Conferenza nazionale per la cooperazione allo sviluppo

In qualche misura i volumi del credito all'esportazione verso i Paesi più poveri per sostituirlo con crediti di aiuto
O si potrebbe porre dei limiti al costo per l'erario dei crediti all'esportazione verso aree che non giustifica le erogazioni aventi di fatto natura di aiuto credo che tutti voi immaginate che cosa mi riferisco
E naturalmente questa tematica non posso approfondirla oltre è una tematica che tocca dei grossi interessi economici imprenditoriali
Però ho voluto fare questo richiamo anche come un richiamo al realismo cioè andiamo a vedere cosa cosa c'è dietro queste cifre teniamo conto che non possiamo al contempo sostenere uno sviluppo un
Uno sforzo di aiuti all'esportazione molto più consistente gli altri paesi e al contempo raggiungere o superare la loro media
Di aiuti allo sviluppo in qualche misura cioè un contrasto tra queste due linee di intervento che ho voluto solo attirare richiamare alla loro attenzione grazie
Grazie al professor ragazzi su cooperazione industriale energetica alla parola al professor sono oggi
O viceversa natura o viceversa
Si trova in
Fino
Signor presidente signori signori
Il mio tema specifico della cooperazione industriale ed energetica
Ma spero mi consentirete alcuna parole sul contesto generale il quale si inquadra
Questo argomento
E direi che questo contesto generale unitario positivo
Vi è un'inquietudine diffusa i modesti risultati che il nostro Paese ha finora conseguito in materia di aiuto pubblico allo sviluppo
E vorrei mediatamente riallacciarmi alla relazione che appena ascoltato del professor ragazzi per fargli un'osservazione tecnica far rientrare nell'aiuto allo sviluppo i contributi agli interessi sui crediti all'esportazione mi sembra lasci qualche perplessità ne sappiamo che questi contributi agli interessi di paghiamo essenzialmente per sostenere le esportazioni italiane penalizzate da un cambio della lira molto elevato
Non tanto per venire incontro alle necessità dei paesi in via di sviluppo
Grazie
L'inquietudine di cui parla
Induce
Taluni ambienti ad operazioni che in gergo bancario internazionale sono chiamate di un incontro sul visto che siamo vicini a Natale
Il venti per esempio il ministro del Bilancio si dice che la pièce d'aiuto pubblico allo sviluppo del nostro Paese
è stato quest'anno dello zero virgola diciassette per cento del prodotto nazionale lordo
Facciamo allora qualche rapido calcolo
Presso la Commissione per l'economia internazionale che organismo consultivo della sezione internazionale sezione economica del partito socialista sulla base delle informazioni disponibili si stima che nei primi dieci mesi del mille novecentottantuno all'erogazione effettive di aiuto pubblico ai paesi in via di sviluppo sono state inferiori a quattrocento miliardi di lire e questa cifra credo sia molto attendibile
Di questo quattrocento miliardi poco più di un terzo di aiuto bilaterale
E cioè poco più di sessanta miliardi a tutto ottobre verranno erogati sul fondo per la cooperazione gestito dal Dipartimento cooperazione allo sviluppo
Circa quaranta miliardi aiuto alimentare circa trenta per i che lega aiuto professor Schlesinger ha detto che i duecentottantotto miliardi stanziati per il credito aiuto sono poca cosa figuriamoci trenta miliardi erogati
Ora poi che nell'anno in corso del prodotto nazionale lordo italiano sarà miliardo più miliardo almeno circa quattrocentosettanta mila miliardi
Lo zero diciassette per cento vuol dire ottocento miliardi di lire erogati
Allora credo che ci dovremmo rallegrare signori perché le nostre strutture pubbliche sono così flessibili
Che in due mesi realizzano l'exploit di raddoppiare l'erogazione dei primi dieci mesi del mille novecentottantuno quattrocento miliardi nei primi dieci mesi altri quattrocento da qui alla fine dell'anno anziché in meno di due mesi perché per quello che mi risulta nei primi quindici giorni di novembre non era cambiato molto
E tra venti giorni è Natale e quindi vuol dire che mentre stiamo qui discutendo i canali di erogazione della spesa per la PS si stanno arroventando
Non dimentichiamo inoltre che
Quattrocento miliardi sul mille duecentodiciassette a disposizione per quest'anno sono soltanto un terzo delle disponibilità complessive quindi una capacità di spesa molto modesta
Visto che il tempo era alzato
Mi astengo dal fare ulteriori considerazioni su questo argomento
Anche per non annoiare l'uditorio ma effettivamente insisto nel sostenere che non vedo dove possano venire questi quattrocento miliardi erogati aggiuntivo
In conclusione il problema italiano per i Paesi in via di sviluppo oggi circa la millesima parte della ricchezza nazionali prodotta in un anno e questo spiega abbastanza bene
Perché l'Italia non abbia partecipato al vertice di Cancun
Non l'avrebbe fatto una buona figura
Ora c'è grave soprattutto dal punto di vista della cooperazione industriale dentro subito in argomento vorrei soffermarmi un istante
Su ciò che l'impegno per cooperazione industriale ed energetica in questo poi tra l'altro mi sento confortato dagli interventi che mi hanno preceduto perché mi sembra di cogliere un concetto analogo a quello che vorrei qui sviluppare
Io tendo la cooperazione industriale logistica nel senso stretto della parola
Cooperazione industriale vuol dire che si copierà cioè si opera insieme
Imprese italiane imprese dei Paesi in via di sviluppo per produrre manufatti e per produrre energia quindi questo significa cooperazione industriale politica anzi pubblica di cooperazione industriale dovrebbe significare lo stimo un aiuto incentivo chiedevano cosa vogliamo affinché imprese italiane e impresa dei paesi in via di sviluppo pubbliche o private che siano studiamo insieme per produrre beni e per produrre energia
Ho parlato naturalmente di politica pubblica perché è ovvio che per quello che è cooperazione industriale ed energetica che si realizza persona forza di mercato di non c'è bisogno evidentemente politiche d'intervento però
Credo che un intervento pubblico sia decisivo in questo campo perché altrimenti è molto difficile che si possa avviare questo processo di cooperazione industriale tra imprese italiane imprese dei Paesi in via di sviluppo
Ne consegue che di questa politica di cooperazione industriale ed energetica intesa nel senso che io le ho detto non c'è quasi traccia da noi è questo il conservatore agli interventi che mi hanno preceduto
La politica che noi facciamo essenzialmente nera che si chiama cooperazione tecnica
Cioè studi programmi progetti corsi di formazione in via De'Sperti borse di studio e una politica utilissima ma evidentemente preliminare rispetto ad un'autentica politica di cooperazione industriale
E oltretutto è evidente che se intendiamo passare dall'erogazione delle centinaia di erogazione delle migliaia di miliardi come nelle intenzioni espresse dal governo nazionale dal Parlamento occorre evidentemente proporsi il compito di finanziare non solo cooperazione tecnica ma anche evidentemente veri e propri investimenti d'impresa italiane
Associato e con le imprese pubbliche o imprese private dei paesi in via di sviluppo
E quindi assistere in vario modo la gestione delle iniziative di produzione industriale di sfruttamento energetico e che da quegli investimenti prendono le mosse
Ora
Ho già detto che mi sembra grave che il nostro Paese sia piuttosto indietro rispetto agli altri Paesi del da
E anche in questo caso è vero sì che il nostro reddito per abitante è inferiore a quello degli atti per su questo punto di o qualche cosa tra qualche minuto però la non sulla distanza
Eppure nel campo dell'aiuto pubblico è molto più che proporzionale rispetto alla distanza del reddito per abitante
Ora dicevo non meraviglia che l'Italia sia indietro in questa politica dell'aiuto ai Paesi in via di sviluppo
Questa è una precisazione metodologia credo utile a questo punto del mio discorso l'Italia contrariamente a quello che talvolta si dice norme fra le prime potenza industriale del mondo
Non è il settimo paese più industrializzato del mondo più o meno il ventesimo
Normali quindi che il nostro Paese non è bella ma è bene dice più comune per non avrebbe non è positiva ma era abbastanza normale che l'Italia non sia l'avanguardia di questo che il grande fatto del presente e del futuro
Cioè la cooperazione a questo gigantesco processo di riscatto di sviluppo dei Paesi del Terzo Mondo
E purtroppo abbastanza neutrale cioè che l'Italia non prenda parte molto attiva a questo processo
Di industrializzazione del terzo mondo
E devono essere iniziative come queste
Che sono state prese in questi giorni a chiarire all'opinione pubblica che se l'Italia vuole veramente essere ciò che non è ancora cioè un paese a livello dei la sinistra di industrializzazione deve partecipare alla industrializzazione del terzo mondo
Questo è un passaggio obbligato io credo
Questa cooperazione industriale energetica essenziale direi dagli esiti in via di sviluppo come per i paesi sviluppati
Essenziale per i Paesi in via di sviluppo
è vero che da più parti si sottolinea la priorità
Del settore agroalimentare qui non vorrei invadere il campo del professor Guido Fabiani che ascolteremo fra qualche minuto
Ma siccome la economia agroalimentare ogni antico amore mi si consentirà una piccola invasione
è vero che c'è questa priorità ed è un'utile correttivo a certe esagerazioni industrie olistiche verificate di soprattutto nel passato però non ci facciamo illusioni
Le armi per battere la fame diventano affilato e soltanto quando l'industrializzazione tutta l'industrializzazione
è andata piuttosto avanti
Signora la storia anzi offerto purtroppo solo esempi di industrializzazione costruite anche sull'affare
Noi speriamo di poter attenuare queste caratteristiche di questi modelli di sviluppo
Di vincere la fame prima di ogni altra cosa
Ma primo che non sia del tutto possibile questo disegno un po'illuministico
Ma la cooperazione industriale essenziali anche per i paesi sviluppati cioè per nuovi
Ma credo di dire nulla di scandaloso in questo
Io sono convinto che nella storia la forza decisiva è quella delle idee magari dell'utopia però vive in utopia camminano soprattutto se si alleava con le esigenze di sviluppo economico dei diversi Paesi delle forze produttive
Oggi assistiamo alla fase di riflusso delle economie occidentali avanzate
E se sono state colpite
Da quel gigantesco sommovimento del potere economico internazionale che ha portato al rincaro delle materie prime e dell'Energia
Economia industriale sono state colpite
Da una fase recessiva ben diversa da quella grande onda di sviluppo che per un quarto di secolo dalla Cina seconda guerra mondiale è giunta fino al di inizi degli anni si è
E quindi è lecito aveva di fatto la situazione in campo industriale ai quali abbiamo dove sovraccapacità diffusa
Il caso tipico per esempio nel nostro paese con l'industria elettromeccanica
Alla fine degli anni Sessanta è ancora all'inizio degli anni settanta non fu un errore aumentare la capacità di queste industrie perché si ragionava ancora sulla base di una cultura industriale consolidata che vendeva sviluppi del dieci per cento all'anno nella capacità energetica mondiale
Ma oggi le cose sono cambiate oggi siamo come all'indomani di una guerra quando nelle industrie pesanti c'è una sovraccapacità e non si riesce a utilizzare
Nell'industria elettromeccanica tanto per continuare il discorso sembra che le dimensioni annuali del mercato dei dei paesi in via di sviluppo per impianti produce energia siano pari a circa quindici gigawatt
Si tratta soltanto del triplo la capacità produttiva di una sola industria italiana che l'industria piccola poca autonomia
Occorre quindi trovare un nuovo modo di impiegare queste sovraccapacità industria
Ed esse credo che si possano trovare sia pure attraverso processi difficili di ristrutturazione riconversione
Nella cooperazione per lo sviluppo dei Paesi del Terzo Mondo
In sostanza occorre che lo superiamo la fase delle progettazioni
Del resto sappiamo che oggi le società che stando oppure ingegneria una progettazione sono in crisi in genere
Ci sono segnali importanti in questo senso
Sembra in via di superamento anche il concetto della consegna degli impianti chiavi in mano
Oggi i Paesi in via di sviluppo vogliono il prodotto non
E quindi
Vogliamo associare le forze in vere e proprie attività imprenditoriali
Ciò comporta evidentemente una multinazionali eccezione delle imprese italiane del terzo mondo sostenuta e finanziata dalla politica
Io prima di pronunciare questa parola montano di dire che le imprese industriali italiani debbano assumere dimensioni multinazionali io non ho mai capito questa ostilità al concetto di ultimazione
Soprattutto tra l'altro presso coloro che hanno un certo tipo di formazione culturale presenta una formazione culturale marxista non capisco perché il piccolo capitalista sia una specie di santo protettore e capitalista internazionale un demonio non vorrei che queste
Questi giudizi
Si ricolleghi una fase ormai passate della nostra cultura nella quale si impediva la famosa finanza internazionale giudaica aveva internazionale soprattutto quello era il
In sostanza oggi occorre stimolare la formazione è stato detto dai relatori che mi hanno preceduto la formazione di joint ventures
Ora qui in effetti è stato detto giustamente che gli strumenti legislativi a nostra disposizione non sono adeguato tuttavia io credo che nel nostro paese non c'è altra abbondanza che di leggi e gli enti pubblici e quindi se fosse possibile
Stimolare questo tipo di iniziative senza fare nuove leggi e senza istituirono gli Enti pubblici sarebbe una buona cosa
Io penso che forse in sede di attuazione del regolamento della legge trentotto si potrebbe trovare il modo forse di forzare un pochino certi articoli in maniera da consentire la incentivazione alla formazione di joint ventures
Servono adesso alcuni problemi
In quali Paesi fare cooperazione industriale ed energetica
In quali settori
Per quanto riguarda i paesi a questo riguardo mi sembra che si possa forse condividere l'opinione largamente espressa che si debba concentrare lo sforzo sul pochi Paesi
Data anche che la la la direttiva dimensione
Delle possibilità finanziarie del nostro Paese ma la individuazione dei Paesi verso i quali concentrare il nostro aiuto è un compito dei politici e io quindi in questa sede non me ne occupo soltanto serbo
Che una volta che sono stati scelti i Paesi e in un certo senso vengono scelti in gran parte anche i settori
E non so la cooperazione energetica con i Paesi dell'OPEC significa oggi soprattutto partecipare alla costruzione di oleodotti gasdotti e raffinerie ricordo quella grande impresa che la costruzione del gasdotto
Dall'Algeria la Tunisia la Sicilia
E la partecipazione italiana alla costruzione dell'oleodotto transare Abo la costruzione della raffineria riguardi Nigeria
Per questo c'è fedeli agli altri guai seri guai sono tante impresa che però sono caratterizzati dal fatto che appunto si qua sì sì d'opera con Paesi uguali in un certo senso la scelta del Paese condizione immediatamente la scelta
Do il tipo di cooperazione energetica e industriale
Ora
In quali campi essenzialmente può esercitarsi la cooperazione energetica del nostro Paese qua adesso non voglio mettere a fare l'elenco di tutte le possibili fonti di energia
Ma io credo che
In campo per esempio importante è certamente quello dell'energia idroelettrica Italia un Paese all'avanguardia mondiale in questo settore forte la nostra industria delle esperienze storiche compiute sulle Alpi
E soprattutto della storica conquista della commessa per la costruzione diga di Kariba a metà degli anni Sessanta
Da parte del Impregilo
I nostri costruttori
Ha partecipato al
Costruzione di dighe impianti idroelettrici in tutto il mondo oggi per esempio la costruzione di dedicare Acaia subentrato in Turchia all'attenzione del Dipartimento della cooperazione allo sviluppo
Ma naturalmente anche nei campi della erano elettromeccanica noi dobbiamo impegnarci anche perché lo sfruttamento energia idroelettrica in molti campi
Sembra aggiunto una saturazione della capacità
Un altro settore su quale e importante è insistere è quello delle cosiddette indumento in Europol cioè le energie cosiddette alternative
Malgrado la loro modestia ecco io sono convinto che nelle quando si fanno le proiezioni per il futuro prudente si sbaglia per difetto questo è un settore un vertiginoso sviluppo secondo me e noi abbiamo applicato ampi nei quali ci siamo stranamente ma fortunatamente portati all'avanguardia una la geotermia
Tra l'altro le possibilità di sfruttamento energia geotermica sembrano notevoli sopra tutto e la zona di di di rilevante interesse politico per il nostro Paese e c'è la fascia est africana
I paesi come Kenya Uganda Tanzania di Etiopia nello Zaire
La geotermia a bassa temperatura e lo sfruttamento regia solare ricordo che sono importanti soprattutto per la creazione di piccoli impianti diffusi soprattutto in paesi agrario
Infine l'altro settore nel quale abbiamo fatto progressi notevoli
Nel quale possiamo cooperare utilmente ai paesi in via di sviluppo
E quello della diffusione degli impianti digestione anaerobica per la prevenzione e la produzione di biogas e questo è un altro settore particolarmente utile per Paesi la cui struttura economiche tuttora basata sull'agricoltura
Sostengo anche qui per procedere rapidamente da talora da altri dettagli tecnici
Nel campo dell'energia solare sanno tutti che anche in questo caso siamo molto avanti la centrale accampo dispetti di Adrano è una delle più importanti realizzazioni del mondo
E passiamo adesso ai settori industriali quali settori industriali sceglierebbero dire che questo è un problema che mi lascia alquanto freddo anche se riconosco la sapienza e la competenza di tante analisi i criteri di selezione
Tra gli investimenti industriali possibili fra i campi possibili di cooperazione industriale
Il CIP sei deve indicare queste priorità e del resto lì è indicata in
Ma direi che indichi in maniera indicativa non in maniera troppo coercitiva
Io credo che Horrible Progetto meriti appoggio
E questo prima di tutto perché ognuna dovrebbe fare il suo mestiere siccome
Siccome
Qui si tratta di scegliere quali campi operare sui difficile mercato internazionale perché di questo in fondo si tratta
Tutto sommato sarebbe consentito degli imprenditori ripeto che qui privati o pubblici
Perché probabilmente sanno fare il loro mestiere meglio dei signori della politica e della burocrazia perfino meglio dei professori universitari
Ora
L'aiuto la percentuale di aiuto pubblico su questi investimenti ha detto deve essere evidentemente consistente così come si fa per il nostro Mezzogiorno credo che dalla nostra politica per il Mezzogiorno potremmo trarre utili insegnamenti
Per la l'industria italiana in fondo oggi
Lo sviluppo la cooperazione industriale con i paesi del terzo mondo potrebbe essere quello che è stato magari continuerà anche a essere per l'industria italiana del nord lo sviluppo
Il Meridione e ricordo che nel Meridione dopo tanti sforzi si è riusciti a coinvolgere anche imprenditori meridionali
Uno sviluppo che finalmente assumere i caratteri di una certa solidità dopo tanti anni l'intervento
Io credo qui vorrei riallacciarmi all'osservazione che ha fatto il professor Schlesinger che è una cosa importante tuttavia è coinvolgere le banche ha detto prima che se possibile è meglio non fare altre leggi e ripeto che se possibile meglio
No creare nuovi enti sarebbe bene forse affidare istituti bancari la gestione dei fondi per la incentivazione di questa politica di cooperazione industriale
Tuttavia le nostre banche sono effettivamente molto indietro mi sembra in questo settore per esempio perfino nell'area
Dei Paesi OPEC del Medioriente dove sembrerebbe logico che le banche si precipiti no
E operava a tutt'oggi soltanto il Banco di Napoli e la Comit ed è recentissima la importante creazione della banca mista italo algerina nella quale sono coinvolte un certo numero di importanti banche nazionali
Io immagino le obiezioni a questa mia critica a un eccesso di criteri di selettività delle dei campi di cooperazione industriale
Diffusissimo il timore della concorrenza che ci possono fare i paesi in via di sviluppo soprattutto nei settori tipici della nostra economia come sono l'industria tessile e dell'abbigliamento l'industria
Del legno e del mobile e l'industria dei materiali da costruzione e via discorrendo ora non c'è dubbio che ne dobbiamo stare molto attenti a non determinare fenomeni disoccupazione di massa e questa è una preoccupazione del tutto legittima evidentemente non è che possiamo consentire lo smantellamento di interi rami industriali nel giro di pochi anni
Però vorrei dire non ci facciamo abbagliare troppo da esempi molto particolari la famosa concorrenza dei tessili dei Paesi del Terzo mondo viene essenzialmente oggi
Da un piccolo gruppo di Paesi che sono dell'estrema città-stato e che sono una specie di punti franchi nei quali si lavorano per conto terzi certi prodotti dell'abbigliamento ecco se noi bruttissimo a regole astratte di liberismo economico ci potremmo trovare nella situazione di smantellare certi nostri settori industriali
E poi i fornitori che avremmo così favorito li potremmo anche vedere fisicamente scomparire perché sulla scena politica internazionale succede di tutto
Ora quindi direi che non ci dobbiamo dove ripeto non ci dobbiamo far non dobbiamo delle troppe preoccupazioni per questo tipo di concorrenza Peretti
Perché evidentemente e Rossini che i Paesi del Terzo Mondo
Debbono cominciare la loro industrializzazione soprattutto in questi campi che sono tipici anche dell'economia italiana per la buona ragione che come dicevo prima l'economia italiana non è quel Paese di assoluta avanguardia industriale
Che talvolta si dice è un Paese a mezza strada e quindi ha delle caratteristiche ritiene anche da Paese del Terzo Mondo
Noi terzo mondo lo abbiamo in parte anche in casa non lo dimentichiamo
E
E quindi diceva fatalmente allo sviluppo dei paesi in via di sviluppo sarà in questi settori
E quindi è un problema che dobbiamo tener presente saranno i settori della valorizzazione delle risorse naturali produzione di legname segato metallurgia
Settore agroalimentare saranno industria di base come la siderurgia i cementifici labbro ironica saranno industrie leggere come quelle che ricordavo prima nei pressi di abbigliamento e così via
Ma ricordiamoci che queste industrie noi dobbiamo cooperare lo sviluppo di queste industrie soprattutto per il mercato interno dei paesi in via di sviluppo quindi i timori per una possibile esportazione ripeto sono io parte infondati
Soprattutto se questi nostri settori cosiddetti maturi continuano ad evolvere verso standard
Qualitativamente più elevati io voglio dire a questo proposito voglio dire a questo proposito
Che quando si parla dell'esigenza della nostra economia industriale di riconvertirsi verso settori tecnologicamente avanzati abbandonando i settori
Matulli deboli che si questo in parte è vero ma il modo in fondo un po'rustico di affrontare un problema assai complesso
Perché direi che non esistono tanto i settori tecnologicamente avanzati esiste un modo avanzato di fare certe produzioni
è un modo arretrato di farlo e un settore industriale solido e competitivo deve coprire tutti i settori cercando di portarsi sulla frontiera della tecnica della qualità comunque evidentemente
Io credo paradossalmente per concludere che noi dobbiamo cooperare dobbiamo fare cooperazione industriale con i Paesi in via di sviluppo soprattutto in questi campi perché sono questi i campi dei quali siamo più bravi
Se io chiamo a casa mia un falegname e per fargli fare dei lavori di falegnameria non pensare di fare il pianista evidente ringrazio
Grazie la parola al professor Fabiani sulla cooperazione in campo agricolo alimentare
Nell'affrontare il problema della cooperazione in campo agricolo alimentare
Le difficoltà maggiori sono venute in effetti da una scarsa di disponibilità di momenti di riflessione al riguardo ed anche di verifiche anche da una scarsa disponibilità di dati
Cioè e obiettivamente dovuto al periodo recente in cui ha assunto informazioni maggiore importanza il problema della cooperazione in questo settore
Bisogna riconoscere a questo riguardo che siamo in una fase in cui oltre ad essere necessari una definizione più compiuta di questo servizio
Oltre ad essere necessari appunto l'attivazione sempre più spinta di strumenti in grado di renderlo efficace e duraturo oltre che consistente è necessario se nella fase in cui è necessario meglio definire le linee su cui muoversi il quadro in cui ci si inserisce e quindi anche i limiti gli ostacoli da superare di natura tecnica ma anche e soprattutto di natura politica e sociale per dare un senso all'azione di cooperazione ora e per questo motivo che più che soffermarmi su aspetti specifici e concreti dell'attività di cooperazione in campo agricolo alimentare
Io ho utilizzato un approccio che parte invece da un'analisi dei vincoli delle vischiosità se vogliamo chiamarli così che bisogna che bisogna superare
Bisogna innanzitutto considerare le spinte che sui sistemi agricolo alimentari di paesi sottosviluppati sono indotte dalle attuali pendenze nella divisione internazionale del lavoro
Si può sostenere io credo che nei Paesi sottosviluppati anche se con forti differenziazioni e con livelli completamente diversi
Si stia verificando ha un certo peso a questa parte un crollo dell'agricoltura tradizionale di esportazione e di contro si stia precisando la esigenza della formazione di sistemi agroalimentari nazionali
Diretti al mercato interno o e al mercato regionale di questi Paesi
Ora questa tendenza risponde a motivazioni diverse a seconda che si tratti di paesi intermedi già avviati verso processi di industrializzazione
Con disponibilità di materie prime ed energetiche e dipese invece poveri con scarsissimi disponibilità di risorse e più fortemente dipendenti dall'estero
Per i primi la Cavallo fa causa più generale ma non la sola di questa tendenza al crollo dell'agricoltura di esportazione è strettamente legata ai processi di industrializzazione qui non voglio invadere non voglio ricambiare l'invasione di campo da parte del professor se Moggi solo un breve accenno si sta dicevo la tendenza accogliere l'agricoltura d'esportazione strettamente collegati ai processi di industrializzazione in atto in questi Paesi
Si sta in piedi e quindi edificando una industrializzazione selettiva è concentrata
Di risulta dalle esigenze dei Paesi industrializzati avanzati che tesi a specializzarsi in produzioni nuove ad alte tecnologie liquidano i settori ad alta intensità di lavoro
La localizzazione di questi settori industriali minacce nato
Professor su Moggi nei Paesi sottosviluppati del primo tipo
Rappresenta di fatto un elemento di grossa concorrenzialità sul piano della disponibilità della puro con l'agricoltura tradizionale di esportazione questo un primo elemento di cui bisogna tener conto
Per l'altro gruppo di Paesi quelle ad alto grado di povertà il crollo dell'agricoltura tradizionale da esportazione invece dovuto alla sezione certamente più difficile più complessa si sta infatti verificando un forte abbassamento delle entrate corrispondenti all'esportazione
Dal più cinque per cento
Annuo del periodo sessanta settanta almeno uno zero otto per cento del PIL settanta ottanta secondo i dati della Banca mondiale
Per restrizioni tutto questo dei mercati internazionali per l'abbassamento dei prezzi per il deterioramento della rete la gioia di scambio ora tutto ciò ha fatto aumentare enormemente l'indebitamento estero di questi Paesi
Portando a livello ma insostenibili ed ha ridotto le loro capacità di importazione di prodotti di base alimentari tendono al crollo o anche alle difficoltà possiamo dire dell'agricoltura di esportazione di questi Paesi si diceva però fa riscontro l'esigenza crescente della formazione di settori agroalimentari e qui si assiste infatti all'apparire di una nuova domanda
Interna o regionale di beni alimentari domandate collegata alla trasformazione delle funzioni degli spazi urbani che pure si stabilì fidando in queste società
Domando appunto che richiede prodotti finiti strettamente finiti ho già sottoposti a le prime fasi di trasformazione industriale e questo rappresenta una spinta ulteriore
A passare da una specializzazione culturale colturale per l'esportazione ad una produzione diversificata e con un prodotto finale anche composito
In questa direzione inoltre agisce la pressione crescente del deficit alimentare di questi Paesi
In Africa questo deficit è noto è passato dal cinque per cento del consumo interno del mille novecentosessantatré al quattordici per cento nel settantacinque secondo le stime si arriverà al trentanove per cento nel nel due mila sempre nella un'Africa in conseguenza di ciò le importazioni alimentari dopo il sessantotto sono cresciute con un tasso del ventidue e diciassette per cento all'anno mentre la popolazione urbana è aumentata solo del cinque per cento all'anno
Ora questo livello di importazioni agricole alimentari e un sostenibile sia perché stanno calando i proventi delle esportazioni alimentari tipiche di questi Paesi
E che comunque questi proventi vengono assorbiti dal gonfia mento perenni dell'indebitamento indebitamento esterno di queste economie sia perché tutto questo finisce per incidere sulle possibilità di condurre uno sforzo crescente nel settore industriale
E tutto questo che evidenzia un problema di urgenza per la costruzione di una base alimentare nazionale in questi Paesi attraverso la riconversione delle strutture tradizionali dell'agricoltura e con implicazioni di diverso ordine
Implicazioni quindi relative uno a un allargamento della base produttiva agricola due alla introduzione graduale ovviamente di nuove tecnologie produttive tre ad interventi per il contenimento sia del costo del lavoro in connessione con il processo industriale ovviamente sia del costo sociale del funzionamento del settore agricolo
Riforma agraria eliminazione di rendite parassitarie e così via quarto
Implicazioni in ordine a interventi sul piano della qualificazione del lavoro e della organizzazione di nuove strutture produttive aziendali e quinto l'integrazione degli interventi di politica agraria e alimentare con quella industriale a monte e appare del settore stesso ora già qui a me sembra procedendo schema schematicamente già qui a me sembra su da qui sono desumibili alcuni parametri di riferimento di una azione di intervento in questo sotto
Queste sono delle esigenze
Tenendo conto delle pendenze che si stanno formando Dapporto a queste esigenze bisogna però anche fare mente locale all'ordine di grandezza del problema agricolo alimentare che dinanzi a queste economie dai vincoli agli ostacoli che a questo riguardo bisogna superare
E io qui voglio ricordare anche se a tutti certamente noto
La
Le osservazioni che recentemente
Ha fatto la Banca mondiale mi riferisco al l'ultimo rapporto di Max Mara in particolare
Se i risultati sono stati raggiunti a questo riguardo per il periodo settanta ottanta stesso settanta ottanta e per alle previsioni per il periodo degli anni ottanta per la cosiddetta terza dei capi dello sviluppo
Esaminando brevemente e schematicamente a mente questi dati vengono fuori degli ordini di grandezza
Da prendere seriamente in considerazione la strategia di sviluppo internazionale per la seconda delegate settanta ottanta punto aveva previsto tra gli altri gli obiettivi di un accrescimento del reddito nazionale del sei per cento
E su su questo del tre cinque per me cento scusate del tre e mezzo per cento del reddito pro-capite del quattro per cento della produzione agricola che il punto che qui ci interessa
Il reddito cresce del sei è cresciuto del cinque poco più del cinque per cento con una larga scala dal quattro al nove per cento a seconda diversità inizia in ogni caso nei Paesi più poveri che sono che era presto il sessantuno per cento di quest'area
Il reddito pro-capite sia cresciuto solo dell'uno virgola sette per cento in Africa dello zero due per cento
Zero due per cento si faceva notare che questo rappresenta qualcosa come due tre dollari di incremento di reddito pro-capite per anno
Nel rapporto cui faccio riferimento
Per la produzione agricola questa invece del quattro per cento della dei carri trascorsa e sia cresciuta in questi paesi sul del due otto due otto per cento
Quali sono gli obiettivi per la terza regata e quella sul con cui ci confrontiamo quelle qui si dovrà inserire anche una nostra presenza per la cooperazione agricola
La terza decade prevede che per i Paesi più poveri ci sia un saggio di sviluppo del reddito del cinque per cento che la produzione agricola cresca del tre per cento all'anno questo collegato al momento dell'undici per cento delle esportazioni
Ci sono delle implicazioni evidentemente a questi per sostenere questi saggi di sviluppo agricolo di queste dimensioni aumento dell'uso dei fertilizzanti si dice un aumento del dieci per cento ma forse e eccessivamente
Stretta questa previsione si parla di un'espansione dell'uso delle sementi elette sul cinquanta per cento di queste aree coltivata che d'altra parte dovrebbe aumentare dell'uno per cento all'anno si parla di un aumento sostenuto nell'aria in regata del miglioramento della ricerca nel settore e dell'assistenza tecnica all'agricoltura
Se questo passo si terrà si sostiene quel documento per due decade e non è un passo lento si può prevedere un raddoppio dell'attuale produzione ma tutto ciò solo mantenendo
Ma scusate con tutto ciò mantenendo una importazione di novanta cento milioni di tonnellate di cereali per anno
Sarà possibile mantenere un livello appena accettabile di alimentazione per queste popolazioni tutto questo accorato un costo dell'ordine trenta quaranta miliardi di dollari per anno anche questo forse e una sottostima
Del dell'Inter
In tutto questo la Banca mondiale però finisce per dire che realisticamente invece del cinque per cento all'anno il reddito realisticamente doveva potrà aumentare sono del quattro virgola sei per cento all'anno ma se questo è vero
Avremmo invece del tre per cento della produzione lorda vendibile un aumento di molto inferiore anche inferiore a quello del due otto per cento che essere realizzato su un aumento del reddito complessivo del cinque due per cento all'anno
Quindi dal punto di vista delle prospettive dell'aumento della produzione questi
Questi questi saggi questi saggi vanno messi in discussioni e saranno probabilmente parecchio più bassi
Ci si chiede comunque se ammesso che queste cifre previsionali funzionino
Si possa mantenere un forte tasso l'incremento annuo delle esportazioni manifatturiere come sostiene la macchina mondiale dell'undici per cento di fronte poi alle minacce di recessione e di fronte alla diffusioni delle barriere protezionistiche dei paesi avanza e qui si viene ad uno dei nodi più importanti
E che interessa più da vicino con voi il settore agricolo alimentare perché le barriere protezionistiche sono particolarmente rilevanti e tanto più difficili da battere proprio nel settore agricolo questo riguarda voglio solamente ricordare l'affermazione di un definendo un parlamentare europeo in sede di dibattito sulla fammi del mille novecentosettantanove ottanta il quale affermava il ma non è paradossale chiedeva appunto questo parlamentare prima accordare aiuti allo sviluppo agricolo di questi Paesi
E poi riferendosi alla Comunità europea bloccare le frontiere con barriere protezionistiche
Ora io ritornerò su questo aspetto comunque proprio da queste barriere protezionistiche sul settore agricolo alimentare
Che di Riva il calo della partecipazione al commercio dei prodotti agricoli dei Paesi sottosviluppati solo nel mille novecentosettantotto
Questa partecipazione passate dal trentadue al trenta per cento e questi due punti in meno perché c'è un po'di pepe percentuale corrispondono ad una perdita di quattro miliardi di dollari si faceva il conto quattro miliardi dollari sono pari all'aiuto agricolo della comunità europea al mille novecento e il mille novecentosettantasette cioè nell'anno precedente quello contesterà quindi quello che si dà con una mano da un lato si torni dall'altro
è ormai noto a questo riguardo che i Paesi più sviluppati
I paesi sviluppati sono i fornitori mondiali dei prodotti agricoli e alimentari per circa i due terzi del totale mentre l'incidenza dei flussi in partenza nei Paesi sottosviluppati si è fortemente ridotta quasi dimezzata dagli anni cinquanta ad oggi
Ciò è dovuto campa in gran parte al rafforzamento dicevamo delle barriere protezionistiche
Che hanno caratterizzato la politica agraria dei Paesi industrializzati sovvenzioni all'esportazione prezzi interni al PPI certamente sostenuti strutture commerciali configurate alle esigenze del protezionismo agraria
Tutto ciò ha fatto sì che il mercato mondiale di prodotti agricoli sia oggi controllato da pochi gruppi di Paesi e sostanzialmente dalle loro strutture oligopolistico questa viene per i cereali avviene per la carne che lattiero-caseari lo zucchero in particolare cioè tutti alimenti di base
Gli scambi di questi prodotti in pratica sono tutti determinati oggi dalle esigenze interne dei paesi sviluppati per cui non avendo i Paesi sottosviluppati le stesse capacità di sospensione delle esportazioni nelle stesse capacità tecnologiche
Per attivare il processo produttivo e si sono costretti annotano rientrare le loro produzioni verso esportazioni
Coltivare cereali impropri ma d'altra parte e la stessa Comunità europea che non solo riversa con le proprie misure protezionistiche i propri problemi agricoli sul mercato mondiale ma che fa della stessa politica gli aiuti
Un canale di scarico delle eccedenze temporanee
Beh dobbiamo ricordare anche solo sinteticamente qui perché è stato estremamente significa etiche attivo
Parte del dibattito che si è svolto in per il Parlamento europeo
E dove sono stati messi in luce una serie di aspetti negativi
L'influenza negativa della politica agraria europea nei confronti dei Paesi sottosviluppati e sono stati dati in quella sede importante suggerimenti su cui conviene Ripley
Da le osservazioni di natura negativa
In quel dibattito veniva veniva segnalata la scarsa efficacia del sistema delle preferenze generalizzate
Che non con i limiti massimi di importazioni con contingenti tariffari clausole di salvaguardia restrizioni varia ha finito per dar luogo più avvantaggi del commercio CEE e questo i dati lo dimostrano verso i Paesi sottosviluppati che al Commercio in direzione invero in quel in quel dibattito fu anche pesantemente
Indicato il peso negativo assunto dall'impresa e privati che controllano il commercio dell'impresa dei generi alimentari non per demonizzare le a questo punto mantenga il peso negativo che hanno avuto su una serie di aspetti a tutti i livelli
E che hanno nei Paesi sottosviluppati a livello dalla proprietà fondiaria
In alcuni Paesi queste società hanno la maggior parte della proprietà fondiarie
A livello degli approvvigionamenti
Perché possono controllare il mercato degli approvvigionamenti e possono spostarlo da un paese all'altro secondo le proprie convenienze a livello della distribuzione del valore del prodotto
A livello anche delle entrate delle nuove attività produttive ortaggi fragole evitarne eccetera cioè prodotti destinati poi all'esportazione da fatti questi paesi sono in mano a queste grosse impresa
In quel dibattito si diceva le osservazioni furono fatte
Furono ampie e fatte anche in rapporto in al collegamento tra aiuti
Ai Paesi sottosviluppati formazione delle eccedenze agricole fu fatto al sistema
Dirle di finzione attuale degli aiuti un sistema che impedisce un'impostazione programmatica dell'aiuto spesso e che non dà garanzie di lungo periodo ai Paesi sottosviluppati
Furono fatte critiche alle lungaggini e di confusione amministrative ai ritardi nell'elaborazione di programmi alle insufficienze del trasporto alle carenze di controllo nell'esecuzione di programmi e così via sono tutte critiche che credo oggi continuano
Avvalere
Come si diceva prima però a queste osservazioni hanno fatto seguito importanti suggerimenti del Parlamento europeo che collegano suggerimenti che collegano la modifica della politica agraria comune ad un miglioramento dei rapporti con il Terzo Mondo
Si tratta però di opzioni che richiedono un forte impegno alla concretizzazione e che implicano un'azione anche del nostro Paese
Se non si intende fermarsi a dichiarazioni di intenzioni oppure a livello di aiuti binari bilaterali lasciando intacca tocca il funzionamento del contesto comunitario che invece costituisce oggi uno dei più rilevanti ostacoli a fattore di progredire quell'accordo
Deve essere ritenuto prioritario l'impegno dell'Italia a spingere per nuovi orientamenti la politica agraria comune per profondi miglioramenti nelle misure a favore dei Paesi sottosviluppati
Noi abbiamo un periodo alle spalle di gestione la politica agraria nazionale a livello comunitario del tutto disastroso da questo punto di vista abbiamo il periodo più recente in cui la presenza e del tutto irrilevante
E del tutto irrilevante
Bisogna respingere la posizione di chi ritiene che con un aumento indiscriminato della produzione agricola c'è si possa coprire il deficit alimentare dei Paesi sottosviluppati
Bisogna invece mettere dei limiti a produzioni non necessarie non esportabili se non a danno di questi Paesi privilegiare da un lato quei beni su cui c'è più gente sviluppo anche invidiato in rapporto ai problemi della fame
E dall'altro però prospettare una riconversione culturale all'interno della Comunità europea in collegamento anche con possibilità di esportazioni da parte dei Paesi del del del terzo mondo e che garantisca in pratica una crescita degli scambi a delle condizioni stabili
Allo stesso tempo è senza pretendere ovviamente le che questo non significa assolutamente liberalizzare il commercio dei prodotti agricoli o abolire il grado di autoapprovvigionamento della CEE
Si debbono fare delle concessioni alle esportazioni agricole nella CEE dei Paesi sottosviluppati migliorando a questo riguardo lo schema delle preferenze la prima la seconda convenzione di nome per tener conto essenzialmente dei Paesi più poveri
A ciò bisogna aggiungere costituzione di scorte regolatrici e di riserve di emergenza locali di cereali localizzate nei Paesi sottosviluppati
La instaurazione di una politica di credito efficace la stipula di contratti di forniture pluriannuale l'inseguimento infine è questo il punto più importante della politica di aiuti non lo sport più complessivo di lungo periodo inteso a ristrutturare il processo produttivo in agricoltura nell'agricoltura di questi Paesi a modernizzare nel settore nell'ambito di queste economie settore della cooperazione eccetera
Tutto questo a nostro avviso va fortemente sostenuto in sede CEE da parte italiana se si vuole e lottare efficacemente contro la fame
E la miseria di questi Paesi ma soprattutto se si vuole che le tendenze di cui si è accennato all'inizio nella divisione internazionale lavoro
Procedano in una direzione favorevole ai Paesi sottosviluppati
Qual è il ruolo che in tutto ciò può giocare all'Italia e mi avvio alla conclusione
Ma innanzitutto l'azione italiana in primo luogo non può non partire dalla convinzione che l'aiuto e la cooperazione ai Paesi sottosviluppati debba evitare l'improvvisazione il carattere congiunturale e assistenziale
Deve invece inserirsi in un programma definito il più possibile a livello internazionale di qui l'impegno a migliorare la nostra presenza negli organismi comunitari innanzitutto e nei gli organismi internazionali più giù più bassa
Nei primi
Come si diceva vanno attivati
Alcuni dei principali stimoli a livello comunitario
Allo sviluppo dei Paesi sottosviluppati eliminando le vischiosità nel commercio internazionale anche perché è proprio a livello comunitario che possono assumere concretezza interventi strutturali più efficaci e necessari da affrontare i problemi dell'ordine di grandezza che si ovviamente tutto ciò non esclude il potenziamento dell'attività sul piano bilaterale ora a questo riguardo è indubbio che l'Italia è una svolta a una svolta importante
Iniziata da poco tempo
Si è data sia ha prestato anche gli strumenti legislativi e finanziaria riguardo e questo è un fatto che fa segnalato in positivo
Ma sono ancora pochi in verità gli elementi disponibili per procedere ad una valutazione compiuta ne sono sufficienti a questo riguardo cifre pure positive che ci sono state esposte in relazione a questa a questa attività
Alcune osservazioni io credo che questo punto sono utile possibili per la discussione premettendo che
I criteri che ispirano la legge trentotto vanno ritenuti validi nel loro complesso mentre ne va denunciata come è stata fatta anche nella relazione del professor Calcante Calchi Novati la lentezza con cui si in avanti anche vanno denunciate le presenze la presenza di alcuni elementi che si frappongono alla completa attuazione della legge stessa
Valido però a mio avviso il criterio in questo settore di procedere secondo i secondo interventi intesi al cosiddetto sviluppo rurale investendo cioè come si dice valenze extra agricoli di tipo integrato
Questo viene detto in un documento dell'anno scorso del gruppo di lavoro informale sui problemi della cooperazione nel settore agricolo costituito presso il Dipartimento della cooperazione e dello sviluppo ed è un concetto che va riaffermato
In questo quadro sono d'appoggiare gli accordi per la cooperazione tecnica e di programmi operativi di formazione professionale che sono Ina
E valido anche il concetto di emergenza che viene utilizzato inteso non solo non in senso puramente congiunturale
Ma in senso anche preventivo e organizzato su scala annuali che si dice per un concetto che e dietro l'aiuto alimentare che diamo a questi Paesi
E il valido anche l'orientamento che non privilegia gli aiuti alimentari puri e semplici
Soprattutto tenendo conto dell'incidenza del nostro deficit alimentare delle difficoltà anche che ci sono al trasporto e alla distribuzione del nostro aiuto alimentare
E vado questo evidentemente perché da che importanza la io di mezzi tecnici per favorire la produzione agricola e per facilitare gli aspetti di conservazione e di trasporto di distribuzione del prodotto stesso
Detto questo però troppo cauto per esempio ci sembra il parere espresso nello stesso documento a cui prima facevo riferimento del gruppo informale sui problemi della cooperazione
Troppo cauto dicevo il parere espresso nel questo documento quando accenna al fatto che gli aiuti debbono agire il requisito del non danno per la nostra economia perché questo porta a dire
Chi bisogna evitare così è scritto nel nel documento evitando interventi disegno opposto alle direttive e alle linee generali della CEI ora questa è una invocazione di mantenimento tout-court
Del protezionismo agrario comunitario e che contrasta con i propositi dichiarati in precedenza e qui sottolineati
Per lo sviluppo della cooperazione proposi sottolineati anche nelle relazioni nelle relazioni di apertura
è necessario andare oltre le prese oltre la preferenza accordata appresti più a crediti di aiuto anche predisponendo in alcuni casi consistenti aiuti
Impegni per aiuti a fondo perduto ancora un altro punto per quanto riguarda il Po in particolare l'attività che si sta svolgendo va segnalato in primo luogo il notevole sforzo di recupero
Che si è fatto per gli aiuti alimentari arretrati che si erano accumulati nel passato seicento mila tonnellate a di arretrati accomunati nel mille novecentosettantanove
Per cui oggi c'è una quota di centottanta mila tonnellate di cereali per anno contro le novantacinque mila e più che ci sono state assegnate dalla convenzione di Washington nell'ottanta questo è un elemento positivo che però sì riflette anche una critica per il passato complessa e difficile
Sì presente invece la possibilità di giudizio sulle iniziative di cooperazione e di cooperazione tecnica qui a mio avviso sarebbe necessaria una verifica compiuta e dovrebbe migliorare fortemente il livello di informazione pubblica dovrebbe innanzitutto instaurarsi un meccanismo di controllo ha curato su tutte le fasi
Per ottenere la più ampia garanzia di competenza
Di adeguatezza alle esigenze sul locale dell'intervento e per evitare che prevalgono interessi privatistici stranieri alle necessità dello sviluppo di questi Paesi e nascosti dietro consulenze studi progettazioni
Una serie di domande però ancora
Si pongono
Riguardo all'aiuto a questi Paesi quale tipo di sentiero tecnologico lo cerchiamo di impostare di avviare in questi Paesi quando e che tipo posti in sentiero tecnologico possiamo avviare e attivare in questi in questi Paesi quando abbiamo alle spalle esperienze abbastanza limitati al riguardo
è un settore nazionale della ricerca assolutamente poco orientato ad esempio verso tecnologie intermedie che siano cioè risparmiatrici di terra più che di lavoro così come richiede la struttura economica e sociale dell'agricoltura di questi Paesi
Quali strutture organizzative di produzione siamo più pronti a favorire quali stiamo favorendo questa è un'altra domanda che dovrebbe avere risposta compiuta quali competenze possiamo mettere in campo in modo tale da poter reggere il confronto con alcuni dei paesi del PCI del nord Europa che sono attrezzati fortemente a questo riguardo
E qui intendo riferirmi soprattutto accompagnate settoriali agricole agronomiche S. competenze in tema di assistenza tecnica che sono comparti notoriamente carenti nel nostro nel nostro Paese
Su tutto questo io credo che è necessario riflettere i sistemi agricole alimentari di questi paesi presentano caratteri diversi complessi che rendono particolarmente difficile una qualunque opera di trasformazione secondo standard
Stabiliti o provati in altre zone
Le tecnologie agricole alimentari ma tutta l'attività produttiva settoriale agricolo alimentare in questi Paesi sono quelle che più risentono di tradizioni storiche vista ai fini sociali d'incrostazioni di classe di fatti culturali
Agire qui implica da parte nostra una profonda conoscenza di questi meccanismi una conoscenza che non poco
Essere garantita solamente da gruppi ristretti di persone e necessaria a questo riguardo io credo che si agisca anche per un'opera di formazione al riguardo interna per tecnici che poi debbono agire in questi Paesi
Ed è necessariamente un opera di studio e di analisi
Anche da questo punto di vista mi sembra che bisogna fare una osservazione di carenza di critica di carenza su questo piano
Studi e analisi
Da questo punto di vista anche sul piano scientifico sono quasi assenti nel nostro Paese
Infine e qui proprio chiudo
Con un un ultima un ultimo accenno
Ultimo non in ordine di importanza e come si può far fronte a problemi di questa dimensione e qui parlo solamente del settore agroalimentare
Quindi non tengo conto di tutti gli altri perché aumentano enormemente ancora le dimensioni del problema lo rendono più composito ecco come si può far fronte a tutto questo costruttore
Essenzialmente di carattere burocratico diplomatiche i programmi per trasformare potenziare questa struttura sul piano tecnico e finanziario
Sono importanti e sono
Da sostenere non sono però sufficienti bisogna portare queste strutture all'altezza di un compito che non è di natura diplomatica ma che implica scelte coerenti e convinte per il raggiungimento di un ordine internazionale più equo più giusto ed è tutto sommato questo il nodo da show da sciogliere e la scelta da compiere
Grazie Pavia
Tecnologie appropriate ok numerosi sviluppate ora la parola al dottor pinoli
Io credo signor presidente signori che
Dopo gli interventi
Che mi hanno preceduto la mia comunicazione potrà apparire leggermente teorico più Rizzante
Ma non è non è in effetti così anche perché l'argomento stato trattato se non altro in filigrana un po'da tutti quelli del trasferimento di tecnologia
In secondo luogo perché il problema di trasferimenti tecnologici è un problema pratico in sede
Non soltanto di applicazione di di politiche nazionali da pacchi in sedi internazionali ed è oggi discusso inn nel quadro delle Nazioni Unite per esempio per un ennesimo codici
Di
Comportamento in materia di trasferimenti di tecnologia e da taluni in taluni Paesi industrializzati tra i quali primo di tutti la Repubblica federale tedesca
E c'ha fatto oggetto di un dibattito politico preciso con delle decisioni di orientamento d'ordine pratico nell'ambito della applicazione degli aiuti alloggi a parer mio
Anche se non val la pena di di dibattere l'aspetto il sottofondo dottrinario del problema vale la pena quanto a di riassumere quali sono i termini della contesa perché contesa cioè non è un sottoprodotto di una o discussione d'alto livello del club di Roma si tratta effettivamente di un dibattito di di principio che istigatore di politica e quindi e quindi conduttore
Di comportamenti Paul pubblici e privati e troppa tra sempre più estero dovrà sempre più essere in futuro allorché una politica di questo di di questo genere organizzata e programmata sarà fatta anche dal nostro Paese
Riassumiamo in primis frasi termini di questa contro
Due tesi sono in presenza difficilmente conciliabili tra loro tra loro almeno all'apparenza
Da una parte si afferma che una ragione fondamentale del mezzo fallimento diciamo dell'aiuto allo sviluppo
è stata l'introduzione violenta in molti Paesi invia di sviluppo
Di tecnologia a grande intensità di capitali
E accompagnata da uno slittamento illimitato risorse naturali soprattutto minerarie e agricole senza alcuna considerazione degli imperativi di uno sviluppo armonico globale
Delle risorse umane e naturali che le società cosicché come diceva reni primo
Con l'espressione che Totti icastica l'Africa diventata un cimitero di macchine
A e mentre le risorse agricole venivano distorte approfitto dello solitamente intensivo per l'ottenimento di derrate per esporta
E che in questo mi ricollego al al professor fatta a quello che diceva questo per Fabiani e avrebbe Indymedia vilmente compromesso in qualche zona l'ambiente socio ecologico
Di di di quei Paesi
Occorreva ed occorre tutto cuore secondo stati ristudiare concordare l'esportazione e l'applicazioni numerosi per Paesi del Terzo Mondo di teorie appropriato
Brutti direttori sono si sono trovati molti aggettivi per delle per la definizione che possono
Essere consoni alle tradizioni sopportabile l'ambiente che possano favorire l'occupazione l'educazione graduale di quelle popolazioni e al tempo stesso combattere disastroso fenomeno dell'urbanizzazione e della disgregazione tessuto trent'
L'opzione quindi per un obiettivo di massimizzazione della della produttività del lavoro rispetto alla produttività del capitale
Debbo dire sommessamente che
Nel terzo mondo tra i paesi in via di sviluppo questa tesi non è molto popolare almeno a livello politico pianino agli a livello comporti dei piccoli porta venti quali possiamo valutarli dal dopoguerra in poi
La parte opposta invece Silvio obietta piena realtà alla situazioni Cobra mente favorevoli all'applicazione di tecnologie
Dolci
Non ci sono mai prodotte
Ed è proprio è probabile che non si producono per la parte e se minimizzano il prodotto sociale la redditività dell'impresa impongono il mantenimento i bassi salari
E le capacità d'investimenti e quindi di crescita si nomina sinonimi di una certa stabilità crescente della domanda
Studiosi diversa origine e l'ispirazione da Bettelheim mai ma lui è il Pd maxi anni
Marcianise Marcianise fedeli marziani infedeli chinesi anni eccetera sostengono che una tecnologia appropriata ai paesi in via di sviluppo sarebbe una tecnologia sottosviluppato
Vale a dire una tecnologia che consolida e riproduce il sottosviluppo che è quel che appunto si vuole evitare
D'altra parte non sarebbe vero che i risultati e questo mi mi ricollego a quello che sempre ha detto il
Perché hanno detto oratori precedenti non non sarebbe vero che risultato terzo mondo tra i cinquanta e settantacinque sono stati peggiori di quelli dell'economia ed io discoli industrializzazione dell'Occidente per più di un secolo si confronta il tasso di crescita dell'economia inglese in un secco in un secolo e mezzo cioè fino alla dalla dall'inizio dell'Ottocento fino alla prima guerra mondiale alla prima guerra mondiale è stato poco più dell'uno per cento hanno mediamente per i paesi in via di sviluppo
Naturalmente presi nel nel loro insieme dalla mille novecento
Cinquanta mila centottantacinque tasso di crescita sarebbe del cinque per cento quindi estremamente più favorevole che quello della dell'Inghilterra ai tempi della sua industrializzazione
In ogni caso perché se dice sempre questa tesi quanto il mondo presente vive nell'economia di mercato e comunque trasferimenti di tecnologia
Al Wiener ai Paesi praticata i paesi occidentali gran parte ai paesi in via di sviluppo e quindi presuppone mantenimento di questa realtà i trasferimenti tecnologici per essere compiuto al più alto livello possibile
Tenendo conto oltre a tutto l'importanza ventotto in termini formazione professionale di programma sociale un progresso sociale il che non esclude ovviamente rispetto all'ambiente della sovranità politica dei paesi inseriti ora a questo punto vale la pena di fare un po'
Il punto della situazione
Nella storica diciamo dell'esperienza storica in questi ultimi anni in materia di trasferimenti globali di tecnologie globali tematiche che che può dare l'uovo a a riflessioni interessanti e pratiche il più grande trasferimento globale
Di tecnologia per quantità vastità d'importanza politica
E dopo che era stato il trasferimento avvenuto da mille novecentoventinove centoquarantanove milioni centocinquantanove di tecnologia dalla dall'Unione Sovietica alla Cina Popolare si è trattato di un grandioso avvenimento intanto è stato importante tale trasferimento tecnologico Tillack sino la base la base industriale oggi in bianconero sulla tecnologia sovietica
E si si pensa il tutto è stato fatto meno di dieci anni ci si rende conto nonostante l'interruzione produzione brutale della del trasferimento di quanto quale importanza Ecuador quantità trasferimento ci sia stato bella nell'ambito di poco meno indecente
Quindi si è trattato di un trasferimento aspra due strutture pubbliche per cui le strutture pubbliche evidentemente che si intendevano parlo aspra astrattamente non politicamente
Molto bene dal punto di vista dei canali trasferimento ed è quindi stato pur in realtà il grosso successi
Ora
Abbiamo anche altri esempi di trasferimenti tecnologici infatti tra Paesi da Paesi in via da Paese civile
A ed economia Stato ad altri paesi in economia di Stato da paesi sviluppati l'Occidente appesi socialisti bizantini o economia di Stato del terzo mondo
Delitto dove noi ritroviamo il cittadino
Ed è lì una prima osservazione e cimiteri di macchine che noi proviamo nel nel Terzo Mondo non sono quelli
Che sono tutte sono frutto di trasferimenti tecnologici da Paesi di
Diciamo di struttura analoga a Trapani normalmente ristrutturabile l'aiuto del del dell'Unione Sovietica alla altana per esempio l'aiuto di certi aiuti francesi in certe zone dell'ex impero francese certi ISP errori della dell'aiuto della Comunità europea tutto questo spiega anche perché non c'era non c'era Travis diverse strutture pubbliche non c'era quella possibilità
Di di l'impegno e di comprensione comune data data la differenza di strutture ma il più grande avvenimenti per esempio grande avvenimento cioè per il più grande canale di trasferimento tecnologico è stata canale privato
Più ancora al di fuori dei grandi gli alcuni grandi esempi e appartengono diciamo all'aria dell'economia di Stato è il canale privato e la tecnologia il trasferimento tecnologico si è fatto attraverso
Attraverso le così dette multinazionale società multinazionali sia in termini quantitativi e politici qualitativo
Il fenomeno delle multinazionali ed alla demonizzazione di questo fenomeno ormai insigni si è parlato e si parla da tempo
Oggi la demonizzazione assoluta va un po'decrescendo tanto più che l'impatto della loro azione questo un fenomeno nuovo
E la soci soggettività politica dell'impresa è stata rapidamente mutando imprese in durante questi anni di crisi presenti oggi noi vediamo apparire apparire sulla scena multinazionale delle società multinazionali provenienza da Paesi i ai colonia di Stato cioè i cosiddetti multinazionali rosse vediamo apparire multinazionali di paesi sottosviluppati o considerati via dopo quali multinazionali brasiliani o o o coreane utilizzerà il trio brasiliano estremamente aggressive in taluni settori abbastanza avanzata comunque dovuti alla degli amanti
E quindi e quindi c'è in corso uno c'è un corso un mutamento che e e al tempo stesso mi dimenticavo di aggiungere d'investimento Danilo multinazionali americane
All'estero al di fuori degli Stati Uniti ad altri sport costanti sembra in diminuzione ancorché così possano avere e le statistiche esatte ma sembra invita Dini diminuzione avrà a a dollaro costante
Quindi è questo il canale più importante
Ed è quello e normalmente non ha tenuto conto della della disputa imposto dal tecnologie dure o tecnologiche
Tonici non ha tenuto conto anche perché il il primo stimolo era lo stimolo del profitto naturalmente perché il primo stimolo il secondo stimolo era quello di creare un mercato in nel Paese considerato quinti tutta una la Navarm vietati comportamenti tipici aventi e anche questo incitano a non generalizzare rispetto a questo fenomeno non si può
Confrontare la Coca Cola punibile Coca Cola non investe un soldo nelle nei paesi di in qualsiasi Paese fuori fuori dagli Stati Uniti Coca-Cola quattordici una tecnologia della tecnologia poi la la
La l'affitta diciamo
Una tecnologia per fare la poca acqua dopodiché se qualcheduno che aveva Coca Cola ed altri Paesi e questo porti poi una conseguenza per i Paesi cospirazione per esempio che in materia agricola proprio dove vado superò invece di andare consumatore va alla famiglia Coppola perdonato discorsi i pm fa un trasferimento totale tecnologia e di investimento investimento totale alti tifa o ha fatto nel passato una politica di turno conglomerato e di investimento rapido ha ha rapito profitto eccetera con tutte le conseguenze
Detto questo
Detto questo occorre constatare e il fenomeno Pontina del trasferimento Pia multinazionali nei vari dei vari Paesi si sta staccato gradualmente mutando per ragioni essenzialmente pochi
E quanto più
C'è trasferimento
Dal centro verso la periferia
Come sta avvenendo oggi
Trasferimento di posti di lavoro e trasferimento di capacità produttive
Quanto più la periferia tende ad essere indipendente rispetto al centro
In altri termini in e a lungo periodo e senza lasciarci ipnotizzare da da cronache ricerche presenti poi c'è il c'è in corso nell'ambito del territorio terzo mondo e il del del pianeta generale una
Una iniezioni di maggiore senso dell'indipendenza nazionale nei vari Paesi molto in più di quello che apparentemente si e naturalmente venendo le varianti per il Misseri e per quindi e tutti con noi conosciamo
La prima la pendenza si è la tendenza cioè anche perché il flusso tecnologico cioè il flusso bevuto in in certe zone di certi Paesi ha dato un trasferimento di poteri dal centro alla periferia
Ora sembrerebbe un discorso molto però tutto qui dispose PRA ma soprattutto perché se si programma un mondo lo sviluppo opporre conoscere qua sovrintendente
E di conoscere quali sono i protagonisti prezzi
Ho previsti o presenti di queste prime piano che a mio avviso sono dalla dalle prime considerazioni non molto ordinate che gli ho fatto sono
Oggi
Ben ben riconoscibili
Dallo stato donatore o lo Stato organizzatore dello sviluppo visto che l'aiuto pubblico lo Stato recipiente lo sviluppo il quale dovrà sempre più essere
Diciamo partecipare alla concezione stessero più impresa
Ora un programma non può prescindere dalla presenza ed alla collaborazione dall'interazione di questi di questi protagonisti lo sviluppo è solo attraverso di essi si potrà dire
Cioè attraverso la loro opera si potrà constatare se hanno avuto ragione
Coloro i quali hanno sempre sostenuto e perché della tecnologia non trasferimenti di tecnologia non sopporta gli aggettivi e quelli invece che dicono e gli aggettivi in questa materia sono
Sostanziano diciamo L'Avvenire dei paesi e la verifica non solo i Paesi in via di sviluppo ma anche in quelli industrializzati
Istituto per il commercio estero Luigi deserti
Grazie presidente
L'attività dell'Istituto del commercio estero penso sia a tutti noto l'attività istituzionale e quella di assistere informare
Gli operatori con l'estero
Per questa ragione lo l'attività dei vari uffici si differenzia a seconda dei Paesi nei quali si trovano
è evidente che nei Paesi occidentali nei Paesi industrializzati
L'attività e svolta a favore della vendita dei nostri prodotti finiti
Prodotti di consumo prodotti di investimento eccetera nei paesi in via di sviluppo invece è chiaro che l'attività dei nostri funzionari è indirizzata sulla facilitazione
Di tutte le attività intese allo sviluppo ecco quindi iniziative
Che vengono sollecitate nel campo ad esempio delle giovani peggio
Vi è però una attività nuova dell'istituto che è meno nota e che si riferisce direttamente al tema di questa conferenza noi l'abbiamo chiamata attività dei progetti speciali
Progetti speciali per il terzo mondo non sempre utilizziamo questa espressione terzo mondo perché certi Paesi sono sensibilità non desiderano essere identificati da questo modo
Che cosa sono questi progetti terzo mondo
Noi partiamo da una considerazione fondamentale che mi pare sia
Comune o quasi
Alla totalità delle persone che hanno parlato ieri oggi
Cioè
Il problema da risolvere e quello di riuscire a far sì che i paesi in via di sviluppo producano di più
Di quanto alloro serve
E
Va tenuto conto che come risultato anche dalla relazione svolta poco fa dal professor Fabiani le produzioni disgraziatamente in quasi tutti i paesi in via di sviluppo soprattutto nei Paesi africani vanno diminuendo
Per varie ragioni che io non sto a sottolineare e non ne ho il tempo tra l'altro
Ma e certo che sia Ikea scrocco
Sui quali che tutti questi Paesi basano il loro bilancio
Sia di raccolti per i consumi locali vanno diminuendo vanno diminuendo anche indipendentemente dal fatto che aumenta
La popolazione
Potremmo citare parecchi casi
Va be'gentilissimo
La alcuni articoli che sono comparsi su stampa
Mondiale a proposito della Tanzania che ha visto ridurre dal trenta fino al cinquanta per cento i suoi crescono
Tenendo presente tra l'altro che in molti casi lo sviluppo dei cash crop è un errore perché si continuano produrre sulla base di di vecchie indicazioni
Prodotti che sottraggono terreno ad altri prodotti agricoli che se
Piantati lì al loro posto darebbero certamente migliori risultati
Ricordo
Ad esempio sulle pendici
Del Kilimangiaro terreno ricchissimo che si presta parecchi raccolti l'anno sei trattato nella maniera giusta con le tecnologie appropriate
E veder crescere Sisal che trova difficile collocamento mentre invece potrebbe essere piantato ad esempio il mais di cui il Paese in molti periodi
Recenti è stato netto importatore
Vi è inoltre un'altra considerazione che
Molto della scarsità dei prodotti agricoli e dovuta anche alle perdite tutto qua raccolto che raggiungono livelli addirittura impressionanti
Ho visto in Senegal gettare via il pescato della notte dopo il mercato della mattina perché non c'è la possibilità di farlo arrivare al giorno dopo
Ecco pertanto
Ma inoltre inoltre tutta la scarsità non solo nel campo frigorifero maree silos e dei mezzi di trasporto delle strade stesse dei camion stessi
In nel settantaquattro
Ad addio sapeva ho letto sui giornali una polemica a proposito del fatto che aiuti arrivati dall'Occidente in termini di migliaia di tonnellate
Di grano per il la siccità della parte nord dell'Etiopia erano stati scaricati sulla banchina
Sulle banchine di Gibuti e rispedite in Arabia Saudita
La giustificazione era il fatto che non vi era la possibilità di fare arrivare questi aiuti fino alle persone che stavano morendo di fame
Hillary quindi dicevo la nostra attività con questi progetti terzo mondo e di cercare di dare aiuto prima di tutto con dei progetti
E ad esempio io stesso ho presentato nel febbraio di quest'anno tredici progetti al governo del Messico tutti orientati subì due
Stati più poveri del Messico da basco e Chuck passa per la
Per l'incremento della produzione per il trattamento sul posto di prodotti agricoli ad esempio
Rinnovamento delle piantagioni di cacao e lavorazione sul posto tutto il settore della zootecnia completo darà mangimistica l'allevamento all'utilizzazione dei sottoprodotti e così via
Come per il Messico così siamo andati avanti con altri Paesi sempre d'accordo con le autorità locali
è chiaro che noi andiamo a proporre studi
In armi in settori nei quali sappiamo non solo di avere la tecnica ma di avere anche chi all'occorrenza potrà fornire tutto quello che occorre i strutture industriali o agro industriali occorrenti non è però strettamente
Legato cioè noi non impegniamo il Governo che ricevi questi nostri studi ad acquistare necessariamente le nostre forniture successive
è lasciata la loro libertà di scelta evidentemente partiamo con un notevole vantaggio sui concorrenti che non mancano
Oltre a questo va tenuto presente che questo tipo di iniziativa
Serve a mantenere o a creare in certi casi l'immagine di un'Italia non solo preoccupata di aiutare ma anche capace di aiutare coi suoi tecnici e con i suoi industriale
Abbiamo poi in altri Paesi
Orientate le nostre proposte e stiamo facendo di opportuni studi di fattibilità ad esempio in Colombia per la catena del freddo in Ecuador ho appena firmato una convenzione col ministro dell'agricoltura per lo studio nella migliore utilizzazione della produzione agricola in generale
Quindi
Dalla dalla coltivazione alla a raccolta all'analisi lamento al trasporto eccetera
Altri paesi con i quali abbiamo iniziato queste
Il intese
Sono la Birmania
La in Malesia
Alla quale abbiamo fornito uno studio completo per l'utilizzazione dei sottoprodotti della zootecnia
Con l'Algeria vi è un momento di sospensione per le note vicende ma abbiamo avuto l'incarico di studiare
La progetti integrati per la valorizzazione della valle di miti già a questo proposito anch'io vorrei dire che non trovo
E che sia Giusto opporsi sempre allo sviluppo in certi Paesi dei prodotti così chiamati delicati mi pare che sia questa la parola o sensibili ecco i prodotti sensibili faccio il caso per Algeria la geriatria sto a noi Istituto di fare uno studio per il miglioramento è il potenziamento della loro produzione di olio d'oliva
Per consumo interno teniamo presente che l'Algeria non produce quasi nessun prodotto a sufficienza per nutrire la sua popolazione importa patate importa olio in porta uova polli tutto importa ora
è vero che la Tunisia produce troppo olio ma noi non possiamo arrivare al punto di costringere l'Algeria comprare l'olio in eccedenza
In Tunisia è anche vero che noi Italia produciamo troppo olio d'oliva è anche vero che la Spagna
Allora cc non gradì olio d'oliva ma è pur vero che alla base di una sana economia per tutti questi Paesi in via di sviluppo c'è una produzione sul luogo di tutto quello che possono produrre perse
Questa è il mio convincimento
Io vorrei anche dire che illa
Non è vero
Che il dipartimento
Io faccio parte del comitato consultivo della sezione speciale
E sia al servizio dell'industria ogniqualvolta e per qualsiasi
L'interesse delle aziende industriali vengono richiesti aiuti io so che c'è una selezione estremamente severa il molto spesso
I progetti che non convincono e che comunque non rientrano nelle priorità stabilite vengono decisamente e nettamente respinti e non ricompaiono più
Vorrei
Inoltre dire questo di poi
Chiudo perché troppe osservazioni ci sarebbero da fare chieste dai REM
Relazioni molto stimolante che abbiamo ascoltato questa mattina
Vi è un punto si è parlato molto di joint ventures come pure si è parlato tanto
Di
Limitazioni o di protezione
Ecco prima di tutto questo argomento
Ma non possiamo non tener conto della nostra economia tanto dico della nostra economia vorrei riferirmi un po'Ana c'è e forse anche a tutto il mondo occidentale
Sono stato in settembre a Singapore e l'unica cosa che il la maggiore autorità no a un comma
Ha un conto è la maggiore autorità di Hong Kong governatore ha parlato al ministro Katia e a me esclusivamente del loro problema dei testi
Sono stato in India la settimana scorsa cioè in una grossa riunione mi è stata fatta di nuovo la questione dei testi io ho risposto signori
Se tutto il mondo in via di sviluppo e premiamo solo l'Asia siete più di due miliardi
Pensate di risolvere il vostro problema
Mettendo al telaio tutta la vostra popolazione per rendere tessile a noi non li dobbiamo dire questo non è possibile anche voi dovete cercare di limitare alle possibilità effettive del mercato
Le vostri produzioni e non pretendere di risolvere i problemi a questo modo perché effettivamente noi nella comunità siamo trecento milioni non possiamo sopportare anche se chiudiamo tutti i nostri stabilimenti e questo evidentemente non è possibile
Non possiamo pensare di assorbire la produzione Bellinvia più la Cina più tutti gli altri che sappiamo
E questo
Mi porta naturalmente a considerare questo fatto che non possiamo continuare ad incoraggiare tutti i paesi in via di sviluppo a
Viaggiare
Nella direzione della esportazione esclusivamente delle esportazioni ci si sente sempre dire venite qui fateci la fabbrica di scarpe però dovete Vender cede all'estero avete i periti e qui fateci
Forniteci le macchine tessili però dovette vendere quello che verrà prodotto collocarlo voi all'estero
Bisogna che in questi Paesi ci si mette in mente che ci sono anche dei mercati interni
Da
Da soddisfa e certamente i settecento milioni di indiani
Se venissero serviti da fabbriche di calzature chiedersi a tutti un paio di scarpe sarebbe molto più utile e interessante per il tutto per loro poi per l'economia mondiale
Cosa e si è parlato qua e là veramente ne ha parlato ieri l'onorevole Palleschi ne ha parlato mi dicono se n'è parlato ieri in Parlamento
Del problema di come aiutare la Costituzione di giovani penso
La soluzione esiste la soluzione è già stata
Trovata
In tutti i Paesi industrializzati in tutti i Paesi industrializzati l'Inghilterra la Germania l'Olanda la Danimarca la Francia esisteva una banca d'investimento la quale a l'unico scopo di favorire gli investimenti dal loro Paese alla paesi in via di sviluppo partecipando
Con una una partecipazione azionaria
Che poi rientrerà le ho dovute fuori partecipazione azionaria minoritaria beninteso potremmo dire non oltre il venti per cento questo avrebbe un grandissimo vantaggio perché
Intanto questa società di investimenti o banca d'investimenti come volete chiamarla gli inglesi la chiamano Como guarda è vero Corporation però agisse anche al di fuori del comma due
Intanto
Provvede sempre a fare uno studio approfondito serio che da effettive garanzie sulla economicità sull'utilità su tutti i vantaggi che possono derivare da questi investimenti
Secondo quando prende questa partecipazione è chiaro che è convinta che vale la pena di fare tutto questo e allora c'è la garanzia sia per l'investitore e che viene dal Paese industria esatto sia per il Governo o nel caso esista raramente esiste l'impresa privata nei paesi in via di sviluppo io credo che se da questa conferenza
Potrà uscire una voto a favore di questa banca d investimenti noi avremo fatto un grande passo un grande passo che comunque è in ritardo dico poco di una ventina d'anni grazie
Il dottor per l'utilizzatore ha smarrito la sua cartella per che contiene documenti importanti per l'Ulivo siccome s'no tutte uguali favorevole con
Ringrazio molto la presidenza dell'opportunità che mi offre e
Mi sono davvero grato
Anche se sono praticamente certo che dopo questo breve intervento
Gli equivoci probabilmente saranno maggiori che prima dell'intervento stesso perché perché per ora io credo che
Ci muoviamo su delle lunghezze d'onda diverse
E evidente quindi che bisognerebbe vedere la possibilità perché non guadagneranno nelle settimane e nei mesi prossimi
Dice accaniti comprende quelli sono gli itinerari e quelli siano anche in concreto gli obiettivi che andiamo perseguendo io credo però che un riconoscimento forse scusa
Potrebbe essere dato a quelli fra di noi che testardamente da tre anni e hanno cercato di accreditare un approccio diverso anche obiettivi diversi ed è che questo non ha nuociuto agli altri a coloro che hanno approcci diversi e continua ad avere un modo diverso di guardare queste cose
Ho l'impressione questo quando giro
Che sia New York così Elisabeth bravo nel Senegal incontro i nostri rappresentanti diplomatici o i nostri operatori normalmente Del Piero non solo per mera cortesia mi si dice che la quando ci muoviamo in un certo modo il loro durissimo lavoro in qualche misura aiutato e che forse anche aiutato perché il credito meritato
Meritato a mio avviso molto immeritato del nostro Paese in questi due o tre anni è molto aumentato rendendo quindi più facile
La dimostrare il il la loro attività i nostri diplomatici ai nostri operato
Oggi comunque questo lamento credo che sta maturando alla Camera contemporaneamente qui anzi spero che Bassetti oggi pomeriggio trovi il tempo di andarci e di parlare agli comporta
Sta maturando una scelta di estrema gravità in positivo o in negativo
Certo se ci mettiamo dal punto di vista occhio
I soldi più soldi serve non sempre questa sera almeno sulla carta ci saranno più soldi
Non so se quelli e quanti e come noi richiediamo ma certamente ci saranno questa sera più soldi e io sono per le elicotteri mentre quello che si pensa invece ritengo
Che i soldi sono pericolosi e che
Soprattutto per noi il problema dell'economia dell'intervento dell'economia globale e complessiva dell'intervento e il primo problema è la chiarezza del perché cosa farne dove con chi
Quindi anche con quale possibilità di interesse anche economico anche finanziario ma quale di
Quale tipo in quanti anni nel possiamo contare che certe azioni arrivino a determinare
Certo il mio approccio è un approccio diverso il mio approccio e cioè un valore la vita e questo valore va assicurata
è un imperativo appartengo alla minoranza politicamente parlando
Non credo che appartiene alla minoranza se parliamo in termini di gente in termini di religiosità gravi
Ma
La minoranza anche coloro i quali dicevano negli anni Trenta che era stupido era folla non volevo interrompere glielo cauti Olocausto in corso perché la Realpolitik non lo permetteva che hanno raccolto l'Olocausto moltiplicato per dieci per quel colpo di questa loro saggezza e per avere voluto ritenere che i valori non appartengono al mo'un duro della Realpolitik il che è la più grossa delle bestialità di coloro i quali chiedono appunto non a caso ha poi che e l'arte del possibile che è quello della politica è l'arte del consumare il possibile invece due del coltivarlo di crearlo nel farlo aumentar cosa della quale noi siamo noi come Italia un'ottima approva perché questo è un Paese nel quale in termini nord e sud la il divario è la forchetta
Il divario fra Nord e Sud italiani aumenta sempre di più fra la Basilicata era Lombardia e quindi è indubbio che quando poniamo ai problemi di nord e sud
Do un tantino più vasti non possiamo che aspettarci c'era interveniamo con durezza lo stesso catastrofico risultato e forse ancora peggio perciò ben altre complicazioni
Io so che dove dovrei spendere qualche parola in più
O le uniche parole da spendere sono su perché può apparirvi o ai servizi più estranei non ci stiamo battendo per chi
L'obiettivo l'economia dell'intervento sia la sopravvivenza per un anno del maggior numero di persone
Tutto questo
Da parte di alcuni buoni docenti di che si trovano sempre dappertutto ci vien detto queste assistenza mentre invece l'assistenza abbiamo scoperto già negli anni cinquanta che eccetera eccetera
Una uno strutturalismo dozzinale o di persone che probabilmente erano degli astri Dogi realmente gli assistenzialisti venti anni fa e adesso s'
Sono tutti la mente degli Struttura rischi non capivo nulla allora non capisco nulla adesso e purtroppo dobbiamo fare i conti con questa realtà
Vorrei su adesso quindi sommariamente fare un piccolo scenario lo butto noi diciamo che dobbiamo intervenire per salvare delle vite nove nelle more risoluzione del parlamento europeo nell'appello dei Nobel re nell'emozione qui alla Camera dei deputati per Anna che dovrà essere votata fra tre ore so già che c'è stata fino a mezz'ora fa una riunione di saggi ministri economici quali sono già che andranno a spiegare che questo non è possibile per il nostro Paese e quindi le prossime ore sono piuttosto gravi noi affermiamo che poi
Il biglietto però non Sutter salvare su trenta milioni di persone a carico della nostra economia x persone tre milioni di persone il Parlamento europeo ha stabilito che la comunità poteva farsi
Carico di cinque milioni di persone le cifre che abbiamo individuato stando ai rapporti della commissione Carter ai parametri che ci vengono forniti da tutto le agenzie che il sistema del nazioni Unite in realtà in termini finanziari le cifre che noi abbiamo evocato e che chiediamo sono infinitamente superiori a quelle che sarebbero necessarie per interventi di mera sussistenza per dodici mesi di quel numero di persone
Ma per noi come si dovrebbe svolgere il tutto ecco perché dico faccio uno scenario sommariamente
Domani se la Camera dei deputati mantenesse fede in fondo a quello che già c'ero annunciato attraverso i duecento film
Mazzarri ormai quasi di cui centoventicinque della democrazia cristiana si dice che si è fermata che questi colleghi avrebbero firmato
Per afflato umano come se questi condoni dunque questi colleghi fossero dei poveri quello che io chiedo scusa ai quali sono andati lì a firmare Colombo Pandolfi per afflato umano una mozione per afflato umano si fa altro
Io spero che facciano colore sono garantite le preghiere per esempio e quello per afflato umano e quello che è doveroso ed importante io da laico farò altre cose ma certamente io non credo che ne Piero Bassetti nel
Andrea ottenne altri hanno firmato una risoluzione con lo zero sette subito a dire ma per afflato umano e per convinzione ovviamente e quindi mi auguro che stasera grazie anche all'atto coraggioso di intelligenza
Del partito comunista del gruppo comunista che mi sembra comprendere annunciato di bottega voterà questa mozione dovremmo che stasera appunto trovati nell'imbarazzo cosa facciamo domande
Credo che andrà così purtroppo ma e non a domani ecco io io tra virgolette o direttore del dipartimento Presidente del Consiglio chiamerà innanzitutto perché ce ne sono a iosa
Due o tre due due utile demografi e gli chiederei semplicemente di disaggregare mille cifre che io ho già nel mio cassetto quelle e che conosciamo sui tassi di mortalità
Divisi per Stati nazionali sappiamo all'Etiopia il venticinque per mille sappiamo ecco no conosciamo quali sono i tassi di mortalità più alti al di là delle cause epidemiche o anche di guerra ecco e gli
Nel semplicemente disco pormi in quattro giorni andando di più di quattro giorni disco di Nizza aggregarmi queste cifre perché sappiamo benissimo che di
Sapeva dove in termini di aiuti bilaterali riusciamo forse se scattano alcune cose a creare delle situazioni per le quali avremo un'ulteriore contrazione del tasso di mortalità credo che Addis Abeba siamo al diciotto al dodici virgola otto per mille di tasso di mortalità quindi vuol dire ovviamente se c'è il venticinque per mille in Etiopia sì la concentrazione urbana a Addis Abeba aumenta sempre di più se diamo per acquisito che esistono zone climaticamente di un certo tipo nel quale anche il tasso di mortalità europeo vuol dire allora che non solo in Ogaden ma altrove abbiamo ad alto lenta trentacinque quaranta permise di mortalità così come sappiamo che nella civilissima come gestione politica che mi è molto caro agilissimo Senegal abbiamo invece non solo nelle zone sei abbiamo delle punte del ventotto trenta per mille devo dire in due giorni credo che questa disaggregazione di cifre sul mondo fino a individuare dire trenta o
Quaranta giorni ad alto e patologico se mi consentite il tasso di mortalità nel mondo relative almeno are
è di quattrocento il conto aveva fatto quattrocentocinquanta seicento milioni di persone è una operazione diciamo conoscitiva che fosse fatta nei due giorni
Individuati questi trenta posti o quaranta o cinquanta venticinque no ecco quello che noi abbiamo
La seconda operazione immediatamente da realizzare attraverso lo allora emessa il primo e via dicendo ma le abbiamo quali sono le cause più particolari di mortalità in queste zone e paludi Nismo sono situazioni sanitarie sono citazioni in
Esce di carestia sono questo anche credo evoluzione un insegnante in base alle nozioni che abbiamo solo raccogliere riusciamo ad
Ieri è una geografia diciamo ad avere raccolte quali sono le incidenze maggiori nella formazione del tasso di mortalità in queste trenta
O quaranta venticinque zone che avremmo prescelto di individuare in questo modo e lì ci accorgeremo per esempio è una delle cose fra un aereo e l'altro leggendo male certe lingue o quasi tutte devo dire storici ora per individuare ve lo verso il profilo fatto avanti ieri sera
E che abbiamo nel Nord Uganda ancora una zona di per ulivismo abbiamo poi naturalmente con il premio abbiamo sempre nella stessa zona un grosso piano anche l'intervento di altre nature anche direi di tipo rurale integrato
Ebbene non combaciano minimamente riduzione di intervento sul palo di Irma quelle diciamo sulla fame o sullo sviluppo il che significa quindi che è possibile che lì dove ha successo l'aiuto rurale integrale e l'aiuto alimentare sanitario che si porta immediatamente si può la motilità luddismo e a duecentocinquanta trecento chilometri all'altra parte forse di paludi ma no ma per mancanza di interventi di altra natura il tasso di mortalità come dimostrato è altissimo dal ventotto ventinove trenta per mille quindi meno dire sempre cemento e cioè questa operazione conoscitiva ma conoscitiva in sede politica è operativa da compiere perché noi abbiamo il problema di cumulare senza
Sogno di ordinatori da questo punto di vista di comunale semplicemente le informazioni che ci danno e ci han sempre dato il set anche il rapporto Bra
No nella sua necessità di essere generico di fare semplicemente l'esempio degli scandali ci dice mi pare che secondo l'Organizzazione mondiale della sanità per due delle malattie più gravi che continuano a essere
Quelle che provoca il più alto tasso di mortalità in Africa in genere terzo mondo basterebbe per Luna un miliardo di dollari
Per e ora di Carla definitivamente nei tre anni e l'altra mezzo miliardo di dollari per e si parla in termini di eradicazione della
Malattia e quindi della causa permanente di un altissimo tasso di mortalità nelle zone che abbiamo previsto
Ecco
E quindi un dato di metodo ma a questo punto se mi consentite visto che sono certo che ideologicamente siamo tutti d'accordo sappiamo che non dobbiamo proporre gli stessi modelli di sviluppo nostro sappiamo che c'è il guado delle classi dirigenti lo quali le quali invece vorrebbe
O forse ma al di là di certe cose ideologica e poi anche loro la lo sviluppo industriale già sappiamo che queste classi dirigenti sono culturalmente ormai urbane e in questo senso corrotto e non parlo moralmente e culturalmente carrozze rispetto al retroterra all'ottanta novanta per cento del loro retroterra operativo è stato mai sappiamo tutte queste cose facciamoci Graziadei ricordarcelo sappiamo appunto che nei grandi alberghi di Dakar anche se si va ospiti usciva ospiti molto spesso del Governo non c'
Pesce molto spesso addirittura non è solo che non sa come conservarlo ma non c'è nei grandi alberghi Dakar sappiamo che appunto a Gibuti Addis Abeba invece finanza ce lo conferma due mesi i fatti era vero l'episodio era roba Livata Gibuti e riportata oltre siamo stati dirigenti perché siamo andati lì e siamo arrivati anche a studiare per il batterò rimandarle invece che nei colloqui di venti chili dieci chili per consentire alle donne di portarle loro diretta nei
Niente perché la rete di distribuzione in fondo era ancora la donna e se la lattina di battere anche il sempre molto richiesta è di venti chili la donna forse non riesce a Porta voglio dire facciamoci grazie ormai di questa puntualità di
Conoscenza per cui chiedo che nessuno di noi può più sulla storia del pesce che non deve star da dove si deve insegnare a pescare perché tutti son divenuti docenti di sviluppo nelle strade e tutti quanti si raccontano queste storie credo che essere è l'ora di finirla perché credo che lo scenario che noi stiamo tentando di imporre attraverso i tre mila miliardi per riguarda l'Italia per tre milioni di persone da salvare nel corso di un anno e diciamo assicurarne la sopravvivenza perché
Invece quello che ci riguarda se voi volete dietro l'omaggio al valore addirittura potremmo essere sospettati di usare del valore dell'intervento per la vita come alibi
E copertura per proporre invece agganciandola questa locomotiva davvero la partenza poiché il treno dello sviluppo e perché
Da quel minimo ammenda alianti interviene dicendo tutti coloro che o come operatori economici azione economica ora come apporto Jan tronche eccetera veramente il nostro problema è che continuiamo ad avere è che non solo a volte sbaglia
Diamo noi nella progettare le forme di intervento e non omogenee a quelle di cui sappiamo c'è bisogno il tipo il gruppo macchie coloro che dovrebbero ricevere non sono pronte a ricevere se non quelle sbagliate perché il dato va al di là del club da Parma Gato quello che volete culturalmente in realtà letali il colore della pelle cambia la Flaherty i motivi ideali cambiano ma culturalmente purtroppo ci siamo formati insieme e quindi pendant e non riusciamo a volte dalla partenza a rendere migliore l'azione non la troviamo in arrivo praticabile e via dicendo meglio perché il grosso problema lo sappiamo e di riuscire ad agire a partire dalle situazioni allora
Ebbene forse una riflessione dalla fatta prima di ritenere che fossimo degli approssimativi
Così è un po'magari demagogici e spettacolari credo che si dica politici che vogliono così calarsi senza tener presente delle dure strettoie schiavitù della tecnica e poi del progettare
E che noi sappiamo una cosa senza bisogno di remore Alice lo dicano che le zone più alto tasso di mortalità sono zone per il momento fra tre anni poi ne parliamo ma sono argomento tutte zone rurali sono zone rurali nelle situazioni di massima crisi migliore da di già dodici anni fa sì a avvisare ammoniva tutti che bisogna rovesciare la visione che avevamo andare lì finanziare il terzo mondo perché salvasse il quarto ma dovevamo andare sul quarto perché
Terzo non frana se nel sottosviluppo anch'esso verso il quarto restò inascoltato non si poteva militare allora addirittura sospetto consiglio ministri Lanca di essere un po'trotskista e via dicendo di dedicano assistenzialista ma fu lasciato lì solo a predicare nel deserto che era sbagliata questo intervento che intendeva realizzare come si dice Ferrera mi pare poi oltretutto in termini di classe l'alleanza storica con i ceti urbani militari o altre perché questa è la sola via
Abbiamo oggi sappiamo che questo ha prodotto la situazione di sottosviluppo pensiamo non il sottosviluppo su strisciante ma siamo e lo sappiamo in una serie di sotto sviluppo
E chiedo scusa all'ultima versione delle analisi e la Banca mondiale che abbiamo Corleto così quelle che ci sono arrivate ad Alassio fondo adesso una sorpresa giocosa ma se si guarda anche quella in realtà siamo per ragioni di sottosviluppo
Aumentando però se è vero come è vero che ieri per esempio talmente ci dava notizia dei grossi contratti in Costa d'Avorio per l'ottantacinque grazie alla fortunata trovando poi contemporaneamente segnala quella della bilancia dei pagamenti raccolta oratorio vediamo
Che la Costa d'Avorio avrà ipotecato anche fino all'ottantasette ottantotto quand'anche nell'ottantacinque riuscisse avere quei cespiti grazie al funzionamento Teodoaldo bene allora queste aiuto così romantico dove dobbiamo portarlo con il dovere
Diritto dovere dell'ingerenza il giorno in cui abbiamo individuato attraverso il demografo e quindi i luoghi di alto tasso di mortalità in zone rurali dove esiste contemporaneamente il problema decisivo e definitivo quelle colpite da siccità è possibile ma non decidiamo non lo decidono i governi e locali indagate è possibile fare un'azione di ristabilito azioni di ricostruzione rurale de L'Aquila o invece non si deve avere il coraggio di rendersi conto che il dato della siccità costringe a prevedere a pianificare invece addirittura un grosso trasferimento delle Popolari Toni altrove e perché quel tipo ecco il giorno in cui avessimo nazione internazionale centrata quell'intervento io credo che aiuteremo molto anche i governi locali a prendere eventualmente delle decisioni gravissime perché sappiamo benissimo cioè tipo di poco
Azioni magari nomade delle altre contadine prima di convincersi portarsi in due milioni a trecento chilometri a cinquecento chilometri dalla probabilmente mal
Ka il coraggio politico se non è suffragato anche da un grande disegno da un grande piccolo piano Marshall in questa operazione
E quindi diciamo che questo tipo di intervento quello che rischia di saltare oggi alla Camera perché i nostri amici politici più agguerriti soprattutto quei di governo i ministri ecco ci diranno che invece quei e non si sa come fare sarebbe sperpero meramente assistenziale invece questo a forma di intervento e quello che sul terreno immediatamente consentirebbe innanzitutto di collocare delle riunioni di coordinamento di tutti i programmi le analisi che abbiamo delle varie agenzie ONU finalmente porre diciamocelo pure con urgenza il problema
Di questi che si guardano scegliendo fra Iossa e tutti quanti
Da dieci anni perché convinti magari che la responsabilità del vicino e non invece della politica generale
Io credo che noi potremmo in questo modo di dire chiediamo l'avvio a quell'intervento sul terreno che da una parte con sé ci consente perché queste le conosciamo al limite di raddoppiare senza temere di spendere i soldi A Certain leggi o che fanno un ottimo lavoro sul terreno e sappiamo tutti sappiamo quali e in che zona e perché queste son capace di accettarlo o di rifiutarlo se non possono portarle avanti e possiamo soprattutto metterla frutto tutte quelle splendida impresa ampio esperienze che la commissione ha fatto perché credo che il lavoro che la commissione buono il nostro lavoro molto spesso sul terreno ma che hanno il grande limite di Ester esperienze in vitro facciamo una cosa in un paesetto nella scala così piccola che fatalmente queste non è significativa e che nel disastro generale di quella zona finirà per essere un'oasi assaltata dopo dodici mesi da tutte le popolazioni circostanti diventerà
Luogo di emigrazione interna nel Ciad abbiamo avuto due o tre esempi mi pare cinque anni fa TG fosse Bersani qui ce lo direbbe di due-tre ottime realizzazioni che siamo riusciti a eravamo riusciti a fare nel Ciad mi pare come Commissione ed altri a livello evidentemente
Del micro intervento ha molto interessante tutto andava magnificamente dopo dodici mesi abbiamo avuto un fatto di un flusso di immigrazione dalle zone di trenta chilometri lì accanto che hanno distrutto completamente quello che si era fatto ecco comunque scusate io più che andare lì mossi all'esposizione sommaria adesso di uno scenario più come testimonianza se volete diverse
Ad una riflessione ma non ci siamo autocensurato da due anni siccome io non credo che sia necessario per intervenire sul valore della vita
Di andare a dimostrare carte alla mano che anche interessa e questo lo sappiamo
Ecco sono due anni che abbiamo impedito a noi stessi dicembre nel terreno poi del dibattito che CIO più proprio personalmente mi è proprio mi ha azione di più ecco poi discutere concretamente a partire dalle piccole cose che adesso stavo dicendo gli esempi che di continuare a dibattere sul il valore della vita sull'intervento o meno anche perché le finalità l'unica cosa che siamo resi conto e termino
E che dibattendo del valore della lite divertendoci questa necessità di intervento su centotrenta premi Nobel dei quali credo
L'unità politica fra di loro e zero ci siamo decadenza cinquantaquattro che ha firmato questo manifesto politico vedo manifesto politico nell'appello
Quando dei no perché non solo si presume degli imbecilli come non sono i firmatari della moda Risoluzione voce alla Camera dei deputati
E che hanno spirito scientifico quarantotto cinquantaquattro firmano l'affermazione che i trenta milioni di e con i tanti per l'ottantadue possono e debbono
E tutti salvati ecco non saranno tutti dei fanatici invasati che contratto firmano io so quanto discussione c'è voluto grazie può è che interviene agli altri economisti e sono e vi dirò subito che perfino il vecchio von Hayek a ottantaquattro
è stato sul punto di firmarlo perché dice questo non erro più il romanticismo economico che riprovo agli Hunting che era suo allievo e poi appunto io prego sette indagati operati dai e pensavo che aveste greca ci e ancora siccome però Aiace e Nirvana sono quei danni li ho conosciute sono tutte e due ottantaquattro anni parlamenti indagherà più di sessanta come un giovane romantico dell'economia che ancora deve fare le sue armi
Quindi dicevo se poi anche in Parlamento europeo c'è stata su questa impostazione indicazioni il valore della vita come grande affare come grande affare di sviluppo uno stanziamento l'entità l'adeguatezza ma queste cosa c'è insegnate voi
Dobbiamo a vedere degli investimenti adeguati all'importanza delle ambizioni che abbiamo anche in termini di affari cioè mi
Due miliardi possono essere parco ed utili e ben spesi mentre seicento miliardi possono essere una follia
Rispetto a un certo tipo di obiettivo perché queste cento miliardi se sono inadeguati e se non sono sufficienti sono sperperati se ce n'è bisogno di mille se invece quei mille mano parlo del mille come una parola dei mille seicento di questa ma perché credo che il Dipartimento centri nulla annerito se non si è speso centra la classe politica stupidità delle nostre decisioni Saccenti il non volere avere dei linee chiare di scelte lo sviluppo per tre anni e via dicendo non sanno loro cosa vuol dire non lo sa nessuno per voi cosa significa mentre invece un intervento i se la riduzione del tasso di mortalità per s'
I mezzi in quelle zone state tranquilli che dopo sei mesi o questo è accaduto altrimenti c'è di che discutere ma si sa che cosa deve essere fatto e allora si sa che cosa il dipartimento può cercare anche di coordinare di esigere dalle agenzie
No no e loro al limite anche poi dei donatori tra virgolette dal Dipartimento dagli altri l'elemento di chiarezza maggiore ecco perché io veramente mi auguro
Che ci si dia il tempo di di tre in concreto adesso di queste cose perché questo tempo sicuramente riassetti sarebbe estrema di estrema importanza che anche voi ai quali si fa il riconoscimento non ve l'invidia sono lieto che nella cui si fa questo
Si fa il riconoscimento della serietà dello studio del sapere raccoglievate oggi pomeriggio della Camera per la dichiarazione di voto un altro perché purtroppo questo ricatto di chi crede di sapere
No che cosa ci dice ho visto lo facciano degli amici colleghi Democrazia Cristiana non è sopportabile e poi verranno mangiati verranno spesi quando l'unico al mondo oltretutto per essere presenti con una forza contrattuale seria rispetto le classi dirigenti a verbale quando se n'è il governo che diranno ad un piano straordinario sul lungo l'anno intero non di aiuto alimentare ma alimentare sanitario infrastrutturale prendono posto direttamente sul terreno lì dove con
Traiamo il tasso di mortalità qual è il governo sovietico americano italiano che può davvero in questo caso esigere la tassa non sul macinato ma la tassa sulla donazione
E la pretesa poi invece di amministrarla per suo conto secondo i parametri di crescita che non sono parametri di sviluppo ecco perché mi auguro volevo dire e controverso terrorismo che si usa un po'di chi
Si crede che sappia rispetto a chi ragiona e poi si contrappone ragionevolezza e sapere ecco mi auguro che oggi pomeriggio ci sia anche da qui se non da qui come istituzione come riunione reti come persone in queste due o tre ore ritengo importantissimo rimase due di aiuto perché ci sia da parte alla Camera i deputati italiani nel decisione chiara e coraggioso responsabile grazie
Siamo anche con un po'di ritardo la seduta pomeridiana
La presidenza deve
Avvertire
Che dato l'alto numero per la richiesta di intervento
Sarà rigorosissime nel far rispettare il termine di dieci minuti che è stato fissato ieri per l'intervento
Saremo severissimi in questo senso per poter permettere a tutti coloro che hanno chiesto di parlare
Di poter esporre il loro pensiero
Inizia gli interventi Claudio al bike del Comitato italiano organizzazione mondiale del turismo
E in sala
A otto minuti schiacciare un bottone si accenderà una lampadina rossa sarà il segnale che bisogna concludere ma il discorso
Che vale soltanto spezzare una profumi dissi ma lancia a favore nel campo della cooperazione tecnica naturalmente delle possibilità del settore del turismo di cui non credo che nessuno abbia finora parlato
Cosa che non mi meraviglia perché il pretore che generalmente viene dimenticato quando parla di turismo materie cooperazione tecnica non parlo evidentemente
Di movimento turistico in un senso o nell'altro ma parlo di cooperazione tecnica ai paesi in via di sviluppo per quello che riguarda la realizzazione di programmi e di strutture turistiche
Il settore del turismo è menzionato nella legge trentotto al contrario di quanto avvenisse nella mille duecentoventidue che non lo menzionava
Ma sinora per quello che so da parte del ministero degli Esteri si è fatto poco o nulla gli ho partecipato personalmente a un esempio di con la prelazione tecniche non paese l'ha firmato il patto estremamente poco
E personalmente mi sembra che questo sia profondamente sbagliato perché mi pare che non ci si renda conto prima di tutto che molti Paesi in via di sviluppo
Hanno compreso cosa vuol dire il turismo sia per la sua relativamente minori difficoltà tecnica di confronto settore industriale sia perché utilizza materie prime praticamente non costò avute sia perché ha necessità di investimenti per la creazione di un posto di lavoro sono infinitamente minori del settore industriale sia evidentemente anche per le entrate valutarie che procura
L'Italia per la sua tradizione plurisecolare in materia è in condizione certamente vietare delle forme di cooperazione estremamente valide ai paesi in via di sviluppo
Lo sviluppo turistico se razionalmente inteso può portare a importanti risultati nel campo umano e culturale e infine nel nostro Paese bisognerebbe più rendersi conto del fatto che la realizzazione di cooperazione perché nel campo turistico può essere estremamente attraente perché può dar luogo fra l'altro a una quantità notevole di possibilità di esportazione in tutti i campi
Da parte del campo ricostruzione nel campo repubblicano campo degli impianti fissi in una infinita di attrezzature
Stamattina parato il presidente dell'ICE vorrei ricordare che è stato proprio lì c'è a realizzare nel proprio ambito le proprie strutture un piccolo ufficio proprio in questo campo per esportazioni nel settore delle strutture turistiche
Vari oratori hanno ricordato che il Sud lo abbiamo in casa nel Mezzogiorno ed è perfettamente vero
Solo che volevo ricordare gli errori che abbiamo commesso dicono italiani in generale nello spingere l'industrializzazione ai suoi gli estremi
Nel Mezzogiorno costi quel che costi gli abbiamo visto tutti molti casi purtroppo in cui i costi sono stati elevati e si è dovuto rinunciare alle dotazioni industriale
Non commettiamo lo stesso errore
Rendiamoci conto che alcune possibilità nel settore turistico esistano certamente in moltissimi Paesi di sviluppo e riflettiamoci un momento sopra
Io in questa occasione rappresento il Comitato italiano per l'organizzazione mondiale del turismo si è parlato della possibilità di cooperazione tecnica lo scorso anno alla conferenza mondiale del turismo di Manila in questa occasione si è anche esaminato il fatto che non vi sono per i grandi problemi di trasferimenti tecnologici di cui parlava uno degli ultimi interventi questa mattina il comitato unisce nel cibo del suo seno una sessantina dei migliori speriamo esperte italiane nel settore del turismo fino adesso devo dire abbiamo approvato nel ministero degli affari esteri un interlocutore difficile cioè non abbiamo trovato un'apertura concreta in tal senso
Per le ragioni che ho detto e per il fatto che nel settore delle cooperazione tecnica nel materia turistica tenendo conto anche delle numerose domande che sono pervenuti dei vari Paesi credo che sia uno dei settori che dovrebbero essere molto maggiormente considerati di quanto non sia stato fatto fino adesso
Grazie
All'intervento anche
La predetta
La parola
A Fernando ammanco professore Università Bocconi
E in sala
Si prepari e poi Giampaolo caso Dio ad Università Cattolica
L'Ulivo parlare molto brevemente di un esempio molto specifico
Che però ritengo che contenga in sé alcuni messaggi utili più in generale il caso che voglio citare
La
Il caso della tecnologia delle conversione fotovoltaica come fonte d'energia com'è noto la feroce fotovoltaica e all'ecologia non matura che però aggiungere allo stadio per la competitività economica certamente prima nei Paesi in via di sviluppo per tutta una serie di ragioni che nei Paesi industrializzati
Ora è ovvio che il presidio senza però dicono far pagare perché significa di sviluppo
Lo sviluppo della tecnologia
No
Vi sono alcune osservazioni da fare più di tutto il mercato del fotovoltaico il peso in via di sviluppo presenta alcune caratteristiche particolari
Bisogna tener presente che la domanda specifica e certamente scarsissimo quasi inesistente
Mentre vi è una domanda di servizi che possono incorporare la tecnologia fotovoltaica e cito come come sempre più importante tutto il ciclo agroalimentare che tra l'altro riprendendo i tre vincoli di cui parlava unità stamattina il vincolo alimentare e genere generalmente riconosciuto come il più grave il più urgente
Inoltre sempre per quanto riguarda le tecnologie fotovoltaiche e abbastanza cerchio che occorre seguire la strada delle joint ventures di cui si è parlato molto stamattina cioè non si può pensare semplicemente a fornire un prodotto
Su tempi anche molto lunghi ma bisogna preoccuparsi di affiliare vere capacità industriali in blocco almeno per parte del processo e questo anche per acculturare
All'uso dell'energia elettrica
Vorrei ricordare che il Kusanagi ha detto che è molto importante in alcune fasi del ciclo agroalimentare per esempio la conservazione dei prodotti cioè sono fasi che sono essenziali nell'aumentare la disponibilità del
Cipro
Ora lo sviluppo della tecnologia fotovoltaica impone certamente ecco una parente politica industriale
All'interno del Paese per questo c'è un ente che incaricato che il tenente
Se però il primo mercato che si aprirà economicamente competitivo sarà quello dei paesi in via di sviluppo è chiaro che ci deve essere un collegamento tra l'ente incaricato aprono sempre strada tecnologia all'interno e lente che ha l'incarico per la promozione e lo sviluppo
Perché e deve essere un collegamento in nei due versi c'è adesso il collegamento che trasmetta alla industria italiana le necessità dei paesi in via di sviluppo cioè la come fa realizzata tecnologie quali sono chiusi
E dall'altro lato ci deve essere un collegamento per aprire per garantire delle degli sbocchi di mercato e soprattutto per dare all'industria quegli appoggi che quell'organizzazione
Un'offerta che ridusse fotovoltaica da sola non può fare ripeto la domanda essenzialmente disservizi sul ciclo agroalimentare in cui può essere incorporata la tecnologia fotovoltaica e
A mio parere e il dipartimento è può anche dipartimento per per rimetterla
Cooperazione allo sviluppo ha delle responsabilità nell'organizzazione dell'Offerta
Questa sono questo tipo di attività questo tipo di responsabilità di collegamenti tra enti responsabili della produzione industriale all'interno e interessa sapere della cooperazione allo sviluppo sono già stabiliti fermamente in altri paesi europei in particolare ricordo alla Francia e molto organizzato in questo senso e quindi auspico che nel
Con questo
Ampliamento dei compiti e delle attività dipartimento la cooperazione sviluppo trovi posto anche delle scorrette considerazioni di politica industriale grazie
Grazie
La parola Giampaolo Casadio nella sinistra cattolica
Cioè
La parola
Ah figliola Panzeri
L'altro la parola al professor Giuseppe Ricci
Grazie presidente
Nel e lo comunicazione la predicazione che
Prendo fare
Più che come docente Università pone esponente di una delle
Banche che operano a livello internazionale che sono Gaza
Soprattutto il mondo anche in operazioni di aiuto allo sviluppo
E da questo da questo anche in questo ambito che vogliono alcune considerazioni cercando di di restare negli otto minuti dopo che si è un po'difficile
Fatto alcune prove dieci dieci vedremo ottenuti solo dieci minuti di dover qualcheduno ha recuperato con Prodi i tempi
Tralascio l'esame storico di come si siano creati organismi internazionali di come la presenza del del delle banche ceduto le banche internazionali
Si si sia fermato non affermata dal dopoguerra fino agli anni Settanta
E passim generazione solo
Un'analisi brevissime sugli ultimi ultimi dieci anni
Dai primi
Anni settanta si innestava su quella scoordinate Storaro fenomeno che era stato rappresentato dal espansione immense del mercato dell'eurodollaro
E quindi ha commentato i giochi io il
Meccanismo
I riciclaggi degli introiti petroliferi con un definitivo allargamento dell'attività bancaria i mercati internazionali veri e propri ben al di là
Del puro e semplice sostegno alle esportazioni nazionali o all'interscambio nazionali quindi le banche hanno cominciato a presentarsi sui mercati internazionali con la fisionomia diverso cielo che avevano nel del periodo precedente
E infatti in questo senso consistente sviluppo prendeva
Corpo nei confronti dei Paesi del Terzo Mondo saputo dei Paesi produttori i predicatori
E qui cominciano i problemi soprattutto per una banca
Di diritto pubblico e di rilevanza come la Banca Nazionale del del lavoro poi che una banca commerciale
Per la stessa logica di mercato in cui opera è tenuta a fare profitti dalle proprie operazioni come condizioni normali per la sua esistenza
è chiaro che da un lato non esiste conflittualità nei confronti degli organismi internazionali ma dall'altro esistere l'esigenza
Di
Realizzare
Dalle proprie operazioni commerciali
Il massimo consentite in termini di e conto ecco no
Da un lato
Gli enti internazionali come la banca mondiale agli altri organismi possono coprire con le loro risorse
Soltanto una piccola parte della domanda di finanziamento dei Paesi del Terzo Mondo
Dall'altro c'è una richiesta ieri l'abbiamo sentita sempre più pressante sempre più attenta nei confronti del sistema bancario internazionale
Perché quest'ultimo si presenti a coprire quello che il sistema chiamo chiamiamo così del delle banche internazionali aiutate non riesce ad offrire
Ed è proprio questo ambito che si innesta un eventuale discorso
Della cooperazione allo sviluppo da parte delle banche rete commerciale delle banche ordina
Cooperazione significa infatti un rapporto tra due soggetti in linea di principio paritari in cui ognuno ha qualcosa di valido da offrire
Ad esempio know how EMAPI specializzato da un lato manodopera a costi più bassi materie prime territori da sviluppare un vasto mercato da attivare dall'altro
Nella cooperazione allo sviluppo che rappresenta la seconda fase storica del processo di sviluppo inizia così nel dopoguerra
La fase matura dopo il periodo eroico
Delle infrastrutture dell'industria pesante ad ogni costo
Notevole sempre più ampio può essere il ruolo delle banche commerciali
Particolarmente con i nuovi Paesi industrializzati
Come definiti dalle Nazioni Unite e in genere con quei trenta quaranta paesi in via di sviluppo
Che da anni sono stati capaci di realizzare un tasso di crescita economica alto e costante
Nei confronti di questi Paesi le banche possono efficacemente operare mediante un'azione di promozione commerciale e di riferimento delle controparti per joint ventures come per accordi di cooperazione odiato
Credo che questo sia molto poco rispetto a quello che si può attendere una una prateria ovvero che le che l'aspirazione di di uomini che dedicano l'intelligenza e forza per una cooperazione che coinvolga ben più strettamente gli aspetti operativi del mercato finanziario internazionale tuttavia per quel discorso che facevo prima credo che sia molto difficile andare più in là di quanto tempo debba le grandi banche
Tra l'altro sono già apprezzate a tale scopo per il loro mercato nazionale quindi possono aiutare i Paesi in via di sviluppo in questo senso le grandi banche si sono incamminate molto anni fa sulla strada dell'intermediazione di servizi oltre che di denaro e quindi possono aiutare in questo senso
I Paesi Olmi sistemi bancari dei Paesi in via di sviluppo
A volte si tratta soltanto di allargare l'ottica
Ad un gran numero di Paesi del mondo migliorando la propria conoscenza di questi Paesi e la capacità di valutare fattibilità e a rischio di nuovi tipi di operazioni
Si collega così
Anche il discorso dell'analisi rischio Paese
Su cui opportunamente nell'aprile del mille novecentottanta fu posto l'accento a Basilea da parte dei governatori delle banche centrali del Gruppo dei dieci
Rischio Paese che finisce per influire sulla comportamento delle delle banche nei confronti di Paesi in via di sviluppo
Recentemente in Italia anche la Banca d'Italia si si è espressa in questo senso
Dando dei segnali alle banche affinché valutino opportunamente il il rischio Paese
Bisogna rendersi conto però che sollecitare le banche a fare l'analisi rischio Paese non significa soltanto invitarli a tener d'occhio l'indebitamento
Nei paesi in via di sviluppo a volte assai preoccupante
E le loro cifre del commercio estero si tratta invero anche di aumentarle progressivamente la conoscenza che le banche hanno di questi Paesi per passare all'analisi dall'analisi del rischio Paese all'analisi economiche dei Paesi tout-court
Il problema e chiudo perché mi senta ed arrivato spingere ad accendere la la la la luce rossa
Il problema due minuti ancora
Qualche giorno fa erano cinque poi girati abbiamo fatto le vostre poiché era uno tornavano nella Capitale
Dal dottor
Ritenuto uno due il problema in sostanza e lo pongo
Alla pensione non per dare una soluzione ma per per invitare ad una riflessione successiva
E forse proprio profondità che nello fino e c'è uno che non sono in grado di consentire mi preme quello di vedere come una banca commerciale che al problema
La
Del del massimo venti rendiconto economico o il problema di consegnare con la banca pubblica l'assegno più alto possibile al ministero del piede tesoro
Affinché quello fatto la sua politica economica e anche la politica estera che la politica in favore dei paesi in via di sviluppo inquisito è di chiederci se le banche possono banche commerciali internazionali possono aiutare
La cooperazione internazionale lo sviluppo internazionale al di fuori dei canali
Costituiti da un generico aiuto all'assistenza alla alla promozione e non anche invece avviene attività finanziarie che sono molto più rischiosi ma come tali sono anche in grado di far diminuire fortemente il il rendiconto economico
Personalmente credo credo che da dal mio punto di di vista l'atteggiamento sia sia quello che a ognuno il suo
Nel senso che il ministro del Tesoro il ministro degli Esteri devono fare i loro compiti e i banchieri per usare un termine devono fare
Il a loro volta il compito che compete a questi ultimi
I primi la cooperazione e lo sviluppo internazionale con i fondi che sono recidivi DVD disponibile a qualsiasi titolo e gli altri il il pareggio fu il il massimo del rendiconto economico grazie
Grazie
La parola
Al dottor Rosalyn Orlando per la Confindustria
Data la limitatezza del tempo Presidente una certa mio relazionerà farò avere che apposte voleva invece concentrare gli interventi di stasera su alcune osservazioni che mi dunale dalle relazioni tra sentito stamane
Incomincerei subito da un problema che non abbiamo come confederazione che abbiamo circa stracciati immaginate circa novanta mila aziende
Ora quando si parla di sviluppo tutti hanno sempre presenti i grossi gruppi che già operano su questi settori la difficoltà che noi tutti ci troviamo è di fare poi scendere
Sulla nostra Abate produttiva e non parliamo delle piccole ma intendiamo le medie aziende questi grossi programmi che si possono apparire al loro ma che c'è difficile portare alla loro conoscenza tipicamente Pietro Schlesinger stamattina nottata proprio questo punto quando diceva i problemi di Tarcento e sulle medie aziende queste conoscente aperta al trasferimento di queste loro processi tecnologici non cose tecnologie perché queste cose non abbiamo abbiamo siamo molto avanzate i nostri processi tecnologici immaginiamo le scarpe che noi oggi diciamo esporta alle scarpe sanciti per la regia anche dei Paesi del Sud-Est asiatico laccate vuole prodotti biotech il processo che ne siamo riusciti a fare estremamente avanzate quindi potete anche penalmente rilevante questi Paesi però dobbiamo riuscire a trovare la maniera per parcelle su di loro la conoscenza di queste prospettive che si aprono è un grosso punto che è difficile risolve però che dobbiamo trovare tra di noi la maniera di risolvere
Un altro punto che mi interessava puntualizzare era quello della concorrenza
Effettivamente noi domani portando che settembre chierichetti paesi in via di sviluppo potremmo a bere
Nel prevede la concorrenza di questi prodotti però ecco io trovo che noi dobbiamo creare l'interno del nostro sistema che non sia un sistema troppo vincolato come oggi per poter appunto adeguarsi a questa e a questa concorrenza in modo che adegua il rapporto di lavoro su quei settori quel momento potesse penetrati non certo Brenta devono essere anche loro in in grado di adeguarsi rapidamente passando date settori meno concorrenziale
Inoltre teniamo presente che Papin funziona concorrente ne dobbiamo sviluppare un processo a livello di Comunità europea eventualmente di Brindisi nel breve periodo
Da alcune azioni di disturbo però ricordiamoci volgeva Pisoni Ida che la grande commercializzazione poi quota sviluppare questi mercati che a loro volta diventano importatori
Ricordiamoci che il mercato tedesco della della Germania nostra e rappresenta il trenta per cento le nostre esportazioni si dividono sul mercato tedesco ora non possiamo capire che la Germania Casio Paesi riferita ecco quindi che noi vediamo con estremo interesse lo sviluppo industriale dei paesi emergenti perché impotente saranno i grandi mercati degli anni a venire
Potremmo avere nel breve periodo i problemi a quelli dobbiamo essere in grado sia all'interno sia all'esterno i poteri che il prete corregge fare delle correzioni
L'altro punto che poi devo ancora prendere
Era quello
Il capitale umano io ho sentito un certo momento parlare dei riportata ai capitali umani io mi ricordo con un'esperienza più brevi di quelle del nostro amico deserti ma ho visto in Giappone proprio in alcune aziende che lo avevano del personale dei io e di colore c'è perché veniva addestrato a livello di ricordiamoci che se ne potesse me questo io credo che la Confindustria può essere il ponte rispetta tutte le aziende che appartengono a nostra confederazione ma prende tecnici dei paesi emergenti allertarvi presso i nostri stabilimenti
Non solamente a livello di laureate ma anche a livello di tecnico e paga un esperienza dei nostri alimenti loro nel tempo diventano i migliori ambasciatori del prodotto italiano e domani Nenni facendo anche loro la loro carriera potranno i tre quello che meglio conoscono e necessità italiani questa è la cosa che si può sfruttare può essere fatta non fosse mai stata fatta solamente in parte da alcune grandi aziende ma non da tutte queste ulteriormente sviluppata
L'altro problema che permette veramente importante è il coordinamento oggi abbiamo il dipartimento che funziona
Si dice che poi ancora più funzionale va benissimo ma noi dobbiamo trovare il coordinamento tra tutti questi organismi e si occupano i problemi di esteri che si occupano dei finanziamenti propri ministeri in modo che delle risorse finanziarie che se non mette a disposizione
Siano canalizzate nella miniera miniera migliore e che fu
Questo è un altro problema che noi abbiamo noi possiamo dare anche in questo una collaborazione a pedestre Manenti importante io quello che vede sempre penalmente pericolosa la dispersione tra gli organismi più enti
Dobbiamo trovare accertamento un grosso collegamento in modo che si possono sviluppare delle azioni comuni
Questo presidente non pone il mio osservazioni credo
Le osservazioni molto normali molto tesi ma sono dei punti che noi dobbiamo risolvere perché tra vari questi convegni sono importanti se almeno qualche cosa viene fatto delle proposizioni vengano fatte si possano su queste per
Grazie
Programma
Concretezza delle proposte per la dà per i rapidità con cui l'esposto e do la parola al Signor Celso Battiston che il presidente della Federal sport
Con l'amico Rosolino Orlando che mi ha preceduto avessimo concordato le cose varie non
Ci ci saremmo trovati così all'unisono come risulterà da quello che io adesso andrò a leggere
La cooperazione allo sviluppo costituisce non solo una irrinunciabile esigenza sociale ma anche un'importante occasione per la nostra industria se da sempre
Le imprese di maggiori dimensioni hanno contribuito e contribuiscono al miglioramento della qualità della vita di molte aree emergenti l'inserimento dei consorzi io rappresento la pelle poiché la federazione tra i Consorzi all'esportazione per alle medie e le piccole industrie
L'inserimento dei consorzi per l'esportazione dei programmi di sviluppo di nuovi Paesi è una ipotesi sostanzialmente nuova ma ricca di prospettive se si considera l'evoluzione che questo strumento
Nato esclusivamente per scopi di promozione commerciale ha conosciuto negli anni più recenti
La pregherei spot oggi è costituita da oltre centoventi consorzi cui aderiscono circa cinque mila piccole e medie imprese che occupano nell'insieme per cento mila dipendenti
Il fatturato l'esportazione del sistema Peuterey spot sulla base dei dati mille novecentottanta e pari a circa il nove per cento delle esportazioni complessive italiani
Va però subito aggiunto che oltre la metà dei centoventi consorzi che costituiscono la base associativa della per Expo e rappresentata da consorzi specializzati sotto il profilo settoriale e si propongono di andare oltre la vendita delle single del singolo prodotto
Prodotti integrati impianti chiavi in mano gestione di now out e tecnologia formazione di personale locale costituiscono ormai rapidità virtuali
Per queste strutture che benché costituite esclusivamente da intese di piccola e media dimensione hanno saputo affermarsi sul mercato internazionale
Per gli elevati standard Conde quanti qualitativi per l'ampiezza dell'assistenza fornita per la flessibilità con la quale sono solide affrontare e risolvere le diverse esigenze produttive
In tal modo il consorzio oltre che strumento di collaborazione per le piccole industrie viene ad essere anello di congiunzione ideale per quelle e di progetti di sviluppo dei Paesi emergenti
Molte fra le imprese consorziate pur di ridotte dimensioni sono specializzate in quelle produzioni e sono necessarie ai paesi in via di sviluppo per avviare la costruzione di un moderno sistema industriale
Mi riferisco in particolare all'esperienza acquisita nel campo dell'industria alimentare zootecnica tali stabilimenti per la conservazione dei prodotti del suolo ai macelli nel campo degli impianti idrici e per l'irrigazione
In quello della meccanizzazione delle culture della produzione e trasporto di energia della ricerca e sfruttamento di energie alternative solare eolica idroelettrica
Nei trasporti e nelle telecomunicazioni negli impianti di estrazione trasferimento delle materie prime in tutti quei settori cioè che sono alla base della cresta di qualsiasi Paese
Ma soprattutto in quelle che non lo sviluppo industriale attendono una soluzione dei problemi socio economici interni
I Consorzi specializzati costituiscono quindi un punto di riferimento per altri versi irripetibile di una qualsiasi politica intesa da un lato a valorizzare la capacità dei nostri tempi minori
E dall'altro a trasferire dei paesi emergenti l'esperienza di uno sviluppo industriale fondato sulla piccola e media i Paesi emergenti sperimentare nella ridotta dimensione aziendale la convivenza fra le più semplici tradizioni di lavoro e l'organizzazione di tipo industriale superando per questa via le tappe dello sviluppo senza le forzature
E di traumi derivanti dalla grande dimensione ma però verso una crescita a dimensione d'uomo
Diversità i consorzi associati alla per esporre già da qualche anno si sono organizzati e vanno un po'meglio organizzandosi per accrescere la presenza delle piccole e medie imprese italiane nei progetti di sviluppo delle aree del Terzo Mondo
Anche attraverso particolari formule finanziarie che prescindono o in qualche caso vanno ad aggiungersi ai normali canali previsti dalla legge duecentoventisette sull'assicurazione di finanziamento di interi di all'esportazione numerosi Paesi africani asiatici e latinoamericani hanno già sperimentato la validità di questo rapporto con strutture consortili in grado di coordinare l'attività delle singole imprese partecipanti offrendo all'interlocutore esterno unico punto di riferimento per il soddisfacimento io ogni esigenza produttive finanziarie sino alla formazione dei tecnici e della manodopera necessaria per i più efficiente utilizzo dell'impianto
E qui mi riallaccio all'intervento dalla dall'amico Torino vanno il quale ha detto che questi tecnici come i formati restano i nostri propagandisti nostri migliori amici Italia dei loro paesi di origine per
Le prospettive avvenire
A questa capacità di iniziativa dei singoli consorzi export la federa esporta intende fornire un ulteriore supporto a livello nazionale
Si tratta della realizzazione di un catalogo delle esperienze già acquisite della potenziali
E delle potenzialità offerte dal sistema consortile nello specifico settore della progettazione e per la realizzazione di impianti si vuole in tal modo porre a disposizione sia del potere dei potenziali partner stranieri e delle stesse nostre strutture istituzionali all'estero
Uno strumento di conoscenza che si ritiene poteva risultare di sicura utilità soprattutto per quanto concerne l'individuazione
Di possibili pulitori di impianti di dimensione non particolarmente rilevante noi dalla Federal sportiva andiamo che qualsiasi domandò richiesto di prodotto arrivi al nostro sistema non resta mai senza risposta
Già da tempo i consorzi sono stati riconosciuti dal ministero del Commercio con l'Estero e dall'ICE interlocutori privilegiati per la loro capacità imperativa nei confronti di decine e in qualche caso di centinaia di imprese occorre che essi ottengano pari considerazione presso il dipartimento per la cooperazione e lo sviluppo costituito presso il ministero per gli Affari Esteri si tratterebbe in particolare di attribuire carattere di priorità a parità di condizioni
Ai progetti presentati e dei consorzi di piccole e medie imperiese
La formula consorzio è stata ideata e si è sviluppata penso che esclusivamente del mondo dell'impresa vorrei dire della piccola impresa i risultati conseguiti sul piano commerciale e quelli che di che ci sia appestati per conseguire sul piano dell'aiuto allo sviluppo indicano che la struttura consortile e quella meglio utilizzabile per aumentare in maniera effettiva la possibilità le possibilità di inserimento delle imprese minori sui mercati mondiali
Su questi mercati però soprattutto per quanto concerne i grandi progetti la sfida dune più a livello di intese lo si va ripetendo da tempo è a livello di sistemi e per questo che ripeto aliene da sole o consorziate
Devono ottenere dallo Stato un supporto non diverso da quello di cui fruiscono i loro concorrenti stranieri che riescono a presentarsi quasi sempre alla committenza reale o potenziale forti di un sostegno statale
Troppo dei sistemi in cui amministrazione di
Pubblico e privato risultano perfettamente e proficuamente integrati
Parte della vita che i consorzi hanno sin qui della via e i consorzi hanno sin qui compiuto l'hanno fatta da soli
Senza supporti esterni per quella che resta ancora da compiere
Soprattutto in direzione della cooperazione
Allo sviluppo l'apporto di una attivo e convinta collaborazione dello stato rappresenta però
Per i consorzi e per le piccole imprese che riapre con soci stanno la condizione forse irrinunciabile il conseguimento di risultati significativi significa privi nome
Grazie
Accresca la parola ora
Al senatore Luigi Granelli
Signor presidente sono lo dico con franchezza un po'svantaggiata
Perché volendo restare nei dieci minuti che sono stati fissati
E non potendo sottrarmi al dovere di dire alcune cose sull'intervento di Pannella di stamattina e che però non mi sembra essere stato regolato con questo spirito draconiano dei nostri lavori
Non potrà esaurire le riflessioni più ampie che avrei voluto fare mi riservo di mandare un contributo più ampio alla alla precedente asta
E vorrei anzitutto coglierei uno spunto da osservazioni che sono venute stamattina qui qualcuno ha osservato che l'Italia è giunta in ritardo a darsi un'organizzazione adeguata per far fronte ai problemi di un maggiore impegno sul piano dalla cooperazione economica internazionale e questo è senz'altro vero
E altre come il professor ragazzi annotato giustamente che mentre gli altri Paesi vanno via via riducendo sotto il profilo quantitativo le risorse che vanno a destinare questo settore l'Italia curiosamente nella speranza una pendenza di tipo diverso ce ne stiamo invece per tutta una serie di fattori anche positivi
Diventando un Paese che guarda con più attenzione aumenta le sue risorse e moltiplica gli investimenti in questo settore
Bisogna dire e credo che alla base di questa conferenza vada ricordato
Che il ritardo è stato colmato per la legge numero trentotto dal settantanove che è stata elogiata anche in molte altre parti del mondo
E che ha potuto prendere corpo perché proprio di Palermo e alcuni parlamentari tra cui anche l'onorevole Salvino spesso avevano presentato una proposta di legge ancora più radicale è quella di costituire un'Agenzia per affrontare in modo dinamico tutti questi problemi
E sono riusciti attraverso questa strada aprire la via alla creazione del Dipartimento un'organizzazione del tutto particolare nell'ambito del ministero negli poi la spinta esterna consentito anche sul piano parlamentare di destinare risorse crescenti a questa struttura aggiungo solo che forte è stata l'insistenza in sede parlamentare anche perché si organizzasse questa conferenza ripetutamente in occasione dei bilanci dell'approvazione si è insistito in Parlamento su questo perché perché me la legge è stato introdotto un meccanismo secondo me giusto che è quello di poter mettere a disposizione del Parlamento non soltanto un rapporto annuale sulle cose fatte per poter consentire un controllo parlamentare
Ma anche per poter riflettere sulla funzionalità di una legge innovativa che abbiamo introdotto nell'ordinamento e questo noi potevamo acquisirlo non solo attraverso i documenti che ci verranno dati dalla ministero degli Affari esteri ma anche attraverso una conferenza come questa dove gli interventi di degli interessati dagli imprenditori ai banchieri ai sindacalisti ai a alle organizzazioni non governative eccetera avremmo una serie di
Indicazioni agli elementi che dovrebbero servire una volta tanto in Italia per fare una cosa più semplice
Cioè non aspettare che le leggi siano c'ho letto nel loro insieme manterrà fase dalla loro attuazione correggerle anche sui quei punti nei quali l'esperienza pratica dimostrato talune inconveniente
Questo per riferirmi a quanto diceva giustamente vuol sorpresi in via per quanto riguarda perché procedure burocratiche certe lentezze certe bardature questo per quanto riguarda anche l'impatto di una struttura originale come il dipartimento sulla pubblica amministrazione in generale che non è organizzata secondo questi criteri e che quindi ha bisogno di un rodaggio del tutto particolare
Quindi è importante che i contributi di questa conferenza siano poi oggetto di iniziative e io ritengo che è già un grande successo che la Conferenza sia fatta di questo tentativo non vada perduto se vogliamo guardare alle cose che dobbiamo fare
Però vorrei procedendo molto rapidamente ricordare che al di là della gestione
E dove i suggerimenti che da tutti i settori possono venire per utilizzare al meglio sia la legge che le risorse messe a disposizione
La filosofia portante della legge trentotto vi era anche quella di assicurare alla gestione un respiro di politica di cooperazione internazionale strettamente collegata con la politica estera del nostro Paese
Non a caso c'è una serie interministeriale che non è una parte marginale nella legge ma l'elemento motore quale muovere per andare in una certa direzione
Ebbene se noi teniamo conto di questo ci rendiamo conto che allora dalla nuova struttura per la cooperazione non dobbiamo chiedere solo interventi e controllo sull'uso delle risorse
Ma anche la capacità di elaborare insieme politico generale quei contributi che l'Italia deve dare sul piano internazionale perché la politica di cooperazione trovato un ambiente favorevole perché non basta solo che l'Italia si metta con buona volontà in una certa direzione ci sono alcuni nodi strutturali dell'economia mondiale cento a sciogliere i quali anche la cooperazione nostra sarà destinata a ma cadere a livelli sempre
Sempre e più bassi
è proprio prendo lo spunto di qui e poi procedo sono già finiti definitiva
Prendo lo spunto di qui e poi procedo proprio per dire che pur apprezzando moltissimo e noi dobbiamo farlo perché questo non è tempo di polemiche
Pur apprezzando moltissimo l'azione che l'onorevole Pannella e non solo lui ma tanti gli anche prima di lui
E hanno sollevato in ordine al problema drammatico della fame nel mondo
Bisogna anche stare attenti soprattutto in sede di specializzate come queste
A non cadere nella facile tentazione di dimenticare che il problema dalla fame nel mondo
Non è un frutto del destino cinico e baro ma una conseguenza di strutture che vanno modificate nell'ordinamento mondiale ci sono cause da eliminare prima di buttare quattrini soltanto a una funzione puramente umanitario perché noi potremmo arrivare al paradosso che proprio chi ha interesse a tenere in vita un ordinamento internazionale ingiusto anche bisogno di una specie di Croce Rossa che intervenga ogni tanto per salvare le vite umane che vengono ad essere stroncate ma non ha interferire nei meccanismi generali di questo problema
Certo ci sono i dati inquietanti della gente che muore
E noi dobbiamo essere grati anche sotto questo profilo a Pannella per il fatto che ha sensibilizzato l'opinione pubblica
Ma dobbiamo stare attenti alle semplificazioni io lo dico come senatore in questa sede perché oggi alla Camera Bassetti è stato invitato andava a votare non so se sia un dramma oggi alla Camera si concluderà un dibattito che è stato di una grande importanza
Però se questo dibattito si conclude
Con una mozione artificiosa in cui ancora una volta ci promette che nel futuro non ci sa quando non si sa come non si sa dove si mobiliterà hanno energie economiche
Per combattere la fame di queste energie economiche e non ci sarà traccia nella legge finanziaria che noi votiamo dopodomani assennato noi compiamo un'opera negativa
Nei confronti dopo che le pubbliche che non va inclusa sul fatto che noi decidiamo stanziamo soldi che invece non esistono va richiamata alle cause vere dal fenomeno della fame nel mondo e dei modi per affrontarlo e risolverlo conto organicità e con serietà allora le cifre non sono soltanto di quelli che muoia
Sono impressionanti
Se guardiamo lo sviluppo demografico la popolazione e c'è da mettersi le mani nei capelli perché
Nel negli anni novanta nel Terzo Mondo ci saranno circa tre miliardi di uomini e chiudo l'ottanta per cento sarà in condizioni di un trizio
E per far fronte a questo problema c'è bisogno di una politica agricolo alimentare di respiro mondiale che investe la produzione del frumento investe gli accantonamenti investe le Riserve richiede mobilitazione di risorse altro che è una tantum per far parlare i giornali di interventi di tipo umanitario e richiede tra l'altro non soltanto l'aiuto per le popolazioni che hanno fame
Ma l'aiuto che riesca a mettere i popoli che hanno pane nelle condizioni di sviluppare la loro produzione agricola in termini di autonomia e di indipendenza e questo solleva immediatamente
Il problema non finanziario dalla eliminazione di tutte le bardature protezioniste che a cominciare dalla groppa impediscono l'ingresso dei prodotti agricoli dei Paesi del Terzo Mondo e impediscono quel decollo che estremamente necessario
Vedo che qui il tempo passa e mi limito a questa riflessione finale
Avrei voluto richiamare come ho fatto per la fame nel mondo tutti gli altri grossi problemi dall'Energia alla alle strutture internazionali dalla banca dei degli investimenti al Fondo monetario internazionale
Per ricordare soltanto una cosa
Che noi non possiamo illuderci la congiuntura internazionale sta andando in una direzione estremamente preoccupante e grave all'interno della quale il d'intervento puramente assistenzialistico del sottosviluppo non ha più efficace non ha più senso
Cioè noi non rinnoviamo per esempio sul terreno del problema energetico
Gli ostacoli che si frappongono alla ripresa concreta del dialogo nord-sud
Se non si riesce ad aprire uno sportello dalla Banca Mondiale destinate esclusivamente alla quantità e alla dimensione degli investimenti necessari per le energie alternative
C'è non invertiamo la tendenza al protezionismo per quanto riguarda la liberalizzazione del commercio internazionale
Se non reagiamo alle ripercussioni del di Brusca lobbismo dalla nuova amministrazione americana che si rifletterà sul Fondo monetario internazionale in condizioni ancora più ristrette nel rapporto il problema delle risorse finanziarie provenienti atto mondo
Noi non riusciremmo anche con tutti gli sforzi del nostro dipartimento a metterci in questa direzione allora la conclusione è unica
La mia è quella
Che quel centro di coordinamento politico del governo
Che deve non solo adoperarsi per dare al Dipartimento più energie per intervenire nei vari settori
Deve anche lavorare una linea politica di maggiore presenza soprattutto in Europa perché l'Europa nel suo insieme ai grandi negoziati internazionali
Del gatto dell'ONU dell'Energia sia presente con un discorso strategico tendente a rimuovere quelle cause che noi abbiamo ricordato e e siccome le le risorse non sono infinite
Non vorrei per concludere che il messaggio del presidente La Repubblica restasse una cosa rituale qui in questo convegno perché siccome le risorse non sono infinite allora il discorso non suda legato a quello Est-Ovest
La riduzione degli armamenti è un modo per recuperare risorse da destinare allo sviluppo la distensione necessaria per coinvolgere l'Unione Sovietica i Paesi il regime socialista al discorso sul Sud che non lui coinvolti in questo momento allora il discorso diventa politico generale
E il controllo che noi vogliamo fare non è soltanto quello dell'efficienza del Dipartimento dalla corrispondenza di nostri mezzi finanziari a fare sempre meglio e sempre più ma vogliamo vedere anche l'apporto che l'Italia sa dare con la modestia dei suoi mezzi alla creazione di quel nuovo e diverso ordine economico mondiale che elimini le cause dei fenomeni che andiamo deprecabile e non si limiti soltanto a fare la croce rossa la cooperazione dall'assistenza
Che ha il dovere di far parlare tutti gli intervenuti
Questa mattina non avevamo una serie due per gli interventi avevamo sede per comunicazioni e relazioni e quindi rispetto ad un dieci minuti non è stato mantenuto
L'amico Pannella è intervenuto in questa sede in una circostanza particolare
Porto per la contemporaneità del nostro dibattito di quell'alla Camera e perché non volevamo chiuderà la porta che è portatore di un'ipotesi o di una tesi che può essere discussa ma è pur sempre apprezzabili
Con questo mi scuso se sono costretto come presidente a far suonare il campanello al celebre la luce rossa ma credo che alla fine saremo tutti soddisfatti avendo avuto modo di ascoltare più persone ed ora la parola
All'amico Fausto del mio
Questa competenza come è stato già osservato cade in una particolare fase di crisi economica e politica a livello mondiale
Non è questa la sede per approfondire le cause lo stato della crisi che investe praticamente tutti i settori e la maggior parte dei Paesi alcuni fenomeni peraltro hanno raggiunto una dimensione tale da risultare fortemente destabilizzanti per il quale internazionale
Pensiamo ai crescenti livelli di disoccupazione alle difficoltà economico finanziaria dell'impresa dei settori guida dello sviluppo economico degli anni settanta alla riduzione delle capacità innovativa delle in vittoria privata e pubblica
Al progressivo crescere delle pensioni sia a livello commerciale sia a livello politico fra le relazioni sia all'interno delle aree integrate e ultimo ma non per ordine di importanza
Alla riduzione del peso economico e politico di Paesi in via di sviluppo
Ad eccezione naturalmente dei dieci Paesi qualificati in via di sviluppo a avanzato la Cina un compie la Corea del Sud e via dicendo
Tutti questi elementi configurano uno scenario caratterizzato dalla progressiva riduzione della capacità di aggiustamento dei tradizionali meccanismi regola divide le relazioni economiche internazionali
I tentativi proposti per favorire un nuovo ordine economico internazionale non hanno ancora fornito in prospettiva soluzioni accettabili per una ricomposizione sia negli obiettivi che degli strumenti da adottare
Appare probabile allora in assenza di interventi alternativi appropriati che il piatto fra i paesi sviluppati i paesi in via di sviluppo sia destinato ad approfondirsi ulteriormente
In tale contesto l'Italia è uno tra i pochi Paesi che attraversi consistenti finanziamenti approntati per la cooperazione allo sviluppo ha indicato una possibile via da seguire per l'avvio di un processo di rinnovamento di rapporti nord sud
Il fatto importante che proprio un paese come l'Italia certamente non senza problemi economici e politici al proprio interno
Abbia promosso non solo un eccezionale rifinanziamento dei fondi destinati alla cooperazione ma si sia dato carico anche di cercare i ridefinire il concetto stesso di cooperazione e una nuova articolazione degli interventi la Confederazione italiana dirigenti di azienda
Condivido pienamente le linee merger Intini dibattiti svoltisi nelle varie sedi di privilegiare una cooperazione tecnica economica volta a favorire un reale processo di sviluppo produttivo dei paesi emergenti il luogo dell'erogazione sotto forma di semplici aiuti di risorse finanziarie
La convinzione della dirigenza italiana che solo attraverso la realizzazione di opere tese a creare da una parte un habitat infrastrutturale di base
E dall'altro lato iniziative inserite in un contesto direttamente produttivo dando priorità specifici progetti da realizzare nei settori chiave quello agroalimentare agroindustriale per energetico
Sia possibile rinsaldare i rapporti con i Paesi in via di sviluppo e al contempo contribuire ad una ripresa dei livelli di attività di vita economica degli stessi siamo quindi molto sulla linea che l'onorevole Granelli ha sostenuto prima di Mick su questo ponte
Rispetto quindi a quanto definito nella legge il settantanove e nella recente delibera del CIPE est dell'ottanta
La cooperazione dirigenti di azienda ritiene necessario anche tenendo conto delle dimensioni raggiunte dalle risorse disponibili procedere a un rinnovamento della struttura degli organismi preposti alla gestione della cooperazione allo sviluppo
Purtroppo il dipartimento per la cooperazione allo sviluppo non in grado nell'attuale configurazione hanno stabilito di svolge i compiti assegnati
Inoltre gli obiettivi stessi definiti in sede CIPE s'appaiono ancora ad un livello di astrazione difficilmente traducibili in comportamenti operativi
Tra le varie ipotesi avanzate negli ultimi tempi quella più articolata e più funzionale e certamente la proposta di creare un'agenzia sul modello di quelle operanti negli altri paesi industrializzati
Va da sé che tale proposta appare più efficaci perché mutuata dall'altra operanti
I vantaggi nell'agenzia internazionale tuttavia sono rilevanti in quanto legati alla velocità nella realizzazione degli investimenti e attualità delle metodologie disponibili per l'analisi economiche finanziare dei progetti che permettono di selezionare gli interventi secondo priorità geografiche settoriali
Ovviamente le direttive generali il controllo sulla gestione dei fondi dovrebbe rimanere al CIPE S e al ministero degli esteri per tener conto delle linee di politica estera e più in generale degli accordi stipulati a livello internazionale
Una struttura della cooperazione così articolata quo a nostro parere contemperare la duplice esigenza di allentare i vincoli allo sviluppo dei Paesi emergenti e nello stesso tempo attivare iniziative importanti per il nostro Paese
Sia in termini più strettamente economici che relativamente all'importanza politica e culturale conseguente al nuovo tipo di relazione
Naturalmente vanno salvaguardate le necessità di sussistenza legate agli eventi straordinari
Quelli definiti tipo Croce Rossa che implicano rimediate erogazioni di aiuti sotto forma di derrate alimentari ed altro spero che la Confederazione italiana dirigenti azienda con l'affermare e che in una prospettiva di lungo periodo i semplici aiuti non appaiono sufficienti alla soluzione del problema principale e cioè l'incapacità dei paesi in via di sviluppo di imboccare il sentiero della crescita economica
In questo contesto il ruolo della dirigenza diventa rilevante
Nella misura in cui attraverso la cooperazione si creano le basi per la nascita di un sistema produttivo autosufficiente inessenziale la creazione di una classe di dirigenti in grado di gestire e coordinare le attività economiche
Si tratterà di analizzare al riguardo la possibilità che il management italiano si faccia carico di avviare un processo di formazione di quadri dirigenti locali sia attraverso l'invio di esperto nei vari settori che mediante la formazione presso le aziende italiane
L'esperienza dei paesi in via di sviluppo infatti evidenziato che proprio l'assenza di quali a tutti i livelli rappresenta uno dei principali vincoli al funzionamento delle attività food
La Confederazione italiana dirigenti di azienda esprime il suo impegno a favorire da promuovere ove necessario tutte quelle iniziative che creino le condizioni affinché a fronte di specifiche richieste in sede di cooperazione l'Italia sia in condizioni di rispondere adeguatamente grazie
La parola allora signor emerge musa regno
Sei in sala
Famosa la
Cioè
La parola a Carlo perciò
Segretario associazione per la prima
Signor presidente signore e signori mi si consenta una prece una presentazione lei dopo che l'associazione degli italiani dipendenti da organizzazioni internazionali
Che raggruppa attualmente circa cinque mila funzionari sparsi in tutto il mondo impegnati nei più disparati settori della cooperazione allo sviluppo
In tutte le organizzazioni internazionali del sistema delle Nazioni Unite
E di altre organizzazioni a carattere internazionale quali la Banca mondiale il Fondo monetario internazionale le comunitaria Pecci
Lei da voi deciderà contribuire con questo intervento alla lodevole iniziativa precisa dal governo italiano facendo presente che le osservazioni e le proposte operative e seguenti sono il frutto di una lunga e concreta esperienza che detti funzionari internazionali hanno acquisito tre campo dalla colazione lo dico
Come prima osservazione desideriamo sottolineare che l'impegno finanziario a favore dei Paesi in via di sviluppo per quanto importante esso possa essere rappresenta una condizione ma non una condizione necessaria ma non sufficiente per contribuire in maniera efficace e determinante alla soluzione dei problemi del sottosviluppo
E alla fondazione di un nuovo ordine economica internazionale ossia alla soluzione del problema nord-sud
Infantili concetto di cooperazione va ben oltre la volontà politica del dare
In quanto esso implica una partecipazione attiva e una presenza effettiva tecnica e umana sia su base bilaterale che multilaterale
Queste nostre proposte operative che si integrano a vicenda non intendono comunque esaurire il quadro delle cose da fare
Tuttavia e se debbano essere considerate prioritarie per migliorare o creare gli strumenti di intervento
E per qualificare la presenza italiana in modo tale da assicurare la migliore utilizzazione dei nuovi e sostanziosi mezzi finanziari messi a disposizione dal governo italiano per i nobili scopi sopra indica
Necessità di un programma organico di sviluppo
Mentre da una parte su una tutti noti gli impegni finanziari assunti dal nostro governo
Dall'altra non ci risulta che siano stati enunciati piani concreti per la loro utilizzazione nella maniera più efficace e più utile nell'interesse sia dei Paesi beneficiari che del nostro Paese
E pertanto evidente che come primo passo si debba procedere ad una programmazione a breve negli occhi il lungo termine degli interventi italiani del campo dell'assistenza allo sviluppo e in particolare a favore dei Paesi più bisognose
Quanto sopra e oltretutto necessario per giustificare nei confronti dei contribuenti i notevoli sacrifici e prelievi finanziarie che comporta questa nuova e peraltro non più dilazionabile politica del nostro governo
Le strutture ovviamente i piani più grandi programmi di intervento presuppongono strutture adeguate per la loro esecuzione a tale proposito facciamo rilevare che nella maggioranza dei Paesi donatori esistono da tempo strutture altamente specializzate ed adeguate per canalizzare dei fondi disponibili per l'assistenza allo sviluppo
Invece da parte italiana si è tuttora fermi a strutture create con la Legge trentotto del mille novecentosettantanove e valide allorché il contributo italiano lo sviluppo era diossine e modeste proporzioni
Il costo di una struttura adeguata non dovrebbe rappresentare una remora
In quanto come dimostrato l'esperienza consolidata degli altri paesi esso costo sarebbe ampiamente ripagato dalla maggiore efficienza e incisività degli interventi Italia
La scelta dell'intervento
A nostro questi hanno tant'è che l'organismo preposto dal nostro governo l'assistenza allo sviluppo
Dovrà avere competenza e strutture tali da poter effettuare un'analisi approfondita di quei settori dell'economia e della tecnica e degli anni maggiormente qualificati per interi tempi efficaci e specifici nei Paesi emergenti
Al tempo stesso tali strutture dovranno essere in grado di analizzare le situazioni socio economiche e i piani di sviluppo dei Paesi con i quali si coopera
Utilizzando al massimo grado l'esperienza e la conoscenza delle organizzazioni internazionali specializzate nei vari settori
Ciò comporta evidentemente
Anche una ristrutturazione e un rafforzamento della rappresentanze permanenti italiani presso le varie organizzazioni internazionali
Ed un maggiore coordinamento delle stesse con gli organi di governo centrali in funzione della politica italiana l'assistenza allo sviluppo
La qualificazione dell'intervento noi siamo perfettamente d'accordo con quanti titoli salvare in via urgente la vita di milioni di esseri umani che rischiano di morire di fame
Rileviamo tuttavia che questo tipo di aiuto sebbene urgente ed indispensabile allo stato attuale non affronta il problema la radice quel che serve che noi con vigore proponiamo al nostro governo e che le risorse del nostro Paese siano indirizzati di preferenza verso programmi e progetti di sviluppo
Mirante a creare in loco un'autosufficienza alimentare ed economica in condizioni di dignità e di indipendenza
A tale scopo riveste fondamentale importanza la formazione dei quadri tecnici nell'East negli stessi Paesi beneficiari in funzione delle esigenze e delle tecnologie che l'Italia è maggiormente in grado di trasferire è ovvio a tale punto che si pone per il nostro governo il problema della utilizzazione razionale ed efficiente di quanto gli italiani e delle esistenti istituzioni qualificate
Così come quello della formazione di nuove leve specificatamente preparato per questo nuovo tipo di lavoro
Una maniera molto efficace per poter preparare qualificare i futuri tecnici italiani e quella di espandere l'attuale programma italiano degli esperti associati presso le varie organizzazioni internazionali come fanno con lungimiranza da decenni molti altri Paesi donatori
Questi esperti associati costituiranno a medio termine la fonte per il naturale ricambio di tecnici italiani qualificati di programmi bilaterali e multilaterali l'assistenza che hanno
La mobilità di quadri tecnici italiani
Era di chiudere allo stato attuale il è che temevano che volesse dedicarsi ad un'attività di assistenza allo sviluppo bilaterale multilaterale a meno garanzie per il suo futuro di un qualunque altro lavoratore Teramo sindacalmente pro
Al fine di poter reperire il maggior numero di persone disposte a svolge un'attività continuativa curante perché io più o meno lunghi il contesto la coprente della cooperazione internazionale e necessario che ne hanno già quanto disposto la legge mille centoquattordici del sessantadue che è valida solo per il per gli statali siano emanate norme di garanzia più organiche specifiche anche nei confronti di quelle contenute la Legge trentotto del settantanove
Pettenò avendone settarie permette il distacco dagli enti
Di mantenere per qua per abbreviare di mantenere ridare loro un concerto una certa garanzia di gli enti interessati dovrebbero essere quelli parastatali a partecipazione statale diritto pubblico regionali e territoriali ed anche i privati interesse nazionale
Nello stesso tempo bisogna considerare nella rendendola più di a per questi funzionari che va a lavorare il reinserimento degli scatti di anzianità
La per il pensionamento nell'ambito il diritto enti in poi il diritto di un ricevimento nel mondo del lavoro dovrebbe essere riconosciuto anche coloro che hanno svolto e svolgono vanno a svolgere di propria iniziativa un lavoro presso le organizzazioni internazionali o per conto di quiete i paesi in via di sviluppo
Durante le due ultime legislature è stata presentato presso la Camera deputati una proposta di legge attualmente a mille seicentoquarantuno che propone di equiparare il servizio prestato presso le organizzazioni internazionali al servizio prestato per l'abitazione pubblica
Però e si augura che al più presto questa proposte di legge sia approva
Quanto altre nazioni hanno questa hanno questa garanzia che noi non abbiamo infine per concludere vorremmo sottolineare il grande disappunto che anche noi che lei Doi abbiamo avuto per la mancata presenza del nostro governo alla conferenza di Cancun a tale proposito e siamo convinti che detta esclusione non è imputabile ad un mancato riconoscimento del quartetto delle qualità tecniche il nostro Paese e neppure a ad un disinteresse politico del nostro governo per i problemi dello sviluppo
Riteniamo
Chi detta esclusione vada ricercata in una continua assenza e disinteresse degli organi operativi del nostro governo per i grandi organismi internazionali dove si dibattono e si approfondiscono i grandi temi politici sociali economici
E tecnici nel mondo di oggi dove vengono create le premesse vedi gruppo di settantasette persino di polvere interne
A questo punto aggiunge vivamente che come causa concomitante la mancanza fino ad ora si può considerare quel programma operativo di assistenza della tenuta da italiani così come ha tuonato dando la maggioranza e per i donatori a questo punto noi l'unica cosa che possiamo auguranti e che questa conferenza
Ossa dare un contributo fattivo affinché la presenza dell'Italia mille contesta gli organismi internazionali sia più efficace e più sostanziosi grazie signor presidente grazie
La parola
Allora dottor Giorgio cioè per atti delle mi seguirà dottor Giovanni Bisignani dell'IRI ricordo agli amici che sono sulla porta che se si intrattengono a conversare disturbano l'ascolto perciò le pregherei di sgomberare
Il fondo per la strada la parola al dottor Giuseppe era
Nella seconda giornata di un convegno così compatto e così articolato non c'è evidentemente posto ad un intervento basato su considerazioni di ordine generale che pure sarebbe utilissimo fare quindi
Tenuto conto della mia attuale
Posizione aziendale limiti però ad un solo aspetto quello dell'energia
Peraltro come ha citato l'onorevole Granelli senatore Donelli stato di un aspetto tutt'altro che trascurabile
Essendo l'energia comunemente definita il motore dello sviluppo
Non solo dei già sviluppati ma soprattutto Orobie devono ancora sviluppata
A questo punto però occorre chiedersi immediatamente
Cosa possono fare i Paesi emergenti
Meno sviluppati meno avanzati nell'affrontare questo problema e che cosa possono fare i paesi industrializzati per aiutarlo
In e petti di Paesi meno avanzati incontrano nella ricerca di risorse petrolifere
O non petrolifere ostacoli fondamentali ma ne ricordo due soli due soli gravissimi
La spinta dei Paesi industrializzati e intensificare gli sforzi di ordine minerario industriale sul proprio territorio
La prassi seguita dai Paesi esportatori di petrolio di richiedere i Paesi industrializzati assistenza e sostegno nel campo energetico come condizione Ferrea
Di stabilire rapporti di fornitura di idrocarburi sensi infatti
Questi Paesi chiedono sempre più insistentemente un apporto di uomini per tecnologia mezzi materiali
E di una partecipazione a rischio dalla prospezione mineraria
Ed anche una partecipazione allo sviluppo di fonti alternative di energia per i quali essi fra l'altro non dimentichiamolo dispongono di di bordo imponenti risorse finanziarie
D'altra parte abbiamo assistito nel corso degli anni settanta ad uno spostamento notevoli di mezzi umani e materiali
Dei controllati dai Paesi industrializzati personale più sicure definite come tali quelli non appartenenti ai tredici Stati dell'opera
Ma è proprio a causa di questo fenomeno che i tredici Stati dell'OPEC chiedono oggi in modo pressante cogente pesante l'intervento dei Paesi importatori di petrolio per sviluppare l'esplorazione e la produzione petrolifera nelle proprie aree o anche e questo è un fenomeno più recente più sofisticato
Interno impari promettenti di paesi terzi
Cioè assistiamo al fenomeno per cui Paesi produttori di petrolio stanno già pensando a trovarsi il petrolio in paesi
In aggiunta a ciò essi sempre più pensosi del dopo petrolio stanno investendo ingenti somme nella ricerca e sviluppo delle fonti alternative in primis dell'energia nucleare
In questa dura competizione per le energie vecchie e nuove possibilità reali dei Paesi più poveri di risorse di attuare una diva Strategia Energetica sono evidentemente di vita
Del seminario svoltosi a Vienna la settimana scorsa
Dell'OPEC con la partecipazione di una scelta rappresentanza di uomini politici da operatori economici di molti Paesi
Nono ecco oltreché Opel è stata ribadita da parte degli stati esportatori di petrolio la nota tesi secondo la quale essi si riconoscono parte dalla mascherare nota sotto il nome di Sud dei paesi poveri e in via di sviluppo
In contrapposizione con l'area del Nord industrializzato e ovviamente ricco e coerentemente i Paesi dell'OPEC hanno ripetuto il loro rifiuto ad un dialogo con i Paesi consumatori di petrolio fuori del quadro
O del contesto no su
Tra i problemi per la soluzione dei rituali i Paesi OPEC offrono il loro sostegno ai Paesi confratelli del sud
Sprovvisti di risorse energetiche è emersa appunto in primo luogo l'intensificazione degli sforzi diretti verso l'obiettivo dell'autosufficienza o dalla minor dipendenza energetica
Ha incontrato il favore generale la politica iniziata con qualche successo in questo campo dalla Banca Mondiale
Sono stati scambiati buoni propositi tra rappresentanti dei Paesi petroliferi rappresentante dei Paesi industrializzati sulla necessitanti sull'urgenza di assistere incrementare la collaborazione ai Paesi le novanta
Ma al di là delle generose intenzioni pubblicamente manifestante avviene in altra sede
In ordine a cui io prima accennato restano in gran parte insomma
Ossia la scarsità relativa dei mezzi da dedicare allo sviluppo energetico dei Paesi emergenti afflitti da difficoltà economiche finanzia ed il costo elevato in termini sia assoluti sia relativi che comporta una politica di attiva ricerca petrolifera nelle aree meno favorite dalla natura
Da studi recenti si rileva che le risorse provati idrocarburi dei paesi in via di sviluppo dedito all'Idroscalo Uribe ci sarebbero altri esempi tempo non lo consente e esclusi quelli del no perché rappresentano solo il due per cento del totale mondiale
Le indagini geofisiche sono effettuate in misura di vita le aree sedimentarie sono assai poche spore insufficiente esplorazioni proprio da alcuni dati
Trecento pozzi per mille chilometri quadrati negli statuti cento posti nella media dei Paesi industrializzati solo due posti due per mille chilometri quadrati nei paesi in via di sviluppo importatori di petrolio
Se si dovesse affidare al libero gioco delle forze economiche
Il futuro energetico dei Paesi meno avanzati questi ultimi continuerebbero ad uscire soccombenti
Dal confronto con i paesi sviluppati
Anche il sostegno finanziario per la banca mondiale potrebbe non bastare
Di fronte alla vastità di fabbisogno dalla già accennata difficoltà di reperimento dei mezzi materiali e batteria
Occorre che gli Stati che come l'Italia attribuiscono al superamento del divario tra Nord e Sud la giusta importanza ai fini bella per noi indispensabile ripresa degli scambi mondiali
Occorreva acquistati operino la direzione di una cooperazione programma
A medio e lungo termine che copra nello stesso tempo un bilanciato intervento degli stampi
Uno sforzo coordinato non solo di trasferimento ma di sviluppo in Comune di tecnologie e non soltanto quelli appropriate parola che spesso nasconde un significato molto limitativo
Ingiustamente limitativo per i Paesi che devono ricevere queste tecnologie
Un rapporto sistematico di formazione dalla mano d'opera e dico
Questa mia dalla partecipazione a programmi a lungo termine di cooperazione e particolarmente congeniale alle
Da più di due decenni
Lei mi agisce come impresa integrata e non semplice holding finanziaria
Ma impresa strutturata in un insieme di forze aziendali differenziate
All'estero in condizioni nelle quali può coprire con le sue specializzazioni diversi settori a seconda delle diverse fasi di esecuzione di programmi a medio prego avvocato
In questo senso levi è stato e dovrà continuerà ad essere ancor più nel futuro un fattore essenziale dello sviluppo dei rapporti economici del Paese con l'estero
Questo compito di propulsione
Che si applica anche ai Paesi emergenti meno dotati di risorse deve coesistere peraltro con il ruolo fondamentale dell'ente
Per cui tutte le società del gruppo sono impegnate anzitutto e soprattutto al sostegno dall'azione di approvvigionamento energetico del nostro Paese ma poiché in questa attività non è più soltanto commerciale non può più essere soltanto mercantili ma esige il mantenimento di una fitta rete di rapporti con i Paesi fornitori
E con tutte le aree economiche del mondo la conseguenza è che sia pure in varia misura venti e coinvolto e deve essere coinvolto profondamente ma la politica dello spreco
Ovviamente la responsabilità primaria e fondamentale dell'ENI come strumento dell'approvvigionamento energetico dei ritardi non lascia spazi molto ampi ed iniziative di cooperazione con Paesi emergenti senza risorse emerge ciò nonostante neri non ha mai esitato ad assicurare una qualificata presenza nelle aree in cui la ricerca di Ferrari a ragionevoli prospettive di redditività degli investimenti in condizioni di rischio accettabile
Ciò non basta
Le società di servizio dell'ENI Nuovo Pignone stampe oggetti Saipem comari hanno dato ad un forte numero di Paesi in via di sviluppo
Un apporto di assistenza tecnica di forniture di impianti di prestazioni di formazione ed addestramento
Che tengono viva efficacemente in tutti i continenti questa tradizionale immagine terzomondista Chiellini si è da tempo assicurarle costruito grazie
Grazie dottor anche per
Ha tenuto al tempo concesso ed ora la parola rappresentante del diritto il dottor Giovanni Bisignani
Per quali a disposizione suggerisce subito di entrare nei temi concreti dell'intervento restituirlo in questa conferenza nazionale ha luogo ogni momento singolarmente appropriata
Si è infatti all'indomani del vertice di Cancun che sembra aver realizzato i presupposti una ripresa del dialogo nord-sud
La direzione estero dell'IRI
Nata quest'anno
Intende svolgere un'azione tesa a valorizzare la presenza del gruppo sui mercati internazionali
Gli ha subito compreso il ruolo e l'importanza che la funzione cooperazione a dell'interscambio commerciale attuale
Del resto il nostro impegno nel campo della cooperazione allo sviluppo e dilata tutt'altro che recente e deriva da una particolare consolidata vocazione ad operare anche con finalità di promozione della crescita economica e industriale nelle aree meno sviluppate sia che si tratti del nostro Paese sia che si tratti dei rapporti del gruppo con i paesi in via di industrializzazione
è opportuno ricordare che la prima iniziativa IRI di cooperazione tecnica industriale internazionale il corso di perfezionamento alle funzioni tecniche direttive aziendali la cui porta risale ormai al mille novecentosessantadue
Si sa che erano tempi nei quali difficilmente si riscontrava una piena consapevolezza delle interdipendenze tra i sistemi economici del peso politico ed economico che negli anni successivi avrebbero assunto molti paesi soprattutto quelli dotati di materie prime
Sì oggi pienamente consapevoli della necessità che l'economia italiana operi la propria riallocazione produttiva in funzione della incidenza attuale e prospettica delle nostre produzioni nel quadro degli scambi internazionali
L'apparente pertanto contraddizione tra il ridimensionamento di alcuni settori maturi e l'opportunità di favorirne la crescita nei Paesi dotati di maggiore risorse naturali
E quindi in effetti è in linea con la figurazione sempre più precisa di un nuovo assetto economico e produttivo a livello mondiale
Appare assetto l'industria italiana possono e devono dare il massimo contributo
In particolare il gruppo IRI è ben cosciente del ruolo che è chiamato a svolgere sui mercati internazionali proprio in Pericu di questa sua natura polizia Doria
Questo impegno come noto consiste accanto alla progettazione e costruzione di impianti nella cooperazione all'avviamento e alla gestione fatto sempre più sentito
Dei paesi in via di sviluppo nella creazione di società miste nella realizzazione di accordi di cooperazione globale anche a carattere Lulic settoriali per l'appeal fornitura di quelli che oggi vengono definiti sistemi integrati
Tutto l'ampio fronte su cui si articola tale problematica
Vivi anche sul piano operativo pasto ha posto particolare attenzione ai rapporti nord sud per incrementare ulteriormente la propensione del gruppo a stabilire relazioni preferenziali con i paesi in via di sviluppo
La filosofia che guida l'azione dell'istituto e della quale un ruolo di enorme rilievo spetta proprio alla funzione di sviluppo della cooperazione si svolge nel perseguimento di diversi obiettivi che cercherò di sintetizzare
Innanzitutto l'analisi approfondita di tutti quei fattori economici sociali e politici che possono favorire una crescente penetrazione nelle grandi aree geografiche
Quindi l'elaborazione di un preciso quadro di riferimento nel quale poter sviluppare un'azione appropriata e specificatamente caratterizzata da letto in Curia Rita del quadro stesso
Infine la possibilità di orientare le scelte del gruppo in tema di politica internazionale sulla base di una serie di priorità stabilite attraverso una costante opera di stimolo e coordinamento dei diversi potenziali apporti delle finanziarie del gruppo
In questa strategia così sinteticamente che l'inviata è facilmente intuibile come la funzione di cooperazione svolga un ruolo di primario interesse
Ma per dare un valore preciso e concreto alla realtà nuova che sta emergendo desidero citare soltanto alcuni dati significativi tra il mille novecentosettantanove mille novecentottanta il fatturato estero del gruppo IRI è aumentato da circa quattro mila ottocento miliardi a circa sei mila miliardi
E nel mille novecentottantuno supererà largamente gli otto mila miliardi una crescita percentuale nei tre anni di oltre il sessantacinque per cento
La quota di fatturato di del gruppo e questa è una cifra ritengo particolarmente interessante e significativa
In questa sede destinati ai Paesi in via di sviluppo e passata dal trentasei virgola otto per cento del settantanove al trentanove virgola sei mentre la quota corrispondente dell'esportazione italiana verso tali Paesi è diminuita del ventuno virgola cinque per cento al venti virgola tre
Poi che uno degli impegni salienti dell'IRI sarà quello di sviluppare nell'ambito delle più ampi strategie di gruppo le iniziative di cooperazione vorrei chiarire quale conserviamo la possibilità e la natura di tale impegno
Le attività di cooperazione allo sviluppo si caratterizzano essenzialmente come si è detto per i loro obiettivi di trasferimento di tecnologia di nuova mediante i vari strumenti operativi tra Paesi a diverso livello di sviluppo
Quando operazioni di questa natura vengono promosse da gruppi integrati
è comprensibile che si debbono rispondere anche a finalità connesse al consolidamento e allo sviluppo della presenza internazionale del gruppo in più in generale dell'industria italiana per l'azione di stimolo che gli enti a partecipazioni statali possono corta
Con queste convinzioni e in un'ottica propositiva appropriata agli obiettivi e ai contenuti di questa conferenza mi sia di consentito di concludere con alcune osservazioni
Vorrei attirare brevemente l'attenzione su due aspetti salienti nel quadro delle attività di cooperazione allo sviluppo
Il primo è dato dalla fase di studio del ciclo di realizzazione di progetti
Le capacità italiane in questa direzione sono sicuramente di primo rango ed è fuori discussione la necessità di pervenire ad un inserimento nell'Estadio dipinti azioni delle iniziative
E necessario dunque continuare nel potenziamento delle che svolgono funzioni di consulenza che rappresenta uno strumento di penetrazione nei mercati in quanto consentono di prendere esatta conoscenza e delle diverse realtà ed è lì diverse esigenze dei Paesi nei quali si va a operare e questa è la garanzia per un proseguimento di tali rapporti
In questa direzione si è mosso
E pensa di incrementare ulteriormente questo tipo di attività il dipartimento per la cooperazione del ministero degli Esteri acquisito in questo campo una solida esperienza
E l'incremento dei mezzi a disposizione per il supporto dell'attività di consulting potrà quindi esprimersi rapidamente in una intensificazione dell'iniziativa italiana a livello bilaterale e multilaterale
L'altro settore fra l'altro richiamato anche poco fa è quello della formazione
In ambito IRI opere occasione continua di collaborazioni con il ministero degli affari esteri e con organismi internazionali quali il nido
Sensibile all'importanza del fattore umano nel processo di diversificazione economica e di diffusione delle tecnologie per rendere efficace l'appropriazione dire ha però bisogno di un quadro di riferimento preciso e ha bisogno di un adeguato supporto governativo
Perché bisogna essere chiari su un certo punto è su questa tematica
La possibilità di essere concorrenziali sul mercato internazionale specialmente per questi progetti di grandi dimensioni è strettamente connessa non soltanto alla possibilità di offrire prodotti e servizi tecnologicamente avanzati
Ma anche di un'azione che vede gli imprenditori sia pubblico che privato
Non isolato bensì teso a svolgere la propria politica in costante accordo con gli strumenti governativi
A questi fini il dipartimento della cooperazione allo sviluppo che ha già dato prova di cogliere con efficacia i problemi del momento appare strumento idoneo a realizzare la sintesi dei fabbisogni di Paesi emergenti e le richieste di supporto degli operatori
Questa sintesi necessità unitamente al supporto sempre assicurato dal ministero del Commercio con l'estero da un lato di una informazione sulle situazioni dei Paesi beneficiari e sulla posizione degli altri organismi di finanziamento
Dall'altro la certezza di una rapidità per quanto riguarda i rapporti e gli esami delle iniziative proposte il tempo purtroppo in questi iniziative è un fattore determinante per battere una concorrenza internazionale sempre più agguerriti
Desidero per vent'restare dei dieci minuti e non sono passati assolutamente esprimere un particolare ringraziamento agli palmo che ha permesso di un momento particolarmente delicato ma particolarmente importante in questo contesto economico nazionale
Un ampio scambio di idee di vedute delle quali sono certo si terrà conto senz'altro nelle sedi interista grazie
Grazie al colpì Silvia mi farò odiare per la severità con cui interrompo gli oratori ma credo che questo sia necessario la parola Franco Foschi per la facoltà comparative
Dando alla limitazione del tempo
Spero la presidenza mi consentirà poi di presentare un testo più ampio e per iscritto gli atti e quindi mi attengo strettamente all'essenziale
Parlando in rappresentanza
Della Confederazione delle cooperative italiane
Del resto la cooperazione tecnica allo sviluppo
Ha mutuato in qualche modo la sua denominazione dall'idea e dall'esperienza in cooperativa
Il recente importante rapporto leggo
Quasi testamento
Di questo personaggio della cooperazione che è scomparso appena un mese dopo aver tenuto la sua relazione al congresso dell'Alleanza cooperative internazionale a Mosca alla fine dell'ottanta
Rilevava tra l'altro che le cooperative che hanno sviluppato a livello nazionale importanti organizzazioni presentano una certa debolezza a livello internazionale e hanno una certa difficoltà a superare le frontiere nazionali per prendere un respiro transnazionale
Né si può negare che le iniziative condotte con la formula cooperativa nei decenni precedenti
Anche nel nostro Paese utilizzando
La
L'apporto la collaborazione del dipartimento
Non sono sfuggite alla tendenza generale ad accrescere complessivamente lo scarto tra ricchi e poveri su scala mondiale
è naturale del resto gli anche movimento cooperativo uno scoppio alle conseguenze dell'esclusione di latte della
RAI dei rapporti esterno Ovest nord-sud e su su né si può dimenticare che solo la caduta dei miti su cui sono falliti i primi decenni dello sviluppo può determinare l'avvio di una nuova strategia e questa potrà essere più rispondente all'idea e all'esperienza cooperativa più matura
Un movimento cooperativo tenti go
Ero e caratterizzato
Da una grande pluralità di idee di convenzioni convinzioni
E ciò serve alla strategia dello sviluppo
Ma questo si fa con la gente del movimento con le popolazioni
Non con gli agenti vista se Nomentano l'assistenzialismo e la burocratizzazione e
Cooperativismo sotto questo profilo rischia di diventare un peso per la società ecco perché mi pare di dover ricordare qui il senso della raccomandazione centoventisette l'Organizzazione internazionale del lavoro
I governi dei Paesi in via di sviluppo dovranno adottare mettere in atto una politica nell'ambito della quale le cooperative riceveranno aiuto incoraggiamento di natura economica finanziaria e tecnica
Giuridica e altro senza interferire nella loro indipendenza
Anche in questo senso occorre che la strategia italiana operi scelte che garantiscano un reale libero rapporto tra i nostri movimenti e quelli dei Paesi nuovi per operare per lo sviluppo
Non illusoriamente
Spesso si è fatto credere che la cooperazione
è figlia della povertà la necessità
L'arma della miseria di conseguenza si dovrebbe trovare un movimento cooperativo tanto più sviluppato nei Paesi poveri
E questo non è
E che l'idea cooperativa e antica fa pure parte della tradizione culturale di molti dei paesi in via di sviluppo
Ma è molto complessa a manovrare
Fare cooperazione non può significare né centralizzazione burocratica né pianificazione d'ufficio
Nel trapianto di Modugno e movente richiede invece una programmazione di partecipazione una fase di orientamento identificazione dei ritmi impossibili dei gruppi interessati dei loro livelli di aspirazione delle priorità
E il tutto va condotto con grande flessibilità e capacità di ascolto
Vi sono condizioni di partenza ineguali
Locali sociologiche di struttura di risorse che distinguono i singoli Paesi e quelli sottosviluppati da quelli sviluppati
Vanno conosciute misurate per superarle con progetti efficaci in cui la solidarietà e l'Inter cooperativa
Per dirla con De Rossi
Può contribuire passando da una pura e semplice organizzazione cooperativa un movimento cooperativo vede però
La cooperazione internazionale dunque
Può usare lo strumento cooperativo non perché esso è strumento del sottosviluppo logori utile nelle realtà nel sottosviluppo ma perché è un movimento cooperativo
Un movimento cooperativo causa sviluppo
Che è come dire che dove c'è sottosviluppo c'è poca cooperazione meno c'è sviluppo e meno c'è cooperazione
Fare della cooperazione con i poveri per i poveri con gli analfabeti per gli analfabeti richiede certo un sostegno una strumentazione su cui si possa far leva perché gli uomini interessati possano migliorare la loro propria condizione
Come diceva l'assalto ci vuole una scala per salire in cima una torre ma essa non elimina lo sforzo di salire i gradini
Occorre dunque il sostegno all'iniziativa e cooperative credito promozione tecnica formazione educazione cooperativa perché poi ciò ci possono maturare la loro capacità di autodeterminazione
Se non si capisce questo c'è un Paese un'agenzia non sono interessati a un vero sviluppo cooperativo il progetto deve essere definito diversamente e valutato in una prospettiva di Venezia analogamente le organizzazioni cooperative dei nostri devono rinunciare a Lecce cooperative o ai subappalti di progetti e devono invece giungere al coordinamento dei progetti di sviluppo cooperativo in una strategia a medio e lungo termine che alla domanda quale sviluppo
C'è già la risposta ai due grandi rischi dei Paesi poveri l'esodo rurale e la sottoproletari d'azione delle grandi città
Eccoci dunque le grandi scelte di priorità su cui il movimento cooperativo può portare il suo contributo alla strategia dello sviluppo
Nell'assise mondiale della Alleanza cooperative internazionale a Mosca leggo affermava l'esigenza di colmare lo scarto tra produzione e consumo ricordando che non a caso il primo magazzino di forse dei
Nel mille ottocento quarantaquattro offriva le derrate alimentari di prima necessità
La prima priorità del nostro impegno e l'agricoltura e l'alimentazione
Cooperative per nutrire chi ha fame e quindi i programmi di sviluppo delle cooperative che raggruppano i contadini e i piccoli produttori del Terzo e Quarto
Recentemente un dirigente del movimento cooperativo latino americano mi confermava che riforme la riforma agraria e lo sviluppo di molti Paesi
E sa significa cooperativismo Massini
Quei programmi integrati e sul posto
Occorre poi come seconda priorità moltiplicare le cooperative di lavoratori per una nuova risposta ai problemi dell'occupazione una diretta partecipazione che una nuova rivoluzione industriale
La terza scelte che coincide con quella dell'Alleanza cooperativa internazionale da noi condivisa e per la realizzazione dei villaggi cooperativi nelle città per la costruzione di una sorta di comunità cooperativa ricompresso cooperativo polivalente
Che non sia momento operativo che sia momento operativo
Di solidarietà di responsabilizzazione delle persone di valorizzazione delle risorse di educazione all'anti consumismo di costruzione della Città del duo
E chiaro infine che l'educazione cooperativa non è solo un campo d'attività ma è un principio cooperativo che consente anche di realizzare quelle micro strategie di settore che oggi devono sostituire il fallimento dei grandi piani economici
Dette queste cose sono convinto che il movimento cooperativo italiano per quanto possa e debba impegnarsi nella strategia
Per lo sviluppo non potrà certo occupare molti spazi
E ciò deve cogliendo lo spirito della legge trentotto consolidare il suo naturale collegamento con le forze sindacali e soprattutto con quella grande fonte ideali e di esperienze che il volontariato incerto motore la matrice della cooperazione d'altro lato l'organizzazione cooperativa dovrà avvalersi di momenti di collaborazione tecnica con l'impresa ma svolgerà il suo ruolo autentico si ricorderà
Che senza voler contrapporre l'industria l'agricoltura è pur vero però che è più facile fa nascere ho finito
Una ciminiera che cambiare la produzione agricola e che soprattutto è necessario lo sviluppo risolvere i problemi della fame dell'analfabetismo per dare i popoli prospettive di pace di resto
Agli atti
Scusami Caroppo Scrima sapevo essere parziale ricordo a tutti coloro che interverranno che saranno costretti al limite di dieci minuti che potranno per presentare il testo scritto della loro intervento che sarà poi pubblicato negli atti finali
Di questo nostro convegno raccomando a coloro che stanno sulla porta di non parlare perché disturbarlo
Inviterei
I presenti qualora dovessero allontanarsi di approfittare della pausa tra un intervento e l'altro perché alzarsi e muoversi mentre un oratore parla costituisce occasione motivo di disturbo
Ciò detto io la vela do la parola al signor Stefano Palmer che il vizio presidente della Confagricoltura ricordando che subito dopo parlerà il ministro Capri
A mio rischio un secondo per salutare l'onorevole Pietro Bassetti il palmo un ringraziamento manifestazione di ieri essere estremamente diretti di partecipare
Io rappresento la Confagricoltura
Il tentativo apprezzabile di rilancio del dialogo nord-sud in occasione del vertice di Cancun ha messo in evidenza che gli ostacoli disseminati
Lungo il sentiero di quel nuovo ordine economico mondiale sempre invocato restano per intero da superare a partire soprattutto da contrasti esistenti sui veri contenuti dell'evanescente appunto nuovo ordine economico
Che appunto in quella sede che è stato ribadito che la lotta alla fame nel mondo in aiuto alimentare debbono comunque rappresentare l'impegno prioritario
Secondo gli esperti della banca mondiale sono circa ottocento milioni di persone cioè quasi il quarantacinque per cento da popolazione dei Paesi del Terzo Mondo che vivono in condizioni di assoluta povertà i più pessimisti fanno addirittura assurgere questo numero ottocentocinquanta milioni
Milioni di persone che non riescono a soddisfare le più elementari necessità di Dario che vivono sotto l'incubo della fame che non riescono a sconfiggere malattie che per noi l'ormai fortunatamente un ricordo
La soluzione ai problemi dello sviluppo del Sud del mondo
Oltre alla preminente motivazione umanitaria dove comunque basarsi sulla condizione che la sorte dei paesi e di popolazioni geograficamente distanti non è assolutamente disgiunta dalla nostra Manzi ecco la nostra profondamente integrata
Giada lo sapete ci ammoniva nella sua opera la ricchezza delle nazioni che il benessere la felicità di una società non può esistere se la maggior parte dei suoi membri sono poveri periferici
L'espansione degli scambi la sempre più marcate internazionalizzazione ed un modo gli investimenti i progressi delle comunicazioni tanto per citare degli esempi fanno sì che la popolazione a favore dei Paesi in via di sviluppo rappresenta un elemento necessario non soltanto per potenziare le economie di questi Paesi appunto ma anche e soprattutto per promuovere il riassetto di tutta l'economia mondiale
Ed è in questo senso che si è pronunciato il vertice tre capi di Stato della Comunità economica europea il trenta giugno scorso
Lo sviluppo economico è anche particolarmente legato oltre che essere fortemente influenzato la disponibilità di energia tanto più quanto più a buon mercato
E l'impennata dei prezzi che si sono avuti rispettivamente nel settantatré nel settantotto ha provocato gravissime conseguenze sulle già dissestate economie dei paesi appunto in via di sviluppo
La mia organizzazione la Confagricoltura assieme ad altri angoli vi è anche di natura pubblica ha dato vita ad un ente ente per le leggi energie rinnovabili R. Negri
Il cui presidente penso che successivamente interverrà per ulteriori delucidazioni non riteniamo che l'energia rinnovabile potrebbe davvero essere una valida carta da giocare in questi Paesi soprattutto in agricoltura
Potrebbero essere definiti programmi ad esempio per la formazione del pronome specializzati nel campo delle energie rinnovabili in modo da poter effettivamente correlare
Il bisogno energetico alle esigenze di agricolture che sono caratterizzati da un elevatissimo indice di carenze strutturali ed inefficienze e proprio su questi aspetti che penso ritornerà successivamente suo presidente
Il problema alimentare resta in tutta la sua drammaticità
Nei Paesi più poveri andiamo registrando veloce degrado dei terreni delle foreste assieme alla fortissima crescita delle importazioni soprattutto cerealicole
Pensiamo che per che per il trentun paesi meno sviluppati in assoluto al mondo gli acquisti all'estero di grano nella fattispecie degli ultimi vent'anni sono quintuplicati la FAO ritiene che se la produzione agricola mondiale continuerà a crescere con gli attuali tassi di sviluppo gran parte di questi Paesi si troveranno ad affrontare gravissimi problemi
E sarà per loro estremamente difficile per spezzare quel circolo chiuso della povertà soprattutto se dovranno sottrarre sempre più ampie risorse aleggia modeste disponibilità finanziarie che hanno per rivestimenti interni
E risorse sempre maggiori proprio per sopperire al disavanzo delle loro bilance commerciali
E proprio lo sforzo di soluzione di questi problemi che occorre prendere atto spetterà soprattutto all'agricoltura occidentali tra cui anche la nostra il ruolo predominante
Vista l'indifferenza del cosiddetto blocco socialista
è stata a suo tempo contrabbandata come una critica verso il cosiddetto neocolonialismo europeo e degli Stati Uniti d'America ed ai fatti con questa motivazione che l'Unione Sovietica non ha partecipato al vertice sopra cemento la Comunità economica europea può e deve rafforzare migliorare l'appropriazione per l'aiuto alimentare
Alcuni sono già destinati tre quarti degli stanziamenti che da c'è appunto indirizza i paesi in via di sviluppo
Il loro ammontare dal settantacinque all'ottanta e passato da duecentosei a quattrocentonove miliardi di no
La politica dell'aiuto alimentare dovrà prevedere a nostro avviso una gestione pluriennale anche per la costituzione di scarpe di sicurezza dei paesi interessati e questo è un fatto estremamente importante
Una più efficace correlazione con gli effettivi fabbisogni delle popolazioni beneficiari
E la sistematicità dei controlli in particolar modo e anche questo lo riteniamo estremamente importante sulla qualità delle merci che sono destinate a questo aiuto al di là dell'assistenza c'è in ogni caso la necessità di eliminare le strozzature che vincolano lo sviluppo di una produzione agricola in terra di quei Paesi cooperando per far sì che si voltano le loro strutture agricole
Che sono come ho già accennavo prima estremamente inefficiente in quest'ottica sarà necessario che gli stessi Paesi in via di sviluppo pongano in essere comportamenti coerenti evitando di puntare a modelli di crescita che non hanno nessuna connessione con le diverse realtà
Favorendo schemi di sviluppo e di consumo assolutamente impossibili
Sappiamo infatti che in alcuni Paesi si va sviluppando la pratica di alimentare ad esempio porli in questi anni in generale con i cereali
Anche se il divario tra consumo di cereali nelle nazioni prospere rispetto a quelle più povere e da sei ad uno
Riteniamo per questo motivo importante i Paesi beneficiari definiscono una corretta politica per l'alimentazione che serva da ricevimento per l'aiuto alimentare riteniamo perciò estremamente corretta la tesi che sappiamo del resto essere condivisa anche dal nostro governo
Secondo cui la fame nel mondo fa fronteggiata con strategie concertato
Adeguate soprattutto alle strutture socio economiche dei Paesi sottosviluppati in cui si interviene a questi assieme l'aiuto alimentare va assicurata una insiste un'assistenza di tipo strutturale
Che provveda ad esempio per la fornitura diretta del paese di mezzi di produzione qualità utilizzanti sementi macchine tecnologie di immediata e soprattutto di facile applicazione
Ho particolare merito l'impegno del governo italiano annunciato nel vertice tra i Paesi più industrializzati che si è tenuto nel luglio scorso a Ottawa si è tradotto in un ventaglio di iniziative
Nel nostro Paese gli stanziamenti previsti per l'allora cammina sotto sviluppo nel mondo per il periodo che va dall'ottantuno all'ottantatré ammontano a quattro mila settecento miliardi che verranno integrati mila miliardi per portarlo nel mille novecentonovanta la percentuale dello zero sette sul Bilancio intessono il il nostro prodotto interno lordo
Di questi fondi all'incirca la metà adeguato al settore agroalimentare
Abbiamo sempre respinto come organizzazione in tutte le sedie in ogni occasione
E anche queste con estrema fermezza la concezione che purtroppo si va sempre più largo anche ai progetti di riforma della politica agricola della Comunità economica europea
Di considerare le eccedenze agricole come un evento da paventare è un assurdo riteniamo di fronte alle sacche di malnutrizione di povertà e continuano ad esistere in troppe aree del nostro mondo
Crediamo fortemente che l'agricoltura italiana posso dare un contributo affatto trascurabile per gli aiuti alimentari ai Paesi più poveri gli ortofrutticoli ad esempio prodotti della vitivinicoltura
Potrebbero senza dubbio extra destinati alle popolazioni che hanno fame
Se venissero correttamente meglio di quanto si fa anche il nostro Paese trasformate Inzucchi marmellate comunque in prodotti derivati è simile abbiamo già richiamato l'attenzione del governo su questa possibilità e riteniamo che uno specifico programma posta è finanziato già con i fondi disponibili e perciò con un particolare per porre che abbiamo appreso dell'intervento per tenuto proprio ieri alla Camera dal ministro Colombo nel dibattito sulla fame nel mondo
E il Governo intende ora agire offrendo ai Paesi sottosviluppati nuovi tipi di prodotti alimentari quali conserva e succhi di frutta li utilizza
Ed è appunto con ancora maggior fervore in questa sede dico che gli agricoltori italiani che rappresento ma possono e poggiano dare il loro contributo nella irrinunciabile nota alla fame nel mondo vere grazie
Grazie era la parola al ministro Capria che ringraziamo per aver accettato il nostro invito
Per il discorso che ancora pronunciare prego i presenti di prendere posto e in fondo alla sala disturbare la parola al ministro Capri
Ad esempio anzitutto di credito papere
Ricordo che è un ringraziamento
Al Presidente
Per le cortesi espressioni con la quale ha voluto presentare avverto peraltro un non dirò un fastidio ma certamente un imbarazzo
Ad affidare il mio intervento allo spreco
Avendo anche alla questo scorcio di dibattito
Potuto registrare stimoli di grande significato in una problematica come quella che qui si discute
Determinano stimoli che suscitano riflessioni mediante risposte
Così è stato almeno per me per l'intervento dall'onorevole Granelli che mi è parso sintetizzare in un affresco abbastanza significativo le problematiche peraltro drammatiche su cui credo si misuri vero la frontiera
Dalla democrazia
E dalla democrazia e dal mondo
Dall'inizio degli anni settanta
Con la crisi dell'ordinamento monetario internazionale e l'aumento del prezzo del petrolio i paesi industrializzati sono stati costretti dalla forza delle cose a misurarsi con i problemi nascenti nei più angusti limiti allo sviluppo
Il ciclo di espansione avviato dopo la crisi del ventinove che ha visto consolidarsi la seconda rivoluzione industriale ed è stato guidato dalle politiche keynesiane e dalla ideologia dallo Stato dal benessere appare esauriente
L'eredità che ne deriva è certamente gravoso la crisi dalla crescita dei Paesi industrializzati
Caratterizzata dal combinarsi di inflazione e disoccupazione non è dominante con gli strumenti di manovra macroeconomica dalla tradizione keynesiana
Ma esige profonde modificazioni strutturali dell'economia sia nei settori produttivi sia in quello dei servizi sociali e degli investimenti di pubblica utilità posti in forse dalla crisi fiscale dello l'esperienza compiuta
Sia pure al di fuori di un disegno complessivo cocente
Nel corso del decennio Settanta mostra come nel complesso i paesi industrializzati dell'Occidente bevono respinge o almeno contenere entro limiti tollerabili la tentazione protezionistica la ricerca di una soluzione chiusa all'interno del sistema delle aree forti del mondo non solo non è praticabile politicamente ma non è valida sul terreno economico
Il dialogo fra nord e sud del pianeta e imposto da un grado di interdipendenza Faria di Paesi industriali e Daria del sottosviluppo che costituisce un dato non reversibile
Le più recenti riflessioni
Sul sottosviluppo segnano
Il passaggio da uno scenario catastrofico che sembrava poco alla dimensione dei problemi al di là delle possibilità di di dominio delle scelte consapevoli
Ad uno scenario grave drammatico ma tale da consentire ad una cocente azione politica indicati individuare obiettivi irraggiungibili e percorsi concreti
Un recente lavoro di Sylos Labini sottolinea che il ventennio mille novecentosessanta mille novecentonovanta nonostante la tendenza protezionistica emersa in alcuni decimi da alcune decisioni di Paesi ufficializzati dopo il mille novecentosettantaquattro e caratterizzato dalla espansione dal commercio internazionale alimentato dai paesi sottosviluppati
Il valore assoluto delle espropriazioni dei Paesi arretrati per su quelli industrializzati è cresciuto di circa il dieci per cento l'anno ed ha interessato non solo i prodotti minerari delle materie prime ma anche i prodotti industriali
Le esportazioni dei prodotti industriali che nel mille novecentosessanta rappresentavano solo l'undici per cento per le esportazioni totali ai Paesi arretrati
Oggi rappresentano oltre il trenta per cento e la tendenza all'aumento appare costante
L'espansione del mercato con il mantenimento di condizioni di economia per costituisce un presupposto essenziale per non contraddire le potenzialità positive dei Paesi in via questa constatazione non ci conduce a sottovalutare la drammaticità dei problemi del sottosviluppo che premono nell'immediato e si proietta in assenza di una grande politica di cooperazione e sviluppo nel medio e nel lungo periodo
Primo fra tutti il problema dalla fama del no
I dati dalla FAO mostrano che la disponibilità media per l'individuo intervenissi Paesi sottosviluppati al reddito basso
La fascia del cosiddetto quarto mondo sono inferiori ai livelli considerati necessari l'insufficienza è del venti trenta per cento nel caso delle calorie e del trenta quaranta per cento per le proteine
Il superamento di dalla drammatica carenza indica secondo valutazioni sempre dalla FAO un aumento da la disponibilità media individuale di prodotti alimentari nell'ordine del trenta cinquanta per cento
Al problema dalla frana si collega a quello democratico
Che sono note le dimensioni di questo tra ma una speranza viene dagli effetti che iniziano a derivare dalle politiche democratiche alto attuata da un crescente numero di Paesi specie dall'Asia che hanno portato ad una riduzione del tasso di natalità anche i problemi dei limiti allo sviluppo
Posti in luce dall'inizio dal passato decennio dal Polo dal Club di Roma con tanta meritoria lucidità non appaiono più come destinati ad approdare alla catastrofe l'inquinamento e la riduzione dei soli o esaurimento di risorse minerarie appaiono attenga la portata delle capacità tecnologiche ed economiche dal mondo industriale
Queste proposizioni di ragionata speranza non devono far credere ad un facile approdo all'ottimismo al contrario essi vogliono opporsi con un richiamo severo alla ittica dalla responsabilità per i Paesi industrie le profezie catastrofiche possono fornire alibi a soluzioni misura sostanzialmente reazione i problemi per quanto drammatici di dimensione storica sono invece alla portata delle capacità di guida politica intervento programmato per il sistema dei Paesi industriali un questi problemi dobbiamo misurarci nel contesto storico e politico di oggi senza possibilità di fuga nelle nebbie del futuribile la scelta di fondo e quella di una colonia per al cui interno operano strumenti di riequilibrio per la cooperazione e lo sviluppo
All'interno di questa scelta sono egualmente importanti le azioni multilaterali
Da Contursi dall'ambito delle istituzioni internazionali anche rinnovando nel ruolo e La sette e quelle bilaterali per le quali il nostro Paese è venuta sul mento negli ultimi anni nuove e più adeguata responsabilità
Tornerò più avanti si alcuni indirizzi politici essenziali nei grandi gruppi di azione euro ricorda voglio però sottolineare sin da ora dei principi guida
E il sistema delle istituzioni internazionali sembra non difendibile un arroccamento rigido Entry meccanismi e gli schemi organizzativi di tipo monetario tali schemi non possono sopravvivere inalterati doppi mutamenti strutturali degli anni settanta
Si può e si deve accettare accettare una strategia graduale cauta
Ma appare evidente come emerso dalla conferenza di Cancun che si devono trovare canali istituzionali capaci di riflettere il peso politico ed economico acquistato dai paesi del terzo e del quarto mondo e che ci deve sì per correggere una logica puramente macro economica
Di taluni
Strumenti di intervento sopra tutti quelli interni al Fondo monetario internazionale
Per quanto attiene all'impiego delle risorse italiane sul fronte dei rapporti bilaterali occorre saper inquadrare le diverse forme di intervento entro una logica programmata di sviluppo peraltro unitariamente concepito non sono tollerabili compartimento stagno compartimenti stagni fra operazioni puramente finanziarie da un lato e operazioni di assistenza dalla proprio la più aggiornata ricreazione economica e politica
Chiedevo ai tempi nuovi una serie di contributi età con originato una letteratura ormai più che trentennale individua nella unità una politica di sviluppo il necessario punto di equilibrio fra esigenze più immediate e prospettive di medio periodo
Le politiche agricole industriali emergenti dal articolare per progetti dal quattro per la cooperazione con i paesi in via di sviluppo devono inquadrarsi in una visione suscita attrici di crescita endogena ed essere concepite in modo differenziato a seconda delle situazioni e degli stati di sviluppo diverso con una gamma di strumenti ricca ed articolata
Come ha già osservato
La crescita dei Paesi in via di sviluppo sia mantenute nata negli ultimi anni
Sospinta da forze democratiche interne di favorita dal sostegno che i Paesi industrializzati e gli organismi internazionali preposti fra cui la Banca mondiale hanno potuto fornire la crescita tuttavia avuto come risvolto un pesante allargamento dal debito estero dei paesi in via di sviluppo
Allargamento che si è combinato nell'ultimo periodo con un consistente rincaro del costo del denaro aumentando il peso del servizio del debito estero un fenomeno quest'ultimo che rischia di mettere in moto un processo di auto alimentazione dello squilibrio di difficile controllo
La crisi economica si situa o molteplici Interreg interrelazioni di causa ed effetto nel quadro di una crescente instabilità e dei rapporti politici internazionali
E mette in forse soprattutto attraverso il moltiplicarsi dei conflitti a livello locale regionale non solo la possibilità di perseguire un nuovo e più razionale ordine economico internazionale manca la pace e la sicurezza tra il Po
Di fronte a queste difficoltà occorre rifiutare alla tentazione di rinviare a tempi migliori la soluzione dei problemi di riequilibrio sviluppo dei rapporti economici tra Paesi ricchi dei Paesi poveri
Tornare a muoversi fattivamente con coraggio lungo la strada dalla cooperazione significa porsi come obiettivo principale il superamento delle enormi disparità e tuttora
Separano la condizione di vita dei paesi ricchi e dei paesi poveri affrontando innanzitutto il dramma dalla povertà
Rafforzare e sviluppare la solidarietà internazionale
E questa la strada principale che dobbiamo percorrere se vogliamo superare le molteplici occasioni di tensione di antagonismo
Che oggi mettono le rinforza la pace facendo dei Paesi del Terzo Mondo il luogo in cui si scaricano anche il conflitti esterni a creare e derivano dalla politica di potenza detto boh
La pace Intini fece l'assoluzione
Si attiva e nuove adeguata alla complessità dei problemi economici inserite in un quadro di cooperazione sistema
Perché ciò avvenga e necessaria per richiamare due punti fermi che devono stare alla base di una politica attiva di cooperazione innanzitutto va sostenuta la non coincidenza tra i percorsi e dei confini dalla geografia Dallera alleanze politiche militari e quelli dalla geografia dei rapporti economici e commerciale
Non si tratta evidentemente di una scelta utilitaristica
Ma dalla profonda convinzione che all'apertura dei mercati il moltiplicarsi degli scambi costituisca uno strumento insostituibile di trasmissione di te esperienze contenuti democrazia
Per contro la chiusura forzato isolamento di un Paese entro i propri confini
Ed il prevalere di politiche economiche autarchiche comporta sempre inevitabile corollario di involuzioni illiberali anche nella vita sociale e politica
Una politica attiva di cooperazione e innanzitutto deve essere finalizzato allo sviluppo nei Paesi del Terzo Mondo di una propria capacità produttiva
Su questa via proprio la crisi economica che ha colpito il mondo industriale a partire dagli anni Settanta e lo squilibrio monetario internazionale hanno imposto una brusca frenata
I programmi di sviluppo avviati già dagli anni Sessanta hanno portato non lo scorso decennio ad una notevole capacità di esportazione dei paesi in via di sviluppo in alcuni settori cosiddetti maturi
Lo sviluppo dalla domanda delle praterie primi ha successivamente alimentato produzioni di base con processi di verticalizzazione creando potenzialità industriali
La crisi dell'assetto monetario internazionale e l'espulsione dal prezzo del petrolio hanno inferto un duro colpo a questo processo
Da un lato i paesi in via di sviluppo non esportatori di petrolio hanno dovuto far fronte al disavanzo energetico con quote crescenti delle loro esportazioni
Dall'altro lato i paesi industrializzati hanno compresso la loro domanda interna ed hanno teso a difendere i settori di esportazione maturi
Riducendo in ambedue i casi la possibilità di esportazione dei paesi in via di sviluppo
La necessità di ridurre lo squilibrio con l'estero di questi Paesi ha quindi comportato un rallentamento loro processo di sviluppo
Questa situazione di stanno evidenzia profondi scompensi e squilibri dei modelli di crescita seguiti dei paesi in via di sviluppo può essere superata solo attraverso il riconoscimento olfattivo del sistema di interdipendenze della Lega aree avanzate nei Paesi sottosviluppati
La reciprocità degli interessi e il punto
Su cui allunga insistito il rapporto brani
Un più rapido ed equilibrato sviluppo del Sud dove e a vantaggio dall'economia dal noto perché determina l'espansione dei mercati delle nazioni emergenti incidendo in maniera determinante sulla disponibilità di lavoro e le prospettive di impiego dei paesi invece oggi costretti ad una concorrenza spietata su mercati ristretti incapace di pianificare il proprio sviluppo
Per contro
La possibilità per i Paesi in via di sviluppo di partecipare di partecipare ad un più costruttivo trasferimento di risorse dell'incremento dalla loro capacità di importazione dipende fortemente da una condizione di equilibrio delle nazioni industrializzate
Accanto al nostro rinnovato sostenga gli organismi internazionali dobbiamo dunque sviluppare una corrente autonoma di gli accordi di sviluppo di ampio respiro costituiscono la strada per identificare né di una linea di concentrazione degli aiuti e deve correre parallela ad un sostanziale incremento delle risorse finanziarie
Fino a oggi stanziate per la cooperazione allo sviluppo la cooperazione bilaterale la partecipazione ai programmi internazionali gli aiuti urgenti e dire
Troppo spesso l'utilizzo di queste risorse ospite anche se insufficienti si è vanificato per un'eccessiva dispersione risultanti inefficace sia per i Paesi in cui era indirizzato sia per la nostra economia
In questa scelta di tendenziale concentrazione dei paesi e dei programmi i criteri dovranno essere quelli dei reali bisogni dei singoli paesi in via di sviluppo dobbiamo comunque sottolineare e la nostra posizione geografica e storica ci indica il Mediterraneo con un'aria da privilegiare anche per la cooperazione tecnica ed economica sviluppando portamento il dialogo con i paesi a mi soffermerò sinteticamente sugli strumenti gli indirizzi dalla politica di cooperazione se bilaterale e multilaterali i limiti che finora abbiamo incontrato la politica di aiuto allo sviluppo possono e debbono essere volti in positivo
L'Italia conosce trovare volontà politica
Capacità progettuale e risorse da destinare al processo di riconversione che si riveli funzionale nella nuova divisione internazionale del lavoro sia linee di equilibrio interno sia i programmi di sviluppo dei Paesi del Terzo Mondo
Si tratta cioè di costituire con questi Paesi rapporti di cooperazione di vasto respiro capace di creare reciproci sbocchi interni di prodotti innovazione Edith Cresson
Questo richiede l'inserimento attivo delle diverse scelte di riconversione industriale di sostegni all'export di aiutini di assistenza tecnica in un disegno strategico complessivo di accordo di sviluppo tra star intesi come momenti di una dinamica operazioni no
La nostra legislazione si è arricchita come è noto dalla seconda metà degli anni Settanta di alcuni strumenti essenziali qual è la legge del centoventisette per settantasette
Per il credito commerciale e l'assicurazione e la legge numero trentotto del settantanove in materia di cooperazione l'azione politica amministrativa dal Governo tenda a rafforzare queste due principali strumenti d'intervento e ad assicurare un loro impiego coordinate nel quadro di una visione trinitaria dalla politica economica estera non si può nascondere che su questo terreno si sono registrate carenze non marginali il CIPE S stenta a decollare quale effettivo gente unificante delle strategie di intervento
Il dipartimento per la cooperazione ancora alle prese con i difficili problemi del decollo organizzativo
E auguro al nuovo direttore i successi che tutti gli auguriamo gli strumenti della legge Ossola
Dall'ICI alla strage al Mediocredito centrale agli altri maggiori istituti di credito all'esportazione non sempre avvengono la loro azione ancorata indirizzi programmatici rigorosi e incisivo
Su questi problemi
Tenteremo di introdurre entro tempi brevi una seria razionalizzazione delle procedure interventi
Molto si può fare
Utilizzando bene gli strumenti offerti dalla legislazione vigente ricorrendo solo via via che all'esperienza lo suggerisce a raccordi strumentali attraverso puntuali innovazioni legislative ciò che appare decisivo però per la presenza italiana nel dialogo nord-sud
In particolare in alcune grandi aree regionali
Come il Sud-Est asiatico l'America Latina l'Africa continentale e la capacità di utilizzare in modo coordinato verso obiettivi progettualmente definiti gli strumenti finanziari commerciali e per i dalla cooperazione non Vespa
Polemiche burocratico per la difesa di interessi settoriali o di corporazione si tratta di impostare un azione di governo coerente per una politica di sviluppo unitariamente concepito
La programmazione delle attività del Cites fondata su una linea continua di lavoro tecnico politico comune e dico istruttorio in particolare a tutti i ministri competenti e Street sole commercio col maestro costituisce un impegno immediato verso il quale
Io tenterò o comunque rientra però la mia azione di governo di rilievo assunto negli anni recenti
Dall'azione bilaterale dell'Italia verso i Paesi in via di sviluppo non deve ridurre l'apporto dal nostro Paese all'attività degli organismi internazionali al contrario voglio qui sottolineare il ruolo insostituibile che istituti come la Banca mondiale hanno svolto nel processo di sviluppo dal Terzo Mondo
Essi hanno consentito il finanziamento al minor costo di progetti che mai iniziativa privata o quella della singola nazione avrebbero potuto sostenere hanno rappresentato un elemento di catalizzazione preferiti internazionale hanno consentito un'altissima concentrazione di professionalità
All'interno dei compiti dalla Banca Mondiale si pone in termini radicalmente nuovi doppi settantatré dritte per il tema dalla politica energetica
Si possono individuare soluzioni istituzionali diverse
Dalla creazione di una nuova agenzia sia pure collegata alla Pantanella Monti alla stessa alla identificazione di un insieme di progetti energetici concepito unitariamente e dotati di autonomia finanziario operativi ma perché appare evidente in ogni caso e che non è eludibile lo sforzo per costruire equilibri nuovi fra i paesi partecipanti in modo da attribuire ai ma è ai Paesi produttori una quota maggiore di potere decisionale
La strategia globale emersa come tema dominante ha comunque uno potrebbe trovare due ancoraggio a livello istituzionale nel ritorno all'interno dell'ONU al di fuori di ogni intollerabile tentazione di rendere permanente il club dei ventidue
A livello di contenuti attraverso una visione coordinata dell'intervento finanziario globale cioè Fondo monetario dell'intervento di cooperazione e sviluppo Banca mondiale e dell'intervento nuovo nel campo energetico può fatto cenno poc'anzi
Il grado di interdipendenza
Insiste fra aree ricche del mondo e Paesi poveri parlo mai affrontato non solo nell'ottica l'umanitarismo moralistico e spesso si è rivelato solo un momento di grandi affari e di collocazioni di eccedenze produttive anche per l'incapacità da parte dei Paesi poveri di ricevere gli aiuti stessi ma soprattutto in una visione strategica dei nuovi equilibri che si stanno ordinando ramo
La fase recessiva che attraversa la economie decoro che attraversano economie industrializzate non può essere come abbiamo detto superata attraverso misure protezionistiche
Ma allargando bensì grado di integrazione economica e quindi politica con i paesi in via di sviluppo
Realtà di questi Paesi è profondamente mutata rispetto ai tre decenni precedenti di questo dopoguerra
Il ruolo determinante che giocano i paesi produttori di petrolio apposto sotto gli occhi di tutti l'esigenza di una politica coordinata non solo nel campo energetico ma anche in quello finanziario industriale e qui generale della cooperazione i grandi progetti di sviluppo
Ma vi sono anche Paesi che tradizionalmente classificati tre quelli di in via di sviluppo si sono affacciati prepotentemente nel commercio internazionale togliendo con le loro produzioni spazi crescenti dei Paesi industrializzati
Vi è infine la fascia dei paesi del quarto mondo che ancora si dibattono quei problemi che la sopravvivenza
Queste nuove realtà hanno un solo politico ma economico costituiti da queste fasce di Paesi pongo ai Paesi industrializzati ed in particolare a un paese come l'Italia questioni rilevanti in ordine alla nuova divisione internazionale del lavoro che si profila per i prossimi venti anni e dalle conseguenze politiche le conseguenti politiche di riconversione e ristrutturazione produttiva da attuare
E a questo livello e si pongono le vere questioni per una reale cooperazioni internazionali non basta
I trasferimenti di risorse anche se più cospicue di quelli attuali come pure necessarie a risolvere i problemi dello scambio ineguale del circolo vizioso dalla povertà dalla trasferimenti meccanici servono solo a sostenere l'avrei preferito economie che hanno debolezze strutturali tutto ciò comporta e le politiche di riconversione produttiva nei Paesi avanzati vanno attuato perenti presa tenendo presente le realtà produttive attuali in corso di consolidamento nei Paesi emergenti e in via di sviluppo
Occorre non confondere la competitività commerciale né con la guerra commerciale la integrazione alla cooperazione economica creano nuovi spazi dilatano il commercio internazionale determinano occasioni crescente di trasferimento delle tecnologie ed alla innovazione nelle produzioni che avanza
Per un Paese come l'Italia si aprono grandi possibilità di integrazione economica non solo con i paesi produttori di petrolio
Tali da consentire una politica di riconversione industriale orientata prevalentemente sulle produzioni tecnologicamente a Varese avanzate e sui trasferimenti di tecnologie nei paesi in via di sviluppo per i settori maturi
L'indirizzo politico così impegnativo e rigoroso
Che concepisce reazioni interne di ristrutturazione e quella esterna di cooperazione e sviluppo
Come due momenti integrati di un'unica strategia avrebbe potenzialità di successo tanto maggiori se condotta evidentemente a livello europeo l'Europa e complessivamente mancata all'appuntamento offerto dai grandi mutamenti strutturali degli anni settanta
Il tentativo di impostare politiche comuni nei settori strategici dalla politica energetica
Dalla politica industriale dalla collaborazione in piani di investimento nei paesi terzi e sostanzialmente fermo all'enunciazione di principio vuole elaborazioni della burocrazia comunitaria in queste settimane attorno al vertice di Londra sono emersi segni di ripresa
Di uno sforzo di costruzione comunitaria meno distante dalla serietà dei problemi in gioco ed agli impegni posti in Paesi europei alla presente fase economica e politica dei rapporti internazionali
Il nostro governo ha offerto io credo dovrà continuare sempre con maggiore forza ad offrire il proprio contributo a questo processo
Poiché siamo consapevoli e su questo terreno l'Europa con in gioco il futuro stesso dalla costruzione comunitario grazie
Ringraziamo e il ministro Calabria come voi sapete il ministro per il Commercio con l'estero per il suo prezioso contributo al dibattito che sia stato appassionato ed ora riprendiamo gli interventi che sono ancora numerosi
E ricordo che c'è il limite fissato rigido dei dieci minuti la parola nell'ordine
A Pietro Cannata si prepari Carlo Lotti sopito troppo Silvia poppa
La parola a Pietro Cannata
Pietro Cannata
A
Vi raccomando se dovete spostarvi approfittate dello spazio tra un intervento e l'altro quando iniziano gli interventi vi prego di rimanere seduti la parola canna
Beh credo che i i nodi fondamentali siano emersi in questo convegno e ne sottolineo due il primo che alla base della crisi nord-sud c'è una sostanza economica di struttura sono cioè i Paesi del Sud del mondo a pagare il prezzo di uno sviluppo consumistico generalizzato fatto cioè di spreco di lavoro spreco di risorse naturali non riproducibili spreco di capacità dissipatori apre l'ambiente
Secondo la scelta non eludibile di un ruolo per l'Italia in questa divisione internazionale del lavoro la relazione del professor Lombardini che ora o Ho letto e molto chiara su questi punti senza questa chiarezza credo che la cooperazione italiana non può avere una politica io mi contenta che se riuscissi a esplicitare alcune conseguenze che mi sembrano di scendere in modo chiaro sul piano della politica economica da una relazione così rigorosa e anche da una fotografie così cruda della cooperazione mondiale come quella fatta dal Consigliere ragazzi tra Banca mondiale
Gli aspetti strutturali cioè necessarie non contingenti del dualismo economico nord-sud e quindi della geografia dalla fame delle stragi eccetera ci dicono in sostanza che rapporto nord-sud non può non essere dialettico
Il nord dipende dal Sud
Lavorano qualificato per capacità ambientale per materie prime per mercato compratore delle sue grandi industrie soprattutto l'industria della costruzione
Lo sviluppo del Nord non potrebbe proseguire ma questa formazione economico sociale senta la presenza di un parere sotto sviluppato di dimensioni quasi illimitate e d'altra parte il sistema capitalistico deve crescere se come attenere
Livelli di reddito e saggi profitto
Il Sud a sua volta dipende dal nord per il baffo tecnico sì ma soprattutto per capacità finanziarie imprenditoriale organizzativo
Lo sbilancio di queste forze contrapposte è tale che la regola dell'economia del mercato la competizione i velistica richiamata da regga echeggia la favola che Esopo
Fiammate anche di rovesciamento di traverso oltre il come abbiamo creduto di leggere nella Brera ispezione dell'OPEC non cambiano la tendenza strutturale
Il rapporto dialettico prende di volta in volta una configurazione cioè un equilibrio che dipende dalla forza relativa delle due parti in gioco
Elemento obiettivo di questa forza relativa sono anche le spinte politiche internazionalisti ed Alitalia all'interno del nord capitalistico e la cooperazione e l'unico strumento valido che il mondo possiede per andare verso un equilibrio meno ingiusto le speranze per il futuro del mondo un andamento demografico accettabile un environment ancora vivibile una disponibilità di energia di cibo di spazio sono legate al filo di questo equilibrio tutti sanno che rapporta aggressivo attuale potrebbe essere enormemente più articolato e complesso se fosse rapporto fra interessi reali dei popoli delle tue are non delle élite dominanti o delle multe nazionali
Sappiamo tutti che uno sviluppo del Nord meno Q consumistico nella quale produzione dei beni di uso Reale prevalesse su quella dei vivendi scambio sì dimostrerebbe molto meno oneroso per il Sud
Aprirebbe all'industria di Paesi nuovi spazi di reale spessore strutturale e non di mera dislocazione ed è del di una parte della
Catena produttiva capitalistica come incorrendo in Brasile da cui discendono poi quei dati dell'aumento e la produzione industriale del terzo mondo letti da da da da ministro aprirebbe all'industria del mondo sviluppato settori di grande rilievo tecnico e di basso consumo energetico umano ambientale adatti fra l'altro a Paesi come i nostri nei quali la popolazione attiva comincerà diminuire fin dall'ottantacinque
Consentirebbe ai Paesi di qua e di là dell'equatore economico un'agricoltura e una con una industria legata al i bisogni più che all'agrobusiness
Un ruolo che l'Italia divisione internazionale del lavoro sappiamo tutti che non ha senso che i ministri italiani vadano alla riunione delle internazionale apre applaudire il rapporto Brant e poi tornano atti difendono le cause del e petrolieri perché Italia torni ad essere la raffineria europei non si permetta di importare una quota dei raffinato dalla Libia noi siamo oggi un Paese senza
Materie prime senza manodopera generica senza territorio senza riserva di capacità ambientale
La valle del Po per dare un dato sopporta un carico inquinanti dell'ordine dei cento milioni di lire abitanti equivalenti qualcosa come mille trecento abitanti per chilometro
Quadrato la percentuale di Martinica anche e la valle del Po intorno venticinque per cento
Logica vorrebbe
Che riservarsi mo'le nostre forze ad attività maggior contenuto tecnologico innovativo che guarda caso sono anche le più emergesse che le più bisognose di lavoro
Qualificato le meno inquinanti le meno esigenti infatti di spazio infatti l'infrastruttura di trasporti in fatto di eliminazione di scorie
Lombardini usa una frase illuminante
Reindustrializzazione ed è industrializzazione
Si è già detto che solo chi è pagato da petrolieri può ancora sostenere in Italia l'industria petrolifera ma si deve dire anche l'industria petrolchimica l'industria e cemento l'industria della gomma Limited costruzione oppure il turismo delle seconde case
Ma su queste scelte di civiltà il Governo ha già dato chiarissimi segni basterebbe la dopo direttamente dal legge merito del decreto
Mi Collazzi con quale etichetta voglia passare alla storia
Certo il problema non è solo nostro sulle riviste americane per esempio ci sono continue denunce le volanti storico gli stessi Stati Uniti stanno assumendo per esempio nell'agricoltura diventando il massimo esportatore tutti
Harakiri oppure di soglia apprezzi totalmente sovvenzionati con buona
Il popolo narrato uno
Da queste diagnosi nel caso dello sviluppo e delle cause della fame crescente drammatico delle cause repressione demografica anche anche quella funzione del sottosviluppo discende una strategia di interventi che non è quella perseguita fino a ieri dall'Italia
Oggi sappiamo tutti che non si tratta più di aiutare le africani diventare come noi per un motivo fondamentale senesi diventassero come noi noi non saremmo più quello che siamo
Perché ragioni di scambio non ci consentirebbero più questo modello questi consumi il gatto tecnologico colmato in Lega Pro soprattutto organizzativo colmato eliminerebbero quel privilegio di cui questo nostro benessere fatto d'altro canto per esempio se tutto il Sud consumazione patita di combustibile come noi il contenuto di carbonica dell'aria sarebbe doppio e forse il nostro mondo non sarebbe più abitabile
Il fatto è che oggi viviamo tutti in un sistema integrato e complesso le cui interrelazioni si fanno ogni giorno più strette
Però noi ci siamo accodati fino ad oggi a modelli di analisi e strumenti di interventi che a quella filosofia facevano capo il modello culturale la Banca mondiale continua testi dalle nostre strategia anche quando la sua inadeguatezza era stata ampiamente
Discussa faccio
Esempio tipico il Brasile che il Paese campione della strategia meno liberista del multinazionali c'ha oggi il quaranta per cento della sua popolazione mal non riesce cioè sotto
Alimentata
Poco meno della percentuale dell'India piena il quarantatré mentre per esempio Cuba Cina zero però il reddito e Limbiate otto volte minore di quello Brasile anche qui i comunque inferiore quello del Brasile nel novantacinque secondo uno studio la banca in Brasile avrà un reddito quasi uguale a quello dell'Italia oggi e quindici volte più grande dell'India però ora ancora il venticinque per cento di sotto alimentati come l'India
Ho finito dieci minuti
La parola l'ingegner Carlo allorché
In sala
Signor presidente
Dopo
Discorso di così ampio respiro del signor ministro
Riesce difficile riportare il tema su argomenti più ristretti
Però io adempio comunque il mio dovere
Di fare alcune brevi considerazioni sulle esperienze accumulate dalla dalle società di ingegneri e di consulenza tecnica economica in venti anni di attività
Quasi tutti per non dire tutti i Paesi in via Amico
Mi soffermerò su tre argomenti
Tre minuti ciascuno
Prima la difficoltà della cooperazione
Secondo le caratteristiche che devono avere i progetti di cooperazione Terzo la necessità di talune conoscenze difficoltà della cooperazione la cooperazione è molto difficile
è molto facile
Stanziali
Anche se il senatore Granelli
Ha sollevato qualche dubbio che ci lascia fortemente perplessi sulla possibilità di reperire poi i fondi che come diceva qualcuno sono scritti
è facile stanziare me difficile spendere ed è difficilissimo spenderebbe perché le cause sono molto io ne individuò
Tre
La prima la difficoltà di individuare i progetti non tanto nel settore intervento perché ormai il settore agricolo alimentare energetico vengono considerati prioritari in tutto il mondo per lo meno nel campo dell'ingegneria fatta eccezione sanitario
Ma quanto nel nel tipo nel nel tipo di intervento perché è difficile trovare interlocutori
La seconda è la concorrenza sembrerà strano
Ma nell'offrire aiuti gratuiti garante come Cindy come si suol dire
C'è una concorrenza straordinario faccio il caso dell'Indonesia forse più esemplare
L'Indonesia ogni anno pubblica tre volumi di progetti di cui chiede l'assistenza tecnica li sottopone alle cento circa ambasciate di Giakarta
E queste devono correre per sottoscrivere il Giappone sottoscrive il cinquanta per cento con duecentocinquanta milioni di dollari di intervento gratuito quindi abbiamo c'è anche questa c'è anche questa difficoltà
E infine il gatto e culturali una certa diversità culturale che rende talvolta difficile il dialogo specialmente in quei Paesi che hanno formazioni culturali francofono anglofoni diverse dalle nostre
Quindi non dimentichiamo questa difficoltà fortissima della cooperazione
Le caratteristiche dei progetti
I progetti devono anzitutto essere utili per il Paese
Parola facile a dirsi ma non altrettanto facile applicarsi
Le conseguenze negative di progetti anche gratuiti e inutili ma inutili sono estremamente gravi girare in Africa una storiella dei certi nel quadro dell'aiuto meccanico a un certo Paese dell'Africa l'invio di certi stati nere
Sarà stata una storiella però girava e non era certamente favorevole al Paese che aveva inviato questi di questi mezzi secondo assicurarsi che questi progetti abbia un seguito un fallo atto
Da qui viene la possibilità dell'aiuto multilaterale nel quale però facciamo attenzione
Perché talvolta anche in relazione all'aggressività
Dei nostri cugini
Europei i nostri interessi sono sacrificati nel multilaterale
Fidiamo per dare e per essere poi estraniarsi estraniarsi dei conti
Infine il training
Ogni progetto dovrebbe assolutamente contenere una ipotesi di treni che perché sia durante il progetto che dopo perché i progetti abbandonati a se stessi finiscono per
Per essere poi obsoleti rapidamente
E infine
Devono essere utile anche per noi
Usciamo dall'ipocrisia
Che dobbiamo solamente dare dare dare vis diceva un noto economista guardati da chi ti offre qualcosa gratuitamente senza chiedere senza chiedergli cioè non è necessario che queste che ritorno sia immediatamente di tipo commerciale ed economico paciere cultuale può essere può essere politico può essere però non facciamo cose che non siano utili anche anche per noi
La terzo il terzo argomenti ho finito
Un eminente personalità che trattava di sviluppo diceva per lo sviluppo ci vuole la conoscenza degli uomini
La conoscenza delle cose e poi ci vogliono i profitti
Ora non dove non possiamo chiedere al dipartimento e in particolare del suo direttore generale cui rinnovo gli auguri e le felicitazioni per la per la sua nomina di fare il prosecco
Però però possiamo auspicare che spesso abbia i mezzi per la conoscenza degli uomini e delle cose e per fare questo cosa occorrono due cose fondamentali una presenza abbastanza capillare nei paesi in cui si opera
E uno staff permanente in sede che garantisca quella continuità di conoscenze che sono che sono necessarie d'altra parte è sufficiente guardare grossi organismi internazionali quali la Banca Mondiale eccetera per rendersi conto che su questa strada noi auspichiamo Dieter ben presto il dipartimento organizzato grazie
Grazie la parola Silvia poppa per la Federazione unitaria prego presenti di prendere posto
Vi rendo noto che ci sono ancora qui indizi interventi che abbiamo il dovere di ascoltare e quindi raccomando a tutti il rispetto di dieci minuti la parola perseguibile a bordo
E l'intervento svolto a nome della Federazione CGIL CISL e William l'impostazione data a questo convegno lo propone come un contributo a costruire coerenza fra la politica italiana di fronte al problema dei rapporti nord-sud
La sua politica economica e le pratiche iniziative che passano attraverso la cooperazione allo sviluppo
E un obiettivo questo della coerenza quali riteniamo di aver dato anche noi un contributo sia con le nostre iniziative specifiche sullo sviluppo sia riesaminando i rapporti Esterni del nostro apparato produttivo
Le sue vulnerabilità da una parte le nuove convenienze che adesso si aprirebbero se si allargasse del mondo la base dello sviluppo e si affrontasse almeno sul piano regionale una seria politica di cooperazione legata adatti larghi Accor accordi quadro di lungo respiro
Ci si consenta tuttavia di rilevare i subito che l'intento del convegno rischierebbe di rimanere al di qua delle nostre aspettative intellettuali e politiche
Se noi mettessimo che per l'oggi e nel prevedibile futuro l'azione di cooperazione svolta attraverso gli appositi strumenti quelli a cui è proposto il nostro ministro Giacomelli non può essere la sola strada attraverso cui si esplica la capacità del Paese di lavorare ad un nuovo ordine economico internazionale
Il rinnovamento dei rapporti internazionali economici e politici necessario per cominciare a colmare il divario fra Nord e Sud
E creare una nuova in indire interdipendenza paritaria esige infatti una volontà politica di un'azione diplomatica di ampio respiro presupporre un lavoro costante di preparazione e di ricerca di creazione di posizioni comuni
Da condurre con spirito aperto in campo internazionale presuppone inoltre una coerenza della politica governativa nei vari dicasteri economici che svolgono ha fra l'altro una crescente attività internazionale
Al fine di evitare che si attestino su posizioni arretrate
Non da oggi la federazione CGIL CISL UIL vali per valuta il problema dello sviluppo quello di un nuovo ordine economico internazionale come il problema centrale del nostro che l'urgenza di mobilitarci oggi per la pace non contraddice il nostro impegno continuiamo anzi a considerare i due obiettivi strettamente collegati poiché pace distinzione sono necessarie per affrontare il problema dello sviluppo superando le costruzioni dei blocchi
Così come necessario i necessari del trasferimento a fine di sviluppo delle immani risorse sperperate oggi nella corsa agli affanni a sua volta l'avvio di nuovi rapporti economici su base paritaria ridurrebbe le occasioni di conflitto e che avrebbe favorirebbe quella multi la ferita le attento la gravità che implicito fattore di equilibrio nei rapporti internazionali
Questa nostra valutazione consegua sostegno sempre dato non dal movimento sindacale italiano le lotte di liberazione anticoloniale poi che l'indipendenza politica rimane pressoché priva di significato se non è sorretta da un'autonoma capacità di istituti l'appoggio solidaristico si è sostanziato di più approfondita analisi nel corso delle lunghe attese che ancora vi diamo analisi dalla quale abbiamo ricavato la convinzione che a un sostanziale sviluppo del terzo mondo
E una riorganizzazione dei rapporti economici internazionali costituiscono anche la migliore prospettiva per uno sviluppo dei Paesi industrializzati sviluppo equilibrato e duraturo
No sita tratta di perseguire un momentaneo rilancio economico approfittando di occasionali opportunità di mercato
Ma di attrezzarci per rispondere a domande incalcolabile in gran parte ancora inespressa che deriverebbe dallo sviluppo del terzo mondo e che sarà tanto più consistente quanto più sapremo sottrarci all'illusione di facili soluzioni
Ed è con questa abusiva di posizioni di preminenza la spiegazione dei partiti paesi in via di sviluppo ad uno sviluppo centrato non contraddice questa prospettiva
Tanzi una sviluppa anzi al concentrato è imperativo in settori fondamentali come l'agricoltura se vogliamo far fronte al problema della fame della sopravvivenza di quel miliardo e passa di esseri umani elemento demografico porterà sulla terra di qui alla fine del secolo e su questo abbiamo assunto posizioni prima del dibattito al Parlamento
Inoltre uno sviluppo dei Paesi del Terzo Mondo rivolto primariamente ai bisogni delle rispettive popolazioni
Costituiva un freno implicito all'esasperata conflittualità di mercato derivante dalla creazione di industria esclusivamente rivolta all'esportazione nei Paesi in via di sviluppo
Modello che si ritrova tipicamente nelle filiali delle multinazionali nell'economia insulari come quelle del Sud-Est asiatico che taluno ci vuol portare ad esempio il cui contributo allo sviluppo non troppo possiamo proporsi a modello secondo alcun parametro
Un rinnovamento planetario come quello implicito il nuovo ordine economico internazionale richiede che si modifichino e tradizionali strumenti economici e finanziari internazionali al fine di fornire credito a termini qui dove si vi siano progetti di sviluppo per impedire deteriorarsi dei termini di scambio
Va anche per passare dal mercantilismo alla produzioni e per assicurare trasferimenti di tecnologia adeguati al processo di sviluppo da giacciono
Per questo continuiamo a pronunciarci a favore di un negoziato globale e sia la strada da percorrere
Dopo che è stata fatta fallire la sessione speciale dell'ONU
E dopo l'inconcludente verso il vertice di Juan Cogne sarà quella delle sedi specializzate sarà necessario andare in queste sedi specializzate con una visione globale in particolare così sarà necessario che va per i negoziatori italiani perché un Paese come il nostro avrebbe tutto da perdere se i negoziati si concentrassero soprattutto ai varata mente sull'apertura dei mercati e sulla costituzione di fondi e di compensazione
Un Paese essenzialmente trasformatore privo di materie prime quindi posizioni dominanti i propri nostro ha invece molto da guadagnare dalla diffusione delle forze produttive nel mondo dalla riduzione vi sono campi gerarchie produttive internazionali da una maggiore sicurezza nei livelli di approvvigionamento e di costo delle materie prime
Aggiungiamo che non ci sembra di poco conto che un quadro siffatto risulta favorevole le masse lavoratrici non solo in termini di occupazione del qualificazione produttiva ma anche per il più libero dispiegarsi della dinamica sociale che ne conseguirebbe tanto nel nostro paese quanto nei paesi in via di sviluppo
La Conferenza sindacale mondiale sullo sviluppo tenuta lo scorso anno a Belgrado e di cui siamo stati promotori ci ha consentito di constatare la vasta convergenza dei lavoratori del mondo su questi temi
Cosa confermata dal diffondersi dell'impegno in proposito delle varie famiglie sindacali al di là delle loro persistenti divisioni
Da questo suo cento richiama le questioni dello sviluppo emergono i punti qualificanti dalla cooperazione condividiamo il giudizio sull'evoluzione positiva degli strumenti di cooperazione rispetto alla loro prima le alla prima legge di dieci anni fa
D'altra parte non possiamo non confermare anche noi che quel grosse difficoltà sussistono sono fra parentesi membro del Comitato Consultivo Misto della legge trentotto così come lo sono stato alla legge dodici ventidue
Sono in gran parte difficoltà dovute al rapido aumento del disponibilità finanziarie si dice che ci si scontra con la tradizionale incapacità di spesa della pubblica amministrazione
E sarebbe tanto più colpevole in quanto il dipartimento per la cooperazione può operare in deroga alle norme sulla contabilità generale dello Stato
Noi preferiamo non parlare di difficoltà di spesa per non dare ragione a chi specula di far tornare i conti limitandoci a staccare assegni sia pure a favore di vederli benemerite organismi internazionali
La componente multilaterale della cooperazione e evidentemente ben altra cosa
Così mi come teniamo le cercare di ovviare ai ritardi allargando indiscriminatamente la portata delle convenzioni ed agenzie ed enti esterni
Si traduca sostanzialmente della tradizionale pioggia di sovvenzioni e in una delega di compiti che devono invece rimanere alla pubblica amministrazione
La qualificazione della pubblica amministrazione in questo come negli altri settori e possibile e per noi necessaria le modifiche indispensabili anche al testo della legge al fine di acquisire capacità tecniche settoriali
Dovrà essere limitata a casi ben definiti e mantenere intatto l'indirizzo e il controllo politico che fanno della cooperazione cosa distinta da un operatore di mercato
Altra difficoltà non sembrano tecnica ricordiamo anche noi è rilevante convocazione del Comitato Consultivo Misto che non consente a questo organismo di seguire neppure le questioni e sporadicamente riesce ad impostare ricordiamo la mancanza fino a pochi mesi fa di programmi per Bari
Il fatto che le priorità settoriali come l'agricoltura tornano solo nei conti complessivi
O il fatto che le priorità geografiche non tanto opinabili in via di principio possono subire subiscono gli orientamenti troppo immediatamente legati a scelte politiche non connesse con preoccupazioni di sviluppo
O infine ma non certo meno importante il fatto che i crediti di aiuto rimangano subordinati alle scelte dei crediti all'esportazione anziché essere trainanti
Sono difficoltà non tecniche queste che lasciano tanto più perplessi nel momento in cui la volontà politica sembrava aver preso nuovo slancio confortata ed è importante da una vasta sollecitazione delle forze politiche sociali democratica siamo convinti che una più puntuale azione di verifica del Parlamento attraverso i canali che esistono sia doverosa
Grazie
La parola a Giuseppe Fulcherio esse presenti in sala
Il prego anche se posso comprendere la corsa stanchezza la pesantezza dei lavori di non essere perquisiti perché disturba
La parola a furti
Il saluto dell'istituto italo precaria è già stato portato ieri dal presidente onorevoli Puglia Caretto mi limiterò alcune considerazioni
Si è parlato di necessità di collaborazione collaborazione tra enti che si occupano di riciclo fra i Palma d'istituto africano questa collaborazione ce emblematica
è stata l'organizzazione della giornata dell'Africa celebrate il venticinque maggio scorso in Campidoglio
Alla presenza del Presidente della Repubblica in coincidenza col diciassettesimo anniversario della fondazione dell'Organizzazione per l'Unità Africana
In quell'occasione i presidenti dell'istituto italo africano che ribaltano esposto di programmi dei rispettivi
Accenno solo brevemente alcune attività dell'istituto italo africano che del prossimo mille novecentottantadue celebrerà il suo settantacinquesimo anno attività istituzionali la biblioteca ricca di sessanta mila volumi di duecentocinquanta testate di periodici il museo considerevole patrimonio storico e culturale per il cui riordinamento organico di funzionare per la sua conservazione ipotensivo e protezione
Auspichiamo l'intervento del competente ministero dei beni culturali centro di documentazione Lamborghini pubblicazioni
Poi le attività promozionali organizzazioni di giornate da dedicare la cultura riescano ad oggi seminari specializzati organizzazioni di visite in Italia di operatori pubblici e privati dei Paesi africani organizzazioni di visite in Paesi africani considerati prioritari di gruppi di operatori italiani
Promozione di una unione delle camere di commercio italiane per l'Africa promozione di un'associazione di amicizia idolo africano
Attività operative accennerò al progetto per la formazione di operatori sanitari di primo livello nei paesi in via di sviluppo africani che ha avuto inizio nel luglio mille novecentottantuno
Ai programmi di ricerche della facoltà dell'università nazionali della Somalia mediante il funzionamento
Il sette comitati tecnici a cui è affidata la ricerca su specifici argomenti presso l'Università di Padova Firenze Pisa Roma e Pavia
Cooperazione comuni i programmi universitari di Paesi africani particolarmente con università nazionali in Somalia
Sviluppo delle relazioni con la FAO IFAD di relazioni con una cena percorsi di specializzazione per operatori africani
E per il Progetto sulle energie rinnovabili più case metà nazione produzione di energia elettrica e calore soprattutto per i villaggi rurali
Attività del primo centro per il coordinamento della medicina tradizionale nel mondo che l'istituto gestisce quale agenzia dell'Organizzazione mondiale della sanità attualmente in Costa d'Avorio Sudan Somalia in Nigeria
Progetti di cooperazione in India Etiopia e degli stati pensati in un progetto del quale vorremmo gestire impronta progetti di ricostruzione per il rosario di Massaua di Asmara per ultimo ricorderò la rivista trimestrale dell'istituto a quanto brevemente accennato sull'attività e sui programmi dell'istituto
Possibili in gran parte soltanto con l'appoggio del Dipartimento cooperazione allo sviluppo del ministero degli affari esteri che ringraziamo per la costante collaborazione rientra nel tema dell'odierna conferenza
Vengo a meno che la come presupposti come dire impostazione vicino un po'alcuni criteri fondamentali che mi permetto di illustrare che formano oggetto di un articolo sulla nostra rivista Africa mi impongono che c'era fra qualche giorno
Si tratta di premessa al dialogo Nord-Sud e alla cooperazione Europa
Parto in questo articolo e pubblicato proprio per convogliare lunare
Considerazioni da parte eventi interni esterni all'istituto anche con risposte sulla rivista e fuori parto da questo pretesto nelle relazioni Europa Africa la vera svolta non è avvenuta nel periodo della decolonizzazione ma bensì del periodo attuale in cui matura la transizione dall'aiuto lo sviluppo alla cooperazione tout-court
Parlo di Pippo gli eventi salto gli è passata al sessanta e il settanta e il settantaquattro la crisi energetica
La sesta sessione straordinaria dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite l'ordine economico internazionale transitorio così come è stato nominato
In questi anni inoltre l'opinione mondiale radicalmente cambiata
Nel senso che essa considera l'obiettivo principale dello sviluppo internazionale intimamente legato a maggior giustizia equità e progresso sociale
Si riconosce anche che i Paesi in via di sviluppo devono essere padroni del proprio destino e partecipare integralmente le decisioni relative l'economia mondiale
E che seppur l'omicidio della povertà e della ricchezza continuerà certamente essere un soggetto di dibattito
Lo scopo degli sforzi attualmente da concordare deve esser quello di definire delle strategie che permettono di assicurare a tutti di un livello di vita decente da oggi alla fine del secolo
Pertanto si ritiene che ha dovuto lo sviluppo e le procedure che hanno caratterizzato l'andamento dei risultati in questi ultimi vent'anni
Devono oggi sostanzialmente e concretamente modificarsi secondo la logica del nuovo ordine internazionale cioè che la cooperazione globale
Parla poi delle conferenze ONU Nairobi fonti energetiche rinnovabili
Se il dialogo Solti merce
Per arrivare a questo
Occorre però preoccuparsi della crisi per risorse che anche in Africa diede pure imposta dalla crescita demografica comunque il motivo principale di questa spinta sulla domanda di risorse consiste nella crescita della società
E sei alla base della distensione internazionale e questo è l'obiettivo della cooperazione che lavoro fa intende dare all'Africa in particolare
Nella transizione dalla cooperazione allo sviluppo alla cooperazione le due fondamentali funzioni in campo rimangono quella istituzionale
I cui rapporti vengono misurati in termini di aiuto ufficiale a titolo prevalentemente di Dawson
E quella operativa i cui rapporti vengono misurati in termini di aiuto non ufficiale e sono oggi finanziariamente più importanti dei precedenti
I cambiamenti che la cooperazione tout-court propone sono essenzialmente due apporti della funzione istituzionale
E quindi la descrive
Apporti delle funzioni bis dopo il conflitto sulle transnazionali istituzionalizzato dei Burgio settantadue dell'ONU e divenuto più evidente che l'integrazione fra iniziative istituzionali euro e di cooperazione
E progetti viste di collaborazione necessita oggi di maggiori sinergie anche qui occorre una nuova maniera istituzione e impresa meglio affiancate finalizzate al nord
Al sud una maggior partecipazione della funzione imprenditoriale dei negoziati per la realizzazione di nuove iniziative aziende di produzione di servizi nella cooperazione tout-court l'Europa cui investire una terza innovazione con un impiego crescente di Dini Progetti affidate a quelle organizzazioni non governative
Che hanno dimostrato di avere un proprio settore operativo utilissimo per lo sviluppo non soltanto dei paesi più svantaggiati queste organizzazioni non governative potranno anche confinanti arenili progettano una fuga
Faccio altro c'erano fiumi che rimanda al via grazie nel
La parola
Salutiamo il ministro Capri a crederci deve versare dall'impegno di ministeriali continuiamo il dibattito la parola Apell utilizzati
Con loro prego ha posto che abbiamo degli interventi da ascoltare
Mantenere ordine dell'Assam la parola Razor
Presidente voglio rassicurarla sul fatto che però estremamente Bevere che c'è un pochettino con annotato veri tra due o tre cose che spesso faccia presidente quindi so quanta bisogna grazie gli altri a essere
Si intende
L'intervento Romeo posso dare ora perché mi è stato rubato rimanevano Mangano dopo cosa che mi ha riempito di gioia perché vuol dire che era l'intervento di valore
E nella maniera affliggersi realmente lo troverà volevo solamente dire che io parlo come presidente di Ravenna heavy penali nell'organizzazione senza fini di lucro cui partecipa nel settore agricolo e il settore industriale sono le grosse industrie private ci sono il venti vistato come impara stata tipo ben Agip Nucleare eccetera perché abbiamo fatto queste abbiamo sentito queste necessaria io sono un maniaco del coordinamento
Mi sono accordato che a le industrie nel settore agricolo delle energie rinnovabili conoscevano ben poco
E siccome noi oggi qui in questa conferenza agli autisti cooperazione né e è Andolfi gruppo dei pacchetti enti del terzo mondo come è stato già detto qui i paesi del terzo mondo divano della Bibbia parte nel settore agricolo nel settore se noi quindi vogliamo agire in questo settore Guidonia vere profonde conoscenze non solo delle realtà ma e qui io ho fatto subito scusate nella parte propositiva rimanere nei nei secondo me come si può agire e da parte della cooperazione
E qui mi fa piacere di salutare
Il nuovo direttore della cooperazione l'ambasciatore ministro già come col quale spero che avremo poi la possibilità di una larga collaborazione così come l'abbiamo avuta contanti radicati e qui contanti è che sono stati anche con me alla conferenza di neo
E dicevo che c'era la necessità
C'è la necessità di
Formare secondo Beghelli agronomi specializzate nelle ieri perché se vogliamo aiutare in Paesi del Terzo Mondo si fa innalzando le produzioni agricole in quei posti a a breve termine come dice Aglianico vanno e ti fa anche mandando a dire eccedenti comunitarie pazzi per vogliamo veramente fare un opera verso di sviluppo queste la parola allora bisogna farla facendo sviluppare cominciato in colture riferita e questo è possibile ed è possibile unire alle energie rinnovabili qui
Che in quei Paesi sono indispensabili quando si vive in comunità isolate
A parte il pezzo di vetro del prezzo del petrolio non si può altro che a dire che sulle energie rinnovabili
Noi abbiamo fatto un progetto in collaborazione con il Dipartimento come e e col ministero keniota da un piccolo progetto di prefattibilità abbia va presentata alla conferenza di Nairobi dove si vede che il problema per esempio della linea che uno dei problemi fondamentali di riaccendere a queste cose concrete non si rimane delle nuvole di bei discorsi
Il problema di una linea che una delle cose concrete dipende in tutto il mondo ripete in questo modo perché foreste stanno sparendo
Credo che inizia come dire è stato in Somalia problemi li conosce bene che stanno sparendo aiuta in Kenya c'è un problema gravissimo si può ridurre il consumo di legno aumentandola non solo la produzione agricola
Ma aumentando anche tre volte il consumo di nebbia si riduce del cinquanta per cento consuma con piccoli accorgimenti con piccole che ma allora cosa convinti spendere bene questi soldi se mai almeno sia come spie economica si devono spendere con l'assistenza in loco per lungo tempo risolvendo a allo stesso tempo il problema della disoccupazione intellettuale che abbiamo in Italia abbia tanti acronimi che potrebbe specializzati in questo settore
Allora in quella maniera lì noi possiamo veramente risolvere i problemi di queste popolazioni e in soprattutto di quelle più care perché c'è questa possibilità di elevare come dicevo il reddito agricolo e i senza sottrarre niente usando dei semplici accorgimenti consolare con quello che viene sprecato spesso sprecato potere e e non entro quindi dettagli potere risolvere questo problema in questo senso a me ha fatto piacere e quando è venuto qui crackers come segretario di di Lino Gabriele conferenza di Nairobi nel dopo lei lo abbiamo avuto un incontro anche con tutti
Quando quelli del dibattimento grandi fa molto piacere che si sia formato un gruppo fra informarlo che dicevo sono maniaco del coordinamento tra il dipartimento del ministero dell'industria
Il rappresentante degli affari economici e il ministero degli Esteri quello della ricerca scientifica e il Commercio con l'estero sia pure informale per avere un punto di sintesi
Ecco io credo che per esempio la ricerca Ctb è un problema fondamentale in questo settore io sono continuamente in contatto con spiega scientifica Bruxelles da dove si gode dei progetti e i tedeschi ne definiscono ampiamente di quelle che sono le conoscenze degli altri paesi Peppo introdurli il è evidente fermo
Io presidente no sei d Italia volevo dire che lungo questa linea dunque queste direttrice credo che con difficoltà
Noi possiamo muoverci per portare un contributo come dicevo agli lungo forse per ma di uno sviluppo vero in questi Paesi grazie
Grazie velocizzati la parola
Fa Piero Sergi
C'è presente in sala
Non c'è al dottor Raffaele Ranucci
Dottor Vannucci non c'è
C'ero iscritto io ma rinuncio vale un esempio
La parola Sabino Marinelli della medio Coop
Non c'è
Mazzola pelagici
In fondo potete a prendere posto che disturbate parlato bocciando la parola andavo Bozzolo da
Oggi ci più
Avrei forse fatto obbligo assicurativo rinunziare
Ma
Ovviamente ritengo che sia doveroso parte grazie ritengo che sia doveroso da parte dei partecipanti a questo convegno di portare il loro piccolo modesto contributi
Parlo a nome e della Associazione generale delle cooperative italiane
Che una delle tre centrali riconosciute del movimento cooperativo italiano alla quale aderiscono
Cooperative e loro consorzi che si ispirino alla concezione democratica e laica della cooperazione
Ho sentito prima di me onorevole posti
E quindi movimento cooperativo credo anche quello della lega che abbia fatto il proprio intervento il movimento cooperativo riconosciuto completa la propria presenza
La DC trova le sue origini nel periodo post bellico lo faccio per comunicazione perché molti forse non lo conoscono
Come organizzazione resasi autonoma dalla lega
Il suo riconoscimento è del mille novecentosessantuno
è presente con le proprie strutture periferiche in diciotto regioni
E d'opera nei vari settori produttivi dall'agricoltura alle costruzioni trasporti alla abitazione
Con organismi economici a livello nazionale e regionali
La sua consistenza
è in continua crescita attualmente annoveriamo circa sei mila organismi cooperativi
Fra organizzo di base e loro consorzi
E la sua presenza e territorialmente equilibrata anche se per il centro-sud la cooperazione in generale ha trovato e trova le maggiori difficoltà di attecchimento dovuto ovviamente per ragioni storico ambientale
Nel novero delle forze socioeconomiche del nostro Paese e nell'ambito del pluralismo
Che non solo accetti hanno accettiamo ma intendiamo esaltare noi riteniamo che il movimento cooperativo debba svolgere un ruolo di non secondaria importanza lo stiamo dimostrando da diverso tempo all'interno dell'economia del nostro Paese dove il nostro impegno si fa sempre più rilevante anche se obiettivamente non sempre e valutato appieno dalle forze politiche imprenditoriali e sindacale
Ed intendiamo altresì estendere queste nostre azioni dall'esterno specie in quei Paesi dove è più urgente e più significativo può risultare il nostro apporto dicono senza e di esperienza
L'associazione che rappresento nell'ambito del quadro della politica estera del nostro Paese
Si è posto come obiettivo primario di operare in paesi in via di sviluppo a cominciare da quelli del sud del Mediterraneo colazione intese soprattutto alla valorizzazione e sviluppo di quelle aree
Siamo contrari all'aiuto dato per puri fini assistenziali anche se l'esperienza può imporre azione di pronto intervento e siamo invece convinti
Che
Il rapporto con i paesi in via di sviluppo Riba obbedire alla logica della interdipendenza e della reciproca convenienza anche se ovviamente
Il maggiore privilegiato deve sempre rimanere il contraente con minore capacità contrattuale
Il Parlamento italiano ha inteso sottolineare la propria volontà di aiuto ai Paesi emergenti varando le note leggi trentotto settantanove sette ottantuno ed istituendo nell'ambito del ministero l'apposito dipartimento per lo Sviluppo alla cooperazione
La nostra prima azione si sta concentrando nel settore agroalimentare che riteniamo fondamentale proprio perché riteniamo che nei Paesi sottosviluppati immense siano tuttora delle risorse non utilizzate in questo comparto
Il cui sviluppo a nostro parere e pregiudiziale è indispensabile di abitazione del reddito di quelle popolazioni che saranno guscio Patrizi dipende anche extra agricoli come primo intervento abbiamo scelto il Marocco dove con il determinante aiuto del potere pubblico abbiamo individuato una vasta zona che riteniamo idonea a produzioni nuove specifiche ed interessanti per l'economia la bilancia commerciale di quel Paese
Faremo prove sperimentali e dimostrative per passare subito dopo alla realizzazione di progetti concreti in accordo o compartecipazione con le forze locali
Nello stesso paese accerteremo le diverse possibilità di intervento
In altri settori non escluso quello della formazione professionale che riteniamo fondamentale ma quella specifica per gli addetti ad alcuni settori specializzati
Così come stiamo programmando l'introduzione della nostra associazione in altri Paesi africani le cui economie possano integrarsi con la nostra e con reciproca soddisfazione
Anche noi
Del movimento cooperativo in particolare della nostra associazione
Intendiamo usufruire dei benefici previsti da leggi italiane in vigore anzi diremmo che stante la sua specifica configurazione giuridica l'organismo cooperativo dovrebbe essere considerato a parità di validità dell'iniziativa in un'ottica preferenziale rispetto ai privati delle loro S.p.A.
Che in condizioni di obiettivo vantaggio già attingono le provvidenze previste dalla normativa in vigore in questo senso andremo ad interessare direttamente e il dipartimento il suo direttore generale il ministro e il mio padre
Sul piano operativo il nostro primo impatto con il Dipartimento per lo sviluppo la cooperazione è stato direi positivo
I funzionari hanno dimostrato predisposizione alla corporazione competenza sui problemi che abbiamo sottoposto che abbiamo trattato
Forse ci sarà da fugare quella naturale riservatezza che ha provocato il primo incontro con interlocutori fuori dall'ordinario quale possiamo essere noi del movimento cooperativo in generale e in particolare dalla nostra associazione
Per conto nostro faremo il possibile posture e questa è una scelta che abbiamo fatto faremo il possibile per meritare sul campo la fiducia che abbiamo chiesto ai funzionari
Del ministero degli esteri con i quali abbiamo già parlato con quelli che incontreremo in avvenire
Siamo convinti e se vogliamo essere concorrenziali con gli altri Paesi occidentali è indispensabile altresì rinforzare la struttura operative del dipartimento che ora ci sembra quanto sottodimensionata e soprattutto rendere le procedure meno complesse
E più spedito la nostra matrice ed è logica politica la nostra profonda convinzione nella cooperazione democratica quale strumento imprenditoriale alternativo di sicuro sviluppo ci portano ad operare nei Paesi sottosviluppati sottosviluppati con entusiasmo
Senza finalità di lucro ecco la sua ambizione di creare le più idonee condizioni affinché quelle popolazioni possano utilizzare nel migliore modo le loro risorse e nello stesso tempo ho finito Presidente apprezzare e questa sarà la nostra più grande soddisfazione il lavoro e l'apporto anche del movimento della cooperazione italiana ed in particolare della nostra ATC l'ultimo periodo
Non lo spieghiamo anzi chiediamo che le analisi esposte di propositi di avanzati trovino al più presto concreta auto attuazione anche con l'adozione di idonei provvedimenti amministrativi che corrispondono alle esigenze così chiaramente messi in evidenza in questo interessante convegno grazie
La parola a San Vito Marina
Dunque il mio intervento agli atti anche distribuzione credibili mi limiterò solo a fare un rilievo
è un'osservazione che può essere utile
Siamo all'economia di questa importante conferenza
Cioè l'esperienza che noi abbiamo fatto è stata quella della costruzione di un modello basato sulla piccola e media impresa
In particolare cooperativa
Questo aspetto che è stato anche qui esaltato noto in diversi tipi di interventi
Comporta comunque notevolissime difficoltà dal punto di vista organizzativo
Però contemporaneamente costituisce il grande grande know-how che l'Italia cioè nello sperma e nell'insieme dei Paesi industrializzati
L'Italia per quello che attiene i problemi relativi alla cooperazione allo sviluppo a la migliore offerto dal momento che è universalmente noto che i caratteri dell'INVIM macro interventi
Se cioè dell'intervento di larghissima portata o dei piccoli interventi di animazione sono generalmente falliti per ammissione che dei dirigenti della FAO ma ecco mondiale eccetera fino a farlo
E mentre non è mai stata sperimentata una all'attuazione di programmi integrati basati esclusivamente sullo sviluppo delle piccola e media impresa
Come elemento trainante in particolare della piccola e media impresa che attiene alla produzione di prodotti libro alimentari e quindi un comparto genericamente considerata agroalimentare
è chiaro che considerando questo aspetto l'Italia offre fra i Paesi industrializzati la migliore offerta in termini cooperazione cooperazione
Che cosa significa questo
Quando si va a considerare che cos'è il dipartimento
E che cosa sono le imprese in Italia
Questo fatto significa per esempio che il Dipartimento in termini di gestione
Non dovrebbe determinare la gestione dell'erogazione sulla base calcolato per il mille rotto i miliardi che vengono vengono determinati ma dovrebbe utilizzare questi attuando un'amministrazione per Baggio in base al prodotto che offrono cioè il prodotto Italia
Il che significa che noi dovremmo gestire dal punto di vista della cooperazione tecnico nei paesi in via di sviluppo se il nostro prodotto è ben organizzato tre mila quattro mila miliardi la cioè dovremmo essere in grado di amministrare ciò che abbiamo in funzione del potenziamento effettivo delle capacità che l'Italia in questo settore che corrisponde ad una domanda diciamo molto vasto quindi il concetto di molti molti la tra l'età per esempio secondo me non è possibile pensare uno sulla base della partecipazione a progetti integrati con altri paesi industrializzati il problema del multilaterale deve essere incentrato sull'offerta del prodotto Italia quando si parla di cooperazione allo sviluppo
Questo comporta voglio dire quando si fanno le critiche al Dipartimento qualcuno dice facciamo l'agenzia qualcuno dice potenziamo lo sovvertendo le procedure eccetera sono frasi generiche il problema va affrontato dal punto di vista di una logica funzionale e la logica funzionale resta cioè se si determina questa strategia poi ci si attrezza di conseguenza nessuno vuol dire qui che è meglio l'agenzia già mi sembrò discorsi molto astratti su questo
Quindi la nostra la la posizione al punto che abbiamo assunto costituendo Amédée proprio internazionale è stata quella di Dario offrire al Dipartimento questo tipo di
L'istituzione preposta qui vorrei fare io vorrei fare una critica anche alla alle alle alle diciamo alle verso faccia lei nei termini che e lascerà qualche traccia tutti poi tra cioè voglio fare una critica anche la parte economica alle alle istituzioni economicamente rilevanti
Cioè il concetto strategico che io ho descritto determina dal punto di vista delle stesse grandi presi una logica rovesciata di intervento cioè non si deve partire dal concetto che per esempio il più esposto la FIAT della FIAT che finge di fare cooperazione trascina dietro di sé un certo numero di Pinball impresa il problema ed è un problema di politica non è un problema di strategia perché la strage la strategia la facciamo noi prese la politica la deve fare il dipartimento
Quindi il problema fondamentale che la piccola impresa cioè l'agricoltura come base la piccola impresa la piccola impresa industriale deve se l'elemento motore di un intervento che ha poi bisogno di infrastrutture o di Beth riproduzione anche di larga portata che interessano la grande impresa
Quindi la logica anche qui pone da parte del delle forze economiche più presenti una disponibilità dichiarata a definire larghe intese non so se mi sono spiegato e non intese che volta a volta si creano sulla base del fatto che essendo la fetta larga le grandi imprese di star colpito diciamo che ATP oggi abbiamo sentito li veleni che hanno parlato i programmi faraonici in realtà quei proclami si attagliano all'economia d'impresa è una logica ineccepibile nessuno la vuole togliere ma quando si parla di cooperazione bisogna costruire prima la cooperazione qui partendo da una strategia definita e questa strategia definita e non può che è essere se il prodotto migliore che noi offriamo e appunto il Parco il vero della nostra piccola e media impresa con i sistemi integrati
Di costruzione di consorzi compatibili a grandi produzioni per esempio la che rappresento il consorzio Confederazione cooperative è vero che noi abbiamo undici mila aziende
Io rappresento undici mila aziende ma è anche vero che produco il venticinque per cento di tutto quello che mangia cinquanta milioni di persone in Italia
Cioè il venticinque per cento del latte il trentacinque per cento del vino quindi il carattere fondamentale che richiede diciamo insistentemente che quando si determina una strategia partendo dalla concezione della cooperazione allo sviluppo
Il primo momento quello fondamentale deve essere quello di pensare come creare accumulazione quindi come determinare per questi mercati interni problemi per questo noi lavoriamo contribuendo a dare un moderno e quello dell'utilizzazione dei grandi consorzi di piccole e piccolissime imprese anche familiare con dei sistemi di gestione molto particolare dei servizi molto particolare e questo lo diamo al Dipartimento lavoriamo con voi però il problema fondamentale che non t'abbiamo una rispondenza effettiva nei nella congruità con cui in questi programmi che comporta un intervento di larghissima portata vanno a inserirsi su sul multinazionale
Perché non ritroviamo perché noi poi quando portiamo i nostri programmi alla c'è alla fa noi siamo membri dell'Unido siamo membri accesso cioè vediamo un larghissimo favore su questi project ma non vediamo da parte
Dell'istituzione un'intesa sufficiente ad andare ad offrire il prodotto Italia in maniera tale da veri sia un volano finanziario di venti da parte del Dipartimento ma ad avere un complessivo piano approvato di recente quindi vendendo cento d'Italia
Dall'altra infine concludo c'è una carenza di capacità compiere attiva dal punto di vista del di un largo diciamo di tutte le forze che può far e ci sono non solo a questa conferenza al comitato consultivo e a tutte quelle sedi nelle quali più o meno nociva duriamo per definire certi tipi di politiche
Perché ripeto le strategie le fanno le imprese ma le politiche devono essere fatte nelle sedi istituzionali qui io credo che bisogna che il Dipartimento assumo cipresso
Su una responsabilità diretta cioè non bisogna più finanziare progetti che non parta notai reali obiettivi che il Dipartimento sita questo è un problema se no noi continueremo ad avere le mani le le le le le i pubblici ministeri di macchine in Africa continueremo ad avere cattedrali nel deserto in questi Paesi dico di carattere dello sviluppo dell'piccola impresa è il presupposto ineliminabile dello sviluppo non c'è niente da fare questi Paesi non possono seguire strade diverse da quelle che noi stessi abbiamo seguito grazie grazie del la parola al professor Sacco
è presente
E il dottor Luciano ha paura
Non è presente
Avvocato
Io
Parlo a nome del cast calze unifica centro per una propria sviluppo tecnologico
La nostra è un'associazione rivolge la sua attività pacatamente verso problemi di sviluppo infatti l'Ottocento si occupa della ricerca nel campo della produzione di New sia da fonti rinnovabili e dell'applicazione di tecnologie semplici ed appropriate a progetti di promozione socio rurali socioeconomiche in comunità rurali
Il centro è nato con lo scopo principale di fornire assistenza tecnica agli organismi di volontariato
I suoi membri sono perciò soprattutto dei tecnici e si sono però molto attenti ad impostare il lavoro sempre in modo interdisciplinare cioè ad affrontare globalmente i problemi dello sviluppo nella consapevolezza che l'aspetto tecnico deve essere sempre strettamente collegato con l'aspetto sociale
Cioè noi riteniamo che ogni intervento di sviluppo deve prevedere già dal primo approccio il tipo di impatto che esso avrà sul sociale
Non mi è sembrato di cogliere questa preoccupazione la maggior parte degli interventi precedenti tesi soprattutto a trovare attraverso la cooperazione vieti espansione dell'iniziativa italiana dei paesi in via di sviluppo
Viste queste premesse
E chiaro che noi siamo consapevoli dei problemi che si pongono quando i programmi di sviluppo siano esclusivamente basati su interventi tradizionali del tipo grossa concentrazione di capitali per i grandi impianti tecnologicamente avanzati possedute negare la necessità del grande impianto insostituibile per certi tipi di produzione credo sia ormai chiaro a tutti che esso pone più problemi di tu mi risolve se non è inserito in un tessuto di promozione rurale basato su tecnologia intermedie che coprono il vuoto che troppo spesso gli sta attorno
In altre parole tra la grande fabbrica e la zappa c'è uno spazio enorme da colmare onde garantire uno stipendio di Prato
Purtroppo le statistiche dimostrano che in gran parte dei paesi in via di sviluppo il divario interno di reddito tra i vecchi dalla città ai poveri per la campagna continuano a crescere questo fenomeno è tanto più evidente nei paesi in cui maggio scorso si è concentrato su grandi indù tre ad alta intensità di capitale mentre attuato qualche assente nei paesi in cui si sono favorite piccole unità produttive con alto impiego di manodopera non va dimenticato anche il fatto che il più delle volte i grandi impianti isolati nascono soprattutto per favorire gli interessi del mondo sviluppato per perpetuare la dipendenza dai pochi detentori di capitali di tecnologia e di risorse energetiche
L'affermazione corrente che certe tecnologie e certe dimensioni di impianto sono più efficaci e più convenienti dimentica troppo spesso di specificare a chi sono più convenienti cioè oggi è diventato prioritario correggere certi errori per trovare forme migliori per riequilibrare la situazione intervenendo efficacemente nel settore delle tecnologie intermedie in questo vasto spazio è importantissimo ruolo della cooperazione internazionale ed in particolare del volontariato
Infatti questo è l'ambito ideale dove possono svilupparsi numerose iniziative differenziate decentrate adattabile alle varie situazioni soprattutto le organizzazioni di volontariato posso dalla garantire una presenza capillare e dai sì le adatta perciò a gestire tali tipi di intervento purché Curino sempre di più come già stanno cominciando a fare anche in Italia l'approfondimento della loro competenza tecnologica e abbandonino residui di mentalità puramente assistenziale
Il problema sta nel definire quali devono essere le finalità prioritarie e le modalità degli interventi per quanto concerne il primo punto cioè le finalità noi crediamo che l'esigenza basilare si è quella di riuscire a realizzare un trasferimento di tecnologia appropriata dal mondo sviluppato alle comunità del terzo mondo solo così è possibile
Ora un tipo di sviluppo rurale che rivaluti le risorse le culture locali che riduca la dipendenza dai combustibili pregiati e dai materiali d'importazione che stimoli la partecipazione e la gestione con le io in piccole comunità scoraggiando il fenomeno delle dell'inurbamento che eviti la tendenza a monetizzare la degradazione dell'ambiente e della qualità della vita Ratzinger sforzarsi di eliminarle
Per quanto riguarda il secondo punto cioè le modalità dell'intervento necessario definire chiaramente come debba muoversi chi nel mondo sviluppato progetta Technology intermedie per il Terzo Mondo
Secondo noi la progettazione appropriata deve compiere prima ancora della ricerca del nuovo un grosso sforzo di recupero recupero di tecnologie e di mentalità ritenute superate nel modo sviluppate
Molte tecnologie sono considerate superate non per motivi strettamente tecnici ma per motivi di abitudine mentale di orientamento del mercato facilità di approvvigionamento consumismo prestigio
Soprattutto in campo energetico gran parte di queste tecnologie sono considerate superate perché l'ente piccole poco produttive ma che si sono semplici robuste e affidabili la mentalità che si considera superate quella che appare antiquate perché incline al recupero delle risorse anche in più la Scala che apprezza il kW e non solo il mega watt che vede meglio il piccolo e diffida del grande che sente prioritario agli umani e ambientali rispetto a quelli produttivi il recupero di tali tecnologie Mental età si può fare secondo noi esercitando una progettazione basata sulla rivalutazione di quella che chiamiamo l'intelligenza sommersa si tratta dell'intelligenza artigiana sommersa dall'intelligenza industriale
Il piccolo produttore spesso il Michel se all'abilità tecnologiche in piccola scala e le mentalità vista prima questi ASP vi sono normalmente sommersi nel senso che spariscono nel frastuono dalla grande produzione industriale però esistono e sono operanti
Grosso compito della progettazione alternativo oggi è perciò quello di riscoprire coordinare questa rete di intelligenze sommerse in realizzazioni che nascono dall'analisi dei bisogni prioritari delle comunità e si propongano soluzioni scala appropriata e non necessariamente espansionistica
Tanti piccoli interventi facilmente controllabili dalla popolazione e non soltanto progetti mastodontici le cui cifre gigantesche sono comprensibili solo a chi riesce a maneggiarli
è chiaro che programmi di questo tipo sono possibili solo se esiste la disponibilità a fornire la preparazione tecnica adeguata ad un congruo numero di volontari e tecnici intermedi nei Paesi sviluppati opportuno perciò a sottolineare ancora una volta Wolves il segnale degli organismi di volontariato per portare avanti l'impostazione come quelle che noi proponiamo ovviamente e concludo cioè così le solo se da parte degli organi competenti c'è la volontà di accorciare i tempi realizzare davvero cose concrete che non venderà aria fritta grazie
Grazie la parola
All'ingegnere Armenio leggeri
Abbiate coraggio ce ne sono ancora cinque
Prendono pochissimo tempo anche perché l'intervento che avevo preparato disposizione di quanti siano interessati
Parlo praticamente a nome del Consiglio nazionale delle ricerche emergono per cui intervengo legata solo al fatto che fino ad oggi
Pur avendo seguito con molta attenzione l'andamento diciamo delle comunicazioni del dibattito
Non lo rilevato nessuna indicazione relativa ad un problema che sembra marginale quando si parla di Franco sottosviluppo eccetera eccetera ma che io credo sia un problema molto importante cioè quello di problemi legati alla ricerca scientifica e tecnica e quindi al trasferimento delle tecnologie
Via via che interventi si succedono dal punto di vista personale
Viene il desiderio evidentemente di intervenire per precisare per dare dell'indicazione io facendo parte appunto di un organismo come Consiglio nazionale delle ricerche sono abituato a convegni e seminari e so che in genere
Perché abbiamo un buon successo perché sia possibile poi per coloro che hanno l'onere di trarne diciamo le conclusioni alla fine è necessario che ci si da una parte ai all'inizio grandi sforzi di sintesi per fornire delle comunicazioni in modo che l'uditorio i relatori siano focalizzati su quello che bisogna dire su quelli che sono gli obiettivi che si vogliono successivamente
è necessario fare uno sforzo sostanzialmente per a livello proprio di specialmente di piccole dichiarazioni suggerire delle ipotesi di lavoro che poi spetterà a coloro che ne hanno la responsabilità tradurre in atti concreti
Ora io a questo punto rimando sul piano le motivazioni del perché sia importante Orsi problema anche nel nell'affrontare problemi di sviluppo
Porsi problemi di ricerca scientifica credo di averne inserite molto vagamente in questa breve comunicazioni a cui rimando quello che voglio però dire a nome del CNR e che c'è un errore
Come voi sapete e il massimo organo di ricerca dello Stato italiano vuole essere protagonista di questa frase che voglia essere protagonista dalla fase di cooperazione che l'Italia va svolgendo nei confronti dei Paesi in via di sviluppo non significa che oggi al CNR insisto settore maturo per o che ci sia una tradizione sostanzialmente però come la società civile si rende conto di questa esigenza se ne rende conto anche il massimo organismo diciamo della ricerca che quindi a piacere in questa sede evidentemente di dare il suo contributo
E nel nel fare questa affermazione quindi nel dichiarare questa disponibilità vuole segnalare due cose che aveva messo in cantiere da poco tempo al di là di quelle che sono le diciamo gli accordi di cooperazione bilaterale o multilaterale che già ci sono con molti Paesi anche se non molti Piermaria diciamo sottoscrive in dei paesi emergenti
Vuole voglio far rilevare appunto due tipi di iniziative la prima è quella che è in corso di definizione una specie di comitato
Per la scienza e la tecnologia per lo sviluppo internazionale al pari di quelle che sono iniziative che la National Academy of Sciences degli Stati Uniti o altri organismi similari dal al Consiglio nazionale delle ricerche
Di altri paesi hanno affrontato la seconda e è stato tentato di fare uno sforzo di intervenire sui problemi che si ritiene siano utili
Per lo sviluppo anche dal punto di vista del di quello che l'Italia può dare nel tentativo di definire una specie di centro di documentazione tenete sempre presente che ovviamente genere fa quello che ritiene che sia istituzionalmente il suo compito non c'erano padre premio di nessuno
Comunque una delle iniziative che sta che si sta curando è istituzione di un centro di documentazione sulle risorse idriche dell'Africa
Distinto per settori adesso per esempio sarà tra poco terminato uno studio di fattibilità di cosa significa questo centro per tutta l'area dell'Africa orientale
Con lo scopo sostanzialmente di fornire dai contributi per in qualche modo favorire da una parte la definizione di piani di sviluppo in questi paesi sulle risorse idriche così come adesso e sulle risorse idriche o essere su qualche altro tipo di argomentazione dall'altra quello viceversa di consentire alla stessa comunità italiana che opera in questi Paesi di avere delle fonti di informazione che siano adeguate sicure che viceversa oggi non sono così facilmente reperibili
Come chiunque abbia esperienza sostanzialmente di di questo tipo di iniziative può documentare
Ci sono dei riferimenti internazionali che sono principalmente legati non so per esempio ai programmi di azione della conferenza di Vienna
Ci sono sostanzialmente delle indicazioni che sono emersi anche ultimamente dalla conferenza di Nairobi sulla necessità di istituire dei centri di informazione
Per paesi in via di sviluppo che riescano in qualche modo a dimostrare una cooperazione a livello tecnico scientifico tra paesi in via di sviluppo tra operatori di Paesi in via di sviluppo e operatori dei paesi sviluppati ecco cenere intende sostanzialmente dare il suo contributo
Da questo punto di vista posso dire che ma al più presto si cercherà di formalizzare un tipo di accordo con il dipartimento
Per la cooperazione in modo che ci possa essere appunto una uno scambio di informazioni e anche un'attività congiunta e detto questo invece dal punto di vista strettamente così dell'informazione alla comunità nazionale
Di quella che è una politica di cooperazione voglio semplicemente fare un'osservazione più come diciamo universitario visto che sono ancora in testa
Nelle relazioni che ho sentito prima molto importanti sulla formazione del personale quindi sull'attività anche italiana negli altri Paesi
Si diceva che ci possono essere delle difficoltà da parte della comunità universitaria italiana nell'accettare la logica che so io della andare a insegnare in questi paesi o nel prestare attività in questi Paesi perché non siamo abituati a starci hanno perché non siamo abituati a a Convertino programmi eccetera eccetera ecco io credo che tutto sommato è possibile che ci siano questi di Parma per esperienza diretta Socar certo che c'è poca informazione sembra una cosa paradossale è un suggerimento che io vorrei dare al dipartimento in particolare nel suo nuovo direttore al quale a nome del CNR rinnovo
Auguri di buon lavoro è che l'informazione nelle università italiane al di là del giudizio che noi possiamo dare sul bene e sul male dizione università italiana non è così diffuso come si può credo
Se per esempio da parte del dipartimento
Sì sì inoltrarsi sistematicamente informazioni alle sedi universitarie
Non dico tutte le facoltà ma per lo meno voti elettorali se si desse comunicazione diciamo in modo più esteso più capillare magari interessando i presìdi di quelle facoltà che sul che si ritengono più interessa delle opportunità che si sono del lavoro
In paesi in via di sviluppo io ho la sensazione che nell'ambito dalla comunità universitaria nazionale si troveranno anche maggiore di risorse di quelle che si sono trovati quindi un suggerimento che io dica che io do è che ci saranno delle difficoltà ma non non sono per natura molto ottimista diciamo come carattere tuttavia in quest'a casa ho la sensazione che una buona informazione una diffusione di informazioni maggior rigore esistente è sicuramente produttiva di maggiori tensioni anche di maggiori caratteristiche personali di dedizione da questa nostra
Grazie parola Silvio Giampietro
Silvia Giampietro non c'è consideriamo che abbia rinunciato
La parola a Remigio molto al regno
Musarò
Culturale
Borghezio
Io parlo a nome dell'UPI sei
Ufficio centrale studenti esteri in Italia
Leggo Olimpio prepara
Io credo che trattando del problema della cooperazione allo sviluppo dei Paesi di Africa Asia e America latina
Sia giusto riservare qualche considerazione
Anche agli studenti di questi Paesi che svolgono i loro studi in Italia
Più in generale si potrebbe dire anche in Europa
Essi insieme per i loro colleghi e connazionali
E non noi
Saranno i veri strateghi dello sviluppo dei loro Paesi
Esplicitando anzitutto tutte le potenzialità locali
E utilizzando eventualmente anche l'aiuto che possono offrire i nostri paesi
Lo sviluppo nei suoi vari aspetti
Ha spiegato la sua porta di preferenza nei Paesi occidentali
Don de esso si spande poi verso quelle che una volta ma non più oggi
Si poteva chiamare la periferia del mondo
Oggi invece lo sviluppo si deve realizzare con uno scambio una cooperazione fra tutti i Paesi quel che avviene nei Paesi cosiddetti per lo sviluppo del sottosviluppo
Sorpassa di molto le frontiere di quelle nazioni
E da ripercussione decisive anche sui nostri
Di qui l'importanza anzi la necessità di considerare
Come forza strategica per lo sviluppo in generale anche gli attuali studenti domani effettivi operatori di tale sviluppo nei propri Paesi
Si è parlato molto in questi ultimi tempi di questo problema
Ma ho l'impressione che se ne sia parlato e se ne parli con un certo fastidio
Quasi ci fosse la volontà segreta di eliminarlo
Senza tuttavia dichiarare espressamente con coraggio tale volontà
Senza decidersi a fare una scelta chiara politica anche a riguardo questi studenti chi non ricorda per esempio
Quella disposizione del ministro della pubblica istruzione di qualche anno fa che poneva il blocco totale della iscrizione di studenti esteri nelle nostre università italiane
Più spesso purtroppo se ne parla
Fomentando nell'opinione pubblica l'idea ho la sensazione che questi studenti come i loro connazionali lavoratori rifugiati politici costituiscono un potenziale di delinquenza nel nostro Paese
Che lo Stato ha il compito di reprimere per non per non dire poi inviare entro cioè di disturbatori della nostra quiete sociale e politica di distributori di droga di persone di malavita eccetera con cui si qualificano soprattutto stranieri
Se si vuole conferma di ciò basta riferirsi
Al disegno di legge che il ministro dell'Interno qualche anno fa
Presentò per regolare l'accesso degli stranieri in Italia
Una legge punitiva e poliziesca che per fortuna restò fra le mani del ministro stesso
Mentre gli organismi del Parlamento italiano ebbero il pudore l'onestà di non darvi corso
Molto
Che ciò non sia servito a modificare l'opinione che la nostra classe poi ai nostri governanti hanno di questi stranieri compresi gli studenti recentemente il ministro della pubblica istruzione ha presentato al Senato un di un disegno di legge sulla ammissione degli studenti esteri alle università italiane
Perché sono parole del ministro questi studenti pongono soprattutto a causa del loro numero dei problemi gravissimi alle strutture didattiche delle nostre università
Si pone quindi il problema di razionalizzare l'afflusso di questi studenti delle università
Attraverso provvedimenti legislativi getti inno definitivamente le basi per una funzionale programmazione nel settore ed ecco la proposta del ministro
Che non è ancora giunta in discussione alle Camere e che noi speriamo che allorché vi giungerà sarà rifiutata
Il ministro della Pubblica istruzione il ministro della pubblica istruzione determina il numero di posti disponibili per la missione dell'East le inchieste dei corsi di laurea o di diploma presso ogni università
E questo numero dovrà essere stabilito in base alle disponibilità delle strutture didattiche delle nostre università
Per cogliere in pieno significato di tale normativa occorre riferirsi da una parte alla situazione delle nostre università e dall'altra a quella degli studenti stranieri
Il numero degli studenti delle università italiane è stato lo scorso anno di un milione quaranta mila cioè un numero tale che a prescindere totalmente dalla preoccupazione manifestata dal ministro della pubblica istruzione cerca la funzionalità didattica delle nostre nostre strutture didattiche nelle università
Il numero degli studenti esteri nelle università italiane nell'ottanta è stato di venticinque mila unità di cui sedici mila europee tra cui quattordici mila greci
Dell'America latina mille centocinquantanove dell'Aprica mille duecento cinquantotto dell'ansia cinque mila novantatré di cui circa tre mila cinquecento iraniani
Una cifra simile il che che da per quanto concerne gli studenti al Terzo Mondo dalla somma totale di sei sette mila unità i venticinque mila studenti stranieri rappresentano il due virgola quattro per cento
Della popolazione totale della nostra università
E mi fa in particolare per quanto riguarda gli studenti al Terzo Mondo rappresentano lo zero io regolazione per cento del totale della poco della popolazione studentesca italiana
Una cifra simile
Manifestanti tutto lo zero cioè virgola sei
Manifestanti tutto quanto poco in questo settore strategico dello sviluppo l'Italia faccia per la cooperazione in favore dei Paesi di provenienza di questi studenti
Secondo manifesta Carla che la preoccupazione del ministro della pubblica istruzione di razionalizzare
La loro presenza in Italia con un rispetto alla disponibilità delle strutture didattiche sia come la razionalizzazione dal nulla
Può infatti creare problema le strutture delle nostre università lo zero virgola sette per cento che una quota quasi vicino al nulla
Non è il caso che io mi soffermi indicare anche delle proposte positive riguardo a questi studenti anche per non togliere tempo a questo convegno ma io mi auguro però che in sede competente si vorrà esaminare con altrettanta sincera e reale competenza questo problema
E alludo alla discussione sul disegno di legge che dovrebbe aver luogo al Senato disegno di legge del ministro della pubblica istruzione
E mi auguro soprattutto che si affrontino i problemi generali dello sviluppo commenta dita diversa da quella che considera i Paesi meno industrializzati Raffaele la periferia dei nostri paesi centri di sviluppo
Grazie credo
La Brera verrà Confederazione generale italiana del lavoro
è presente il dottore Brera
Non è presente
La parola a Sergio Alessandrini
Università Bocconi
Non ho una relazione scritta male credo che alcune brevi parole possono chiudere anche il discorso che avete in mente teme era sulla cooperazione commerciale che si ricollega a lei
Ai punti emersi questa mattina nell'ambito delle relazioni economiche dove potevamo individuare tre problemi prevalentemente la prima che si tende a vedere il terzo mondo e Paesi in via di sviluppo come dei partner commerciali su cui esportare
Secondo abbiamo visto la il il peso quantitativo che questi sono diventati che hanno assunto negli ultimi negli anni settanta
Un terzo aspetto che cosa è stato sottovalutato o almeno non sviluppato approfonditamente è il debito che sta qui crescendo enormemente che grava sulle prospettive future di questi Paesi ora partendo da questi elementi io sposterei il tiro proprio sul carattere invece di come e avere uno sviluppo economico di fronte a Paesi con un così grave livello indebitamento
Questo aspetto ovviamente può essere sottovalutato in un breve per nel breve termine ma non nel lungo periodo in quanto crea una premessa per lo strangolamento finanziario non economico senso stretto quantitativo ma uno strangolamento finanziario per alcuni gruppi di Paesi ora una ricerca condotta all'Università Bocconi mette in evidenza come gli aspetti qualitativi del commercio e quindi l'organizzazione dello stesso commercio
Che se da un lato equilibri ai flussi in regola i flussi tra Paesi industrializzati i Paesi industrializzati in via di sviluppo mettere innovare il salto che una quota estremamente nelle rilevante del valore aggiunto
Sì ritorna nei Paesi industriali industriali cioè il il divario tra i prezzi di vendita i prezzi di acquisto che nelle commodity strane prodotti di base prevalente abbastanza ridotto per i prodotti manufatti tende ovviamente ad elevarsi
A quota
Superiori al cento per cento
Ora per quanto riguarda il problemi dell'importazione è chiaro che l'esportazione di questi Paesi diventa l'unico modo forse sibila e per il pagamento dei debiti sempre ammesse agli esclusi l'esclusione di qualsiasi altra possibilità quale la cancellazione di retta ora la l'apertura verso nuove importazioni da questi Paesi diventa uno dei canali praticabili
Un aspetto che volevo porre all'attenzione dell'Assemblea avrà anche questo che si affianca ovviamente alle politiche di esportazione che sono state espresse anche in pubblicazioni circolate in questa sede
Che cosa si mette cosa intendo per strutture organizzative parlo di impresa che nell'ambito della Poule cooperazione non a caso potrebbe Sante definite già il venti si sta più volte ricorso come tema in questa sette ma la mia impressione è che possono già il venti di tipo produttivo mi sto parlando di Jan denso di tipo commerciale
Che permettono come già denotato l'esperienza di altri Paesi tipo la Germania ben sempre più avanti di noi questi temi dire svolge una funzione importantissima nella cooperazione a livello Nord Sud Est Ovest
Non dimentichiamo che cooperazione allo sviluppo e solo una fase nell'ambito della cooperazione la Marina nazionale
Ora l'esperienza di altri Paesi di cui l'Italia sicuramente sottodimensionata mostra che strutture commerciali
E quindi un'organizzazione commerciale anche nell'ambito di una cooperazione permette di individuare di anticipare rischi di aumenti indesiderati importazioni
Cioè permette da un lato il PC regolare l'impatto degli afflussi e quindi anche di programmare nel tempo la struttura produttiva del Paese esportatore da un lato importatore Italia in questo caso dalla ma nello stesso tempo permette un adattamento industriale molto più facile ferito in un'ottica di ulteriore routine maggiore apertura verso l'integrazione tra le due aree ora quando noi parliamo di importazione abbiamo semplicemente le barriere doganali l'apporto multipli libere emerso
Cui è stato sottolineato ieri ma sono sempre delle barriere di chiusura ora le barriere possono essere sicura sono sicuramente di chiusura
Possono essere regolate in anticipo e questo è un tema sicuramente valido nell'ambito di una cooperazione
Ora ecco direi che questo era un suggerimento che
Volevo dare a questo
Grazie nella assessore all'ultimo
Intervento che vera comandati ascoltare tranquilli silenzio perché chiude una lunga serie di interventi hanno parlato ventisei convegnisti che indubbiamente
Costituisce un ottimo risultato ottimo risultato il segno della produttività dove il titolo di questa nostra conferenza
L'ultimo oratore dottor Giampaolo Casati ed Università Cattolica
Olivo anzitutto ringraziare sia il ministero degli Esteri che li palmo
Per queste manifestazioni nazionali che ritengo molto utile volevo dire soltanto alcune parole sul tema di grande importanza economica per l'economia italiana
E cioè il tema delle materie prime industriali
Riguardo al punto che interessante può trovare una breve comunicazione
Frutto fra l'altro di un attività edilizia perché stiamo conducendo sul tema
Prima delle materie prime industriali assume per l'economia italiana
Una importanza notevole
E contrariamente a quanto si può pensare
Che attualmente il sessanta per cento dei progetti in fase di di valorizzazione di questo settore interessa proprio l'arco dei paesi in via di sviluppo
Ora noi riteniamo che l'approccio di cooperazione attraverso il Dipartimento possa essere anche l'occasione non soltanto per una politica di aiuti e di assistenza a questo mondo
Ma anche l'occasione per avviare discorsi di politica estera economica di cui le materie prime possono essere un perno un punto di riferimento di importanza essenziali
L'economia italiana economie trasformatisi tutti lo sanno ed anche economia quindi che può e creare i rapporti di collaborazione molto stretti con questi paesi in via di sviluppo
In particolare
E da ritenersi chi
Economy italiana nonostante alti e bassi debba sembra contare il problema centrale del cambio
E quindi anche un po'e accanto di nessun problema anche di finanziamenti
Per superare questi ostacoli lei forme di cooperazione economica possono mutare ed assumere il aspetti tali da superare il punto gli inconvenienti della particolare svalutazione della lira
A tale riguardo ed edonistico una politica di contratti a medio e a lungo termine che abbiano come centro una politica di collaborazione industriale in cui i Paesi in via di sviluppo sono interessati
Non soltanto a valorizzare le risorse naturali ma anche a
Ebreo a ottenere prodotti finiti o semilavorati
Pari riguardo
Può essere punto di di importanza centrale il patto che l'Italia in posti una politica in questa direzione cioè la politica in cui l'Italia figura come esportatore
Non soltanto di impianti industriali ma anche di tipo di problemi ad esse connesse informazione treni
E in cui quindi problema della compensazione cioè dell'esportazione di materie prime e possano essere compensata con una politica diciamo così che eviti il problema della dei movimenti valutari
Un problema che naturalmente anche al suo centro quanto accennava stamattina il Presidente della rispetto nazionale commercio estero cioè quello di una necessità di finanziamenti
Per investimenti produttivi in cui cioè quindi la le riprese di partecipazione del capitale italiana non siano viste soltanto come movimento di uscita di capitali ma come investimenti in attività produttive
Ecco il problema va studiato in particolare chiaro che lo Stato non dovrebbe per creare diciamo così infrastrutture volta diciamo così a rafforzare i legami economici di carattere assistenziale ma soprattutto a favorire una serie di servizi fra cui la proposta della banca
Che prende partecipazioni in progetti di investimento all'estero può essere un punto l'importanza eccezionale e di cui tutti gli altri paesi industrializzati già hanno fatto un un elemento di riferimento della il loro sistema economico
E quindi riteniamo è da ritenersi che
Dare una forma di politica estera economicamente in un campo così importante per l'Italia
Quale quello delle materie prime industriali Fossa al tempo stesso a realizzare interessi complementari fra i paesi in via di sviluppo e i Paesi utilizzatori come in Italia si può cioè avere l'occasione sia di avviare una politica complementari a mente reciprocamente utile e al tempo stesso una politica che creino un'occasione Pirlo un discorso reale di collaborazione economica
Riguardo naturalmente palle la pena di approfondire gli studi e alta riguarda saremo certamente lieti di essere a disposizione del dipartimento Beha una verifica più concreta e più reale di queste proporzioni
Grazie Casadio fasciano le ore diciannove possiamo considerare chiusa questa seduta pomeridiana
Per la seconda giornata la nostra conferenza grazie arrivederci a domani mattina i lavori inizieranno per la terza giornata alle ore nove e trenta