Rassegna stampa estera

Voi giovani ascoltatori di radio radicale martedì diciassette maggio questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta anche questo oggi apriremo con la Guerra della Russia contro l'Ucraina e soprattutto le ripercussioni a livello geopolitico e geostrategico il fine settimana Stato segnato dalle decisioni storiche di Finlandia Svezia
Di rinunciare alla neutralità e alla politica di non allineamento per chiedere l'adesione della nato e vi proporremo su questo due editoriali figlia o di ieri addio fil di destinazione il titolo l'allargamento della NATO è una sconfitta per Putin
E poi leggere molto commento di nel mondo uscito nel fine settimana
Guerre in Ucraina Putin rafforza la nato colpa del presidente russo se Svezia e Finlandia hanno deciso di chiedere l'adesione poi vi proporremo un commento pubblicato oggi dal Financial Times a firma idiomi Racman sulle difficoltà dell'esercito russo in Ucraina la Russia sta imparando una dura lezione sulla follia della guerra
Le grandi potenze di solito escono peggio quando invadono i paesi più piccoli scrive tra l'altro Racman in chiusura
Ci occuperemo di un altro tema il Regno Unito l'Unione Europea la Breguet Seat il rischio che Boris Johnson decida di sospendere unilateralmente il protocollo irlandese e questo per risolvere problemi politici interni quel quell'accordo quel protocollo era stato chiesto firmato dallo stesso
Johnson nel due mila e diciannove leggeremo l'editoriale da El Pais le manovre di Boris Johnson
Il primo ministro britannico sta ancora una volta usando la brezza in tutte le sue conseguenze
Come una cortina fumogena per fuggire dai suoi stessi problemi politici scrive tra l'altro el Pais che però avverte di non sottovalutare di rischi delle che comportano le le mosse le manovre
Per il premier britannico cominciamo però dalla guerra in Ucraina e dalle domande di adesione alla NATO di Finlandia Svezia
Definite storiche da quasi tutti gli osservatori è soprattutto una
Sconfitta strategica per Vladimir Putin che aveva lanciato la sua guerra contro l'Ucraina
Proprio per tenere lontano la NATO dalle frontiere russe il titolo dell'editoriale di ieri dire fidiamo è abbastanza efficace addio fin Landini stazione e come vedremo ci sono delle riflessioni
Originali anche riguardo all'Ucraina scrive il quotidiano conservatore francese Vladimir Putin
Passa da una sconfitta a una sconfitta dall'inizio della sua guerra in Ucraina
In ottanta giorni di conflitto Putin non ha raggiunto nessuno dei suoi obiettivi di guerra abbattere il regime di Kiev ve neutralizzare il suo esercito o come dice lui
Delle zingare l'Ucraina al pozzo al posto di tutto questo il padrone
Del Cremlino ha sabotato la sua capacità di dissuasione rivelando al mondo un esercito russo indenni questa scienza di fronte alla resistenza accanita delle forze ucraine
E alla superiorità degli standard nato che l'esercito ucraino sta utilizzando
Dopo aver ritirato le sue truppe da Kiev e care a chi Mosca subisce ora una disfatta strategica con l'allargamento della NATO
Putin è andato in guerra per lavare quelle che considerarle umiliazioni subite dall'Occidente ed evitare di trovarsi la NATO
Alle sue porte in Ucraina il rovescio è cocente la Russia sito ritrova alla sua porta alla NATO
In Finlandia futuro ex è stato tampone e in Svezia
E non è l'acropoli corda la figlia o diceva che la NATO era in stato di morte cerebrale
Putin pensava di darle il colpo di grazia in Ucraina galvanizzato dall'indecisione occidentali in Siria e dal ritiro dall'Afghanistan
Il calcolo è stato sbagliato invece di uccidere la NATO ha seppellito la filles en di Zazie onere un concetto di neutralità che un tempo veniva evocato per l'Ucraina
L'appetito dell'orso russo a risuscitato l'alleanza provocato il suo allargamento la NATO raddoppierà la sua frontiera con la Russia sarà una sfida questa per l'alleanza
Ma questi mille trecento chilometri supplementari sono altrettanto territorio che Putin dovrà proteggere con San Pietroburgo che si trova ad appena centocinquanta chilometri dai cannoni nemici
E con il mar baltico che sarà dominato dalla nato morale secondo più figliolo Zahar ha fatto dell'Ucraina la linea del fronte tra il suo mondo autocratico e l'Occidente
Il risultato che questa guerra e diventata quella degli occidentali per procura le restando con la cobelligeranza gli occidentali sono ormai pronti a sostenere l'Ucraina fino alla vittoria la vittoria è possibile anche se richiederà uno sforzo di lungo Periodo
Quando ci sarà chi poserà rifiutare a Kiev per l'adesione alla NATO che Putin voleva impedire questo l'interrogativo che impone riuscivamo in chiusura di questo editoriale il cui titolo appare alla luce di questa domanda ancor più azzeccato Dio Finland Izzo azione perché perché la domanda e opportuna se ci sarà la vittoria dell'Ucraina
E la sconfitta della Russia in questa guerra a quel punto sarà possibile dire no a Kiev in chiaro su di richiesta di adesione
Alcuni alcuni elementi di prudenza sulla l'allargamento della NATO anche a Svezia e villa e Finlandia
Lì introduce l'Hammond nel suo editoriale edizione del fine settimana dal titolo guerre in Ucraina Putin rafforza la NATO le responsabilità di quanto sta accadendo sono chiare
Ma per l'appunto ci sono ci sono interrogativi andiamo a leggere tutti pensavano che la guerra condotta in Ucraina dalla Russia di Vladimir Putin avrebbe rimesso in discussione
Degli equilibri geopolitici e precipitato delle scelte storiche
La volontà espressa dalla Finlandia di rinunciare alla neutralità e la decisione della Svezia di abbandonare il non allineamento
Entrambi per presentare la candidatura di adesione alla NATO né una manifestazione queste candidature potrebbero trasformarsi in un ingresso nell'arco di appena un anno difficile non comprendere che un Paese sovrano che condivide una frontiera lunga più di mille trecento chilometri con la Russia cioè la Finlandia sia desideroso di garantire la sua sicurezza non contando solo sulle proprie forze
La tragedia ucraina che si aggiunge al precedente georgiano la guerra del due mila e otto a alimentato le inquietudini legittime di Helsinki e di Stoccolma precipitando questa evoluzione maggiore per il nord Europa che i due Paesi scandinavi di decidono di fare questo passo nel due mila ventidue
Dopo aver resistito durante tutta la guerra fredda la dice lunga sul cambiamento dell'opinione pubblica di Finlandia Svezia lungo restia entrare nell'Alleanza atlantica
è un cambiamento rispetto un potere russo concentrato nelle mani di un uomo solo cosa che non era mai accaduta durante la guerra fredda
La legittimità della Scelta finlandese svedese
Non può essere rimessa in discussione dal resto con la con l'eccezione della Turchia che ha formulato riserve legate per a ragioni di politica interna
E non alla nuova situazione geostrategica che si profila tutti gli altri membri sono favorevoli ad approvare questo eventuale allargamento rimane il fatto che per le mondo ci sono interrogativi militari e politici che l'urgenza della gravità della situazione in Ucraina rischiano di far passare in secondo piano
Accettando la fila la Finlandia tra i suoi membri l'alleanza dovrà integrare la lunga frontiera terrestre finlandese con la Russia nei suoi schemi di difesa
Dovrà anche rivedere il suo dispositivo nel Mar Baltico la dimensione strategica dell'enclave russa di Kaliningrad tra Polonia e Lituania sarà rilanciata
La NATO rivendica il suo ruolo di alleanza difensiva ma il suo rafforzamento sarà percepito come una minaccia per la Russia di Putin soprattutto se si tiene conto delle capacità militari importanti dei due nuovi candidati Mosca del resto annunciato ritorsioni tecnico militari e ha interrotto la fornitura di elettricità alla Filandia
Eppure a parte questi interrogativi scrive le Monde alle conclusioni
Il presidente russo può dare la colpa solo a se stesso prima dell'invasione dell'Ucraina diversi responsabili occidentali tra cui il presidente francese ma nel macro ogni suo omologo americano Giuba e del avevano fatto uno sforzo per arrivare a una relazione stabile e prevedibile con la Russia
Cercando un'intesa sull'architettura di sicurezza europea
Lanciando le sue truppe all'assalto dell'Ucraina Putin ha innescato un riallineamento che va contro i suoi obiettivi insomma oggi Putin è il migliore agente commerciale dell'alleanza occidentale che lo stesso Putin vuole indebolire
Così Le Monde nel nell'editoriale del fine
Settimana che ci porta a Alfano son tanti oggi
è un commento di Gideon Racman dedicato alle difficoltà evidenti se non nelle sconfitte sul campo di battaglia dell'esercito di Vladimir
Il titolo è questo la Russia impara una dura lezione sulla follia della guerra le grandi potenze di solito escono malmesse quando invadono i paesi più piccoli
Comincia così raccomanda Bladimir Putin non è stato l'unico a sbagliarsi l'ipotesi che il suo esercito a avrebbe sconfitto l'Ucraina in pochi giorni era ampiamente condivisa nella comunità internazionale
Le stesse agenzie di Intelligence occidentali che avevano predetto correttamente che la Russia avrebbe invaso l'Ucraina erano convinte che Putin avrebbe ottenuto una rapida vittoria ma quasi tre mesi dopo l'inizio della guerra l'esercito russo impantanato e continua a subire perdite pesanti l'isolamento internazionale della Russia sta peggiorando Finlandia Svezia hanno deciso di chiedere l'adesione alla NATO
Oggi si parla molto dell'incompetenza dell'esercito russo sì discutono delle ragioni tra virgolette tecnico militari ma forse non servono spiegazioni complicate
Nei tempi moderni secondo Racman quando le grandi potenze invadono paesi più piccoli di solito finiscono per perdere l'America fallito in Vietnam Afghanistan e Iraq e anche o operato umilianti ritirate dopo interventi militari minori in Somalia in Libano
L'Unione Sovietica fallito in Afghanistan e ora la Russia sta fallendo in Ucraina
Come osserva l'accademico indiano trattato Albano netta è uno dei grandi misteri della politica internazionale il fatto che nonostante il loro terribile bilancio nelle guerre asimmetriche
I Paesi più potenti continuano a pensare di poter vincere un Paese potente che ha resistito alla tentazione di fare la guerra negli ultimi quarant'anni ricorda Racman e la Cina
I cinesi erano usciti con il naso sanguinante dall'invasione del Vietnam nel mille novecentosettantanove
Da allora Pechino saggiamente evitato la guerra concentrandosi sullo sviluppo economico la Cina ha trasformato la sua economia e società ed è diventato il paese più potente al mondo dopo gli Stati Uniti negli ultimi anni tutto via il Governo il popolo cinese hanno mostrato un certo desiderio di tornare al campo di battaglia
La Cina investito molto denaro nelle sue forze armate sono state intensificate le esercitazioni minacciose vicina tengo Anna
Il film di guerra vanno per la maggiore al botteghino ma le esperienze della Russia in Ucraina
Suggeriscono che sarebbe un errore disastroso per la Cina cedere alla tentazione di combattere una guerra anche se ritiene che sarà breve e gloriosa
Una volta che iniziano le ostilità le cose raramente vanno secondo i piani
Come spiega lo storico ad Anthus al di là delle guerre di liberazione nazionale e difficile nominare una singola guerra di aggressione dal mille novecentoquattordici che abbia prodotto risultati chiaramente positivi per il Paese che si è mosso per primo
Le persone le nazioni che stanno difendendo le loro case sono generalmente molto più voti motivate di un esercito invasore ricorda Racman
La reputazione di potenza militare della Russia era stata forgiata in guerre difensive contro Napoleone Hitler ma ora l'aggressore e la Russia e sono gli ucraini a indossare il ruolo di eroici difensori della madrepatria che era stato interpretato dai russi nel mille ottocentododici nel mille novecentoquarantadue
In quanto Paese che lotta per la propria sopravvivenza l'Ucraina è riuscita a far restare tutti gli uomini adulti per combattere la Russia invece costretta a mentire al proprio popolo sostenendo che questa è un'operazione militare speciale che non richiede la mobilitazione di massa
Più a lungo si trascina una guerra poi più diventa difficile per un esercito invasore
Anche se si occupa la capitale come hanno fatto gli americani in Iraq e Afghanistan improbabile che si debba poi affrontare un'insurrezione supportata da Potenza estere una guerra persa anche Effetti interni corrosivi oltre quindici mila soldati e contractor americani sono morti in Afghanistan in Iraq il doppio poi morto suicida
Centinaia di migliaia sono stati feriti con effetti che si sono diffusi nella società in politica
Le poche eccezioni alla regola secondo cui le grandi potenze perdono le piccole guerre sembra verificarsi quando i combattimenti gli obiettivi sono chiaramente limitati spiega Racman
Se il conflitto fosse davvero un'operazione militare speciale come dice il Cremlino
Allora il successo sarebbe possibile nella guerra del Golfo del mille novecentonovantuno la coalizione guidata dagli Stati Uniti aveva limitato i suoi obiettivi all'espulsione dell'Iraq di Saddam Hussein dal Kuwait
Quando gli Stati Uniti hanno tentato di andare molto oltre nella seconda guerra del Golfo del due mila e tre
Cioè rovesciando saldando occupando l'Iraq il piano è fallito
Perak quanto ricorda anche Successo dell'intervento NATO in Kosovo nel mille novecento novanta nove morale
Come sta scoprendo la Russia anche una guerra contro un vicino più piccolo il più debole può andare terribilmente storta
Conflitti più grandi invitano al disastro anche una vittoria nominale può lasciare l'economia e la società in condizioni rovinose il Regno Unito era emerso vittorioso nella seconda guerra mondiale ma poi non ha mai recuperato il suo status di grande Potenza
Questo paradosso ora si sta manifestando in Ucraina Putin a presieduto a un rafforzamento militare durato dieci anni poi ha lanciato una guerra per riaffermare lo status della Russia come grande potenza
Invece è probabile che la Russia esca dalla sua guerra in Ucraina più povera più debole fortemente sminuita
La guerra di Putin non è solo un crimine e anche un errore conclude video Racman sul sarà sciolta anzi oggi
Per chiudere noi invece vogliamo parlare di di di di Brad Smith da un po'che non lo facciamo e stanno succedendo cose che ci sono già viste in realtà la va detto non va dimenticato
Boris Johnson che minaccia cosiddetto protocollo irlandese
Che fa parte del dell'accordo Brezzi te che potrebbe portare a ritorsioni commerciali da parte dell'Unione europea imposizione di dazi quote e quant'altro
Il tutto tra l'altro dopo le elezioni in Irlanda del Nord che hanno visto la vittoria dei nazionalisti o dei repubblicani del Sinn Fein sul Partito Democratico unionista El Pais nel suo editoriale di ieri parlava di manovre di Boris Johnson
Ieri il primo ministro andato in Irlanda del Nord per cercare di calmare una crisi di cui è il principale
Responsabile il partito democratico unionista ha optato per una politica di ricatto rifiutando di acconsentire alla formazione del governo
Fino a quando Londra non rinnega era unilateralmente l'accordo che ha concluso con Bruxelles il protocollo irlandese
Johnson ha un problema e per l'ennesima volta ricorre alle solite manovre minacciose quali la scorsa settimana il suo ministro degli Esteri ha detto che è pronta ad avviare le procedure parlamentari per revocare un mini unilateralmente parti essenziali del protocollo irlandese
Invocando questioni di sicurezza nazionale accusando l'Unione Europea di scarsa flessibilità tutto questo non è vero quel protocollo non solo è stato firmato ma è stato anche chiesto da lo stesso Boris Johnson per realizzare la Brad Smith tanto agognata
Bruxelles non cadrà in una trappola che non inganna più nessuno se Johnson deciderà di ricorrere al ricatto il prossimo passo sarà di prepararsi a una rappresaglia commerciale
La conclusione di El Pais Johnson sta usando ancora una volta la Breaks tutte le sue conseguenze accomuna cortina fumogena per fuggire dai suoi stessi problemi politici ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale