Festa nazionale de l'Unità 2021 - "Il lavoro che ci salverà. Cura, innovazione e riscatto". Presentazione del libro di Marco Bentivogli (San Paolo)

Buonasera a tutti Benvenuti mi presento sono nati e Pietrafitta una giornalista dell'agenzia di stampa la prassi
Siamo qui come come sapete perché presentiamo il il libro di Marco Bentivogli il il lavoro che ci salverà
Che
Con noi ci sono faccio in ordine di posizioni diciamo Gianluca Benamati deputato
Del PD
Una laurea in ingegneria chimica che mi tornerà utile per approfondire anche la quanto scritto nel libro
Valida valida valida non ha scadenza quella meglio del green passa assolutamente e poi andiamo in ordine abbiamo Emanuele felice economista ex responsabile Economia del Pd con con la segreteria Zingaretti
E abbiamo con noi appunto l'autore e in più da questa da questa parte Cesare Damiano ex ministro del lavoro dirigente del del PD
E e infine Spagna Scacchetti una compone nell'era della segreteria nazionale della della CGIL
Partirei dall'Autore il questo libro diciamo parla di lavoro e parla di lavoro come diciamo quasi sfida di costruzione di dell'identità sia individuale che che collettiva ed è diciamo uno degli aspetti secondo me è più interessanti di di questa di questo libro perché
Soprattutto dopo la crisi sanitaria ed economica che abbiamo affrontato stiamo affrontando quella del lavoro credo sia la la sfida più grande è per per ripartire
Lei definisce il lavoro la matrice nella quale Cinco si incontrano le tre grandi trasformazioni del nostro tempo la trasformazione ecologica la tassa la trasformazione democratica e la trasformazione tecnologica
è in questo vede una un'opportunità quello che appunto emerge da da tutta la la lettura dei libri e questo senso di grandi opportunità che abbiamo di fronte
E cosa dobbiamo fare per evitare di sprecarla questa opportunità
Innanzitutto è un libro un po'diverso da quelli che che ho scritto sin qui perché si occupa essenzialmente un contributo alla cultura del lavoro soprattutto perché essendo come giustamente si diceva il crocevia delle tre grandi trasformazioni sarà diciamo il luogo lo spazio l'attività degli esseri umani che in qualche modo sarà interessata da maggiori mutamenti da maggiori trasformazione
Da questo punto di vista credo che il l'aspetto più importanti mi sono occupato tantissimo della dell'impatto del digitale sul lavoro dei cambiamenti di sistemi organizzativi
Delle competenze delle lavoratrici e dei lavoratori che in realtà quello che serve in questa fase proprio di costruire un nuovo pensiero del lavoro appunto post novecentesca
In realtà le vecchie categorie del lavoro del Novecento non sono più utile io inizio a pensare che siano addirittura dannose perché il lavoro è cambiato tantissimo e cercare di applicare le stesse vecchie categorie del vecchio lavoro sul nuovo lavoro non aiuta assolutamente a comprenderlo
Non aiuta chi è chiamato a descriverlo a raccontarlo servono parole completamente nuove se vogliamo capire quello che accade nel lavoro
Ecco da questo punto di vista il digitale fa il il lavoro più grande nel lavoro perché scongelata punto lo spazio e il tempo di lavoro
Erano rigidi erano quasi eterni duravano una vita per le persone queste cose sono in realtà cambiate appunto perché cambiano i luoghi gli spazi di lavoro cambiano i tempi cioè gli orari
Da questo punto di vista immaginare di raccontare il lavoro
E di ragionare sulle cose che servono cioè quanto vale il lavoro oggi siamo di fronte a un impoverimento è generalizzato di qualche alcuni settori riguarda tutti quali sono le tendenze che riguardano il lavoro ecco questi sono le il grandi quesiti su cui dobbiamo assolutamente riflettere perché io penso siamo qui appunto ospiti del del più grande partito del centrosinistra italiano
Io credo che tutto debba ruotare attorno a una riflessione ha una capacità di iniziativa sul lavoro io utilizzo nella nella fase iniziale di introduzione il libro utilizzo molto le parole
Del nostro Papa non solo per per quella che riguarda la mia fede perché credo che le gli aspetti più avanzati che siano usciti in questa fase in Italia nel Paese e non solo riguarderà tutte le encicliche e in particolare i discorsi che sono stati fatti
Mi riferisco soprattutto a quello davanti all'Ilva di Cornigliano a Genova
Poter dire noi ci batteremo per il lavoro per tutti
Perché si lavori tutti insieme tutti meglio e forse anche meno soprattutto perché gli orari
Così come li abbiamo pensati cinque giorni alla settimana quaranta ore la settimana otto ore al giorno mille settecentosessanta penso ai metalmeccanici l'anno
Forse non hanno più senso così come sono immaginati allora IBA agitare che questi siano solo cambiamenti di Tecnè technicalities cioè di tecniche e di anche tutte le senza immaginare che quello che cambierà alta e la cultura attorno al lavoro che deve rinascere ed è il pensiero il senso del lavoro come
Ogni persona il significato che ognuno di noi assegna al proprio lavoro determina come si appoggia il il piede la mattina dalle
Chi ha pensato no possiamo in fondo accettare che le persone possono essere in qualche modo alienati e da questo significato profondo che ognuno assegna proprio lavoro in realtà sì qual è il grande per per dire in Breve quello che affronti i diversi capitoli cosa sta accadendo
La tecnologia mette in discussione soprattutto i lavori ripetitivi
E esalta non è vero che contrae Manzi espande i lavori a maggiore ingaggio cognitivo cioè quelli in cui utilizziamo non solo la mente ma qualsiasi tipo di contributo umano
Se questo è il lavoro vuol dire che il lavoro di ricambiare tantissimo vuol dire che questa vecchia idea che avevamo e che anche in Italia ha avuto i suoi diciamo seguaci in senso buono di impresa comunitaria forse un'idea intelligente forse iniziare a fare entrare nel lavoro la dimensione della cura delle persone
è un modo per valorizzare non solo il benessere delle persone ma paradossalmente per guadagnare produttività
Un imprenditore che non cura che le lavoratrici e lavoratori lascino meno il cervello il cuore fuori dai cancelli un imprenditore incapace
Cioè non è solo neo liberare di destra di sinistra di centro eccetera è un incapace perché non cura le finalità neanche quelle minime
Di impresa e allora proprio per questo la la spinta che cerco di dare alla discussione sul lavoro è a tutte le persone qui ce ne sono diverse che si occupano da tempo di lavoro bisognerebbe iniziare a provare a riscrivere le parole del lavoro su un foglio bianco non utilizzare vecchie categorie perché rischiamo di mi andare fuori strada di di immaginare tutto quello che poteva servire una volta e la cosa formidabile che sta accadendo e mi fermo
è che paradossalmente ci sono dei filoni che si intrecciano
E cioè alcune cose che vanno molto bene per l'impresa vanno molto bene per i lavoratori
Voi immaginiamo che il paradigma su cui si fondava la vecchia gerarchia aziendale inizio impresa era basata sul controllo
Il fordismo funzionava sul controllo controllo Perahia al controllo gerarchico era l'esempio più forte il capetto della squadra esercitava un controllo non poteva essere come dicono i miei team americani Hua Novas no dentro Chrysler uno di voi perché fa lo stesso lavoro che se sta male uno come accade a Pomigliano checché se ne dica
Ma a questa idea di mettere le persone un po'più sullo stesso piano e averi e una valorizzazione che si sposta dal paradigma del controllo
Per cui io controllo i lavoratori che siano davanti ammette che sì sono in presenza al lavoro vuol dire che lavorano queste sono cose mi dispiace l'ha detto anche il Ministro degli della come si dice della funzione pubblica
Pochi giorni fa ma è completamente sbagliato
La garanzia di presenza non è garanzia di produttività anzi io dicevo sempre
Se ancora avete quella idea di controllo gerarchico sostituite i capi del personale con dei cani pastore sono più economici e del controllo delle persone va benissimo non
Non si scrivono io insomma noto non rinnego nulla mio percorso sindaca non si scrivono neanche al sindacato almeno per adesso non c'è quello dei cani pastori per cui
Sono assolutamente contro questo per dire che invece sì è vero che quello che si espanderà il è il lavoro alto ingaggio cognitivo
Bisogna fare in modo che ci sia un fertilizzante nel lavoro che si chiama libertà
Che si chiama responsabilità che si chiama autonomia che si chiama fiducia
Con questi quattro ingredienti ne possiamo riscrivere una dimensione di impresa è una dimensione comunitaria di lavoro che è buona per le persone che abitano il lavoro che lo vivono e anche per
L'impresa essi hanno questa capacità lungimirante di guardare a
è interessante anche quel che riguarda la narrazione tutto lei stava descrivendo quello che potrebbe essere il lavoro del futuro il presente però eh parecchio indietro e anche guardando all'attualità
Vediamo che c'è un ci son diversi scontri in atto tra Confindustria governo tra governo sindacati
E in Parlamento si tratta di normare un nuovo lavoro però lo lo scontro mi sembra che sia un pochettino rimasto al passato
E che la sfida andrebbe vinta tutti insieme a maggior ragione adesso che arriveranno tutte le risorse del Pnr R. quindi è un'opportunità resa ancora maggiore da tutto questo
Benamati come si fa questo scatto di superare con i propri diciamo recinti
Vincere insieme
Sì grazie dovrà superare i propri recinti in questo caso è assolutamente indispensabile per conclude la seconda parte della sua frase cioè vincere insieme per cui si vince o si perde insieme no io vorrei dire che su questo vi permette di fare un'osservazione prima su quanto diceva l'autore del libro perché devo
Comunque riflettere su un punto che questo è uno dei pochi libri
Perché io affronto il tema del lavoro dall'altra parte dell'una sull'altra faccia dell'uno cioè la creazione del lavoro lo sviluppo l'economia dell'impresa di Unindustria perché teniamo presente che la ripresa di questo Paese
Basta vedere una minima dimestichezza con i grafici e il la crescita del PIL direttamente correlata alla crescita della produzione del sistema industriale e produttivo del Paese quindi io mi occupo di questo e vedo che in effetti in un mondo del lavoro e della produzione che cambiano non c'è una riflessione profonda su come cambierà il modo di lavorare
Noi siamo molto concentrati sulla produzione questo anche per rispondere alla tua domanda molto concentrati sul produrre lavoro
Meno concentrati sull'analisi della qualità e delle condizioni del lavoro allora questo libro che non me ne vorrà all'autore se si sentiva offeso da queste mie parole che è un po'di filosofia del lavoro prima che di analisi in pratica dei sistemi produttivi
E in questo è una risposta ho urtato involontariamente è una risposta che effettivamente manca nel nostro sistema
Anche qui faccio un'altra riflessione su questo poi dico due cose che vado al
Concludere sul tema che mi pone
Non è un caso lo dico sempre perché siamo commentando libero vorrei appunto sull'autore non è un caso che abbia una formazione
Di un certo tipo e si rack richiami alle parole di di papa Francesco che sono in apertura deliberò perché il valore del lavoro la dignità del lavoro non è solo un valore fondante della Repubblica manco un valore etico comune in molte in molte esperienze nostre anch'io sono persone che hanno formazione
Cattolica e il valore del lavoro è evidente potrei fare una battuta molto semplice quel grande
Per alleggerire un po'la cosa quel grande scrittore che da Giovannino Guareschi
In una delle battute giusto il dibattito fra Peppone e don Camillo fattispecie di radon Camillo il cristianesimo è una religione democratica fondata sul lavoro stavano facendo un dibattito un dibattito acceso quindi il valore del lavoro viene prima del valore del prodotto
Che il lavoro
Scusate il giro di parole produce
Allora da questo punto di vista le due cose non possono però essere disgiunte qui bisogna che Confindustria bisogna che anche le organizzazioni sindacali bisogna che la politica facciano assieme un passo avanti
è chiaro che la politica a in queste condizioni la necessità e il dovere di creare le condizioni per lo sviluppo l'impresa non è un nemico da combattere
Ma l'impresa oltre ai valori economici anche una responsabilità sociale che deve esplicare nella sua nella sua esistenza io sono abbastanza di lungo corso in Parlamento questo non è bello dirlo insomma
Per aver attraversato già diverse questioni la crisi del due mila otto due mila nove sono uno di coloro che insieme accadendo sono poi papà di industria quattro punto zero abbiamo vissuto la stagione del tentativo di una nuova politica
Industriale
Fra la scorsa legislatura che questa legislatura
Allora sì mi si permetta di dire che alcune polemiche
Sono effettivamente inutili la questione del tema del delocalizzazioni e della respingimento degli incentivi va messa cioè nella giusta luce noi dobbiamo essere un Paese attrattivo che ovviamente crea le condizioni ambientali per gli investimenti
Quindi una serie di riforme giustizia celere spaventa per la lunghezza dalla giustizia civile e della burocrazia che il problema diciamo in questo momento di mancanza di manodopera qualificata che presenta un altro grandissimo problema noi stiamo con questo cercando di lanciare e di rafforzare venti voti lo sa il tema degli ITS ma da questo punto di vista è chiaro che anche qui c'è un'etica perché
Investimento di nessun investimento serio i predatori cioè coloro che essi utilizzano fondi pubblici realizzano delle delle degli investimenti e poi magicamente spariscono o spostando le produzioni potrei fare molti molti molti esempi che ho incontrato in questi anni e che credo che anche venti gol di conosca in un Paese come l'Italia che in certi settori ha subito una desertificazione industriale in settori che vanno fatti ripartire allora titolo di quel dibattito esattamente quello che dicevi tu è qualcosa che ancorato per stare alla agli schemi di Bentivogli ha un passato remoto
Anche su questo non si può mettere in comparazione il lavoro in un paese in cui il livello di vita il livello delle garanzie per i lavoratori rivela è completamente diverso dal nostro con il nostro non abbiamo bisogno di una serie di regole è una serie che non solo devono essere respingimenti ma che tutela questo per dirti che in effetti dobbiamo tutti fare un passo avanti
Concludo dicendo che poi spero che ci sia costruita io e qualcun altro ma già visto che la domanda mi è stata fatta direttamente io credo che le risorse del Pnr apre siano risorse essenziali per rilanciare il nostro Paese
E guarda caso incrociano le tre criticità che per il lavoro definiva definiva venti volte cioè la rivoluzioni tecnologico digitale
Io l'allargo al tecnologico oltre che il digitale perché non è solo la connettività di sistema e la digitalizzazione dei sistemi e la gestione dei grandi dati ma anche uno sviluppo tecnologico avanzato
Il tema appunto della transizione ecologica che però dovessero transizione con logica governata e accompagnata perché non può tradursi a squilibri
Globali che penalizzerebbero di nuovo il lavoro i lavoratori e ovviamente da questo punto di vista diciamo il tema importante e aggiungo io
Ovviamente della della formazione e della e della crescita allora noi abbiamo la necessità su questo abbiamo risorse elevatissime chiudo veramente
Di rilanciare assieme a una riflessione sul lavoro anche una riflessione sul modello industriale e produttivo che questo Paese vuole non lo dico in questo intervento perché non voglio essere diciamo esondare quindi però capacità di fare scelte in un Paese che fondato in cui le suo produzione sostenendo segnale fondato sulle filiere e sui distretti e qui siamo in una terra in cui le filiere i distretti sono di casa
PA potrei citare Bologna perché siamo in questa realtà il packaging l'automotive di alto di alto livello ecco in un Paese di questo tipo occorre fare delle scelte quello che sta succedendo sull'acciaio lo diceva prima Bentivogli
è una cosa che ci lascia interdetti
Fare delle scelte creare delle politiche attive magari ne parliamo dopo e mettere insieme una serie di misure e di riforme dalla riforma della giustizia l'implementazione della formazione professionale alla capacità di lo dico creare tutele per il lavoro laddove non ci sono
Perché quando cambia il lavoro l'economia di condivisione a volte crea delle forme di lavoro il cui precariato grida vendetta al cospetto del cielo così abbiamo continuato
E questo è un compito anche della politica costruire non delle regole ferree delegabile
Ma un ambiente all'interno del quale ci siano le condizioni dello sviluppo e tutte quelle che sono le condizioni di costituzionalità di tutela della dignità del lavoro che
Succede alita
Che partecipa e di eh redditualità perché ci si mantiene quel lavoro ma anche capacità di esprimersi come cittadini quindi di sostenere la democrazia in questo Paese
Quindi si tratta prosegue sempre in ordine di di postazioni diciamo allora
Si tratta di creare delle politiche nuove io mi rifaccio a un recente Twitter da
Perché le è costato un bel po'di polemiche iscritte che per secondo il quale le politiche neoliberiste diffuse più che altro in America hanno diciamo accorciato l'aspettativa di vita degli americani di tre anni
è ho visto che si è scatenato un putiferio su Twitter l'hanno pesantemente attaccata però nel cui nella diciamo se l'obiettivo è quello di combinare politiche anche diverso che
Quale la la sfida del futuro ecco secondo lei
Donò scritto proprio che l'hanno accorciato che rispetto all'Europa gli americani hanno perso tre anni di speranza di vita nella crescita che c'è stato se confrontiamo i due casi
L'Europa da questo punto di vista su un modello virtuoso che io vorrei mantenere per mantenere il welfare che c'è anche poi integrandolo con il terzo settore non è forse più rilevante da e prima però fammi dire una parola sul libro che insomma io ho trovato questo libro molto condivisibile dell'impostazione di fondo
Cioè l'idea che il lavoro e le trasformazioni che abbiamo davanti devono essere ancorati alla dignità della persona umana
Che l'essenza di questo libro
E che è un concetto cristiano che viene da e si sente molto del libro questi ispirazioni cristiano io non sono un cristiano sono un socialista laico vengo da un'altra ispirazione per un mi ritrovo e questo è un terreno concreto di incontro con la dignità del lavoro e della persona umana e io li chiamo i diritti dell'uomo
I dove ci sono cioè appunto il diritto a un lavoro giusto ben pagato che Picchi il compito
Dell'intervento pubblico in senso lato e favorire questo accanto all'impresa
Quindi presso da questo punto di vista un'impostazione condivisibile in toto ovviamente vengo alla domanda che mi hai fatto come ente la visione neo liberale non a questa impostazione
Il neo liberalismo insisteva ideologico che
I riduce la persona umana alla libertà del nella sfera del dell'economia volta alla ricerca del profitto personale questo ovviamente entra in conflitto con la dignità del lavoro può intera non non necessariamente entri in conflitto spesso entra in conflitto e noi anche qui sono stati richiamati alcuni casi abbiamo sotto gli occhi in Italia alcuni casi di questo e non siamo un Paese avanzato grande paese avanzato importante personaggio però siamo anche tra i paesi avanzati quello che decida di più negli ultimi venticinque
E tanto che sia un picco vorremmo restare un Paese avanzato
E il privo
Fattore che fa sì che restiamo un Paese avanzato della dignità dei nostri lavoratori del nostro lavoro che non si può imporre per legge
Anche se la legge e qui mi ricollego anche a Gianluca olio difendere con forza quello che sta facendo il ministro Orlando la legge serve deve servire a evitare gli abusi
A è evitare il cattivo lavoro però poi il buono lavoro non lo crea la legge
Il volo lavoro lo crea con le politiche di sviluppo
E i problemi principali che Alitalia sono stati richiamati giustamente cioè la questione della
Giustizia civile della pubblica amministrazione i motivi principali che frena Lorin prese multinazionali dall'investire in Italia
Sono i fatti cioè il fatto che la giustizia civile non funzioni pagamenti arrivano il ritardo mostruoso c'è una corruzione diffusa che per esempio nell'edilizia impedisce una competizione fare giusto
Questi sono temi che che vanno affrontati e che io penso che noi i in particolare con il governo Draghi con il percorso di riforme che accompagna percorrere che abbiamo impostato un prima e che adesso stiamo realizzando con il Governo Donadi dobbiamo fa affrontare questo e lo stiamo facendo
I e questo serve poi per creare le basi per per dare il lavoro boh
Quello che io a volte il libro mi ha lasciato a un po'così diciamo un libro di filosofia del lavoro in un certo senso dirglielo però poi qual è il punto di caduta concreto
Di tutto ciò delle battaglie qui di oggi per esempio
Che che poi è quello che ho cercato di spiegare io nel mio intervento prima quindi
Finora quindi arriva fu su quel lasceremo poi la ovviamente possibilità di replica all'autore intanto io mi vorrei di fare sempre al libro venti poi dice che bisogna costruire un nuovo vocabolario del lavoro e in un certo senso mi sono sentita chiamare in causa pure io perché
Lui dice che si parla di lavoro anche sui giornali quando ci sono crisi aziendali da da risolvere o quando ci sono morti morti sul lavoro
E è in effetti è così è magari questo non aiuta Cialente abbiamo una idea mitizzata dei lavori del passato adesso
Sono tutte queste problematiche non aiutano a fare una narrazione virtuosa positiva buona del mondo del lavoro nonostante questo però i problemi cioè le le morti sul lavoro lei le crisi aziendali
Licenziamenti via uno Zappa e sono parte del del presente è
Richiedono un oltre alla a prima perché ci sia una narrazione positiva forse ci ci servono degli strumenti di soluzione positiva a tutto questo
Grazie
Ma prima Benamati
Giustamente parlava dell'automotrice PD altissimo
Nastro in quella realtà Torino
Poi tu dicevi i licenziamenti Lia Vozza
I viene in mente un bellissimo film che tutti avrete visto di Ridley Scott Blade Runner
Dove li per tecnologia si sposa con il Medioevo
Incentivare via WhatsApp
Significa tornare agli anni cinquanta sessanta quando il licenziamento era ad nutum non c'è la bozza al centro
Allora io credo e il libero queste ispirazioni ce la darà
Che sarebbe molto giusto rileggere il Novecento però io non vorrei rileggere il Novecento in modo schematico e uniforme qui nel libro Marco
Parla d'un nuovo pensiero del lavoro non ideologico e finalmente posto novecentesco che prevalga sulla narrazione negativa del progresso e del lavoro stesso
Io trovo questa definizione come si dice ancora imprecisa
Perché il Novecento non è un Novecento uniforme Tonelli pro dice a pagina trentadue
L'attenzione sul tema del lavoro
Viene meno a partire dagli anni ottanta
Allora cominciamo a leggere questo Novecento il Novecento la prima Camera del lavoro di cui sono stato segretario Torino insieme a Milano e Piacenza e del mille ottocento novantuno partiamo di lì
Non partiamo dalle società di mutuo soccorso dal socialismo e della Rerum Novarum che sono di quegli anni
Partiamo da lì
Mille ottocentonovantuno mille novecentottanta poi c'è una cesura
Il neoliberismo
Reagan la Thatcher
E comincia una storia quarantennale nella quale la narrazione del lavoro mette la marcia indietro
Io credo che questa riflessione sul Novecento non possa essere il Novecento quale novecento fino a dove e da dove vogliamo interpretare novecento
E credo che questa riflessione riguardi la sinistra e la destra parlo in termini ideologici perché io mi rifaccio uno slogan del Sessantotto letta me lo consente
Che credo che sia stato l'origine del male
Era uno slogan del Maggio francese
Pare che l'abbia inventato un comico non uno studente non un filosofo
E vietato vietare
Quella radice quella formula
è stata la formula madre che oggi pensate al Corvetto
Ispira taluni illum senso di libertà malato nel quale la libertà e fare ciò che io voglio in qualsiasi momento a prescindere dagli altri
Poi c'è una seconda frase che è attribuibile alla destra Margaret Thatcher
Quando prende il potere dice la società non esiste
Esiste l'individuo
In queste due frasi nella prima ho detto si nasconde un'idea malata di libertà nella seconda ce la confusione fra collettivismo e comunità
Io sono per la comunità e vorrei ricostruire un pensiero ideologico io su questo non sono d'accordo con Marco perché anche il Papa fa ideologia ideologia non confondiamo la colto ma purtroppo la destra ha imposto il superamento e la maledizione della parola ideologia riducendo la dogma ma l'ideologia non è un dogma
L'ideologia un contenitore in cui i valori e quando la politica come è capitato in questi ultimi quarant'anni dimentica i valori
Non ha più un orizzonte quello che prevale e il soggettivismo e la quotidianità
Quindi io credo che il ripensamento sia un ripensamento profondo che deve superare gli antichi pensieri ma costruire nuovi pensieri ideologici comunitari solitario di nei quali non sia più possibile licenziare tramite WhatsApp ora il dibattito diciamo di questo periodo si porta a fare moltissimi discussione io mi limito a fare due citazioni
Nelle quali mi sento coinvolto era in Parlamento
E delle quali un po'mi mi vergogno
Perché non ho fatto abbastanza per contrastarle
Nel due mila dodici la mia compagna di banco Elsa Fornero ministro del lavoro costretta dalla troika e da Monti
Fa una legge sulle pensioni che io non ho condiviso
E modifica all'articolo diciotto
Per fortuna
Un anno fa la Corte costituzionale ha giudicato illegittimo quell'articolo
Che non riconosce il diritto alla reintegra nel posto di lavoro al licenziamento di carattere economico
Ma noi siamo stati conniventi
Poi c'è stato il già avvisate dove siamo stati connivente chi ha reso libero il licenziamento e per fortuna la Consulta ha dichiarato alcuni fondamenti del Jobs act incostituzionale
Allora io credo che ci sia molto da riflettere
Perché io temo che la sinistra preso nell'accezione larga dai democratici americani laburisti inglesi fino ovviamente al nostro partito in Italia
Negli ultimi quarant'anni sia stata sostanzialmente nel pensiero lungo subordinata alle idee del liberismo
Qui c'è un vizio di fondo sul quale dobbiamo riflettere
Quindi io sono molto convinto che lavoro moderno non può copiare lavoro antico io come vi ho detto sono andato nelle linee di montaggio come dirigente della FIOM negli anni Settanta Mirafiori
Ho visto gli operai nelle fosse avvitare a mani altri le carrozzerie
Ho visto lo spruzzo di verniciatura con una mascherina quelle che stiamo portando adesso e morire un anno dopo la pensione coi polmoni bruciati e potrei fare tutta una serie di esempi credo nella tecnologia
Sono contro con me Marco latte che non fondi
Ma la tecnologia non è neutrale può essere usata bene può essere usata male io spero che il movimento sindacale
Che le imprese
Che le grandi professioni degli ingegneri dei tecnologi dei progettisti ad esempio si metterà in mente per diminuire i morti sul lavoro
Di inserire nelle macchine che costruiranno nel futuro sempre più robotizzate dei sensori che impediscono di tagliarsi le mani dei sensori che impediscano di essere avvinghiati ad una ruota che ti stritola
Dei sensori che obblighino attraverso un computer ormai ce l'abbiamo tutti a sapere se quegli operai del cantiere hanno il casco
I guanti l'imbragatura le scarpe antinfortunistiche e se quel cantiere in piena sicurezza io credo che questa sia la progettazione per me ideologica del futuro perché la mia ideologia è fondata su un'idea di comunità e di valore della persona
Che l'ispirazione mi pare del libro di Marco e da questo punto di vista ci deve aiutare a fare una riflessione profonda non superficiale su quello che è stato il Novecento perché novecento è stato un secolo caratterizzato da una parte da grandi importanti lotte per il progresso ebbene sì dei lavoratori e anche per l'ultima parte dagli anni ottanta per una marcia indietro che è stata innestata nella storia
E ci ha portato ad una contemporaneità che non ci piace perché oggi il lavoro non ha valore perché è un lavoro sminuzzato e un lavoro precario nel quale purtroppo
I lavoratori in molti casi non sono concepiti come persone ma come semplicemente dei limoni da spremere abbiamo avuto come si dice
Degli esempi di recente sulle delle burocratizzazione
Ma francamente
Pensare
Che è un'azienda multinazionale venga in Italia e prenda i nostri soldi con i quali investe poi Possa direi dall'oggi al domani
Me ne vado ho fatto gli utili ma vado dove il lavoro costa meno impedirlo credo che sia un elemento minimo principi
Nel Novecento almeno fino alla retromarcia di cui parlava Damiano il sindacato ha evidentemente vinto delle battaglie ha tutelato i lavoratori ed ha portato a casa dei risultati
Questi anni sono secondo me difficili anche per per il sindacato come come può
Adesso
Farsi portavoce delle nuove tutele che che che servono per penso anche alla alla sfida tutta la sfida che il digitale comporta sia in termini di lavoro agile smart working diritto alla disconnessione ma anche in termini di rappresentanza
Come può diciamo il il sì il sindacato essere al passo coi tempi perché alla fine una delle accuse che viene spesso mossa alla al mondo della rappresentanza è proprio quella di ah bene tutelato e continuare a a contratto denari alcuni è lasciar per strada altri
Sì anch'io
Alle domande molto complicata ma è molto sfidante anch'io penso che il sindacato come tutte le forme di rappresentanza dire la verità rappresentanza collettiva che
Anch'io per così si sente meglio no non mi avvicino ecco
C'erano altre domande dopo terrà un po'più nel dettaglio è una domanda giusta
Perché l'indebolimento della rappresentanza collettiva e che secondo me ha colpito più la politica che non il sindacato perché il sindacato è più legato alle questioni materiali ha avuto modo comunque di stare attaccato però una grande questione di questi tempi
E lo dicevo prima a Marco perché ho apprezzato diciamo così lo spirito del del del libro
Credo chiamo il sindacato a una discussione profonda insomma devono cambiare le pratiche di partecipazione devono cambiare le pratiche di mobilitazione devono cambiare le pratiche
Anche di costruzione diciamo così della soggettività collettiva del lavoro no
Però
Sono molto d'accordo con quello che diceva Cesare Damiano
Nel fare questa riflessione noi
Dobbiamo evitare ecco la dico così che l'idea della costruzione di un pensiero di comunità non c'è quindi di traguardare una fase che ha così grandi sfide insieme significhi annullare il conflitto perché in realtà in questi quarant'anni c'è stato un grande conflitto di potere
Fra le imprese e i lavoratori grandissimo e i lavoratori in grossa parte l'hanno perso questo conflitto
Ripensare significa anche generare nuove forme di conflitto perché il nostro non è un Paese che non ha fatto delle scelte in questi trent'anni
In alcuni casi le ha rimandate le riforme cicliche di cui parliamo da venti trent'anni la giustizia eccetera eccetera ma in alcuni casi le ha fatte e le ha fatte mette ha scelto di privatizzare i beni pubblici i beni comuni ha scelto di arretrare dal ruolo del ruolo dello Stato da grandi
Settori produttivi la farmaceutica l'industria noi abbiamo privatizzato tutto le multiutilities sono scelte abbiamo scelto abbiamo scelto che per far ripartire il Paese e per renderlo più competitivo serviva fare due cose affidare la crescita al mercato e all'impresa è la logica dei bonus degli incentivi a pioggia del guarda ti dò riparti
E anche abbiamo svaligiato il lavoro
Io non credo che le stesse tutele esattamente uguali del mille novecentosessanta possano essere le tutele dell'oggi ma noi abbiamo sbalordita alto quei principi non solo le tutele
I lavoratori sono rimasti più soli lo dico perché spesso riguardo la mia diciamo esperienza Poli spense di mia madre mia madre ha fatto l'operaia
Da tredici da quando aveva tredici quattordici anni non poteva studiare come tanti della sua generazione mi racconta
Di episodi che oggi forse sembrano quasi impossibili no in alcuni luoghi di lavoro lei la controllavamo
Le mettevano diciamo le controllavano se nel reggiseno aveva all'ingresso della della fabbrica nuova cioè i tempi non lo segue questa cosa qua
Ma si era un riconoscimento sociale del suo lavoro lei si sentiva centrale nella società
E il suo lavoro le ha consentito anche un lavoro umile può davvero comunque di far studiare i magari figli affidargli oggi si è ribaltata quella prospettiva
Allora sì non bisogna guardare solo diciamo l'impoverimento e bisogna valorizzare le pratiche positive ma non si può non
Parlare anche dell'impoverimento che c'è stata nella condizione del lavoro e bisogna fare attenzione perché la tecnologia l'incremento della digitalizzazione che sono d'accordo non solo non va visto diciamo così con fobie amava
Provato anche a governare Solone neutra ma rischia di polarizzare moltissimo le condizioni del lavoro da un lato il lavoro ad alta creatività ad alto valore aggiunto un lavoro è un diciamo così nel nel quale le persone si muovono anche grazie al sapere alle competenze che hanno ma dall'altro anche una parcellizzazione di un lavoro fragilissimo che diventa occasionale anche quando occasionale none
Allora non lo faccio per difendere un'azione lo lo dico ma il sindacato in questi anni ha fatto anche alcune battaglie significative
Niente gli esiti diciamo così delle valutazioni della consueta sono frutto di vertenze sindacali e rispetta le norme sui licenziamenti
Il lavoro che stiamo facendo che si sta facendo ad esempio sui raider che MP fenomeno diciamo così di un di una grande trasformazione che quella della di di e con Minotti non è tutto uguale che ma è frutto di una grande azioni sindacali anche di una di un cambiamento nella sede del sindacato perché questi lavoratori non è che gli metti un volantino in bacheca e lo fanno a a guardare devi usare i loro strumenti no personalizzate
Sono le piazze virtuali e però quei lavoratori propongono le stesse domande che proponeva un lavoratore di quarant'anni fa le domande sulle stesse serve sicurezza perché oggi si muore esattamente come si moriva quarant'anni fa i morti sul lavoro sono morti da cantiere che cadono giù da quindici metri perché non hanno le protezioni perché bisogna correre perché bisogna produrre
Chiedono sicurezza chiedono un salario dignitoso
Io qui pongo un punto perché nella diciamo costruzione di nuove politiche non è che si può far finta che c'è stato una ridistribuzione della ricchezza diseguali in questi quarant'anni
Perché se noi al lavoro gli dobbiamo ridistribuire le briciole perché in realtà ha battuto alla finanziarizzazione battuto e diventa faticoso fare tutela così perché il lavoro si anche in Puglia impoverito reddituali mente in questi anni
Non è un caso che noi siamo un Paese in cui Marco fa un passaggio nel libro molto interessante ma non se ne discute nel nostro Paese no della qualità del tempo di lavoro quanto si lavora per fare cosa
Perché non c'è solo un tema di produzione oggi lavoro né solo produrre beni me
Diciamo così scambiarli c'è il tema della comunicazione della conoscenza è molto più complessa il sistema no rispetto all'idea che il lavoro sia produrre qualcosa no c'è tanto lavoro immateriale ecco
E quindi c'è una riflessione sul tempo
Che è una riflessione importante da fare ma anche qui siamo dentro una polarizzazione perché mentre giustamente qualcuno dice ragioniamo di una riduzione dell'orario di lavoro non diciamo così non la legge uguale per tutti ma ragioniamo no di e sperimentazioni di fare un ragionamento sulla riduzione dell'orario di lavoro dall'altra parte invece chi pensa e chi ragione solo sì diciamo così sulla produttività del lavoro e non sulla propria vita di tutti i fattori che determinano la crescita di un Paese chiede di lavorare sempre di più
Sempre con dei ritmi diciamo così
Più più più forti e quindi si va nella direzione esattamente opposta cioè lo dico perché ad esempio nei tavoli di contrattazione
Contrattuale non c'è un contratto nazionale in cui ci han detto ragioniamo di riduzione di orario di lavoro dove abbiamo le trentasei ore ci chiedono di fare trentotto quaranta perché misurano una produttivi allegata diciamo così al a all'esserci no a controllare
E al fatto che ci sei
Quindi
Quindi le sfide sono tante io credo che queste sfide
Debbano inevitabilmente Pierri per gli anni che abbiamo alle spalle e per la polarizzazione delle posizioni debbano inevitabilmente passare uno delle scelte di campo ci sono cose che non vanno bene a tutti
Cioè la norma sulla delocalizzazione non va bene a tutti ma poté potenzialmente da solo la norma come dire uscito solo sui giornali non c'è stato nessun confronto respingiamo lecco nessuna delle parti sociali quindi non è che mi esprimo letto quello che avete letto voi sui giornali però cioè
Sì è un'impresa è preoccupata dell'attrattività
Beh
In altri Paesi hanno norme che definiscono l'obbligo di costruire piani sociali non non puoi chiudere la tua impresa non non puoi andare via ma si decide di fare una scelta come questa tutti Davis sedere e costruire sei responsabile come gli altri delle ricadute che questa scelta sul territorio sui lavoratori e sul sistema sulla sull'altro pezzo di sistema industriale
Ho produttivo di cui nessuno mai parla
Quindi
Quindi sì ci sono tante sfida e e c'è una diciamo transizione che ha due caratteristiche difficili per la rappresentanza la velocità e la pervasività
è veloce e pervasiva ma ci sono anche scelte di campo che definiscono sì una Rizzi poche anche secondo me è un recinto ideologico cioè di valori
Che possono essere conflittualità il conflitto nascono anche mediazioni
Avanzate sono nate per tanti anni nel nostro paese quindi non lo riterrei diciamo sbagliato a prescindere il fatto che si genio di conflitto su determinate questioni
Diciamo che i temi sono tanti è
Diciamo la queste biologia che ancora scrive vanno superate c'è qualcosa che va salvato quindi qual è la ricaduta pratica questo la filosofia del lavoro che che che così cioè
Intanto lo confesso è proprio un libro di filosofia cioè vuole essere questo non vuole ho scritto già troppe cose che riguardano sistemi tecnologici o di organizzazione del lavoro con i punti di caduta delle proposte eccetera eccetera questo libro solo di pensiero
Vuole essere essenzialmente questo proprio perché anche scusate ma anche nel dibattito che stasera ho risentito di nuovo molte cose
Che in fondo chi io ho sempre seguito un motto di voler bene più alle persone che ha le idee
Questa è la differenza tra un'ideologia che è un corredo di valori è un'ideologia che uno un insieme di schemi interpretativi
Per cui come accadeva con le vecchie logiche a sento la parola controllo vado a vedere a pagina quarantadue del testo sacro che cosa significa secca esatto per cui si arriva dopo ma che per cui si sta lontani dal mondo e lontane dalla realtà
Faccio un esempio che faccio molto spesso
Sesto San Giovanni della mitica e pelle a nord di Milano
Quaranta mila metalmeccanici di cui trentaquattro mila iscritti alla espellerli mitica cioè la federazione unitaria che è stato
Il grande sindacato posso posso dirlo senza che si appende nessuno è stato
La la spinta più innovatrice perché tutti pensano a allora il sindacato eviterei per ideologico se andiamo a vedere i bei libri di medicina sul lavoro troviamo i contributi anche dei delegati di fabbrica di allora che scrivevano con competenze
Non credete a chi diceva che era bandiere in mano ideologia Inti Illimani a tutto spiano erano persone molto serie molto competenti invito Emanuele una volta discutere di queste cose perché questo significa spostarsi dall'ideologia al pensiero
Perché e io mi occupo Cesare di quelle che sono le nostre responsabilità
E le nostre responsabilità dal punto di vista del pensiero sono gravissime quel pezzo che tu leggi di realtà una citazione che faccio del grande Axe Lone della Scuola di Francoforte che dice esattamente questo
Non l'ho messo lì perché lo dice ancora a picchiarmi è tutt'altro che un moderato è tutt'altro che uno di destra
Neanche neo liberale neoliberista come vogliamo
Lui dice da quando gli intellettuali nel mondo hanno capito che la fabbrica non è il luogo della rivoluzione e gli operai non sono il soggetto della rivoluzione Jan dimenticata
E io aggiungo li considerano numeri come i padroni ed è così anche dell'intellighenzia di sinistra non c'è più il cinema che si occupa il cinema se ne occupa si occupa di un operaio morto dell'operaio disperato
Ma di descrivere la vita in in Italia abbiamo avuto addirittura la brutta copia dei stupendo libro sul lavoro povero della era RAI Piero
E abbiamo avuto la brutta copia non cito l'autrice perché amica di Emanuele che esattamente sposta scherzo Verdonk provoca ovviamente si sposta una descrizione pura del lavoro povero che ci serve
Che ci serve perché prima di tutto bisogna andare a capire cosa fa e per quante ore e per quanto denaro per quanti centesimi di dollaro fa una persona nel Paese più forte al mondo in teoria
Ecco io credo che bisogna tornare lì
Quella Sesto San Giovanni di quaranta mila metalmeccanici di trentaquattro mila iscritti al sindacato i quaranta mila erano in quattro fabbriche
Quattro la fa anche e ce n'era diverso c'era l'Ansaldo c'era la Pirelli eccetera eccetera
Oggi sapete quant'è la dimensione media d'impresa di Sesto San Giovanni intanto le imprese son poche la parte manifatturiera che c'è alla dimensione media il dodici indipendenti
Neanche Liala banche
Altro che i rider neanche lei
Se io immagino le il il responsabile il delegato di fabbrica non c'è perché sotto i quindici si magico le logiche l'al dibattito politico
Dobbiamo decidere perché se vogliamo continuare a pensare di seguire i lavoratori con il linguaggio televisivo parliamo di articolo diciotto guardate io non sono stato così contento dell'abolizione dell'articolo diciotto
Penso che non possa essere il totem delle battaglie del lavoro perché su nove ragazzi su dieci ragazzi che vanno a lavorare nove non hanno non l'articolo diciotto novantotto lo Statuto
E se io mi occupo solo di loro quando sono a tempo indeterminato e quando hanno tutto lo statuto e quando sono sindacalizzati e quando sono un'azienda in cui posso parlare giustamente di politica di sindacato e non solo di calcio
Vuol dire che io rinuncio alla discussione con la gran parte degli esseri umani e se io continuo a dire l'articolo diciotto mi dimentico che dal due mila otto a oggi
Non ha oggi al due mila a prima del comma dal due mila e diciotto nel nei dieci anni l'industria italiana avuto seicento mila posti di lavoro persi
Tutti avevano l'articolo diciotto
Per cui immaginare che l'articolo diciotto sia un argine che impedisce il licenziamento in un Paese che non dà competenze che non aggiorna sulla formazione che non fa crescere le persone e le tutela davvero
E per cui la capacità professionale delle persone non perché bisogna buttarle a me non piace neanche la parola lo dico un mercato del lavoro però da quel punto di vista se noi continuiamo a immaginare per quello dico andiamo oltre
Il Novecento perché il Novecento è andato oltre l'ottocento e quello che accade con la rivoluzione e la trasformazione digitale tecnologica
Una rivoluzione voi pensate che l'energia elettrica quando è stata introdotta impiegato quarant'anni per diffondersi nella parte più ricca del pianeta
Oggi un algoritmo intelligenza artificiale io lo trovo a Bruxelles a Bologna come in un Paese africano ci sono già molti paesi africani che hanno povertà fanno e hanno pochissima che abitanti
Cioè c'è una velocità di cambiamento che è qualcosa di rivoluzionario ma che lo deve essere anche nel senso delle cose e per questo non è disdicevole parlare di filosofia importante
Guardate il dibattito di questi giorni a me ha lasciato allibito
La grande frontiera avanzata io non rinnego a rifare tutte le cose che ho fatto da sindacalista anche di più
Però non posso dimenticarmi che il settanta per cento l'impresa non ha neanche la mensa
E che la battaglia più avanzata sia di impasse sì o no dentro la mensa capisco che continuiamo a provarci di poco
E ci occupiamo di pochi e della minoranza dei pochi
E allora non possiamo immaginare che curiamo quella ricomposizione da quel punto di vista si serve un'ideologia Cesare quella ricomposizione di condizioni di lavoro diverse in cui quelle che credo a livello ideologico sono in realtà esigue sono piccole non non sono così consistenti anche nei numeri rispetto a quello che immagino
Ecco da questo punto di vista il rischio di quest'ultimo periodo dopo dicevo che ci siamo dimenticati del lavoro io ho fatto per anni venticinque anni il sindacalista
Scusi presenti ovviamente ma i giornalisti quando ti chiamano anche quelli molto fidi di sinistra contro liberismo eccetera chiedono quanti morti ci sono solo uno ma noi ce ne sarà qualche ferito grave ci sarà no no guarda ce n'è solo uno e ci base ci avanza
Così e anche quelli biologici che poi si parla di Jobs atti parla della Corvair eccetera e cenni su uno ricorda sulle pensioni che nel novantacinque in realtà la riforma sulle pensioni quella più pesante è stata fatta con il nostro accordo
E con il ministro Dini contro la riforma precedente che aveva fatto Berlusconi
Allora su queste cose lo
E c'è
Assolutamente come la forme ma non dimentichiamoci che il Governo Monti era l'asse abbiccì Bersani Alfano per Forza Italia Casini per quella cosa come si chiama UDC se non sbaglio a non ci dimentichiamo perché se no ogni volta
Io mi trovo spesso in televisione a discutere con persone che hanno votato Jobs act a cercare di difendere qualche pezzo di costume e moda dall'attaccamento non l'ho mai vuota scusa ma mettiamoci un po'Daccò
E nove occuparsi del tema fondamentale che il buco del Jobs act
Che è la formazione
Una cosa che esce in quanto è stato nel due mila e quindici in cui già ai mutamenti del lavoro sono fortissimi e che non si occupa di competenze e di formazione di qua essa dovrebbe essere la battaglia
Non articolo diciotto sì o no eccetera eccetera qual è un è uno dei temi ma la forza più grossa che ha una persona nel lavoro
è noi l'abbiamo messo è stata credo una delle cose significative che ho fatto dei metalmeccanici e di inserire il diritto soggettivo alla formazione
Che è la cosa più importante perché questa Gancia ai dà stabilità lavoro e questo dà valore al lavoro se l'azienda obbligata a investire dal punto vista le competenze sulla persona
Ovviamente l'azienda citerà quella persona ci terrà a far crescere quella persona tenerla
Non scritta l'identità aziendale a questo per questo dico usciamo da dove cioè stretta perché una persona che nel lavoro fa la differenza perché è una persona che sa che cresce eccetera eccetera allora io credo che da questo punto di vista bisogna fare un passo avanti diceva bene Amati no tutti insieme un passo avanti
Perché anche le contrapposizioni che raccontiamo in tv in giro poi rischiano di non essere così ma di essere spostati fuori
Tania diceva una cosa molto vera eccetto non bisogna immaginare io son d'accordo quello che diceva un liberale Dahrendorf diceva
Marx ha sbagliato immaginando una società in cui finiva il conflitto il conflitto è un elemento assolutamente insostituibile della modernità ci deve essere però tane se noi non comprendiamo le nuove forme del conflitto essendo immaginiamo che nel conflitto può accedere sempre di più come consentimi di dire mi fermo
Come il declino attuale del sindacato francese la mitica Ciciretti
In cui si bloccano e si diventa sempre più rilevanti dal punto di vista degli iscritti a seicento mila iscritti la CGT pochissimi
Ma si esercita sempre di più la propria forza nel potere di ricatto rispetto agli altri cittadini bloccando i servizi pubblici Boccardo i cani e nei benzinai se il sindacato deve rimanere una sorta di i sintesi del corporativismo mi dispiace ma non è quello per cui ha dato venticinque anni della mia vita io credo che il bene comune è una cosa su cui tutti ovviamente si sciacqua la bocca ma il bene comune non è la somma di chi urla di più
Più
A partire dalle condizioni più difficili quelle vere che non intercettiamo più e cercare da lì di libri immaginare non intestiamo più ma non adesso non intercettiamo da da sempre
Sempre
Io credo che cioè noi noi non è quando quando nei metalmeccanici avevamo un milioni di iscritti allora avevamo la consapevolezza io ero appena nato c'era Cesare comunque della nostra parzialità
Un milione di iscritti oggi che ora siamo neanche a cinquecento mila tutti e tre
Immaginiamo di poteri rappresentare il mondo questa è una cosa che è un problema problematica per cui lo dobbiamo immaginare che invece proprio per chi come me crede che il lavoro si debba sempre organizzati perché non c'è parità tra imprenditore lavoratore se il lavoratore non si organizza il lavoratore nel sindacato è più forte e più libero
Ma il corredo di valori e non di schemi interpretativi ma di significati dei lavori va assolutamente rivisto perché rischiamo di non rappresentare più quello che deve essere cento il centro dell'azione soprattutto dei progressisti
A a me piace tantissimo è una cosa che nessuno riesce a capire rispetto a gliele ticket che mi danno quelli come Emanuele a me piace tantissimo Sanders mi piace tanto perché è un combattente cui anche lei ha detto a parte ha fatto un ogni giorno fa una campagna per le vaccinazioni ma ieri ha detto noi dobbiamo investire su un lavoro sui lavoratori
E queste sono ritornare a a a parlare in modo semplice a ripartire dall'eversore non dalle cose che vanno di moda un periodo di RAI per un periodo quell'un per il re nel frattempo rischiamo di raccogliere solamente e il pezzo che grida e di dargli megafono ecco questo e il rischio di deviare rispetto all'interesse generale che invece è assolutamente più forte anche perché le lavoratrici e lavoratori sono sanno sempre dalla parte del buon senso no guardiamo sui vaccini novanta per cento si è vaccinato
Fa il green passo non fa queste cose così
Non capisco perché dare il vociare il tre per cento che urla ecco questo rischia di essere per tutto così come quelli che non pagano le tasse come quelli che hanno sentimenti xenofobi bisogna stare molto attenti
Perché Marine le Pen quando andò a al davanti allo stabilimento Whirlpool francese ma Crompton fischiato Marine le Pen fu abbracciata dagli operai ma non fece un discorso di sinistra
Perché disse che gli immigrati e i cinesi gli gli cacciavano dal lavoro allora io non sono d'accordo per consegnare la coscienza operaia a quella gente lì e per questa i valori si i valori sono importanti ma ripartendo dai significati del lavoro
Diciamo che i conflitti nel governo Draghi non mancano
Perché
Tante sono le riforme che da fare adesso a settembre si torna operativi ci sarà una riforma del fisco attendiamo la riforma degli ammortizzatori sociali il ministro del lavoro c'è la sta affrontando da tempo però ancora non annuncia e come c'era come cogliere l'opportunità di questo governo che però alla fine davvero tanti Ciani al suo interno posizioni davvero tanto tanto distanti quindi essi sulla sugli ammortizzatori sociali
Sul fisco sul reddito di cittadinanza perché Salvini ha detto a chi ha fatto mea culpa ha detto che tornasse indietro non lo rifarebbe Renzi propone un referendum
Forza Italia dice destiniamo i fondi del reddito di cittadinanza
Diciamo abbassare il cuneo fiscale
Dove c'è rischia di essere un po'mondo cambiarlo guardi
Tracce poi con la riflessione su quello che è stato detto ma vado subito alla domanda perché mi trovo nella stessa posizione di di diventino libri ma il reddito di cittadinanza non l'ho votato
E noi non l'abbiamo votato
Però la banalizzazione che si fa in questi momenti del concetto di reddito di cittadinanza francamente ha più a che fare con la demagogia della politica che veniva citata prima quando si diceva Marianne Pearl ha davanti alle fabbriche non parla dei problemi ma parla dei cinesi e degli immigrati africani
Il tema del reddito di cittadinanza io adesso mi sento anche intimorito da questo da questo parterre che molto più di me esperto di di lavoro diritti lavoro io mi occupo di produzione dell'impresa di di attività produttive
E lo dicevo in senso assolutamente costruttivo Marco lo ha capito Bentivoglio ha capito il tema che la filosofia del lavoro oggi va posta al centro di un dibattito perché perché c'è vero si è aperta una faglia degli anni passati relativamente questo ha ragione Damiano su tutta la linea si è svalutato il tema del lavoro con una valutazione mercantile Istica del
Mercatista del del del dell'economia tipica delle società anglosassoni in Europa però questo discorso è andato un po'a macchia di leopardo in maniera diverso perché la Germania
Ha mantenuto una sua conformazione diversa rispetto a queste valutazioni colmi associa di mercato che tipica di quei paesi per esempio venti volte si interroga sul ruolo di una partecipazione dei lavoratori
Nell'economia che già il passo successivo a quello che alla ristrutturazione dei diritti dei lavoratori
Di base questa però è una questione che noi nei paesi anglosassoni vediamo ma in Germania possiamo anche analizzare allora dicevo rispetto a questa faglia che è stata in quei trent'anni alla fine degli anni ottanta
Che ha avuto degli come dire degli stop un po'con i governi dell'Ulivo diciamo la verità con i governi dell'Ulivo e c'è stata una svalutazione perché la desertificazione industriale la su valutazione della nostra capacità industriale presente del primo quinquennio berlusconiano
Con una analisi di finanziarizzazione della dell'economia sono qualcosa che ha lasciato le tracce questo
è un punto vero che interseca dall'altra parte la ricostruzione la trasformazione del modo di lavorare quello che Bentivogli indica come il passaggio dal luogo al senso del lavoro
Allora non voglio sfuggire alla domanda e poi voglio approfondire questo concetto se ho due minuti il reddito di cittadinanza noi non l'abbiamo combattuto perché io era una stupidaggine permettetemi questo tema perché era fatto male
Perché ha fatto male bisogna che ce le diciamo le cose perché ha cancellato uno strumento che andavo ad aiutare le povertà che era il rally affidando la gestione di quei fondi che forse erano pochi dovevano essere uno intatti anche a chi conosceva le realtà come gli amministratori locali interni i territori
Creando uno strumento universalista di protezione del reddito
Che diventava secondo le iniziative del dei di quel governo già lo vedo che proponeva uno strumento di politica attiva del lavoro non so se si può dire in questa maniera possiamo troppo tecnici
Cioè non è il reddito di cittadinanza come è stato messo in piedi che si mette sulla nastri che si mette sulle diverse forme di cassa integrazione che interseca le guardate una delle mie battaglie stupide e quando ne discutevamo era che la parte di formazione che era presente nell'Anas spettatore veniva tutta depotenziata a favore di coloro che avevano il reddito di cittadinanza
Cioè non capendo il senso
Dell'ANAS speaker rispetto a far cassa integrazione dell'assicurazione che è quella era un vagito di formazione continua dei lavoratori che sta diventando sempre più importante
Allora la riforma degli ammortizzatori sociali io non entro dando delle ricette perché sarebbe per me come dire un atto di inconscia superbia in questo in questo consesso
è una necessità stringente dovuta
Dalla criticità degli strumenti attuali e dalla modifica della realtà del lavoro
Anche qui un aneddoto poi mi taccio io ho cominciato a lavorare nel mille novecento ottantotto così diamo tutti i dettagli
Siccome sono ingegnere l'ha già detto quindi posso ho cominciato a lavorare in un centro ricerche io al merito civile sono ricercatori dirigente che dice
Entro alla I want Montedison a Ferrara
Giovane ingegnere anni ottanta il gioiello della tecnologia chimica italiana la Synthesis Stella specifica delle altre o delle Alfa ogni fine per i non capendo il POR il polipropilene
Dove noi avevamo ancora le tecnologie di Natta i catalizzatori Ziegler Natta che avevano realizzato il motore
Ci mettiamo discutere ci mentre c'è un vecchissimo un vecchissimo
E siamo in un centro ricerche c'è un vecchissimo perfetto
Che dopo la prima settimana secolo settimane in cui facciamo riunioni che aveva conosciuto i tecnici tedeschi che avevano ricostruito stabilimento dopoguerra chiedevano laurea lavorato con Fausto era un genio detta chimiche italiano
Che ci racconta per voi parlate troppo perché quando sono arrivato io qua negli anni Cinquanta e parliamo di un centro di ricerca il capo che era un tedesco era stato chiamato ci diceva io pensare poi eseguire allora quaestor tipo di realtà
è una realtà finita
Oggi andiamo verso una forma di società in cui
La di retta collocazione in un luogo fisico come nel passato lacci perineale a catena di montaggio non è più quella non lo è nemmeno nelle fabbriche
Che adottò il modello di industria quattro punto zero
Perché fanno dei prodotti sempre diverso e l'automotive è un esempio
L'operatore non l'operaio quel punto deve avere conoscenze plurime di informatica di sistemi di gestione deve essere molto più reattivo
Che nel passato allora su questo
E adesso Siniscola ritornando alla domanda
La riforma degli ammortizzatori sociali non solo come strumento di protezione del lavoro
E a volte hanno fatto vittime infinite gli strumenti di protezione di collegamento continuo e costante con un posto di lavoro che magari purtroppo era siano decotto ma come strumento di formazione continua della persona di adeguamento delle sue competenze
Alle mansioni non al mercato del lavoro che in effetti il libro male mansioni aumentando modificando variando le sue capacità
è uno strumento fondamentale è necessario il blocco dei licenziamenti è stato importante in una fase in cui oggettivamente ma non riforma degli ammortizzatori sociali
La riforma di questo sistema con tensione alla visioni della persona non del sistema in quanto tale è la battaglia vera da questo punto di vista io credo che e finisco la sfida vera sia questo perché questa è la sfida che può cogliere la politica intervenire lo dicevano prima tutti su quelle che sono le modifiche e i cambiamenti del sistema non si tratta solo di dei raider anche se devo dire che sui raider la politica anche qui a Bologna e in altre realtà ha cercato di rispondere
Si tratta di cogliere la sfida che abbiamo davanti avendo la consapevolezza che il nostro tessuto produttivo
è un tessuto produttivo molto particolare
Perché noi abbiamo perso
Quelle che erano le grandi aziende
I grandi conglomerati che avrebbero potuto essere linee teste di fila anche nei sistemi Dini Duster quattro punto zero di digitalizzazione delle manifatture di transizione con logica abbiamo un tessuto
Di impresa è molto pur di dimensioni molto piccole in termini numerici
Che sono un problema dal punto di vista molto spesso della diciamo trattazione dei diritti dei lavoratori ma anche dal punto di vista della capacità economica di questo Paese
Perché imprese piccole fanno fatica a star sugli scenari globali
A questo punto la vera sfida e mi fermo qui della politica è da un lato intervenire sugli ammortizzatori sulle sulla riforma di quella che l'assistenza ai lavoratori e dall'altro promuovere lo sviluppo del sistema
Produttivo di questo paese in modo che sia in grado in quelle sfide che dicevamo prima transizione ecologica transizione digitale e anche transizione demografica perché questo Paese è anche un problema questo tipo di vincere e torno a dire come dicevamo prima tutti assieme per garantire quello che siamo riusciti a garantire fino ad oggi c'è un livello un tenore di vita agli italiani di questa qualità
Allora dobbiamo velocizzare circa credo che siamo andati troppo locali però volevo un'altra sfida secondo me decisiva riguarda I giovani e le donne e ha a che fare con la transizione demografica
E da anche venti poi nel libro lo lo ripete diverse volte c'è un problema di mancanza di specializzazione c'è spesso gli imprenditori non trovano dei lavoratori così altamente specializzati e dall'altro lato magari ci sono dei super laureati che non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro poi ci sono le donne che non hanno
Potrei parlare anche personalmente però e non hanno una rete di
Strumenti che consenta loro di lavorare
E pensare anche a alla famiglia in modo se cioè senza fare i salti mortali dalla mattina alla sera tendenzialmente come parliamo di politiche attive del lavoro però appunto la ricaduta pratica di questa formula politiche attive del lavoro quale potrebbe
Ma noi per esempio abbiamo insistito perché nel pied RRC fosse una clausola sull'occupazione giovanile e femminile i
Il generale l'Italia e fra i grandi Paesi avanzati quello con l'ascensore sociale più bloccato
In cui i giovani emigrano di più ecco il e con le disuguaglianze di genere in termini di occupazione delle donne di salari delle donne più forti queste specialmente al Sud però anche qui ieri ovviamente
Se lo Stato se la politica si fa carico di cui nessuno interviene per incentivare le Impresit questa
Direzione come tutto il liberalismo progressista insedia perché le quote rosa se ne inventa di liberalismo progressista in America
è una cosa positiva che lo favorisce noi non dobbiamo pensare che queste cose si realizzino da sé perché posso benissimo non realizzarsi compito di una politica progressista e favorire tutto ciò e qui mi ricollego chiudo veramente aggiungendo una cosa per essere chiari conflitto il conflitto ideologico che c'è oggi non è fra un'idea comunista della sinistra che non esiste se non del tutto marginale
Del vecchio secolo e invece un'idea progressista e democratico
Il conflitto che c'è oggi versa il pensiero né un liberale che svilisce la persona e il lavoro e un pensiero di Sinistra democratica che mette insieme il cristianesimo sociale le idee
Socialdemocratiche che ci sono in Germania e Scandinavia
E chi invece dice
Caro diamoci un attimo torniamo a ragionare giudici di personale io dico di diritti
Dell'essere umano
E non ci ridiamo sopra la dimensione economica e poniamoci il problema di governare lo sviluppo economico e tecnologico verso i diritti dell'uomo e non di farci governare da quello sviluppo questo è il confronto che ci c'è oggi nel mondo avanza
Tra chi dice vale il costo del lavoro speriamo che sia il più basso possibile e chi dice invece il progresso stare la dignità del lavoro
Quindi tu Marco noi spesso ogni tanto ribatte a rete c'è un po'quest'idea invece che noi vogliamo fare chissà che vogliamo tornare a comunismo e cioè oggi ma non è così specie no assolutamente no vorrebbero gobbe
Cieli il problema è un altro
Chiederei al problema abbiamo quello di penso di orientare una società democratica oggi verso i diritti dell'uomo a fronte delle grandi trasformazioni che abbiamo Rava
Il cristianesimo sociale è allegato con il socialismo democratico e con l'ambientalismo in questo e i grandi avversari pensiero neo liberale che peraltro si sta alleando con della destra e libera in molti posti e e anche tanti anni assicura
Citare tante altre
Per ripartire dopo la retromarcia innestata nel Novecento
Diciamo che la la riforma degli ammortizzatori sociali la la clausola sulle donne giovani di cui si parlava la responsabilità sociale dell'impresse alla quale richiama Orlando per questa questo decreto anti delocalizzazioni sono forse dei punti di partenza cosa manca però
Allora mi pare che abbiamo fatto giustamente una discussione di filosofia nella prima parte
E avendo fatto una discussione filosofica
Credo che abbiamo fatto per quello che mi riguarda un passo avanti
Abbiamo sdoganato di nuovo la parola ideologia distinguendo la dal dogma
Io sono anti dogmatico perché sono un dialettico
Ma credo in una ideologia che sia un contenitore di valori che si evolvono
E che abbiano al centro la persona quindi questo a me
Aiuta nel ragionamento
Così come è molto importante e un punto di vista filosofico quando parliamo di novecento
Di assaporare i tratti del Novecento distinguendo le fasi quella lunga fase pro labour e la fase dagli anni ottanta contro il perché questo ci aiuta nella venendo al punto che mi veniva chiesto gli ammortizzatori sociali
Visto che la discussione questa sera come si dice verte molto sulla capacità di innovare pensiero nuovo andare oltre io ho avuto modo di leggere il documento preparato dal ministro Orlando che mi sembra un documento innovativo ritrovare una traduzione pratica
Io sto lavorando
Sul tema della per sociale sono un esperto del ministro a quel tavolo presidente di quella commissione e sto cercando anche qui di individuare un irrobustimento
Di quella invenzione che è stata la per sociale per consentire a chi svolge lavori pericolosi e pesanti di andare prima in pensione
Qual è il tratto di innovazione secondo me sugli ammortizzatori sociali ma essenzialmente questo noi purtroppo fin qui abbiamo tenuto separato il tema della protezione necessaria
Da quello della promozione
Le due cose sono rimaste Cissé
Bisogna ricongiungere le è una catena di montaggio lasciatemi usare questa mia passione primordiale e una catena di montaggio con delle stazioni continue che debbono arrivare ad un prodotto finale come la vedo
Primo un principio di ammortizzatori universale lì che riguardi tutti
Nella modernità l'antica concezione sulla quale io mi sono basato il nutrito per quarant'anni la distinzione fra lavoro dipendente e lavoro tutto Como non ha più ragione di esistere
Ormai noi dobbiamo parlare di lavoro perché il confine è un confine che si attraversa facilmente non c'è muro messicana
Oggi sei dipendente domani sei autonomo torni dipendente e così via l'abbiamo capito bene o male adesso non mi interessa discuterne quindi la protezione e la promozione deve riguardare il lavoro dipendente auto l'universalismo differenziato perché è questo ossimoro se universale come può essere differenziato
Perché abbiamo una tradizione industriale dal dopoguerra che alla cassa integrazione
Abbiamo i nuovi ammortizzatori che riguardano il lavoro Tormo che hanno qualche mese di vita
è evidente che non possiamo pensare perché le condizioni non sono le stesse e la partenza non è la stessa
Di mescolare le cose al punto di avere un'unica soluzione un abito su misura però deve essere universale primo principio mi pare che Orlando dica questo
Secondo principio questo il nodo che in prigione trattativa
Chi paga
Parliamoci chiaro la cassa integrazione viene pagata dalle imprese e dai lavoratori non è pagata la cassa integrazione colpiti vi si è fatto ma un basso l'abbiam pagata nove
Non si paga la cassa integrazione in deroga ci se qualcuno pensa
Che ammortizzatori universali significhi che noi paghiamo gli ammortizzatori a quelli che non li hanno mai pagati non può funzionare
Qui è come l'assicurazione dell'automobile ognuno si paga la sua
E secondo me ci deve essere anche il bonus-malus
Se tu usi poco vale a dire i pochi incidenti usi poco la cassa integrazione ti abbasso il prezzo da pagare
Deve essere premiato perché sei virtuoso certo peschi tanto deve avere un'addizionale mi sembra logico
E mi pare che su questo si stia riflettendo
Il governo può mettere per un periodo un anno due anni fa qualche soldo per girare la manovella vicende del motore
Ma poi le singole categorie dipendenti autonome Parra subordinate dovranno in qualche modo in quota parte pagarsi l'ammortizzatore elettronici riassicurativo
Altrimenti ci raccontiamo delle favole
Ma il punto chiave e legare la protezione e la promozione
Noi abbiamo la cassa integrazione è un ammortizzatore passivo incostanza di lavoro
Abbiamo la massima P che è un ammortizzatore passivo in mancanza di lavoro poi dobbiamo a vere
Una forma di assegno di ricollocazione per passare dall'assenza di lavoro al lavoro poi dobbiamo a dovere commesse inventato Marco Bentivogli
La formazione come diritto soggettivo contrattuale di legge per sempre nell'arco della vita di lavoro indirizzate in due direzioni la prima mi formo per arrivare al lavoro la seconda mi formo mentre lavoro per mantenerlo
Altra elemento e quello del fondo nuove competenze quella una buona invenzione
Il fondo nuove competenze bisogna trasformarlo da un fondo provvisorio un fondo strutturale
Che deve andare nella direzione di aiutare una rimodulazione degli orari di lavoro pagato dal fondo
Quindi chi riduce perché questa sarà la tendenza rimodulare gli orari di lavoro abbinandoli alla formazione di nuove competenze ha diritto ad utilizzare il fondo
Ultimo elemento
La pensione
Come strumento di alleggerimento degli organici che faciliti il ricambio generazionale quindi io leggo casse integrazioni Nastri formazione formazione per mantenere il lavoro tensione
Perché se noi siamo in grado con l'ISO pensione sette anni prima va in pensione
Con l'altra formula sempre di anticipo pensionistico con i lavori gravosi con la flessibilità ad anticipare il momento della pensione partendo da quelli che fanno i lavori più veri golosi
Noi abbiamo come si dice una catena di montaggio che a differenza del passato torna giorni a Marco
Non è più una distinzione fra passivo e attivo fra passivo e attivo in pensione fra flessibilità del sistema e formazione competenza permanente ma è un tutt'uno
è una sequenza logica che innova profondamente le politiche sulle quali siamo stati più deboli quelli attivi ultima nota il PNR fate attenzione
è una montagna di soldi che non abbiamo mai visto duecento i fischi a miliardi
Ma se la transizione ecologica molto bene
La transizione infrastrutturale molto bene la transizione digitale molto bene
Non include anche una transizione sociale qui andiamo molto male
Perché se la crescita il più il più il più perché siamo a meno dieci e quindi è ovvio che il più sarà abbondante
E una crescita soltanto guanti trattativa non va bene
Perché negli anni sessanta sessantuno in pieno boom economico avevamo più cinque più sei più sette di produzione ogni anno per quei due o tre anni che è durato il boom dell'economia
Ma avevamo o undici morti al giorno sul lavoro perché quel più conteneva l'inosservanza delle regole e questo non va bene allora sui morti sul lavoro c'è un'ipocrisia
Io sono nel consiglio d'amministrazione dell'INAIL mi ha messo il Partito Democratico Zingaretti
A costo zero ve lo dico perché non ci sia così come a costo zero do dei consigli al ministro Orlando quindi senza neanche rimborso dei taxi ma di farlo da solo ma giusto per visto che Panorama fa delle polemiche su questi incarichi allora
Qual è l'ipocrisia
Le imprese versano dei soldi
Quei soldi servano all'INAIL per fare tutela la tutela che cos'è prevenzione restituire alle imprese quei soldi per comprare dei macchinari più protettivi
Pagare i lavoratori le famiglie dei superstiti i lavoratori che si ammalano le malattie professionali gli incidenti niente inabilità temporanee e permanenti cosa succede
Succede che l'INAIL ogni anno risparmia un miliardo un miliardo e mezzo di quei soldi
E quel cumulo di risparmio e depositato presso il Tesoro
Abbiamo totalizzato trentaquattro miliardi risparmiati dall'INAIL negli anni che vengono remunerati zero all'istituto
Quando noi abbiamo chiesto alla Ragioneria dello Stato dal mezzo
Di darci quarantasei milioni Quarrata sei milioni a fronte di trentaquattro miliardi depositati per diminuire la franchigia vale a dire allargare a venti mila persone che hanno un incidente un inabilità adesso c'è una franchigia dal sei volevamo parure portava al quattro per cento
C'è stato detto lo sa Benamati di no sapete perché perché quei soldi non servono
Per diminuire i morti e gli incidenti sul lavoro servono per diminuire il debito dello Stato
E allora smettiamola di piangere i morti se non sappiamo neanche spendere non abbiamo il coraggio di spendere i soldi che le aziende ci danno per la tutela e la prevenzione sul lavoro
Perché altrimenti dobbiamo dire una cosa più semplice
Karen prese una tassazione per diminuire il debito dello Stato ma non è un premio che Patti
Per migliorare la condizione di vita delle persone soprattutto nel lavoro e io credo che questa sia un'ipocrisia
Mi batterò l'ho detto in tutte le salse perché quei soldi venga non spesi perché morale ed etico che se le imprese versano delle risorse per la tutela e la prevenzione
E per migliorare le prestazioni e i lavoratori quei soldi vengano restituiti ai lavoratori e alle imprese e non siano utilizzati impropriamente per diminuire il debito dello Stato
Allora per concludere correvo volevo ricollegarmi a quanto diceva prima Bentivogli sul fatto delle mense il no
Al rimpasto scandito da Landini per per le mense per le fabbriche lo diceva nel nane la gran parte delle fabbriche non c'è la mensa
E andiamo a tutelare la la minoranza di chi quella mensa ce l'ha non è un una una battaglia controproducente per per il sindacato dal momento che il il Paese si sente dire vaccini hanno ci fa del green passa la Cina ma ci fa del green pass
E poi chi deve tutelare i lavoratori dice altre no la libertà
C'è un'idea ammalata della libertà ce l'individuo davanti alla collettività questo non rischia di passare questo messaggio di sì che che che sia passato questo messaggio mi è chiaro così come è stato fatto come dire un mese di di discussione su questo come se l'attività sindacale fosse sullo questo è questo diciamo mi dispiace perché non è così sindacato è stato ente in il primo diciamo in prima fila rispetto al tema non solo della campagna vaccinale su cui abbiamo costruito nei luoghi di lavoro sensibilizzazione campagna abbiamo accompagnato abbiamo siamo stati tra i primi che hanno sottoscritto l'appello perché è i vaccini possano andare a tutti anche nei paesi più poveri poveri del mondo io credo che sul tema vaccinale ci sia un'assenza di responsabilità del decisore politico cioè serve l'obbligo vaccinale valutiamo che serva all'obbligo vaccinale perché il vaccino è la migliore arma che abbiamo
Se valutiamo cui sto serve una norma sull'obbligo vaccinale
Il green passa è uno strumento importante di tutela e di prevenzione ma non non può essere un surrogato dell'obbligo vaccinale tante che si ti chiedono i Green pass tu puoi dimostrare che di fatto il vaccino puoi avere un tampone nelle quarantotto ore precedenti poi essere negativi esatto da colpiti noi diciamo una cosa
Marginale semplice capisco interpretabile da una difficoltà che abbiamo anche noi perché non è che voglia fare la guerra diciamo a quelli che si vaccinano lo facciamo a quelli che non si vaccinano però se non c'è una norma e per noi la norma sulle mense non c'è a differenza di altri luoghi etico nella scuola hanno scelto il green pasta determinando anche come dire molte contraddizioni e molte difficoltà e l'obbligo forse era la strada giusta come è stato fatto in sanità dove è stato vaccina dove si è vaccinato il novantaquattro per cento del personale e dove c'è un sistema anche sanzionatorio diciamo legato egli legato a questo nelle mense si crea invece in assenza di un obbligo una discriminazione in un luogo di lavoro dove fino a ieri hanno mangiato tutti insieme perché c'è un insieme
Di protezione di tutele che non deve venire meno questo è l'altro messaggi che noi diamo non deve venire meno in funzione nemmeno della campagna vaccinale c'è il vaccino è importante passi come abbiamo visto che anche i vaccinati possono contrarre il virus è altrettanto importante accompagnare questo tema diciamo così con le misure di prevenzione che abbiamo che ci siamo conquistati che i lavoratori si sono conquistati nei luoghi di lavoro di lavoro più di un anno fa anche con molte mobilitazioni in alcuni casi quindi non siamo contro diciamo non siamo non solo non siamo contro la campagna vaccinale ma siamo un soggetto che sta spingendo molto in questo senso dovrà forse spingere di più
Bene allora io ringrazio tutti mi scuso con chi viene dopo perché il dibattito andato un po'oltre però grazie a tutti buonasera