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Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale giovedì ventidue febbraio questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura questo oggi ovviamente ci occuperemo nella caduta del governo ieri al Senato sulla politica estera riproporremo i gli articoli più significativi di cronaca abbiamo trovato sui siti internet non avendo ancora a disposizione i giornali cartacei
Ci coprono POIN di Iran un della crisi in corso sul programma nucleare di taglieranno vi proporremo la cronaca andrà due giornali francesi liberazione articolo dal titolo Ahmadinejad rimane fermo nelle sue intenzioni nucleare il presidente iraniano rigetta al congelamento dell'arricchimento dell'uranio richiesto dalle Nazioni Unite
E poi dalle figlie o un altro pezzo rumore dei cannoni contro l'Iran si intensifica in passa diplomatica attorno al nucleare iraniano fa temere ad alcuni un'azione militare americana
Rimondi oggi invece intervista al portavoce della Guida Suprema iraniana Ali Khamenei
Che in sostanza fa pressione sugli Stati europei per ottemperare le intenzioni Statunitensi
Da questa intervista probabilmente emerge che Iran continua con doppio linguaggio sulla questione del nucleare
Potremmo poi un altro tema di Darfur la provincia occidentale del Sudan dove è in corso ormai da quattro anni un genocidio Wall Street Journal Europe ieri
Pubblicava un duro editoriale contro la Cina accusata di fornire armi al regime sudanese armi che servono poi ad ammazzare appunto chi vive nel Darfur la Cina il Darfur le pistole di Pechino e il genocidio di Khartoum il titolo del commento del quotidiano economico americano nella sua edizione europea e infine in chiusura parleremo anche di Russia della rinnovata aggressività di Vladimir Putin Putin che qualche giorno fa a Monaco tenuto un duro discorso controlli interni l'unilateralismo americano
Le ha minacciato recentemente di puntare i suoi missili contro Polonia Repubblica Ceca perché questi due Paesi
Hanno deciso di ospitare delle componenti dello scudo antimissilistico americano vi proporremo un commento dal Guardian firmato da Simone Jenkins che si è lasciato ammaliare in qualche modo dal presidente russo
Un'analisi dal Financial Times in Martin Wolf secondo cui fino a quando rimarrà intrappolato l'orso continuerà a ringhiare e infine un altro commento questa volta dall'International Herald Tribune di Roger Cohen
Che chiede in particolare al presidente americano George stabilire un bus su una risposta dura e Franca ha Vladimir Putin
Ma partiamo dall'Italia dalla caduta del governo ieri al Senato sulla politica estera
Non avendo ancora edizioni cartacce in terra dei giornali internazionali vogliamo proporvi due negli articoli più significativi che abbiamo trovato sui siti internet le Monde titolo al governo Prodi
Perde un voto cruciale al Senato il governo
Piovono Prodi ieri ha perso un voto cruciale al Senato sugli orientamenti della sua politica estera dopo il che il capo della diplomazia italiana Massimo D'Alema aveva agitato alla vigilia la minaccia di dimissioni del governo in caso di fallimento di questo voto
Il Governo ricorda le mondo dispone solo di un voto di maggioranza al Senato e deve contare sui sette senatori a vita ieri ha ottenuto solo centocinquantotto voti a favore della sua mozione sulla politica estera
Quando la maggioranza necessaria a a per la sua adozione era di centosessanta all'annuncio del risultato da parte del presidente del Senato Franco Marini senatori tra destra hanno subito gridato dimissioni dimissioni
Si tratta di un'importante sconfitta per il governo Prodi
Ma visto che non c'era la questione di fiducia all'esecutivo non era obbligato a presentare le sue dimissioni al Presidente della Repubblica però un consiglio dei ministri è stato convocato ieri sera
Della previsto anche un incontro tra Romano Prodi e il capo dello Stato al fine di discutere la situazione il capo
Della diplomazia ministro degli Esteri Massimo D'Alema è intervenuto a lungo mercoledì mattina davanti il senatore aveva drammatizzato la posta in gioco di questo voto avvertendo che in caso di esito negativo il governo sarebbe tornato a casa
Una personalità politica vicino alla colle a coalizione crede che il governo sopravviverà Massimo D'Alema dovrebbe cedere il portafoglio degli esteri conservando l'incarico di vice primo ministro secondo questa fonte
Prodi organizzerà un voto di di fiducia nella speranza di serrare i ranghi della sua coalizione questo risultato prosegue rimonta
Ad ogni modo illustra la fragilità nel governo sulla sua politica estera politica estera contestata dalla sinistra estrema della maggioranza Comunisti e Verdi
Che vorrebbe un calendario di ritiro dei due mila soldati di stanza in Afghanistan è chi si oppone vivamente all'ampliamento della base di vicenza cui Romano Prodi ha dato via libera il mese scorso
Questa la notizia riportata dal sito dire Mondher l'International Herald Tribune invece invece scriveva il governo italiano perde un voto cruciale sull'Afghanistan
Il governo di Prodi ha perso ieri questo voto cruciale al Senato sulla sua sulla sua politica estera inclusa però l'affissione in Afghanistan
E questo risultato potrebbe portare le sue dimissioni ministro degli Esteri Massimo D'Alema infatti aveva detto che il Governo si sarebbe dovuto dimettere
Se non fosse riuscito a vincere questo voto così tra l'altro nera altri domani
Ci aspettiamo molti molti commenti dalla dalla stampa dalla stampa estera non possiamo però evitare di sottolineare un la paradossale ironia D'Alema Remo è stato bocciato sulla politica estera dalla sua minoranza quando il Regno Unito la Danimarca avevo deciso di ritirare hanno annunciato meglio il ritiro delle e una parte delle loro truppe
Dal di racket proprio a questo sono delicati numerosi editoriali dei quotidiani britannici
E non solo sull'Italia evidentemente torneremo con un con maggiori approfondimenti nell'edizione di domani mattina passiamo
All'Iran e alla questione del del nucleare la cronaca la sintetizziamo con due giornali francesi il primo liberarsi o Ahmadinejad rimane fermo nelle sue intenzioni nucleari questo il titolo abbiamo trovato nelle pagine estrae ieri il presidente iraniano rigetta il congelamento dell'arricchimento dell'uranio come invece richiesto dalle Nazioni Unite in sostanza Ahmadinejad ha detto ha detto che l'Occidente dovrebbe prima rinunciare al ai suoi al proprio nucleare
E poi chiedere all'Iran di negoziare per fare altrettanto le finiamo sempre ieri titolava rumore dei cannoni contro l'Iran si intensifica l'impasse diplomatica attorno al nucleare iraniano fa temere ad alcuni un'azione militare americana
La BBC scrive il quotidiano conservatore francese ha pubblicato quelli che ha presentato come i piani di guerra tra l'esercito americano per bombardamenti controlli Raniero accusato di perseguire un programma nucleare militare
Secondo la BBC che cita fonti diplomatiche la lista dei potenziali obiettivi non comprende solo siti nucleari iraniani ma anche una serie di infrastrutture militari in particolare
Basi aeree le basi navali siti di missili e centri di comando a Washington il Pentagono definito queste informazioni viticole
Sottolineando la priorità per l'azione diplomatica secondo la BBC piani di attacco redatti dal centro di comando americano sono previsti in caso di fallimento della diplomazia a che punto è la diplomazia è scaduto ultimatum delle Nazioni Unite che aveva mandato a Teheran due mesi di tempo per interrompere arricchimenti otto dell'uranio il Consiglio di sicurezza deve riunirsi
Teoricamente per decidere nuovi nuove sanzioni ma ultime notizie dicono che una nuova risoluzione non dovrebbe prevedere altre misure punitive nei confronti di Taranto e che non c'è l'accordo in particolare di Russia e Francia e mondo oggi intervista fallì Ackbar della IATA il portavoce alla guida suprema iraniana Ali Khamenei
Questo il titolo vela gli atti fa pressione sugli Europei per temperare gli Stati Uniti del mondo ricorda che negli atti è stato ministro degli affari esteri per diciassette anni e punta sugli Europei per contrattaccare l'uno l'unilateralismo americano
Dicevo agli atti il messaggio degli rane che vogliamo continuare i negoziati non c'è nessun contenzioso che non possono essere risolto attraverso la discussione
Ma non si può dettare la soluzione in anticipo questo dossier nucleare inquadrato da due linee rosse che non possono essere superate la prima il diritto fondamentale di dell'Iran alla tecnologia nucleare civile nel quadro del Trattato di non proliferazione
L'altra linea rossa che l'Iran si impegna a dare delle garanzie che il suo programma non avrà alcuna deriva militare tra queste due linee rosse tutto è possibile al tavolo negoziale
Le Monde chiede se sia possibile anche una sospensione provvisoria dell'arricchimento dell'uranio Belaja ti risponde che la Richard il capo negoziatore iraniano è aperto tutte le proposte senza alcuna esclusione ma abbiamo già provato la sospensione dell'uranio l'abbiamo fatto per due anni e mezzo e non ha risolto nulla anche perché ricordiamo noi
Il programma clandestino
Andò avanti in quei due anni e mezzo ci sono anche altre idee prosegue il portavoce della Guida Suprema iraniana da prendere in conto come quella di creare un consorzio internazionale del ricchi mento dell'uranio
Gestito magari dagli europei con tutte le garanzie dei controlli dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica e la Francia potrebbe formare sarà la stessa di questo consorzio
Un invito probabilmente non casuale visto le aperture di Parigi nei confronti dell'Iran e Montero ricorda
Che siamo arrivati allo scadere dell'ultimatum del Consiglio di sicurezza dell'ONU per mettere fine all'arricchimento dell'uranio e dunque si parla di una nuova risoluzione e ve la gli atti dice non penso che non nuova risoluzione contribuirà a risolvere il problema se l'estremismo preparo al Consiglio di Sicurezza prevarrà anche appariranno in quasi un'equazione matematica
Ma constato che nel gruppo dei cinque più uno ci sono quattro paesi che hanno buone relazioni con noi la Germania la Russia la Cina la Francia
E chiedevano agli atti non faranno nulla per temperare gli Stati Uniti
Il mondo allora risponde beh forse ci vorrebbe un gesto dell'Iran si sono d'accordo siamo pronti a fare tutto quello che può garantire
I nostri diritti e il prosecco del discussioni così
Tra l'altro il portavoce della guida suprema della Repubblica
Della repubblica alto islamica
Gli europei cosa fanno in realtà sembrano già dare per scontato un Iran nucleare ne parla ne parlava sempre ieri le figlia composti in un articolo dal titolo L'Unione Europea anticipa già la bomba iraniana un documento interno sottolinea che le politiche
La politica delle sanzioni contro Teheran è insufficiente non basta
Scrive il quotidiano francese pessimista sulle sue possibilità di riportare l'Iran al tavolo dei negoziati Unione europea prevede che Teheran sarà prossimamente dotata dell'arma nucleare
Dobbiamo attenderci finiranno spenga la capacità di arricchire l'uranio a livello necessario per condurre un programma nucleare si legge in un documento interno redatto dai servizi del capo della diplomazia europea Avir Solana
Diffuse ventisette Stati membri a metà febbraio questo documento di riflessione non era destinato al al pubblico e questo spiega la sua franchezza del tono molto poco diplomatico nel momento in cui il braccio di ferro tra Teheran e Washington si intensifica
I punti forti dell'Iran di Ahmadinejad sono descritti senza mezzi termini senza ambiguità l'Iran si sente rafforzato dalle sue
Risorse energetiche dal suo programma nucleare dagli sviluppi nella regione afferma il documento la sua sulla preoccupazione in termini di sicurezza sarebbe un attacco americano si legge ancora
In questo in questo pay perché però non prende questa ipotesi molto sul serio scrive figlio o l'analisi europea descriverci la crescita impotenza dell'Iran che ha perso con la scomparsa di Saddam Hussein e il suo principale nemico nella regione nello stesso modo in Afghanistan la caduta dei talebani ha messo termine un regime che si opponeva a Teheran
Con l'Hezbollah che sporca il che terranno sponsorizza in Libano Iran dispone poi di uno strumento vitale di politica estera e di sicurezza
E in Palestina lira nel solo Paese nella regione che rigetta la soluzione dei due Stati mette tutto il suo peso per evitare la formazione di un governo di unità nazionale il punto però sottolinea figlio
E che di fronte a questa capacità di nuocere dell'Iran l'Europa confessa tutta la sua impotenza
I tentativi di impegnare l'Iran in un processo di negoziati sono falliti riconosce nel documento che considera difficile a medio termine che i negoziati possano riprendere così dunque lei figlia o quanto alle ragioni più profonde di questa impotenza europea personalmente di rimanderei a un editoriale che abbiamo citato ieri dal Wall Street Journal Europe dal titolo L'Europa i Mullah
L'Unione Europea sottoscrive accordi commerciali con l'Iran i governi dei ventisette ufficialmente dicono di sostenere la politica di sanzioni contro programma nucleare di Teheran ma poi continuano a fare
Affari con la Repubblica islamica la conclusione nel Wall Street giornale che mentre le imprese europee prosperano ai Mullah viene permesso di essere sempre più vicini alla bomba
Nucleare
Rimaniamo sull'URSS leggerne al che ieri pubblicava un duro editoriale contro la Cina
La Cina per il suo ruolo in Africa e più in particolare in Sudan le pistole di Pechino e il genocidio di Khartoum il titolo di questo commento dedicato evidentemente al Darfur la provincia occidentale del Sudan dove è in corso da quattro anzi un genocidio
Il presidente cinese Hu Jintao appena tornato da una visita di otto di in otto Paesi dell'Africa dove ha promesso che la Cina non farà nulla per danneggiare gli interessi dell'Africa degli africani
E questa deve essere sembrata una notizia per chi vive nel Darfur la Cina infatti è il più importante fornitore di armi del Sudan il cui governo el milizie che il governo sostiene sono responsabili per un genocidio
Genocidio nel Darfur che ha provocato la morte di duecento mila persone in due virgola cinque milioni di rifugiati e organizzazioni umanitarie dicono che Khartoum sponsorizzate janjaweed e che fornisce queste milizie armi mentre il China secondo l'ultimo rapporto di Amnesty International le forniture di armi cinesi al Sudan includono munizioni carri armati elicotteri aerei da combattimento il governo sudanese
E le milizie hanno usato questo tipo di armi per commettere violazioni massicce del diritto internazionale e del diritto umanitario internazionale dice il rapporto di hanno investito
Tra l'altro nel due mila e cinque sottolinea Wall Street la Cina fornito duecento veicoli militari del Sud a me questo è stato
Dopo che il Consiglio di sicurezza dell'ONU aveva imposto un embargo sul Darfur
La Cina conclude tra l'altro quotidiano ha un'influenza considerevole sul Sudan
Sud anche il secondo beneficiario degli investimenti cinesi in Africa secondo la Banca Mondiale Pechino investito centocinquanta milioni di dollari in questo Paese durante il suo viaggio in Africa Hu Jintao ha promesso che la Cina lavorerà per la pace la cooperazione potrebbe cominciare tagliando le forniture di armi e di munizioni ai governanti di Khartoum così
Il Wall Street Journal Europe per chiudere rapidamente ci vogliamo occupare anche di Russia della rinnovata aggressività del presidente Vladimir Putin che ha attaccato duramente gli americani un paio di settimane fa alla conferenza annuale sulla sicurezza di modo ecco
Tra l'altro un generale su Russo l'altro giorno ha minacciato di puntare i propri missili contro la Polonia la Repubblica Ceca perché hanno dato la loro disponibilità ad ospitare parti dello scudo missilistico americano
Tutto questo ha commentato diversamente dalla stampa internazionale c'è anche chi si è lasciato Magliaro e dal presidente russo come Simon's Jenkins in una mia analisi pubblicata ieri dal Guardian l'Occidente potrebbe presto pentirsi di essere stato prepotente con la Russia
Perché perché Putin non ha interesse a una nuova Guerra fredda in realtà sta solo lo stando per modernizzare la sua economia ma viene ancora insultato dall'Occidente questa la lettura di Jenkins che però evidentemente ribalta ribalta quella che è la realtà
Più concreto sul Faraci al Times Martin Wolf in un'analisi dal titolo fino a quando sarà intrappolato Lorusso continuerà a ringhiare intrappolato in sostanza per il suo passato
L'orso russo ben presente continuerà a ringhiare ma per URSS questa non è una Russia che ha già restaurato il suo grandioso passato il frutto di una transizione fallita la transizione
Democratica fino a quando questa situazione continuerà la Russia destabilizzata i suoi vicini e deluderà i suoi cittadini Putin conosce le cause della diffidenza nei confronti del suo Paese
Ma in realtà non le vuole affrontare perché la risposta troppo dolorosa perché nessuno si fida della Russia perché Mosca ha oppresso e massacrato e ha continuato a farlo anche anche nell'ultimo decennio per esempio in Cecenia
La Russia può scegliere tra l'irredentismo e il risentimento per ora ha scelto la seconda strada ma se continuasse così sarebbe un disastro per tutti ma innanzitutto per la stessa Russia scrive tra l'altro Martin Wolf
L'ultima segnalazione sempre a questo proposito dall'International Herald Tribune un'analisi di Roger Cohen
Coin chiede al presidente americano George stabilì un bus una risposta chiara Franca dura a Vladimir Putin al suo nella sua crescente prepotenza sulla scena mondiale abbiamo concluso laviche arresta una buona giornata l'ascolto di radio radicale
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