Meeting di Rimini 2023 - Un'amicizia che apre al mondo. Giovanni Testori, nei 100 anni dalla nascita

Io vorrei dire che
Qui al Meeting già trovato così grande
Sing It
Così grande non
Per dei galattici tram per necessità
Non si offende nessuno dei grandi il realizzatore almeno così come fatto
Tu dici
Ma strana
Dice Marco
E vedere quanti giorni e giorni
Chicago tra quelli che lo costruisco quelli che lo non è terminata
Per i singoli il carissimo di aiuto quelli che riportano in un'archiviazione dati segnati in Liguria d'inverno
Tutti questi giorni che fanno tutto questo
Altri interventi come del resto nostro Franco Branciaroli Totti tutto gratuitamente
Questa offerto disse
Qualcuno anche se il CIPE strada cose poi vado fuori Vallecchi voglio giudicare misure
Il
Perché sono
Pertanto fuori e credo tutti questi Featuring liturgico tutti
Se il senso come mosche senza testa e senza
E qui invece
Stavo
Per un fatto per una testimonianza
Come si fa a parlare di CL gli arbitri
Sì non si vedono
Queste cose su un sito
E così è un po'tutto
Poi
Consigliere così dovrebbe essere secondo secondo me non vuol dire Secondo
Cioè
Lista
Qui dovrebbe essere per testimoniare domestici la posta testi testimonianza cristiani perché
Noi cristiani c'erano incapaci
Per tutto il perché siano incapaci di essere
Presenze
E solo perché essi perché vivono così
Determinano alla
A braccio riprendendo dentro
Ma sia economiche preso
Per delle teorie della trilogia
Ma ma non presentò quando seduti a trovarmi tre quattro
Per danneggiate diresse l'amicizia non serve per qualche cosa in più d'una
Che oggi invece la società e lasciatemi dire anche gran parte
Società cristiana
Ha buttato giù in
Per inseguire cosa la mitologia
Tv perenne
Strano salvo che nelle banche nelle finanze del tutto il resto è morto
Progressisti
E altre cose del progresso
E poi progressista
Chi deve fare tutti i giorni i conti con la notte che viene commette attraversa chi deve fare tutti i giorni con la CDL
Ecco
Il presidente Giusto il mio spese quindi chiedo scusa
Di aver cercato di vince l'emozione straparlare
Tanto che la figura
Torno reprimere
Ricordare che
Nel meeting dopo dieci anni per tutti gli egiziani e per quali attendibile
Vorrei ricordare tutti i Comuni che la ricchezza
Poi ha chiamato di nuovo intorno semplifico dopodomani che sarebbe bellissimo
Però ci sono solo due che sono emblemi emblematici
E li ringrazio che sono dell'Antonio sul
Rinvia ai militari
Esso Perilli che rappresentano tutti
Buonasera benvenuti a tutti sono dati dall'ombra direttori Casa Testori abbiamo voluto iniziare con con questo brava questo estratto evidentemente dell'intervento di Giovanni Testori al Meeting di Rimini qui nel mille novecentottantanove abbiamo iniziato da qui perché evidentemente portare riportare ancora una volta già intestati al Meeting vuol dire farlo tornare a casa vuol dire dirci qualcosa della sua storia nella storia appunto del meeting
Abbiamo con noi tre ospiti molto importanti per raccontare non so qualcosa di Testori ma qualcosa di importante per la cultura del novecento
E circondo Emilia Guarnieri che non ha bisogno di presentazioni anzi alla presentazione l'ha avuta direttamente l'azione di Testori con questa piccola gaffe molto simpatica
E Angela Dematté drammaturga e attrice e Riccardo Bonacina tra i fondatori di non solo di vita ma anche un con una storia legata al teatro che insomma
Bin Carminati appunto
Che di lega lo lega Testori fin dai primi anni
Quello che
Mi interessava semplicemente brevemente con qualche parola dire come siamo arrivati qui come siamo arrivati a questo mille novecentottantanove perché importante credo inquadrare almeno avere duetti in questo che è l'anno del centenario di Giovanni Testori
Perché Testori nasce nel mille novecentoventitré
Ricordare che questo incontro straordinario con meeting e ci racconterà e con con cui ora liberazione come vedremo da alcuni interventi è un incontro che nasce in un momento preciso della storia di Giovanni Testori che va però contestualizzato in un rapporto con la fede con la realtà questi due grandi elementi che caratterizzano la sua vita
Che il tratteggiano tutta la sua esistenza fin dalla fin dalla nascita diciamo così
E quindi è importante capire
Intanto sfatare uno dei miti insomma spesso separato della conversione di Testori alla fine degli anni settanta ma Testori nasce e lotta
Con Cristo tutta la vita da cattolico che si si confronta con la società contemporanea che con la cultura artistica proprio da cattolico
Questo è importante perché e ancora più profondo l'incontro che fa con con il meeting e con Comunione liberazione perché l'incontro con umanità
Chi riconosce come propria umanità che riconosce legata industrie indissolubilmente legata alla realtà e a un Cristo reale non un Cristo delle immaginette ho delle idee pensieri
E quindi ancor meno banali diciamo la l'incontro straordinario che genera molte cose sentiremo in questo incontro
Credo che da questi testimoni potremmo cogliere diciamo la profondità anche di uno delle scintille importanti non solo per la cultura e novecento ma anche per la storia stessa
Del Meeting di Comunione e Liberazione che trovano in Testori e poi nella scintilla del rapporto fra lui e Luigi Giussani
L'affaccio di due mondi perché Testori si porta dietro
Una serie di rapporti di conoscenza della cultura del Novecento che mette in ad esposizione diciamo così in dialogo poi con con la realtà
E il movimento tutto quindi
è un momento importante la nostra storia i vedremo appunto da varie angolature
E di cosa stiamo parlando
Dò la parola quindi a Riccardo Bonacina tra coloro avete sentito anche nel nel breve passaggio di questo gli ottantanove questo accenno ai primi ragazzi che che andarono incontrarlo andarono incontrarlo in seguito a a un articolo ci racconterà Riccardo Bonacina che uno di questi ragazzi
Un articolo sul Corriere della Sera perché negli anni Settanta Testori
Non solo inizia a pubblicare una serie di articoli come storico dell'arte
Su Corriere la sera ma via via comincia a pubblicare una serie di interventi sia di commento alla cronaca quindi a fatti drammatici di cronaca di di quegli anni dalla fine settantasette nel settantotto
Ma anche di un murale cosiddetti di morale quindi con diversi interventi in cui pone uno sguardo totalmente fuori dal coro che attrae diciamo non solo l'attenzione e anche specchio spesso la contestazione di tante politiche che nascono da suo sguardo sull'attualità
Che regala appunto le colonne d'Ercole della sera in questo contesto diciamo nasce incontro con Riccardo Bonacina che ringrazio di essere qui
Accesso sì
Grazie grazie a te grazie a voi
Deco per non fare casino quindi diciamo mi prendete così
Ogni volta che qualcuno mi chiede di di ritirato all'inizio e quindi mi obbliga a voltarmi indietro tanti tanti anni fa quindi ragazzo di tanti anni fa
Mi mi sorprende davvero l'esagerazione di quello che è seguito che s'che a seguito un gesto semplice ingenuo di un gruppetto universitario tra universitari eravamo la storia nasce così don Giussani ci aveva sempre invitato al mattino alle preghiere per dire per metterci in una posizione diciamo giusto di fronte al mondo di fronte al mistero della vita ma poi a leggere i giornali ho fatto anche il giornalista è impensabile
Leggere i giornali paga diceva così imparate a giudicarla realtà e non vivente con la testa nel sacco no quindi preghiera il giornale al mattino che ha una ricetta non so quindi dalla propongo anche sui giornali sono forse peggiorata o no
Ma i cellulari sono principi rendete conto di cosa succede nel mondo
E gli atti un gruppo di noi poi faceva spesso la rassegna stampa cioè ci ci davamo il cambio all'università c'erano gruppetti che faccia la rassegna stampa proprio per dar seguito quali indicazioni
E gli articoli tre storiche diciamo era subentrato a Pasolini come editorialista sul Corriere della Sera dodici avevano colpito spesso colpivano spesso qualche risuonava molta vita dentro le sue parole
Ma quando la mattina del venti marzo mille novecentosettantotto quindi tre giorni dopo il rapimento Moro assassinio degli uomini della sua scorta leggemmo sull'articolo la realtà senza Dio
Rimanemmo davvero senza fiato perché esprimeva ciò che confusamente sentivamo
Leggo l'inizio di quell'articolo trovati ma è stata la vita chi non c'era lo compri
Perché vale la pena l'inizio cominciava così quando lungo la giornata di giovedì presi né letture ombre di un'emozione sotto cui volevamo che le nostre responsabilità venissero sotto cui non volevamo che la nostra responsabilità venissero minimamente accedere abbiamo letto i giornali ha seguito la televisione e quando l'indomani abbiamo aperto le pagine dei quotidiani la cosa che più ci angosciati che nelle disamina dell'accaduto e nel mare di contrabbando retorico il quelle analisi accompagnato non ci è stato concesso di imbattersi in una sola domanda che reca stesse il disperato bisogno
Una possibile spiegazione totale e dunque religiosa del punto in cui è arrivata la vita
Leggerete voi del resto ma capite che era l'articolo completamente fuori misura rispetto agli editoriali di allora e tanto più quelli di oggi cioè in cui spesso diciamo state storico direbbe su queste cose
La sera di quello stesso giorno
Due amici io uno è Antonio Intiglietta è uno e l'altro Antonio Simone in un lurido appartamento di universitari fuori sede in zona San Siro
Si trova Santo mattinata c'era non mi ricordo se tonno e pomodoro queste cose insomma
Venne fuori l'idea di andare a trovare costoso questo scrittore questo editorialista no
Perché
Mi ricordo sei che dissi loro cavolo quando leggiamo leopardi diciamo sarebbe bello parlare con lui digli cosa la nostra esperienza e sentire la ci dice io questa è vivo
Antica andiamo incontrarlo cioè la mossa fu quella perché non andiamo a incontrarlo
C'eravamo informati e sappiamo che è
Via Brera numero otto c'era il suo studio e provammo andare a suonare campanello
Altro fosse in via preannunciano non c'eravamo neanche mai stati perché non tutti io fuori sede Intiglietta degli ordini Simone anche lo diciamo periferia non mi ricordo quale gallese
Andando in via Brera e lui aprì la porta tanto
Questo studio pieno di libri quadri bellissimi
E cominciamo a dialogare
Questo è stato il pensiero è la mossa semplice ingenuo
Andare a trovare l'editorialista del Corriere che ci stupiva presso il commento in prima pagina nelle cui parole a differenza di tutte le altre avevano a che fare con la vita e e anche con la nostra vita allora di ragazzi ventidue ventitré anni
Quindi se qualcosa vi interessa incontrate privare
Non abbiate timore d'andare a incontrare
Persone che mi sembrano interessanti
Col primo pensiero con la prima mossa e poi incontro divennero in tre del tempo un veramente un'esplosione di incontri iniziative insomma stare al titolo del mitica di questo incontro una vera amicizia tra un gruppo di universitari
E l'intellettuale scrittore isolato
Isolato diciamo da tutte le congrega di potere di bottega
Ed è un'amicizia che è durata è tuttora durano
Anche grazie alla porta diciamo i Davide Di Giuseppe Frangi tutti amici di Casa Testori
è un'amicizia che è nata dalla vicendevole sorpresa avete sentito Testori dalla testimonianze poco fa la sua di fronte a questi dice Ammannati
Che erano andati a diciamo a parlare in un suo articolo e la sua son già passati dieci minuti hanno a Emilio
Ma mamma mia
E la nostra di fronte diciamo a quello che noi poi chiamavamo salute Manuele vantare maestro diceva il maestro
Però la chiamavo maestro perché era effettivamente
Un'amicizia per noi erano vero maestoso quanto gli Ska-P tra spesso di andare a casa sua cioè a sentirlo parlare come raccontava i quadri le cose che ci spingeva a fare
Perché fosse da subito un'amicizia operativa su suona quello che ho sentito poco fa da Zuppi perché ha un'amicizia una vera amicizia sempre operativa
E allora rapporto originò percorsi individuali e di gruppo no fu una fucina di pittori scrittori giornalisti
Ci si trovava ideare mostra non mi ricordo Carla vi mezzucci pittore giapponese che poi è sparito Giuseppe non si sa niente non
Alla Chiesa di San Carlo
è morto
Un acro libri mi ricorda il libro di Luigino nel nome del padrino del niente scusami non mi o quello di Luca lettera a Santa Caterina cioè giovanissimi che lui diciamo incoraggiò a scrivere subito no
Nacque il circuito i centri culturali colloca diciamo perché suffissi centri culturali mettiamo in Rete una rivista di questi centro culturale che si chiamava sinensis una compagnia teatrale incamminati
Il nome lo diede Luís citando un'accademia bolognese del Seicento diceva malgrado l'Accademia è che bisogna essere sempre in cammino quello sarà il nostro nome proviamo per quello giro sempre con lo zaino penso
La casa di Testore Novate divenne un vero luogo di ritrovo quasi una scuola ascoltarlo significava imparare molto vivo
Affidarne nostro giudizio assoluto ci insegnava cose c'è uno che va un po'delle vesti presenta sulla pittura parte suo nipote frange chiama già da piccolo ammaestrato impara mo'
Diciamo a leggere i quadri ad appassionarsi ad andare in giro per mostre Testori ci incoraggiava osarono navigazione personale in mano in mare aperto
Proponendo una sfida per ciascuno di noi accompagnandoci sino all'uscita dei nostri tranquilli porti delle nostre sicurezze invitandoci a non avere mai paura io mi ricordo che diceva sempre maniche e paura
Quindi tornò
Tutti tutto è un Prodi non diceva così è un poco anche un protiro di che paura scrive scrivi quello che pensi
Tutto quanto non intreccio di piccoli interessi scambi di prebende che poi lui diciamo sostanziava con esempi anche gustosi dalla vita del Corriere della Sera
Siete così piene di vita e poi il dono che avete ricevuto non è vostro perciò di che vi spaventate
Quindi non so
Punto
Scrivete fatte libri fatte articoli fatte riviste tante ore di studio fondato vita
Che è nata diciamo l'anno dopo dalla sua morte era schema vita non a caso senza senza articoli e senza aggettivi
Mi ricordo che lui l'idea ma la incoraggia molto
Sommesso impossibile a raccontare tutto quello che ne derivò
Anche perché appunto l'avventura ancora finita finché c'è vita quest'amicizia genera cose
Però e forse è possibile segnalare ciò che di Testore di questa amicizia più mi ha segnato in tutto ciò che è seguito
Dico tue grazie tra gli infiniti grazie dovrei dire il primo
I segni di grazie per l'insegnamento che questo è vietata la parola che non c'entra con la vita dell'uomo che questo è un veramente un caposaldo delle cose che ho imparato da Testori
Perché a diceva proprio lì solo lì nella realtà è rintracciabile segno creaturale il segno dell'essere creatura che l'uomo non è una cosa ma è una creatura
Cioè il senso del nostro essere al mondo
I racconti di Testori durante tutti i quindici anni di frequentazione
A me è parso sempre la chiuso
Tra uno degli episodi che gli ho sentito raccontare
Diciamo
Negli anni anche ripetere è una frase che mi capitò di raccogliere in una stanzetta l'ospedale San Raffaele poco prima della sua morte per un'intervista che feci per RAI due per un programma che conducevo nel novantatré
Testori per spiegare da dove egli nacque la passione per la parola di una parola così impastata con la vita
Raccontava sempre un episodio capitata lì da bambino
La contava con la sera
Non mi ricordo se era esattamente una sera Giuseppe un pomeriggio va bene
Con la mamma all'arsenico lo andava in vacanza
Vide un uomo incrocia un uomo legato con una catena tra due che avrà il carabiniere
Incrociando il suo sguardo Testori vide Testori bambini novità che l'uomo disse qualcosa aprendo la bocca
Eccone concludeva io ricordo con la sua bocca ogni giorno e penso ma cosa avrà mai detto cosa passo cosa posso fare io perché questa bocca che si è aperta sulla faccia di un uomo che veniva portato in prigione non morisse
Non venisse diminuita qual era la sua parola
E io cosa potevo fargli dire ecco le raccontava quest'episodio
Per dire che sempre la parola deve aver a che fare con la vita qualcosa di simile
Mi raccontò durante l'intervista raccolta durante la sua malattia sarà Faerie
Testore commentò le immagini dei bambini denutriti in fin dall'Italia in fin di vita dei giornali e che sui giornali in tv usavano per raccontare la terribile carestia nel Corno d'Africa
E diciamo in quel periodo aveva diciamo aveva conquistato le prime pagine dei giornali
E mi disse così con le immagini terribili di bambini ci giudicano
Io mi immagino di rincontrare in cielo quei volti scavati e ci chiederanno ragione dalla nostra spensieratezza della menzogna delle nostre parole della nostra vita
Quei bambini solo apparentemente non parlano
Le loro parole sentiremo tutti tutte il giorno del giudizio
Ecco allora tra questi due episodi no uno
Crosetto molti anni fa e uno proprio alla fine della sua vita
Mi chiedo spesso Testori cosa
Oggi direbbe cosa stanno dicendo che i bambini ucraini deportati
E l'infanzia che cresce nei campi profughi cosa dice cosa stanno dicendo i morti di contro i ventiquattro mila morti nel Mediterraneo o nel Nordafrica queste sono le domande
Che Testori si spingeva a fare a cercare delle risposte
E diceva sempre basta amare la realtà sempre in ogni modo e fuggire elastiche fuggite le astrazioni ecco è stato un grande combattente ci ha insegnato a a fuggire le astrazioni
La verità non altro War luogo altra casa che non sia la realtà la vita dell'uomo fate parlare la realtà la vita cercata la Lila parola fatta la scaturire da lì
Ecco questo è il primo grazie perché all'UCOII perché questo un punto centrale e anche tutto quello che ho fatto dopo
Il secondo
E la libertà Collu imparano che la libertà deriva da un unico e il più grande è umile essi all'unica e sola necessaria dipendenza
Lui citava spesso un verso dell'Alfieri che dice libero sempre non è il pensiero liberamente espresso
Però le dico perché è bellissima
Libero sempre non è il pensiero liberamente espresse pensate come vera
Come vera questa questo verso
Testori che era un vero indipendente un ribelle un contestatore
Contro ogni congrega anche un rompi balle
Disegnatore di qualsiasi incarico lo si vantava io non ho avuto io manco una poltrona
Nessuno deve ad altro incarico un irregolare amava citare questo verso dall'alfiere per specificare che cosa fosse la libertà da dove scaturisse la libertà nel lavoro e nella vita
Diceva non spendete veri non splendente la vita la vostra è quella di chi incontrate non spendete il pensiero le parole prendetevi tutte le libertà che solo il sia l'unico grande mistero vi permette di prenderli
Ripeto
Questa è forte
Non spendete vi nose vendette la vita la vostra è quella di chi incontrate lo splendente il pensiero e le parole prendetevi tutte le libertà che sono essi all'unico grande mistero vi permette di prendermi per finire cito una formula pensiero di Maurice Blanchot
Che è uno scrittore matto francese dalla prima metà del Novecento che diceva l'amicizia questo rapporto senza dipendenza in cui entra tutta la vita
Ecco la nel rapporto contesto restato queste un'amicizia senza dipendenza in cui è entrata tutta la vita non solo nostra
Ma anche quella di Testori che è stato non solo padre di tanti di noi ma anche capace di farsi figlio dell'incontro con noi
Grazie a Riccardo Bonacina e
Sì avviciniamo proprio questa soglia incontro appunto risale a settantotto settantanove tra le tante iniziative che ha descritto bene Riccardo De che spaziavano a seconda dell'interesse dei giovani che Testori incontrava nei vari campi della storia dell'arte al teatro alla letteratura alla al giornalismo
Tra queste varie iniziative appunto le settantanove l'anno dell'interrogatorio a Maria quindi lo spettacolo molto importante che ha coinvolto un gruppo di ragazzi giovani Pasqua modi Forlì il Teatro dell'Arca eccetera
E e da lì poi ha girato centinaia di di chiese in Italia fino arrivare al Papa a Castel Gandolfo Giovanni Paolo secondo nel nemmeno centottanta in questo torno a darmi inizia la grande avventura
Nizza grande cultura il Meeting di Rimini Testori è presente già alla prima edizione con un incontro molto importante sulla figura di Ambleto e lo vedete tornerà sul personaggio interventi la figura del padre quindi Asso niente mentre mentre mercoledì contro ma chiede l'avvio un rapporto e ce lo racconterà Emilia Guarnieri un rapporto che assegnato tante edizioni del meeting alcune volte in presenza altre volte grazie al Corriere della Sera Testori molto attento a dare spazio come può cioè su quelle della sera al al Meeting
A difendere anche la natura del meeting per cui un intervento intitolato proprio mal miti non fa solo politica in cui fa racconta che cosa accade veramente
Al Meeting di Rimini
Così come condanna Lizza per il meeting almeno due mostre importanti una dedicata Transat avrà un pittore inglese che lui amava molto che sarà convertito da poco al cattolicesimo e lo cito perché fa capire anche come si muoveva su Testori a trecentosessanta gradi siamo nell'estate dell'ottantuno e Testori sta immaginando la mostra al meeting ti queste crocifissioni disatteso anche era morto l'
Hanno prima
E nelle pensare alla Mostra comincia a lui stesso a realizzare una serie bellissima di pastelli di crocifissioni realizza venti opere straordinarie che adesso fortunatamente fan parte del patrimonio dell'Associazione Testori
E sempre richieste settimane inizia a comporre quello che diventerà poi Ossa mea c'è una raccolta appunto dedicata al al Cristo la crocifissione quindi i terroristi intreccia ce l'attività
Espositiva l'attività culturale l'attività da pittore ho avuta scrittore da poeta quindi come era Luís perché tutto quell'animo Cretì sentito nel me nella testimonianze Riccardo Bonacina era un anno che si spendeva appunto a trecentosessanta gradi
Cito l'altra mostri Francis Bacon o perché anche qui l'articolo diciamo di la mostra Testori porta un pittore che già allora evidentemente l'ottantatré era un pittore importantissimo
Porta una serie di dipinti che erano temporaneamente diciamo purtroppo temporaneamente di proprietà di Brera perché poi vennero per una serie contestazioni
Via giudiziaria ritornano ai legittimi proprietari da cui erano stati espropriate diciamo così però in quell'apparente si riuscì ad esporli esporli nella chiesa dei minimi vicino al tempio Malatestiano
In una delle mostre Sterne che il mitici abituato a vedere negli anni e questo aveva destato diciamo una polemica sul sul Corriere perché si giudicava in opportuno spostare undici grandi dipinti di Bacon per una mostra che sono di una settimana sostanzialmente e lui coglie però un punto importante per cui l'articolo di Testori risposta questo polemica si intitolava proibito ai cattolici guardare Bacon
C'è i cattolici non erano non non le ha permesso guardare un pittore così straordinario travolgente ma anche
Somma controcorrente come Francis Bacon e centrava un punto di cos'era per lui diciamo la cultura e di quale era la libertà che si respirava miti quindi arriviamo al famoso ottantanove che fu un anno molto molto particolare diciamo il coinvolgimento di Testori cui Testori rimase tutta la settimana e segnò profondamente quell'edizione quindi passo la parola a Emilia Guarnieri
Fondatrice cofondatrice del del meeting e
Che sicuramente ci può raccontare molto bene cosa è successo in quell'anno il generale del rapporto col miti
Accusa io amo dire che in mio incontro con Testori meeting fenomeni che nell'ottanta e la sua partecipazione le prime dietro tanta ma il mio incontro con Testori e datato a quelli editoriali del settantotto perché quell'editoriale sulla ieri io ricordo ancora fisicamente il luogo in cui ero quella mattina quel titolo la maestà della vita mai non ci si sarebbe aspettati una cosa così sul Corriere in quel momento
Tanto meno ci si sarebbe aspettati l'altro famoso la realtà senza Dio di cui Riccardo a letto
Ha letto quella quel quel brano stupendo e quindi lo storico Eugenio non abbiamo trovato una parola di domanda sul senso delle cose
Colpirò nome colpirono lesiva meglio amici con cui condividevo l'esperienza in quel tempo
Perché eravamo in un momento in cui la cultura profondamente ideologizzata non
Come dire non non neanche immaginava neanche poteva metteva in conto che il cristianesimo potesse essere un fattore della vita fattore spirituale un fattore nelle chiese un fattore di questioni personali individuali paese cristianesimo che potesse centrare in qualche modo con la vita degli uomini insieme non era tema
Quindi trovare qualcuno che riponeva questa questione che riponeva la questione del senso
E che in maniera esplicita diceva che in senso aveva aveva a che fare con la dimensione religiosa era indubbiamente qualcosa che c'aveva colpito
Siamone se nella punto nel marzo del settantotto mancano due anni alla prima edizione del Miti ma appunto la gestazione del meeting a che fare
Anche con quegli editoriali anche con quello stupore perché comunque eravamo eravamo alla ricerca eravamo io guardo qui ci sono diversi di quelli oltre che da un po'duro citato anche altri amici
Con cui guardavamo guardavamo perché guardavamo a perché eravamo come dire desiderosi di di di desiderosi di una presenza usiamo la parola sintetica erano anni in cui
Avevamo fatto le feste popolari avevamo avevamo aderito anche per lo meno tra Luino e Movimento Popolare maleducazione che aveva avuto nell'amicizia con don Giussani che era un'educazione che aveva veramente a che fare con la concretezza con la vita
Come veniva anche detto no alla fine con con una fede che c'entrasse con la vita e che c'entrasse con la vita nostra e con la vita degli altri uomini quindi che avesse la dimensione proprio della materialità della concretezza quindi cercavamo
Avevamo in mente di di di porre qualcosa che che che dicesse pubblicamente dell'esperienza della fede cristiana non in maniera ideologica non in maniera omiletica ma lo dicesse proprio come esperienza
La cosa interessante è che Talca alcuni di noi avevano condiviso questa istanza di porre qualcosa di significativo nella nostra realtà
Anche con altri amici anche amici non credenti perché l'impeto apporre cose che avessero un significato che avesse una dimensione culturale reale cioè significante era veramente forte insomma
Presi da tutto questo presi da tutto questo nell'estate del settantanove nasce alla fine dell'estate ed è stata nove nasce l'idea del meeting gli eremiti proprio come un luogo in cui poter incontrare e fare incontrare
Uomini noni non tanto idee non tanto dibattiti UA mini esperienze
E questo ci portò subito a cercare esperienza cercare uomini a cercare storie di vita cosina si rapporto col settimanale il Sabato trovato Testori aveva cominciato propone settantotto se non sbaglio
Mamma collaborare con il sabato e nell'ottanta
Prima edizione del Meeting la pace i diritti dell'uomo l'invito a Testori Testori parlò insieme a questo per Derrick il titolo era la pace era la verità forza della pace
Titolo che sia diceva molto
Se diceva molto a Testori era il titolo peraltro che Giovanni Paolo aveva dato ragione aprono alla zona dove la pace di quell'anno
In quell'intervento che sinceramente integralmente non sono riuscita a ritrovare che però il sabato pubblico in appunti e che Testori spesso non pubblicò L'artiglio non pubblicò il testo però il scrisse sul Corriere a proposito di in quell'incontro
Io ricordo appunto il modo con cui appunto con cui riportò
Riportò l'Amleto in modo in cui ci rimise davanti all'Amleto perché
Prese dall'Amleto la famosa frase c'è qualcosa di marcio è qualcosa di marcio in Danimarca il gol il Globo è sconvolto il mondo fuori di Sesto e questa era come il giudizio sulla realtà che stavamo vivendo
E sottolineo che il problema è svelare la menzogna non aveva mezzi termini Testori svelare la menzogna e riscoprire la verità ma non aveva mezzi termini anche sul sul sul dire che cos'era la verità
La verità che fa essere l'uomo un uomo è il suo essere creato il suo essere figlio del padre e quindi fratello di tutti gli altri uomini
Da quel momento io e il mio da quel momento ci siamo sentiti insieme da quel momento è accaduta accaduta la l'amicizia perché è accaduta la sintonia sul senso delle cose
E esperienze data avanti abbiamo portato il Po Stam lette le cose tutte storie che si potevano essere lo ricordo ancora nel teatro tenda per noi niente nel teatro tenda
Voleva dire nel salotto buono di casa eravamo ancora dalla Fiera Vecchia il teatro tenda era una cosa da un punto di vista teatrale
Super empirica
Però era il salotto buono di casa e quella sera noi abbiamo come dire abbiamo abbiamo portato abbiamo portato questa cosa qui Giovanni teneva per tutti il rapporto conducono con l'Amleto che conosciamo l'abbiamo portato proprio di
E nell'ottantatré sempre la mostra di cui si diceva prima grido il grido prima dell'orrore la mostra di Francis Bacon
Ma con Giovanni niente era mai scontato niente era mai scontato è arrivato a un certo punto anche il momento del quelle sicuro vero accerto è arrivato anche il momento di incomprensione
Ricordo ricordo questo momento non siano in molti a ricordarlo perché non la mente adesso vi dico perché da qualche anno che lui non veniva al Meeting
Sapete vivere il meeting promette un'esperienza che anche altri non hanno fatto vivere il meeting solo leggendo i giornali e se ne ha quanto di più distorto si tiene alle percezione quanto più distorta si possa essere evidentemente aveva letto i giornali evidentemente e in quegli anni magari anche di di io penso sempre che quando vengono fatte delle critiche una ragione c'è
Probabilmente aveva l'aveva c'era stato qualcosa che l'aveva disturbato umanamente disturbato qualcosa che forse aveva ritenuto accondiscendenza la cultura del mondo può essere comunque io saluto a sapere che che che ce l'aveva con i miti
Che qualcosa non gli andava bene e allora siccome ho colto l'occasione di una sua visita a Rimini peraltro durante l'inverno sollevata sono nate in albergo dove era solo a trovarlo
Io in questi casi non me ne sono capitate diversi di episodi non tantissimi l'ateneo diversi episodi però nel meeting di questo genere di qualcuno che a un certo punto diceva non mi va più bene no sbagliato
E
Che sono andata non ricordo nessun chiarimento perché con è stato bellissimo perché stato teatrale anche quel momento visto che sono arrivata in questa sala incontri del di distorta il dove dove sapevo che lui viveva sopra sapevo che lui in quei giorni preceduto non c'era lo sapevo dove fosse non arrivava non era arrivato
è arrivato da dietro una tenda
Come dire
Ma voleva dir qualcosa anche questo era come dire ci sono ma non mi acchiappi ci sono ma ci sono io l'ho percepito così ci sono ma ci sono in maniera diversa da come tutti immagine resti non ci siamo chiariti
Anche perché noi non si ritrae non si recupera un'amicizia che avendo siccome lo si recupera un rapporto chiarendo si si recupera solo ritrovando un punto che che per tutti diventa il punto di tensione evidentemente l'abbiamo ritrovato questa tensione alla verità che comunque tutti tutti e così con con i mezzi che abbiamo e che avevamo
Potevamo potevamo mettere in campo e da lì siamo ripartiti e da lì
E da lì la storia con i meeting ricominciate Fiorito tanto queste l'altra cosa di qui credo dobbiamo eseguite deve essere grato perché lì è nacque dal rapporto con Testori e partito poi il rapporto con Branciaroli rapporto combatterle
Il rapporto con gli incamminati rapporto con Riccardo cioè e partita tutto una storia
Che al meeting ha dato tantissimo perché nell'ottantanove c'è stato ci sono stati gli incontri con Giovanni va la sera prima del grande incontro il salone c'è stata la la rappresentazione de Miguel mani famoso Miguel Manyara
I media in maniera di New OSCE che in cui Branciaroli direttamente Emin cui Testori e non lapsus
Ha un senso in cui Testori direttamente non c'entrava ma centrava fino in fondo
Branciaroli e l'angelo custode che era Emanuele lanterne
Anche se io questo lo dico perché a memoria di Manuele queste cose vanno dette anche se in tutte le locandine c'è scritto regia di Franco Branciaroli la regia era di Franco Branciaroli ma la custodia era di Emanuele perché Emanuele
Emanuela veramente custodito tutto quello Carlo
Emanuele ha veramente avere Emanuele ha veramente custodito almeno per per quello può per quel poco che ho potuto vedere tutto quello che gli incamminati che gli incamminati hanno fatto e io
Solo io e lei siamo stati insomma tanto grazie quindi la sera prima c'era stato questo Miguel Manyara sei quadri dalle dalle nove di sera fino alle tre della mattina la città tutta traversata un gesto di cui tra l'altro
Gesto si folle Benedetto si si abbastanza chi è che comunque a cui Testori aveva tenuto tantissimo nero avevate scritto anche tanto su queste eccetera
E veniamo invece alle al a quella alla incontro all'incontro che fece lui Salone dell'ottantanove quello di cui all'inizio abbiamo visto qualche qualche frammento ricordo che esordì con una citazione di punire
Famosa occorre soffrire perché la verità non si cristallizza in dottrina ma nasca dalla carne
C'erano tre parole chiave in questa situazione tre parole chiave care che che che lo definiscono sofferenza
Verità e carne Scott soffrire perché la verità lo si cristallizza in dottrina ma era stato alla Camera tre parole che indicano il suo percorso tra parole che gli stavano particolarmente a cuore
E perché il come dire anche suo percorso di rapporti di amicizia con noi quella quel quel passaggio che avevo visto a rileggere quando l'UDC a CL mi ha preso per a b c e lei ha preso per la tenerezza l'amicizia eccetera era proprio vero cioè e lui era entrato in rapporto cono e non eravamo entrati rapporto con lui per una materialità per una carnalità per una storia condivisa per per
Non per delitti non perde se oggi uno se oggi uno mi chiedesse ma quali erano le idee di Testori su cui vi siete trovati d'accordo non lo so
Non ne ho la minima idea uno struggente uno struggente bisogno di consegnare la sperduta Elsa che è un'altra sua grande parola hanno uno struggente bisogno di consegnare ha un senso a qualcuno che dia un senso questa esperienza della sperdute te questa esperienza della domanda della vita su questo con cui ci siamo incontrati
Nella conferenza stampa della mattina tra l'altro lui aveva rilanciato con grande chiarezza
Dov'era l'appuntamento per il punto di consistenza di questo senso
Aveva detto
Il mio intervento del pomeriggio ribadirà la necessità che l'avvenimento cristiano ok centro del cosmo diventi l'evento centrale della storia dell'uomo l'avvenimento cristiano che appunto l'incarnazione
Che questo torni a essere accolto per ho usato il termine esplicito in che anno siamo
Che questo torneo essere accolto per quello che un evento fatto di carne e di sangue di ossa e non una parabola astratta non un'ipotesi e non soprattutto un simbolo
Sì guardiamo questa frase queste queste queste queste parole dette dall'ottantanove guardiamo quella che la la realtà di oggi credo che sono forse più attuali oggi che l'incarnazione torni a essere accolta per quello che è un evento di carne e di sangue io se pensiamo a quello che tante volte il cristianesimo GE
Non il cristianesimo tante volte è il modo con cui leggiamo interpretiamo viviamo il cristianesimo oggi e credo proprio che questo
Perché questo che questo sia stato il punto il punto fu forse uno dei punti più folgoranti anche per lui
Della sua esperienza della sua testimonianza ricorre in un incontro sempre di quell'anno mi pare Luís a Milano in un coro a Milano per aver letto non perdete era rivolto a un noi che eravamo noi insomma non era in non era solo il meeting era la nostra storia
Non perdete questa umanità che non si scandalizza di niente
Se perdiamo questo perdiamo il senso dell'incarnazione e quest'anno ci faceva veramente liberare un accento di esperienza umana uno stare senza paura di fronte all'umano ma perché senza paura ma quello che diceva ricadute perché senza paura perché mi il ministero non ha avuto paura dell'umano perché l'incarnazione la è la è la testimonianza che il mistero ci si è messo di mezzo
Per come aveva incontrato il cristianesimo per l'esperienza che vivevamo con don Giussani questo non poteva che farci veramente farci liberare
E il meeting spesso era qualcosa che rifletteva questo perché nel meeting c'è questo gusto della vita reale He-Man cristianesimo nemiche non è mai stato
Come si può dire spiegato
Un incontro sul cristianesimo l'incontro su cosa cento e cristianesimo con la vita non c'è mai stato limiti su cosa centri Cristianesimo con il lavoro non so che abiti sempre stata della gente che
Cercava di vivere tutta la sua vita e tutti c'è ancora
Tutti gli aspetti della sua vita guardando questo fatto incontrato e giudica il mondo ecco il c'era questa questa questa carnalità
Questa vita reale questa esperienza quindi uno che parlava quel linguaggio non poteva che non poteva che che farci liberare ecco io uso questo termine
Me ne vado a concludere nell'ottantanove veramente Testori fu veramente un protagonista incontro del del del Salone quello che abbiamo visto prima l'incontro di presentazione del sabato insieme a insieme a Del Noce la vostra sulla via crucis di Bellini
Quattro repliche della della drammaturgia fatta da lui su un testo di don Giussani la vertigine della condizione umana
E direi una delle cose più PLI più più lo so più suggestive
E In exitu In exitu quel famoso testo che potrà Ceroli fece sulle scale della della Stazione Centrale di Milano
Dove sto povero Cristo un ragazzo drogato che sta morendo di overdose nel bagno della centrale che racconta la sua vita questo testo non l'abbiamo fatto al Miti ma l'abbiamo fatta in carcere
Ed è stato in carcere parliamo dell'ottantanove non di oggi dove in carcere facile si va nell'ottantanove andare a fare una cosa di teatro una rappresaglia teatrali in carcere non era la cosa più ovvia del mondo
In exitu come qualcuno lo conoscete un testo estremo sicuramente estremo radicale come tutto era inutile
La sua presenza al meeting è continuata e continuata con la vostra dell'Associazione Testori nel due mila e tre la traduzione della Prima lettera ai Corinzi del del due mila otto con Andrea Soffiantini nel novantotto
Un momento di testimonianza eccetera dico quel dico queste cose perché credo che dicevo dicevo ieri colui e doveroso che invitino dica perché questi sono regali che il missile avute imiti vive e ha sempre vissuto perché qualcuno gli ha fatto dei grandi regali qualcuno gli ha regalato la bellezza delle sue cose la bellezza della sua vita
La bellezza del del della sua esperienza la bellezza di quello che ha costruito e quindi io credo che sia doveroso che che chi si citino queste cose che si citino proprio come come segno di gratitudine
Nel novantotto tra l'altro credo che mi pare se non sbaglio che sia uscito anche il libro che veniva citato prima il libro di Rondoni con con gli editoriali la maestà della vita eccetera
Nel due mila tredici un altro spazio vostra sul sul sul sul sui suoi dipinti sul pugilato il ring della vita insomma la storia era poi la presenza di Testori è continuata
E io sono molto grata che ancora che ha organizzato questo incontro a miti
Comunque gli organizzatori più prossimi di questi contro perché per me è stata l'occasione di riguardare questi quindici anni di amicizia
E questo mi ha rimesso davanti a un fatto a un fatto semplice quanto fondamentale e cioè che nella vita veramente non c'è niente che conti più della carne di cui siamo fatti per lui questo era evidente per cui questo era evidente
C'era una carnalità in tutto anche come anche quella sua voce tortuosi così nebbiosa perché diceva di questo cioè non c'era nessuna non c'era nessuna cosa finta tutto era terribilmente terribilmente carnale terribilmente intessuto dentro la sua esperienza niente
Credo che Testori sia stato un un incontro in cui abbiamo io in particolare ho sperimentato che veramente non c'è niente che conti più dell'esperienza
Anche perché questa è la grande forza sull'esperienza non si può barare sull'esperienza
Non te la puoi raccontare le sulla tua né su quella degli altri e con grande gratitudine io che credo che Testori sia stato un testimone di questo grazie
Grazie tra l'altro di consiglio di di vedere integralmente questo intervento l'ottantanove che è tutto presente in due parti sul suo sito del del meeting
Perché si capisce molto bene anche come questi singoli giudizi intanto Testori in Loggia ma anche critica cioè non ha non ha peli sulla lingua anche nello spiazzare diciamo il popolo che ha che ha di fronte ma soprattutto la cosa più importante io non riuscivo a trovare il taglio giusto disporre storici il perché
C'è passaggio senza soluzione di continuità tra l'aspetto del teatro l'aspetto della fede l'aspetto di chi ha di fronte della cronaca della società
Cioè sentendo l'intervento nel suo complesso si capisce cosa vuol dire un uomo che si muove ecco unico cioè un uomo intero
E non ha paura e c'è non c'è pausa non so come dire tra tutti gli aspetti della vita che incontra
Ecco che qui pupazzi
Senza forma né senso
Mucchi di polvere e stracci
La notte è scesa un'altra volta su Monza sul convento sulla Chiesa
E sul giardino di Giampaolo
E il Lambro continua ad andare e andare
Martino de Leyva
Signore di monnezza gentiluomo di bocca serbo di Filippo ma soprattutto l'altro dei beni e delle proprietà che ma appartenevano di diritto mi senti
Tu
E calpestato ogni principio di libertà in favore della forza del tuo Rete la sua falsa religione chine le tue vittorie dei tuoi trionfi attesi
Che non ha mai avuto nessun pudore di distruggere la mia giovinezza il mio diritto d'esser libera e di volere ciò che la mia natura mi chiedeva attesi
Che mai chiusa nelle quattro stanze di un convento per potermi defraudati in piena coscienza in piena coscienza dimenticare stasera io torno qui e grido
Ma le detto il giorno in cui hai messo incinta di me e mia madre
Maledetto ogni tuo gesto compiuto da diva e maledetta ogni memoria che e che defunto può ancora resta
Compagni
E superiore di quello che fu e resterà in eterno la mia prigione ecco che i cui con tutti i morti del convento del borgo e dei nostri disperati i Paesi se i nostri corpi han diritto a una resurrezione
Che altra può essere se non queste
Il verbo
Si è fatto carne tu lo sai
Dice io ti materiche di sangue che ci guarda in questa notte di sortilegi i Paure
Ma adesso è la carne che si alza da questa porta le per farsi verbo chiamare in giudizio tiene i tuoi disegni la tua stessa natura i fiori
Amore Mimmo
I fiori delle nostre primavere senza pace
Il Poeta li chiami sfogliarli sulla bocca
No
Per parlarti così è ancora presto
Per dar senso le nostre parole ci vuole un altro amore
Non quello che univa la nostra carne ma quello che si gonfia di verità e di bestemmia
Pranzi Schembra Arzaga
Tu che tenere le chiavi del convento e serrare di serrare le porte dell'inferno dov'è finita adesso la tua autorità il tutto minio quando mio padre stipulava Coltorti dopo il contratto infame la tre sculture ribella nel parlatorio
Ribella superiora del convento perché non ti sei alzata che in nome della santità e della giustizia in cui credere in un hai gridato fatte nell'altro vattene Khaled voi stessi figli il convento luogo di probità
E perfezione
Mi chiamo una per una
Ma le posture ci consentono più nessuna voce
Eppure il venticinque marzo mille cinquecentottantanove le avete pence sentite le parole che vergate dal Molteno da Ron Cino dovevano decidere di me
Ed è la mia esistenza perché nessuno di voi ha avuto la forza di rifiutare un simile sopruso e denunciare il perito che stava per essere compiuto essere in gioco in quel momento era la mia vita
Tutta e intera
Vi sentite suore maledette nessuno spirito di carità d'obbedienza e religione poteva e potrà mai essere contro la libertà della vita
è l'incipit poco della Monaca di Monza siamo nel mille novecentosessantasette e è un brano molto caro Angela Dematté e adesso ci racconterà cosa vuol dire incontrare Testori dopo Testori c'è abbiamo visto credo sia diciamo apparso tutto molto a tutti molto chiaro quanto per chi l'ha incontrato la presenza del Testori e rimanga una presenza che agisce tutta la vita e credo che nelle parole di Riccardo Bonacina Emilia Guarnieri si sia chiarito solo se si ha sia stato molto evidente
Ma Testori per molti di noi è stato un incontro con la sua parola con i suoi scritti con i testimoni
E e un incontro oso dire non meno non meno detonante non meno sconvolgente e quindi
Era giusto diciamo dire anche un una testimonianza di cosa vuol dire incontrare Testori nella propria storia la propria strada
All'interno del teatro con Angela Dematté una importante dramma turca e attrici del nostro tempo grazie
Grazie Davide grazie del questo un'ora di far parte di questo incontro a Giuseppe Frangi tutta la situazione Testori
Ha proposto di amicizia e
Questo a detta di la vita in questi giorni io cercavo il testo e l'incipit la monaca di Monza perché appunto fu il testo che Lucilla Morlacchi che è stata una mia grande maestra una grande attrice attrice per cui Giovanni Testori scrisse l'altra monaca di Monza quella de I promessi sposi alla prova
Lucilla Morlacchi nel due mila tre mise in scena la monaca di Monza porgervi Elio De Capitani questo testo e che ho letto è il testo che cercavo perché ha tagliato nel testo integrale
Non lo trovo più non so dove il testo che ho tagliato allora io ho preso la la pubblicazione e mi ricordavo esattamente i tagli cioè dopo messo vent'anni no anche di più
Allora la cosa che mi colpisce e quanto le cose che li facciamo negli anche nostra formazioni incidono sulla nostra vita
E l'altra cosa che ha inciso profondamente la mia vita è questo racconto di questi giovani ragazzi che vanno a chiede che ad azioni Testori a così modo spavaldo a chiedere l'incontro e questo certamente anche assegnato la mia formazione
Quindi quello che voglio dire che non solo ricordavo e l'Italia ma ricordavo anche le intonazioni di lucida cioè i maestri fanno questo incidono qualcosa dentro di noi
La curiosità di questi ragazzi eh proprio la curiosità che per me permise alla Miniati sentirsi degno di manifestarsi
Ed incontrare e intervistare persone con la scusa di un testo teatrale da scrivere
Ed è è diventata la gioia prima del mio lavoro cioè io parto scrivere i testi spessissimo intervistando delle persone andando a cercare anche modo stravagante le persone dentro intervistare ma io vorrei tornare a parlare di Marianna de Leyva la monaca di Monza
Questa Marianne che dice tuo padre mi dovevi voler bene per come sono questa Marianne che cerca l'amore in tutti i modi anche in modi non leciti ma pur vivi
Questa Marianna che sente l'ingiustizia del sentire che la finalità Cristo vieni giù anche tu vieni giù anche tu come noi incarnati grido che torna in forme diverse ma tante volte nell'Arialda nel Fabbri con L'Ambleto nelle sue Dias
Tanti altri testi quis cito solo quelli che al mio informato questo credo continua
Incessante implorante l'ho sempre trovato vero e struggente credo abbia inciso in qualche modo il mio lavoro di outreach ed insegnante di autori
Perché quel grido permetteva e permette a quella parte più nascosta e fondati me e dei miei allievi di emergere quella parte fonda io con i miei le aggiri la chiamo vergogna de cosa che te che hai vergogna mi diceva mia madre
Sì forse si fa male di sonde per vergogna io lo sapevo tradurrà mia madre tuttora mosso tradurre questa parola
E questo stato d'animo se non dicendo che la vergogna che sentivo per lungo tempo è stata la vergogna di chi vive con un linguaggio non appropriato per stare tra i Giusti del mondo il linguaggio di chi non sa parlar bene
Ma non è neanche giusto questo perché la vergogna che sentivo quando ero bambina non nasceva da questa consapevolezza
Era un sentimento più fondo ed oscuro eppure lo stesso tempo e che forse voleva dire a mia madre mi ha mi tu
Anche con tutti i miei difetti
Tu pensi che io sia degna di stare al mondo
Questa parte antica e piccola credo quella parte che Testori ci insegna a far parlare rassicurandola nei personaggi che mette in scena la nostra vergogna nascosta dico spesso ai miei allievi e la parte nostra che raggiunge il pubblico mici li conosciamo tutti li nostro testo diventa universale cosa si cerca in un maestro
Si cerca uno specchio si cerca un padre stretto a qualcuno che ci conceda di esistere io credo di averlo molto fatto molto e Giovanni Testori
In ciò che mi suoi allieve passato di Luigi
Mi ha permesso di scrivere la mia opera
La sua scrittura
La sua generosità permette a memoria intestine dei rifiuti a Chieri Giovanetti medie trovare la nostra parola dimostrativo personale in cosa consiste questa generosità Testori Anna lo dirò forse troppo semplicemente nel cercare in tutti i modi di mettere in gioco quello che sente
Senza sconti rischiando tante volte la ridondanza la ripetizione l'eccesso ma non scende mai sopra quello che sente o sotto quello che sente
E se quello che sente pieno di contraddizioni proprio perché è pieno di contraddizioni di bisogno di bestemmiare lo mette in gioco e per questo gli serve il teatro
Gli serve la parola incarnata che proprio perché si incarna non è costretta a rimanere nello spazio del giusto dello sbagliato nello spazio della pura ragione la parola che si fa carne posso portare le contraddizioni dell'esistere
Il corpo riempie di senso e col ma ciò che non è comprensibile e ciò che non può che rimanere enigma
L'essere umano si chiede come faccio a stare al mondo con le mie contraddizioni coniglietti lenti ecco l'autore teatrale di può rispondere non lo so
Ma posso mettermi in gioco questo è un grande insegnamento di Testori di Shakespeare in tanti altri classici è veramente qualcosa che ci riallaccia la funzione antica del teatro che è una funzione mitica
E sacra
Dove la parola sacro conserva tutta la sua sfera misteriosa
Credo che questa del questo debba e possa fare un artista aiutarci a vedere quindi a sopportare talvolta anche al potere delle contraddizioni del nostro sentire
Proprio perché ha uno spazio per giocare le contraddizioni un luogo dove delle persone si trovano non per trovare le parole giuste ma delle parole di bene
Può accettare di non risolvere di convivere con la vergogna dell'essere denuncia il mondo
Vorrei concluderò con un pezzo dell'Ambleto che un testo del glielo centosettantadue quindi il testo che viene prima
Di tutte le cose che ripetiamo parlato di tutto
Però un terzo che fa sentire la lingua di testo relativo che inventa ascoltando un grande attore come Franco Parenti fa proposte la cosa che ho detto prima non vergognarsi di trovare una propria lingua non
Perché c'è bisogno che la parola ritorni a farsi carne
E il mio papà
Ma dato l'anno
E sadismo impiegato de giunta Archer Black Hawk
In così verso che devo azionare me trovo Menapi gotta fabbricata a metà
Braccio dei qui si e il braccio della no la gamba de sinistra sì e quella detestano
E così la testa in così piccoli in così il vento cento umana rotto tutta impreca
Ma cosa se definisce avercelo il cuore del ciclo tutto intrigo avercelo che se li tenga se morde c'è sangue né marcisce a cosa se vestendo ma mezzo e per giunta sbagliato quello
Ci si stabilisce cioè se in piazza c'è semplice stesso nuda se perde sangue sta perde bava c'è spassa altarini delle via la crapa Ende poi
Francese si era minore si quattro a dirmi una delle tue poesie raccontarmi una delle tue storie
Manca tela ritratte prende
E sei comuni e Battista
Scegli un po'la voce che posa in del deserto in così parli domate amore
Ma che amore
E in dove si trova in tre anni ma
In che posa della terra dell'universo
L'amore mi dice la voce che fosse in del deserto anca d'amore che se ne volta
Risponde Biden dove sei Santo Johannes senza aureola anche quello che si scatena contro il padre contro la madre contro la vidas si
Ha ricevuto sì
Cioè proprio Tecnimare Spoon Dutto
Se proprio teo quei stato invece un filo di paglia che s'è piegato Linda erra
Mesi persi un'altra porta
Nelle implicita aria il cortisone Nicolella creato ad essi sì sì sì
E durante
Va avanti anche se l'altra parata spaccarsi nessun del tutto anche sarai da perdere per i strada LaMMa e a essere più niente o del niente uno
Avanti senza più nessunissima fermata avanti amore anche se sei un solamente d'ispirazione voglia del morire avanti in sino alla fine
Exit emblée
E andiamo avanti quindi non con questo incontro che evidentemente giunge al termine ma abbiamo tante possibilità per continuare questo rapporto con Giovanni Testori Tanzi tutto ricordo altri due incontri in qualche modo lo indicati incontro Testori Gaber e Jannacci ci sarà domani alle diciannove dopodomani incontro invece con altri tre protagonisti della storia di Giovanni Testori che sono Andrée Ruth Shammah non Soffiantini Andrea Soffiantini e Valter Malosti che sarà martedì ventidue alle diciassette cupe adesso ma soprattutto il vitto a ad andare a teatro al Teatro Galli
Domani alle ventuno e trenta ci sarà lo spettacolo Maddalena ma da linee che McCutcheon un testo molto particolare di Giovanni Testori tra arte e poesia
Grazie proprio a la regia e l'interpretazione dello stesso Walter Malosti quindi vi invito assolutamente non perdere quest'occasione per sentire la staminale a parole Testori di cui avete avuto una graditissima credo toccante assaggio grazie a tutti intervenuti e grazie a tutti voi