"Il lavoro nell'Italia della seconda Repubblica"

Adesso lasciamo che i colleghi
Fotografie
Terminino il loro lavoro intanto mi presento io che ci sono la persona meno importante io mi chiamo Dario la Ruffatti faccio di mestiere il giornalista lavora alla RAI
Al TG due
E sono molto contento che il mio amico Carlo leoni segretario del PDS Romano mi abbia
Offerto questa opportunità di parlare con loro che in realtà
Opportunità che è un po'più di frequente e magari di ascoltare voi ecco queste invece un'opportunità che o meno di frequente segrete anche qualcosa da dire
Allora cominciamo ovviamente col presentare le persone che sono qui
Alla mia destra Luigi Abete che il presidenza della Confindustria
Alla mia sinistra Giancarlo Sangalli che è segretario generale della Confederazione nazionale dell'artigianato subito dopo sempre la mia sinistra all'onorevole Gavino Angius della segreteria nazionale del PDS
E infine all'estrema destra soltanto geograficamente naturalmente Sergio Cofferati che è il segretario generale della CGIL
E allora direi di no permettetemi una cosa c'è un'annotazione io ho avuto il privilegio di condurre numerosi dibattiti a varie feste dell'Unità negli anni e questo non depone favorevolmente neanche per la mia età però tutti questi dibattiti hanno avuto un grande filo conduttore ed era non me ne voglia il mio amico leoni
L'astrattezza del titolo
E la sua Astra Lita dunque il titolo di stasera se non erro è il futuro del lavoro
In Italia o meglio il lavoro nell'Italia della Seconda Repubblica
Io francamente sono sempre schiantato da titoli del genere cenno io non non sono non serve io che cosa dire ma soprattutto non saprei io che cosa chiedere cioè ai miei interlocutori sentenze sette anni di testa nel portata e allora io modestamente se voi siete d'accordo come credo come presumo e se loro sono d'accordo i miei interlocutori come spero un po'per vizio di mestiere passerei dalla storia alla cronaca e
Avrei delle curiosità su temi
Che tocca un po'più la nostra quotidianità soprattutto in questi giorni che sono giorni di grande lavorìo per il governo di Silvio Berlusconi
Per le forze politiche che a Silvio Berlusconi si oppongono in Parlamento e nel Paese e per l'organizzazione degli imprenditori e dei lavoratori
Giorni di grande lavoro dicevo in vista della presentazione della legge finanziaria per il mille novecentonovantacinque e della connessa manovra che si vorrebbe rimettesse apposto o se non a posto
Contribuisse a ridurre il deficit pubblico del mille novecentonovantacinque stesse allora comincerei per carità non per piaggeria ma vi assicuro per curiosità con una domanda Gavino Angius
La domanda è questa
Crolla l'impresa la mia destra ma
Grolla severo proveniente
Votiamo la causa senza
Comunque io non penso che sia
Naturalmente
Missione vedo anche chiuda o il presidente Abete si siede tranquillo allora ventisei ottobre Gentile perché è un po'
Allora
Dicevo sui giornali di oggi né Rocco Buttiglione autorevole esponente dell'opposizione non di sinistra
Dice al presidente Berlusconi che insomma siccome c'è accoglie in qualche modo una sua richiesta avanzata a Bari nella sua formula più compiuta e più recente
Richieste Berlusconi è questa sì possiamo anche alle opposizioni tutte possiamo anche pensarla diversamente però no allo scontro sociale qui abbiamo dei problemi talmente seri da mettere da risolvere da affrontare e quindi come quello appunto che la legge finanziaria visto deve prevalere lo spirito costruttivo
E sostanzialmente Buttiglione insomma fa capire che si potrebbe prevalere questo spirito costruttivo il Partito Popolare a certe condizioni questa legge finanziaria quando sarà pronta
Potrebbe addirittura votarla
E allora io chiedo all'onorevole anche se anche voi
Ma secondo me l'unica cosa condivisibile che Berlusconi ha detto che la situazione è seria tutto il resto mi pare che sì è un pochino meno condivisibile
Insomma parliamoci chiaro quindi il governo ha definito un documento di programmazione economica e finanziaria per preparare il varo della legge finanziaria del novantacinque
In questo documento che l'unico atto ufficiale impegnativo del Governo e che è stato approvato in Parlamento dalla maggioranza che sostiene Berlusconi ci sono delle scelte molto importanti
La scelta più importante che c'è è che per operare un rientro del debito pubblico bisogna tagliare la spesa sociale la spesa su questa la scelta più importante che fa questo documento la spesa sociale in Italia
Si aggira attorno al ventiquattro virgola tre per cento mentre negli altri Paesi europei è tra il ventisei e il ventisette per cento quindi già questo la dice lunga sugli intendimenti dalle in particolare dice che bisogna bisogna tagliare sulle pensioni
Infatti diversi ministri ci hanno spiegato nel corso di questi giorni che qualcuno ha detto che bisogna togliere la scala mobile alle pensioni
Perché sarebbe un privilegio
Top non so se un privilegio togliere diciamo così e una scala mobile a pensione che per il sessanta per cento in Italia sono inferiori a un milione al mese qualcuno ci ha detto che bisogna togliere l'Ing la segno o o integrativo per le pensioni al minimo qualcuno ci ha detto che bisogna mettere in discussione l'istituto della reversibilità
Qualcuno ci ha detto che bisogna battere il rendimento pensionistico dal due all'uno e cinque per cento qualcun altro ci ha detto che bisogna aumentare l'età pensionabile cioè c'è una scelta
Secondo le indicazioni le proposte le frasi le parole dette dai ministri del governo Berlusconi una scelta di carattere di politiche economiche di carattere sociale secondo noi non tollerabile non sopportabile
Noi diciamo da questo punto di vista una cosa molto semplice diciamo no ai tagli alle pensione diciamo invece sì a operare per una riforma del sistema previdenziale
Che è assolutamente necessaria e improrogabile e per questa riforma noi ci siamo dichiarati disponibili tanto è vero che oggi noi non è il governo non la maggioranza che non ha avanzato nessuna proposta di riforma del sistema pensionistico come progressisti abbiamo avanzato delle proposte
Di indirizzo di Scelta molto importanti è molto rilevanti chiedo scusa onorevole di queste parleremo dopo tanti ma voglio dire quindi conduttore della mia io concludo ama faccia dire a me un attimo solo quindi la risposta perché ho visto
Da lì la mia domanda era ma voi lunga del Buttiglione ha detto noi ad alcune condizioni la legge finanziaria la voteremo
La sua risposta è no a nessuna condizione se no la mia risposta è che noi siamo nel marasma più totale io non so in base a che cosa Buttiglione possa far
E questa affermazione perché tre giorni fa il Governo nell'incontro che ha fatto con le organizzazioni sindacali e con altre parti sociali credo anche la Confindustria poi dirà dette ha tirato fuori una nota di due cartelle
Nella quale praticamente si fa si dichiara di fare carta straccia di questo documento di programmazione economica e finanziaria allora delle due l'una o è o c'è una uno il falso qui o c'è un falso la cioè non si può orientare ma non si può come governo assumere con tale leggerezza una posizione di questo genere
Noi viviamo in un Paese nel quale a quindici giorni dalla presentazione della legge finanziaria non sappiamo qual è il carattere che questa legge finanziaria avrà quali saranno le scelte di fondo
Come si opererà per il rientro del debito pubblico chi dovrà pagare questo debito se si dovrà operare sulla speso se si dovrà operare sulle entrate che tipo di operazioni bisogna fare
Probabilmente che si debba operare su una taglio della spesa pubblica questo probabilmente andrà comunque fatto ma che non si debba operare sul versante delle entrate o che si debba operare soltanto sul versante delle entrate ipotizzando che le entrate reattori e come quella del condono vedi vizio o del condono fiscale secondo me è una cosa che francamente quindi abbiamo da fronte un problema politico noi non siamo in grado ancora oggi di sapere esattamente quale saranno non dico le scelte in dettaglio di merito della legge finanziaria
Ma neanche le grandi scelte di campo questo è quello che e di fronte al palco la cosa di fronte alla quale noi ci troviamo cioè ci troviamo di fronte a un dato che non consente oggi credo a nessuna persona seria di operare una scelta politica così impegnativa qual è quella appunto di prendere un impegno per
Come dire
Come quello di Buttiglione quindi io non so in base a quali elementi Buttiglione anche Segni a fare questa scelta Noè non siamo in grado di farla
Anzi dico che l'orientamento nostro lo stato delle cose e esattamente opposto è quello di contrastare con forza questa politica e quindi assolutamente di non votare un'ipotesi di legge finanziaria che ripeto sino ad oggi è impostata sull'unico documento ufficiale che il governo ha varato e che ha approvato in Parlamento attraverso la sua maggioranza la mia risposta quindi è un no secco
Dunque l'indeterminatezza dice l'onorevole Angius è l'elemento che caratterizza la nostra loro dei progressisti posizione in questa fase di perché dicono insomma è troppo indeterminato quello che citi che ci fa che ci pone di fronte Berlusconi e quel poco che si capisce assolutamente non è condivisibile
E in effetti tra queste un po'alla caratteristica sempre di questi giorni che precedono la preparazione della legge finanziaria
Ad esempio faccio vi dico una cosa due giorni fa ci sono stati gli incontri sul tema delle pensioni fra il governo i i sindacati dei lavoratori e i sindacati delle delle imprese al termine di questi incontri i sindacati dei lavoratori
Erano insomma
Sufficientemente rassicurati su alcuni passaggi perché insomma avevano ottenuto una sorta di marcia indietro un ridimensionamento così loro avevano interpretato di alcune iniziative di taglio o di ridimensionamento delle pensioni che in un primo momento il governo aveva minacciato
E imprenditori invece insomma sta erano più guardinghi oggi si sono incontrati di nuovo il Governo con i rappresentanti dei lavoratori e rappresentanti delle imprese questa volta il tema del fisco e tutta la cosa e improvvisamente rovesciata i sindacati sono un po'guardinghi perché non sono più tanto sicuri gli imprenditori invece sembra sembrano rassicurati allora
Prendendo il tema delle pensioni e cominciando dai sindacati de Cofferati a che punto è questa situazione per quanto lei abbia capito questi in questi tagli ci saranno con effetto immediato oppure no
Ma io resto le cose note
Margini di equivoco ci possono essere dall'altra sono la caratteristica nel comportamento di questo governo mi pare che nel corso degli ultimi due mesi non soltanto per quanto concerne le questioni previdenziali si siano sbizzarritevi
Nel fare affermazioni impegnative a volte anche molto gravi e poi nel cambiare opinione nel nel le smentite nello smentire se stessi l'hanno fatto molti ministri
Con le conseguenze che sono note
Peraltro
Poi inutile che il governo si lamenti della poca credibilità che finisce con l'avere
I cittadini italiani hanno ancora un'idea forte dello Stato e delle istituzioni e quando un ministro parla lo prendono sul serio
E se il ministro ministro importante come di norma il ministro del Tesoro e fa delle affermazioni
Impegnative
Poi le conseguenze sono inevitabili
Per cui
Con questo margine d'incertezza legato a a comportamenti dei singoli ministri che non sempre sono lineari però facendo riferimento
All'Unità cosa al momento per me è importante che sono gli impegni presi dal Presidente del Consiglio la situazione è questa
Nell'incontro di lunedì
Il Presidente del Consiglio
A nome del governo per conto dell'intero governo assunto contro i due impegni
Il primo è quello di modificare la composizione quantitativa e qualitativa della manovra
Cioè di cambiare uno dei punti del documento
Di luglio noi non abbiamo messo in discussione la dimensione della manovra
Gli obiettivi quantitativi ma abbiamo chiesto che venissero mutati rapporti
Tra
Le previsioni di entrate
E i tagli di spesa
Perché così com'era stata fatta la manovra secondo me come era stata prescritta non fatta
Presentava fortissimi elementi di possibile iniquità perché poi la composizione ha delle conseguenze su alcuni strati sociali su alcuni soggetti particolare
Ti dico lei non decade si tagliavano troppo le stesse pezzi poi dico e non non si mettevano a disposizione risorse sufficienti per sostenere una ripresa che pure c'è in alcuni settori produttivi
Abbiamo per questo ho chiesto che i quindici mila miliardi ipotizzati di entrate venissero sensibilmente aumentati operando su alcuni capitoli evasione elusione privatizzazioni e dismissioni
E di conseguenza mantenendo inalterata la dimensione di quarantacinque mila miliardi complessivi diminuisce dei tagli di spesa
La diminuzione dei tagli di spesa per noi è indispensabile anche per avere
Una possibile riforma del sistema previdenziale che ha delle gradualità il carattere per noi irrinunciabile
Possente nato a un attimo solo prego poi arriviamo alle pensioni solo per una domanda
Se voi insistete come appunto lei ha appena terminato di dire perché aumentino le entrate fiscali e all'interno di questo pacchetto lei ha ripetuto un'altra volta illusione d'evasione fiscale alla le le faccio questa domanda
Il governo ha proposto una sorta di condono che però non vuole che si chiami condono dal quale spera di riprendere un sacco di soldi circa dieci mila miliardi perché ha detto testualmente il governo gli ottantacinque mila miliardi di contenzioso cioè nessuno dei soldi che il governo i vari governi passati avrebbero dovuto prendere da persone con i quali sono entrate in lite dicendo voi ci dovete dare invece le persone dicono no questi soggetti dicono no non questi soldi non vedi note richiama c'è una discussione appunto un contenzioso fra il soggetto allo stato ottantacinque mila miliardi il ministro delle Finanze Tremonti dice no noi praticamente un settantacinque mila miliardi non ce la faremo mai a prenderli sono persi quindi facciamo un condono che però il ministro non vuole che si chiami condono
Prendiamo dieci mila miliardi chiudiamo la e andiamo avanti allora le chiedo perché i sindacati insistono su questo fatto delle entrate quando lo Stato è vistosamente perlomeno sinora incapace a gestire questa battaglia all'evasione cioè non è irrealistico no
Mi pare che la magistratura ha dimostrato l'esistenza di un'area molto vasta di evasione
Quest'area può essere
Ragionevolmente ridotta attraverso gli strumenti legislativi cioè cui di norma un governo può disporre con dei provvedimenti mirati non con lo strumento del condono lo stesso ministro delle Finanze peraltro ha ripetutamente affermato in occasioni ufficiali e non
Che la dimensione quantitativa delle pagine in Italia si aggira intorno ai duecento mila miliardi
Affermazione che questa impegnativa però sono autorevole chi la fa
Abbiamo chiesto al governo di trasformare
Queste affermazioni in strumenti e quantità che gli strumenti possono generare
Guardando non soltanto all'evasione ma anche le agevolazioni ci sono come è noto una serie di dispositivi di legge che permettono ai singoli cittadini
Ho a gruppi di cittadini oppure alle stesse in prese di a vere alcuni vantaggi sul piano fiscale
Che portano diceva un precedente ministro delle finanze a qualcosa come ottanta mila miliardi in meno all'anno alle casse dello studio è qui che si può intervenire secondo noi sì questa mattina c'è stato un primo incontro con il ministro delle Finanze cominciata una discussione di merito sugli strumenti e sugli effetti possibili di questi strumenti
Siamo ad un approccio ancora sostanzialmente generico vedremo se questi strumenti sono credibili e se la quantificazione è sufficiente a realizzare l'obiettivo che noi abbiamo indicato
C'è stata una disponibilità la verifica sulla traduzione di questa disponibilità in obiettivi realistici e credibili che cambiano la composizione la mamma della manovra lo faremo in corso d'opera
Torno aumentare le entrate de bisogna ritornare all'entrata del no è indispensabile anche per aver dei tagli di spesa più contenuti per il mille novecentonovantacinque cosa che facilita una discussione sulla riforma del sistema previdenziale
Il ministro delle finanze in questo caso perdonate ministro del Tesoro ha ripetutamente affermato che bisognava per il novantacinque nella Finanziaria a prevedere un taglio di spesa previdenziale tra gli otto e dieci mila miliardi un ordine di grandezza di questa natura
E realizzabile soltanto arrotondo ma non vado molto lontano dal vero se nel novantacinque non va in pensione nessuno e se le pensioni che vengono erogate subiscono qualche decurtazione
L'una e l'altra cosa come si intuisce facilmente nulla hanno a che spartire con una riforma e neanche mai dovranno le ha minacciato ad onor del vero no ma per la verità siamo di nuovo alle solite il ministro del Tesoro ha detto
Che questo era l'obiettivo e anche descritto un'articolazione possibili interventi per realizzare questo obiettivo in un'intervista nella seconda metà del mese di luglio
Le preoccupazioni che si sono determinate
E le reazioni che si sono determinate a queste affermazioni ripetute insistite pare che siano sufficientemente eloquente condizionare noi Berlusconi l'ha detto che taglia a meno di otto mila mediano e Berlusconi ha detto che è disponibile a discutere di riforma
Che il risparmio previdenziale per il mille novecentonovantacinque sarà accogliendo la nostra richiesta
L'effetto sul novantacinque di questa riforma perché la riforma deve generare risparmi per l'anno a venire
A queste insetto si possono aggiungere interventi alcune voci di risparmio su capitoli della spesa previdenziale che non incidono sulla riforma
Un aumento dal dei contributi che oggi dell'incremento un incremento dei contributi che non vengono che non vengono pagati alcune risparmi come quelli sulle sulle pensioni di invalidità che possono contribuire ad arrivare ad una quantità
Che sarà
Dimensionata sulla base del rapporto matematico tra quanto momento non entrate né quanto diminuisce il taglio di spesa il principio per noi importante che si discute della riforma non dei tagli perché se si stabilisce prima la quantità da realizzare
Si mette in campo una cosa un po'buffa è una sorta in sostanza una partita di calcio a casa il risultato determinato benissimo così ma vale la pena di Giakarta torniamo su questo argomento grazie a Sergio Cofferati segretario generale della CGIL
Dottor Abete a voi della Confindustria invece che cosa ha detto sulle pensioni Berlusconi ma io penso che
Questa domanda i giornalisti l'hanno già fatta evitando già avuto la risposta
Io ovviamente la ripeto perché non ho problemi a ripeterla e capisco anche che il problema delle pensioni sia un problema serio problema che merita rispetto è un problema che va analizzato con serenità
Ciò detto Dario la Coffa
Non ha allargato il campo ha cambiato il campo perché dono parlare di lavoro e parliamo di situazioni che sono del posto lavoro
Cosa che evidentemente è altrettanto utile ma non risolve
Purtroppo i problemi del lavoro io questo lo dico perché avrei piacere di parlare anche di lavoro facendo parte di coloro i quali cercano di contribuire a sviluppare la produzione e quindi anche l'occupazione in questo Paese
Dico questo perché tra il problema della spesa pubblica all'interno del quale c'è anche il problema delle pensioni e il problema del lavoro c'è un nesso molto più forte di quello che noi immaginiamo
Il nesso è quante risorse un Paese può destinare allo sviluppo e quante risorse può destinare alla qualità della vita di coloro i quali hanno già offerto la propria il proprio contributo lavorativo questo è un problema che ognuno di noi da casa sua nella storia di ciascuno ma che sul piano macroeconomico cioè sul piano dei totali a un equilibrio tra i vari paesi non è che in Italia succede una cosa particolarmente diversa da quella che succede in Germania o in Francia senza che ce ne siano delle conseguenze
Allora noi abbiamo a oggi un sistema di spesa pubblica che è un sistema che più un insieme di motivi
Alcuni giusti
Altri meno si è consolidata ha raggiunto un livello di insopportabilità
Cioè abbiamo un peso della spesa pubblica che impedisce alle risorse nella misura sufficiente di essere destinate allo sviluppo cioè gli investimenti all'occupazione
Allora la domanda fondamentale cui dobbiamo dare la risposta eh siamo in grado di scegliere di riequilibrare questo rapporto oppure no
Se siamo in grado di scegliere di equilibrare questo rapporto dobbiamo discutere anche dimensioni
Sapendo che è un tema delicato sapendo che un tema che tocca interessi
Legittimi di persone che spesso non sono tra le più fortunate all'interno del contesto sociale il sistema pensionistico italiano è un sistema oggettivamente squilibrato
In
Fino a due anni fa non ha una legge che prevedeva il tetto dei sessanta anni per l'età
Pensionabile questo tetto qual è stata lunga atto dal governo Amato nel medio periodo
A e può arrivare nel tempo a sessantacinque anni
Sessantacinque anni la norma che esiste già oggi e da parecchi anni in Germania
Noi abbiamo la possibilità per chi lavora per tutto l'arco lavorativo di andare in pensione con una
Importo di retribuzione pensionabile pari all'ottanta per cento
In Germania il rapporto è tra il sessanta
Come standard Massimo il sessantacinque sessantotto per cento in alcuni casi
Esistono altri casi un altro paese la Francia nel quale si va in pensione a sessanta anni
Però l'età pensionabile massima e il cinquanta per cento della età
Dell'imponibile dico questo per dire che il problema è reale
Negli altri Paesi queste differenze in meno
Rispetto alla nostra situazione sono coperte da forme di previdenza integrativa
Cioè da libere scelte dei lavoratori o contrattare tra i sindacati e le imprese per cui una parte della retribuzione viene investita e consenta lavora dove di avere questo importo aggiuntivo
Ovviamente consente all'avvocato ove all'impresa e sindacati di decidere il se e il come
Definire queste risorse
E non manda ente impegna le parti a far sì che le risorse siano investite bene
Perché se il risultato è dato dalla qualità dell'investimento che ci ha messo i soldi ha interesse che siano investite bene altrimenti non prende il rendimento
Allora dobbiamo passare da una situazione di previdenza totale pubblica avrà a una situazione di previdenza in cui il pubblico garantisca una soglia compatibile e in cui si aggiunga questo elemento di pensioni integrazione volontaria che
Applica regole diverse
Questo è un dato di fatto oggettivo che nessuno discute più ormai e qual è il problema e che il passaggio è difficile
Perché nel passaggio bisogna piano piano abbassare un livello e far crescere l'altro livello
E voi capite che se si fa prima una cosa rispetto all'altra l'equilibrio complessivo penalizza o lo sviluppo della società quindi dei lavoratori quindi dei giovani oppure penalizza troppo
Il reddito dei pensionati o di coloro i quali hanno compiuto la propria attività lavorativa queste problema politico che noi dobbiamo affrontare e mi sembra giusto
E condivisibile il fatto che il Governo abbia ritenuto di dire nell'ultima riunione ed è la cosa a mio avviso fondamentale che bisogna mettersi d'accordo su un progetto di riforma che sia compatibile e che sia chiaro
E ci si allevano gotiche prego
Quindi se non ho capito male
Se il governo desse del tutto ragione ai sindacati no se mi fa finire no io la faccio in altezza ce n'era un'area lei beveva perché sembra emergere nel torrente recarsi era una maestra lodevole se qualche volta mi sbaglio non sono io insieme son sbagliata l'unificazione allora sono terra e sono io che sono ferme le volevo no ecco che voleva dire questo se il governo desse veramente Regione sindacati e cioè
Riducesse i previsti risparmi sul fronte delle pensioni il governo ha detto una faccia finire tanto io parlo poco
E riducesse i previsti risparmi sul fronte delle pensioni per avere maggiori entrate fiscali quindi a voi non starebbe bene giusto
Allora
No sì o no no siano anch'io sì rispondo signor Norris dispone o andava a scuola quando sono in una uno sì o no e basta no ecco Amedeo Gaetana Pace ballerine questa fa vedere
L'orchestra questo sistema già rospo devo vado facevo Giori perché dove c'è uno dei grandi presidente di Confindustria conto del rispetto a Roma non rispondere anche al mio amico giornalista bravo fa allora concludo la mio ragionamento e rispondo quindi anche alla domanda
Di autista
Se questo è vero il metodo di definire la regola e la il cambiamento quindi la nuova regola rispetto alla vecchia un metro condivisibile
Quello che non è possibile e che questa sia l'alibi o l'occasione per rinviare ancora una volta la soluzione del problema perché il problema è stato più rinviato più volte e se non viene risolto presto
Lo pagano i giovani lo pagano intenzionati lo pagano i giovani perché avranno meno lavoro nei prossimi mesi nei prossimi anni lo pago di pensionati perché avranno più inflazione e quindi soldi che prendono varranno di meno
Perché
L'effetto di questa manovra non è importante soltanto per sistemare il problema delle pensioni oltre problema dell'evasione fiscale o il problema della sanità è importante per il giudizio che danno i mercati finanziari sulla credibilità del Paese Italia
Se i mercati finanziari credono che il Paese Italia si sta modernizzando i tassi d'interesse diminuiscono investimenti aumentar no l'occupazione cresce
Se i mercati finanziari non credono questo indipendentemente dal motivo per cui questo accade perché colpa del Governo perché colpa dei sindacati perché colpa degli imprenditori perché colpa dei giornalisti
Di fatto si pagano più interessi c'è un maggior rischio di inflazione c'è meno occupazione c'è meno tutela dall'inflazione allora
Il fatto fondamentale su cui dobbiamo concordare che il metodo giusto ma il metodo dopo tante discussioni deve essere chiuso nei tempi che la legge prevede cioè il trenta settembre
C'è poi un secondo problema laddove la regola quindi la nuova norma che venisse concordata o definita dal governo
Non desse quei risparmi che il Governo ha previsto nella
Programmazione nel Documento di programmazione del mese di luglio
è giusto e opportuno che questa differenza venga coperta con nuove tasse o è giusto e opportuno che venga coperta con risparmi da altre fonti ed altre voci di spesa la posizione nostra la seconda cioè riteniamo che laddove ci siano delle differenze la natura qualitativa della manovra cambierebbe se l'incremento delle tasse comunque applicate applicate lavoratori dipendenti Alain prese a ai soggetti sarebbe negativo per l'economia perché non abbiamo un sistema fiscale in cui coesistono problemi di evasione che indubbiamente esistono con problemi di troppa elevata tassazione per alcune categorie e meglio all'interno di alcune categorie per una serie di soggetti che ritengono di rispettare le regole e che quindi non evadono dalle stesse poiché le nuove tasse normalmente si applicano a quelli che le tasse già le pagano se aumentiamo le tasse normalmente li aumentiamo a quelli che già ne pagano non andiamo a prendermi altrove perché quando facciamo la analogia tra gli importi delle decine di miliardi di ricorsi elevazione faccia una logica sbagliata
Perché è vero che esistono i ricorsi alcuni dei casi alcuni dei quali probabilmente sono giusti gli altri sono sbagliati e vanno chiarite al più presto
Ma quelli che evadono effettivamente non stanno dentro e ricorsi stanno fuori perché non lo sa nessuno perché l'amministrazione non li prende perché le dichiarazione non li fanno e questo vale per le imprese laddove non rispettino le regole o vale per i lavoratori laddove facciano lavoreremo esattamente la stessa cosa
Allora dobbiamo stare attenti a evitare di far diventare questo problema che va affrontato con la logica un problema ideologico perché se diventa un problema ideologico ci rimettiamo tutti quanti ci rimettono i pensionati perché comunque pensavo dipende qualcosa in più ma il valore reale prenderanno qualcosa in meno
Ci mettono i lavoratori ai giovani perché avranno meno occasioni di lavoro ci rimettono le imprese perché se aumenta il costo del denaro la possibile avendo essa diminuisce quindi la nostra posizione su questo problema è attenzione al metodo che è positivo
Necessità che il metodo porti a una conclusione finale nel tempo terminale
Io pure l'Espresso Bergomi precostituzione spesso dei principi tutti esprimo dell'incipit e dai principi poi bisogna andare i numeri perché sui principi molto più semplice essere d'accordo
Bisognava che facciamo uno sforzo interminabili per capire come invincibile vantano numeri e vediamo quali sono le differenze vediamo dove c'è accordo e dove non c'è accordo vediamo se è possibile trovare delle soluzioni opportune oppure se sia la responsabilità di governare deve decidere si applica una norma o l'altra norma perché così funzionano i paesi moderni e allora concludendo
Io spero vivamente che questo processo si concluda entro il mese di settembre con una Roma tira che sia equilibrata
Chi deve intervenire su una pluralità di fattori perché non è che intervenendo solo su un fenomeno si risolve il problema il problema è troppo grosso per essere risolto soltanto a carico di qualcuno
Ma che deve però essere chiusa e di cui bisogna sapere che avremo un costo se questo posto sarà di sellino di y lire lo valuteremo alla fine del processo se questo posto non sarà sufficiente a nostro avviso dobbiamo trovare delle altre forme di compensazione sui tagli e non sulle entrate
Questa è la nostra posizione un'ultima battuta sul lavoro però perché ha un accenno alla noia etto menomazione lavoro torna nel mirino bistrattata ora parlano Cofferati immagino
Palle da vale a dire il problema del lavoro e il problema del lavoro problema serio
Il problema del lavoro non è un problema solo italiano il problema del lavoro è un problema di incontro tra chi affettivamente voglia di lavorare e la capacità dell'impresa e dell'economia di offrire questa opportunità
Quindi il problema del lavoro è un problema di numeri ma è un problema anche di regole quindi poi parliamo un attimino anche delle regole del lavoro
Perché altrimenti i numeri sono un elemento essenziale ma non sufficiente per risolverlo cogliamo che mi sembra che questo sia un tema che interessa
Cioè coloro che stanno in questa sala io mi sono permesso di ricordarlo
Laddove poi gliene ha dato nuovamente la possibilità di intervenire prendiamola ma nell'amichevole rimbrotto di Luigi Abete presidente di Confindustria parleremo sicuramente di lavoro dica la verità senza sotto Sangalli lei che è segretario generale degli artigiani adesso che si parla di nuove tasse
Per insomma che si cestini parlarsi tra il Governo insomma parla di nuove tasse lei un po'di paura che qualche tassa lei sul sulla destra di Gardez rispettino antica sobrietà solidarietà agli aspetti
Guardi io sono
Praticamente assolutamente certo che capita
Allora c'è il cancello illustri perché così nel senso che quando
Devo dire che quando abbiamo visto i due le due pagine che il governo ieri ha presentato qualcuno due giorni fa ha presentato alle forze tre componenti economiche
Anche noi abbiamo fatto una considerazione di metodo che esattamente identica a quella che fa al dottor Abete il metodo viene rispettato il metodo del luglio gli accordi di luglio novantatré
Ci troviamo prima a fare nel luglio del novantatré per chi non lo ricordasse questo linguaggio tipico degli addetti ai lavori ci fu un accordo considerato importante ed in effetti lo fu fra il governo allora il governo di Ciampi
Che era accorso nella vita del governo Amato su questo terreno specifico alle organizzazioni dei lavoratori e degli imprenditori per tenere sottrae all'altro sotto controllo anche la dinamica dei salari e anche per dettare delle regole nei rapporti reciproci
Con una con una simili cose di aggiungere un'osservazione con una novità particolarissima
E cioè che la consultazione delle componenti economiche sociali ed imprenditoriali
Era prevista ed è prevista
Deve essere Rizzato ha precedentemente della discussione in sede politica in sede anche istituzionale
Per cui si dà le componenti economiche sono la salva dalle tasse no no assolutamente arrivo le tasse e devo dire che allora quando avevo visto il rispetto del metodo abbiamo detto bene il metodo è giusto
Devo dire però che se lei come lei avrà visto certamente le due pagine le note per incontri presentati dal Presidente del Consiglio Berlusconi almeno quelle che ha presentato novi
Noi quando siamo usciti riunione con il Presidente del Consiglio abbiamo avuto un'opinione devo dire molto diversa da quella che ha avuto i sindacati anche a quella che ha avuto a Confindustria che abbiamo dedotto che sindacati e Confindustria hanno o hanno presentato un documento diverso ho
Oppure hanno detto cose che non erano contenute in questo documento udirono Sears come non c'eravamo soltanto noi ma c'erano tutte le componenti pretoriani Tana Confindustria
Abbiamo osservato che a parte questa affermazione importante che rispetto alle questioni della previdenza si ragiona si deve ragionare necessariamente in termini complessivi in termini di riforme non si può operare su un tema così delicato in modo approssimativo come tanti annunci hanno fatto in quest'ultimo periodo provocando una sequenza di disastri temo anche gravissimi
Abbiamo dovuto osservare che per il resto beh insomma ancora c'era pochissima pochissima sostanza oltre oltre a delle enunciazioni che avevamo visto l'attento quando abbiamo sentito dire che la questione dei tagli alla spesa pubblica e veniva riequilibrata dalla politica delle entrate devo dirle con molta sincerità che abbiamo visto un film esattamente identico non a quello degli ultimi due governi che peraltro hanno operato in modo consistente ma anche in modo equilibrato rispetto alle diverse categorie economiche quanto piuttosto rispetto ai governi degli ultimi quarant'anni perché immagino che qualunque governo soprattutto quando il datore di lavoro e quando imprenditore di due milioni almeno di pubblici dipendenti
Nel passare dall'enunciazione infatti abbia i suoi problemi come hanno tutti quando devono passare dalla notazione numerica
E nel caso specifico non abbiamo compreso che il problema del solito ora io leggo in questi anni taglia no magari c'è qualche ragionamento riteneva che abitano in patria che sta che in Napolitano ha inviato non è una categoria dello spirito ma è un'impresa
E sull'impresa in Italia grava oggi una pressione fiscale che colpisce il reddito dell'impresa e per oltre il cinquanta per cento dall'editore questo sarebbe ancora poco sarebbe una cosa
Praticamente poco significativa se non vi fosse stato momento dalla pressione fiscale gli ultimi anni rilevantissimo con una accelerazione dell'aumento a pressione fiscale assolutamente incomparabile con gli altri paesi coi ai quali facciamo riferimento si è arrivati cioè a standard europei molto in fretta dopo che si era fatto altro e si erano come dire si era fatto uno scambio di altro genere di altra natura con le nostre categorie come un po'con tutte le categorie economiche teniamo temiamo un'aggressione fiscale devo dire che noi ti diamo troppo il ministro delle finanze per pensare che possa aggredire possa vostra ritornare a provvedimenti di natura tradizionale e certo però che una qualche demagogia l'abbiamo intravista in questi ultimi tempi quando per esempio abbiamo sentito dire che si faranno controlli indiscriminati su interi settori eccetera abbiamo notato che ancora una volta si parte dalla parte sbagliata
E si Pata Pata sbagliata anche rispetto all'evidenza dei fatti
All'evidenza delle cose noi stiamo assistendo a anni di processi di Tangentopoli no scusi no no no ma mi farò da parte del dado sì sì inchiesta allora dentisti
Odontotecnici Pan no sono le quali erano le categorie che non olandese malgrado identifica amministratori di condominio sei no non lo perché c'è non ha mi chiedono una riserva comunque no questo Tremonti ha detto che va dalla DC adesso io li guardo tutti e comincia dai dentisti lire perché non comincia
No non è che ce l'ha quindi Intimissimi chiedo perché non riesce a lenti salone credo se abbiano abbiano le loro argomentazioni severa massoni insomma
Il deriverebbe dalla parte sbagliata non sono tanto le categorie ma il metodo perché temo che a fronte di una amministrazione dello Stato che è in grado di controllare grossomodo un contribuente su cento è una dichiarazione sul getto nel registro cento
Sia molto complessa pensare che la lotta all'evasione reale se poi ci ha detto che c'è il rischio quando si parla di entrare che si finisca per colpire lavoro
L'impresa si Janice traslochi noto insomma si si finisce per colpire certamente non quei due milioni dalle nostre navi sono due milioni due milioni e mezzo di abusivi sì operano che sono abusivi totali che sono completamente sgonfio utili sconcerto i quali non vanno certamente a contrattare alcunché Nea appellarsi alla giustizia fiscale sì torna ad un meccanismo che come dire che identifica intere categorie come categorie come categoria dell'evasione provocando reazioni reazioni anche di natura sociale quindi si torna ancora una volta un regime di confusione
Che non individua quelli che che sono secondo me a mio modo di vedere i filoni sui quali è necessario intervenire per recuperare quella quota che deve essere più modesta di quella che identificata dal ministro delle finanze da Presidente del Consiglio
Dal punto di vista la pressione fiscale tenga conto però che la pressione fiscale a un effetto immediato sulle andamento generale dell'economia
Ora si può discutere di Fisco in termini morali ma ed è giusto farlo quando si è di fronte ad evasori fiscali quando si è di fronte soprannomi probatoria tali ma e necessario però pensare che ogni volta che si fa un provvedimento di questo genere non solo si colpisce chi già paga le tasse ma si e interviene in modo deterrente sulla capacità competitiva complessiva del nostro sistema
Per fare perché si addice proprio lì dove vi è la capacità competitiva la ringrazio è stato chiarissimo allora avevo tolto prima spero urbana mentre la parola all'onorevole Angius che aveva preannunciato
Le linee J che l'illustrazione delle linee generali di un progetto di riforma delle pensioni che oggi i progressisti gruppi parlamentari di Camera e Senato i progressisti hanno presentato allora io vi chiederei se son d'accordo
Ai niente locutori di fare un altro giro veramente rapido sulle pensioni perché te è un turno in tema di di attualità e poi penso che interessi tutti noi
E e propongo all'onorevole Angius non perché non abbia fiducia nella sua capacità di sintesi di spiegarla così questa proposta io le faccio le domande e dico quello che dice il Governo su un argomento lei mi dice non si arrabbi come presidente Abete al limite quando serve anche sì o no
Rispetta le mie domande spiegando la posizione dei dei progressisti è d'accordo
Va bene proviamo alla così facciamo prima a domanda risponde al vero che poi devo anche dire più non è vietato però intanto diamo degli elementi allora cominciamo così il governo dice che la riforma delle pensioni deve essere fatta con un vuol fare riforma invenzioni
Con un Progetto di legge separato però con delle connessioni con la legge finanziaria per il mille novecentonovantacinque
Voi progressisti dire sì o no no
Perché
Perché gli orientamenti sinora espressi dal governo in termini di riforma del sistema pensionistico collegata con misure da introdurre nel legge finanziaria in realtà sono un pezzo già rilevante della riforma che il governo avrebbe vorrebbe fare per conto proprio allora se si deve concertare
E costruite sul consenso alla riforma ci si siede tutti attorno a un tavolo si discute di che cosa è la riforma prima dopo si fanno i tagli secondo me tagli non bisogna farne però prima si discutono le scelte della riforma così si tutelano i diritti
Dei pensionati e si fa un'operazione politica molto seria di ammodernamento del sistema pensionistico quale quello che tutti abbiamo spiccato che diceva anche DC di cui parlava anche Cofferati Abete
Su orientamenti che io condivido largamente
Il Presidente del Consiglio non solo lui dice
Ci sono moltissimi aspetti che dicono anche la stessa cosa che lasciato andare avanti così il sistema delle pensioni è destinato al collasso voi lo dite o no sì
Assolutamente ed era questo questo non è un dato incontestabile è questo
E noi veniamo anche la signora Marisa glielo chiedo io come come la legate così allora facciamo un esempio anche se ne difensore anche se non ci sono anche se non ci sono qua e tutto quello che sembra inquisiti oppure per tutto quello che non li ha chiesti dall'ICI alla crisi del governo che requisire meno io no non sta in cui sento sta tentando di capire all'elettorato che non le pagano invece alla fine va bene allora il governo dice
Anche se non c'è una proposta ufficiale del governo in in materia dice questo sostanzialmente nel futuro bisogna rassegnarsi ad avere quella quota di pensione che paga lo Stato lo Stato o lo Stato ai dipendenti pubblici o attraverso l'INPS più bassa rispetto ad adesso questo è il futuro nostro dichiarò esso sta già lavorando e di chi comincerà a lavorare
E dice sempre lo Stato
Bisognerà andare in pensione un pochino più tardi perché la vita media si è allungata e quindi a lavorare un pochino di più quindi pensione più bassa presa più tardi il progetto dei progressisti dice la stessa cosa il progetto dei progressisti si muove su una linea
Che questa sostanzialmente intanto di stabilire un principio di regole che siano uguali per tutti
In secondo luogo di introdurre elementi di flessibilità terzo di stabilire principi di garanzia pubblica che valgano per tutti i lavoratori dentro il quale i principi di garanzia pubblica sono possibili anche fondi privati
E in sostanza dopo faremo i conti io mi attengo a quello che il governo aspetto due giorni fa le organizzazioni sindacali leggo testualmente perché carta canta Villan dorme
Dobbiamo confrontarci su quello che è necessario fare per riformare la previdenza e renderla compatibile con le esigenze di risanamento della finanza pubblica punto i conti li faremo dopo punto
Se questo fosse l'orientamento del governo io dico noi saremo d'accordo se invece come io temo e come sospetto perché a pensar male si pecca ma forse qualche volta si ha ragione
E allora le cose sono diverse
Allora per capirci regole uguali per tutti ad esempio adesso un pubblico dipendente può anche se eh molto disincentivato a farlo perché prenderebbero abiezione abbastanza vicina
E può comunque andare intenzione ad esempio se ha dopo aver lavorato venticinque anni nel pubblico impiego
Mentre invece una dipendente privato no non può farlo regole uguali vuol dire che i progressisti propongono che questo dipendente pubblico dal primo gennaio novantacinque debba per questo dipendente debbano valere le stesse regole dei dipendenti privati
Bisogna andare a stabilire progressivamente un rapporto tra quello che si versa in termini contributivi e in quello che sia dopo che si esce dal lavoro in termini di pensione con gradualità non ledendo i diritti acquisiti di alcuno e unificando quel sistema pensionistico che oggi è frantumato in ben cinquantatré
Fondi di pensione diverso e questo non vuol dire per nove unificazione delle regole che non vuol dire ovviamente pensione quali per tutti vuol dire che sia un lavoratore
Versa cento e poi c'era un rendimento pensionistico di ottanta questo principio deve valere per tutti a parità di versamento contributivo ci deve essere una forma di
Rendimento pensionistico che io quale quindi tornando al mio esempio del di quel dipendente pubblico la sua risposta è mi corregga se stesse sta sbagliando si lo può continuare a fare ma non gli conviene
Naturalmente questo sarà questo in una in in un sistema diciamo riformato in un quadro di garanzia ripeto di rispetto dei diritti acquisiti e di garanzia pubblica per tutti
Indi in futuro a questo è certamente il futuro della riforma pensionistica non c'è dubbio
Che si va in questa direzione se non si andasse in questa direzione in realtà bisogna sapere che si mettono in discussione proprio per quei divari strutturali di cui ha parlato a Bette su cui non dico niente perché l'ha già detto già espresso
Il rischio vero è che viene messa in discussione la pensione di coloro
Io oggi gli entrano nel processo lavorativo quindi c'è un problema di solidarietà tra generazioni che riguarda i pensionati di oggi i pensionati di domani e soprattutto i pensionati di dopodomani due domande specifiche intenzione tutti non prima di sessantacinque anni
Propone sostanzialmente il governo questo è già un un un elemento che è già fissato bene che ce lo ricordiamo da una legge che è già in vigore soltanto che secondo la legge che che è già in vigore ciò accadrebbe nel due mila e due invece il governo vuole farlo prima ecco questa proposta a questa proposta idea ipotesi i progressisti dicono sì o no
Rispondono con una idea e con una proposta di flessibilità nel requisiti di accesso al pensionamento cioè eliminando il vincolo di un'età pensionabile rigidamente determinata consentendo anche l'anticipo del pensionamento o anche la posticipazione del pensionamento come accade in tutti i Paesi moderni cioè che Silone conviene in un quadro dichiara di Santa esattamente sta poi al lavoratore stabilire le modalità attraverso i quali usufruire in questo quadro di garanzie pubbliche della previdenza pubblica o anche di fondi privati
L'altra domanda specifica il ministro Dini propone mi sembra nella vostra vorrà nella vostra proposta scusate la ripetizione sia compreso propone che a partire da un certo punto da un certo anno probabili ma anche vicino
I fondi che adesso le imprese mettono da parte per darci la liquidazione non dovrebbero più servire per la liquidazione ma per farci appunto la pensione integrativa
Il presidente Abete ha già detto che questo se succedesse sarebbe un colpo duro per le imprese mi metterebbe in grossa difficoltà
Voi dite la stessa cosa che dice io sono da questo punto del tutto d'accordo con il dottor Abete aggiungo che secondo me sarebbe anche un colpo duro per la motrice lavoratori
Ma allora allora ho letto male la la proposta perché voi parlate nella proposta che e di poter utilizzare i fondi per le liquidazioni delle legislazioni questo non fa prestabilito come Mastro Titta negozio sia no poi legato una causa specifica non fa mai fare stabilito come fece il ministro Bindi chiarissimo le c'è qualcosa che non le ho chiesto
No c'è qualche ESA che riguarda che riguarda
Che riguarda allora dico è vero le pensioni di anzianità trentacinque anni vede ma questo secondo noi non si deve toccare un sedere tocca questa la ringrazio allora cominciamo da Cofferati qual è la cosa che le piace di più è la cosa che le piace di meno da sole dal microfono della proposta dei progressisti quella che le piace di più e quello che le piace di meno
Devi dire ti piace tutto
No no
Vi ringrazio per lavori alla carriera di rigetto rigetto assolutamente la la la no no io l'ho ascoltata adesso parlo io
Le chiedo scusa io rigetto assolutamente la casa di arroga lo faccio per voi se volete io sto attento la la ringrazio prego onorevole non ha nessuna arroganza la cosa che mi piace di più
Perché considero questo un elemento di novità possibile e l'idea dell'accesso libero alla pensione
Cioè la flessibilità secondo me c'è un bisogno anche dei singoli lavoratori di avere
Ferme restando le norme definite in precedenza la possibilità di decidere se andare prima o dopo rispetto all'età media stabilita ovviamente chi va prima deve sapere che a condizioni più basse chi è disponibile ad andare dopo condizioni migliori
La cosa è molto utile anche per un'altra ragione noi non possiamo considerare i soggetti tutti uguali e i lavori tutti uguali c'è una differenza tra uomini e donne che arcinota e sulla quale ebbene non ritornare e c'è una differenza anche per tipologie di lavoro ci sono alcuni lavori per i quali è utile un accesso alla pensione anticipata rispetto alla media ce ne sono altri per i quali invece è possibile che i lavoratori e le lavoratrici vadano in pensione dopo
Questa idea di flessibilità che risponde anche ad un bisogno di libertà individuale secondo me è un elemento innovativo del sistema che vale la pena di valorizzare francamente non mi vengono in mente aspetti particolarmente uno andare criticabili
No io dico
Per quelli che ho sentito che ho sentito
Non è una critica ad un'ipotesi specifica credo che quando si discuterà di omogeneizzazione dei trattamenti
Cosa necessaria bisognerà farlo non pensando all'aspetto più noto che quello dell'età pensionabile la differenza tra pubblici e privati non è soltanto lui ci sono differenze che riguardano le dimensioni dei contributi e le dimensioni delle prestazioni
Omogeneizzazione vuol dire secondo me affrontare contemporaneamente le tre questioni parità di contributi parità di età pensionabile parità di prestazioni
Vorrei aggiungere a questo aspetto non marginale ma secondo me importante perché può indicare la direzione le intenzioni la direzione di marcia l'intenzione del governo
Bisognerà intervenire su tutti i sistemi previdenziali
Anche quelli che per composizione o caratteristiche non danno grande risparmio non ho capito faccio un esempio preciso
Bisogna mettere in campo un'ipotesi di riforma che riguarda l'insieme dell'universo previdenziale nessuno può essere escluso dai giornalisti parlamentare lavoratori dipendenti
Senza demagogia perché se n'è fatta davvero tanta
Quello che si è detto a proposito dei parlamentari e qualche volta davvero eccessivo anche per quel regime vanno definiti condizioni che abbiano equità e trasparenza
Non considerando tutti alla stessa stregua un parlamentare che ha cinque legislature ha versato i contributi per cinque legislature ha dei diritti che sono oggettivamente diversi e come tali vanno considerati di chi ha fatto una sola legislatura magari ridotta e a delle condizioni previdenziali invece francamente eccessive
Però bisogna dare il segno netto della volontà a riformare e a rendere equo l'insieme del sistema se ci sono delle zone d'ombra se qualcuno chiamato fuori con l'argomento
Comprensibile ma non accettabile che risparmi sono contenuti sarà difficile chiedere agli altri di accettare la trasformazione non dei loro diritti ma anche delle loro aspettative
La ringrazio di se c'è qualcuno che vuol fare delle domande io vi chiedo una cortesia magari nelle schede su un fogliettino e poi perché loro non hanno tantissimo tempo e poi magari vediamo di traduco io le leggo e le traduco ai nostri interlocutori grazie
Presidente avverte qual è la cosa del quello per carità ente al livello in cui siamo adesso di questo progetto dei progressisti che le piace di più le piace vivere quella che le piace di meno è la stessa domanda che faccio tutti e tre
Sì sì questo l'ho capito
Condivido due concetti anche se poi è importante capire la dimensione come dire dei numeri premesse ha fatto prima uno la flessibilità nell'uscita resterà in uscita
Una tecnica utile per lasciare un'autonomia di scelta cittadino ovviamente un'auto una uscita in tempi precedenti a quella che vengono definiti se viene definito sessantacinque sessantatré e deve avere un del fresco con differenziale significativo non può essere semplicemente un simbolo la seconda cosa che condivido preciso quindi qual è la nostra posizione sul TFR che abbiamo peraltro già precisato ne abbiamo detto che TFR trattamento di fine rapporto che la liquidazione che una trasferimento graduale di questo istituto all'interno della nebulosa della come dire disponibilità delle parti è possibile ma deve essere volontario
Compatibile con le situazioni aziendali quindi trattato dalle parti sociali non può essere fatto per legge non si può fare insieme alla previdenza pubblica obbligatoria la previdenza privata obbligatoria capienza privare facoltativa ci saranno delle parti che vengono discusse fra sindacato impresa altre pratiche vengono decise autonomamente dall'avvocato e cittadino due cose che su cui invece esprimo non condivisione sono una come dire la cautela Bossi sa che questo termine sulla discorso della della par condicio nella nelle regole fondamentali
E non è che quando noi andiamo avanti al Padreterno se qualcuno viene chiamato io spero che non ci sia nessuno qui prima può protestare rispettati viene chiamato dopo quindi se la regola a un certo punto per motivi di interesse generale viene aumentata non c'è un diritto
Precedente a utilizzare la regola precedente perché altrimenti lo Stato di diritto non funziona
Ovviamente questo non sarebbe valido sei contributi accumulati presenta quello che era il meglio questo sì cioè le chiedo scusa se uno oggi a una norma che gli consenta di andare in pensione dopo venti anni
E per motivi di interesse generale per motivi di compatibilità economica per motivi di tutela dei nuovi lavoratori del lo della sala e del il valore reale delle pensioni si stabilisce che occorre andare in pensione a legare i trentacinque anni e non si può dire aspetto ventisette anni per arrivare a trentacinque anni la no ma diventa quella ed è quindi una nuova che vale per tutti
Perché il diritto cioè non è un diritto leggendo dalla ditta tradito mi sembra ovvio perché altrimenti le leggi non si potrebbero più reale o se non si potrebbero cambiare la destinazione delle risorse vale da qualsiasi attività economica o non economica per e quindi su quello bisogna S. un po'più coraggiosi a mio avviso da questo ne deduco peraltro che il
La contro come dire la contrarietà di chissà si oppone a questa come dire a questo processo è l'eventuale accumulo di risparmio in termini di versamenti obbligatori che abbia raggiunto un certo livello col nostro sistema
Questo non accade quasi mai perché senno nostro sistema a ripartizione non c'è nessuno che a quell'età accumulato
Contributi tali per cui se avesse applicato il sistema contro a a capitalizzazione avrebbe diritto a quella pensione quindi anche la
Contraddizioni che viene usata a mio avviso in modo non puntuale
Come di a tutela di questo di questa tuttora delle differenze a mio avviso non è condivisibile una seconda cosa su cui consiste considera e una riflessione e che c'è il Parlamento quando il Governo il trenta settembre avrà fatto
La sua il suo disegno il disegno in Parlamento nel Parlamento ci sono le maggioranze e le opposizioni è quella la sede nelle quali tutte le forze politiche possono misurarsi e possono verificare diverse
Dei miglioramenti della normativa che presentata quindi
Il fatto di dire
C'è quel termine quel termine non può essere rispettato perché altrimenti le parti politiche non sono coinvolte io penso che le parti politiche è giusto che siano coinvolte il luogo naturale in cui sono coinvolte in una democrazia parlamentare il Parlamento e quindi è giusto
Il diritto e l'aspettativa delle parti politiche di di opposizione di dare un contributo ed è però giusto il diritto della maggioranza di presentare decidere di recedere le voglio dire la la proposta e poi sottogola alla valutazione del Parlamento ciò detto a me sembra comunque che sia fondamentale che questa analisi sia fatta in tempi brevi e che quindi poche a una conclusione per verificare eventuali livelli di consenso dissenso tra le proposte del governo e quelle delle singole parti
Mi permetto di da un'osservazione al nostro voterà dove l'uso al giornalista e quindi capito il mestiere di giornalista quello no ferite non ci meravigliamo io dello zero ma delle volte per come dire la simpatia per la conoscenza mi permetto di fare semplicemente battute che vanno in quella logica ma il giudizio finale di qualsiasi provvedimento non può che essere unico non si può chiedere a un soggetto politico un soggetto sociale tu sei d'accordo su questo
Sei d'accordo su quest'altro se è d'accordo su quest'altro sabato su quest'altro perché il mix è la totale che fa il risultato
E se la domanda è caso per caso
La somma dei casi per caso non è la soba del risultato finale allo allora ma risultato finale o non risultato finale detenuta avviene grazie alla sua tata alla fine perché la risposta caso per caso è un modo a mio avviso superato non chiaro
Di affrontare i problemi anche se capisco che giornalisticamente e butto più efficace lo dico per perché la difficoltà la risposta sì o no non è reticente sa non è
Non volontà di essere chiari ma il giudizio non può che essere giudice di sintesi in una società complessa nessuno è titolare da la verità
Ma il giudizio non può essere dato su un valore complessivo non può essere dato su uno slogan su un messaggio perché qualunque sia il messaggio è un giudizio razziale perlomeno io penso che sia culturalmente opportuno che tutti quanti noi ci abituiamo a ragionare in questo modo
Aral seccamente ragione Luigi Abete lato la cultura dei sì e dei no secchi non è non è è spesso una cultura di approssimazione non di chiarezza ha perfettamente ragione d'altronde a nostra riposante un po'il mestiere mi è un po'poi questo è un dibattito non è che stiamo decidendo allora a questo punto prima di dare la parola al dottor Sangalli della ce ne ha preso da un raptus di megalomania vi rubo quindici secondi vi dico io qual è la cosa più nuova secondo me di questo non vi fregherà niente però tanto son solo quindici parla di questo progetto che è la seguente una cosa che mi ha colpito molto culturalmente e appunto ritengo importante perché fatto da un lo schieramento progressista
Qual è il ragionamento fondatissimo permettetemi di dirlo alla base delle proposte sia del governo
Il che in parte ovviamente anche dell'opposizione infatti Angius ha detto è vero
Il sistema se non ci mettiamo mano colla sarebbe c'è un ragionamento di natura demografica noi le nostre pensioni adesso le paghiamo perché sono state concepite dopo la guerra quando l'Italia
Cresceva e faceva anche un sacco di bambini adesso l'Italia cresce sempre Maurizio mo'inferiore e di bambini se ne fanno sempre di meno
Allora dicono i progressisti giustamente secondo me in una miniera molto interessante dicono i bambini dicono i progressisti
Lapsus freudiano chissà confortante fuggono non Rocco
Attenzione a ragionare soltanto in termini nostri di italiani bianchi tradizionali perché da qui a un po'di tempo nel nostro futuro nel futuro del Duemila ci saranno tante persone che sono immigrate e che non vengono a lavorare qui e poi se ne tornano a casa all'ora
A casa loro ma vengono a lavorare qui rimangono qui diventeranno nuovi italiani e e quindi in qualche modo questo determinerà un mix culturale vi era una nuova Italia che quindi avrà anche le risorse
Per pagarsi delle persone delle pensioni forse un po'più ricche di quelle che sede guardassimo soltanto a noi bianchi italiani tradizionali non potremmo pagarci francamente questa cosa mi ha colpito comunque era colpa mia perché ad Angius non gliel'ho chiesta
Me lo sono tenuto per dirlo io
Allora chiedo scusa per l'interruzione dottor Sangalli et cosa la convince cosa non la convince di queste prime linee che abbiamo analizzato Pulse sommariamente così il presidente Abete è contenta che abbiamo sommariamente analizzato questa sera qui
Ma ricchi io la difendo un po'rispetto allo stile perché
è vero che in questo ultimo in questo in questo periodo proprio sulla questione previdenziale
Assolutamente vero che la somma che fa il provvedimento
Però non c'è stato un solo ministro che ha inteso ragionare in termini di Somma ma hanno tutti inteso ragionare in termini di sport e poi siamo d'accordo o no sul fatto che gli statali non debbano più andare in pensione dopo quindici anni sei mesi e un giorno vent'anni eccetera io dico subito sono d'accordo ritengo che i quindici anni era
Lo e ritengo che i quindici anni o i vent'anni di coloro che possono andare in pensione dopo questo età contributiva sì o no non rappresenti o non sono la presenta un diritto acquisito ma rappresenti la equiparazione di questi trattamenti rappresenti una premessa essenziale per potere fare una seria riforma del sistema previdenziale che si ponga tutti nella condizione
Di volere contribuire al meglio rispetto alle questioni che ci sono la prima cosa è allora che mi convince meno essendo io un progressista tipico di questa di questa di questa cosa e questo fatto dei diritti acquisiti io la penso esattamente come l'autore Abete non esistono in questa materia diritti acquisiti esistere questa materia delle posizioni
Che sono le posizioni di cittadini i quali si trova di fronte a una questione che è una questione che proprio i progressisti pongono secondo me per le cose che diceva lei insomma nella assoluta novità del caso un sistema basato sulla solidarietà e deve essere in gran parte mantenuto un sistema di tipo solidaristico in campo previdenziale deve prevedere deve partire però da una condizione di equità da una condizione di equità tra tutti Colorno tra tutti coloro che si trovano nella condizione i lavoratori siano essi autonomi imprenditori o dipendenti l'equità e la premessa così come è una premessa il fatto di andare a togliere di mezzo tutta quella quantità
Di
Trattamenti che siamo andati in scambio via vicino perché si evitino invecchiare non quella parte però scusi eh Franca no grazie francamente lei dice di equità sì però la contribuzione di un lavoratore dipendente ben diversa da quella che un lavoratore autonomo o no bravo trattarla motore samurai o no diciamo la contribuzione grammo se non diciamo più queste cose nove no e me lo sapete siamo veramente
Lontanissimi dalla dalla realtà i lavoratori autonomi le a me poi tu questa del lavoratore autonomo una definizione piace pochissimo che trovo assolutamente desueta ormai allora i i piccoli imprenditori i professionisti eccetera da ormai molto tempo
Contribuiscono al sistema previdenziale in parte per quota fissa stabilita percentualmente ben in quota fissa in parte dal quota percentuale rispetto al reddito
E ricevono dopo avere contribuito tra di loro trenta cinema e hanno dimensioni da sempre no ricevono il non è vero non ho io non sto dicendo questo uso dicendo che riceveranno fra trentacinque anni di di contribuzione riceveranno in proporzione a quanto avranno persa versato come capita a qualunque altro lavoratore che verso i propri contributi questo quanto quanto penso io di non dico affatto che no non verso non meno degli altri ne ricevono più degli altri c'è però una piccola differenza né assolutamente incerto
Che non vanno in pensione dopo quindici anni o dopo vent'anni ma andranno in pensione dopo trentacinque quarant'anni una e non potranno fare altro allora questi signori che contribuiscono in base al reddito eccetera dicono cari amici
Ci sentiamo tutti nella stessa condizione siamo d'accordo che dobbiamo partire da un principio di solidarietà da che sistema previdenziale deve essere pubblica deve garantire le condizioni
Minime e di solidarietà sociale per cui io pago adesso per coloro che sono in pensione e spero che qualcheduno un giorno magari di colore paghi per me
Domani trovano andrò in pensione io questo è il principio su cui si regge la cosa però su questo questa questione prevede che tutti siamo posti nella stessa condizione
Che vi sia la possibilità effettiva di andare a raccogliere da tutti la per la capacità contributiva
In merito alla previdenza e io ripeto il concetto di prima sulle tazze
Se non affrontiamo questa questione di dell'economia parallela di un'economia abusiva che è completamente al di fuori di ogni regola e anche dei contributi previdenziali di cui gode peraltro in termini di tensioni sociali o gode in termini o o cori devi assistente ha servito sei Baranzate sono affondiamo
Queste cose
E credo che la perequazione sarà molto difficile io penso che il velo dico schematicamente che per fare la riforma previdenziale
Bisogna fare atti re consistenti ma anche di natura simbolica che creino condizioni di giustizia in parte togliendo di mezzo tutte le ingiustizie tra queste ingiustizie vi è a mio modesto modo di vedere le cose adesso la condizione dei pubblici dipendenti soprattutto i dipendenti dello Stato
Successivamente o meglio contemporaneamente e contestualmente a questi provvedimenti possiamo ragionare tutti in termini di età
Devo dire noi stiamo riflettendo anche rispetto alla stessa età e stesso numero di anni di contribuzione possiamo ragionare tutti in termini di impegno
I Joule sulle sulle quantità contributive possiamo ragionare su quanto riceveremo di tensione sale l'ottanta o piuttosto settanta o piuttosto sessanta e sulle forme integrative che si dovranno fare
Che dico anch'io debbono essere forme integrative in gran parte da da come dire che derivano da libero arbitrio dei datori di lavoro dei dipendenti da loro e dalla loro capacità di costruire degli strumenti di integrazione io uso un termine che riverso un paragone dottor Abete dico in gran parte perché forse sullo stesso TFR su una parte del TFR è possibile ragionare in termini non soltanto
Come dire di flessibilità una quota potrebbe essere destinata obbligatoriamente giusto potrebbe essere indirizzata comunque questa diversità ringrazio allora in sé la stanza in sintesi estrema questo progetto insomma non le dispiace ma dovrebbe più coraggioso
Lo vorrei coerente coerente nei io credo che per la sinistra la coerenza sia anche quella di cominciare guardi che bel temo che per le forze politiche se pagherà un grosso problema mandare a dire a intere categorie adesso voi non avete preso dopo vent'anni metà dopo trentacinque anni
Credo che sia in questo senso quasi come se l'impossibile
Fare i politici allora competa quelli che rappresentano interessi
Siccome io non sono fatti di tanto perché rappresento interessi di imprenditori che vanno in pensione quando gli va bene dopo quarantacinque anni non ho nessuna difficoltà a dire cono statale almeno trentacinque anni debba lavorarli primavera la pensione bene la ringraziamo
Ringrazio Giancarlo Sangalli allora allora parliamo di lavoro come giustamente chiedeva il presidente di Confindustria Luigi Abete però rimaniamo in tema di rapporti di lavoro governo rapporto col governo perché ha delle una cosa presidente sono francamente curioso uno dei primi atti del Governo Berlusconi se non ricordo male a giugno posso sbagliare
Fu quello di varare una serie di decreti legge cioè di misure che sono che furono sin da quel momento immediatamente operative ma che il Parlamento ancora non ha convertito definitivamente in legge una serie di decreti che prevedevano alcune facilitazioni mi ricordo che c'è uno dei passaggi dei Pimpa in un passaggio si diceva che si potevano assumere con meno procedimenti burocratici un'altra norma prevedeva degli sconti verrà al per la riassunzione per alcune assunzioni insomma una serie di provvedimenti che in qualche modo dovevano facilitare l'occupazione le chiedo Presidente le imprese erano più rivolte alle piccole imprese piuttosto che alle grandi però lei Presidente anche delle piccole imprese
Come stanno reagendo le gli imprenditori li li usano questi strumenti oppure no
Purtroppo questi questi il queste norme di legge
Ancora non sono diventate legge quindi ovviamente paradossalmente il fatto che ce ne tale legge non solo non costituiscono un'opportunità ma costituiscono una eventuale freno voi voi capite che se io so che domani posso essere occupato con un minor costo o posso occupare un minor costo e cerco di aspettare domani per fu prende una decisione quindi è fondamentale che queste norme che sono state presentate dal governo siano tra trasformato in legge al più presto è altrettanto fondamentale che ne siano fatte altre di norme sulla flessibilità del lavoro che consentano di
Accompagnare flessibile perché mi il mondo è diventato flessibile
Voglio dire purtroppo purtroppo una uno dei uno dei costi della della libertà e quello di considerarsi cittadini del mondo
E decide il fatto che esso ci teneva in modo bisogna trarne le conseguenze e allora se la competizione e il lavoro va a collocarsi liberamente in un contesto più ampio noi dobbiamo avere delle norme che siano non dico quali ma comunque simili a quelle degli altri Paesi
Poi volete chiamarli flessibili chiama delle flessibili volete chiamarle pregai chiama delle regate io personalmente penso che se le norme sono fatte bene sono utili se le norme sono fatte male sono inutili indipendentemente dalla natura delle norme ma comunque volevo completare il discorso quindi è opportuno che le norme diventino legge quindi c'è un po'di incertezza avranno certamente un risultato positivo
Noi abbiamo nel primo quadrimestre novantaquattro perché l'unico dato sei o che abbiamo finora e del primo quadrimestre novantaquattro una inversione di tendenza all'occupazione a cominciare dai servizi
Perché l'occupazione figlia degli investimenti
Dell'economia generale poi può essere un po'più alto un po'più bassa
Ma e comunque affetto di questa situazione quindi è pensabile che se queste norme si consolino questo fenomeno di inversione di tendenza nel dato occupazionale Possa migliorare nel prossimo futuro
Soprattutto ovviamente nel mille novecentonovantacinque per fare questo oltre al consolidamento di queste norme
Servono due cose la prima mantenere lo spirito degli accordi del novantatré perché se c'è come dire un punto fondamentale nel processo di modernizzazione del Paese per le relazioni industriali e che anche quando non eravamo d'accordo sulle norme e quindi sulle singole posizioni abbiamo cercato di illustrate il perché
Bisognava fare determinate posizioni il secondo che i tassi di interesse si abbassino
Un punto di tasso di interesse in più costa allo Stato diciotto mila diciannove mila miliardi alle imprese sette mila miliardi il totale fa venticinque mila miliardi
Ogni punto di interesse in più costa venticinque mila miliardi
Quando voi pensate
Quanto è grave la situazione complessiva della nostra finanza pubblica e quando pensate gli affetti che questo fatto può avere sulla stessa capite il nesso che c'è tra l'occupazione l'investimento e il tasso d'interesse
Ecco perché il grande sforzo che dobbiamo fare e di avere tassi d'interesse uguali a quelli dei nostri competitori
Per avere tassi d'interesse uguale a quelli nostri competitori piaccia o non piaccia bisogna risanare la finanza pubblica bisogna avere un comportamento politico misurato
Bisogna avere un Paese che cresce io penso che noi possiamo andare in questa direzione senza fare le previsioni per il futuro perché sapete che a me non piace io penso che il lavoro nei prossimi due anni avrà una consolidamento positivo voi i numeri saranno Effetto di queste situazioni ma certamente il dato sarà positivo questo non significa che si toglie il problema del lavoro
Significa che si riduce il problema
Il problema del lavoro in una società moderna lo toglie soltanto la cultura la formazione e l'impegno dei cittadini non c'è nessun altro che lo toglie io speravo che lo Stato sia in grado di costruire un habitat per favorire questo processo grazie
Il cauto ottimismo di Luigi Abete guardate che insomma in genere Luís appunto non non ama come come ha sottolineato peraltro anche personalmente sbilanciarsi comunque un punto di partenza per continuare questo nostro rapidissimo ragionamento allora chiedo
A Sergio Cofferati questo sta discutendo di fisco dimensioni col Governo
C'è qualcosa e lo stesso Berlusconi ha più volte detto in realtà non ha specificato come però l'ha detto
Che questa legge finanziaria servirà anche a suo sostenere lo sviluppo in parte probabilmente sono le cose che ha appena detto anche il presidente Abete però ha lasciato capire che ci sarà qualcosa di specifico anche sul fronte del lavoro allora le chiedo a se le risulta e vinse secondo lei Guerin come sindacati riuscirete a strappare qualcosa su questo fronte
A allo stato non mi risulta
Spero che compaia però visto che la Finanziaria ancora non è stata scritta e qualche impegno specifico destinato ad allargare le occasioni di lavoro la base produttiva sostenere segnale di ripresa che ci sono è bene che venga definito rapidamente dal Governo
A questo proposito sono del portavoce del governo Antonio Tajani ha citato no visto che non c'è ha citato così per esempio interventi sul turismo mi ricordo una volta in un comunicato
è un e l'artigianato se insomma il il terziario sì sì da per dirla isolato diciamo no non se lo facciamo edizione di Risanamento ma anche cinema di mi ricordo c'era così Dossetto le specificità
Preferirei di assegnare questa osservazione del portavoce del governo al capitolo cose che è meglio non commentare
Soprattutto quando non hanno fondamento
Non per amore di polemica ma il documento di luglio prevede l'hanno scritto i ministri finanziari di questo governo un'ipotesi di sviluppo dell'occupazione nel novantacinque novantasette di trecentocinquanta mila unità il Presidente del Consiglio si è speso
Durante la campagna elettorale per un ordine di grandezza discretamente più alto
Ma vorrei fare un passo indietro perché l'argomento l'argomento polemico non voglio farlo sfuggire
Questo governo ha predisposto nel mese di luglio dei provvedimenti sul lavoro alcuni li abbiamo condivisi erano quelli di natura fiscale altri gli abbiamo criticati duramente criticati
Quelli di natura fiscale come ha ricordato prima il presidente di Confindustria non sono ancora legge
Il che rende chiaro una cosa che avevamo sollevato sul piano del metodo già all'epoca in materia di lavoro bisogna fare disegni di legge e non decreti non c'è un'azienda al mondo che assume un giovane ho
Cittadino meno giovane se non ha la certezza dei trattamenti delle condizioni alle quali poi questo nuovo lavoratore verrà sottoposto
Perché nessuno può chiedere ad un'azienda di correre dei rischi consistenti se poi come capita spesso il decreto al momento dalla trasformazione in legge diventa altra cosa per cui si può arrivare ad una prima fase le conclusioni si sono dette molte cose e se ne sono fatte poche queste non sono ancora operative ma c'è di più
La parte di provvedimenti sul lavoro che ne abbiamo criticato e che riguardava l'intervento del ministero del lavoro quelli sul mercato del lavoro ancora non hanno preso corpo non ci sono i testi
Grande effetto annuncio
Conseguenze operative assai limitate per fortuna ma su questo il governo finisce con lo speculare la condizione oggettiva
è oggi buona ci sono segnali di ripresa che sono figli però delle condizioni determinate da chi ha preceduto questo governo importante ci sono settori che crescono che si sviluppano
Non c'è una crescita dell'occupazione però cresce la produzione industriale diminuisce rapidamente in misura consistente la cassa integrazione sono segnali positivi riguardano una parte del Paese
Danno comunque sostenuti rafforzati e contemporaneamente bisogna creare occasioni per gli altri
Per le realtà più deboli il governo dice di volerlo fare nelle due paginette che ci sono state consegnate l'altro giorno ci sono dei riferimenti dei titoli a questa intenzione
Nel documento di luglio non c'è traccia di una traduzione concreta di questa intenzione per noi questo rimane il problema centrale della finanziaria non vogliamo parlare soltanto di previdenza vogliamo parlare di lavoro e di sviluppo
Giudicheremo la congruità della legge finanziaria
Sulla base proprio della soluzione positiva che questi problemi ci possono dare sono anch'io
Convinto come il presidente di Confindustria che ci potrà essere nell'arco dei prossimi anni un'occasione importante di crescita anche dell'occupazione a patto che si siano provvedimenti coerenti e soprattutto vengono destinate risorse
Oggi questi provvedimenti non ci sono quelli che sono stati varati non sono coerenti e di risorse non c'è traccia vedremo per me questo però è un obiettivo
Grazie grazie Cofferati senta dottor Sangalli quando vi incontraste non voi specificamente la CN ha insomma siamo le associazioni che rappresentano in qualche modo il terziario mi mi ricordo che ci fu un forte ottimismo riguardo una delle possibilità di creare nuovi posti di lavoro
Dice voi tutte più o meno disse al presidente
Al del consiglio insomma e no no sul settore dove si crescerà di più adesso qualche mese di distanza conferma
Devo dirle che
Io pochissimo che faccio questo lavoro non non voglia accreditare la domanda sono stato da Presidente del Consiglio
Recitato ruolo ottimista rispetto alle promesse dal presidente del Consiglio
Poi devo dire che ho conosciuto il ministro del lavoro e l'ottimismo è un pochino scemato ho avuto ho avuto Bocchino nei TG Gigi tu Banzer nel senso che quando ci siamo ovviamente quando ci si incontra sui grandi propositi
Si rischia da un lato di fare di dire delle cose importanti ma anche di fare un po'di confusione
Allora
Io penso per esempio che l'artigianato sì una parte rilevante del sistema industriale del nostro Paese o perché nel sistema Italia dei servizi e che non sia pensabile una crescita autarchica dell'artigianato da quando sento il le cose che lei racconta del portavoce del Presidente del Consiglio rimango esterrefatto il le condizioni di occupazione si tenevano per la gran parte come dire in termini generali per per il sistema economico avendo crescita della capacità di tutto il prodotto interno lordo dal da un lato e dall'altra parte creando quelle condizioni di adattabilità sul del mercato del lavoro di cui il nostro mercato del lavoro ha bisogno allora uno si aspetta avanti alle tre alle premesse come quelle che il Presidente del Consiglio aveva proposto fino alle fasi di consultazione si aspetta che i provvedimenti non solo divengano provvedimenti ma che anche le intenzioni siano intenzioni
Sostanzialmente coerenti rispetto a questo devo dire che abbiamo trovato fino adesso una grande confusione rispetto a problematiche di questa natura
Ora le piccole imprese come noto sono state per moltissimo tempo nel nostro Paese quelle che sono state in grado di produrre più occupazione anche di fronte a crisi strutturali della grande impresa è stato vero però qua e là dove est
Ecco anche nel futuro ha detto sono assolutamente raccordo sarà così anche nel futuro la
Dice il signore dice però dovete spiegarci perché ci sono in ce ne sono tante anche che chiudono
No io lo svedese ma detta la la nella scrive almeno sei presenze se mi consente nel mondo proprio rapidamente a questa cosa
Nel senso che l'epico riprese a hanno la condizione per la capacità per la flessibilità che hanno per la capacità di innovazione per ciò che rappresenta la sto Aprutina del del Paese per quanto rappresento né in un modello industriale come il nostro hanno la possibilità anche nel futuro appunto di aumentare l'occupazione
La condizione però è che si determinano delle condizioni di relazione son mercato del lavoro
Io non lo so se posso dallo stesso termine che consentono una maggiorata Tabita lesività del mercato del lavoro stesso
In modo corrispondente al mantenimento dei diritti tagli alla spesa cosa che dice a Berlino un po'diversa di Rimini e i di di nei contenuti esattamente la stessa penso per esempio la legge centootto sulle piccole imprese cioè la legge che qui Tara
Nelle aziende artigiane lo Statuto dei lavoratori cioè qui pare una piccola impresa esattamente ad una grande impresa
Questa l'introduzione non soltanto di diritti dei lavoratori da cani preso riparazione i diritti e l'introduzione per una piccolissima impresa di una situazione di sclerosi nella relazione
Con il lavoro dipendente nelle piccole imprese si crea un'interrelazione interrogazione tra datore di lavoro e lavoro dipendente datore di lavoro e di che lavora non è il il l'amministratore delegato di una finanziaria del Lussemburgo
E lì con loro che sta lavorando si crea un ambiente una contiguità
Una contestualità di obiettivi che qualora mancasse beh non si può avere una situazione che blocca che congela che ingessa e che non consente quindi di in quella dinamicità che di cui l'impresa dicono impresa bisogno
Ma dico anche che in altri Paesi europei si favorisce non solo la nascita di nuove imprese ma con provvedimenti di defiscalizzazione reali non annunciati però questa storia dell'annuncio bisogna cominciamo mezza in testa
Ciò ciò che si sente che il Governo fa il novanta per novanta per cento annunciato e soltanto per il dieci per cento tradotto poi in in condizioni operative qualche mio collega riqualificata confederazione si entusiasma per gli annunci io devo dire che prenota rimango perplesso quando gli annunci non seguono poi i provvedimenti
Che effettivamente riescono a dare risposte
Per esempio una risposta e la defiscalizzazione per le imprese che assumono
Soprattutto da quando quando esse sono piccolissime assumono nuovi occupati non riciclano come dire il nome sostituiscono gli occupati che hanno mandato via ma assumono creano nuova occupazione in altri Paesi europei per esempio in Francia eccetera sono ma misure di incentivazione rispetto a quest'impresa ora tutte queste misure contestualmente possono provocare
Quella agibilità economica che per le prime piccole de e produttiva ed innovativa che per le piccole imprese necessaria per produrre occupazione certo basta non dare i numeri in questi settori
è una qualche tendenza credo presi da una come dire eccessivo entusiasmo forse c'è stata anche in quanti hanno dato i numeri anche per l'artigianato
Io ricordo soltanto una cosa che vite sembrerà in questo dibattito assolutamente marginale
Però credo che sia vero quello che diceva Taliani quando dice se da un lato c'è il turismo e beni culturali eccetera e poi l'artigianato collegato la produzione attività produttive che sono collegate a queste
Ora bisogna sapere per esempio che la spesa pubblica per il sistema dei beni culturali del nostro Paese e sotto l'un per cento
Siamo di fronte sì qualche anno fa si diceva siamo dei di fronte al più grande giacimento di beni culturali potato prediche dato un giacimento di ben altre cose da Volvo da più grande giacimento di beni culturali che esista al mondo e una risorsa straordinaria per la quale si investe pochissimo e non si crea mano si creerà queste condizioni e anche le condizioni culturali che ne vediamo esprimersi in questo momento nel dibattito politico del nostro Paese non si potranno creare condizioni nuove il nuovo porto opportunità occupazionali
Perché non soltanto di sgravi non soltanto le politiche attive non soltanto la flessibilità ma anche la ricerca attraverso politiche pubbliche di nuove condizioni di sviluppo è fondamentale per creare nuova occupazione
La ringrazio onorevole Angius lei che della Segreteria nazionale del PDS se le chiedessi
Di commentare mi la politica del lavoro di Berlusconi presumo mi corregga se sbaglio
Che direbbe che fa appena e quindi non sarebbe una notizia grazie no non so spararmi Ferraglio se sbaglio mi corregge allora io le chiedo un'altra cosa Berlusconi per esempio a Bari gli ha criticato e ha detto che è vero che la che la maggioranza litiga al suo interno però li dica perché ha idee voi invece divenne avete poche allora le chiedo se una questione di queste di rilevanza della sinistra i progressisti come il lavoro c'è un'idea forza una sulla quale secondo lei
La sinistra i progressisti dovrebbero far fronte comune per incalzare il governo su questo tema nascono nel governo litiga perché idee non è a non perché ne ha troppe mea ne ha poche anche sbagliate il e perché non c'è poi un programma credibile di governo perché adesso per non ripetere cose che ha detto Cofferati lasciamo perdere il milione di posti di lavoro che alla da venire ma quando nel Documento di programmazione economica e finanziaria per il mille novecentonovantacinque si pre-crisi negli sì si programmano si prevedono ottanta mila posti di lavoro perché i trecentoquaranta mila sono per il triennio questo la dice lunga sulla politica per il lavoro di questo di questo governo quindi è molto facile da questo punto di vista la polemica da parte da parte nostra quindi la politica del per il lavoro del governo come lei ha detto fa pena e poi non c'è altro
No io non è non andare giù io ho detto che l'avrebbe detto lei sintetica almeno no ecco attento non è mio compunzione dichiaro e così rivolgere al governo sulla
D'altra parte per quanto riguarda noi ma noi abbiamo già avanzato una serie di proposte formalizzate in Parlamento mentre invece
Bisogna ripetere che il governo sulle politiche per il lavoro non ancora avanzato alcuna proposta per il lavoro questo bisogna sottolinearlo
Perché il ministro Mastella quei provvedimenti che hanno annunciato a luglio non li ha presentati e non le ha formalizzate mi ha soltanto annunciati e ancora non sono stati presentati in Parlamento a quei disegni di legge sul mercato del lavoro
Quindi certamente c'è dare agire diciamo da questo punto di vista per quanto riguarda cioè la riforma del mercato del lavoro
Badate la riforma del mercato del lavoro va fatta innanzitutto per tutelare chi il lavoro
C'è la ma anche soprattutto per garantire giovani che il lavoro non ce l'hanno per non esporre i giovani ad una situazione di illegalità diffusa
Che progressivamente si va estendendo nel paese questo deve essere lo scopo e la finalità cioè dice che si allarghi e lavoro nero ma non c'è dubbio
Ma non c'è il benché minimo dubbio e soprattutto nel Mezzogiorno noi dove è concentrata la gran parte della disoccupazione in Italia un milione quattrocento mila giovani disoccupati nel Mezzogiorno che costituiscono il cinquantacinque per cento per il
Del
Del totale dei disoccupati in Italia questi giovani questi ragazzi sono esposti arrecato in molte realtà del nostro Paese della mafia della camorra per esempio oltre che naturalmente il ricatto di di di chiunque quindi questo è assolutamente necessario secondo e indispensabile che siano individuati nuovi e moderni strumenti di ammortizzazione da come ammortizzatori sociali
Perché è indubbio che in alcuni settori produttivi penso ad una certa grande impresa pubblica purtroppo ahimè questa particolarmente nel Mezzogiorno ma non sono nel Mezzogiorno
è evidente che per effetto di una crisi profondissima strutturale di questa grande impresa pubblica noi rischiamo di avere in alcune realtà del Mezzogiorno delle situazioni di tensione molto forte ma soprattutto servono politiche attive del lavoro servono risorse per il lavoro predette a me ha colpito una frase che poco fa
Ha detto il presidente Abete ha detto è insopportabile la spesa pubblica in Italia
Potremmo anche dire di sì che siamo d'accordo però bisogna dire perché
Bisogna dire che questa spesa pubblica in Italia è insopportabile
E cioè insopportabile il deficit pubblico per effetto degli interessi perché il bilancio dello Stato al netto degli interessi cioè se non si dovessero pagare gli interessi per quello spaventoso debito pubblico che c'è noi saremmo un Paese che ha un bilancio che grosso modo è come quello della Germania della Francia saremo in grado cioè di spostare risorse questo il grande problema di spostare risorse dal pagamento di questi interessi agli Investimenti
Questo è il capitolo delle risorse dopodiché c'è anche un problema di politica economica finalizzata allo sviluppo e alla creazione di lavoro vedette per dirla in due parole questo è un Paese nel quale
C'è bisogno di lavoro
E c'è bisogno della mano in tanti settori strategici rilevantissimi per il futuro sviluppo economico e sociale del nostro Paese per l'ambiente per la tutela dei beni culturali per il governo delle città per i servizi socialmente utili per la formazione per la ricerca ci sono settori
Per i servizi a rete ci sono dei grandi bisogni non soltanto di coloro che il lavoro non ce l'hanno di lavorare ma ci sono dei grandi bisogni sociali ed economici
Sui quali ai quali bisognerebbe dare una risposta c'è domanda di lavoro
E però lavoro non si crea e non si crea perché chi governa questo Paese non è un progetto di sviluppo nuovo non ha una politica attiva del lavoro e dello sviluppo moderno perché vedete il problema nostro e anche noi parliamo di lavoro ma è anche molto un problema di modello di sviluppo
Un modello di sviluppo sul quale era stata impostata la crescita il paese cresciuto nel corso di questi quarant'anni è andato ormai esaurendosi
E dunque noi dobbiamo pensare allo sviluppo economico non più soltanto come produzione di beni materiali ma anche come produzione di beni immateriali utilizzando quindi quel grande patrimonio inutilizzato
Che di cultura che di capacità di lavoro che di intelligenza che di volontà di milioni di giovani ragazze che non lavorano
Allora serve il mercato del lavoro scusa quindi ridare forza spazio alle idee scusi unendosi nei cunicoli cosa di questo genere
è qualcosa di questo c'è spazio edema spazio soprattutto ad una volontà politica il problema del lavoro e un costo economico che il Paese paga la disoccupazione noi la paghiamo anche in termini economici parlavamo di pensioni ma scusatemi tanto più un lavoro vorrebbe anche dire più pensioni più garanzie per i pensionati come del tutto ovvio
Meno lavoro vuol dire mettere in discussione quel sistema di stato sociale quello stato sociale che noi abbiamo abbiamo conosciuto sino adesso con tutte le distorsioni ma anche con garanzie di solidarietà e di diritti per milioni di lavoratori
Le cose site si tengono ma allora però serve un grande progetto di sviluppo e di crescita del nostro Paese che offra
Garanzie e di diritti a cittadini soprattutto giovani ragazze e che offra anche garanzie alle in paese di crescita a possibile nostro paese vedete poco fa il presidente Abete ha detto una cosa ha detto c'è una ripresa economica in atto Cofferati ha detto anche per effetto di una congiuntura diciamo internazionale molto favorevole anche per effetto di un deprezzamento dalla nostra moneta eccetera
Questa ripresa produttiva e industriale che è molto forte è molto forte in una parte del Paese è molto forte nel Nord del Paese ci sono dei dati ma questi presenta Confindustria ce li potrebbe fornire tranquillamente in Lombardia in Veneto in Emilia Romagna in una parte del nostro Paese badate questi dati non sono gli stessi per esempio in Piemonte o in Liguria che pure sono come sapete regioni del Centro-Nord
Quindi c'è una ripresa economica la ripresa produttiva ma questa ripresa economica e produttiva
Non crede alla Foro o per lo meno non crea lavoro in proporzione al suo mento alla sua crescita allora c'è un problema che riguarda i
Che non sono non cresce come il Mezzogiorno ma si allontana dal resto dell'Italia
E dal resto d'e dal resto d'Europa allora il problema del lavoro nel Mezzogiorno nelle aree depresse nelle aree di maggiore crisi pro Piva industriale e sociale è un grande problema politico oltre che essere un grande problema economiche è un grande problema cioè di progetto e questo è quello al quale noi stiamo lavorando il terreno sul quale noi ci stiamo misurando è questo ma vedete di questo però nella legge finanziaria care compagne e compagni non c'è scadrà il Progetto di diciamo di legge finanziaria contenuto nel documento di programmazione economica
Non c'è traccia grazie ma questo è il grande problema concludo da due no perché uno che ha detto una cosa interessante sul problema dello spostamento delle risorse
E Di Pietro è stato il giudice Di Pietro il quale in nella relazione che ha accompagnato le sue proposte su Tangentopoli che sicuramente sono discutibili naturalmente andranno discusse e naturalmente
Spetta al Parlamento decidere su questa materia ha fornito un dato rilevante ricavato credo dalla consultazione di fari e fonti
Deve economiche e sociali eccetera il ventitré per cento degli utili dell'impresa in questi anni
è stato destinato a pagare Tangentopoli se quel ventitré per cento
Fosse dirottato agli investimenti alla crescita economica la creazione di nuovi posti di lavoro io penso che noi avremo fatto già un grande passo in avanti queste e una delle strade da percorrere questa è una questione morale una questione politica è una questione economica ed è in forza tant'è che su questo terreno ci si misuri vedete la Sinistra giovanile i nostri compagni hanno avanzato
Tante proposte molto interessanti da questo punto di vista che noi abbiamo fatto abbiamo fatto proprio hanno proposto anche una legge sulla confisca dei beni ai corrotti sono piccole cose sono piccoli segnali ma se si dirottano tutte le risorse alla ripresa economica e produttiva del nostro Paese e se questo lavoro lo si fa insieme
Forze politiche forze sociali
Forze imprenditoriali se lo si fa contestualmente anche in un ambito di un progetto che il Governo avrebbe il dovere di varare
Probabilmente il futuro sarebbe più roseo
Io la vedo invece un po'più nera proprio perché invece ho l'impressione che chi ci governa a tutto stia pensando tranne che a un progetto per lo sviluppo economico e produttivo del nostro Paese per la creazione di posti di lavoro
Due domande le domande che abbisognerebbe Roddy risposte ciclopica io invece chiedo di esercitare al massimo lo sforzo della sintesi Sergio Cofferati dice un imprenditore edile
Che è stato così cortese da scrivere questo quesito Berlusconi afferma non faremo pagare le tasse a chi vuol fare l'imprenditore ma non ho capito chiedo scusa
Ai nuovi imprenditori
Sì se
Boh parla va be'
Ma la scritta sono
Allora
Sì
Attraverso no invece questa facciamo rispondere un sindacalista cioè che la sostanza e dice perché si aiutano i nuovi quando invece si dovrebbero aiutare i vecchi a non chiudere
Sì se lo vogliono fa il suo mestiere qui
Io rispondo delle cose di cui so rispondere delle altre io credo in via di principio che sia giusto sostenere anche attraverso la leva fiscale la nascita di nuove imprenditoria
Il vero problema è vedere poi al dunque verificare se le cose che sono state fatte e sono i provvedimenti di cui parlavamo prima che sono già operativi funzionano dando dei risultati
Logica vuole che quando si decide come opportuno fare di sostenere la nove imprenditori attraverso gli strumenti fiscali gli stessi o altri strumenti vengono usati per non far morire l'imprenditoria che esiste
Probabilmente su questo versante il governo un po'meno attento
Poi quanto sia difficile fare l'imprenditore non spetta a me dirlo lo dirà se mai Luigi avete ovvio che la nascita di nuove attività imprenditoriali soprattutto quelle piccole il sostegno dell'attività imprenditoriale che esistono io dico il risanamento di molte attività imprenditoriali che qualche volta sane non sono è uno dei sedimenti sui quali il governo può e deve lavorare per creare lavoro per dare possibilità di occupazione che si aggiungono a quelle pochissime è un po'stentata e che oggi esistono
Importante che non ci si fermi lì
Se un limite vedo e l'abbiamo peraltro sottolineato da tempo e che per quanto concerne i provvedimenti di natura fiscale non possono essere limitati soltanto alla nascita di nuove imprese
Ad assunzioni che valicano nel tempo e limitatamente per una certa dimensione d'impresa
Bisogna avere il coraggio che il governo fin qui non ha avuto di accompagnare questi provvedimenti con altri coerenti che rendono flessibile ma senza destrutturato il mercato del lavoro e soprattutto con interventi che creino nuove occasioni di lavoro
Il problema che ricordava Gavino Angius prima non si risolve c'è una ripresa importante riguarda alcune aree del Paese non riguarda altre nelle aree nelle quali non c'è ripresa e non c'è crescita dell'attività produttiva bisogna di investire soprattutto in infrastrutture per creare circostanze nuove che diano lavoro e occupazione se non il Paese si divide
E guardate che non si divide tra nord e sud
Si divide tra nord sud tarare del sud entrare nel nord e a questo punto le ripercussioni anche di natura sociale possono essere molto preoccupanti bisogna lì creare delle nuove occasioni abbiamo anche detto qual è l'ambito nel quale intervenire proprio quelle infrastrutturale seri non c'è industria o se l'industria che cedevole perché spesso non alle condizioni per poter cresce per potersi sviluppare il settore che esportano sono collocati non casualmente in alcune aree geografiche sono quelle che hanno disposizioni le infrastrutture quantitativamente e qualitativamente migliori
Il telegiornale sarà mai una realtà dell'Europa né telefono se non ci sono anche lì possibilità oggettive per produrre e per vendere sui mercati comunitari alle stesse condizioni alle stesse regole che valgono per gli altri di questo oggi nel documento di luglio
E nei provvedimenti che vengono annunciate per la finanziaria non c'è traccia un uno di quei tasselli ma non mi pare il più piccolo né un tassello marginale che vanno recuperati e che per quanto ci riguarda insisteremo perché vengano definiti e rapidamente
Questo quesito così cortese che mi permetto di sintetizzare uno che fa tremare i polsi dice il signore che ha scritto noi come lavoratori che va Denti siamo in regola perché i contratti si fanno secondo l'accordo la l'inflazione programmata insomma noi la nostra parte le facciamo
Ci sono le aziende che ristrutturano e quindi mettono ricorrono alla cassa integrazione eccetera e quindi lo stato assente costretto a fare sempre più assistenza voi dite come imprenditore la domanda è per Luigi Abete
Che volete uno Stato sempre più impresa è sempre meno stato e allora chi pagherebbe i costi sociali
Come si fa a sorreggere ad affrontare l'emarginazione se ci fosse un liberismo troppo spinto che cosa c'è una sorta di liberismo moderna ad esaminare i brogli alcolismo ammirando Estonia un anno Leo fa una battuta sulla sua domanda di prima
Purtroppo in alcuni settori quello delle costruzioni in modo particolare gli effetti della ripresa si sentono nemmeno usiamo un organismo e l'effetto di come dire di cambiamento del mercato in parte legata necessari cambiare leggi in parte legato a proprio alla modifica pone molti piccoli imprenditori in difficoltà il suo insuperabili anzi no non è stata infatti bisogna cambiarla il problema è questo che il quello è uno dei settori che oggi sta subendo di più questa situazione quindi io capisco perfettamente
Vede vede vede quando pur vede quando purtroppo e lo so quando purtroppo la situazione diventa diventa difficile si creano queste situazioni e la situazione si si avvita su se stessa
Bisogna cercare di chiudere presto la nuova normativa sugli appalti bisogna cercare di vile e questo fatto fondamentale non è la sospensione dalla vecchia che risolve il problema la definizione della nuova in modo tale che sia praticabile e bisogna aiutare le piccole imprese a a mio avviso a integrarsi e rafforzarsi
Sa che sul piano finanziario perché altrimenti il mercato non lo vengono più soprattutto in alcuni settori lo capisco perfettamente purtroppo come dire uno dei costi di questo mestiere
Io sa sto qua perché faccio il presidente industriali no no dico le questi problemi uno scopo questo per meno ma li conosco abbastanza estirpare perché dato che sono da via Prenestina che vedo se centottantatré isolato in fabbrica e per trent'anni ho vissuto in fabbrica quindi problemi dell'impresa se c'è una cosa che conosco conosco quelli colosso anche problemi di quelli che vivono le imprese
è il motivo per cui rispondo alla sua domanda adesso
Con molta chiarezza
Ma bisogna che ci rendiamo conto che il mestiere dello Stato sta cambiando
Nella società vecchia società passata lo Stato produceva attività son veniva all'esigenza dei cittadini faceva un attività di tipo operativo
Questo nella società moderna non è più possibile perché le aspettative dei cittadini l'esigenza di cittadini sono tali e tante e così diverse tra di loro
Che non c'è nessuno stato neanche il più efficiente e il più organizzato che in grado di dare delle risposte dignitose a questo problema
Allora lo Stato deve cambiare mestiere lo Stato da Stato che fa deve diventare Stato che regola cioè Stato che progetta Stato che definisce gli ambiti
Che dà la possibilità con le regole di ottimizzare il lavoro dei cittadini perché la regola la società moderna si regge su un principio fondamentale se le regole funzionano i cittadini operosi producono insieme il proprio interesse
E indirettamente l'interesse collettivo se le regole non funzionano non c'è nessuno Stato che lo sostituisce
Questa è la realtà verso la quale noi andiamo manicomi italiani abbiamo un problema in più perché questo problema da tutti noi avendo alle spalle una storia di uno Stato che non era cantato grande dimostrazione di saper funzionare
Abbiamo un problema come dire generale e abbiamo un problema particolari
La spesa pubblica il disavanzo la burocrazia con i suoi problemi nelle leggi che consentono un maggior tasso di evasione
A alle categorie chi più chi meno tutta una serie di cose che sappiamo allora qua dobbiamo fare una scelta di fondo o noi crediamo che dobbiamo inseguire come dire la modernizzazione stando sempre indietro oppure ad avere il coraggio di capire
Che il mercato
è lo strumento che è stato inventato a tutela dei cittadini e dei consumatori se il mercato funziona la qualità dei beni e servizi è migliore il prezzo dei beni e di servizi è più basso il lavoro degli imprenditori è più difficile
La possibilità per la gente di stare meglio
è più grande se il mercato non funziona non c'è nessuno Stato il più efficiente il più democratico il più totalitario chiamatelo come vi pare che può sostituire questa regola
Perché soltanto se ne mettiamo noi stessi che siamo cento persone duecento persone insieme e facciamo l'elenco delle cose che vorremmo
Che ospiteremo detenere domani mattina vediamo che nessuno di noi allo stesso lecco
Che ognuno ha un ordine di grandezza diverso di ognuno battere un'esperienza diversa che ognuno vive in una realtà diversa
Questo è l'effetto della globalizzazione e l'effetto della libertà la libertà porta degli impegni utilizziamo bene il mercato questa la grande sfida risponde alla sua domanda e allora se il mercato di Rizzato bene cioè se c'è competizione tra chi domanda e chi vende se chi domanda chi vende non solo uno e uno ma sono tanti e tanti se le regole sono chiare e per cui io so quello che è legittimo e quello che non è legittimo se chi non rispetta le regole viene punito e chi le rispetta viene premiato perché nessuno lo fa semplicemente filosofia qualunque mestiere esso faccia il più nobile Ulpio umile lo Stato funziona meglio se invece lo Stato vuole sostituirsi ai cittadini
è un'utopia
è una cosa che nel passato forse era necessaria
Perché non avevamo
L'informazione perché non avevamo la globalizzazione perché non amo gli ripeto non era Sapelli perché non avevamo i telefonini mettetela come vi pare ma che nei prossimi anni non è più possibile la grande sfilata modernizzazione questa in questo senso tutti quelli che producono stanno oggettivamente nella stessa direzione perché io e lei io egli altre persone che stiamo in fabbrica possiamo dividerci
Possiamo cercare di dividere diversamente il risultato del nostro lavoro possiamo avere una visione diversa delle modalità per raggiungere un obiettivo ma se noi facciamo parte di quelli che lavorano ne abbiamo l'interesse che quelli che lavorano siano sempre di più e lavorino sempre meglio
Però abbiamo anche l'interesse che quelli che non lavorano o quelli che non vogliono lavorare e stiano un po'peggio
Perché altrimenti il sistema non funziona più allora mi dispiace darle semplicemente una risposta come dire di quadro ma io non ho risposte migliori se poi vediamo in concreto vediamo che i Paesi in cui ci sono le regole che funzionano meglio la qualità della vita e migliore
I paesi in cui ci sono le regole che funzionano peggio la qualità della vita è peggiore
Ma vi domandate perché grandi paesi dell'Asia oggi stanno a grandi
Passiamo dando verso le regole del mercato ma secondo voi So diventa riduttivo anti atipici oppure non hanno capito soprattutto quei paesi che hanno miliardi di persone che l'unico modo serio per dar da mangiare queste persone e consentirgli di essere più cittadini più uomini né più lavoratori allora se mi consente facciamo il nostro mestiere nel suo il mio ti fa la politica il suo e cerchiamo di chiedere regole efficienti regole rispettare se facciamo questo stiamo Mezzano facciamo questo stiamo peggio
Io comunque penso che gli imprenditori debbano stare in questa direzione poi ovviamente ognuno è responsabile quello che fa non è che da una parte ci sono tutti buoni dall'attrice molti cattivi però dobbiamo anche abituarci a questo discorso
è vero che non bisogna come dire spiega eguali nuovi imprenditori rispetto ai passati e questo non lo dico perché solo spirito con il quale lo dice ma io faccio le stesse considerazioni due qua sua quando vado negli altri sia ben chiaro
Perché io faccio voi così detto quando o no una fabbrica mattina grido
Però se ne abbiamo maggiore spirito d'iniziativa stiamo tutti meglio se abbiamo meno che spinse via stiamo tutti peggio quindi dobbiamo andare in quella direzione io spero vivamente che comunque indipendentemente dalle situazioni congiunturali questo sia un patrimonio comune
Che diventa sentimento un patrimonio condiviso e praticato
Perché e l'unica risposta che abbiamo come sistema Paese aggiungo
Lo dico al posto di Sangalli noi siamo il paese che c'ha il numero di imprenditori
Per rispetto ai cittadini più elevato di tutti quanti gli altri paesi non abbiamo un grande una
Dando opportunità la testa di quelli che vogliono rischiare cerchiamo di aumentare il logo delle teste e cerchiamo di far funzionare quelli che vogliono farlo se facciamo questo chi lo sa che fra dieci anni lo stiamo come se non facciamo questo ragazzo
Vogliamo siamo tutto teli io più che cercare davano non posso ma certamente i problemi non li risolve nel governo nell'opposizione né questo né quell'atto non risolve nessuno se lo risolviamo noi
Bene allora
Giancarlo Sangalli c'è la Confederazione nazionale dell'artigianato Gavino Angius per il PDS Sergio Cofferati per la CGIL Luigi Abete per la Confindustria grazie grazie soprattutto a voi che ci avete seguito sinora e con a fianco