Rassegna stampa giustizia

Bentrovati agli ascoltatori di radio radicale per questa
Puntata del quattro dicembre della rassegna stampa settimanale dedicata alla giustizia chi legge
Chi parla Giuseppe Rossodivita e e ci ritroviamo dopo quindici giorni posso che la scorsa settimana la rubrica non è andata in onda perché c'era appunto l'importante appuntamento della congresso degli scritti italiani al al partito radicale quindi riprendiamo il nostro percorso riprendiamo il nostro cammino da questo quattro dicembre
E andremo a vedere cosa la carta stampata a
Quali articoli quanti articoli
La carta stampata a dedicato al tema in senso lato della della giustizia e dei suoi incroci poi in particolar modo con la politica ma anche con
I che cittadini comuni cioè con quella giustizia appunto
Che poi si deve confrontare come servizio che dovrebbe essere preso che viene reso ai cittadini italiani ne abbiamo parecchia di carne al fuoco è stata una settimana
Importante ma vogliamo iniziare la nostra lettura degli articoli con un omaggio con un tributo ad una
Amico liberale
Che tante battaglie per la giustizia ha condotto anche spesso insieme appunto ai radicali mi riferisco ad Arturo diagonale ci ha lasciato questa settimana e
Ed a lui ha dedicato un articolo di Tiziana Maiolo comparso sul Riformista che a nostro avviso meglio traccia il il profilo di appunto Arturo diaconale
Un profilo Complesso personaggio che ha dato dita
Bene a tante iniziative un brillante giornalista intellettuale ma in particolar modo Arturo diagonale per lungo tempo a combattuto
Contro la mala giustizia in Italia eleggiamo quindi questo articolo questo ricordo di Tiziana Maiolo che è stato pubblicato a pagina otto il tre dicembre
Del due mila venti sul quotidiano Ri il riformista
L'articolo intitolato Caro Arturo non dimenticheremo il tuo Jacques Cousteau contro la malagiustizia Arturo diaconale
Scrive Tiziana Maiolo
Che non è più con noi da due giorni è stato salutato ieri da tanti amici da tante persone che lo hanno stimato ed apprezzato come grande giornalista come grande liberale come attento politico e anche come appassionato sportivo
Io amo ricordarlo come garantista cioè come persona perbene come sono coloro che hanno a cuore i diritti di tutti e che sanno che hanno saputo mettere il proprio corpo e la propria vita con i sentimenti e le contraddizioni
Nella difesa di chi la pensa in modo diverso
Non è un caso che Arturo io scrive Tiziana Maiolo ci siamo conosciuti non il partito liberale pur avendo io ho dato a vent'anni il mio primo voto a Malagodi
Ne in nessuno dei giornali e televisioni in cui lui ha lavorato visto che io sono stata per vent'anni al Manifesto luogo in cui si vedeva come fumo negli occhi il che Giornale di Montanelli
E tralasciamo i campi di San Siro dove già da ragazzina di farlo per Gianni Rivera e l'olimpico della Lazio che fu il mondo del tifoso diaconale nulla di tutto Cioccia avvicinati
Fu nel mondo radicale e antiproibizionista
Quello più difficile da comunicare far comprendere che invece il nostro incontro dove invece il nostro incontro fu una sintonia totale
L'amore per la giustizia dei diritti
Da me spesso gridata Daloui offerta con la forza tranquilla di chi sa coltivare il dubbio insieme alle certezze
Quando nel due mila quattordici propose il suo j'accuse e fondò il tribunale Dreyfus per le vittime della malagiustizia
Seppi sintetizzare da bravo giornalista in quindici righe il dipinto dell'Italia in cui pareva impossibile alcuna forma di rinnovamento e di cambiamento del sistema in crisi
Quelle quindici righe e le parole che fanno da capofila ai pensieri sono un vero programma politico sulla giustizia
Denunciamo prima di tutto il fatto che la crisi della democrazia e dell'economia in Italia derivano dalla degenerazione del sistema giustizia queste le prime parole un punto fermo
Politici politicizzazione della magistratura
Il rinuncia da parte della politica
Al proprio ruolo in favore delle toghe prima di tutto insieme ad una quantità desolante di errori giudiziari per cui nessun magistrato paga mai
E di limitazione della funzione della difesa insieme ad un uso spropositato di intercettazioni telefoniche e ambientali
Fanno del processo un vero luogo di pena anticipata
Come conseguenza di questa distorsione
Abbiamo un uso smodato della custodia cautelare in carcere
E prigioni Lager per le quali l'Italia è stata più volte condannata da sentenze sanzioni dell'Unione Europea che considera il nostro Paese un luogo di scarsa civiltà giuridica
E privo delle garanzie costituzionali per i cittadini
In questo quadro e questi appunto sono le parole con le quali fu convocato il tribunale Dreyfus
In questo caso in questo quadro Arturo diagonale da bravo liberale non aveva scordato l'aspetto economico collegandolo alla degenerazione della giustizia
Collegando all'addio degenerazione della giustizia il ristagno di il soffocamento delle libertà economiche da parte del modesto funzionamento amministrativo soffocato darla burocrazia
Tutti ostacoli che bloccano la crescita e lo sviluppo del Paese la possibilità di mercati liberi e competitivi e gli investimenti stranieri
La lunghezza e la farraginosità del processo civile il timore di inchieste penali che spesso finiscono nel nulla ma dopo molti anni tengono
Ma dopo molti anni tengono da tempo lontani gli investitori degli altri paesi la debolezza della classe politica oggi più che mai sempre subordinata alla magistratura
E ai potentati bancari e finanziari chiudono il cerchio
Contro tutto ciò Arturo diagonale aveva per una volta nella sua vita di liberale alzato la voce gridando Jacques Cousteau e formando il suo il nostro ricorda Tiziana Maiolo Tribunale Dreyfus per le vittime della malagiustizia
Dopo Marco Pannella abbiamo perso anche lui scrive Tiziana Maiolo ci manca già ha molto senso ricordare quelle quindici righe e tenerle sempre sulla scrivania anche da questa rubrica un saluto
Affettuoso a Arturo diagonale e ovviamente anche alla alla sua famiglia tra le
Cose di cui si è occupato invita Arturo diagonale come ricordano queste quindici righe riportate da Tiziana Maiolo per la diciamo che furono la sintesi della convocazione del al tribunale Dreyfus che voleva mettere al centro le vittime della malagiustizia
C'è il carcere
E diciamo la questione carcere eccovi d'in questa settimana a come dire conquistato almeno in parte la scena sui cosiddetti grandi e giorno Alloni e in parte possiamo registrare anche una minima attenzione che è stata dedicata dai TG
Ad onor del vero dobbiamo far riferimento al solo ad alcune testate non alle
Diciamo testate RAI almeno mondiale principale testate RAI TG uno e TG due
Che continuano a nascondere agli occhi alimenti cuori degli italiani quanto si sta consumando nelle e carceri italiani in piena pandemia hanno preso invece carta e penna come si usa dire vari diciamo viversi personaggi
Intellettuali cosiddetti intellettuali
E
Che hanno il ventotto novembre
Scritto con una come se fossi con una sola mano tre articoli che sono stati i tre editoriali di Repubblica Corriere della Sera e la stampa questa è già una notizia
In in questo Paese non tanto che appunto Roviano Sandro Veronesi e Luigi Manconi
Abbiano preso carta e penna e hanno scritto sul carcere e su covi del e sulle battaglie radicali
Ma
Invece rischiamo di voler dire una notizia che direttori gli editori gli abbiano lasciato appunto gli spazi per scrivere in prima pagina sotto forma di di editoriali e di questi articoli
Che ovviamente
Non possiamo andare a leggere nel senso che sono tre lunghi articoli dove ciascuno poiché
Appunto racconta dal suo punto di vista l'inciviltà che si sta consumando in in questo momento in Italia riguardo alla trattamento
Di persone delle persone detenuti che dovrebbero essere rieducato il cui diritto alla salute dovrebbe essere tutelato in modo esattamente identico
A quello delle persone libere questo per quanto scritto nella nostra Costituzione così non è
E appunto su questo scrivono e hanno scritto Sandro Veronesi
Lo scrittore sul Corriere della Sera Roberto Saviano supporre pubblica e Luigi Manconi sulla sulla stampa questo accadeva il ventotto novembre ed espressamente i tre si sono diciamo accodati attraverso questo hanno affiancato più che si sono accodati hanno affiancato attraverso questa
Questa iniziativa il digiuno non violento lo sciopero della fame che non è una protesta ma una forma di dialogo che appunto con conduce a tutt'oggi e e torneremo su questo
Vita Bernardini che all'epoca cioè il ventotto novembre
Conduceva insieme a lei anche la tesoriera del partito radicale Irene Testa
E insieme ad altre centinaia e e centinaia di cittadini quando questi articoli sono stati scritti il ventotto novembre si parlava di oltre settecento detenuti
In digiuno per
Appunto affermare i diritti costituzionali i diritti fondamentali che la nostra costituzione riconosce per farlo in modo nonviolento e
Oggi possiamo invece dire che appunto sono oltre tre mila i detenuti che si fanno
Applicando questa forma di lotta questa forma di
Proposta di dialogo ma è una lotta politica al cento per cento
Solo che non violenta
E dunque
è stato nel momento importante appunto questo riconoscimento delle battaglie e devi metodi di lotta non violenta radicale che Rita Bernardini
Insieme a a dire detesta appunto hanno condotto stanno conducendo sta Rita Bernardini conducendo ad oltranza gli altri detenuti
I tre mila detenuti e le persone libere che sono a centinaia che pure stanno accompagnando questa forma di lotta
Lo fanno con una staffetta
Sì digiuna uno due giorni appunto per accompagnare poiché digiuno ad oltranza di Rita Bernardini che è arrivata ad oltre se non sbagliamo ventitré
Giorni di sciopero ventitré ventiquattro giorni di sciopero della della fame questa pubblica pubblicazione di questi articoli
A rappresentato appunto qualcosa di singolare e e come dire è stato notato è stato notato in primo luogo da Marco Travaglio sul fatto quotidiano
Che il giorno dopo a scritto un suo editoriale evidentemente
Coerente con la sua impostazione culturale
E di cui basterà leggere il titolo Tana liberi tutti scrive Marco Travaglio facendo appello
Alla
Diciamo a quelli a quei sentimenti di vendetta di odio
Che pure
Covano ma oramai non coprono neanche più sotto la cenere della società italiana
Per dire questi sostanzialmente debbono rimanere in cella e come al solito i radicali fanno battaglie che non sono condivisibili
Marco Travaglio scrive edicole unificate Roberto Saviano su Repubblica Sandro Veronesi sul Corriere Luigi Manconi sulla stampa
Hanno schivi scritto tre articoli esse quasi identiche per unirsi per un paio di giorni vedete la banalizzazione no la la di sciopero della fame dei radicali
E detenuti a favore di amnistia indulto e altre misure svuota carceri vedete sempre l'uso di certi linguaggi
Non corretti da un punto di vista tecnico per far uscire qualche migliaia di persone e e dice la sua e snocciola una serie di numeri che neanche il ministero della giustizia pare a vere questo è andato è andato importante nei giorni successivi
Che cosa è capitato è capitato che il ministro buona fede in una trasmissione radiofonica a detto di
Volete dare trasparenza ai numeri dei contagi nelle carceri siamo andati a verificare diciamo che è una mezza trasparenza
Perché poi in realtà appare che travaglio abbia dei i numeri
Che non risultano pubblicati sul sito del ministero della giustizia ma questo non ci deve sorprendere perché il fatto quotidiano come diciamo occorre sapere per poter decrittare poi
In messaggi che vengono lanciati attraverso questo questo giornale
E un appunto il fatto quotidiano è molto vicino
è vicinissimo potremmo dire
Alla governo dei Cinquestelle in particolar modo è molto vicino al ministro Bonafede e quindi non deve sorprendere più di tanto
Che Travaglio abbia dei dati che tutti gli altri italiani non hanno e che poi li Possa
Come dire utilizzare in prima pagina sul suo giornale per controbattere alle tesi che non sono gradite al Governo al ministro Bonafede
E e quindi questo giornale filogovernativo sì sì
Si presta a fare l'avvocato difensore in realtà la situazione
Dai più o complessa dei numeri snocciolati da Travaglio e peraltro le
L'iniziativa di Saviano Veronesi Marconi a appunto ha tirato un po'poi
Sui giornali l'attenzione anche sui giornali che solitamente non si occupano di di questo e quindi vediamo come il trenta novembre il Corriere della Sera
Con riferimento in particolar modo alla situazione milanese scrive un articolo a firma di Francesco Caio Castaldi perché fotografa la situazione del covo vi do nelle carceri lombarde e dal Corriere della Sera a titolare allarmi in carcere ora la pandemia colpisce di più no il nove per cento dei detenuti positivo e c'è da registrare anche l'impegno nelle carceri italiane e dei dei team di medici senza frontiere che hanno ritenuto
Appunto
Dopo aver prestato
Come dire i troppi servizi sanitari in Africa con lei volavo in Medioriente adesso diciamo come scenario di guerra si sono si sono cioè come fosse uno scenario di guerra si sono avvicinati alle carceri lombarde per cercare di dare una mano rispetto ad una situazione che
Vede dei numeri sempre più preoccupanti e più alti da allarme scrive Francesco Gastaldi sul Corriere della Sera
Ma di questo impegno di Medici senza frontiere nelle strutture penitenziarie
Scrive anche Grazia Longo sulla stampa il trenta novembre mascherine paura e visite cancellate i giorni dell'epidemia vissuti in una cella un reportage di grazie a Longo sulla stampa a pagina nove che descrive appunto come si vive in carcere illa la paura di una pandemia che s'
Il governo sta cercando di combattere anche appunto limitando
Oltremodo
Per carità non non vogliamo esprimere giudizi su questo ma andando ad incidere profondamente sul tessuto sociale della appunto
Italiano già addirittura colpendo così come dire il il Natale e la famiglia quindi quanto di più caro e di più tradizionale c'è in questo Paese
Pur di limitare i numeri di una pandemia che mette paura ovunque ma non in carcere perché poiché Bonafede
Buona fede dice
Appunto ha detto
Che secondo lui quel che si devi fare lo si sta facendo in in carcere
Sono state adottate
Le misure per garantire la salute dei detenuti questo ha ha detto ancora buona fede ai microfoni di ventiquattro mattino su Radio ventiquattro
E né e scrive il dubbio
Oggi a pagina dieci
Il quattro appunto dicembre A pagina dieci
Buona fede intervistato a Radio ventiquattro
Riporta che da parte sua per quanto la situazione
Il problema c'è e non va mi minimizzato colui si dichiara contrario a delle semplificazioni ribadisce che i dati sono OUA in tutti possono accedere a dati trasparenti
Il richiamo agli ascoltatori ad andare a vedere perché almeno che
Non è cambiato qualcosa si tratta comunque di dati che nella migliore delle ipotesi sono aggiornati a quattro cinque giorni prima
E non sono i come dire dati completi ecco
Almeno non sono completi quanto quelli che Marco Travaglio
Ha riportato sulle pagine della del fatto quotidiano sul fatto quotidiano Marco Travaglio ha dato spazio poi anche a Roberto Saviano
Per aprire un dialogo questo è sempre appunto esattamente
Quel che si cerca di aprire attraverso anche le iniziative e le lotte non violente e quindi benvenuto il dialogo sulle colonne del Fatto Quotidiano che nei giorni successivi
Al ventotto novembre
Ha dato spazio appunto a Roberto Saviano nona Rita Bernardini nomadi tenne testa ma Roberto Saviano gli ha dato spazio e Roberto Saviano ha scritto un altro intervento
Il due dicembre dicevamo
Rubricato perché di Giuliano il punto di vista di Roberto Saviano le carceri smettano di essere atenei della criminalità e Marco Travaglio nello stesso giorno
Appunto nell'ambito di questo dibattito dialogo tra Saviano e Travaglio a replicato
Ribadendo la sua tesi circa i dati che smentirebbe ero diciamo i di giocatori e coloro che si stanno prodigando
Sulla sulla per far rispettare i diritti umani fondamentali
Nelle carceri nelle carceri italiane
Dicevamo travagli ospitato Roberto Saviano sul giornale bene ma non ha ospitato invece Rita Bernardini
Rita Bernardini che invece
è stata ospitata dal dubbio e quindi come dire
Ritorniamo ad una dimensione né editoriale e di versa quella consentita ai radicali e appunto
Viene ricordato il tre dicembre
Che Rita Bernardini è da ventitré giorni di sciopero della fame e quindi oggi sono ventiquattro per sollecitare il governo e e contesta Rita Bernardini le affermazioni del direttore de il Fatto Quotidiano
Caro Travaglio ma come hai fatto i conti sul Covi d'questa la titolo di una lunga intervista di Damiano Aliprandi a a Rita Bernardini intanto si registra la morte
Di un detenuto al quarantuno bis del carcere di Opera che era stato ricoverato appunto per il virus ricordiamo
Ove mai qualcuno dei pubblici ministeri destinatari della denuncia
Firmata appunto dal segretario del partito radicale Maurizio Turco da Irene Testa tesoriera del partito radicale e dalla stessa Rita Bernardini oltre che da chi parla
C'è questa denuncia per epidemia colposa del reato è perseguibile d'ufficio non sono necessarie particolari formalità
Per la presentazione della denuncia e i pubblici ministeri sono perfettamente consapevoli di quel che sta accadendo nelle carceri ivi compresa la morte di un detenuto al quarantuno bis di opere appunto che
è stato ricoverato dopo aver contratto il virus ricordiamo che
Alcune tesi bislacche
Appunto
Alcuni giornalisti Travaglio spesso oltre che alcuni magistrati hanno ho sempre sostenuto che il carcere è un luogo più sicuro
Della
Del mondo libero rispetto alla According evidentemente questa
è una tesi assolutamente singolare
Poiché il carcere
è un luogo chiuso solo per i detenuti ma a decine di migliaia di persone ogni giorno entrano escono dal carcere portando evidentemente il virus anche all'interno
Delle e sezioni
Più diciamo vigilate come quelle appunto che il quarantuno bis ovviamente in tutto questo c'è anche il tema del diritto dei lavoratori della polizia penitenziaria al potere
Svolge il proprio lavoro in sicurezza e tutto questo nelle carceri non non non esiste
La
Andiamo avanti sullo stesso tema
Già praticamente la metà del tempo
è passata e quindi possiamo continuare a a citare su questo argomento degli degli degli articoli che sono usciti
Per lo più sul Riformista ma ma che aggiungono evidentemente riflessioni e
E
Che giungono riflessioni notizie rispetto appunto al tema che stiamo trattando
Come dire dopo due tre giorni in cui i grandi giornali si sono occupati del carcere poi appunto siamo riscontrando una ritorno ai alle dimensioni di torri Ali che come dire abbiamo già detto in precedenza consentite a questi temi e ai radicali segnaliamo allora su questo una articolo di Yuri Maria Prado
Polemico
Della tre dicembre due mila venti intellettuali liberali Muti sui detenuti e in questo articolo Iuri Maria Prado appunto applaude all'iniziativa di Saviano di Manconi
E
E di Veronesi un'iniziativa anche insomma si è fatta notare nel panorama editoriale
Italiano e però Iuri Maria Prado si domanda come mai e perché si rammarica anche dal fatto che
Diciamo si tratta di tre intellettuali di sinistra mentre gli intellettuali di liberali oltre a quelli diciamo
Che potrebbero essere
Casellati nell'ambito di una destra liberale tacciono sul sul carcere
Tacciono sul carcere
In in questo in questo momento
Ancora dobbiamo registrare un'altra notizia
Importante per come dire la conduzione della battaglia
Ce ne dà conto Viviana Lanza
Sul riformista sempre il tre dicembre
E
Che con un intervista che Viviana Lanza
Fa con il dottor Cappello Maresca Catello Maresca appunto attualmente sostituto alla procura generale di Napoli lunga esperienza da Piemme nella direzione distretto ma distrettuale antimafia
E e docente di diritto e procedura della legislazione antimafia all'Università della Campania Luigi Vanvitelli e ricorda anche Viviana avanza corteggiato dalla politica
Come possibile candidato sindaco di Napoli ecco cosa dice Catello Maresca
Quelli che sono stati definiti come svuota carceri dalla stampa nazionale in realtà si sono rivelati dei flop e e dice che così sostanzialmente
Non si può andare avanti e in cella dovrebbero rimanere quindi privi di sovraffollamento solo coloro che sono stati condannati per i reati e più gravi d'altra parte abbastanza sciocco far rimanere in cella in queste condizioni
Sia coloro che debbono scontare come coloro che debbono scontare sia come un residuo pena
Sia come
Diciamo altre tipologie di titoli esecutivi
Due tre quattro mesi di di carcere significa sostanzialmente che il carcere duro confronti non può essere di alcuna utilità ma solo appunto può essere una
Non solo una ottimo master di criminalità ma anche un rischio per per la salute ma insomma queste cose in realtà
Ne sanno tutti che non si vuole proprio andare
A
Cercare di
Far comprendere dopo anni e anni di mainstream ma tutto dedicato alla come dire alla virile vendetta dello Stato nei confronti dei criminali adesso risulta difficile far passare messaggi che infatti non vengono fatti passare ovviamente
Non tutti i più avveduti i conoscitori della materia del problema non hanno problema a schierarsi non hanno problemi a schierarsi con
Diciamo chi conduce a certe battaglie di civiltà fece nel racconto proprio oggi
Angela Stella sul Riformista con un'intervista al professor Giovanni Fiandaca
Professor Fiandaca oltre ad essere professore emerito di Diritto penale presso l'Università di Palermo uno dei come dire maestri riconosciuti dei pochi maestri riconosciuti del diritto penale nella nella nell'Accademia italiana
Anche garante dei diritti dei detenuti della Sicilia e Angelo Stella sì dà conto quindi
Racconta questa notizia
Perché altrimenti sarebbe rimasta clandestina
Il professor Fiandaca si è fatto promotore di un appello nel per aderire anche lui ad una ideale staffetta Allo sciopero della fame appunto condotto da Rita Bernardini
E da quasi ad oggi due mila ottocento detenuti scrive Angela Angela Stella
Mi permetto di dire che forse sono più di tre mila almeno stando agli ultimi posti su Facebook di Rita Bernardini ecco questo appello
è impressionante
In che cosa nelle sottoscrizioni ci sono scelto ottanta professori
Di tutta l'accademia italiana del diritto in particolar modo del diritto penale della procedura penale
Tutt'altro accademia italiana che ha aderito a questa ideale staffetta
Nello sciopero della fame nella forma di lotta politica non violenta condotta dai radicali
Carceri sovraffollate così si intitola l'intervista che potrete ritrovare sul Riformista oggi
Il quattro dicembre
Dal governo misure inadeguate il professore di diritto penale garante dei diritti dei detenuti appunto ha promosso un appello sottoscritto fino ad ora da centottanta colleghi per aderire allo sciopero della fame di Bernardini Manconi Veronesi
Cosa dice bisogna far uscire qualche migliaio di reclusi e per farlo non ci vuole soverchi a fantasia
Travaglio dice che l'idea che è l'idea quella di far uscire i detenuti di una mente disturbata perché questi sono
Come dire il anche il Lessico
Utilizzato sul suo giornale da Marco Travaglio indica come menti disturbate coloro che si stanno facendo promotori di queste iniziative ebbe la risposta del professor Fiandaca
Come dire fotografa una realtà difficilmente contestabile per me lui non è un interlocutore meritevoli di particolare attenzione
Risponde il professor Fiandaca arrangerà Stella quando appunto gli ricorda
Il controcanto di Travaglio semplicemente il professore dice non è un interlocutore meritevoli di particolare attenzione almeno per quel che mi riguarda
E e quindi abbiamo dato conto certamente non potevamo leggere a tutti gli articoli che abbiamo segnalato sono tantissimi
Che però hanno come dire sanzionato questa questa settimana
Appunto attraverso uno un percorso che ha quanto meno
Per un Gambarelli numero di giorni portato al centro
Questa questa questione e che poi è una questione
Diciamo che è significativa no della dello stato di
Ed è in grado di civiltà
Di e di questo di questo Paese
Cambiamo a questo punto
Il tema e e vediamo più in generale
La questione appunto questa rubrica se ne occupa perché evidentemente è da qui che poi parte il punto cioè la questione
Della
Di come l'ordinamento il sistema è costruito e di come l'ordinamento il sistema
Mi permetto di dire degenerato
Rispetto appunto all'equilibrio tra Poteri che ha portato poi a farsi che appunto ci siano dei degli strapuntini della della magistratura che spesso e volentieri
In Unione con una a stampa molto prona alla appunto al potere della magistratura ha portato a questo tipo di situazioni anche con riferimento sono
Al tema al tema delle carceri basti pensare
Quanto accaduto nella prima fase dello da una allorquando furono i
Giudice di sorveglianza
Ha farsi carico delle inadempienze delle inadeguatezze del del Governo e che furono sei l'OSCE mente attaccati da alcuni giornali
Oltre che da alcuni colleghi che sono quelli che più spesso hanno spazio sui i giornali e noi adesso dobbiamo registrare sempre positivamente l'evoluzione per esempio di Repubblica che oggi cioè oggi questa settimana ha pubblicato un articolo di Saviano
Ma che fino a ieri si stracciano le vesti perché qualche magistrato di sorveglianza aveva appunto conformemente al Codice di procedura penale
E alla compatibilità con il carcere in tempi ricordi di alcuni detenuti affetti da pregresse patologia appunto ne avevano decretato la sospensione della pena
Questo è un po'quel che c'è da registrare vogliamo leggere invece adesso l'intervista di Giulia Merlo
A Giovanni Maria Flick al professor Flick presidente Merigo della Corte costituzionale ex ministro della Giustizia che affronta a trecentosessanta gradi anche diciamo con uno sguardo rivolto al passato del la crisi che sta colpendo il mondo della magistratura in questo momento
La intervista è stata pubblicata a sul quotidiano domani il ventinove novembre scrive Giulia Merlo la giustizia è in crisi da tempo
è un virgolettato come lo è la politica la pandemia ne ha solo mostrato tutte le contraddizioni
è questa la sintesi di Giovanni Maria Flick che nella sua lunga carriera conosciuto bene i palazzi del potere magistrato dal sessantacinque al settantacinque Turbo poi professore di diritto penale avvocato
Ministro della giustizia dal novantasei al novantotto con il governo Prodi giudice e poi presidente della Corte costituzionale dal due mila al due mila nove
Professor Flick la crisi della giustizia e quella della politica sono collegate
Di sicuro si somigliano risponde il professore guardi al profondo guardi al profondo disagio che si sta manifestando in queste settimane nella magistratura
Come la politica è frammentata in mille rivoli così lo è anche la magistratura che sta dando uno spettacolo penoso disse
Con questa incapacità di eleggere il presidente dell'Associazione nazionale magistrati
Per anni il potere giudiziario è stato capace di compattarsi e porsi come alternativa alle carenze della politica ora invece sembra perso e tutto ripiegato su se stesso
Cosa ha provocato questo stallo nella magistratura Schiele Giulia Merlo è stata una lenta discesa per molto tempo soprattutto dopo Tangentopoli la magistratura interpretato il proprio ruolo
Come una sorta di controcanto alle patologie della politica esisteva un'unitarietà di fondo tre magistrati con una identificazione con il potere giudiziario che superava le liti e i contrasti interni
Sotto la patina dell'orgoglio e sterilizzato con il costante richiamo a figure di prestigio come Falcone e Borsellino
Ha covato invece la frantumazione correntizia che si è trasformata in autoreferenzialità ed il protagonismo a cosa si riferisce domanda l'intervistatrice
Al fatto che la magistratura sta perdendo i contatti con i bisogni di giustizia del Paese o li interpreta a modo suo
Anzi
Delle varie correnti
Disperde il senso del suo ruolo istituzionale e il patrimonio della sua affidabilità
Si pensi al dibattito sulla riforma del Consiglio superiore della magistratura
Un caso emblematico di questa autoreferenzialità è stato il dibattito sul pensionamento di Piercamillo Davigo dal CSM come se ci fosse davvero bisogno di chiedersi se un magistrato in pensione possa ancora rappresentare
In esso la categoria
La crisi della magistratura non è cominciata quindi col caso di Luca Palamara no quello è stato solo l'esteriorizzazione della crisi anzi il caso dall'amare la sua conclusione sono stati anche il risultato di un certo metodo di fare inquisizione
La ricerca di un capro espiatorio e quindi quando è cominciata questa crisi della magistratura
Potrei dirle che è avvenuto con dai con Tangentopoli o forse anche prima con un certo modo di fare lotta alla maggio alla mafia
Abbandonando le linee guida di Giovanni Falcone ma non sarete deciso il punto non è temporale ma metodologico la crisi è cominciata quando la magistratura si è illusa di prendere il posto della politica
Ecco nel momento in cui ha smesso di esaminare le responsabilità di fatti
E persone ed è passata all'esame dei fenomeni ecco io questa frase la prenderei e la come dire incornicerei perché esattamente quel che si è prodotto
E e non necessariamente per delega della politica la crisi è cominciata quando la magistratura si è illusa di prendere il posto della politica nel momento in cui ha smesso di esaminare le responsabilità di fatti e persone ed è passata all'esame dei fenomeni con quali conseguenze una giustizia che funzioni come ci ricorda l'Europa richiede una ragionevole durata del processo con un equilibrio tra efficienza e garanzie difensive
E una ragionevole prevedibilità del suo esito con risorse non solo economiche strumenti idonei per la sua organizzazione e lo svolgimento la nostra giustizia non risponde a nessuna di queste esigenze non risponde alla prevedibilità si pensi al caos delle fonti
Tra ipocriti decreti legge
E alla il caleidoscopio dei famigerati DPCM nei tempi di covi di uno scontro perenne tra Stato e regioni
Non risponde alla durata si pensi alla disorganizzazione degli uffici e del personale anche dei magistrati ai tempi morti di giacenza dei fascicoli e gli armadi all'eccesso di burocrazia l'incidenza sulla prescrizione di tutto questo
Forse anche per questo il dialogo fra giustizia e politica dei sì è diventato soltanto uno scontro tra potere i principi e di ideologia anziché un confronto sui problemi delle organizzazioni dei sistemi
La fattispecie penale ha perso rilevanza domanda in modo
Arguto Giulia Merlo la magistratura sostenuta dai media ha iniziato a commettere l'errore metodologico di identificare la corruzione con la criminalità organizzata
Sono invece due realtà criminali molto diversa anche se si sorreggono a vicenda la criminalità e violenza e di intimidazione la corruzione e accordò
Identificare le due cose ha portato la magistratura ad assumersi il compito non solo di giudicare episodi di corruzione ma di giudicare il malcostume in generale
Un compito che esula dal suo ruolo forse anche dalle sue capacità e per il quale ha dimostrato la magistratura di non essere del tutto credibile
Sta forse dando esempio di buoncostume nei rapporti fra colleghi uffici giudiziari più di quanto l'indiano le università dei prese le pubbliche amministrazioni
Spesso sottoposte per gli stessi motivi a indagini a strascico
Ecco questa crisi sta evidenziando tutto ciò che non funziona
Chiedo scusa che non funziona in quella che lei nel suo ultimo libro definisce una giustizia in crisi salvo intese
E la giustizia salve intese quella attuale
In cui non si muove nulla perché in realtà le intese non ci sono l'appalto penalizzazione cioè l'abuso del diritto penale ci ha dato l'illusione della sicurezza e così ha fatto anche l'accanirsi contro i detenuti in carcere
Ma anche la sicurezza del carcere è solo apparenza a meno che non si strada non si travolga davvero la Costituzione
E si butti la chiave come qualcuno anche a livello istituzionale e soprattutto mediatico continua a ripetere ed è tentato di fare la pandemia Dini sul tema del carcere ci ha dimostrato che la pena del carcere nel modo in cui viene eseguita eh privazione della dignità dovremmo avere il coraggio di trovare altri tipi di sanzioni per tutti i casi salvo quelli in cui la pericolosità sociale traducendosi in aggressività imponga l'isolamento la Corte costituzionale si è espressa su questo dice Giulia Merlo stabilendo che il decreto anti scarcerazioni non lede il diritto alla salute del detenuto
Non entro nel merito della decisione del della decisione
Della corte risponde John il professor Flick che pure è stato presidente della corte
Mi limito a constatare che la Consulta aveva aiutato ad aprire uno spiraglio sul carcere grazie alla sua giurisprudenza e alle visite dei giudici costituzionali delle carceri
Per questo leggo con perplessità queste decisioni ed un'altra recente sulla sospensione della prescrizione o nell'ipotesi in cui non si possa celebrare l'udienza a causa della pandemia
A causa della pandemia in attesa di leggere la motivazione della seconda sentenza sembrano aveva ripreso forza questa il motivo della perplessità del professor Flick
Le linee teorizzate dalle procure antimafia quella che tende a scaricare sull'imputato il ritardo della giustizia
E quella che ha un fondo di scetticismo sulla risocializzazione dei e detenuti
Aggiungiamo noi che lo scetticismo delle procure antimafia se prende il sopravvento sul dettato costituzionale siamo veramente nei guai ma appunto andando
Poi a fare come dire un giro a trecentosessanta gradi su quella che la situazione della giustizia perfetto poi e di come i principali
Attori protagonisti di questa giustizia cioè i magistrati
Sì rapportano tra di loro al mondo della politica c'era dobbiamo passare a a leggere un altro articolo che ci porta poi più dentro i i fatti anche di e di cronaca
è un articolo di un altro maestro del diritto dell'Accademia italiana
Del professor Giuseppe di Federico che è comparso sul riformista il tre dicembre del due mila venti
E che interviene
Sulla questione di come il al Consiglio superiore della magistratura la sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura si sia senza colpo ferire adeguato alle scelte della procura generale della Cassazione nel processo disciplinare a a nei confronti appunto del
Ma dottor Palamara ex presidente della
ANM Giuseppe riferivo da questa lettura
Sostanzialmente cioè semplice per chi conosce le cose si è trattato di scelte che poco hanno a che fare con l'accertamento dei fatti e delle responsabilità
Ma che hanno consentito di raggiungere obiettivi di grande interesse per la corporazione dei magistrati così dice e scrive Giuseppe di Federico il professor di Federico
La versione di saldi e l'irresponsabile discrezionalità dei pubblici ministeri
Pagina otto del riformista
La discrezionalità assolutamente irresponsabile dei pubblici ministeri nell'esercizio delle loro funzioni inquirenti e requirenti nel processo penale
Ormai un fatto ampiamente riconosciuto scrive appunto il professor Di Federico il caso Palamara ci ricorda come questo pericoloso fenomeno si verifichi anche nel procedimento disciplinare quindi la discrezionalità dell'accusa
E come e irresponsabile la discrezionalità il responsabile dell'accusa
Il caso Palamara ci ricorda come questo pericoloso fenomeno si verifichi anche nel procedimento disciplinare
E come anche qui i comportamenti discrezionali vengano o possono comunque essere condizionati dagli obiettivi che i pubblici ministeri Boglione perseguire nel formulare i capi di incolpazione contro Palamara il procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi avrebbe potuto certamente includere molti dei comportamenti che risultavano dalle intercettazioni del telefonino di Palamara
E chiedere la sezione disciplinare del CSM di ascoltare le testimoniano a testimonianza dei numerosi testi richiesti dalla difesa
Ha deciso il dottor Sardi la procura generale presso la Cassazione scrive già periferico ha deciso di non farlo
E le ragioni ce le spiega in un articolo di risposta a Paolo Mieli il quale aveva lamentato che quel processo disciplinare essendo fulmine senza sette testimoni
Aveva impedito la compressione la comprensione dei fenomeni gravemente disfunzionali
Che le registrazioni delle telefonate avevano messo né luce in risposta a quanto detto Danielli lo stesso procuratore generale Salvi ha scritto un articolo sul Corriere della Sera del venticinque settembre due mila venti
In cui ha detto di aver limitato il capo di incolpazione ad un solo fatto molto preciso tra virgolette fatto molto preciso per cioè il fatto
Che costituisce illecito
Ancora riportato tra virgolette queste quindi sono le parole di saldi
Del dottor Sardi procuratore generale della Cassazione scritte da me sul Corriere della Sera che costituisce illecito la condotta del magistrato che si riunisce con parlamentari e consiglieri per decidere chi saranno i procuratori della Repubblica
Che quindi egli a di conseguenza scrive di Federico valutato come lui stesso scrive che non fossero necessari
Ne centotrentatré le tredici testimoni bastavano le intercettazioni
Un orientamento subito condiviso dalla sezione disciplinare del CSM che ha consentito di raggiungere obiettivi di grande interesse per la corporazione dei magistrati e cioè
Sia il merito di aver eliminato
Con grande prontezza la mela marcia tra virgolette della magistratura
Sia quello di avere evitato che centotrentatré testimoni richiesti dalla difesa di Palamara come ipotizzano stesso Mieli
Rendessero evidenti le cause del diffondersi consolidarsi nel corso degli anni di quelle pratiche correntizie che oramai da decenni caratterizzano le modalità decisori del CSM
E non solo per la nomina degli uffici direttivi sono disfunzioni che il procuratore generale Salvini scrive il professor Di Federico conosce benissimo per essere stato egli stesso fattivo componente di una delle correnti della magistratura
Magistratura democratica in seno al CSM proprio nel consiglio di cui anche io facevo parte
Ricorda il professor Di Federico meglio quindi evitare che l'ascolto dei centotrenta dei magistrati politici
Indicati da Palamara sua difesa potessero rendere pienamente clamorosamente evidenti al largo pubblico
Le disfunzioni del Consiglio superiore della magistratura e di grave danno da esse arrecate alla funzionalità stessa del nostro
Claudicante apparato giudiziario
In chiusura del suo articolo sul Corriere della Sera il procuratore generale Salvi fornisce anche altre informazioni su cui si dovrebbe riflettere
In particolare dovrebbe riflettere la classe politica anche per l'implicita velata arroganza che la caratterizza
Dopo aver riconosciuto che la richiesta di Palamara volto ad ottenere che fossero ascoltati numerosi testi era legittima
Tra virgolette quindi il PG sardi ha riconosciuto che era legittima la richiesta di Palamara che però poi non è stata colta il procuratore saldi difende la decisione sua e del suo ufficio di aver circoscritto
Le accuse a quella del Sole incontro di Palamara con politici e consiglieri per decidere chi saranno i procuratori della Repubblica
E conclude dicendo di aver ritenuto che fosse opportuno lasciare aperte virgolette ad altre sedi il dibattito sulla magistratura e si suoi problemi e sul ruolo del CSM chiuse virgolette
Una concessione scrive il professor Di Federico una concessione che suona come una beffa perché il procuratore generale sardi sa benissimo che i partiti politici e parlamentari italiani in larga maggioranza
Non amano fare cose sgradite alla magistratura
Molti peraltro protetta Silone contro devastanti iniziative penali molti altri anche perché da decenni ad usi ad un reciproco soccorso come è il caso del maggior partito della sinistra
Una sola forza politica ha raccolto la sfida del procuratore generale Sarpi il partito radicale che nel solco delle iniziative di Pannella ha predisposto per iniziativa dell'avvocato Russo di vita
Un disegno di legge che prevede la Costituzione
Di una commissione d'inchiesta parlamentare sul caso Palamara e sulle sue implicazioni una commissione che ascolti anche i testi che il CSM non ha voluto sentire che possa condurre ad una vera riforma del Consiglio superiore della magistratura
Per molto meno aggiunge il professor Di Federico
In altri paesi democratici per molto meno in altri paesi democratici per molto meno in altri Paesi democratici si sono effettuate indagini parlamentari sull'operato della magistratura
Ma mai sinora in Italia
Riteniamo opportuno aggiungere due postille conclude il professor Di Federico la prima nel procedimento disciplinare il ministro della giustizia a non solo un autonomo potere d'iniziativa
Ma anche quello di poter archiviare i capi di incolpazione per fatti che il PG non considera rilevanti
Nel caso di Palamara il ministro buona fede non ha ritenuto di farlo peccato
Dall'audizione dei testi avrebbe forse potuto capire quanto inefficace e inutile sia il progetto di riforma del CSM da lui formulato
La seconda postilla nelle mie ricerche mi sono più volte occupato delle gravi disfunzioni del CSM a partire dagli anni sessanta e certamente non posso qui illustrarle li considero comunque tanto rilevanti e gravi da aver dato a una loro rappresentazione sintetica il titolo di il contributo del CSM alla crisi della giustizia tutto questo si può trovare sul sito www che sono dico io di Federico trattino giustizia punto it ecco per chi vuole conoscere questi questi dati in questi studi del
Maggior studioso in Italia che esiste del di della materia relativa all'ordinamento giudiziario
E anche del funzionamento del CSM e giustamente il professore ricorda com'era
Appunto titolato il contributo del CSM la crisi della giustizia uno dei dei suoi dei suoi lavori
Abbiamo ho letto tutto questo articolo del professor Di Federico perché evidentemente né a un contributo di
Impegno civile e scienza che
Che ancora una volta il professore ha voluto concedere diciamo alla stampa di questo Paese almeno a quella parte della stampa che non lo censura
No ancora dobbiamo chiudere purtroppo sul tema spero segnaliamo una articolo dell'avvocato Giandomenico Caiazza Presidente dell'Unione delle Camere Penali comparso sul Riformista
Il primo dicembre perché non si può giudicare il lavoro di un magistrato inchieste roboanti svanire nel nulla dopo anni arresti eclatanti annullati quando il danno è fatto
Tutte le professioni e le attività umane vengono valutate in base ai risultati che raggiungo
Tutte tranne quella dei magistrati su questo scrive l'avvocato Caiazza sul riformista
Abbiamo purtroppo terminato il tempo a nostra disposizione vogliamo può rubare
Che lo facciamo veramente per due minuti del del tempo che non ci sarebbe che non ci spetterebbe ma lo facciamo per segnalare un'altra vicenda sulla quale pure questa rubrica come dire
Cerca di puntare il faro è quella dei giudici onorari allora che cosa è successo ci troviamo in una situazione nella quale
I giudici che
Sbrigano come scrive Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera pagina ventitré
A nell'edizione del trenta novembre i giudici onorari
Questo il grande pubblico molto spesso non lo percepisce o addirittura non lo sa i giudici onorari sbrigano il cinquanta percento del lavoro nel civile
E l'ottanta percento del lavoro nel primo grado
Del processo penale quando si sta davanti non al giudice collegiale ma al giudice monocratico parliamo esattamente di quel servizio giustizia che interessa la maggior parte delle persone ecco questo servizio sostanzialmente è appaltato
Ribadiamo l'ottanta per cento bella primo grado del penale in sede monocratica ed il cinquanta per cento del Civile
è appartato a dei lavoratori a cottimo che non sono i magistrati di che non vanno in tv non scrivono sui giornali che non stanno né il CSM
E che prendono novantotto euro a udienza novantotto euro lorde ad udienza
E
Questi lavoratori della giustizia sono il vero motore della macchina giudiziaria come vengono trattati beh più che non abbiamo il tempo per raccontare come vengono trattati abbiamo il tempo per dirvi invece che sono alcuni di loro hanno iniziato anche loro
Ma in questo paese guardate come siamo ridotti uno sciopero della fame
Uno sciopero della fame quindi una lotta non violenta per rivendicare e i loro diritti che in questo momento in epoca di Kokand sono stati particolarmente maltrattati con la spaccatura che è sempre più oggi c'è un articolo su Repubblica
Che commenta una ricerca del Censis alla spaccatura tra garantiti e non garantiti ecco
Questi sono i lavoratori della giustizia che non sono garantiti mentre i magistrati togati quelli del CSM quelli che stanno
Sulle pagine del fatto quotidiano
Ricevono sontuosi stipendi lavora non lavora non smart working stanno a casa con tutte le garanzie del mondo
I giudici onorari se non vanno in aula non prendono i novantotto euro a udienza anche in tempi di Cofide è partito uno sciopero
Della fame ma è partita anche una protesta un'astensione
Dei giudici onorari che come ricorda Ferrarella se fosse compatta metterebbe in brevissimo tempo in ginocchio la macchina della giustizia
In Italia la metterebbe davvero a a tappeto forse così consentendo ai burattinai
Di dover fare i conti per forza con con con questa vicenda sono cinque mila cinquecento magistrati onorari e di questo sciopero che forse questa volta
Assume contorni ha un po'più duri di quelli timidi fatti in in precedenza
Se ne occupa appunto il Corriere della Sera Luigi Ferrarella l'abbiamo citato ma addirittura quindi la rilevanza capite bene Liana Milella
Sulla Repubblica che ci parla di una sentenza storica
Che pure intervenuta esattamente in questa settimana un giudice del lavoro ha riconosciuto i giudici di pace che debbono avere lo strappo lo stesso trattamento i giudici di pace per intenderci
Sono una parte ma non sono tutti di questi magistrati onorari poi ci sono i VPO poi ci sono i gotta un esercito
Di persone che fa marciare davvero la giustizia per la giustizia di tutti i giorni descrive Liliana Milella su Repubblica lei scrive
Ancora Giulia Merlo su domani il due dicembre a pagina tre i lavoratori invisibili della giustizia protesta nel bloccano di tribunali giudici onorari considerati lavoratori autonomi
E nonostante la pandemia devono andare in aula altrimenti non ci pagano chiedono più tutele senza di loro saltano migliaia di udienze e poi ci sono gli altri
Ci sono i togati ci sono quelli del CSM ci sono i magistrati vip chiudiamo decadenza del CSM nuovo ricorso di Davico Davigo non si non si arrende e quindi dopo che il TAR aveva dichiarato inammissibile il suo ricorso addirittura per difetto di giurisdizione cioè il TAR ha detto Davigo ai proprio sbagliato giudice
Davigo non molla e va al consiglio anti-Stato c'è chi può permetterselo e chi no grazie chiedo scusa per il tempo rubato a risentirci
La prossima settimana e nella buon ascolto con il prosieguo della programmazione di radio radicale da parte di Giuseppe Rossodivita