"Da Clausewitz a Putin: la guerra nel XXI secolo. Riflessioni sui conflitti nel mondo contemporaneo" (ed. Ledizioni). Intervista con il co-autore Giorgio Cuzzelli

Radio radicale siamo con il generale Giorgio Corselli per parlare da Clausewitz saputi nella querela nel ventunesimo secolo riflessioni sui conflitti nel mondo contemporaneo
Allora generale Corselli cosa che tipo di valutazioni può fare su questa Guerra e soprattutto se secondo lei ci avviamo a una nuova stagione simile a quella che avevamo già vissuta alla fine degli anni quaranta dello scorso secolo
Ma
Questa che noi vediamo è una guerra estremamente convenzionale sotto un certo punto di vista di estremamente sofisticata sotto un altro una guerra che si svolge su come qualunque conflitto su diverse dimensioni
Quella convenzionale sul terreno quella psicologica evidentemente quella economica quella cibernetica
Tutte le componenti del conflitto vi sono rappresentate e ed è un conflitto che ci riporta evidentemente ha un passato che speravamo di avere dimenticato ma nel contempo un passato che non è mai tramontato forse tramontato i confini d'Europa banane c'era montato altrove senza dimenticare che non più tardi di
Trent'anni fa nei Balcani abbiamo assistito a uno scontro assolutamente convenzionale come questo è assolutamente sanguinoso come questo quindi
Se la natura umana da un lato non cambia purtroppo non cambia neanche
La natura dei rapporti tra gli Stati
Ritenevamo che li istituzionali ISMU liberale che il multilateralismo in qualche modo ci avesse consentito di superare gli attriti del passato
Così non è laddove qualcuno dal sistema multilaterale non si sente soddisfatto nelle proprie ambizioni è questo il caso della Russia o delle cosiddette potenze revisioniste
Cioè da che cosa può dire allora ho visto che nel titolo del vostro libro avete affiancato Clausewitz con Putin che sono un po'agli antipodi perché Clausewitz è stato un maestro della scienza militare
Putin con questa aggressione ha dimostrato di non esserlo
Ma anche lì
Io sarei estremamente prudente nelle valutazioni intanto le guerre si possono valutare una volta che si sono concluse e che siamo siamo venuti a conoscenza dei fatti
Oggi come oggi infatti non sono ancora completamente chiari e il conflitto ancora non è concluso quindi valutare estremamente difficile in secondo luogo quello che noi vogliamo sostenere il fatto che la guerra risponde a dei principi fondamentali e che l'utilizzo da parte di Putin della guerra come strumento della politica non è altro che un'ulteriore dimostrazione che il vecchio Clausewitz chiamarlo così
In ultima analisi aveva ragione continua ad avere in più noi diciamo che bene o male la guerra è combattuta da una trinità da un popolo da un vertice politico da uno strumento militare anche questo ci pare confermato dalla situazione che stiamo vivendo
Stanno usando delle armi non convenzionali russi
Non mi sembra che siano usando armi non convenzionali mi pare che stiano usando tutto ciò che quello che lo spettro delle possibilità a disposizione dello Stato moderno
E lo stesso stanno facendo gli ucraini in cui bomba grappolo non sono delle armi
Le bombe a grappolo sono delle armi proibite da alcune convenzioni purché si sia dedito a quelle convenzioni nel momento in cui io a quelle convenzioni non aderisco io le bombe a grappolo le utilizzo
Facciamo l'esempio delle mine anti uomo l'Italia ha rinunciato alle mine antiuomo e non li impiega ma altre nazioni non hanno rinunciato alle mine antiuomo e continuano impiega
Senta ritiene che Putin sia processabile per crimini contro l'umanità questo nostra a Nesta viverla un'asta alla Corte penale internazionale semmai il discorso della tv anche all'o no
Il discorso della la Corte penale internazionale non appartiene al sistema delle nazioni unite dal punto di vista del diritto a
La Corte penale internazionale a delle
Particolari prerogative di giurisdizione bisognerà vedere se in questo caso si possono applicare queste prerogative di giurisdizione della Corte penale
Senta come giudica la durezza di diciamo dell'approccio di alcuni diplomatici come il premier austriaco che ieri ha praticamente litigato con con Putin a Mosca
Ma non mi permetto di entrare nell'operato che i vertici di Paesi amici e alleati evidente che siamo in presenza di una situazione estremamente difficile che dal punto di vista negoziale richiede grande abilità ma è anche vero che a fronte di posizioni particolarmente Nettie oltranziste
Non si può costantemente chinare il capo neanche il coraggio di dire coraggio di dire di no trova significativo che questo sia stato fatto da un paese neutrale come l'Austria che addirittura non ha un esercito
Cioè a un esercito diciamo che Chievo considerato uno dei più scarsi d'Europa ma
Intanto abbia pazienza ma sulla scarsità dell'esercito austriaco
E mi sentirei di esprimere qualche riserva nel senso che l'esercito austriaco è comunque un esercito preparato ben equipaggiato soprattutto guardi c'è stata una grossa polemica in house alle cinque ma c'è stato anche un referendum
Su questo possiamo essere d'accordo questo il sale i referendum sono il sale della democrazia ma nello specifico
La il cancelliere austriaco è andato a Mosca ma ricaccia dire austriaco è un capo di Stato dell'Unione europea quindi evidentemente se c'è andato
E ha parlato come ha parlato e perché in precedenza si era consultato qui proprio omologhi dell'Unione Europea
Senta è un buon segno che la Finlandia voglia aderire alla alla NATO un Paese che tradizionalmente sempre stato neutrale pensa che questa cosa la faranno anche altri Paesi che gravitano nell'ambito dell'Unione europea come la Svezia
Ma si parla di fatti di una richiesta di adesione sia della finalità sia della Svezia
Li trova un passo positivo questa scelta io la trovo una diretta conseguenza dell'improvvide iniziative di Mosca sicuramente è una è una scelta che deriva dalle dalle iniziative di Mosca
Bene o male questi Paesi si sentono minacciati da un attivismo russo che e in qualche modo è andato ad alterare quelli che sono i tradizionali rapporti
Di equilibrio nell'ambito del continente europeo non c'è da stupirsi che chiedono di entrare nell'ombrello su
Sotto l'ombrello di protezione della NATO si sentono minacciati mattino si sentirebbe minacciate in questo momento secondo lei c'era un accordo sotterraneo tra Russia e Cina per come per esempio fecero Molotov e Ribbentrop nel mille novecentotrentanove
Per diciamo uno scambio Paesi Baltici Polonia oppure
Ucraina kaiju Anna ho l'impressione che siamo nella fantapolitica per carità tre nei rapporti tra gli Stati e tutto è possibile ma immaginare un patto Molotov Ribbentrop tra Pechino e Mosca in questo momento mi sembra veramente fantapolitica
Chiaramente anche perché è un patto che non necessariamente va nell'interesse di entrambi
Ho capito quindi secondo lei la Cina non l'appoggerà completamente la Russia
La Cina farà quello che le suggerisce il proprio interesse nazionale su questo non c'è dubbio bisogna vedere fino a che punto l'interesse nazionale cinese va nella direzione di Mosca
Ma nel contempo bisogna vedere fino a che punto Mosca ridisposta una posizione di sudditanza rispetto alla città
Bene io la ringrazio ringrazio il generale Giorgio Corselli coautore insieme a Matteo Bressana Dida Clausewitz saputi nella guerra nel ventunesimo secolo riflessioni sui conflitti nel mondo contemporaneo la ringrazio molto grazie alle agli ascoltatori