Festa dell'Unità di Roma 2022 - "Solo un sì è un sì"

No per concludere il programma politico di oggi ventotto luglio qui avvia delle Terme di Caracalla bentornata unità siamo di nuovo tutti qui insieme per la festa dell'Unità di Roma
Sì appena concludo questo appuntamento investire la persona un progetto politico ove lancia l'Italia che è nato dalla presentazione del libro di Beatrice Lorenzin e Pietro Navarra di ricordo
E il libro di Beatrice Lorenzin ebbe a trovarla
è in vendita per chi volesse qui vicino al palco la nostra destra
Nel ringraziare ancora una volta radio radicale radio immagina per consentire a tante persone che non sono qui perché siamo tantissimi ma tanti ci seguono
Attraverso le dirette streaming attraverso le condivisioni ci posso leggere prossimi giorni qui
Grazie davvero io vi posso dire che ci hanno già raggiunto e sono qui pronte a salire su questo palco le protagoniste nella prossima iniziativa un'iniziativa che abbiamo molto a cuore
Che è stata costruita insieme alla conferenza Democratica Partito democratico nazionale
E quindi io vi chiederei di accogliere con un applauso Valentina gruppi
Cecilia D'Elia
Teresa Manente Pina marinari e Valeria Valente citerà Tiziana Ciavardini a moderare questo appuntamento
Solo un sì è un sì
è un'iniziativa politica a cui noi teniamo particolarmente un'iniziativa che si svolge durante tutto l'anno perché noi sappiamo benissimo che il venticinque novembre quel giorno in cui tutti ci mobilitiamo
Contro la violenza di genere ma è anche quel giorno in cui tutti ci ricordiamo che ogni singolo giorno dell'anno deve essere il venticinque novembre
E io da segretario voglio ringraziare il partito democratico la conferenza democratiche perché questo impegno
Che noi sentiamo
Il venticinque novembre l'hanno trasformato in una mobilitazione permanente del partito democratico conferenza democratiche e non poteva mancare un appuntamento di questo tipo dentro la nostra festa
Dato che siamo un po'in ritardo con i passaggi siamo anticipando i tempi facendo il cambio di palco al volo
Però ormai siamo rodati il semi
Io fra poco vi chiederò come sempre di ringraziare con un grande applauso rimontare volontari per il partito democratico
E dei giovani democratici
Però questa volta fatemi ringraziare anche
Tutti forbici
Il solfuro
Tutti forbici per lo straordinario lavoro che stanno facendo perché noi ogni giorno vendiamo la complessità il numero di iniziative il numero di relatori e ogni giorno riusciamo grazie al loro lavoro quindi veramente grazie a loro perché stiamo riuscendo a costruire un appuntamento
Non mi soffocano
Credo che la diretta
Adesso vorrei parlare un'altra mezz'ora però della risparmierò perché siamo qui per ascoltarle tutte insieme solo un sì è un sì
Ogni giorno il venticinque novembre festa dell'Unità di Roma grazie davvero a tutti voi per essere qui veramente la parola chi ci guiderà luogo questa serata
Buona serata a tutti vi ricordo che la festa dell'Unità di Roma
Continuerà fino al sette di agosto e ogni giorno avremo appuntamenti incontri occasioni per costruire insieme l'agenda politica dei temi che ci consentiranno di vincere
La sfida del venticinque settembre
Perché il video è semplice o noi o Meloni e no mi raccomando o Meloni non ho la Meloni
Oggi noi ombrelloni e noi questa battaglia la vinceremo la vinceremo grazie alla forza l'entusiasmo e la grande comunità che questa comunità che si sta ritrovando anche in questa festa grazie a tutte voi e buona iniziativa a tutti noi
Grazie grazie Andrea buonasera a tutti io mi chiamo Tiziana Cera avviene questa sera sarà la moderatrice che sono la giornalista l'antropologo culturale
Sono sostituisco una collega che era Adriana Apani Teri che per motivi di lavoro non può essere qui questa sera
Il titolo del nostro panel di questa serie di questo incontro è solo un sì è un sì verso il venticinque settembre e soprattutto è ogni giorno il venticinque novembre di Elenco subito poi lascio la parola che già siamo in ritardo alle nostre relatrici avremo con noi Valentina Cupis sindaco di Marzabotto e presidente del partito democratico
Abbiamo con noi Tina marinari responsabile delle campagne di Amnesty e coordinatrice della Campagna io lo chiedo
Abbiamo poi Teresa Manente avvocata penalista esperta di Gender violenza by avanza responsabile dell'ufficio legale di differenza donne consulente giuridica della commissione d'inchiesta parlamentare sul femminicidio
E proprio stasera ci parlerà di qualcosa di molto importante quando qualche introdurrò di nuovo di ne parleremo abbiamo poi la senatrice Valeria Valente senatrice del Partito Democratico presidente della commissione d'inchiesta
Sul femminicidio e Cecilia D'Elia portavoce della Conferenza delle donne democratiche deputata Pd con la delega alla segreteria per le pari opportunità
Per la parità di genere
Io do subito la parola a dall'Intino Coppi e poi quando certe arriveremo tra l'una e l'altra magari facciamo qualche altro
A approfondimento come spiegavo l'argomento di oggi è solo un sì è un sì parla diciamo vogliamo affrontare il tema del consenso il consenso di una donna
Troppo spesso ci troviamo di fronte a questioni di femminicidio ma anche legate alla donna quindi molto spesso ci troviamo di fronte a dei sì che vengono invece interpretati
In maniera sbagliata ma soprattutto a dei no che a spesso vengono invece interpretati come se fossero sì ecco l'approfondimento di oggi parla proprio di questo che quando una donna dice
No o quando dice forse o quando non risponde non è un sì ma è un no categorico e quand'è un no e un uomo continua invece ad insistere è una forma di violenza questo dobbiamo partire da questo per questo dibattito
Prego Valentina
Grazie grazie mille
Attenti e hai accettato di condurre questo confronto questo dibattito grazie al Pd di Roma ad Andrea caso tutte
Lei scritte gli scritti le militanti militanti dei volontari i volontari che sono qui con impegno da diverse sere che continueranno fino al sette agosto
Quella di questa sera è un'iniziativa che sta dentro sta all'interno di una campagna perdiamo lanciato lo scorso venticinque novembre una campagna che si chiama appunto ogni giorno e venticinque novembre
L'abbiamo voluta lanciare ci siamo impegnate a farlo e fare in modo di parlarne davvero tutto l'anno
Per ribadire che la violenza contro le donne non è un tema di cui parlare solamente un giorno all'anno nel periodo intorno
A quel giorno ma che invece dobbiamo parlarne e combatterla costantemente tutti i giorni Noemi sappiamo bene che questo non è un tema che è al centro del dibattito pubblico se ne torna a parlare si puntano i riflettori solo quando la cronaca se ne fa parlare e spesso se ne se ne dibatte in maniera inappropriata i sbagliata
Andando ad individuare nel caso specifico analizzando nel dettaglio
Quello che è successo nelle per nell'episodio specifico condendo la anche spesso questo so che lo sai bene te ne sei occupata anche tu tanto
Con delle frasi con dei termini che non sono solo inappropriati ma sono vergognosi quando si parla di femminicidi ci si riferisce Susa
Il termine di raptus o di uccisa per troppo amore continua ad esserci queste frasi nonostante le battaglie che facciamo
Continuamente
E costantemente quindi crediamo che ce ne sia veramente bisogno
E per questo motivo abbiamo abbiamo fatto sì che si iniziasse questo percorso che non è solamente per il partito democratico un percorso che facciamo
Aperto un percorso che facciamo con tanti soggetti associazioni persone che si occupano di questo fenomeno di questo fenomeno strutturale non di questa emergenza che a un fenomeno che deriva dall'esistenza di un una simmetria di genere nel nostro sistema una simmetria di genere che deriva da una asimmetria di potere fra i generi nella nostra società
Che viene alimentata costantemente e alimenta a sua volta pregiudizi stereotipi di di genere
E allora che cosa abbiamo fatto abbiamo istituito questo foro permanente nel quale appunto ci confrontiamo dibattiamo analizziamo nel profondo tutti gli aspetti e le manifestazioni della violenta
Nella nella nostra società
E lo facciamo con tante realtà come ho detto che se ne occupano sempre ma lo facciamo soprattutto in mezzo alle persone come siamo forza per facendo stasera che non se ne occuperebbero tutti i giorni come come facciamo noi
è appunto un foro permanente che ambisce vuol far sì che su tutti i territori in maniera capillare
A partire da noi a partire dal PD nei nostri circoli dove amministriamo si Possa bere un un luogo in cui si faccia formazione si faccia informazione
Su tutti gli aspetti che riguardano la violenta contro le donne
E quello che riguarda la violenza l'eliminazione della violenza maschile contro le donne perché il venticinque novembre è questo cioè il fine non è ridurre cercare di attutire di diminuire ma di eliminare la violenta degli uomini non una qualsiasi violenta specifica degli uomini contro le donne che ha radici forte forti e profonde
E nel nostro sistema un sistema patriarcale per il quale però sradicare in quale non bastano le pene ma ci vuole una vera e propria
Rivoluzione culturale Valeria ha parlato anche di avere poca di una della mesi sta di una rivoluzione civile penso che ne parlerà anche lei più tardi
Il primo appuntamento che la prima iniziativa che facemmo a dicembre per questa campagna erano niente Ivan penso che che che che posa sopravvenire a molti di noi un'iniziativa che era dedicata allo sport alla parità e al linguaggio
Era appena avvenuto
Un un episodio di molestie indiretta televisiva
Con una giornalista che subiti era Greta Beccaria
Quindi
Non c'è stato solamente non sia stata solamente la molesta e c'è stata anche la il sostegno diciamo quello che stava avvenendo e a tutto quello di cui parlavo parlavo prima
Che è stato messo platealmente in mostra c'è questa cultura che è profondamente radicata nella nostra società
Da parte del suo collega dal giornalista che era in studio che le diceva intimando l'alt continuare non te la prendere no andiamo avanti come nulla fosse successo lì si aprì un un dibattito relativo al fatto che potesse essere considerato in quel momento di gioia un un atteggiamento goliardico poi sono iniziate tutte le altre tipiche tipiche discussioni sul atteggiamento
Della persona l'atteggiamento della donna il la vestizione i pantaloni stretti
Tutte cose di cui sentiamo parlare continuamente e qui mi collego a quello di cui parliamo questa sera il
E per com'era vestita
Se l'è cercata e parte di quello di cui parleremo questa sera la Spagna ha fatto un grande passo in avanti per questo ne abbiamo chiamato proprio così
Solo un Sinoussi
Perché è finalmente ha decretato che solamente che il senso con il consenso è l'unico che può essere lecito altrimenti e stupro quando non c'è il consenso
è violenta è stupro
Non è la nostra legislazione siamo ancora indietro su questo su questo punto
Quando si parla di di stupro
Non si fa menzione
Di consenso non si parla di consenso come invece sarebbero previsto dalla convenzione di di Istanbul
Su questo Amnesty International ha fatto una una campagna che una campana diciamo una campagna non è una cosa sembra quasi delle volte me ne me ne rendo contanti una cosa quasi alle grappa parliamone un po'Patamon Ama no
Cioè è una battaglia forte che si sta facendo ovunque in Italia che si chiama io lo chiedo
Ed è
Uno degli aspetti sui quali ci vogliamo battere sui quali vogliamo portare avanti
Delle delle proposte
E sui quali vogliamo portare avanti anche quello che dicevo prima
Una battaglia per una rivoluzione culturale per cambiare radicalmente la cultura nel nostro Paese e non si tratta solo di lavorare nelle scuole quella un aspetto che ci dobbiamo lavorare tanto ma in tutti gli ambiti della nostra vita
Grazie nelle ritiene grazie mille
Grazie di questo tuo intervento che ci ha portato alla luce un po'anche quello che abbiamo visto nei recenti process se no in cui spesso la colpa viene data alla vittima e non diciamo a chi commette il reato spesso quando ha avvengono appunto degli stupri
Abbiamo visto ultimamente che si dà la colpa al più che altro alla donna come era vestito in quel momento
Al fatto che magari poteva in qualche maniera per invitato anche diciamo un invito sublime diciamo a a a diciamo a creare della violenza su su se stessa ecco questo forse dovrebbe anche la magistratura forse dovremmo andare a vedere se forse deve di vedere le le leggi che ci sono per quanto riguarda le diamo a anche spesso nei casi di femminicidio che o quando viene allontanato anche l'uomo che magari fa violenza su una donna
Che però queste regole queste leggi vengono rispettate fino a un certo punto forse la magistratura dovrà o dovrebbe un attimo rivedere come sono le leggi perché le leggi ci sono molto spesso non vengano applicate ma nello stesso tempo forse andrebbero incrementate perché forse non sono sufficienti
E quindi come facevi riferimento proprio al discorso digrada perde Calia per il discorso della dell'abbigliamento io ai Sandonà una giornalista mi sono occupata molto
Di queste
La barba no scusate siamo interrotti un attimo
E anche in quel caso se voi vedete sotto sui social che ormai diciamo ha sdoganato un po'diciamo a il modo di parlare anche soprattutto dei ragazzi molti commenti erano rivolti propria questa ragazza per il per il tipo di abbigliamento perché Jacket era troppo corto perché comunque i jeans erano troppo attillati ecco qui deve rimanere il fatto che noi siamo liberi di vestirci come vogliamo in qualsiasi ambito e questo non deve assolutamente andare ad intaccare
A la violenza da parte di un omone nostri confronti io passo la parola tira marinari che è coordinatrice delle delle tante campagna misti e insomma con lei ne ho condivise tantissime non solamente diciamo per quanto riguarda le donne ma anche purtroppo per quanto riguarda tantissimi
Tantissimi violazione dei diritti umani anche avvengono in vari Paesi e quindi volendo abbiamo condivide danza tantissime quindi adesso parla ci invece di questa specifica sulle donne grazie grazie ma è sera e grazie per l'invito e grazie qui
A chi è qui con noi stasera noi come Amnesty International abbiamo lanciato una campagna nel due mila diciannove
Dal nome io lo chiedo nome che era alta e totalmente differente ha il come si chiama la gamma al nome inglese della campagna come sapete Amnesty International a una madre una madre a Londra e quindi tutte le nostre campagne sono in inglese
Perché parto con questa specifica perché la campagna in inglese si chiama lesto il caban consente cioè parliamo di consenso
Ma nel momento in cui abbia iniziato a preparare la campagna ci siamo resi conto che nella società civile italiana il concetto di consenso
Non era per niente collegato alla sfera sessuale alla sfera della violenza sessuale al rapporto con l'altro e perché nel nostro immaginario dell'immaginario della società civile si parla di consenso quando per esempio entrava in ospedale quando diamo il consenso all'uso delle nostre foto quando abbiamo il consenso per un trattamento sanitario ma non c'è non esiste nella nostra mente l'idea di consenso sessuale
Allora abbiamo pensato che fosse tradurre la campagna con parliamo di consenso allora avrebbe chiarito subito di che cosa stiamo parlando e quindi abbiamo capovolto la questione abbiamo scelto questo nome
Glielo chiedo perché le persone si fermassero un attimo e dire ma che cosa devo chiedere e soprattutto che cosa devo rispondere qual è il tema della campagna qual è il punto
Beh il punto come appunto anche il titolo dell'incontro di stasera è il consenso sessuale e se c'è quel famoso sì tanto desiderato nelle relazioni e nel rapporto con le persone
Che cosa vuol dire che cosa c'era chiuso nel concetto di consenso e l'aspetto chiedere all'altra persona
Se con felice se contenta di stare qui con me hai voglia di fare queste cose hai voglia di stare insieme e soprattutto imparare a rispondere
No non mi va non lo voglio fare no a ad acquisire la forza il coraggio di dire no qualcosa che ci manca ci manca perché siamo cresciuti siamo state nutrite miserevole guidava deve dire da una cultura patriarcale che cita sempre l'idea di dover accontentare di dover sempre
Come dire subire le avanzerei in maniera naturale dimenticando as assolutamente il concetto di consenso bene
Partendo da questa analisi e partendo dall'analisi sul diritto internazionale cioè a dieci anni quasi della entrata in vigore della convenzione di Istanbul sui trentuno Paesi del europei solo nove avevano un codice penale allineato al concetto di consenso in Codice Penale integrato
Fa che facesse un chiaro riferimento al concetto di consenso Italia abbia deciso di lanciare questa campagna in Italia con due obiettivi
Uno introdurre in Italia
Diffondere in Italia la cultura del consenso sessuale affinché oggi domani tra cinque anni sarà Nora male per noi parlare di consenso sessuale parlare di rispetto dell'altra persona perché quando parliamo di consenso quando parliamo di sì
Dissi non si vuol dire questo
Vuol dire fermarsi un attimo a capire che la persona anche abbiamo di fronte a dei diritti esattamente come ce li ho io
Al dei limiti personali fisici sì psicologici che vanno rispettati Sempre e comunque in qualsiasi situazione
L'altro obiettivo e quello di modificare l'articolo seicentonove bis del Codice penale
Perché ancora oggi in Italia
Il codice penale fa riferimento esclusivamente all'uso della forza e della costruzione della coercizione nel c'è nessun riferimento al consenso sessuale non anche perché e i giuristi gli avvocati lo sapranno ben spiegare meglio di me il nostro codice penale
Il risultato è nato da il Codice Rocco Codice fast cista che si porta dietro una convenzione una matrice maschilista
Che abbiamo ancora oggi al né all'interno del nostro codice penale
Ma la domanda è come provare ad ottenere un cambiamento così radicale come riuscire a lavorare sulla cultura sulla stessa età italiana sapendo che nell'indagine che abbiamo fatto prima di lanciare la campagna il trentasei per cento della società civile italiana anche le ancora
Che sia una donna
Vestita in maniera succinta Maria contava Tiziana
Alla fine lei la violenza sessuale un po'colpa sua che se il la donna ha bevuto ha fatto uso di stupefacenti un po'la che la colpa dello stupro è sua perché se ne provocata perché si è ubriacata perché ha fatto uso di stupefacenti
E se ancora oggi nelle aule dei tribunali c'è ancora chi chiede che biancheria intima indo indossi che cosa avevi fatto servire alto un bacio a chi House agito violenza subite allora c'è un problema culturale molto forte perché dobbiamo sconfiggere e soprattutto dobbiamo chiarire e questo forse dovrebbe facciamo ancora abbastanza Lady Coco organizzazione che lavora in tutela di diritti umani
Che lo stupro la violenza su Stalin sessuale
è una violazione dei diritti umani perché incide sul godimento di tutta una serie di diritti
Fondamentali umani della persona che subisce lo stupro e questo non viene forse ancora sufficientemente stressato non viene raccontato
Perché ci viene raccontato appunto come la sopravvissuta era vestita che tipo di atteggiamenti aveva come si chiamava i suoi post su Facebook
Ma nessuno racconta quali sono le conseguenze di uno stupro
La racconta che uno stupro va a ledere il diritto alla salute fisica
Alla salute psicologica al diritto ad essere libere dal da maltrattamenti dalla tortura e in tantissime occasioni da incidere anche sul diritto alla vita dovremmo raccontare di più appunto che che cosa c'è dietro la parola stupro che cosa c'è dietro il concetto di violenza sessuale tant'è vero che tantissime organizzazioni femministe non fanno neanche riferimento all'uso di violenza sessuale perché che cosa essa di sessuale quando una persona esercita violenza su un'altra persona per avere un rapporto è semplicemente l'esercizio di poteri di una persona su un'altra persona non c'è assolutamente niente di sessuale parlare di violenza sessuale vuoi dire
E Louder eri Focus del discorso vuol dire non ricco non chiarire non aver presente
Che ci sono due persone ci sono due entità
In gioco ogni volta che c'è un rapporto sessuale e queste due persone che decidono di stare insieme hanno lo stesso potere decisionale
E dovrebbero sempre decidere insieme che cosa fare e come farlo e soprattutto non viene non non ci viene insegnato come dire mi inserisco anch'io in questa categoria che tutte quante che tutte le persone del di diritto di dire no
Hanno il diritto di dire firmati hanno il diritto di dire ho cambiato idea
La polizia inglese ha prodotto questo video
Che chiunque Parrini stupro e di violenza sessuale avrà visto sicuramente l'esempio della tazza di tè che è sicuramente il video più banale ma è anche quello più efficace
E io parlando faccio sempre riferimento che io fare il video sulla tazza del caffè
Perché io preferisco al caffè forte intenso poco zuccherato e se qualcuno mi offro un caffè che non mi piace
Ho il coraggio come dire la forza di dire guarda grazie ho detto di sì ma ho cambiato idea non è quello che volevo non è quello che mi aspettavo
E allora perché se possiamo fare e ci sembra così semplice e lineare Sung discorso su una cosa così semplice Coman tazza di tè
Quando andiamo a parlare della cosa più importante della nostra intimità nella nostra integrità fisica e psicologica
Ci ritiriamo ci sembra tutto così strano quando abbiamo lanciata la campagna sarà anche resta con noi
Una delle domande insomma che ci viene sempre fatta ogni volta che parliamo di consenso
Ah va be allora voi volete avresti interessa o vuole che ogni volta che una coppia che due persone adulte decidono di avere un rapporto sessuale sottoscriva un accordo giuridico che si mettano d'accordo prima di fare sesso
Ecco questa domanda vuol dire che non è assolutamente chiaro il discorso perché il consenso come ci spiega tazza dita
E qualcosa che cambia si adegua al nostro essere esseri umani alla nostra percezione al nostro sentimento perché appunto io posso stare bene con la persona ma magari iniziano
Gli avanzi degli scambi e la mia condizione psicologica cambiare e e ho tutto il diritto di cambiare idea
Non è la firma di un contratto non è mettere una spuntasse un atto degli incontri vuol dire capire che si e si vuol dire capire che di fronte abbiamo una persona che ha un diritto ha diritto di dire sì al diritto di codesti quel momento esattamente come altra persona e è un concetto appunto che dovrebbe essere semplice e banale
E le in tutti gli incontri che abbiamo fatto
Ci viene chiesto sì ma ma come si fa a capire sia una persona ha fornito il consenso come si fa capire se una donna detto sì e poi il più grande degli stereotipi e se poi lei cambia idea e domani mattina decide di denunciarmi per stupro
Allora è forse meglio non modificare il Codice penale perché altrimenti poi da domani rischiamo tutti una denuncia per stupro ma tutto questo vuol dire appunto non capire che cosa il consenso non vuol dire non capire
La fatica la sofferenza di chi subisce uno stupro la sofferenza di dover affrontare un processo una denuncia
La vittimizzazione secondaria andare a finire sui giornali che ci viene raccontato ogni minimo dettaglio a cui nessuno è interessato l'unica cosa che vorremmo sapere e se quella persona ha detto sì volevo stare con te
Non ci interessa se accostato le foto dei carabinieri in divisa se aveva la biancheria intima invitante se ha dato un bacio o non lo ha dato
L'unica questione centrale e il consenso come si spiega come si racconta ma è quello che abbiamo provato a fare andare nelle scuole
Abbiamo cercato di puntare sulle giovani generazioni perché proiezione nel futuro la speranza e devo dire che in tanti incontri delle scuole sono stati anche molto gratificanti
Perché visto tantissimi ragazzi e ragazze le superiori avere una maggiore consapevolezza di persone adulte che invece abbiamo contralto
Durante appunto conferenze incontri pubblici in cui ci sono persone adulte che alla fine degli incontri
Venivano a dirci ma guarda sai forse ho subito una qualche forma di violenza e non l'avevo capito
Quindi questo si crea come decida un segnale di speranza nelle nuove generazioni come si fa a parlare ai ragazzi e alle ragazze di stupro a sedici anni e diciassette anni diciotto anni quando sono ormai insomma è già nel pieno della loro attività relazionale ma lo abbiamo fatto appunto con delle attività pratiche gli abbiamo fatto creare un dialogo del consenso gli abbiamo dato delle nuvolette gli abbiamo chiesto di costruire loro un dialogo di un approccio con l'altra persona come gli elenchi dei resti sopra tutto come rispondere istinto
Come dire Stiffi come destino e abbiamo portato in giro la mostra come rivestita
Che è una mostra che raccoglie diciassette che raccoglie diciassette storie che racconta appunto come chi subisce violenza la posso birre in qualsiasi modo in qualsiasi situazione in qualsiasi realtà cioè in tuta
Dal postino
Da uno zio da un amico dopo una festa
Che non esiste la così detta vittima perfetta che quello che ci viene raccontato queste percentuali dell'uomo nero che stupra tutte le donne alle due di notte quando tornare alla discoteca assolutamente uno stereotipo che va smontato in realtà nella maggior parte dei casi chi agisce violenza e qualcuno che la sopravvissuta conosce con la quale ha avuto una relazione
E questo come dire è stata meta ma parte del lavoro cioè raccontare raccontare il il consenso raccontare educare all'idea di parlarne di chiedere di rispondere
Di capire che le è sempre una questione di relazione tra pari
La parte più faticosa ahimè devo dirlo è stata quella di parlare con Ibra la colpa e la politica perché non sempre siamo state accolte raccolti in in maniera positiva
Abbiamo fatto incontri con una rappresentanti della della dei dei deputati con deputati e senatori e senatrici e devo dire abbiamo cercato in tutti i modi di spingere ad attenere introduzione la modifica dell'articolo e seicentonove bis del Codice penale
Ma non perché lo chiede Amnesty International ma perché ce lo chiede il diritto internazionale
Perché l'Italia ha sottoscritto ha firmato e ratificato
La convenzione di Istanbul e all'obbligo di adeguare il proprio codice penale al diritto internazionale all'obbligo di inserire il concetto di consenso
All'interno dell'articolo seicentonove bis
E so mi fa piacere ricordare che chi è seduto qui con me stasera sia c'è appoggiato
La presidente Valente appunto è sempre stato dalla nostra parte ogni volta che e abbiamo provato a fare attività
Per modificare l'articolo seicentonove bis perché e qui concludo lasciando spazio alle altre
Perché è vero che noi possiamo lavorare sulla cultura è vero che ne possiamo e lavorare con i ragazzi per strada ma abbiamo bisogno
Del sostegno del diritto
Come il diritto ha bisogno del sostegno di una cultura di una società conta e consapevole sono due binari paralleli che non possono camminare separatamente devono camminare insieme perché la società civile viene influenzata dalle leggi
Ma una legge è efficace solo se c'è una società civile pronta ad accoglierla abbiamo sentenze della Corte costituzionale che dura ormai da quindici anni fanno riferimento al concetto di consenso
Ma questo non basta abbiamo bisogno appunto nel di una modifica del Codice penale che renda la cultura del consenso il concetto di consenso
Una legge un'idea che valga sempre in tutte le aule di tribunale per tutti i giudici per tutti gli avvocati e gli avvocati al grazie grazie triennale grazie mille
Il crinale marinari responsabile delle Calcagni Amnesty International Italia
Volevo solo fare due battute poi passò parliamo di diritto con Teresa Manente volevo solo fare due battute bene che risate occupando voi come Amnesty delle nuove generazioni perché le generazioni attuali e quelle passate secondo me con il discorso del consenso io lo trovo un concetto difficile da far comprendere quindi bene che state facendo questo campagne con le nuove generazioni
E l'altra cosa volevo ringraziare perché prima non l'ho fatto il Partito Democratico perché parlare di questi argomenti in una festa dell'Unità sicuramente è un qualcosa di innovativo forse noi ne abbiamo fatti tanti ne facciamo tanti di convegni di conferenze ma le cose ce le raccontiamo tra noi tra gli addetti ai lavori invece veramente da fare un grande applauso diciamo anche agli organizzatori per aver incluso questo argomento che è molto attuale e che comunque serve a far capire alla gente comune come stanno le cose perché molti come diceva prima Tina tanti non sanno tante donne non sanno quali sono i propri diritti e quindi di dicono ma io ho cioè nel reddito fa così io Monio compagna fa così per cui sembra perché ritorniamo saprà quell'appello alla pente a maschilismo che c'è comunque la nostra cultura a italiana se così possiamo dire mi sono occupata per tanti anni di Medio Oriente
Ho vissuto per ventiquattro anni paesi mediorientali e dove sicuramente la la figura della donna è una figura diversa da quella che c'è in Occidente però devo dire che spesso mi ritrovo a constatare che non siamo poi così lontani da alcuni imposizioni che vengono fatte dagli uomini nei confronti delle donne
Passo adesso la parola a Teresa Manente che avvocata penalista esperta di Gender violence
Responsabile dell'ufficio legale di differenza donne consulente giuridica della commissione d'inchiesta parlamentare sul femminicidio e ci parlerà di qualcosa di grandioso questa sera ma di una decisione soprattutto che la decisione storica
Di condanna l'Italia da parte delle Nazioni Unite sulla violenza sessuale proprio
Grazie
Grazie a voi grazie dell'invito devo dire che questa sentenza che è stata fatta una decisione che abbiamo ottenuto proprio la settimana scorsa
Una decisione estremamente importante che differenza donna ottenuto perché innanzitutto promana dalle Nazioni Unite
E quindi è una decisione del comitato Cida o della Convenzione contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne che è il primo strumento giuridico a vocazione io universale
Che è stato di mia immaginato un po'adottato dall'Assemblea delle Nazioni Unite nel mille novecento settantanove e l'Italia l'ha ratificata nel mille novecentottantacinque
Non è la prima volta che l'Italia subisce condanne da organismi internazionali e negli ultimi tre mesi addirittura atterrei condanni dal Consiglio d'Europa per in tema di violenza di genere
Una l'anno scorso proprio sulla violenza sessuale sull'utilizzo cioè delle delle pregiudizi e stereotipi di genere all'interno dei tribunali italiani questa è una sentenza veramente storica di cui siamo orgogliosissimo e perché
Pone finalmente l'accento e la
La visione su quella che è l'anno di alta attuale e cioè il fatto che i pregiudizi e gli stereotipi di genere che sono la causa della violenza maschile nei confronti delle donne
Se utilizzate vivo l'anno l'uguaglianza sostanziale delle donne nei confronti della legge questa è una cosa estremamente importante quando noi diciamo che non bastano le leggi ma il problema è il punto cruciale
E proprio quella cultura che sottende la violenza questi nei confronti delle donne quindi la causa i miei pregiudizi negli stereotipi di genere
Questa decisione di di questo comitato che e composto da ventinove esperte del mondo sul questo tema
Ci dice che la causa e proprie uno il nodo cruciale e la il contrastare questi stereotipi di genere
Devo dire che che riguardano poi sia donne che uomini ecco l'utilizzo di questi ma dice ancora di più questa decisione questa decisione dice che con l'utilizzo di questi stereotipi e pregiudizi di genere
Impediscono la corretta applicazione della norma minimizzando i fatti distorti sono proprio la realtà
Il Milan hanno il principio dell'imparzialità dell'equità e della giustizia quindi non solo il comitato raccomanda perché poi a ha fatto una serie di raccomandazioni e l'Italia ad operare risponderle entro sei mesi
La comanda appunto la modifica del dell'articolo seicentonove bis su quest'argomento io devo dire che la Cassazione o oramai negli anni sempre di più ha dato spazio ad un'interpretazione diciamo che risponda alla quelli che sono i principi della Convenzione il problema è questo
Bisogna una donna che denuncia lassù il dissenso della donna e presunto per cui se io denuncio vuol dire che io non volevo quell'atto sessuale
E se l'imputato vuole provare che la Donno era consenziente l'onere della prova e sulla donna quindi il punto fondamentali e questo non partire dal fatto che sia la donna a dove provare
Che non era consenziente ma il dissenso del presunto quindi nel momento in cui denuncio quell'atto io non lo volevo tu vuoi provare che che io ero consenziente bene Loreto della provetto uova dovrei dimostrare Cary consenziente a quell'atto
E quindi e si capovolge completamente la diciamo quella che poi la produzione anche giurisprudenziale che attualmente abbiamo nei nostri tribunali e voglio parlarvi di quello brevemente io l'ho portata a questa sentenza perché devo dire che ogni volta che la leggo
è una decisione che è il frutto di un lavoro molto Complesso che è durato quattro anni
E che ho potuto potuto portare avanti grazie all'aiuto e a e di e alla collaborazione alla competenza di altre colleghe dell'ufficio legale Rossella Benedetti che qui l'aria Bojano e Marta cigno
Ed è è complesso perché immaginate per fare un ricorso alla alla comitato Cida o bisogna tradurre tutti gli atti
In inglese a differenza del ricorso all'accesso l'Italia ha risposto alle nostre al nostro ricorso abbiamo dovuto fare le osservazioni all'osso alla al lo Stato italiano che aveva difeso invece questa decisione e il comitato ha accolto tutti tutti i nostri imbottiti del ricorso e quindi ai dando proprio per a
Diciamo sanzionare l'Italia perché poi vi dirò una serie di cose che no obbliga a questo Comitato a fare in Italia in sei mesi dando proprio la all'Italia appunto la vende
Violato la condanna della bad violato i principi di invita il divieto di discriminazione
L'uguaglianza tra un uomo e donna dinanzi al
Guardi io voglio dire e come come accade che unità
Tribunale
Possa utilizzare i pregiudizi e stereotipi di genere
Il caso e proprio e molto emblematico questo caso e ve li illustro perché molte persone potrebbero non capire non è possibile la legge uguali per tutti applichi la legge e quindi la legge Williams
Come come è possibile è possibile qua si tratta di una donna che denuncia una violenza sessuale un subita da una operante delle forze dell'ordine a cui lei si era rivolta pensato un po'il giorno prima perché aveva subito per sporgere una querela per maltrattamenti
Il fatto è del due mila e otto la donna il giorno dopo riceve la visita di questo operante delle forze dell'ordine
Che la struttura a casa sua
E decide di denunciare il dopo un mese dai fatti
E allora in primo grado la corte ed il tribunale condanna l'uomo a sei anni e sei mesi
Proprio perché non solo crede alla donna ma perché vi erano numerosi riscontri numerosi testimonianze pensate un po'c'era
L'analisi del DNA dello sperma o tabulati telefonici certificazione medica attestante lesioni
Quindi il tribunale il primo grado condanna questo ma sei anni
Si va in Corte d'Appello noi purtroppo la donna si è rivolta a differenza donna dopo l'assoluzione in Corte d'appello che assolda il proprio sconvolgente la valutazione della dei giudici la sconvolge assolve quest'uomo perché non crede dichiara la donna inattendibile
E allora come come è possibile salvo che cosa dicono i giorni abbiamo fatto ricorso in Cassazione la Cassazione ha rigettato questo ricorso a questo punto abbiamo deciso di e spedita in questo ricorso per la prima volta devo dire poi in Italia siamo stati coraggiosa e di chiamate il in causa il comitato della Sydow
E che cosa dice il il l'Alta Corte partendo dal presupposto che la donna è sempre consenziente e quindi dando per certo
Il fatto che ci sia un consenso allatto sessuale sempre e comunque a contrario di quello che noi vogliamo e cioè che i dicono che quel giorno alla donna si trovava in uno stato di tale vulnerabilità perché era maltrattata era stata maltrattata dal marito chi acidulo top alla seduzione del carabiniere e perché era talmente seduttivo immaginati un poche per dimostrare la sua capacità di seduzione quindi anche lo stereotipo dell'uovo marcio
Hanno portato in tribunale tutte le ex fidanzate per dire che si
Però la donna che ha fatto dice acceduto alla seduzione e poi la sera
è rimasta male
Perché è quel sommo alla chiamata ma con un tono seccato
E allora a quel punto poiché si è accorta che era stata usata ed era stata usa e getta era usato usata come un oggetto si vendica
Ed è lì e decide solo la sera dopo aver avuto questo rapporto sessuale caotico sconvolge di denunciare il carabiniere
E quindi c'è la osservo il secondo stereotipo la donna abbandonata
Si vendica
E quindi per non pensate un po'perché non è rovinare la reputazione io c'ho le virgole il il a parte che la troverete sul sito di differenza donna complete sono trenta pagine da leggere che sono devo dire per chi vuole addentrarsi al su questa cosa e sono molto chiare però per non rovinarsi la reputazione perché lei era una donna non più giovane una donna che si era appena aveva litigato col marito
Una donna che avevo avuto un rapporto con un uomo più giovane un carabiniere ma poiché perdeva le elezioni e doveva andare in ospedale che cosa fa a quel punto per non rovinarsi la reputazione anche questo un altro coltivo
Denuncia si vendica e dice che è stata la viola è stata non consensuale quell'atto perché come poteva andare al in ospedale fare vedere le le lesioni è doveva per forza salvare la sua reputazione
E le lesioni riportate
Non sono le bestiole riti portate a dal pronto soccorso quella sera
Dice la Corte di Appello avallate anca dalla Corte di Cassazione che non è voluta entrare nel merito di questa cosa nonostante avessimo fatto del ricorso proprio sulla illogicità delle argomentazioni
Queste lesioni dice dicono i giudici diventa del prodotto di un rapporto passionale e violento ma consenziente il prodotto di un rapporto passionale in ragione dello stato di eccitazione o anche della particolare esuberanza dell'uomo sul piano degli approcci sessuali
L'osteria o attivo
Dell'uomo quindi l'Arezzo l'uno stereotipo femminile ma anche maschile
E poi non può l'Arditti ma
Non può avere comportamenti nocivi perché è stata accusata per aver raccolto Holley prove delle le prove del fatto conservando le lenzuola e i i più la i fazzolettini e quindi ma dice la forte ma se fosse stata violentata non avrebbe avuto la lucidità di conservare queste prove e quindi non è una vittima perfetta ancora l'uso del preservativo esclude il consenso laddove noi che lavoriamo a diretto contatto con le donne deficit diamo accogliamo donne vittime di violenza sessuale
Lo stupro è per una donna no un vero e proprio tentativo di omicidio cioè vengono talmente così tanto inglese nella loro personale nella loro autodeterminazione o l'intimità
Che quando oppure di farlo finire presto perché pensano che possa accadere ancora qualcosa di più grave l'omicidio che possano essere ammazzate
Perché lì non c'è relazione c'è un atto sadico che saldi e sta godendo mentre tu stai soffrendo ben tre tu non vuoi l'esclusione di una relazione
E quindi le donne molte volte acconsentono al preservativo per dire fai in fretta basta che non mi ammazzi e invece in questo caso a e in questo caso proprio era stato è stato interpretato e argomentato in questo Mannino non c'è di più la donna Debesi dice la Corte ha denunciato dopo un mese
Questa è una sentenza che è stata emanata nel due mila e diciassette
Quando ancora ancora c'erano sei mesi di tempo oggi con la legge cosiddetta Codice Rosso un anno
Immaginate un box ha già messo un mese e per loro non aver denunciato nell'immediatezza dei fatti
è un indice di non attendibilità della corte a questa donna non doveva essere creduta perché se si parte dal presupposto che la donne sempre consenziente all'atto sessuale
Anche se c'è violenza e caso mai quelle è un alibi perché così lei queste il e lo stereotipo così lei può anche no concedersi perché no all'alibi D'Anna non è una donna che liberamente può scegliere
E quali sono le conseguenze gravi proprio lì conseguenze gravi
E che e il team cioè l'imparzialità e lì e l'equità fissati se ne parla di violazione dei diritti umani delle donne perché sappiamo che la violenza di genere un problema
Sociale estremamente grave non è una cosa da sottovalutare
Prende in considerazione tutto quella che una cultura patriarcali millenaria della che vuole la donna discriminata
Sottolineo una una situazione di subordinazione e che tutto quello che rappresenta una reazione a questa discriminazione a questo ruolo subalterno a è essa si risponde con la violenza con la violenza con l'esercizio di un potere di controllo
Formazione dunque dice il comitato
Specializzazione ma formazione per tutti i magistrati avvocati io operatori sociali psicologi parla di debbono comprende re
Che cosa sono gli stereotipi sessisti prenderne consapevolezza con uno share di lì
Proprio per poter comprendere affrontare questi temi questi reati gravissimi contro i diritti umani per comprendere le dimensioni legali culturali e sociali dice
Il comitato della violenza contro le donne della discriminazione di genere stereotipi che impediscono l'accesso il diritto all'accesso alla giustizia delle donne
Una un'ulteriore di questo siamo felicissimi è evidente e questo ci dovranno aiutare le prossime parlamentari che sicuramente riusciremo serto accerto sette no
E quella di presupporre un sistema di monitoraggio e analisi della sentenza che ha svolto in maniera egregia la commissione d'inchiesta
Fra del Senato sul femminicidio a Valeria Valente e
Però dell'arte delle tendenze di ragionamento giudiziario in valutare proprio per de predisporre un controllo dei casi sulla steli Oppi testé Perotti Pizza Hut sezione giudiziaria quindi va fatta una raccolta ciò vuol dire che i magistrati devono pagare
E debbono rispetto a questo che fanno perché gli stereotipi impediscono
L'applicazione delle norme e producono ingiustizia ma oltre ad essere un obbligo
Internazionale perché quello di a distruggere di distruggere di affrontare questo problema
Conoscere questo problema prendere consapevolezza e far prendere consapevolezza a formare i magistrati alla conoscenza di questi serrato che non possono affrontare questi reati se prima non conoscono
Quale è la dimensione culturale di questo gravissimo fenomeno la possano ma fondamentale e anche assolutamente è quello di pensare che questi tipi di pregiudizi e stereotipi
Sono proprio contrari per gli effetti che produrrà tutti il principio dell'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge
Del divieto di discriminazione dell'equo processo e quindi è se vogliamo veramente lavorare contro la violenza maschile nei confronti delle donne e necessario
Fare quella rivoluzione culturale ma attraverso proprio programmi finalizzati a lottare contrastare gli stereotipi e pregiudizi di genere che sono poi causa della violenza dice
Grazie grazie mille a Teresa Manente avvocato penalista
Prima scusate se ho sorriso quando abbiamo parlato del carabiniere stasera mi andrò a studiare la la la storia andò a vedere l'immagine di questo marcio
E a studiare anche il che se tutti per vedere anche il caso ma c'è veramente poco da sorridere su questa su questa storia come su tutte solidi stupro perché poi subentra anche un'altra
Ma emozione un'altra sensazione che sicuramente è quella della vergogna ecco perché molte donne non denunciano
Il giorno dopo perché lo fanno magari dopo un mese lo fa dopo senesi lo fanno dopo un po'perché non hanno il coraggio molto spesso magari ci sono anche dei vincoli familiari per cui magari la donna sposata e quindi ha vergogna magari diviene un piccolo paese non vuole che si sappia
Quindi ce ne stanno tante di cose dietro al perché una donna non fa subito la denuncia di stupro il giorno dopo
Adesso passo la parola alla la senatrice del Partito Democratico Valeria Valente presidente della Commissione d'inchiesta sul femminicidio
Ho ascoltato con molta attenzione le sue ultime dichiarazioni fatte in Senato sapete che c'è stato un no da parte del Senato lei diciamo per quanto riguarda il linguaggio di genere nelle negli scritti istituzionali
Io senza stare a dire sempre io insomma faccio parte anche Digilio giornaliste né ci siamo occupate tantissimo del linguaggio di genere
E pensiamo che come esista appunto dottore me dottoressa cioè ci debbano essere comunque delle dichiarazioni dei termini che debbano essere comunque declinate al femminile non ce l'abbiamo nella nostra lingua italiana quindi non vedo perché non utilizzarli evidentemente al Senato c'è e la cosa che fa male pensare che ci sono state anche delle donne che magari hanno approvato Bonanno detto no a questo emendamento e evidentemente hanno dei problemi identitari perché il fatto di volersi in qualche maniera non voler dire Ali reo il finale con la a ma semplicemente attenere è quello di di un uomo evidentemente perché si sentono succube probabilmente si sentono in un gradino inferiore a quello dell'uomo purtroppo questa è una realtà che ancora c'è e quindi dobbiamo pensare che invece le parole fanno la realtà i fanno la realtà che stiamo vivendo ogni giorno
Quindi le passo la parola sono sicura ci parlerà anche di questo come del del tema di questa serata
Ho visto che spesso quasi sempre intervengo in qualità di presidente di questa Commissione parlamentare d'inchiesta ma stasera sarò più libera siamo alla festa
Per unità posso parlare anche in qualità di senatrice la prima battuta faccio raramente solo una battuta rispetto alle ultime vicende di queste ore richiamata che è accaduto questo veramente episodio gravissimo in Senato
Acquisti salesiano consapevolmente con entusiasmo in questa campagna e trae lasciatemi dire che non basta
Essere donne in questo caso però Fratelli d'Italia che ha chiesto il voto segreto in a
Now la e quel partito che in qualche modo stenta il fatto di avere una leader donna e a volte anche esterna leader donna può non bastare Fratelli d'Italia chiesto il voto segreto perché ha dimostrato così tutta la sua cultura non solo stereotipata ma reazionaria
Che fa fatica a riconoscere non solo una differenza io lo dico perché secondo me il linguaggio semplicemente dovrebbe raccontare
Quello che nella realtà e verbalizzare nominare significa riconoscere non verbalizzare non nominare significa negare e negare vuol dire chiedere l'omologazione e negare vuol dire sostanzialmente dire che quello che viene che viene passato per neutro non si riconosce che invece semplicemente maschile del maschile perché con le funzioni Queruli sono stati nel tempo nella storia
Sempre maschili e che continuare a declinata al maschile significa chiedere sostanzialmente alle donne che pure ci arriva di provare in qualche modo a sentirsi dei maschi che sono prestati a un modello che fondamentalmente resta maschile e invece ne vorremmo dimenticare una differenza dentro curule con le funzioni per questo vorremmo avere un nostro spazio per questo vorremmo vederci
Riconosciute semplicemente per quello che siamo siamo donne non siamo maschi siamo fermi non siamo maschi e vogliamo essere riconosciute per quello che stiamo declinare
Significa semplicemente questo è il fatto lo dico che a chiedere il voto segreto e affossare
Una norma che veramente la semplicemente di buon senso oltre che di civiltà e di progresso per la seconda istituzioni di questo Paese io credo che la dica lunga su quanto a volte non sia sufficiente essere donne ma dipende anche dalla cultura che esprime credo che in questa campagna elettorale
Noi dovremmo ricordare molto i rischi no che abbiamo davanti a noi io sono convinta e sono invece fiduciosa che gli italiani saranno più saggi di qualche sondaggio che poi viene come dire così raccontato propinato si è presentato cinque-sei ore e sono convinta anche si guarderà bene
Soprattutto a a questa partita che quella e parla partita soprattutto dei diritti delle libertà ma anche di un modello di crescita perché ne pensiamo che quelle donne debbano essere cotoni stanche per garantire una crescita più giusto e più equa
E in questa crescita più giusto e più equa io ci metto anche il tema della violenza ci metto il tema delle molestie nei luoghi di lavoro ma ci metto anche il tema della violenza di aderenza sessuale
Vengo a questo tema provando a dire poche cose perché sono state dette tantissime cose in maniera anche molto efficace soprattutto tecniche puntuale quindi anche su suggerimento di Cecilia prova stare invece più sul generale non essere tanto tecnica per tentare anche in qualche modo di indice si è fatta ora abbiamo fatto diciamo come dire
Abbiamo dato spazio al merito proviamo a considerare invece qualche cosa di carattere più generale
La violenza è innanzitutto espressione di una come dice la convenzione di Istanbul di una a simmetria
Di rapporti di forza tra gli uomini e le donne io dico che la violenza sessuale purtroppo la forma di violenza
Nella quale che racconta meglio di tutti no l'arretratezza ecco di un di una cultura se ci pensiamo nel novantasei la violenza ricordiamo il codice è stato detto
Codice Rocco ma nel novantasei viene riconosciuta la violenza sessuale come aderenza contro la persona e non più una violenza contro la morale quindi finalmente la violenza che sostanzialmente la violenza subita dalle donne le do alle donne viene riconosciuta una soggettività
Cioè le donne hanno riconosciuto come persona il tema era che la violenza viene esercitata contro le donne non contro la morale pubblica c'è bel modo riconosciute appunto viste
Viste prima non venivano viste non esistevano
E quello fu uno spartiacque è uno spartiacque che venne da lontano da quello vi ricordate sicuramente Processo per stupro il film documentario
E quel documentario per la prima volta raccontava quello che accadeva nelle aule di giustizia finalmente in pubblico vi ricordate la potenza del racconto televisivo no e le persone restarono in quei tempi sconvolte di che cosa potesse accadere in un'aula di giustizia
E fu la volontà di raccontare di chiedere no anche a alla comunità
Di assumere un punto di vista io credo che questo quello scatto ci fu in quel tempo e portò grazie alle battaglie delle donne alle battaglie soprattutto delle donne anche delle donne e femministe ma poi ha una straordinaria e quante trasversalità sicuramente nel delle donne nel Parlamento portò a quella grandissima legge di civiltà ma lì
E vengo al dunque di oggi come io come noi diciamo spesso
Le leggi sono necessarie da sole ma mai sufficienti da sole a cambiare la cultura di un popolo perché se dovessimo dire
Noi oggi ci ritroviamo purtroppo lo dico con amarezza nelle aule di giustizia sostanzialmente quello che ci ha raccontato Teresa quello che ci racconta prese ci troviamo sostanzialmente a vivere quasi
Quasi di qua e quasi le stesse dinamiche le stesse dinamiche di un tempo
Ancora viene chiesto sostanzialmente viene no diciamo di tipizzata ma non usiamo questo termine viene però sostanzialmente colpevolizzata una donna e ingiustificato un uomo giustificato non giustificato in qualche modo è proprio
Ed è proprio in la Fotografia dello stereotipo e del pregiudizio che oggi ancora esistono e io lo dico sempre se Barbara Palombelli a un certo punto in una trasmissione in prima serata dice
Che sostanzialmente anche quando una donna viene ammazzata bisogna chiedersi che cosa ha fatto come la istigato e la sgarbato quest'uomo per portarlo a fare un gesto del genere credo che dobbiamo dire che sarà giornalista di quel calibro una serata di un appunto
A trasmissione
Tanto diciamo come dire il Simple tante no come audience indici di o del Santo elevati in prima serata arriva a dire una cosa del genere evidentemente interpreta un sentimento diffuso ancora molto diffuso e del resto l'Istat nel due mila diciannove
Ci dice che oltre la metà degli italiani e delle italiane pensa di una donna che subisce violenza se n'è andata accertare o non ha fatto tutto quanto in suo potere per poterlo evitare e quello esattamente che vediamo nelle aule di giustizia
E io dico sempre me diciamo specializzazione l'ha detto anche che se io ci credo nella specializzazione ma attenzione prima ancora della specializzazione se il tema della formazione che quello appunto legata agli stereotipi e pregiudizi
Quando un magistrato come accaduto nel nostro caso il magistrato non specializzato che cosa può non sapere può non conoscere una norma può dire come accade purtroppo e non facciamo mai Viterbo faccia ci sono tantissimi magistrati all'altezza bravi
Che sono consulenti della nostra Commissione sono i migliori d'Italia ma sicuramente insomma tantissimi diffusi qua ce ne abbiamo una la ringrazio ma dico tantissimi ce ne sono di bravissimi ma il tema è che se un magistrato arriva a dire ricordo il giudice di Acitrezza non si può usare in un braccialetto elettronico per controllare la misura del divieto di avvicinamento è un magistrato che non è specializzato non ha studiato abbastanza non approfondito il tema non conosce il tema della violenza e sicuramente sì ma prima ancora e dirò dopo una cosa su questa specializzazione ma prima ancora c'è una questione che attiene a come come il magistrato l'operatore il sistema giudiziario perché quel magistrato arriva alla fine ci sono gli avvocati e nel caso di specie abbiamo visto che un avvocato bravo
è in grado di incalzare in maniera adeguata può ottenere un risultato ma c'è l'avvocato ci sono i consigli assiste quelli che intervengono nella processo in questo caso no e ci sono poi i giudici
E ci sono i pm
Tre pm ci sono i giudici quindi ci sono una serie di figure
Che possono però semplicemente essere nati e cresciuti in un contesto fortemente come quello italiano culturalmente stereotipato che non è che quando diventano magistrati si spogliano improvvisamente si portano cioè portato quello culturale che di cui sono ancora profondamente portatore portatrice loro leggeranno con quegli occhi le dinamiche della violenza e se abbiamo detto all'inizio che la violenza e l'espressione di una sperequazione asimmetria di rapporti di forza
Non io quella simmetria siamo in grado di leggerla ma voglio dirvi uno giudice
Che sostanzialmente in in consapevolmente o inconsapevolmente
Vede che vuole ancora profondamente stereotipati e una coppia e ce ne sono tanti non può l'abbiamo letto le sentenze potremo fare tanti esempi
Ma che dice che una donna che si mangia manda troppi messaggini e in qualche modo un po'giustifica col suo comportamento la violenza no in qualche modo abbiamo visto riconoscere questo atteggiamento come un'attenuante in alcune sentenze no come qualcosa di istigava che cos'è quello se non altro non altro se non la come dire la precondizione per vedere in quel giudice sostanzialmente un pregiudizio un modo di leggere le dinamiche le relazioni tra le persone né soprattutto le relazioni di coppia in maniera profondamente stereotipata profondamente stereotipata io lo dico sempre proviamo a fare insieme questo salto di qualità
Verso di lei come diceva Teresa da ultimo il verso di lui
Perché nel vediamo la vediamo la donna o a ho seduttiva poi in qualche modo provoca Trichet o no appena tutte mendace insomma una donna così e poi però vediamo sempre l'uomo e il vinile che deve essere in qualche notti
Se viene tradito viene in qualche modo binata hanno anche la sua come dire il suo ruolo nella società l'aspettativa sociale
Che la società gli rivolge
Ecco questo nuovo in questo diciamo stereotipo verso cui è verso lei ritroviamo esattamente nella dinamica di moltissimi processi nel caso della violenza io perché ce ne vedo proprio tantissimi tanti tanti perché una cosa a cui non è stato fatto riferimento voglio dire soltanto questo
Che il reato di violenza sessuale a differenza degli altri reati è un reato che fondamentalmente questo mi mi aiuterà Francesca si dimostra per quello che tu riesci approvare né il processo come tutti no e la prova nel processo
E in quel processo tu proverai devi provare una dinamica che è accaduta nella strana maggioranza dei casi tra due persone e la parola di Luís contro una parola di lei e ci sarà sicuramente un tema e tiene alla credibilità del racconto di cui alla credibilità del racconto di lei
Quindi noi dovremo han certo punto fare una scelta
Sei credere allori o credere a lei immaginate se cioè me tanti giudici ma l'ho detto ma mi trovo di fronte a condizione di oggettiva difficoltà il racconto di lui è contrapposta racconto di lei
Il pass allora debba guardare per capire la credibilità il passato la moda immaginate se leggete tutta questa storia con degli stereotipi e dei pregiudizi pensate che cosa ne può avvenire fuori
Può venire fuori e nient'altro che questo perché quella dinamica di relazione che viene letta rende perché la prova
Costruita dentro il processo dentro il processo anche a quanto accaduto fuori
Anche se è accaduto ma non riesce a provare e nel processo parola tua contro parola mia eravamo in due in una stanza eravamo due in un bagno eravamo due in un garage eravamo due in un'auto eravamo due in una strada buia
Quindi tutto sta alla credibilità e alla parola di lui e di lei ha come i giudici guardano esattamente a quella dinamica
Quindi liberamente vale tantissimo la storia del pregiudizio e per questo che io di gol ne dobbiamo lavorare tanto ovviamente in questo caso dice ma allora a cosa serve
Cambiare una norma
Serve cambiare una norma perché può aiutare un processo ma non lo può risolvere allora io
Se un successo il suggerimento sollecitazioni dei di Amnesty International e delle numerose pronunce e quest'ultimo ovviamente ci aiuterà e dice qua Cecilia cambieremo la relazione metteremo questa ovviamente dentro come no una ulteriore
Come dire ragione a supporto delle nostre che siete la scelta di cambiare il seicentonove bis del codice penale nei scriveremo esplicitamente che chiunque senza assenso senza consenso quindi diremo che bisogna approvare non che lei si sia opposta ma bisogna provare in qualche libro lui deve trovare che lei ha detto sic
Luigi deve provare che lei ha detto sì e quel consenso deve essere lo deve provare in maniera concreta quindi a proposito della prova nel processo noi diremo che è lui che si deve far carico provando così a ma lo dico
Non sarà mai sufficiente nessuna norma se non vinciamo se non vinciamo lo stereotipo il pregiudizio di queste non facciamo in modo che quel giudice non guardi perché prima di cercare la norma
Cioè c'è quel libero convincimento del giudice che guarda al fatto e poi deve provare a capire qual è la norma che abbina col fatto quindi se il fatto lo guarda con gli occhi sbagliati cercherà la norma sbagliata Tosel ha provato a renderlo abbastanza semplice
Primo grado
Dopo inseguo esatto l'altra cosa l'altra piccola cosa che voglio dire e chiudo
Abbiamo altri casi in cui la scienza no non riesce a vincere sullo stipate in uno stereotipo il pregiudizio no l'alienazione parentale parliamo tante volte anche in questo caso no
Io non sapevo ma c'è una un asino che c'è una cosa chiamata nato usi che sostanzialmente l'immobilismo
Qui è una donna naturalmente naturalmente la strana maggioranza dei casi si trova nel momento in cui viene aggredita cioè la reazione più naturale più naturale e che dire resti immobile
Non riesce a fare più nulla di fronte a una violenza resti immobile
è un Mannari azione come possibile è stata provata scientificamente spiegata scientificamente supportata scientificamente non riesce a vivere le nostre aule di giustizia come possibile e quindi quelli invece rinnoviamo udienza di allievi segreteria dinasta come qual è stato espone lei ci stava
Ovviamente inutile dire lei ci stava se non addirittura lei lo ha provocato e anche qui un altro stereotipo anche se io mi piaci io vorrei dire questo con chiarezza perché è un fatto mi piace più oppure provocato è poi in corso d'opera voglio cambiare idea perché non mi piace mai vista c'ha il diritto di dire basta ti devi fermare nomi va più non voglio sentirmi dire che top provocate adesso ci devo sta per forza
E questa è una libertà che ne dovremo provare
A riconoscere alle donne di conoscere la capacità semplicemente dato di determinate di scegliere
Di scegliere in un tempo nel quale ancora sul corpo delle donne no la porta della e la sentenza sulla porta lista del ancora sul corpo delle donne si gioca una relazione di potere questa è la verità perché il corpo delle donne è forte
Perché il corpo delle donne generalità e quel corpo piene sostanzialmente costo intorno a quel corpo viene costruita una lotta di potere a a come dire in qualche modo a chi lo governa quel corpo
Chi lo governa chi lo chi in qualche modo può esercitare su quel corpo un potere e questa è ancora e queste il tema della violenza oggi
Io penso che sostanzialmente sia questo noi dobbiamo lavorare per fare in modo perché innanzitutto se riconosciuto alla donna piena libertà rispetto al proprio corpo no ogni donna sceglierà come se stare con un uomo se non starci se e quando gestire una maternità come gestirla e questo è un tema di diritti di libertà e poi soprattutto che la sperequazione di potere tra un uomo e una donna di dov'ero io dovremmo rieducare gli uomini e far insegnare agli uomini un altro modo di stare nelle relazioni che poi è un altro modo di stare al mondo che non è attraverso come dire l'affermazione la sopraffazione la cultura della sopraffazione
Che si afferma un'identità no OPC risponde a quell'aspettativa sociale che pure carica e che forse troppo alta anche nei loro confronti no e che non può mai vedere un uomo come dire
Commuoversi un uomo no c'è ancora la storia in qualche modo di come l'uomo false fa genitore se fa il papà è un marmo se sono tanti gli stereotipi
Verso questo maschio che deve essere forza maschia allora
Dobbiamo provare a vincerli e ripeto sono la precondizione per poi chiedere ai nostri operatori vincere stereotipi e pregiudizi precondizione
Per quei chiedere un'attenta adeguata forma specializzazione ma senza abbattere stereotipi e pregiudizi che questa battaglia culturale non la vinciamo perché oggi essenzialmente questo
Lo abbiamo dimostrato perché da quel fa da quei famosi anni ottanta passa rimanda al novantasei ad oggi di leggi ne abbiamo fatte veramente tante oggi ne possiamo fare ancora qualcuna come questa
Per cambiare in meglio per fare un ulteriore salto di qualità ma non saranno mai da sole sufficienti a contrastare un fenomeno se non adegueremmo è il comune sentire per questo io parlavo come diciamo Valentina di Rivoluzione civile
Perché lo dico sempre facciamo il parallelo con le mafie nelle mafie abbiamo dato una battuta d'arresto alle mafie quando un'intera società ha scelto da che parte stare
Si è schierata e oggi purtroppo come ci ha detto l'indagine Istat ma basterebbe se facessimo l'indagine molto veloce sotto casa nostra la stragrande maggioranza delle persone il nostro dico dove viviamo il vicino di casa piuttosto che il commerciante sotto casa di fronte a una violenza in famiglia
Il medico di base
L'avvocato vicino si tende a girarsi dall'altra parte a derubricare come un fatto privato e invece non sono anni che ci affanniamo a dire che la violenza per le ragioni che abbiamo detto legata è un fenomeno strutturale sociale e culturale
E non è per niente un fatto privato è un fenomeno pubblico del quale ovviamente innanzitutto la politica le istituzioni ma un'intera comunità si deve far carico scegliendo da che parte stare schierandosi dalla parte delle donne credendo alle donne finendo di giustificare gli uomini
E chiedendo agli uomini una chiara assunzione di responsabilità
Grazie grazie veramente brevissimo intervento Valeria Valente senatrice del Partito Democratico
Degli affetti e scrivere le violenze in famiglia non sono fatti privati ma sono fatti che fanno parte della società e della società che in qualche maniera deve deve ribellarsi e dobbiamo tutti collaborare a questa rivoluzione una rivoluzione civile
Prima la senatrice ha fatto un cenno prima di passare la parola alle alleggerire che potrebbe portarceli diciamo derive de di questa democrazia ecco ci auguriamo che in questo mese dieci appelliamo a tutti voi a farsi che non avvenga quello che le statistiche ci stanno dicendo in questo momento perché sarebbe veramente la deriva della democrazia l'abolizione dei diritti che con tanto a dolore abbiamo acquisito negli anni che a per i quali hanno combattuto anche nostri antenati i nostri nonni ecco quindi pensiamo a come potrebbe a cosa potrebbe succedere in Italia tra un mese si faceva riferimento alla legge sull'apporto negli Stati Uniti ecco che cosa ha dimostrato questa legge questo
A questo nuovo emendamento questo decreto che anche i paesi come l'America credo per una vita abbiamo visto come il sogno
Della democrazia addirittura parlavamo no io come spiegavo prima che mi occupo di Medioriente s'è sempre pensato di portare quella democrazia in altri Paesi ecco oggi quella democrazia è l'America e quel Paese che sta cercando di mettere proprio le mani sul corpo delle donne proprio sul discorso dell'apporto passo la parola Cecilia D'Elia portavoce della Conferenza
Delle donne democratiche deputata del Pd Conde Helen alla segreteria per la parità di genere prego grazie grazie
Più a tutte
Grazie a Valentina che ha proposto la nostra Presidente che ha proposto al partito questo lavoro non legato solo al venticinque novembre ma è un lavoro importante durante tutto l'anno attorno alla violenza proprio perché siamo consapevoli come avete ricordato tutte
Che vi alla che la violenza è un fenomeno strutturale
Che va Gary dita sotto vari punti di vista esche soprattutto non sia una questione di donne
E perché il tema è anche quello di formare il partito democratico i suoi militanti sui dirigenti attorno alla violenza
E quindi la sfida per noi in questi mesi è stata quella di coinvolgere tantissimo anche gli omini adesso questa questo parterre sta stasera è così però la la proposta è stata fatta i circoli è quindi io credo che sia questo molto importante perché come ricordava adesso
Valeria Valente è una questione pubblica è una questione che segna profondissima mente la convivenza
La convivenza privata la convivenza nella società e la convivenza tre generi e grazie a tutti voi che siete intervenuti perché appunto anche se da tanto tempo insomma mi mi occupo di violenza ogni volta comunque si impara
E credo che la campagna sul consenso la proposta di legge
Che ha fatto Valeria il tema del consenso sia veramente un ulteriore salto di qualità che noi dobbiamo far fare a questo Paese alla discussione sulla violenza perché è chiaro
Che che già nelle norme come ricordavi nel processo che abbiamo oggi la questione è quella e però tutto si basa sulla parola femminile noi sulla credibilità della parola femminile che appunto è la prima forma di resistenza
E di sopravvivenza però ci sono due cose nella violenza sessuale che proprio da un lato questa credibilità no e questa riconoscimento di autonomia
E di autorevolezza quello che uno dice dall'altro proprio la questione della sessualità che non era cosa di donne cioè perché poi rese quando noi diciamo che il corpo era a disposizione
Che appunto il reato non era contro di te cioè la sessualità tu non è che un soggetto di questa sessualità cioè quindi il fatto di dire sì di dire sì è una pretesa di di possesso sul tuo corpo e anche sul tuo piacere
E queste queste il punto del consenso cioè che del e cioè io scelgo se e posso anche decidere fino a questo punto
No ed è fermarmi a un certo punto e questa cosa è difficilissima da come dire da far passare se non dentro perché quello che passa invece che la sessualità un fatto maschile tendenzialmente incontenibile
Per e no e proprio non prevede l'altro è una roba no c'è perché il carabiniere che poverino o ecco quindi no è così bello e tutte le le fidanzate io penso che quello è un pezzo di Dini
Ma assolutamente incorniciato in neoprene un florilegio di stereotipi che viene riproposto purtroppo c'è una persona di mezzo che ha vissuto quell'esperienza terribile tra l'altro ancor più terribile perché era la persona cui si era rivolta no perché lì di fronte aveva aveva una qualcuno che rappresentava lo Stato le istituzioni in quel momento che dovevano come dire portare avanti e sostenerla rispetto al maltrattamenti che aveva avuto quindi è un tema enorme in cui appunto le norme sono importanti e fare questo salto di qualità ma la cultura il modo in cui lo lo lo trattiamo l'al Lelli come dire la la la priorità che dobbiamo dare a questa
Al a questa formazione degli operatori e non solo c'è questa condivisione di una lettura della violenza che noi dobbiamo fare insieme in questo modo come la convenzione di Istanbul
Ci dice appunto come un fenomeno strutturale e fondato su una simmetria il punto in cui test noi siamo anche in un Paese in cui l'asimmetria è fortissima perché la violenza è l'altra faccia
Della anche di una
Fragilità di autonomia economica di no di mondo del tasso di occupazione bassissimo appunto di queste dell'insomma di una difficoltà anche per cui noi abbiamo anche tanti problemi a rafforzare i percorsi di fuoriuscita no mettere in campo strumenti dentro il piano nazionale che siano anche lavoro casa autonomia c'è tutto quello che serve poi soprattutto il senso di sì quindi io penso che questa sia una straordinaria questione che all'ordine del giorno ma soprattutto io penso che questa non può non essere una questione dentro
Le la scelta che andremo a fare fra due mesi per fortuna fra due perché cioè proprio agosto sarebbe stato però il venti
Il venticinque
Il venticinque settembre ma perché lo è gusti
Adesso Valeria Valente ricordava
E che i che ieri ha frenato è stata Fratelli d'Italia chiedere il voto segreto su una cosa come la la parità di genere nella comunicazione istituzionale no
E in fondo è stata Ancona presidente del Senato il Senato che questa cosa la la la chiusa subito ha impedito che ci fosse una discoteca
A chiamare il e che si fa chiamare il presidente
C'è una come dire
Appunto ai del fronte una lite una leader donna
Che per come dire persegue politiche che sono contro la nostra libertà e contro la nostra autonomia
Fino in fondo che governano loro e così
E la posta in gioco Lillo si vede in Europa nei Paesi dove governano i suoi amici è proprio la convenzione di Istanbul perché tratta la violenza in questo modo
No la riconosce come un fenomeno profondissimo che va aggredito sotto più punti di vista con politiche integrate
Il divorzio il divorzio perché questa famiglia naturale a cui loro guardarne Ona famiglia gerarchica la famiglia patriarcale in cui tu non puoi neanche
No mettere in discussione la relazione
E l'autodeterminazione la maternità consapevole l'apporto come noi l'abbiamo pensato no come possibilità di non di non vivere una gravidanza indesiderata
Ma queste cose qui sono l'autonomia delle donne cioè sono l'habeas corpus delle dolcezze se io non posso dire
Che no dunque non voglio che non non voglio questa gravidanza non voglio questo rapporto io non sono in come dire io no no sul mio corpo
La libertà
Che non è il dominio del mio corpo e la possibilità di fare scelte cioè quella di una cosa noi non siamo appunto non è non è una
Un'opzione corpo e il modo in cui noi stiamo al mondo allora
Questo questa cosa delle donne e cambiata tantissimo perché io penso che i femminicidi e la violenza e anche l'efferatezza dei femminicidi siamo proprio la la la la la spia del fatto che c'è una incapacità a convivere con la libertà delle donne
Col donne che dicono no con non è che magari intraprendono dei percorsi di
Separazione no e e c'è una sottovalutazione appunto come conflittualità come no cioè né da parte troppo spesso da parte di chi dovrebbe
E tutelare perseguire e aiutare le donne in situazioni di pericolo
Ma questa è la grande e il grande cambiamento che ne dobbiamo fare e lo dobbiamo fare
Con gli uomini anzi lo dovrebbero fare gli uomini est-ovest perché noi dobbiamo cambiare proprio l'idea di mascolinità e dobbiamo avere quella rivoluzione culturale che consente di convivere con questa nuova libertà quindi io credo che sia da un lato
Direi
Il rischio e questo che mettano in discussione
Il riconoscimento della differenza la parità le leggi che consentono di perseguire la violenza no di prevenire Arlati appunto le quattro pini punire protegge della convenzione di Istanbul un'idea di famiglia
Paritaria e
E questo è il rischio che ne corriamo è un rischio enorme enorme in termini di libertà e autonomia ma un rischio enorme in termini di che società che Società vogliamo che che futuro vogliamo per questo Paese e quindi io credo che questa cosa debba stare al centro della nostra battaglia come ha detto
Il segretario o noi o Meloni con voi la parità l'autodeterminazione la il contrasto alla violenza la questione del consenso una nuova idea di relazione
Tra i generi nove una nuova forma di convivenza la famiglia come luogo degli affetti paritaria come no come scelta
No quindi con la possibilità di di decidere del proprio destino e di come vivere la propria sessualità non si contrasta la denatalità costringendo le donne
Ma si contrasta la denatalità costruendo Futuro e Libertà per le donne e per i giovani perché desiderare di essere ingenti editori per e proprio un investimento sul futuro e se tutto è la possibilità di farlo e devi scegliere tra lavoro diventare madre
O se no appunto non riesce a trovare un lavoro non riesce a trovare una casa non sai non ai servizi che ti sostengono e poiché la libertà di non diventare madre
Ma tutte le statistiche dicono che dove le donne stanno meglio
C'è anche occupa allora noi dobbiamo proprio da un lato cioè l'autonomia e la libertà dall'alto c'è di nuovo il destino
Cioè la norma conosci mento della del contrappunto della tua parola della credibilità della tua parola ci sono gli stereotipi quello che spacciano
Per ideologia Gender esattamente il contrasto agli stereotipi e questo che non vogliono quando parliamo di educazione nelle scuole quindi è molto importante voglio ringraziare Amnesty per il lavoro
Oltre chiaramente differenza donna aperture tutte
E per per il lavoro che fa quei centri antiviolenza quella cultura che produce con con con il ricorso che ha fatto e e le associazioni femministe che Annone in questo Paese
Promosso i centri antiviolenza e le case rifugio mai il lavoro che fa mesti e anche il percorso nelle scuole perché io penso che non abbiamo molto bisogno di un nel nuove generazioni di ragazze e ragazzi in parte questo cerchio vedo tanti ragazzi anche su questo interrogarsi nelle scuole però questa cosa
A come dire una relazione con la politica siccome noi che siamo qui stasera se stiamo qui alle undici
Con questo livello di umidità pazzesco e perché di calorie e perché insomma un po'ci conosciamo e ci crediamo
Questa cosa noi dobbiamo far scattare che in relazione col voto non è propaganda
Cioè noi scegliamo con il voto alcune cose che hanno a che fare con la nostra vita questa cosa non la dobbiamo raccontare
Casa per Fasana
Cioè in questi giorni a che fare con la nostra vita queste sentenze in queste ore il non riconoscimento dei maltrattamenti difficoltà a costruire percorsi di fuoriuscita stereotipi machismo
La destra semina machismo modelli maschili di quel tipo cioè queste cose qui sono in gioco anche col voto del del ventisette settembre io penso che noi saremo
E del venticinque scusate
Del venticinque se settembre penso che noi saremo in campo come partito democratico su questo con le nostre proposte io Petre dopo le ringraziare Valeria
Perché la commissione femminicidio ha fatto un lavoro soprattutto queste relazioni questa ultima
Sulla vittimizzazione quindi su quello che succede nei tribunali ma anche quella sugli uomini insomma cioè ci sono numeri studi esperienze raccolte c'è una cultura
Una cultura che le giuriste le donne
Delle istituzioni possono fornire a questo Paese su questi temi non la dobbiamo mettere in campo come appunto dentro quest'idea di cambiamento che ci giochiamo in queste politiche dall'altro lato
C'è un'ipotesi autoritaria autoritaria che riguarda anche il corpo delle donne e quindi spieghiamolo raccontiamo lo facciamo lo capire perché in gioco c'è veramente tantissimo e non è detto
Non è già scritto come finisce perché questi giorni hanno creato un grande turbamento anche il modo in cui è finito questo governo
E un conto sono i sondaggi un conto sono i voti reali parliamo con le persone parliamo con riflessione e facciamo capire quello che succede
Grazie grazie mille a Cecilia D'Elia sicuramente c'è qualcuno che la propaganda la sta facendo proprio utilizzando le statistiche
E non si rende conto che invece i cittadini vogliono altro vogliono mantenere quello che come dicevo prima abbiamo conquistato e vogliono ancora altre conquiste però da soli non ce la fanno hanno bisogno della politica ed è per questo che siamo qui questa sera
Ed è per questo che invitiamo tutti quanti ovviamente il venticinque di
Settembre a appare a pensare a questi a queste dinamiche a questo incontro di oggi quando andremo a votare pensa detto questo perché si sta giocando diciamo sul corpo delle donne e dobbiamo mantenere almeno quello che abbiamo e sicuramente attraverso questo partito possiamo forse ottenere qualcosa di più questo è sicuro grazie a tutti quanti ancora grazie non dei relatori grazie piena marinari grazie a Teresa Manente e a Valentino AQP al senatrice vale aderenti infine e grazie ai giornali grazie grazie voi grazie di cose grazie a tutti quanti buona serata