Mezzogiorno, Italia, Mediterraneo: dinamiche economiche

Il Papa
Sì
L'abbiamo voluta
Io guido due comunicazioni servizio prima di dare la parola Mariano Bella che vi illustrerà ai numeri
Il programma ecco tutto confermato ad eccezione di
Romani che ha declinato l'invito poche ore fa gli altri sono tutti confermati domani con ogni probabilità faremo una sessione unica visto che si è ridotta la presenza ma vi comunicheremo anche quando inizia
E
Questa breve conferenza stampa si compone di due momenti l'illustrazione da parte di Mariano Bella direttore dell'ufficio studi Confcommercio su questa analisi comparativa rispetto alla crescita e alle prospettive di crescita e I nodi strutturali della nostra bassa crescita rispetto all'Europa e all'area mediterranea
E poi c'è una parte invece di apertura del presidente Galimberti che di commenterà questi numeri
Come dire entrando nel dettaglio dell'attualità e quindi non si sottrarrà naturalmente a commentare il nuovo Governo le nuove misure quello che piace non piace giovani imprenditori di Confcommercio io mi taccio perché ho già parlato abbastanza Mariano
Grazie
Dunque le riflessioni che presentiamo nascono dalla convinzione che alcuni fatti della nostra economia siano noti ben noti ma poco compresi
C'è un fatto irrilevante ed è noto ma non è CAF ma non è compreso allora bisogna bisogna ribadirlo
Parlo
Dell'anomalia italiana quando il mondo cresce l'Italia si muove poco per le posizioni posizioni economiche che sono poi posizioni di presidio politico nella comunità internazionale
Considerando non solo i Paesi avanzati ma anche gli emergenti e l'area del Mediterraneo del sud abbiamo fatto questa apertura perché opportuno guardare anche altrove non solo la Germania per fare un esempio per Mediterraneo del sud intendiamo
Dal dall'Algeria all'Egitto e Israele Libano Libia Marocco insomma tutta l'aria la l'area nord dell'Africa si la Tunisia Turchia ecco quando guardiamo questi a questi dati
Vediamo che siamo all'ultimo posto per tasso di crescita del PIL durante il periodo buono per il due mila due mila sette siamo tranquillamente all'ultimo posto mentre
Abbiamo gli altri Paesi che
Sono cresciuti al due virgola due per cento come area euro al due sei gli USA per non dire Mediterraneo del sud che si muove quattro otto durante la crisi poi subiamo i maggiori rovesci
In questa selezione di paesi abbiamo scelto di evidenziare che appunto non solo siamo i peggiori salvo il Giappone ma insomma i distacchi rispetto al resto del mondo sia puliscono noi
Siamo scesi del tre virgola tre per cento meglio hanno nel biennio di crisi contro l'uno virgola nove per cento delle ore degli USA
Non solo siamo distanti da mercati emergenti ma anche dall'area del Mediterraneo del sud che nel nel periodo peggiore della storia economica recente cresce all'uno e o virgola otto per cento
Ecco queste evidenze queste perizie devono farci riflettere su un punto crediamo non soltanto stiamo perdendo opportunità planetarie riguardando i grandi me dati come come Cina e India ma forse stiamo perdendo l'occasione di giocare un ruolo rilevante e benefico anche in mercati geograficamente prossimi
Ed economicamente dinamici
Il passato è passato si dirama considerando le aspettative sul futuro prossimo indice al passato me ne frego guardo al futuro le cose peggiorano e di molto cioè siamo all'ultimo posto per il tasso di crescita previsto sia nel due mila undici vedete zero sei
Salvo il Giappone e poi ultimi assoluti nel due mila dodici con lo zero tre il Mediterraneo del sud
Che indichiamo che sottolinei diamo come suggestione forte quasi obbligata ma priva di enfasi retorica sta marciando a tassi superiori al quattro per cento
Tanto per essere sicuri che con tutti sti numeri non ci si confonda guardiamo un una una certo più sintetica
Poniamo il prodotto lordo del mille novecentonovantanove pag accento in modo tale che la dinamica parta dal due mila dove saremo nel due mila dodici cioè dove siamo adesso e dove saremmo il prossimo anno ecco
Lasciamo perdere i grandi Paesi la Cina l'India la Russia che cresca che cresceranno di tre virgola cinque volte cioè
In nel giro di dodici anni sono cresciuti di tre virgola cinque volte il veterano del sud e cresce del settanta per cento in questo
In questo periodo e trascurando tutto il resto per cercare l'Italia dobbiamo arrivare Aime all'ultimo posto in assoluto qui parliamo di dati di lungo termine
Quindi non
Soggetti a oscillazioni del ciclo economico lungo termine noi in
In
Un ventitré anni siamo cresciuti in totale del sette virgola tre per cento fin qui l'anomalia italiana i dati aggregati ma questo punto è lecito domandarsi come si è mosso alla popolazione che se la popolazione cresce molto uno dice va be
Sulla Cina cresciuta tanto perché sull'altro pur se non è così
E chiaro che è una grande crescita del PIL infatti potrebbe significare impoverimento riduzione di benessere economico qualora le bocche da sfamare detto in maniera
Molto molto rozza sono cresciuto ancora di più beh non è così la crescita
La crescita della della Cina negli ultimi vent'anni passa da moltiplicatore di tre virgola cinque a un moltiplica Torre di tre lo vedete qui sotto c'è questo e il PIL in termini pro capite era cento nel due mila diventa trecento virgola due
Nel due mila dodici
Quella del Mediterraneo resta comunque sud Mediterraneo del sud resta comunque una crescita elevata significativa importante cioè di oltre il trentacinque per cento
Per l'Italia abbiamo un dato negativo
Cioè il nostro Pill'oggi fra due mesi nel due mila otto dieci sarà inferiore al prodotto lordo del Duemila è un salto indietro di ben più di dieci anni
Ecco quindi che l'anomalia italiana quella che abbiamo definito le si rivela per quello che veramente c'è una malattia una malattia interpretare bene
Non interessano qui le cause ben note il problema delle riforme non fatte interesse invece la questione di prendere coscienza della gravità di questa malattia perché molto spesso sentiamo dire che si tutto sommato feroce no non è così
Il problema è molto grave
Erroneamente si elude il tema della nostra mancata crescita sostenendo che l'Italia resta un Paese ricco con elevato reddito pro capite con un risparmio familiare imponente su questo punto voglio fare voglio apro una parentesi
E cito due volte il Presidente gradi
La prima citazione si riferisce a un anno fa e dice gli indicatori delle organizzazioni internazionali un anno fa gradi ci dicono che gli italiani sono mediamente ricchi hanno un'elevata speranza di vita
Sono in gran parte soddisfatti della loro condizione l'abbiamo visto per un mese fa
Lì l'azione l'inazione cioè il fatto di dire Baba tutto sommato ce la facciamo l'inazione sostenibile per un periodo anche lungo
Ma potrebbe generare un declino protratto ero che quello che sta accadendo in buona sostanza al nostro Paese
Ecco vedete diciamo gradi puntualizza questo effetto anestetizzante della ricchezza accumulata in passato
Poi faccio la seconda citazione sempre del Presidente danni di un mese fa
Ed è una citazione che in parte aggiusta il tiro rispetto alla prima e rivela una crescente preoccupazione la ricchezza accumulata dice graditi riflette i risparmi del passato se non è alimentata da nuovi flussi
Viene intaccata in tempi brevi quindi quello che era il declino potenzialmente lungo un anno dopo diventa tempi diventa in tempi brevi
Quindi attenzione
Siamo mediamente ricche ciò ci rende a mio avviso naturalmente IPT rimase non torniamo accrescere primo con il fieno in cascina finirà se saremo primi pigri potremmo accorgerci troppo tardi
Che questo piano sta finendo guai peggiori in questa ipotesi ci a tenderebbero
La prolungata assenza di crescita poi crea un'infezione grave nelle aspettative delle nuove generazioni
L'antidoto sono i giovani imprenditori e lavoratori ma qui non dico niente perché poi
Le riflessioni le farà il presidente Galimberti quindi c'è una questione italiana
E c'era ben prima che se ne accorgesse dei mercati finanziari internazionali leggiamola in termini comparativi per capirla meglio in termini comparativi
Abbiamo considerato i dati in parità di potere d'acquisto che vuol dire che alcuni dicono guarda che se tu confronti il PIL in due Paesi diversi siccome lì il livello dei prezzi differente magari il benessere
Non è rispecchiato al PIL abbiamo tenuto conto del livello dei prezzi e facciamo un po'di ragionamenti in termini di PIL per potere d'acquisto e ho preso il PIL reale degli altri Paesi e lo rapportato al PIL dell'Italia
Sud del Mediterraneo per esempio vuol dire che mediamente il PIL reale per abitanti di quei Paesi che dicevo prima era il ventitré virgola nove per cento del PIL reale italiano nel novantacinque nel due mila dodici il trentadue virgola quattro ok così si leggono
Si leggono questi dati si scopre che Israele ci sta superando partendo da un pile che era l'ottantacinque per cento le stesse dinamiche all'interessato la Spagna la Libia
Un Paese che la nostra immaginazione potrebbe essere a distanza siderale da noi nel due mila dodici in ipotesi di di evoluzione favorevole degli scenari post bellici
Avrà un prodotto per abitanti superiore alla metà di quello italiano nel complesso lo stesso aggregato del minerale il Sud è cresciuto molto la Russia si avvicina al sessanta per cento su pile lavoro le sedici al settanta per cento
Considerando che il sud Italia ha un PIL pro capite pari a circa due terreni quello dell'Italia cioè sta sotto di del del trentatré per cento rispetto alla militare si conclude nel cittadino polacco il cittadino nel Mezzogiorno sostanzialmente
Producono in termini reali la stessa ricchezza nell'arco di un anno quindi non stiamo parlando di mondi
Che stanno da un'altra parte nel nella galassia
La Cina ha fatto i maggiori progressi ma si attesta ancora al trenta per cento del nostro PIL Francia e Germania c'erano distaccati queste evidenze suggerisco una qualificazione della nostra malattia di crescita ed è una ma richiede una qualificazione grave
è una malattia in assoluto perché cresciamo poco per nulla e per troppo tempo
Ma è anche proprio una malattia italiana
Perché gli altri costantemente anno per formazione superiore alle nostre peloso diceva tutto il mondo nato male non cresciamo Cascone no non è così vuol dire che non siamo in grado di cogliere l'opportunità di altri hanno colto sono e nei dati
Ecco perdiamo peso economico e quindi non c'è da stupirsi e si sta vedendo anche in queste settimane sette continueremo a perdere peso anche dal punto di visto culturale e politico
All'interno della questione italiana c'è la questione meridionale
All'interno della questione italiana c'è la questione meridionale sono due delle differenze due temi differenti ma è certo che senza risolvere la questione meridionale la probabilità che l'intera Italia ritrovi la strada della crescita
E piccolissima
E vogliamo ragionare dell'opzione offerta all'Italia come Paese da una maggiore apertura del Paese attraverso il maggior Mezzogiorno sul Mediterraneo
Faccio un paio di battute sul problema del sud e la prima serve a ricordare il sostanziale fallimento delle politiche di aiuto
Nel corso degli ultimi sessanta anni
Fallimento nel senso che queste politiche non hanno prodotto quello che ci si aspettava allora dal cinquantuno al novantotto le erogazioni della Cassa per il Mezzogiorno e poi la spesa per le aree depresse sommate I fondi per le aree sottoutilizzate FAS
Dal due mila quattro due mila nove tutte queste risorse attualizzate pezzi del due mila dieci valgono qualcosina come duecentottanta miliardi di euro
Si tratta di circa sei miliardi di euro costanti all'anno
In un periodo di sessanta anni in questo computo
In questo computo non abbiamo considerato gli sgravi contributivi le agevolazioni a favore di settori produttivi gli altri interventi straordinari le leggi ad hoc gli interventi per la ricostruzione dell'epidemia
L'iniziativa di agevolate della quattro otto otto i crediti di imposta i contratti di programma il CIPE i patti territoriali contratti dai fondi strutturali questi non li abbiamo considerati delle agevolazioni devozione soltanto i trasferimenti diretti invece tutto il territorio
Ecco si parli di risorse spese piuttosto che investite
Perché se fossero state investite non osserveremmo il gap strutturale nord-sud ed è il solito discorso sulle infrastrutture che non vi rifaccio perché anche noioso che invece osserviamo
Il risultato di questa gigantesca operazione di trasferimento e l'incremento del divario nel sud rispetto al nord e centro di oltre quattro punti per scelta del cinque per il due mila
Vede che il prodotto il rapporto tra prodotto per abitante del sud rispetto a quel acque nere steppa secondo al sessanta al cinquantasei uno del due mila negli anni due mila c'è stata una crescita di questo rapporto ma perché perché
Purtroppo c'è stata una grande ripresa dei flussi migratori da sud a nord e quindi il sud si sta svuotando interni di popolazione di occupazione dico forzati
Allora
Allora
Tanto per sottolineare
La dimensione dei divari nord-sud quanto per evidenziare ancora e spero per l'ultima volta l'esiguità della crescita del nostro Paese in particolare nel Mezzogiorno applicando i tassi di sviluppo
Applicando i tassi di sviluppo del PIL pro capite e osservate negli ultimi quindici anni nel nord-ovest nel sud a parità di popolazione il Mezzogiorno raggiungerebbe nord-ovest
Fra poco più di duecento anni questo è un esercizio detto da foglio
Elettronico se ho preso in Excel il PIL pro capite del Mezzogiorno nel due mila dodici del due mila undici il PIL pro capite del
Nord-ovest nel due mila undici ho visto quanto son cresciuti negli ultimi quindici anni quindi non dati dice ultimo mese no quindici anni
E io applicati notti io tiro con la formula il foglio Excel e vedete che nel due mila duecento quindici dovremmo ottenere la parità queste sono esercizi ecco perché uno potrebbero dire An non ce ne frega niente dell'egualitarismo straccione non è che ne dobbiamo tendere a diventare tutti uguali e solo per evidenziare la dimensione dei divari e soprattutto la dimensione dell'esiguità della nostra crescita
Ora di fronte a questa situazione
Io vorrei segnalare alcuni temi te tre i tre temi che legano Italia mezzogiorno e Mediterraneo del sud del Mediterraneo in generale la demografia intanto la popolazione immigrata Lecce ricchezza
Nella cartellina avete tutto il documento integrale che io non sto qui a discutere perché lungo ma ci sono diciamo i dettagli e le dimostrazioni di questi punti la popolazione immigrata c'è ricchezza normale i flussi migratori dal Mediterraneo del sud però non sono affatto conclusi
Non sono conclusi
Quindi è un tema che non possiamo guardare con gli occhi del passato ma dobbiamo rivederlo anche interni strategici per il futuro dove cresce la popolazione attenzione cresce anche l'economia e c'è poco da fare alla fine il capitale umano conta
Il Mediterraneo del sud cresce tanto come popolazione quanto come sistema economico in via di integrazione vi sono nuovi tra l'altro vi sono nuovi competitor globali per la valorizzazione di questo capitale umano
Nell'immigrazione
Talvolta la vediamo in senso negativo invece altri Paesi del mondo esempio gli Stati Uniti d'America la vedono in senso positivo però hanno incentivi efficienti per cui selezione hanno il capitale umano che serve loro e che poi e si installerà lì e
E genererà crescita dicendo solo qualche qualche elemento in molto interessante credo la percentuale di popolazione alla fine degli anni due mila sotto i quattordici anni bambini
E bambine nel due mila e verso la fine degli anni due mila era pari al trentasei per cento in Egitto cioè cento persone in Egitto trentasei ci hanno meno di quattordici anni
In Mattei in Marocco al trentotto per cento in Algeria al quarantotto per cento in al quarantotto per cento in Libia
Cioè noi abbiamo dei Paesi vicino a noi che producono capitale umano che attenzione non sarà Rocco a me quello che esce ma sarà sempre di più acculturato tecnologico sono inetti dieci i digitali nativi digitali
Che hanno una produttività molto superiore di quella delle Corti che escono dal ciclo di vita
E quindi
Certo queste nuove generazioni sarà senz'altro che sulla produttività dei fattori del lavoro del capitale anche la produttività di contesto prospettive quindi eccellenti per questi Paesi se
Come crediamo e come speriamo il processo di moda democratizzazione
Avrà un esito favorevole
Poi c'è il ruolo dei servizi
Soprattutto il turismo
Grosso la parola turismo un po'
Dunque è un po'confusa perso diciamo capacità di evocare però ancora qualche significato e quei servizi sono positivamente correlati con la crescita economica sia nelle economie mature sia nell'economia in via di sviluppo
Certamente nel Mediterraneo del sud
Che non necessariamente dovrà vivere una lunga fase di industrializzazione
Per compiere la transizione dal sistema agricolo alla modernizzazione come vedete smesso
Trattiamo il futuro con gli occhi del passato
Ma non è che ora il sud del Mediterraneo ad ora avere sessanta anni di industrializzazione dopo avere l'ha avuto l'agricoltura come ce l'abbiamo avuto noi in Italia è possibile che si sposti visto che il mondo si terze Rizza più rapidamente
Il ciclo di vita di questi settori si è fortemente
Ridotto e vediamo di trarre sto finendo di trarre qualche con qualche conclusione
Crescita popolazione i servizi
Due dati sul Sud
Se si considera che il valore aggiunto della manifattura nel due mila sei
Pesava per il tre virgola sette per cento in Sicilia sul totale valore oggetto della Sicilia per il tre per cento in Campania
Quindi fatto cento il prodotto della Campania il tre per cento veniva dalla manifattura inc e il due per cento in Sardegna lo zero sei per cento in Calabria cioè in buona sostanza lo dobbiamo ammettere che ci sono importanti aree del nostro Paese che non ce l'hanno la manifattura
Non c'è
E quindi crediamo
Che è difficile ammette pensare che la rivitalizzazione del nostro Mezzogiorno passerà per una politica di insediamenti industriali che sostanza
Mette già fallite sonde Reggio Calabria il quinto centro siderurgico mi pare che ha fallito le bio proteine ci siamo venduti i macchinari a pezzi
Come rottami come cascami di ferro alla Cina
è quindi diventa una scelta obbligata quella del Mezzogiorno di lavorare sul sul sul ruolo dei servizi non solo le esportazioni complessive del nostro Paese si parla sempre del delle dall'esportatrice vediamo
Le esportazioni complessive del nostro Paese nel periodo due mila sette due mila dieci sono cresciuti dell'uno virgola sette per cento c'è stato la crisi quindi su crescere poco
Se guardiamo dentro queste esportazioni quelle indirizzati alla sola Europa sono diminuite di quasi il cinque per cento quelle verso l'Asia sono cresciute del ventuno per cento
Le esportazioni verso il Mediterraneo del sud come prima definito ce lo cresce del quarantuno per cento questi non sono numeri dell'ufficio studi Confcommercio sono i numeri dell'Istat
Non solo
Per uno potrebbe dire ma la Germania esportazione a Gianmaria pesano tantissimo eccetera si pesano tantissimo va vediamo qualche numero
Se faccio il rapporto tra le esportazioni italiane verso il Mediterraneo del sud rispetto alle esportazioni italiane verso
L'Europa beh questa quota passa dal nove virgola uno per cento del due mila sei al tredici virgola cinque per cento del due mila dieci quindi non è che l'esportazione che il nonché il mi darà nel sud come mercato di sbocco sia una barzelletta
E il tredici virgola cinque per cento di tutte le nostre esportazioni verso l'Europa quindi è una cosa piuttosto importante anche perché noi come Italia credo devono già dimostrato e come sud in particolare abbiamo bisogno assoluto di agganciare
Movimenti ascendenti di business dovunque essi si manifesti locale globale all'interno dei quali dobbiamo giocare un ruolo determinante quindi uno sguardo migliora o del sud è naturale
Certo io voglio sgomberare il campo da un possibile equivoco non sto dicendo che dobbiamo giocare una partita sud d'Italia Massimo controlli verranno del sud perché come Mezzogiorno non possiamo né giocare una partita insieme al Mediterraneo del sud
Né contribuire al sud del dobbiamo giocare come Mezzogiorno una partita di orientamento dell'Italia
Che orienti le politiche europee e l'Europa che si deve porre nei sistemi euro africani euromediterranei come interlocutore particolare ma il Sud può orientare questi questi temi
L'ultima conclusione sì
L'ultima cosa che volevo dire riguardava ancora le esportazioni perché noi quando parliamo di esportazioni
Pensiamo culturalmente agli oggetti che mettiamo in valigetta e portiamo in giro per il mondo gli facciamo vedere e e le persone di comprano
Ma il problema che le cose non stanno così o si tratta di una svista di un'illusione le esportazioni sono anche esportazioni di servizi negli ultimi dieci anni l'esportazione di servizi di Paesi come la Germania servizi quindi assicurazioni turismo eccetera
In Paesi come Germania Austria Spagna sono cresciuti rispettivamente del centotrentasette del centonove del centotre per cento in termini reali in Italia
Che si dice abbia il più grande patrimonio culturale artistico del mondo l'esportazione di servizi sono cresciuti solo del sessantatré per cento vado a chiudere
Vado a chiudere
Abbiamo fatto una avete una divisione della grande Europa e del Mediterraneo passando addirittura dalle Regioni quindi la Spagna abbiamo preso solo le Regioni che danno sul Mediterraneo della Francia sulla vicenda lusinghiera dell'Italia abbiamo svolto le Regioni che non danno sul sul mare
E abbiamo fatto guardato un po'i numeri relativi a queste aree quindi
Cercando di identificare un'aurea euromediterranea molto precisa beh i numeri i numeri sono abbastanza abbastanza chiari
L'aria euromediterranea accresce notevolmente in termini di popolazione in termini di prodotto lordo aggregato cresce anche come prodotto pro-capite cresce più della media di queste aree
Anche interni di livelli assoluti la revoco mediterranea conta quasi trecento dieci milioni di individui quindi importante se il rendimento dell'istituzione dei paesi della sponda meridionale del Mediterraneo crescerà
Come sembra oggi possibile migliorerà il capitale sociale si ridurranno i costi di transazione legate alla sfiducia interpersonale cresceranno investimenti diretti dall'estero
E quindi le conclusioni sono ovvie non possiamo prescindere dall'avere un ruolo in quest'area fatto di industria ma anche e soprattutto di servizi legati al turismo in un'ottica di cooperazione se volete forzata visto che non abbiamo alternativa visto che non abbiamo scelta cooperare per fare passare l'area euromediterranea dal generale qualcosa come il ventiquattro per cento degli arrivi turistici mondiali
Di oggi a un trentacinque quaranta per cento è la cosa possibile è una frazione di questo sviluppo andrà certamente anche a beneficio del Mezzogiorno
E dell'Italia tutta
Mi fermo
Allora io capisco che c'è un leggero stordimento perché siete stati riempiti di numeri
Allora io però
Faccio adesso un'analisi scheletrica quello che ci interessa che passi come messaggio i numeri ci danno conforto su questo
E che l'Italia è che è chiaramente malata di bassa crescita cioè firma e ha consumato le proprie riserve tra tutto
Ha consumato i propri risparmi secondo passaggio il Mezzogiorno in questa condizione nonostante abbia avuto duecentottanta miliardi di sostegno degli ultimi anni
Arretra e si spopola quindi il fenomeno dell'immigrazione terzo passaggio
Nell'analisi comparativa con aree che
Teoricamente dovrebbero essere avere crescite inferiori ossi nelle nostre invece verifichiamo crescite diverse sto parlando della parte
Del Mediterraneo tipo la linea in qui la Libia in cui cresce il PIL cresce la popolazione e quindi stanno crescendo più di noi quindi questi tocco questo diciamo è l'ossatura
Quindi io prima di dare la parola a a Paolo Galimberti volevo sapere se
Rispetto a questo sottocura rispetto ai dati che via raccontato Mariano Bellaviti delle domande precise da fare o delle interpretazioni
Da approfondire e poi dare la parola Mariano scompone o queste cose perché almeno e più lineare l'incontro con voi ci sono dei numeri è tutto chiaro volete fare domanda Mariano oppure posso posso dare la parola a Galimberti
Esatto Paolo prego
Bene
Grazie mille buongiorno benvenuti anche da parte mia e la quarta edizione del Forum io non vi darò tanti numeri ma cercherò di dare una lettura più politica degli della situazione
Allora il momento economico ma anche il momento finanziario e politico che stiamo vivendo in questi giorni è senza dubbio un momento di di grande difficoltà
Gli affetti di qual è la crisi che è nata come crisi finanziaria dal due mila otto si stanno trasformando si sono trasformati in una crisi che attacca la nostra economia
E lo attacca in questi adesso in maniera proprio concreta perché perché se prima
Aveva attaccato le grandi imprese queste si sono riuscito un pochino ristrutturare
Oggi le piccole e medie imprese che hanno fu ha avuto una funzione un po'di ammortizzare gli effetti della crisi sono quelle più colpite
Ma se si colpiscono le piccole e medie in palese nel nostro Paese si colpisce quei anche la spina dorsale del nostro sistema economico
Mariano Bella nel suo intervento ci ha spiegato bene che il PIL dell'Italia e tornato ai livelli del due mila per cui abbiamo perso in dieci anni di crisi
Di crescita chiedo scusa
E
Ci ha anche spiegato che le prospettive di crescita per il duemila e dodici sono praticamente ininfluenti perché cresceremo soltanto di uno zero virgola tre per cento
Ma ci ha detto anche Magnano Bellina che gli altri Paesi europea lei crescono ha dei ritmi molto più elevati dei nostri in un mondo globalizzato come quello in cui noi viviamo
Se gli altri crescono e noi perdiamo cresciamo poco comunque il divario tra le nostre economie sia Agliardi a facendo Tocci perde reca competizione
Questo significa che c'è il rischio concreto di entrare in un periodo di recessione perché c'è il rischio concreto di entrare in un periodo di tempo e di recessione
Perché nei prossimi mesi noi dovremmo andare
A mettere sul mercato il rifinanziamento di oltre duecento miliardi di debito pubblico e se questo dieci debito pubblico non ottiene la fiducia dei mercati
Serve che ci sia l'intervento o delega dei Europa o del Fondo monetario internazionale Europa già comprato centoquaranta e la BCE ha già comprato centoquaranta miliardi del nostro debito pubblico
Se ne compra altri davvero l'Italia risulta commissariata per cui dobbiamo assolutamente
Conquistare IAF fiducia del mondo finanziario
E
Se per piazzare il nostro debito dobbiamo far crescere lo spread anche oggi e a cinquecento punti per cui
E comunque
Molto elevato anche se leggevo che la Goldman Sachs aveva stimato che con il nuovo Governo ovviamente non appena entra incarico effettivamente
Il i lo spread dovrebbe scendere apre centocinquanta punti per cui dovrebbe esserci un miglioramento da questo punto di vista però
Se non otteniamo la fiducia dei mercati cresce lo spread
E se cresce lo spread cresce il costo del nostro finanziamento del debito pubblico ma se cresce il costo di finanziamento del debito pubblico
Significa che aumenta anche il nostro deficit ma aumenta anche il nostro debito pubblico
E se cresce il costo del debito pubblico
Cosa succede per l'impresa la ripercussione diretta e che crescono i tassi di finanziamento dell'impresa
Che imprese che oggi non possono assolutamente sostenere ulteriori costi rispetto a quelli che già hanno
Ma l'aumento del costo del denaro significa anche un aumento degli a difficoltà di accesso al credito per queste imprese con tutte le implicazioni che voi bende conoscete
E che non sto ora qui
A a ad elencare certo che comunque quella più facile a conclusione più diretta è che se non c'è credito per l'impresa o se il credito per le imprese costa di più
Significa che le imprese vanno ancor più in difficoltà più di quanto non lo siano adesso
Ergo c'è tutta la dinamica occupazionale che ne consegue per cui un aumento della disoccupazione
E una ipotesi assolutamente possibili e di conseguenza con lo spettro della recessione diventa quanto mai quanto mai
Reale
Questa è una fotografia perché non è tanto a tinte fosche ma molto chiara e che richiede ovviamente delle manovre degli interventi immediati
Richiede degli interventi immediati e bisogna partire velocemente con IVA cantiere delle riforme
Però per partire col cantiere riforme io voglio dire chiaramente qual è la nostra posizione noi diciamo no subito e in grande a nuove tasse
No a nuove tasse di qualsiasi natura esse siano e a qualsiasi soggetto vengano applicate no nuove tasse per le imprese
Perché una pressione fiscale per le imprese oggi è già a dei livelli ai massimi livelli europei siamo al quarantaquattro virgola
Cinque per cento questo una pressione fiscale così elevata non ci permette di attirare capitali dagli estero per cui linfa non domestica per far ripartire la nostra economia
E peraltro
Una diminuzione delle imposte gli assi potrebbe anche ottenere
Con una ridotta concreta a quella che
L'evasione e a quella che illusione così da eliminare dei competitori sleali di coloro che vogliono giocare e a partita imprenditoriali e con equità
Ma diciamo anche no
A tasse sulle inglese che non siano su un reddito di impresa io sono fortemente contrario a quelle tasse che vengono pagate dall'impresa dentro anche da quelle che sono in perdita
Mi riferisco
A quegli atti che io chiamo la tassa sullo sviluppo cioè all'IRAP perché la chiamo tassa sullo sviluppo perché
Quell'imprenditore che vuole impegnarsi per portare crescita economica ai paese e di conseguenza
Vuole che ingrandire la propria impresa che cosa fa da una parte si deve indebitare e di conseguenza sull'indebitamento paga oneri finanziari
Da quell'altra per far crescere la propria impresa deve assumere dei dipendenti
Stante che la base imponibile dell'IRAP non è il reddito di impresa ma è sostanzialmente il Monte dei salari il monte degli oneri finanziari
Ecco dunque che IRAP è la vera tassa sullo lo sviluppo di quelli che sono gli imprenditori virtuosi del Paese
Ma dico no a nuove tasse con forza anche ai saga gli atti perché
Perché il cuneo fiscale che sui redditi da lavoro dipendente in Italia è così alto
Che ci porta ad essere retta i primi Paesi in Europa per costo del lavoro e tra gli ultimi paesi in Europa per reddito netto
E e sappiamo che quando il reddito netto è troppo basso
Si ha difficoltà o quasi impossibilità a consumare ma se non si spingono i consumi non si può a vedere crescita economica
E peraltro
Con un al reddito da lavoro subordinato così basso i la ripercussione che si stanno intaccando si sono ahimè ormai già intaccati
Quelli che sono i risparmi del delle famiglie
E le famiglie ce l'ha dimostrato anche Mariano
Diventano sempre più povere perché il prodotto interno lordo
Dea pro-capite
Che è la vera ricchezza di una famiglia degli anni due mila dodici è drasticamente diminuito rispetto al prodotto interno lordo del due mila e sette
Ma oltre a dire dei no dico anche dei siti con altrettanta forza e con altrettanta convinzione
Dico se
Aria riduzione dei costi della spesa pubblica e mi riferisco in particolar modo AIA taglio dei costi della politica
Perché dico sì ai taglio dei costi della politica per una serie di motivazioni
Il nostro Centro studi ha stimato
Che i costi seria corpo elettivo ammontano a circa dieci miliardi di euro so che ci sono
Delle stime che danno numeri più alti ma il dottor bella e sempre molto puntuale e noi siamo convinti che la sua stima è quella più veritiera
Di questi dieci miliardi se noi né riducesse IMO
Solo il corpo elettivo solo di un terzo
Avremmo una riduzione dei costi della politica in superiore ai tre miliardi di Europa
Ma una riduzione del corpo elettivo di un terzo non va a minare Weah che e a sacrosanta
Dovuta rappresentanza degli italiani in seno agli organi elettivi di perché
Ma io vi porto un dato che è quello del Parlamento italiano
Noi abbiamo il Parlamento novecentoquarantacinque persone tra deputati e senatori
E queste novecentoquarantacinque se fossero ridotti di un terzo arriveremmo a poco più circa seicento
Già vedete che non viene diminuita la rappresentanza ma tengo a sottolineare che anche il Parlamento italiano oggi via
Un sessanta per cento in più rispetto di di deputati e rispetto hai la media dei Parlamenti
Dei Paesi europei e per altro tengo anche a sottolineare
Che il costo di un parlamentare italiano e parlo di costo attenzione non vorrei essere frainteso non incarna di un parlamentare il costo
Di un parlamentare italiano è superiore di un ottanta per cento rispetto ai a media dei costi di un parlamentare dei Paesi dei Paesi
Europea via riduzione dei costi della politica secondo noi deve passare anche
Ce lo siamo detti tante volte ora è arrivato il momento di passare ai fatti
Con l'eliminazione l'eliminazione delle province e guardate che la riduzione dei costi della politica non ha soltanto un effetto
Economico ma anche un effetto motivazionali che nei confronti degli italiani chi oggi si sentono tartassati e che non si vedono dare il buon esempio da chi lì governa
Dico sì con forza a a aria assodato smobilitazione alla vendita non solo come previsto nel maxiemendamento del patrimonio immobiliare
Ma anche alla vendita di quello che è il patrimonio mobiliare del nostro Paese
C'è un tesoretto di duecentoventi miliardi che si è messi oggi in circolo dando spazio a libero mercato e la libertà
E d'impresa avrebbero un sicuramente una capacità di generare ricchezza superiore a quanto non lo stiano generando oggi
Vado velocemente dico sì
A una riforma
Degli affluenti fare perché se le aspettative di vita media aumentar uno è giusto che si vada in pensione anche un pochino più tardi e mi riferisco alle pensioni di anzianità
Dico sia anche
A una rivisitazione dal mercato della capo introducendo per i nuovi assunti e sarebbe sufficiente anche per quello un concetto della flessibilità e guardate la flessibilità non significare la volontà di licenziare perché nelle imprese del terziario
I dipendenti hanno un nome e hanno un cognome rappresentano una risorsa per le nostre imprese vere
E non c'è la volontà di abbandonare i nostri collaboratori anzi le piccole e medie imprese hanno se mai fatto il contrario hanno tutelato i propri collaboratori a scapito anche dell'impresa stessa
E in più se siamo in un mercato globalizzato non possiamo non tenere conto
Che una mobilità del mercato del lavoro laddove ci sono difficoltà economiche dell'impresa eh già applicate in altri Paesi
In altri Paesi europei mille falliscono le grandi economie europee e mi riferisco alla Francia alla Germania agli ok all'Olanda per cui
Anche la riforma del lavoro
Dico anche sì a una politica dei servizi
Ha una politica dei servizi perché il mondo dei servizi rappresenta il cinquantotto per cento del PIL e rappresenta il cinquantatré per cento dell'occupazione del Paese
Ma dico sì con forza soprattutto a una politica per i giovani
Una politica per i giovani che secondo noi deve partire da lontano per cui deve partire
Dai sistema formativo che c'è in Italia e faccio un particolare riferimento
Al sistema
Delle università chi ancora oggi hanno
Sono impegnate su un modello manifatturiero quando oggi l'industria non assume e c'è invece richiesta da parte del mondo dei servizi di avere schiva
Adeguati ad entrare nelle nostre imprese
Dico sì a una politica per i giovani per accompagnarli
Ad entrare nel mondo del lavoro sia come lavoratori dipendenti sia come dell'imprenditore ho particolarmente apprezzato quanto è stato messo nel maxi emendamento
In riferimento
AIA all'apprendistato
Perché uno sgravi io contributivo così importante
Per i giovani che vogliono e che certi hanno di lavoro è sicuramente un incentivo per l'impresa ad assumere i giovani
Il limite di questa manovra e che è stata fatta solo per le imprese fino a dieci dipendenti
Che comunque sono la stragrande maggioranza delle imprese del Paese se fosse stato allargato anche alle imprese più grandi si sarebbe dato sicuramente
Più possibilità ai giovani di creare di trovare lavoro
Per coloro invece che per il loro futuro professionale che vogliono fare impresa
Dico che la legge Meloni quella che ha introdotto una tassazione fissa
Per i primi tre anni di attività dell'impresa è una legge giusta che stimola i giovani ad entrare l'impresa perché hanno Yaki Antezza
Di quegli occhietti sarai ad hoc a pressione contributiva a carico dell'impresa stessa
C'è un grande limite e io spero che questo Governo lo ritocchi il limite dimensionale delle imprese che possono accedere a questa forma di agevolazione
C'è un limite di fatto troppo basso Keita possibilità solo atto a troppe poche imprese di godere di questi di godere di questi
Benefici
E poi per accompagnare i giovani
A fare impresa bisogna aiutarli anche a trovare credito per le loro impresa
Noi siamo in un Paese in cui il sistema creditizio è fortemente bancocentrico siamo in un Paese dove il sistema bancario eroga crediti sono intanto a fronte di garanzie reali non abbiamo per le piccole e medie imprese bis essendo nel sapere piccole e medie imprese non c'è Venture capitalista
E allora se questo è il nostro sistema che creditizio una partizione del fondo sovrano di garanzia dedicato ai giovani sarebbe sicuramente deve da una parte un beneficio per i giovani che hanno bisogno di credito e da quei altro non ci sarebbe nessun ulteriore investimento
Pubblico
Dico sì
Al sostegno delle imprese
E di una politica per l'imprenditorialità giovanile
Perché mi riferisco a dei numeri di Unioncamere oggi le imprese di giovani che hanno meno di trentacinque anni sono sette centoventi mila in Italia un'impresa sul nove è gestita da giovani
Di queste per vostra informazione una assidue opera nei servizi
E il quaranta per cento operano al nord il quaranta per cento al sud e il venti per cento in
Centro Italia ma
Emerge anche che i giovani sono oggi in maggiori cadere attori di impresa e se i giovani sono i maggiori creatore di impresa
Dobbiamo alimentare il voler fare impresa per continuamente a rinverdire il giardino del sistema imprenditoriale italiano e poi bisogna spingere i giovani a fare impresa perché i giovani hanno nel loro DNA quello di essere portatore di innovazione
Ma bisogna
Siamo anche
E proprie sto per chiudere Sergio sto per chiudere ma siamo anche
Convinti della necessità di sostenere una politica per i giovani in senso degenerare in senso
Più ampio
Perché è giusto dare ai giovani e apposta elettiva di un futuro
è giusto dare ai giovani e ha possibilità di realizzarsi anche dal punto di vista imprenditoriale
E forse e a generazione di oggi la generazione dei giovani d'oggi sarà è la prima generazione che sta peggio rispetto a quella dei rispettivi dei rispettivi
Genitori
Questo è quello che noi chiediamo al Governo ben sappiamo della difficile situazione politica
E
Con
Estrema sincerità e convinzione vogliamo fare un grande plauso è un grande davvero un ringraziamento ai presidente Napolitano che ha saputo gestire questo momento così difficile affrontato questa emergenza nazionale
Con
Tempestività e con altissimo senso di responsabilità
Ma voglio dare il mio plauso anche aveva Presidente Monti
Al Presidente Monti perché accettato l'incarico che gli è stato dato e oggi avremo lumini stima verifica parlamentare l'ho accettato con vero spirito di servizio
Accerta ha creato un Governo in una settimana e i tempi in questo momento difficile sono sostanza non sono forma
è stato capace il presidente Monti di attorniata sì di personalità né il proprio Governo di altissima esperienza ha preso le eccellenze del Paese
è stato capace di dare alle donne
Dei dicasteri molto importanti
Ecco se devo fare non voglio parlare di critica ma una piccola sottolineatura mi sarei aspettato un maggiore magari coinvolgimento dei giovani nella compagine governativa
E magari avrei guardato se esistesse non so se se se potesse se ci fossero delle eccellenze anche nel mondo Derrida imprenditorialità
Però il presidente Monti e stato bravo perché ha trovato quel consenso bipartisan al proprio Governo che quel consenso necessario
Per poter fare le riforme nel nostro Paese in un Paese che ha bisogno di riforma ecco chiudo davvero per dire che noi in questa due giorni tratteremo di questi temi e tratteremo di questi temi anche nell'ottica di quanto è accaduto nel corso del due mila e undici per cui le quattro sessioni tratteranno i temi cocenti del mondo economico sociali e politico e ha prima sessione la dico velocemente tratterà della primavera araba con quanto successo nel bacino del Mediterraneo e a seconda parlerà dei giovani
Che fanno impresa con l'ausilio delle nuove tecnologie per cui la generazione nativa tre punto zero
Poi nella terza e quarta sessione parleremo di crescita
Chiudo dicendo che noi tratteremo questi argomenti mi nel corso di questa due giorni
Non con indignazione ma tratteremo questi argomenti con ostinazione
Perché siamo determinati nel farlo e siamo fiduciosi che ci possa essere un futuro per il nostro Paese per i nostri giovani e per le nostre imprese grazie
Ci sono domande
No perfetto grazie molte grazie mille
Mandato