Confindustria - Le sfide della politica economica

Età stiamo aspettando la Presidente quindi
Bene buongiorno a tutti grazie astenuti
Tra l'appuntamento la ripresa autunnale del Centro studi Confindustria
Desidero rivolgere un ringraziamento ai colleghi del CSC perché
Lo faccio sempre all'inizio la presentazione ma questa volta hanno realizzato un piccolo miracolo
Andando oltre le aspettative che risolto mie sono già abbastanza altre fa mettendo insieme un rapporto prestano starà voi giudicarlo ma a me piace
In un tempo record per cento materia mi hai cominciato a lavorare ventisei agosto e oggi le nove e nove settembre quindi grazie anzitutto a loro
Possiamo vincerlo presentazione probabile titolare fuori dalla cessione dentro la crisi il senso è che la recessione in senso tecnico cioè variazioni negative trimestrali del PIL è finita
O pare finita noi appare finita
E ci sono diciamo confermo e non sono in Italia di questo il problema è che le conseguenze economiche e sociali della crisi ancora no
Abbiamo cercato un'immagine
Che desse il senso
Di questo
Di questo evento quello che ci pareva più vicino era come ho una foresta bruciata
E che in realtà qualche germoglio di di Nalin qualche altro comincio aspettare però il resto rimane bruciato
E
Abbia citato Paul Valery
Che il problema dei nostri tempi che il futuro non è più quello di una volta cioè normalmente gli economisti si aspettano una ripresa che riporta rapidamente cioè chiude le ferite della recessione
Cambia come sempre cessioni cambiano anche le strutture dell'economia in però questa volta il cambiamento molto più marcato e violento e quello che ci si prospetta
In termini di crescita e sicuramente diverso da quello che abbiamo sperimentato prima della crisi
Non mi fermo molto a guardare quelli che sono i germogli ha ripresa e che adesso abbiamo battezzato ormai robusti ripresa perché in giro per il mondo le conferme ci sono state nel corso dell'estate
Edison diventate vox populi per noi il punto ripeto sono conferma che li passiamo oltre a pigramente alcuni indicatori
Questo indicatore Pia mai che fa vedere interrogando i responsabili acquisti di aziende manifatturiere
Se le attività in espansione oppure no in Cina è in espansione già
Da molto tempo è tornato in espansione negli Stati Uniti nell'area euro si avvicina l'area di espansione in Italia
C'è stato un calo in agosto ma e questo indicatore che per noi è meno significativo perché si rivolge imprese già strutturato e quindi di maggiore dimensione si pigliamo grafico successivo che riguarda la fiducia
Delle imprese manifatturiere vediamo che c'è un recupero in corso anche non se non siamo tornati ai livelli
Precedenti la crisi e questo riguarda anche Noemi anzi del recupero e perfino più marcato dicono che si osserva in Germania l'euro
Il grafico successivo la crescita in questo momento è tirata dei Paesi emergenti nel senso che hanno resistito nel loro complesso nella media alla crisi con una variazione che rimane positiva del PIL quest'anno erano prossimo torna a crescere anche se non ovviamente ritmi
Pre-crisi
Particolare Cina e India vanno molto bene la Cina a
Pienamente recuperato il trend precedente alla crisi in termini di produzione industriale la linea blu la linea tratteggiata del trend delle vendite al dettaglio in rosso non hanno praticamente mai sofferto
Della crisi si registra Vincino diciamo Puma immatricolazione di auto quest'anno dove per chiudere con undici milioni di auto immatricolate
Grafico successivo
In Italia milioni aspettative di produzione questo vuol dire che ci aspettiamo un rimbalzo l'attività industriale anche se l'ultimo dato di giugno e come vedete la linea rossa con segno negativo e-mail successivi mesi autunnali dovrebbero essere
Positivi però rimaniamo a livelli bassi rispetto al confronto del picco precedente
Un altro segnale di ripresa viene dalla rialzo delle ma dei prezzi delle materie prime che segnala appunto aumento di domanda in giro per il mondo qui veniamo credo al nostro previsione se non ricordo male
Circa la più suggestiva grazie
Allora leso oggi internazionale il primo aspetto importante da rilevare è il rimbalzo del commercio mondiale
Dopo un crollo che si è realizzato in realtà tra la fine due mila otto inizio due mila nove
Dei volumi scambiate le esportazioni scambiate nel mondo con un meno quattordici uno a quattro per cento medio annuo ci attendiamo un più nove virgola uno per cento non prossimo
Questo incremento è forte ma non ancora tale da riportarci a livelli
Precedenti deriva fondamentalmente anche da un effetto di trascinamento perché nella seconda metà di quest'anno abbiamo
La parte principale del rimbalzo nel corso invece dell'anno prossimo le variazioni che abbiamo ipotizzato sono inferiore quei del trend precedente il prezzo del petrolio teniamo fermo un'ipotesi diciamo così
Più normativa crediti che di che di previsione a settanta dollari al barile perché c'è grande incertezza su questa variabile così come c'è grande incertezza sul cambio del dollaro e non a caso i ieri il cambio già arrivato una quarantacinque questo la conferma di ritorno la fiducia dei mercati
E da questo punto di vista può essere presa come una buona notizia
Gli Stati Uniti cresceranno del due per cento l'anno prossimo la reo uno e tre i Paesi emergenti come dicevo prima cinque virgola cinque per quanto riguarda i tassi di interesse ci aspettiamo che se la ripresa verrà assicurata
Diventerà assicura comande tra il G venti i ministri
Dell'economia le banche centrali cominceranno a ritirare un po'dell'ente amento
Verso la fine appunto secondo a metà anno prossimo poca roba un quarto di punto BCE nell'ultimo trimestre mezzo punto la febbre metà si interessa rimangono storicamente molto bassi
Le previsioni economiche Aliano
Non sono molto cambiate da giugno
Meno quattro otto per cento rispetto mila quattro e nove il PIL di quest'anno ma è una caduta che si è già
Realizzata al più che nessuna previsione è una constatazione
Nella seconda metà di quest'anno ci aspettiamo un aumento del PIL un più zero quattro sul primo semestre
E un più zero otto hanno l'anno prossimo contro più zero sette che amo sorvolato
Che hanno previsto a giugno il calo più consistente quest'anno sono esportazione e gli investimenti
Un po'di recupero dei consumi pochissimo recupero Investimenti gran parte un buona parte dovuta anche provvedimenti di sostegno o varati dal Governo
Le esportazioni come vedete fanno un più quattro e uno nonostante un nove uno per cento del commercio mondiale
Questo vedremo in un grafico non è una novità
C'è una perdita di quote di mercato che abbiamo osservato né volumi nel corso del tempo dell'Italia
E soprattutto dobbiamo rilevare che l'Italia è poco presente in mercati che crescono di più ed è specializzata in beni che ripartono in ritardo rispetto al ciclo
L'occupazione ci fermiamo molto sul mercato del lavoro dopo cala quest'anno del due virgola otto per cento
L'anno prossimo dell'uno e quattro il tasso di occupazione sale all'otto e tre quest'anno a nove cinque l'anno prossimo infrazione rimane bassa dello zero sette per cento quest'anno uno e tre tendendo a risalire verso
Alla dinamica al netto di energetici alimentare che però rimane comunque sotto il due per cento
Nelle tribù cioè di fatto non con le contrattuale di fatto dall'economia
Fanno un più uno e tre per cento quest'anno più uno e sette per cento l'anno prossimo dopo tornerò su questi aspetti della ragione per cui c'è questo marcato rallentamento comunque significa un aumento retribuzioni reali
I conti pubblici fondamentalmente sono
In lino Sestino con quelle emersa nel DPEF comunque segnarono un disavanzo sostenuto cinque due per cento quest'anno cinque al prossimo con un debito pubblico e sale a sfiorare il cento diciotto per cento del PIL
Vediamo diciamo la slide successiva e come avete le nostre previsioni sono diciamo nella parte alta della forchetta
Interessante notare che la maggior parte dei dati che vedete qui sono stati recentemente rivisti all'insù per l'anno prossimo di circa
Mezzo punto anche di più non è più non non di questa entità sono zero uno per cento
Nonostante diciamo queste siano previsione nel nostre
Relativamente positive pensiamo come ho detto prima che la situazione non è tale da farci sorridere nel senso che sicuramente tecnicamente c'è ripresa ma non è la ripresa tale da riportarci a livelli di attività pre-crisi
Assai successiva
Ecco qui viene documentato il ritardo del made in Italy in termini di volumi di esportazione
L'avevamo osservato appunto già negli anni due mila la caduta che abbiamo vissuto per quanto riguarda le esportazioni italiane più marcata di qua del commercio mondiale
La linea rossa delinea gli ordini dall'estero che arrivano sono documentati dall'indagine presso l'impresa e questo ci conforta nella visione di una ripresa commercio mondiale che continua
Il grafico successivo
Quali sono le conseguenze le crisi per l'industria
Cioè qui abbiamo riportato ricalcolato una tabella che ho fatto già a giugno con la caduta della produzione industriale disaggregata per Paesi e settori principali settori
In Italia a giugno non toccato due punti di minimo rispetto al picco precedente
Con alcuni settori come gli autoveicoli rimorchi e semirimorchi hanno fatto meno cinquantatré per cento
E questo a braccia non solo non tanto di autovetture quanto
I mezzi trasporto pesante veicoli commerciali cioè beni di investimento in generale tutta la filiera dei beni investimento
Ha patito perdite molto consistenti nell'ordine del giorno e quaranta per cento anche settori molto importante e mi limito alcuni immobili l'industria tessile fanno meno trenta per cento
Questo significa fondamento diciamo corrette
Non è qualcosa che riguarda solo l'Italia riguarda un po'tutti i Paesi industriale Cosolini che per recuperare questi variazioni negative occorrono diciamo veramente Space pensioni notevoli dell'attività nei prossimi mesi
Cioè per andare da meno cinquantatré
Che significa quarantasette di indice
A tornare a cento bisogna fare un più cento per cento per intenderci
Tutte queste diciamo francamente difficile da immaginare come rimbalzo quindi diciamo la slide successiva fa vedere che
C'è un problema di eccesso di capacità produttiva o se preferite la capacità produttiva utilizzata e ai minimi storici non è qualcosa che riguarda solo noi non è qualcosa che riguarda solo l'Italia riguardi Stati Uniti tutta l'area euro il Giappone
Per questo diciamo questo mal comune non è consolante perché altri paesi anche in uno stato di essere in grado di avere risorse nei bilanci pubblici e capacità di risposta più rapida
Prima per le nostre
Stati successiva
Ecco le conseguenze per il mercato del lavoro
Alla prima la prima cosa rilevare e che
L'occupazione tenderà aggiustarsi al PIL perché perché le imprese nella prima parte di quest'anno hanno difeso occupazione a scapito dei loro bilanci ci sono state variazioni molto importanti del gruppo
Nel primo trimestre di quest'anno su base annua indusse in senso stretto ha fatto più sedici virgola uno per cento
Nella medico e stanno stimiamo un più undici virgola quattro per cento di incremento
Che significa margini che già erano fortemente deteriorati nel corso
Del due mila otto che questi diciamo calca aumento del del del gruppo porta ha un forte perdite
Nelle aziende nuovi poteri abbiamo fatto che le aziende d'ora in poi cercheranno di gestire
L'occupazione in modo da riportare inutile i bilanci
E questo significa appunto ridurre l'occupazione
Immaginiamo che la cassa integrazione abbia raggiunto perché ha lavorato bene allora difeso posti di lavoro è la prima mi pare col dell'anno abbia raggiunto un picco il dato di agosto è anomalo per il semplice motivo che agosto normalmente un mese
Di bassa carcasse integrazione perché la gente va in ferie
Però al punto noi stessi son d'accordo mi sto però tenga presente che normalmente negli ultimi dieci anni cioè un pre prima crisi la cassa integrazione in agosto rispetto a luglio di Mila del sessantotto per cento quest'anno riunito del quarantuno per cento
Che significa certo molto più cassa integrazione di quello che si usa normalmente mi aspetto che settembre cali molto proprio per esattamente prefetto statistico come dire come questo effetto statistico settembre caverà molto
Ci Magi diamo che siccome ha raggiunto tenuto conto
Di questo diciamo livello elevato il day Illy o agenzie superato i picchi storici dell'ottantaquattro
Che erano picchi importanti perché a quei della Candy sull'azione industria e ha quasi raddoppiato tipiche novantatré la cassa integrazione tende a livellare si
Viceversa appunto le aziende vanno ristrutturarsi quindi ricorre di più altri
Strumenti che non che non dire del mantenimento della della forza lavoro dentro le aziende
Slide successiva
Passare eccessiva fa vedere come
Le aziende per cercare di tigri contenere i costi e anche per un fatto normale hanno ridotto
Hanno ridotto alla dinamica delle Trivulzio di fatto perché cessati meno straordinarie questo inciso molto
I premi aziendali
Di fronte diciamo a bilanci peggiorati ovviamente o si sono ridotti occhi sono annullati c'è stato più la vociare in quindi
Ricorso a part-time attuato il primo per conservare l'occupazione risultato appunto è una frenata marcata nell'industria in senso stretto più zero tre per cento retribuzioni fa di fatto
Come vedete c'è una forbice che si allarga fa quegli fatto quelle contrattuale
è un è un diciamo una dinamica temporanea perché con la ripresa ricominciano esserci e straordinari ricominceranno appunto esserci Bilanci positivi e quindi diciamo torneremo a Verona dei furbi amica retribuzioni
Di fatto che si allinea quelle contrattuali e sperabilmente l'aumento ma in questa fase questo è quello che è successo
Sei successiva
Abbiamo fatto il confronto fra
L'attuale recessione alle precedenti quello sessantaquattro sessantacinque ottanta ottantatré novantadue novantatré
Il calo del PIL della dell'ultima cessione era uno e nove per cento
Dal
Picco diciamo al
Al punto di minimo in questo caso invece sei virgola cinque per cento il capogruppo del dei consumi meno tre virgola sei per cento
Nella precedente meno due virgola due
Stimiamo una riduzione dell'occupazione che in proporzione calo del PIL percentualmente è più bassa almeno quattro nove per cento contro meno cinque virgola tre per cento a questo punto di vista diciamo ancora un'ipotesi conservativa
In termini di unità di lavoro Standa significa dal dal picco di nuovo al minimo uno virgola venti duecentoquaranta mila unità io lo stand attenzione una grossa parte di questo è già avvenuta non sono posti di lavoro a rischio son già cose che sono successe
Questo detto anche stamattina nel briefing con la stampa qui non si può dire cioè
Queste questi diciamo posti lavoro a rischio una grossa parte ripeto che è già avvenuta tanto per dire all'inizio di quest'anno rispetto al picco c'era già diciamo con cinquecento mila oltre cinquecento mila unità di lavoro standard
In meno però si confronta diciamo come avete con la recessione precedente che è stata ancora più forte umori lo duecentosessanta mila
Un milione di duecentotrenta mila unità in meno la differenza con le cessioni passate e che i servizi creavano occupazione in precedenza
Soprattutto la pubblica amministrazione nel commercio
Nella cessione novantadue novantatré questo non c'è stato e probabilmente non ci saranno anche in questa fase non abbiamo previsioni disaggregate per settori ma questo diciamo così è un po'il quale
Salta la eccessivo
La disoccupazione tende a salire qui abbia dovuto fare delle ipotesi forte perché
Diciamo le statistiche italiane sono molto particolari sulle forze lavoro
Rilevano le persone residenti quindi diciamo le persone che lavorano ma sono clandestine quindi non sono residenti vengono presi in considerazione l'unità di euro standards non vengono prese in considerazione invece le forze di lavoro
E i provvedimenti di regolarizzazione tendono aumentare come è successo in passato forzi lavoro occupati e quindi e tendono a ridurre il tasso di disoccupazione
Di questo non possiamo tener conto perché sono diciamo dati troppo casuali nel corso del tempo quindi abbiamo considerato al netto di fattori di regole direzione qui abbiamo un aumento del tasso disoccupazione
Che ha toccato il minimo del sei virgola uno per cento da inizio due mila sette arriva a nove virgola cinque per cento l'anno prossimo non lascia tendenza suo italiana come vedete Stati Uniti l'accelerazione deturpazione molto più forte
Nell'area euro e anche finora è stata più forti con l'abbiamo trovato nel nostro Paese
Sa eccessiva
Quali sono gli ostacoli la ripresa fanno sì che non ci sarà come un rimbalzo più forte
Il primo è che prosegue la stretta nel credito questi sono i crediti Stendhal cioè il
Le condizioni del credito applicate dalle banche il grado la velocità di restrizione diminuita però continua a tormentare abbiamo rielaboriamo lato questo questo indicatore vediamo che continuano a esserci
Più astringenza grafico dopo sono aumentati gli spread cioè quindi il costo denaro praticato per l'impresa
Piccole e grande rispetto al tasso di finanziamento Euribor a tre mesi
Ottico dopo
Laica scarsità di credito ostacolo attività produttiva per circa l'undici per cento delle imprese italiane aggiornare la rilevazione precedente era poco meno del dieci per cento
Come avete questa è una condizione abbastanza diffusa ma non è che ci consola di nuovo perché vuol dire che anche le altre economie non vanno tanto bene l'amico Daniel Gros spinale diceva che in Germania e non ci sono problemi in effetti grafico ferma
Beati loro
Grafico dopo
L'altro è stato ritorno al parsimonia degli Stati Uniti le famiglie americane
Risparmiano di più di quello che ho fatto in passato
In parte c'è stato un già un notevole aggiustamento ma ovviamente per prima di tornare agli stand del sette otto per cento degli anni non prima dei novanta ci vorrà ancora un po'di tempo che vuol dire consumatori americani saranno meno propensi a spendere
Infine per quanto riguarda l'Europa in particolare l'Italia in mercati dell'Est Europa rimarranno depresse questo grafica surplus costruito facendo lo scostamento fra crescita attesa nel due mila dieci e la crescita pre-crisi
Antimercato che va meglio e la Polonia ma rispetto a tendenze pre-crisi è un meno tre virgola otto per cento quindi comunque rimarranno poco dinamici e noi trasportiamo circa sedici per cento delle nostre esportazioni
Infine essa dovrà realizzarsi e completarsi aggiustamento del mercato delle case in Europa
Questo rapporto fra il prezzo delle case è reso disponibile cioè quello che la gente può permettersi pagare in termini di mutui in termini di risparmio e l'IRAP per le case
Come detto Olanda Spagna relitto Francia Irlanda e anche in poi Italia sono ancora troppo alti ispettore disponibile la cosa interessante che però il Regno Unito non c'è stato un aumento di verificare anche un po'dei prezzi
Qui sembra che essi ci già realizzato un aggiustamento o viceversa cioè andiamo avanti ultimo
E dove sicuramente aggiustamento c'è stato e Stati Uniti qui ci sono tre ricadute positive per la crescita primo fa c'è un effetto ricchezza sui consumi
Secondo
C'è un effetto sulla finanza
Delle banche
Perché in morte morte nonché il CIPE Becks Securities andavano meglio e e anche le banche del mondo hanno Rio accollarsi diciamo case case da da vendere perché vengono abbandonate proprietario
Andiamo avanti
Ecco proprio per quanto riguarda l'Italia e come sarà
Il futuro
Chi pratico per tornare al passato prossimo cioè un pericolo di bassa crescita Sly dopo
Questi sono nel dinamiche d'
Nella crescita potenziale nostro Paese cresce potenziale un po'come la cilindrata
Del motore dell'economia
Se diciamo un tasso di crescita potenziale uno per cento vuol dire che nel lungo periodo nel medio periodo più di quello non riusciamo a fare a meno che cambiamo alcune cose di tipo strutturale
Le stime che abbiamo riportato per il futuro sono state lavorato del Ministero dell'economia non sono nostre stime che da quest'anno un aumento del PIL potenziale sullo zero due un ritorno allo zero sei per cento nel due mila tredici
Sono crescita e alla crescita evidentemente molto bassa costa e dopo
In generale il problema della perizia di slancio del PIL è un problema che riguarda tutta Europa questo è un indagine faccio da business Europe
Presso la Sezione imprenditoriale nell'area dell'euro la risposta è circa novantacinque per cento degli associati ritiene che la parità nel livello del prodotto potenziale aumenta nel corso del tempo rispetto situazione pre-crisi
Nel nell'area del l'Europa a ventisette per l'ottanta otto per cento
Il cinque per cento rimanente dice che
Non aumenterà
Il dica lato B ma non recupereremo nemmeno quello che abbiamo perso fai dopo ma non
Ecco diciamo rientra in quelle riforme e noto e conosciuto
Ne abbiamo parlato dei precedenti rapporti
Tali banalizzazioni riduzione la burocrazia soprattutto oggi uscito il bis doing business due mila dieci la Banca mondiale l'aspetto interessante che c'è scritto che
Circa centotrentatré Paesi sui centottanta e rotti
Che partecipa questa indagine negli ultimi due anni hanno migliorato l'ambiente in cui le imprese operano ciò significa che se il Comune siamo molto indietro queste graduatorie non solo abbiamo
Corre per recuperare
Il tempo perduto ma dobbiamo cercare di correre per tenere il passo del miglioramento che gli altri fanno
In questo diciamo
Slide abbiamo messo qualcosa che riguarda
Le istruzioni istruzione
La cosa interessante è che di solito si ritiene che l'Italia in Italia l'istruzione non paghi cioè il lavoratore non guadagna abbastanza l'investimento che fa nell'istruzione in questo diciamo dati OCSE usciti ieri
Education act clandestini
In Italia in realtà il vero invece istruzione paga sia per i privati soprattutto per gli uomini perché nostro un Paese notoriamente maschilista
Ma anche per il settore pubblico in termini di maggiori entrate fiscali maggiore contribuire da più anni di contributi sociali dalle più alte dalle più alte retribuzioni
Che che pagato da maggiore produttività di un laureato rispetto non laureato
Purtroppo le la percentuale di laureati da novizio popolazione rimane bassa anche se ci sono forti miglioramenti le statistiche ce lo insegna
Dottore Rocca
Ingannano quando Pio la fascia venticinque trentaquattro anni seguiamo solo diciamo letta
Di riferimento di un laureato l'Italia è tornata al quaranta per cento lì bisogna capire se giusto conteggiare lavoro triennale come una laurea piena oppure no interni diciamo di produttività dell'istruzione ma questo un altro paio di maniche
Sai dopo
Ecco il problema e questo abbiamo riproposto senza cambiarlo anche se non potuto fare un po'di aggiustamenti
Una stai presentata a marzo nel convegno della Piccola industria di Confindustria in cui facciamo vedere come è andato il PIL pro capite Italia rispetto all'area euro negli ultimi anni e come andrà
Se noi diciamo così manterremo lo scenario di base
Quindi un'ulteriore arretramento quindi tassi di crescita come quegli osservato negli ultimi anni oppure viceversa saranno dotate delle riforme e quindi diciamo una maggior dinamica del PIL pro capite
Credo siamo arrivati alla fine la presentazione con due citazioni che lascio al vostro al vostro giudizio grazie adesso passerei la parola in ordine ad Antonio Foglia
Che direttore la Banca del Ceresio perché ci parlerà della situazione come vede in una situazione delle banche
E credo diciamo come mio visto prima che
La uno dei maggiori ostacoli alla crescita sono appunto le le difficoltà del credito prego
Grazie dottor Palazzi
In
Quella che è vista dal mio punto di vista è stata una crisi economica largamente dovuta a una crisi di fiducia nel sistema finanziario
Vorrei fare un attimo il punto d dove siamo partendo da una prospettiva storica questo la storia delle banche degli ultimi centosettanta anni con riferimento agli Stati Uniti
Dove vedete i una storia di continuo aumento della leva finanziaria quindi del rischio delle banche
Punteggiata nelle aree grigie dalle crisi bancarie e nelle aree tratteggiate
Dalle riforme normative più o meno profonde applicate al
Sistema bancario chiaramente questo grafico ci dice che dobbiamo avere poca fiducia nelle banche che sono soggette a crisi
Ripetitiva forse ancora meno nere culetto rosa il cui intervento non è mai stato in grado di fermare un aumento conico del rischio nelle banche
La situazione anche evidente per quello che riguarda diciamo gli ultimi due interventi tragedia tratteggiate c'è Basilea uno e Basilea due
Vedete che sembrerebbe con la riga blu che ci sia stato un certo abbattimento del a livello di leva nelle banche americane dopo Basilea uno
Però con il contemporaneo allentamento della normativa contabile se andiamo a vedere qual è stato in realtà il rapporto tra attivi sul capitale tangibile vediamo che la leva
Invece ha continuato ad aumentare e addirittura subito un'accelerazione con a Basilea due
Vediamo dove siamo arrivati oggi da questo punto di vista questa tabella dimostra nella prima colonna punto tale aggregato per le banche occidentali
Che hanno circa sessantadue mila miliardi di attivi un patrimonio netto di tre mila ottocento miliardi e quindi l'ultima riga una leva finanziaria di ordini dell'ordine di sedici volte e mezzo
Come vedete le banche americane hanno una leva finanziaria tendenzialmente più bassa di undici volte le banche europee sono quasi aventi
E le principali venti banche mondiale invece sono ben oltre il venti con un livello di rischio quindi superiore al lì all'intero sistema
Questa tabella vita anche altri dati cioè la ponderazione degli attivi per i parametri di rischio di Basilea
Da cui la linea rischio come totale degli attivi ponderate per il rischio sul totale degli attivi
Dove vedete che c'è in realtà un compromesso tra a vere come hanno gli Stati Uniti delle banche con degli attivi relativamente più a rischio Manni non rileva e la situazione invece delle banche europee
Con degli artigli ha un po'meno rischio ma una leva maggiore il grafico seguente vi fa vedere come è stato toccato questo compromesso permesso dalle normative
La riga rossa più in alto il limite di Basilea due il capitale minimo richiesto così le a due
La seconda riga e due volte questo capitale minima come detto tutto il sistema bancario sostanzialmente si posiziona tra uno e due volte i minimi di capitale
Richiesti da Basilea due andiamo a cercare di capire cosa sono questi limiti capitale andando a leggere e chiedo scusa perché credo che si è molto piccola la riga che sta sotto
La riga che sta sotto vi dice che la ponderazione del rischio definiti da Basilea due e considera i titoli di Stato a rischio zero Ibra onda triplo a al rischio venticinque per cento
I crediti a a a rischio tra settantacinque cento le azioni a rischio centoventicinque questo vuol dire che secondo Basilea due
E possibile prendendo rischio in azioni essere centoventicinque essere completamente investiti in azione e avere soltanto un dieci per cento di capitale a supporto di questa opposizione per una banca cioè leva dieci sulle azione
Ora chiaro che questo è un limite che definire prudenziale abbastanza ridicolo
E dall'altra parte spiega perché in realtà anche in Italia le banche si sono lasciate andare a finanziare speculatori leva azionaria
Visto talmente sostenibile quindi poi saltati ancorché di livelli largamente inferiori a quelli che la normativa avrebbe permesso alle banche stesse
Vedete anche i diversi compromessi tra rischiosità degli attivi eleva scelte dalle varie banche la posizione delle banche italiane qui ci sono soltanto le due maggiori UniCredit ha intesa
Diciamo in un po'a metà tra quella che è la situazione delle banche americane quella della situazione del totale delle banche mondiali
Sono state secondo me fortunate perché non avevano un profilo di rischio materialmente diverso da quello del resto il sistema bancario mondiale ma avevano degli attivi che si sono comportati meglio vedete anche la posizione di
Di alcune banche con un livello di leva estremamente alto particolare guardiamo dolce banche pensando anche a quello che è successo in Germania nelle ultime due settimane se io fossi il sì io di dolce banca mi chiamasse la Merkel per dirmi che vuole farmi la festa per il compleanno l'ultima cosa cui penserei una torta con le candeline in questa situazione
Vorrei però darvi un'idea più fisica di quello che vuol dire questo rischio e questi Rescio dati Rescio di Basilea possiamo provare a semplificare quelli che sono i bilanci bancari che come oramai sappiamo tutti sono estremamente complesse
Tanto che non le capivano neanche loro a riducendo l'idea dei bilanci semplificati di due sole attivi obbligazioni triplo a azioni ma questo portafoglio di fatto soltanto di azioni e obbligazioni peppola
A uno stesso identico profilo di rischio inteso come rischio e leva di quello delle banche affettivamente osservato prendiamo per esempio per l'aggregato banche occidentali fatto cento il capitale
Il portafoglio che le banche nel loro complesso si portano dietro è fatto da trecentottanta di azioni mille duecentosettanta di obbligazioni triplo a
Questo
Il tipo di rischio che hanno in portafoglio le banche nel loro complesso io vorrei invitarvi a fare una riflessione di tipo personale fatto cento i vostri mezzi propri provate a immaginare cosa il vostro personale
Profilo di rischio quanto avete in azioni immobili quanto avete in titoli qual è il vostro livello di indebitamento
Nessuno penso possa giudicare ragionevole portarsi dietro
Grossomodo tre volte i propri mezzi propri in rischio azionario poi se a questo aggiungiamo quello che è sicuramente un rischio molto molto minore
Anche immaginando obbligazioni triplo avere e non le schifezze che sono state vendute negli ultimi anni
Un livello di indebitamento insostenibile mettiamo questo tipo di bilanci a confronto con quello di due categorie che sono normalmente additate come
Particolarmente scadenza collo dal punto di vista finanziario cioè gli standard e il consumatore americano
Come vedete da questo grafico dieci fan si portano dietro un rischio più azionario che analogo a quello un del del sistema delle banche sempre in rapporto a loro portafoglio
Ma lo fanno con una dotazione di capitale che è grosso modo di tre volte quello che hanno le banche a parità di rischio e il consumatore americano
Di di cui tutti parliamo male in realtà
Da otto dieci volte più prudente delle banche
Questo è tipo di analisi potrebbe sembrare
Esagerata una volta che viene a assimilata ma vorrei vorrei farle qualche numero in più
Immaginiamo
Sic che di fare un marchio da marche di questo tipo di portafogli dato che le azioni hanno perso il trentanove per cento le obbligazioni triplo hanno guadagnato il tre per cento l'anno scorso
Verrebbe fuori che le banche occidentali si sono mangiate tutti i mezzi propri
Questa stima un'aperta quindi di circa quattro mila miliardi di di dollari non è lontana da quella del Fondo monetario che stima le perdite del sistema bancario a tre mila settecento miliardi di dollari
La differenza che le queste perdite essendo state diciamo semplificando questa tabella
Applicate a valori di mercati sono prese subito il primo anno mentre abbiamo modificato la normativa contabile per permettere alle banche di diluire l'assorbimento di queste perdite nei prossimi anni e questo ha un effetto miracoloso
Innanzi tutto perché come vedete le banche sono state in grado di dichiarare perde tenne la misura
Pari alle agli aumenti di capitale che sono state in grado di fare
E quindi non abbiamo avuto un peggioramento radicale dei cresce OSA
Lo vedete a livello dei vari aggregati purtroppo o solo il dato per le prime venti banche dove vedete che almeno un terzo delle ricapitalizzazioni sono state fatte con denaro pubblico cosa che penso possa estendersi
Alla a totalità del sistema
Questa regola questo riconoscimento graduale delle perdite e l'effetto leva hanno però anche del degli aspetti positivi
Che vediamo in questa tabella in questa tabella di nuovo faccio l'ipotesi peggiore e quindi che
Sulla base di quelle che sono le stime del Fondo monetario se dovessimo fare un Martone Marche delle banche le banche
Abbiano perso oggi impartiti pratica tutto loro patrimonio netto
E abbiano avuto una riduzione degli attivi dai sessantadue mila miliardi a cinquantotto mila miliardi
Su queste attività però se noi le portiamo via perché diciamo che le banche non possono fallire quindi permettiamo loro di andare avanti adoperare benché si siano mangiate tutto il capitale
Le banche vanno avanti a guadagnare prendendo i dati passati le banche hanno mediamente un ritorno a una asset dell'uno e mezzo per cento il che vuol dire che tra qui e il due mila quattordici è l'orizzonte sul quale il Fondo monetario stima le perdite possono ricostituirsi con il rendimento sugli attivi i residui
Più della base di capitale che hanno perso nella crisi
Se pensiamo come sembrerebbe dall'aneddotica che la crisi ha permesso un ripara esenti certi servizi degli spread eccetera per cui le intorno ANAS per le banche potrebbe addirittura salire al due per cento
In soli tre anni le banche potrebbero ricostituire il capitale che hanno perso
Questo è la magia della leva che ovviamente applica da una parte le perdite ma amplifica anche di utili
La come questo fenomeno succederà negli anni ce lo fa vedere di nuovo il Fondo monetario internazionale la riga rossa sono gli utili operativi delle banche che hanno un certo calo ma tenesse mentre sono relativamente stabili tra cui il due mila quattordici
In basso nel grafico la riga nera vi fa vedere la velocità alla quale saranno riconosciute le perdite quindi spalmate tra qui al due mila quattordici la riga verde è la risultante che vi fa vedere perdite relativamente modeste
Ancora quest'anno l'anno venturo
Già un sostanziale pareggio pareggio dal due mila undici un sistema che torna inutile già nel due mila dodici
A questo punto ci si può forse domandare visti gli spaventi che ci fanno comprendere le banche regolarmente quanto le banche siano ancora funzionali
A un delle economie moderne come quelle che abbiamo nel mondo occidentale vi ho mostrato qui un grafico del sistema creditizio degli Stati Uniti
Dove la riga nera fa vedere e la percentuale di credito erogato dal sistema bancario che come vedete scende negli ultimi vent'anni da circa la metà a meno di un quarto del totale del credito erogato negli Stati Uniti
Il ruolo delle banche come vedete sotto è stato preso tra l'altro
Dati quello che lo spazio verde
Che sono i fondi pensione fronte comune che sono intermediari finanziari che hanno dato dei vantaggi stratosferici rispetto alle banche perché sono degli intermediari finanziari estremamente stabili perché non operano in leva
Illy DEA che l'intermediazione finanziaria vada fatta in leva dieci quindici o venti probabilmente un concetto che dovremmo riuscire a superare
E gli sforzi da qui in avanti dovranno essere nel cercare di creare dei canali di intermediazione finanziaria che in alcuni Paesi già esistono alternativi alle banche
E più stabili delle banche un altro problema che resta sul tappeto è quello dei mercati finanziari nel loro complesso
La negoziazione di titoli e di contratti avviene oggi per più di tre quarti fuori da mercati regolamentati inalberi
O pacchi di negoziazione dove una mezza dozzina di grosse banche internazionali fanno il bello e cattivo tempo
Che questo ovviamente ha creato da una parte degli utili straordinari degli anni passati anche di quest'anno
Ma dall'altro non è necessario crea una debolezza strutturare del sistema che va corretto gli Stati Uniti di nuovo guidando un po'
ITG venti hanno dato la strada dei maestra di riportare le negoziazioni in titoli
E in contratti nell'alveo di invece mercati regolamentati e meno oligopolistico
Come conclusione quindi
La la
Le banche sono stabilizzate ma restano fragilissime non è quindi non c'è quindi da aspettarsi un grosso sospetto sostegno
Dalle banche all'economia e anche sbagliato chiederglielo probabilmente perché resto in una situazione assolutamente insostenibile
Restano da risolvere quindi il problema della ricapitalizzazione delle banche del rifare una normativa che ha dimostrato di essere tutto fuorché prudenziale
Arrivi regolamentare i mercati finanziari e andarsi a studiare e sviluppare
Quelli che sono canali alternativi intermediazione finanziaria che hanno retto anche molto bene a questa crisi la stabilizzazione avuto dei costi importanti il morale zar confermato le affetto
Di una ingerenza molto pesante dello Stato nell'economia che poi ovviamente crea a catena la richiesta un po'di tutti di essere pure aiutati ad attraversare una fase difficile
L'Europa e Stati Uniti se non affrontare questa crisi
In modo abbastanza diverso tra loro
E vi lascio con questa immagine gli Stati Uniti con una affrontando chiaramente i problemi sul tappeto senza nascondersi a lei e magari anche facendo quello che può sembrare una fuga in avanti
L'Europa per ora non ha riconosciuto ancora di essere una situazione peggiore rispetto a quella degli Stati Uniti si attacca dei problemi secondari ma di grande impatto mediatico e secondo me è come evidente da questa immagine il rischio di una politica come quello europeo può arrivare dal di dietro
Grazie mille dottor Fogliata la parola al direttore generale Confindustria Giampaolo Galli che ci pareva soprattutto di exit strategies
Ma
Tanto mi fa piacere vedere tanta gente tante persone autorevoli che vengono ancora sentire le analisi degli economisti come economisti abbiamo perso un pochettino di credibilità e questo è comprensibile
O quando sopravvivono infarto comincia ad avere qualche dubbio sul tuo cardiologo però è normale poi dopo torni dal cardiologo non vai dall'avvocato sapere che cosa fare e mi fa anche piacere l'altro ieri mi pare all'Università Bocconi sia stata una collettiva Presa d'atto che forse occorre una riflessione nella
Professione nel degli economisti
La ma che alla fine è quella quelli sono diciamo ecco la professione economici che è chiamata a capire che cosa
Che cosa non ha funzionato ed in particolare credo che abbiate fatto bene a venire a sentire Luca Paola sì
Onestamente Luca aveva
Visto la recessione prima di altri tanto che fummo accusati anche di pessimismo ci fu molto malumore in giro diciamo per le analisi che venivano fuori a fine anno all'inizio di quest'anno
Sulla crisi devo dire che anche visto prima di tanti altri i segnali di ripresa quando venne da me Emma Marcegaglia dire a maggio vedo germogli di ripresa
Dove rimedi
Li vedevamo nei suoi occhi aveva ragione adesso Lucca prevede uno zero otto di crescita per l'anno prossimo a fronte mi pare del dato rivisto ieri del Fondo monetario di zero due
Tenderei a credere più a quello che dice Luca
Il fatto certo che
Il il consenso generale ci dice che stiamo entrando in una nuova fra fase che possiamo chiamare una fase di ripresa molto lenta
E c'è un consenso generale sul fatto che ha detto prima parolacce e cioè che ci vorranno per molti Paesi ci vorranno molti anni per recuperare i livelli di attività pre-crisi e questo crea
Tantissimi problemi soprattutto di ordine sociale
Le previsioni
Del Fondo monetario per il due mila e dieci saranno un po'più pessimista dicono i palazzi ma insomma se voi guardate area dell'euro la previsione rivista ieri e ancora vero per il due mila dieci
Per gli Stati Uniti è uno e due insomma sono per tutti i Paesi sono numeri estremamente estremamente bassi l'OCSE ci dice
Della prossima slide che nei prossimi anni avremo una crescita potenziale
Noi tutti gli altri principali Paesi più bassa di quella che abbiamo avuto fino adesso
La cosa non è drammatica per l'Italia lo è per me molto di più per la Germania che passerebbe da una crescita potenziale di uno e sei a una di uno e uno guardate la seconda libica colonna
Crescita potenziale uno rispetto a questa potenziale due per altri Paesi che hanno un notevole
Una notevole riduzione di crescita potenziale
E si capisce perché abbiamo perso tre anni di investimenti di innovazione molte buone impresa e questo problema serissimo a Noemi in altri Paesi non ci saranno più uno saranno riuscite a sopravvivere
E queste cose non si sostituiscono da un giorno all'altro ci vuole tempo per
In questo quadro si guarda con
E si discute nel G venti nelle varie se di del tema delle exit strategies s'è come quando ridurre il sostegno all'economia che viene da altri disavanzi pubblici e politiche monetarie iper espansive
Comincia a circolare un'opinione secondo cui la via di uscita vera
Dai debiti pubblici sarà l'inflazione
Personalmente non ci credo almeno per i grandi Paesi industriali però è un fatto che se questa opinione dovesse prevalere sul mercato sarebbe un guaio perché aumenterebbero i tassi a lungo il costo del capitale e questo avrebbe un effetto depressivo sull'economia
Personalmente credo sia giusta la decisione che è stata presa al G venti di di domenica di non fare l'ex estratte c'è adesso
Come ha detto Marti felicità Enna data la gravità della situazione attuale è ancora il caso di prendere un po'a prestito dalle future generazioni
Il fatto è però che
I disavanzi pubblici stanno arrivando a livelli veramente insostenibili questo l'ultimo dato per il due mila nove quasi un fatto diciamo
Del Fondo monetario l'ultima previsione diciamo così Stati Uniti tredici e cinque Regno Unito undici e sei Giappone di eccetera India Francia livelli molto superiori a quelli italiani
Naturalmente questi dati non sono perfettamente confrontabili per che
A secondo dei sistemi di contabilità pubblica per esempio una garanzia esempi in Italia la garanzia che lo Stato ha dato sui depositi bancari non va nel bilancio le garanzie che vengono date
Alle banche sui prestiti alle imprese vanno nel fondo di garanzia è quello lì va nel bilancio quindi a secondo delle
E sicuramente in questo tredici e cinque gli Stati Uniti undici è sede di Stati o rendere del Regno Unito
Ci sono garanzie finanziarie c'è un pezzo delle garanzie finanziarie quindi
Stiamo attenti a leggerlo il fatto è che
I disavanzi sono arrivati e rimarranno elevati fino diciamo si ridurranno molto ma rimarranno ancora assai elevati specie negli atti Vance stragi Twenty di questa tabella
Fino al duemila quattordici
Di qui un problema serio serissimo di debiti pubblici
A guardate questi dati si può discutere se l'Italia nel due mila quattordici sarà centotrentadue o a centoventotto
Se riusciremo a fare meglio forse riusciremo a fare meglio secondo palazzi da qui al due mila e dieci faremo meglio di questi dati del Fondo monetario
Il Giappone è un dato falsato questo qui sono tutti i dati di debito lordo
Come dire Maastricht consistente ma il Giappone a circa il cento per cento del PIL di asset previdenziali
Assetto finanziarie per la previdenza quindi dovere se guardata al debito netto cosa che di solito non si sa per mangiare Paesi voi trovate un debito molto elevato ma di circa cento punti inferiore a quello che c'è scritto qua
Il Giappone arriverebbe nel due mila quattordici
Sulla base dei dati inerenti al cento trentasei per cento ma guardate Stati Uniti al centododici Germania Francia Regno Unito vicino al cento per cento
A
La prossima slide sa
Riproduce l'OSCE da qui al due mila quattordici lo scenario che stava che abbiamo visto prima con i Paesi avanzati del G venti Paesi emergenti non hanno lo stesso problema
Che arrivano mediamente al centodieci per cento nel due mila quattordici e poi c'è uno scenario alternativo naturalmente di scenari alternative né possiamo fare quanti ne vogliamo qui c'è scritto lenta crescita prolungata alti tassi di interesse garanzia vada tutto male
La cosa interessante che è l'alto funzionario italiano peraltro del Fondo monetario che ha prodotto questa cosa quando l'ha presentata detto non sappiamo bene
Quale dei due scenari sia più probabile
Noi siamo gente prudente responsabile quindi presentiamo quello buono come scenario basse
A tutte queste tendenze dei prossimi anni si inseriscono con un effetto moltiplicatore non additivo ma moltiplicatore
Sulle notte tendenze in atto in relazione alla invecchiamento della popolazione
A quindi pensioni sanità assistenza agli anziani e così via
Dato lo scenario precedente quello buono fino al due mila quattordici a politiche invariate il fondo polacchi monetario si permette di presentare questo grafico qua
Si può discutere all'infinito fra le previsioni al due mila cinquanta tassi di crescita a tassi di interesse eccetera però qui
Qui c'è naturalmente dentro il caso Giappone
Scontiamo l'oppure abbiamo come sistema dei PAI tutti i Paesi avanzati un problema assolutamente drammatico voi faccio vedere il più bel grafico che abbia mai visto che è questo qua
Questa è la base monetaria negli Stati Uniti
Il tasso di crescita a dodici Mensi dal mille novecentoventi
Come vedete nel due mila nove nei primi mesi c'è stato un aumento del cento per cento cento e rotti per cento questo cosa significa la base della monetaria raddoppiata
Il bilancio la dimensione dell'affetta
Eh raddoppiato
Cosa che non era successo mandi una lunga nemmeno negli anni quaranta
A una riflessione per in moneta rischi che diciamo nella loro versione estrema pensano che M zero questo M zero è quella roba che genera inflazione
Vedremo ma diciamo qualcuno pensa che effettivamente questa cosa dice genera un'esplosione di inflazione
Però il fatto è che queste base monetaria che forse non è più giusto definire moneta ad alto potenziale come facevamo nei libri di testo forse non è più moneta bassissimo potenziale
Perché non si moltiplica più è base monetaria che non circola quindi non creiamo netta e non crea credito però certo c'è un problema di come rientrare da questa cosa
Per adesso come fa notare Trichet e questo è un titolo che abbiamo mutuato da Trichet forse un poco baldanzoso diciamo i mercati per adesso non si aspettano affatto un aumento dell'inflazione
Bene io è un acronimo che vuol dire breakeven inflation retta cioè è l'inflazione implicita nei titoli è indicizzazione reale e voi vedete che si può prendere cinque anni dieci anni da cinque anni formò da cinque anni e sono tutti attorno al due per cento
Quindi anche
La cosa peggiore diciamo è un tre per cento previsto fra il due mila quattordici del due mila diciannove negli Stati Uniti
Per il per fortuna per i mercati non si aspettano infrazione
Ma la questione vera quindi non sarà l'infrazione io credo che non sarà l'infrazione credo che le banche centrali
Non h saranno accondiscendenti si potrà arrivare al tre al quattro per cento al cinque per cento ma non credo che l'inflazione sarà la soluzione della
Del problema
Alcuni dicono da dove viene quindi dal
La da
In che modo possiamo fare più crescita e risolvere il problema del debito pubblico alcuni dicono la Cina
Chi è stato ricadesse nei giorni scorsi lo ha letto i giornali ha sentito che c'era un autorevole esponente cinese perché ha detto ma ne siamo troppo piccoli per tirarvi fuori dai guai
La prossima slide mostra un po'le dimensioni guardate è utile aver ce l'ho in testa
Le economie avanzate sono il sessantanove virgola quattro per cento del PIL del mondo le economie emergenti tutte sono il trenta per cento gli Stati Uniti il ventitré e cinque
Lei euro il ventidue e cinque l'Europa e poi più grosso degli Stati Uniti l'Unione europea la Cina è il sette virgola tre per cento l'India il due virgola zero o il Brasile due virgola sei
Da criminale IVA sollevano al mondo qui ci vuole alleva incredibile atterrebbe eccetto ci aiuteranno questi Paesi che stanno crescendo a ritmi molto elevati
Chiaramente in prospettiva data la popolazione che non lo tanti Paesi emergenti ottantaquattro per cento dell'ottantacinque per cento della popolazione mondiale in prospettiva saranno assolutamente decisivi
Ma insomma non sostituisce il consumatore cinese il consumatore americano
Anche se può aiutare
L'altra tesi era ambiente come opportunità
Può darsi ma non esageriamo su questo
è stato pubblicato nei giorni scorsi ed è venuto in Italia il Presidente della Repubblica Ceca Vaclav Klaus o che addirittura nega il problema dei traumi Cengio d'
Forse
Possiamo
Non essere d'accordo con lui ma credo che Claus abbia ragione quando dice che una carbon tax Conca Pent Trade sono dei costi
E ne sentiamo come costi dell'industria manifatturiera ma sono dei costi sociali
Che riducono tendenzialmente lo sviluppo è vero che aprono nuove opportunità di business a investimenti e risparmi energetici etc è vero che probabilmente sono cose che vanno fatte se
Se altrimenti si creano guai seri all'ambiente per le future generazioni ma non è chiaro che l'effetto netto di tutto questo debba essere positivo anzi ci sono sicuramente nella transizione dei costi elevati
Concludo
Ho l'impressione che non ci sia alternativa
Alla conclusione banale
Banalissima
Se non quella di tornare ai ragionamenti che facevamo prima della crisi ma moltiplicati per cento strategia di Lisbona in Europa siamo lontanissimi
Dagli obiettivi è un fallimento in Italia l'Italia purtroppo è un po'un'auto ai al abbiamo visto cresciuta meno degli altri nel passato è uno dei Paesi che è caduto di più
In questa crisi non faccio la lista delle riforme che vanno fatte
Ma mi pare assolutamente evidente che o si fanno riforme burocrazia infrastrutture ricerca giustizia education e così via
Ripeto moltiplicando per cento gli sforzi fatti negli anni passati emettendo davvero al centro crescita e competitività oppure non capisco
Come se ne esca
Saremmo in buona compagnia ma non so perché tanti altri Paesi avranno lo stesso problema cioè aumentare la produttività aumentare il dinamismo del sistema
Però aumentare i tassi di crescita altrimenti siamo costretti ad una tassazione assolutamente
Naturalmente rivedere anche sistemi di welfare di pensione i sistemi
Sistemi di contrattazione tutto questo fa parte diciamo vedere la mia conclusione è che la vera sfida dell'ex Istrate G non è tanto certo è anche una cosa come riassorbire la base monetaria certo c'è anche questo aspetto
Ma la vera sfida
Quando staremmo per uscire o o in vista dell'uscita
Dalla situazione attuale il tema delle riforme
Non voglio dire che tutte debbano essere fatta adesso c'è un problema di timing alcune possono essere al fatta adesso avviata adesso alcune possono essere avviate adesso e realizzate dopo
Ma
Questa la riflessione che credo
Terrà impegnati i politici economisti e quant'altri
In
In tutto il mondo molto di più per non di quanto non sia successo negli anni passati grazie
Grazie Giampaolo Galli
Daniel grosso l'Europa come sta reagendo la crisi non c'è un problema di tenuta dei mercati interni e le varie nazioni si comporta diversamente dall'Italia
Espansiva
Avrei tanta voglia di parlare della COPAFF
Mandiamo premettere che mi esce difficile qui per due ragioni
Prima di tutto perché parlo qui sotto il controllo di Romani porre mano accordi che
Della Coppa ne capisce qualcosa
Ma anche perché e questo molto importante e chiaramente che
L'Europa per il momento non ha reagito soprattutto non ha reagito all'apice la crisi quando era il momento
Dipendere cose nella mano
Ora per così dire ha messo
Il treno dell'economia della politica se un certo binario tal quale spesso molto difficile spostarsi
La decisione come io sulla non deciso nell'Europa nel periodo caldo se tempo troppo ed è l'anno passato è stato ognuno fa per sé
Risultato lo vediamo
Da An parla un po'più
Qualche minuto
Sulle previsioni
Io sono d'accordo con analisi che è veramente ottima
Prende conto quasi non tutti fattori che una deroga per vedere
Ma
Io sarei vedrei sul futuro un po'più verde ancora
E la ragione molto semplice questa crisi è nata con il sistema finanziario
Con la stretta creditizia che è partita dal sistema finanziarie soprattutto quello bancario
E su questo lato le cose migliori
Meglio no abbastanza in fretta
Se il movimento continua
Fa qualche trimestre già saremmo quasi alla normalità
Per cui fra qualche mese magari ci potranno trovare una situazione in cui potremmo dire per i mercati finanziari veramente peggio è passato adesso le condizioni dovrebbero tornare a non
Esattamente come prima ma quasi
Ho fatto vedere prima il lì indicato che per gli Stati Uniti si vede che già adesso per quanto riguarda riferita all'impresa siamo e diciotto
Cioè meglio dei livelli dopo il due mila uno e per la Coppa discesa
E più lenta ma abbiamo sentito prima del sistema bancario europeo che
E più lenta più lenta a reagire
Ma anche qui e miglioramento e continua
Questo secondo me è un movimento che continua perché le banche centrali hanno aperto veramente rubinetto i tassi sono bassissimi che come ci è stato spiegato prima le banche volte o quant'altissima leva
Voglio dire nettamente che sono moltiplicati shock negativi come adesso anche ciò positivi
Cioè la ripresa del mercato finanziario e in genere aiuta le banche è questo sì autoalimenta un certo punto rinforzare la ripresa
Per cui io direi per l'anno prossimo la ripresa dovrebbe essere molto più forte di quanto già non ci aspettiamo
Se vediamo questo grafico qui e quasi la stessa cosa della
Peggioramento e le previsioni che abbiamo avuto fino a maggio
E secondo me adesso ma che ci potrebbe Santuario di miglioramento delle previsioni non altrettanto veloce chiaro ma
Più veloce del del previsto
Si è parlato prima che il futuro non è più quello di una volta ma
Importante teneramente che anche la nostra visione del passato non lo è
E questo non è la prima volta che succede dopo il due mila che è successo una cosa molto analoga
La stima contemperando e la porcata e la zona euro una
Meno uno due fra si pensava
Che ci fosse ancora potenziale non utilizzato
Tre anni dopo la stima era più noto previsione tre punti percentuali
Questo a e qui io direi che è molto chiaro che a pagare la stessa cosa per questo ceto
La Commissione europea ha già rivisto no sporca per il due mila sette ha più futuro cinque cioè parlava di opporrà positivo altissimo mentre la stima adesso
Per il del due mila otto anche solamente leggermente negativo
Due conseguenze una l'ha messa lì pay Teti deficit aggiustati percettori
Il parametro centrale patto di stabilità severe
Quanto sono aleatorie stesse time
E quanto più bisogno di giustamente cioè che prima uno non vedeva perché era il boom che
Si temeva per normale invece con bombe passeggero
Il secondo me è ancora più importante per quanto riguarda la legge ex strategico
Fa un mondo differenza sia una parte dall'ipotesi vendere se gli Stati Uniti che come dice il Silvio la sporca sono il sei per cento del PIL
Questo vuol dire
Ci vuole molto prima che si possa fare a ed ex strategici
Se invece si fa una stima dipendenza del potenziale in cui l'orca e solamente diciamo almeno due
L'ex strategico e partire molto ma molto prima
E questo è molto importante e qui vedo una rete una una differenza enorme tra gli Stati Uniti ed Europa in Europa almeno la Commissione
BCE altre istituzioni sono pronti ad accettare una stima minore la porcate cui
Poco più coperto pensi a
Cominciare prima con un exit strategies
Mentre negli Stati Uniti o le persone tutti dicono no
Potenziale non può essere cambiato in avanti tutta finché non abbiamo noi porca per quasi zero questo si fa gentile a sentire già un po'adesso nei mercati e sarà ancora più forte più più in avanti
Il titolo e alle sfide per la politica economica
Ma in fondo se si guarda questa situazione che abbiamo è una fine una sfida
Quanto poco spazio di manovra per la politica economica
Della Copa ne ho parlato prima e il passato c'è poco da dire adesso bisogna
Sempre nel futuro come
Ed è chiaro che in questo cosa ognuno fa da sé i più fiscalmente deboli succedono tra cui naturalmente l'estate
C'è veramente nessuna scelta
Lo si può far qualcosa e chiaro per quanto riguarda il debito pubblico questo punto c'è poco da fare
Ma l'articolo
Scelta fondamentale dello Stato è molto semplice
In fondo quando invece i privati inverso nemmeno lo Stato dovrebbe investire di più
Ma allo stesso tempo c'è un problema di leva c'è il problema di leva nel settore privato c'è un problema di leva nel settore pubblico per quanto riguarda il debito pubblico
Nel privato si sa che la il modo migliore per uscire velocemente la crisi lo perché è qui che si può
Sostituisce il detta ed è qui che così si poi rivoluzionare i bilanci ripartire nel pubblico che ancor più difficile
Ma secondo me qualcosa si potrebbe fare si potrebbe pensare all'immissione Titti Cros Ponzo cioè di debito pubblico indicizzato hanno dall'inflazione ma tasso di crescita
La ragione fondamentale molto semplice azione guarda indietro agli anni di alta infrazione quale l'intesa è molto variabile
Offrire qualcosa che scolmatori fosse come dire dei la volevo reale più costante si decise di emettere dei bond indicizzati sull'inflazione
In questo momento sono quasi tutti d'accordo l'inflazione non è il problema la crescita
Abbiamo sentito prima ci sono scenari alternativi molto distanti tra di loro
Ci potrebbe sommi balzo ma ci potrà pensare a un periodo di Titti Stasi molto lungo che metterebbe veramente a repentaglio i bilanci pubblici
E in questo senso vedrei un vantaggio enorme per dei del debito indicizzati sul tasso di crescita
Se c'è un rimbalzo naturalmente del costo per lo Stato sarebbe più alto presto contro lo Stato avrebbe anche le entrate
E viceversa se invece la stagnazione continua come molti Predeco no esposto per lo Stato sarebbe molto contenuto
In questo senso comporta come equity per i privati e o nel meccanismo che ammortizza l'incertezza sul futuro che c'è in questo momento
Non si può fare i miracoli
Il debito pubblico quello che c'è ma almeno per le spesa dizionari per l'investimento e che sono così urgenti importanti esso aumento direi che è uno strano in uno strumento da prendere in considerazione
Vuoi con pure con questa proposta la sua Luca
Grazie mille Daniele
Vorrei vorrei condividere il tuo ottimismo sulla va un speck cioè
E credo che credere fatto che quello che scende giù come dicono gli americani deve tornare su
La mia in questo diciamo era quello che va sorretto un po'la visione di tutti all'inizio di quest'anno prima di vedere quanto forte era caduta
E invece purtroppo col passare del tempo constati che la caduta rimane e quindi comici avere degli effetti ritardati
Si ancorché ancora non Orgiu che diventi appesantiscono e non permettono alla mongolfiera di ripartire questa un po'la visione che abbiamo noi e ovviamente
Ripeto mettere la firma sull'assoluto cenare Alessandra Ranzani ci parare invece un più dell'Italia e dei settori italiani aggregazione Dell'Anna del della dinamica e del futuro per i settori italiani grazie
Grazie Luca
Apro facendo un rapidissimo flash su come è andato il due mila otto come è andato il due mila otto lo sappiamo oramai tutt'in quello che forse non abbiamo ancora visto è la prima elaborazione dei dati BT di bilancio di un consistente numero di dati di Bilancio che ormai sono circa lamentava
Dell'universo e che per me importante farvi notare perché ci racconta una storia
Che in qualche modo
è una nota positiva cioè quello che osserviamo dai bilanci due mila otto che ovviamente scontano una prima parte dell'anno molto sostenuta ma scontano la seconda parte un anno in cui sia e sofferto
E che chi ha sofferto di più sono stati i settori che già erano in crisi prima della crisi
I settori che avevano performato bene prima della crisi hanno mantenuto buoni risultati nei bilanci del due mila otto per quanto ovviamente molto penalizzati dalla seconda parte dell'anno
Le cose non sono andate nello stesso modo in termini di redditività e in termini di redditività tutti i settori fatta eccezione per quelli dire alimentare largo consumo hanno sofferto molto
Perché è importante osservare questo perché ci siamo trovati ad affrontare la crisi a metà del guado del processo di ristrutturazione di essere qui essere temendo sta italiana quindi la primissima cosa che a poco patto noi facendo analisi sull'industria è stata ma ci sarà selezione avversa
Perché questo e la preoccupazione più grande che possiamo anche era soprattutto in un panorama
Di difficoltà nel rapporto con il credito
Se osserviamo l'aumento della dispersione nei bilanci del due mila otto
Io un po'rincuorati tale lasciatemi vedere il bicchiere mezzo pieno mi sento nel senso che osserviamo che le tue code
Quindi chi ha performato con una redditività
Molto negativa e chi atti performato con una redditività molto superiore alla media della sua classe dimensionale e del suo settore
Sono entrambi aumentati in
Ora
In termini diciamo dipendenza quindi in termini di rapidità dell'aumento sono aumentate di più le entrate che hanno sofferto ma interventi consistenti senza sono aumentate di più numericamente il proprio numero
Banalmente quelle che hanno performato meglio della media del proprio settore in un e della propria classe dimensionale in un momento di grande sofferenza
La conclusione che io ne traggo e che il parco se intrapreso negli ultimi cinque anni i suoi frutti che ha dati
E che lei impresa e che hanno saputo
In qualunque classe dimensionale guardate non c'è una differenza significativa nelle piccole quindi non mi verrebbe da concludere che c'è una fragilità strutturale nel nostro sistema industriale in termini dimensione
Chi ha fatto un percorso di riposizionamento qualitativo ovvero astenuto pur soffrendo ovviamente
Questo è importante perché
Nell'affrontare la conclusione del due mila e nove ma ancor più il due mila e dieci quando ci troveremo con bilanci due mila nove che saranno disastrosi
I meccanismi di selezione del credito che abbiamo tanto guardato con preoccupazioni in questi mesi correttamente ma che se io guardo con un prodigi distacco ed equilibrio non riesco a dire esso di dirlo invitava a una platea che non è d'accordo che c'è su quattro crediti ciance perché i numeri non me lo dico non perché comunque gli impieghi per quanto ha un ritmo momento inferiore sono aumentati a fonte di contrazioni del PIL del sei per cento e contrazioni di produzione molto rilevanti
Son più preoccupata per il futuro se devo esprimere una preoccupazione perché a quel punto mi troverò
A dovermi salutare con strumenti tradizionali rischi che se dovessi guardare triste vaglio di RAI
Io non faccio più credito
La situazione non è così evidentemente e ci si sta ragionando collettivamente in maniera scusate salto poi torno indietro in maniera molto approfondita
Ma se io provo a fare un esercizio di simulazione di quanto
Peggioreranno le probabilità di default da qui al due mila e undici trovo per qualunque classe dimensionale un peggioramento significa molto significativo
Allora
Cosa vuol dire questo vuol dire e ci si sta ragionando che dopo valutare l'erogazione del credito con strumenti che non siano puramente di reti e finanzia
Ho Monichi motivi per credere che una discriminazione una selezione sensata
Si possa fare e si possa fare proprio guardando a quelle imprese che il percorso di riposizionamento qualitativo l'hanno fatto
E questo è testimoniato infatti e nei numeri e non non si può non tenerne conto
La seconda considerazione che faccio dal punto di vista dei fabbisogni finanziari e però che
E mancato ed è importante che si prenda coscienza di questo fatto un gioco di squadra solida importante cioè la situazione finanziaria si è deteriorata molto anche lungo le filiere
E
Il peggioramento nel ritardo di John qui di pagamento clienti e fornitori esattamente nello stesso modo è molto più marcato in Italia di quanto non sia stato negli altri Paesi europei
Questo è importante tenerne conto perché bisogna tornare a giocare insieme e in squadra
Non per salvare impresa chi non danno merito di essere stato il latte io non non sono cioè la selezione deve funzionare deve funzionare a mercato
Ma per salvare impresa e che invece si sono trovate nel momento della crediti a tre quarti dell'o percorso di riposizionamento qualitativo e questo so sei collettivo e fatto dalle imprese verso le imprese dalle banche insieme alle imprese
Perché questo è importante perché
Guardando i numeri di Lucas sul commercio internazionale e vedete che ci troviamo a competere
E con una torta molto più piccola nei prossimi anni io quindi faccio vedere soltanto la variazione del commercio mondiale nel secondo trimestre due mila nove sul primo quindi congiunturale e vi dico
Grande ottimismo finalmente stiamo riprendendo
Stiamo riprendendo ma non abbastanza perché la torta rimane più piccola morale della favola detta molto semplicemente e sposteremo tutti verso gli stessi cinque dieci mercati che tirano
E la competizione sarà molto più accesa che negli anni passati
Competizione molto più accesa che negli anni passati Kindle venti in tutti gli anni passati noi avevamo tre cooperato competitività
Chi ha fatto la parte del leone nel recupero della competitività attestata all'industria
Abbiamo guadagnato non perso mettiamola così dipende in che termini relativi lo facciamo diciamo che abbiamo tenuto quote sui mercati internazionali mentre gli altri le perdevano
L'abbiamo fatto tenendo sui prezzi e quindi non affrettandosi margini
E
Abbiamo di fatto traghettato il Paese sul
Entrata all'industria a dare di fatto il passo del tasso di crescita potenziale almeno questa è la mia visione negli ultimi anni
Ora se io faccio un calcolo banale che non si dovrebbe fare lo so di competitività basata sul costo sui prezzi al consumo quindi quello che non dovrai fare essendo entrata in Europa lo dove fare sul costo lavoro per unità di prodotto eccetera eccetera Lezzoli ti disclaimer
L'ho fatto così per far vedere vedere anche la forbice si sta riaprendo se faccio lo stesso conto sui prezzi alla produzione
La quello che mi ottengo non l'ho fatto ma fidate di vi faccio vedere questori differenziali completamente diverso allora c'è una forbice importante che si stia riaprendo ed è un fenomeno tutto italiano
Che mi fa concludere da un punto di vista diverso ma concordemente a quello che diceva Luca prima servono riforme
Quello che serve alla nostra industria aperti riuscire a traghettare la crisi e rimanere competitiva sui mercati mondiali enti
Da un lato completare il proprio percorso di trasformazione ma dall'altro aveva un sistema Paese che facilità questo percorso di trasformazione
Se vado a vedere che cosa succede a livello di settori salto la congiuntura che ha già illustrato bene educando
Faccio una riflessione in più noi abbiamo diviso le nostre previsioni a livello settoriale in due fasi
I primi due anni quindi fino il due mila e dieci è il secondo triennio pure di previsione del due mila undici al due mila e tredici come osservate da questo grafico
Chissà offre di più nel primo biennio che sono tipicamente i settori Chiu esposti alla concorrenza internazionale i settori a maggior vocazione esportatrice sono anche i settori che escono prima dalla crisi
Perché vengono trainanti se rimangono competitivi fuori dalla ripresa del commercio mondiale
Allora attenzione perché se io valuto quelle impresa e di quei settori per far credito oggi senza avere in mente l'orizzonte di domani il pericolo che io faccia selezione avversa è molto alto
Per cui devolvere in mente quale la sostenibilità di medio e lungo periodo
Di quei settori
Disaggregando i dati per io ho carcasse credo pensato beni di investimento ben interni di beni di cui assume un particolare riflettere con voi sulle varie previsioni il comparto dei beni di investimento e quello che ha sofferto di più
E che noi prevediamo continui a soffrire di più negli indicatori congiunturali cui ahimè non c'è nessun segnale di ripresa
In previsione noi pensiamo che continuino a soffrire
Allora qui non c'è incorporato ancora l'effetto dei provvedimenti legislativi su questo comparto in questa previsione pensiamo che un effetto ci sarà una pensiamo tuttavia che non sarà sufficiente in termini di magnitudo viene altri portata accise vedete la linea verticale
Versa dentro quello è il livello del due mila e sette che non verrà ancora recuperato al due mila tredici nonostante tassi di crescita
Che saranno via via sempre più positivi ma per recuperare i livelli ci vorrà tempo
Ci vorrà tempo in particolare in questo comparto perché il più penalizzato ma ci vorrà tempo anche perché ci dovrà necessariamente essere un consolidamento
Un consolidamento che è fisiologico e strutturale ci sono
Milioni di studi in letteratura che testimoniano come da queste crisi in media mente l'industria manifatturiera ne esca ridimensionata impasse tira dal mille novecento ad oggi
E dove ci sono settore chissà soffrono più di altri scontato un pochino più volte ho l'osserviamo sugli in termini di in
Gli intermedi cominciano a mostrare alcuni segnali indire Presa anche a livello congiunturale pur rimanendo qui negli utilizzi di capacità produttiva come faccia vedere grafico più generale di Luca prima molto al di sotto dei livelli di lungo periodo le linee orizzontali rappresentano i centri storici sugli ultimi trent'anni
Però danno quali il che spunto positivo soprattutto toh nella chimica essendo la chimica tipicamente un settore a monte e questo ci dà una buona fiducia sul fatto che il ciclo stia
Ripartendo
Anche sugli intermedi però in termini di previsione
Vediamo che alla fine dell'orizzonte di tradizione rimaniamo ancora ben lontani da recuperare i livelli del due mila e tredici quindi non ci inganniamo quando vediamo tassi di crescita soprattutto cumulati
Su un orizzonte previsivo di quattro o cinque anni
Del sette otto dieci per cento in realtà prima di recuperare i livelli perché la caduta è stata così drammatica CIP Boca molto tempo
La situazione ENI almeno nel medio periodo più bello se ampie per i beni di consumo in generale e vediamo che all'interno del comparto dei durevoli
L'unica spunto di vero ottimismo sono le autovetture gli altri durevoli hanno sofferto molto in particolare il comparto dei bianchi ha sofferto molto
Mentre i non dovevo lì hanno limitato le perdite
Tuttavia guardandolo in previsione nonostante sia un il comparto che soffre minori recuperata prima i livelli
Qualche nota di cautela va espressa e va espressa in particolare per il discorso che faceva Luca prima sugli effettui della disoccupazione che saranno più evidenti
Tra un anno fondamentalmente questo va coniugato a un cambiamento nei comportamenti di spesa dei consumatori
Che hanno visto
Ridotto storicamente il proprio potere d'acquisto benchè recuperato dai tassi di inflazione molto o negativi dell'ultimo anno ma di fatto hanno visto crescere nel proprio paniere di spesa all'onere per le spese non con i primi inviando quindi ridotto
Dopo
La capacità di spesa per illecito chiamiamolo così o per tutte le spese non comprimibili e rimandabili ovviamente questo comportamento è molto diversa a seconda delle fasce di reddito c'è
Le fasce di reddito molto elevato hanno continuato a sostenere
I consumi del lusso sostanzialmente ma molto meno del lusso accessibile
Questo coniugato a cambiamenti strutturali nel comportamento dei paniere di spesa e
Qui viene osservato molto spesso per fare queste previsioni il comportamento dei giovanissimi certe cosa acquistano giovanissimi e in che cosa acquistano giovanissimi è quasi totalmente ricomposto verso beni hi-tech
Con una compressione abbastanza evidente e di tutti gli altri capitoli di spesa quindi su questo comparto noi siamo
Più ottimisti nel primo biennio di previsione i più pessimisti nella previsione di medio periodo
Grazie
Grazie Resana diciamo quello che ho il tipo di informazione che ci mancava che non siamo in grado di elabora c'è un caso e quindi ti visti sono molto grato
Una piccola notazione sul credit crunch
I dati ti dicono che avuto una contrazione dei prestiti relativamente contenuta nell'area euro in Italia contenuta serio consideri soprattutto non in relazione alla dinamica della domanda
E quindi de facto dell'apparente fabbisogno ex post
Se guardiamo al fabbisogno ex ante cioè quello che le imprese richiedevano come aumento di capitale circolante a fronte della allungamento di quel pagamento difficoltà di
Come dire far fronte
Alla alla fa il proprio fabbisogno avrà attraverso diciamo il normale il riscontro e così via problema sì cioè
E questo senso c'è più stato credit crunch
Parlavo prima con Daniele diceva rassicurare diciamo la situazione tedesca molto diversa lì le banche hanno erogato
Pur avendo da noi pur avendo diciamo una dinamica di PIL e di consumi uguale alla nostra allora questa è la differenza cioè la loro hanno erogato vanno no
Grazie chiederei diciamo i relatori di accomodarsi in sala inviterei Ministro Sacconi Presidente Prodi è presente Prodi ad accomodarsi qui a fianco ma grazie mille ancora
Stiamo sistemando il Cavaliere
Intanto ringrazio moltissimo
Questi due personaggi della della politica la vita sociale italiano dire si è venuti a parlare in un momento molto delicato per quanto riguarda il nostro Paese
Istituzionalmente fa valida avrei dato diciamo per secondo la parola alla Ministro Sacconi perché la posizione del Governo ma chiesta per cominciare una Consiglio dei Ministri quindi
Lui deve lasciava sala purtroppo prima se Presidente Prodi è d'accordo fra cominciare prima il ministro grazie
A questo
Io vi chiedo scusa e chiedo scusa in particolare a Romano Prodi cui ho chiesto questa cortesia in effetti lui mi aveva
Pregato di attendere anche dopo l'intervento di Emma per evitare di abitanti andare a fare danni al Consiglio dei Ministri ma io per sei vero sono diabolico
Ringrazio sinceramente Confindustria al suo centro studi per per avere consegnato al Paese
Questi numeri e queste riflessioni sono un po'sempre perplesso sulla funzione delle delle previsioni e quindi sull'attività dei previsoni quando
Ci offrono uno scenario rigido tendenzialmente anche pessimista
Come per l'accaduto recentemente nel momento in cui gli stessi previsoni hanno dovuto correggere le loro previsioni in rialzo
Penso
In qualche modo incidendo su quella fiducia che stiamo cercando di ricostruire cioè non è secondario la funzione dei previsoni in una grande crisi della fiducia
E quindi consiglierei di offrirci forbici cioè scenari variabili con un'ipotesi peggiore è un'ipotesi migliore
Magari sollecitando in funzione dell'ipotesi migliore anche quelle poliziesche la possono determinare
Già oggi noi abbiamo avuto una forbice qualche forbice
Nelle stesse considerazioni che qui sono state svolte
Però io apprezzo soprattutto quelle considerazioni preoccupate che fanno riferimento alla concreta possibilità
Dell'in trappola mento delle economie mi permetto di dire il plurale di dire al plurale delle economie europee soprattutto
In una condizione di bassa crescita forse anche economie occidentali perché
Quelle economie che sono cresciute di più negli ultimi anni sembrano anche essere quelle che più hanno beneficiato delle bolle speculative di quella immobiliare pensiamo alla Spagna in Europa o non solo ma e di quella finanziaria
Sulle considerazioni che potrebbero dedursi sono molte tra l'altro
Ho visto prima quelle quelli traffico interessante circa il debito io credo che debba essere considerato oltre a tutto il debito aggregato non soltanto il debito pubblico ma anche
Integrato con il De con il debito privato e che voi sapete ci fa leggere
Con non minore ma maggiore preoccupazione la condizione di molti Paesi è un po'relativi Giare della nostra posizione rispetto a quella alti altri
Ma tra le considerazioni io metto solo in agenda non non ho tempo per e non è la sede penso Peres Lupari questa considerazione però
Delle giù la giusta lettura che in particolare Galli dava anche della dimensione globale del
Il quadro delle delle
Dei competitors e delle loro posizioni di partenza rispetto ad alcuni indicatori mi porta a sollecitare lancio anche a Romano una Romano Prodi una
Osservazione in questo senso il tema del del posizionamento dell'Europa nei grandi cambiamenti che ci attendono
Cioè con ogni probabilità siamo pronti prossimi a un credito a un crescente al ridimensionamento dell'asse transatlantico a una crescita dell'asse tra lo spaccio di fico a un possibile a una possibile emarginazione dell'Europa
Di fronte ai nuovi assi a questo nuovo asse prevalente insomma l'Europa dovrà insieme io penso nemmeno solo l'Europa politica ma anche e l'Europa
Più l'Europa fisica all'Europa geografica cioè
Unione europea in Russia dovranno insieme a riflettere
Circa la possibile propria margine marginalità di fronte ad un altro asse prevalente
Come quello tra lo specifico è quindi
Guardare soprattutto ipotesi ma la metto lì ripetono ma il tempo di
Motivare questa ipotesi di lavoro ad un'Europa più forte dimensione mediterranea
Non mi riferisco solo al Nordafrica ovviamente mi riferisco anche i Paesi arabi un'Europa più forte dimensione mediterranea un'Europa che comunque si Europa cioè ragioni collettivamente
Dei dei tedeschi già proiettati in questa direzione non solo i francesi a modo loro a modo molto loro ma
Ci sono segni in questo senso
Credo che gli stessi russi alla fine
Si orienteranno molto in questa direzione ma quanto sarebbe importante che nel complesso ci sia una capacità di
Al riposizionamento geopolitico geopolitico economico
Ed
Senza ecco una riflessione circa questo scenario diventa poi rischia di diventare un po'mio per o provinciale la considerazione è riferita soltanto alla dimensione nazionale qua la stessa dimensione europea se prescinde
Da questo da questa visione da questa necessità di nuova visione delle sue relazioni principali
Paul altrimenti ragionevolmente il
L'Europa può essere Interpol esservi quello che un mio amico chiamai il avrà tra pigmento dello sviluppo europeo intorno alla portualità del Baltico poco e poco altro
La seconda considerazione che però faccio prima di arrivare a
A che
Guardando la dimensione interna
Certamente noi dovremo lavorare con due vincoli non solo noi ma non solo nuovi paesi occidentali quale più quale meno ma noi certamente due vincoli molto espliciti in ambito pubblico vincolo vero serio
E che e che riguarda la liquidità dello Stato
Rispetto alla quale la guardia deve essere sempre tenuta alta
E il declino demografico demografia e debito sono due due vincoli che dobbiamo allentare ma dei quali nel breve nel breve periodo dobbiamo necessariamente tenere tener conto
Il che ci porta
A mio avviso a pensare certo a qui si è detto riforma io preferisco il termine cambiamenti
Cambiamenti veri cambiamenti profondi cambiamenti strutturali che si realizzano non solo e sempre con me il con quello che usualmente chiamiamo riforme che evocano un atto legislativo taumaturgico
Un grande atto legislativo perché speculi spesso non sono seguiti i cambiamenti sostanziali reali quindi
Consiglio anche a voi nel momento in cui volete incalzare i decisori chiamate in causa più per cambiamenti sostanziali reali non sostanzialistica e non per riforme che spesso sono formali formalistica
Che arresto no appunto spesso sulla carta
Oltre al fatto che molti cambiamenti non abbisognano killer di passaggi legislativi ma possono essere realizzati con comportamenti delle funzioni pubbliche coerenti e continui
In questi cambiamenti
Quindi se potessi sintetizzare i grandi le grandi direttrici consistono donne in un incremento del capitale umano risorsa scarsa abbiamo detto del capitale organizzativo
Penso a regole funzioni pubbliche
Ci metto anche il federalismo fiscale ovvero e cambiamenti e cambiamento e incremento del capitale fisso investito
Capitale umano capitale organizzativo capitale fisso investito in un quadro di stabilità tratto liquidità
Dicevo prima liquidità dello Stato
Sempre
Primum vivere
Però che costituisce un bel vincolo di finanza pubblica pub Tremonti ha fatto bene il Governo nel suo insieme a mio avviso a bloccare i saldi di bilancio davvero per tre anni qualunque cosa accada e ne sono accadute di cose impreviste
E imprevedibili dagli oneri per la influenza alla agli oneri per
Il terremoto
Tenendo fermi i saldi di bilancio
Sulla liquidità io faccio solo una considerazione perché sono stimolato a farla perché dalla discussione di questi giorni da anche dalle considerazioni di poco fa
Una è quella quando si parla del credit crunch non ci si può fermare al dato aggregato
Del
Dipende anche chi l'ha preso il credito
Cioè dipende volto fila adesso cioè non sono l'aggregato poi nell'aggregato bisogna vedere se l'ha preso Tumino la presunta horror cioè intendendo per Zorro l'eroico
In piccolo imprenditore del territorio
E
E però faccio una considerazione non polemica che sono scappata la battuta ma insomma sono fa ogni tanto
Forse troppo facile farla
Io faccio solo una considerazione riprendendo una cosa detta da Tremonti nei giorni scorsi sarà perché sono figlio di un bancario che mi costringeva a vivere sopra le banche io ho vissuto sopra le banche ed è un obbligo e quella volta che mio padre beccandosi una bella promozione
Tra di l'impegno e non portò la famiglia sopra la banca gli nero fu punito tremendamente dalla dal sistema perché non dovevamo vivere sopra manca cioè il territorio
Cioè il territorio la dimensione l'aggregazione di banche locali in e nei grandi dei noti grandi gruppi che si sono forzati formati
Doveva necessariamente comportare lo sradicamento dal territorio dal parametro del territorio dare luogo ACTAR novero rapidissimi di management bancario nei territori
Togliendo loro tele che con le deleghe potenti che io mi ricordo mio padre aveva nel territorio
Che sulla base di valutazioni che gli faceva attraverso le informazioni che aveva nel territorio del suo interlocutore ed erano interlocutori ovviamente in crescita quelli
Ma sui quali si doveva scommettere quasi come era loro redarre allora alla roulette
Circa le loro capacità future non erano provati era l'Italia degli anni Cinquanta se Santoro in forme diverse aggiornate
Quando Giulio dice il modello McKinsey non funziona il modello di industrializzazione della banca non funziona
Credo che abbia aperto un tema che debba in questo ristrette in via generale ciascuno di noi nel proprio ambito è chiamato a ripensare
Cioè o forse un una ragione per
Per non c'è forse una ragione per riflettere sui modelli organizzativi di quei grandi gruppi che hanno il settanta per cento del SISTRI del mercato
E che sono stati più rigidi rispetto a quelli del trenta per cento cui abbiamo riconosciuto comportamenti in più
Dinamici negli anni i loro limiti parlo delle BCC parlo delle altre categorie di banche locali ancora ancora esistenti
Ma vengo piuttosto a mie competenze procedo rapidamente
Per per segnalare
Per dire che io condivido le preoccupazioni che sono state espresse
Circa il pericolo da un atto di una crescita lenta che dobbiamo ovviamente cercare di
Attraverso
Decisioni non solo interne
Di evitare e dall'altro però i problemi di riposizionamento io condivido molto le considerazioni che professoressa prima professoressa avanza mi pare
Abbia fatto a proposito del re del riposizionamento questo riposizionamento era stato in parte ha realizzato io sono veneto e ho visto crescere queste bellissime multinazionali tascabili queste
Cioè credo che il parametro dell'internazionalizzazione sia il più importante per parlare di riposizionamento
Cioè di capacità di per essere giocatori in un sistema molto in un mondo che cambia in un mondo flessibili giocatori in un mondo che cambia
Vero che ci sono imprese che sono a tre quarti oppure imprese che hanno già anche attuato riposizionamento che hanno fanno fatte sopravvivere nella liquidità va garantita si sia riposizionato e chi in corso di riposizionamento certamente
Questo riposizionamento nella nell'industria e queste nuove domande nella società si pongono un problema anche all'occupazione
All'occupazione che perché
Credo di poter dire in un termine a siamo di fronte o dobbiamo forse anche auspicare un robusto processo di terziarizzazione
Di terziarizzazione dell'economia e di terziarizzazione dei lavori
Ed è un colore dove dobbiamo evitare che soprattutto le sacche di disoccupazione o anche di in attività si cronicizza di no perché cronicizzato indossi
Oltretutto noi vi stiamo provvedendo conforme se volete assistenziali dobbiamo evitare che si cronicizza e anche la dipendenza dalla dalla protezione pubblica
Che generosamente stiamo garantendo con gli ammortizzatori sociali
Allora noi abbiamo di fronte a noi con ogni probabilità un problema
Non solo di protezione attiva come si suol dire delle persone costrette all'inattività ma abbiamo anche un problema di provvista delle competenze e delle capacità che servono
Allora il posizionamento della nostra industria che si terziarizzazione siamo più terziarizzazione quello che la statistica non dice io conosco
Da me e dei marchi leaders anni carattere in mondiale e che hanno ancora l'affinché la l'aspetto fisico di una industria e tu entri e non c'è una produzione non c'è
Un operaio
In realtà quella quella bottega ancora strutturata
Secondo il capannone tradizionale poi realtà entri la statistica non rileva sono tutto è tutto terziario e tutto terziario che il Governo un sistema un sistema globale
Sono
Però questo però molto spesso questo processo di terziarizzazione lamenta la carenza di competenze dica di persone con le competenze adeguate a sostenere un sistema mondo
E
Dall'altro lato mai abbiamo dalla società anche una crescita di domanda rispetto a quelli che chiamiamo servizi alla persona lavoro accessorio lavoro anche occasionale ma che
Preso come volume e molto
Bene questo terziario avanzato industriale e questo terziario più povero
A ha bisogno di essere accompagnato e sostenuto e molte persone devono essere accompagnate anche nella riconversione verso questo nella riqualificazione abbiamo bisogno di giovani
Che entrino coerentemente nel mercato del lavoro non conoscenza delle comunicazioni a trent'anni
Impedirebbe non prendete un orecchio non lungo Oro i giovani ma
I cattivi maestri che li hanno accompagnati a questa in questa deriva
E in questo in trappola vento
E allora gli strumenti a ben vedere ci sono io ve li voglio un attimo segnalare perché mi auguro che possano essere oggetto di una maggiore iniziativa l'iniziativa di Confindustria nei prossimi giorni io la Gelmini vi presenteremo riproporremo un accordo fra le due Amministrazioni lei volendo Education in fondo
Sono davvero meriterebbero anche una
Meritano una guida integrata lo faremo insieme io e Maria Stella Gelmini con un documento che prevede una cabina di regia e una serie di è un piano d'azione e una serie di atti una serie di azioni
Che vanno da quell'apprendistato di primo livello purtroppo ancora trascurato che dovrebbe portare riportarci all'idea della Moratti
Di una formazione professionale che abbia una piena dignità scuro scolastica virgole tema pari dignità e che deve consentirci di recuperare l'abbandono precoce via come cooperare persone
Per percorsi professionalizzanti io guardavo
Guardavo una bella
Purtroppo i dati che ci dava anche la Confartigianato nei giorni scorsi l'ottanta per cento le imprese che chiedono orafi esperte di pietre dure di proceda né artistiche oltre settantatré per cento di quelle che chiedono donatori settanta per cento di quelle che cercano calzolai
Il sessantaquattro per cento restauratori sessantatré per cento cornice ai
E a seguire con percentuali sempre sempre sopra il cinquanta per cento le aziende che vorrebbero reclutare falegnami valligiani meccanici automobili Sarti modellisti muratori qualificati carpentieri idraulici piastrellisti imbianchini cuochi non eccetera eccetera
Non stroma non non solo non trovano non fu presso i giovani non trovano presso trovano presso presso gli adulti gli stessi Bad Jobs
Devono essere sempre Bad per i nostri per i nostri per i nostri cittadini devono essere sempre rinviati
All'immigrazione questa retorica verso i giovani precari la precarizzazione o giusto i giovani ma che i giovani
Alla ancorare devono andare a ad accettare cioè qualsiasi lavoro ad accettare qualsiasi lavoro nel tempo di crisi a non attendere il dopo crisi
A tutti costi inseguendo un sogno perché quel sogno si insegue molto di più essendo disponibile a qualsiasi lavoro io non chiedo all'adulto
Quello di fare come l'americano che da operatore finanziario
Fa la coda per diventare portiere d'albergo
Ma chiedo al più giovane di è soltanto più se ha un titolo di studio non spendibile di mettersi in gioco e di cercare di arrendersi anche credibile per quel capo del personale che lo selezionerà nel dopo crisi
Di rendersi più credibile perché si è messo in gioco è accettato un lavoro diverso dalle sue aspirazioni ed al suo percorso di studi che non sempre gli ha dato peraltro una competenza non per sua colpa abbiamo detto
Ma come quella prendi stato di primo livello può poi recuperare molti giovani nell'abbandono precoce o come peraltro verso l'apprendistato di terzo livello quello
Perché si realizza
Attraverso un contratto di lavoro con le aziende convenzionate con l'università consentendo di raggiungere un titolo universitario magari post universitario magari biennale
Avete fatto una battuta sul triennio noi dobbiamo convincere in più ad entrare nel mercato del lavoro dopo il triennio
E smetterla con questa costrizione dell'Università che tutti i costi rivolte nere tutti tutti tutti nei cinque anni anche per debolezza dei percorsi educativi del del triennio
Con un fenomeno tutto italiano dei giovani vecchi
Così come ed queste competenze quale quel più volte l'impresa ha detto meno formo io più volte all'impresa detto preferirei formarmi lo io e l'occasione è data dall'apprendistato che disegnò Marco Biagi
Di terzi cosiddetto terzo livello peraltro per virgolette alte professionalità
In una convenzione con l'Università con università e scuole
Che attraverso gli uffici di placement che la legge consente loro di fare dovrebbero non rendersi prigioniere delle pulsioni immediate dell'impresa nei loro processi educativi
Ma renda si aperte aperti a una integrazione scuola-lavoro qui c'è da dire che bisogna addirittura riscoprire il lavoro come parte del processo educativo riscoprire il valore del lavoro il valore della manualità come parte del processo educativo
E vorrei ricordare che è altresì importante pensare alla emersione di molti dei lavori di questo terziario
Attraverso non sottovalutate lo quel secondo canale che noi abbiamo creato per regolarizzare spezzoni lavorativi nel terz'soprattutto nel terziario oltre che nell'agricoltura che il voucher
Il voucher non dimenticate che costa il venti per cento di contributi rispetto al trentatré più INAIL dallo zero quattro fino a menzioni più robuste in edilizia il voucher è una straordinaria potenzialità
Di emersione e regolarizzazione di lavori terziari il voucher che arriva a cinque mila euro per per datore di lavoro per datore di lavoro cioè la stessa persona
Può cumulare entri più datori di lavoro per cinque mila euro ciascuno
O o il voucher che è una possibilità per i cassintegrati voucher che ha la possibilità per i giovani sotto i venticinque anni il voucher che è una possibilità però per tutti per molti per molti lavori per molti lavori nei servizi
Ma come ho detto guardare al terziario in tutte le sue possibilità
Come come ipotesi cioè di riposizionamento ricollocamento ma anche di provvista di funzioni di giovani capaci di svolgere quelle funzioni che il che l'industria che si riorganizza nella dimensione globale a richiede non sempre trova nel nostro mercato e che ha ragione
Dio non voglia anche di delocalizzazione di funzioni direzionali perché io fra poco fra poco posso pensare che qualcuno decida di delocalizzare anche funzioni d'direzionali laddove ci sono risorse umane
Idonee a svolgerle quelle funzioni quelle funzioni che nazionali se non riusciamo ad attrarre come a mio avviso dobbiamo attrarre immigrazione di qualità immigrazione alta
Io sto facendo di tutto tra parentesi per semplificare il modo di ingresso dell'immigrazione alta stiamo spaccando il canale di accesso cioè separando lo definitivamente
In modo che l'ingresso delle alte professionalità sia fluido e non confuso nelle più giuste complicazioni del del canale basso
Ho concluso davvero
Con abbattuto solo sulle relazioni industriali
Nei cambiamenti strutturali non sottovalutiamo le relazioni industriali lo dico in casa di chi ha voluto porre fine a un lungo negoziato che durava almeno dal novantasette da quando Gino Giugni ci ha detto che bisognava cambiare relazioni industriali
Quel ma non sottovalutiamo relazioni industriali perché
E quindi la stagione contrattuale che dovrebbe avviare il passaggio dal conflitto distributivo la dico sempre sagge Rando la complicità la complicità che vuol dire la condivisione
E la condivisione importante soprattutto nel passaggio nella crisi per dire di spacciamo gli sforzi insieme perché se poi andrà bene
Ci sarà da condividere condividere non significa condividere la gestione non significa ha fatto l'abbiamo sempre detto non significa condividere la gestione guai a noi fare confusione
Laddove c'è il comando laddove c'è il pilota
La confusione lì sarebbe pericolosissima nella mi vestiremo Hong ci dà
Grandi indicazioni alla quella che oggi almeno Rossi si registra
A io credo che del tavolo che avvierà un un avviso comune fra parti e metterà nelle mani delle parti prima che delle GIS latore
La decisione dovrà riguardare partecipazione agli utili partecipazione al capitale ciò che liberamente responsabilmente le parti ipotizzare hanno come minuti perché poi liberamente responsabilmente
I singoli attori decideranno nella loro dimensione aziendale cioè ecco un negoziato che collocherà la partecipazione agli utili al capitale nell'ambito del modello contrattuale come è giusto che sia
Nell'ambito di il nuovo modello contrattuale e di quella contrattazione decentrata
Che deve essere sempre più lo strumento per uno spirito cooperativo certo molti di voi sono angosciati all'idea
Di forme partecipative nel contesto conflittuale sarebbe la partecipazione virgolette un moltiplicatore del conflitto se il contesto è quello
è evidente ma se invece il contesto è già un altro allora la condivido condividere il condividere può dare possibilità noi abbiamo già sperimentato una detassazione delle intese o comunque
Della parte del salario deciso nella dimensione aziendale nel due mila otto un milione e mezzo di persone vi hanno partecipato la stima
Che l'apprestino a diciamo che facciamo che fa l'Agenzia delle Entrate circa un milione e mezzo di persone hanno partecipato nel semestre nel secondo semestre due mila otto di questa nodi questa novità della detassazione
E io penso ragionevolmente saranno di meno nel due mila nove perché nel due mila nove non c'era la detassazione dello straordinario abbiamo alzato un po'la base imponibile a trentacinque mila euro
Bene detassazione e decontribuzione sono stati mentre gli strumenti che devono favorire
Il fatto che le parti si parlino nella dimensione d'impresa come si parlano Giare la piccola impresa come per anni già è accaduto con quella autodeterminazione che spesso si è fatta nella piccola dimensione di impresa
A sotto il tavolo
Che invece deve emergere ed essere opportunamente regolare
In modo che insieme essi condivido lo sforzo la fatica perché insieme poi si potrà condividere anche il risultato questo non sottovalutiamo il fattore umano
Il fattore il fattore subito picchi fattore personale
Il fattore umano può essere quell'elemento determinante che pure un po'in un Paese declino demografico può dare la spinta il turbo per uscire
Da questa crisi migliorati non indeboliti ora tra APT grazie
Grazie al Ministro Sacconi come dice lui o a fare i danni
La parola al Presidente Prodi
Per il tutto ringrazio molto di essere invitato qui
Credo fossero fra i sedici i vent'anni che non
Tornavo all'Ufficio studi della Confindustria
Mi fa molto piacere accettato il cuore immediatamente l'invito
Della Presidente
Vorrei solo specificare
A differenza di quanto ha detto Luca nella sua introduzione due politici fio farlo puramente come economista
Circoli togliermi la ruggine che arrivati in questi anni e
Ripreso
Un po'di analisi economica
Ripreso l'insegnamento
Poco
Gli Stati Uniti un po'in Cina mi sto divertendo molto credo che
Riflettere su queste cose sui problemi dell'industria sia estremamente importante e dopo sedici anni o diciotto che siano
In cui avevano smesso un'analisi sistemiche dell'industria italiana
Devo far subito un'osservazione
Qui sono crollati gli studenti rici
Non solo in Italia ma in tutta l'Europa e ho cercato di più vedere troppe aggiornarmi il problema dei diversi settori Trastevere
C'è più nessuno che distrugge
Nelle stasera in cattedra solo con una modulistica astratta
Si prende si prende il premio Nobel con un modello di ultima generazione dei profitti in un
Fondando una ci Fante che l'anno dopo fallisce ma il premio Nobel tenuto allo stesso
E cioè è veramente un problema quello contenute secondo me deve che in qualche modo curarsi perché ripeto
Non è mica un problema solo italiano ma insisto
è arrivato a Bruxelles per capire mutamenti strutturali dell'est europeo non c'è un'analisi a fondo sul
Struttura europea
E negli Stati Uniti e credo che più o meno siamo le stesse cose
Quei ritardi abbiamo con l'analisi dei dei vostri componenti settoriali interessanti ma proprio per insomma perché qualcuno di una vostra associazione gli piace troppo angusto e attenzione
Perché io ritengo questo estremamente estremamente grave
Oltretutto
Spiegazione fa quesito di scelta tattica a fare un modello si fa meno fatica i dati da cani e poi c'è anche una specie di
Di
Di sottovalutazione del
Di una ideologia del mercato esagerata che ha portato al discusso ma perché politica industriale perché a noi settoriale il mercato sia giusto
E
Sotto certi aspetti perché non sia giusto processo certi altri Lucio giusto affatto sentono riunioni stamattina non aveva alcun senso
Ecco allora il il
Problema
E questi sedici anni siamo io sono tornati ho trovato la struttura industriale per quello che ho potuto raccattare estremamente diversa da quella precedente
Cioè in Europa la industrie Sita posizionando in modo completamente diverso da quello precedente
Ma avevamo la famosa banana che da Londra arrivava queste ultimi studi che facevo prima di entrare e non
Diversa profilo diversa professione
E oggi che c'era un esempio la mano oggi c'è un cilindro che da Amburgo arriva a Firenze
Se noi guardiamo i dati dell'industria manifatturiera perché qui siamo alla Confindustria e voglio parlare di industria manifatturiera
Se guardiamo i dati dell'industria manifatturiera il percentuale aggiunto in queste manifatturiera è oggi il ventitré nove per cento in Germania
Il
Dodici e due in Francia
Il tono dicesse in Gran Bretagna ed è interessantissimo perché il diciotto quattro per cento in Italia in cui a Firenze fino a Firenze come la Germania eccedenze gioco per la Francia
Allora
Primo riflessione che dobbiamo fare qui Confindustria
Piuttosto manifatturiere importante per noi o la barriera terziarizzazione davanti eccetera
In un modo come dalla dopo in cui secondo venti sono i fattori era dispiegano poiché è ancora più importante l'Italia vuole svolgere un ruolo o no
E cioè la prima scelta in cui
Punti mettere i pugni sul tavolo ciò è per noi valore prezioso o come qualcuno si sente un residuo in attesa di decentrare qualche pezzo o il decentramento lo facciamo in funzione di un rafforzamento del sistema perché dice tramite l'ha fatto
Questi sono gli interrogativi a cui secondo me noi dobbiamo assolutamente
Rispondere ecco è interessante anche un'altra domanda che io faccio con tutta onestà
Quando si scende sotto a livello britannico nuove dodici e due
Ci sono quelle sinergie che uscite l'industria della vere o c'è una caduta totale
Anche su questo piacerebbe negli studi non ci sono non ci sono
Il problema delle analisi
Dell'Inter dipendenze fra
Diverse in prese eccetera no quindi grande
Incentivi che dà sul Galles la Gran Bretagna cosa per salvare una Regione industriale sola sottotetto bande a cui non riesco a dare una risposta per mancanza di studiosi che abbiano
Analizzato queste cose quindi attenzione cerchiamo in modo di fare in modo che si possa barricate tra anche studiando cose
La reale che hanno conseguito e nella vita quotidiana e non solo facendoci scade stavo per usare un termine che non bisogna usare si ecco
E un certo
Un'altra cosa interessante
Adesso lo siamo entrati in questa crisi di vedere il
Quali settori e in in Italia e gli altri Paesi in quali rapporti
Sono i settori che io chiamo di economia reale no manifatturiera più industria non mi tratturi era con rispetto i settori che sono invece più Stati più esposti alla crisi finanziaria ed edilizia
è interessante per questo rapporto due otto in Germania cioè settori economia reale
E due e due in Italia uno e sette in Francia in Gran Bretagna
E
Calo qui dimostra che da noi chiaramente l'economia reale indossa manifatturiera hanno ancora un ruolo che in altri Paesi europei in una
Quindi grande scelta politica e di dire
Approviamo questo
Non per riandare altro mestiere
Di cui non ho parlato ma l'idea di cuneo fiscale era
Siamo intanto un sollievo alcuni anni di sosta per poi un tipo di rilancio e settoriale non è andata bene ma la vita è fatta anche di così questo genere e allora io quello che ho penso eh
Come dobbiamo concentrarci sul recupero della manifatturiera
Cosa fanno gli altri
La strategia USA
Forte con un sacco di soldi ma molto settoriale si è già espressa dell'automobile
Che poi anche lì non riesco a capire quale strategia e di precisa sia abbiano in cui
Si fa un'enorme
Flusso di denaro sull'automobile
S'
Primo se con la proposizione di abbassare l'automobile il minor consumo terzo proposizione residente la Opel ma questo
Ci penseranno i governanti americani
Ma grandi dichiarazioni sul rilancio di altri settori vedremo cosa viene fatto
Ma e c'è un discorso che sembrerebbe settoriale
La strategia
Giapponese britannica e giocare molto sul russo uno scambio monetario
Hanno facilitato i costi con una politica di cambi fatta alla grande
La strategia cinese
è vero che il discorso prima
Che del cd sino di Cernobbio che diceva ma nel contempo
Praga ci mettete insieme Brasile Russia e Cina poi con le statistiche un po'misurati sui punti misurati un po'continuo serissima di più di questo
Non arriviamo lontano il quindici per cento economia mondiale che non è poi trascurabile con un altro discorso
Siccome
L'area la riduzione della
Il segno meno del colon mi è stato sostanzialmente non maturato nullo in Cina noi abbiamo in molti casi la capacità produttiva che abbastanza vicina nemiche quindi perché produce beni di investimento come noi il giochino né di scarso interesse
Fatti la importanza sia della Cina che gli Stati Uniti
è stata quella di agire con ristretta diciamo in un contratto nomen già Bahlaouy Primo Ministro cinese per due ore da solo e novembre poi venti minuti in giugno
Quando
Alla voce ma relativi secondo lei la dimensione del e l'intervento cinese sufficienti cinque entro il sedici per cento ottantacinque miliardi di dollari io parere riguarda interessa assolutamente nulla sessioni cinquecento siti dove c'è il problema è far presto
Il problema
Tale senso che il sistema
Riesce a reagire alla crisi immediatamente il ventinove è stato la tragedia perché per tre anni i Governi sono stati a cincischiare come stanno facendo europei ma ha ragione perfettamente cross
Tra quelli europei non è che non abbia capito come la congiuntura e che non ci siamo ognuno va per conto suo
Perché la testa
Nella strategia futura tessera Berthe testa di Sarkozy solo completamente opposte
E il problema
Che siccome abbiamo sempre l'elezione del nuovo
Questo produce una tal prudenza per cui mi dicevano che non vengono ma che in Europa insiste l'industriale legittima economico sia in un sistema sano giuste ma con
Strategie prospettive diverse degli Stati Uniti ma con una sua forza
è che non esiste capacità di decisione nel sistema economico europeo punto e accapo ecco se i cinesi fossero state cincischiare fra le diverse regioni noi in Cina adesso alterni segno meno nello sviluppo dell'economia
Torniamo all'Europa
Allora commercio internazionale export sono crollati comunque no non solo italiano pensiamo Finlandia e Svezia grandi esportatori di hi-tech che
Hanno
Contatti addirittura inferiori al nostro
Però
Simile il sistema industriale sostiene ancora la bilancia commerciale italiana
Terziario
Non ci aiuta molto turismo fa come va prendete Cermenate dà conto di quello che volete però negli ultimi dodici mesi la bilancia commerciale a otto miliardi di deficit soltanto
Con compreso l'energia comprese tutte queste cose qui potere manifatturiera
Accidenti nonostante la crisi attenuto ancora perché questo meno otto in Italia minime novecentocinque la Francia meno ex ante quater e Spagna meno centodue nel bel io ma i tempi Kingdom
E naturalmente piuttosto in Germania allora ferme questa Germania questi tagli
A
Hanno qualcosina di diverso questa Italia purtroppo fino a Firenze hanno qualcosa di diverso
Strutturalmente diverso ecco allora se dell'uscita dalla crisi si devono sfruttare i punti forte io credo che questo oltre a essere deve essere sfruttato
E una che io stia dicendo che va tutto bene sto semplicemente dicendo
Che la manifattura e il sostegno Stella e così via italiana e che relativamente l'unico voce che noi diamo nel molto il resto non c'è
Questo è quello che io voglio semplicemente dire e
Anche perché poi
Negli anni scorsi abbiamo
Avuto dati completamente sbagliate sulla produttività in questa bella controversia fra
Che fa solo nelle notti no l'altro l'accesso nello screening piccole coseno ma fra Istat e Banca d'Italia interessantissime perché dati revisionati dalla Banca d'Italia
Dimostrano che non ne abbiamo avuto una troppi produttività negli ultimi anni blu come gli altri Paesi europei
A questo punto
Centinaia di articoli scritti da persone perbene depresse buttati eccesso insomma no
Perché ma non per colpa loro ecco perché noi abbiamo lavorato su tacchi perché non è sbagliata d'altra parte
Lei dottoressa Lanza ha detto prima dei dati che non saranno compatibile se non se ne avessimo avuto la produttività disastrosa che qui abbiamo descritto essendo non nelle ore non potendo saluta la Moretta cioè c'era qualcosa che non andava
In questi dati infatti adesso le revisioni innovato piccolissima che trovate nei brutti e la Banca d'Italia ci dicono che tutto sommato la produttività è cresciuto come nell'ambito degli auspici e appelli quindi non molto bene ma
Non certo così disastrosa come
Come è stato altrimenti non avremmo guadagnato quote lì mercato
Chi è
Quindi che
Che
Attualmente insiste in un sistema diverso dagli altri non ve lo sto a ripetere perché
Non deve andare del tempo veramente solo quando io
Quando Chirac e ho presentato in sede europea è andato in Cina a fare grandi agio francese
Con
Utenti aventi prenditori fatta venti miliardi di euro di affari che ci sono andato tra il lecito quattro bidoni del Consiglio italiano e avevo cinquecentottantasei imprenditori insomma
Per fare metà di quella quota perché l'Italia così
Ma questo non vuol dire essere sistematicamente i più deboli
Vuol dire essere diversi e allora la politica economica la politica industriale debba analizzare questa diversità
Cioè
Sentito nel dibattito precedente
La selezione organizzazioni riorganizzazione
Di tutti di tutti i settori vedendo cosa si può fare
Di serie politiche economiche non sia un'intrusione ma un aiuto all'impresa e perché possano in qualche modo avere un ruolo futuro
E poi vediamo quello
Certamente alcuni problemi sono gravissimi noi abbiamo quasi il trenta per cento di export legato all'edilizia
Una cosa enorme perché se voi prendete darglielo collegati in modo diretto allegati motivo occupò fortemente dipendente perché
Dalle piastrelle al cemento alla tutto il resto il turno di fare poi dopo cominciata degli sanitari e pochi immobili gli elettrodomestici tutte le diverse prefetture non si va lontano alcuni dicono un terzo io
Tengo tra i venticinque trenta per cento
Questo
Sarà
A lungo arriverà complicati
Però
Ecco
Quando negli anni alcune imprese
Siamo c'è anche un discorso di attrezzarsi per il futuro qui
è interessante sarebbe una programmazioni ci manca assiste a mancare di analizzare queste situazioni perché lettere piastrelle
Carrozza nel mio studio di cui
Con cui cominciati Ministro Dini
Università da professore ahimè prima di Cristo Roma visitando tutte le fabbriche aureola no propone del quale
Negli studi empirici ragazze servono
L'unico contrasto che ebbi concupiscenza con cui
Dicevano che non ritiravamo cercammo invece Mussari apprezzamento di circa il quando
Mi fermo un giorno invece professore ho sentito che lei va a visitare le imprese non lo faccia perché ci sia attenzione
Ecco
Io mia sezione voglio dire e e allora il problema sì abbiamo dell'industria di questi beni in forte crisi ma relativamente agli altri Paesi europei che l'hanno ancora come la Spagna attestano benissimo
Allora
è il discorso
Siccome a regolare i conti per il futuro avendo queste strutture di Aversa e questi incontri mi piacerebbe che si potesse fare col sistema bancario
Con la mia concrete canoni interessante è un un un gioco vero insomma no ecco la possiamo fare per il discorso di mobilità
In cui troveremo evidentemente che tutta la parte
Da parte bassa del mercato medio-bassa non ce l'abbiamo più
Ma sulla parte alta quando il mondo si allarga sarà il discorso di farmaci dispositivi della crisi la parte altri ragazzi a scattare da parte dei lucrativa la parte più bella da parte ecco allora Acquasola fa poi
Abbiamo
La Mecca parlante meccanica
Una previsione di crescita molto rientrati assentite San completamente d'accordo riguardo la tua gradito manda mio sono un po'meno pessimista perché
Come detto prima cioè commi cioè se c'è qualcuno che bisogna investire quindi avviene negli investimenti però teniamo il pessimismo come nostra vita
Ma ecco è chiaro che noi abbiamo un problema grosso
A di
Aiutare le imprese se queste previsioni vera
A a lavorare in modo efficiente in modo ma non in rosso col sessanta settanta per cento del PIL grazie alla capacità produttiva per un periodo che voi avete descritti dei tre quattro anni e spero che sia il più breve ma comunque in questa situazione
Che non c'è alcun dubbio quindi l'alleggerimento e la ristrutturazione il la funzione delle banche
Con questo obiettivo anche però attenzione con e
Perché è un problema perché le crisi maggiore è stato detto prima garanzia sono né
Negli strati più capitalizzati dove la ristrutturazione magari più avanzata e quindi il le cui rivedere in prese più più complicate a mano e quindi un equilibrio finanziario
Che si accompagna anche per ridurre gli occupazione hanno forti problemi di ristrutturazione di manodopera che
Sono grandi penosi
Che io spero siano che dureranno a lungo queste oppure la gente si sorprende in un ciclo economico l'ultima riprenderci purtroppo la manodopera perché prime si satura capacità produttiva quella manodopera insomma non
Sono fatti che sui giudici tutti hanno sempre detto quindi non
Non dobbiamo sorprenderci e ho visto sempre
Cercando di capire dalle imprese
Potrà Val Padana dovute tutto ed era in queste ore vacanze così
La paura ma anche nello stesso tempo
La scoperte di strani ammortizzatori sociali
In più imprese punti su forniture che mi dicevano che il trenta per cento degli immigranti dopo le ferie non ritorna e che quindi
Eccessive abbiamo in campo
Venti presiede la domanda però riesco appartenere in qualche modo la manodopera perché
Abbiamo questo turnover fortissimo gli altri anni o riassumendo quest'anno semplicemente non riassumo se ci sono trattamento di Sister minore queste dolorose
Dolorosi adattamenti che stanno rendendo meno drammatica forse la situazione che però non amano continuerà
A tessere ad essere complica allora in questi casi
è chiaro la politica industriale incentivi alle fusioni alla concentrazione alla collaborazione fra imprese
Sapendo
Che
E io sono sempre stato e sono favorevole all'acquisto d'impresa e fra diversi Paesi però quando analizzo empiricamente
Nella meccanica gli acquisti fatti di interi tagliare la PAC imprevisto Ranieri quelle che sono scritte bene sono poche
Sono poche perché la prima crisi tipicamente i francesi ma anche gli altri criteri stabilmente in Italia indipendentemente dal costo non fare analisi comparative
Questo è un problema per quello che dico una politica industriale serve anche riorganizzare e fare il forte queste imprese
E
Naturalmente io vedo la meccanica la parte più proposto alla nostra economia
Perché
Una spiegazione molto semplice nono la la parte
Nostra meccanica subito quella strumentale non è così facile da imitare perché è un incrocio di tecnologia diversa da quella Vittorio dinamica Luca ANICA know how di manodopera a livello dei
E
è questo allora però attenzione le politiche settoriali
Hanno necessità di una politica e dare inizio alla fine
Quindi sostegno alla domanda sostegno alla produzione su ricerca
Ritornando a un attimo il mio intervallo di questi anni quando rientrato lampo politica energetica in chiaro chiarimenti e tre Fassino l'incentivo alla domanda di Energia
Che abbiamo fatto la seconda
Che era impreparazione era incentivo alla produzione di beni strumentali per l'energia
Terzo la ricerca incentivare ricerche per i beni strumentali di energie cioè è un assurdo totale che un un Paese con una meccanica come l'Italia quando mettiamo su con le apparecchiature alle energie rinnovabili sono tutte tedesche
Fra poco saranno cinesi questo è insensato come politica industriale e insensato
No periodico la mia esperienza perché proprio
C'erano tre atti
Il secondo il terzo
Speravo e spero spererei che lo facesse questo Governo e però ha fatto va fatto perché i tedeschi esportano già cinque miliardi di euro
Di energie rinnovabili con un forte in presenza di solare che
Per l'Italia dovrebbe essere abbastanza interessante ecco quindi strategia di rafforzamento i nostri punti forti
E però un Paese come l'Italia dovrebbe avere anche
Entrata in alcuni settori nuove
Molto più difficile e non il resto quindi priorità rafforzamento i settori in cui siamo ma occhio a settori nuovi
Parto dall'osservazione
Che sui prodotti Dimas entrati nel mercato mondiale di tutti i venticinque anni l'Italia non era inventato uno
E non ne produce uno
E impressionante dal fax in poi
Telefonini c'è stato qualche esempio non questa andati via il porto del porto computer tutti
Bene
E
Parlo di un settore in cui i primi computer erano gli eletti in cui
Cioè
Che nella generazione precedente si prendevano cito rinnovi
Una presenza italiana c'è
Ecco allora una scelta
Che se l'acquisto di attività non sarà
Fertilizzante immediatamente il sistema economico perché più lente più difficile ma un paese deve pensare al futuro ci sono due direzioni recente della città energia e ambiente perché perché sono diffusive
Ad arte appicca anche oggi hanno tante sotto categorie tanti
Con le culle piccoli nuclei in cui le imprese italiane per la loro dimensione per la loro cultura industriale su uno possono rientrare ecco e
Quindi in una che un Miloud eccetera naturalmente per far questo adesso Pollino starvi a scomporre i sotto settori e gliele quelli che sono
Perché i sotto settori produttivi importante
Avere rapporti con i distacchi in alcune parti ci sono non è vero che non ci siano in nessuna parte
E non è vero che si intende
Spinta creazione dei piccoli cluster criticità in italiano a in
Distretti
Naturalmente è chiaro con poi
Parte tutto il sistema a ciclo anche la logistica e così via e così via
E
Una politica per il Sud fornitori che in questo momento stanno soffrendo più punti tutti
è chiaro che questo vuol dire ingegneri specialisti scuole quindi la prima riforma secondo me che vale il novanta per cento rispetto a tutte le altre quella scuola però tenete anche conto
Che l'unica cosa compresso in un Paese in cui tutte le crisi e ha presentato solo ieri
E questo noi dovremmo tenere conto perché un ingegnere italiano costa poco più dall'età di uno tedesco
E allora voglio dire questi cita in Europa i nostri ieri ma
Cavolo credo
Cioè se io dovessi mette su un'impresa hanno appieno quali Concento bravi ieri che tiro fuori fra Bologna e Modena ora che cosa si può fare
Grazie e
Abbiamo la risorsa umana che è straordinaria tant'è vero ripeto
Tuttavia sempre gli scienziati secca andate a vedere la Siemens Cocco quanti cercano andate a vedere alla Degussa in ostico pochi laureati in chimica specializzati
Che non trovano lavoro perché la nostra chimica eccetera che mi italiana salvo qualche anzi eccezione apprezziamo
Siepe nel settore chimico ma qua
La dimensione a cui è andato ed allora
Noi
Abbiamo questi modi per muovere usciste ma
Certamente non c'è stato anche perché in cui
Ringhiere deve essere un bene prezioso aumentano di numero utilizzarlo lanciarlo proprio perché è una risorsa CRIF Palmieri ma anche
Di certi periti scuole sono accaduti capitolo nel discorso dell'istruzione tecnica
Ecco se rimaniamo il secondo paesi manifatturieri in Europa e proprio perché abbiamo queste caratteristiche e noi dobbiamo o no
Allora
Rinforzare scusate voglio finire perché
Non voglio uno
Esse troppo lungo
E quindi due settori nuovi ma
Una capacità di innovazione
In tutti i settori tradizionali che non utilizzano ancora
Ricomposizione dell'impresa
E quindi mobilità le banche
Con incentivi agli atti per questi obiettivi possiamo pretende che le banche facciano notare di carità insomma
Sull'ora sono pratica ritardato banchiere nuova geni missionario faceva il prete non so io che non faceva insomma ecco e quindi
Abbiamo questo specializzazione del mondo ecco però raffinate
Non lo possiamo Volgar'molto solo se si allarga l'economia la produzione mondiale
Se voi analizzate la storia delle crisi
La storia di come si è usciti dalla crisi molto semplice uscite o con la guerra
Con l'ordinamento
Ho
Con le grandi innovazioni quel discorso si fa interessante no l'uscita con elettricità con l'automobile con le ferrovie cioè il dovere e
Negli ultimi anni l'espressione con
Telefonica i sistemi connesse
Cioè intenzione e la passione che possono avere
Un'estensione molto largo un'applicazione diffusa
Io credo che i due settori che abbiamo elencato prima e soprattutto con la salute
Impressionante come possibilità di
Diffusione no allora
E quindi
Aiutare le imprese che come abbiamo sentito prima stanno attuando il riposizionamento aiutarle anche nel discorso di missione
E
Cominciare come strategia nazionale abbattere questi due settori questi due settori ecco abbiamo visto
Il
Questi termini ricco uscita dalla crisi Nicola queste due nuovi settori uscita crisi con l'inflazione
Perché guardate fa piacere previsioni visti prima ma
Se
L'economia non riprendo un certo ritmo se l'intenzione sia tic impressione positiva non arriva a infettare qualche riflessione è assai probabile proprio perché questo almeno esperienza della storia economica e noi però abbiamo un'altra arma
Che ancora ci viene dall'Asia non vorrei esagerare con il costo dell'Asia però tutto sommato occorrono
Più di vent'anni che insisto sulla cimice imprese anche per le bastonate in testa
Facendo il discorso che poi si è verificato giusto state attenti che la Cina e inarrestabile meglio averla cooperativa e capire che cosa si può avere dei vantaggi
L'idea
Di emarginare in una non ha così l'ho voluto in Libano una missione di guerra così per missioni di pace semmai per evitare la guerra in Libano così altre cose c'è poco da fare è il grande protagonista dalla storia futura
Insieme all'India insieme ma grande protagonista storia futura cerchiamo di capirlo con intelligenza
Prendermi i vantaggi di questo aspetto e non sugli svantaggi
Ho pregato dalle regolabili cala tutti comportamenti ma con questi vantaggi
Però vedete
C'è anche un discorso che questo dipende poco da noi italiani ma
Però
La pace nel mondo un cane
Che ne è in gioco stavolta non abbiamo un solo strumento per uscirne tra chi reca dalla crisi che il milione e tre di consumatori il miliardo e tre di consumatori del mondo diventano cinque miliardi
Sotto questo aspetto
Ricreando e lancia asiatico e dall'America latina
Su un elemento di speranza insomma che edifici e mette in una modellistica perché mai capitato perché né mai però lo dico
La politica è fatta anche per
Per
Per
Registi i modelli per far dei nuovi modelli di no e questo è l'unico che età speranza costruttivo al mondo questo così secondo me politicamente bisogna fare bisogna fare
Un'ultima chiosa diceva riesce con i
Dire i nostri ragazzi accettare qualsiasi lavoro o cinquecentottantuno ecco
Ma
Mai sentito un genitore su tutti quei modelli che abbiamo adesso che dice comprava diventerai un grammo un G Tore ma le mucche vice mungere tutte le mattine
Grazie al Presidente Prodi subito accomodarsi
Stava invito qui da Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia per le conclusioni
Bene
Intanto buongiorno a tutti lasciatemi ringraziare di cuore Luca palazzi le persone e del nostro Centro studi per
Permettetemi immodestamente di dirlo per l'ottimo lavoro fatto ed è vero quanto diceva prima Giampaolo Galli che
Pur come dire nella difficoltà di fare previsioni momenti come questi
Luca Palazzi a una ci ha preso insomma ci ha preso abbastanza per il momento questo abbiamo credo continui a fare bene questa attività ma insomma ma a parte la battuta volevo ringraziarlo per il lavoro molto importante che sta facendo
Volevo ringraziare ovviamente tutti i relatori e mi pare di poter dire che oggi ancor più forse che in passato in questa sede in questa casa
Abbiamo fatto una cosa molto importante cioè abbiamo cercato e mi pare che ci siamo riusciti grazie
Agli ottimi interventi
Di chi ha accettato il nostro invito a parlare di industria a parlare di settore manifatturiero a parlare della
Importanza assoluta che l'industria settore manifatturiero a per il nostro Paese noi lo sappiamo bene perché viviamo di questo però forse ricordarlo un po'più spesso credo che sia un fatto molto positivo
E io voglio proprio aprire con riprendendo due proposte che ha fatto Romano Prodi devo dire lo ringrazio particolarmente non sapevo che era vent'anni che non venivi Confindustria quindi solo fiera di essere stata io di invitanti
Ma vorrei proprio riprendere
Sì c'è quali innestare la questa è la
E il cuore della della riflessione di Confindustria
E vorrei riprendere proprio due due proposte che sono state fatte e che mi sembra molto importante la prima
Credo che abbia veramente senso chiaramente anche come Confindustria né lavoriamo per altere e più studi cattedre universitarie sul tema dell'industria manifatturiero e questo è un patrimonio che si è perso
Noi abbiamo anche una nostra università che la LUISS abbiamo comunque contatti con molte università e quindi credo che questo sia un tema su cui lavorare perdere
Questa capacità di analisi sbagliato e ce ne rendiamo conto nel momento di crisi come questo dove invece un'analisi come dire fatta
Più a livello di cluster può essere utile
La seconda cosa importante che riprendo è proprio che credo valga la pena riflettere noi sicuramente siamo interessati con le banche con IVA ha ri centri studi gli istituti che si occupano di questi a spetti cioè provare a mettere insieme le forze per avere una capacità soprattutto divisione amiche termine sull'evoluzione
Della della manifattura edili industrie c'era prima
La professoressa avanza il problema vero non solo come dire fotografare l'oggi l'andamento dei settori oggi ma il problema è capire le potenzialità l'evoluzione che avremo il futuro quindi su questi due temi
Noi che siamo su un po'la casa vera dell'industria della manifatturiera vogliamo essere in prima come dire in prima fila e lavorare seriamente e concretamente su questi temi
Vado molto veloce perché sia stato detto quasi tutto quindi riprendo solo qualche tema della riflessione che è stata portata avanti mi pare ormai chiaro che
Dal punto di vista internazionale e anche italiano prevale questa logica per cui probabilmente stiamo uscendo dal tunnel della recessione
Ci sono segnali un po'più positivi che vengono un po'da tutto il mondo anche noi abbiamo rivisto leggermente al rialzo le nostre previsioni ma è altrettanto chiaro che la crisi non è finita
Che stante la situazione il percorso per ritornare ai livelli di produzione di reddito pro capite pre crisi sarà un percorso lungo faticoso molto complicato
E che dovremmo proprio gestire nei prossimi mese proveniente il prossimo anno l'impatto sull'occupazione che ci sarà
Non siamo davanti una catastrofe questo va detto ma non possiamo nemmeno chiudere gli occhi e non avere la capacità di capire che questi percorsi e questi processi andranno
Andranno gestiti con molta responsabilità e con molta attenzione
A livello mondo mi pare che ormai è chiaro che prevale la logica che l'ex Istrate ci va pensata oggi ma va probabilmente messa in pratica più avanti perché i mercati non sono ancora in grado da soli
Di sostenersi c'è il problema di cui ha parlato prima Giampaolo del debito e del deficit che rimarranno un un come dire un problema vero sul percorso della crescita io condivido quello che è stato detto da alcuni
Dei relatori però che non possiamo neanche pensare
Che tutto rimarrà così che abbiamo solo i problemi che non ci saranno nuovi driver di crescita i nuovi dati di crescita ci saranno ci sono stati sempre
Dopo le crisi quindi io non condivido una logica come dire un po'che la querelle è la la la crescita non tornerà saranno tragga di crescita diverso da quelli che abbiamo avuto in passato ma certo il miliardo di
Consumatori nuovi ad alto reddito che avremo da qui ai prossimi quindici anni saranno per il settanta per cento in Cina e India e quella è un'opportunità
Importante ci saranno altri e consumatori in giro per il mondo quindi ci sarà questo traino
Di di nuovi consumatori e io sottolineo che sono convinta che ci sarà anche un driver tecnologico non sarà non è vero che le tecnologie sono state tutte inventate ci saranno nuovi driver tecnologici che potranno come dire rifar crescere l'economy mondiale stanno percorsi lunghi difficili e complicati non abbiamo visibilità su quello che succederà in che tempi in che modi ma non vedute io che ci saranno novità per tecnologiche e dovremo avere la capacità di crescere un altro aspetto che voglio sottolineare livello mondo che è stato in parte ricordato
Che noi diciamo sempre facciamo attenzione che in questa logica non prevalga un meccanismo di protezionismo di chiusura
Come dire sulle logiche nazionali non lasciamo fuori la Cina
Non lasciamo fuori gli altri Paesi dettiamo delle regole che valgano per tutti ovviamente non andiamo incontro a meccanismi che penalizzano solo lei economie occidentali ma non lasciamo che per vai da una logica di chiusura dei mercati di protezionismo i di mercati solo multiregionali perché questo sarebbe forse il danno maggiore che potremo fare I driver di crescita futuri
Per quanto riguarda l'Europa
Io condivido quello che ha detto Daniel grosse insomma l'Europa
Probabilmente non solo per colpa dell'Europa ma anche per colpa dei Governi è la grande assente di questa di questa crisi
Diciamo la verità a evitato nei momenti più drammatici che si distrugge esse come dire il mercato interno che venisse meno completare ente la logica degli utili Stato c'è stati momenti in cui la Francia ad altri Paesi hanno tentato no di portare avanti iniziative che avrebbero avuto un impatto devastante ci siamo sul mercato interno quindi a evitato che si distrugge se tutto quello che è stato costruito in passato
Però è ormai evidente questa crisi lo ha evidenziato in modo forte che il vecchio paradigma dell'Europa che tutto sommato ha retto
In questi decenni per esempio per un Paese come il nostro è stato anche un grave l'importante per portare avanti liberalizzazioni per portare avanti un una serie di meccanismi di modernizzazione così da sola non regge cioè non riesce più ad avere la capacità appunto di fare più cose di portare avanti logiche di sviluppo e iniziative che in un momento come questo servirebbero
Noi siamo affezionati all'idea degli uni un bonsai il tema del growth bonzo di cui parlava prima Daniele grosso mi sembra un'idea molto intelligente ma come sempre si scontra con
Le logiche dei singoli
Governi nazionali che poi dicono che non vogliono aggiungere debito a debito e quindi il meccanismo poi risultante un meccanismo sostanzialmente di chiusura di blocco però esso non non c'è il tempo per
Approfondire questo tema però io credo che sia un tema essenziale con un'Europa così
Non so come avremo la capacità poi di come dire poi portare avanti reggere magari vincere le sfide di cui abbiamo portabile parlato qui anche come uomini e donne del business questo è una riflessione molto importante che va portata avanti perché così è chiaro che non può funzionare
Sull'Italia ma l'Italia ha sofferto molto chiaro è già stato detto insomma noi
Perderemo quasi il cinque per cento quest'anno noi siamo tra i più ottimismo delle ditte spezziamo e due mila dieci poter crescere con uno zero a uno zero otto ma non v'è dubbio che il nostro Paese è stato colpito fortemente della crisi
Per i vari motivi ma certamente anche perché come è stato ricordato è un Paese fortemente manifatturiero con settori fortemente esposti all'esportazione sappiamo bene
Che abbiamo alcuni dei nostri settori trainanti che nel due mila note rispetto due mila otto hanno avuto volumi d'affari anche che hanno toccato il meno cinquanta meno quaranta almeno trenta e questi sono dati veri concreti che noi viviamo viviamo sempre però
E lo voglio sottolineare anch'io lo diciamo sempre ringrazio la professoressa Lanza per averlo ricordato
La verità e l'ha detto anche Romano Prodi è che l'industria comunque ha sofferto ma rimane la vera anima di questo Paese rimane
Con lei che appunto regge una bilancia commerciale già squilibrata di suo per i problemi energetici e che questo processo di ristrutturazione di riconversione di cui parliamo da anni
è vero che è andato avanti ha portato dei risultati lo si ricordava prima sono anche in un momento di crisi come questo
Sono più le imprese che per formano meglio della media del proprio
Del proprio settore rispetto a quelle che non lo fanno quindi c'è un percorso di crescita che è andato avanti è stato anche faticoso doloroso in alcuni casi silenzioso
è evidente che in alcuni
Per alcune aziende questo percorso è stato interrotto da questa crisi devastante che c'è caduta addosso però non è stato come dire il percorso non è stato un percorso inutile
è un percorso i cui risultati si vedono che vadano consolidati vanno ripresi ma e noi abbiamo nell'insieme un sistema industriale che ancora molte sfide da portare avanti che ha però una capacità di tenuta di tenuta vero
Voglio anch'io quindi sottolineare un aspetto che è stato detto ad oggi i posti di lavoro persi in Italia sono inferiori rispetto agli altri Paesi europei
Per molti motivi perché abbiamo un meccanismo di ammortizzatori sociali in alcuni casi criticato macchiati mila ed in verità dimostrato di funzionare
Perché nel nostro sistema di piccola media impresa
Mandare via un lavoratore quasi come mandare via un fratello ho un cugino o o un amico e quindi c'è una resistenza maggiore però ricordiamoci che gli andamenti attuali fanno sì che la produttività del lavoro oggi è calata di oltre l'undici per cento questo può dire un'erosione sui margini che può reggersi per un certo periodo ma non può rimanere così quindi noi
Avremo davanti soprattutto per alcuni settori settori dei beni investimento di cui si parlava prima
Necessità di riconversioni di ristrutturazioni di merger di chiusure che dovremo gestire bisogna dirlo bisogna dirlo con chiarezza bloccare questi processi sarebbe un errore perché poi ci troveremo magari con aziende
Che magari non chiudono ottengono più posti di lavoro che però poi dopo un anno due anni non hanno più la capacità di stare sul mercato perché non hanno portato avanti questa costruzione quindi queste ristrutturazioni
Vanno gestite
Vanno portati avanti vanno portati avanti con intelligenza con grande senso di responsabilità
Serve anche una riforma degli ammortizzatori sociali per aiutare chi rischia di perdere il posto di lavoro serve molta formazione per avere poi la capacità magari di riconvertire questi lavoratori darsi settori nuovi quelli di cui parlava prima Romano Prodi ma è un dato di fatto che le riconversioni le ristrutturazioni ci saranno
E dobbiamo partire la capacità di portare avanti dall'altra parte dobbiamo continuare questo processo di riqualificazione di internazionalizzazione di maggiore aggregazione che sistema imprenditoriale italiano a portato avanti e che va continuate su questo
Noi siamo molto impegnati come Confindustria molto impegnata la piccola industria questi sono temi che per noi sono temi fondamentali su quali continueremo a impegnarci e molto molto fortemente
Rimane però il problema come abbiamo detto prima che stante la situazione
I tempi di recupero per tornare ai livelli pre e crisi per alcuni settori nello specifico che poi sono i settori su cui noi siamo forti sono troppo lunghi quattro cinque anni sono tempi biblici sono tempi in cui realmente noi rischiamo e lo rischiamo proprio sono d'accordo con quanto diceva prima la professoressa Lanza
Il rischio grande ed adesso in poi noi rischiamo veramente di perdere tante aziende rischiamo di avere aziende che non avranno la liquidità sufficiente non avranno la capacità di stare sui mercati allora
Serve fare alcune cose molto chiare le voglio dire molto velocemente e chiudo la prima cosa l'abbiamo già detto lo voglio ripetere
Serve in questo Paese molta serietà molta sobrietà molta focalizzazione su questo punto perché questo è un tema essenziale noi qua ci giochiamo
Posti di lavoro impresa e capacità poi di avere la possibilità di crescere in futuro quindi focus sulla crisi focus sull'industria il focus sul manifatturiero su quello che dobbiamo fare realmente per salvare questo patrimonio di cui si parlava prima
è un tema essenziali su quale noi continueremo a richiamare il Paese ad avere una grande attenzione ci se ne parla troppo poco se ne parla male se ne parla senza approfondimento questo è il grande tema su cui il Paese deve lavorare
Secondo punto il tema delle banche noi condividiamo quanto è stato detto che il vero rischio il maggiore rischio credit crunch nasce da adesso in poi perché di lanci due mila otto tutto sommato per una parte significativa delle imprese italiane
Stanno ancora in piedi perché sono la somma di un primo semestre buone un secondo semestre pessimo i bilanci del due mila nove saranno sostanzialmente catastrofici somma per magari ci sarà qualche fortunato qualche settore
Migliore qualche azienda migliore ma nell'insieme ci sarà un peggioramento molto forte allora qui il vero tema non serve dar contro le banche non serve fare le lotte come dire
Le crociate però serve invece richiamare a un fatto fondamentale oggi le banche più che in passato sono chiamate proprio a valutare le potenzialità del settore futuro ma soprattutto a valutare le singole storie imprenditoriali
Bisogna dare i soldi anche ad aziende che hanno purtroppo brutti bilanci ma che hanno una storia imprenditoriale vera seria che hanno un progetto imprenditoriale che sta in piedi nonostante magari meno cinquanta per cento di fatturato bisogna proprio entrare nella capacità di fare una valutazione azienda per azienda business plan per business plan
Forse anche questo un po'i nostri banchieri l'hanno perso nel tempo magari anche i momenti migliori e più facile fare valutazioni un po'più diciamo
Sui numeri questo è un grande tema sul quale lavorare insieme
Il secondo tema quello della dei rapporti diciamo sindacali io condivido quello che diceva prima il Ministro Sacconi questo è un tema importante ne abbiamo fatto un richiamo al senso di responsabilità da parte di tutti
In questo momento prima di tutto dobbiamo gestire le crisi la riconversione le ristrutturazioni con grande attenzione con grande senso di responsabilità insieme a tutti i sindacati
E dobbiamo cercare di rinnovare i contratti nel migliore modo possibile sul tema della partecipazione all'utero cogestione ho già avuto modo di esprimere insieme anche ad Alberto Bombassei la nostra posizione
Noi pensiamo innanzitutto che questo tema vada lasciato l'autonomia delle parti non vogliamo un'ingerenza politica che spesso poi come dire rischia di fare demagogia senza invece andare a toccare i problemi siamo totalmente contrari alla cogestione perché la cogestione
Non ha dato buoni risultati anche dei Paesi che la applicano da tempo non è in linea con la nostra cultura industriale e poi nei momenti come questi come dire il problema è il rischio a come dire di scaricare ulteriori rischi sui lavoratori piuttosto che altre cose
Sul tema della partecipazione agli utili anche qui
Non inventiamoci non facciamo come spesso si fa in Italia che si fa una riforma e ancora prima di applicarla la si mette da parte e si pensa a fare altre cose abbiamo appena fatto una riforma degli assetti contrattuali
Piaccia o non piaccia una riforma che al suo fulcro nel secondo livello corde contrattuale cioè sulla livello aziendale sperimentiamo lì quello che si può fare sperimentiamo come dire come dare magari anche un pezzo di salario in come mi dice parte degli utili come trovare questa logica della condivisione in un modello che abbiamo appena varato e che andiamo proprio a concretizzare nei prossimi mesi e quindi abbiamo già gli strumenti utilizziamoli lavoriamo nella logica delle parti sociali senza logiche diverse avendo ben chiaro che la nostra posizione di totale contrarietà
Ogni forma di cogestione infine sul Governo
Io credo e voglio dire una cosa molto chiara io credo che proprio come ricordava Luca dai dati del Ministero dell'economia si evince che noi che il Ministero dell'economia
Pensa che il potenziale prevede che potenziale di crescita del Paese vada allo zero due per alcuni anni per poi tornare allo zero otto nel due mila tredici ecco io penso che noi non ci possiamo assolutamente rassegni aree ha un potenziale di Credit di crescita di questo tipo un potenziale di crescita di questo tipo vuol dire un depauperamento forte vero sostanziale del Paese vuol dire che le imprese non investiranno più qui che le multinazionali se ne andranno che le imprese italiane
Andranno investire in Paesi che ovviamente avranno dinamiche di crescita molto superiori
Vuol dire un depauperamento vero del Paese allora noi non ci possiamo rassegnare a questa logica non è vero che siamo condannati a crescere così poco non non sta scritto da nessuna parte
Le cose da fare le conosciamo se poi non vogliamo usare il termine riforma come diceva il ministro
Sacconi ma vogliamo usare il termine cambiamenti noi non ci formalizziamo sui nomi quello che ci interessa che però questo Paese deve avere la capacità
Proprio in un momento di crisi come questo di cambiare le cose che non vanno bene ne condividiamo che la prima cosa da fare
è lavorare sulla scuola sulla formazione sull'una densità e sulla ricerca tu sai romano che noi e qui c'è Gianfelice Rocca non se n'è andato ma era qua prima
Abbiamo fatto una grande battaglia culturale su ridare una logica una centralità agli istituti tecnici che sono un un elemento su quale Mou è nostra impresa e hanno hanno proprio fatto la loro fortuna abbiamo lavorato molto nel rapporto con università cui cento ricerca quindi questo è il primo aspetto su cui lavorare
Ci sono poi tutte le altre riforme che conosciamo lo Stato le liberalizzazioni voglio citare un dato che ieri mi è stato detto e che mi ha lasciato veramente come dire colpita
Il nostro Paese che voi sapete quale parte del patrimonio culturale a sul totale il patrimonio del mondo il nostro sistema museali in Italia che come sapete ha sostanzialmente gestito dal pubblico non c'è nessuna forma di liberalizzazione se non minima
Ha un fatturato di cento sei milioni di euro illustra da solo fattura ottocento milioni di euro
Allora quante cose potremmo fare con maggiore liberalizzazione con maggiore spazio sulle regole come dire chiare ho fatto un esempio ma ce ne sono migliaia da fare questo Paese allora
Noi dobbiamo portare avanti queste riforme
Ma soprattutto perché questo il tema su cui noi spesso riflettiamo il problema non è solo scrivere le riforme cosa che magari in alcuni casi questo Paese sa anche fare il problema vero è eseguire le riforme e fare in modo che le riforme diventino fatti concreti che vanno poi a toccare la ditta dell'impresa e dei cittadini su questo nostro Paese ha una incapacità totali
Anche buone riforme fatte sul passato sono rimaste come dire carte nel cassetto non si sono realizzate lo diceva prima mi pare
Daniel Gros se lo diceva prima anche Romano Prodi parlando della Cina il problema è il tempo cioè fare le cose anche pensarle poi non eseguirle è la cosa peggiore che si può fare allora queste delle proprio il momento di portare avanti progettare i cambiamenti concretizzare nel più breve tempo possibile dobbiamo fare una grande alleanza tra chi questi cambiamenti di quale fare tra chi non si vuole rassegnare
Alla crescita dello zero due dello zero otto per cento
Io penso che al di là di tutto c'è una grande maggioranza che vuole bene a questo Paese che vuole questo Paese ritrovi una sua capacità di crescita di diffondere benessere nel modo migliore possibile e noi certamente come Confindustria siamo siamo tra questi vogliamo lavorare fortemente con serietà per cercare di dare un futuro migliore al nostro Paese grazie