Sono intervenuti: Bruno Ruggiero.
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Giustizia.
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E siamo all'appuntamento con la cronaca giudiziaria e con Bruno Ruggero con cui oggi vogliamo parlare
Di un argomento che ritorna un poco sui Problemi a dir poco problema creati balletti infiltrazioni piduisti che eversive
Anche per certi versi di anestesisti che la vicenda della banda pazienza e in qualche modo emblematica di anche un certo mondo che riuscì del PIL terzi in settori delicatissimi del dei servizi di sicurezza e degli apparati di sicurezza dello spettro gliele abbiamo parlato ancora siamo tornati dopo la smentita di Palazzo Chigi in merito all'incontro Frassica il Presidente del Consiglio siamo tornati sulla vicenda Musumeci oggi però lasciamo le alte greche dell'esercito
E ci occupiamo invece del ministero dell'Interno
E di come anche in questo apparato in questo apparato di sicurezza
Vi siano stati momenti che ripercorrendo la cronaca giudiziaria portano all'attenzione il problema di quelli di cui parlavamo prima
Non tanto vogliamo parlare delle prefetto Federico Umberto D'Amato ex dirigente dell'Ufficio affari riservati prima che lo sciogliesse l'ho viste le compromissioni in cui questo ufficio di sicurezza si era venuto a trovare
E che oggi rilascia una serie di interviste ed è un tranquillo pensionato sostanzialmente che viene intervistato da tutti i settimanali su tutti i retroscena della vita della Repubblica da questo punto di vista maluccio grosse rivelazioni non ne ha fatte finora ne crediamo che ne farà vogliamo parlare invece di due aspetti importanti di queste connessioni sempre dal punto di vista della cronaca giudiziaria
Uno la vicenda del vicequestore Cioppa
La Couto investigatore che non ha trovato il covo in via Gradoli anzi sembra che abbia fatto quasi apposta non trovarlo sembra sembrerebbe dal dalle incredibili così che sono state dette su questa vicenda
è stato sentito dalla Commissione Moro dalla commissione P due perché anche il vicequestore ciò tra tesserato alla loggia di Licio Gelli ma ora Bruno gelosi spiega come anche la magistratura può ancora in cantiere su questa vicenda di via Gradoli
La magistratura può indagare a buon titolo perché a un certo punto per disinnescare
Quella che era
Autenticamente una bomba tempo all'implicherà collocata all'interno del dibattimento pubblico sul caso Moro
La corte d'assise di Roma la prima Corte d'Assise di Roma dispose uno stralcio che riguardava tutti quegli avvenimenti
Nei quali per diverse ragioni erano comparsi
Funzionari di polizia ufficiali dei carabinieri appartenenti insomma ai vari corpi armati dello Stato che nel vivo del caso Moro dovevano svolgere
Indagini investigazioni fare opera di di prevenzione organizzare i i blocchi stradali eccetera e che per qualche ragione da la più benevola cioè banalmente qualche disservizio fino a la più sospetta cioè a sospetti di omissioni odia perché collusioni
Con i terroristi non fecero fino in fondo
Il loro dovere
Su questo capitolo e suo alcuni episodi minori che chiamavano in ballo imputati per fatti di terrorismo che comparivano in altri processi
Che si svolgevano in quei giorni proprio parallelamente al processo Moro e che avevano rilasciato dichiarazioni avevano risposto a domande dei giudici
In una maniera che lasciava intendere possibili collegamenti con perlomeno alcuni degli imputati un nel processo Moro
Tutta questa materia venne riversate in un unico calderone e nella nomenclatura ormai chilometrica della East storia Moro questa nuova tranche ha preso il numero progressivo di e istruttoria Moro quattro
Quindi anche le eventuali responsabilità del vicequestore Elio Cioppa e di tutti quei suoi parigrado funzionari dello Stato
Per un certo periodo erano stati chiamati addirittura a testimoniare e a sottoporsi a confronti incrociati davanti ai giudici della prima Corte d'Assise
E in alcuni momenti si era sfiorato il dramma nel senso che alcune di queste persone avevano rischiato molto seriamente un'incriminazione per reticenza e falsa testimonianza
Anche quindi queste eventuali responsabilità del vicequestore Cioppa dovrebbero essere valutate all'interno di questa inchiesta un'inchiesta che
Diciamo non parte con degli imputati precostituiti e già identificati
è un'inchiesta quindi se che si muove su un terreno abbastanza paludoso e magmatico perché accertare poi queste responsabilità non è la cosa più facile la storia anche recente italiana ce lo insegna
Però
Sarebbe bene tener presente che questa inchiesta Moro quattro di cui si parla in questi ultimi tempi a proposito delle confessioni di Valerio Morucci e Adriana Faranda o per lo meno della loro dice mi Bilica collaborare con la giustizia se ne parla quindi sostanzialmente avendo come punto di riferimento le responsabilità esclusivamente le responsabilità dei brigatisti dell'organizzazione
Terroristica Brigate Rosse sarebbe bene ricordare che questi inchiesta è nata col preciso scopo di togliere dal vivo del processo Moro dal dibattimento pubblico che si svolgeva nella nell'aula bunker del Foro Italico elementi
Che potevano risultare devianti rispetto al corso già preordinato che il processo doveva avere fu una misura quindi tattica prudente e abbastanza abile dei giudici della prima Corte d'Assise di Roma gli stessi che poi hanno portato fino in fondo il processo sette aprile
Non può risolversi però in un mero tatticismo perché accanto a argomenti sui quali hanno da dire hanno da raccontare Valerio Morucci e Adriana Faranda dando la stura peraltro forse a altre collaborazioni altri attestati di disponibilità a collaborare con lo Stato ti altri brigatisti
Ma non bisogna dimenticare questo che il nucleo originario di questa istruttoria è quello che forse adeguatamente approfondito potrebbe anche portare lontano beni queste la prima parte
Della cronaca giudiziaria di oggi
Ma dai le vicende del caso Moro e in particolare alla ruolo delle vice questore Elio Cioppa
Possiamo passare sempre parlando di apparati del ministero dell'interno è sempre parlando di compromissioni con ambienti piduisti Ciro vicini al P due li Minari al la P due
Possiamo senz'altro pass aerea vedere come nella cronaca giudiziaria ciò fa non sia il solo funzionario di alto grado della della questura di Roma ad aver un qualche ruolo non solo da inquisitore nelle indagini giudiziarie su questi ambienti e vediamo se idrogeno ci può ricordare qualche altro caso che mi pare però
Sì sì esterno all'interno per esempio il primo ristretto della Polizia Roma sì la storia del primo distretto è abbastanza emblematica e ci riporta al gli ambienti della Questura di Roma perché tornando soltanto per un attimo su ciò ma non bisogna dimenticare che se dall'inizio del mille novecentosettantotto entrò in forza al SISDE e quindi le sue responsabilità nella vicenda Moro in altri episodi oscuri hanno attinenza con le deviazioni dei servizi segreti lo stesso Cioppa fece parte nella stagione più calda dei sequestri di persona Roma
Della sezione anti sequestri costituita all'interno dalla squadra mobile fra il mille novecentosettantaquattro e il mille novecentosettantasei i condusse tutte le indagini che riguardavano lei all'attività dell'anonima sequestri dei marsigliesi e arrivo ad arrestare con un'altra un'altra pattuglia di funzionari scelti il capo carismatico della anonima sequestri dei marsigliesi quella Albert Bergamelli che l'anno scorso voi fu assassinato all'interno del carcere speciale di Ascoli Piceno in precedenza ancora Cioppa aveva ricoperto incarichi di normale amministrazione chiamiamola così all'interno del Terzo Distretto di polizia del commissariato di Sant'Ippolito quello della zona intorno alla stazione Termini e piazza Indipendenza a Roma fra l'altro in un periodo molto caldo per attività squadristi che della sezione provinciale della Fronte della Gioventù di via Sommacampagna in molte circostanze anche sui quotidiani che si stampano a Roma erano state sottolineate le responsabilità quanto meno omissive di funzionari e singoli agenti di Paul sia di di questi di questo distretto e di questo commissariato nel tollerare le violenze squadristi che davanti alle scuole del centro storico di Roma
Bene c'è un altro personaggio che ha ripercorso una carriera fino a un certo punto analoga a quella a quella diciotto e il l'ex questore di latina Francesco con po'arrivato a latina però soltanto in tempi relativamente recenti dopo che il suo nome
Venne fuori nel corso delle indagini sulla attività di Francesco Pazienza su o quella che normalmente viene chiamata ormai comunemente la banda pazienza ma che
Non va poi completamente distinta dalle attività spregiudicate i gangster in stile di un altro
Ex finanziere d'assalto Flavio Carboni che troviamo poi nelle vicende connesse alla scomparsa e poi alla morte del banchiere Roberto Calvi già presidente del Banco Ambrosiano il l'ex questore di latina Francesco pompo adesso per via di un ennesimo coinvolgimento nelle storie che riguardano le deviazioni del servizio segreto militare
Sospeso anche da quest'incarico è stato allungo vicequestore dirigente del primo distretto di Roma il il primo distretto ha giurisdizione sul centro storico e su tutta l'area che comprende anche
Montecitorio che comprende quindi alcune delle piazze dove più frequentemente cominciano o finiscono grandi manifestazioni dove ci sono ministeri uffici pubblici ambasciate quindi una zona veramente nevralgiche in precedenza ancora pompo che diciamo viene per la prima volta si segnala alle cronache
Quelle più apertamente delinquenziali quando per il periodo in cui è stato responsabile del primo distretto in precedenza era stato dirigente del commissariato di piazza Cavour e anche in quelle in quel periodo
Si era segnalato per alcuni episodi non precisamente limpidi episodi che anche lì come per il caso di ciò va hanno a che vedere con l'atteggiamento e il comportamento di funzionari di polizia nei confronti dei neofascisti in un periodo in cui a Roma il problema si poneva in termini molto seri e ci fu in particolare una clamorosa sparatoria fra neo fascisti e polizia nel rione popolare di Borgo Pio a Roma a due passi da piazza San Pietro una sparatoria chi era nata da uno scontro fra questi neo fascisti con avversari politici e
All'inizio la polizia si comportò molto duramente nei confronti di questo gruppo di fascisti fra i quali c'era per esempio c'erano molti nomi noti poiché più tal vi sarebbero diventati tristemente noti alle cronache c'era il figlio del giudice Alibrandi poi caduto in uno scontro a fuoco con la polizia quando era diventato ormai un terrorista dei Nar
E la polizia all'inizio si comportò molto duramente nei confronti di questi neo fascisti che fu furono costretti a rifugiarsi inseguiti dagli agenti all'interno di un palazzo ma poi al termine di una strana trattativa intercorsa fra i neofascisti e i funzionari di polizia all'esterno tra questi c'era pompo che dirigeva
Quel commissariato i fascisti alcuni dei fascisti più pericolosi quelli che avevano armi da fuoco riuscì a eclissarsi una decina vennero arrestati e se la cavarono voi con una ridicola condanna pochi giorni di carcere per infrazioni minori tipo adunata sediziosa nel processo per direttissima che si celebrò a Roma
Per quanto riguarda il periodo che a cui deve maggiore notorietà quello in cui è stato dirigente del primo distretto basta ricordare un episodio
è oggetto di è stato oggetto di attenzione da parte delle autorità giudiziaria a Roma macchie poi troviamo raccontato in termini diciamo così letterari su un libro di Gianfranco piazze si Sandra Bonsanti su o su materia piduista in particolare sulla banda pazienza sui rapporti fra pazienza e Carboni un libro uscito all'inizio di quest'anno
Si racconta di quando
Pazienza che era alle costole del banchiere Calvi si occupava della sua tutela praticamente una volta uscito caldi dal carcere di Lodi dopo la condanna di primo grado subita nel processo per uno dei tanti scandali dell'Ambrosiano
Fra l'altro Calvi andò in galera in coincidenza con la pubblicazione delle lo stesso giorno nelle liste della P due
Era nell'estate del mille novecentottantuno pazienza appunto si interessava di far trascorre a Calvi una piacevole vacanza
In Sardegna e cercava di procurarsi una barca più potente di quella che lui stesso pazienza aveva ormeggiata a Porto Rotondo in Sardegna dove intendeva portare che al mensile si recò a Fiumicino per dare un'occhiata ad altre barche che potevano essere papabili e si fece accompagnare da un personaggio che oltre l'esperto di imbarcazioni era anche esperto in ben altre in ben altri argomenti quel Domenico Balducci che di lì a pochi mesi nell'ottobre del mille novecentottantuno sarebbe stato ucciso ormai questo è acclarato da killer della mafia venuti dalla Sicilia perché Balducci era un terminale anche della mafia a Roma e si trovò coinvolto in quel periodo del mille novecentottantuno nella guerra di mafia scoppiata appunto in Sicilia dopo gli omicidi di Inzerillo e Bontate sono fatti ormai dopo le confessioni di Tommaso Buscetta hanno trovato un chiarimento e trovano anche grande spazio su tutta la stampa dopo aver fatto quindi questa perlustrazione a Fiumicino analisi scatta una barca più potente senza averla trovata pazienza e Balducci tornarono a Roma e proprio nel centro storico in via del Governo Vecchio si incontrarono casualmente per strada con il dottor pompo
Dottor con poche conosceva pazienza perché che era stato presentato dalla da un suo vecchio amico il generale Giuseppe Santovito all'epoca
Siamo nell'Estate nel luglio del mille novecentottantuno collocato a riposo in vista voi di essere definitivamente pensionato un mese più tardi nell'agosto del mille novecentottantuno perché il suo nome era finito sulle liste di dice Gelli ma fino a quel momento capo del Servizio Informazioni e Sicurezza militare il SISMI uno dei tre servizi segreti in atti dalla riforma del mille novecentosettantasette ma pompo conosceva anche Bal du dice lo conosceva perlomeno dal mille novecentosettantatré fino a quel punto sono stati in grado di risalire di ricostruire i magistrati quando Balducci già impegnato a tempo pieno in attività illecite a Roma gestiva sotto falso nome un negozio di elettrodomestici in piazza Farnese proprio nel quartiere centralissimo di Campo de'Fiori
Un negozio che era intestato alla moglie di Balducci all'epoca
Questo i magistrati non l'hanno scritto su nessun pezzo di carta ma c'è da ritenere che i rapporti fra il dottor un po'e Balducci in quel periodo così lontano dalle attività poi più calde della di quella che è andato a voi sotto il nome di di banda pazienza fossero essenzialmente rapporti confidenziale e quindi pompo si avvaleva della collaborazione di Balducci
Secondo una logica che è una mano lava l'altra ancora in quel periodo forse all'interno di un gioco delle parti che normalità quotidiana per quanto riguarda il la prassi dei degli organi di polizia in una grande città come Roma
Dopo quest'incontro in via del Governo Vecchio il gruppo non si sa se in circostanze altrettanto casuali o meno finisce poi per incontrarsi nell'ufficio di pompo al primo distretto anche con un quarto personaggio di tutto rispetto con Flavio Carboni che a sua volta conosceva bene Balducci fin dai primi anni Settanta quindi grosso modo dallo stesso periodo in cui si sono conosciuti pompo e Balducci Carboni conosceva Balducci perché quando ancora non era un brillante finanziere d'assalto con prospettive di legarsi a doppio filo addirittura con ambienti della segreteria vicini alla segreteria democristiana ma aveva bisogno di liquidità per le sue operazioni speculative quelle che poi avrebbero fatto la sua fortuna si faceva fare
Prestare i soldi come si dice a strozzo da a Balducci che svolgeva normalmente l'attività appunto di usuraio o come si dice a Roma di cravattaro in quel periodo primi anni Settanta prestava a a Carboni i soldi a un interesse del dieci per cento quindi ecco vediamo che una una mattinata della cavallo dell'estate del mille novecentottantuno vede e quasi in maniera emblematica questi quattro personaggi riuniti intorno allo stesso tavolo
Beh mi pare che per oggi può bastare questo spaccato spese queste ultime dosi danno uno spaccato abbastanza
Preoccupante della a realtà di quello che è stato un delicatissimo ufficio di polizia Roma quello che fra l'altro gestiva ha come tu ricordavi l'ordine pubblico nel centro
Ricordiamo
Due un episodio quanto meno di quegli anni Giorgiana Masi
Marco Pannella sentito dalla commissione P due ha definito un complotto piduisti go quell'assassinio e ha parlato proprio del ruolo di certi funzione del Primo Distretto di polizia
Che erano quelli tu lo ricorda che a proposito delle dei disordini studenteschi negli scontri di fra estremisti di polizia
Che avevano la gestione della piazza Roma couperose e dire ma avevano anche altre frequentazioni almeno alcuni di loro per quello che la magistratura acclarato
Bella dello spaccato di
Che certo però non contribuisce a dare sicurezza
Domani ci occupiamo di un'altra di un altro risvolto inquietante
Il ministero degli Interni la polizia giudiziaria in Sicilia
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