Registrazione audio di "Attualità politica", registrato domenica 20 marzo 1983 alle 00:00.
Sono intervenuti: Sergio Turone.
Tra gli argomenti discussi: Governo, Partitocrazia, Politica, Varie.
Rubrica
Dibattito
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12:30 - CAMERA
13:30 - SENATO
9:30 - Senato della Repubblica
10:30 - Camera dei Deputati
10:45 - Camera dei Deputati
11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
Buona giornata da Sergio Turone
L'editoriale di oggi venti marzo come tutte le domeniche in forma di Lettera aperta
Destinatario il sindaco di Torino Diego Novelli
Caro sindaco Novelli
Ciò che mi ha suggerito indirizzare atte stavolta la mia periodica lettera aperta è stato l'aver visto in un settimanale una malinconica tua foto di sindaco triste
So bene per aver riconosciuto quando anche tu facevi il giornalista
Che è solo una leggenda malevola quella secondo cui tu saresti incapace di sorridere
Ma ci sarebbe da meravigliarsi francamente se ci mettessi ora a sfoderare sorrisi con quel po'po'di bufera giudiziaria che sta infuria andò su Torino e con le bordate di accuse che ti sparano addosso gli alleati di giunta quelli del PSI
Se quelli del PSI d'altronde sono infuriati Conte devi ammettere caro Diego che non hanno tutti i torti
Mentre loro lavoravano a intascare tangenti milionarie e a preparare il colpo miliardario dell'elaboratore elettronico
Tu Penna Bianca benestare in disparte rifiutando di partecipare al banchetto e questa se permetti è già una prima scorrettezza
Perché la regola fondamentale di un'alleanza solita l'uguaglianza di fronte alla tangente
Ma tu hai fatto di peggio perché quando un estraneo che ha portato le prove delle ruberie compiute dagli assessori socialisti e persino da qualche suo compagno di partito
Tu invece di dirgli stia tranquillo signore provvederò e mettere in guardia gli indiziati hai detto a quel cittadino di riferire tutto al giudice
Non ti rendi conto caro Diego che la tua assurda e anacronistica onestà era obiettivamente una provocazione
Ora Bettino Craxi recita la sceneggiata del fare pulizia e per a moralizzare il PSI di Torino che cosa ha deciso di mandare da Roma il commissario Giuseppe la Ganga
Torinese e responsabile nella direzione socialista della sezione Enti locali
Ora i casi sono due
Ho la Ganga non si era accorto di quello che stavano combinando nelle giunte piemontesi i suoi concittadini compagni di partito
E allora come responsabile degli enti locali ha dimostrato una clamorosa inefficienza
Oppure se ne era accorto e ha lasciato fare perché un'altra fondamentale regola della tangente prevede che la metà dei soldi incamerati finisca nelle casse centrali del partito
Ecco perché caro sindaco Novelli sei così triste
Sai già che la moralizzazione craxiana sarà una finta
Hai sperimentato sulla tua pelle proprio nel momento in cui la dirigenza nazionale del tuo partito sia e tardivamente decisa a scegliere la strategia dell'alternativa
Che il PSI non può essere più decentemente considerato un partner credibile per quella strategia
Vedi dovresti cercare di spiegarlo a Berlinguer
Il quale per cinque anni è stato inginocchiato davanti alla DC nella speranza di poter fare il compromesso storico
Ed ora si è inginocchiato davanti a Craxi implorando lordi dichiararsi per l'alternativa
Adesso a Torino tutti parlate di azzeramento
Ma che razza di azzeramento sarebbe senza nuove elezioni
Non credi che gli elettori socialisti e magari anche quelli che hanno votato per i due coi compagni di partito sedotti dalle briciole di tangente
Abbiano il diritto di far sapere attraverso le urne se fanno altre scelte o se confermano a oltranza nonostante le ruberie il voto dato ai ladri
Io spero che tu caro Diego possa di nuovo essere a capo di una giunta rossa
Ma rossa di passioni re innovatrici non rossa di vergogna
I miei più sinceri auguri
Sergio Turone
Buona giornata da Sergio Turone
L'editoriale di oggi riguarda la guerriglia monetaria in atto fra tedeschi e francesi il rapporto fra questo tipo di sistema economico
Il problema della fame nel mondo
La guerriglia diplomatico finanziaria che è in atto fra Germania occidentale e Francia in merito alla necessaria modifica del rapporto fra marco e franco
Ripete la logica nefasta delle guerre che nel secolo scorso e nella prima metà di questo si sono combattute fra tedeschi e francesi
E l'Italia fa da spettatrice quasi passiva ben sapendo però che dovrà subire le conseguenze del previsto re assesta di assestamento
Gli scontri di interesse fra le potenze europee insomma non si risolvono più sui campi di battaglia ma la legge del più forte si impone ugualmente in modi più felpati
A prima vista il mutamento appare in ogni caso un progresso
Però se il richiamo al problema qualche riflessione più approfondita e cerchiamo di stabilire un confronto fra i prezzi che l'umanità pagava al tempo delle guerre guerreggiate
E i prezzi cui la sottopongono oggi i conflitti dell'instabilità monetaria
Concludiamo che la differenza è più apparente che reale
Se in ogni e i bisnonni morivano sui campi di battaglia per le esigenze del potere d'allora
In ipotesi subiscono oggi dalle decisioni del potere
Una violenza che riguarda la qualità della vita e che sottoponendo i ceti più deboli al ricatto della società industriale a risvolti mortali per milioni di uomini
La stucchevole concorrenza monetaria franco tedesca ci dice quanto è fragile la comunità europea e ci mette di fronte a una realtà da cui sarebbe ipocrita cercare di sottrarci
Ogni volta che sono in gioco interessi immediati dei Paesi comunitari
Le cronache degli scontri dimostrano che al di là di ogni retorica la comunità europea non funziona
Essa funziona soltanto ma quanto è precario questo suo ruolo
Come barriera corporativa idonea a salvaguardare i relativi privilegi dei Paesi industrializzati
Dalle pressioni degli interessi dei paesi in cui la miseria tocca livelli di fame mortale
Quanto può reggere ancora questa barriera
Quanto ci vorrà perché i Mori Turi del terzo mondo anziché rassegnarsi a morire nel Ghana o nel Togo
Capiscano l'intrinseca debolezza della comunità europea prema non su di essa con una massiccia invasione migratoria
E quando questo avverrà tedeschi e francesi chiederanno alla Corio di impegnare i bersaglieri per fermare in Sicilia l'invasione africana con i carri armati
Oppure ci faranno usare contro i negri i missili di Comiso
Sono interrogativi apparentemente catastrofici che riflettono però una possibilità reale
Ecco perché la tematica della lotta contro lo sterminio per fame è destinata a diventare a scadenza Breve la chiave della sopravvivenza umana sull'intero pianeta
Non si tratta soltanto di motivi umanitari
Che pure devono avere un loro peso e lo hanno si tratta soprattutto di lungimiranza politica
La rivoluzione culturale di cui parliamo quando cerchiamo di mobilitare l'opinione pubblica sulla necessità di un impegno sistematico e massiccio contro lo sterminio per fame
è la sola via attraverso cui lottare in termini razionali per la sopravvivenza di noi tutti
La via del baratro è quella vecchia
Quella della inverecondo a rissa monetaria fra tedeschi e francesi col povero Goria che sta a guardare
Sergio Turone vi saluta con la proverbio del giorno
Per San Benedetto svalutazione sopra il tetto
A risentirci domani
Buona giornata da Sergio Turone
L'editoriale di oggi riguarda il dibattito sulla legge finanziaria
E in particolare il comportamento del gruppo comunista
Il dibattito in corso alla Camera sulla legge finanziaria ha visto ieri una serie di votazioni dalle quali uniche ipotetico osservatore vergine
Cioè non condizionato dall'irrazionale logica della rapporto fra l'attuale governo e il maggiore partito dell'opposizione
Avrebbe potuto ricavare una sola ragionevole conclusione
Che nel Parlamento italiano e pacifisti sono meno del dieci per cento e che la stragrande maggioranza è formata da parlamentari i quali se non proprio innamorati della guerra sono propensi a ritenere prioritarie ed essenziali le spese belliche
I deputati radicali avevano presentato una serie di emendamenti che proponevano investimenti produttivi di vario tipo con la relativa copertura finanziaria
Gli emendamenti indicavano dove reperire i necessari fondi
In precisi capitoli del bilancio della difesa
Il solo settore che preveda rispetto allo scorso anno un cospicuo aumento di spesa
Tutti gli emendamenti radicali sono stati respinti
E tutti hanno raccolto a proprio favore una quarantina di voti contro più di quattrocento voti contrari
Poi che i deputati del Pr sono una decina ci sono stati circa trenta deputati di altri gruppi che hanno condiviso gli emendamenti pacifisti i quali peraltro hanno avuto sistematicamente il voto contrario
Dei gruppi governativi del Movimento Sociale Italiano del Partito comunista
Il fronte pro Lagorio è stato dunque molto ampio
Singolare è stato l'atteggiamento del gruppo comunista
Il quale a preannunciato di volersi impegnare quando sarà discusso il capitolo di bilancio relativo alle spese militari
Per una riduzione di tali spese
Ma si è ben guardato dal cominciare a mettere in discussione subito la logica militare Istica governativa sulla base di proposte razionali che suggerivano la conversione di quelle spese
Vedremo fino a che punto i compagni comunisti si batteranno quando sarà in discussione il capitolo specifico della difesa
I sintomi di ieri però non sono incoraggianti
C'è
Un episodio storico che risale al mille novecentoquattordici
E che tutta la storiografia progressista concorda nel condannare
Fu il voto favorevole che i socialisti tedeschi diedero appunto nel mille novecentoquattordici nel Reichstag
Alle spese di guerra
Il Partito comunista italiano è ancora d'accordo con la polemica verso quelle cedimento dei socialisti tedeschi
So bene intendiamoci che le situazioni storiche sono diverse e che i paragoni di questo tipo sono sempre opinabili
Ma l'attuale situazione italiana dice che nella sinistra i due partiti di tradizione operaia prima il PSI di Craxi e adesso il Pci di Berlinguer
Si sono fatti irretire in una logica aberrante che tradisce la loro storia perché ritiene in vario modo ineliminabili le spese belliche
Assistiamo così allo spettacolo abbastanza penoso di un grande partito come il PC che promuove in piazza manifestazioni per il disarmo
E in Parlamento non osa contestare le spese militari se non nei termini di un'opposizione dotata e formale
Spero ancora che i compagni comunisti nel prosieguo del dibattito smentiscano questa mia malinconica interpretazione
Proverbio del giorno tra il dire e il fare c'è di mezzo il missile
Presto al microfono per le ha il commento e la lettura dei delle lettere che mi sono arrivate in questa settimana
E comincio col dire che l'anonimo milanese ha colpito ancora
Ricorderete che io mi ero proposto nelle settimane passate di non dare più credito alle lettere che arrivino non firmate o firmate con pseudonimi oppure con firme illeggibili lettere di questo tipo non se ne sono non ne sono più arrivate però c'è l'anonimo milanese che insiste stavolta si firma saluto ogni da una ex votante PSI ex montante PC ed ex fumatore
L'anonimo milanese francamente mi è simpatico per cui faccio per lui un'eccezione perché mi sembra di capire con sufficiente certezza che l'anonimato in cui non è una forma di disimpegno
E tanto meno di viltà e semmai un vezzo che definirei letterario
Mi scrive Caro Sergio fra le mie varie maniere di essere ex vi è quella di ex fumatore quindi vedi che a parte il mio Pertinace attaccamento
A all'anonimato anche questa del fumo collima con la dimensione ecologica radicale
Mi acclude un manifesto fotocopiato che dice fumate pure il fumo fa dimagrire la figura uno scheletro di fumatore ma l'anonimo milanese e anche uno perse già attore Enia chiude oppure una
Nel filastrocca ionica che finge essere stata scritta da Anna Kuliscioff la quale parla dei socialisti di oggi
Ne leggo alcuni versi
Questa fine Miranda cioè la fine del Psi di oggi i cui esponenti finiscono in galera
Come come ladri dice Anna Kuliscioff
Immaginata dall'anonimo milanese questa fine Miranda mi riaccende il grande dolore che già fece mio a suo tempo quel malanno di Benito che al potere più che al partito rivolgendo le sue brame
L'ideale buttando strame fece fuori la libertà contino leggo anche qualche altro verso più avanti
Cento volte meglio sola che con Lelio e con la Bri Olla
Compagni ancora immuni dalla l'UE della P due socialisti ancora netti dalle cento corruzioni su firmiamo le petizioni per la ritorno agli ideali per cui soli i radicali stanno in piazza a battagliare questi erano i versi
Che l'anonimo milanese finge scritti da Anna Kuliscioff
Spero sempre che prima o poi l'anonimo milanese si faccia vivo dicendomi chi è tuttavia ormai è diventato un personaggio abbastanza gradevole della nostra corrispondenza
Passando a coloro che firmano con nome e cognome ecco la lettera di Andrea Ferretti da Roma il quale è un radicale
E esprime talune osservazioni critiche
Sulle interviste per la strada che vengono condotte da qualche settimana tra qualche mese da Radio radicale
Scrive Andrea Ferretti
A parte che io non ho mai creduto a questo tipo di sondaggio sia perché la gente ha sempre fretta sia perché le risposte qualora di risposte si tratti sono la prima o poi cosa che passa per la mente agli intervistati
Tanto per togliersi di torno l'insistente intervistatore sia perché la gente a mille cose da pensare a parte tutto ciò dicevo le risposte suonano sempre
Non so non mi intendo di politica oppure lasciami perdere o altro da fare oppure i partiti sono tutte uguali oppure la politica non mi interessa è una cosa sporca eccetera eccetera
Ora io mi chiedo che cosa ci si prefigge chi ci si prefigge con queste interviste dimostrare che la gente si allontana sempre più dalla politica che la gente non è informata correttamente
Se è questo che si intende dimostrare davvero non ce n'è bisogno tanto lo sapevamo tutti e comunque lo si è dimostrato ampiamente sarebbe bastato qualche giorno di interviste non mesi e mesi
Queste le critiche di Andrea Ferretti critiche che io lo dico a titolo personale in qualche misura condivido nel senso che sembra anche a me che le interviste le quali hanno avuto sicuramente un una loro validità
Abbiano tuttavia esaurito questa validità la validità c'è stata senza dubbio non perché ci si prefigge se di dimostrare che c'è tanto qualunquismo in giro ma innanzitutto va osservato che su su un ogni volta su dieci persone interrogate due risposte
Oltre razionali e logiche tali da indurre alla riflessione c'erano inoltre questo è stato un modo per dimostrare ancora una volta la diversità del partito radicale rispetto agli altri partiti molti degli intervistati colti alla sprovvista
Hanno addirittura inveito nei confronti del Partito Radicale
Ci pensate voi uno all'eventualità di un organo di partito poniamo l'avanti o il popolo o L'Unità
Che raccogliessero tante voci così disinvoltamente critiche e duramente critiche e magari qualunquisti talmente critiche nei confronti
Di quel partito
Inoltre questo modo di a in avvicinare la gente per strada è stato un mezzo con cui gli cercare di riuscire a prendere più conosciuta questa radio radicale
Credo che gli ascoltatori ci saranno raccordi che nonostante tutte le difficoltà anche tecniche queste radio radicale negli ultimi mesi ha avuto un un un rilancio c'è stato uno sforzo di rilancio che è tuttora in in corso ma ci sono molti potenziali simpatizzanti che ancora non sono nemmeno al corrente dell'esistenza di questa radio
Ecco quindi che queste interviste per la strada possono essere servite per aver per accrescere
Il potenziale di ascolto della radio radicale
Ovvio però che tutte le rubriche hanno un inizio ore hanno anche una fine io penso che i compagni responsabilità la radio radicale
Non intendano
Portare avanti ancora molto a lungo questo tipo di interviste
Però occorre trovare una un altro modo un altro mezzo tecnico per essere presenti fra la gente anche fra la gente che dichiara di non capire niente di politica proprio per aiutarla a capire un po'di più
Da Emilio Cattini da Brescia mi arriva una lettera caro Turone sono un compagno di Democrazia proletaria e ascolto spesso radio radicale
Non credi che sarebbe giusto spendere due parole sulla crisi finanziaria di di pini di Democrazia proletaria che rischia di scomparire dalla scena politica italiana per mancanza di mezzi
Origini anche tu che questa scomparsa sarebbe auspicabile complimenti per gli editoriali un cordiale saluto Emilio Cattini
Ho io rispondo subito che ritengo che questa scomparsa l'eventuale scomparsa di Democrazia proletaria non sarebbe affatto auspicabile e mi auguro che non avvenga questo lo dico anche se nei confronti di Democrazia proletaria o parecchie Riserve
Innanzitutto credo che democrazia proletaria abbia la responsabilità politica di aver alimentato una dozzina d'anni fa
Il mito della rivoluzione facile il mito della barricata facile
Credo che su questo punto democrazia proletaria non abbia certo ancora allora non esisteva con questa sigla di Democrazia proletaria esisteva il movimento studentesco che poi adesso in buona parte confluito in questo movimento di DP
Credo che di Pin non abbia fatto nei confronti degli errori di all'ombra del velleitarismo rivoluzionario di allora una autocritica abbastanza approfondita
Aggiungere un'altra cosa ho l'impressione che
Democrazia proletaria rispetto al sistema di potere esistente
Non sia così insidiosa come vorrebbe far credere con con le sue affermazioni
Voglio dire per esempio questa notizia di questi giorni della sottoscrizione che Democrazia proletaria sta facendo e che io personalmente caldeggio
Per sopravvivere questa notizia è stata data da diversi giornali il che significa che l'informazione del potere non fa nei confronti di Democrazia proletaria quelle blackout rigoroso che fa per esempio nei confronti del Partito Radicale mi sembra insomma di poter dire che il potere attuale considera più pericoloso il partito radicale con la sua proclamata e dichiarata non violenza di quanto non consideri pericoloso il assi presunto rivoluzionari sullo di democrazia proletaria
Detto questo un ritorno a ribadire ciò che ho detto all'inizio e cioè che mi auguro che Democrazia proletaria riesca a uscire da questa crisi perché ritengo che la sinistra italiana abbia bisogno di movimenti che in un pluralismo democratico vivace contribuiscano a condurre nei confronti del potere una opposizione sempre sempre vivace stimolante
Auguri dunque a Democrazia proletaria e concludo con una lettera
Molto significativa e ampia che arriva da Ostiglia provincia di Mantova è scritta da Rede O ora Hideo Fulghieri
Radicale ex comunista
Sento il bisogno anzi il dovere di farvi conoscere la mia fede radicale che è maturata già nel lontano mille novecentoquarantacinque
Il compagno Fulghieri insomma non deve essere un giovanissimo infatti fin da allora ho sentito l'urgenza della giustizia sociale della libertà e del rispetto del pensiero di ciascuno della moralità delle istituzioni
Per questi motivi continua Fulghieri mi iscrissi al Partito comunista nel mille novecentocinquantacinque
Era quello allora un partito di lotta che secondo me perseguiva quegli obiettivi cui tendevo dal cinquantacinque ad oggi non ho perso completamente la fiducia in quel partito
Ma ho dovuto Man mano constatare come la sua politica abbia rallentato il suo ritmo di lotta sia andata spegnendo il suo mordente quale forza di opposizione ed abbia continuato a fingere di ignorare i grandi problemi e i gravi pericoli del nostro Paese e del mondo
Fatto mi quindi più attento ad altre voci ad altre prese di posizione ho capito continua l'ascoltatore di Ostiglia ho capito che le mie aspirazioni le mie speranze covavano una risposta nel Partito radicale ecco perché afferma di essere radicale
Ascoltando Radio Radicale covata così per caso circa un anno e mezzo fa ho capito di ascoltare finalmente la voce che cercavo le mie con convinzioni hanno trovato la loro conferma
Così prosegue più avanti Rede O Fulghieri
Con entusiasmo in questi giorni mi sono preso l'impegno della raccolta delle firme per le petizioni popolari e il risultato è stato molto soddisfacente
Ieri però fa a proposito alcune osservazioni di cronaca significativa sabato cinque marzo continua la lettera mi sono recato nel mio paese natale San Benedetto Po
E mi sono fermato nel bar della cooperativa vicino al quale ci sono uffici del PC e della CGIL
Da tempo conoscevo qualche impiegato di queste sedi
Nel bar vidi un attivista della CGIL lo invitai a firmare le petizioni mi rispose con un sorriso ironico diplomaticamente gli spiegai che la firma era una dimostrazione di vera umanità e comprensione dei gravi problemi che travalicano
L'umanità purtroppo le mie perorazioni si sono scontrate con il suo no
Il suo partito non ne sapeva niente il suo partito non prendeva posizioni in merito il suo partito insomma non gliel'aveva né suggerito né tanto meno permesso
Allora continua Fulghieri gli ricordai come al tempo della denuncia delle malefatte di Stalin solo dopo l'ammissione fatta dal suo partito egli le ammise e non prima
Anche se ormai tutto il mondo ne era a conoscenza
Dopo questa mia affermazione l'attivista del pc se ne andò abbastanza scornati ma nel frattempo si era formata una discreta cerchia di persone quasi tutti i compagni che si misero a firmare con convinzione
Ecco ho letto quasi tutta questa lunga lettera del compagno Rede O Fulghieri perché mi sembra che sia esemplare
Del modo con cui i radicali dove abbiamo sempre condurre la
Polemica collaborativa diciamo così con i compagni comunisti
Ho concluso anche per oggi ricordo che le lettere vanno indirizzate a Sergio Turone radio radicale via principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma ripeto radio radicale via principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma ci sentiamo domattina per l'editoriale buona giornata
Buona giornata da Sergio Turone
Editoriali di oggi riguarda le prossime elezioni amministrative
Prima dell'estate si terrà in diverse città italiane sembra a giugno una tornata di elezioni amministrative
è utile in vista di questa scadenza elettorale fare il punto sul comportamento che i partiti stanno ottenendo in quei comuni dove non è viceversa imminente il rinnovo dei consigli eletti
Non mi riferisco a Torino né alla Giunta regionale del Piemonte i cui comportamenti come è noto riguardano soprattutto i giudici
Prendiamo piuttosto in esame alcune importanti giunte nelle quali è in corso una crisi oppure nelle quali la crisi è appena stata risolta
Ne scaturirà un teorema il cui risultato è questo
Il PSI è impegnato in un ribaltamento di alleanze che non ha direzione univoca ma che sembra rivolto a dimostrare la centralità del PSI come partito di potere
E la sua capacità di spostarsi ora su una coalizione con la DC ora su una coalizione col pc
Tipici ma non isolati sono i recenti casi di Firenze e di Bari
Nel capoluogo pugliese il partito del Garofano che nel mille novecento ottantuno aveva avuto un clamoroso boom elettorale
Nelle amministrative
Fino a poche settimane fa controllava la Giunta in società con i democristiani
Ora il PC di Bari a il PSI di Bari ha fatto il giro di valzer e ferma restando la poltrona di sindaco a un socialista ha costituito una maggioranza di sinistra con PC socialdemocratici repubblicani
Di segno opposto è il ribaltamento avvenuto a Firenze dove i socialisti come si sa hanno messo in crisi la giunta rossa per allearsi con in i democristiani
Un'operazione simile stanno tentando a Napoli
Nella regione Campania giusto ieri
Si è creata una giunta che vede i socialisti alleati con i democristiani
Non si tratta certo di casi fortuiti voluti dalle libere decisioni degli organismi periferici
Firenze e Bari sono due città dove il partito socialista e strettamente controllato da due degli uomini forti più forti dell'apparato craxiano
Rispettivamente Lelio Lagorio per Firenze e Rino Formica per Bari
I giri di valzer sono stati dunque teleguidati da Roma
E se la sedicente sinistra del PSI a Firenze faceva affidamento sulla fiorentino Valdo Spini per non essere costretta al voltafaccia
Dimenticava che Valdo Spini è un vice segretario senza potere all'ombra di Craxi
In tutta evidenza Craxi e i suoi collaboratori fidi
Si propongono di accreditare presso l'elettorato il PSI come il partito privilegiato del potere
Il messaggio sottinteso rivolto ai cittadini che andranno a votare in giugno è questo
Se volete essere protetti da un partito che o con gli uni o con gli altri andrà sicuramente al potere e sarà in grado di distribuire ai propri fedeli favori licenze edilizie concessioni votate per il PSI
In altre parole i dirigenti del Nuovo PSI snaturato dalla valanga di scandali in cui si è trovato sommerso negli ultimi tre anni
Sanno di non poter più contare sul voto dell'elettorato che sceglie sulla base delle idee corrono ai ripari
Puntando massicciamente sul voto clientelare
La manovra può dare buoni risultati numerici
In lezioni amministrative ma è possibile che si trasformi in boomerang alle politiche
Non sarà un male anzi
La sola speranza di rigenerazione del socialismo in Italia io credo passa attraverso una batosta elettorale che mandi in frantumi l'attuale il PSI
Sergio Turone e vi saluta con il proverbio del giorno
Chi troppo Craxi sarà nulla stringe
A domattina
Buona giornata da Sergio Turone
Per l'editoriale di oggi avrei da scegliere fra diversi argomenti di drammatica rilevanza politica
Il primo è quanto sta accadendo alla Camera e al Senato dove uno al governo precario costretto a procedere sulla base di voti di fiducia
Dimostra ogni giorno una debolezza che si trasforma in arroganza
Oppure potrei occuparmi dello scandalo di Torino
Dove la comunicazione giudiziaria inviata ieri dai magistrati al commissario craxiano la Ganga
Da una risposta clamorosamente affermativa ai dubbi che avevo espresso giorni fa nella lettera aperta al sindaco Novelli quando mi sono domandato quale affidi affidabilità
Potesse dare uno commissario quale Giuseppe la Ganga
Torinese come gli inquisiti responsabile nel PSI per gli enti locali
E dunque sicuramente informato delle manovre compiute dai suoi concittadini compagni di partito
Preferisco invece dedicare l'editoriale a un tema apparentemente meno vistoso ma forse per questo più insidioso la persistente velenosi Taha della loggia P due
Gli uomini di potere non amano esporsi in prese di posizione che possono comportare qualche rischio
Se lo fanno è segno che vi sono costretti da pressioni particolari in cui non possono sottrarsi
Mi sembra emblematico in proposito l'atteggiamento assunto da Pietro Longo e dall'intero stato maggiore del PSD indifese di Achille Gallucci procuratore capo di Roma
Si ricorderà che Gallucci è il magistrato dal cui ufficio ESE cui è uscita la discussa istruttoria indù urgentissima sulla loggia P due
Si ricorderà pure che Pietro Longo e il solo segretario di partito il cui nome figura nella famigerata lista dei tesserati di Licio Gelli
L'interpellanza presentata dal gruppo socialdemocratico della Camera a sostegno di Achille Gallucci e dunque una prova per sin troppo scoperta
Di quanto sia oggettivamente ancora operativo il meccanismo delle complicità creato da Licio Gelli attraverso la P due al servizio di un disegno politico reazionario
Personalmente con Pietro Longo non ho avuto al Toro altro rapporto che quello di un'amicizia risalente al periodo lontano in cui entrambi militavano nel PSI
Ma la specialità di Gelli era proprio quella di incastrare uomini politici dal passato limpido e di offrire loro la sua protezione mafiosa per poterli poi ricattare e manovrare
Non arriva a credere che sia stato Gelli in persona dal carcere svizzero in cui si trova a far giungere alla segreteria del PSI di un messaggio sull'urgenza di un intervento di un intervento politico a favore di Achille Gallucci
Ma quando certe organizzazioni funzionano bene
E della P due e tutto si può dire tranne che fosse poco efficiente
La tempestività dei comportamenti è automatica
In questa circostanza ci sono alcuni dati oggettivamente indiscutibili
Primo l'istruttoria Gallucci scandalosamente generosa verso la P due aveva allarmato l'opinione pubblica e suggerito al Consiglio superiore della magistratura l'opportunità di un'inchiesta sulla procura di Roma
Secondo Gallucci aveva tentato di correre ai ripari incrimina andò in membri del CSM con la grottesca offensiva sulle spese di bar ma aveva fatto cilecca
Terzo all'interno della procura di Roma venti magistrati indignati contro la gestione del loro capo avevano fatto partire contro Gallucci una raffica di contestazioni
Quarto il magistrato piduista Antonio buono interrogato dai parlamentari della commissione che indaga sulla P due
Non aveva potuto esimersi dalla raccontare i propositi di Grande Riforma nutriti da Gelli il quale pensava a una svolta autoritaria imperniata su un motto mutamenti costituzionali come l'elezione diretta del Presidente della Repubblica
Nel disegno di Gelli ha chiarito il magistrato Antonio buono il potere ufficiale sarebbe stato diviso fra un capo dello Stato democristiano e un Presidente del Consiglio socialista
Tutta questa serie di chiarimenti è stata una catastrofe per Gelli il quale tuttavia ha registrato contemporaneamente almeno due vittorie
La citata interpellanza dei socialdemocratici
Che ritenta lo sfruttamento del Consiglio superiore della magistratura Pertini compreso per dare ossigeno a Gallucci
E l'esclusione di Massimo Teodori
Il più combattivo e documentato fra i membri della Commissione parlamentare P due dal gruppo di lavoro ristretto che dovrà cooperare col procuratore generale sesti nell'indagine sulla loggia
Conoscendo Teodori spero che troverà la maniera per esercitare il suo vigile controllo
Perché è più che mai necessario estirpare la mala pianta degli amici degli amici degli amici di Licio Gelli
Sergio Turone
Vi saluta con il proverbio del giorno
Disfatta la Loggia trovato l'inganno a risentirci a domani
Buona giornata da Sergio Turone
L'editoriale di oggi venticinque marzo riguarda l'apertura dell'Anno Santo
L'Anno Santo che si apre oggi è anche un fatto politico non ci si meravigli dunque se questa emittente politica dedica un editoriale all'importante e significativo episodio
Il nostro commento esprimerà il giudizio la critica e l'augurio di un osservatore la Ico nonna religioso ma che riconosce il valore della religiosità sia come scelta individuale
Sia quando non si sposa al potere come fatto sociale
Nella religiosità per esempio con particolare evidenza in quella espressa dal cristianesimo
C'è una carica ideale che sospinge ad amare il prossimo a non rubare a non ammazzare
Benché la mia formazione culturale mi induca a preferire un'etica idonea a trovare in se stessa le ragioni della generosità e dell'onestà
Senza il bisogno di premi o di castighi di natura metafisica tuttavia apprezzo i contenuti positivi anche dei comportamenti umani che scaturiscono da una religione
Ecco perché penso che un'occasione come quella dell'Anno Santo posso offrire un punto di incontro fra credenti e non credenti desiderosi di impegnarsi in una reciproca tolleranza ideologica per il miglioramento della qualità della vita
Perché ciò sia possibile occorre anche da entrambe le parti molta franchezza e la rinuncia al settarismo dogmatico
Da parte nostra la marcia di Pasqua che prendeva le mosse da Porta Pia e si concluderà in piazza San Pietro
Due luoghi estremamente simbolici nella storia della Roma contemporanea
Intende intende esprimere la volontà non è di abbandonare l'orgoglio di una tradizione laica alla quale restiamo fedeli ma di superare negli aspetti che ci contrapponevano polemicamente a ciò che San Pietro a di norma rappresentato in campo politico
Dimostrando questa incondizionata disponibilità al dialogo e valorizzando come facciamo il contributo dato dal Pontefice per esempio alla tematica della lotta contro lo sterminio per fame nel mondo
Acquisiamo i titoli per esprimere con altrettanta franchezza i nostri giudizi critici
Mi riferisco a un certo orientamento
Presente in taluni settori delle gerarchie ecclesiastiche a fare dell'Anno Santo una sorta di crociata fideistica Diretta alla conversione dei presunti gli infedeli
Non mancano in proposito indizi preoccupanti
Fra le manifestazioni culturali ed artistiche annunciate in occasione dell'Anno Santo
La Santa Sede ha in programma anche un festival della canzone religiosa sul tema della conversione
L'idea del concorso musicale in sé non mi scandalizza né mi allarma anche se conferisce al nascituro Anno Santo un'immagine mondano turistica non certo consona alle riflessioni
Ciò che tuttavia preoccupa lo spirito che sembra trasparire dal tema proposto ai musicisti concorrenti
La conversione appunto
Ora si vuole ancora sostenere come ai tempi in cui il futuro cioè bruciato Giordano Bruno
Che il dialogo fra cattolici e non cattolici diventa possibile
O comunque più autentico solo dopo che L'infedele si convertito
Il ritornello della canzone vincente vincente sarà
Lasciatemi cantare con il breviario in mano lasciatemi cantare sono cristiano
E alla fine dell'Anno Santo verrà dato solennemente l'annuncio che il centro della cristianità sarà trasferito da San Pietro a Sanremo
Sergio Turone vi saluta con il proverbio del giorno
Scherza coi santi e lascia stare i canti
Domani sabato come al solito l'editoriale riposa
Ci risentiamo domenica domenica l'editoriale sarà come di consueto in forma di lettera aperta sarà trasmesso ad ora più tarda
Attorno al Mezzogiorno destinatario di una lettera aperta che come di consueto sarà anticipata al sabato sera nel commento politico da Tele Roma cinquantasei per gli utenti del Lazio destinatario dicevo sarà il presidente francese Mitterand
Buona giornata da Sergio Turone
L'editoriale di oggi ventisette marzo eh come ogni domenica in forma di lettera aperta
Destinatario stavolta il Presidente della Repubblica francese François Mitterand
Caro Presidente Mitterand
Io sono stato fra coloro che due anni fa
Quando lei guidò alla vittoria in Francia la coalizione di sinistra
Hanno manifestato entusiasmo e speranza
Non dico ora che di tutte quelle promesse felici siano rimaste solo briciole di amara delusione
Per esempio a Parigi riuscite a risolvere in un solo giorno una crisi di governo e lei ha saputo ridurre a quattordici i suoi ministri
Particolare che deve fare arrossire noi italiani se pensiamo alla schiera di eccellenze lottizzate di cui è costituito il nostro governo
Ma signor Presidente Mitterand
Lei crede che gli europei abbiano capito pochi giorni fa lei Bizzozero isterie con cui la delegazione francese a Brussel ha accompagnato le decisioni relative al riallineamento delle monete
Quando l'accordo si stava delineando i suoi rappresentanti hanno imposto l'alta al negoziato sono esplosi in escandescenze pirotecniche hanno minacciato di uscire dal sistema monetario europeo
E alla fine hanno firmato l'intesa sulla base delle medesime cifre concordate due giorni prima
Come se non bastasse questa figuraccia è sceso in campo lei in persona a chiedere una riforma che riduca le già esigue competenze del Parlamento europeo
Insomma presidente io non sono un patito della Comunità europea della quale vedo anzi le grettezza e corporative rispetto al complesso dell'economia mondiale
Ma quando un Paese come il suo accetta di far parte di un'organizzazione comunitaria non deve pretendere poi di coglierne soltanto gli aspetti utili asse rifiutando le scomodità
Dov'era lei quando gli agricoltori francesi o versavano il vino italiano o facevano deviare i treni che trasportavano prodotti agricoli spagnoli
Lei ricorderà presidente che una dozzina d'anni addietro il governo tedesco quando mi pare era cancelliere vibrante
Si preoccupò nel constatare che l'immagine del popolo germanico nel mondo era prevalentemente negativa
Io non so che cosa abbiano escogitato a bordo però francamente mi pare che oggi i tedeschi agli occhi del mondo siano diventati più simpatici
Stia attento Presidente mi terrò perché ora il titolo di popolo più antipatico d'Europa è vacante e ho l'impressione che la sua Francia sia una qualificata pretendente
Dal suo governo ci aspettavamo Monsieur le Président
Una maggiore attenzione ai problemi della cultura nuova di una società alternativa
Speravamo in un impulso per esempio alla tutela dell'ambiente naturale lei ha risposto con un massiccio piano di imperterrito sviluppo nucleare
Speravamo in una politica di respiro internazionalisti Co
Lei risponde col vecchio ciarpame del protezionismo economico in chiave nazionalistica
Si direbbe che la Francia in declino storico cerchi di ritrovare il vecchio prestigio con quel sussiego che noi chiamiamo puzza al naso
Ma la puzza al naso Messi e Mitterrand non dà prestigio da puzza
Distintamente suo Sergio Turone
Buona giornata da Sergio Turone
L'editoriale di oggi riguarda gli ultimi sviluppi del dello scandalo piemontese
Gli intellettuali d'ogni Paese e d'ogni tempo hanno in comune una sorta di deformazione professionale
Tendono a scorgere né i fatti dell'epoca in cui vivono con egocentrismo in corso momenti decisivi di svolta storica per i destini umani
Non vorrei cadere in quell'errore interpretativo perciò mi guarderò bene dall'affermare che lo scandalo di Torino diverrà una tappa risolutiva per lo sviluppo della democrazia in Italia
Di una cosa però sono certo i fatti piemontesi inseriti in un contesto che negli ultimi anni ha già visto significativi interventi della magistratura contro la corruzione politica
Dimostrano che nella società italiana qualcosa è cambiato
Uno sommovimento sociale avvenuto negli anni Sessanta sull'onda forse di una eccezionale anche se precario è già finito benessere
E del conseguente fervore di rinnovamento politico
Ha modificato
Taluni equilibri nella tradizionale fisionomia del potere
Da sempre e non solo in Italia
Una tacita alleanza di matrice borghese aveva di fatto garantito rapporti amichevoli fra il potere politico quello economico e quello giudiziario
Ebbene è bastato che le classi subalterne avessero un decennio di respiro e di relativo benessere
Quello appunto degli anni sessanta perché si determinasse nelle categorie colpe un ricambio sociale idoneo a far scricchiolare gli antichi rapporti
Forse l'anno chiave è stato il famoso sessantotto pur con tutte le sue smanie velleitarie
Dopo il trauma del sessantotto da una parte il ceto dei politici ha visto l'afflusso di personaggi nuovi energici insofferenti al tradizionale tirocinio
Dall'altra sono giunti alla magistratura giovani cresciuti senza forme di comprensione o di timidezza verso l'autorità
Così se fino a una decina d'anni addietro si era mantenuta fra il parlamentare e il giudice al di là delle differenze ideologiche un'affinità sociale che escludeva la possibilità di scontri ora le cose vanno diversamente
Fra i politici divenuti più spregiudicati
E i giudici che hanno abbandonato l'indulgenza classista dei loro predecessori
Le occasioni di scontro si fanno frequenti e inevitabili il PSI ha avuto l'oggettiva sfortuna di emergere come forza di potere con una rampante schiera di giovani ambiziosi proprio nel momento in cui la magistratura italiana cambiava fisionomia
Ecco perché il PSI appare come il partito più corrotto
Quando in quel ruolo emergeva la DC diversi anni fa prova sulla sua strada magistrati assai più teneri
Questa differenza di trattamento fa infuriare il PSI
E la furia è cattiva consigliera
Tanto che l'Avanti passa da una figuraccia all'altra
Pur di attaccare i giudici di Torino il giornale del Garofano ha scritto che la vicenda giudiziaria
Si sviluppa come un romanzo giallo a puntate
In realtà il solo tentativo di inserire tinte gialle nello scandalo fu quello compiuto proprio dall'Avanti quando tentò di insinuare che il faccendiere Zampini
Dal quale erano stati fatti i nomi degli assessori corrotti aveva militato da giovane in organizzazioni neofasciste ed era stato il rapporto con i servizi segreti
Si apprese subito dopo che invece le sole militanze giovanili del discusso Zampini erano state nelle ACLI e nello stesso PSI
Povero vecchio avanti non ne azzecchi più una
Sergio Turone e vi saluta con il proverbio del giorno
La Ganga fa le pentole ma non i coperchi
A domattina
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