Noi Italiani. Forza e debolezza di un Paese incompiuto - L'Italia secondo Aspenia. Presentazione del numero 100 della rivista

Funzionano questi ritratto lì sì
E allora cominciano invitandolo incenso insidiata
Che dirige Aspenia insieme a me allora piani tutta una festa questa allucinante dobbiamo dire queste numero cento e quindi noi lo festeggiamo
Io dico solo una cosa che mi spiace che non ci sia Giulio Tremonti questo momento ma un voto di fiducia alla Camera arriverà quindi lo aspettiamo comunque abbiamo tempo
Dico solo una cosa sostegni all'UCK e ti lascio la parola spegne è stata fondata da Giuliano Amato che infatti è tua qui con noi nel mille novecentonovantacinque
E fra tutti i ricordi che ha che abbiamo di Aspenia c'è la frase che ha detto Giuliano vedendo primo numero ha detto ma prima di chiamarla una rivista periodica vediamo se Nation secondo ecco quest'estate o in questo approccio così ottimistica anche c'ha condotto finalmente al numero cento quindi la la tua previsione Giugliano è stata in un certo senso smentito oppure avverata insomma siamo andati avanti
Grazie anche a cucina grazie all'attivo dell'Aspen in particolare a Stefania Sallusti che ha sempre supportato la rivista da un punto di vista delle relazioni con la stampa e la comunicazione GAI Net che seduta dica inizi
Nel capo redattore fa due bellissimi numeri inglese che vanno in giro per il mondo dell'università di tutto il mondo e Roberto Menotti vice direttore ed è il direttore di Aspenia on line
E sta andando molto bene poi con grappolo di collaboratori di vario genere Marina Valensise Giovanni farete Marco Fortis di autori di Aspenia
Che è alla sua caratteristica primaria secondo me ma questo poi lo vedremo discutendone oggi
Nella interdisciplinarietà tutto sommato ma siamo un po'a cavallo fra la ragion politica l'economia la tecnologia l'energia parliamo i temi che si intrecciano fra di loro e abbiamo cercato di capire come il mondo globale
E si sia ristrutturato in particolare mondo occidentale dal mille novecentottantacinque in poi su questo lascio la parola a Lucia che molto più capace di me di presiedere un convegno è una sessione prego grazie
Grazie a tutti e Marta esagerato nel senso che io faccio molto poco ormai per questa rivista e chiedo sempre ma me ne posso andare perché faccio quasi niente
Marta dice sempre di no quindi la ringrazio anche per avermi chiamato qui su una cosa però posso ricordare un passaggio di questa rivista quando entrai come direttore responsabile perché c'era bisogno giornalista fondamentalmente
Trovammo una rivista trovai una rivista che era bellissima quella pensata da Giuliano Amato che era assolutamente non gestibile
Era alta così magra così non entrano in nessuna libreria cioè noi avevamo fu un problema era una roba super bella ma non si scivola capire se era un libro se doveva stare con il magazine piegato in due
Però di questo e quindi vi ricordo che con Marta con molta calma decidemmo che forse dovevamo invitare il presidente ragionate
Ornate delle riviste se un format che lui amava molto perché rendeva la rivista assolutamente unica naturalmente e quindi piano piano ne abbiamo fai fatto poi questo che
Un po'come tutte le riviste dello stesso però è durata in Regione era già ma vi dico dovevamo proprio piano piano decimo comitia facciamo capi codesta dominano facciamo dire queste almeno Martelli di carte entrava in un giorno scappa in realtà alta così è veramente così
E non si apriva neanche tutta quanto praticabile tutta sua si rompeva le cose o non ci sono per la parte dietro non era tutto Amato in quella cosa cioè c'è tutto Giuliano Amato
Va be'Vespa
E va bene dai
Data la posso scrivere pure un pubblico guardatevi intorno alla Juve non insistere non insistere che ecco Thereau vostro benevolo in pubblico allora
Pepe devo dire un'altra cosa geniale che forse non ti farà piacere perché ha già scandalizzato Marta Dassù
Io ho letto con grande piacere il rivista perché finalmente hanno trovato una rivista molto crepuscolare quando avete cominciato a parlare dell'Italia escisso questo tono anche un po'o forte combattente identitario cioè voglio dire la rivista delle sicurezze che Aspenia ho trovato in particolare nel tuo discorso ma anche in quello di Tremonti
Diciamo qualcosa Rocca lei anche vorrei che rispondesse col pargolo mi cacciate subito o io lo dico cioè il punto è questo che
Ho trovato questa operazione molto bello che Aspenia parlasse dell'Italia nel rovesciamento del punto di vista è venuto però fuori
Un po'la tristezza e un po'la sfiducia metterei prima tristezze poi sfiducia
Nel prendere atto da una rivista come questa che si occupa di grandi temi e che ha opinioni molto forti sulla posizione del mondo diciamo una posizione un po'la stanza triste
Liste è un po'pessimista sull'Italia anch'essi ovviamente tutta la rivista mirata a farsi che le conclusioni non siano ottimi voi
Se me la dai ti dico subito qual è stata la prima casa alcun con cui ti posso
Far chiacchierare presidente posso
Allora il discorso di bene di
Si pente
Amato è fondato per l'appunto sulla cavallo però sì si aspetta basse grazie molte
Allora l'eredità di Cavour e il titolo
O cavolo mi dice sono rimasto incantato nel rileggere i discorsi parlamentari di Cavour sia prima sia dopo l'unificazione
Fu capace tra ostacoli e strettoie che si troverebbero chiunque dell'hard gare gli spazi di quelli che lo chiamava politiche liberali tra virgolette in un sistema politico che era piuttosto chiuso reazionario
E riuscì nel concreto certo internazionale da allora ad avere quanto bastava per creare condizioni dell'Unità d'Italia sentite queste parole ad avere quanto bastava per creare le condizioni qui dice
Un pensiero molto preciso per farlo
Sapeva benissimo che si doveva creare sempre nelle sue parole tra i paesi di primo ordine tra virgolette un'accondiscendenza
Adeguata alle esigenze di virgolette un paese di secondo ordine la futura Italia appunto allora
Bellissimo non ti offendere di quello che ha detto la però questa è la risposta che questa rivista da a uno delle domande che circola un po'in tutto il numero se l'Italia è un Paese di primo ordine o meno se l'Italia è un Paese che sta tra i grandi o meno che è una domanda di non poco conto fatto all'interno di Hamas penna e la risposta ci sono dei punti anche qua abbastanza chiaro
In fondo non lo è ma potremmo esserlo con non grandissime difficoltà però insomma mi sembra che questo approccio un approccio più interessante
Di qualunque altro discorso che allora va bene basta che cambiamo la nostra narrazione siamo un Paese che non deve dire niente a nessuno semplicemente non possiamo metterci qui a essere pessimisti eccetera mi sembra molto la questa
La voce latte e il Paese
Beh intanto
Intendo quel formato era bello
Era caratterizzante me lo ricordo si identificava subito rispetto alle altre tutte uguali tutte così tutte siriani era stretto e spesso poi se la rilegatura era tale che le pagine finali risultavano ma l'elegante in questo era un altro problema
Comunque avete rinunciato ad un tratto di originalità che la creatività di chi aveva inventato la rivista via offriva aveva bene insomma signor non ce n'ha detto senza perché sotto sotto ci chiedevano di cambiarla questa comunque siete arrivati al numero cento mi fermo qua
Ora Cavour
Insomma la sua grandezza era tanto lui parlava per il Regno Sabaudo in quel momento
Però effettivamente diceva qualcosa che poi è rimasto anche nessuno in Italia
Io l'ho vissuta la vicenda italiana all'interno dell'Unione Europea per decenni ho vissuto gli incontri che ad un certo momento partono da Parigi da Londra allora o da Berlino ovvero da bon prima e a Roma ogni volta ci domandavamo se la telefonata arrivava anche a noi o no te lo ricordi ve lo ricordate
Dal che io per farla breve perché il tempo che abbiamo e Breve
Avevo desunto una collocazione dell'Italia che derivavano dal fatto che io ho sempre portato di scarpe il quaranta in mezzo
La scarpa che mi calza di più non è né il quaranta che troppo stretto nei quarantuno che ci sciacquiamo dentro commissioni dice parlando di scarpe
L'Italia a differenza degli altri era dire una misura del mezzo non era nell'Unione europea tra i piccoli mentre i grandi era potenzialmente ti piaccia o no potenzialmente tra i grandi
E doveva già quel potenzialmente al più grande politico che ha avuto in questo dopoguerra che era il CIPE De Gasperi
E non riedizione di di un mio lavoro su Cavour
Io identifico in integrarsi speri l'unico tra i suoi successori paragonabile a lui negandolo a Giovanni Giolitti che in altre ricostruzioni storiche fa la parte del terzo del terzetto Giolitti bravo ma un gradino sotto
Noi dobbiamo De Gasperi
Noi lo dobbiamo alla intelligenza e capacità di uno che in una condizione anche peggio di quella di Cavour
Si trovò a raccontare nessun null'altro che sulla personale cortesia di chi lo ascoltava alla Conferenza di Parigi
E che da quelli iniziale partenza
Con tanto di valigia di cartone all'arrivo nell'albergo che ospitava le delegazioni
Tante che come fu raccontato dal diplomatico che lo accompagnava il portiere dell'albergo indico loro l'entrata di servizio perché con una valigia così certo non stava arrivando un capo di governo
Grande uomo partendo così riusciti
A collocare l'Italia tra i fondatori della prima comunità europea quella del carbone e dell'acciaio
Un ruolo che poi l'Italia mantenne anche con la comunità successiva a questo fece sì che secondo le regole diciamo non paritarie non condominiali del Comunità europea
Che quando vennero decisi i voti che ciascun Paese avrebbe avuto nella nuova organizzazione
L'Italia fu uno di quelli che avevano il massimo dei voti erano ottantaquattro all'inizio
Posizione che poi fu immediatamente raggiunto e del Regno Unito quando il Regno Unito si aggiunsero Italia Francia e Germania
Quindi l'Italia Paese fondatore l'Italia Paese tra informalmente grandi terra Comunità europea Matteo mai formalmente grandi perché gli altri non la consideravano in realtà tale la mia esperienza mi dice
Perché noi venivamo trattati da grandi
Sì Cinzia arrivammo attivamente nel dialogo che il tema in discussione provocava tra di loro
Con una proposta con una iniziativa che gli altri a quel punto discutevano
Ma a telefonare al CIPE ratio aprire come la pensavamo senza una mossa attiva degli altri questi nostra questo gli altri non lo facevano
Era naturale che Berlino chiamasse Parigi
Non lo era altrettanto che chiamasse Roma sì Roma non aveva già detto su quello una cosa che le dava una posizione meritevole di essere discusso
Questo è
Questo è spiegato dalla nostra storia
Il non abbiamo il tempo di rifare la nostra storia minima e Marco
Due ora questo dar ragione a la parola che tu sarai usato potenzialmente allora
Noi insomma
Abbiamo
Forse per alcuni ma non per tutti inaspettatamente un'industria che ha reso già quel potenzialmente attuale
Un'industria che era seconda quella tedesca
Per ragioni di avanzamento tecnologico di efficienza produttiva di capacità logistiche
Che su tutti questi terreni ha raggiunto l'industria tedesca e oggi compete alla pari con i tedeschi e in certi settori siamo anche meglio quindi quel potenzialmente in taluni ambiti noi le risorse per renderlo attuale le abbiamo certo la configurazione politico istituzionale dell'Italia
Non è mai stata tale da dare il senso di un potere forte di una politica continua di una stabilità di aspettative che gli altri possono muovere il noi
Le situazioni cambiano il paradosso è che questo ormai sta accadendo agli altri
Un paradosso che bene che gli italiani ci riflettano che
Dunque l'unico presidente eletto nelle sistemi istituzionali dei grandi quello più alla mercé di un sistema politico anche sociale caratterizzato dal massimo di instabilità e dal massimo di imprevedibilità
Il Regno Unito se n'è andato la Germania
A dir poco invalidità e questo ormai ecco un problema comune sa oggi in Europa noi tutti con condividiamo le sorti di poesia affidati a protagonisti potenzialmente grandi marche di grande oggi non hanno assolutamente ma aggiungo e chiudo dire avevo detto noi abbiamo una carta oltre autunnale migliorata l'economia per certi versi abbiamo la carta di un legame che altri non hanno con gli Stati Uniti
E questo e che potrebbe essere utile per il futuro italiano ed europeo
E giocato con intelligenza anche per il futuro degli stessi Stati Uniti che tutto sanno fuorché dove stanno andando certamente
Bene io
No
Vorrei finire organizzato per la mia testa questa idea di fare prima diciamo un piccolo passaggio ma chiaro su l'Italia no suo che punto siamo
Prefetti sono una seconda domanda su questo e poi dopo affronteremo invece
Si fa grazie a questa me lo farà pagare tutta la vita cioè Giuliano sapete ogni volta che mi veder farà stati scorsa non lo conoscete non si dimentica mai niente
Allora il no volevo fare una domanda precisa sempre su l'Italia e la sua collocazione la sua forza la sua debolezza
E apprezzo molto il discorso che è fatto tu dici per esempio per fare tornando sull'Italia e l'Italia di adesso una delle domande che circola dentro Aspenia eh
La situazione drammaticamente peggiorata negli ultimi dieci anni perché ci sono stati come dire è inutile discuterne diciamo dei grandi dissesti istituzionali disordini di istituzionale c'è stato insomma chiamammo attratto anche Tremonti avevo fatto che non è qui ma insomma ha fatto un passaggio su questi ultimi dieci anni molto chiaro dicendo come dire ci sono stati in questi dieci anni dei come dire può allentarsi
Logico a mio parola di con mie parole un po'di allentarsi della capacità istituzionale dell'Italia dividersi in ordine e con forza e la mia traduzione di questa roba di Tremonti
Anche tu però a un certo punto fai una citazione di Mario Draghi dicendo che mi fa pensare che condividi un po'questa idea che negli ultimi dieci anni noi abbiamo avuto problemi
Undici l'unica persona che è riuscito a far pesare l'Italia è stato Mario Draghi ma per quello che era lui
Quindi è un modo indiretto da parte sua per dire che negli ultimi dieci anni la situazione effettivamente è peggiorata insomma Benetton poi sai cosa penso io meritassero
Fatto un grandissimo libro insomma
E questo però è un punto centrale negli ultimi dieci anni l'Italia
Attraverso e quindi è andato ha perso forza e quindi è andata incontro a due grandi problemi il colpite dalla guerra più disarmata
Letteralmente diciamo o no questa è una domanda io non penso che l'Italia abbia perso rispetto agli anni precedenti no non lo penso
Io penso che in Italia abbia avuto saltuariamente un ruolo di coprotagonista nella vita europea perché di questo stavamo parlando e che questo ruolo sia stato appunto intermittente
Che pochi abbiano avuto il modo e il tempo di farlo maturare perché conta essere partecipi più o meno a lungo del dirigenza europea per esercitare al suo interno un'influenza
Che questo sia accaduto possiamo provare a fare la storia degli ultimi quarant'anni e cercare in tutti i momenti in cui accaduto nel momento in cui non è accaduto ma alla fine nel esce un andamento ciclico che però si colloca tra stesse linee in realtà hanno un guscio venendo non alzandosi
Io ho solo notato
Che il prestigio con cui i draghi è stato quale Draghi è stato gratificato nei suoi rapporti e come in Europa è grazie al quale ha potuto rapidamente entrare nel terzetto l'immagine del treno che prova chiede con questi tre personaggi
Dovuto al prestigio che lui c'era comunque stato prima non osservazione ancora più banale di quel sul
Qualità migliore per primo formato di Aspenia sul secondo
Va bene Gianfelice Rocca allora
Abbiamo fatto un discorso politico partitico istituzionale cioè come dire sulla struttura politica del Paese
Questo è un Paese molto interessante secondo me perché è uno dei pochi Paesi che ha sempre mantenuto una forma di parallelismo
Tra le vicende politiche e le vicende economiche anche quanto come dire c'è stato un momento economico molto alto in cui l'impresa privata nel dopoguerra era molto forte
Adesso un po'meno valgono più diciamo le partecipate in realtà quindi si capisce se si guarda al lavoro delle partecipate che la politica possa pesare moltissimo sull'economia invece non è stato sempre così
E però come dire la capacità la valutazione mettiamola così della forza economica dell'Italia a un post pensò seguito lo stesso discorso lo stesso andamento che ha fatto Giuliano no
Cioè da una parte un grande Paese di cui è stato riconosciuto tutta la forza dall'altra parte un Paese che però anche se spessissimo è stato in grado di essere competitivo
Con la Germania competitivo con la Francia al punto che la Francia non fa altro che voler mangiare pezzettini dell'industria italiana insomma perse Toni pezzettini ce l'ha già
Siamo rimasti in qualche modo una sorella minore anche da un punto di vista voglio sapere se lei è d'accordo con questa mia valutazione
Vorrei sapere da lei anche perché diciamo però questo sistema in crisi lei ha scritto un libro per l'appunto
Dove ha fatto un grande discorso insomma su sul nostro strutture la sua capacità di essere competitiva
Perché nonostante tutto però l'Italia
Riesce ad avere fortissime nonostante questa sottovalutazione fortissime potenzialità
Io qui scusate si sente
Io condivido molto questa sensazione di essere un po'un Paese immenso
Noi siamo un gruppo che è rimasto isolato nel senso che siamo un gruppo privato che fa trentacinque miliardi di fatturato e che a ottanta mila persone del mondo
E come gruppo privato quando è chiaro che ci troviamo in solitudine se noi andiamo a vedere perché manca la dimensione d'Italia salvo la dimensione oggi è sostanzialmente delle partecipazioni statali
Possiamo considerare che abbiamo Ferrero ma quando andiamo a vedere Nestlé
Fra l'altro la cosa interessante e perché la mia sensazione è che il nostro ritardo nella grande impresa e perché noi siamo diventati nazioni più tardi
E quando sono cresciute le nazioni sono cresciute anche dei grandi campioni nazionali all'epoca poi quando è partita la globalizzazione non eravamo già leggermente più indietro rispetto a questa partenza
E poi abbiamo avuto una cultura molto profonda delle partecipazioni statali e di fortissimo rapporto fra politica la democrazia cristiana in questo io mi ricordo benissimo il rapporto fra ENI Marcora tutta questa vicenda politica
E questo rapporto ha fatto sì che noi abbiamo partecipazioni statali importanti che sono oggi le più grandi imprese che abbiamo italiane ma quando andiamo a confrontare nel mondo
Persino legni eh rispetto totalmente una metà della Total e così via quindi siamo siamo storicamente in queste condizioni e non parliamo del settore privato dove noi siamo grandi perché siamo nel mondo
E lei oggi le anche le imprese statali nelle stabilire le loro priorità strategiche
Giustamente hanno un riferimento alle necessità nazionali diventano delle grandi strumenti per
Nel caso di energia un esempio per questa enorme problema che abbiamo davanti
Io credo che l'Inter le l'industria italiana è straordinariamente adatta per innovazione combinatoria quella che ho chiamato innovazione incrementale voi non siamo nella innovazione disatteso
Però combinare i fattori in modo vincente che riguarda anche digitale col quattro punto zero emerso noi conveniamo i fattori in modo assolutamente straordinariamente unico e questo si collega profondamente in quei territori
Perché non abbiamo la catena corta siamo e proprio quando parliamo della molto varia lì parliamo di San Paolo parliamo di cultura locale parliamo di civismo qual è una è una modello interessantissimo
Che collega la cultura dell'industria con la cultura dei luoghi ma la stessa di valori che portano la grandezza di questo tipo di successo di cultura e son quelli che non sono quelli delle grandi industrie per certi versi lo lo vediamo nella nostra dimensione sono altri quando devi fare un salto di qualità
Però la parte interessante che io vedo in questa situazione in questo momento è che questo tipo di industria sta avanzando sotterrata nella dentro polarizzazione di quello che io chiamo il grande thriller ma che stiamo vivendo fra sicurezza
Ambiente competitività
Noi stiamo muovendoci in questa situazione la grande industria
Soprattutto europea
Attenzione sta soffrendo in questa situazione già quando andiamo a vedere in Fortune fine fai Vander quanti sono i grandi gruppi fra l'altro io trovo straordinario quando studiamo perché si formano i grandi gruppi che i primi tre grandi gruppi in in
Europa sono svizzeri
Bene
Mestre Novartis Roche cioè è straordinario per questo ci insegna anche qualcosa che fra i piccoli territori che però sono proprio i linguisti ci che nascono Della Longobardi Alemanni Burgundi hanno mulino che ha mischiato l'Europa nel suo centro del riuscito sicumera piccolo paese a diventare grande nel mondo
Quindi io credo che non abbiamo però i problemi che di questa questa industria ridusse straordinaria
Anche umanamente storicamente culturalmente straordinarie sta avendo successo e proprio che sotterrata la oggi dosa tedesche che ha rapporti con la Cina
Che fa fatica nel momento che mondo sì divide perché siamo di fronte a una polarizzazione forti lo fortissimo dovranno scegliere
Ed è e e lo vediamo nell'acciaio lo vediamo nella nel tema dell'Energia oggi se noi facciamo un forte passaggio sulla decarbonizzazione buttiamo fuori l'India proprio cediamo che l'India non è più parte di una gabbia una competizione già e quindi siamo di fronte e l'Italia deve difendere suo interesse nazionale perché è una delle industrie che consuma meno energia dal punto vista produttivo ma i tedeschi hanno l'idea di fare un sistema diverso di misurazione di quanto riguarda Clark il carbonio che c'è nell'acciaio presente
Quindi siamo di fronte a un tema e qui il nostro i dove siamo oggettivamente piccoli io nell'Euro PA Ra un table
I grandi gruppi tedeschi e francesi due abbiamo delle riunioni congiunte con tedeschi francesi
Si muovono a Brussel in una politica assolutamente coerente fra di loro e l'Italia in questo senso e più debole
La nostra parole come quella che diceva Giuliano viene
Se ci sono alcune idee chiare
è chiaro che dal mio punto di vista è quello che sta succedendo è che noi non siamo fortissimi ma gli altri stanno scendendo finiscano in una cosa perché l'Europa sta cominciando avere problemi perché divisa in questo processo che c'è
I polarizzazione mondiale fortissimo Europa e nel mezzo di una crisi potenziali potenzialmente profonda
Poi quando guardo l'Italia sono sempre un po'preoccupato
Da questo lirismo industriale perché fa bene che noi siamo fortissimi dal punto di vista però noi non abbiamo siamo cresciuti nella produttività anche rispetto agli altri problemi noi accumuliamo un debito che non riusciamo a domare
Che vuol deve segno del ritardo sulla storia un accumula debito perché non riesce a trovare il modo di fare uno sviluppo che serve a tutti che allora deve più rimediare con sussidi e con i colpi quindi noi abbiamo e nei servizi
Non tre da Paul cosiddetti non Trevor cioè che non c'è scambio lui è lì che la produttività fra l'altro ai maggiori problemi
E i due grandi settori che io chiamo dei servizi che sono davanti a noi la sanità dove lo dico perché noi tutto questo di cui sto parlando abbiamo giocato una partita perché quando abbiamo privatizzato la Dalmine
è chiaro che la tale fosse rimasta sola
Invece della dimensione di essere dentro un gruppo sarebbe stata un una società che produceva su un tipo di tubi sono una certa cosa sarebbe stata malissimo
Nella dimensione conta dimensione conto per esempio nel modo dalla fama certe perché se tu devi comprare delle start-up e tu vivi dell'innovazione distratti che nasce arrestata le tue finisce solo di miliardi
Non sono dei dieci milioni cento milioni quindi la dimensione per essermene perché nella nelle telecomunicazioni nell'Ict la dimensione per essere nella farmaceutica sono dimensioni che richiedono Fish di miliardi e chi al Barnaba ripone creatività può essere periferica però tu puoi mettere insieme al Nuke mette insieme il genio italiano e quando Dior fa costruire a Firenze metà dei suoi prodotti
Però è un contenitore io credo che per esempio per quanto riguarda le star non abbiamo una start-up schema avverte che in venti giorni che investe nel trasformazione energetica
Purtroppo vedendo decine di start al centinaio start-up nel mondo dai mariti da tutte le parti del mondo nove fino ad oggi abbiamo fatto dieci Investimenti otto in negli Stati Uniti due in Israele non riusciamo a fare in Europa con la stessa perché non troviamo quello spirito di cambiare il mondo intorno e che c'è
Quindi lei Italia in tutto questo è oggettivamente un fratello minore nella grande nel grande movimento internazionale in cui si unisce l'economia con la politica e così via
Quindi stiamo però tutto il mondo sta cambiando enormemente quindi io quello che vorrei dire che questa rapporto non parliamo dell'industria privata che oggettivamente quando noi cerchiamo tra grandi industrie private che sia rappresentativa a livello dei grandi gruppi internazionali oggi chi mettiamo intorno al tavolo per avere un peso una forza mettiamo nostri amici delle partecipazioni statali ma avere delle grandi industrie grandi rimorsi premi
Io ritengo che noi abbiamo davanti a noi e come dicevo education e scuola dove abbiamo un milione di di persone che lavorano alla scuola grande industria dei servizi in un mondo che sta cambiando innovazione dell'education come si fa in nuovi ragazzi
E la sanità dove l'invecchiamento l'innovazione cambiano completamente il mondo dopo diciamo
Siamo in grado di gestire
Questi enormi cambiamenti in modo dinamico ecco questa seconda è la sfida
Veramente la sfida del futuro e secondo me
Devo dire che lì è una sfida davanti non è una sfida che abbiamo alle spalle
Bene grazie
Benvenuto
Com'è andata che essi avessero votato fiducioso
Beh insomma va be'però offre mai
Ah ecco Provenzano
Avevamo potuto venire voi avete fornito nuovo
Va bene io ospiti mono altre con una cosa con Rocca non è la prima parte presidente abbiamo parlato soprattutto mi sono un po'pizzicata con calma Amato su come dire quello che io penso
è un giudizio Complesso che lui ha dato sul peso dell'Italia storico con Rocca stavamo parlando invece di come e se diciamo giudizio che c'è sempre sull'Italia come una nazione non adeguata
Come mai non si è riflessa fino a un certo punto settore privato fino che è stato molto forte volevo fare ancora una domanda lumi su questo invece volevo ripartire Conte sulla questione dell'Europa non tornare indietro tanto io credo che sto parlando con Tremonti do spiegando Luís credo che stavamo facendo allorché io ciò una le ha parlato moltissimo di auto di come dire reinventare di creatività di un cambiamento che è in corso io sono molto curiosa
Quasi ossessionato dalla questione dell'intelligenza artificiale e devo dirvi che conducendo a una trasmissione come la mia che poi dicono tutti in televisione che la televisione stupida eccetera eccetera ogni volta che noi parliamo di intelligenza artificiale
E i dati vanno su meglio che l'intervista dei politici per cui io mi son convinta che è probabilmente una delle cose
Che tutti vogliono seguire che tutti vogliono capire anche con Pau la speranza di come dire quinto e di intelligenza pesca nel Paese è una battuta
Allora volevo sapere da lei noi siamo pronti a questo graditissimo cambio che sta cambiando tutto ha cambiato la guerra cambiato la produzione
Sta cambiando le relazioni personali sta eliminando lavori a che punto siamo noi come nazione su questo e qui ritorniamo tra quello del
No innervazione combinatoria nove in generale riusciamo a utilizzare anche le cose che sono più lontane come intermedi costruzione dell'intelligenza artificiale rispetto all'utilizzo di intelligenza artificiale
Ovviamente
Il fronti lo vediamo in medicina lo vedo ovviamente come Humanitas queste lo vediamo e devo dire
Secondo meno voi dal punto di vista dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale oggi c'è una rivoluzione in corso di una velocità spaventosa io lo vedo per esempio nell'education
Cioè nelle università per esempio di medicina in che modo noi consideriamo la capacità dell'intelligenza artificiale di spostare le frontiere di quello che non fa l'uomo per poter essere più umani
Non aver paura verso il basso cioè di Sima sostituisce delle attività che vorremmo fare noi
Ma spinge in avanti verso attività
Che sono più umanamente intense e profonde
Però questo per esempio nel mondo della scuola richiede tutta una una serie di la scuola in parte sta reagendo noi su questo ci stiamo propri investendo reagendo perché crea un tema di crescita della responsabilità al sud tu devi dare più responsabilità agli studenti per poi utilizzare gli strumenti rispetto alla soluzione dei problemi
Quindi secondo me cresce il rapporto responsabilità strumenti di cui abbiamo a disposizione però bisogna far cresce la cultura della responsabilità
E questo è un tema quasi culturale perché il mondo protestante
A me la responsabilità nella sua colonna certe volte il mondo cattolico non a me la responsabilità io proprio pensavo la Svizzera quando chiedevamo perché la Svizzera è riuscita a mettere insieme questa puri così diversi per diventare il Paese che ha maggior numero di multinazionali
In Europa
Ecco io credo che da questo punto di vista è evidente che quello che viene sollevato sull'intelligenza artificiale e la paura che l'intelligenza artificiale per progetti se stessa
E quello è un momento delicatissimo perché nel momento che l'intelligenza artificiale progetto a se stessi in un modo che non sappiamo come
Beh
Siamo di fronte a una rivoluzione umane copernicana per cui non ha mai funzionato la moratoria e quindi anche le file alla richiesta di mille e far funzionare la moratoria non funzionava però l'abbiamo vissuto nella trasformazione genetica no
Voi abbiamo cercato di farla moratoria sulle sue trasformazioni genetiche poi la Cina è andata andata per però gli dissi l'idea di mantenere
La Ringling ovazione genetica che non si trasmetta alla generazioni successive cioè almeno limitarsi in modo che non vada evidenti quindi nel si auto generando di generazione in generazione
Quindi siamo di fronte a livello di umanità a sfide straordinaria
Io credo che la nostra industria alla nostra cultura ci consente di affrontare queste sfide in maniera creativa perché dove c'è la frontiera di essere più umani noi sappiamo come viene fuori un po'dal pericolo di Aspenia perché il bello
Nel libro di Aspenia e questa dimensione che supera l'Italia diventi italica
Come come meccanismo quindi credo che sia il bello di questo libro che non ci mantiene in questa in questa cultura
Grazie Rocca
Allora presidente Tremonti e io vorrei andare sulla questione dell'Europa guerra Europa a cui siamo sulla cui sui è il posto dove ci ha lasciato il discorso di intervento che ha fatto prima il presidente Amato parlato diceva in fondo il nostro Paese
Ha sempre faticato ad essere in primissima fila tre consultati eccetera eccetera però adesso la situazione comincia a essere diversa perché la stessa Europa e cambiata profondamente
Allora
Credo che ad Aspen non bisognerà ricordare diciamo la fenomenologia di questo cambiamento vertici francese la fine dell'asse tra il cavallo il Cavaliere taglio franco tedesco insomma
Diciamo tutti questi aspetti io però volevo sapere perché Presidente si è possibile dire
Che nonostante l'Europa abbia mostrato una grande forza nell'appoggiare la guerra nell'appoggiare l'Ucraina in verità questa guerra alla Nea strappato diciamo la tela
Per una ragione molto semplice e questa è la mia opinione vorrei sapere se questa è l'opinione credibile o se ne hai un'altra naturalmente immagino sarà un altro
Perché l'Europa avuto rispetto a questa guerra una posizione molto
Strana noi siamo stati il grande contenitore di questa guerra ma non siamo stati i protagonisti di questa guerra e ancora continuiamo a non avere diciamo il protagonista questo progresso anche in termini di proiezione sul futuro
Questo è una delle mie idee però Hutter lascio la parola sulle ragioni della crisi europea
Di uso con me cavie devono fare domani con conferenza agli ambasciatori della del estero
E quindi uso questa come stessi
Adesso lo dico allora ex quello che cercai di dire che in realtà penso questa non è una guerra qual sia si questa è una guerra che determina il destino il futuro dell'Europa
Flashback
A lungo da
De Gaulle a a voi chi bla l'idea dell'Europa era un'idea panna europea
Ed era Lidia dall'Atlantico agli Urali
Una applicazione di questa una intensa forte applicazione di questa visione di questa tendenza è stata in Germania
La rete dei gasdotti altro non è che l'applicazione e l'estensione di una proiezione come dire industriale commerciale
Il giallo della attentato a causa e Rausa Enna in dicembre era il signore dell'Oro del Reno Francoforte da Che Banca scrive in dicembre un bellissimo articolo sulla necessaria
Esportazione trasferimento del campo del modello di capitalismo tedesco da Berlino a Mosca parla anche di ferrovia ma tendenza che qualcun altro aveva avuto
Esce di casa per andare a presentare la sua dottrina
A Wall Street salta per aria
Con un convegno con un congegno di attentato al laser rosso fissi tantissimo
Qualche anno fa hanno riaperto il caso Harrow Senna ed è venuto fuori dagli atti giudiziari
Tedeschi il nome di potente
Perché l'attentato è organizzato da una cellula del K che ebbe che sta ad sta
Allora il curioso della storia questo era usando vuole portare il capitalismo in Russia
Il meccanismo ancora sovietico vuole bloccare tutto questo
Il capitalismo arriva da un'altra parte in un'altra forma il modello americano
Con diciamo alcuni eccessi degli oligarchi si diceva allora la Russia è diventata una Nigeria con la neve allora
E finita quella tendenza
Io credo che il destino dell'Europa non può essere più dopo questa guerra ovvero osso la Russia può essere solo in euro tra e la traccia di un discorso sull'Europa
Non l'Europa senza la NATO ma la NATO con una Europa unica
è una traccia di questo si trova in alcuni straordinari discorsi
Pubblici
è straordinario il discorso fatto H Corvia del cancelliere Schüssel è un discorso di apertura atto da un cancelliere tedesco
E se volete relativamente duro il discorso
Fatto dal primo ministro polacco a dai gendarmi
E se fate caso i grandi discorsi avvengono nelle università
Il discorso di Heidelberg è un discorso molto duro contro la burocrazia europea ma è assolutamente io trovo condivisibili nel senso della valutazione della tradizione
E l'ultimo grande discorso è quello fatto da papa Francesco a Budapest
Fatto tanto in un convento quanto da ultimo i ma sede di università
Ed è il discorso della tradizione io non credo sia possibile immaginare l'Europa solo dall'alto verso il basso
Non solo leghe grandi moderne ideologie della moderne tra top da una ma anche le tradizioni e cercano di dire perché
Qualche anno fa fa
La Fondazione Ratzinger in Polonia
Fini o camminava per strada con un monsignore
Donne di una città si inginocchiava una passaggio del monsignore
E non era campagna e non accetta e il segno di una tradizione che ha una sua ragionevole rafforza che non è dei meno abbienti
Ecco io credo che se l'Europa vuole un futuro e avrà un futuro deve essere quello di combinare una visione molto elitaria con una visione storica tradizionale di base
Voglio attualizzare io non ho nulla contro ragionamenti e di cultura agende o altro ma
Lo stato sociale nascente culla alla tomba
Entro venti anni non ci son più cool
E quindi non ci son più gli ospedali non c'è più la pensione
Naturalmente non è un problema per chi ha i soldi è un problema per chi non li ama
E dato che la massa non ce le ha è un effetto negativo sul futuro dell'Europa
Quindi quando il Papa dice guardando il Danubio l'immagine dell'ovatta e quella del ponte io credo che sia quello il nostro futuro io non credo che l'Europa lacerata dalla guerra io credo che posta in essere unificata dalla guerra non nel senso bellico ma nel senso della
Unità
Sociale c'ha detto francamente non esageriamo con cessa di calcio con roba di questo tipo ha un senso non poi escluderlo ma non poi neanche considerando dominante
Perché al fine poi i conti tornano e
Austrian
Il la cultura agenda euro o delle via dell'Antartide
Adesso no uomo oggi
Giorno e donna di notte orali Bertacche poi anche immaginare progredita evoluta però non credo che andremo in quella direzione
Credo che ci sarà un equilibrio e secondo me i luoghi come ha spento sono fondamentali per questo
Inoltre
Proprio sulla lingua la domanda finale chieste le fondamentale per questo fondato
No perché lui dice io credo che a spende sia fondamentale per questa e perché
Come luogo di discussione
Va bene era bis bisognava come dire al finire presta discorso quindi spiegare secondo definire
Allora io adesso un problema Marta sono le sei mesi abbiamo passato andare a volte ci è venuto no dobbiam chiedere al giudice se vuole rimanere ancora perché c'hai detto troppo forse potrebbe rimanere voi sì
Speriamo e fatte il prossimo pannelli con con diversa come se fosse se Giuliano pensare necessità disputata uno
Della sua partecipazione fattosi di tutto anche di quello che ha detto ora Giulio state attenti
Ciò sono d'accordissimo sul fatto del rispetto delle tradizioni cioè noi ci siamo persi la Polonia l'Ungheria
Per un Otis regard della loro condizione interna dei valori prevalenti al loro interno
Nel momento in cui sono entrati in società che avevamo avuto anni di evoluzione mentre loro stavano sotto il comunismo e questo non ne abbiamo tenuto conto ce le siamo perse
Sul tema d'attualità francamente dubito che sia il Gender il
Il lavoro moderno
Guerra ne abbiamo fatto una discussione bel sulla base di un documento che è mio cortile dei Gentili ha prodotto per cercare di dimostrare agli italiani che politiche per la natalità non sono di destra
Perché poi rischiamo anche questo sciocchezze che la natalità serve comunque al al Paese ma la ragione principale al di là delle politiche che mancano tutto quello che voi l'hanno detta alcuni che riguarda i giovani e lei Giovanni
Nella situazione in cui vivono orientati soltanto a fare delle scelte irreversibili e a sfuggire alle scelte irreversibili
Per cui è un problema al anche fortemente culturale oltre che economico
Al quale permettetemi di chiudere così in modo non serio perché il problema è serissimo io da ex ministro del Tesoro come lui
Ha davo una risposta irrealizzabile perché i figli si facevano quando era una necessità
Quando sono diventati una scelta una scelta non reversibile si è smesso di farli e voilà aboliamo le pensioni
Dell'umanità tornerà ad ovvero all'origine che perché qualcuno mi metta un piatto in tavola non ci sarà più il welfare a Roma ho bisogno che ci siano dei figli vi rendete conto di quanto è diverso il mondo di oggi e da quello in cui i figli erano tanti e che altri oggi devono essere gli stimoli a farli io ho provato a dire esaltiamo la creatività in tutte le cose che finiscono con un punto zero quattro punto zero due punto zero tutte queste robe qua
Ma la procreazione
L'atto principale attraverso il quale si manifesta la creatività che rimane nelle generazioni successive
Ecco c'è tutto questo al di là del gender diamogli il tempo di ammetterlo poi serio internet armeni tempo addietro variare ha osato
C'è in una certa cultura di è lite in un qualche modo anche esterna rispetto all'Europa cioè
Una tendenza dogmatica a estremizzare
Percorsi
Un esempio e i paradossi andò lo splendore della verità in gennaio di due anni fa la Corte di giustizia europea dichiara la Polonia fuori dallo Stato di diritto
Due giorni dopo le due presidenti europee chiedono l'applicazione istantanea delle sanzioni conseguenti
Un mese dopo la Polonia accoglie
Una cifra impressionante di fratelli dall'Ucraina
Passando in questo modo dalla polvere agli altari allora la domanda è cosa intendi per democrazia è l'assoluto dogmatico definito da una legge da una sentenza o la democrazia è un processo
Io sono abbastanza mia successe audience abbastanza vecchio di ricordare da ricordare cinquant'anni fa la democrazia in Europa io all'eccezione e non la regola
Poi essendo Grecia Portogallo Spagna mezza Germania tutto il resto
E la stessa Italia una forma particolare di
Democrazia
Ecco la democrazia un processo non è un prodotto non esporti come un McDonald o non la impone di con la carta bollata
Il testo più secondo me e non per caso
E moderna
E nella Carta Atlantica
E c'è scritto che la democrazia nasce dal basso verso
Non è una commodity non lo esporti allora è chiaro che il sistema polacco a quell'altezza di tempo
Ora tutto dall'alto dei controlli giudiziari
E la reazione è stata dalla Parlamento dal governo polacco dateci il tempo di modificare di trovare una maggioranza per farlo
Quella è il
La via dogmatica assoluta o dentro o fuori o sopra sotto no
Quindi e questo intendevo dire
E quando il papà di recente un tetto alle culturale proprio
L'assoluto che ebbe che deve essere o non è
E questo secondo me l'unione delle volte è un
Di Cannes
Lezione sul futuro dell'Europa
Centocinquantacinque detta ad Atene e dice ai mali della guerra sono troppo forti perché i popoli le capisca non solo esseri superiori posso no
Tentare di impostare dietro c'è una via
Questo diceva aspra
Penso che piacerà moltissimo gli ambasciatori dell'estimo discorso ma va be'
Del debito e te lo dico notizie non certe improvvise che abbiamo ma grazie mille aggiorniamo
Pur rimanendo Giulio ecco allora Alberto Quadrio Curzio che è presidente emerito dell'Accademia Nazionale dei Lincei Stefano Lucchini
Di Intesa San Paolo che ringraziamo moltissimo perché ci ha aiutato a organizzare questa giornate soprattutto Valentino Valentini che deve andare via subitissimo
E quindi
Stefano
Con cui affrontiamo abbiano siam partiti è una visione rispetto retrospettiva al formato originario di Aspenia che non so se si è capito da questa prima conversazione ha comunque era era così
A cosa
Così con bellissimi disegni però e la cosa dei disegni è rimasta abbiamo pubblicata ad esempio i disegni di Glazer che l'autore che ha fatto hai dato Noviglio al tracollo col cuore insomma un graffito molto importante
Va be'Valentino vice ministro del non più del mise come diceva una volta ma delle imprese made in Italy una cosa di questo genere modernizzazione del linguaggio politico
Tu hai sentito quello che ha detto Gianfelice Rocca in particolare sulla questione del della grande impresa italiana del perché funziona in parte in parte non funziona
E vorrei che che forse parlassimo un momento di questo Giulio Tremonti ha detto che che la Russia non è più uno sbocco naturale dell'Europa giustamente credo che tu abbia perfettamente ragione Giulio fra l'alto abbiam fatto un numero di Aspenia per precedente a questo due numeri fa e si chiamava addio alla Russia proprio in questa in questa logica purtroppo si potrebbe aggiungerà ma sopra e Cecchi certamente una decisione provocata da da Putin
Cosa pensi c'è c'è l'America per esempio dal futuro dell'Europa come possibile diciamo così blocco o o allineamento di economie di sicurezza ma non solo c'è un Occidente rinnovato l'Europa se una specie di terza forza nella politica mondiale
è è parte del dibattito di oggi sull'autonomia strategica le differenze fra mancava la e la Germania differenze fra Meloni e matrone
Ma il
Beh innanzitutto abbiamo sentito una serie di spunti con i quali sono pienamente d'accordo come dottor Rocca soprattutto e riprendo il filo del suo ragionamento
Ci troviamo di fronte a una divisione a rischio alla ha una potenzialità di visione questa divisione può essere sia all'interno dell'Europa sì all'interno di quello che definiamo Occidente ora per quanto riguarda l'interno dell'Europa evidente che questa nasce proprio dal fatto che la crisi è la risposta alla crisi vede un'Europa che non sa come rispondere ed ecco qui lo smarrimento dinanzi a questa tradizione soprattutto con l'America che Inter
E Nikolaj avrei che interviene pesantemente nella nella concorrenza nel gioco della concorrenza e quindi la risposta europea che aveva trovato un'unità aveva fatto un bilancio comune aveva esteso il bilancio federale per così dire per cercare di uscire con l'ex generale cioè New ritorna alla reazione di un tempo e ieri ci ritroviamo in una guerra tra i Paesi che hanno più profondità fiscale cioè hanno più fondi rispetto agli altri cercando di non metterci insieme ma di cercare di competere da soli e qui c'è il primo grande problema
Nessun Paese europeo da solo per quanto grande può pensare di competere contro la Cina e gli Stati Uniti in un mondo globalizzato se non all'interno dell'Europa e quindi il primo grande valore da oltre a mio avviso da mantenere proprio mercato unico mercato unico che fa vedere quindi l'insieme dell'Europa arresto del mondo come un insieme che non può essere io direi è tubetto noi troppo grande da ignorare che questo forse il primo valore il secondo evidentemente si pone nel rapporto con gli Stati Uniti
Io credo che non sia in settori che siamo nel passato siamo nel presente non solo nel futuro dell'Europa
E qui
E il rapporto diventa più importante perché dovremmo gli Stati Uniti sono stati leader universali nel momento in cui erano alla guida di grandi coalizioni nel momento in cui gli Stati Uniti sono messa al centro dell'Occidente sono abbiamo costitutore le istituzioni di Bretton Woods abbiamo preso tutto una serie d'iniziative assieme nel momento in cui anche gli Stati Uniti dinnanzi a Bari e crisi
Sì rifuggono in una in un isolazionismo di una chiusura ci troviamo di fronte nelle crisi dell'Occidente qua ci troviamo in una situazione analoga
E credo appunto che per tornare a al discorso che abbiamo sentito prima per essere rilevanti quando sei più piccolo tavolo
Devi venire fuori con un'idea geniale devi riuscire con la trovata che mi fa considerare beh credo che l'Europa a questo punto debba essere l'Europa a fare il passo in avanti e a proporre gli Stati Uniti probabilmente un nuovo TG un nuovo accordo un nuovo modo di essere insieme perché la gara il Grand ulteriore rischio qual è che se ci avviamo nella concorrenza o tra blocchi o addirittura tra singoli paesi a questo punto frammenti amo completamente l'Occidente Occidente ed è diventato molto più piccolo rispetto a quello che noi pensiamo essere un Occidente che è diviso quindi abbiamo perché non avrebbe senso da un lato essere completamente uniti nella difesa democrazia in quello che ha detto
Professor Tremonti in una guerra che nel cuore del dell'Europa che frammenta l'Europa che ha cambiato il corso della storia che Roma impegnate e allo stesso tempo trovarci invece in concorrenza sul piano economico di Stati Uniti quindi la strada poi difficile da raggiungere a mio avviso è soltanto una è quella della coerenza e quella di stringere cercare di stringere i Sam gli Stati Uniti ad allargare il perimetro economico perché anche gli Stati Uniti forse non ce la possono fare in quello che sarà una concorrenza paritarie con tutti i cambiamenti che hanno sentito dalla crisi energetica da Lea e della transizione dal trenta penso che occorre invece come Occidente stringerci ed allargare a quel punto la forza di attrazione dell'Occidente e poi chiudo perché non possiamo c'è anche chiuderci in un del West Hagens resta o da queste vacanze Global Saud perché questo è un grandissimo errore
Quando l'Occidente un Occidente riunito deve di nuovo esercitare una forza di attrazione in nella competizione altrimenti chiuderemo il mondo continuamente una tensione che non so dove posso portare grazie
Grazie alla mattina
Chiedo allora a Stefano Lucchini adesso
Come vedi anche tu questa questa cosa dal punto di vista finanziario perché qua passiamo da la crisi di una piccola contea di una media banca americana aveva anche il sì all'altra adesso fossero il public apparentemente sistema delle banche in Europa
Sembrerebbe quasi più solido a me sembra perché in i requisiti di liquidità
Sono maggiori l'aumento dei tassi di interesse forse più sotto controllo non lo so non sono in Commissione chiedo a te
Non sono economista neanch'io grave proprio Daverio Nord zona sicuramente
Si parla ce l'abbiamo però allora mentre abbiamo abbiamo abbiamo una un rafforzamento degli ultimi dieci anni del del sistema bancario soprattutto quello italiano e quello europeo
Che dà molta sicurezza rispetto a quello che stiamo vedendo dal due mila undici dal momento subito dopo le le grandi crisi che ci sono state fino al due mila venti
I due ventitré dove siamo adesso abbiamo degli aumenti del trenta quaranta per cento si di patrimonializzazione vi dico su quello siamo siamo molto molto tranquillo c'è un banche banche naturalmente
Sopra non taccio spostato su misura di quello che quello che invece volevo dire sì cioè intanto farvi i complimenti per questo numero ha di di Aspenia che veramente bello e devo dire forse serviva una riflessione di questo tipo oggi nel Paese
Mi sono segnato un sacco di cose rispetto a quello che è stato detto dal presidente amato da dal dal pugno al Presidente Tremonti la cosa che mi ha colpito di più di questa di questa analisi devo dire che il è quello che ci ha detto la Marina Valensise diciamo nei nella riarticolino perché devo dire finalmente ha tirato fuori un'originalità
Rispetto a due personaggi che io non conoscevo che non ho mai sentito mai visto eccetera e soprattutto ha dato un bel segnale di come il Paese nostro paese in questo mondo in quei mondi così che sembrano così lontani ma
Come sono come sono apprezzati degli degli italiani e quindi di conseguenza proprio gli italiani l'altra cosa
Vi rubo quattro minuti perché volevo lasciare tre minuti in più del mio tempo Marco Fortis se vogliamo sentire delle cose ancora indistinto e originali esatto molto ottimisti quindi complimenti alla Mara alla Scala spegne complimenti a Marina
E poi niente voglio ricordare proposito di italiani giudizi e pregiudizio
Ma un ponte sull'anno scorso verso ottobre ho avuto modo di incontrare un signore molto noto
Che veniva da da dall'America latina che viene dall'America latina prima detto apprezzo dell'Italia tre cose
La prima
Il fatto che gli italiani hanno una solidarietà
Gratuita che non ho mai trovato in nessun Paese del mondo e questo devo dire è un valore che fa parte un po'della tradizione che diceva anche il professor Tremonti è un po'credo che sia proprio una caratteristica di cui non ci dobbiamo assolutamente vergognare ma perché a volte cadiamo un po'in tema di antropologia culturale nostro che è quello del sempre dire se invece darci dieci diamo sette
Non è quindi anche nelle università in tutte queste cose qui c'è sempre qualcosa che che ci manca e che però ha viene quasi naturale diciamo da Guicciardini in poi c'è sempre stato questo tema
E le tre cose belle dell'italiano la prima la solidarietà la seconda la sanità
Perché obiettivamente ne abbiamo una sanità grazie anche a chi ci ha lavorato tanto a chi probabilmente a usato la giusta innovazione combinatoria per rubare una un'espressione di Gianfelice Rocca
Però abbiamo una bella sanità e la terza cosa un po'a sorpresa
Adesso comunque questo non è uno sport dice poi le banche
Perché alla fine le banche in Italia in particolare quando coincidono con gli interessi del Paese e che coincidono perfettamente con il Paese
Hanno la possibilità di fare degli interventi nel sociale e soprattutto hanno quella cultura di programmazione economica e sociale che molto spesso
Magari a livello politico un po'viene un po'viene meno
E quindi questo era la la nel l'altro l'ultimissimo punto quello invece di ne abbiam parlato di demografia parliamo di anziani
Perché qui bisogna ritornare a dare una dignità forte a a una popolazione che sta diventando sempre più importante
Forse perché ho superato i sessant'anni viene in mente il però obiettivamente dobbiamo pensare molto ai giovani senz'altro un tema demografico e quindi aiutarli adesso faccio solo una piccola un piccolo esempio la nostra banca per esempio a inventato adesso un nuovo
Un minuto per aiutare i giovani a porno anzi la possibilità di di prendersi
I di comprare di comprare la casa e fare una famiglia eccetera
Ma quello su cui dobbiamo impegnarci molto sono credo gli anziani perché poi alla fine a una popolazione che che che va tenuto in considerazione in modo importante soprattutto utilizzando le soprattutto dando loro la giusta dignità
Grazie sono molto contenta di
Alberto Quadrio Curzio invece tu sei un economista e quindi ci puoi dire come vedi la solidità del sistema finanziario in Europa rispetto agli Stati Uniti e tutto quello che vuoi su questa vicenda ti ringrazio a nome dell'Aspen andini c'è Giulio qua c'è Angelo Maria Petroni seduto lì per tutto quello che hai dato di contributo in questi anni e prego Alberto grazie grazie a martedì grasso e per l'invito
Il primo mio commenta perché io Aspreno dato poco rispetto a quanto ricevuto
E ho ricevuto molto non solo perché ho trovato persone intelligenti competenti ma anche per le relazioni internazionali che mi hanno consentito malgrado io sia stata presidente dell'Accademia dei Lincei di stabilire due giorni fa abbiamo fatto muovere denaro con un professore di economia ma anche di Ascenzi umane nella sua nella propria complessità cinese
Che è stato da me conosciuto apprezzato proprio nelle riunioni di Aspen formidabile no l'ha scritto collega molto autorevole è formidabile
E questo certamente una merito Dias M che va sottolineato
Anche per il pluralismo delle idee e delle competenze dei singoli ma sempre in una logica di di Arauco il che non vuol dire di condiscendenza
Due osservazioni cento numeri di Aspenia sono molto importanti quattro all'anno sono molto impegnativi e quindi grandi complimenti anche a marca per un lavoro enorme io dirigo una rivista che fattura i numeri all'anno
E l'ho letto asciutto talmente faticoso
Con un sovrappiù la mia è una rivista specialistica quindi relativamente semplice questa è una rivista con una forte impronta di competenze
Di pluralismo e di cultura molto più difficile non fare una miscellanea evitare una miscellanea che fare una rivista con una sua coerenza e questa cena
Non posso dire che leghi quattro numeri all'anno perché ovviamente nessuno ci crederebbe
Tre considerazioni sull'Europa
Quando ascolto Giuliano Amato Giulio Tremonti
Il comico sempre più chi chiamare dei professori universitari
Dei tecnici
Può essere giusto e può essere sbagliato si chiamava me professore universitario come tecnico tutto sommato sono un economista e va bene così
Ma alcuni professori universitari hanno avuto ed hanno una caratterizzazione di scienziati delle istituzioni gli scienziati delle istituzioni hanno tre caratteristiche fondamentali conoscono la storia e non lo usano per fare bei citazioni ma lo usano per capire cosa sta succedendo
Hanno censurato una specifica competenza in un campo ma non necessariamente si confidano a con il campo
Ed infine ovviamente hanno un rispetto per le norme fondanti di una democrazia bene faccio due esempi non voglio lodare né Giuliano Amato né Giulio Tremonti
Credo che tutti sanno quanta stima porti verso tutte e due ma li considero due esempi significativi la trilogia che ho indicato prima vorrei fare due esempi che ovviamente Riccardo dalla storia dell'istituzione che rappresento l'Accademia dei Lincei prime Quintino Sella poco un ingegnere poco cosa sarà un ingegnere non capisce niente
Bene Quintino Sella erano prigioniere parlava tre lingue parlava tre lingue tedesco francese inglese e fu quell'ingegnere che rischiano se non sbaglio le finanze pubbliche italiane che badate badate da ingegnere costituiti il così detto corpo
Vedi ingegneri del macinato
Che divennero dei superesperti nella riscossione delle imposte ma non nella vessazione del contribuente ma nella riscossione delle imposte
Continua a scegliere un ingegnere no Quintino Sella era uno statista non era un ingegnere potrei fare molti altri esempi su Quintino Sella ma tale era Quintino Sella io l'ho chiamato ingegnere economista qualcuno degli eredi di Sella dice ma insomma
All'interno c'era anche un'espressione più lavorativa cioè a me comunque per meno buone
La seconda considerazione la vorrei fare su una personalità
Io ho studiato molto
E che credo sia stata più volte interpretato in un modo riduttivo
Si tratta di Luigi Einaudi
La mia è una tesi probabilmente eterodossa
Ma io credo molto a questa tenerci due anni fa O metro l'anno scorso abbiamo fatto i sessant'anni dalla sua scomparsa e tra l'altro c'era Giuliano Amato ed altri qui presenti che hanno contribuito con saggi importanti bene Quintino Sella a mio avviso essendo uno studioso o uno scienziato delle istituzioni non era un federalista dogmatico assolutamente ma era
Convinto che a seconda delle contingenze storiche in Europa si potesse dosare federalismo con federalismo al funzionalismo che sono tre differenti tipologie
Di una democrazia specifica che è quella europea funzionalismo faccio un esempio la Banca europea degli investimenti ecco un'entità funzionale dove si vota a maggioranza della partecipazione capitale
Ci sono degli altri soggetti e io ne cito uno per tutti che è stato citato prima
è un atto Comunità europea del carbone e dell'acciaio erano sostanzialmente dei soggetti dell'entità funzionalista quindi in Europa secondo me ha un grande futuro
Purché si eviti di gioco ma attizzare solo una delle sue reti quella il tipo standardizzato federalista è una compete una compatibilità modulare nel tempo tra federalismo con federalismo funziona reso
Concludo
Dicevo prima il riferimento al collega cinese
Bene ricomincia cinese e ringrazio qui anche Angelo Petroni sostituisce secca quando lo ringrazio ma pazienza rassegnati è stato quello che ha insistito affinché futuro facesse questo quel seminario se debbo dire ha avuto un successo enorme
Forse Forgione comunista può darsi lo sarà senz'altro ma è anche una personalità di un livello culturale
Straordinario con la quale si può ragionare e aggiungo di più si può imparare e di questo devo dire sono grato a spese grazie
Stiamo parlando di rifugio che effettivamente è una persona straordinaria con cui abbiamo un programma come Aspen con Università di Pechino
Lascia andare Valentino Intini che so che che ha un altro impegno dicendoti però Valentino
Che il dieci e l'undici luglio ad Aspen organizza transatlantico en France a Washington
E tanto più interessante oggi e che è stato nominato indici di dirlo Angelo c'ha ragione inno ambasciatore nuovo ambasciatore finalmente no ambasciatore americano in Italia marker Jack Marche e dell'ambasciatore attualmente all'OCSE
Quindi arriverà anche in fretta non dovrà fare tutta la procedura senatoriale e ha una caratteristica essenziale
Di essere un clown sella o di Aspen Institute inclusa quindi avremo un vantaggio comparativo comunisti tutto in Italia notevole per le nostre cose transatlantiche
Bene allora assegna però non potrebbe esistere naturalmente senza gli autori di Aspenia quindi abbiamo chiesto a tre gli ai nostri autori preferiti se così si può dire
Due mila dieci in tre minuti una loro idea sul futuro dell'Italia sul futuro di Aspenia come preferito sul futuro dell'Europa sono Marco Fortis Giovanni fra rese Marina Valensise tre minuti e poi chiediamo
E poi e Giulietti lascio chiudere
No no loro hanno i loro microfoni vieni vieni Marina
Posso
Ecco
Prego allora cominciamo Marco
Sì dei ringrazio per questo invito ho contribuito anche all'ultimo numero con un articolo credo che il mio perimetro e quello dell'Economia quindi mi limiterò ad alcune osservazioni sulla situazione economica dell'Italia
E credo sia stia attraversando un momento particolarmente favorevole
Già stava riprendendosi molto bene da un lungo periodo di stagnazione negli anni precedenti la pandemia una serie di diciamo fattori hanno contribuito a rilanciare la nostra competitività la nostra produttività stato richiamato prima che la produttività italiane ancora molto bassa la produttività gregata però perché quella dell'industria manifatturiera dal due mila quindici e quella cresciuta di più tra i Paesi del G7 e se escludiamo il settore dell'auto la nostra produttività oggi è più alto delle imprese tedesche sia nel segmento delle piccole imprese
Superiore ai venti a tetti fino a quarantanove ma anche in quelle medie e persino in quelle grandi cosa che non non tutti sanno diciamo che una cifra un paio di tutti i numeri sono importanti per capire di cosa stiamo parlando negli ultimi due anni l'economia italiana il PIL italiano cresciuto più della media mondiale più della media dei Paesi avanzati sia nel ventuno e il ventidue più della media dei Paesi emergenti anche nel ventuno e solo di due decimali in meno dei paesi emergenti l'anno scorso
All'inizio dell'anno il primo trimestre cresce ancora il nostro PIL dello zero cinque per cento
Se prendiamo i quattro maggiori Paesi dell'area euro l'Italia oggi rispetto all'ultimo trimestre
Del due mila diciannove e sopra del due virgola quattro per cento nel primo trimestre di quest'anno la Francia solo dell'uno tre la Germania e la Spagna sono ancora sotto e anche la Gran Bretagna vedi sta succedendo qualcosa di importante non siamo più
Il fanalino di coda la nostra manifattura a accresciuto enormemente la sua competitività ha certamente come
Gran parte del nostro paese dei problemi di rappresentanza ma la nostra manifattura oggi non ha un problema di sostanza abbiamo surplus commerciale manifatturiero di cento miliardi di dollari
Siamo il Paese con l'export più diverse differenziato al mondo in base a numerosi indice Istat elaborati negli ultimi anni
Anche se rinunciassimo i nostri primi cinque prodotti avremo lo stesso settanta miliardi di dollari di surplus commerciale manifatturiero e saremo terzi al mondo
Perché il Giappone esenzioni fra i primi cinque prodotti e anche la Corea finirebbero addirittura in deficit commerciale nella magistratura
Abbiamo un sistema di filiere corte di PMI che è stato ricordato prima che ci ha permesso di guadagnare quote di mercato mentre le fabbriche straniere non producevano più perché non arrivavano i componenti dei semilavorati dall'Asia anche questo ci ha fatto fare un grosso salto in avanti
Vorrei ricordare che poi non c'è solo la manifattura perché quando prima Giuliano Amato ricordava che degli anni cinquanta quando De Gasperi cercava di avere un ruolo di accreditarsi
Avevamo davanti la Francia nell'industria avevamo la Francia davanti dell'agricoltura oggi siamo nettamente davanti nove alla Francia nell'industria e siamo con co-leader con la Francia nell'agricoltura siamo dati davanti la Francia anche nel turismo per pernottamenti dei turisti stranieri qui dire con lamiere alle italiane molto forte
Io credo che far conoscere questi dati queste notizie se è importante anche per ridurre quei pregiudizi sull'Italia che la copertina di altri di Aspenia è stata ricorda grazie
Manifesta
All'incanto per il futuro vorrei che ci fosse una maggiore conoscenza del passato inizio in questo paradosso c'è che in futuro si conosca meglio il passato
E del resto è stato detto mo'molte volte questa sera la conoscenza del passato aiutato molti grandi statisti italiani inizio da due cose che ha detto il presidente Amato con le quali concordo perfettamente
La prima l'unico vero erede di Cavour e De Gasperi sono d'accordo escludendo Giolitti sia De Gasperi che Cavour avevano una grande missione oggi diremmo di International politico dicono mi c'è una grande visione di economia internazionale
E qui politica internazionale Giolitti aveva una grande visione economica una grande visione politica ma nazionale non internazionale
La seconda cosa la seconda cosa che ha detto il presidente Amato riguarda il tempo una variabile molto importante alla quale peraltro fu John per presta sempre grande attenzione la continuità dei fenomeni
Bismarck
Fu Primo Ministro di Prussia per nove anni e poi Cancelliere del Reich per vent'anni
Cavour fu presidenza del Consiglio Avenue Sardegna per nove anni governo all'Italia per tre mesi
Dal diciassette marzo del mille ottocentosessantuno sei giugno del mille ottocentosessantuno
De Gasperi
De Gasperi che pure fece moltissimo governo letale per sette anni
Adenauer
Governo l'Italia la Germania la Repubblica federale tedesca per quattordici anni
Questo per ragioni diciamo biologiche ma insomma questo credo che che dica qualcosa abbia avuto una certa importanza nella storia nel confronto
Dei due Paesi ora parlanti De Gasperi ed è quello che ho scritto nel saggio che e che Marta mi ha invitato a scrivere ti ringrazio per lo spazio viene dato negli anni alla storia economica su questa rivista Degasperi ebbe due grandi intuizioni di fondo
La prima l'atlantismo ed è stato detto idea di legare l'Italia e gli Stati Uniti dal punto di vista economico e politico in modo tale che ne fosse impossibile la rescissione di questo legame
C'era molta ostilità nei confronti dell'Italia ricorderete che quando alla Conferenza di Parigi Degasperi prese la parola lo ricordavamo prima con con Marina Valensise De Gasperi disse nel rivolgermi a questa Assemblea
So che tutto tranne la vostra personale cortesia e contro di me quindi c'erano delle ragioni per essere dubbiosi ostili nei confronti di confronti e letale quindi questa è la prima grande intuizione
L'altra grande intuizione e l'integrazione europea
Che inizia certamente con con la cieca con e poi con con le altre comunità ma inizia con lo eccetera
Da qui viene il nuovo ambasciatore l'attuale OCSE cui viene nuova sciopero degli Stati Uniti cioè quella istituzione pensata per gestire collegialmente collegialmente in una chiave espansiva di investimenti gli aiuti del Piano Marshall
Attraverso la liberalizzazione del commercio
Processo del quale l'Italia si posa la testa perché nel mille novecentocinquantuno fu il primo Paese a liberalizzare quasi completamente per il novantanove per cento le importazioni una grande intuizione di di Ugo la Malfa che era ministro per il commercio con l'estero che capiti che si poteva ristabilire un equilibrio con l'estero
Non riducendo le importazioni ma aumentando le importazioni e quindi costituendo quell'equilibrio che nei conti con l'estero al rialzo diciamo così aumentando le le esportazioni P due grandi questioni di fondo da che cosa derivavano queste due grandi intuizioni e finisco da una grande conoscenza della storia
E dall'aver approfondito le caratteristiche del modello di sviluppo italiano nella storia la struttura dell'economia italiana
Un Paese povero di capitali di rischio
E quindi aveva bisogno di assistenza finanziaria di colleganza e finanziaria anzitutto con gli Stati Uniti
Secondo un Paese povero di materie prime e quindi aveva bisogno di importare di mercati di sbocco in cui integrarsi ed ecco l'Europa
Terza caratteristica la comprensione del fatto che questa duplice integrazione europea e internazionale significava inserirsi in processi guidati dalle istituzioni
Non lasciati alle forze del mercato le istituzioni di Bretton Woods nel caso dell'integrazione internazionale
L'Italia entra in quelle istituzioni nel mille novecentoquarantasette cinque anni prima del Giappone della Repubblica federale tedesca
L'altro processo al processo di integrazione europea anch'esso pensato come guidato dalle istituzioni e non a caso il professor Quadrio Curzio va ricordato nel Trattato di Roma cinque articoli sono dedicati alla Banca europea per gli investimenti
E la stabilità doveva andare insieme allo sviluppo mi fermo qui
Grazie mi
Verranno Etiopia allora comma Marinali ISEE devo dire in questo nome non ci sono i due Valensise ne abbiamo scelto Marina rispetta ritiene che una scelta di campo addirittura José vorrei dire ma ringrazio molto anche Michele che ha scritto malissimo saggio sui rapporti con la Germania
Marina invece ha scritto ma non so un articolo stranissimo molto divertente mi hanno detto tutti quelli che hanno letto questo numero di Aspenia ma com'è divertente quest'articolo sull'empatia per l'Italia fenomeni italiani in Giappone Corea del Sud Marina raccontano tu dai chi lo sanno allora intanto grazie grazie a Marta grazie
A voi dell'Aspen amici la sua grafia Stefano Lucchini che ha citato questo quest'articolo che tra l'altro scritto a Berlino un giorno però a Berlino pensando a questa cosa che c'eravamo detti quando abbiamo pensato questo numero con Marta e con Stefano Cingolani a Natale dell'anno scorso
Bisognava rovesciare l'assunto di Massimo D'Azeglio che disse Italia è fatta bisogna fare gli italiani noi siamo partiti esattamente per l'opposto
Italiani sono fatti di italiani esistono insistono nel mondo anche se il signor noi italiani non lo sappiamo siamo i primi a ignorarli bisogna fare l'Italia e allora ci siamo detti come come declinare in un racconto divertente ma anche un po'provocatorio questo questi idea molto semplici racconta l'italiano oggi e l'empatia che l'italiano oggi suscita nel mondo io son partita da due esempi reali veri che sono il prototipo dell'Italia di successi in Giappone Girolamo Panzetta da Villanova del Battista
Sconosciuto ai più invece un considerato una specie di mito in Giappone dove i suoi libri vendono milioni di copie
E le sue trasmissioni televisive hanno milioni di spettatori e soprattutto è un una rappresentante di quello che è
La quintessenza del gusto italiano nel mondo del perché tutti giapponesi secondo lui ma secondo tanti altri vogliono essere come noi italiani e cioè Belli simpatici divertenti amanti dei piaceri della vita
Solver risolutore di problemi amanti del bel Fidene e amanti delle trasmissioni in Corea stessa cosa avrete visto che due giorni fa
C'è stata notizie passata su tutti i giornali i telegiornali un una canzone che ha vinto sia stato molto
Festival di Sanremo
è stata adottata dai coreani che la cantano in italiano e spopolano anche lì i beni in Korea c'è un altro prototipo dell'italiano di successo del mondo Alberto mondi altro prototipo completamente sconosciuta a tutti noi italiani ma in Korea rappresenta la quintessenza di dell'essere italiano Alberto mondi da Milano ha studiato lingue orientali a Ca'Foscari si è trovato a Seul a vendere birra poi ha cambiato genere merceologico il giorno in cui gli hanno chiesto di partecipare a trasmissioni televisive una specie di Grande Fratello una cosa di di di queste che vanno molto di moda
Cercherò e che però per i coreani è il loro modo di vivere perché sapete che i coreani inventano un format al giorno vivono in simbiosi in Cattolica qualche assoluta
E cioè loro vivono la vita di fronte la televisione dentro il territorio bene questa Alberto mondi
è un altro
è un'altra esponente di quello che secondo me è l'empatia universale che oggigiorno colpisce l'italiano nel mondo allora mi son chiesto in questo saggio al di là dell'orgoglio del della vanagloria fu assolutamente fuori luogo
Ne del del carattere nazionale
è un curioso una prima critica come mai
Questa questa questa tasso di simpatie così forte in un momento come quello attuale in cui l'Italia come si è detto come giustamente ha ricordato hanno ricordato prima Giuliana ma ne e Giuliano Amato e Giulio Tremonti affatto un cambio di passo rispetto a quello che era trenta quaranta anni fa
E allora la mia risposta morto forse
Così molto peregrina però vi assicuro molto sentita visto che io da tre anni mi occupo del dell'Istituto nazionale del dramma antico a Siracusa all'ente che dal centodieci anni mette in scena ogni anno rappresentazioni classiche nel Teatro Greco di Siracusa
La spiegazione vera è quella forse di ricordare che noi siamo un Paese atipico un Paese molto molto unico al mondo perché abbiamo una civiltà millenaria alle spalle
Ininterrotta e perché siamo i depositari di qualcosa di assolutamente unico che il patrimonio classico e questo ci dà
Una specificità una singolarità rispetto a tutte le altre nazioni d'Europa tutti gli altri Paesi del mondo
E perché io veramente
Senza ripeto senza orgoglio senza ora Schito chiunque a trovare il prototipo di giro Santa anzidetta come Air Fuchs o o né si chiudono che abbia la stesso tasso di simpatia nel mondo allora
In in buona sostanza che cosa ha voluto dire attraverso questo saggio ricordare a noi stessi
Che dobbiamo smetterla di pensare in termini di inferiorità
In termini di non essere adeguati ai tedeschi agli inglesi e agli americani e persino ai cinesi noi siamo italiani non dobbiamo vantarci ma dobbiamo solo fare un bagno di realismo
E ricordare che cosa fa dell'italiano l'italiano e innanzitutto è questa tradizione ininterrotta di classicismo di che vuol dire anche molta sprezzatura che vuol dire anche un sano distacco nei confronti della realtà ma anche un'attenzione spasmodica la realtà
E queste aspetto mi sembra che bisognasse dobbiamo passare a parlare dell'Italia che ci immaginiamo
Senza nulla togliere a tutti quegli imprenditori che guardano all'intelligenza artificiale gli algoritmi alle nuove tecnologie naturalmente
Sono sono proprio il vettore primario dello sviluppo però non dimentichiamo che la nostra risorsa morale la nostra risorsa etiche alla nostra in sosta anzi tecnica
Proprio in questa miscela molto speciale
Che tutti noi forse conosciamo anche se conosciamo in modo inconscio no noi siamo molto consapevoli e che va coltivata e che va soprattutto conosciuta e rispettata quindi bando per favore alla Kansas calcio bando a tutti quei tentativi di radicalismo rivoluzionario che oggi ci spingerebbero abrogare per esempio l'insegnamento di Omero dalle scuole dell'Odissea perché si parla di schiave perché si parla di misogini di uomini che hanno il potere di donne che non ce l'hanno perché en portandoci della conoscenza del passato le nostre stesse città diventerebbero inintelligibile e come le nostre stesse città saremmo i primi ad essere intelligibili noi stessi ai nostri occhi quindi se vogliamo avere un futuro come diceva Verdi guardiamo al passato ecco
Questa relazione tra passato e futuro se S. Giulio no vuole aggiungere niente andiamo a bere un po'di
Divino di cose di questo genere penalista Giare centesima numero di Aspenia grazie a tutti