Educatori professionali: la petizione del M.I.L.L.E. Intervista a Fabio Ruta

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Emiliano Silvestri oggi il tre ottobre abbiamo alla microfono al telefono Fabio voluta che vicepresidente dell'associazione mille un'associazione che si occupa di educatori professionali coloro i quali lavorano sia in ambito socio pedagogico che socio sanitario avevamo già ascoltato la sua voce è quella del presidente dell'associazione che si chiama Andrea Rossi a proposito di una petizione
Che avevano presentato
Allora ministro del lavoro al ministro della Salute e la presidente
Del consiglio urla petizione che aveva a che fare con la richiesta di un profilo unico e anche con la convocazione di un tavolo ministeriale intanto qual è stato l'esito di questa petizione di questa prima petizione
Sì appunto noi nella giornata del due ottobre è la giornata internazionale dell'ictus oggi alle buche abbiamo rilanciato nostro tema classico che quello del profilo unico dell'educatore sul modello sociale europeo
E i contenuti della petizione hanno fornito diciamo già un primo risultato hanno contribuito con era un primo risultato ricordiamo che la petizione ancora per la ha superato abbondantemente le cinque mila centocinquanta firme
E tuttora ci può firmare colla portato questo questa petizione apportato insieme ad altre sollecitazioni all'apertura di un tavolo interministeriale
Che per il momento si sta concentrando sulla questione della definizione delle competenze dei profili di educatore professionale
A questo tavolo interministeriale dove sono presenti le associazioni di categoria degli educatori socio sanitari socio pedagogici le università esponenti dei ministeri e dell'ordine c'era anche il nostro presidente Andrea Rossi
E noi auspichiamo che questo tavolo
Sia che è impossibile sia aperto ai bisogni della categoria e a alle anche alle forze che rappresentano il mondo del lavoro e che giunga presto a delle conclusioni della conclusione che noi auspichiamo non vadano nella direzione delle riserve professionali e della divisione del doppio binario
Degli educatori ma vadano finalmente nella direzione a suo tempo auspicata anche dalla Conferenza delle Regioni
Di un profilo che ci avvicini alla realtà europea a questo proposito proprio nel giorno del due ottobre noi abbiamo inviato alla concreto attendete dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Una lettera per richiamare al patto che tuttora le Regioni si muovono in modo disomogeneo rispetto agli accreditamenti e alla previdenza delle figure di educatore professionale socio pedagogico socio sanitario
All'interno dei servizi penale quindi chiediamo anche alle regioni di esprimerci su questo e di prendere un po'modello la diciamo la delibera della Giunta regionale ma piemontese che prende come riferimento la competenza di questi due profili all'interno di tutti i settori di lavoro
E ancora voi avete lanciato una seconda petizione ed è una petizione che ha a che fare
Da un lato con il riconoscimento del lavoro di educatore professionale come mestiere usurante
E questo si inserisce nella più ampio discorso della riforma delle pensioni e a questo punto voi aggiungete una richiesta legata alla prima considerazione
Di pensione anticipata ai lavoratori professionali questo partendo dalla alcuni riconoscimenti ottenuti in sede di organizzazione mondiale della sanità richiusa si tratta
Sì diciamo che questa nostra battaglia per il riconoscimento del lavoro usurante dell'educatore quindi collegato anche all'anticipo dell'età pensionabile si iscrive nella cornice nel contesto di una battaglia più ampia che è quella per il riconoscimento di questo tipo di lavoro come una professione con dignità professionale a lecco una dignità salariale condita contrattuale e che possano svolgersi in una maniera diciamo dignitosa e che cura per i lavoratori coda dice dell'Organizzazione Mondiale della Sanità l'organizzazione mondiale della sanità ha finalmente riconosciuto all'interno dello sul sistema di classificazione il Born auto con la sindrome
Collegata allo stretto ha generato lì sul posto di lavoro e mal gestito ecco un una breve descrizione di che cosa il Bournemouth
Il burnout una sindrome termine vuol dire bocciare chicche molto spesso ha colpisce quei lavoratori che svolgono delle professioni di aiuto in contesti di fragilità e di disagio sociale
Il che significa quei lavoratori che sono esposti emotivamente a livello relazionale a livello psicologico
A delle fonti di stress sia perché lavorano con utenze particolari con particolari criticità
Nelle carceri nei servizi psichiatrici nei servizi per la disabilità grave nei servizi per minori o per migranti sia perché spesso sono chiamati a Città lavorare in delle situazioni organizzative talvolta che non garantiscono un'adeguata supervisione sia pedagogica che psicologica che non garantiscono molto spesso quel riconoscimento a livello di mansioni di conta quindi dei turni diciamo adeguati molto spesso si lavora in condizioni se non di emergenza comunque di precarietà
Di precarietà contrattuale spesso con rapporti personale intensa squilibrati e e quindi si si generano queste situazioni di malessere di stress lavorativo cosa significa significa che poi la persona inizia avviluppa mare tutto a una arteria dicendo una patologia e di sofferenze che gravano ossia sul proprio benessere psicofisico sia sulle organizzazioni alle quali partecipa nelle quali presta la propria attività professionale e quindi condanna poi diretto anche all'intento è chiamato a a seguire ad assistere quindi si provoca un diciamo una sorta di dice circolo vizioso di circuito
Che va risolto attraverso tutta una serie di strumenti nove appunto proponiamo che uno di questi strumenti e sia il riconoscimento del lavoro usurante per educatori professionali ma c'è tutta un'altra serie oltre a questo d'interventi che vanno pianificati che riguardano l'organizzazione del lavoro che riguardano le turnisti che i riconoscimenti contrattuale e sicuramente il tema delle pensioni non è ultimo
Perché ora come ora un educatore con quota cento comunque con quello che Cristo per la normativa by in pensione diciamo intorno a un'età
Dei sessantadue anni non si può pensare che ci siano scalini e Scaloni che avvicinano questa soglia quali a quella dei settant'anni è un lavoro del genere non si può fare sino a un'età così tardiva
Grazie grazie a Fabio Ruta colui abbiamo parlato Fabio Ruta e lo ricordiamo vicepresidente dell'associazione mille che associazione che si occupa di educatori professionali di quella numero sarà centocinquanta duecento mila operatori che in Italia sono occupati in questo settore
Con lui abbiamo parlato di questa seconda petizione dalle sue parole abbiamo ascoltato quali sono le richieste rivolte al ministro del lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Cantal fu che sono contenute
Nella petizione che è stata recentemente lanciata dalla movimento mille da Fabio Ruta ed Andrea Rossi in primo luogo e che troverete sulla sinistro cioè in genere punto org
Grazie grazie a Fabio russa
Grazie a voi