Intervista a Giuseppe Giulietti sull'audizione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per l'Editoria Ricardo Franco Levi in Commissione cultura della Camera

Audizione questo oggi in Commissione cultura alla Camera del sottosegretario con delega all'editoria Riccardo Franco Levi Beppe Giulietti ai posso una serie di questioni allo stesso segretario lei a partire da una vicenda di drammatica attualità perché vede un italiano
Il giornalista Torsello nelle mani di rapitori e che vede una situazione è una trattativa non sbloccarsi
Sì siamo tutti molto preoccupati il governo sta lavorando con grande serietà con grande tenacia ministro D'Alema ai diplomatici però quasi la sensazione che in Italia invece sia considerato quasi ho sequestrato di serie B
Forse perché un giornalista irregolare come tanti altri forse perché non è amato forse perché convertito all'islamismo non lo so
Ho la sensazione quasi che sia stato dimenticato se non da generosi volontari dal suo Paese dalla sua comunità e quindi io credo che sia importante l'illuminazione mediatica giorno di questa vicenda che anche il Governo si rivolge ai mezzi di comunicazione
Noi abbiamo reciso da oggi nel sito di articolo ventuno di aprile tutti i giorni di dedicarlo sempre a Gabriele l'apertura di collegarci col sito Peace reporter ma anche di chiedere alla Federazione internazionale dei giornalisti
Di mettersi in contatto con tutte le associazioni professionali esistono nei Paesi islamici e di chiedere anche a tutte le emittenti di quei territori di raccontare chi è Gabriele di illuminare la sua figura di persona generosa e libera e di favorire il ritorno in famiglia
Ai sottoposto anche altre questioni il sottosegretario Levi
Della prima che io penso che non sia più tollerabile il silenzio che circonda il sopra dei giornalisti seicento giorni senza contratto questo rende più deboli le radio le tv e i giornali più deboli rende più deboli precari
C'è il rischio davvero che sia quel totalmente destabilizzato una componente fondamentale della vita democratica del Paese non starà mente rinvenire nella dialettica tra le parti sociali ma credo che a questo punto il governo
Debba fare un intervento straordinario non è consentito che una delle due parti sociali gli editori
Non rispondono neanche gli appelli del ministro del lavoro a questa situazione non è più tollerabile a questo punto io ritengo che sia fondamentale un intervento straordinario
Che sia accompagnato anche da una proposta di riforma radicale della legge sull'editoria perché hanno dei sacrosanti problemi le nostre imprese strozzate dal duopolio
Ma credo che a questo si debba rispondere con la riforma generale del settore che tenga conto però che nelle imprese editoriali esistono anche i giornalisti e poligrafici e non possono essere cancellati con un tratto di penna