mondo dell'economia mondiale e l'Europa
Credo che siete molto più preparati di quello che può posso essere io sul sugli andamenti sugli indicatori dell'economia nel sapere che in questi ultimi anni
Tutte le economie mondiali dagli Stati Uniti all'Asia ad alcuni Paesi addirittura Giappone dopo
Dieci anni di di di andamento piatto hanno ripreso a camminare in maniera sostanziale mentre invece nell'economia europea è cresciuta con dei tassi estremamente modesti
E quindi è l'economia europea che in qualche modo ammalata ed è chiaro che l'economia italiana che è un po'uno degli anelli deboli della dell'economia europea ne risente un pochettino di più
Allora le riprese qui vanno come che interpretate è chiaro che qualcuno dice è la nostra politica di questi anni adatto adatto
Benzina dato stimolo dato propellente perché si riprendessero le cose qualcun'altro dice che è bastato cambiare un tipo di politica per dare vigore all'economia
E noi imprenditori diciamo ma credo con qualche realismo e su questo mi metto del dalla parte degli ottimisti io credo che francamente ci sia sia cambiata l'attitudine anche mentale degli imprenditori
Credo che
Nel passato nessuno aveva mai fatto una forte autocritica come è stata fatta da questa Presidenza nel dire fin dal primo giorno che anche gli imprenditori in questi ultimi anni si erano distratti si erano allontanati dal dal loro dai loro valori fondamentali forse attratti da da cose
Se non più interessanti quanto meno più facili no la finanza poi per quelli che evidentemente ha guadagnato qualcuno ha cambiato poi opinione altro tipo di speculazioni e credo che un richiamo forte al ritorno ai fondamentali dell'impresa quindi che gli imprenditori ritornino a fare gli imprenditori
Che gli imprenditori ritornino investire nelle proprie aziende che le aziende famigliari
Riescano a fare quello che
Normalmente si devono fare fanno in tutto il mondo perché il valore delle aziende familiare un valore enorme credo che nelle prime cinquecento aziende mondiali la stragrande maggioranza siano comunque imprese familiari ma in Italia proprio perché abbiamo una dimensione molto più piccola spesso e volentieri si confonde l'azienda con la famiglia gli interessi dell'una con gli interessi dell'altra
E e quindi non c'è la cultura del del del cresce io sono assolutamente d'accordo e credo che era stato c'era stato un intervento di Mario Draghi qualche mese fa prima che fosse nominato né in una giornata dell'ufficio studi di Confindustria dove la la parola finale di tutto il convegno vera
La crescita ce siamo costretti a crescere e quindi credo che l'interpretazione sia proprio di quella di come crescere
Allora la risposta indirette ma stiamo veramente crescendo abbiamo superato tutte quelle problematiche che non c'hanno fatto crescere fino adesso francamente la risposta è no
Io credo che uno stimolo è quello che dicevo prima che un gli imprenditori devono fare la loro parte
Devono crescere cercando anche di superare questo tipo di cultura perché la differenza fra il fatto di essere piccoli e di essere felici di rimanere piccoli è molto diverso il concetto è quello di dire il piccolo e tutti sono tutti sono nati piccoli non esiste un'azienda che è nata grande per definizione ma il piccolo deve essere un qualche cosa un un un fatto transitorio cioè io per il momento sono piccolo perché devo dire perché diventerò grande poi non ci riuscirà mai
Ma in passato invece c'era qualcuno che per scelta rimaneva piccolo ed è chiaro oggi in un mercato che è completamente ha radicalmente cambiato io credo che questo sia uno dei dei difetti non per pontificare ma credo che una delle grosse lacune del nostro sistema
Sì è politico e soprattutto quello sindacale e di non conoscere il mercato
Un mercato che è veramente radicalmente cambiati
E quindi oggi un'entità che aveva un qualche significato livello magari locale o anche a livello nazionale in un mondo che è globale veramente a poco significa e quindi anche questo è un grosso stimolo a crescere e trovare tutte di sistemi più facile per potere
Cercare di incentivare la crescita di aziende e l'altro stimolo che credo abbiamo dato in maniera chiara e forte e quello della internazionalizzazione
Cioè oggi e qui anche qui io darei poi delle chiavi di lettura anche su questi dati che secondo me non sono anche quelli negativi si visti in una chiave diversa non sono poi così negativo
Spesso si confonde il concetto di internazionalizzazione con il concetto di delocalizzazione cioè due cose che sono completamente diverso
Dichiarazione d'azione sono e quando un'azienda va in un Paese per cercare di conquistare il mercato di quel Paese cerca vie di capire di di di immedesimarsi quelli che sono i fabbisogni costruisce il prodotto per quel Paese
La la invece la delocalizzazione spesso avviene quando esplorate tutte le possibilità di competere in un tag in un certo settore per un certo prodotto in un certo Paese
Non si riesce più a competere quindi l'unica alternativa o è o chiudere o spostarsi in un Paese dove le componenti sono diverse e ti possono permettere di competere stando in un altro Paese
Altro concetto che ripeto spesso ai miei amici sindacati quando dico che un imprenditore può tranquillamente continuare a chiamarsi predittore anche se la ripresa in Serbia o in Croazia o in Finlandia
Mentre invece un lavoratore che ha sede a Bergamo tanto però da lontani difficile che posso lavorare in Polonia
Quindi credo che ci sia forse più interesse da parte da parte del sindacato a mantenere
La i posti di lavoro più ancora che dell'imprenditore quindi nella chiave di lettura un momentino di quello che è stato detto prima
Ci sono sono due dati uno quello sull'occupazione è vero quello che diceva professor ma Bossi prima
Tantissime aziende se pensiamo soprattutto quelle piccole e medie che in questi anni qui hanno perso hanno diminuito il loro i loro loro il loro fatturato i loro turnover quasi nessuno se è calato del dieci per cento del fatturato prende dieci per cento del personale lo manda a casa questo ci fa nelle grandi aziende delle grandi multinazionali spesso di lettura si fa più efficienza ancora in proporzione
E qui non lo dice ma tanto passerà anche questo momento e quindi chiaro che la produttività quindi il prodotto che e il valore del prodotto
Sicuramente aumenta come valore ma cresce come diminuisce come come produttività
La prima chiave di lettura la seconda ma lo dico per averlo vissuto anche in prima persona ma ci sono centinaia o migliaia di aziende che in questi anni hanno veramente
Chiamiamo delocalizzato uso secondo termine anche se e soltanto in parte è vero
Ed è chiaro che quindi una parte di produzione che veniva fatta nella nostra nazione dico soprattutto in Lombardia oggi viene fatta in altri Paesi
Quindi aziende continua a essere un'azienda tutto sommato redditizia tutto sommato che apparentemente può continuare la sua la sua ricchezza ma in realtà la produzione la fata una tappa
Quindi tutto questa parte di fatturato esce da queste da questi calcoli statistici
Alto concetto che importante secondo me conoscere e credo che a distanza di cinque sei sette anni rispetto ai tedeschi stiamo arrivando anche noi
Faccio l'esempio che conosco meglio che quello del settore dell'auto ma quasi nessuno sa che per esempio del valore di un'automobile il settanta per cento del valore fatto dalla componentistica che non viene fatto dal costruttore ma viene acquisito
Ebbene della componentistica dell'industria tedesca più del sessanta per cento non è fatto in Germania è stato tutto da oltre dieci anni delocalizza
Per cui noi oggi vediamo un sistema automatica automobile al sistema automobilistico tedesco ancora estremamente competitivo
Apparentemente è un è un prodotto coscritto made in Germany ma in realtà l'acqua la la il grande per la grande parte del valore viene fatto in paesi a basso costo
E quindi questo è uno dei sistemica consentito alla a questo tipo di industria di essere competitivo con dei costi sociali che sono enormi perché oggi la Germania oggi un po'meno ma fino a qualche mese fa la Germania aveva più di cinque milioni di disoccupati un problema sociale enorme una scelta che ha preferito scaricare sulla sulla dal vasta Area
Di popolazione per cercare invece di continuare ad essere competitivi e noi
C'abbiamo non poco stesso sistema scientifico ma come sempre all'italiana così un po'un po'a buonsenso quindi c'è questa migrazione di aziende che continuano a uscire dal nostro Paese
E che credo che siano invece come estremo pericolo perché alla fine ogni volta che un'azienda delocalizza impoverì diamo il nostro sistema
E quindi che credo sia quello la vera sfida per trovare invito di e le condizioni per cercare non dico tanto quello che che si dice nei convegni di attrarre gli investimenti in Italia io sarei molto saggia soddisfatto di non fare uscire gli investimenti italiani dall'altra parte sarebbe già un primo risultato
Ma domandiamoci il perché uno il capitale straniero non viene in Italia e domandiamoci perché capita italiano va da un'altra parte
Le prime ragioni sono quelle che ho detto e li abbiamo dovuto fare un po'di mea culpa e l'abbiamo fatto
La seconda è però invece che hai detto bene tu lei prese di successo non sono più un settore di successo ma sono riprese è vero che si compete fra impresa ma è altrettanto vero che oggi il valore che si dà a un prodotto o che il costo di quel prodotto che anche al di fuori dei cancelli dell'impresa è diventato estremamente importante
E qui cominciano le dolenti note il mondo non le sto ad elencare perché penso che l'abbiamo capite tutti l'abbiamo tutti sentite talmente tanto da essere diventate noiose ma è chiaro che e il territorio che compete
E se abbiamo noi che abbiamo la fortuna di vivere in uno dei territori più competitivi a livello locale che si chiama Lombardia
Ma un territorio che è talmente fortunato dove per venire qui oggi per fare quarantotto chilometri seguono calcola almeno due ore
Francamente rischia di arrivare in ritardo PD veramente inconcepibile il fatto della totale mancanza di infrastrutture un costo del lavoro altro fattore che in questo momento che in questo momento ci ci ci penalizza e non è il costo quando dico costo del lavoro vuol dire questo lavoro totale non non solo i salari che chiaramente non sono certo i maggiori in Europa
Allora se veramente c'è una volontà da parte dell'impresa una volontà da parte politica di incidere su alcune cose che devo dire come Confindustria abbiamo dato c'è un elenco lunghissimo elenco che capace di ridire ma abbiamo detto prima delle elezioni i famosi cinque punti su cui da parte nostra erano irrinunciabili che era appunto la parte del della della riduzione del cuneo contributivo che non sembra ma sono francamente tanti soldi tu sei partito già da una posizione quasi sindacale del fifty-fifty
La realtà aiuti possono Antolisei io che mi sono entrambe dell'Amia per la mia parte sono andato a leggermi quando noiosissimo documento di duecentosettanta pagine che era il programma di Prodi
Alla alla nel capitolo competitività per le imprese il cuneo fiscale era nel capitolo competitività dell'impresa e qualcuno mi deve spiegare se vanno
In maniera benemerita anche i lavoratori coi quali non ho assolutamente niente come fanno far diventare competitive le imprese però qualcuno
Teorizza che il fatto di dare più soldi di al avuta ai lavoratori si rimette in moto i consumi è vero quindi abbiamo detto in maniera molto generosa due terzi e un terzo e quindi mi sembra che siamo già stati su una posizione molto più più più più conciliante
A abbiamo detto ancora
La la il costo dell'energia questa è un'altra del del del dagli handicap che la nostra che la nostra industria nel nostro Paese abbiamo un costo dell'energia che il non mediamente dal venti al trenta per cento più elevata degli altri degli altri paesi
Abbiamo un sistema di abbiamo detto di di concorrenziale e delle e e delle compagnie competitività su alcuni settori che sono veramente superate una cosa che non ho mai capito eh perché un avvocato o un farmacista può aprire una fabbrica di freni a cinquanta metri dalla mia
Ma io non posso fare una farmacia o aprire uno studio di avvocato cinquanta metri dei in termini quindi è un qualche cosa che francamente a un po'del medievale quindi il rimuovere anche tutte queste cose ma dico questo
Comune faccio ancora un atto di esempio che tutti ci ricordiamo come milanesi si vi ricordate gli ultimi professionisti della della disoccupazione che non i quattrocento rimasti ad Arese
Qualcuno Cetrone dovette va be'facciamo una cosa dei fatti diciamo quattrocento trecento licenze per i taxi per i taxi a Milano che ne abbiam tanto bisogno e mettiamo a posto tutti
Si è scatenato l'inferno per una settimana Milano è rimasta bloccata
Perché la lobby dei due mila duecento tassisti milanesi hanno detto no e no al tatto quindi è un Paese di l'obbligo noi o cercò vogliamo la forza di rimuovere queste queste barriere
Vecchie e obsolete o se no francamente continueremo a migrare in Paesi dove queste queste cose non ci sono
Quindi abbiamo detto l'energica la concorrenza dal la liberalizzazione poi è vero che quando diciamo che si sono evolute le aziende c'è una componente di innovazione dei prodotti però francamente non credo che in pochi anni
Si sia riusciti a cambiare così radicalmente il prodotti per esser diventati innovativi un dato che dovrebbe fare pensare questo dato nazionale
Sul fatto cento l'esportazione soltanto il dodici per cento di quello che sporchiamo è considerato un prodotto high tech etichettato e tutto il resto è produzione ancora dove probabilmente il contenuto di manodopera è abbastanza elevato
Tutte produzioni che saremo destinati in gran parte non dico tutta ma a perdere perché è chiaro che ci sono dei prodotti oggi lo dico che anche nel nel nel nel caso mio Danny trova più un po'meno high tech faccio anch'io ci sono dei prodotti cinesi o o similari che arrivano con il trenta quaranta per cento dei prezzi più bassi
Quindi è chiaro che dovremmo fare qualche cosa per cambiare questo radicalmente questo atteggiamento e questo si fa con una scelta politica precisa che fino ad oggi francamente non c'è stata ma non c'è stata fino adesso
E venti o trent'anni che non c'è perché quando si diceva prima che investiamo poco in ricerca e la Lombardia che è una regione virtuosa
All'uno e due detto prima l'uno e due per cento del PIL contro circa l'uno l'uno per cento
Della della media nazionale ma contro i virtuosi in Europa che arrivano fino a tre tre e mezzo parliamo del dei paesi scandinavi dei paesi lo debbo dagli Stati Uniti o del Giappone Fini ne dobbiamo fare di ed è una questione di scelta politica se ci si mette i soldini nella ricerca
Queste cose qui a tempo escono se no ci aspettiamo che ci siano Cherie privati con quelle dimensioni che abbiam detto prima fa ricerca francamente credo che sia un po'una causa persa e l'ultima e quella di avere delle relazioni industriali
Quindi sindacali che sia un pochettino più moderne francamente il pensare di fare la guerra ancora col Fucci col col modello novantuno dalla guerra quindici diciotto come credo buona parte del sindacato in testa credo che francamente sia anche questo un qualche cosa di obsoleto
Oggi non c'è più la figurina che vediamo sempre su mi ricordo cinque spesso panorama del famoso Cipputi con la chiave inglese del trentacinque in mano quello è rimasto sempre solo nelle barzellette realtà
Ma credo che il dipendente anche che fa i lavori più più più normali è un è sicuramente un lavoratore voluto una un lavoratore istruito un lavoratore formato quindi credo che si possa fare possa avere un rapporto molto più collaborativo e meno conflittuale ed è quello che sia cercando di fare con grandissima fatica perché non si riesce ad avere in una delle classifiche delle voci credo che sia il quinto sesto posto del perché gli altri Paesi non vengono a investire in Italia una di queste voci non dico che sia la principale ma è sicuramente quello dell'alto tasso di litigiosità
Cioè in Italia si sciopera per qualsiasi cosa un anno si fa rinnova il contratto nazionale un anno al rinnovo del contratto aziendale ad un anno perché c'è una certa politica contro la Finanziaria
Quando c'era Berlusconi per eccellenza il genero delle delle ragioni anche molto più molto più più più frequenti quindi francamente a è un costo quindi anche questo è un posto e credo che sia stupido non non esaminare la possibilità di mettere delle nuove regole regole che tutti devono rispettare per cercare di avere un un rapporto come d'altra parte c'è in tutti gli altri Paesi industriali del mondo
Cuneo fiscale
Il cuneo fiscale come dicevo prima era nel capitolo competitività noi diciamo che il cuneo fiscale è un qualche cosa che non cambierà chiaramente il mondo nessuno pensa che con questo diventiamo competitivi c'è una una regolino anche ricordo sempre pur essendo la mia formazione più temi che quindi posso dire hanno però mi sembra molto semplice molto chiara uno delle misure cioè per misurare il il il benessere di una di un Paese si misura con il prodotto interno lordo pro-capite e quindi questo qui credo che sia un un qualche cosa che
Non ci sono molti modi per incrementare questo valore ma i tre modi più semplici sono quello di aumentare le ore di lavoro di un Paese
E oggi credo che l'Europa in generale al più basso tasso numero di ore lavorative nel mondo l'Italia e circa la metà quindi non siamo né fra i virtuosi nel fai in meno virtuosi
Ma abbiamo poi un gap notevole fra quello che sono le ore teoriche che sono a metà della media europea e le ore realmente lavorate che invece sono nella parte più bassa
Quindi lavorare più ore cioè se non riusciamo la conquista del tempo libero una cosa è un atto di civiltà ma se non riusciamo più a reggere la concorrenza credo che se è intelligente e fare un passettino indietro lavorare un po'più ore cosa che sta facendo altri paesi
E e quindi cercare di di recupero il secondo è quello di avere un tasso di di occupazione più elevato abbiamo uno dei tassi più bassi di occupazione d'Europa
Abbiamo visto prima anche se in in Dino Barbier molto più alto ma il tasso italiano ed europea in generale il il tasso italiano è ancora più basso
Quindi ritornando e facendo un po'di di
Di propaganda la Biagi
Nessuno dice che la Biagi più che essere un qualche cosa che serve all'azienda e molto più utile ai lavoratori perché se non dico un marito e moglie ma due signore che hanno esigenze di fare un part-time e che possono prendere un solo posto di lavoro e possono dividersi
Una di lavorare al mattino ridava del pomeriggio una di lavorare il giorno una di lavorare un altro giudice le più grande le più ampie forme di lavoro sono Conte contemplate nella viaggi
E se qualcuno vuol dire che la Biagi crea precarietà dice una bugia perché non c'entra niente col tempo determinato non l'ha fatta la Biagi ma è un è una legge di almeno cinque anni prima da viaggio
Quindi su questo credo che sia un servizio per cercare di incentivare il più possibile la gente al lavoro
Anche qui i paesi più virtuosi faccio l'esempio della Svezia dove sono stati recuperati addirittura gente che lavora a settant'anni con la scoperta del telelavoro oggi lo si può fare benissimo una lo fa a casa lavora quando vuole e dove vuole e soprattutto il tasso di occupazione femminile che di nuovo è il più basso in Europa credo che ci sia soltanto la Grecia dopo di noi
Quindi avevo detto prima come si può meritare quel quel parametro aumentando le ore di lavoro facendo lavorare più gente e terzo quello dell'innovazione cioè cercando di investire innovare con dei mezzi che a parità dei primi due parametri riescono a produrre di più
Ma non è che si possa fare o uno o l'altro secondo me tutte e tre le cose sono da fare questo è l'unica ricetta semplice semplice per poter crescere in questo momento credo che le premesse senza fare il processo alle intenzioni siano tutto sommato
Positive c'è un governo che ha dichiarato alcune cose quindi per il momento dobbiamo crederci
Il secondo sindacato che dice che la concertazione può essere una delle strade per poter fare per potere insieme risolvere alcuni problemi e terzo è quello che da parte nostra di Confindustria e due anni che cerchiamo di dire
Facciamo la concertazione ma non riusciamo acchiappare nessuno e siccome non possiamo mandare i carabinieri a prendere Epifani e portarlo al tavolo francamente non siamo riusciti a combinare ben più di tanto
Quindi le premesse sembrerebbero buone nell'assemblea del di di di di de L'altro giorno più a Milano
è stata quasi una cosa corale fra sindaco Provincia Regione e Bersani più o meno l'ho detto tutti le stesse cose
Se
Se tutti applicheranno questa buona volontà credo che qualche problema lo risolveremo
Non sono così ottimista perché coi capelli un po'i capelli bianchi non per niente però quanto meno io penso che dovremmo affrontare con grande buona volontà
Ecco quando qualcuno chiede che cosa potete spartire secondo me l'unica cosa di da De che possiamo spartire soltanto chiedere di cercare di dividere equamente dei sacrifici
Se ciascuno prendendo al prestito quello la conclusione di Montezemolo dire
Se ciascuno fa bene la propria parte forse riusciamo veramente ad afferrare questa ripresa ritornare a risalire quella quella china di quelle classifiche continua a metterci sempre più in basso
Ci sono anche poco credibile perché francamente alcune di queste classifiche sono sono quasi un insulto al buonsenso però francamente anche se non fossero vere ma che siamo continuati a scendere una verità e quindi credo che ci possono essere del le giuste premesse per ritornare a essere in quel in quella posizione quello che ci compete come Paese industriale
Per rendermi il
Compito meno arduo cerco di sintetizzare al massimo
L'intervento tra l'altro sono delle considerazioni che non aggiungono niente in termini quantitativi perché credo che l'analisi che è stata fatta dagli amici banche Italia sia per quantità e qualità dei dati assolutamente esaustiva di conseguenza non aggiungere niente di più a quello che è stato detto
Il contributo il contributo di una
Di un di un di una banca che come credo voi tutti sapete alle caratteristiche di essere banca regionale quindi fortemente radicata sul territorio circa oltre sessanta per cento degli sportelli sono in Lombardia di conseguenza
Il punto di visione che abbiamo dell'andamento dell'economia lombarda è sicuramente
Privilegiato
Vorrei fare alcune considerazioni su quello che è stato detto fatto salvo una considerazione di carattere generale che non volevo fare però in realtà guardarli numeri della della ricerca francamente mi mi sento di fare le Cuesta guardando i grafici
Molti dei grafici che sono contenuti nel nello studio in particolare grafico del prodotto interno lordo oltre che vi grafici di produttività e quant'altro
Misurati su un orizzonte temporale così lungo francamente credo che a chiunque si ponga di fronte a questi grafici conclude con un'affermazione che può apparire banale
Ma che poi necessità coerenza di comportamenti siamo di fronte a un problema strutturale perché crescere a tassi così contenuti per un mondo un periodo così lungo nel tempo
Evidentemente non può essere ricondotto a fattori di tipo congiunturale ma di tipo strutturale e devo dire che questa affermazione che sfiora la banalità tanto banale non è quando si analizzano quelli che sono i provvedimenti politica economica che abbiamo esaminato nel corso di tutti questi anni devo dire non sono un economista ma mi sembra di aver visto di aver trovato ogni anno una componente di misure congiunturali di parti piuttosto consistente che poi di fatto si concretizza Nina risorse finanziarie
Che a mio avviso sono state spese forse in modo non del tutto efficace
Considerazione che ripeto di carattere generale ma vale la pena fare per quanto riguarda il confronto con irreale il resto del mondo io raccolgo devo dire con piacere la sollecitazione dottor Rossini
Di false che se ci si confronti non solo con le medie nazionali ma
Con le principali regioni più industrializzate d'Europa il confronto con le medie nazionali di fatto determina una sottovalutazione degli obiettivi potenziarli
Nico Friday quando la una Regione col profilo industriale come la Lombardia si pone e in particolare cito l'esempio go studiando un attimo i numeri della tecnologia una cosa che mi ha colpito analizzando gli indicatori principali di misurazione dell'innovazione tecnologica l'innovazione in generale
Da una parte constato con piacere che la Lombardia è la prima nazione la prima Regione in Italia per intensità di innovazione ma se la confronto con le principali regioni europee a più elevata contenuto industriale la Catalogna la bara la barriera piuttosto che l'Île de France scendiamo in misura significativa di categoria
Ma al di là del confronto quello che si è opportuno che sia importante andare a vedere le regioni a più elevato contenuto innovativo che cosa fanno per avere maggiore innovazione allora mi ha colpito
La Baviera che ha un rapporto
Brevetti per numero di abitanti che è sette volte superiore a quello che e non barriere esiste non va via dovranno analizzare il perché di questa situazione troviamo che nella regione operano oltre cento istituzione che danno servizi di consulenza alle piccole e medie imprese
In materia proprio di ricerca quindi mettono in contatto l'impresa e con i centri di ricerca nella regione esistono numero molto elevato di incubatori d'impresa realizzati col supporto pubblico quindi
Per raccogliere la battuta dell'ingegner Bombassei il pubblico opera attraverso diciamo il supporto finanziario di queste iniziative
Iniziative di ricerche che poi supportano sia la fase di analisi di fattibilità di nuovi business che di ricerca scientifica per lo sviluppo e l'innovazione prodotti processi quindi non solo confrontarci ma anche andare a vedere perché in certe regioni non troppo lontane si riesce a innovare in modo superiore sensibilmente superiore rispetto a quello che che facciamo in Lombardia e nel resto dell'Italia per quanto riguarda le diagnosi fattore dimensionale non c'è bisogno di ricordare che abbiamo detto praticamente è stato detto in più riprese che è uno dei fattori
Che ha determinato indubbiamente un andamento congiunturale non favorevole tra l'altro fattore dimensionale che sta acquisendo sempre più
Importanza in uno scenario competitivo internazionale sempre più forte in cui la ricerca e sviluppo gli investimenti costituiscono fattori critici di successo
La grande impresa se guardiamo i numeri
Non dico che ce la siamo persa ma sicuramente pesa molto meno rispetto a quello che pesa oggi in Francia e Germania e a questo punto qual è la dove la domanda è che cosa possiamo fare per
Rivitalizzare e il settore industriale la nostra esperienza di banca che opera quotidianamente con le piccole e medie imprese
Ci dice che c'è spazio per favorire
Un rafforzamento quantitativo e qualitativo delle imprese italiane a prescindere dal settore io sono molto d'accordo col professor adozioni nel rilevare che il l'elemento settoriale ha perso gradualmente importanza
Mi piace ricordare alla formazione di un noto economista che qualche tempo fa parlava di prospettiva dell'economia nazionale legata allora sviluppo e l'aumento delle cosiddette multinazionali tascabili che mi sembra un concetto molto efficace che potrebbe costituire diciamo lo slogan
Da da da da da da da prendere come principio per indirizzare la politica la politica industriale
Sul tema settoriale francamente analizzando la composizione della struttura settoriale la nostra economia sia nazionale che è lombarda e confrontandola con
Quella che abbia avevamo qualche anno fa
Si notano sì dei cambiamenti ma devo dire che sono delle di cambiamenti che francamente personalmente non mi colpiscono più di tanto perché se andiamo a guardare l'esperienza di altri Paesi
E ricordo mi viene in mente un caso come gli Stati Uniti negli anni settanta ottanta e analizziamo la composizione settoriale tra l'economia americana di allora e quella di adesso troviamo degli sconvolgimenti
Abbiamo hanno perso in termini di peso specifico settori tradizionali quali l'auto settore automobilistico l'industria di base la cioè le acciaierie
Sono lo dico scomparse ma sicuramente si sono ridimensionate molto l'elettronica di consumo le famose macchine fotografiche
Che costituivano un'innovazione oggi sono ampiamente superate superate e sostituite da cosa da
Nel settore del software Dellai sitting della farmaceutica dei servizi quindi diciamo che anche in quel caso c'è stato un un andare in crisi consistente di alcuni settori la differenza rispetto alla situazione attuale che sono stati capaci di trasformare e di sostituire con
Nuovi settori cosa che in questo momento evidentemente costituisce la maggiore carenza per dare un segnale positivo sempre sulla base dell'esperienza quotidiana rilievo ad esempio che in Europa e in una in Lombardia si stanno creando dei nuovi settori
Anche diciamo con non eccessiva enfasi quindi non vengono adeguatamente pubblicizzato ma incominciano a vere dei pesi consistenti mi viene da sottolineare per esempio il settore biomedicale che i nell'aria di Milano e dintorni attraverso lo sviluppo di iniziative molto importanti tra loro tra l'altro neanche troppo legate sta costituendo sicuramente un polo di sviluppo importante che potrebbe generare anche un indotto significativo le banche visto che parla a nome di una banca e spero anche del sistema bancario e devo dire che le banche hanno una responsabilità così come tutti gli altri detentore di interessi in questo sistema
In termini di supporto di contributo a questo sviluppo sviluppo che vogliamo che sia di qualità e quindi sostenibile nel tempo le banche cosa stanno facendo nel settore del credito
Stanno sforzandosi di innovare anche se ogni non è facile innovare vuol dire cercare di identificare quelli che sono i bisogni i nuovi bisogni della clientela aziendale mi riferisco per esempio ai plafond di finanziamenti a medio e lungo termine chirografari quelli che servono per contribuire a riequilibrare le strutture patrimoniale e finanziaria delle imprese
Mi riferisco ad esempio gli strumenti ibridi rifinanziamento che hanno un profilo di rischio più elevato e servono per aumentare il grado di capitalizzazione
Dell'impresa
Si parla anche sempre più di equity nelle banche italiane sempre più le banche italiane si parla di Private equity
è un sicuramente un contributo importante anche qua però analizzando i numeri e guardava i numeri del due mila e cinque qualche domanda qualche interrogativo
Forse ce lo dobbiamo porre nel due mila e cinque sono state effettuate duecentottantuno operazioni di Private equity per un controvalore di circa tre miliardi di euro se vado però a vedere la composizione di questi nuove operazioni
Solo il quattordici per cento sono finalizzati a sostenere progetti di sviluppo il settantotto per cento sono operazioni di acquisizione di quote di maggioranza o totalitarie quindi di fatto scambio di partecipazioni i progetti che finalizzati a aumentare
La base produttiva solo appunto il quattordici per cento quattordici quattrocento milioni di euro non di più quindi anche sul tema
Del Private equity che può essere considerato un tipico strumento di sviluppo poteva bisogna andare a vedere come si erogare soprattutto come vengono utilizzati i capitali
Ecco io per quanto riguarda le ultime osservazioni le prove sono adozioni
Ecco che ripeto non sono un economista mi sembra che per quanto riguarda il discorso dell'export l'effetto mix e quindi la composizione delle esportazioni abbia avuto un peso sicuramente significativo
Questa affermazione mi porta non essere comunque a non sentirmi nel partito degli ottimisti perché del tutto del partito gli ottimisti perché ritengo che comunque questi andamenti vadano anche confrontati
Con un commercio estero che negli ultimi anni è cresciuto in modo significativo di conseguenza in termini relativi frammenti ci confrontiamo con quantità e valori complessivi a livello mondiale che sono cresciuti molto di quanto non sono cresciuti i nostri
I nostri valori
Per quanto riguarda invece l'aspetto settoriale quindi la la crescente varianza delle prestazioni comprese confermo perché tutti i giorni e tocchiamo con mano
Il fatto che anche all'interno di un settore magari maturo esistono aziende che vanno molto bene e aziende che vanno molto male e quando abbiamo analizzare le situazioni vediamo che questa differenza
E determinata soprattutto dalle scelte che l'imprenditore ha fatto in termini industriali in termini finanziari in termini di governance e quindi sempre più diciamo l'elemento imprenditoriale quindi fa la differenza
Questo aspetto evidentemente impone anche le banche un ragionamento è una modifica dell'approccio quando soprattutto si fa un ragionamento una valutazione del merito creditizio perché qua se le logiche settoriali saltano
Diventa sempre più importante la valutazione qualitativa
Ma se diventa più importante la valutazione qualitativa dobbiamo riuscire a cliccare lo stesso rigore che viene applicato sulle metodologie quantitative a quella qualitativa perché non possiamo permetterci di fare delle valutazioni qualitative
A spanne ma dobbiamo evidentemente avere dei modelli di valutazione
Sul cuneo fiscale non ho niente da dire perché da esperto Niger Bombassei mi sembra dai numeri che effettivamente sia più un problema di equità nella distribuzione del del reddito piuttosto e un forte un segnale in termini di politica fiscale
Più che una reale contributo è contenuto di spinta quella che è la produttività quella che è l'economia l'economia nazionale grazie
La superiora l'ambizione di questo chiudiamo ovviamente di questo rapporto di queste note era quello di dare una rappresentazione fedele della dell'andamento all'economia Lombardia nel due mila e cinque
Perciò Nardo scegliere Bombassei dottor viola ci hanno hanno mobilizzato un po'questi numeri queste questi questi queste statistiche che fanno sopra tutto fornito grandi spunti interessanti spunti di riflessione era in fondo l'ambizione di questo pomeriggio che non era quello di risolvere quanto piuttosto di sottoporre la nostra attenzione elementi e spunti per riflettere sull'andamento della della della Regione nella nell'anno scorso ma soprattutto intravedere segnali di pesce di speranza per l'anno prossimo
Li ringrazio vivamente sentitamente per questo loro o solo importante contributo così come ringrazio il lutto rosse
Per quello che c'ha detto le note del sono un modo con cui ogni anno la Banca d'Italia indenni intende restituire alla collettività locale
Quello che ci è stato dato in termini conoscenza di dati di ricchezza di informazione
E non sto desiderio ecco verificare che questo sia accaduto
E anche modo di render conto alla collettività al mondo accademico istituzionale scientifico del modo di operare di lavorare alla Banca d'Italia se questo siamo riusciti siamo certamente contente comporta la vostra presenza grazie