Derrick

Per inciso le camminate impossibili racconterò in due puntate i miei vagabondaggi ciclistici dello scorso fine settimana per fare come ogni tanto capita qui un punto della fattibilità del muoversi in bici o a piedi fuori dalle principali arterie stradali automobilistiche
Avendo un impegno affannoso sono partito con bici al seguito in treno da Roma con destinazione Falconara Marittima del bellissimo percorso ferroviario di questa tratta parleremo nella prossima puntata
A Falconara anziché proseguire per la linea adriatica verso nord sono salito in sella alla bici per percorrere lungo la costa ai poco più di quaranta chilometri fino a Fano
Un violento vento contrario mi farà faticare malgrado la distanza non lunga ma anche uscire da Falconara sulla costa non è comodo la grande raffineria Api che occupa una fa stare a fronte mare non è valicabile se non dalla ferrovia che in Italia la parte più a monte
Ma nemmeno subito a nord c'è un lungomare era stata più a ridosso della costa tra la ferrovia e gli edifici di un dimesso quartiere residenziale balneare chiamato Rocca mare
Terminata su un prato costiero postindustriale il cui accesso e chiuso da una catena affianco un cartello con scritto Area ex Montedison
Potrebbe essere una zona in attesa di bonifica
Siccome non voglio tornare indietro per poi fare un tratto di statale Adriatica violo la catena e percorre una specie di granito sassoso a fianco della ferrovia incoraggiato da altre tracce di bici e dare indicazioni del navigatore per escursionisti
Tra parentesi quando cammino vado in bici sono frequentissimi casi in cui attraversare aree private mi sembra la cosa più razionale
Giunto a Marina di Montemarciano la situazione migliorerà
Grazie la presenza di strade lungo il mare fino Sinigaglia dove inizia una vera e propria pista ciclabile urbana divisa dalla spiaggia solo dagli stabilimenti balneari e che finisce prima del fiume Cesano superabile quello solo sul ponte della Statale
A nord del fiume ben presto si arriva a Marotta che tutta ciclabile grazie a uno spazio riservato sulla sede stradale del lungomare
Mentre torrette di Fano subito più a nord ha un fronte di difficili seconde case costruite a ridosso della spiaggia negli anni degli scempi edilizi sì
E quindi in bici o a piedi o si passa in spiaggia costeggiando accessi ostentatamente sbarrati per l'inverno oppure lungo un'unica strada tra edifici e ferrovia
Tra dune artificiali di sabbia per proteggere dalle mareggiate e altri tratti forse di pertinenza di condomini fronte mare di torrette l'unica persona che ho trovato camminare sulla sabbia scura di umidità mentre cercavo zone in cui le mie ruote con affondasse ero
è stata una ragazza che con aria ispirata raccoglieva e osservava conchiglie
Poco a nord di torrette di fanno le cose peggiorano ulteriormente perché arrivati a un ultimo edificio sul mare moderno stavolta non c'è altra scelta che sotto passare la ferrovia con un angusto pertugio pedonale e proseguire per circa tre chilometri sulla statale sedici costeggiando tra le altre cose un campeggio che forse non permette ciclamini fino a varcare il ponte sul Metauro con le sue due torri vittorie e finalmente tornare a pedalare vicino al mare ormai in prossimità del centro di Fano
Insomma tra ancora e fanno la viabilità per le bici non è all'altezza di altri percorsi adriatici più a sud nelle Marche o in Abruzzo invito riascoltare il reportage qui su Derrick dalla ciclabile dei trabocchi
Le cose migliorano da fanno verso Pesaro a nord dove la ciclabile c'è senza interruzioni da un decennio anche se nell'altro Farnese addossata alla Statale
E conduce nel capoluogo che con il sindaco Ricci ha fatto della rete di ciclabili un vanto della città battezzando la bici Poli Tana per le sue varie linee colorate e numerate come in una metropolitana
Testi li vide Eriksson sul blog Derrick Energia un saluto da Michele Governatori