"Crisi di rappresentanza e frantumazione del consenso"

Va be'scusate lieve ritardo ma stamattina
Io vado sempre di corsa quindi Rete no già mezz'ora accademica venti si chiude a carenze ora vi chiedo scusa
Comunque
Voi sapete già il tema che affrontiamo oggi pomeriggio
Rientra sempre
In questo discorso preparatorio propedeutico alla conferenza organizzativa che si svolgerà credo Baruffi
A novembre pena
A novembre
Milano
Cedo subito la parola allora all'onorevole Paluzzi che ordina modera e presiede aperta tavola rotonda per dare inizio formale ufficiale che si lavori mi dispiace della pioggia però non ci possiamo fare niente quindi noi ci auguriamo che al più presto si metta che vengano solo da Paola Baruffi
Ringrazia l'amico Lusetti a cui voglio anche
Dare un attestato di come si può dire di grande soddisfazione per come è stata preparata organizzata questa festa dell'amicizia
Per gli argomenti che sono stati posti all'interno dalla peste l'amicizia e per il successo di pubblico che sta avendo sia nei dibattiti nella parte diciamo meno politica e più spettacolare ecco diceva l'amico Lusetti che sta ormai entrando nel vivo della conferenza organizzativa nazionale
è una preparazione ormai che avviene da parecchio tempo l'amico bianco che ne era il coordinatore sin dall'anno scorso sa quanti incontri sono stati tenuti al riguardo
Sa quante iniziative quante proposte sono arrivate nelle sedi ufficiali di partito sul tema della conferenza organizzativa stessa
è un argomento che avviene dopo dieci anni rispetto alla precedente manifestazione
La si tenne nell'ottantuno
All'indomani della solidarietà nazionale
All'indomani di un capovolgimento politico generale nel Paese
Sì sono cambiate le formule
è cambiato il modo di rapportarsi nei partiti è fra i partiti
Se dovessimo guardare questi ultimi due anni poi è successo tanto quanto nessuno di noi aveva sicuramente ipotizzato
La fine del comunismo la fine dei paesi dell'Est e di portata talmente rilevante talmente macroscopica è talmente impensabile che solo una terza guerra mondiale avrebbe forse forse potuto cambiare quello che in realtà la democrazia partecipata la volontà della gente ha dimostrato di sapere di voler fare senza peraltro grande spargimento di sangue
Ma io credo che dieci anni non siano trascorsi per nulla
Dall'ottantuno al novantuno sono trascorsi periodi politici anche all'interno della Democrazia Cristiana
Che fanno riflettere sul partito sul come si manifesta
Su quali sono le prerogative di questo modo di essere partito quali sono le regole che vanno mantenute quale sono le regole che vanno finito in qualche modo abbandonate per abbracciarne delle ali
Ebbene i comincerò con un'affermazione che sono certo sarà anche forse contrastata dagli stessi relatori che innanzitutto ringrazio per la loro partecipazione ma che sicuramente daranno poi lustro al dibattito medesimo
La fine del comunismo la fine del comunismo internazionale equivale anche alla fine del comunismo italiano
Basta cambiare simbolo e nome per poter dire che il comunismo non c'è più da noi
è interessante forse andare a leggere alcune interviste che non secoli fa ma qualche mese fa ancora qualche esponente politico dell'ex Partito comunista scriveva e diceva
Sui giornali non solo di partito ma in generale sui quotidiani del Paese
Questo cambiamento radicale macroscopico storico avvenuto ha ripercussioni anche sui partiti non comunisti tocca lambisce anche la Democrazia Cristiana
Il modo di concepire i partiti dopo questo avvenimento in russi e non solo in Russia ha delle ripercussioni che possono essere toccate palpata e con mano politica Diretta negli avvenimenti della politica italiana
Questo nodo modo cono questo nostro modo di porsi nei confronti del partito quel partito disegnato negli anni Cinquanta da Fanfani regge ancora oggi ancora senso oppure va modificato e se va modificato come va modificato
Beh io darò qualche risposta personale senza voler essere né vincolante per alcuno né tanto meno ufficiale
Ma proprio in questi mesi che ricordavo di riflessione innanzitutto al nostro interno
Credo di avere posto alcune e condizioni di riflessione qualche proposta che a mio giudizio può essere valida e non c'è occasione più fortunata e più importante quale quella di una festa dell'amicizia per incominciare a porla in pubblico
Fanfani ha fatto bene negli anni Cinquanta
A pensare ad un partito alla forma partito di allora come in realtà l'abbiamo oggi
Se noi dovessimo degli anni novanta o negli anni due mila ritrovarsi degli anni Cinquanta direi che dovremmo fare il partito organizzarlo pensarlo immaginarlo come fu pensato immaginato evoluto in quegli anni
Ne abbiamo riscontro
Siccome siamo chiamati a dare sussidio aiuto ai Paesi dell'Est che stanno avviandosi
Con velocità astronomica alla democrazia quando si incontrano delegazioni di questi partiti democratici cristiani dell'Ungheria dalla Polonia dalla Cecoslovacchia e ultimamente anche dell'Unione Sovietica
Beh ci viene posto da loro una condizione di partito che a mio giudizio è molto simile alla condizione che abbiamo che avete voi
Che per lo meno allora c'eravate in termini politici che avevamo nell'immediato dopoguerra dell'ultima guerra mondiale
Ma io credo che oggi questo modo di raccordarsi con la pubblica opinione con l'elettorato non non serva più non è più sufficiente
Per la prima volta abbiamo visto una rivoluzione indiretta ed una guerra indiretto
Basterebbe questo dato per dimostrare come in realtà oggi
Il riferimento alla politica il modo di raccordarsi il modo di formare l'opinione il commento è la stessa notizia è profondamente mutato rispetto solo qualche anno fa immaginiamoci rispetto a quarant'anni fa
Ebbene io penso che sia necessario porre qualche rimedio che tenda a raccordarsi in modo diverso rispetto ad un elettorato che sembra sempre più distratto rispetto a un modello interpretativo della politica che sembra più interessata lo spettacolo che nonna l'approfondimento dalla stessa notizia
Che sembra più interessato a prendere dalla notizia quello che di superficiale c'è senza mai arrivare peraltro ad un approfondimento reale vero che credo sia in qualche modo necessitato
Ebbene io
Credo che dobbiamo innanzitutto porsi una domanda esistono ancora i valori nella politica
Pagano ancora i valori in politica
Chi crede nei valori ancora senso a a futuro davanti
Oppure sa di avere imboccato una strada che prima o poi porta in qualche modo d'un vicolo cieco ad un vicolo nel quale non c'è più ascolto non c'è più interesse
L'unico nel quale l'interesse verso questi valori ma sempre degradando si diminuendo si diventando sempre
Di minor di minor portata beh io credo che una caratteristica che debba avere la democrazia cristiana e di continuare a credere in certi valori anche perché stanno diventando sempre di più l'elemento di diversificazione tra noi e gli altri
Stanno diventando sempre di più un elemento di differenziazione anche del modello interpretativo dei partiti
Chi ha creduto e crede in certi valori
Chi fa di questi valori anche un modello di vita molti di noi sono venuti anzi credo tutti
Gli iscritti alla democrazia cristiana prima di essere iscritti alla DC sono stati iscritti in qualche movimento cattolico più o meno blasonato più o meno nuovo più o meno tradizionale ma tutti noi siamo passati da quella parte da quella porta da quella tessera
Prima di avere imboccato la strada poi dalla militanza dirette della scelta politica specifica
Ebbene quei valori
Quella strada quelle convinzioni che ci fecero forti negli anni sessanta settanta ottanta hanno ancora senso oggi vanno modificati ne vanno ricercati altri beh io penso di no come pare di poter dire che dobbiamo riconfermare quelle strade quelle scelte
Dobbiamo forse modificare cambiare quello strumento di interpretazione che spetta al partito
E dobbiamo forse cambiare il partito per renderlo non solamente più o aggressivo più credibile più moderno ma che sia più in grado di interpretare questo nuovo cammino che egli anziché verso gli anni due mila abbiamo difformi
Io non abbiamo alcuni argomenti concreti che butto lì perché devono servire sia per voi che per il relatore per una riflessione
Il tesseramento così com'è va bene
è una domanda che mi pongo me la pongo responsabilmente
Questo modo tradizionale di raccogliere gli iscritti ancora senso negli negli anni due mila
Queste strane diversità di atteggiamento che sia nei confronti del tesseramento in qualche parte se ne fanno troppe di tessere
In qualche altra parte se ne fanno troppo poche
Ci sono difetti contrapposti
Al riguardo ma sono la dimostrazione
Ugualmente speculare del medesimo difetto spesso il tesseramento allo strumento di controllo del tesseramento non è uno strumento di apertura verso l'esterno solo che qualche volta il controllo avviene aumentando le tessere qualche volta il controllo avviene cancellando gli scritti ma tutte e due difetti l'incremento non motivato come la cancellazione altrettanto non motivata dimostrano come realtà lo strumento tesseramento oggi va rivisto
Non mi ha mai convinto neppure peraltro la proposta di qualche duro e vi era arrivata anche per iscritto quindi non è un fatto che cito solo al di fuori di ogni logica di ogni proposta vera qualche dono mi ha scritto dicendo perché non portiamo la tessera cento mila il portarla tessera cento mila automaticamente spinge alla riduzione del tesseramento carissimo sono sicuro anch'io che portando la teste da cento mila il tesseramento si ridurrebbe solo che probabilmente ridurremmo il tesseramento di quelli che in modo volontaristico spontanea distico si scrivono per lasciare intatti quei tesseramenti che sono prego i dati preconfezionati pre pilotati
Perché tanto tipo pagarla venti mila probabilmente potrebbe pagare anche cento mila
Non ho trovato neppure interessante che ha proposto il fatto esattamente opposto Platt gratuita del tesseramento
Chi vuole passa dalla sezione compilò un modello dichiara di essere evocativo cristiano e di avere votato per la Democrazia Cristiana di per sé acquisisce un diritto
Di selezionare la classe dirigente di frequentare i congressi di frequentare le assemblee di sezione la politica in generale
Credo che questo sia uno strumento uno strumento altrettanto interessante dal punto di vista teorico ma altrettanto sbagliato dal punto di vista pratico
Vorremmo rischio forse di tirar dentro chi dentro è bene che non ci sia o forse vorremmo anche il rischio di essere un po'strumentali Zatti da un tesseramento così aperto
Che potrebbe avere gli stessi difetti del tre confezionamento che altri modelli interpretativi del tesseramento spesso hanno in qualche modo portato e allora io non ho trovato che una terza strada rispetto a questo argomento trovare un raccordo
Migliore un raccordo diverso tra gli iscritti e gli eletti
Chi meglio dell'eletto oggi a un potere di rappresentanza del corpo elettorale che lo ha democraticamente eletto
Oggi voi avete le tessere contro tutti uguali ed è un principio sacrosanto
Ecco però io non sono così convinto che sia un bene che la testa dell'iscritto che forse non sa neppure di esserlo
O lo sa solo perché è una certa domenica qualcheduno passa caricarle in macchina per andare a votare debba contare tanto quanto la tessera di un militante vero che fa politica trecentosessantacinque giorni all'anno
E mi rendo conto che un'affermazione difficile pesante forse anche contraddittoria con lo stesso ruolo
Ma se sono qui sono qui per porre delle domande
Che servano poi anche chi deve tirare una sintesi la direzione del partito in modo particolare debba servire appunto la provocazione per avere degli stimoli e delle proposte che possono poi far trovare una media baricentrica altrettanto valide altrettanto importa io credo che si debba trovare un rapporto tra le tessere e gliele
In direzione disse una volta che mi sembra un rapporto ideale due terzi e un terzo due terzi della potestà congressuale in mano agli scritti
Un terzo dalla potestà congressuale in mano gli eletti
Tutto si può discutere non è certo di numeri che in questo momento val la pena di soffermarsi ma credo che sia bene che si incominci a concentrare l'attenzione anche sugli argomenti
In Italia abbiamo un milione e ottocento
Settantacinque mila e trecento ventiquattro iscritti al mille novecentonovanta
Tanti di cui trentanove per cento sono donne quindi vorrei tranquillizzare la Paola Svevo sono tante donne fra i trentanove per cento sono tali e cerco sempre di interramento peraltro
E c'è un dato che in questi ultimi anni mi è parso di grande rilevanza e in in controtendenza rispetto a quello che normalmente esisteva nel passato abbiamo il quindici virgola cinque per cento di giovani iscritti
Dai diciott'anni ai ventisei mi pare una percentuali ITA piuttosto robusta il quindici per cento indice e mezzo per cento sempre riferito al milione e ottocentosettantacinque mila del totale
Ebbene io credo che si debba anche
Fare un altro accennò che vorrei utilizzare anche qui come provocazione
Trovate giusto voi
L'affare del tesseramento uno strumento Noale
è giusto che ogni anno si debba continuare a celebrare il rito delle tessere le vecchie e le nuove dei nuovi iscritti vecchi sarei settecento mila portate a un milione con una sorta di lavoro macroscopico che viene sempre per le Commissione tesseramenti provinciali per le commissioni
Tesseramento nazionale per le commissioni di garanzia per tutto quanto fa in qualche modo contrasto politico lotta politica interna ecco mi pare che stia venendo avanti è una ipotesi che io reputo interessante un tesseramento pluriennale oggi dall'abbonamento al canone RAI alla l'abbonamento mosso di qua l'altra quali di qualsiasi altro strumento c'è una sorta di ripetizione automatica salvo che naturalmente chiunque posso sempre dire io dall'anno prossimo non desidero più essere scritto al partito della Democrazia Cristiana
Ma evitare tutti gli anni ci sia un
Una strumentalizzazione attorno al tema del tesseramento evitare tutti gli anni si dedichi una forza e un una quota di interesse così rilevante nei confronti del tesseramento perché forse se questa quota rilevante di sforzo fosse rivolta più all'esterno probabilmente l'avremmo tutti un beneficio maggiore anziché occuparsi di fatti di questo genere ebbene io
Mi fermo qui se mai poi nel dibattito visto che ci sarà anche la possibilità che
Attrarre qualche qualche conclusione finale ci ritorneremo sopra ma io credo che sia è stato importante attorno a questa manifestazione di popolo qual è quella di una festa dell'amicizia
Arrivare a porre non solamente problemi di strategia erano solamente problemi di grande sì politica con l'amarcord con la P maiuscola e con la dell'attenzione maiuscola ma anche argomenti che siano poi per per militanti che stanno poi nelle proprie case delle proprie sezioni dei propri comuni a fare politica sempre durante tutto l'arco dell'anno
Per queste riflessioni sono già arrivate stanno venendo anche da una serie di iniziative che in campo nazionale ed in campo periferico attraverso le conferenze programmatiche organizzative che si stanno celebrando in molti comitati regionali provinciali sono idee che stanno trovando riscontro in una serie di i momenti di elaborazione periferica ecco io ho cercato in sintesi di portarle qui riportandolo in mente una una sintesi assoluta ed estrema di questi dati ovviamente poi la partecipazione di così tanti
Ed importanti ed illustri ospiti a questa tavola rotonda non impedirà loro ovviamente di trovare critiche di elaborare argomenti diversi di portare anche suggerimenti che io stesso non ho ancora
Affrontato ecco mi limito a questa presentazione incomincerei da al più anziano da di militanza politica
Da una gloria della democrazia cristiana da un personaggio che una pagina importante della vita del nostro partito
Che ha visto quella fase inizio della Democrazia Cristiana del dopoguerra che l'ha vista nella elaborazione anche del partito voluto negli anni Cinquanta
E seguenti e che la stava osservando ancora da attento militante da osservatore politico
All'indomani di una decisione ormai Presa cioè quella dalla Conferenza nazionale ricorre all'amico lui la parola per ringraziare alla
Devo dire che questa richiesta di parlare per primo amico Baruffi Miccoli proprio sorpresa comunque lo ringrazio per la gentilezza che esso esprime
Sono lieto di essere stato invitato a questo dibattito
Dagli infiniti spunti il tema indicatori da il manifesto potrebbe offrirci io ne prenderò soltanto qualcuno
Vedo leggo che questa dibattito fatto anche in preparazione della conferenza nazionale
Si terrà ho sentito probabilmente in novembre
Bene mi ricordo di essermi occupato della precedente Conferenza nazionale
Quella del mille novecentottantuno come segretario che la organizzata
Forse un confronto ecco io no dirò Pacolli più
Un confronto tra l'atmosfera
Nella quale è stata preparata io si è celebrata questa quell'atto Mosè aspra Assemblea e l'attuale situazione credo che possa essere utile
Anche per un'ambientazione più opportuna del lavoro preparatorio
Quella al mio modesto parere quell'Assemblea nazionale è nata
Verso la fine di una fase della nostra vita nazionale della vita del partito
Terra molto diverso da dalla attuale era la fine della fase in cui vede la ricerca dall'interesse generale del bene comune che era stata assolutamente predeterminati prodotti del dominante anche per forza di cose
Bella immediato dopoguerra
Quando si usciva dalla guerra la ricostruzione la fondazione della riforme tutto questo c'era questa spinta coatta ma quasi
Dalle circostanze alla ricerca del idealità del bene comune che teneva il sottordine l'interesse individuale particolare singolo locale eccetera eccetera
Eravamo ai in quegli anni in quel tempo in cui abbiamo fatto la conferenza dell'ottantuno alla fine di quella epoca è lo sforzo che è stato fatto allora
è stata quello ricordate
Si chiama per questo anche la conferenza degli esterni
La storia lo sforzo che è stato fatto allora è stato quello di richiamare l'attenzione del mondo cattolico guardia mente organizzato e movimentato
Verso la Democrazia Cristiana
Dopo
Che avevamo avuto ha o delle esperienze anche elettoralmente non molto brillanti ed è la fine degli anni Settanta
Quello sforzo o ha avuto un successo effettivamente c'è stata una riconversione di attenzione
Da parte del mondo cattolico nella sua varietà verso la democrazia cristiana che ha permesso gradatamente
Anche una ripresa e consensi ma mi fermo su questo particolare
Voglio dire che gli anni Ottanta e quelli in cui ora stiamo vivendo sono anni caratterizzati ormai dalla inversione
Categorica completa dell'attenzione popolare non più verso l'interesse generale la spinta alle idee ci dice che sono morte nell'ideologia un modo rapido per esprimere questo concetto è verso una emersione invece sempre
Più incontrastata
Dell'interesse individuale dall'interesse locale dell'interesse di categoria di gruppo di corrente eccetera eccetera non voglio fermare dei particolari
La Conferenza nazionale si svolge secondo me
In questo stato d'animo giustamente parla di crisi di rappresentanza e di frantumazione del consenso
Noi siamo in questo periodo
Quello che ha detto Barroso qui all'inizio naturalmente il crollo del comunismo eccetera mi è una manifestazione clamorosa
Ma più che a quel nome l'atmosfera generale del nostro Paese dalla nostra gente
Che è modificata in questo periodo di libertà di benessere e di pace di e emersione di quello che è localistico individualistico il consumismo eccetera
Allora mi pare io non mi fermerò ora indicare rimedi pratici
L'avevo tentati alcuni nell'ottantuno qualcuno è passato qualcuno meno non so se forse sarebbe stato bene che passassero entrambi Keaton semplicemente o particolare riuscì farà votare allora dalla Assemblea nazionale la elezione diretta del segretario
Da parte del congresso non riuscire a fare a votare la sostituzione del sistema proporzionale per le elezioni
Del Consiglio nazionale con un sistema di scelta individuale delle persone
Ma io più che a fermarmi su questi particolari
Vorrei far presente perché esista
Ho una possibilità
Più in generale di Rini invertire l'orientamento complessivo dell'opinione pubblica e anche per quanto riguarda la vita interna del partito
Non è vero più che siamo noi un'atmosfera
Di benessere e di tranquillità di afflosciamento generale di comodità in cui ciascuno deve guardare al suo particulare no siamo ormai entrati io un'atmosfera generale
A livello mondiale gliene norma è grave preoccupazione
è questo che noi dobbiamo cercare di fare intendere alla gente cominciano dalla nostra vita nazionale inutile che io stia fermarmi sui particolari
L'orrenda
Prevalenza dalla criminalità la crisi finanziaria l'impatto grave che avremo con la Comunità europea già c'è qualcuno che vuole cacciarci in serie B noi che abbiamo lavorato tra i primi
Per la creazione della Comunità europea abbiamo mi è alle porte il rischio della invasione gli albanesi jugoslavi l'Europa orientale
E il il Mediterraneo il Terzo Mondo siamo entrati in una dimensione mondiale della politica è estremamente preoccupante
Non è più il tempo di guardare ai localismi agli individualismi all'interesse spicciola al consumismo oggi ci siamo entrati io una atto lo spera di una Ettore età
Di preoccupazione grave per la vita nazionale è di ciascuno di noi
Io non ho creduto non c'è bisogno naturalmente di ritornare su questo punto
E sia stata come qualcuno dei giornali che rappresentano il grande capitale in Italia va dicendo che sia stata la paura del comunismo che ha aiutato la Democrazia Cristiana
La Democrazia Cristiana aveva una risorsa individuale e di pensiero divisione generale capace di interpretare problemi generali del Paese che ha permesso che essa diventasse il punto di orientamento per il popolo italiano la paura del comunismo è stato un contributo ma no il determinante del successo della Democrazia Cristiana ebbene di fronte a questa nuova situazione perché di grande preoccupazione di grande gravità la Democrazia cristiana è l'unica che ha lunari suola rossa nel nostro Paese divisione generale
Degli interessi del popolo italiano e degli interessi della nazione
Percorri può rendersi interprete oltre noi
Quale partito ecco il punto
Molte no intorno al partito comprendiamo questo
La risorse che abbiamo dobbiamo noi uscire dall'individualismo dal particolarismo dal correntismo dobbiamo maglia uscire dall'immediato per ritornare al dibattito alle idee alla visione in grande alla proposta
Perde le contingenze del nostro Paese è per le contingenze di ordine mondiale l'arresto
La Centesimus annus
Ce ne offre lato come imitazione ed insieme la indicazione più attuale quello che io vorrei suggerire non entro in termini tecnici
Io sono stati toccati dall'amico baruffe sul tesseramento sulle modalità di vita del partito io penso che è il partito se vuole servire il Paese
Essere all'altezza della situazione l'Assemblea nazionale si vuole a rappresentare un successo per la Democrazia cristiana deve porsi da questo punto di vista da una visione rinnovata delle enormi problemi che gravano sul popolo italiano e sulla nazione dal punto di vista della capacità propositiva
Della Democrazia Cristiana per risolvere questi problemi portare un contributo a una nuova visione aggiornata della nostra situazione politica
Se facciamo questo credo che noi nell'Assemblea nazionale crea Remo l'attimo spera adatta alla ripresa anche della Democrazia Cristiana Berto
Anche le riforme
Per la Democrazia cristiana ha proposto per il metodo elettorale
è per il funzionamento del governo sono ispirate a questo criterio io non trova quei particolari sono ispirate al criterio di rendere il singolo cittadino
Determinante nelle scelte
è questo che noi dobbiamo puntare
Quando noi nella nostra Costituzione abbiamo detto che i cittadini partecipano attraverso i partiti a determinare la politica nazionale abbiamo concepito i cittadini come soggetto i partiti come strumento in quel lato prospera a cui ho accennato prima la situazione si è invertita i partiti sono diventati sordi soggetto don più strumento a cui i cittadini hanno depredato
La amministrazione la politica del Paese no e lo abbiano ritornare a questa situazione in cui i cittadini sono soggetto e i partiti di strumento
Le modifiche elettorali le modifiche istituzionali tendente alla Democrazia Cristiana proposto rispondono a questo concetto n arresto
Nella situazione più raro
In cui viviamo e che ci si presenta che no dobbiamo dimenticarci è una situazione di estrema gravità cari amici per il nostro Paese a livello mondiale
In questa situazione il grave devono essere le idee l'ha spenta la visione generale dei cittadini che tornano ad essere determinanti
Se l'Assemblea nazionale del nostro partito avrà questo senso io credo che servirà veramente a superare le difficoltà contingenti
Anche dalla nostra vita in interna di partito e soprattutto darà un contributo d'impresa alla vita del nostro Paese dell'Italia della situazione mondiale attuale di estrema serietà
Grazie
Atlantico qui
Averci ricordato anche alcuni passaggi della conferenza dall'assemblea del dell'ottantuno
Prevedeva la parola all'amico Donofrio sottosegretario al ministero per le riforme istituzionali
Vorrei ricordare agli amici che partecipano a tavole rotonde dove portare all'interno dei dieci minuti perché essendo tanti
Per fortuna vostre nostra sono venuti tutti però dobbiamo stare naturalmente contenuti nel penale Donofrio data la parola
Ringrazio soprattutto il fatto del ringraziamento che ci siamo tutti vuol dire qualche volta la speranza che le assenze siano non giustificate ma consentano un po'gli altri venuti di parlar qualche minuto di più ma credo che dieci minuti bastino soprattutto se nella tavola rotonda cerchiamo
Di trovare un punto di riferimento comune se possibile su una premessa che a me sta particolarmente a cuore
La conferenza organizzativa del prossimo ottobre o novembre quando che sia avrà di fronte a sé un compito che non potrà eludere
Nel senso che mentre per le riforme elettorali e istituzionali che pure il partito ha presentato vi sono ragioni di equilibrio di governo di orientamento parlamentare di difficoltà di attuazione
E quindi possono anche rimanere per così dire come una bandiera di proposta politica
Sulla riforma del partito non abbiamo racchiudere permesso ad altri non abbiamo da dare indicazioni a terzi quindi siamo soli con le stesse con la nostra responsabilità ride eccezione
E dovremmo dimostrare coerenza grande tra la riforma elettorale istituzionale rivolta al governo del paese e la riforma del partito perché io dico questo in premessa perché su questo concentrerò l'intervento
Perché sono tra i tanti per la verità oggi ho sentito soltanto la parte finale dell'intervento del presidente dei deputati Gava
E nella parte finale Gava al di là delle polemiche che in queste settimane hanno pure caratterizzato i nostri rapporti interni
Ha detto una cosa sono quale credo si possa condividere si possa convenire tutti Gava parlando di un inizio ex novo della democrazia cristiana alla luce delle novità sconvolgente intervenute negli ultimi due anni
L'inizio ex novo è in termini politici il massimo di discontinuità che il partito ha di fronte a sé perché un nuovo inizio significa un nuovo inizio non significa qualcosa di meno che un nuovo inizio
E allora credo che su questo nuovo inizio bisogna comincerà a capirsi succosa dell'esistente vada cambiato su come vada cambiato è su chi deve cambiarlo
Io ritengo che il quel che va cambiato e nel suo insieme
Quel tanto di soffocamento che il sistema partitico complessivamente considerato in Italia e quindi non solo la democrazia cristiana ma il sistema partitico nel suo insieme è venuto realizzando mediante quella espressione antica ma oggi non più tollerabile
Amico Martinazzoli ha parlato del sistema dei partiti e non della democrazia cristiana in particolare non più tollerabile di sopraffazione nei confronti della Società delle istituzioni
Questo è il fatto sul quale il sistema può crollare
Non per l'alternativa di governo alla democrazia cristiana
Di partiti storici come noi è come noi corresponsabili del sistema di governo ma può crollare per l'alternativa che gli elettori potranno porre in essere mediante una serie di referendum delegittimanti
Il primo dei quali è stato quello della preferenza unica in seguito potranno venire altri referendum e l'anno venturo sono già preannunciati non i referendum elettorali in genere ma quelli tendente a privare i partiti
Del finanziamento dell'occupazione delle USL dell'occupazione della RAI dell'occupazione delle partecipazioni statali e chi più ne ha più ne metta questo è il terreno di fronte al quale dobbiamo comporre le nostre scelte io ho parlato
Di disarmo generale controllato dei partiti nei confronti della società
Alla fine della guerra fredda tra Est ed Ovest sta succedendo una fase di disarmo parlo delle armi vere
Le armi vengono meno perché al confronto e allo scontro succede una possibile epoca di cooperazione all'interno quello scontro durissimo che è stata la origine di una forma progressivamente burocratizzata di rigidità dei partiti politici questo è il problema del tesseramento caro Baruffi
E io poi voglio dire lo dico anche oggi con qualche sorpresa ma non possiamo oscillare continuamente tra la demonizzazione duecentocinquanta mila iscritti di Roma è la esaltazione del mitico milione ottocento mila iscritti quando quali presentiamo come se fosse un bene resta o sono da demonizzare in quanto orrore le altre e allora dobbiamo nascondere la quantità degli iscritti o riteniamo che quella non è una demonizzazione dobbiamo affrontare il problema alla radice
La questione vera è che l'iscrizione al partito come unica regola di legittimazione interna
Questa è la vera novità
La democrazia cristiana distorto non era nata così
La democrazia cristiana dire Gasperi non era nata così il Partito Popolare non era un partito di militanza di iscritti il cui solo peso fosse quello dell'iscrizione partito di popolo non è solo un partito di iscritti
Se gli iscritti diventa non la sola dimensione del modo di organizzare il partito come in realtà è stato dal cinquantaquattro ad oggi quel partito è in discussione non questa dirigenza di partito non questa classe dirigente io non sono per le rivoluzioni generazionali io sono per la discontinuità dello strumento partito
E chiunque a da giocare può giocare al meglio
E allora io la proposta l'ho fatta da qualche tempo per la verità sollecitato da grande sconvolgimento e dall'Est europeo ma prima degli eventi di questo agosto e dice una cosa che ripeto oggi che mi sembra addirittura banale
La discontinuità deve investire la democrazia cristiana a prescindere da ciò che fanno gli altri partiti io credo che noi siamo di fronte a quella che chiamo la quarta parte del nostro modo di essere cattolici in politica
La prima fu quella della legittimazione democratizzazione dello Stato liberale da parte di Sturzo durò tre anni soltanto polvere di fascismo ne possiamo giustamente ricordare Sturzo ma non abbiamo l'esempio storico
Vissuto per un'intera generazione di quello strumento è stato lo strumento di grande idealità ma non abbiamo l'esperienza del partito spruzzando
E nel quarantacinque con De Gasperi quarantatré quarantacinque abbiamo tentato di contrapporre alle due democrazie vittoriosa della guerra
Quella liberale occidentale quella socialista cioè sovietica la nostra democrazia cristiana il sopravvenire della guerra fredda irrigidito il partito
Lo ha in qualche misura costretto a limitare il modello leninista che era del partito comunista lo ha progressivamente chiuso in se stesso
Ha impedito che il partito diventasse sede di selezione di classe dirigente proveniente da una pluralità di ambiti sociali la conferenza dall'ottantuno lo ricordava il presidente cui fa parte di un'esperienza dalla quale il rinnovamento è stato vissuto prevalentemente come cooptazione
Dall'alto io sono stato parte le quella cooptazione
Ho vissuto quella cooptazione ritengo che quell'esperimento vada superato
è stata una risposta in quella fase ancora chiusa non lo scontro ideologico con il pc quell'esperimento è stato utile ma vada superato
Parla oggi di un partito a tre dimensioni
Lo ha proposto per Roma senza successo
Lo riproporrò la conferenza organizzativa nazionale adeguando anche sulla luce alla base dell'esperienza promanano soltanto romana il partito ad una dimensione come oggi tendo ritenere debba essere superato in un partito a tre dimensioni
Del quale gli iscritti rimangano a costituire il nerbo continuo
Prego Gianni Pilo del quale il nerbo continua ad essere costituito dagli iscritti ma con un peso ridotto ad un terzo della selezione dell'organo dirigente per un terzo possa essere costituito dagli eletti nelle assemblee rappresentative e per l'altro terzo aprendo non agli esterni generici ma coloro i quali operando una scelta che la Centesimus Annus pone sullo stesso piano della dignità politica dell'impegno ripartito
Il no in azioni il movimento in associazione di Comuni ispirazione ideale possono concorrere alla scelta degli organi di partito della indicazione delle candidature dei programmi un partito di questo tipo non pretendo di avere la ricetta risolutiva avrebbe qualcosa in comune con la vecchia Democrazia cristiana
Ed è la scelta del partito organizzato di popolo in luogo del partito riunione di tipo americano io ritengo che un partito organizzato di popolo debba rimanere a costituire anche in questa nuova fase della vita politica l'esempio italiano
Ma accanto a questo partito organizzato di popolo le due novità dovrebbero essere il ponte verso la società il ponte verso le realtà nuove che incalzano e soprattutto il ponte verso quella nuova sensibilità nuove esigenza della parte cattolica
Che ci ripete l'ultima volta per bocca per iscritto di padre Sorge che così le cose non possono continuare
Grazie Errico D'Onofrio
Io darei la parola l'amico Fracanzani che ringrazio pubblicamente per il contributo che ha dato poche settimane fa al tema della conferenza organizzativa con aste di proposte che immagino lui stesso illustrerà apre la parola
L'amico cui richiamava il tema poco fa della nostra tavola rotonda cioè crisi
Della rappresentanza qui frammentazione del consenso credo che per certi aspetti la situazione ancora più complessa
Di quanto indichi questa dizione nel senso che non c'è soltanto una frantumazione del consenso c'è un calo del consenso nei confronti delle forze politiche tradizionali dei partiti
E un Carlo del consenso anche nei confronti globalmente delle forze monotematiche dei movimenti
Per singoli aspetti o territoriali o udite perché quando noi dobbiamo andare a vedere il problema della crisi di rappresentanza dobbiamo vedere non solo un articolato si eccessivo dei partiti tradizionali l'emergere dei gruppi monotematici dobbiamo anche prendere in considerazione l'aspetto non negativo dell'incremento dell'astensionismo
Delle schede nulle delle schede non valide perché tutti questi sono elementi che vanno a comporre appunto la crisi della rappresentante e in una parola ad evidenziare come oggi il problema forse più delicato che sul tappeto è quello della crisi del rapporto fiduciario cittadino politica cittadino partiti
Proprio perché quarant'anni di democrazia hanno consentito una grande crescita
è aumentata la domanda di democrazia di partecipazione le forze politiche non sono adeguate a dare una risposta proporzionata
E da qui credo che dobbiamo partire sia per porci degli obiettivi in relazione alla riforma delle istituzioni sia per porci
Degli obiettivi in relazione al tema che è quello della prossima conferenza organizzativa credo di rilanciare il nostro partito ma avendo presente quale quale deve essere l'obiettivo primario e io credo che riforma delle istituzioni e riforma dei partiti siano due facce della stessa medaglia
Che devono avere un unico obiettivo quello di ridare maggior ruolo al cittadino di dare maggior peso al cittadino
Due problemi che vanno visti in termini strettamente collegate
Pensiamo un esempio ma che mi pare indicativo
Noi stiamo andando avanti e non soltanto in termini di ipotesi dia un referendum del giugno scorso a limitato la possibilità da parte del lettore di esprimere scelte di persone da alcuni possibilità tre quattro a seconda delle dimensioni la circoscrizione si è passata o un'unica possibilità di preferenze se poi come in altre ipotesi che sono all'esame addirittura si dovesse passare anche per la Camera
Alla collegio uninominale tutto questo sta evidenziare come in termini elettorali istituzionali al cittadino viene consentita una minore Centa in termini di persone questo sta evidenziando e che per quanto riguarda allora le forze politiche è necessario che queste sia aprano perché la possibilità degli scrittori
Ma al di là dell'iscritto anche il cittadino posso intervenire
Con un peso molto maggiore nella definizione delle candidature nel momento in cui è ristretta la scelta invece in ambito elettorale questo se vogliamo andare avanti appunto in relazione all'obiettivo dare maggior ruolo al cittadino
E non andare all'indietro
Io credo che certamente è un problema di regole per raggiungere questo obiettivo quindi anche di riforma dello Statuto eccetera ma innanzitutto è un problema squisitamente politico con cui
Di singole realtà e territoriali o di interessi corporativo
E i cittadini nella loro disaffezione nella loro crisi di consenso verso le forze politiche hanno evidenziato proprio questa carenza di capacità di sintesi di essere portatori interessi generali delle forze politiche e i partiti
Non supereranno il problema delle leghe nella misura in cui non sapranno essere inventati capaci di essere alternativi in termini di quadro e di sintesi generale
Io credo ecco che se noi abbiamo presente questo dato il problema è di una capacità di far politica che deve essere recuperata in termini generali della da parte delle forze politiche una capacità di far politica appunto che esprima proposta che esprima strategia che Recuperi il ruolo originario dei partiti che è quello di essere il collegamento
Tra una legislatura tra la scadenza elettorale e l'altra tra cittadini e istituzioni collegamento in termini di proposta politica essere ricettivi dei fermenti
Delle esigenze delle trasformazioni della società e cercare poi di fare sintesi rispetto al queste e di trasmettere alle istituzioni un input di carattere coerente recuperando rispetto al ruolo che i partiti hanno avuto soprattutto in questa fase un ruolo invece che è stato un ruolo non tanto di proposta di indirizzò verso le istituzioni quanto di occupazione e quindi direi ovviare al duplice peccato che i partiti hanno avuto in questa fase un peccato da una parte di occupazione delle istituzioni dall'altra di Commissione di una proposta di una strategia e di carattere
Globale facendosi carico della generalità degli interessi della società all'interno di questo discorso che io credo che importanza a anche il problema di una riforma delle regole una riforma delle regole che però non significa una contrapposizione tra classe dirigente locale classe dirigente nazionale ma una riforma delle regole che parte anch'essa dall'obiettivo che ci si pone quella di dare maggior ruolo al cittadino e certamente nella ricerca di dare maggior ruolo al cittadino di dare maggior ruolo all'iscritto
Questa possibilità c'è di più nella misura in cui si potenziano i ruoli le competenze degli organismi locali
Perché significa di potenziare il ruolo di dove il cittadino all'iscritto può essere più incidente può svolgere maggiormente la propria partecipazione
E in questo quadro ecco che faceva cenno Baruffi perché di una nostra proposta
Che scarta da una parte sia la tesi di DC del nord che risalendo di fare il verso all'interno del nostro partito
Delle spinte a carattere registico a carattere separatisti toh ma d'altra parte dice no anche l'attuale assetto a carattere centralistico ben ragione e si sforza di indicare appunto una terza via che è quella di una Democrazia cristiana che mantiene la sua grande caratteristica di partito nazionale anzi in questa fase di partito fedele più sempre di più sviluppare anche la sua caratterizzazioni in termini internazionali ma tutto questo non significa alternativa alla valorizzazione degli organismi di carattere locale anzi non lo vediamo anche nella realtà internazionale il fatto di cercare momenti come quello della casa comune europea
Momenti di sintesi a livello più alto
Di quello nazionale non è in alternativa alla ricerca invece di valorizzazione anche delle realtà specifiche
Delle realtà peculiari di carattere locale così per il nostro partito io credo che vada confermata la dimensione nazionale
Sviluppata quella internazionale nello stesso tempo che si attui una svolta rispetto all'attuale impostazione centralistica e vengano valorizzati di organismi di carattere locale in funzione appunto non tanto di rivendicazione della classe dirigente locale ma di un Baggio maggior coinvolgimento del cittadino ai fini della gestione di carattere generale e a questo proposito una discriminante
Il lo statuto del partito dovrebbe diventare uno statuto quadro perché dovrebbe limitarsi a dare alcune indicazioni di regole di fondo lasciando poiché all'interno di questo Statuto quadro ogni comitato regionale possa darsi delle regole specifiche in sintonia con le esigenze con le preoccupazioni locali ma vorrei dire ecco che la nostra proposta poi si sviluppa in relazione ai problemi tesseramento rappresentanza del degli eletti
Rappresentanza del mondo femminile
Primarie per vedere in forme realistiche il coinvolgimento non soltanto degli iscritti
Ma dei cittadini quello ecco che mi preme sottolineare in conclusione evitiamo le cose dette all'inizio è che io credo che noi dobbiamo evitare due rischi concomitanti
Ambedue rischi che intaccano il ruolo nazionale del partito
Quello indubbiamente di tentazioni redditi dici nordiste DDT dei comprendano una sola parte del Paese ma anche di conferme di situazioni statutarie centralistiche
E di situazioni di fatto e gestionali tenne infatti privilegi hanno assi incerti in certi termini politici e geografici a scapito di altre realtà e politiche che geografiche
Gli ha dimensioni nazionali della Democrazia cristiana viene intaccata sì per proposte dista tutti che limitano l'ambito geografico del nostro partito
Ma viene intaccata anche da proposte politiche di partiti te si dichiarano nazionali e in realtà poi non hanno capacità di fare sintesi
Di fare strategia carattere complessivo che si faccia carico degli interessi complessi della realtà italiana
Sud centro nord in termini geografici ma più probabilmente degli interessi dei vari gruppi sociali sia di quelli forti sia di quelli deboli io credo che il problema primo con cui la Democrazia Cristiana può oggi dare una risposta vincente con la Democrazia Cristiana
Per la loro parte anche gli altri partiti rispetto agli movimenti monotematici è quello di dimostrare che a differenza di questi movimenti non soltanto in termini di dichiarazioni ma in termini anche di strategie di proposte voli politiche vere sanno recuperare un ruolo pie
Tra virgolette appunto di carattere nazionale di interesse generale
Grazie all'amico Fracanzani ci sono in sala tanti amici che andrebbero ringraziati in modo particolare per la loro importanza per la loro qualifica per la loro attenzione
Ma ne sceglie RAI uno il padre che in questo momento meriti un'attenzione diversa
E dell'amico Rino Nicolosi quale al quale vanno non solo la nostra amicizia il nostro affetto
Per gli attacchi dei di questi tempi gli vengono rivolti ma dobbiamo far sapere perché non siamo sicuri della sua onestà e della sua trasparenza questo colloquio una voce darei la parola l'amico Gerardo Bianco che l'anno scorso avvio prima della conferenza organizzativa che poi per incarichi ministeriali abbandono pare il suo intervento particolarmente interessante
Sorriso
è un buon commenta
Ma grazie
Innanzitutto io devo registrare con soddisfazione Lorenzo territori un primo punto è stato acquisito cioè la definizione della denominazione stessa dell'incontro che ci dovrebbe ritenere speriamo nel prossimo autunno
Questo incontro si chiamerà conferenza nazionale del partito
Mi pare che la data sia ancora mobile speriamo che anche questo venga per dir così definito
Parto da questo dato perché
Sulla questione della denominazione
C'è stata all'inizio
Quando appunto onorevole Forlani segretario del partito mi dette l'incarico una disputa
Assemblea nazionale o conferenza nazionale organizzativo
Personalmente io ho avviato l'Assemblea nazionale del partito
Poi diventata conferenza organizzativa
Non crediate che questo sia un fatto nominalistico
Perché dietro l'una o l'altra denominazione ci sono due modi diversi di affrontare il problema
Io spero che la questione venga superata nei fatti
Va be'pare che questa decisione di muoversi verso la conferenza organizzativa stia ponendo
Nazionale siamo d'accordo nazionale organizzativa sia per dir così indirizzata verso una prevalenza di bottiglie appunto organizzativi all'interno del partito
Personalmente io ritengo non posso dimostrarlo
Perché il tempo è breve che la situazione nella quale noi ci troviamo è il momento in cui i partiti questa iniziativa richiedessero una riflessione molto più ampia molto più forte sugli aspetti diciamo pure culturalmente sottesi alla struttura la forma dei partiti
Io vorrei qui di richiamare l'attenzione su di un dato storico i partiti tutti i partiti
Quelli che rappresentano oggi la funzione da protagonisti della vita politica del Paese sono nati in epoche e collegati con l'ideologia è chiaro il loro punto di riferimento nel secolo scorso la situazione è profondamente cambiata
Direi che una analisi della struttura del mago a forma partito non può assolutamente prescindere da questo dato quando tutti i termini di riferimento solo oggi il movimento
Basti pensare alla alterazione che c'è nella situazione attuale del concetto di cittadinanza basti pensare ai problemi che sono connessi alla questione stessa della struttura de di partito
O come forma organizzativa a riferimento all'ideologia riferimento alle culture ecco perché
Una
Riflessione vera autentica sul partito non potrebbe prescindere da una presa di coscienza di tutta quella che la elaborazione culturalmente presente nel nostro paese e nel dibattito mondiale ed europea
Mi pare che questo avrebbe richiesto
Purtroppo non credo che sia stato fatto quello che era stato avviato c'è una mobilitazione della intellighenzia
Vicino al mondo cattolico una più profonda riflessione sugli stessi documenti pontifici che non possono essere soltanto richiamati ma che richiede una mediazione culturale ma io mi fermo qui perché il tempo ebreo
Ma per dimostrare se mi consentite faccio un riferimento soltanto quanto il problema di una nuova cultura che si ponga base del partito sia necessaria
Richiamo la questione delle lei
Ho letto che personaggi fondamentali importanti del nostro partito hanno detto che il fenomeno delle leghe è un fenomeno transeunte perfino il film io non credo che le cose stiano così se facciamo riferimento alle analisi culturali anche se ovviamente le analisi scientifiche culturali che sono state fatte sul però benone che vanno prese come verba magistri
Ma se si fa riferimento a questi dati che pure servono bene si nota che il fenomeno delle leghe
Comunque manifesto un malessere profondo e generalizzato di rigetto delle strutture attuali di partito delle logiche dei partiti attuali
E in ogni caso l'approdo per quello che può essere se volete ponendola
Il fra virgolette
Delle leghe è un approdo di carattere culturale chi ha i suoi punti di riferimento proprio per le incertezze che esistono di altri valori sui problemi del territorio e su questa ideologizzazione del discorso del regionalismo
Ha ragione lui quando dice che guai se noi dovessimo
Chiuderci in una sorta di esaltazione del localismo va be non possiamo limitarci Karoui soltanto a esorcizzare il problema invocando quello che dovrebbe essere dobbiamo capire che di fronte alla crisi di valori e di punti di riferimento
Che non possono essere solo invocati perché c'è una crisi di valori che nasce anche da un'usura del potere e di un potere gestito come viene gestito all'interno del nostro Paese perché non possiamo immaginare dove il partito dalla democrazia cristiana
Di guardare senza nessun mea culpa soltanto soddisfatti a quello che è stato il passato
Bene quando vengono meno questi punti di riferimento evidente che c'è un riflusso localistico è un influsso localistico che presentiamo anche all'interno del nostro partito se sono venute fuori proposte come quelle di una diciamo divisione della Democrazia Cristiana in più parti
C'è un ritorno al territorio che risponde peraltro esigenze profonde che sono connesse da una parte alla europeizzazione della politica d'altra parte all'ancoraggio che si deve sentire al territorio la definizione che Mannheimer ha dato di questo approdo delle leghe è appunto un approdo di tipo video cultura neo regionalismo
Io credo che la questione ci riguardi da vicino non solo per dati elettorali
Ma anche per un altro fenomeno
Che è rilevanti la questione delle leghe e della substrato e del consenso alle leghe non viene da emarginati
Il consenso alle leghe non viene da persone che appartengono per dir così a forme non rappresentate o se volete populiste soltanto si tratta di ceti medi delle analisi che sono state fatte si tratta di ceti medi che hanno un bagaglio culturale medio elevato il che significa che non ci troviamo di fronte a un fenomeno che non può non preoccuparci come democrazia cristiana
Il fenomeno cioè di ceti medi sbandati
Senza un ancoraggio con il punto di riferimento del passato e non dimentichiamo che la politica della Democrazia Cristiana nel passato è stato soprattutto quello di saldare
E di portare avanti i vecchi processi di progresso nel nostro Paese il fenomeno e il ruolo dei ceti medi che si sono allargati
Socialmente e culturalmente e politicamente
All'interno del nostro Paese se i ceti medi soprattutto quelli del nord che sono centimetri elevati produttivamente attivi legati a prospettive europee
Dovessero perdere gli ancoraggi e lì direi
Ripiegare su forme certo becere quali sono quelle del senatore Bossi che possono essere transeunte in forse entro un arco di tempo ma non certo limitato
Lo rischiamo di perdere il contatto con situazioni che solo per noi fondamentali ai fini di un processo di modernizzazione del Paese
Ecco perché il problema della cultura del partito e delle questioni che sono connesse e di grande rilevanza e di grande importanza potrei sviluppare questi naturalmente questi problemi non possono essere affrontati con spirito critico
Io capisco la gloria del passato
Io comprendo l'elogio di tutto quello che noi abbiamo fatto ma io non ritengo che un approccio autentico di rinnovamento del partito possa essere fatto con la beatitudine della sotto è la soddisfazione di quello che è stato operato io vorrei qui ricordare un punto che mi pare molto importante
Quando il segretario del partito affidò l'incarico di e organizzare l'Assemblea il segretario del partito accompagnò questo incarico contrari severi discorsi molto preoccupati sulla situazione del partito dalla Democrazia cristiana
Forlani si mostrò profondamente consapevole della difficoltà del partito di un partito sia ben chiaro che forse in quel momento anche per la frattura che c'era all'interno del partito una sinistra che si trovava in quel momento i la posizione di forte dialettica e quindi anche per le condizioni in cui ci trovavamo
Era profondamente preoccupati Baruffi ha fatto bene a porre il problema del tesseramento ma io qui pongo un altro problema
Crediamo veramente di potere andare avanti con questo sistema elettorale
Che favorisce il frazionamento che favorisce il correntismo
Mentre noi da una parte a livello delle istituzioni nazionali proponiamo giustamente una diversa
Riforma nessuno parla di un correntismo che sta strozzando il partito perché e nel correntismo la esasperazione del partito
Ed è ben correntismo la impossibilità di essere individualmente indipendente all'interno della Democrazia Cristiana
E questo non lo dico dall'affermazione personale ma perché l'ha detto il presidente del Consiglio alla Camera dei deputati
Oggi all'interno del partito non si ha la possibilità
Di essere individualità indipendenti se non legate ad una posizione di corrente ne sa qualcosa e voglio rendergli omaggio all'amico Scalfaro che sta entrando in questo anime belle
Anime belle sono definiti quelli che cercano una strada indipendente all'interno del partito ma quando all'interno
Diciamo di questa situazione non c'è la possibilità di articolarsi credete che si sia poi il respiro dell'aria per poter creare quella rinnovamento che necessari e qui un ultimo punto
La Democrazia Cristiana certo
è il è stato il partito dalla libertà della grande dialettica anche attraverso le correnti del passato ha costruito
Premesse importanti di sviluppo e di trasformazione ma come sempre accade quando si sta vicini ad altri partiti
In qualche maniera ci si assimila
E di fronte al Partito Comunista strutturalmente ellenistica mente organizzato abbiamo avuto anche noi una riforma che fu una riforma benefica quella che va sotto il nome Della riforma Fanfani fatta degli anni Cinquanta ed è quel modello di partito che oggi non regge più
Perché rispetto ad una situazione che sempre più fluida rispetto a razionalità che vengono meno Rispetto istituzioni che chiedono sempre di essere più articolate
è evidente che un partito che si struttura sia pure attraverso incorre in Pirmin queste forme chiuse e settari non consente minimamente che di adeguarsi di poter diventare rappresentanza caro Baruffi
Possiamo invocare tutti rinnovamento ma se non troviamo lì il marchingegno per far saltare divisioni artificiose all'interno e ricreare veramente flussi di libertà tutto questo non riuscirà ad essere realizzato naturalmente il discorso potrebbe portare ancora più lontano ma io voglio solo qui ricordare un punto vedete
Non so se qui ci sia parlato del referendum non mi pare che forse se ne parlerà questa sera
Il referendum è stato un segnale che il partito della Democrazia Cristiana non può non tenere in conto
Non è la preferenza unica che probabilmente creerà altri danni
Non è la preferenza unica ma è un dato certo che il Paese a stragrande maggioranza ha detto che non se ne poteva più io non sono d'accordo con Martinazzoli ovviamente per la insopportabilità questa formula che le ho usato con lavoro del paradosso ma sarebbe errato
Non rendersi conto che ci sono aspetti che non possono lasciarci soddisfatti
Ci sono malesseri che non possono non essere tenuti in conto non recepirli sarebbe un grave erano ecco perché questo punto il discorso della democrazia cristiana se vuole affrontare i prossimi trent'anni vedere
Almeno qualche altra generazione andare al potere ancora non lasciarla soltanto all'attuale quindi anche per i prossimi anni ebbene a questo punto c'è bisogno di attivare una riflessione forte
Politica all'interno del partito per quella prospettiva che tu David all'inizio caro Baruffi ma creando le condizioni perché questo avvenne
Queste condizioni a mio avviso oggi non ci sono perché si sorvola troppo il rinnovamento non è stato fatto ed è quindi un'azione tutta da costruire
Accademico bianco
Darei la parola ai Enzo Carra che il portavoce della segreteria politica nazionale
Vorrei fare qualche brevissima riflessione
Questa conferenza nazionale
Si celebra in un clima politico
Che si sta che sta cambiando sensibilmente direi radicalmente e questo secondo me è un buon viatico per la Conferenza nazionale di qui strutture
Io sono d'accordo con Bianco non possiamo fingere che il referendum sulla preferenza unica
Non abbia altro significato che non quello della grande sfiducia dei cittadini contro infastiditi però io direi che nel nel referendum il dato che è venuto più in che è emerso di più è la incapacità dei partiti discendere il proprio ruolo
A me sembra che sia stata la mancata difesa da parte dei partiti di quello che i cittadini imputavano loro che si è venuto più in all'esterno eclissi è la cosa più grave e che Rivelli undici un complicatissimo un brutto stato d'animo dei partiti
Degli altri partiti in particolare dirittura direi di più che della democrazia rischia
Poi direi che l'impedenza divertiti nelle istituzioni non è naturalmente una responsabilità soltanto della Democrazia Cristiana
Ma che si debba a questo punto smobilitare che si debba cioè ritornare una funzione di orientamento di Indirizzo divertiti
D'Onofrio parlava della RAI
Potremmo ampliare il nostro la nostra documentazione ben altre cose
Ecco
Passare acquista a questo ritorno fisiologico del Indirizzo dei partiti
E non della gestione ecco sia uno dei problemi centrali che non so la Conferenza nazionale potrà anche in qualche modo affrontare non credo che potrà essere risolto in quella sede certamente in quella sede va aggiornato il partito il nostro è un partito che è uno straordinario capolavoro
Nella contaminazione tra generi diversi
è un enorme campionario di citazioni qualche volta addotte qualche volta un po'meno dotte risieda alle esperienze più diverse del mondo moderno anche dello postmoderno quello arretrato
Quando del terzo anche di anche direi un soltanto storicamente ama che geograficamente
A questo punto visto che
In fondo la citazione che veniva poi più risolutamente portata era quella del modello leninista e vedendo il modello leninista come anche nella versione originale più autentica
Abbia fatto tutto sommato una brutta fine mi pare che sia possibile a questo punto dare una forte spallata non soltanto la contaminazione ma anche a quel poco di tentativo uniti univoco i Titini
Di campioni univoco che si era tentato e bianco ricordava anche qua
Quindi l'aggiornamento del partito
Ma la Conferenza nazionale del partito può essere nell'attuale clima
Soprattutto con quello che succede non tanto dentro di nulla
In un clima che mi sembra e questo dibattito anche oggi lo sta dimostrando ampiamente
Non solo non sostanzialmente ma davvero unitario cosa abbastanza difficile nella nostra storia
Ma nella fonia
Degli altri nella totale afonia degli altri partiti noi ci troviamo in una situazione quale mai si è verificata da trent'anni a questa parte
Allora io direi che la Conferenza nazionale per priva di
Problemi di competizione congressuale di competizione personale di competizione tra gruppi ma
Se volete virtuosamente può essere anche un un'intenzione virtuosa che poi sarà mortificata ma teso a un confronto sull'aggiornamento del della forma partito a cui si riferisce bianco
Beh io direi che è un'occasione effettivamente straordinaria che ne abbiamo davanti
Per essere molto breve
Direi che l'Authority ha ormai ipercritico io credo un po'tutti quanti siamo sempre stati
Convinti che sia la premessa necessaria in gran parte è sufficiente per ogni riforma istituzionale o di un di riforme sul
Per il resto però
Mi viene di pensare che in fondo
Trasparenza delle istituzioni efficienza dei servizi quello cui si riferisce qui il nostro amico D'Onofrio cui la pubblicistica nazionale e le attese dei cittadini soprattutto si riferiscono quotidianamente cioè qui il
Quello stato d'animo per cui così non si può andare avanti e forse invece si deve andare avanti beh tutto questo
Più che con una riforma piccola media o grande delle istituzioni o la firma
Convinzione personale
Che posso essere risolta o comunque affrontata degnamente seriamente
Con in una maniera politica ritornando nella strada maestra di ogni democrazia parlamentare cioè battendo il consociativismo che tuttora è presente nel nostro Paese
Io ho l'impressione che i momenti di svolta che stiamo passando in queste settimane che da qui alle elezioni saranno sempre più chiari e patenti ci mettono nella condizione di pensare
A breve a una situazione fisiologica naturale di ogni democrazia
Con una maggioranza che governa e un'opposizione che controlla a livello centrale e a livello locale soprattutto a livello locale
Io credo che una banalissima considerazione come queste serva se mi consentite e termino molto di più di tante riforme e tante e tanti progetti di ingegneria
Costituzionale
Grazie
Il soccer
La parola all'onorevole Luigi Granelli
Dunque dobbiamo essere molto brevi e io lo sarò
Anche perché comunque resto
Ritengo di esaurirà il tema che ci è stata affidata
Perché
Si spiega già da solo il tema quando in quattordici dobbiamo discutere della frantumazione del consenso mi pare che questa è una dimostrazione niente del cognome non si riesca mai o o o troppo o niente consiglieri troppo pochi o se in troppi per fare una discussione seria ma comunque a parte la battuta
Concentriamoci sul punto sostanziale
Da tutti arriva la sollecitazione a cambiare in profondità il nostro partito
Per molti di noi non è una cosa nuova che abbiam fatto decenni su queste battaglie però in un momento come questo dobbiamo stare attenti a non confondere la crisi della Democrazia Cristiana come la crisi della partitocrazia in generale o di tutti gli altri partiti
Lo dico anche al mio amico D'Onofrio che ha ricordato in apertura che bisogna essere aperti alla novità assoluta
La novità è cosa buona
Ma non dobbiamo credere per quanto riguarda la Democrazia Cristiana
Che dobbiamo cambiare adesso perché a Mosca è accaduto quello che è accaduto o perché il comunismo è finito
Questa è una tesi che offenda la nostra storia ma per la verità avremmo dovuto cambiare anche prima noi ci saranno oggi in condizioni saremo in condizione di raccogliere il meglio anche in tanti delusi dall'esperienza tradita del comunismo quindi dobbiamo rinnovare il partito non perché è la moda corrente ma perché la Democrazia cristiana deve tornare a intendere la sua funzione di grande partito popolare democratico e riformista ispirato cristianamente quindi è una cosa che già esiste nel nostro passa e semmai occorre andare andare a rinverdire vola tanto benessere è esplicito
Dirò che i guai che noi stiamo lamentando
Il clientelismo il favoritismo la scarsa democrazia interna la lentezza nell'operare il ricambio dalla classe dirigente
Non sono il frutto della nostra concezione del partito ma sono il frutto di una pratica del potere che ci ha fatto allontanare l'idea di partito come l'aveva Luigi Sturzo e come per tanto tempo anche dalla Democrazia cristiana cioè cercato di farla fermare quindi dobbiamo evitare di partirebbe
Che la riforma del partito significhi ha ben avvicinarsi al moderno di movimento elettorale all'americana
Senza programmi senza regole con l'apertura ai furbi a quelli che sanno usare la politica spettacolo perché questa sarebbe una deviazione
Così come dobbiamo evitare di credere che nel nostro partito ci sia una concezione leninista al passato no non siamo mai stati neanche dei ministri perdo il partito non è una aristocrazia illuminata che anticipa i desideri dal popolo siamo stati e dovevamo essere una forza fortemente radicata nel nella struttura popolare della nostra società e capace quindi di esprimere sistematicamente un'idea di Novi ma di novità di rinnovamento di cambiamento
Quindi il primo punto
La riforma del partito significa ritorno ha una concezione Spatuzzi Anna della Democrazia Cristiana cioè di una forza politica come forza al servizio del Paese
Come chiaramente riformista come distaccata dal potere in senso deteriore come capace cioè di rappresentare un punto di riferimento per la vita italiana
Quindi una concezione struzzi Anna del partito
Che ci deve portare a individuare nella modifica della forma partito più che dalla sua idealità nella forma partito le cose che ci hanno portato alla degenerazione attuale
Non ho tempo per approfondire questo aspetto ma vorrei fare solo qualche osservazione delegato per esempio sul tesseramento
Io sono convinto
Che
La degenerazione delle manipolazioni del tesseramento sono alla base della evoluzione dalla nostra concezione di partito e anche delle nostre battaglie indebolito dal
Piano da troppo tempo a questa parte come mi vado rendendo conto che tutti i tentativi di far contare meno discreti fa contano più gli elettori deve trovare delle soluzioni di ripiego solo da incoraggiare
Ma non rimuovono la causa di fondo
Che bisogna moralizzare in radice
Il tesseramento perché la tessera l'adesione al partito è un atto politico morale e culturale fondamentale
Io a casa tutte le tessere dal mille novecentoquarantacinque non voglio vedere una squadra utilizzate soltanto perché adesso si tenessero con eventi e con assegni cumulativi dalla regina la revoca tecnica allora bisogna bisogna caricamento approfondirà la conferenza organizzativa
Ma al prossimo congresso a mio parere
Bisognerebbe avere il coraggio di azzerare il tesseramento nel suo insieme per un intero anno e fare un tesseramento nuovo con un responsabile nazionale in tutte le province per parco risponderei pensionati agli aderenti reali alla democrazia cristiana perché magari discenderebbe fuori una organizzazione concreta del partito contro le degenerazioni attuali
Ma tesseramento cari amici Tessera mento e poi tutto il resto
Perché è inutile che facciamo della tecnocrazia rispetto alla crisi del partito
Io sono del tutto d'accordo per esempio con Fracanzani
Quando dice che la Democrazia cristiana già adesso dovrebbe avere una struttura articolata sul territorio perché è bene lasciare il massimo di autonomia e di decentramento là dove l'avete decentramento nomine si imponga anzi ricordo che questa riforma i giornalisti che nel partito avrebbe dovuto essere fatta immediatamente dopo la creazione delle Regioni
E avremmo adesso dei comitati regionali più autorevole il meno la somma dei comitati provinciali più capaci di incidere sulla vita dalle istituzioni
Ma già nell'idea di fare un partito regionale decentrato c'è la contrarietà qualsiasi ipotesi democrazia cristiana del Nord o del Sud la Democrazia cristiana era un partito nazionale deve restare solo nazionale
Perché se non è nazionale non può neanche decentrare sì perché se viene meno questo senso dal Partito nazionale allora decentramento ma verso tante piccole leghe che saranno travolte dal localismo anziché dalla visione generale dei problemi
E così potremmo continuare su tante cose la vita interna il dibattito la capacità di elaborare idee
Cari amici sono importanti le feste Noemi Cinzia
Ma è anche grave che la democrazia che stanno Amaldi una rivista di studi non abbia strumenti di pensiero non riesca a diventare un partito che prepara in futuro anche esaminando contro serietà scientifica le cose che capitano
E allora bisogna che anche in questo noi comprendiamo che solo un partito diverso
Nel tesseramento nella forma organizzativa nella vita democratica interna nella ripresa una funzione di elaborazione di studio c'è anche la possibilità di affrontare e risolvere il problema dei problemi che è quello della selezione di classe dirigente
Il partito non vive se non si riapre un processo di rinnovamento dalla classe dirigente e quindi di ricambio che non sia legato alla prassi della quotazione
Da troppo tempo nella Democrazia cristiana
E richiamo tutti a un'autocritica tutti anche le correnti di sinistra il nostro partito
Da troppo tempo dalla Democrazia cristiana il principio che vale è quello della cooperazione hanno il potere degli amici fidati chiunque essi siano
Cioè dalla concezione non del palestrato agli uomini liberi
Che sono sempre un grande investimento per un partito politico ma nel fare strada tutto quello che conviene a tutto quello che è necessario per mantenere il fondo un equilibrio di potere invece una funzione creativa
Io ho già finito cari amici ma voglio soltanto dire una cosa finale
Perché questi temi che approfondiremo andando verso la Conferenza nazionale l'assemblea organizzativa chiamato alla come vuole
Io ho un timore però adesso la Conferenza verrà probabilmente slitterà non so bene dico e probabilmente svitando impedirà di fare il congresso nazionale che dovrebbe tradurlo in pratica prima delle elezioni prossime io ho l'impressione che la credibilità del partito non ha troppo tempo da tempo
E che soprattutto c'è una questione preliminare anche alla riforma organizzativa del partito
Questa questione non pazzo del moralismo e la questione morale
La questione morale che deve rendere credibile la Democrazia cristiana quale che sia il programma che presenta gli ha detto
Allora io mi auguro che tra la Conferenza nazionale
E il congresso che verrà dopo le elezioni ci sia tempo perché il consiglio nazionale del partito
Approvi un codice di comportamento dei democratici cristiani
Che disciplini con rigore
Le procedure delle candidature la condotta della campagna elettorale la rimozione c'è l'incompatibilità del proprio futuro e gli incarichi la netta distinzione da certi ambienti esterni contro i quali noi dobbiamo essere molto fermi
Perché è giusta mi associo anch'io
Difendere gli amici che sono ingiustamente colpiti ma per parlo con maggiore efficacia bisogna anche tagliare in modo netto tutti i pesanti intrecci tra politica e affari demolita però cambiano la politica la democrazia in Italia
Per farlo entrare ecco perché io voglio concludere facendo una proposta concreta
Discutiamo dica chiaramente all'Assemblea andiamo al plurale il congresso nazionale decidere certi cambiamenti ma prima nel congresso nazionale alla vigilia delle si avvale stabiliamo alcuni criteri di comportamento che ci consentano anche di fare una selezione rigorosa e seria
Della classe dirigente della Democrazia Cristiana
Lo dico anche al mio amico caro quando diceva un momento fa ci vuole una forte volontà ci vuole un impegno a trasformare modificare la Democrazia Cristiana io son d'accordo su questi cui ha richiamato la conferenza L'Assemblea ottantuno io addirittura vado con la mia memoria i convegni di San Pellegrino addirittura la conferenza di Sorrento negli anni Sessanta dove c'erano proposte per cambiare moltissimo dalla Democrazia cristiana
Cambiare non significa avere un progetto sulla carta
Cambiare significa avere una forte volontà politica e morale e allora significa far pesare di più
Non solo nelle feste dell'amicizia quella per l'ordine via del partito che ancora c'è e vuole essere riscattata Matteoli cambiamento alla democrazia
Colore della pelle
Nel dare la parola al presidente delle ACLI l'amico Giovanni Bianchi ritratto in modo particolare
Ma io partirei da
Un interrogativo che proprio Luigi Baruffi poneva all'inizio
Ed era questo rapporto sempre così inquietante tra i valori e la politica non per prendere la solita strada ed è un vizio e che alle volte i movimenti a nove confronti al partito di atteggiarsi a farla predicano
Ma per fare un'osservazione di questo tipo
Io credo abbiamo parlato e ha ragione in questi anni di limite della politica infami i fatti che stanno succedendo nel mondo
E in Europa
Ci dovrebbero portare a a rifare l'elogio della politica
Dove la politica arretra è vero se ne vanno i suoi vizi
Ma
A questo arretramento corrisponde molto spesso l'emergere
Dimostri anche dimenticati concerto tribalismo nazionalistico l'odio che entra nella vita quotidiana
La cosiddetta sindrome libanese nei Balcani ecco insegna molte cose
Da questo punto di vista quindi può sembrare strano che proprio il presidente delle ACLI venga a riproporre anzitutto il valore dalla politica ma io credo sia essenziale in una fase come questa
E semmai il problema è come mai è così più facile o comunque è possibile fare l'elogio della politica è un po'più difficile in questo Paese che alla gente faccia l'elogio dei partiti
è un interrogativo sul quale ovviamente sono stato preceduto e che mi pare logico però riproporre in questa chiave
L'importanza della a politica il valore della politica e credo che sia su questo crinale che si collochi al rapporto tra il partito la rappresentanza e il consenso io vorrei guardare questa cosa da un punto di vista particolare per non mettere i piedi sulle presto dove altra già bene e cammina
Un rapporto con questo mondo cattolico
Che è cambiato ma c'è di nuovo
C'è di nuovo mondo cattolico in questo Paese ricco di soggettività diverse con una forte spinta unitaria
Che gioca il suo ruolo
E lo ha fatto in tutta una serie di battaglie politiche che io voglio richiamare pensate la legge sulla droga
Il cartello educare non punire da una parte altri sull'altro fronte ma vedi caso i più vivaci su un fronte e sull'altro erano i cattolici e poi tra noi dialogavano
Tema della pace
Tutti ricordano la guerra del Golfo
Avremo tra quindici giorni
Una partecipazione in particolare di alcuni movimenti cattolici le ACLI Movimento Popolare paste visti alla carovana della pace in Jugoslavia dell'assemblea dei cittadini DS anche qui una forte presenza il referendum è già stato richiama ed è stato richiamato giustamente non tanto perché sia venuto in mente ai movimenti cattolici o al mondo cattolico di giocare col Meccano delle istituzioni
Ma perché la gente ha trovato qui un modo nel quale si poteva tenere insieme una spinta etica con il fare Poli
Un modo per riproporre un rapporto tra una società civile che è cresciuta ed Enzo partitiche devono stare al passo con questo tipo di Crash
Ecco io credo che questi siano elementi veri di fatto battaglie politiche già condotto che hanno dato alcuni risultati altri continueranno a dare questo mondo cattolico ancora molto vivo nei sentieri nei percorsi dalla solida
Un paio di scarpe dall'ultimo rapporto viene fuori che un italiano su dieci dedica in media sei ore la settimana a un impegno gratuito per gli atti un italiano su dieci vuol dire milioni di persone
Vuol dire quindi un tessuto di solidarietà dove anche qui il mondo cattolico è tutt'altro che assente è presente
Ma è anche più presente direi sul piano come dire della politica della partecipazione politica della produzione di ceto politico
Mentre in genere le scuole di partito soprattutto quelle dei partiti di sinistra sono macerie
Il crollo dei muri
Le ha coinvolte LEA azzerate da questo punto di vista non c'è più una diocesi in questo Paese che non abbia una scuola di formazione alla politica
Ho diciamocelo subito
Le leadership non nascono in vitro non nascono nella scuola
Nascono nel campo della politica a quotidiani e però questa tensione questa tendenza questa presenza è un fatto estremamente importante
Per dirlo al condono una discontinuità per la nostra storia perché in genere il sociale cattolico ha sempre messo avanti la dimensione sociale considerato la politica una dimensione oratoriale qualche volta un po'sporca non è più così come tensione
Le scuole stanno dire questo anzi io arriverei a dire che l'unica area che sta producendo ceto politico in dimensioni industriale assieme a una certa imprenditorialità è l'area cattolica
Non a caso ieri Baget Bozzo su Repubblica diceva il suo sconcerto per vedere le dirigenze cattoliche piazzato un po'dappertutto può essere vera uno questa diagnosi è vero però che questo mondo cattolico è fatto così quindi la democrazia cristiana si trova davvero un retroterra molto vasta che ad altri ma
Un retroterra però anche esigenze in genere si parla molto di disagio del mondo cattolica a me il disagio piace poco una teoria un po'troppo depresse psicanalitica no c'è un'esigenza forte di politica che incalza in quartetto
E quel tema della rappresentanza deve essere proposto qui tema a del consenso e quindi anche della forma partito un rispetto a questa realtà deve essere tirato
Perché io credo perché abbiamo a disposizione degli strumenti di analisi che per altri non ci sono più
Questo revival della dottrina sociale della Chiesa non è solo un problema del centenario della Rerum Novarum
è una delle poche scatole di strumenti per interpretare la realtà
Secondo quarto mondo cattolico rimasto popolare
Altri ci scavalca magari più a sinistra in termini radicali e se ne pentirà in termini elettorali a mio giudizio mondo cattolico con tutti i suoi difetti resta un mondo popolato
Ancora
Ed è l'osservazione conclusiva rispetto a questo questo mondo cattolico non ha inventato certe cose in politica non è necessario inventare ci sono i poeti per inventare in politica
è importante leggere la realtà e arrendere esplicito quello che c'è implicita nella gente cos'è che si è riusciti a fare richiamavo quelle grandi battaglie democratiche di questi anni
Secondo me bisogna e anche partito si renda conto che c'è in questo Paese una nuova dimensione della Poli
Una dimensione più orizzontale
Una dimensione più ricca di movimenti
Che c'è non soltanto in Italia ma anche nelle altre democrazie europee e che non è all'opposizione rispetto alla dimensione dei partiti e delle istituzioni anzi io sono convinto che il futuro della nostra democrazia e non soltanto dalla nostra dipende dall'incontro possibile di queste due dimensioni e questa dimensione che chiamerei con un po'di grossa Minerva orizzontale della Poli
è nella società civile è cresciuto il tasso di militanza politica di questa società civile
Ed è importante capire che i cattolici sono al centro e alla testa di questo tipo di crescita e che questa crescita e incontra o può incontrare il partito ecco questo mi sembrava
Un modo per affrontare dal mio punto di vista per quello che riesco a capire da parte di un'associazione che si muove all'interno del mondo cattolico il rapporto coi parte qui allora indubbiamente e mi avvio conclude
Vengono alcuni temi c'è il problema dei valori e veniva credo sia molto importante chiedersi insieme come si sta in politica da credente
Forse abbiamo pagato qualche costo anche su questo piano
Nei decenni trascorsi e non soltanto sul piano della forma partito del tipo di organizzazione Fanfani Ana così come chiamava Gerardo Bianco probabilmente nella fase nuova anche questo o problema va riproposta
Direi che forse più importante interrogarsi intorno a questo piuttosto che continuare a riproporsi è a dir la verità sono gli altri che continuano riproporci il tema dell'unità di voto dei cattolici
Anzi direi in quel caso è meglio rovesciare l'onere della prova si chiedono perché i cattolici continuano a votare per gran parte in un certo senso mi sembra anche più produttivo dal loro punto di vista è però l'interrogativo più serio come si sta in politica da credente in questa fase altri due interrogativi ed ho finito
Io credo abbia detto molto bene Gigi Granelli non ci sono tanto guasti che discendono da una ispirazione o da una certa matrice di partito ma sono guasti che in genere si sono prodotti per una certa pratica del potere che ha finito anche per inquinare una certa ispirarsi
Non a caso anche negli anni siamo ritornati a Sturzo
E mi sembra davvero la miniera
Nella quale insieme e risorse e il sociale e civile e la forma partito devono ritornare a scava
E forse è da vedere per quei guasti il modo di recupero di autonomia del partito anche rispetto alla sua presenza dentro lo Stato e mi sembra la conseguenza del discorso opposto
è una conseguenza anche questa tutta astuzia e mi sembra un fatto di notevole importante infine il tema che è venuto fuori forse c'è bisogno di recuperare delle radici dei legami dei canali con tutta quella realtà popolare che ha continuato a crescere ma che non si presenta più nelle forme di quarant'anni fa
Io credo che qui stia il tema anche del rapporto che ci può far uscire come dire da una serie di scogli da una parte certo tipo di localismi dall'altra il problema di una nomenklatura
Che stupisce per la sua longevità qualche volta stupisce anche per la perpetui tale da questo punto di vista ebbene io credo che ci siano problemi da vedere però in questa chiave e chiudere così
Credo che rispetto alla Conferenza nazionale
Una cosa sia anzitutto dare chiara che sono più importanti
I giorni mesi che la precedono che non probabilmente i giorni fatidici che la celebrano
Dipende dal lavoro che si sarà fatto in questa direzione e per il quale noi lo avevamo fatto prima con Gerardo l'abbiamo poi ha ripetuto a Sergio Mattarella abbiamo tutta la disponibilità nella nostra autonomia dialogare a dare il nostro contributo perché perché abbiamo capito una cosa
Che è importante in un Paese strano Paese questo dove c'è l'abitudine di battere il mea culpa sul petto per gli altri uno fanno diagnosi e poi va sempre a vedere quello che devono fare gli altri non è un esercizio di carità un atteggiamento molto fastidioso che uno dopo fatta la diagnosi dica e faccia quello che deve loro fare la propria parte anche su questo terreno credo sia il modo migliore per aiutare qualche volta perfino incalzare costringere gli altri a fare la propria
Alfred amico Giovanni Bianchi che ringrazio ancora per la sua per il suo contributo e anche per l'associazione che rappresenta dove la parola Giampaolo D'Andrea che responsabile del coordinamento della conferenza stessa
Va bene
Cari amici
Credo che le questioni che sono state poste attorno a questo tavolo
Da parte peraltro di amici
C'è o hanno avuto una funzione specifica nella organizzazione di altri appuntamenti con simili come è stato per cui che io ricordo affettuosamente segretario generale
Dell'assemblea nazionale dell'ottantuno
Anche perché facevo parte del comitato ordinatore che lo assisteva nella elaborazione
Delle tesi per quell'assemblea nazionale
O l'amico Gerardo Bianco mi aveva preceduto nella responsabilità e prima di lui ma non so se aveva fatto a tempo ad insediarsi l'amico Granelli
E da altri amici che con documenti
Elaborati
Qua e lime nei convegni estivi di partito e un po'prima
Hanno voluto dare un contributo di merito
Al dibattito in vista della Conferenza nazionale
Il Complesso di questi contributi così come si è presentato sino ad ora
Che richiederebbe una puntualizzazione ben più lunga dei dieci minuti di cui ognuno di noi può usufruire
Mi stimolano
A fare alcune brevi affermazioni schematica
Ponendo alcune questioni che sono di fronte a noi
Innanzitutto dicendo che noi abbiamo deciso di fare questa conferenza nazionale
Come sede nella quale elaborare compiutamente un progetto di autoriforma del partito
Ma a partire da una riflessione che prende le mosse in quella sede anche troverà un momento significativo come abbiamo già fatto peraltro questa mattina con l'appuntamento sulla senso del patrimonio culturale politico dei cattolici democratici
Proprio dalla riproposizione delle costanti storiche delle grandi scelte compiute dalla bici dal dopoguerra ad oggi
E dalla considerazione delle nuove sfide etiche che sono di fronte a noi
Dopo la caduta ma non solo dopo la caduta del comunismo il crollo dei limiti
La rovina disastrosa dei socialismo irreali quasi tutti dissolti si sono rimasti ormai la Cina e comunque di quelli che condanna un po'
Di questo autoriforma del partito
Noi discuteremo sul doppio versante che qui è stato ripreso in vari interventi
Di quello che riguarda il campo interno
Cioè come noi immaginiamo di riorganizzare la forma partito
Di fronte ai problemi che il tema di oggi ci pone
La frantumazione del consenso
Che è uno dei temi con i quali noi facciamo i conti
E che a mio avviso con il processo di modificazione che abbiamo sulla sinistra dello schieramento politico
E destinato ad aumentarle e non a ridursi
A mano a mano che s'iniziata la crisi delle ideologie
E la crisi di Teresa di una politica ideologizzata sono aumentate le forme direi di rappresentanza neo corporativa in questa società
Di locali di localismi
Odi singoli argomenti della società
Pensionati per all'inizio i Verdi poi avremo il partito di un'altra categoria abbiamo quelli della caccia abbiamo nelle elezioni locali
Vari partiti di interesse diciamo così odi rappresentanza limitata e settoriale che sono destinati a non diminuire cioè è una illusione
Immaginare che andando avanti
Si ridurrà la frantumazione del consenso la frantumazione del consenso è connaturata a questa fase di organizzazione del sistema politico e della rappresentanza
Il problema è per noi che cosa fare perché non coinvolga più direttamente la Democrazia Cristiana
Cioè che cosa fare perché la frantumazione del consenso non diventi una frantumazione del consenso della Democrazia Cristiana
E che cosa fare magari il tema di cui si parlava questa mattina di cui ogni tanto si è discusso sui giornali
Perché con motivazioni diverse talora improprie si possa ripresentare una occasione di agitare nuove formazioni politiche magari ispirandosi alla stessa
Tradizione politica come può essere la moltiplicazione di presenza politica
Di cattolici organizzati come tali nella vita del nostro Paese sono questi i primi interrogativi inquietanti che noi abbiamo di fronte hanno poi c'è un altro campo di problema come noi possiamo approfittare di questa occasione
Cioè di una riflessione sull'autoriforma del partito per concorrere direttamente per questa strada alla riforma delle istituzioni
Che non è solo riforma elettorale ed è una illusione immaginare che sia solo riforma elettorale ma non è neanche solo riforma delle istituzioni tradizionali in quanto tale è probabilmente al punto in cui siamo anche revisione dei meccanismi di rapporto per esempio tra cittadini e istituzione trovarle alta organizzate nel Paese e istituzioni non sarebbe se non fosse così non avrebbe nessun senso lo dico a Bianchi tutta la questione su un riconoscimento giuridico dell'associazionismo o la idea di fare un otto per mille
Per le associazioni non avrebbe nessun senso la mentre la operazione fatta recentemente dal Parlamento di approvare una legge quadro sul volontariato non avrebbe nessun senso la acuta proposta che ieri sera parlando di problemi radiotelevisivi l'amico Carrà avanzava a nome della Democrazia Cristiana di una sorta di dei partiti Zazie onere della gestione del servizio pubblico radiotelevisivi
Cioè noi abbiamo di fronte a noi un complesso di istituzioni
O distratti che tendono ad istituzionalizzare assi che nella complessità del sistema politico che abbiamo di fronte a noi del sistema di rappresentanza richiedono oggi una diversa considerazione
Questo che cosa significa che i primi a dover essere riconsiderati come soggetti istituzionali sono senz'altro i partiti
Chi va a riprendere il dibattito svolto alla Costituente sui partiti oggi si meraviglierebbe tenendo conto di quello che è di fronte a noi della necessità che i costituenti è però di adoperare come
Definizione dello spazio proprio dei partiti nelle istituzioni lo dico a D'Onofrio una definizione piuttosto ristretta fu respinto per esempio le ho ritirato e poi respinto in di fatto l'emendamento Mortati
Relativo a una sorta di migliore configurazione della soggettività giuridica dei partiti fino ad includere una specie di vigilanza sull'ordinamento interno dei partiti
è notorio che questo pure spinto per iniziativa del partito comunista che non poteva tollerare essendo ancorato all'ora nello Statuto esplicitamente al modello di partito leninista
Nessuna forma di controllo istituzionale sulla sua vita interna e non poteva quindi
Per questa strada assicurare quella lealtà democratica
Che mancando al Partito comunista gli ha difatto impedito di essere un'alternativa credibile di governo in soluzione senza soluzione di continuità del contesto occidentale negli anni decorsi
Oggi queste ragioni sono largamente superato
Noi sicuramente dalla Conferenza nazionale dobbiamo fare uscire oltre a delle proposte
Di modifica dell'organizzazione del partito alcune proposte che riguarderanno l'impianto legislativo lo ha annunciato Forlani intervenendo alla Camera nel dibattito sulle riforme istituzionali provocato dal messaggio del presidente della Repubblica sicuramente una strada almeno in due direzioni
Una di quelle di cui si parla oggi possono i partiti lo dica Granelli con un semplice codice di autoregolamentazione difendersi dalle candidature inquinate
Neanche
La vicenda delle elezioni siciliane vero Sergio ha consentito a tutti i partiti di poter essere così forti anche se le cose sono andate un po'meglio probabilmente che in altre circostanze
Pur in presenza di un codice di autoregolamentazione proposto dalla Commissione antimafia e fatto proprio da tutte le forze politiche
Probabilmente c'è bisogno di una sede legislativa si pensa a qualcosa di simile al Garante per l'editoria per garantire tutti i cittadini rispetto alla immagine di pulizia che tutti i partiti quali soggetti istituzionali devono poter dare rispetto appunto ai cittadini
C'è tutto il tema del finanziamento pubblico se la evoluzione del sistema istituzionale dovesse andare verso il collegio uninominale
Verso il sistema uninominale
E quindi accentuasse per questa strada in effetti il potere di designazione
Dei partiti rispetto ai candidati anche questa strada richiederebbe una previsione diversa sia di carattere giuridico sia di carattere istituzionale sia di carattere normati
Ebbene quindi è questo un altro dei temi
Il secondo tema io cioè non solo un altro e concludo potrebbe essere anzi è senz'altro uno che è stato già affacciato a cui ed è il tema di come noi ci poniamo per quel che riguarda il ruolo del partito nelle istituzioni
Secondo l'Aduc il duplice svolgimento
La proposta delle candidature
E le nomine che sono i due problemi rispetto ai quali noi non riusciamo a ritrovare più una sintonia con l'opinione pubblica e tutte le volte che procediamo a qualche nomina con il sistema che a a cui si riferiva Granelli cioè con il sistema della selezione in base alla fedeltà e non della selezione in base alla professionalità la capacità e l'adeguatezza rispetto all'incarico
Noi ci alleniamo fette dell'opinione pubblica e determiniamo un aggravamento del distacco tra cittadini e istituzioni anche qui
O si regolamenta in qualche modo la materia delle nomine
E quindi si regolamenta anche in qualche modo qui c'è bisogno di un'ora autoregolamentazione
Il processo di selezione delle candidature o noi non modificheremo granite nella vita istituzionale del nostro Paese alla base di tutto questo c'è sicuramente il problema del tesseramento
Se fosse vero io me lo augurerei quel che dice Granelli che cioè basterebbe bonificarlo il tesseramento per avere finalmente un tesseramento rispondente alla realtà e ripartire così noi probabilmente avremmo già superato più della metà dei problemi che abbiamo ma ahimè non è vero dopo l'assemblea dell'ottantuno abbiamo proceduto a un azzeramento e a una verifica generalizzata del tesseramento e i risultati sono stati molto modesti
Perché il problema non è solo quello di avere un tesseramento bonificato in cui gli iscritti corrispondano a dal a delle persone in cui non accada come mi si dice accade in alcune province del Nord per la verità questo che ci siano iscritti alla DC e contemporaneamente ad altri partiti
Per avere un tesseramento bonificato
Non basta la bonifica regolamentare del tesseramento
Noi abbiamo bisogno di disincentivare il tesseramento come canale attraverso il quale si realizza l'accaparramento dei posti di potere nel partito e corrispondentemente nelle istituzioni
Allora tutte le misure che andranno in questa direzione anche quelle eccezionali una tantum saranno misure sufficienti purché si determini l'interruzione di questo circolo vizioso in base al quale questa strana società per azioni per la Democrazia Cristiana
Essa stessa a promuovere il capitale azionario
E al suo interno sono i protagonisti di questa società per azioni a modificare di volta in volta il valore nominale delle azioni cioè noi abbiamo la l'assurdo l'assurda contraddizione di un sistema di questo tipo che non è possibile riformare
Azzerare il tesseramento e qui per micron riproporlo così com'è senza modifiche
Solo attraverso un accertamento di legittimità
Equivarrebbe mi vorrà scusare
Granelli
A pensare che è possibile eliminare un'epidemia mandando fuori dall'ospedale i malati l'epidemia rimane avremo eliminato i malati noi potremo sopprimere i tesserati attuali della Democrazia Cristiana ma se terremo inalterato il sistema non avremo assolutamente eliminato il fattore degenerativo inevitabilmente connesso al tesseramento c'è poi l'ultimissimo tema questo dell'articolazione regionale della Democrazia Cristiana che un po'voglio dire
Il il punto di sintesi tra le due tesi estreme che pure si fronteggiano quello di lasciare tutto come e quello di fare due o più democrazie cristiano
Io sono favorevole alla personalmente ad un ampliamento delle competenze organizzative dei quadri del degli organi intermedi della democrazia cristiano
Pur lasciando fermo il concetto di partito nazionale
Eppure
Cercando di guardare insieme con voi
Quel tanto di ambiguità che nel dibattito su questi temi sia determinato almeno a giudicare dai giornale lo dica Mattarella che poi concluderà tutta la riflessione sulla diversità dell'abbiccì del nord e del sud che pure sono diverse perché è diverso il nord dal sud
E sono diverse alcune aree del Nord nel Nord rispetto ad altre aree del Nord nel nord e alcune aree del Sud nel sud rispetto ad alcune aree del Sud nel Sud
Ma non è questo quello che mi spaventa quello che mi spaventa di fronte al fenomeno delle leghe lo dico agli amici settentrionali che sono di più in prima linea rispetto a questo fenomeno non è l'aggressività delle leghe stress
Ma il fatto che esse talvolta sul piano della cultura politica
Riescano a far breccia nella Democrazia Cristiana per cui i nostri amici anziché contrapporsi ad arrestare questa infiltrazione
L'assecondano dimostrando di fatto in qualche modo che esse possano avere ragione in questa polemica circa contro il centralismo subendo cioè la seduzione una seduzione assai pericolosa
Perché molto spesso corre il rischio di non metterci nella condizione di utilizzarla per cambiare e migliorare la Democrazia Cristiana
Ma potrebbe metterci nella condizione di di utilizzarla per disgregare la Democrazia Cristiana noi contro questa spinta disgregata IVA dobbiamo combattere guai a noi se avendo ritrovato l'unità politica all'interno della DC
Ora dovessimo in qualche modo creare problemi di unità geografica
La parola al professor Giovanni Moro che ringrazio anche lui in modo particolarissimo Giovanni Moro il segretario politico del movimento federativo democratico a te la parola grazie grazie di questo invito nell'attenzione che vorrete dedicare mio devo confessare un certo imbarazzo non è la prima volta che vengo chiamato a parlare dei problemi del dei dei partiti e della forma partito mi era già successo una volta alla conferenza sul partito che Partito Comunista fatto tra il suo congresso di Bologna e il suo congresso di Rimini e anche in quella circostanza confessa il mio imbarazzo perché in fondo tutto quello che io ho cercato di fare nella mia militanza politica è di capire in che modo non si fa un partito e fare una cosa che non sia un partito quindi io credo di essere tutto sommato la persona meno competente
Nella sala sul tema oggetto della discussione e non sono competente non soltanto perché sono un un senza partito sono sempre stato un senza partito
Non soltanto perché dirigo un movimento politico di cittadini che ha scelto di fare politica strategicamente fuori della vita delle pubbliche istituzioni e fuori della logica e del sistema dei partiti
Ma anche perché la mia posizione da questo punto di vista è una posizione di chi forse ha più competenza su uno dei temi all'ordine del giorno nel dibattito politico italiano che il tema del conflitto tra governanti governati
Ed è un tema che naturalmente implica e questo è il mio punto di vista vorrei dire che il mio mestiere quindi non ve ne abbiate a male che si consideri il sistema dei partiti come un unico sistema che come tale si entra in relazione con i cittadini in un tipo di relazione che è caratterizzata in questi anni da una estrema
Conflittualità che dovrebbe preoccupare forse più di quanto non preoccupi chi ha poi l'onere di riflettere sul modo in cui riformare il sistema dei partiti
Dico questo sottolineando che io non no assolutamente una posizione pregiudiziale pregiudizialmente contraria al sistema dei partiti anche se io e tanta gente che appartiene alle più diverse famiglie culturali cattolici democristiani non democristiani laici socialisti comunisti ex comunisti e sempre più cittadini senza tessera che proprio rifiutano questo genere di categorizzazione abbiamo scelto di fare politica in un altro posto e in un altro modo voglio sottolineare che non ho proprio niente contro i partiti devo dire anche che sono sempre stato poco convinto della efficacia delle analisi sulla partitocrazia dal mio punto di vista cioè dal punto di vista di chi si trova a fare politica alle radici dell'erba della democrazia dove la democrazia deve dimostrare la sua capacità di governo della vita sociale quello che si costata più che una onnipotenza dei partiti è più una sindrome da impotenza dei partiti
Cioè dai capacità dei partiti di portare ordine democratico giustizia razionalità equità diritto soprattutto diritto
Nella vita nella vita sociale italiana che questa sindrome da impotenza
Sì colleghi spesso a una volontà di potenza questa è un'altra faccenda ma non incide secondo me su su questa situazione
Dicevo quindi dal mio punto di vista io considero noi consideriamo non certo da ieri il sistema dei partiti come un unico sistema profondamente intrecciato con il sistema statuale
E la crisi di questo sistema credo che vada ricondotta
Su questo pure vorrei mettere l'accento perché in questo ultimo anno c'è stato un dibattito nel mondo politico nel mondo degli intellettuali su questo punto questa crisi io credo che si debba dire che è dovuta al successo che i partiti hanno conseguito
Nel costruire il sistema della democrazia in questo Paese e io credo che questo vada riconosciuto anche per capire i limiti della situazione attuale io credo che noi dobbiamo riconoscere che i partiti sono stati protagonisti a partire dalla Costituente dalla guerra di liberazione di una grande chiamiamola pure rivoluzione democratica il suffragio universale la costruzione dello stato sociale
Tutto questo grande processo di sviluppo economico civile che hanno fatto del nostro Paese è un grande Paese moderno e civile
è stato guidato dai partiti secondo un modello che a me verrebbe voglia di definire il modello del partito liberatore del partito educatore delle masse cioè con l'idea che spettava ai partiti nel loro insieme e soprattutto ai partiti popolari
Il compito di liberare una società che non era in grado di liberarsi da sola
Di colmare gli squilibri di fare giustizia di produrre i valori attorno ai quali la società doveva costruire il proprio sistema di convivenza di educare
I cittadini
Di questo Paese deportare quindi un sistema di valori e cultura civiltà e così via
E credo che questo processo è questo ruolo siano stati talmente positivi
Che adesso abbiamo una situazione nuova in certo senso il successo di questo modello ne ha provocato anche la crisi perché grazie a questa grande rivoluzione democratica noi abbiamo oggi un Paese in cui i cittadini godono di una più alta soggettività hanno più beni più opportunità più informazioni io non so se siamo diventati i più buoni o più cattivi facendo politica credo che si impari
A lasciare da parte le valutazioni prima cercare di capire ma certo abbiamo dei cittadini DiVersi
Da quelli di cinquant'anni fa dei cittadini con un senso più forte della loro identità
Della loro dignità del loro valore dei cittadini che sono più autonomi credo che questa sia la parola chiave da tutte le centrali ufficiali che siano centrali politiche istituzionali accademiche o comunicative
E quello che si potrebbe definire l'emergere delle soggettività sociali
Permettetemi anche di dire così per inciso che qui andrebbe fatta forse sarebbe bene che voi faceste ma tutto il sistema dei partiti facesse una seria riflessione su quanto Aldo Moro andava dicendo alla metà degli anni settanta e all'inizio non era della
Non è un riferimento retorico solo per dire che mi pare di straordinaria attualità una riflessione secondo me poco capita poco colta nella sua serietà e nella sua drammaticità su questo rovesciamento cioè sulla crisi di un sistema dei partiti di fronte a una società che invece di attendere di essere liberata cominciava a liberarsi da sola
Mi faceva riflettere in questi giorni ripensare a un famoso discorso il primo discorso in cui Aldo Moro parlava della terza fase della vita politica italiana fatto nel luglio del mille novecentosettantacinque credo
In cui dice proprio è in atto nella società italiana un processo di liberazione
Che è un moto che avviene in modo indipendente dal modo di essere dei partiti
Ed è destinato a trascinare via molte posizioni non solo la diversità comunista
Ma è destinato a mettere in crisi a spazzare via anche le nostre cioè le vostre posizioni dopo questo si parlava dell'apertura di una terza fase della vita politica italiana che in questo senso secondo me
Può essere interpretata come una fase in cui ha in questione nomine il sistema delle alleanze tra i partiti ma il sistema dei rapporti tra partiti e cittadini
Chiudendo questa parentesi devo dire che il punto che mi pare più importante è questa connessione tra una crisi progressiva della forma partito e delle strutture statuali
E l'emergere di queste soggettività sociali l'emergere di un senso della cittadinanza nuovo
Di una capacità della gente di organizzarsi di attivare sì
Non necessariamente per fare cose buone lo detto prima
Giovanni Bianchi ricordava prima alcuni di questi fenomeni io dico che viene fuori un senso in questo periodo un senso della sovranità dei cittadini più forte di quanto non fosse in passato
Ed è un senso che della sovranità che si scontra con una situazione in cui nel nostro Paese
Malgrado la dichiarazione di sovranità che c'è nella Costituzione malgrado il grande sistema di diritti che nel nostro Paese sono riconosciuti dalle leggi le stesse pubbliche istituzioni che promulga no che hanno promulgato il proclamato questi diritti e ha garantito questa sovranità nel nel nei propri atti poi non hanno più la forza la capacità le informazioni l'intelligenza
Di farsi che questa sovranità sia effettiva quotidiana io dico una sovranità pratica
E che questi diritti siano effettivamente garantiti alla maggioranza della popolazione poi si può parlare che in questo Paese ci sono pochi doveri d'accordo però
Qui c'è il problema soprattutto e prima di ogni altra cosa che viene garantito teoricamente un sistema di diritti
Che invece non si ha la capacità e la forza di tutelare effettivamente io leggo in questa chiave il risultato del referendum
Sulle preferenze che il nostro movimento ha sostenuto pur non avendo nulla naturalmente né da perdere né da guadagnare cioè lo leggo come il segnale di un conflitto forte appunto
Tra governanti e governati
Un segnale di qualcosa di più complicato di più grave che potrebbe venire un segnale che mi pare che sia stato poco raccolto dal sistema dei partiti e che sia stato con una certa leggerezza riassorbito
Come se niente fosse stato come se ventisette milioni di persone
Malgrado tutte le previsioni incontrario che venivano fatte dai sostenitori del no
La i sostenitori del sì e dai sostenitori delle gite al mare siano andati a votare e abbiano votato in quel modo
Io non sono un catastrofista però credo che vada preso più sul serio quel segnale vada messo al centro della vita politica il rischio altrimenti
Credo che in questi giorni questo riferimento sia più comprensibile che in altri momenti il rischio è che arrivi anche da noi un ottantanove
Non sarà un ottantanove contro il partito unico che si è fatto sparato ma sarà un ottantanove occidentale contro un sistema di partiti
Che agiscono dal punto di vista del cittadino governato come un unico soggetto totalmente identificato con le strutture statuali
Credo che sia interesse di tutti evitare questo rischio interesse dei partiti l'interesse dei cittadini che fanno politica
Fuori dei partiti del sistema delle istituzioni perché non è potrebbe venire niente di buono da un ottantanove occidentale
Credo che però per evitare questo rischio si debbano fare alcune cose urgentemente
Una è sicuramente la riforma del sistema elettorale
E su questo è già stato detto e su questo stanno sta per partire una raccolta di firme per altri referendum che riguardano il sistema elettorale del Senato e della Camera di fronte devo dirlo alla inerzia del del dei partiti su questo tema che poi sia giustificata o meno i cittadini hanno diritto di non ritenerla giustificata
E hanno diritto ad avere un altro punto di vista che sicuramente passa per un'autoriforma o uno sforzo di autoriforma dei singoli partiti che io auspico naturalmente che guardo con interesse salvo a verificarne poi i risultati ma che credo che prima di ogni altra cosa passi
Per la presa d'atto che è finito in modo definitivo conclusivo
Perché non ce n'è più bisogno perché non è più nella storia il monopolio che i partiti hanno detenuto sulla politica in Italia in questi decenni
Credo che tutte le esperienze di cittadinanza attiva che siano volontariato associazionismo forme di autorganizzazione le più varie belle oppone che siano debbano essere riconosciute presi sul serio non riconosciute formalmente non non è questo il problema ma prese sul serio come quel tanto di politica e di potere politico che il sistema dei partiti non esercita più non potrà mai più secondo me esercitare e che è necessario invece che esercitano che esercitino i cittadini come tali senza altra particolare legittimazione perché e che questo è necessario perché risolve uno dei grandi problemi della vita del nostro paese della vita democratica del nostro Paese che è quello di come fare
Lo dicevo prima arrendere tutelabili effettivamente quotidianamente per la maggioranza delle persone quei diritti che vengono proclamati nelle leggi e che le pubbliche istituzioni non hanno più la forza o il potere di garantire effettivamente credo che questo passaggio sia necessario se vogliamo evitare che poi questa autoriforma accada nella autoreferenzialità per cui voi
Parliate facciate premiate iniziative del PAI non incidono minimamente nel rapporto tra partiti e cittadini
E per far sì che si attui effettivamente quel dettato della Costituzione
Che dice sostanzialmente è già stato ricordato mi pare dall'onorevole cui all'inizio l'articolo quarantanove della Costituzione che dice sostanzialmente che i cittadini sono i padroni di casa
Di questo Paese
E non sono gli ospiti
Dei partiti delle istituzioni o sono una variabile dipendente nell'organizzazione dei servizi è nelle funzioni che lo Stato e la pubblica amministrazione svolgono è vero che su tutto questo si son fatti passi avanti ci sono leggi come la centoquarantadue la duecentoquarantuno eccetera ma qui c'è un problema di attuazione di queste leggi perché quando si regge incerti statuti delle autonomie locali
Che il difensore civico eletto dal consiglio comunale e poi si sa che il frutto di una ulteriore lottizzazione
O quando si legge che i cittadini possono interloquire con l'Amministrazione solo se hanno uno statuto delle depositato dal notaio esistono da più di tre anni hanno i bilanci in attivo mandano l'elenco dei soci con i dati anagrafici e hanno uno statuto sicuramente democratico questo vuol dire chiudere anziché aprire le possibilità di interazione tra la cittadinanza attiva il mondo dei partiti
Queste erano le cose che io volevo dire per sottolineare una volontà di dialogo di collaborazione di un movimento libero quale il nostro ma proprio perché è libero non vincolato
No nessun genere di così di di retropensiero e che si occupa di un tema che voi dovreste guardare secondo me con più attenzione quale quello della tutela dei diritti dei cittadini e che sta facendo uno sforzo per capire oltre ai partiti in che modo i cittadini possano organizzarsi in un modo tale che possano essere chiamati ad assumere responsabilità io dico responsabilità di governo
Sul futuro del nostro paese della nostra democrazia che sono ormai indispensabili se vogliamo che dopo la caduta delle ideologie del dei sistemi di appartenenza tradizionale la democrazia sia ancora per il futuro
Un principio di identità di appartenenza e di unità del popolo italiano questo lo può essere soltanto se noi facciamo della democrazia una cosa che sia legata alla esistenza
Delle persone dei cittadini
Io dico che sia legata alla effettiva tutela dei diritti e cioè alla a una pratica quotidiana di quella sovranità la Costituzione riconosce che è il bene più prezioso credo che noi abbiamo ereditato grazie
Non entriamo
Ringraziamo molto Giovanni Moro adesso la parola Ambria Paolo Svevo
Cari amici molto brevemente io vorrei ricordare che la tavola rotonda di quest'oggi
Va vista in collegamento con quello che è avvenuto questa mattina comedoni abbiamo chiesto sin dall'inizio a coloro che erano responsabili delle organizzazioni di questa conferenza
Che non vedevamo separato il discorso organizzativo dal discorso dei valori e quindi anche la riflessione che le dobbiamo fare sulla forma partito
Non può prescindere dalla discussione che oggi è avvenuto nella tavola rotonda di questa mattina dove è stato rivisitato che sono se è stata di rivisitato il patrimonio culturale della Democrazia Cristiana
E dove è uscito sono usciti alcuni indicazioni che mi sembrano che siano estremamente interessanti anche per determinare poi la forma partito quanto meno per individuare quelle che possono essere i cambiamenti che noi dobbiamo chiedere ricordo solo alcuno il primo noi non abbiamo mai agito all'interno di questa società come chi avendo un modello precostituito cercava di ingabbiare in questo modello i cambiamenti e i processi di queste società
L'avviamento di un processo che via via ha modificato veramente la Società italiana in questi anni e questo non è cosa da poco non è cosa da poco perché influisce anche sulla modo di far politica e influisce anche sul modo dell'organizzazione del consenso
Una seconda indicazione che veniva mi pare d'andare andare ad Andrea era che in fin dei conti proprio attraverso questa concezione della politica mestiere arrivate ad alcune scelte di fondo
Si parlava della politica internazionale della politica di coalizione della politica del mix tra il pubblico e il privato
Non già come presupposti ideologici in modo immutabili
Ma come il venire incontro a quei cambiamenti che via via la Società poneva e che attraverso i nostri valori davano come risposta politica alcune indicazioni che Orlando individuiamo come indicazioni vincenti sul quale penso noi dovremmo attivare certamente una attenzione particolare neanche
Una confronto diretto con i cambiamenti che stanno stiamo vivendo certamente nulla una discontinuità totale
Il terzo momento che mi è sembrato importante questa mattina è l'osservazione di Rosi Bindi quando ha detto bella come posso dire della titubanza della fatidica anch'
De democratici del tetto e tutti i democratici ad assumere in dopo quelle che sono anche le pratiche della democrazia
Pensiamo al conflitto pensiamo lo stesso concetto di giustizia compensiamo ai rapporti internazionali e alla pace
Ed è proprio in questa lezione in questo patrimonio generale che è stato così per ribadito questa mattina
Che a mio avviso noi dobbiamo
Dobbiamo puntare i tutto il discorso che qui in queste tavola rotonda
Vogliamo portare avanti della forma partito cioè non ci possono essere due momenti io mi auguro che anche nella Conferenza nazionale questi momenti siano momenti che si collegano strettamente tra di loro
Ma io vorrei soffermarmi un momento end direi che mi facilita in questo compito l'intervento di Giovanni Moro che mi ha preceduto proprio sulla difficoltà che i partiti stanno vivendo rispetta questo cambiamento della società
Ora non c'è dubbio che dove abbiamo vissuto un periodo in cui i gli interessi erano rappresentati in modo generale
Da grandi organizzazioni
Da poche organizzazioni che nel nostro Paese organizzavano il consenso degli interessi le organizzazioni sindacali alcune organizzazioni dell'agricoltura dell'industria degli stessi le stesse organizzazioni de che facevano capo ai partiti
Da sessantottino avanti noi abbiamo avuto invece l'esplodere di una società di anche alla alla cambiamento che hanno indotto i partiti in questo hanno fatto scuola democrazia
La società è cresciuta interessi si sono diversificati ne abbiamo poco abbiamo avuto mille cento cento mille momenti di interessi diversificati ma anche di soggettività che si sono cresciuti e si sono accreditati in modo completamente autonomo io voglio dire che se da una parte e quindi noi come forma partito siamo in crisi
Perché non siamo in grado più di dare una risposta e vedremo poi perché a questi interessi che sono cresciuti certamente dobbiamo dire che la moltiplicazione di questi interessi
E la soggettività di questi l'autonomia chiesti pretendono sono un fattore di grossa crescita democratica del nostro Paese io vorrei che lei partissimo da questo dato
Altrimenti ma voi continuiamo a parlare di una crisi di questa società e anche di crisi dalla forma del del nostro partito
Senza capire che questa crisi è anche crisi di una forte crescita che noi abbiamo aumentato e quindi che dalla dalla capacità che noi avremo di cogliere di rispettare questa crescita ne sapremo anche individuare quelli che sono i meccanismi giusti di autoriforma del partito e allora e se mi consentite la crescita di questi interessi significa che sono vinti interessi che vivono all'interno della società perché sono tutti legittimi quelli che sono legittimi naturalmente tutti legittimi tutti e tutti valevoli di una loro anche rappresentanza all'interno della società però ci deve essere un momento e qui è la crisi se volete della modernità e della complessità c'è non è stato un momento di sintesi politica
Attraverso la quale questi gli interessi vengono non dico mediati ma almeno venga dato a questi interessi una priorità e si faccia quello che giustamente la Bindi
Ha da ha detto come opera grandiosa della democrazia in questi in questi anni dalla Democrazia cristiana cioè prendere gli interessi forti
E piegarle invece all'interesse generale o se volete a soddisfacimento degli interessi dei più piccoli
No descrizione che prima faceva Giovanni Moro su cui concordo perché anche io ritengo che in questa ultima fase e la nostra legislazione lo ricordava prima pianti lo assegnato nel momento in cui io sto legiferando sull'associazionismo nel momento in cui sto legiferando
Sul volontariato io ho badato non legittimo queste e soggettività che sono già di già di per se stesse legittimate però accerto da un forte riconoscimento della loro crescita e nel momento in cui dopo un forte riconoscimento dico che alla pari
Dialogando con me fanno politica con me interpretano gli interessi e i bisogni della gente ma mentre mi rendo conto di questa complessità quindi dal fatto che io debba fare i conti con tutti con tutta questa crescita e io debbo anche rivendicare che non posso in modo direi quasi Cassetti Coop dire che queste espressioni sono tutte uguali perché all'interno di questi interessi esistano anche interessi forti o interessi che non hanno costoro scusate il bisticcio
Nessun interesse ad avere nessuna regola
Ho interessi che non hanno nessun interesse
Ad accrescere una mediazione politica perché è la loro forza consente a loro di determinare ad esempio che so io la nostra politica economica la nostra politica dell'informazione la nostra politica non so
Del della crescita di questa società
Ecco allora che quindi a mio avviso si riscopre l'attualità di un partito che certamente non deve essere quello che noi abbiamo in questo momento perché è emesso ieri continua interrelazione con questi nuovi soggetti
Ma certamente come ricordava bianchi prima se noi prima eravamo preoccupati di uno onnipotenza della politica oggi in queste situazioni siamo preoccupati invece di una di una incapacità della politica di fare il proprio mestiere ed è l'incapacità della politica talora di determinare una serie non solo di priorità ma di determinare quali sono i diritti e i doveri e quali sono le regole di convivenza civile che devono dove chiedevano governarci in questo periodo
Certo lo si deve fare vengo subito delle conclusioni lo si deve fare dicendo molto chiaramente che non tutta la politica oggi è fatta in ebbene
Ebbene passa attraverso attraverso i partiti
Giovanni Moro lo ricordava la società civile è cresciuta e la società civile i gruppi di cittadini l'associazionismo e il volontariato esprimono domande politiche che sono domande politiche che non hanno bisogno
Di mediazione alcuna e che devono essere recepite dalla classe politica e allora io vedrei questo naturalmente chiede la trasformazione della nostra organizzazione
Chiede la trasformazione se mi consentite di un partito che anziché essere monolitico diventa quella che noi donne chiamiamo
Con una in una forma che a me sembra bello una specie di rette che non ha niente a che vedere con la Rete di Orlando
Ma direi che nel senso di una diffusione no di una diffusione di questi interessi di questi poteri e però abbiamo anche dei momenti di sintesi politica che noi possiamo trovare sia dei partiti riformati sia nei modelli istituzionali e nella frantumazione se mi consentite dà il consenso ancora una riferimento dato che siamo in Lombardia e siamo dall'altra parte della sponda
Che ha dato origine al movimento al movimento delle leghe lombardi una considerazione
Io non ho il tempo di fare un'analisi ci sarà una tavola rotonda apposita sulle disturbo e su che cosa rappresenti rappresenta il leghismo all'interno del nostro Paese
Diciamo subito però facciamo subito una considerazione io credo Pessotto in non so se il leghismo sta portando avanti una cultura ecco mi preoccuperebbe perché allora vuol dire che davvero nel si stanno si stanno perdendo proprio i valori di fondo della nostra società
Io ho però l'impressione che certamente questi movimenti ci indicano e l'indicono fortemente una paura e poi una paura Noemi non siamo stati più ingrato
In questi tempi come siamo stati ingrato invece dei tempi precedenti di assumere la sperare sa delle persone
E anche di portare avanti
Quel benessere che finora abbiamo garantito ma il quale forse non sappiamo più dare una finalità che è anche una finalità di bene comune e di interesse più generale e in questa paura che forse noi dovremmo dovremmo sconfiggere ed è poi allora che passa non tanto la divisione tra una democrazia del Nord democrazia del sud
Ma invece l'interrogarci insieme su Wael che solo i momenti e quelli che sono i meccanismi più opportuni per arrivare a rispondere in modo più compiuto a questa a questa domanda che in fondo una domanda di speranza facendo anche l'autocritica perché quando ci dicono che noi talora sia dodici siamo meno di rette almeno ad un contatto meno diretto con il nostro elettorato
Questo qualche volta cito riprovano i nostri amici del sud dicono fosse anche una cosa vera però se noi dobbiamo farci carico di questo loro devono farsi carico che la società che sta davanti a noi non è la società così Diretta immediata tra loro il cittadino tra loro il consenso ma è una società di quel tipo che diceva prima Giovanni Moro
Frantumata complessa ricca di soggettività e quindi qualche volta anche la nostra capacità di mediazione con questa società può essere più difficile e in questa difficoltà fosse stato anche la caduta di alcuni nostri consensi così come da riconoscere di questa nostra incapacità io penso che dovrà venire da voi
La la la volontà di re
Operare quel consensi che sono consensi fondamentali per la Democrazia Cristiana grazie
Grazie Paola la protesto per l'ultimo intervento prima di brevissime conclusione che tre euro all'onorevole Giovanni Maria
Ma
Se io avesse letto al mio cuore mi limiterei a proporre un'onorificenza tra chi di voi è qui dall'inizio perché mi sembra sia un errore camminare
Grazie siamo stati abituati a non dar retta al cuore e quindi
Dirò qualcos'altro so che il tempo è poco io non mi fido di me stesso e sono grato asterrò semi e chiamerà se con grande determinazione senza pietà
Io credo che il dibattito che stiamo svolgendo quello che mi auguro ci precederà prima della conferenza perché ha detto bene Giovanni Bianchi non avrebbe senso farne soltanto un'occasione di passerella qualcuno di noi ma avrebbe invece senso portare in una sede unica il maturato il Nunzio che riflettuto in periferia
In molte opportunità ecco io credo che questo dibattito abbia come sfondo quella che chiamiamo la crisi dei partiti è una banalità quella che ho detto è stato più volte ricordato mi serve però questo richiamo per fare una prima affermazione che mi auguro vi appaia un po'meno banale
E la crisi dei partiti non è soltanto della democrazia cristiana e non è soltanto vendita perché questa sottolineatura perché se no non abbiamo la di fronte a noi la complessità del problema diciamo tentate di dare ricette false di va dove invece il problema straordinariamente difficile
Solo nostro provincialismo al fatto che non sappiamo le lingue quel pizzico di presunzione che ci vuole sempre
Al centro di tutto fossero ben le crisi e ci impedisce di essere un po'più attenti a ciò che succede attorno hanno
Ma quale l'origine di questa crisi che non è solo della democrazia cristiana che non è solo dell'Italia e aggiungo adesso che non è di oggi perché a mio giudizio ha radici lontanissime
Io credo che se mi consentite un'affermazione un po'rozza
L'origine della crisi dei partiti o meglio della disaffezione che la gente manifesta nei confronti dei partiti sta nel fatto che li ritiene un manipolo di persone che si occupa solo dei fatti i popoli del mondo infatti di tutto
Per il partito unico no no no non c'è ad applaudirlo etnica Claudia insomma
La stragrande maggioranza della gente non solo i leghisti
Considera coloro che fanno politica come delle persone incapaci AN qualche volta di Terni
Ora il dato non è vero
Il dato è però purtroppo generalizzato anche se poi una grandissima parte di quelli che la pensano così in realtà al momento del voto sceglie ancora i partiti tradizionali perché tutto sommato
Sente intimamente anche se magari non l'opzionalità che la politica è necessaria che qualcuno la deve fare applica la logica del meno peggio e sceglie scende fortunatamente
Anche molti secondo le nostre indicazioni
Ora
Che fare di fronte
Ad una situazione di questo genere
Io sono stato anche personalmente
Molto vicino sotto il profilo amicale ma anche sotto quello intellettuale a Roberto Ruffilli
E posso dare testimonianza degli sforzi che lui per primo ma molti di noi fecero qualche anno fa
Sul tema riportiamo il cittadino al centro del sistema cioè diamo quegli spazi al cittadino che lo rendano protagonista e quindi lo affezioni mobili Nuovo a Napoli
Io pongo qui un dubbio che ho maturato in questi anni
Mondo brevemente per proporlo come una convinzione fondata ma come un qualche cosa su cui rifletto
Io sto maturando la paura che la gente non abbia nessuna voglia di partecipare soprattutto sui temi insieme
Che abbia piuttosto la voglia di delegare e che sarebbe disposta a delegare chiunque basta che gli garantisca che le cose che vado interessano funzioni
Perché lo pongo come spunto di riflessione perché se così fosse e noi dovremmo adeguare la nostra azione ad una realtà di questo genere
Che vuol dire far crescere invece la voglia di partecipare che resta un valore assoluto ma comunque non dava per scontata
Col rischio dandola per scontata
Di trovarsi poi ad abbiamo offerto gli strumenti di una partecipazione che non è richiesta da nessuno
Di avere in qualche misura pensato di risolvere i problemi con una qualche iniziativa e trovarsi gli stessi problemi che sta forse anche aggravante
Che possiamo fare di fronte anche al caso peggiore quello che dicevo paventato mi consentirete sì
Non argomento niente affermo affidate riporta che che le cose che dico siano in qualche modo più ragionate di quel piatta
Che fare
L'ho detto prima dobbiamo fare in modo che siamo classe dirigente dobbiamo
Volgere Norton ruolo e dobbiamo fare in modo che questa voglia di partecipare cresca che la consapevolezza della politica cresca che la gente soprattutto capisca
Che non celato essi sappia interpretasse che non ce l'ha con la politica e tanto e nemmeno a quei partiti ce l'ha con chi fa male la politica ce l'ha con quei partiti che non fanno bene il proprio mestiere ed è anche giusto che sia così
Ma questo è un processo molto difficile da mettere
Date un fortificare in una situazione calato di difficoltà spessa di dialogo la gente non ha voglia di starti a sentire con l'eroismo
Di occulti di noi oggi
Io credo allora che dobbiamo una doppia risposta quella che ho detto è anche una risposta
Come dire capace di convincere che invece non è vero che siamo una banda di disonesti incapace
Che siamo persone che fanno con buona volontà onestà impegno a intermittenza il loro mestiere
In una parola se la gente ci disprezza immaginando che non pensiamo ai problemi loro ma trova gli affaracci nostri e proviamo a spiegare che sappiamo risolvere i problemi noi che lavoriamo con impegno e Costanza profana
Se qualche volta parlo a me spesso magari a qualche
Mio collega
E quando sentiamo chi si lamenta del fatto che la sanità non funzionò Now l'economia non va bene o questo quest'altro invece di dargli ragione spiegando anche le altre cose che non funzionano per le quali non non si è ancora cuoco
Perché ci sentiamo così di rendersi allo amico perché pensiamo di catturare il suo voto perché mettendoci uguali a lui immaginiamo di alcune vere la sua fiducia ecco se invece di fare così spiegarsi mo'che ahimè è vero che la sanità in molte parti del nostro Paese non funzioni ma stiamo facendo qualcosa perché migliore abbiamo delle idee in testa su come e renderla più efficiente beh probabilmente e ci guadagneremmo quel rispetto e di nuovo allora connesso quella fiducia
Il sì ma ma cosa che mi mi
Personalmente anche mi tocca molto è che noi abbiamo tutti
Tutte le possibilità tutte le potenzialità per fare così perché ne intende avviare
Io
Utilizzato tre anni della mia vita recente senza impegno di governo di fatto senza
Impegni istituzionali andando in giro a ascoltare la gente ovviamente anche a sollecitare in sostanza cercar di capire quali erano i problemi ai quali erano le soluzioni
Io ne ho trovate moltissime di soluzione dei problemi problemi anche evidentemente abbiamo riassunto un po'il lavoro di questo lavoro di questo periodo in un modesto contributo
Esplicitamente rivolto alla Conferenza nazionale chi sa che mai qualcuno abbia la ventura dimezzarlo ma
Fidatevi però un attimo sul contenuto si è cercato di spiegare che eravamo in grado di comprendere come si era trasformata questa società quali problemi alcuni vecchi altri nuovi oggi si pongono e quali soluzioni propone insieme
Ce n'è tante risposte alcune più sicure altre ovviamente un pochettino
Più incerte ancora da approfondire da confrontare ma tante risposta
Ora
Perché la difficoltà di esse
Per quello che ci riguarda perché poi il fatto che la crisi sia Comune sia addirittura internazionale non è che ci Consoli più di tanto cita solo ripeto una dimensione della complessità dei problemi ma dobbiamo pensare alla democrazia che il piano al nostro ruolo
E perché tanta difficoltà se sappiamo cosa dobbiamo fare nel fare
E qui io sono convinto come molti di coloro che anche oggi sono intervenuti che la forma partito meglio il modo d'essere del partito ossia molto responsabile delle nostre difficoltà
è che alla base di questo modo desse
Non dico Jommelli pubblico e molti che se ne sono occupate anche compassione se è a mio giudizio un dato di fondo che è emerso sia pure con parole diverse tra loro intervento con il quale dobbiamo
Con grande lucidità e persino come dire
Molto coraggio fa ricco
I partiti dovrebbero esprimere una classe dirigente legittimata dalla base dei partiti Mertens no è alta e che nella maggioranza dei casi è la classe dirigente che legittima la propria base
E così non no non è che checché ma attento guizzi deporre nel più grave o meglio è più difficile di quello che possiamo immaginare io non commento l'uno o l'altra proposta
Quando grazie alla alla buona
Simpatia di tanti amici molti dei quali sono qua io sono andato a svernare al Parlamento europeo
O colto quell'occasione di quel periodo un anno e mezzo è stato anche molto lungo di straordinario interesse tra l'altro per guardarli un po'attorno a vedere un po'cosa capitava insomma
Posso affermare che ahimè parlo dell'Europa dell'Europa comunitaria è dappertutto così
Ed ha potuto così in ogni Paese i partiti nell'Europa sonno nella condizione che ho descritto nella quale in gran parte non certo sempre non certo in tutte le situazioni eh la dirigenza che legittimano a base le novizie
Per cui la cooptazione è in fondo come dire il metodo naturale in una situazione di questo genere anzi
Il fatto che in una situazione di questo genere di questo Paese grazie soprattutto alla Democrazia cristiana sia stato tutto sommato ben governato
Appena mezzo miracolo perché poteva accadere di tutto con un meccanismo invertito quale quello
Io racconta
Londra
Sì così fossero però ovviamente null'altro che come una provocazione
Se così fosse partiamo di qui per per ragionare probabilmente per fare molte cose e molte sono state dette anch'io
Sul piano della che fare all'interno del partito ho raccolto una serie di implicazioni secondo me tutte significative tutti importanti temo nessuna risolutiva
Ma in tutto con una
Convinzione
Vedete io
Sono molto consapevole dell'importanza della storia
E sono molto sconcertato quando assisto a che si litiga sulla nostra storia passata
Ma sono soprattutto molto più appassionato alla costruzione della storia futura
E allora
L'urgenza di una di un rilancio del partito si chiami rinnovamento Forlani aveva parlato di un'altra cosa che adesso non mi ricordo più manda andava bene lo stesso tanto voleva dire la stessa cosa
Non ci viene tanto se guardiamo alla storia da costruire a mio giudizio dalla paura perché la gente non ci supporti più o che si venga meno il consenso
Se mi passate una battuta io temo che il consenso ci sia ancora espresso in forme importanti
Con grande soddisfazione ma col rischio di farsi dimenticare le nostre responsabilità immaginando che esse de sì concluderanno nella registrazione
Di un risultato eletto secondo me la nostra responsabilità è diverso e chiudo scusandomi per sono andato all'età adulta
Allora del Profeta e ben più grande di quella Chezzi appare minacciata sotto il profilo elettorale
Noi stiamo vivendo un mondo straordinaria trasformazione stanno procedendo delle cose incredibili del tutto il giorno
Al di là di di comunque quello che succede un dato mi sembra per noi di straordinaria importanza
Sì dobbiamo accorgerci stiamo credo e spero accorgendo che l'ispirazione cristiana del fare politica è oggi la più moderna che c'è sulla piazza
Quella cosa che qualcheduno voleva seppellire da chissà quanto tempo si rivela oggi è la più moderna grezze sulla piazza perché
E perché
Altre
Tradizioni politiche di tutto vi aspetto quella liberale poi nella sua versione socialdemocratica tutte quelle che in
Che fondano dell'oca Vizzino una cosa così importante come la carta dei diritti dell'uomo la rivoluzione francese metteteci voi tutto quello che volete
Ecco tutte queste segnano lo accorda
Si dimostrano incapaci di rispondere ai problemi veri e nuovi permesso certa avanzate piogge
Resta quell'ispirazione cristiana quel di più quel quella cosa che non è naturale come accusate di qualche tempo Facci si ricordava quella cosa che non è naturale l'amore in la mamma il prossimo tuo come te stesso che che è di più
Rispetto alla rispetta lo rispetto alla all'abito come tuo obiettivo
E tutto questo ha anche una sua traduzione concludo davvero in una constatazione io faccio spesso ma l'opportunità è troppo ghiotta per non ripeterli anche qua
Io credo che il il pericolo vero della crisi comunista
Non stia tanto in quello che può succedere in Russia o negli altri paesi negli equilibri del mondo nel negli aspetti economici tutte cose che bene o male poi alla fine aggiustiamo
Il pericolo vero sta nel fatto che in tanti cuori che avevano aderito a quella ideologia comune
E animo sincero in buona fede sperando per quella strada di
Costruire più giustizia e più eguaglianza ecco che in quei cuori si frantumi la speranza
E questo io credo sarebbe una perdita in manette a tutti tra l'altro di recuperare
Allora credo tocchi a noi
Spiegare che era la strada scelta quella sbagliata non l'obiettivo che che la speranza ha ben ragione ancora prima di tenersi piena che siamo anzi
In grado di indicare o di suggerire timidamente e sommessamente come volete una strada più giusto
Ecco questa è a me pare la nostra grande responsabilità sulla quale fondare rinnovamento del partito e sarebbe veramente imperdonabile a quel punto
Non pagato né da un voto in più ne dà un voto in meno sarebbe imperdonabile a questo punto se pernotta pigrizia di capacità caldissimo questo obiettivo grazie
Grazie a molti anni di gloria
E adesso soltanto cinque minuti garantiscono di non conclusioni ma cenni di conclusione
Da un lato perché avverto la difficoltà
Ammesso che dove si fa questo non devo far questo come dirò di concludere un dibattito così vasto e articolato perché quando Luigi Granelli parlava di del MOF interventi mi mi veniva in mente che abbiamo fatto un dibatto del nord perché credo che a Napoli Nestore l'ha fatto a tavola rotonda con tredici partecipanti il che però significa che vi è una grande ricchezza di interventi e di elementi su cui riflettere
A questo devo dire che per una probità coincidenza circostanza non sono mai stati tutti insieme ridotta saltavano quindi il tredici è rimasto così
Categorie astratte
Questo però non cambia le cose voglio dire perché conclusioni non venne in questo dibattito
Che chiamato non a caso nel programma verso la Conferenza nazionale
E cioè tutto ciò che viene qui detto come è stato detto sia questa mattina sia questo pomeriggio sia domani
E Espresso perché venga metabolizzato dal partire perché si aggiunga a ciò che in questi mesi e nel mese prossimo deve essere oggetto di riflessione e processo di riflessione problematica mente
Elaborato per arrivare alla Conferenza nazionale in maniera più matura e più definita rispetto ai problemi che questa dovrà affrontare a metà di novembre
Io sono grato a
Paola Svevo che ha sottolineato il collegamento
Tra il dibatto di questa mattina e poi questo pomeriggio in realtà si è voluto fare un itinerario di riflessione
E sono legati l'un l'altro diceva poc'anzi Gianni Goria
Che l'ispirazione cristiana si manifesta come base culturale in quella stagione la più moderna esattamente questo che abbiamo voluto fare su questa considerazione cioè la democrazia cristiana sta riflettendo su cosa ha fatto in questi decenni nel tradurre questa ispirazione e sta riflettendo di conseguenza anche su come deve adeguarsi stessa per esse oggi e nell'avvenire
Adeguata nei tempi cambiati nelle mutate condizioni come forma del suo esistere come forma partito della Democrazia Cristiana per tradurre
Queste ispirazioni queste indicazioni nell'azione politica Manila e più congrua più opportuno
Ora questo significa avere compiuto credo
E questo di questo va dato atto nato
In qualche modo un atto di coraggio un grande partito che da oltre quarant'anni guida questo Paese insieme ad altri ma in maniera delle onde in maniera certamente protagonista che ha una buona salute elettorale che ciononostante intendere di s'intende discutere se stessi
Avvertendo che c'è un problema
Che come diceva Giovanni Moro complessivo e stima dei partiti ma che era anche un problema proprio suo della democrazia cristiana e un partito che compie un atto di coraggio che compie anche col di un atto di libertà intellettuale
Sottoponendo se stessa discussione
Sottoponendo il suo modo d'interpretare politicamente le sue ispirazione informò di essere spesso con tutte le consenso organizzative ad una riflessione che vuole essere Franca profonda anche in qualche caso sarà necessario brutale sul suo modo di essere
E questo significa è diceva bene Gerardo Bianco che non è la Conferenza nazionale un avvenimento un evento di carattere organizzativo non si tratta di un problema di efficienza che abbiamo esaminato
è un evento politico
Cioè una riflessione che volle sette poi tradotto operativamente o sul modo di essere appunto del nostro partito
Il che vuol dire
Naturalmente e quello che si sta cercando di fare
E che si farà ulteriormente in questo mese e mezzo che manca la cui in questi due mesi che mancano a conferenze
Significa mobilitare chiedere Conde aiuto sostegno indicazioni e lavorazione alla intellighenzia come Gerardo laica la chiamata del nostro entroterra significa
Commentare approfondire come dalla seminario sulle aree smuove si è iniziato a fare
E l'insegnamento del magistrato Ciad la Chiesa perché questo serva anche a capire che cosa dobbiamo fare di conseguenza come dobbiamo essere con le parti
Significa
In realtà
Capire che c'è
Però e io riprendo con molta convinzione quanto detto Luigi Granelli un bisogno di riflessione culturale del partito non episodica
Odia immaginare che abbiamo bisogno una tantum di una cura di riflessione da fare in questa conferenza nazionale
Nella seconda tappa che programmata e c'è una ditta una conferenza programmatica sulla linea politica e la Democrazia Cristiana d'acqua da alcuni mesi ma abbiamo bisogno di una costanza di riflessione culturale il nostro partito compiuti da questo vuol dire e in questo per la verità si sta lavorando in maniera anche abbastanza attenta dal Dipartimento cultura e da quello formazione perché vi sia non un carattere episodico ma una ripresa di attività costante degli flessione culturale della democrazia cristiana
Credo che significhi anche dire
E qui vorrei
Sottolineare una così una problematicità su un'affermazione fatta da Francesco D'Onofrio che il nostro partito non ha non coglie mai avuto una vocazione a modellarsi sul partito leninista
Possiamo tutti dire per la verità su nostra Corigliano esperienza
Che se mai lo dimostro partito oggi come in passato ciascuno ha fatto quel che ha voluto magari anche troppo qualche volta quando il segretario del partito sottolinea in più di un'occasione che in realtà semmai c'è una
Ha un difetto
Di guida e di indica di gestione nella di omogeneità di comportamenti
Che tante volte avvertiamo nelle varie realtà provinciali non come fatto di libertà ma come fatto di disarticolazione credo che tutto sia morta dire tutto a tutto pensiamo tranne che avremmo della città ad un partito sul partito leninista
C'è ancora da parlare da vedere in realtà alla conferenza dei punti su cui si tradurrà concretamente la riflessione separato il tesseramento io credo che e quello sarà oggetto di discussione non dobbiamo conclude dal tono devo farlo io occorra vedere in che modo si spezza questa condizione
Per cui la fonte del potere ciò che lo legittima nel partito e un contesto tesseramento su cui tutti quanti continuamente esprimiamo sfiducia
E su cui non soltanto al necessario
Operare interventi per meccanismi che ne garantisco il più possibile la genuinità
Ma è necessario intervento al mio viso più radicale spezzando me
Spezzando questa condizione per un certo periodo almeno riducendo di molto il piano del tesseramento riguardo alla formazione degli organi è vero diceva già ormeggiato bianco c'è il problema del seme lettone del partito
Perché questo a suo avviso spezzerebbe il regime correntizio ma è anche vero che questo si basa pur sempre su un tesseramento comincerà Granelli fortemente
Deteriorato sia la credo occorra qualche atto di coraggio alla conferenza ma ripetono di coccole praticamente proprio discussione decisioni di coraggio anche dei rapporti scritti e letti per togliere questa tentazione
Cresciuta nel corso del tempo nella corsa al tesseramento c'è un problema ulteriore chi è stato avanzato in tante circostanze in questi termini questo periodo che quello del partito regionalizzato
Che io credo sia abbastanza semplice accusa andrà tradotta la semplicità voi in scelte perenne precise definite
Del senso della regionalizzazione e questo mi pare abbia ben par detto Fracanzani anche nei giorni secondo è stimata esposte con ripetizione che ha fatta
E cioè una trasferimento di competenze alla d'ambito regionale come elemento che renda più solidale più unito il partito non disarticolato anche questo è un argomento che la Conferenza approfondirà sicuramente
Io credo però che al di là di questo al di là del tesseramento degli stemmi elettorale al di là della regionalizzazione al di là del proprio del rapporto prescritte da eletti
Al di là del modo in cui si se le sceglie la dirigenza gradi ci colloca nelle istituzioni c'è un problema di costume te quello che
Logica nelle richiamato quando la questione morale
Credo che sia interessante la sfida del codice di comportamento per la verità io ho l'impressione che basterebbe tradurre i codici di comportamento I dieci comandamenti
Particolarmente quei due che dicono rubare un dire falsa testimonianza cioè USA comporta che parla secondo verità e comporta di con grande con grande con grande correttezza basterebbe tradurre queste
Io credo che naturalmente
Poi i massimi le le massime indicazioni vanno tradotte in definizioni più operative ma questo è un problema che sovrasta perché gli attraversa tutti quelli che riguarda il modesto nel partito e cioè potremmo disegnava la conferenza un magnifico scenario di forma partito ma se il vento non dico blocchiamo in maniera sempre più consapevole un sano costume democratico
Conforme realmente allitterazioni che proponiamo difficilmente avremmo dato poi un'anima alla forma partito che definiamo
Credo che sia importante allora in questi due mesi riflettere molto ha ragione Giovanni Bianchi dirle che ringraziamo per la disponibilità che ha manifestato nel sottolineare l'importanza dalla preparazione alla conferenza nella conferenza non dico che dalla conferenza uscirà ciò che rientra no uscirà tanto più quanto più vi entrerà un'elaborazione matura un'adeguata riflessione preventiva sui temi che la conferenza deve esaminare su cui deve decidere anche quella perché no pare un tema di discussione pilotato da Andrea della regolamentazione i partiti che anch'esso è un problema
Che abbiamo per noi e per gli altri il dovere di esaminare quantomeno per una programmaticamente credo che allora possiamo concludere che possa concludere perlomeno
Con un riferimento a quel che ma Giovanni Moro ha detto nel suo intervento parlando
Del successo della Democrazia
Nel in questa crescita di consapevolezza del proprio status delle persone il nostro Paese il nostro problema è allora credo che sia in fondo il cento dalla Conferenza nazionale
Capire come dopo questa fase che Giovanni Moro ha definito come
Liberatoria educatrice svolta dei partiti in che modo in una fase nuova i partiti costruita la democrazia con il rischio di esser visti oggi in qualche modo di esserne of impedimento
In qualche misura riescono destre nuovamente artefici di una fase nuova più matura di una costruzione dello sviluppo della democrazia nel nostro Paese
Domani
Giovanile