Radio Carcere: informazione su giustizia penale e detenzione

Imputato il dito più lungo della tua mano e il medio
Quello della mia e l'indice
Eppure anche tu hai giudicato
Agli assolto e ai condannato al di sopra di me ma al di sopra di me Robert quello che hai fatto per come lo hai rinnovato il potere tigrato ascolta
Una volta un giudice come me giudicò chi gli aveva dettato la legge prima cambiarono il giudice e subito dopo la legge
Oggi un giudice come me lo chiede al potere se può giudicare tu sei il potere voi essere giudicato vuoi essere assolto ho condannato
Dalla popolo italiano il tribunale
Trentacinque del codice di procedura penale
Voi italiani la corte d'appello di Palermo seconda sezione insomma
In data cinque aprile mille novecento
Buonasera buonasera e bentornati all'ascolto di radio carcere da Pati Riccardo Arena martedì otto agosto due mila e sei questa puntata di radio carcere che viene a subito dopo insomma
L'approvazione dell'indulto da parte del Parlamento italiano sarà dedicata interamente alle lettere che le persone detenute c'hanno scritto dalle carceri di tutta Italia insomma radio carcere questa sera come a volte avviene è fondamentalmente lettere dal carcere lettere scritte da persone
Che sapendo la notizia dell'indulto
Questa volta hanno Giolito quindi una volta tanto da Radio Carcere ascolteremo le lettere le persone detenute che si pongono temi interessantissime di riflessione ma allo stesso tempo
Urlano la loro gioia la loro gioia
Per un probabile domani non più in carcere in celle degradate ma un loro probabile domani
A fare i conti con la libertà per alcuni sarà più facile fare i conti con la libertà
Per altri sono tanti sarà più difficile è chiaro che a quest'ultimi si rivolge maggiormente l'attenzione di Radio Carcere
Comunque questo è quanto entriamo nelle carceri italiane proprio il giorno in cui è stato approvato l'indulto
Entriamo dentro le carceri italiane attraverso le lettere scritte delle persone detenute proprio il giorno in cui il Senato approvato l'indulto
Adamo dal carcere San Michele di Alessandria ciao Riccardo sono un detenuto che come tanti ascolta radio carcere e la legge sul foglio
Io sono di quelli che in carcere ci rimarrà anche dopo l'indulto ma ti volevo dire comunque grazie per l'immenso lo lavoro fatto da radio carcere in questi anni
Senza di voi la nostra voce non sarebbe mai uscita da qui e contiamo sul vostro impegno per il futuro certo non mancherà
Io scrive ancora Damo dal carcere di Alessandria io sono entrato in carcere per la prima volta nel due mila e uno
Ed è stato come prendere uno schiaffo entrato in carcere pensavo di trovare criminali invece ho trovato gente normale magari più povera o più disperata ma non molto diversa da quella che incontri per strada
Eppure il carcere rimane il luogo lontano è muto scrive Adamo dal carcere Alessandri
Il carcere non si vede un muro ne impedisce la vista eppure e lì nelle nostre città è in mezzo a noi il carcere non si sente eppure soffre fuori dalle nostre case non si sente mai abitato da uomini e donne e da vecchi e da bambini
Ora c'è l'indulto eppure parte della politica volta le spalle a quella popolazione che uscendo vuole solo trovare
Un possibile domani vuole solo tornare ad essere normali
Per chi
Invece rimane in carcere scrive ancora Adamo dal carcere Sandra per chi invece rimane in carcere dietro quei blindati dietro quelle sbarre
Dove c'è un po'di biancheria messa lì ad asciugare resiste una realtà dura e violenta fatta di sofferenza continua non credete il dialogo con noi dice ancora Damo dal carcere di Alessandria non togliete ci la possibilità di un domani la possibilità di ritrovare una dignità perduta atte Riccardo il mio sogno di stima ci sentiamo martedì
Radio radicale io sarà vince l'ad ascoltarti Adamo dal carcere San Michele di Alessandria
Giuseppe dal carcere di vivo Valencia
Caro Arena mi mancano da scontare solo diciannove mesi ma ora con l'indulto uscito dal carcere devi sapere che anche qui nel carcere di Vibo Valentia alla notizia dell'indulto molti hanno festeggiato al coro di Radio Carcere radio carcere
Io anche se ero felicissimo
Non riuscivo però a festeggiare vedi io sono un ex tossico e un ex alcolista
E da mesi avevo chiesto di essere messo in una comunità per essere curato
D'altra parte mi mancava poco al fine pena
Ma purtroppo nessuno mi ha aiutato vedi Riccardo io ho paura di tornare in libertà scrive Giuseppe Vacca cibi boh valenze ho paura perché ho paura di cadere nella droga nell'alcol
Chiedevo di essere curato invece ora mi ritroverò di nuovo solo con accanto a me un baratro
Può sembrarti assurdo questo mio problema ma è il problema di molti che si troveranno a fare i conti con una libertà che non sapranno amministrarsi
Possibile che in Italia non si capisca che c'è un'alternativa tra pena indecorosa e libertà
Questa alternativa e la giusta pena e io ne sono l'esempio ora quando sapere che qualcuno uscito dal carcere ricaduto nella droga capirete il perché quel qualcuno potrei essere io
Riccardo sono certo che almeno tu capirai quello che volevo scrivere Cosima Giuseppe Giuseppe persona detenuta
Nel carcere di Vibo Valentia il tema che pone Giuseppe è serissimo vedete non basta aprire le prigioni per per per risolvere il problema il problema c'era anche prima
Era prima dell'indulto il problema di Giuseppe persona detenuta Vibo Valentia con problemi di droga era prima che Giuseppe andava aiutato messo come gli aveva chiesto in una comunità terapeutica
Forse prima dell'indulto qualcuno avrebbe pensato e Giuseppe vuole soltanto uscire dal carcere poi magari andare in comunità per poi padre ecco questa lettera di Giuseppe
Documenta testimonia bene come in carcere tante persone
Abbiamo bisogno d'aiuto lo richiedano un aiuto che purtroppo non gli viene dato Giuseppe sentiva sente la necessità che qualcuno lo aiuti per non ricadere nel baratro della droga eppure dall'altra parte
Sì risponde con il silenzio
Carmelo da calci Trapani
Caricando sono Carmelo e ti mandai un mio piccolo dipinto che tu hai detto che tiene sulla scrivania ricordi certo che mi ricordo il tuo piccolo dipinto
Che veramente delizioso è proprio sulla sulla mia scrivania scrive ancora Carmelo ora hanno fatto indulto ed è cosa giusta tanti ragazzi escono ogni giorno io spero tanto per loro che non tornino in questi luoghi
Anche se per questa gente fare i conti con la libertà senza avere un lavoro è veramente dura io come avrei capito rimarrò in carcere il mio reato infatti tra quelli esclusi dall'indulto
Ora senza entrare troppo nel merito ti racconto la mia situazione io mi professo da sempre innocente
Lo sono e non riesco a tacere ciononostante subiscono appena e la cosa ti assicuro che non è affatto facile ho fatto istanza al Tribunale sorveglianza per avere un permesso
E ti prego di voler considerare che la mia condotta in carcere è stata sempre perfetta
Ma il tripode sorveglianza mi ha respinto il permesso perché dice che io non mi sono pentito per quello che ho fatto
Ora tu puoi non credermi caro Riccardo ma ti chiedo metti che io sia veramente innocente
Ecco io pago la mia pena per un reato che non ho commesso ma ti sembra anche giusto che io debba solo per avere un permesso anche pentire mi per ciò che non ho fatto
Da mia è una delle realtà che rimangono in carcere
Il carcere si svuota di gente
Ma rimane l'ingiustizia e come dici sempre tu senza giustizia non avremo mai un carcere giusto latte Riccardo che se il nostro messaggero di giustizia la mia stretta di mano Carmelo dal carcere di Trapani
Pasquale recarci di Cremona Carolina ora l'indulto è passato ma quello che ha fatto di Pietro è vergognoso la sua questione morale come la chiamava Luís serviva però sulla Luís
Gli è servita a rafforzarsi all'interno del suo partito gli è servita ad andare sui giornali tutti i giorni se fosse stato la questione morale ma vera
Ci sarebbe dimesso e basta ed invece Di Pietro ha minacciato le dimissioni e poi è rimasto lì
Ma chi vuole prendere in giro questo Di Pietro per quanto ci riguarda scrive ancora Pasquale Caccini Cremona tra poco usciremo grazie all'indulto e molti di noi sì imboccherà hanno le maniche per lavorare onestamente
Ma Dinoi Dinoi detenuti che torneranno alla società sì umiliati ma anche determinati a vivere onestamente non parlerà nessuno se non la nostra voce radio carcere
Grazie da tutti i detenuti nel carcere di Cremona grazie anche a Marco Pannella
Noi ormai liberi siamo tanti
E Radio Carcere non sarà più sola Pasquale i suoi compagni detenuti nel carcere di Cremona Maria dal calci di Palermo Caro Rinaldi volevo ringraziare per tutto quello che avete fatto in questi anni grazie a voi ora sono libera e posso tornare a vivere
Non ci sono parole per descrivere quello che provo hanno appena approvato l'indulto tornata a casa ho subito ha preso carta e penna per scrivere a voi di radio carcere ma mi trema la mano e le lacrime scendono non riesco a fermarle
Mi viene solo da dire che radio carcere è un bene per tutti i cittadini sia sia detenuti che liberi è una voce che illumina il mondo ora buio dei processi e delle carceri ecco l'informazione
Come deve essere grazie ancora
Maria da Palermo Santo al carcere di Brucoli Riccardo mentre ti scrivo tutto il carcere urla di gioia
è sabato e hanno appena approvato l'indulto si esulta in queste celle affollate come quando l'Italia ha vinto il campionato del mondo tra le urla le più forti sono quelle per radio carcere
Mentre vi scrivo gli altri detenuti sia nella mia cella che quelle che quelli nelle altre celle mi chiedono di salutarti e di salutare Marco Pannella
Non dimenticheremo mai quello che hai fatto per noi tu che ci sei rimasto vicino senza mai illuderci ogni martedì sera
Da tutti i detenuti del carcere di Brucoli un'enorme grazie e un incitamento a continuare così solo radio carcere ha capito l'esigenza di giungere a una giustizia efficace e appena che siano decorose oggi
è il primo passo Santo i suoi compagni detenzione calci di Brucoli beh insomma non vi nascondo che o qualche vedete in mente le quelle tre file sorridere che mi mi intimidiscono leggendo queste queste belle queste belle parole insomma
Massimo Paolo Andrea Alfonso e tanti altri
Detenuti dal carcere i termini Imerese carissimo avvocato Renna fino a ieri eravamo uomini detenuti senza speranze oggi grazie all'impegno dei radicali di radio carcere siamo tornati ad essere persone
Hanno provato l'indulto ci sembra ancora incredibile qui in carcere c'è chi sta si sta organizzando per venire a Roma anche solo per stringerti la mano ti preghiamo di ringraziare Marco Pannella Daniele Capezzone Sergio D'Elia e Rita Bernardini Ricardo non mollare
Noi saremo anche sì da cittadini liberi al tuo fianco ecco la lettera è firmata da Massimo Paolo Andrea Alfonso e tanti altri detenuti nel carcere di Termini Imerese
Moreno Giovanni Massimo Alessandro Salvatore Francesco dalla cella sedici del carcere di Caltagirone
Cara radio carcere anche nomini dimenticato carsica alta Girone viviamo ammassati uno sull'altro
La nostra cella e piccole dentro ci dobbiamo stare in sei detenuti chiusi sempre chiusi
Inoltre nel carcere di Caltagirone in molti detenuti sono stranieri e per di più malati
Noi dispiace ma si tratta di malattie infettive e qui i ragazzi spesso stanno a contatto con lui la promiscuità il non curarli fa male ai ragazzi stranieri mette anche a rischio la nostra salute
Questa è solo una conseguenza del degrado che c'è qui nel carcere di Caltagirone
Devi sapere che alla notizia dell'indulto un boato si è sentito in carcere
E tutti abbiamo pensato radio carcere atti Riccardo un grazie è un caloroso abbraccio ecco la lettera firmata da Moreno Giovanni Massimo Alessandro Salvatore Francesco Della Cella sedici dei carcerieri del carcere alta Girone
Anno di radio carcere insomma
Piace pensare a queste persone detenute ormai persone libere magari ci piacerebbe pensare a un Moreno Giovanni o un massimo che sento radio carcere dalla radio della propria macchina ecco non dalla dalla cella sedici del carceri Caltagirone
Antonio dal casi Taranto calde caldo se qual è il problema è che l'opinione pubblica per colpa di una cattiva informazione non sa come siamo costretti a vivere in carcere
Pensano che siamo in un hotel a cinque stelle come disse una volta Castelli ministro della giustizia se non fosse per radio carcere su Radio Radicale la vera realtà del carcere non si conoscerebbe non in carcere oltre a essere umiliati non riceviamo nessuna rieducazione
Dalle carceri italiane si entra Agnelli e si esce leoni leoni arrabbiati
Che non ricadono nel calcite Anto alla notizia dell'indulto si è levato un coro radio carcere radio carcere ti salutiamo questi ma Antonio se compagni di detenzione
Dal carcere di Taranto Francesco Roberto Gaetano Livio Andrea essa idee dal carcere opera di Milano
Caro Arena qui nel carcere di Opera abbiamo vissuto momenti tesissimo
Durante la discussione in Senato sull'indulto tutti ascoltare la diretta trasmessa da Radio radicale tutti con il fiato sospeso poi l'urlo di gioia un urlo che aspettavamo danni
Lacrime sorrisi e abbracci si sono mischiati tra loro e poi tutti a dire scriviamo radio carcere guarda qui nel carcere di opera è unanime il grazie a te radio radicale ai radicali italiani e vi diciamo con questo nostro grazie vi diciamo non mollate
Perché c'è ancora c'è ancora tanto da fare lettere firmato da Francesco Roberto Gaetano Livio Andrea Said dal carcere offra di Milano
Ecco poi concludiamo con l'ultima lettera che non è una lettera giù la persona
Che è in carcere ma è una persona che ha subito comunque le conseguenze del carcere si tratta infatti della signora Deborah la signora Debora è la moglie di una persona detenuta nel carcere di Lodi
Riteniamo importante leggere la lettera del signora Deborah che ho anche sentito oggi per telefono
Non soltanto perché è stata vicino al marito nonostante questa esperienza che dopo un punto deve essere terribile ma anche perché riteniamo che la lettera della signora Deborah rappresenti in qualche maniera un aspetto dalla detenzione che poco occupa le pagine giornali ovvero come le mogli dei detenuti vivono la detenzione del marito
Queste donne
Che non hanno l'attenzione dei dei mass media come vivono il tempo della detenzione del marito in che maniera occupano questo tempo di lunga e crudele separazione ecco nella nella lettera che c'è scritto la signora Deborah ci sono contenuti alcune alcune risposte a questa domanda che ci siamo posti ecco perché riteniamo giusto leggere anche la vetrata signora Deborah la signora Deborah ci scrive Carolina mio marito è detenuto nel carcere di Lodi e ora che hanno approvato l'indulto siamo soltanto aspettando che il magistrato autorizzi la sua liberazione
Per me questi anni sono stati un'esperienza terribile mai aveva avuto a che fare con la giustizia né tanto meno con il carcere e per me
Il mio marito è stata una dura prova ma grazie a voi e a Marco Pannella ci siamo l'incubo è finito ormai possiamo dire che vediamo la luce al di là del tunnel
Ci tenevo a dirle
Caro Arena che in questi in questi anni lei ci ha fatto sentire meno soli noi io e mio marito ogni martedì io a casa e mio marito in cella ascoltavamo radio carcere
Per noi era come incontrarci a distanza
Ci siamo ci sono innamorati schiva signora Debora ci sono innamorati che si incontrano sotto le stelle
Oppure chi come lui si dava appuntamento il martedì sera con Radio Carcere questo li dovevo dire un saluto a Marco Pannella da una detenuta libera la moglie di un detenuto con affetto signora Deborah ecco questo e quanto c'è scritto la in questa bella lettera signora Deborah
Che chiaramente chiaramente salutiamo ecco l'abbia il tempo di leggere ma studiamo Emilio sui compagni di tensione sezione S. carcere Pagliarelli Palermo Matteo che uscito dal carcere Don Bosco di Pisa vi ricorderete Matteo lasciano lunghe interviste quanto un permesso
Radio carcere ha descritto come si vive nel centro clinico del carcere Don Bosco di Pisa Matteo è uscito grazie all'indulto è venuto anche qui radio radicale lo producono OSCE gli ho potuto stringere la mano Salvatore Solti amo dal carcere di Termini Imerese che uscirà
A ottobre grazie all'indulto Vito nel carcere di Prato Maurizio dal carcere Poggioreale di Napoli e Angelo dal carcere di Carinola Angelo manda una lunga lettera per esporre il suo caso processuale ecco Angelo sappi che
E poco fa
Mi ha chiamato anche tua mamma che si informava proprio sul fatto se fosse arrivato meno la torretta la tua lettera arrivata e adesso non di Radio cacce cercheremo di analizzare il contenuto di quello che c'è scritto in maniera tale di da predisporre quello che è utile per te
Bene dopo le lettere di ricordiamo come al solito i nostri recapiti prima di tutto il numero di telefono che zero sei quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei quattro otto otto sette otto uno e poi Indirizzo in mille di Radio Carcere
Ovvero il e poi il sito di radio carcere queste l'indirizzo www punto radio carcere punto comma
Alle persone detenute ma anche le persone libere ricordiamo il recapito dove poté scrivere a Radio Carcere questo l'indirizzo radio radicale rubrica radio carcere via Principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma
Grazie ad Alessandro otto Dori per l'assistenza in regia grazie persone libere calato del senso di responsabilità di ascoltare radio radicale radio carcere e grazie di cuore a tutte le persone
Detenute sia quelle che sono rimasti in carcere sia quelle che sono a fare i conti con la libertà che questa sera non ci sono radio per ascoltare una voce la voce la voce radio carcere a tutti voi un caro saluto da Riccardo Alena
Imputato il dito più lungo della tua mano e il medio quello della mia e l'indice
Eppure anche tu hai giudicato Agli assolto e ai condannato al di sopra di me ma al di sopra di me Robert quello che hai fatto per come lo hai rinnovato il potere tigrato ascolta
Una volta un giudice come me giudicò chi gli aveva dettato la legge prima cambiarono il giudice e subito dopo la legge
Oggi un giudice come me lo chiede al potere se può giudicare tu sei il potere voi essere giudicato vuoi essere assolto ho condannato
Dalla popolo italiano il tribunale
Trentacinque del codice di procedura penale
Voi italiani la corte d'appello di Palermo seconda sezione
Da cinque aprile mille novecento