Osservatorio Giustizia - Il generale Mario Mori indagato per le stragi del 1993

Buon pomeriggio a tutti da Lorena D'Urso benvenuti all'ascolto di osservatorio giustizia dopo una violenta persecuzione giudiziaria portata avanti con la complicità di certa informazione durata ben ventidue anni che mi ha visto imputato
In ben tre processi nei quali sono stato sempre assolto credevo di poter trascorrerà in tranquillità quel poco che resta della mia vita così il ventuno maggio scorso Mario Mori ex vice comandante del rosso
Capo dei servizi segreti civili in una nota nella quale ha informato di avere ricevuto dalla Procura della Repubblica di Firenze
Un avviso di garanzia con invito a comparire per essere interrogato in qualità di indagato per i reati di strage
Associazione mafiosa in associazione con la finalità di terrorismo internazionale ed eversione dell'ordine democratico per gli attentati in di Firenze Milano Roma del mille novecentonovantatré ma devo constatare che evidentemente ha proseguito morì certi inquirenti continuano a proporre altri teoremi non paghi di cinque pronunce assolutorie
E nemmeno della recente sentenza della Suprema Corte che nell'aprile scorso a sconfessato radicalmente le loro tesi definendo le interpretazioni storiografiche
Per questo motivo quei giudici della Cassazione sono stati duramente criticati dalla consesso
Dei lottatori antimafia nella totale indifferenza del Consiglio Superiore della Magistratura che dinanzi a questi violenti e volgari attacchi tasse a fronte di questo disegno che ha come unico obiettivo quello di farmi morire sotto processo
La sentenza di appello nell'assolvere mi ha riconosciuto che la mia condotta ebbe come finalità precipua ed anzi esclusiva
Quella di scongiurare il rischio di nuove stragi e che avevo effettivamente come obiettivo quello di porre un argine all'escalation in atto della violenza mafiosa che rendeva più che concreto e attuale il pericolo
Di nuove stragi e attentati con il conseguente corredo di danni in termini di istruzioni sovvertimento dell'ordine e della sicurezza pubblica
E e soprattutto vite umane
Per i giudici di Palermo ha argomentato morì fu rimosso esclusivamente da Fini solidaristici e di tutela di un interesse generale
è fondamentale dello Stato oggi vengo indagato per non aver impedito le stragi quindi con una virata di trecentosessanta gradi rispetto alla precedente teorema
Sono profondamente disgustato affermato umori da tali accuse che offendono prima ancora della mia persona e i magistrati seri con cui ho proficuamente lavorato nel corso della mia carriera nel contrasto alla terrorismo e alla mafia su tutti Giovanni Falcone
E Paolo o Borsellino forse non mi si perdonerà di non aver fatto la loro tragica fine
Avendo constatato che il circo mediatico si è già messo in moto precedendo con qualche giorno d'anticipo tale comunicazione giudiziaria ed essendo fin troppo banale presagire che l'aggressione
Mediatica e giudiziaria proseguirà con ancora maggiore virulenza mi sembra doveroso che sia io e non altri a informare le istituzioni e l'opinione pubblica dopodiché affronterò e supererò anche questa ennesima angheria
C'è da dire che al fianco di in morissi è schierato villa partito radicale con una dichiarazione di Maurizio turco e Irene Testa segretario e tesoriere del partito radicale
In cui si leggeva nelle fare gli auguri di buon compleanno alla generale Mario Mori
E ci teniamo a rendere pubblica la nostra vicinanza e solidarietà a un leale servitore dello Stato si continua a cercare di criminalizzare chi lo per sue presunte mancanze pur essendo stato assolto nel processo trattativa Stato-mafia anziché indagare su chi ha affossato l'inchiesta mafia appalti
Evidente come ha peraltro sottolineato il generale Mori che incriminarla alla sua età vuol dire contare che muoia prima che si conclude il processo e quindi lasciare una macchia indie indelebile sulla sua vita una ragione in più
Per augurare lunga d Italia generale Mario Mori così Maurizio Turco e Irene Testa segretario e tesoriere del partito radicale e al fianco di Mori
Si è schierato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano Nino mantovano che proprio lunedì
Lunedì scorso aveva ha ricevuto il generale a Palazzo Chigi conosco morì da oltre venticinque anni queste le parole di Mantovano
E ne ho sempre apprezzato la lucidità di analisi e la capacità operativa gli ho espresso sconcerto decenni di giudizi hanno già dimostrato l'assoluta infondatezza di certe accuse gli eccezionali risultati ha conseguito esigerebbe rosso lo gratti Due gratitudine da parte di tutte le istituzioni magistratura inclusa
Così appunto il sottosegretario alla presidenza del consiglio al freddo mantovano noi stasera vogliamo riproporvi la puntata di osservatorio giustizia del sette maggio due mila a ventitré con illegale del generale morì l'avvocato Basilio Milio che lo ricordiamo apprendo l'arringa nel primo grado del processo trattativa stato mafia
Diceva questo non è un processo ma rappresenta il tentativo di ricostruire la storia non secondo verità
Ma secondo una benna definita impostazione politico ideologica e come diceva uno scrittore l'ideologia e il più duro carceriere del pensiero
Dicevamo in quella intervista con illegale del generale morì l'avvocato Basiglio miglio del sette maggio due mila ventitré
Facevamo il punto sulla sentenza
Della cassazione dell'aprile due mila ventitré proprio sul processo trattativa Stato-mafia e sull'intera discenda che ha riguardato
Negli ultimi ventidue anni il generale memorie dunque appunto sentiamo questa questa puntata dell'anno scorso con l'avvocato Basilio Miglio come sapete è definitiva lì l'assoluzione per non aver commesso il fatto
Nei confronti dello stesso generale dei carabinieri Mario Mori per il generale Antonio Subranni
Ed è l'ufficiale dell'Arma Giuseppe De Donno tutti ex rosso dei carabinieri questa infatti la sentenza della cassazione del ventisette aprile scorso nel processo sulla presunta trattativa
Stato-mafia c'è da dire che i supremi giudici della sesta sezione penale della Corte di Cassazione hanno annullato senza rinvio la sentenza d'appello e risulta anche definitiva l'assoluzione per l'ex senatore Marcello Dell'Utri per la corte d'appello lo ricordiamo il fatto
Esistente ma non costituisce reato per la cassazione invece come dicevamo il fatto non è proprio stato commesso e quindi la formula
Assolutoria è stata più ampia e la pronuncia di appello deve essere annullata senza rinvio
Con la sentenza del ventisette aprile la Cassazione ha messo la parola dunque ha messo dunque la parola fine
Almeno sul piano processuali a una delle più potremo dire intricate vicende giudiziarie di questi anni
La trattativa Stato o mafia e lo ha fatto come dicevamo assolvendo definitivamente e gli alti ufficiali del ROS dei i carabinieri
Secondo le accuse che chiedevano la condanna per il reato di di violenza e minaccia a un corpo politico dello Stato gli ufficiali sarebbero stati interpreti delle richieste di Cosa nostra di un alleggerimento delle condizioni di detenzione per i mafiosi condannati in cambio della cessazione degli attentati
I giudici hanno riqualificato questo importante ne ne parleremo fra poco hanno riqualificato la contestazione di violenza e minaccia a corpo politico dello Stato nella forma del solo tentativo con la riqualificazione il reato è andato ho prescritto
Allora avvocato Miglio innanzitutto grazie per aver accettato il nostro invito per essere ancora una volta ai nostri microfoni
Dunque parliamo sicuramente di questa importante e coraggiosa sentenza della Corte di Cassazione ma io le chiederei innanzitutto
Una un minimo di di ricordo di che cosa sono stati questi i dieci anni di di processo di di udienze lo ricordiamo il processo è iniziato
Nel appunto esattamente dieci anni fa
Nel maggio due mila tredici davanti alla Corte d'assise di Palermo e il primo grado ricordiamo anche si è concluso con pesanti condanne agli imputati allora quali sono insomma le sue sensazioni e se ci può anche fare un come dire una sorta di scheda tecnica di questo di questo di questa vicenda giudiziaria insomma no
Buonasera intanto a lei buonasera agli ascoltatori
Chi come lei ha ben detto il processo durato dieci anni nei fatti
Più un altro anno che è stato quello durante il quale si è svolta l'udienza preliminare che poi antistupro rinvio a giudizio di tutti gli imputati
Per cui nel maggio due mila tredici iniziava il processo di primo grado dinanzi alla Corte d'Assise di Palermo che durava cinque anni sono state celebrate qualcosa come duecentotrenta udienze
E alla fine vi è stata la condanna a dodici anni per morì Subranni a otto anni per il colonnello De Donno
Una condanna di tutti gli altri imputati mercato sottotono l'onorevole Mancino
Per Ciancimino
Voi vi è stato il giudizio di appello
A partire dal due mila diciannove durato fino al due mila ventuno anche lì sono state celebrate un bel po'di udienze del sessanta sessantacinque quindi tra primo e secondo grado arriviamo a un totale di quasi trecento udienze
E conclusosi l'appello con l'assoluzione degli ufficiali dei carabinieri perché il fatto non costituisce reato
Avverso questa sentenza quanto proposto ricorso accosta il carpaccio né da parte sia della procura
Generale di Palermo ma anche da parte mia per il generale Mori da parte dell'avvocato Romito il mio collega che ha di fare solo De Donno sì per cui si è arrivati al al giudizio di cassazione che come lei ha ricordato
La settimana scorsa esattamente la settimana scorsa sancito che gli imputati gli ufficiali dei carabinieri non avevano commesso il fatto ossia non avevano minacciato il il governo che poi era qualcosa accusarsi oggetto del processo s'
Insomma è stato un percorso lei lo ha detto in una dichiarazione un percorso lungo e difficile che però ha portato alla verità anche se c'è da dire che insomma sin dall'inizio dalla formulazione appunto del capo di imputazione emergevano come dire contraddizioni e forzature
Che i per esempio il fatto che
La vittima interrato
Forse anche in qualche modo individuata come l'autore dello stesso reato proprio faccio un esempio
Il nel caso di miele della minaccia che sarebbe stata commessa da Dell'Utri nei confronti del presidente del consiglio Berlusconi
Il Presidente del Consiglio Berlusconi veniva individuato più quale concorrente nel reato che vittima del reato ma anche altre altre storture analoghi come per esempio quelle che riguardavano il ministro Vannino
Che da un lato sarebbe è stato parte delle governo minacciato in quanto all'epoca proprio era ministro ma dall'altro lato sarebbe stato il Dante causa sì della minaccia cioè colui il quale avrebbe incaricato i carabinieri di avviare credo che dei contatti con Vito Ciancimino per avere salva la vita contatti dai delle dei quali sarebbe cosca pulita la la minaccia al governo
Più altre altre diciamo circostanze che non erano ben chiare tant'è che in un passaggio dalla della sua requisitoria il procuratore il procuratore generale della Cassazione hanno ammesso che il capo di imputazione non era felicissimo per usare per loro
Parole non era formulato in modo felicissimo numeretto veniamo alla alla sentenza della
Della corte di cassazione della sesta penale della corte di cassazione che come dicevamo ha modificato il giudizio assolutorio nei confronti del dei io
Posso e ha ha derubricato anche i reati di cui erano imputati Bagarella e Cina e sicuramente lo ha detto lo stesso generale morì che abbiamo sentito a caldo
Proprio il giorno della sentenza il ventisette aprile ci ha detto che secondo lui questa decisione della Corte di Cassazione è una sentenza ancoraggio osano allora ecco entriamo un po'nel nel nel dettaglio insomma di questa di questa decisione
Gruppo
Ha mostrato con questa decisione di aver condiviso nella sostanza poi ha raccolto le argomentazioni abbiamo sviluppato io e il collega Romito nei ricorsi che abbiamo presentato cioè noi lamentavamo sostanzialmente il fatto che la corte d'appello aveva assolto gli ufficiali dei carabinieri
Per mancanza di dolo sostanzialmente per perché non avevano la volontà di minacciare il governo pur ritenendo che comunque avessero ottenuto questo comportamento ci avessero comunque è minacciato il governo nella persona del quindi dell'allora ministro Conso
Però ho non vi era non viene perché perché non è mai avvenuto
La prova di ciò ecco che su questo si è incentrato il il mio ricorso e quindi abbiamo chiesto alla corte di cassazione di
Dichiarare
E il generale Mori De Donno
Non
Venissero assolti per non aver commesso il fatto cioè non avere nel proprio
Minacciato il governo si tratta di una linea formula ovviamente di un più favorevole insomma la formulazione di togliere un uomo d'onore
Così dello stanziamento di Berlusconi e la fondo più favorevole rispetto a quella adottata dalla Corte d'appello quindi con la sua decisione la suprema corte
Ha inteso dire che ha detto ok
Moritz De Donno
Per l'effetto dell'accoglimento dei nostri ricorsi mi ha beneficiato anche generale Subranni che non aveva fatto ricorso non hanno usato minaccia nei confronti del del Governo da dichiarato prescritti
I i mafiosi cioè Bagarella anzi ritenendo che abbiano tentato di minacciare il il governo e quindi del reato ed già già prescritto
Ora chiaramente si tratterà di aspettare le le motivazioni per capire come la alla Suprema Corte va ricostruita
La vicenda ma c'è da ritenere che
Dire i giudici diranno
Il tentativo di minaccia
Era quello implicito nella campagna tragica che venne portata avanti in quegli anni proprio allo scopo di ottenere dei cedimenti del governo Penta attivo di minaccia che però non è andato a buon fine men che meno attraverso l'operato il comportamento dei carabinieri
Sì senta nella sentenza d'appello la sentenza della Corte d'Assise d'appello di di Palermo c'era anche un riferimento alle cause della strage Borsellino
E si puntava il dito verso il dossier
Mafia appalti e in realtà ancora
Dominus riuscì la le motivazioni non non abbiamo non abbiamo contezza di spero è già sintomatico
Il fatto che la Corte Duffy che l'appello sia chi si è occupata di di questo è abbia raggiunto sostanzialmente alle stesse conclusioni
Che hanno raggiunto tutti gli altri giudici che negli anni direi nei decenni si sono occupati
Della della strage di via D'Amelio ritenendo che una delle cause della strage spessa
Forse da rinvenire proprio nell'interessamento del del dottor Borsellino per questa indagine su su mafia e appalti dei dei carabinieri del ROS
Va anche detto va anche ricordato che
A fronte di queste pronunce che come detto sono abbastanza e sono tutte univoche l'unica nota stonata se così vogliamo definirla è la sentenza di primo grado laddove ritiene che
La morte del dottor Borsellino sia stata causata
O comunque accelerata dalla trattativa ai non dal suo interesse per quelle indagine dei credo si nasce appalti sì sì sì queste in primo grado
Quelle in primo grado mentre poi la Corte dal fischio d'appello è pervenuta alle stesse conclusioni di tutti gli altri giudici che a Palermo a Caltanissetta si sono occupati della
Nella vicenda questo processo sulla presunta trattativa a Stato-mafia proprio per come si è messo lei lo ricorderà c'erano state c'era stato un saggio del professor al Giovanni Fiandaca uno dei massimi esperti diritto penale in Italia che l'aveva ha definito diciamo così risibile no come come impianto accusatorio questo processo diciamo pure che ha fatto male appunto oltre che agli imputati alla giustizia alla credibilità delle delle istituzioni giudiziarie perché ha portato fino alle estreme conseguenze anche il fenomeno
Della mediatizzazione del processo
Questo processo è stato un processo essenzialmente mediatico
Supportato direi da da invidio meglio da taluni
Media e devo dire che sotto questo
Profilo noi abbiamo perso ovviamente
Non abbiamo gli strumenti per opporci a questa martellante campagna fatta di articoli ma soprattutto di trasmissioni televisive
A senso unico praticamente trasmissioni televisive che peraltro non sono andavano in onda in costanza di processo ma anche durante le e le battute finali dei diversi gradi di giudizio
Non c'è bisogno di di spiegare che in un processo dove il giudice ci sono anche giudici popolari più gente comune
Che intanto non non esperta di diritto in secondo luogo facilmente suggestionabile questo ha un un suo paese
Al di là al di là del fatto che poi
è in grado di appello siano più tutte le le assoluzioni ma nell'immaginario collettivo la trattativa esistita la trattativa accertata i carabinieri l'hanno fatta e questo purtroppo non
Nel menu non non non potrà essere mai
Diciamo è radicato dal dalla mente delle persone non non addetti ai lavori perché
Perché queste persone guardano mezz'ora di trasmissione televisiva ma non leggono otto mila pagine di sentenza il tema della trattativa a Lima intatto
Fiumi di atti giudiziari libri polemiche maratone tv poi ricordiamo anche avvocato Miglio i sospetti per il che coinvolsero indirettamente anche il Presidente della Repubblica Napolitano perché fu prima interviste intercettato con l'ex ministro Mancino poi a sua volta ha ha indagato e assolto fin dal primo grado se non ricordo male Napolitano fu sentito dalla corte d'assise e di Palermo in trasferta alla Quirinale e quindi appunto portò la procura
Di Palermo alla alla corte costituzionale per la distruzione dei nastri e collegò
L'improvvisa morte del suo consigliere giuridico Loris
D'Ambrosio a sua volta è intercettato con Mancino una campagna
Che definì i violenta e irresponsabile di insinuazioni e Dean escogita azioni ingiuriose insomma in questi anni sono stati pesanti rispetto a questa vicenda per tutto questo
Questo vissuto no per tutto quello che che è entrato nel nell'ambito della vicenda trattativa Stato-mafia
Sicuramente lei ha ricordato il il dottor Loris D'Ambrosio che è morto di infarto
Proprio nel nel nel periodo in cui c'era questo
Questo lo scontro se così possiamo definirlo prova Presidente della Repubblica e la procura sono ed erano venute fuori queste intercettazioni di cui lei ha parlato possiamo ricordare anche
Il dottor Francesco Di Maggio che importo singolo tanti anni prima il dato a fine novantasette ma che è stato
Abitato nella sentenza di primo grado come hanno un'anima nera sommano per cui la anche la figura del del dottor Francesco Di Maggio stonato che scava alla al da appena direttore del DAP si era digerire dovrebbe degli anni Novanta insomma negli anni nel novantadue novantatré Finzi novantatré novantaquattro la dottoressa aprirne Liliana Ferraro
Viene trattata malissimo nella sentenza di primo grado
Ma al di là di questi esempi se ne potrebbero fare parecchi possiamo dire serenamente che sono stati degli anni drammatici drammatici perché un processo è già un dramma per chi lo subisce
è un dramma ancor maggiore
C'è chi viene come nel caso del generale Mori da due processi conclusisi con una assoluzione
E quindici subisce il terzo processo che dura come abbiamo ricordato prima dieci anni è un dramma se si considera una sentenza di condanna dodici anni sentenze di condanna rivelatasi totalmente errato ce lo dice oggi la Cassazione
Ecco
è questo dramma che si è vissuto casa che ha vissuto che hanno vissuto gli imputati
Di riflesso diciamo così minor misura sicuramente abbiamo vissuto
Noi non gli avvocati
Dovendosi scontrare
Con i pregiudizi piuttosto che con e con i fatti di prove e di fatti come oggi ci dice la cassazione ma lo sapevamo già noi ce n'erano ben pochi anzi niente c'erano molti pregiudizi pero
Quindi un dramma che sicuramente non potrà essere mai risarcito
Le critiche
Suprema corte ma non lo devo dire certo io sono
Oltre che infondate ingiuste così come le critiche che sono state fatte due anni fa ai giudici d'appello
Ma
Secondo me queste critiche sì sì sì si fondano
Nessuna necessità la necessità per talune persone di difendere
Tutto quanto hanno costruito in termini di di visibilità di vantaggi li di pubblicità di carriera di fortuna fortuna mediatica fortuna audiovisive odierno tutto quasi tutto quanto hanno costruito un in in dieci anni di persecuzione giudiziaria i danni del del generale Mori al degli altri due ufficiali del ROS
Siccome intendo con il termine carriere
Tutti i vantaggi che che hanno o che hanno lucrato
Tanto Jackie non non mi riferisco in particolare ai magistrati ma
A quel circo mediatico per esempio che
Che ha venduto giornali che ha venduto libri che hanno realizzato dei film che ha realizzato delle trasmissioni spazzatura province televisive spazzatura
è che però o ma
Ha guadagnato al guadagnato in termini di visibilità in termini di notorietà di i queste trasmissioni faceva in termini economici
Ecco così legale del generale Mario Mori l'avvocato Basiglio Miglio il sette maggio due mila ventitré via abbiamo riproposto che abbiamo voluto riproporre questa intervista perché un anno fa appunto la cassazione lo avete sentito era scritto la parola fine alla trattativa Stato-mafia assolvendo umori per non
Per commesso il fatto
Dall'accusa di minaccia a corpo politico dello Stato
Il generale Mario Mori ex comandante del rosso e ora indagato dalla Procura di Firenze nell'ambito dell'inchiesta sui mandanti degli attentati di Cosa Nostra
A Firenze Roma e Milano perché non avrebbe impedito le stragi mafiose del mille novecentonovantatré
A darne notizia è stato nei giorni scorsi lo stesso morì in una nota
In cui ha affermato nel giorno del mio ottantacinquesimo compleanno o ricevuto l'invito per essere interrogato in qualità di indagato per i reati di strage associazione mafiosa e associazione con la finalità di terrorismo internazionale
Ed eversione è una persecuzione giudiziaria durata ventidue anni queste le parole di Mori che mi ha visto imputato in ben tre processi nei quali sono stato sempre assolto
E si conclude così anche per questa settimana la puntata la puntata speciale di osservatorio giustizia grazie a tutti per l'attenzione da Lorena Durso una buona ascolto con i successivi programmi di radio radicale