Libertà e Democrazia

Buongiorno
è un classico
Buongiorno e benvenuto a tutti presenti a nome dell'amministrazione male
A nome dell'amministrazione comunale ringraziamo tutte le autorità civili e militari che sono presenti qui oggi in questa data importante per il nostro Paese importante per la nostra città
Abbiamo voluto abbiamo voluto scegliere il contesto del venticinque aprile
Per manifestare tutta la nostra riconoscenza archi ma ai basandosi sui valori della libertà ha dato il proprio sacrificio
Sessanta anni fa quando molti di noi non erano ancora presenti molti giovani come i bambini delle scuole
Che abbiamo voluto qui oggi e per questo ringraziamo l'istituto comprensivo di Trino l'istituto alberghiero che hanno organizzato in questi giorni in collaborazione con l'amministrazione comunale collanti una serie di iniziative tra cui la mostra
Che circonda le pareti del teatro civico che ci accoglie qui in realtà avevamo predisposto su piazza Audisio uno spazio più ampio chiaramente le condizioni del tempo c'hanno fatto convergere in mattinata sul teatro civico però oggi pomeriggio come avete potuto vedere dal programma le manifestazioni proseguiranno in piazza utilissimo
Per cui a partire dalle quattordici siete tutti invitati a raggiungerci
Nella piazza
Abbiamo scelto appunto questa data importante per il nostro Paese perché sessanta anni fa l'Italia chiedeva i conti con anni duri anni tragici terribili si apre una pagina importante l'avvio verso un processo di democratizzazione e di confronto politico
Che ha visto proprio nel nella nella lotta per la liberazione del nostro Paese un campo di prova per il confronto democratico oggi ci ritroviamo festeggiare questo venticinque aprile ed è un compleanno doppio per la nostra città perché abbiamo scelto questo momento importante per dare avvio a un altro Progetto è un progetto del nostro territorio si chiama Terre d'acqua
Voi sapete la provincia di Vercelli in collaborazione con i comuni di Trino dato vita a un ente consortile di promozione del territorio e questo è uno dei primi progetti che vede la collaborazione del Comune di Trino
E di tutti i sindaci che vede qui presenti per far sì che il nostro territorio si rappresenti in modo uniforme unanime uniforme in collaborazione tra tutti i comuni del suo territorio
Il presidente della società di promozione Terre d'acqua l'onorevole Roberto Rosso
Che il moderatore del convegno libertà democrazia che abbiamo scelto per questa mattina e che ha importanti ed illustri ospiti
A partire dall'onorevole Violante e all'onorevole Bondi che ci sta raggiungendo perché impegnato alle celebrazioni del venticinque aprile presso la città di Torino
Da Radio appunto al convegno presenterà agli ospiti per questo ringraziando tutti presenti a nome della per l'amministrazione comunale passo la parola rotore rosso che ci presenterà ai nostri ospiti grazie
Crema
In prima battuta darei subito la parola a uno dei protagonisti di quei giorni e di quegli anni diano qui tra di noi
Il Presidente torinese dell'ampio di Trino montarono credo che sia la migliore voce per potere iniziare questa giornata all'insegna di chi sessanta anni fa c'era per davvero prego presidente
Prima di tutto
Vorrei ringraziare tutta la cittadinanza
Che ha onorato a questa giornata che a noi del Mantegna e primaria
Ringrazio tutti i sindaci cretino hanno partecipato gli onorevoli
Comune di Torino e tutte le associazioni partendo dagli alpini alla regalati ai cani carabinieri e tutte quelle che hanno hanno onorato
La presenza qui a Torino per il venticinque Aprile
No ai dell'ampi siamo è veramente toccati da questa giornata
Siamo attorno toccate perché già dall'anno scorso
Abbiamo iniziato a interpretare la lotta partigiana
Con il comprensorio didattico di Torino con delle manifestazioni
E delle partecipazione dei bambini incominciando dal ventisette gennaio
Venticinque aprile e due giugno
Ed in questo spirito che noi vogliamo continuare
E avere l'appoggio e supporto di tutti voi primi dieci vedeva comunica entrino
Io vorrei iniziare così
A nome dell'Associazione partigiani d'Italia ringrazio tutti i partecipanti al corteo della festa della reiterazione
Ringrazio e saluto il sindaco di Torino i parlamentari presenti il presidente dell'Istituto storico della Resistenza
Professor Castaldi
Scusa OSCE mi dimentico qualcuno
Quest'anno il venticinque aprile ricorda i sessant'anni della Liberazione dettagliata al fascismo
E dall'occupazione nazista
Sessant'anni fa questa piazza e le vie di questo Paese erano invasi da gente festante che Lecce brava non so nei termini di una guerra devastante
Ma anche la fine di una dittatura durata venticinque anni
Perché viene a ricordare specie ai giovani il fascismo fu una dittatura una detto attore che accolse la libertà imprigionò e ucciso gli oppositori
Fece Lezzi contro gli ebrei che finirà nei campi di concentramento
Anche altri abbiamo purtroppo degli esempi questo fu il fascismo
Nei mesi precedenti alla venerazione
Molti giovani andarono in montagna a fare i partigiani altri Serse porta starà facendo finendo a fianco dei nazisti che devastavano le targhe
Si discute in questi giorni che equiparare il milite della repubblica di Salò
Ai partigiani
La nostra posizione netta che riteniamo ci sia quella di quasi tutti gli italiani
Ed ha sciolto non sono la netta posizione dell'Anpi ma ne tutte associazioni
Che qui elenco ampi Nazionale Partigiani d'Italia
Federazione Italiana Volontari dell'eternità
Federazione Italiana associazioni dei partigiani associazione nazionale ex deportati politici nei campi di sterminio nazisti Associazione Nazionale perseguitati politici italiani antifascisti
Queste associazioni aderiscono a questa nostra iniziativa
Che noi non la cosa non è la stessa cosa che gli italiani fecero la scelta chi scelse scialo e nazismo era dalla parte sbagliata
Per fortuna fu sconfitto altrimenti oggi non saremmo qui a festeggiare e sessant'anni di democrazia nel nostro Paese
Giorni addietro
Un esponente politico non di secondo piano va in una certa rilevanza nel nostro Paese
Ha dichiarato ai giornali che non avrebbe partecipato alla festa del venticinque aprile
Libero di farlo che se ne sarebbe andato da un'altra parte
Liberissimo questo signore di fare come credi ma sappia
E sappiamo quelli che la pensano come lui che sessanta anni fa e partigiani gli antifascisti che combatterono e morirono lo fecero anche per permettere agli italiani libere scelte anche e andare da un'altra parte
Per me questa è un'opinione mia personale
Questo è personaggio non è nell'ambito della democrazia e che Titania della democrazia italiana
E nell'ambito della nostra Costituzione che permette a tutti libertà politica libertà religiosa libertà di stampa libertà di parola
Questo personaggio non è degno cioè contro il mio punto di vista da ripresentare l'Italia
Prima né si poteva scegliere molti dei quei giovani torinesi che fecero la loro scelta di vita furono uccisi sui campi di battaglia molti ci hanno lasciato nel corso degli anni tutte queste assieme
Agli antifascisti italiani hanno contribuito alla scrittura della Costituzione italiana
Arricchente aventi valore preziosi che durano nel tempo e che hanno permesso sessanta anni di libertà
Oggi noi avremmo dovuto
Non essere quei al Teatro Civico ma in una piazza che ha un nome un significato una storia
In nome di Francesco fisica
Un nome
Nove tutti i lavori tre mesi e quelle che non hanno poi tu no potuto ma non erano presenti a quei fatti in quei momenti
Per noi e uscì in volo
Non un simbolo di primo ordine ma uno scivolo per tutti noi torinesi
Perché il simbolo e quella tragedia e il simbolo anche dei nostri caduti partigiani che annacqua tutto sia alle torture alle fondazioni reale in combattimenti
Festeggiamo cari cittadini questa ricorrenza di festa e facciamo in modo che i valori dell'antifascismo e della resistenza siano tramandati negli anni a venire
Per me oggi la consideravo una festa perché comma commemoriamo una festa dell'operazione
Ma io ritengo anche una testati
Come dire di sopprimere il corto ai nostri caduti una ricorrenza triste nel medesimo tempo per la festa una ricorrenza che noi partigiani
Che io mi onoro di rappresentare imparino
Mi sento dentro di me e sento che i miei collaboratori se la sentono forte
Io a questo punto non ho altro da dire che ringraziare c.t. tutti voi della vostra presenza tutte le autorità tutti i partecipanti e gridando ancora della resistenza
Orientare la parola al professor Castaldi
Perché il problema e presidente del centro storico delle resistenza dei concorsi sia che illustrerà le loro erano le nostre ragioni le nostre radici il nostro futuro grazie
Nel ringraziare il professor Vassalli
Volevamo anche ringraziare tutte le testate giornalistiche televisive che sono presenti oltre che radio radicale che indiretta dal Salone del tetto
Dal teatro civico e ci ha onorato della della sua presenza come voce di libertà che ha contribuito alla libertà di questo Paese anche attraverso la radio professore prego
Signore parlamentare signor sindaco signori sindaci
Autorità partigiani cittadini
Sono onorato di partecipare con voi
A questa come un'orazione a Torino
Oggi
Tantissime piazze
Dal nostro paese
Sono chiede
Di gente che festosa
C'è Barack come voi
Un
L'anniversario della liberazione d'Italia del mille novecentoquarantacinque
E
Mi è sembrato molto bello
Molto bella l'affermazione che all'inizio dalla messa il sacerdote affatto quando ha detto che
La libertà la libertà che abbiamo conquistato che i nostri padri hanno conquistato nel mille novecentoquarantacinque ed esaltazione della fitta
E se non molto bello perché mi sembra accogliere
Raramente l'essenza di ciò che voi oggi commemoriamo
E anche in un momento difficile come questo
Occorre
Oltre ci sembra oltre agli allacciarci a quel momento dalla lotta di liberazione e della successiva ricostruzione del Paese
Anche quel momento anziani molto di più difficile tormentato
Allora
I nostri padri riuscirono a superare l'abbattimento alla prostrazione e non consentiva sforzo di volontà seppero unire le loro forze
Sappiamo che hanno non fu facile
Ridevano diverse furono impegnati donne e uomini di tutte le posizioni politiche allora presenti
Ma che durante il fascismo erano state impedite di partecipare alla vita politica
I cattolici socialisti i comunisti liberali partecipazione anche altri
Vi furono anche monarchici
Anche gruppi di autonomi che non si riconoscevano in alcun partito
Ma durante la Resistenza ciascuno alle proprie idee sette anteporre l'Unione
Per combattere il nemico invasore e per ridare la libertà al Paese dopo la fine della guerra l'idea ripreso la scontrarsi
Anche con violenza
Senza impedire però
Di procedere sulla strada dalla ricostruzione
è per questo che ritornare col pensiero alla resistenza in un momento difficile
Come come queste come tanti altri che abbiamo vissuto può aiutarci a vedere più chiaro di noi e nella nostra situazione può aiutarci a rinvigorire la nostra volontà per ritrovare degli obiettivi comuni per i quali è giusto è anche bello impegnare nostra forza il nostro entusiasmo
In quei giorni in questi giorni sessant'anni fa si svolgeva l'epilogo nell'ambito della seconda guerra mondiale di quel durissimo atrio di lotta iniziato l'otto settembre mila duecentoquarantatré
Molta Rolo presidente dell'Anpi ricordava come in quei giorni sessanta anni fa forma di un'esultanza irreperibile la tragedia della guerra stava per finire tornavamo essere liberi
Rischiavamo aria di pace
Non più nemici da cui difenderci e da combattere in una lotta senza rispetto della sofferenza né della stessa vita
Si raggruppò amiche donne con cui a riaprire un dialogo basato sulla libertà
E sul rispetto reciproci
Questo nuovo clima certo non si crea offra civilmente automaticamente con la proclamazione della fine della guerra
Ogni guerra lascia alla sua fine una tempesta di rancori di odi di desideri di vendetta questa guerra poi aveva avuto caratteristiche particolari
Essa era stata agguerriti eserciti
Sono state battaglie campali
Ma anche di ideologia
Scontri duri
Su democrazia totalitarismo razzismo
Per volontà esplicita di uno dei blocchi contrapposti quello nazifascista
Riassunto il carattere di guerra anche di annientamento
Soprattutto dall'Europa centrale
Ma anche in Europa c'entra occidentale per quanto riguarda lo sterminio degli ebrei
Negli stati occupati dalle armi nazifasciste come in Italia ha determinato una
Polarizzazione interna come una sorta di fronte interno i cui si fronteggiavano due schieramenti resistenza ad una parte collaborazione dall'altra
E questi due schieramenti costituivano come le articolazioni Interna ciascuno degli Stati coinvolti
Per un certo aspetto la guerra fu anche guerra civile
Gli animi così non potevo di colpo dimenticare dei conti addossata d'altra parte
Gli eccidi le distruzioni
Petrucci azione di massa le sopraffazioni
Anche dopo il venticinque aprile
Lo scontro tra guerra aveva provocato continuo con delitti che in questi tempi grazie alla diffusione di testimonianze rinnovano scontri politici e polemiche
Penso che questi fatti come atroci delle foibe non devono essere ignorati
C'è però ed è una sua sbagliati c'è però l'impressione che questi fatti già da tempo conosciuti dalla ricerca storica
Anziché essere appunto oggetto di ricerca storica con la giusta con Terence qualità azione nel tempo
Si tratta di capire
Perché sono venuti e quali ne sono le cause questi fatti diventano sembra occasionale argomento di scontro e polemica politica
I fatti realmente accaduti rientrano a purtroppo la tragica deprecabile logica della guerra che dove scoppia
Ci sconvolge le regole della convivenza umana
Nemmeno forti altra i criteri di giudizio
La lezione che possiamo trarre echi e anche per questi danni alla condotta civile
E i corretti rapporti umani chi come il fascismo nel mille novecentoquaranta aveva portato in Italia in guerra sia sunto responsabilità e colte enormi
Non è che comunque il passaggio dalla guerra alla pace sia venuto improvvisamente di Conte venticinque aprile mille novecentoquarantacinque si potrebbe dire che a conclusione effettiva delle ostilità in Europa avviene l'otto maggio quarantacinque
Perché il giorno precedente a Reims in Francia i tedeschi firmarlo la resa condizionata così era stato per l'Europa
Ma rincorrere la pace occorre arrivare a starsene a cinque mesi dopo il quattordici agosto del quarantacinque che con la capita d'azione del Giappone cessa la guerra sul fronte pacifico dopo il lancio la bomba atomica a Hiroshima e Nagasaki
Se noi in Italia
Abbiamo identificato il venticinque aprile minor centoquarantacinque come festa della Liberazione e perché in quel giorno viene scatenata dalle forze dell'esistenza misurazione generale
E comando ne diede l'ordine con la famosa formula in codice alto dice ventisette era uno e allora perché questa insurrezione
Ristorazione dell'aprile quarantacinque effettuate effettuata dare forza e resistenza
E lo scatto conclusivo della lotta di liberazione iniziata l'otto settembre da quarantatré
è un elemento fondamentale perché rappresenta la capacità degli italiani di contribuire alla propria liberazione
La decisione di attuarla non fu né pacifica ne è unanime
Gli alleati è una parte degli stessi antifascisti temevano che poi essa non potesse essere controllata
E ha sommerso degli aspetti negativi tuttavia fu voluta perché si riteneva necessario un atto che rappresentasse una forma di riscatto degli italiani
Di fronte all'esperienza del fascismo e dalla guerra verso provocata
Si voleva dimostrare che una parte degli italiani era in grado di svolgere un ruolo attivo nota di riparazione e sapesse assumere responsabilità di governo
Gli alleati
Che intanto ai primi di aprile avevano ripreso una poderosa offensiva Ron occupato Polonia erano arrivati al Po
Quando giungono a Genova Milano-Torino trovano a queste città già liberate dai patriottico misurazione
Non solo resistenza aveva anche provveduto a nominare l'istituzione di autogoverno di era spostato un grande sforzo
Per controllare la caotica situazione scaturita da anni tragica guerra
Penso però
Che il nostro incontro di oggi non debba esser solo dopo una manifestazione celebrativa che ricorda e sacrifici fino a per molte cose della vita
Patiti da coloro ai quali dobbiamo perpetua gratitudine per averci donato con la loro lotta alla dittatura fascista cara barbarie nazista
Insieme la determinante azione eserciterà atti un Paese libero e governato da istituzioni democratiche
Ne possiamo dimenticare i prigionieri
I deportati i militari che appoggiando la resistenza
Le loro sofferenze le loro vite costituiscono per noi un altro perenne debito di riconoscenza
Conservare il fido dalla memoria eterna gratitudine è indispensabile
E rispondo un profondo senso di umana solidarietà e partecipazione tuttavia occorre anche col diavolo stimato che ci perviene da queste ricordi per esame di coscienza collettivo
Che facendoci riflettere ci spinga agli atti ai fatti all'impegno
Credo che dovremmo chiederci che cosa fu la lotta alla dittatura alla Fura resistenza la fu la guerra e che cosa queste posso dire agli uomini di oggi
Il senso dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione la troviamo dalla memoria
Dei più anziani dei partigiani le testimonianze di ogni genere che ci parla degli anni in cui sorse il fascismo e poi il nazismo contro il Pavia reagirono e lottarono
Pochi
Persone e gruppi minoritari
Fu detto bene
La reazione di quei pochi fu la risposta della ragione ed è coraggio contro l'offuscamento delle coscienze e la vita di molti dei più bisogna ammetterlo
E cosa consistette casto offuscamento delle coscienze
Le risposte possono essere diverse a seconda del Paese e degli anni oscurati da totalitarismo ma troviamo un tratto comune
Anche se non è l'unico
Il prevalere degli egoismi nazionalistici
Lo spirito dell'unità nazionale identificazione dei cittadini in una nazione fu spinto fino allo sciovinismo al senso della superiorità sugli altri e da qui la tendenza all'espansionismo alla conquista all'imperialismo fu negato il riconoscimento e di identità di altri individuano azioni
Il loro diritto di esprimersi liberamente come gruppi umani o Paesi
Si trattò dovunque
Però certo senso di una degenerazione di uno stravolgimento lo spiedo in violazione qual era nato vede rivoluzionare
Fin dal diciottesimo secolo queste non ride Ron ispirato la rimozione industriale e pare aumenta la rivoluzione politica sociale legata all'idea di libertà personale
Questa idea venne segnato che ognuno aveva diritto a esprimersi liberamente con l'unico ma fondami di mite del rispetto dalle pertanto voi
Purtroppo la prima fa arte dà lezione venne appresa ma non la seconda quella che esigeva il rispetto da Rita alta altrui
Prevalso i nazionalismi impedendo lo sbocco in Europa di un'unica comunità di poco di uguali impegnati ad operare solitamente per il benessere poi verso il Comune
E questo fallimento storico portò prima
Alla prima guerra mondiale che registrò il primi vincitori premi vinti con il sorgere di rancori e dispetti di rivalsa che fornì le matrici del fascismo in Italia e del nazismo in Germania
Qui occorre dire una cosa di cui possiamo attrarlo un'utile lezione per la nostra condotta di oggi
La lotta contro il sorgere del nuovo mostro totalitario non fu
Un mitico duello tra il bene e il male fino al prevalere di quest'ultimo
Il popolo non si divise in due parti taluni fascisti darà tra gli antifascisti se così fosse probabilmente il fascismo sarebbe morto sul nascere
Fu invece il confronto tra una minoranza che oltre all'uso spregiudicato dei mezzi legali ricorreva anche all'uso della violenza e per imporsi nella società
Contrastata sono da un'altra minoranza che si appellava dà ragione
In mezzo c'era una maggioranza che avrebbe potuto che avrebbe dovuto scegliere ma non lo fece
Dal calcolo
Per la sottovalutazione dei fatti per indolenza per paura ma anche per le proprie divisioni interne non scelse e tende Scelta dalla violenza
Fu così in Italia e di quella non scelta che significò cedimento al fascismo e connivenza forma largamente responsabile soprattutto i gruppi dirigenti liberaldemocratici dell'epoca
Più tardi così anche in Europa
In Germania come altrove si preferì credere che fascismo fosse un fenomeno unicamente italiano
Legato al sottosviluppo del nostro Paese che non avrebbe mai contaminato le democrazie mature dell'Europa centrale
In tutta Europa ancora una volta si preferì Azzariti ponti levatoi delle cui suo nazionaliste che così dopo l'Italia tocco alla Germania tipici precipita nel buio in modo ancor più violento e totalitario di quanto era accaduto da noi
E anche in Germania in termini ancor più chiari e netti che in Italia innanzi smog poté sorgere
Tra complicità i calcoli cinici interessati da democrazia liberale
Ma all'inizio neppure l'esempio tedesco venne capito in Europa e se fu capito e democrazie nazionali superstiti non ebbero il coraggio di reagire venne la volta del fascismo del generale Franco in Spagna vendo le tragiche avanzate espansionistica del fascismo mussoliniano che cercava i suoi intero in Etiopia e magari in Albania
E del nazismo che ho cercato in Europa dall'Austria Cecoslovacchia
E venne Monaco la conferenza di Monaco
Le democrazie allora accettarla richiesta tedesca di annettersi una parte da ciascuna prova sia
E questa fu Dudù ottima resa delle democrazie europee delle coscienze
E infine venne l'invasione della Polonia
Soltanto allora molto tardi anche se per fortuna non troppo tardi le democrazie reagirono e fu la guerra contro la Germania
In questa guerra
Il fascismo vuole trascinare anche l'Italia
Dalla guerra da questa guerra l'Italia e tutta l'Europa uscivo distrutte nell'economia nello spirito nel loro ambizioni imperiali
Fu la sconfitta del fascismo e del nazismo ma più in generale fu la sconfitta dell'Europa nella sua totalità vincitori e vinti accomunati sotto devo rovine del nazioni divismo incapace di esprimersi se non in forme di oppressione di guerra e di quel
Il nostro Paese arrivo alla libertà dallo straniero grazie al progressivo avanzate le truppe alleate grazie a loro potenza bellica innatismo fu militarmente vinte sopraffatto
Ma la riscossa del nostro Paese si deve anche ad altri importanti elementi il primo luogo d'opposizione graduale alla dittatura da parte di un piccolo numero di uomini politici etere per italiani
Ma poi soprattutto allorché azione partigiana che seppe raccogliere elementi di tutti i ceti sociali di tutte le categorie donne e uomini uniti in un unico obiettivo di pararsi dalle dittature ed ora straniero
E ristabilire la giustizia
Se quindi la soluzione del problema bellico
Respingere sconfiggere eserciti tedesco è dovuto fondamentalmente agli alleati con il prezioso aiuto della Resistenza
è esclusivamente a quest'ultima che si deve il grande merito abbia ridato l'odore Alitalia grazie alla lotta attiva contro il nemico tedesco i suoi alleati da Repubblica sociale di Salò
è grazie a questo scatto d'orgoglio
Che di fronte quattro grandi vincitori della guerra Stati Uniti sovietica di terra Francia
De Gasperi alla Conferenza di Parigi nell'agosto e quarantasei poté presentarsi per chiedere che l'Italia fosse ammessa in un sistema di relazioni basato su pari dignità
Anche se per come l'aveva iniziata nel mille novecentoquaranta dichiarazione di guerra alla Francia Italia ma ha perso la guerra de Gasperi poteva proporre una prestazione dell'Italia come Paese vincitore
Sottolineando la distinzione di responsabilità tra fascismo e italiani ricordava che Benedetto Croce predefinito e fascismo una parentesi
Nell'evoluzione storica dell'Italia quasi un fatto incidentale
Che non faceva parte del gruppo storico e reale dell'Italia
E le argomentazioni di De Gasperi abbiano fondamento storico
Il rovesciamento del regime era stato tarato
La massima autorità
Dello stato di allora dal re Vittorio Emanuele terzo insieme le forze armate nello del quarantatré precedendo anche le tre vittime contatti con gli angloamericani
Poi ci sono gli scioperi da primavera del mille novecentoquarantatré
E questi aveva chiaramente mostrato il distacco dalla maggior parte del popolo dal regime fascista
C'era poi stato l'esercito del Regno del Sud Chiola fiancheggiato lo sforzo bellico alleato
E soprattutto vi fu
La resistenza del centro nord che o è impegnato per venti mesi le tre retrovie germaniche rendendo più difficile l'adorazione di guerra
Il Comitato di Liberazione Nazionale a loro volta Renault costituito una palestra di democrazia nella quale sia la sede sezionata la nuova classe dirigente politica e amministrativo del Paese
Una nuova Italia dunque
Che non l'aveva da spartire con il regime fascista e di la dichiarazione di guerra fatta da Mussolini alle nazioni democratiche
Un'Italia invece rappresentata nella sua parte migliore dalla Resistenza
Questa resistenza che fu un movimento nel quale confluivano a persone e gruppi Grasso Rita mento
Che erano unite nella ricerca di libertà Controguerra nazista
E questa lotta si radicò nella consapevolezza di essere impegnate per mancanza di grande nobiltà e per la quale volete a valeva la pena rinunciare anche cose care
Vi fu un altissimo contributo di vite
Il sacrificio di impegno morale
Che la riscoperta
E la sofferta affermazioni potori della libertà della partecipazione della giustizia hanno rinnovato
Il legame
Del nostro Paese con il Risorgimento nazionale legame spezzato da dittatura fascista quei valori
Hanno saputo ricollegare la storia italiana a quella delle altre grandi nazioni democratiche occidentali avviando con queste uno scambio politico di reciproco arricchimento
Hanno posto le basi per la fondazione della Repubblica delle sue libere istituzioni definite dalla Costituzione centro unificante da lei identità nazionale
La resistenza al fascismo
La lotta di liberazione rappresentano una severa condanna Prem promotori della guerra
E per le aberranti teorie che vi ispiravano la volontà di dominio
L'odio di razza i dispotismo
L'Italia fu trascinata in quella quelle di aggressioni sterminò dei capi del fascismo
Evitare aveva dovuto condividerne gli orrori tragedie in condizione di impreparazione e di averne sudditanza aveva creato nazista
Il momento del riscatto
Nato cottura dell'alleanza col nazismo e nella partecipazione alla guerra di liberazione a fianco dei reati sito Ettore giungere atti dovuti dovuti la lotta contratti italiani
Reclutati con forza con convinzione nelle file della Repubblica sociale di Salò
Repubblica strumento per sostenere sotto mentite spoglie l'occupazione nazista del nostro Paese
Oggi
Il tempo consente di superare gli odi del passato
E ci fa accomunare nella umana pietà i caduti di tutte le parti perché
Prima di essere partigiano repubblichino caduto la persona umana tra qua dobbiamo sperare in bene
Ma insieme a questo nel giudicare per il venti col progressivo distacco nel tempo doveva mantenere chiara
La distinzione tra la scelta dell'antifascismo quella scelta dall'adesione alla Repubblica di Salò
A prescindere
Tali motivi individuali che hanno portato a scegliere una volata dell'alternative resta ferma distinzione tra una scelta giusta
Quella della democrazia l'ora significava antifascismo è una scelta sbagliata
Quella della dittatura cioè della collaborazione col fascismo la Repubblica sociale di Salò
Tutti i caduti dalla guerra e da Lotta di Liberazione di tutte e due le parti sono vittime dalla volontà di dominio del fascismo e del nazismo
Ecco perché
La memoria della Resistenza
E la celebrazione della festa del re d'azione devono unire tutti gli italiani
Dobbiamo mantenere viva la consapevolezza del nostro passato
Dove appoggiati sui valori che la storia ci ha affidato per costruire su forti basi unitarie e democratiche il futuro della nazione
Con esperienza della dittatura fascista dalla guerra
Lotta di liberazione dobbiamo custodire
Con molta cura
Gli anticorpi che ci difendono da eventuali nuovi è sempre possibile attacca la democrazia
Forse oggi ci sembra che all'orizzonte sia sgombro da tali rischi tuttavia avendo presente tutte le dittature che hanno inserito in Europa e che ora sono cadute dobbiamo sempre mantenere forte a nostra difesa rapporti democratici ed è strutture democratiche di garantiscono
Perché le dittature che abbiamo conosciuto non si sono presentate all'inizio come tali e lo sono diventate grazie all'accondiscendenza dei in più
Dobbiamo essere capaci di riconoscere presto i germi antidemocratico a identificarli terreno di coltura come il medico che dalla febbre riconosce la malattia
Mi sembra significativo
Riferire un fatto di cronaca in questi giorni
Comincerà a diffondersi nelle sale cinematografiche uscire intitolato Hitler
La storia degli ultimi giorni della vita di zero
E molti avendo visto il film
Lo criticano perché dicono che lo rappresenta in modo troppo buono
E allora il Amos Luzzatto che il presidente delle comunità ebraiche non condivide le polemiche sollevate in Germania perché in Germania che si è incominciato a vederlo due personaggi Dieter sembrato troppo umano ma perché troppo umano forse perché accarezza i bambini che vezzeggiare segretaria il peggior tiranno e capace di elogiare il suo cuoco per la pietanza
Più semplicemente il professor Luzzatto
Dice che dobbiamo cambiare prospettiva
Vedere ciò che è accaduto in un ottica diversa smetterla di considerare iter con un demonio come un pazzo
è un modo troppo comodo per risolvere il problema era un demonio basta tutto spiegato ebbe e invece no
Iter va capito inserito nel contesto europeo di allora
Sul nostro continente si è diffusa una vettura perversa
Dalla dottrina del darwinismo per cui quella dottrina per cui il più forte deve vincere
E vediamo chi sopravvive chi è più aggressivo il prepotente potrà fare suo il mondo
Questo dice chiaramente iter nel film i deboli sono disprezzati non meritano compassione
Invece di liquidare il dittatore nazista come un mostro invece secondo
Luzzatto
Bisogna riflettere sul fatto che ottanta milioni
Lo hanno seguito
Non si può spiegare tutto con la potenza magnetica
Non si può essere un tirandogli un qualche in pochi anni spiega la società la cambia grato a diventare una società di demoni
No dice
Luzzatto iter è il prodotto di una comunità malata
Il male Ennahda violenza che alla base dalla Società europea
La quale ha prodotto imperialismo colonialismo si è sforzata di assoggettare schiavizzare
L'atteggiamento aggressivo che ancora oggi si manifesta in episodi di razzismo antisemitismo e forse anche meno teppismo degli stadi Stati
Ecco però
Forse possiamo anche essere ottimisti perché la lezione è servita
L'idea che la società sia un campo in cui avviene la selezione umani infatti oggi è largamente respinta
Ma nostra civiltà ha fatto passi avanti interazione opposta il debole non è più disprezzato sei freddo non ti lascia tremare il riscatto se sei malato ti curo si è sentito colta ti aiuto
E allora oggi penso che proprio in questo momento così incerto a carico di attese speranze e preoccupazioni occorre riflettere sono viva attualità del patrimonio storico moraleggiante resistenza
Evidenziando i valori di giustizia solidarietà pace libertà
Concludo dicendo che si tratta di un'occasione riflettere su ciò che avvenne a sessanta anni fa e soprattutto se ciò che di quell'esperienza
Può essere chiamato nella vittoria di arma e costi più il missino amento da mettere in pratica oggi per affrontare con intelligenza responsabilità solidarietà partecipazione i problemi di oggi grazie
Grazie di cuore al professor Castaldi
Trattenuto persona Borgosesia per tante tante anni intervenuta una vera operazione magistrale qui da noi nella nostra città
Che fu per tanto tempo una piccola ma importante capitale
Di coloro che fecero la liberazione di questa nostra Patria adesso prima
Degli interventi con cui si concluderà si celebra la giornata da notare che fuori è venuto il sole quindi tutta la giornata di oggi potremmo concluderne con gli spettacoli
E anche l'orchestra centoventi elementi che abbiamo portato a Torino la in piazza visione dopo aver naturalmente per tutti coloro che lo vorranno a di offerta del comune mangiato alla mensa della media
In modo da poter continuare nel pomeriggio ci sarà adesso una piccola anticipazione colo che vedremo nel pomeriggio nel senso che i bambini delle scuole di Torino leggeranno
In anni in anteprima rispetto a quello che succederà nel pomeriggio di oggi leggeranno i nomi dei caduti della Resistenza tre mese di quei partigiani che fecero con le loro lancia un po'più sereno il futuro di tutti noi
Raccomando in questo momento
Un minuto di silenzio
Perché questi bambini
Nomineranno tutti i nomi dei caduti di Torino
Noi ragazzi che leggiamo queste note fortunatamente nell'abbiamo vissuto il periodo che oggi ricordiamo lo abbiamo studiato sui libri di storia poi ce lo hanno raccontato i nostri nonni
Ci hanno parlato di anni in cui non c'era libertà
In cui non si poteva discutere liberamente in cui si era costretti ad acclamare un dittatore
Anni in cui era persino pericoloso china chiamarsi David Emanuele avrà levi
Vogliamo questa mattina da questo piccolo palco ricordare chi solo di pochi anni più vecchio Dinoi trovo in quei giorni la forza e la dignità di non abbassare la testa e di andare in montagna a fare il partigiano
Andare in montagna in collina a patire il freddo la fame Misiti e mortali ma con la certezza di lottare per un mondo libero
Quella fine di sessanta anni fa morti ritornarono in questi Paesi per queste strade cantando stanchi stremati ma felici di aver portato la democrazia agli italiani ed il sorriso ai propri familiari e ai concittadini
Altri non discesero cantando ma tornare rapportati a spalle dei loro commilitoni freddi come il ghiaccio
Yes e carne famiglia sei Achille rendendo sepoltura
Ricordiamo i loro nomi
Partigiano andrà a picco morto io quattro marzo mille novecentoquarantacinque
Artigiano Angelo Ferrarotti morto in dieci marzo mille novecentoquarantaquattro
L'artigiano Renato Olivero guarda il venticinque luglio mille novecentoquarantacinque
Partigiano Carla Gianotti morto il due aprile mille novecentoquarantaquattro
Artigiano Vittorio Accornero morto il dieci marzo mille novecentoquarantaquattro
Partigiani a Giuseppe Garda morte il trenta marzo del mille novecentoquarantacinque
Partigiano Francesco Virgilio morto il sette gennaio mille novecentoquarantacinque
Partigiano Aliano Biondini va oltre il tredici agosto mille novecentoquarantaquattro
Partigiano Mario novarese morto il cinque gennaio mille novecentoquarantasette
Da artigiano chi entra Isacco morto il tre giugno mille novecento con la
Partigiano Leandro Godino morto il primo marzo mille novecentoquarantacinque
Partigiana dice Mancini morto il ventidue aprile mille novecentoquarantacinque
Partigiana Domenico tre centri morto il tre aprile mille novecentoquarantacinque
Qualche altri tecnici prima no combattente in altri Paesi i luoghi sconosciuti chi in campi di concentramento
I loro nomi sono scolpiti monumento di piazza Dante
Dopo questa natura
Vorrei ricordare tutti i nomi tutti i caduti
Che cade erano su tutto il fronte portento dall'Africa all'Albania alla Russia tutti questi nomi sono accomunati in questi nomi che hanno scritto netto questi bambini
Nella provocazione e quella della pittura fascista grazie a tutti voi
Grazie davvero a oggi ci sarà sempre da parte anche dei bambini delle scuole in piazza utilissimo qui pochi metri vicino siccome vedo che anche molti non sono detto Rino ci sono tanti sindaci che son venuti con la fascia tricolore questa mattina qui anatre non riconoscere come dire una fratellanza
Tra tutti coloro che vivono nella terra del Vercellese ma vedo anche amministratore che arrivano da più lontano vedono vice sindaco di Chivasso credo diversa amministratore del torinese casalese
Ebbene credo che sia bello
Poter legare come hanno fatto
Chi mi ha preceduto
Quel sessant'anni quel giorno di sessant'anni fa con la prospettiva nuove diverso
Allora mi raccontano si raccontava ieri mentre preparavamo che sta giornata fu una giornata di grande freddo
Dal venticinque aprile al primo gennaio si dice addirittura che in alcuni punti nemico però era spuntato un solo nuovo era stato non solo che oggi riscalda anche questa giornata e ci auguriamo di cuore dal profondo del cuore potrà rispondere a lungo il giorno non solo nostro ma di tutte le generazioni che verranno dopo di noi
Perché è bello pensare che la nostra patria italiana posso trovare in questa data e nella successiva da fare il due giugno che commemora la nuova costruzione della Repubblica i fondamenti ovvero comune
La cosa grande la cosa bella delle nazione noi sorelle sia in Europa che fuori dall'Europa penso ad esempio gli Stati Uniti d'America e aver avuto anche loro
Momenti che ha diviso il loro popolo non è vero che ci sono se esse in cui tutti stavano da una parte sola il quattro luglio in Francia il quattro luglio dall'ottantanove che come la presa della Bastiglia non tutti stavano dalla parte di coloro che liberarono la pastiglia c'erano tanti anche che stavano dall'altra parte
Ma a distanza di anni di decenni quella data è diventata la celebrazione della libertà per tutti i francesi prossime quattordici luglio festa d'Indipendenza americana molti americani del tempo stavano con l'inglese
E ciò nonostante a distanza di anni dei decenni del secolo e diventata la festa di tutti gli americani
Ecco la speranza vera che coltiviamo nel cuore
E che la memoria non sempre condiviso di coloro che furono testimoni oculare di quelle vicende
Posso diventare però la memoria condiviso di tutti coloro che sono discendenti di quegli uomini e di quelle donne che possono vivere col sorriso con la speranza e con la certezza che neppure di libertà di pace democrazia
Affratella l'Italia a tanti popoli in Europa e nel mondo e per questa ragione
Che in onore anche delle rappresentanze amministrative che ci sono oggi per primo lascio subito la parola per il saluto al Sindaco di questa comunità locale al sindaco giovane rosa ingaggia tanto voluto come con tanti altri la festa di oggi prego Giovanni
Un saluto cordiale a tutti coloro che a Torino oggi hanno voluto partecipare al sessantesimo anniversario della liberazione del nostro Paese alla liberazione dell'Italia
Un palo titolava il ringraziamento a tutte le associazioni combattentistiche
Agli alunni dell'istituto comprensivo e dell'alberghiero l'inno di trenino alla sezione dell'Anpi di trenino
Alla provincia di Vercelli
Agli amici sindaci del territorio alle autorità presenti
Però un particolare Benvenuto il mio ringraziamento
All'onorevole Luciano Violante oggi per essere qui a Torino all'onorevole Sandro Bondi all'onorevole Valter Zanetta
Al senatore Lorenzo piccione e a tutti di parlamentare che oggi qui a Torino hanno dato vita a questa festa simbolo della democrazia della liberazione
Vorrei salutare in particolare Roberto Rosso
Non lo chiamo onorevole perché
All'amico Roberto Rosso che con la sua presenza sia onorato in questa importante ricorrenza
Grazie onorevole Violante grazie onorevole Bondi grazie Valter Zanetta e grazie senatore il piccione per essere qui a Torino
Sessant'anni fa il venticinque aprile mille novecentoquarantacinque si chiudeva definitivamente un periodo negativo e tragico per il nostro Paese e per la nostra storia
Cessava un regime di dittatura per lasciare il passo d'una nuova Italia più libero
La parola di commenti nella presentazione è già stata fatta ampiamente dal professor Luciano Castaldi che ringrazio per il suo intervento
Ma per sottolineare che sessanta anni fa nasceva quel processo di democratizzazione che negli anni seguenti si rafforzava con la Carta costituzionale
Dove in essa sono sanciti i principi di libertà di democrazia ma anche di eguaglianza e di dignità nasceva una nuova intagliato con il sacrificio di molti che pur con idee fedi diverse insieme avevano creduto in un Paese più libero e per questo ideale hanno contribuito sino al supremo sacrificio della loro stesso diretta
Quei soldati quegli uomini e quelle donne quei ragazzi quel partigiani di allora sono stati gli artefici di questa nuova Italia della sua libertà della sua democrazia
A noi tutti oggi il compito e il dovere di difendere questi valori costate il sacrificio di molte vite costate il sacrificio di molti che avevano appunto deciso di combattere per restituire dignità al nostro Paese
Ma noi tutti anche il compito e il dovere di trasmettere alle nuove generazioni questa vitale eredità che ha fatto sì che oggi possiamo incidere da uomini liberi
Oggi appunto venticinque aprile due mila cinque sessant'anni dopo noi non dobbiamo mai dimenticare quel tempi oscuri affinché non debbano mai più ritornare o ripeto si come non dobbiamo mai dimenticare il sacrificio di coloro che per una Italia nuova hanno speso la propria vita per accendere le luci della libertà e della democrazia
Viva il venticinque aprile viva la Repubblica viva i partigiani viva l'Italia libera
Grazie Giovanni adesso l'altra rappresentanza al nostro territorio ne abbiamo siamo cittadini di una piccola provincia di che però sono molto orgoglioso questa nostra Provincia nacque neppure un secolo fa nel ventisette
Onorato soprattutto da Medaglie d'Oro si chiama non a caso provinciale perché tanti tanti giovane c'è ancora un lavoro spettacolarmente emozionante perché lo veda aver celle che commemora tutti questi ragazzi
Che seppero coloro colore fondare le ragioni per cui un regime di dittatura del tempo riconobbero nostra come Provincia questa provincia sia ulteriormente ridotto per la staccarsi del territorio biellese
è una provincia che ha un destino che vuole rafforzarsi a cui tutti contribuiamo indipendentemente dalle sedi politiche e dalle divisioni anche culturale che è giusto ci sia all'interno di una democrazia dell'alternanza sto provincia oggi spero possa essere rappresentata breve anche da altre medaglie d'Oro in parte era già stato ma delle delle ore con questa gente sui campi della libertà tre quarantatré quarantacinque la speranza che coltivo da frenesia in onore di tre gli amici personali
Di fedi politiche diverse
Una raccomandata alle Brigate Garibaldi mio amico allorché sono detto Dante l'altro Gianni Cobo è stato anche il mio dentista quand'ero bambino sempre più di tre era di origine sarda si chiamava appunto come nome di battaglia sardo
E il terzo a cui voglio veneta fratello minore
Che è mancato
Poco tempo fa che tutti chiamiamo il Carlo Binda e che è stato il comandante delle Brigate autonome del Monferrato io spero lo dico a chi è stato presidente
La Camera che oggi ci onora con la sua presenza qui lo dico al mio amico Sandro Bondi che ha il coordinatore del primo partito oggi in Italia che ci possa essere per trino per la mia terra qualcuno mi dileggia
Anche sui giornali perché ha voglia così bene alla mia città
Però credo che sia una cosa
Importante
Credere nella propria patria attraverso quel piccolo campanile Koshena accanto
Allora
Ci fossero ulteriore Medaglia d'Oro avrebbe
Che a un'ora il lato della Provincia per celle che questa medaglia d'oro posso vedere anche dal sacrificio di tutti quei ragazzetti bambini dell'elementare delle medie hanno commemorato qui di quelle che sono morti non sul campo di battaglia ma che sono morto pochi anni fa dopo aver donato la vita
Di una parte importante alla sostanza giovanile Calligaro arbitrali la parola la passata tra Province per certe fasce Fabre provinciale del mio amico Fabrizio fino
Stam è oggi l'onore di portare il saluto della provincia di Vercelli a questa manifestazione per il venticinque aprile tra le tante che sono state organizzate nella nostra provincia
E devo dire è un onore perché
E comincia con salutari molti sindaci con le fasce in sala le molte rappresentanze istituzionale della Provincia
A me sta l'onore di portare il saluto del consiglio provinciale di Vercelli che ha rappresentato qui anche da alcuni consiglieri provinciali a testimonianza di quanto questo momento si è importante
E naturalmente della giunta e del presidente Maso ero che in questo momento è impegnato nelle celebrazioni analoghe del venticinque aprile nella Città di Vercelli e nel suo comune
Questa mattina devo dire avevo preparato una traccia di intervento che si è velocemente cancellata
Si è velocemente cancellata
Per alcuni motivi allora cercherò di fare un intervento non formale e dettato dall'emozione
Perché devo dire che e molti anni
Che partecipò manifestazioni per il venticinque Aprile nella nostra provincia e mai mi era capitato di vedere una manifestazione così partecipata e con una presenza così viva e così attenta
Valeva poi la pena intervenire questa mattina
Per l'intervento che ha fatto il presidente
Dell'istituto della Resistenza che ho trovato molto equilibrato
Molto intelligente e che è riuscito veramente a sintetizzare un periodo della nostra storia che ha lasciato inevitabilmente molte tracce che vengono ancora vissute come giustamente lui diceva oggi con accenti polemici di questi accenti polemici ne abbiamo ancora traccia sui giornali questa mattina
E io infatti dopo la lettura dei giornali devo dire
In macchina arrivando a Trino mi chiedevo
Se mai
Sarebbe stato possibile arrivare ad un momento unificante nella festa del venticinque aprile
Perché tutti gli anni questa festa viene utilizzata di fatto quasi come un momento per delle polemiche
Che molto probabilmente lasciati gli odi del periodo della guerra in questa fase non hanno senso
Non hanno senso soprattutto se si guarda la platea di oggi se si guarda la partecipazione di oggi perché quella di oggi
E la risposta più concreta al fatto che è vero il venticinque aprile è una festa che realmente la festa del popolo italiano in cui tutti ci riconosciamo
La grande presenza di persone qui oggi che sono qui per celebrare questa festa che non ha vissuto quei momenti ma che vuole ricordare quanti hanno combattuto per la nostra libertà quanti hanno dato la vita perché oggi noi democraticamente possiamo esprimere le nostre idee e possiamo riconoscerci nel tricolore che vediamo qui appeso e che tutte le volte che vedo svincolarmi provoca un emozione autentica e vera
Ebbene io sono contento di essere qui perché oggi sento veramente di aver dato una svolta anche alla mia interpretazione della festa del venticinque aprile nei giorni scorsi avevo sentito
E qui Roberto bisogna dire un grazie a te perché caparbiamente con il sindaco di Torino ha voluto portare avanti questa manifestazione abbiamo sentito diverse polemiche
Anche sulla partecipazione che la Provincia ha avuto rispetto all'organizzazione di questa festa
Ebbene quello che si vede oggi ci dà il metro preciso di quanto questa festa sia importante di quanto tu avessi ragione dell'insistere organizzare una avuto veramente la grande capacità
E il grande intuito di riuscire a trovare una formula unificante che mi fa sentire orgoglioso di essere qui oggi
E che fa sentire la provincia di Vercelli orgogliosa di aver partecipato a questa manifestazione altro da dire che grazie mi è commosso per la tua
Autentico senso di commozione credo non solo nell'attaccamento alla sua terra ma nel ricordo di amici
Che hai conosciuto e che hanno vissuto Conte una parte importante la tua vita dentro di noi
Che abbiamo conosciuto persone che hanno combattuto è che hanno vissuto quegli avvenimenti rimane il ricordo di grande umanità ciascuno di noi ne ha qualcuno in famiglia di grandi dolori
E soprattutto di ricordi che dobbiamo trasferire alle giovani generazioni mi ha fatto impressione vedere questi bambini sul palco perché a loro bisogna trasferire per evitare e tutte le volte ce lo ripetiamo in molte manifestazioni può alle volte la vita
Ci dimostra anche in territori contigui quello dell'Italia che è contrario per dimostrare che la guerra è veramente lo spreco totale e che invece la democrazia la libertà che celebriamo oggi sono momento veramente bello è oggi con le lacrime agli occhi dico anche un momento commovente in cui riconoscersi viva l'Italia
Grazie va bene adesso in altre due relatori di questa giornata io sono molto onorato essendo loro collega mare tenendo a me a loro senza
Nessun senso realtà oggettivamente inferiore perché rappresentano al meglio due tradizioni che oggi incorporato
La maggioranza e l'opposizione del nostro Paese in questo momento in un senso domani magari non altro ci son già state alternanza magari ce ne saranno altri ma l'importante poter pensare
Che questa nostra Italia
Non ha paura di vedere altre che non la pensano come noi governare credo che lasciato più bello del venticinque premi Santa Ninfa di quell'atto dell'esistenza di quella liberazione
Abbiamo specificato non aver paura che l'altro posso guidare un pezzo dalla nostra parte magari con idee diverse dalle nostre ma anche col conforto del nostro sostegno del nostro aiuto quando
Il caso vuole che alcune
Problema vitale per la nazione per il popolo per la gente vengano in discussione da questo punto di vista l'hanno detto molti l'ha ricordato molto bene professor Castaldo e questo lo ringraziamo ancora tutte sessanta anni fa non tutti stavano dalla stessa parte
Sessanta anni fa le forze in campo c'è un articolo che ho letto oggi
Sulla stampa erano più o meno uguali
Settecento mila persone combatteva collocarla repubbliche sono settecento mila persone combattevano dall'altra parte duecento mila tra i partigiani nel nord cinquecento mila nell'esercito regio che risaliva l'Italia dal suo e quindi è evidente che tante famiglie
Videro anche quel momento compagni con preoccupazione con paure
Ricordato con parole ieri oggi il professor Castagna è stato possibile superare quella paura
E tanto invece scesero nelle piazze per festeggiare per dire addio a un periodo in cui anche chi probabilmente era stato fascista per l'una con l'altra non si riconobbe più dopo il quarantatré
E in cui soprattutto guardate al di là dell'oggettivo e piogge l'abbiamo voluto ricordare dell'oggettiva distinzione differenze che c'era tra il cercare di fermare libertà cercare invece pur con tutta la nobiltà dell'ideale di affermare prepotenza sopruso c'era una differenza vera fondamentale tra i due schieramenti in campo
Che da una parte i tedeschi scendessero la popolazione civile
Come possibile espressione della repressione questo fu ciò che ruppe
La il bipolarismo di quella guerra civile perché da allora attraverso le rappresaglie che non ho fatto sui civili
La guerra smise di essere guerra civile e divenne guerra ai civile perché gli episodi di box di Marzabotto ma anche qui nel nostro vercellese visto che l'assessore Santiago invece mio
Gli episodi di stanziati Crescentino abbiamo varato giovedì scorso rappresaglie fatte sui civili che nulla potevano dimostra una cosa
Che una parte in campo quella dei tedeschi e nazisti e anche della ricominciano aveva scelto la popolazione civile sta dall'altra parte e non a caso la gran parte degli italiani scese in piazza a sessanta anni fa per dire è tornata la libertà
Possiamo conquistare compiutamente il nostro destino fino in fondo c'è un'altra pagina anche che completò nel giudizio di conto non è stato serenità di giudizio quel quadro fu il diciotto prevede tra nido quando l'Italia scelse definitivamente anche un campo d'Occidente di cultura liberale
Qui oggi una cosa molto bella che abbiamo in Italia grazie resistente allora grazie partigiani d'allora grazie alla scelte di un grande leader internazionale come fu nella sua modestia Alcide De Gasperi di cui la RAI trasmette oggi dal filmato nella giornata di ieri nella giornata di questa sera poteva essere un'azione che consentì nell'arco del tempo a tutti i suoi figli a chi era al centro chi era sinistra Chiara destra di poterla guidare la grande conquista dei partigiani di quell'epoca fu di poter vedere che a guidare l'Italia potevano essere tutti anche i loro oppositori di quel momento
Questa no questa che fa vibrare ancora il cuore perché nell'affermazione del diritto dell'altro
Ad aver ragione magari in periodi successivi a quello in cui si è vinto in cui l'altro perso che si rivela la grandezza del periodo della Resistenza e della liberazione c'è un episodio che a me ha colpito moltissimo
Ne abbiamo un grande a Torino presidente Luciano Violante lo sapete abbiamo un grande piazzale che siamo a piazzale Valdo Fusi il ragazzo non sapevo cosa volesse dire quel nome Novelli era quello di un cattolico liberale che aveva insieme ad altri guidato la resistenza nella città di Torino
Invece l'episodio tutti questi capi della resistenza quelli cattolici vuole comunisti quelli socialisti quelle liberale quali monarchici
Vengono prese
E stanno per essere portati al patibolo mi stanno per fucilare
E Valdo Fusi e altre scherzando col capo dei comunisti un certo Gian Boni un altro comandante politico e militare querelle espressione del partito comunista e con la città ricalcano trombone qui è finita cosa vorresti tu adesso in quest'ultimo mentre la vittima
E la cosa più bella risposte con l'uomo uno pensa grande frase retorica
E lui per voler dimostrare che c'era stata una cesura con la dittatura col fascismo dice vorrei un cappuccino ma non quello per confessarsi quello davvero e guardate questo modo da parte di uno che stava per dare la sua vita all'Italia
Il nome delle ragioni per cui non ha creduto un ragazzo giovane che l'ha sposato un'ideologia per l'ho sposato anche il tentativo di dalla libertà all'Italia chiude la propria esistenza chiedendo una cosa così normale così banale dove l'idea di quello che deve essere la democrazia
La democrazia è fatta di atti semplici di gesti semplici di eroi semplici
La grande retore che può andare bene per alcune persone alcune grande personalità di tipo ma la retorica dei gesti comune quella che crea attraverso il popolo la democrazia dal basso ecco quel John Bond che apparteneva una cultura tutto posto diversa dalla mia
Mi ha dato l'idea leggendo quella frase di che cosa voglio dire costruire altro suo democrazia il destino della gente normale
Anche della su un cappuccino si può dire che l'Italia ha diritto di gesti normale e a me colpito molto vivo questo rospo sulla parola bruciante ha colpito molto una parola detto dal parroco questa mattina
Nell'omelia che ha fatto la predica
Lui nel festeggiare anche lui insieme a noi la libertà
Ricordato che c'è una parola il Vangelo che lo ha definito una sorta di costituzione dell'Umanitaria detto guardate quelle pagine di libertà consegnavano letale alla costruzione in cui si afferma repubbliche
In cui si afferma fondato sul lavoro incrocia affermano diritti della persona
Albert alla dignità al fatto di non essere sopraffatto al fatto che il numero di dieci persone semplici conto di più del volto di un grande illuminato
Bene c'è una parola prima almeno per me ma credo per tutto l'Occidente anche per quello quell'Occidente che non crede nella rivelazione l'incarnazione della soluzione di Gesù
Che il parroco ci segnato oggi che è questa costituzione dell'umanità una Costituzione che libera in quanto libero l'uomo perché sì c'è stato una cosa che mi ha sempre colpito da quando mi son riconvertito al cristianesimo e questo fatto
Che quando ero ragazzino io avevo un professore partigiana schema Sergio Ronco il cui figlio sfidava oggi col cappello del Pino e chiama dato il libro del Papa che mi ha orientato quello che oggi dice Ciampi
Cioè il fatto che la Resistenza è stato il finale del Risorgimento
Il fatto che il Risorgimento adatto l'unità al Paese la prima guerra mondiale ha incoronato i confini nazionali
La Resistenza ha chiuso quell'epoca dando anche un destino repubblicano di dignità semplici civile ma autorevole a ciascuno non dover piegare la schiena davanti a nessuno a poterla tenere dritta davanti a tutti
Ricordava che l'ultima socialdemocratico e che aveva avuto conflitti sia a destra che a sinistra come ricordava però aveva davanti agli occhi l'esperienza invece di un anziano comunista che il giorno
Del volto ad ogni voto per le sempre rappresentanti che metteva il vestito della festa
E mi diceva va Parque Pinotti i PG vestito a festa
E dice arco gusta nel nostro Fest
Nella festa di là da venire già democrazia mi io in questo giorno quindi il mio voto vale come quello di chi ma dato il lavoro per tanto tempo vale come il voto del signor Agnelli così come il volto dal municipio uscì quello della cementeria che operava tra i oggi è la festa di tutti gli italiani
In qualche misura questo professor Santoro come ricordava che è proprio questo
Momento la liberazione dell'Italia aveva chiuso un secolo e mezzo di lotta per la libertà bene da questo punto di vista è bello pensare che oggi abbiamo messo insieme persone non solo di Trino ma anche gli altri Comuni
Per gioire di una festa che non solo da oggi ma anche da oggi può essere una festa di unità per nazione per il nostro popolo per il bene di tutti quei bambini
Di cui il venticinque aprile ormai rappresenta un ricordo dello storico ne parlavo proprio presidente Violante io credo di essere stato l'ultimo figlio di una generazione vedono anche qualche sindaco che alla mia età
L'ultima fino alla generazione che ancora visto il venticinque aprile non come la storia
Ma come il racconto del proprio nome del proprio papà ed erano racconti spesso tragici
Racconti che in qualche misura io che ho cercato di portare qui partigiane nel pomeriggio a far festa ho visto che ferisce ancora
Persino gente che ha vissuto la guerra partigiana e gli ho detto
Ma le mie smentì arturiane abbiamo avuto il mitra in mano c'è stato detto così in questi giorni come volevamo festeggiare riavuto il mitra ma ma ci sono state anche degli errori abbiamo consegnato l'Italia libera ma adesso chiudiamo con la parentesi invece no credo che quel giorno debba essere il giorno di festa per loro che l'hanno vissuto ma debba essere il giorno di festa per tutti noi io voglio ringraziare chi corde nel mio partito dal nazionale Sandro chiedi poco più grande viene e che è venuto qui dopo aver fatto una prima commemorazione a Torino provvedere grazie al suo prodotto una persona che lontana da me dal punto di vista della cultura delle delle posizioni
Di cui ho grande stima
E che ringrazio per essere a Torino perché si può essere una patria quando le persone più distanti per cultura per ideologia per posizioni valoriale si riconoscono però unite da un cemento che tiene insieme i nostri buona saresti per questo che cedo la parola e lo ringrazio al già presidente della Camera attuale presidente gruppo dei DS alla Camera Luciano Violante
Nemici
E tardi abbiamo assistito molte molti giudizi positivi e importanti sappiamo che in Piemonte la mezza
è una sacra passerà però volevo dirle innanzitutto una cosa credo che dovremmo ringraziare particolarmente gli insegnanti oggi i centri quei ragazzi che sono tutti qui
Perché credo che sia anche merito loro se questi ragazzi hanno capito di che cosa si trattava e hanno letto con quella partecipazione i nomi dei caduti per la libertà quindi trino devo dirlo perché uno dei
Uno dei difetti da superare nella nostra società nel nostro sistema politico
E la mancanza di riconoscimento per il ruolo sociale degli insegnanti
Mi sentii trasmettono sapere conoscenza valori civili da una generazione all'altra
La libertà di insegnamento è una cosa fondamentale conquistata da Lotta di Liberazione una delle grandi libertà stante e devo dire però attraversiamo una fase non da oggi ma da parecchio tempo in cui non è riconosciuto nel modo giusto il ruolo che hanno questa questa professione
E credo che debba essere un po'lo sforzo comune di chi sta dalla parte di chi sta dall'altra di lavorare in questa direzione
Perché quello che fa l'unità di un Paese non è soltanto l'affermazione di valori astratti
Ma operare concretamente perché alcuni grandi ruoli grandi ruoli professionali vengono riconosciuti e chi sta in quel tipo di ruolo abbia senso disse
Ad essa insomma il suo lavoro serve alla costruzione di qualcosa che vale per il domani
Mi riferisco insegnanti su un altro versante completamente diverso e mi riferisco al diverse forze di polizia
A chi lavora nelle forze armate a chi lavora negli apparati pubblici di qualunque tipo credo che dovremo lavorare perché chiunque fa questo lavoro senta che questo lavoro serve
Complessivamente al paese ad andare avanti
E quando noi ricordiamo liberazione oggi lo ricordiamo con lo spirito e con un senso di unità Pietrino
Rita naturalmente non può essere fondata né sull'equivoco
Nessuna dimenticanza
Prima Roberto faceva riferimento alla figura di De Gasperi cioè discorso molto importante che fece Gasperini poco tempo dopo la liberazione Trento
Dove visse noi possiamo pacifica ac con gli uomini che stavano dall'altra parte
Ma non possiamo pacificatrice con quelle idee
Credo che sia una cosa
Come lo vediamo
Come dobbiamo accogliere ogni messaggio ti pacificazione con le persone
Dobbiamo respingere ogni messaggio uditivo capaci ficca azione con le idee che quelle persone Nespresso perché son cose diverse
Lo dico perché molte volte attraverso la pacificazione tra le persone si vorrebbe far passare la pacificazione di corrette e questo non è possibile
Perché la nostra patria nasce su un'altra idea
Ne ricordiamo oggi il venticinque aprile
Una cittadinanza
Diventiamo cittadini
Di un Paese che per la prima volta riconoscere eguaglianza
Riconosce diritti di libertà
Riconosce la non discriminazione
E lo fa in modo così netto nella Carta costituzionale
Per una ragione molto semplice per il fascismo fu la prima esperienza nella storia dell'Italia unita che produsse la rottura della nazione italiana
Perché nel durante il fascismo per la prima volta chi non era d'accordo con chi gestiva il potere era discriminato criminalizzato andava in prigione per la prima volta nella ma caduto prima
E la seconda grande vergogna furono leggi razziste
Quando i cittadini italiani di religione ebrea furono discriminati perché appartenevano a quel tipo di religione
Furono perseguitati discriminati privati di beni e poi mandati nei campi di sterminio
E prima era caduto ancora con i cittadini italiani di lingua slovena definimmo acrobata nel confine orientale
Quindi è la storia del fascismo storia tragica di discriminazioni di rottura
E allora tutto lo sforzo di costruzione di un unità del paese e proprio quello che ci insegna la la lotta di liberazione
E c'è un come dire un filone
Che lega quella nota di redazione alla Costituzione repubblicana
La Costituzione repubblicana non solo per quello che c'è scritto lì ma per come fu scritta
La seconda parte dell'attività dell'Assemblea costituente fu compiuta quando si era rotta l'unità nazionale
E c'era il governo presieduto da Alcide De Gasperi chi aveva deciso di mettere all'opposizione fuori del governo socialisti e comunisti
Ma tutti quelli che si contrapponevano nel governo delle cose quotidiane
Poi in Assemblea Costituente continuavano insieme a scrivere la Costituzione repubblicana avendo l'intelligenza la capacità di distinguere ciò che riguardava di governo quotidiano del Paese da quello che riguardava i grandi valori della nazione
E sui grandi valori della nazione si trova un'intesa
Naturalmente sulla conduzione politica del Paese no
Dette io trovo che questo spirito nel non riusciamo ancora a trovare
La capacità di distinguerci anche di contrapporci nelle politiche quotidiane concrete del Paese
Però questa capacità di contrapporsi che poi il sale della democrazia
Non corrisponde una capacità di trovare intesa sui grandi valori che devono segnare il futuro del nostro paese questo nostro punto di debolezza e dobbiamo cercare di però di superare questo indica uno sforzo che dobbiamo fare tutti non spetta una sola parte farlo
Dovevo farlo insieme ma senza equivoci
Nella chiarezza
Nella chiarezza e su ruoli che ciascuno ha nella chiarezza dei valori sensi cui ci sul presente sul futuro e senza equivoci sul passato
Io trovo per esempio
Come dire lo dico con garbo e con rispetto naturalmente che sarebbe importante che tutte le forze politiche tutte
Che stanno in questo Paese e che si battono realmente in questo Paese per il suo futuro composizioni diverse parteciperò dei valori della Liberazione
Perché non partecipare non condividerebbe utile mettersi fuori dalla storia della Repubblica
Utile mettersi fuori di questa cittadinanza di questo modo di essere cittadini italiani
E uno sforzo deve essere fatto perché tutti operino su questo terreno
E tutti sono su questa strada
E da questo punto di vista io credo e lo dico anche qui con uno che su un punto è stato richiamato e discorso di monta Rolo
E lo dico agli amici parlamentari che sono qui presenti
Ora per quella legge quella proposta di legge che intende parificare i combattenti della Repubblica sociale ai combattenti per la libertà
Non accettabile per un punto di fondo rispetto per tutti i morti ha fatto sempre ma c'è un dato di fatto e lo dico come come tanti
Non solo come dirigente di un partito politico ma come cittadino di questo Paese che ha avuto suoi parenti finiti nei campi di sterminio una cosa è stare nei vagoni piombati un'altra così alla stregua dei vagoni piombati
Non possono essere messi sullo stesso piano quelli che erano prigionieri nei vagoni piombati quelli che facevano guarda i vagoni piombati rispetto per le persone ma la storia è questa qui
E la storia non può essere oggetto di equivoci e di confusione
Io tra le le storie di partigiani che circolano sui giornali in questi giorni ne ho colto una e chiudo particolarmente che mi ha colpito particolarmente
Di un partigiano di Palermo siano giovani Mancuso che è stato impiccato qui vicino
E giorni Mancuso prima di morire
Urlò Guido viva l'Italia libera e privata Germania libera
Il comandante plotoni d'esecuzione fermo e chiese scusa perché la Germania diverrà
Sì perché noi ci battiamo per libertà di tutti mica solo per la nostra e fu fucilato subito dopo
Io credo che fu un segno di Comedy qual è lo spirito che animava che combattente guardate lo dico perché lei quando oggi guardiamo al passato lo vediamo tutto insieme
Ma quelli che combattevano allora quando cominciarono combatte non sapevano sarebbero vinto perso
E corpi vero compagnia pesi campioni impiccati uccisi lasciati sulle piazze ammonito
Erano messaggio terribile che faceva pensare che forse si sarebbe perso
E tuttavia combatte te lo stesso perché c'è un quadro di libertà da difendere
Se qualcuno capita di sfogliare il diario di Benedetto Croce dell'otto settembre
Benedetto Croce che uno dei più grandi intellettuali italiani scorso secolo scrisse nel diario l'otto settembre tutto e per tutto
La patria definita
Non c'è più nulla da fare
Nello stesso momento
Alcune centinaia allora soltanto acque diventano migliaia
Di giovani donne giovani uomini molti dei quali non avevano cultura non è una professione partitamente qualificata operai contadini artigiani
Ferrovieri impugnano le armi per difendere l'onore e la dignità del Paese
Forse quelli capirlo più cose di quanto non abbia capito in quel momento crostatina reo personaggio che Benedetto Croce
Ecco allora io credo che dovremmo oggi in uno spirito diverso da quello del passato
Non di contrapposizione ma di ferma fiducia e diciamo impegno per la lotta per cui stessi valori ripulirsi siderali cercare di costruire qualcosa che valga per il futuro
Vittorio Foa e dire diventò senatore da Repubblica nel mille novecento
Ottantatré
Quando entrò al Senato
Incontro tra le prime persone un senatore che era stato un esponente del partito fascista allora del movimento sociale
Questo senatore andiamo incontro lo perciò e gli disse Vittorio guarda che pero trovarci qui
Ci siamo combattuti per tanti anni adesso siamo senatori insieme
Editore il paese si è vero
Ma e possibile questo perché abbiamo vinto noi
Perché se avesse vinto noi tosta vestiti ma io starei con in galera e questo è il senso della
Allora vorrei dire
Oggi difendiamo quindi quei valori di liberazione
Di persone combattuta come è stato molto ben detto veneta nata rosso lacca saudita da montarono combattuta da donne e volumi di qualunque opinioni politica
E forse alcuni che non avevo nessun opinioni politiche ma genericamente si battevano per la libertà e chi chi aveva diciott'anni vent'anni allora nato completamente sotto il fascismo aveva fatto tutta la sua vita
Sotto il facevano apertura punto la possibilità d'uno score di cogliere i valori civili del Paese
E e credo che sia ecco importante oggi
Batte ci sei per quei valori
Bach decisive per una Costituzione repubblicana che difende i principi di pluralismo
Di bilanciamento tra i poteri che non consegni mai il potere ad una sola persona
La stretta Cismon ci dice questo guai
A consegnare il potere ad una sola persona quello poi si vesta di sinistra di centro e la consegna del potere ad una sola persona che di persone un elemento di pericolo per la libertà alle democrazie dunque se questa persona anche migliore di questo mondo
Non è questa la democrazia
E infine io vorrei fare un piccolo omaggio a sindaco di Tino che mai abitato ed è il messaggio che il gruppo dei Democratici di sinistra mandato per il venticinque aprile per la festa di tutti che contiene ricopiata il messaggio che Calamandrei
Scrisse a Cuneo
Dopo che i girarne Kesselring
Tornato in Germania disse che gli italiani avrebbe dovuto fargli un monumento
E Calamandrei scrisse una Peter famosa che cominciava così
Lo avrai camerata Kesselring il monumento che pretendevano italiani
Ma conche pietra si costruirà a deciderlo tocca a noi e poi quello ricorderete diceva che la pietra era quella del sacrificio emiliani Didone di uomini che si sono battuti per la libertà grazie come che circoscrive
Grazie all'onorevole Luciano Violante
Lui ha ricordato un episodio che quando il più grande filosofo del Novecento
Affranto pensava tutto fosse finito c'erano stati dei ragazzi e delle ragazze che erano scesi in piazza in una zona ho paura di dire che invece la vita continuava
Va detto un regista italiano che ha vinto il Nobel che la vita può essere bella persino in un campo di concentramento trovato Venini
Ebbene c'è stato né oggi vogliamo e vorremo nello spettacolo che facciamo
Qui a fianco
In piazza Udinese
Ricordare accanto ai nomi dei partigiani tra mese loro comandante anche alcuni brani che verranno recitate
Di pace l'importante la sua storia di gente che non abbia paura
Di Alcide De Gasperi che ho parlato sia io che il presidente Violante di Sandro Pertini il primo presidente partigiano distanza di decenni dalla vittoria partigiano in Italia
Di Carlo Azeglio Ciampi un uomo che parla della patria
Con le parole semplici di un uomo che crede alla parte infine anche di un grande uomo
Non italiano polacco che è morto pochi giorni fa e chiede a papà a voluto testimoniare una cosa
Che non c'è giorno della vita dell'uomo
Neppure quello in cui non si riesce a parlare quando cercava di parlare all'angelo cioè non ci riusciva non c'è giorno della vita l'uomo neppure quello in cui si è anchilosate al Parkinson e non ci si può neppure tenere in piedi come difficilmente mi ricordo Violante l'ambito in Parlamento
E poi Casini Rocco sono legislatura come difficilmente Colombo riusciva a fare anche fisicamente nelle stanze Montecitorio bene non c'è un attimo della vita dell'uomo che non sia degno di una lode
Che non c'è niente di disprezzare nell'esistenza dell'uomo e per questo durante le dittature che spesso buttano via le ditte come fossero Cerini
Come fossero buccia di limone
Però credo che sia stato bello anche accomunare questi patrioti italiani diversa tendenza politica un cattolico o socialista un azionista
E anche la figura
Che il capo della cristianità e chi ha detto a tutti gli uomini a tutte le donne di tutto il mondo di non avere mai paura perché non la ebbero quei ragazzi che parlava il presidente Violante non ebbe Matteotti eccetera carte nel venticinque sotto il piombo di alcune società di fascisti non ebbe Gobetti non la ebbe ammenda non ebbero in tanti non è vero il Binda il Dante sardo tutti quei partigiani diamo sentito morti sul campo della carta
E non è però neppure cioè polacchi quando la regola con una croce e disse che davanti alle dittature di destra e sinistra c'è uno sprazzo di libertà che apre il cuore dell'uomo
E davanti a quei giovani io sono sto sempre persone anziane detonante quel giovane con le donne che s'inginocchiano davanti alla croce c'è fermano libertà che oggi pagare non è più cristiano dentro al suo Paese
Ma la libertà di cui tutti godono e che ha aperto le porte del mondo ha un orizzonte più nuovo qui con me o nuovo è un amico che Sandro Bond
L'onorevole Sandro Bondi che in questi anni mi ha insegnato una cosa
Che pur nelle difficoltà della politica
Torna alle lacerazione contrasta in Italia ne abbiamo ancora tante
La devo visto anche in questi giorni lo ricordava suo prezzi
A fare una cosa così normale come mettere insieme un grande personaggio del diverso un grande personaggio forse tale abbiamo ricevuto quasi più polemiche che non farle queste cose sui giornali intanto dichiarazione
Ebbene questa normalità ancora tutto da conquistare
E le mie segnato una cosa Sandro in genere farlo domani tanto in Parlamento lo faccio una volta che qui nella mia città che si può in ogni momento pur nella durezza dello scontro perché non è uno che si tira indietro così come non si tira indietro Luciano Violante allo scontro
Ma che si può sempre concepire l'antro Comuna Resource e che anche quando si contrastano le idee
Si può avere rispetto alla persona e costruire insieme un mattoncino di nuovo civiltà coordinatore nazionale di Forza Italia l'onorevole Sandro Bondi a Lucio Dalla parla
Considero un segno è un privilegio importante essere oggi qui grazie
All'amico Roberto Rosso a Trino
Per celebrare il sessantesimo anniversario
Della liberazione
Dal nazifascismo
E sento anche con una certa emozione un percorso ideale
E sta qui il segno di questa giornata per me
Un percorso ideale fra trino la mia città
Fra Trino e utilizzando il mio comune
Medaglia d'oro della Resistenza
Dove ricordo le stragi
Di San Terenzo part time
Di vinca
Dove centinaia e centinaia di donne e di uomini di anziani di bambini
Furono orrendamente trucidati
Dalla barbarie delle Brigate nere e del nazismo
Ogni anno mi recavo anche qua come sindaco
A celebrare
Quella di versare io
Ricordo anch'io presidente Violante
Le parole liriche
Del grande democratico antifascista Piero Calamandrei
Il quale ricordate anche ricordava anche a noi
A noi di massa e Carrara
A Sant'Anna di Stazzema a Marzabotto ricordava quando ascoltate i nomi
Dei giovani partigiani morti per la libertà
Non dimenticate di che si formano un tribunale della storia
E si formano un tribunale
Dico di fronte al quale noi ancora oggi ci troviamo
E di fronte a questo tribunale Forna formato anche dei nomi che abbiamo sentito questa mattina
Noi noi come uomini come istituzioni come forze politiche qualunque forza politica ci dobbiamo chiedere e ci dobbiamo fare sempre ogni anno una domanda e sta qui valore di questo anniversario siamo stati degni del loro sacrificio
Questo secondo me è il valore più grande
Di questa celebrazione della celebrazione
Della liberazione
Io sono stato subito molto contento di poter parlare oggi
Dopo avere partecipato alla commemorazione di Edgardo Sogno
Di parlare qui oggi con il presidente Violante
Della liberazione
Proprio perché Violante
Ha contribuito seppure da uno schieramento diverso dal mio
A cercare le vie
Per una memoria finalmente condivisa
Della liberazione certo senza equivoci
Presidente Violante siamo ancora molto lontani
Da questo obiettivo che sta a cuore a tutti noi Cretto
Anche quest'anno
Salvo forse qui a Torino
Abbiamo perso un'occasione preziosa
Per unire gli italiani
Tutti gli italiani sulla base dei valori della liberazione anzi che
Fare l'errore ancora una volta
Di
Passare
Questa giornata per dividere ulteriormente le coscienze degli italiani
Dobbiamo ancora riflettere dobbiamo ancora lavorare dobbiamo ancora impegnarci nonostante questo per addivenire e per raggiungere questa memoria condivisa
Che sta a fondamento della nostra democrazia
è un lungo processo storico questo
Un processo non sempre lineare
Le quest'onda menta vennero gettate un secolo fa
Da tre uomini che si posero raffronti idee cammini profondamente diversi lo stesso problema
Di creare una l'azione una nazione la patria
Unica
Parlo di Giovanni Giolitti di Filippo Turati
Di Luigi Sturzo
Tre uomini che cercarono costantemente di ampliare le basi del consenso di una nazione fragile
Fragile perché le istituzioni liberali
Nate all'improvviso dopo un processo unitario contraddittorio parevano non riuscire a coinvolgere le masse nella vita della nazione
Giolitti raccolse il testimone di quel grande statista che fu Zanardelli e proseguì
Nel tentativo di dare una risposta positiva alla crisi di fin e secolo
Filippo Turati
Cercò di coinvolgere un partito recalcitrante nella normale vita istituzionale
Luigi Sturzo diede un impulso decisivo alla partecipazione dei cattolici
Alla vita della nazione e alla vita politica italiana
Ma fu una costruzione interrotta
Interrotta dalle incomprensioni
E da un fondo di reciproca diffidenza
Interrotta traumaticamente dal fascismo
Più che malattia della nazione il regime dittatoriale di Mussolini
Fu il drammatico sintomo di un'altra malattia
La mancata costruzione appunto degli italiani
Ebbene la resistenza la stagione del Comitato di liberazione nazionale
Fu una ripresa di quel tentativo di unificazione morale degli italiani
Tentativo per molti versi impossibili
Perché
Presidente Violante se l'obiettivo comune di abbattere
Le ultime scorie del regime fascista
E di liberare l'Italia dall'invasione nazista univa
Univa uomini di ceti età ideologie diverse e spesso di vari canti
Divergenti se non opposti erano invece i progetti di nazione che si formulavano per il dopoguerra per il dopo fascismo
Tra i sogni di un impossibile ritorno all'Italia pre fascista
Conservatrice
Autoritaria e le speranze viceversa di costruzione di uno Stato socialista
Fino alla delusione
Per una rivoluzione mancato
La Repubblica e la carta costituzionale nacquero più che dalla Resistenza
Dalla saggezza politica con cui Togliatti
E De Gasperi soprattutto riuscirono ad incanalare verso un unico obiettivo democratico quelle profonde differenze
Che poi lo strumento non fosse perfetto quello della carta costituzionale che avesse dei difetti
Che si sarebbero mostrati in seguito gravi per lo sviluppo dell'Italia non lo dico io
Lo disse subito don Sturzo lo disse Vittorio Emanuele Orlando lo disse anche Piero Calamandrei
Ma su riuscì ciò nonostante nei suoi due obiettivi principali nel garantire la libertà e la democrazia e nel creare le condizioni per lo sviluppo democratico del Paese
Ma fu mancato l'obiettivo né forse allora era raggiungibile di creare appunto una coscienza morale comune
Una coscienza morale comune
E siamo ancora alle prese con questo problema
Il valore fondante fu ad esempio l'antifascismo
E non l'antitotalitarismo
Sulla storia e sulla cronaca accadde una pesante coltre di omissis e dall'una e dall'altra parte ne venne fatto un uso strumentale
Oggi a sessanta anni dal venticinque aprile
A sedici dalla caduta del muro di Berlino il compito della politica è ancora di costruire finalmente un tessuto connettivo unitaria
E lo si deve fare a partire dalla storia ragione il presidente Violante
Quando Luciano Violante ormai sono dieci anni
Invitava a capire le ragioni dei ragazzi di Salò
E quando più recentemente in vita
A saldare il debito contratto con gli esuli istriano dalmati e a chi più sfortunato Fini info ribatto indica una strada giusta
Un'indicazione che gli è costata anche incomprensioni nel suo stesso schieramento politico
Quasi che togliere quei veli capire quelle ragioni posso in qualche modo ledere l'orgoglio di chi combatte per la libertà e contro la tirannia
No non c'era e visione storica che possa cambiare la gratitudine che copre che dobbiamo a quei combattenti della libertà contro il nazismo e contro il fascismo
Ma non c'è gratitudine che posso impedire la ricostruzione storica obiettiva di quegli anni
Allora noi potremo superare
La condizione che condanna anche oggi l'Italia ad essere il Paese delle divisioni delle contraddizioni dei guelfi e dei ghibellini
Una condizione che ancora oggi avvelena la politica e che rende ogni fatto ogni atto la storia stessa una clava brandita contro gli avversari politici
Il dibattito sulla riforma costituzionale è stata un'occasione mancata
E lo scontro che si preannuncia sul referendum confermativo
Rischia di aprire ferite profonde
è sbagliato è stato
Me lo permetterà il presidente Violante
Trasformare questa giornata questa celebrazione del venticinque aprile
Come una giornata per la difesa della Costituzione nei confronti delle riforme approvate da questo Parlamento
Proprio perché non è fondato su un atto di verità
E cioè sul fatto che la devolution così come concepita non spacca fatto il Paesi
Così come non si può gridare al tradimento della resistenza laddove i principi fondamentali del testo
Costituzionale non sono stati minimamente toccati anche se forse ce ne sarebbe stato bisogno
Senza queste tue clave brandita in continuazione può darsi che avremmo avuto un testo migliore e più condiviso
Ma se per evitare quello scontro è ormai tardi non dobbiamo smettere con buona volontà di bonificare il passato dalle troppe menzogne dalle troppe forzature che hanno diviso strumentalmente gli italiani
Cari amici se il venticinque aprile servirà a questo obiettivo
Allora potrà diventare finalmente
Una festa di tutti gli italiani e contribuire finalmente a creare le fondamenta di una democrazia normale di una democrazia dalle fondamenta solide grazie
Grazie all'onorevole Sandro volle
Conclusione siccome in questi giorni si è parlato molto nella fatto eccitazione diverse entrambe nostre relatore della costituzione dell'eredità più grande della Resistenza italiana una Costituzione che parla la persona ci sono altri che la nostra Costituzione articolo due l'articolo tre che sono quanto di più profondamente bello lo spirito costituzionalista e giuridico dell'uomo ha mai lasciato ad altri uomini dopo di loro sono belle anche le loro lettura sono belle nella loro incorniciatura per quello che dicono
Ebbene lo ricordava Violante prima da reperisco anch'io c'era un grande personaggio Benedetto Croce un grande liberale il fondatore del Partito liberale italiano dopo la guerra era un laico convinto e un altro altrettanto convinto cominciò i lavori della Costituente sì al solo voi a nome di tutti i costituenti italiani
E un uomo che non credete non credette fino all'ultimo del soggiorno
Se alzo dopo aver detto che non potevamo andarci cristiani invoco
Venne Sancti Spiritus io mi voglio augurare
Che dopo tante polemiche che hanno scosso questo Paese ma non solo questo Paese non ricordo un fatto la Costituzione una cosa che deve venire dal basso
Dalla gente da un voto donde share memento da un comune sentire noi riceviamo una riforma costituzionale in Italia non abbiamo un anche loro
E questa costituzione europea
Vola sulla testa la gente nella condivisione dei due schieramenti
Ma senza essere entrato davvero nel cuore delle persone non è stato neppure possibile perché i potenti d'Europa non l'hanno consentito
Di citare le radici cristiane come fondamento di questa costruzione europea e non a caso il ventinove maggio in Francia c'è un rischio fondato che tanti fette di popolo di destra di sinistra rifiutino con la distruzione contro gli interessi oggettivi Rino europee per questo per avere un'Europa che sia figlia di patrie e una patria che si è sentita come la continuazione del proprio sentire all'interno dell'opacità della Provincia l'opera giorni io mi auguro che voglio curare so che i tempi probabilmente son consumati
Me ne voglio curare che il testo della nuova Costituzione italiana
Dopo due sbaglia a mio giudizio due sbagli reciproci
Quello che fece la sinistra la scorsa volta
A voler procedere da solo contro di noi e quello che in parte facciamo noi oggi procederà suore contro di loro io mi auguro che finalmente ci sia la possibilità non retorica
Ma reale attraverso la partecipazione della gente degli uomini delle donne dei bambini e dei ragazzi che avevano visto che oggi di far nascere dal basso ciò che alcune volte le nostre orecchie di rappresentanti puro autorevole della nazione non ascolta
Che questo popolo ha bisogno di parole comune per un centro congressi grazie ancora buon vento ci fa prelato
Per chi vuole adesso alle scuole medie nella scuola delle scuole medie nella mense scuole medie si mangia
Ovviamente offerto dal Comune di Torino e dopo