Istituto internazionale Sud - Nord

A rimpinguare le casse di chi non ha bisogno e quindi ad arricchire del oggi oligarchie locali che che fanno anche dei grossi affare sulla questione della dello sviluppo quindi questo sarà certamente uno dei no dei principali che l'istituto per quanto compete con le forze che riuscirà a a raccogliere intorno ad esso cercherà di dare una risposta coerente ad un problema certamente ancora irrisolto
Problema che potrebbe anche darsi che nel mille novecentottantaquattro non esiste più comunque benvengano ha posto un problema e lo ha posto in modo abbastanza drastico
Noi tutti ricordiamo che la prima volta che l'apostolo proprio all'assemblea della Banca mondiale di due anni fa
Con poi ha corretto questo atteggiamento in parte quando invio invitò tutti i paesi del terzo mondo ad affidarsi alla magia del mercato con eventualmente
La sua idea era quella che occorresse più imprenditorialità privata e meno aiuto pubblico
Sviluppare i Paesi sottosviluppati
è stato un grosso scossone direi più ideologico che politico come tutti gli scossoni che un Presidente americano deve dare all'inizio del suo mandato per pagare dei debiti che ha assunto né i confronti dei suoi elettori nel giro di qualche mese già l'atteggiamento dell'amministrazione americana aveva cominciato ad essere più ragionevole di quello iniziale
Anche Reagan riuscì a capire che parlare di mercato nell'Alto Volta significa dire una parola di cui nessuno è in grado di capire il significato perché nessuno l'ha mai visto non sanno cos'è un animale escono
Su tutto
Mentre parlare di mercato in altri paesi ha un senso e forse ha ragione lui che in altri paesi si può tentare di fare di più con l'iniziativa privata di quello che si sia fatto ecco attualmente però con quell'atteggiamento Reagan ha creato un problema e ha creato un problema
A queste istituzioni che si ripercuote in tantissime cose ecco buffet io per esempio veniva informato tempo addietro che la Turchia che ha quasi tutte imprese pubbliche a gravi difficoltà ad essere finanziata perché si vogliono finanziari privati linea hanno pochissimi se ormai sono in difficoltà perché possano presentare soltanto imprese pubbliche
Ecco noi siamo convinti che questo sia un atteggiamento che portato a quell'estremo ideologico sia un atteggiamento assolutamente sbagliato che nel GRA concerto di voci che influenzano le istituzioni sovranazionali in questo momento una qualche utilità anche quella voce adeguatamente corretta i ridimensionata lo posso a vedere non a caso noi stessi pensiamo che il finanziamento del nostro Istituto debba passare per fondi privati e non per fondi pubblici cioè siamo convinti che uno stimolo a fare intervenire il più e meglio l'iniziativa privata nel innanzi al mento dello sviluppo possa servire se non altro ad evitare quello che il suo collega suscitato poi come tema che il finanziamento da pubbliche col pubblico può essere facilmente sperperato in in molti Paesi quindi ecco questa il risposta che dovrei verrà qui a Roma
C'è anche una domanda in voi ci avete gratificato di domande che in fondo erano come se noi stessimo fondando un nuovo ministero degli esteri per la Repubblica italiana
Va in fondo non è così se è naturale che il Fai parlando di un tema come questo si pongano i problemi della politica internazionale con particolare i vari Paesi in via di sviluppo ma ecco questo è un istituto privato che nasce in un'area politica e quindi a una un suo binario culturale e di scopi politici ma insomma l'istituzione italiana e il ministero degli Esteri all'interno del quale c'è un dipartimento nei confronti del quale non possiamo assolvere ad un ruolo info male di stimolo di promozione di scambio reciproco di informazioni e così via in base ad una logica che dovrebbe entrare di più anche in altri settori dell'amministrazione italiana
No di selezione no ma non selezione per Ko no voglio dire ecco il si può anche immaginare chiese il nostro istituto acquista un'adeguata professionalità noi possiamo ricevere dal di Perth mento l'incarico di un apprezza elezione perché sarebbe puramente tecnica di Progetti attinenti ad una certa area salvo poi la competenza istituzionale del Dipartimento a fare la selezione sulla base del motivare tra della motivata istruttoria tecnica alla quale noi stessi possiamo contribuire a questo è un compito sicuramente possibile insomma ma non ci sarà mai un decreto del presidente
Delli Smith che assegna fondi è un fatto che assegna fondi pubblici a un project work sarebbe carino ma fax storico se qualche cosa vuol fare costa
Sono da usare cioè uno dei dei temi importanti e quali gli ismi si vuole occupare proprio questa questione dell'modo di attuare la politica di cooperazione allo sviluppo comunicò di riallacciare a delle cose che sono state dei dette sia dal ministro forte sia del presidente l'istituto Amato cioè noi non dobbiamo amo fare una politica di cooperazione allo sviluppo nello stesso modo che è stato seguito per fare la politica di sviluppo del Mezzogiorno lì si è sviluppata tutta la grande tradizione nazionale dell'intervento a pioggia noi insistiamo invece molto e ci sono degli aspetti in questo senso nell'azione del dipartimento senza volere con questo fare polemica
E invece insistiamo sulla necessità di una selezione nei campi nei quali l'Italia può dare un reale contributo che solo per esempio il campo delle grandi opere finalizzate alla produzione agroalimentare ne abbiamo una grandissima esperienza
Di esercizio dell'agricoltura sul territorio difficilissimo per esempio ci sono dei campi dell'Energia dove possiamo dare un contributo importante soprattutto ebbene concentrare certe risorse che sono sempre limitate su alcuni grandi progetti ecco in questo senso l'azione degli ismi di stimolo e di critica nei confronti della politica ufficiale italiana può essere particolarmente importante
Lei poiché è un'altra cosa sulla quale noi abbiamo già cominciato a così appuntare e la necessità di intendere la cooperazione nel senso proprio della parola operare insieme il collegamento con le piccole industrie in questo senso è significativo noi crediamo prese per la cooperazione industriale significhi mamma dare le nostre impresa in questi Paesi a operare insieme a soggetti privati o pubblici di questi Paesi senza aver paura di creare multinazionali italiane magari ne avessimo qualcuna di più anzi
Ringraziamo per l'attenzione eccellente edificata nel fondo la nostra speranza se magari nell'ormai geneticamente ottanta quattro abbia
Amo l'opportunità ottantaquattro anno prossimo abbiamo l'opportunità di richiedere un'altra oretta per passare insieme fare no una previsione ma un bilancio
Del primo lavoro avrebbe affinché grazie
In questa occasione noi vogliamo vogliamo che sia fare funziona leggo forse non è proprio vicino voi
Diamo a presentare il nostro istituto istituto Sud Nord Chievo
Una associazione privata dal punto di vista giuridico
E lo è anche dal punto di vista sostanziale penso che è una sezione che non nasce nell'area del parà pubblico
Non nasce con finanziamenti pubblici
Nasce con l'intendimento di dare un contributo ad un problema nel quale l'Italia si è impegnata e sempre più si va impegnando
Giustamente confessore se finanziarie ingenti ma per affrontare il quale ha bisogno probabilmente di un know out di strutture tecniche di un livello di professionalità
Che probabilmente è disponibile nel nostro Paese amici sicuramente disponibili nel nostro Paese ma che ancora non è stato attivato in misura come dire fa Ari proporzionale adeguata all'impegno finanziario con cui noi stiamo affrontando i problemi dell'assistenza ai paesi in via di qui poi
Questa lo sappiamo è una partita nella quale l'Italia si è impegnata
Direbbe qualcuno più al sentimento fiera Cicinho
è stata ma giusta ventata radicale quella che ha posto all'ordine del giorno
Con
Ma la dovuta della città un problema e rispetto al quale l'Italia come rispetto ad altri aveva in passato teso a far la parte dello straccione sulla scena mondiale dimenticando di essere il Pulitzer per il settimo paese industriale del mondo ed era indubbiamente a dir poco discutibile che la quota del reddito nazionale italiano assegnata a questa problematica fosse tanto esigua da S. è da un lato irrisoria dall'altro di gran lunga inferiore a quanto nelle sedi internazionali e sovranazionali competenti era stato previsto che noi impegnatissimo ma noi abbiamo avuto sempre la malattia di sentire il complesso della piccolo paese che è trattato come tale non viene presa sul serio e di rabbia e di aver fatto sempre troppo poco per essere presi sul serio una delle cose che gli italiani si sentono dire quando vanno nei grandi paesi voi vi lamentate sempre che non siete trattati come grande potenza alla fin fine dipende solo da voi e non dagli altri queste investire mio riesame critico di tanti capitoli della nostra politica internazionale della nostra politica estera che convalidano probabilmente che sta opinione pochette Tica sulla nostra capacità di fare che in questi ultimi anni migliorata la capacità di fare in questi ultimi anni l'Italia ha riconquistato uno spazio in qualche modo nel concerto internazionale
Tra le partite sulle quali questa voce in capitolo si sta riacquistando c'è questa dell'assistenza allo sviluppo ma appunto
Questa è sempre stata la mia opinione l'ho anche scritto in argomento i radicali servono molto e Dio li benedica per porre all'ordine del giorno le questioni Dio ci salvi dall'ipotesi che siano poi dovrebbe averle gestire
Su questa premessa che dico con grande chiarezza perché è una cosa che penso per in politica in ciascuno ha il suo ruolo e loro ne hanno uno insostituibile ci è parso che da quando si discute in particolar
Fare del numero Stroke
Aria di miliardi dedicati all'assistenza allo sviluppo si pongano drammaticamente una serie di problemi attinenti al come utilizzare per i quali le risposte sono stati finora parziali o addirittura carenti noi siamo gli ultimi arriva dati in un settore nel quale c'è grande professionalità ormai nel mondo
Sì non soltanto da parte così delle primo istituto che si occupa di queste cose che la Banca mondiale ma anche a parte di governi di altri paesi di istituzioni finanziarie di sviluppo di altri paesi
Noi ci presentiamo questo con un dipartimento istituito presso il ministero degli Esteri alcuni anni fa che ha una struttura io ne sono convinto in sedici e non per colpa sua io ho dei ricordi per sono anni su questo perché prima che il Dipartimento nascesse fui corresponsabile di una dei progetti sulla base il quali si lavorò per la creazione del dipartimento e io ed altri avevamo in mente una struttura diversa da quella che poi è stata fatta
Una struttura ma per agenzia parola quanto mai equivoca da lui che fondamentalmente voleva implicare la disponibilità da parte del Dipartimento di un personale tecnico adeguato a valuta mare i progetti in cui il dipartimento poteva trovarsi impegnato questa può sembrare una sciocchezza ma è una cosa di fondamentale importanza perché in questo settore girano miliardi e girano cointeressenze politiche di alti stimo ed elevatissimo penso qual è la garanzia che la struttura pubblica competente può offrire al Paese in cui opera al Paese Italia è un Paese in cui dato opera
Fare perché il progetto che poi finanzia sia un progetto meritevole da tutti i punti di vista meritevole perché concorre allo sviluppo del Paese in cui il progetto deve essere più attuato meritevole perché concorre al prestigio del paese che finanzi
Non c'è nulla di neocoloniale nel
Nell'aspettarsi che attraverso il finanziamento di progetti di sviluppo i rapporti tra Paese finanziato il Paese finanziato si consolidi con un fallout di benefici che ricadono sull'uno e sull'altro l'importante
Che non si tratti di una di quelle cose che servono principalmente ad arricchire chi è materialmente provveda all'esecuzione del pre
Ciò lo fa scappa ne va a fare un altro e le cose rimangono esattamente come erano prima nel Paese finanziata nel Paese finanziamo
Il Dipartimento è nata con caratteristiche diverso da quello che noi pensavamo e nelle mani di una burocrazia volonterosa fatta anche di gente capace che tuttavia non dispone delle della staff tecnico di cui avrebbe potuto disporre i diplomatici sono essenziali in questo ambito ma sono essenziali come negoziatori perché questo è il loro insostituibile mestiere
Non come valutatori e laboratori e così implementato
Ori di progetti che possono andare dall'idraulica all'agricoltura all'Energia alla industrializzazione questa è una struttura di cui disponiamo ma si può cambiare può darsi
Mentre se ne discute i miliardi corrono ecco di qui la necessità di mettere insieme degli sforzi possibili attraverso strutture che concorrano in modo trasparente alla effettuati io nei progetti adeguati ecco i nostri seduto vuole concorrere a questo sforzo se in un domani cambiasse la struttura del sedici perché cento degli organismi pubblici tutto potrà cambiare nella situazione
Nella quale ci troviamo oggi in Italia è essenziale riempire un vuoto ed essenziale ripeto riempirlo in modo trasparente di qui questo istituto eventuale vuole contribuire a selezionare in progetti che possono servire ai paesi in via di sviluppo vuole agevolano ahimè gli imprenditori italiani non sono italiani che si vogliono impegnare in questi progetti vuole concorrere allo sviluppo dei rapporti bilaterali tra Italia e Paesi in via di sviluppo di riferimento non solo all'attuazione di produce
E di intervento ma anche allo scambio di persona personale nostro che deve essere mandato in questi paesi non hanno sbando e non portando a Salt
Tanto il proprio romantico bisogno di Africa Anita ma portando capacità tecniche esperienze che trovino una collocazione adeguata
L'altro il flusso personale che viene da paesi in via di sviluppo e che deve essere aiutato a trovare in Italia né occasioni effettive per accumulare uno bagaglio che poi possano essere speso nei presi di provenienza fondamentalmente sono questi i compiti che sono compiti se volete promozionali di intermediazione che sono svolti vogliono essere svolti alla luce del sole e ma trasparente per rispondere in modo adeguato alle grandi domande che pendono su tutta l'Assise la la tematica dell'assistenza in via di sviluppo voi sapete meglio di ogni altro che intuì insomma non si può fare di questa roba qui quello che nel nostro piccolo abbiamo fatto nel Mezzogiorno questa è un'esperienza che conosciamo è un'esperienza che tende ad internazionalizzarsi non è quello che serve ecco il cui impegno così enorme come quello delle risorse destinate all'assistenza alla cooperazione deve lasciare un segno duraturo nei paesi nei quali questa assistenza viene prevista se tutto questo servisse ad arricchire alcune imprese italiane noi circa altro noi avremmo fatto uno dei peggiori vissuto nel vedere i capitoli della nostra politica internazionale
Lo scopo di tutto questo deve essere quello di consentire all'Italia anche alle imprese italiane cento di avere i benefici che concretamente spettano a chi a qualunque operatore economico faccia una cosa meritevole ma questa cosa deve essere meritevole per lo Sri dopo del Paese in cui la cosa viene fatta l'impegno del nostro istituto è fondamentalmente in questa direzione cioè fare sì che il sottosviluppato assistito non sia l'imprenditore Italia no Marsiglia se vogliamo insieme al mio anche con lui il paese e i Paesi ai quali noi destiniamo le nostre risorse questo in brevissima sintesi il senso di questa cosa
Vorrei solo aggiungere a quello che ha detto il presidente dell'istituto alcune puntualizzazioni riguardo alle attività che esso intende svolgere sottolineando in particolare l'importanza che nello sviluppo economico ha l'elemento umano
Noi riteniamo che l'elemento umano sia stato sin qui trascurato o non abbastanza considerato sia da parte degli aiutanti sia da parte dei rapporti tra coloro che aiutano e coloro che sono aiutati in particolare l'Italia sin qui ha concepito quasi solo d'aiuto e questo anche nella problematica dei radicali non sarei del tutto d'accordo nel dire che è stata apposta il modo giusto ritengo che è stata posta in modo sbagliato per la ragione che dirò è stata Posta quasi tutta in termini economici di quantità di denaro che una nazione deve dare stupisce che un partito come quello radicale che muove o dice di muovere da un'impostazione ideale non abbia compreso
Che lo sforzo che è un Paese deve dare per lo sviluppo di se stesso degli altri lo sforzo che è una persona umana deve dare per lo sviluppo dei suoi si Emilia innanzitutto uno sforzo di amore di fratellanza e quindi di collaborazione personale e quindi lo sforzo si misura in persone che
Vanno in questi Paesi a fare i volontari
In modi con cui il governo agevola il contributo umano del volontariato dei giovani
Delle persone della terza età perché esistono sia tra i giovani sia tra le persone della terza età che hanno fatto Limp Vittore che hanno fatto il pubblico funzionario che hanno fatto l'amministratore o l'ingegnere e che sono ancora validi
E vogliono dare un contributo alla società un'importantissima possibilità di tendere questa massima il nostro istituto punta moltissimo su questa dive siti che azione sia nell'appropriazione che vorremmo fosse concepita soprattutto sotto questo profilo sia nel messaggio che intende dare che è un messaggio di umanità dello sviluppo noi sappiamo che molto del sottosviluppo dipende da carenza di conoscenze tecniche che molto del sottosviluppo consiste in lo spreco il tema della fame del mondo è largamente il tema del modo come le derrate alimentari non sono conservate non sono trasportate sono male utili
Usate del come le diete non sono compiute razionalmente rispetta i propri mezzi
Noi crediamo in quella massima del proverbio cinese che dite che dice non dategli il pesce date di la canna per pescare ma crediamo che non si deve dare la canna per pescare come se fosse un oggetto crediamo un'altra cosa che bisogna andare insieme insegnare mostrare con umiltà e simpatia quindi presentare un altro volto
Delle nostre nazioni come italiani noi pensiamo di potere fare di più e meglio di altri popoli perché la nostra esperienza coloniale che pure è stata perversa com'è noto soprattutto in certi Paesi dell'Africa settentrionale è stata fortunatamente Breve e si è viceversa accompagnata un altro tipo di nostra esperienza
Quella di paese povero quello di paese di emigranti
E anche di lavoratori italiani all'estero
Le nostre imprese sono all'estero con personale che è fatto di uomini e di donne e che si mescola volentieri con la popolazione locale quindi ha dato questo messaggio
Le nostre società di ingegneria che lavorano nel mondo internazionale si sono fatte di italiani e di stranieri
Quando io ero vicepresidente dell'ENI un giorno assistito a una scena commovente da questo punto di vista che sempre ricorderò nella costruzione per il grande gasdotto dall'Olanda
All'Italia era abbiamo nella parte finale del tratto dove si doveva varcare il passo più difficile il passo del Furka vive il Clash per arrivare in Italia dall'altra parte
E c'era un immenso serpente umano costituito dalle varie razze dei vari popoli in cima al serpente c'erano alcuni montanari che non potendosi più fare le operazioni con aereo
Erano della Bergamasca della Valtellina facevano le operazioni di traforo e di messa in opera mediante corde come degli alpini
Sotto c'erano dei saldatori indiani che sono i migliori saldatori assistiti da ingegneri della Snam di varie lingue e Paesi sotto ancora c'erano tutti i possibili popoli in cui la SNAM comunque l'asma antro getta aveva lavorato
Ed erano tutti insieme nelle scuole che seguivano questa grandiosa opera che si è fatta in anni e che si muovevano via via affinché e le famiglie potessero vivere con questi lavoratori c'erano tutti insieme ai bambini
Di questi ingegneri di questi saldatori
Di questi alpinisti di questi tecnici di tutte le razze di tutti i Paesi se noi abbiamo fatto questa esperienza in Italia abbiamo fatte queste esperienze nelle opere internazionali abbiamo fatte coi lavoratori senza che si accorge essere i lavoratori stessi
Dell'importanza di questo loro contributo umano noi riteniamo che lo si debba poter fare anche nel campo dello sviluppo
E concludendo quindi io voglio sottolineare che non abbiamo questa finalità sia a livello di studio esaminare fino a che punto l'apporto umano agito nei progetti sino a che punto l'apporto umano è considerato fare in modo che l'apporto umano italiano cresca
Fare in modo che ci sia un'assistenza tecnica per il volontariato civile e si sviluppino queste forme di volontariato ecco noi
Riteniamo lo ripeto in chiusura che di aiuti allo sviluppo non si misuri non solo e soprattutto in termini di miliardi ma si misurino prima di tutto in termini di impegni personali
L'Italia in questo campo fa poco mentre in termini di miliardi fa già di più non diciamo che fa troppo perché nessuno in questo campo fa troppo anche quando il povero indebitato con l'estero come Rita ma certamente dal punto di vista umano facciamo molto poco e senza nessuna polemica al Dipartimento per loro per la cooperazione non ha ancora messo a fuoco questa tema
Io chiedo scusa
Io vorrei fare per qualche momento la cronistoria della nascita di questo istituto che come vedete nasce in casa socialista
Nasce dall'idea che si era costituita sia all'interno del dipartimento esteri della direzione del PSI di cui sono responsabile
Che del dipartimento economico di cui era responsabile l'onorevole forte prima di diventare ministro delle finanze
Idea quindi di costituire un piccolo istituto perché come diceva il presidente professor Amato noi nasciamo con una grossa ambizione c'è quella di vivere e sopravvivere attraverso l'autofinanziamento non vorremmo certamente cominciare ad operare in un campo così complesso e così delicato come quello della cooperazione allo sviluppo
E facendo citare quel denaro pubblico dello stato che da un punto di vista nostro non sempre ben utilizzato dato che è incanalato soltanto in alcuni settori
Quindi nasce in casa socialista e godrà o soffrirà della The mastica classica del socialismo riformista moderno vorremmo mettere in piedi metteremo in piedi una serie di progetti
E che saranno tutti all'insegna dell'approccio graduale distico al problema puntando moltissimo e quel sono detto sia amato che forte sulla diciamo l'apporto umano
Infatti noi pensiamo che a questo stadio
Della problematica non sanno ma nel terzo decennio a livello internazionale della discussione su come far finalmente decollare il Sud del mondo
Non abbastanza sia stato fatto soprattutto in casa italiana
Per impiegare quella straordinaria ricchezza quella risorsa primaria che è tipica di un Paese privo di risorse filmare qual è il nostro che sono appunto le risorse umane
Quindi daremo molta enfasi
Alla problema anche da disoccupazione giovanile
Cercando di incrementare attraverso il volontariato tutti quei mezzi che possono attraverso legislazioni già esistenti o o a se necessario legislazione che Varani dovranno essere create della nona legislatura
Di dare questo supporto appunto di diciamo di interessi umani al problema
Un altro aspetto del nostro approccio è quello di cui si discute sempre troppo poco e quando si applica viene applicato sempre troppo male e cioè quello di difendere anche l'interesse nazionale
Cioè noi vogliamo che quando l'Italia aiuta uno o una serie di Paesi vi sia anche un effettivo riscontro per quanto riguarda l'occupazione in casa nostra per quanto riguarda i grandi lavori che vengono distribuiti attraverso una serie di impegni internazionali in cui l'Italia non è sempre su sufficientemente presente io ricordo di un viaggio che era stato organizzato dall'Unicef all'inizio di quest'anno e a cui ho partecipato con una serie di parlamentari sindacalisti e giornalisti il cui vedo alcuni amici presenti quanto ci aveva stupito che durante questo viaggio che è durato una quindicina di giorni non avessimo visto in questo Paese africano una sola macchina un solo tecnico italiano
Impiegato in una difficilissima operazione di tentativo di decollo in un paese poverissimo qual era quello che avevamo visitato
Ecco quindi diciamo in succo in sintesi la filosofia che muoverà i primi passi in questo istituto
Sud nord di cui appunto questa mattina vi abbiamo presentato all'ai grandi linee il primo progetto originario
Vorrei dire che è stato insostituibile l'apporto alla nascita di questo Progetto
La parte non soltanto dal professor Amato ma anche da un primo nucleo di persone che sul compongono il comitato scientifico che sono professor somma oggi il professor Saxo
Nonché dalla direttore dell'istituto che dovrà essere il dottor Ettore Gobbato che è un un esperto
Riconosciuto da tutti nel nel campo soprattutto del volontariato
A questo primo nucleo di persone che ripeto nascono tutte con l'insegna del Garofano si affiancheranno evidentemente altri Esperti
Altre persone che proverranno da altre aree politiche ma intendiamo comunque che Disney sia nasca e rimanga
In un ambito strettamente diciamo delimitato a attorno alla problematica così come noi socialisti la intendiamo io concludo questa brevissima presentazione dicendo che c'è anche un risvolto se vogliamo di politica internazionale
Che c'ha fatto muovere in questo senso e cioè che sappiamo tutti quanto una delle più gravi minacce alla pace
Nel mondo sia proprio questo spaventosa diversità che ci separa nove del nord a loro del Sud noi cercheremo per quanto ci è possibile di tentare di cancellare questa diversità
Anche perché siamo convinti che il nuovo nome della pace e lo sviluppo e il nuovo nome dello sviluppo è il non fa
Pensiamo che anche se l'Italia sia del arrivata molto tardivamente a e cooperare in questo importantissimo ambito non per questo debba essere necessario seguire tutti gli sbagli che sono stati fatti finora anche in campo internazionale
Quindi cercheremo di puntare alcuni Vitti su alcuni trent'problemi specifici e cercheremo quindi in questo modo molto semplice molto diretto molto pragmatico di tentare di dare una soluzione ad alcuni di questi problemi
Bene
Gli organismi che lei ha citato sono organismi che hanno prodotto una serie molto riguarda i voli di documentazione alcune delle istituzioni che lei ha citato sono nate questa non è la Trilaterale
Soprattutto per specializzazione in nel campo dello sviluppo
L'ISMETT Serra evidentemente conto anche di quello che è il pensiero internazionale riguardo alla tematica
Dell'aiuto allo sviluppo e penso che non potremmo di scordare diciamo scostarsi da quelle che oramai sono le linee generali che sono state individuate come le più importanti che sono evidentemente l'aiuto all'auto si sviluppo in campo agroalimentare nel campo dell'energia nel campo della sanità nel campo dello sviluppo tecnologico e scientifico
Disney comunque attraverso una serie non soltanto di convegni ma anche di corsi di professionalizzazione per aiutare coloro che dovranno poi aiutare lo sviluppo istituirà ad esempio dei corsi per diplomatici opere Sperti
I quali poi verranno immessi in questo circuito nazionale e internazionale rinforzando la presenza italiana
Un programma di massima coinvolge no se si tutto in una serie di convegni che partiranno tutti come potete ben capire a dopo le elezioni e cioè
All'inizio di settembre il primo dei quali riguarderà un problema che noi consideriamo del tutto dominante oltre che emerge perché il problema del debito pubblico di molti paesi
Del terzo mondo soprattutto di Paesi dell'America latina
Questo cioè non è che io posso adesso dire che cosa sarà la conclusione di un seminario internazionale che noi faremo partire nel mese di settembre
Evidentemente questo è il problema del debito dei Paesi in via di sviluppo è un problema dagli aspetti macroscopici
Pensiamo comunque che si è arrivati si è tutti quanti arrivati ad un tale Punzo
Per cui chiaramente dovrà essere affrontato di petto a questo questo problema e dovranno essere trovate delle e velocemente delle soluzioni per evitare da un lato il il fallimento di questi Paesi ma dall'altro anche dei contraccolpi paurosi
Soprattutto in campo della della banca indie commerciale
In alcuni paesi diciamo tra il nord che potrebbero avere serissime conseguenze anche a casa nostra
E noi abbiamo avuto un primo incontro con delle persone che rappresentavano delle piccole e medie industrie a Milano intendiamo procedere in questo senso anche per quanto riguarda l'aria del centro e del sud
Abbiamo chiesto in base alle nostre proposte nostri programmi
Delle quote associative per la verità abbastanza modeste che partono da un minimo di un milione credo e ride arrivi possono arrivare fino a cinque milioni l'anno per questi contribuente
In cambio subito quello che li li farà sarà quello di
Provvedere a la pubblicazione di un foglio nel quale vengano contenute tutte quelle notizie che noi pensiamo siano indispensabili per questi operatori economici notizie di cui generalmente la stampa da poco rilievo quali ad esempio i Badlands internazionali quale ad esempio le eventuali modifiche alla legge che riguarda la cooperazione c'è la famosa legge trentuno
Sa
Nel nostro programma non c'è nessun rapporto strutturale
Con
Né con studi generici e indicazioni molto generiche come quella della Trilaterale che sono indicazioni
Politiche principalmente e in cui l'economia entra soltanto come strumento dalla politica delle relazioni politiche
Né con invece indicazioni estremamente tecniche come quelle date da un'istituzione come il Fondo monetario internazionale
Per cui per esempio il problema dell'indebitamento dei Paesi del Terzo Mondo che è un problema assolutamente centrale
Mentre per noi è uno dei tanti problemi che noi trattiamo
E poi il Fondo monetario tratta questi problemi nel quadro con l'obiettivo di preservare la stabilità del sistema monetario internazionale o di quello che ne è rimasto ci siamo andati internazionale dopo il gli anni settanta
Mentre il nostro obiettivo nell'occuparci l'indebitamento dei Paesi del Terzo Mondo e di capirne tre cose a il rapporto tra l'indebitamento la possibilità di questi Paesi di continuare a sviluppare le loro risorse per esempio ci sono dei paesi che sono così pesantemente indebitati
Da non essere più in grado di valorizzare le risorse che hanno perché tutto a loro tutto loro sforzo e teso a ripagare il debito o o in qualche caso a ripagare l'interesse soltanto in secondo luogo o noi vogliamo vedere
Come la politica di collaborazione italiana lo sviluppo dei Paesi del Terzo Mondo sifone per quei Paesi che sono particolarmente indebitati
Perché è chiaro che quando si tratta con un Paese particolarmente indebitate la strategia di sviluppo del Paese deve cambiare e così deve cambiare la la strategia di di chi collabora con questi versi in terzo luogo noi vogliamo vedere anche come la cooperazione italiana si deve orientare nei confronti dei Paesi indebitati tenendo conto dell'esposizione dell'Italia per esempio
Non ci sono dati ufficiali a questo proposito ma pare che l'INPS l'esposizione dell'Italia nei confronti del Messico che ha un debito complessivo che supera gli ottanta miliardi di dollari
Di questi ottanta miliardi dollari sette miliardi dollari sarebbero di banche italiane
Sette miliardi di dollari
Sarebbero di banche italiane
E questi sono cose che vanno tenute presenti nel momento in cui un paese come l'Italia dedica le cifre che dedica alla cooperazione con il Terzo Mondo diciamo la verità per parlare proprio con estrema franchezza
è chiaro che in questa situazione l'Italia un interesse
Diretto a collaborare
A tenere il Messico a galla perché ci sono un quantitativi considerevoli de di risparmi italiano anche sono legati alla capacità alla continuazione dalla capacità del Messico di pagare i propri debiti
Io abbia un interesse costituito alle no in generale teniamo presente l'interesse dell'Italia
Per esempio siamo convinti che nell'aiutare all'industrializzazione dei Paesi del Terzo Mondo
Non sia per forza necessario crearsi dei concorrenti si può aiutare i Paesi del Terzo Mondo a svilupparsi in maniera complementare anziché conflittuale con quella dell'Italia
Perché noi vero che siamo il settimo paese industriale del mondo ma attenzione noi siamo la settima potenza industriale del mondo in valore assoluto
In valore assoluto
Vuol dire che se noi andiamo dopo l'Italia al decimo posto troviamo l'India come decimo Paese industriale però l'India ottocento seicentosettanta guarda settecentottanta milioni d'abitanti
L'Italia ne ha cinquantasei
Se noi calcoliamo le industriali vediamo per testa d'abitanti da leone ALDE al settimo posto e molto più giù
è chiara ma siamo a Sezze attiva Potenza industria la settima potenza industriale del mondo ma l'Italia non è al settimo posto come la percentuale di industrializzazione di ciascun italiano non lo pone al settimo posto non so se è chiara
Quindi l'Italia un Paese ancora industrialmente fragile
Mai questo non ce lo dimentichiamo mai nella nel nostro lavoro e non vorremmo che sono dimenticato neanche al dibattimento la cooperazione
è chiaro ma sapiente
Tare nell'incendio scorso fu firmato un accordo tra la Banca mondiale dipartimento cioè l'Italia
Per Progetti a doppio finanziamento cioè Banca perché la banca da alcuni anni soprattutto nei Paesi in cui lavora coi fondi ai direi
Che gli Stati Uniti hanno contribuito fortemente ridurre cioè i fondi che sono quasi a fondo perduto perché vanno ai Paesi più poveri la i dieci e trovate in difficoltà e la banca in particolare per questo settore cerca dei partners di finanziamento per progetti destinati a tali Paesi prima
E noi Italia abbiamo firmato un accordo con la banca proprio in questa direzione ecco questo un ambito nel quale un legame c'è tra i finanziamenti italiani e istituzioni internazionali tra quelle da lei menzionate ed è un ambito al quale sicuramente andrà la nostra attenzione ecco proprio perché io personalmente sono convinto che utile che l'Italia si muova nel finanziamento dei dei progetti di investimento assieme
Ad organismi che hanno sviluppato un'esperienza che noi ancora non abbia la banca è tra questi
Però è altrettanto utile per riprendere quello che diceva la senatrice Boniver che d'Italia segua con quattro occhi tutta questa attività per non correre il rischio di essere soltanto un finanziatore un finanziatore in una parte del mondo in cui magari ha dei problemi
Cioè con un un sanate in Sion è tanto agli aspetti del paese che riguardano paesi in via di sviluppo quanto alla tutela dei nostri legittimi interessi ecco noi sicuramente come istituto cercheremo di contribuire con attenzione
Alla selezione valutazione degli stessi progetti che vanno al cofinanziamento con istituzioni come la Banca mondiale
Che saranno proposti da loro tenga conto perché in questi casi il progetto passa attraverso la banche della banca che cerca il di collocarlo presso il partner finanziario Italia o Francia ottico chiunque si
Sono sono cose diverse perché in in noi abbiamo in Italia molte organizzazioni che essi occupano esclusivamente di volontariato prevalentemente di volontariato per quanto ne sappia che quindi fanno da punto di raccolta per zero prevalentemente per giovani e lì aiutano in rapporto col ministero degli Esteri a trovare una sistemazione ecco una sistemazione transitoria naturalmente c'è una destinazione più che no non è la sistemazione ecco da parte nostra c'è lo sforzo di anche l'ambizione di inquadrare la collocazione e la destinazione dei volontari nell'ambito di una progettazione e che riguarda in modo particolare appunto lo sviluppo del Paese nel quale li mandiamo la loro stessa preparazione ai fini di consentire loro di dare un contributo effettivo o al paese in via generale o a singoli progetti
Che debbono essere attuati in quel paese in sostanza ecco noi abbiamo dovremmo a vere dovremmo riuscire ad aprire un orizzonte più ampio di quello degli organismi usuali che trattano il volontariato che ci permette di collocare il volontariato all'interno di una finalizzazione specifica professionale
E di di sviluppo
Sì ma
Sono i problemi primo eh
La collocazione di questo volontariato
Nel storicamente in Italia una retaggio
Molto connesso alla alla Regione
Crediamo che negli ultimi anni sia nato una struttura di volontariato laico
Nazionale che vada sviluppata
Soprattutto dal punto di vista del dipartimento e cooperazione allo sviluppo il secondo problema il problema dei volontari rientra ci sono persone che fanno esperienze io posso citare delle cifre sono circa due mila cinquecento lire ultimi trent'anni
Che sono andati a lavorare nei paesi sono tornano in Italia è questa esperienza non riescono a metterlo a frutto perché non ci sono vasi comunicanti tra gli esperti che poi partono per il part time vinto non ci sono vasi comunicanti attraverso le industrie e questa significa professionalità buttata via
Sì perché la gente che ha fatto due anni di esperienza
Dei vari settori secondo le priorità che sono state indicate sia dalla Comunità economica europea delle Nazioni Unite
Gente che ha fatto esperienza anche di tecnologia intermedia è fatta inventato cose nei Paesi del Terzo mondo e che non trova spazio in Italia se non tornando a fare il professore o cose di questo tipo che evidentemente nulla c'entrano con quello che ha fatto
O il disoccupato molto probabilmente io credo che l'istituto da questo punto di vista abbia
Molto da dire primo ha da dire che non nasce su fondi
Pubblici nasce su fondi privati
C'è tutta un'esperienza dei Paesi del Nord Europa che non è stata ripresa da noi che coinvolge direttamente le aziende nel finanziamento
Ecco in cui noi crediamo dobbiamo dire qualche cosa perché si è realmente si ha intenzione di fare l'interesse dei paesi del Sud credo che sia importante coinvolgere anche la piccola la media la grande industria nel finanziamento diretto di programma
Secondo c'è una un esercito di persone giovani e meno giovani come diceva il professor forte prima ministro che è interessato a questo settore io posso citare o un'esperienza di cinque anni in questo settore nell'organismo da cui io provengo ne riceviamo più o meno mille cinquecento domande annue
Di gente interessata a fare questo tipo di esperienza questo tipo di esperienza significa stare in un Paese terzo mondo due anni
Come massimale di stipendio seicentottanta dollari cioè massimo di stipendio ma molti molto meno e c'è gente che lo fa credo che sia stato visto anche recentemente in Somalia il contributo dato dai medici italiani una Mozambico e Zimbabwe in America Latina dappertutto c'è una presenza di circa settecentottanta volontari italiani
Questa è un settore che ovviamente non risolve non è un problema che interni progettazione si risolvono attraverso il volontariato non è questo che stiamo dice
Però è un settore che merita la nostra attenzione e soprattutto merita il fatto che una forza come visti uno all'Istituto come dire che se ne occupi
Proprio per dare per diventare una cassa di risonanza rispetto a tutte le cose che venga sono stati evidenziati in questi anni io credo che sia importante dire questo che in questo settore non siamo arrivati per ultimi però ci sono altri che sono arrivati prima abbiamo compito da una parte di studiare quello che ha fatto gli altri data di elaborare la nostra via originale all'uso di questo ti preparava gli interventi in questo settore della cooperazione originale perché originale la nostra collocazione mondiale sia dal punto di vista della nostra storia rispetto a questi Paesi sia dal punto di vista dal fatto che tutto sommato siamo anche da un paese del Sud
Rispetto all'Europa rispetto alle quindici per i Paesi noi guardano in maniera differente questo lo verifichiamo costantemente andando in giro per il mondo
Quindi direi che l'istituto ha tre linee direttrici
Una in chiave istituzionale cioè stimolare il dibattito e discorsi relativamente al piano
Nazionale e internazionale dipartimento cooperazione allo sviluppo e sedi internazionali con proposte pragmatiche perché lasciamo in maniera pragmatica ci lasciamo su fondi di gente che vuole che facciamo delle cose non ma lasciamo per essere assistiti da nessuno
Secondo punto sono è la chiave legislativa credo che noi dobbiamo dare un contributo anche di dibattito sulle eventuali riforme che ci possono essere perché si parla già di riforma dalla legge trentotto e non credo che dobbiamo dire la nostra
Terzo punto è l'indicazione l'indicazione a una serie di aziende ed è molto importante sottolinearlo per l'ennesima volta il fatto di euro finanziamento privato di azioni perché queste aziende operano nel Terzo Mondo io vorrei citarvi un esempio di esclusione di tutta una serie di aziende cioè io vengo da Milano Milano c'è c'è non c'è la Brianza gamma noto polo industriale quando il figlio dell'industriale brianzolo ma in vacanza il padre dice portati il campionario cioè che significa cerca di vendere qualcosa in queste prime come vogliamo cercare di superare il discorso di portarsi il campionario vogliamo credo che lo Stato da questo punto di vista al Dipartimento debba svolgere un ruolo di promozione anche rispetto non solo evidentemente paesi del Sud che hanno primario il discorso dell'assistenza ma anche rispetto all'area mediterranea rispetto ad altri Paesi
Cosa che peraltro molti Paesi europei fanno già fra Francia tipo tutte le organizzazioni di cooperazione nel Nord Europa la Germania credo che abbiamo una storia alle spalle più della metà di possiamo attingere per rispondere concretamente con proposte a questi problemi
No memorandum Pisani che è stato presentato alla Commissione
Un un punto che suscita grande interesse cioè il diritto dei paesi cooperanti o donatori anche se donatori è un termine assai improprio
Di chiedere
Contesto di come questi finanziamenti come questi aiuti sono impiegati nei paesi che ricevevano che ricevono
è questo un punto molto delicato che era stato tra l'altro sollevato anche all'interno del dibattito
Prima della firma della prima convenzione di norme e cioè il diritto dei paesi donatori anche di cercare di esercitare una qualche tipo di forma di controllo
Su come venivano rispettati i fondamentali diritti umani
Sappiamo che questa clausola non è stata accettata dai firmatari del paesi del terzo mondo della convenzione di Lomé
Comunque pensiamo che prima di tutto problema non sia stato risolto attraverso la non firma che problema sussista che il problema debba essere nuovamente affrontato attraverso gli strumenti siano di reciproca soddisfazione e che culminò non tanto in un controllo politico sui governi che ricevono penso sarebbe un un un progetto del tutto irrealistico ma quanto meno che i governi che ricevono aiuti quanto meno governi che sono aiuti dall'Italia