Il pacchetto '20-20-20' della Ue e la posizione dell'Italia: intervista a Corrado Clini

L'Italia ha una posizione critica nei confronti del gli obiettivi dell'ambizioso pacchetto di riduzione delle emissioni inquinanti il cosiddetto pacchetto venti venti venti oggetto di serrato negoziato
A Bruxelles o a ribadito il direttore generale del Ministero dell'ambiente italiano Corrado Clini a margine dei lavori del Roma NRG meeting
Sentiamo quali sono le riflessioni del dottor Clini sullo stato del negoziato in corso e sulle implicazioni per l'Italia se dovessero povero fine essere accettate queste
Queste restrizioni una cosa che
Che è comune a tutti i Paesi europei che hanno
Che partendo dalla per slide del mille novecentonovanta
L'avevano già intensità
Di carbonio bassa
Dell'efficienza energetica alta perché è sbagliato il Bardem sharing del condotti chi di Kyoto
La Germania si sta avvicinando al risultato perché ha potuto incassare
Gli effetti della chiusura delle fabbriche della Germania dell'est che si sono incorporate nella Germania
Dopo il mille novecento
Novanta e siccome
L'obiettivo di riduzione si calcola tra le emissioni del novanta
E quelle del due mila e otto
Nel mille novecento novanta le dimissioni della Germania dell'esterno altissima
Chiudendo le fabbriche le missioni sono crollate
Ce la fa
La Gran Bretagna perché
Fino
Al mille novecentonovantuno novantadue il sistema energetico dalla Gran Bretagna era a carbone
E poi è cambiata grazie
L'Italia chi aveva introdotto il gas prima del mille novecento
Novanta
Non può contabilizzare questo è il questo effetto in base
Alle regole del Protocollo di Kyoto
Però se voi guardate i risultati in termini di di emissioni effettive
Le emissioni pro-capite dell'Italia
Nel due mila otto sono più basse della media europea
E questo è risultato che conta se l'obiettivo sono le emissioni e questa è la discussione che abbiamo in corso a livello europeo
Che a livello europeo noi stiamo dicendo che
Se l'obiettivo è la riduzione delle emissioni nell'aumento dell'efficienza energetica
Allora
è evidente che
Chi ha più emissioni e minore efficienza deve sostenere uno sforzo maggiore
Di quelli che invece hanno minori emissioni e maggiore efficienza
Per cui c'è un
E l'impianto
Purtroppo accettato dell'Italia
Con il protocollo di Kyoto e poi
Che vorrebbero dare all'Italia con il pacchetto venti venti
Venti che è sbagliata
Perché non si capisce qual è l'obiettivo se l'obiettivo la riduzione delle emissioni
Secondo il principio di chi inquina paga devono fare di più quelli che hanno più più più emissioni
Invece non si capisce perché l'Italia deve pagare di più avendo meno almeno emissioni è questo il problema di fronte al quale stiamo
Ci siamo confrontati ci stiamo confrontando servono allora qual è la la posizione del distratti non devo parentale
Seno all'Unione Europea relazione appunto a questa questione
Gli Stati dell'Unione europea hanno fanno un ragionamento molto semplice loro dicono quelli dell'Europa traverse
Loro dicono che noi abbiamo avuto una gravissima crisi economica
Determinate dalla crisi del del sistema sovietico
Dobbiamo ricostruire la nostra economia e crescere
Perciò per con i costi le nostre economie crescere abbiamo bisogno
Di avere più margini no anche in termini di limiti all'India alle alle emissioni siccome l'Unione europea pone come limite di riferimento per il parchetto venti venti venti non più il mille novecentonovanta per il due mila e cinque
Questi Paesi dicono nel due mila cinque e noi eravamo ancora in una situazione di crisi e se voi
Confrontati
Il nostro obiettivo di riduzione contro le emissioni del due mila cinque è chiaro che non ce la faremo mai perché noi abbiamo diritto a crescere la nostra economia ciò la discussione in corso a livello europeo come vedete
La discute è una discussione
Che
Non considera in maniera adeguata i punti di partenza
Il punto di partenza dell'Italia che ne abbiamo emissioni pro capite più basse della media europea e abbiamo un'efficienza energetica maggiore della media europea e perciò siamo un Paese virtuoso
Queste nostro punto di partenza e non capiamo perché essendo un Paese virtuoso dobbiamo pagare
Un costo superiore del quaranta per cento alla media
Europea
I Paesi d'Europa rientrare dicono siamo usciti dalla crisi post esso sovietica
Abbiamo diritto a crescere la nostra economia Nostran colate la nostra crescita in ponendoci
Dei limiti alle emissioni
Che non ci consentirebbero di avere
Quello quello sviluppo che in di cui invece abbiamo abbiamo diritto
E questi sono due punti di partenza che sono peraltro diversi ma che entrambi devono essere considerati in una politica europea armonico adatta armonizzata se invece la politica europea
Viene decisa sulla base di Standard che corrispondono soltanto
Alla situazione di vantaggio già consolidata dalla Francia che ha
Il l'ottanta per cento di nucleare per la produzione di elettricità
Dalla Germania che ha già incassato tutti i vantaggi del Protocollo di Kyoto e la Gran Bretagna chi ha già incassato tutti i vantaggi del Protocollo di Kyoto è chiaro che la situazione non equilibrato paritaria in questo senso il solo a me non suo posizione all'interno dell'Unione
Sono di persone nel senso che è talmente particolare la situazione italiana
Per cui era possibile ma io devo dire che le considerazioni che abbiamo fatto noi sono state condivise dal documento quasi del tutto condivise nel documento delle ventisei associazioni
Del nelle organizzazioni bene produttive industriali europee
Con esclusione da gran Breber perché le della Gran Bretagna e gli altri dentro gli altre ventisei Confindustria
Condividono l'approccio italiano
Qui da questo punto di vista non ci sembra di essere soli ma di avere invece
Il
Centri nel nostro ordine ragionamento nel incontra la visione di quella che poi è l'anima
Delle economie europee
Certamente il nostro punto di vista invece isolato rispetto alla visione amministrativa puro duro Crati ca
Europea ma noi non abbiamo nessun interesse ad avere il consenso dei burocrati europei finché continuare a ragionare in questo modo nel marzo due mila e sette il Consiglio europeo
Al quale partecipavano allora Presidente del Consiglio Romano Prodi ha accettato a a
Approvato questo pacchetto
E lo ha approvato con me tutti tutti dati dimostrano senza fare assolutamente i conti
In merito al costo di questo pacchetto alla prova e alla sua fattibilità
Nel marzo due mila otto di nuovo il Consiglio europeo ha confermato questo pacchetto venti venti venti
Per di nuovo il Presidente Prodi ha confermato l'impegno dell'Italia anzi avevo osservato che forse era troppo poco il venti per cento di riduzione che ci voleva il trenta
Però devo dire che con
Non erano state fatte le
Nelle valutazioni di impatto sull'economia italiana sulla possibilità
Ci danno un obiettivo di di produzione di di di energia da fonte rinnovabile
Sui consumi primari perciò non soltanto l'elettricità su tutto sui trasporti riscaldamento illuminazione centrale del diciassette per cento sul portafoglio
Ma le fonti rinnovabili rinnovabili almeno sulle tecnologie attuali
Funzionano con dei limiti fisici molto chiari se c'è il sole e quanto è lecito efficienza della produzione solare
Se c'è il vento e quanto dura se c'è disponibilità di acqua se c'è disponibilità di biomasse
Allora
Del proprio facendo il massimo sforzo possibile aumentando di migliaia di volte la generazione di elettricità dal fotovoltaico l'Italia più del dodici per cento non può far
Mettere un obiettivo del diciassette per cento a dire che si crea un gap fra il dodici e il diciassette
Che ha un costo infinito perché non
Non c'è una misura che può dire quanto costa coprire rigetto perché se non si può fare
Cioè c'è oltre quel limite non si può fare come come possiamo raggiungere ecco questa è una alcune di questi errori di carattere tecnico
Del pacchetto venti venti che nascono dal
Dal fatto che si ci si immagina
Che la decisione politica l'obiettivo politico possa andare oltre le possibilità concrete di raggiungere i risultati per cui poi ci troviamo in difficoltà a dover rispondere a quelli che ci dicono che non vogliamo fare
è ridicolo cosa vuol dire non vogliamo fare
L'abbiamo detto nel mille novecentonovantotto lo abbiamo scritto nella prima comunicazione nazionale dell'Italia
Alla Convenzione quadro sui cambiamenti climatici l'obiettivo dato all'Italia non è alla portata dell'Italia possiamo raggiungerlo soltanto utilizzando
I crediti del dei meccanismi flessibile protocollo di Kyoto noi possiamo raggiungere al massimo il cinquanta sessanta per cento di questo obiettivo
Nella stessa sì esatto nella stessa situazione sono la Spagna la Grecia
Il Belgio
La Danimarca l'Austria
L'Olanda
L'Irlanda
Non sappiamo se la Germania è riuscito a raggiungere l'obiettivo le valutazioni sono fatte sul potenziale nazionale con le misure interni approva le misure interne per questi Paesi non consento che raggiunge progetti
è escluso perciò dobbiamo ricorrere i crediti internazionali
Pericoli che ed internazionali c'è ovviamente un costo aggiuntivo
Uccelli ognuno sta sta valutando
Al dottor Corrado Clini è stata posta anche la questione circa il comportamento virtuoso almeno secondo la media europea dell'Italia dal punto di vista del risparmio dell'efficienza energetiche di come questo
Non sia a detta del dottor Clini tenuto nella necessaria considerazione ma ascoltiamo ancora le dichiarazioni del genere del direttore generale del Ministero dell'Ambiente Italia dato medio dell'Italia sull'efficienza energetica Agenzia internazionale dell'energia
Dato due mila sette
E che non abbiamo un'efficienza superiore alla media europea
Punto glielo darò il mio voglio dire quando vuole aggiungere altro o livello elevato
Per fare di più ha un costo marginale molto alto
Chi parte da un livello basso
E utilizza tecnologie nuove
è chiaro che
Arriva ma noi
Quello che è
Che altri paesi stanno
Facendo ora l'abbiamo fatto quindi denunciano allora ci sono due dati Agenzia internazionale dell'energia l'efficienza energetica italiana ancora superiore al valore medio rotte
Secondo l'efficienza degli impianti di produzione di elettricità e la migliore di tutta l'area OCSE questi sono due dati dell'Agenzia internazionale
Delle leggi
Poi
Il fatto che non questi risultati li abbiamo ottenuti con investimenti che abbiamo fatto quindici anni fa
Vuol dire che
Abbiamo sostenuto un costo importante allora che ci ha portato a questo rischio risultato
Utilizzando le tecnologie erano disponibili
Chi ha cominciato dopo utilizzo delle tecnologie migliori
è perciò oggi non risulta al figlio ma è ovvio questo ma come questa idea per cui si misura linearmente lo sviluppo è un'idea critica dal punto di vista tecnico
Perché non è che quando uno ha una macchina che va a duecentoventi all'ora
Per arrivare
A duecentocinquanta deve fare lo stesso sforzo di uno che parte da un'automobile che da ottanta all'ora deve cambiare il motore per arrivare a duecentocinquanta sono diversi i propri rapporti
Senti qui ci sono le stesse frasi
L'ultima considerazione del da parte del dottor Clini riguarda il cammino intrapreso dalla Cina
Il direttore generale del Ministero dell'ambiente italiano appena ritornato da una conferenza internazionale che si è tenuta in questo Paese nel corso della quale il premier cinese Quercia opaco
A annunciato l'impegno pubblico da parte di Pechino all'la scelta dell'efficienza energetiche appunto del basso impatto ambientale ma ascoltiamo queste dichiarazioni conclusive
Prima conferenza il premier Wen Jiabao l'ha dichiarato l'impegno cinese
Combattere i cambiamenti climatici
Attraverso
Lo sviluppo della cooperazione tecnologica natura anch'essa accennava Cina sta facendo un sacco di cose ha migliorato moltissimo l'efficienza energetica c'è un pick-up legga chiaro tra la crescita economica e l'efficienza
Glielo le performances di tutta l'economia mondiale e queste erano dunque le dichiarazioni del direttore generale del Ministero dell'ambiente italiano Corrado Clini aroma margine dei lavori del Roma NRG meeting