"Contributi ad un programma per Roma"

Il compagno Giovanni Berlinguer segretario del Comitato Regionale del Lazio
Il compagno Sandro Morelli segretario della federazione romana del partito
Il compagno Angiolo Marroni vicepresidente della Provincia
Piero Salvagnini capogruppo del partito al Comune Sergio Micucci capogruppo del Partito comunista la Provincia Mario quattro Ucci capogruppo del Partito comunista la Regione
I compagni della segreteria della federazione e i parlamentari presenti in sala
Nell'aprire questo nostro incontro
Vorremmo innanzitutto ringraziare tutti i nostri ospiti le autorità le personalità del mondo del lavoro e della cultura
I rappresentanti delle forze politiche e sociali delle organizzazioni delle associazioni e delle istituzioni più rappresentative della città
Che hanno accolto il nostro invito a partecipare a questo confronto di opinioni e di proposte per Roma
Molti di loro ci daranno un concreto contributo intervenendo nella discussione
Noi ci auguriamo per parte nostra che sia possibile dare la parola tutti coloro che già l'hanno chiesta e la chiederanno per avere più spazio nel nostro dibattito già previsto per la serata di oggi e per la giornata di domani
Abbiamo deciso di prolungare i nostri lavori fino a domenica mattina quando saranno conclusi dall'intervento del compagno Achille Occhetto della segreteria nazionale del partito
Permettetemi di segnalare e di motivare il carattere e gli obiettivi di questo incontro sottolineandone innanzitutto le novità
Questa non è un'Assemblea o una manifestazione di partito aperta all'intervento di forze Esterne in qualche modo è semmai il contrario
Conteremo al massimo gli interventi nostri dei dirigenti e degli amministratori comunisti perché abbiamo voluto dare spazio ai suggerimenti alle critiche alle proposte alle osservazioni dei nostri ospiti
Sappiamo che è difficile alla vigilia di una campagna elettorale così intesa e così significativa evitare del tutto il propagandisti mo'il rischio di non essere compresi o creduti
Eppure questa nostra iniziativa così come le altre che seguiranno per ulteriori approfondimenti del programma
Non ha un obiettivo propagandistico anche se come e naturale tende esplicitamente a rendere più forti e più efficaci i contenuti della nostra proposta per Roma
è nostra intenzione infatti costruire la proposta di programma per Roma attraverso una reale effettiva larga ed approfondita consultazione con la città con le sue forze più significative e propulsive
Per avere contributi e critiche che riteniamo essenziali e perché esse possano pesare e contare davvero
Se la proposta del PC per Roma che presenteremo infine alla vigilia della campagna elettorale
Sarà davvero il risultato di questo ampio confronto il suo valore sarà ben più grande rispetto ad un programma solo di partito magari costruito a tavolino
Il nostro obiettivo è che in questa proposta già prima del voto
Possa riconoscersi tanta parte delle forze delle culture delle energie che ci sono nella città e che chiedono per Roma e per il Paese una prospettiva di progresso e di sviluppo all'altezza dei tempi
Per questo anche ai nostri ospiti a coloro che interverranno in occasione di questo confronto abbiamo posto e poniamo una sola condizione
Cercare di riferirsi al merito del documento di idee forza sulla base del quale vorremmo pezzo per pezzo edificare gli approfondimenti e gli sviluppi della nostra proposta di programma
E non è senza significato che anche per le nostre liste intendiamo procedere in modo analogo
Sarebbe senza senso se mentre cerchiamo di costruire il nostro programma insieme con le energie e le culture più significative della città non ci ponessimo l'obiettivo di consentire a quelle stesse forze di poter essere protagoniste nelle assemblee elettive della sua realizzazione
Questo cari amici e cari compagni
è il significato questi gli intendimenti dell'incontro che si apre stasera io do subito la parola per la relazione introduttiva al compagno Sandro Morelli segretario dalla federazione comunista romana
Sarebbe legittimo io credo da parte vostra e da parte più in generale l'opinione pubblica porci esplicitamente un interrogativo porre noi un interrogativo come mai questo modo di procedere del Partito comunista
Per comporre il programma e le liste questo modo di procedere si presenta così solo e proprio oggi prevale forse un intento soprattutto preelettorale propagandistico
E il pc dove andrà a parare terrà conto dei contributi raccolti e infine a quali sbocchi politici punta a quale schieramento di governo per Roma la Provincia la Regione
A questi e ad altri interrogativi di questo tipo risponderà io credo il confronto spesso che svolgeremo risponde hanno via via i compagni che nel corso del dibattito prenderanno la parola
E infine risponderanno soprattutto nel prossimo futuro i fatti e gli atti politici che noi compiremo io mi limiterò a trent'a tentare di rendere più esplicite
Le radici le motivazioni di questa nostra scelta che spero risulterà più chiara nei suoi fondamenti a conclusione del breve ragionamento che vorrei pure sporco abbiamo condotto nei nove anni che ci separano dall'ormai lontano mille novecentosettantasei una straordinaria esperienza politica e di governo qui a Roma
Si è trattato di una rottura vera e propria per i metodi e per i contenuti rispetto alla precedente esperienza dei governi dominati dalla BCE incardinati sul suo sistema di potere
Consentitemi di condensare questa valutazione in un giudizio oggi non c'è chi possa affermare che le scelte fondamentali per Roma vengono imposte al suo governo da interessi particolari di potentati economici o politici Esterni o contrapposti alla rappresentanza sostanziale
Politica e istituzionale degli interessi della collettività che le Giunte democratiche di sinistra hanno saputo rappresentare e tutelare in questi anni
Questa rottura con la logica del passato con la dipendenza del governo locale da potentati economici locali e da servitù nazionali
Lo stabilirsi per la prima volta nella storia di Roma di un primato dell'autonomia del governo locale dinanzi al compito di rappresentare gli interessi della collettività cittadina
Questo è stato il nucleo vero della rottura col passato dominio della DC
E su questa base nei metodi e nelle realizzazioni ha preso slancio la svolta a metà degli anni Settanta
Nel campo dei servizi della loro diffusione qualificazione degli investimenti strutturali e sulle imposte infrastrutture non c'è paragone possibile col passato
A Roma non esistono più le baracche e costruttivo costituivano un triste vergognoso primato negativo in Italia
E sono su quasi scomparsi non solo i tripli ma i doppi turni nelle scuole la periferia delle borgate sta unendosi alla città prende corpo il Sistema direzionale il progetto dei Fori e del litorale sono ormai concreti processi in atto e così via
Si pensi in sintesi che le giunte di sinistra al Comune hanno realizzato tre mila miliardi di investimenti dal settantasei all'ottantuno è ben quattro mila dall'ottantuno ad oggi
Mentre al valore di oggi beninteso dal settantuno al settantasei le giunte di centrosinistra avevano realizzato solo due mila miliardi di investimenti
Nei nove anni precedenti il settantasei il volume degli investimenti delle giunte di centrosinistra è pari a tre mila miliardi contro i circa sette mila miliardi realizzati dei nove anni di governo delle sinistre
è un dato sorprendente
Quello che sto anche per citare non sconosciuto ma il ventisette per cento delle aule scolastiche costruite a Roma dall'Unità d'Italia oggi è stato realizzato dalle giunte di sinistra in questi nuovi nove anni così quindi e ho fatto solo qualche riferimento sommario e non sulla base di ideologismi o di pregiudiziali politiche ha preso corpo giorno per giorno sin da allora la sfida con la DC
Dinanzi ai progetti e alle realizzazioni delle giunte di sinistra la democrazia cristiana è apparsa da allora sempre più priva di un'idea
Di un programma persino della capacità di esercitare un'opposizione costruttiva sia al Comune che alla Provincia che nella stragrande parte delle circoscrizioni di Roma
In questi anni collegamenti politici sociali culturali per la democrazia cristiana si sono non rafforzati
Ma indeboliti e ciò è avvenuto anche perché la decisi Issa dinanzi a Roma al suo Governo non ha voluto né saputo rinnovarsi
è stata solo capace di coltivare l'assillante proposito di tornare indietro
Di rovesciare con ricatti e manovre di potere a livello nazionale le giunte di sinistra mentre a Roma ha saputo solo scegliere la strada delle bugie delle manipolazioni della strumentalità talora la più ottusa e controproducente arrivando ripetutamente recentemente a chiedere le dimissioni del sindaco nientemeno che per la vicenda di Tor Vergata svelata e affrontata proprio grazie all'iniziativa del sindaco e della giunta e persino accodandosi alla campagna ridicola scatenata da valori elettoralistiche
E da una sorta di rigurgito di una subcultura provinciale in occasione dell'evento recente della neve a Roma
Ecco perché allora e non certo per un pregiudizio abbiamo detto in questi anni e dobbiamo ripetere oggi la DC non può non deve tornare a governare Roma anzi deve andare all'opposizione anche alla Regione
Perché se ciò avvenisse
Si tratterebbe allo stato delle cose di un ritorno indietro questo è il punto e sarebbero cancellate le speranze di progresso e di sviluppo che dopo la rottura del settantacinque settantasei
Si sono radicate nella cultura nelle energie migliori della città
Questo è il quadro nel quale oggi siamo chiamati a fare il punto e a progettare ulteriormente il futuro di Roma
Ma il nostro ragionamento sarebbe freddo schematico davvero propagandistico si è detto questo non ci soffermassimo a considerare le condizioni attuali dell'azione di governo delle sinistre
Per trarne tutte le riflessioni critiche necessarie per concepire le condizioni di un suo qualificato rilancio abbiamo avvertito negli ultimi anni soprattutto il peso di limiti e problemi che hanno gravato sul vigore innovativo di questa pur straordinaria esperienza
Il documento che proponiamo a questa discussione
Cerca appunto di esaminare questi limiti e di rintracciare le condizioni terreni le alleanze sociali culturali e politiche in grado di aprire una nuova fase nel rapporto fra l'azione di governo e società cittadina
Mi limito a richiamare alla vostra attenzione i riferimenti di fondo dell'analisi e delle proposte nostre tre fattori hanno soprattutto costituito secondo noi un limite all'avanzamento del progetto di cambiamento della città
In primo luogo la politica economica finanziaria e sociale seguita dai governi soprattutto dall'inizio degli anni ottanta ad oggi la crisi dello stato sociale è stata affrontata
Assecondando prima e guidando poi una linea sostanzialmente restauratrice per ciò stesso
Autoritaria
Gli orientamenti neo liberisti in economia centralisti per la mortificazione imposto all'autonomia dei poteri locali hanno prodotto non solo un aggravamento nella crisi di interi comparti produttivi e il dramma di una disoccupazione che ha raggiunto ormai livelli allarmanti
Ma anche crescenti vincoli alla finanza locale
Soprattutto nel campo della spesa sociale
Bloccando le spinte per il progresso e lo sviluppo che proprio a partire dalle risorse e dalle energie che i governi locali cercavano di raccogliere orientare avrebbero potuto costruire costituire scusate una molla potente per fare uscire in avanti dalla crisi l'intero Paese
Si pensi soltanto al fatto che per mille novecentottantacinque il Comune di Roma allo stato delle cose non sarebbe neppure in grado di formulare un bilancio in pareggio se non riducendo la spesa sociale per beni e servizi
In secondo luogo si è reso sempre più evidente il vincolo grave costituito per Roma dalla mancanza di una politica diciamo così alta del Governo e dello Stato per la capitale
Potremmo anche non dire alta basterebbe dire la mancanza di una politica per la capitale
Roma ha dovuto fronteggiare essenzialmente con le sue sole forze non solo i problemi propri di una grande città
Ma anche quelli indotti dalle sue funzioni di capitale e per di più di capitale del mondo cattolico di doppia capitale su questo punto tornerò tra un attimo
Si deve aggiungere che dall'ottantuno in poi ha pesato e molto anche il vincolo politico e programmatico imposto dall'aver voluto ricondurre la Democrazia Cristiana al governo della Regione grazie alla sciagurata teoria
Delle giunte bilanciate
Terzo punto gli indirizzi e le politiche di governo tese a isolare marginalizzare il ruolo del Partito comunista hanno prodotto effetti di divaricazione anche dentro le alleanze di sinistra alle varie situazioni locali
Mi riferisco alle pressanti e ripetute minacce della DC alle ritorsioni sulle giunte di sinistra richieste talora ottenuta dei propri alleati magari in cambio del sostegno alla presidenza socialista
Alle ambiguità e alle incertezze destabilizzanti che più di una volta queste manovre tutte condotte in omaggio a logiche di schieramento di potere hanno prodotto anche a Roma
E mi riferisco allo Spielberg amento dell'Unità di analisi e di propositi che nel merito tutto ciò ha prodotto nel soprattutto in alcuni passaggi del vigore delle alleanze di sinistra fondate su progetti di trasformazione di cambiamento il cui procedere
Non poteva naturalmente non risentire di questa situazione
E dei concreti riflessi degli orientamenti centralisti e liberisti dei governi nazionali
Nasce così negli anni recenti per il concorso di questi tre fattori fondamentali e anche certo per nostri difetti ed errori
Quell'appannamento dello spirito di cambiamento quella non piena e continua sintonia con l'evoluzione dei bisogni e delle potenzialità della società cittadina che sarebbe un errore negare esorcizzare non riconoscere perché ci priveremmo così della possibilità di intervenire oggi per rimuovere questi ostacoli a dare nuove stima nuovo slancio
E nuove frontiere ha un'esperienza di governo che resta straordinaria al cui sviluppo restano affidati le speranze e il futuro stesso della città
Di tutto questo non ci accorgiamo solo oggi ecco un'altra questione non da oggi poniamo il problema di un rilancio
Non è scatti non esco citiamo quindi per un éscamotage propagandistico improvvisato le proposte per la costruzione del nostro programma delle nostre riviste che oggi sottoponiamo al confronto con tutti voi ci siamo posti da tempo questo problema
Anzi lo abbiamo posto al centro del nostro congresso esattamente due anni fa e lo abbiamo riproposto ancora l'anno scorso in occasione la nostra Assemblea cittadina
C'è stata una discussione ci sono state delle incomprensioni soprattutto da parte dei partiti con i quali governiamo la città e la Provincia siamo stati accusati di volere strumentalmente scaricare solo sui compagni socialisti sui socialdemocratici gli amici del Partito repubblicano le responsabilità di limiti e difetti nell'azione di governo addirittura di avere noi
Tentazioni di rottura di avere la suggestione settaria del ritorno all'opposizione pur di sfuggire a certe difficoltà ora a parte il fatto che gli eventi di Napoli di Firenze e oggi di Torino
Dimostrano quante fonte quanto fondate siano state le nostre polemiche quando Moggi che di quel tipo si è cercato di applicare anche a Roma
E da dove venga la minaccia le giunte di sinistra per ricacciare con largamente i pretestuosi non credibili il Partito comunista all'opposizione a parte questi avvenimenti dicevo che parlano da sé
Sta di fatto che invece i nostri argomenti anche la nostra polemiche hanno sempre avuto la base di ragionamento che poco fa ho voluto qui richiamare una base di discussione fondata sulla riflessione che dovrebbe esserci comune attorno all'effettivo procedere della comune esperienza politica e di governo ben al di là anzi in contrasto con meschine e strumentali logiche di potere
E non a caso anche le nostre polemiche quando le abbiamo fatte per le incertezze le ambiguità che spesso abbiamo dovuto segnalare fronteggiare si sono sempre risolte in un appello persino appassionato perché superando logiche anguste
E ritrovando radici ancor più salute legittimazione piena nella società romana e né i suoi problemi le forze di sinistra e di progresso
Si pongano nel loro insieme in grado di esprimere una svolta e di rilanciare una fase nuova e più vigorosa della comune esperienza politica e di governo a Roma
Di più non siamo mai sfuggiti al confronto sempre schietto e responsabile con i nostri stessi difetti ed errori
E non sarà certo sfuggito ad alcuno il fatto che spesso ci siamo chiesti criticamente come evitare da un lato il rischio di un appiattimento sulle alleanze
Il rischio delle mediazioni di basso profilo al ribasso in cui talora siamo incorsi
Pur di salvare il quadro politico di sinistra minacciato da diversi assalti subendo quindi noi stessi la logica del privilegiare gli schieramenti rispetto all'esigenza del rilancio di contenuti qualificati dell'azione di governo
Evitando però nello stesso tempo dall'altro lato il rischio di cedere alla tentazione sia del rifugiarsi in un'opposizione sdegnata e settaria cui si è cercato di sospinge esce e non una sola volta
Sia di concepire ritorsioni tattiche nei confronti dei partiti nostri alleati con i quali e questo è incontrovertibile abbiamo sempre avuto un rapporto di scrupolosa lealtà e di rispetto sul piano politico civile anche personale grazie anche al rigore politico e morale al totale disinteresse individuale
Che hanno contrassegnato l'opera dei tre sindaci comunisti di Roma Giulio Carlo Argan Luigi Petroselli e Ugo Vetere
Abbiamo parlato chiaro certe parliamo chiaro ma col reale passione unitarie con profondo sostanziale rispetto verso tutti i partiti democratici
E di nuovo oggi ancora di più tutto ci spinge a rinnovare il nostro appello alla sinistra e a tutte le forze di progresso
E in qualche modo idealmente consentitemi ci rivolgiamo questa sera anche ai compagni socialisti che stanno svolgendo un'analoga iniziativa proprio qui a Roma dalla quale
Spero emergano indicazioni importanti di programma e di convergenza politica
Vediamo allora sulla base dell'analisi delle difficoltà incontrate come rimuoverle come aprire una nuova fase
E vediamolo insieme a sinistra in un confronto limpido dinanzi alla città non riducibile a squallida bagarre attorno a chi sarà il sindaco e o da chi dovrà essere deciso
Non si potrebbe offendere di più il diritto dei cittadini a esprimersi e a contare
è l'esperienza politico e di governo condotta la concreta esperienza condotta che guida le nostre proposte di oggi i vincoli i limiti che richiamavo poco fa hanno infatti prodotto fra gli altri un aspetto principale
Hanno finito per colpire un modo di essere per attenuare una delle caratteristiche costitutive fondamentali dell'azione politica di governo delle sinistre nella città
Quei vincoli infatti hanno ristretto
Gioco forza gli spazi di una concezione della politica del potere su cui si erano fondate le speranze di un cambiamento possibile a Roma e anche in Italia a partire dalla metà degli anni settanta
Mi riferisco non solo la disponibilità di risorse ma una concezione una pratica del potere dell'esercizio della democrazia fondate sul decentramento dei poteri sulla valorizzazione delle Autonomie sulla partecipazione
Mi riferisco all'unità degli intenti che pur attraverso l'apporto di cultura di esperienze peculiari e distinte aveva portato le sinistre tutte le forze progressive a concepire
Dinanzi alla crisi
Nella centralità della DC allora manifestatasi nella forma della crisi dei governi di centrosinistra
A concepire nuovi grandi orizzonti per una politica alta e concreta della proforma azione a partire dalle città in sintonia proprio con la spinta al cambiamento che venendo in quegli anni
Dalla società dal basso chiedeva in sostanza più partecipazione più potere immobili diversi dalla politica
Questo nocciolo duro questa ragione di fondo delle alleanze a sinistra a livello locale è stata proprio intaccata in primo luogo dall'involuzione centralista liberista decisionista
Prevalso all'indirizzi di governo e negli orientamenti di forze fondamentali della sinistra in questi ultimi anni e hanno concorso però all'indebolimento anche l'indebolimento un certo offuscamento della nostra stessa ispirazione
Ed è da qui dalla rimozione seppur graduale di questi ostacoli che occorre allora ripartire chiamando di nuovo a raccolta le energie le culture le risorse che oggi ancora pongono quella domanda di democrazia di progresso di sviluppo in forme naturalmente nuove e più complesse
Chiedendo loro di scendere ancora in campo di non rassegnarsi di non cedere nega l'illusione della delega né alla tentazione della rinuncia e del distacco dalla politica
Scendere in campo quindi per farti sentire per contare per pesare per rinnovare riformare la politica è il rapporto fra partiti istituzioni e società rinnovando perciò spesso i partiti
E chiamandoli a farsi protagonisti di una nuova stagione di speranze
Interpreti di nuovo e più e meglio di prima dei bisogni e delle aspirazioni che bussano alla porta e chiedono di contare
Così la sinistra politica romana potrà rinnovare e rafforzare la sua stessa legittimazione democratica e ritrovare una sua piena e reale autonomia politica e morale
Non c'è altra strada per rilanciare e rifondare le ragioni stesse delle alleanze a sinistra
E non ci sono ripeto secondo noi alternative alla prospettiva di governo che indichiamo per la sinistra
O si avvia questo concreto rinnovamento della politica o quelle alleanze estendesse potranno pure di costituirsi marines e tiranno e saranno sempre meno capaci di produrre cambiamento a Roma e di contribuire al cambiamento dell'Italia
Per questo al centro della nostra proposta con lo chiamo un cuore un nucleo fondamentale la questione democratica che porta con sé la questione morale
E lanciamo l'idea forza della nostra sfida per la seconda metà degli anni ottanta a una nuova fase di espansione di rinnovamento della democrazia a Roma
Contano poco per noi gli slogan le formule propagandistiche o anche le etichette
Potremmo dire che in questa proposta è per noi la sostanza del procedere un'alternativa democratica reale qui e ora oppure che c'è in questa proposta
La specificazione romana della svolta che abbiamo indicato in generale con il nostro convegno di Milano e poi attraverso il Comitato centrale del partito per una nuova fase di sviluppo dei governi locali
O anche che è questa
La sfida della rivoluzione copernicana che lanciamo gli altri anche a noi stessi qui a Roma le formule gli slogan si prestano sempre a fraintendimenti manipolazioni riduzione strumentali interpretazione diciamo qualche volta anche provocatorio diciamo è tutto suo tutte sullo schieramento hanno interessa porre sul tavolo del confronto la sostanza del nostro ragionamento che porta per coerenza ad alcune implicazioni che il nostro documento indica con chiarezza primo il rifiuto sempre più delle manovre di potere del tatticismo deteriore delle logiche di schieramento prive di contenuti lontane dai bisogni della gente spesso indecifrabile che odiose
Secondo
La consapevolezza che i programmi sono la base di ogni intesa politica ma che anche le convergenze di programma non bastano se sono improvvisate estemporanee oppure se sono solo sulla carta trovate a tavolino fra vertici di partito
E se non procedono non vivono se non in un rapporto rinnovato fra politica e società che renda la verifica dell'avanzamento dei programmi non un patto notarile
Ma un processo vivo e reale di scambio di aggiornamento continuo e di partecipazione fra la società e le istituzioni di quei partiti si facciano garanti e non filtro o mediazione asfissiante
Mi avvio a concludere tutte le scelte qualificanti di rilancio dell'azione di governo e politica a Roma
Dipendono in realtà soprattutto dalla capacità di percorrere secondo noi questa strada con coraggio e coerenza e tutte le idee forza che proponiamo nel nostro documento assumono vigore lineamenti credibili se fondano su quella base vorrei segnalarne a titolo di esempio qualcuna qualcuna di queste idee che nel documento vi sono alla luce delle considerazioni precedenti prendiamo l'idea forza di Roma Capitale
Noi la riproponiamo al centro del nostro documento
Ma ne promuoviamo vorrei segnalarlo una chiave di lettura particolare proponiamo cioè come possibile attuale il rovesciamento pieno del rapporto che storicamente si è determinato fra la città e le sue funzioni di Capitale
In altri termini partiamo dall'idea che la città ha sempre subito il suo ruolo peraltro motivato e distorto di capitale dall'epoca post-unitaria agli sventrata venti del fascismo al nuovo sacco di Roma nell'era democristiana
Ma in questi ultimi decenni quelle forze quelle energie quelle culture mortificate ed emarginate hanno organizzato la loro riscossa liberatrice hanno trovato un riferimento nella sinistra politica e di progresso ne hanno legittimato la funzione di governo che oggi grazie proprio a questo processo
Quelle forze sono in grado non di subire ma di proporre le prospettive di costituzione di una capitale non contro la città ma a misura dei bisogni di una città che chiama lo Stato il governo a fare finalmente fino in fondo la sua parte secondo gli indirizzi per la capitale che la città stessa delinea attraverso la sua stessa autonoma esperienza di governo eh già quindi il rovesciamento di una logica storica
Ed è quindi per questo di grandissimo rilievo che proprio ieri l'altro unitariamente la Camera abbia assunto quella base di progetto che proveniva dall'ordine del giorno approvato dal consiglio comunale e l'abbia fatta sostanzialmente propria
è un successo di Roma e del suo ruolo nazionale di capitale e consentitemi però è un risultato che va ascritto a merito
Non posso non dirlo dato che si tratta di questo in primo luogo dell'iniziativa del Partito comunista
Il PC infatti promosse attraverso il suo gruppo consiliari in Campidoglio contenuti e convergenze in consiglio comunale e poi alla Camera primo firmatario il compagno Enrico Berlinguer
Il gruppo del partito comunista per primo presentò la mozione i cui contenuti essenziali ora si ritrovano nell'ordine del giorno approvato
Ho ripreso questa questione non solo per la sua rilevanza ma perché essa stessa contiene in sé i valori che poniamo alla base della nostra proposta
Oggi
Grazie alla sua esperienza democratica e di governo la città può far sentire la voce delle sue energie delle sue culture per costruire la capitale
Ma il progetto per la capitale ora che il governo ha assunto degli impegni
Potrà andare avanti solo se le forze di Roma scenderanno in campo anche per questo obiettivo per gestire nel perseguire gli obiettivi di costruzione della capitale quello che è il paradosso della situazione
A Roma vi sono forse la contrazione vere e proprie meglio ancora
A Roma vi sono energie risorse immense ma queste energie sono disperse mortificate abbandonate Roma malgrado ciò scivola in fondo alla graduatoria stabilite sulla base dei parametri sociali ed economici
è una contraddizione che può essere risolta condizione che a queste energie a queste culture queste risorse si dia più peso voce orientamento verso lo sviluppo del Paese perché romane si è in effetti la capitale il riferimento torna quindi il nodo della questione democratica e torna questo noto se guardiamo alle altre idee forza agli altri grandi obiettivi considerare l'ambiente come una risorsa per lo sviluppo significa riproporre il nesso fra sviluppo e progresso civile nei suoi termini più attuali
Dobbiamo riconoscere un limite anche della sinistra di governo troppo a lungo si è considerato l'ambiente come un valore da salvaguardare nei limiti del possibile ma devo dire anche perché si veniva da un esperienza
Di scempio dell'ambiente cittadino
Ma comunque allora appunto da salvaguardare non sufficientemente come una risorsa per lo sviluppo e dell'impatto sviluppo ambiente la qualità stessa dello sviluppo ha risentito negativamente e ora anche secondo noi di invertire questa logica traendone tutte le conseguenze con vigore e con coerenza
Da questo siamo partiti quando già lo scorso anno lanciamo l'idea di puntare alla graduale chiusura del centro storico al traffico privato proponendo l'ipotesi di un referendum consultivo tale da consentire di misurare la disponibilità degli automobilisti
Romani a concorrere per quella via anche alla risoluzione certa scossa assai
Va in ben complessa dei problemi della mobilità e del traffico
Vorrei segnalare soltanto che riproporre in termini nuovi il problema del rapporto Ambiente Sviluppo o se volete come abbiamo sempre detto nel nostro linguaggio progresso sviluppo chiama di nuovo in causa il nodo della questione democratica perché nella partecipazione organizzata dei cittadini
E nel rispetto del loro diritto ad un ambiente ricco e vivibile la condizione perché in affetti tale rapporto possa stabilirsi in termini nuovi
Da questo punto di vista noi non ci opponiamo pregiudizialmente all'esigenza di una revisione generale del Piano regolatore per Roma
Avvertiamo che è il momento di fare il punto attorno al rapporto centro-periferia se si vuole ottenere il risultato di un affettiva configurazione policentrica della città e della sua stessa BP
Ma sentiamo che è una discussione astratta quasi che si partisse da zero non ci porterebbe lontano e forse potrebbe creare solo confusione o qualche fenomeno diciamo negativo si faccia allora una verifica esatta del punto a cui siamo si sovrappongano in una visione organica e forse anche nel quadro dell'area metropolitana
Gli effetti degli strumenti urbanistici predisposti attuati fino ad ora e a quel punto si valuta il da farsi non escludendo a priori di dover sottoporre anche revisione generale le previsioni fino a questo momento delineate ma sulla base della esame concreto del punto a cui si è arrivati
Avremo presto il ventidue e il ventitré febbraio proprio per e a Roma naturalmente una specifica occasione pubblica di approfondimento attorno a queste questioni
Si pensi ancora ha la grande occasione di Rifondazione
Di un corretto primato degli interessi e delle possibilità di controllo dei cittadini che è fornita oggi nel concreto Valletta l'esistenza di una proposta organica del comune per il piano socio sanitario cittadino
Questa proposta deve vivere però nel confronto diretto fra istituzioni e società al centro e nelle circoscrizioni solo così potrà scaturire né un piano sociosanitario vivo reale aperto a permanenti fenomeni di partecipazione di controllo popolare dal basso
E aperto diciamo nella direzione della dello sviluppo e anche della adeguamento dell'applicazione della legge di riforma
Non dico neppure tanto e si sono evidenti è centrale rispetto a questo tema dei problemi della macchina burocratica della sua efficienza della tua sua trasparenza dei diritti dell'utente ne parlerà fra poco Stefano Rodotà queste questioni e il nodo centrale quindi della riforma delle Autonomie
E del rilancio del decentramento dei poteri in Italia e a Roma
Come condizione dell'organizzazione di un sistema di potere diffuso e controllabile nella società ancora ci ripropongono il nodo della questione democratica e il dramma della questione morale
Ecco quindi la spinta infine saprà la sinistra sapranno le forze di progresso di questa città interpretare l'esigenza di questa svolta far contare pesare le energie le culture immense laiche e religiose di Roma che la rivendicano
Orientare le risorse che possono essere utilizzate guardando ben oltre i confini ristretti dell'interesse di questo o quel partito e affrontando quindi il nodo del rinnovamento della politica del suo aprirsi alla società come condizione per una nuova fase di progresso e di sviluppo
Sentiamo quindi che i partiti debbono rinnovando se stessi farsi garanti di questo processo e che solo così potrà evitarsi l'aggravarsi della crisi morale sociale ed economica del Paese e dello stesso sistema politico
Il generale Zanzi cioè di una sfiducia e di un distacco che può degenerare in crisi della democrazia oltre che in rassegnazione disperazione per tanti giovani
Per le donne che avvertiamo portatrici di valori fondamentali di rinnovamento generale per l'intera società
E sentiamo che anche nel mondo cattolico nelle comunità religiose così numerosi attive a Roma le incontreremo a fine marzo in occasione di una iniziativa che per la prima volta il PC promuove e dalla quale ci aspettiamo molto
Anche lui si agita questo dilemma si vive un travaglio riconducibile un po'rozzamente al bivio tornare a concezioni integraliste chiuse e separate dalle società o trovare le condizioni perché si sviluppino i fermenti post conciliari che si apra una nuova fase
Ricca e feconda per tutti nella quale nuovi più laici e sereni rapporti fra culture religiose istituzioni cittadine possano concorrere a una svolta di progresso di democrazia e di valori
E sentiamo ancora che la sfida è rivolta infine hanno gli stessi al nostro modo di concepire di praticare la democrazia il potere al nostro modo di fare politica il confronto di oggi
Sono certo servirà anche a questo a sollecitare il rinnovamento nostro a rendere più efficace per un rapporto aperto del nostro partito di tutte le nostre sezioni con la società
A superare le angustie di una politica ancora in qualche caso chiusa dentro le sezioni ripiegata su noi stessi non ancora capace pienamente di confronti coraggiosi di slanci progettuali ideali di rompere fino in fondo
Le barriere degli schemi e del pregiudizio e persino di sventare definitivamente i rischi del settarismo
La linea delle conferenze di quartiere e rilanciamo da qui a questa ispirazione questi obiettivi il corpo il programma del partito comunista per le circoscrizioni e per Roma deve nascere da questa capacità di rinnovare sin d'ora a noi stessi
Avverto che vi sono qua e là nel partito ritardi limiti incomprensioni chiusure che dobbiamo ancora superare credo che però si possa aver fiducia dobbiamo avere fiducia che anche il confronto di oggi cui seguiranno altre iniziative su temi sporcizia specifici e il contributo dei nostri ospiti che ancora una volta ringrazio ma soprattutto l'impegno convinto è fermo nostro sapranno porci in grado di contribuire sin d'ora
Ad aprire una nuova intensa fruttuosa fase nella vita democratica a Roma per rilanciare rifondare le ragioni di una nuova alleanza politica morale di governo di tutte le forze di sinistra e di progresso nella nostra città
I lavori del convegno prevedono tre agli interventi alcune comunicazioni che svolgeremo in parte stasera e in parte nella giornata di domani
Le comunicazioni sono dell'onorevole Stefano Rodotà sulla questione morale il governo democratico della città e la professoressa Gioia Longo su organizzazione tenti di vita nella città
Del professor Raffaello Misiti su ambiente ricerca scientifica e sviluppo queste sono le comunicazioni che si svolgeranno stasera
Domani quella dell'onorevole Paolo Ciofi su lo sviluppo economico e sociale della città del senatore Maurizio Ferrara lo Stato che Roma Capitale
Do ora la parola l'onorevole Stefano Rodotà per la prima comunicazione sulla questione morale il governo democratico della città
Sandro Morelli ha ripetutamente accostato due espressioni
Questione morale e questione democratica che questo sia un tema reale e per certi versi drammatico anche per il governo locale non sono certamente io
A dirlo sono i fatti che giorno per giorno
Sì incaricano di ricordarcelo e quando dico giorno per giorno non usò un'espressione retorica visto che di ieri l'iniziativa giudiziaria
Nei confronti di un ex sindaco di Palermo che di avantieri
L'iniziativa giudiziaria nei confronti di un assessore del comune di Torino
Ma l'espressione comunque questione morale che oggi
E quasi un luogo comune del dibattito politico non c'è nessuno che non
Ritenga che questa rappresenti una
Delle questioni centrali della nostra vita bene questa espressione quando è stata introdotta
Nel dibattito politico italiano neppure tanto tempo fa
Suscitò subito
Ironia
Critiche
Addirittura ripulsa è pesante
Lo ricordiamo tutti quando si parlava
Di un Berlinguer triste
Che attraverso le proposte
Relative alla moralità pubblica e all'austerità voleva
Rendere previste chiusa la vita politica e sociale di questo Paese
Ricorderete tutti
Le ironie fatte su qui pensava e sosteneva che la politica fosse fatta di moralità o addirittura di moralismo e non del vitalismo e del realismo che altri andavano predica
C'era un limite culturale tutto qua
Ma c'era anche non so fino a che punto incapacità di comprendere ciò che stava accadendo in Italia e disperato tentativo in malafede di coprire ciò che si sapeva benissimo che stava accadendo
Sta di fatto che questa che era non una intuizione solitaria ma una diagnosi rigorosa di ciò che stava accadendo in Italia
Della più preoccupante tra le tendenze politiche istituzionali che avevamo di fronte bene questa idea intuizione e matura
Ha camminato
Ma oggi dobbiamo domandarci che cosa significhi adoperare questa espressione
E se non sia uno dei tanti luoghi retorici del dibattito politico a cui poi non corrispondono fatti concreti certe sono lontani i tempi in cui il senatore Merzagora pensava che tutto si potesse risolvere sbrigativamente con una amnistia per i cattivi politici o i pessimi amministratori
Ma la storia di questo Paese e Vitta
Di occasioni in cui si riconosce la gravità del male ma si assolvono coloro i quali commettono i peccati
So bene che questo spiacerà questo linguaggio
Spiacerà qualcuno ma certe componenti negative di una cattiva cultura cattolica cioè l'import ce le portiamo dietro
In anni passati sono state elargite associati assoluzione che io chiamo sociologiche
Agli amministratori di partito che avevano utilizzato fondi pubblici per finalità private questo non è avvenuto in luoghi oscuri è avvenuto nella piena luce del Parlamento
Dove relatori di maggioranza hanno chiesto che non fosse concessa l'autorizzazione a procedere contro quei segretari amministrativi di partiti di maggioranza che avevano utilizzato fondi pubblici
Ma si diceva la Sociologia non usavano parole per loro così impegnative ma la sostanza era questa ci dice che i partiti senza questo tipo di elargizioni non possono vivere e dunque questi amministratori non debbono essere sottoposti a processo
Ma queste assoluzioni in continua
Non leggiamo proprio in questo periodo che la questione morale essi grande questione istituzionale ma proprio perché tale non deve essere ridotta spicciola questione
Di onestà personale
Spicciola questione
Beh di spiccioli non sono poi così ridotti quando leggiamo le cifre di certe tangenti o di certi affari stante il fatto però che oggi noi stiamo assistendo all'ennesimo tre tentativo di e la regia è una assoluzione questa volta non più sociologica ma io direi politologi ITA
A coloro i quali continuano ad essere i protagonisti negativi dalla questione morale si dice è impossibile
Spezzare questo cerchio dell'Ardis onestà pubblica
Fino a perché il nostro è un sistema bloccato
Negli altri Paesi perché le classi politiche
Lei tra i ceti di governo sono meno corrotti
Perché c'è il timore della sanzione del giudizio dell'opinione pubblica che si traduce al momento dell'elezione nella possibilità di mandar via
Una maggioranza di sostituirla con un'altra s'intende non sarà risolto questo problema
Nulla da fare
L'argomento come vedete è insidioso
E insidioso perché allontanando nel tempo il problema pretende appunto di elargire la un'assoluzione a chi concretamente oggi continua nelle pratiche immorali neanche un argomento falso
Perché nel sistema del governo locale per fortuna l'alternanza o l'alternativa comunque i cambiamenti di maggioranza ci sono stati e certi fenomeni degenerativi non sono stati perciò sempre arresta
E poi ci sono dei sistemi in cui i sistemi politici stranieri in cui il cambiamento di maggioranza non mette affatto al riparo dalla corruzione
Sembrerà eccessivo che io citi
Reggini dall'America latina ma c'è un Paese che viene portato come modello di democrazia per quel continente parlo del Venezuela
Dove il cambiamento di maggioranze che si verifica quasi a ogni tornata elettorale porta anche a un un'alternanza completa nella corruzione
Ciascun nuovo presidente della Repubblica porta con sé il suo ceto di amministratori a cui è data licenza di uso privato dei fondi pubblici per il periodo che corrisponde a quella
Presidente
Dunque non è lì
Ma un in ma in un insieme di comportamenti e di strutture che rendono quei comportamenti necessario verificabili che è stata la radice della questione morale M. erano sta fuori
Del contesto istituzionale ma un contesto istituzionale che ci tocca molto più da vicino in maniera molto più impegnativa se scorrette
Il testo del documento che è stato distribuito e che stiamo discutendo trovate sì dei punti istituzionali reali la questione delle nomine la questione degli appalti e la questione dei concorsi
E lì certamente che affonda buona parte
Della questione morale al livello locale
E non c'è dubbio che tutto questo abbia significati profondi per ciò che noi intendiamo in concreto essere Democrazia
Forse che le assunzioni
Nelle amministrazioni pubbliche centrali o locali che siano non rappresentano oggi un punto centrale per la democrazia soprattutto in un momento in cui il valore del lavoro
E così impegnativo e difficile da realizzare viste le condizioni di disoccupazione generalizzata
L'eguaglianza nell'accesso la non discriminazione la non trasforma azione del posto di lavoro in oggetto di baratto di mercato clientelare di corruzione ulteriore
Della vita pubblica e delle coscienze individuali vi pare poco
Ma non è solo questo
Io dico insieme delle strutture per dire qualcosa di più
Nel documento io credo che c'è una intuizione o una indicazione fondamentale da approfondire
L'indicazione quella che corrisponde a un mutamento di ottica importante e che tende progressivamente a mettere in primo piano il cittadino non solo come
Riferimento più o meno obbligata
Ma come concreta figura che nel governo locale assume un significato particolare
Il Comune anche un'azienda che eroga servizi gran parte delle sue risorse hanno questa destinazione
I cittadini sono i destinatari di questi servizi buoni o cattivi che siano e però non sono soltanto gli oggetti di una politica comunale
Il punto di passaggio fondamentale qui e in altre materie eccome i cittadini non passivi utenti di servizi possono diventare in qualche misura essi stessi protagonisti della vita democratica e io non voglio qui
Lo ripeto l'ho detto altre volte ritornare su schemi che hanno fatto fallimento
Quelli di della falsa partecipazione
Che faceva comparire
Qualcuno eletto cooptato
In qualche consiglio di amministrazione in qualche organo senza che poi della distribuzione del potere nella diffusione degli strumenti di controllo corrispondessero a questa novità oggi abbiamo questo pro
Qual è il grado di capacità dei cittadini singoli associati di controllare la gestione di un servizio di contestare una decisione di controllare la regolarità dello svolgimento di una procedura questi sono grandi problemi di democrazia
Perché significa trasformare il rapporto tra un'amministrazione chiusa attenta alle proprie logiche o nei casi peggiori alle logiche dei burocrati che la gestiscono in un'amministrazione aperta la parola trasparente
E dunque controllabile da parte dei cittadini dove la modifica profonda rispetto alle logiche di anni passa non si pensa più che ai problemi possano essere risolti con finte partecipazioni di rappresentanti della collettività si fa per dire in questo in quell'ora
Ma si amplia la possibilità di controllo si rende l'amministrazione più responsabile giorno per giorno e non ogni quattro anni
Soltanto di fronte ai cittadini badate che questo è un tema difficile impegnativo
Non è un caso che in quella Commissione per le riforme istituzionali che è finita così mestamente su questi temi la resistenza della maggioranza è stata massima
Perché qui veramente le vecchie logiche vengono messe in discussione qui davvero la vecchia distribuzione del potere viene messa in questione e perché è allora
Questo accanimento lo ricordava un momento fa Sandro Morelli dei vecchi detentori del potere della democrazia cristiana di riprendere in mano il governo locale
Ma per due ordini di ragioni non c'è un solo comune in Italia dal settantacinque a oggi dove la democrazia abbia cristiana abbia perduto
Il il tradizionale potere che sia riuscita a conquistarla per forza di consenso
Popolare è riuscita soltanto attraverso arco ritornare in alcuni comuni e sono stati ricordati per ribaltamenti dalle alleanze e poi perché si sa ben questo è il secondo punto istituzionale che la crescita del significato della dimensione del governo locale e quella che qualora fossero introdotte pratica democratiche più profonde può rappresentare un punto di paragone a quel punto ineludibile anche per il governo centrale
Ecco dove questione morale
è questione democratica Sitcom si congiungono profondamente ecco dove la questione del governo locale diventa questo sì un passaggio grande per la riforma istituzionale ecco dove la diffusione del potere non è soltanto discorso letto
Ma c'è un punto e ho finito che più direttamente impegnativo e politico
Noi sappiamo e ci avviamo a una campagna elettorale nella quale
Il tema della questione morale sarà portato anche nel cuore delle giunte di sinistra
Io so bene qual è la giusta risposta che viene data dal partito comunista
E cioè nessuna indulgenza è stata esercitata nei confronti di coloro che all'interno di queste giunte di sinistra appartenendo al Partito comunista o eletti nelle sue liste abbiano trasgredito a un codice di condotta morale
E questo mi pare un punto di paragone fondamentale
Che tra l'altro badate è stato ciò che ha indotto in pochi casi ancora
Anche mutamenti di comportamenti degli altri partiti nei pochi casi in cui hanno cominciato solo cominciato a non far breccia mulo
Intorno ai loro amministratori accusati ma io dico questo è un punto fondamentale ma non basta
Perché noi sappiamo che in molti casi non la connivenza
Ma la sopportazione di comportamenti di alleati di governo è stato in qualche caso un prezzo che si riteneva giusto pagare per la sopravvivenza delle giù
Io credo che questa è una pratica che se è appartenuta al passato non può assolutamente essere proiettata nel fu io credo che noi dobbiamo andare a queste elezioni con una rinnovata più dura più impegnativa proposta e impegno di rigore
Ma in pegno di rigore non più soltanto delle proprie per le proprie mani pulite che rimangono tali
Ma impegno posso dirla all'espressione di cani da guardia della moralità pubblica nel suo insieme
Questo credo che è un tema intorno al quale non ci sarà isolamento ci sarà il c'è consenso
La condizione per la sopravvivenza reale delle giunte di sinistra si lega a mio giudizio ma credo giudizio comune ma che io voglio dire con franchezza e pubblicamente proprio a questa soluzione nuova di responsabilità dichiarata non nuova perché non praticata ma dichiara
Non è possibile non ci saranno più amministrazioni nelle quali saranno possibili neppure per un momento transazioni sulla moralità pur
Non ci saranno
Salvaguardia delle poche mani pulite proprie mani pulite che possano costituire per altri pretesto per tenere comportamenti scorretti questa io credo eh l'altra grande indicazione che viene dal documento e dal movimento di dall'elaborazione culturale dallo sforzo politico che c'è dietro
Cioè impegnare non retoricamente non solo con proclamazioni ma su fatti concreti poi tradurre queste affermazioni in strutture perché sappiamo che gli uomini possono essere tentati
Ma le istituzioni servono anche per tenerli al riparo dalle tentazioni
Abbiamo
Diamo la parola la professoressa Gioia Longo per la comunicazione su organizzazione e tempi di vita della città
Il mio intervento
Intende riferirsi in particolare al punto sei
Va meglio così
No
Dicevo che il mio intervento intende riferirsi in particolare al punto sei che riguarda appunto la qualità e i tempi della vita
Mi hanno colpito molto favorevolmente due aggettivi che sono contenuti del discorso proposto cioè giustamente si afferma che la soluzione dei problemi deve essere stabili e definitiva e questa rimane una priorità per il partito comunista ritengo che passi proprio per questo nodo l'attuazione sul piatto concreto nei fatti di principi modelli valori contenuti politici che si intendono perseguire
Perché proprio questo è spesso alla realtà della vita quotidiana cioè una forbice un divario
A livello individuale tra aspirazioni e possibilità di vita a livello politico tra affermazioni teoriche e interventi
E questo lo sanno molto bene le donne che sono portatrici dei valori di carattere generale a cui ha prima accennato Sandro Morelli e che io nel documento non trovo esplicitamente nominate
Penso che sia intenzione delle persone che hanno esteso il documento di il contenere implicitamente questo discorso però forse data la situazione in cui noi viviamo e le difficoltà che cercherò anche di così esprimere sulla base anche di una ricerca che io ho condotto sul sui tempi di vita
Penso che valga la pena in un programma definitivo del partito comunista anche di esplicitare in maniera chiara
Prima di entrare nel dettaglio ritorna ritengo però importante fare una esprimo la mia convinzione cioè la necessità che ci si presenti nella campagna elettorale con la chiara indicazione di quello che si è fatto dal settantasei oggi in questi nove anni di quello che si è fatto tradotto in cifre infatti cioè quindi con una informazione completa e chiara che ritengo che sia doverosa nei confronti degli elettori
Fare questo
Significa anche assumere il valore del lo stesso valore dell'informazione proprio come un valore fondamentale e su questo poi tornerò avanzo melò più avanti
Queste informazioni infatti diventa il punto di partenza di base attraverso la quale situare livello di Baldassarre
Di dibattito della ricerca dei modi che si presentano da dei nodi che si presentano dinanzi a noi e richiedono che richiedono un'analisi un'elaborazione che va al di là del contingente
E che come si dice nel documento portino ad una soluzione stabile e definitiva
Le considerazioni che cercherò brevemente di esporre traggono sostegno come accennavo da una ricerca da me condotta sui tempi di vita dei cittadini prevalentemente a Roma ma con delle aree di di confronto in molte realtà dell'Italia
Nasce dall'esigenza di capire gli elementi di una contraddizione capire come tutto sommato un intervento qualificato impegnato come è stato quello della Giunta dall'attuale giunta
E pensato anche nei suoi termini di possibile espansione massima fisiologica non sia tutto sommato idonea a dare i problemi a cui ci si intenda si intende dare una priorità quella soluzione stabile e definitiva che si ipotizza si avverte cioè che nonostante il massimo degli sforzi possibili nell'attuale logica
Non si superino gli elementi più vistosi di sfasatura tra bisogni e soluzioni dei bisogni e modalità e soggetti preposti alla soluzione degli stessi
Emerge allora la necessità di rileggere la vita delle grandi città spesso caotica distorta dispersive razionale stressante come tutti sappiamo correlando due variabili
Che e io in questo momento propongo nella variabile spiazzo tempo cioè per cercare di ritrovare in un'armoniosa composizione tra spazio tempo un modo di razionalizzare la una modo di vivere
Nelle grandi città infatti la moltiplicazione degli spazi anziché produrre moltiplicazione di occasione si traduce spesso in frantumazione quindi dispersione di tempi occorrenti per l'espletamento di funzioni prestazioni in una parola dei tempi di vita
Parallelamente ad una dilatazione degli spazi per difficoltà di vario genere tra cui prima fra tutte quelle di comunicazione corrisponde una riduzione dei tempi a disposizione fatto questo che è grave
Perché causa di gravi situazioni di stress si profila quindi con chiarezza l'esigenza di recuperare una razionalità di fondo
Che non può non partire da una lettura attenta dell'esistenza l'esistente nei suoi aspetti positivi e negativi che contribuisca
Ad una ridefinizione dei bisogni tenendo conto delle aspettative individuali e collettive rispetto ad ogni box bisogno aspettative di carattere economico culturale politico rinvii rilevazione delle soluzioni individuali e collettive ai bisogni tenuta sempre conto delle aspettative di carattere economico culturale politico di sei esistenti rispetto ad esse
La ricerca sui tempi di vita dei cittadini si è mossa proprio nell'ottica di offrire un contributo alla lettura delle difficoltà spazzatura dispersioni di tempo e di energie che caratterizzano la vita delle persone delle grandi città
Sì è partita dall'ipotesi che l'analisi dei tempi di vita delle singole persone che compongono nucleo familiare rilevati questa era la metodologia mezz'ora per mezz'ora nell'arco di una settimana
Potesse svelare con più chiarezza i nodi culturali economici politici e organizzativi di servizio
Che sottostanno al disagio in senso lato che caratterizza la vita di molti o che quanto meno non ne potenzia ma almeno la possibilità di espressione e realizzazioni
L'analisi infatti diversificata per soggetti consente di evidenziare gli elementi più vistosi di sfasature tra bisogni e soluzioni di bisogni e son c'è soggetti preposti alla soluzione degli stessi
Assume nella vita quotidiana come l'ente attraverso la quale leggere realtà i problemi significa cogliere il punto di incontro tra le possibilità offerte da un certo tipo di organizzazione collettiva e le scelte personali che il soggetto opera nelle diverse situazioni
E cioè l'incontro nella concretezza tra il sistema di valori proposti a livello generale
E il sistema di valori di riferimento personale che orienta comportamenti e le azioni dei singoli soggetti e che si rifà a precisi
Modelli culturali questo del introduce ad un primo macroscopico risultato della ricerca cioè io mi soffermerò soltanto su due tre aspetti
Che ritengo siano fondamentali proprio in una visione complessiva
Quindi questo problema il primo grosso aspetto è la
Dimostrazione la dell'esistenza nei fatti del per me ne del permanere di una vistosissima divisione di ruoli maschili e femminili
Noi siamo abituati nei convegni nelle nelle prese di posizioni politiche così a a conoscere i termini una questione femminile siamo pronti abituati anche a proclamare che appunto i valori proposti dalle donne debbono diventare valori generali
Se noi leggiamo la vita delle persone noi vediamo che nel concreto questa divisione dei ruoli permane in una maniera estremamente bisogno di
Vistosa
Il contagio il conteggio orario infatti riproduce una netta disuguaglianza tutto il lavoro domestico inteso come pulizia della casa preparazione del pranzo o della cena
Una curiosità il tempo di preparazione più che doppio di quello della consumazione acquisto di prodotti alimentari eccetera e tutto a carico delle donne sia che esse siano lavoratrici o meno
Si tratta di un monte ore di settanta ore contro un monte ore di quaranta ore per gli uomini cioè settanta ore tra lavoro domestico extra domestico quaranta ore per lavoro domestico e
Lavorò anche domestico di uomini che prevalentemente Sempre riparazione vi riposa in casa pulizia della macchina e compagnia bella quindi noi gli abbiamo quasi trenta ore di diversità tra uomo e donna
Questa dire riproduzione dei ruoli sinistra sessuali si verifica anche nei nuclei familiari più o atipici composti da padre e figlia naturalmente gli orari
Ma diminuiscono leggermente però diciamo la linea di tendenza è sempre la stessa
Un altro monte ore consistente che riguarda sempre la donna riguarda una serie di mansioni relativa ad accompagnamenti di figli all'attività integrative oggi molto diffusa di tipo sportivo nuoto ginnastica corsi di lingua danza attività musicali eccetera
Nonché svolgimento di operazioni bancarie e postali si tratta di quindici venti venticinque ore settimanali sempre a carico delle donne
Anche tutte le incombenze relative agli anziani e malati sono risolte prevalentemente dalle donne incidendo sensibilmente negli equilibri della vita familiare o di lavoro
La giornata tipo di una donna è tutta scandita da lavori mansioni incombenze che riguardano gli altri
Questo produce conseguenza significative relative al modo di concepire percepire se stessa vi faccio un esempio abbastanza se volete divertente però è in emblematico nei noi chiedevamo anche nel questionario i tempi i tempi personali cioè
Veniva richiesto come si passa l'intera giornata dalle sette di mattina dall'inizio fino alla fine
Mentre negli uomini abbiamo sempre trovato scritto
Sia
Abbiamo sempre trovato scritto il il tempo di lavarsi il tempo del bagno al tempo della barba eccetera nelle donne questo i tempi non venivano mai segnalati la barba sempre
Però è abbastanza noto che insomma le donne non di solito sfilavano ecco insomma filano come gli uomini
Allora con l'aiuto anche di e così degli intervistatori cioè della o se cosiddetta osservazione partecipante siamo risaliti a questo al significa interpretare questo dato cioè adesso a parte le battute non è ipotizzabile che le donne non abbiano questi tempi Charlie questa cosa ci ha riportato alla per c'è la categoria della percezione del tempo e ci ha illuminato la testimonianza di una donna che diceva
Per me il lupo il tempo mentre il cucina si fa il caffè cioè questo fatto di vivere i tempi personali
Mentre si fa un'altra cosa mentre si sta organizzando la giornata
Di tutti gli altri mentre si sta svegliando i fini mentre si sta facendo appunto il caffè mentre si sta pensando a quello che si deve comprare
A questo punto nella categoria della percezione queste donne la maggior parte non assegnato quei tempi perché quei tempi si riferivano ad altre cose
Ritengo che sia significativo oltre che divertente proprio perché fa capire la somma di incompetenza e di responsabilità che sono a carico di un soggetto piuttosto che un altro
Un altro dato che emerge molto chiaramente è un'organizzazione individuale privatistica cioè ogni nucleo familiare ogni persona affronta e risolve i suoi problemi all'interno con le sue a delle sue delle proprie possibilità
Questo ci riporta con grande fatica e stress questo ci riporta un grosso problema che io qui vorrei sottolineare che anche presente del documento ma che credo che valga la pena di fare un grosso sforzo per non parlarne soltanto ma per cominciare o avviati continuare ad avviare un processo di attuazione cioè il coordinamento degli orari
Cioè il fatto che orari di lavoro
Orari dei negozi orari degli uffici pubblici orari dei
Della scuola non coincidono
Porta due grosse conseguenze nella vita concreta dei cittadini un grandissimo stress per affrontare questi problemi e risolvere con la nonna con la babysitter con la vicina di casa che in una grande città è sempre meno presente
Comunque con soluzioni trovate lì per lì i vari problemi che uno deve affrontare
E l'altro praticamente di
Non ha vere assolutamente uno spazio di vita personale e comunitaria si tratta allora quindi di sostituire ad una mentalità privatistica una mentalità sociale in questo senso un altro dato che emerge dalla dalla ricerca che vorrei sottoporre alla vostra attenzione
Riguarda ed era prevista una domanda specifica di quali servizi ci si occupa molte volte le persone non hanno saputo nemmeno indicare quali erano i servizi cioè rientriamo qui un'altra volta nel discorso della percezione
Le la sfiducia
La la corsa alla soluzione quotidiana temporanea a di tamponamento dei propri problemi
Fassi che il cittadino
Non non sempre
Pensi il servizio al servizio sociale pur esistente e qui mi richiamo all'importanza di dire per esempio quante cose sono state fatte in questi nove anni però c'è una sfiducia che il per cui il cittadino pensa che i problemi se le deve risolvere per il proprio per proprio conto
Però qui c'è un altro problema grosso su quei io vorrei sottoporre l'anche la mancanza di una grossa informazione di una capillare informazione
Di una informazione a livello molto generalizzato cioè è una proposta di un cittadino era questa perché negli elenchi telefonici non di ogni città non sono riportati i servizi che il Comune mette a disposizione e le modalità nel con i quali si può arrivare ad usufruire di questi servizi
E questo mi sembra anche una cosa molto importante l'altra cosa è anche quello che poi praticamente viene a mancare una cultura del servizio cioè
Il cittadino praticamente non pensa che anche a delle occasioni che potrebbe utilizzare per cui noi abbiamo molte volte servizi che non vengono utilizzati pienamente o per lo meno il che non c'è una domanda qualificata da questo a questo punto di vista
Quindi io vorrei molto sottolineare con grossi con grande forza questa esigenza d'informazione capillare ora io non so se la soluzione degli elenchi telefonici può essere più o meno valida comunque una
Simile cioè che arrivi in tutte le case che non pre che non presupponga da parte del cittadino la perdita di due o tre giorni per andare a trovare l'ufficio esatto che tra l'altro poi ci siamo accorti che partendo da un atteggiamento di totale sfiducia non fa mai all'ufficio giusto cioè comincia sempre dalla mica da quello che gli era stato detto da da altre per cui fa dei giri molto più lunghi rispetto a quelli che invece già oggettivamente sono predisposti in maniera molto
Sintetica questo mi sembra molto importante
Nel ripensare l'organizzazione sociale allora si dovrebbero mettere al centro alcuni valori alcune idee guida intorno alle quali costruire la vita di ognuno
Io mi limito a proporre in questa sede un valore fondamentale quello dell'autonomia
Si dovrebbe cerca cioè cercare di impostare la vita di ognuno in maniera che possano quanto più possibile dare risposte positive ai propri bisogni in maniera autonoma
Senza cioè che sia previsto e che su questo si conti che il peso di tale soddisfazione ricada su un'altra persona che poi come si è visto è sempre la donna
Questo discorso vale sia per i bambini gli anziani o persone temporaneamente impedite se non si vuole che questa sia la società di chi ha soldi salute di ferro amicizie eccellenti e non è né un bambino né un anziano
Un altro problema emerso nella ricerca riguarda il così te detto tempo libero
Su questo si è notato una grandissima differenza tra grande città e piccolo centro direi che sulle grandi città e in particolare il più che parlare di tempo libero si può parlare di tempo avanzato
E in questo senso diventano emblematiche le venti venticinque ore settimanali destinate alla televisione
Ora io credo che questo non voglio entrare nel merito della televisione c'è ognuno è libero di vedere quello che vuole e come vuole la televisione giustamente
Però credo che una lettura di questo dato ci riporti alla difficoltà da parte delle persone dei cittadini di usufruire di altre
Di altre possibilità di altre opportunità e quindi andiamo a vari altri aspetti da una parte
Le difficoltà per in molte zone di raggiungere per esempio cinema teatri o posti in cui si può passare il tempo libero
Infatti esiste una correlazione stretta tra se c'è quartieri in cui esiste una possibilità di collegamenti rapidi con la metropolitana o con i mezzi di trasporto dove aumentar no
Le le il tempo libero passato in un determinato modo cioè aumentano le occasioni di diversità di tempo libero mentre diminuiscono sensibilmente la in quelle zone che sono sempre più tagliate fuori cioè quando si irrita arriva a casa in una quartiere periferico decentrato e non collegato di fatto l'unica cosa che rimane e sedersi aprire la televisione
E stare lì praticamente a passare quel tempo che rimane dal dormire
Questo ci porta a una valutazione anche del problema dei trasporti su cui io non mi soffermo perché in questo periodo se ne è parlato ampiamente ma che uno degli elementi più forti più importanti di per per rendere la città vivibile
Rispetta la vivibilità della città non posso non riportare il discorso
Su o come per le donne non sia particolarmente vivibile le la la la città cioè noi sappiamo che da una certa ora in poi le difficoltà di uscire sono sempre maggiore sempre più gravi e i pericoli sono sempre più pressanti ora sappiamo anche che la Giunta comunale recentemente ha affrontato questo problema è da intenzione di pur di prendere del decisioni concrete in questo senso e questo è un aspetto estremamente positivo che sono contenta di sottolineare ma che è estremamente importante proprio per rendere questa città vivibile
Un altro punto riguarda il problema della fruibilità degli spazi cioè io credo che possa essere fatto io qui non ho la possibilità ma se ne potrebbe parlare di più ampiamente in una discussione in altra sede
Di rivedere tutto una serie di spazi esistenti nella città che non vengono utilizzati per darle uno utilizzazione che ne cara che caratterizzi con una qualità di vita ma maggiore
La la vita delle persone faccio anche qui un esempio limite proprio un esempio così
è un esempio
Una signora anziana sta del quartiere Trieste il quartiere dove io abito si lamentava non potendo più uscire di non poter utilizzare le te la terrazza che sta sopra il suo palazzo e mi ha fatto venire in mente che Roma è piena di terrazze
Perché il ma noi non al la con le con nostre costruzioni prevedono la fine queste terrazze che erano adibite prima alla alla pasta Hembery panni ora sono dei grandissimi spazi che non vengono assolutamente utilizzati
E che invece potrebbero con un cambio di mentalità effettivamente essere utilizzati sia da persone anziane sia da bambini ho detto che era un esempio limite ma
Voglio farlo proprio per dire anche il livello
Microscopico nel quale e andare a vedere la riutilizzazione degli spazi
Altri spazi per esempio esistenti ex fabbrica le Birra Peroni cioè noi abbiamo molle città una serie molto ampia di spazi dove potrebbe contro essere un punto un luogo di vivibilità e di fruibilità di servizi
Io ho ho stavo pensando da alcuni tempo alcuna tempo riflettendo anche a quello che sono i festival dell'Unità
Cioè da un certo punto di vista la lettura del Festival dell'Unità potrebbe darci di quello che succede cioè il grado di vivibilità che su che c'è all'interno la somma di opportunità che viene offerto opportunità diverte pensate al all'ultimo Festival nazionale che in questo senso è stato estremamente emblematico ecco potrebbe
La ripensare a questo a questa realtà che nasce in tutt'altro contesto
Però potrebbe aiutarci a trovare anche un modo per rendere i vari quartieri più vivibili con una somma di
Opportunità che un po'sulle quali poter incontrarsi vivere con serenità con tranquillità e avere a portata di mano senza Saint-Omer sempre affrontare la grande città una serie di opportunità
Ecco io mi limito a questi punti
Ritenendo che per affrontare queste affronta problemi e lo loro pongo soltanto come problema
è importante anche ripensare al volante avviato al problema del volontariato cioè non credo che la soluzione definitiva è stabile di questi problemi
Non possa passare anche da una rivisitazione del concetto di volontariato
Tenendo presente la molteplicità delle esperienze che ci sono Ivan Campo cattolico delle Festival dell'Unità in campo ecologico cioè sono tutte esperienze
Che ci dicono ci segnalano un fatto di un enorme valore politico e sul quale credo assolutamente dobbiamo
Essere sensibile prestare attenzione cioè l'esistenza delle nostre realtà di enormi capacità di enormi
E risorse energie che potrebbero essere utilizzate in una composizione armonica tra appunto intervento privato e pubblico a intervento privato grazie
Dovrei fare due comuni due annunci anzi ma non c'è una preghiera l'annuncio è che il signor Riccardo Fatarella chiami immediatamente a casa
La preghiera è quella di limitarsi sia nella fumare sia nella vociare in sala perché è una sala
Che altrimenti non consente un ascolto attento
Ha ora la parola Raffaello Misiti per la comunicazione su l'ambiente ricerca scientifica e sviluppo
Io ho interpretato questo mio contributo come una
Maggiore esplicitazione delle analisi che stanno dietro
Io questo mio contributo va inteso come una maggiore esplicitazione tutte le analisi che ci sono dietro il la proposta che qui stiamo discutendo
In particolare
Mi sembra che questa proposta di programma
Nasce da uno sforzo di analisi che pone al centro tre priorità
Ambiente sviluppo democrazia
Porre al primo punto l'ambiente quale fattore primario intorno al quale riarticolare sviluppo democrazia
Non è affatto casuale o peggio elettoralistico
Non è più frutto di opzioni di interessi di convincimenti su base personale
Ma di constatazioni oggettive che ogni giorno ci vengono rimbalzate sotto gli occhi i punti di crisi ecologiche ecologici diventano sempre più punti di crisi socio economici
Bhopal come l'allarme della Ruhr ci dicono che drammatiche contraddizioni si aprono sia al nord che al sud del mondo
Diventa senso comune che non si tratta di singoli incidenti le buste di plastica
O i rifiuti nucleari storie cliniche lì
Chimiche o moria di Bo di boschi
Medicinali dannosi o alimenti sofisticati inquinamenti delle falde acquifere dell'aria ma di una consapevolezza sempre più diffusa del fatto che i singoli incidenti costituiscono i sintomi di un sistema fittamente intrecciato
La società industriali
Orientata verso la crescita il consumo viene sempre meno considerata come un vitello d'oro zone d'ombra e di dubbio occupano sempre più la coscienza della gente
La l'OCSE stima che la perdita di benessere annuale nei propri Stati membri si aggira intorno al tre cinque per cento del prodotto nazionale lordo
Nella Repubblica federale tedesca si spende annualmente sedici miliardi di dollari per misure di tutela ambientale contro il venticinque quaranta miliardi di dollari
Di danni ambientali
Quello che voglio dire che si evidenzia ormai un dato strutturale
Cioè uno sviluppo puramente quantitativo non corrisponde più linearmente ad una crescita dei livelli di progresso
L'Italia in questo quadro un paese pericolosamente di frontiera denso di contraddizioni proprie sia al nord che al sud del mondo
Il nostro sviluppo industriale per quanto massiccio presenta una notevole subordinazione
Alla divisione internazionale capitalistica del lavoro
Cosicché nei furiosi processi libri dislocazione in corso rischiamo una drammatica declassificazione pagata non solo in termini di quota di mercato ma anche e soprattutto dell'acuirsi delle contraddizioni sociali ambientali
Alcuni esempi bastano a dare una indicazione concreta di questo l'ondata del maltempo dimostrato quale sia il grado di vulnerabilità del nostro territorio e come basti poco poco a provocare autentiche catastrofi
Le autorizzazione dell'Adriatico mostra come siano vicini non già come siamo vicini non già ad un generico degrado delle risorse
Ma ad un punto di non ritorno oltre il quale compromessa la capacità stessa delle risorse di riprodursi
Questa questione della dati viatico d'altra parte evidenzia come l'allarme ecologico sia ormai tutt'uno con l'allarme per la condizione economica del Paese
Il processo di Oslo filtrazione rischia di compromettere gravemente l'attività turistica che ricordiamo solo sulla riviera adriatica a un volume di affari per circa cinquanta mila miliardi annui
Ma anche il il maltempo in generale lo sfascio territoriale incide per cifre altissime
Sarebbe indispensabile a questo punto quantificare qualificare i costi dello sviluppo contro l'ambiente comporta sotto le voci più diverso in tal senso
Affrontare la questione ambientale vuol dire porsi il problema di quale sia la politica economica del nostro Paese
Abbiamo già avuto modo come partito di rilevare come il peso delle rendite e la subordinazione del nostro sviluppo signore due fattori che impediscono di marciare realmente sulla strada di un autentico processo economico e sociale
Ci troviamo così da un lato nell'impossibilità di fruire appieno degli orizzonti aperti dalle nuove tecnologie e dall'altro nel marcire delle contraddizioni proprie della vecchia fase industriale
Pensiamo ad esempio a come le nuove tecnologie abbiano significato fin qui più di ristrutturazione produttiva in senso anti operaio che ripresa reale dello sviluppo e nuova qualità del lavoro e della vita
Alle traversie che subiscono settori come quello dalla chimica siderurgica della stessa agricoltura al problema energetico che può essere affrontato e risolto solo in relazione ad una politica economica certa che agisca sul modo di produrre sulla qualità del prodotto e della sua fruizione
In questo quadro anche la crisi della città ci appare ormai come un dato strutturale con tutti gli elementi di crisi di un determinato modello di sviluppo inquinamento urbano industriale
Congestionamento fascia di nuove emarginazione di morte povertà burocratizzazione eccetera
Senza più correre di tutte le caratteristiche progressive che arrivano fondato il suo sviluppo nello stesso ambito delle aree urbane anche i sistemi di relazione tendono a modificarsi a livello strutturale con accentuata parcellizzazione che gradualmente cancella quell'insieme sistemico che connotava
L'effetto urbano
C'è il rischio concreto di un aggravarsi e di un diffondersi a macchia d'olio tutte le contraddizioni i dati del censimento Istat dell'ottantuno
Offrono ad esempio uno spaccato quanto mai significativo di quello che è stato lo sviluppo edilizio urbanistico degli ultimi dieci anni
Con un dilagare delle seconde e terze case ai livelli più alti d'Europa ulteriore rilancio dall'abusivismo a carattere sempre più massicciamente speculativo processi sempre più selvaggi terziarizzazione con inclusi i processi progetti di direzionali di non sempre chiara localizzazione finalizzazione
Su tutti il dato impressionante del livello complessivo di centimetri di cementificazione raggiunto nel nostro Paese con una quota di circa il venticinque per cento di tutto cementificato ed un ribelle un ritorno nell'ultimo ti di un ritmo nell'ultimo decennio di circa l'un per cento l'anno in una regione come il Lazio l'effetto indotto da Roma Metropoli ha ormai contagiato l'insieme del territorio regionale
Nel tentativo illusorio di fuggire dalle contraddizioni della capitale
Si profila dunque una nuova qualità della rendita ancora più strutturalmente connessa al profitto di quella che abbiamo conosciuto come rendita edilizia la rendita ambientale che rischia a questo punto non solo di portare avanti il processo di esaurimento delle risorse
Ma di compromettere il meccanismo stesso Della loro riproduzione una assolutizzazione del peso e la rendita che cresce come un tumore nella crisi
La città deve di venire a questo punto opzione di un nuovo sviluppo che ha come premessa la volontà di porre al centro la qualità della vita la città non più conseguenza di un modello economico
Ma modello economico essa stessa un modello economico che non può non fondarsi su un nuovo rapporto tra economia ambiente tra progresso scientifico innovazione tecnologica e democrazia
Solo in questo quadro complessivo nel lavorare per cambiare la città non rischieremmo di favorirne ulteriormente la decadenza
E il mantenimento della città è fondamentale per il suo valore storico cento per le sue potenzialità di relazione
Per rendere possibile lo sviluppo spesso basti pensare a come la città sia un modello energetico Complesso capace non solo di consumare energie ma anche di Richie trarla e quindi di conservarla
E alcune economie di scala fondamentali per la conservazione ergetica sono possibili solo in ambiti omogenei come quello urbano e divengono impraticabili i modelli di urbanizzazione diffusa
Un nuovo modello di sviluppo fondato sulla conservazione e la valorizzazione delle risorse
Sul soddisfacimento di bisogni sulla crescita delle capacità scientifiche sulla valorizzazione delle unità umana ha bisogno della città e anzi e la città stessa
Risanamento ambientale a partire da un'adeguata ristrutturazione
Delle delle lì della densità del rischio valorizzazione delle risorse riciclaggi riscaldamento sostituzione delle Regie inquinanti
Di qualificazione edilizia
Sviluppo del sistema dei trasporti pubblici produzione e diffusione di software integrazione agro urbana sono tutte occasioni gli vengono tutte occasioni occupazionali e di sviluppo qualitativo e questa l'occasione per sperimentare un modello economico fondato su due variabili indipendenti incrociate
Contabilità ecologica in pareggio produzione di valori d'uso e soddisfazione di bisogni primari e sociali a tal fine è necessaria una mappa contabile delle merci ambientali ed economiche in entrata e in uscita dalla città evitando sprechi e inquinamento la questione dei rifiuti ad esempio Stas diventando sempre più esclusiva ed in questo senso è esemplare e rimanda alla necessità di un sistema organico di dati contabilità e riciclaggio
Va notato che da questo punto di vista le nostre amministrazioni sono quasi sempre prive di qualsiasi dato di conoscenza appropriato e questa incapacità di analisi d'intervento costa in termini di salute del territorio e degli uomini
L'applicazione che noi pure proponiamo su scala nazionale delle procedure di valutazione di impatto ambientale acquista in questo quadro tutta la sua rilevanza di programmazione complessiva e non per singoli interventi che tiene conto del bilancio ecologico complessivo
E lo progetta tale strumentazione ha necessariamente bisogno di un ambito sistemico Complesso
Complessivo che tenga conto dell'insieme dei fattori del loro costante interagire energie alimenti merci calore condizioni territoriali rappresentano quindi un unico sistema in entrata e in uscita e lo regoli appunto a livello complessivo
In questo quadro anche il ruolo e l'ente locale risulta trasformato da regolatore subalterno deve divenire propositore progettuale un imprenditore di tipo nuovo servono naturalmente a ciò nuovi strumenti legislativi ma soprattutto una nuova cultura
La concezione della diffusione e utilizzazione di conoscenza scientifica come fattore di sviluppo produttivo
Rischia di offuscare o di distogliere l'attenzione di una da una distinzione ancora importante che quella tra chi semplicemente consuma cultura scientifica e chi la produce
Ma purtroppo al di là di una serie di dichiarazioni di adesione all'innovazione prevalgono nelle politiche finora attuate comportamenti di tutela del vecchio basti pensare ad esempio allestita dei convegni degli studi
Delle analisi che hanno come tema centrale quello dell'innovazione tecnologica e nello stesso tempo basta rilevare ad esempio e nessuna voce di trasferimenti pubblici all'impresa assume una consistenza pari a quella del totale degli interventi di cassa integrazione guadagni e di fiscalizzazione degli oneri sociali circa cinque mila miliardi nell'ottantadue mentre lo stesso anno i finanziamenti pubblici alla ricerca industriale sono ammontati a due mila cinquecentotrentuno miliardi
Tanto più a Roma bisogna porre attenzione a questo tipo di distinzione dal momento che questa città è stata sempre considerata come un grande parassita ed ancor più se tentiamo se teniamo presente che la sorte che altri grossi patrimoni e produzione culturale hanno subito stanno subendo come ad esempio nei campi cinematografico televisivo in contrasto peraltro con l'espandersi di interessi e di iniziative di consumo
Il paradosso sta proprio qui a Roma anche se non compare e non se ne fa menzione esiste una delle più grosse concentrazioni di centri di ricerca pubblici e privati
Nazionali o regionali o locali che non sono noti non sono pienamente valorizzati e di cui non si sa nemmeno sui risultati prodotti siano congrui con le risorse in campo
Le centocinquanta e più istituzioni esistenti si configura una volta a volta come sedi di ricerca di base applicativa di sperimentazione di controllo con compiti spesso di documentazione di normazione di promozione culturale ed industriale
Queste istituzioni rappresentano indubbiamente un potenziale contributo allo sviluppo dalla produzione dell'efficacia e dell'efficienza dei servizi in Breve allo sviluppo delle condizioni della qualità della vita
Oltre a queste va ovviamente menzionata la presenza sul territorio metropolitano di Roma e del Lazio della vasta e differenziata Rete di ricerca di ben cinque università altrettanto rappresentativa per strutture tecniche gestionali di competenze delle are abbozza
Accademia fondazione italiani
Un'impresa e culturali come esempio l'enciclopedia italiana
E così via
Completano questo panorama panorama che induce ad un'altra riflessione l'emergenza in una città ancora afflitta dallo stereotipo di burocrati maneggioni galleggianti in una economia di sopravvivenza parassitaria di una fascia sociale nuova
Per l'Italia ma non certo per altri paesi sviluppati e si esprime professando a tempo pieno la ricerca che si dedica sia l'avanzamento generale delle scienza sia la produzione di conoscenze da applicare a specifici problemi di rilevanza per il Paese
A questo riguardo è necessario superare un doppio scetticismo non soltanto quello legato allo stereotipo prima menzionato ma anche quello che affiora all'interno stesso dalla categoria
Dovuta ad una non ancora avvenuta presa di coscienza dell'importanza in una società sviluppata dei bisogni a cui cerca di dare risposte
Di questi dati e da queste considerazioni sembrano emergere tre tipi di problematiche alle quali urge dare una risposta anzitutto c'è il fatto che accanto ad una serie di iniziative ad hoc
Per quella città
Come scuola il museo la scienza la città dalla scienza e della tecnica è necessaria e forse prioritaria un'iniziativa di ricognizione e quindi di promozione e coordinamento delle attività di ricerca che si svolgono a Roma e nel Lazio
Si possono individuare vari aspetti di questa iniziativa il primo aspetto è il legame da stabilire tra chi fa la ricerca e l'iniziativa di diffusione della cultura scientifica per valorizzare e far conoscere la popolazione
E al
Egli articolare
Il patrimonio esistente ma soprattutto perché divulgazione e diffusione di una cultura scientifica significano fondamentalmente presa di contatto con mentalità metodi e stile dell'organizzazione la ricerca più dei dei risultati già confezione
La seconda grossa problematica riguarda la necessità di fare qualche passo nella direzione del superamento della divaricazione oggi esistente tra cultura e strutture politico amministrative da un lato e strutture culturali ricerca dall'alto per giungere ad una diversa dimensione della cultura di governo
Il riferimento qui vale anche per la prima parte di questa comunicazione come si parlava nell'ambiente perché sempre di più si parla di governo di sistema complessi come appunto l'ambiente ed in particolare di sistemi di tipo metropolitano sempre più quindi i problemi di governo di una città richiedono una base di conoscenza scientifica
E necessario quindi che forze politiche forze sociali Enti locali noi stessi incoraggi in correggiamo i sviluppiamo propri centri stabilendo collegamenti permanenti di tipo istituzionale
Tra Enti locali ed enti di ricerca esterni era anche necessario una formazione del personale amministrativo e politico che lo metta in condizione di utilizzare e metabolizzare la documentazione i dati prodotti si esce fuori in tal modo da una logica di decisioni unicamente fondata suo opinioni ideologiche o peggio su movimenti di opinione e di gruppi di pressione
Si va verso una politica che cerca di prevedere gli affetti i risultati delle scelte effettuate e che usa i dati prodotti come una verifica per correggere e modulare i programmi intrapresi
Questo livello pur così importante non è ancora sufficiente le forze sociali e istituzioni politiche amministrative devono anche essere in grado di sottoporre alla ricerca scientifica domande riconoscenza
Relative o ha problemi di carattere socio economico di particolare urgenza o anche a problemi di sviluppo e di prospettiva
La terza ed ultima questione è se non si debba arrivare ad una visione globale programmatiche da parte delle forze politiche di intesa ovviamente con gli enti di ricerca
Relativa al coordinamento dello sviluppo delle forze la ricerca disponibile a Roma ad esempio le tre aree di ricerca presente oggi a Roma le due università i policlinici eccetera
Sono stati pensati e sono oggi compatibili con un'idea di piano di sviluppo della città il Comune la Regione sono in grado di attuare una politica di pianificazione e anche di investimenti in questa direzione ed in caso affermativo con quali criteri e con quale priorità domande di questo genere ovviamente possono moltiplicarsi tutte e tre le problematiche suggeriscono l'opportunità di arrivare con un'adeguata preparazione
Ad una duca documentare quali ricerche vengono oggi svolte a Roma
Giungere alcun ipotesi di programmazione e sviluppo che considerano da un lato i problemi di urgenza di prospettiva del settore dall'altro le strutture le forze disponibili e le possibili forme di coordinamento
In fondo a tutto questo quello che si vorrebbe con questa comunicazione sottolineare quello di evitare divisione ancora una volta cerimoniali o visioni sacrali e celebrative nei confronti della ricerca nei confronti dell'innovazione tecnologica cioè che si persegua un approccio da cultura umanistica che parla di della scienza il problema è entrare nel merito dell'organizzazione delle risorse e dei problemi e di fare di questa una cosa viva
Nel tessuto della città innestando allo sviluppo economico
Nei momenti della formazione e nella decisionalità dalla politica
I compagni dell'Arci hanno consegnato il loro documento già presentato nei giorni scorsi alla stampa la città che vogliamo proposte dell'Arci per il governo di Roma
Voi assumiamo questo documento comunque un tributo utile alla riflessione che stiamo facendo attorno al programma del Partito comunista per la città
Iniziano ora gli interventi per questa sera proponiamo proponiamo gli interventi della dottor Bruno Rossi vicepresidente dell'Unione industriali di Roma
Di Giorgio nebbia un intervento a nome delle comunità straniere residenti a Roma e l'intervento di Enzo Forcella
Diamo la parola al dottor Bruno Rossi vicepresidente dell'Unione industriali di Roma
Buona sera tutti
Io devo portare il saluto dalla presidenza dell'Unione industriali di Roma a tutti i convenuti ringraziare dell'invito che si sente
Ringraziare dell'invito che ci è stato rivolto di partecipare a questo convegno invito che mi corre l'obbligo di dire è stato accolto non non soltanto per ragioni di cortesia ma anche per ragioni di convinzione
La nostra unione tutte le volte che qualche forza politica ha ritenuto diciamo di avvicinarla di contattarla per scambio di idee per contatti su quello che il futuro generale dell'economia
Della città e della provincia nell'interesse di tutte le parti
Sociale diciamo così a sempre aderito o quanto meno ha sempre cercato di aderire nei limiti
Diciamo del possibile del tempo
Mi ricordo per esempio che con il sindaco con l'onorevole Vetere abbiamo avuto
Parecchi gli incontri con i suoi collaboratori con la Provincia con il vice sindaco insomma ci sono state parecchie occasioni per gli scambi di idee di proposte quindi anche questa riteniamo che sia una circostanza
Valida per tutto quello che abbiamo detto
Ho una memoria cui non lunga che cerco di stringere e si divide diciamo il mio intervento si divide diciamo in due parti tenuto conto che ci troviamo anche in presenza di personaggi del mondo politico non soltanto locale
Ma direi provinciale regionale e anche parlamentare quindi
Desidererei sottolineare qualche aspetto di carattere generale dell'industria qualche aspetto di carattere particolare dunque sotto l'aspetto generale
Io dovevo mettere in evidenza questi punti dice la rigidità del sistema produttivo
Uno degli aspetti veramente contraddittori che caratterizzano il nostro sistema economico produttivo è costituito dalla rigidità di norme e disposizioni una specie di camicia di forza che lo avviluppa
Lo immobilizza e tende in tal modo aspre notiziarlo proprio mentre la connotazione
Degli attuali cicli economici mondiali imporrebbe flessibilità rapido adattamento capacità di manovra sia esso espansivo riduttiva
Eliminazione o esortazione di funzioni e di ruoli di obiettività dei programmi
Se le connotazioni del mercato richiedono flessibilità ed adattabilità mantenere in vita l'attuale sistema di costrizioni significherebbe condannare il nostro apparato produttivo ad una progressiva emarginazione
Altro punto modernizzazione della macchina pubblica
Nell'ambito dei problemi la cui urgenza di soluzioni è particolarmente avvertita dal mondo dell'industria quello costituito dalla modernizzazione della macchina pubblica rappresenta un male antico che produce i propri affetti sulla vita dell'intero Paese
In un'epoca di competitività internazionale di mercati mondiali aperti di flussi di tecnologie avanzate di continui miglioramenti ed aggiornamenti nei più diversi modelli organizzativi
La nostra macchina pubblica appare ancora nettamente retrodatata e quindi inadeguata
Quanti per esigenze di lavoro incappano nelle maglie della macchina pubblica conoscono appieno i contorni del continuo rinvio dell'indeterminatezza di tempi di date di funzioni
Che si frappongono al risultato ricercato e questo non tanto non soltanto per quanto riguarda gli atti discrezionali quanto per tutto ciò che riguarda gli atti dovuti quanto sopra vale a livello nazionale e dobbiamo dire purtroppo vale allora anche a livello locale
Penetrazione sui mercati tra i problemi dei quali è avvertita con maggiore urgenza all'esigenza di soluzioni è prioritario quello delle misure agevolative che consentano una migliore penetrazione sui mercati
Non si tratta è bene sottolinearlo della ricerca di privilegi di Piero che o di trattamenti preferenziali semplicemente si chiede vengano assicurate sul fronte interno ed estero delle condizioni paritarie o quantomeno assimilabili ai trattamenti di cui godono le imprese esterne
Ricerca e diffusione tecnologie avanzate un altro problema alla cui soluzione non ci sembra si stia provvedendo in misura adeguata e quello della ricerca della diffusione delle tecnologie avanzate il compiacimento
Che si va diffondendo a livello nazionale circa lo sforzo di adeguamento tecnologico che l'industria manifatturiera italiana è riuscita a concretizzare in questi ultimi anni
Deve infatti essere giustamente ed obiettivamente valutato se infatti tale sforzo ove rapportato alle ridotte disponibilità finanziarie ed al Periodo di avversa congiuntura può apparire notevole e meritorio va pur tuttavia sottolineato ed evidenziato come questo sia appannaggio delle grandi aziende mentre per le medie e piccole imprese
Che tutti abbiamo più volte dichiarato essere il cuore vitale della nostra economia
Tale innovazione non è accessibile e quindi il ritardo che si va accumulando nei confronti della concorrenza americana asiatica ed europea sta per assumere le caratteristiche della incolmabili ITA
Lo sviluppo dell'innovazione tecnologica non richiede necessariamente rilevanti dimensioni aziendali ma richiede che le aziende che operano in questo settore siano chiamati a svolgere ricerca dalle iniziative di Stato e quindi abbiano la possibilità di crescere culturalmente e dimensionalmente inoltre la ricerca universitaria e di Stato deve essere realmente finalizzata pubblicizzata ed i suoi risultati distribuiti
Tutto ciò interessa particolarmente anche l'area romana per quelle opportunità che sono date dalla potenzialità presenti nel settore
Disponibilità delle risorse finanziarie un altro tra i problemi la cui soluzione appare indilazionabile è costituito dalla esigenza di rendere effettivamente disponibili le risorse finanziarie
Con questo termine non si intende riferirsi solo ed esclusivamente alle risorse finanziarie delle leggi di incentivazione industriale
Il cui tempi di traduzione operativa subiscono ritardi che finiscono con lo stravolgerne sia l'effetto che l'impatto ma anche a tutte le risorse finanziarie che attraverso la spesa pubblica dotazioni di enti istituti piani settoriali eccetera restano inutilizzati per anni adesso qualche argomento di carattere particolare che interessa direi
Contributi ad un programma per Roma non vogliamo avere la pretesa di dire cose nuove ci limitiamo sintetizzare alcuni punti fondamentali che come dicevo in apertura del mio intervento abbiamo già avuto occasione di segnalare di discutere
Qualcuno di questi problemi si anche avviato a soluzione con le autorità attualmente in carica
Quindi argomenti di carattere locale definizione di un quadro di riferimento certo per lo sviluppo della città e della provincia
Definire un programma chiaro per la crescita della città senza essere continuamente sottoposti a cambiamenti di Indirizzo
Che aumentando l'incertezza allontanano le soluzioni e le rendono comunque meno razionali un paio di esempi il porto turistico si farà o non si farà se si fa dove si fa questo è un argomento un altro il quartiere fieristico
Non si è ancora deciso perlomeno
Ancora non risulta definitivamente se si fa all'Eur se si fa alla Romanina indubbiamente risposte a quesiti di questo tipo più presto arrivano più presto mettono gli imprenditori e altre forze sociali della produzione del lavoro in condizione di operare meglio e più proficuamente
Altro momento il Sistema direzionale fieristico congressuale autoporto centro doganale tutte cose
Che abbiamo già discusso come dicevamo prima definire il progetto di queste strutture
Fondamentali per le attività produttive romane con chi è fra i principali utilizzatori delle strutture stesse quindi non limitarsi soltanto a un contatto è uno sviluppo di questi rapporti allo scopo di risolvere
Questi problemi con i proprietari dei terreni con i costruttori con coloro che dovranno costruire ma anche con gli imprenditori con gli industriali in senso lato che insomma riteniamo evidentemente di essere ben direttamente interessati
Altro problema reale Hindustan annoso problema aree industriali attrezzate e sanatoria dell'abusivismo tempi allucinanti per realizzare aree industriali ed aziende che sono spesso costrette ad insediarsi in aree non previste
Aziende che sono costretta a causa delle lunghezze o impossibilità burocratiche a scegliere se evolversi ed adeguare le proprie strutture alle esigenze del mercato e dei nuovi modi di operare quindi rimanere competitive diventando abusive
Oppure rimanere in regola è uscita dal mercato ancora un argomento la viabilità
Non ci riferiamo soltanto ai problemi contingenti i famosi venerdì Nerio cose affini ma ci sono problemi quotidiani del traffico
Difficoltà enorme nelle vie di accesso a Roma di uscita basta pensare al mattino a quello che succede sulla via Tiburtina sulla Salaria sulla Tuscolana su tutte quel teste strade sostanze trovare traffico non è una novità non vogliamo certo avere la pretesa di averlo introdotto perché e più che scontato
Arriverei alle conclusioni o delle conclusioni formali e una conclusione personale diciamo
Quindi consentitemi di rivolgere a quanti mi hanno onorato diciamo del loro ascolto un invito l'invito è che con maggiore aderenza alla realtà con un maggiore sforzo personale con un maggior senso dell'interesse collettivo abbandonando inerti e spesso dannose prese di posizione tutti insieme possiamo contribuire alla ripresa economica un lavoro per tutti professionalmente riconosciuto che equamente remunerato soprattutto per i giovani che hanno voluto testimoniare la voglia di credere in questa società è oggi un impegno al quale nessuno di noi può sottrarsi e dal quale in tal modo con un impegno reale comune potremo meglio dare una risposta
La diffusione dell'impresa deve essere considerata sinonimo di diffusione di lavoro di pace sociale
Di dignità umana e civile di crescita democratica se tutti noi siamo convinti di questo utilizziamo al meglio le opportunità che esistono nell'area romana per un raggiungimento di tali obiettivi
Adesso al copione vorrei aggiungere una considerazione di carattere personale un paio di anni fa in una riunione con le segreterie provinciali della Flc federazione lavoratori costruzioni
Scappo a me personalmente
Una frase di cui mi sono pentito un quarto d'ora dopo dissi Roma è una città quasi industriale
Mi resi conto che con quella frase sta prossimo bando la validità della controparte la quale non si trova d'accordo allora mi corressi e dissi che Roma è una città anche industriale
Ecco questo anche industriale io mi soffermerei su questo su questa parola perché si parla dei ministeri di Regione il terziario il turismo eccetera eccetera l'industria a Roma cioè
Cioè purtroppo non se ne parla tanto spesso tra i non addetti ai lavori ma c'è
Quindi se abbiamo tutti questa convinzione che sia anche e non quasi una città industriale non solo gli industriali e i lavoratori dell'industria ma i politici gli amministrativi
Gli amministratori la l'opinione pubblica ecco se noi partiamo e manteniamo questa convinzione forse potremo camminare meglio di quanto abbiamo fatto finora
Grazie
La parola a Giorgio nebbia
A me e a dir la verità sarebbe piaciuto di dare non sia più pur piccolo contributo a un programma per Roma ma io devo dire subito che non sono nato qua io sono arrivato in questa città molto tardi
Qualche anno fa appena in tempo per poter votare perché e comunisti andassero alla amministrazione
E quindi recita la con lo score anche poco se devo dire la verità
E credo però dato utente diciamo così di questo di questa città da persona che viaggia in autobus e per le strade che utilizza alcuni parecchi servizi credo però che debba da essere si debba dare atto
Al programma che è stato presentato da vere dedicato giustamente ben il dieci per cento dello spazio delle tesi proprio alla quarta tesi quella sull'ambiente
I fatti il nulla Cicchitto e minacce in qualunque città ma ne in particolare in questa città e credo che la osservazione l'analisi e la comprensione del funzionamento di questa città siano essenziali proprio al fine del Progetto abbiamo alle spalle nove anni di amministrazione abbiamo le ISPA alle spalle la sfida per gli anni che ne avrà è una sfida di amministrazione ancora migliore di quella che è stata fatta fino adesso e questa Amministrazione credo che richieda il riconoscerlo che la città funziona proprio come un ecosistema
è un tema atto o un argomento proprio da sviluppare da approfondire nella cita il compagno della setta ricorderà che parecchi anni fa fu avviato un Progetto sull'ecosistema urbano di Roma
Poi rimasto dormiente mentre molte altre cose avrebbero potuto essere esplorate questo ecosistema
Che è costituito di Energia ne parlava e compagnia Misiti poco fa un flusso di Energia
Fisica ma di energia umana che attraversa la città con i suoi abitanti
Che sono gli esseri umani ma che solo inferte presente nella città che sono gli animali allo Stato
Naturale con tutti i loro problemi vorrei ricordare che il compagno Fregosi è stato con la Provincia
All'avanguardia forse fra tutte le città d'Italia a riconoscere il ruolo del randagismo e a fare una politica nei confronti degli animali allo stato naturale che convivono con noi nella città un ecosistema che è anche agricolo pensiamo al caso della Maccarese per esempio che abbastanza raro a vivere in una città
Urla
Convivenza poco fa si ricordava di attività industriali ma anche di attività agricole e di una zona le umida così singolare che interscambio con la città più vasta con la Roma
Degli uffici e delle abitazioni in maniera così singolare
L'ecosistema funzione respirerà assorbe materia genera rifiuti
Pensiamo al caso dei trasporti un osservatore che stesse alla finestra ad un chilometro di altezza sulla città di Roma e osserva se è quello che succede
Nelle varie ore del giorno nei vari giorni della settimana vede questa città che dalla dalle prime ore della mattina fin verso la sera si gonfia poi si sgonfia a per il traffico privato per quello Pubblico con la sua congestione al consumo e inquinamento variabile a seconda del tipo di mezzo di trasporto
Che si mischia questo inquinamento dell'aria con quello generato dagli impianti di riscaldamento domestico e tutto finisce
E nei polmoni della gente in primo luogo ma poi in un ecosistema urbano così singolare come Roma finisce sui monumenti fonte di corrosione fonte di perdita di valori ma di costi anche Moneta ed ecco quindi che quando si pensa ad un Progetto
Della Roma degli anni ormai verso il novanta ma oserei dire verso la fine del secolo il problema dei trasporti non è soltanto supposto nella disciplina
Di alcune ore di afflusso o di una limitazione del traffico privato ovviamente indispensabile se si vuole che questo ecosistema funzioni nel proprio in un progetto di come pensare gli spostamenti
Nell'ambito degli esseri umani nell'ambito di questa città dei mezzi di trasporto
E i problemi delle strozzature che ci sono stati un quartiere di periferia e pago il mio Scotto in autobus in due ore della mia vita una landa una ritorno proprio per certe stroncature che potrebbero probabilmente essere evitate sono avviati dei cambiamenti ma ma forse proprio riprogettata la distribuzione del riequilibrio delle abitazioni
Degli uffici delle attività economiche riprogettazione di abitazioni uffici e attività economiche che influenzano la qualità e la quantità e la localizzazione degli rifiuti solidi certo su questi rifiuti vanno fatte operazioni trattamento ma questo pezzo di trattamento dipendono anche dal tipo di rifiuti da dove sono localizzati ed archetipo sono e ancora per questo parlavo io insisto su questo concetto di ecosistema urbano i rifiuti solidi influenzano l'inquinamento sono fonte di inquinamento delle acque sotterranee così come lo sono i rifiuti liquidi
In una zona in una città come questa dove ci sono due fiumi principali
Che sono ricettori anche di rifiuti di tutti i bacini che stanno a monte e delle attività della città il problema dell'inquinamento il capire quanto Wei quali sostanze vanno a finire
In questi e fiume diventa essenziale sì per progettare e dei migliori depuratori e dei più efficienti sistemi di trattamento dei rifiuti
Ma anche per capire che cosa succede sulla costa perché il trasporto solido influenza l'avanzata o la retrocessione
Dei profili di Costa ho letto
Il progetto della costa di Roma preparato da Rossi Doria queste son le grandi sfide anche scientifiche anche conoscitive per cercare di capire come funziona la città per poterla
Progetta
E sono sfide che non si limitano a far crescere il benessere degli abitanti ma creano posti di lavoro quando si parla di integrazione fra economia ecologia non si parla di cose astratte ma veramente di una sfida perché soltanto conoscendo ed è molto più difficile fare l'analisi di un ecosistema urbano così complicato che di un ecosistema naturale come il bosco
Solo facendo queste analisi si riescono ad avere ripeto notizie per progettare e pensare il futuro
Chiunque potrebbe affrontare il problema di un ecosistema urbano potrebbe proporre un progetto no io non credo che chiunque
Perché se le amministrazioni a cui sta a cuore compiacere i grandi interessi fondiari i grandi centri di potere
Cosa volete che a queste gli importi se si capisce il funzionamento di una città la scelta dell'analisi della città è anche una scelta ideologica
Progettare la città per i cittadini e non è un problema che sia che chiunque possa affrontare o a parole si e lo constatiamo vedete quanti amanti l'ecologia ha di questi in queste settimane in questi tempi ma ci vuole un grosso substrato una grossa base ideologica per potere correttamente progetta una base che il comunismo ha con antiche era vicino ma c'è bisogno di andare a rileggere Marx Engels e la condizione della classe operaia in Inghilterra
Per capire che i classici del marxismo ma tutto il filone successivo avevano capito che il benessere dei lavoratori della città dipende dal benessere
Dell'ambiente in cui queste persone vivono un ambiente Complesso Complesso particolarmente nella città di Roma
E
Dalla città di Roma io spero che venga ripreso ricominciato il Progetto dello studio e della conoscenza di questa città ripeto che penso indispensabile
Per poterla progettare per poter l'amministrare con un grande progetto genuinamente di sinistra
Allora ora
A nome delle comunità straniere presenti a Roma il rappresentante filippino Issa Gani Batuque Bach alla in rappresentanza delle comunità congolese filippina Giordana greca irachena iraniana libanese palestinese e salvadoregna
Seguirà l'ultimo intervento della serata di Enzo Forcella la parola ai pagani Batuque Bacaro
Cari amici e compagni
Nel vostro invito si chiedono contributi ad un programma per Roma
Vi ringraziamo per averci dato la possibilità di dare un contributo parlando di questione che consideriamo di crescente importanza di grande valore democratico
La nostra presenza qui la presenza di chissà di potersi rivolgere
Ad una grande forza democratica che tanto peso ha nella vita del Paese e nel governo della K dalla capitale d'Italia
La presenza di chi si sente membro della comunità cittadina
Di chi anzi
Membro di questa comunità perché qui lavora e produce
Qui studia
Qui cerca di organizzare la sua partecipazione alla vita democratica
Tuttavia
Troppo spesso tutto ciò avviene in condizioni
Che non ci rendono uguali agli altri membri di questa questa comunità
Ripetiamo cose che dovrebbero essere note
Se ricordiamo che gli immigrati provenienti da quelli Camp impropriamente sono chiamati paese a esempi a di sviluppo
Sono circa cento mila a Roma
E almeno altrettanti nel Lazio
è un numero e incostante e incontrollato aumento di uomini e donne costretti a lasciare il loro Paese
E non di rado vittime viveri vacante della mano d'opera
E spesso costretti a vivere qui tra voi
In situazioni regolari senza tutela giuridica
Conosciamo e al vostro con venti odio un anno fa se le nostre condizioni di vita il lavoro
Condensiamo e apprezziamo alle posizioni del Partito comunista
E l'impegno quotidiano delicato alla solidarietà politica e umana verso quelli di noi e sono molti i migliaia
Costretti a lasciarle lasciare il loro Paese e non possono tornare utili per motivi Poletti il cinque
O per conflitti in atto
Insieme ai miei compatrioti filippini
Ricordiamo gli amici e i compagni palestinesi
Quelle cileni salgono Salvador regni
Gli amici e i compagni Regnani iracheni
Ricordiamo anche eritrei afgani libanesi
E insieme ai compagni congolesi e tanti altri dei Paesi africani e lasciateci
Se permettiamo quindi devo osservare che hanno vostro programma si fa riferimento soltanto alla precarietà il sfruttamento della manodopera immigrata
Questo è vero
Ma quel stavo mano d'opera impiegate Remo lavoretti più disagiati è umili anche in presenza di un gran numero di immigrati clandestini
E sottopagata al lavoro nero
Sansa senza il più elementare diritti
Non si tratta quindi soltanto di precarietà
Ma di questione che alle sue profonde Radice nella sostanza della democrazia italiana che deve assicurare il PM fido uguali diritti a tutti i lavoratori
Il discorso ci porta ad un altro importante aspetto
Quello del assillo politico
Fra di noi molti sono coloro che hanno lasciato il loro Paese per sottrarsi a Persico azione e intolleranza così fuggire alloro
A stati di Stati di cui dei dei guerra
è noto che quanti chiedono asilo politico in Italia con provenienze da Paesi non europei sono praticamente ignorati
Salvo rarissime eccezioni
E per essi vale ancora il testo unico di pubblica sicurezza nel mille novecentotrentuno mai abrogato
Noi rinnoviamo l'esigenza che il governo italiano revochi la limitazione geografica
Realizzando così o un adempimento democratico coerente con la Costituzione italiana in armonia con gli altri paesi della comunità europea
Vogliamo cioè a fermare siamo convinti che voi siete d'accordo
Che la presenza degli immigrati
Le loro condizioni di vita di studio e di lavoro non possono essere affrontate come il problema di ordine pubblico o con ottusa mentalità poliziesca
Purtroppo mancata in manca una vera politica verso l'immigrazione
Di fronte ad una situazione di emarginazione e talvolta d'imposta clandestinità
Necessaria io urgente una disciplina dell'intera materia
La la regolazione del flussi i mediatori sino agli Asperti contrattuale e prive di anziani dal diritto di asilo alle procedure alle procedure DLG dell'età
Eccetera
Conosciamo ed apprezziamo le proposte di di legge del Partito comunista
Quella per i lavoratori immigrati loro diritti regolarizzazione delle migrazioni clandestine
Quella per riguardo garantire l'asilo politico e l'esercizio delle libertà democratiche
Quella relativa all'affluenza e la soggiorno degli studenti
Sappiamo dove che dovremo condurre una lunga battaglia
E sensibilizzare alle altre forze democratiche perché queste proposte siano al più presto esaminate dal Parlamento
E si giunga ad approvare Lezzi giuste e urgenti
Intanto però vi sono aspetti che coinvolgono responsabilità iniziative del Comune
Ma anche della regione
Particolarmente sorda e assente
Per alcuni dei nostri problemi più agenti
Perito alle sesta Enza sanitaria
Assillante asili nido scuole materne che evitino la ghettizzazione
Scolarizzazione e corsi di alfabetizzazione per e lavoratori i loro figli
Così diamo formazione professionale il sesso insistono Dani finanziamenti dal CN
Non utilizzate presso la Regione
Centri sociali e culturali insieme allo sviluppo sviluppo e attività ricreative e sportive
Sarebbe anche utile la creazione dei centri di accoglienza che realizzino un servizio di assistenza socio legale e facilitino i rapporti tra i vari
Enti
Gran parte di questi problemi sono già presenti nell'attività della consulta cittadina per gli emigrati dirigente istituita dal Comune
Per questa attività e per quanto è stato già fatto
Un particolare ringraziamento in un cordiale saluto giungano al sindaco Vetere e alla Giunta che egli presiede
Sappiamo beni amici e compagni
Che i nostri problemi problemi hanno dimensioni che coinvolgono anche responsabilità del Governo e del Parlamento
E che per la loro soluzione insieme alle impegno nostro rinnovo e immigrati
Deve essere sì anch'anche quella di tutte le forze democratiche e delle istituzioni
Questo vale anche per la nostra proposta che noi accogliamo con grande interesse
Per il diritto di voto alle elezioni amministrative per gli stranieri che abbiano ottenuto la residenza
Anche questo sarebbe un reale ad avanzamento dal nostro essere membri de questa comunità
Infine
Per riprendere le parole del vostro programma
Desideriamo dire
Che anche noi vogliamo porre le nostre culture risorse vedere è energie a disposizione dello sviluppo e del progresso civile
Ma sappiamo che a Roma capitale di ogni Paese democratico e antifascista
Capitale di pace e luogo di incontro e di fraterni rapporti tra poco lei Régnier di ogni parte del mondo
Non possiamo restare ancora emarginati
Se si vuole realmente con la dare al futuro
Noi cercheremo di fare quanti quanto ci sarà possibile
Siamo convinti
Che anche voi farete quanto è quando è nelle vostre possibilità per contribuire a far sì diventare a pieno titolo
Membri delle comunità cittadina romana
In una Roma che vuole costruire il suo futuro
Grazie buon lavoro è autore di nuove frecce
Ora la parola Enzo Forcella per l'ultimo intervento della serata
A volte passeggiando per Roma
Mi piace fantasticare sulle diverse identità che questa città ha assunto nel corso degli ultimi cento anni
Sono per esempio via Nazionale la piazza Vittorio via venti Settembre e mi dico
Ecco la Roma dei piemontesi
Oppure Piazza Colonna in parte piazza Venezia Valle Giulia la passeggiata archeologica il quartiere Mazzini
Ecco
La Roma radical borghese della Belle Époque del binomio Nathan Giolitti
E poi ancora la Roma dello sciagurato ventennio
Via della Conciliazione i Fori Imperiali
Ma anche il Foro Italico il quartiere Delle vittorie i Parioli che non erano poi tanto male
Infine in queste ideale passeggiata arrivo alla Roma del poi molto ventennio repubblicano mille novecentoquarantacinque mille novecentosettantacinque
La Roma dei Ciocchetti la Roma dei Rebecchini
E a questo punto il gioco dei riconoscimenti non funziona più
Perché perché non si può dare identità lo spappolamento e al degrado
L'unica identità che possiamo escogitare
E l'identità del sacco edilizio la Roma dei palazzinari
Nove anni fa con l'avvento della poi l'amministrazione questa sorta di nuova calata dei barbari subisce un arresto
Si comincia a fare il conto dei danni danni per la verità in gran parte irrimediabili e comunque si comincia a fare in modo che essi non solo non continuino e non si estende i no ma punto possono essere definitivamente bloccati
E questo questo è un punto fermo
In vista delle prossime elezioni amministrative che dovrebbe costituire a mio avviso l'ovvia poi messa di qualsiasi discorso riguardante il futuro di Roma
Rimettere in discussione l'amministrazione di sinistra significherebbe infatti ritornare indietro non di dieci mar di almeno vent'anni
E annullare tutto il faticoso sforzo di razionalizzazione di modernizzazione di moralizzazione cerca caratterizzato per l'appunto l'ultimo decennio
Ma evidentemente non basta evitare di tornare indietro
Occorre creare le condizioni studiare i morti per andare avanti
E diciamo pure molto avanti perché il lavoro da fare tanto perché tutti si rendono conto
Che ormai la politica degli interventi sezionali degli interventi a tampone e manifestamente insufficiente
Si dice allora giustamente anche nel documento presentato dalla Federazione
Che occorre programmare con urgenza le grandi linee strutturali dello sviluppo definire un progetto operare abbiamo attorno alcune grandi poche novità per armonizzare aggiungo io
Le molte città che oggi coesistono e spesso in maniera decisamente contraddittoria
In questo grande Perinetti o che chiamiamo a Roma
E occorre naturalmente anche armonizzare le diverse funzioni che la capitale deve esercitare in questo metti
Insomma come si dice anche occorre volare alto pensare in grande
Come non essere d'accordo
Tuttalpiù vuole sottolineare che la stessa idea di progetto
Va ormai ripensata
Nella prospettiva e nella misura del processo di trasformazione che caratterizza tutti i grandi agglomerati urbani e che a Roma proprio per il ritardo con cui se ne poi si ha coscienza presenta incognite e problemi assai più gravi che nelle altre grandi capitali storiche
è evidente mi sembra che il futuro di Roma non può essere ormai pensato in termini di città e neppure a ben vedere in quello di metropoli
Ma nei termini di un comprensorio che piaccia o non piaccia ormai comprende un'ottantina di comuni
E va anche da sé in mi sembra che in questo ripensamento del progetto gli economisti dovranno avere una parte almeno pari a quella degli urbanisti
Ma queste cose gli urbanisti gli architetti gli amministratori le stanno molto meglio di me
E del resto al punto in cui siamo arrivati
Non si tratta credo di aggiungere qualche altri a Pietro Vozza alla notevole mole di studi anche notevoli che sono stati dedicati al tema ma si tratta di elaborare ormai la sintesi di questi studi e soprattutto di trovare la forza e la volontà politica per passare alla fase operativa
C'è un altro punto invece che vorrei raccomandare ai futuri amministratori
Sta bene il progetto d'accordo sulla necessità di volare alto e di pensare in grande ma per favore
Non dimenticate che l'amministrazione di una città ed è fatta anche e in primo luogo della sua gestione quotidiana del funzionamento dei suoi servizi
Della capacità di affrontare e risolvere i piccoli che poi non sono nemmeno tanto piccoli problemi
Che il cittadino si trova di fronte e che li rendono così difficile l'uso di questa città
Dice ancora il documento si tratta di porsi l'ambizione di vivere meglio
Ma io capisco gli eufemismi ma abbiamo la franchezza di dire che oggi a Roma ancora si vive male
Senza colpa di nessuno magari o comunque per una catena di colpe
Che andando indietro nel tempo risalgono allo Stato Pontificio se non addirittura anche questo viene troppo spesso sottaciuto al carattere stesso di noi romani al nostro scarso civismo
Certo a Roma si viva meglio che a Napoli che a Palermo ma peggio di quanto sarebbe possibile e desiderabile
E naturalmente non penso o non penso soltanto al traffico alla sanità che Avesta dipende soltanto in piccola parte dal Comune alle abitazioni alle zone verdi
No no questi sono problemi strutturali e so bene che la loro soluzione può essere trovata soltanto nell'ambito delle risposte alte appunto nella dimensione del progetto penso invece a tutta quella serie gli interventi minori sui quali però come dicevo si misura l'efficienza di un'amministrazione le deficienze gli errori le contraddizioni e le manifestazioni di disinteresse che si sono verificati su questo capitolo credo siano un capitolo su cui ognuno di noi potrebbe dare testimonianza
E allora nei giorni scorsi
Un po'sul serio ma soprattutto che scherza mi è capitato di via Vetere
Senti gli assessorati vanno bene e io non vorrei assolutamente suggerire l'istituzione di un altro assessorato ma io penserei a un assessorato l'impossibile
L'assessorato ha
Ma migrante di continua e di Retiche ventosa efficienza amministrativa
Consentitemi un'ultima osservazione questa invece relativa al clima politico in cui si annuncia la prossima consultazione elettorale
A me sembra un clima pesante
Un clima rissoso un clima eccessivamente politicizzato
Ho visto nei giorni scorsi sui giornali la parola d'ordine
Che ha lanciato il segretario della Democrazia Cristiana del Mit dice De Mita le giunte Penta partite devono servire a rafforzare il governo nazionale
Beh a prenderlo in parola bisognerebbe allora rispondere che le giunte di sinistra servono invece a indebolire il Governo nazionale
Beh io penso è ovviamente un'opinione molto personale che questa sarebbe una risposta sbagliata
Penso che questi collegamenti così meccanici tra governi locali il governo nazionale siano non solo assurdi ma soffocanti sia per i governi locali che per quello nazionale
Così d'altra parte come riserva come mi sembra come dire sconcertante il ragionamento che anche questo letto sui giornali di una delle componenti dell'attuale giunta di sinistra
Dicono vogliamo il sindaco perché ci siamo stancati di fare le ruote di scorta le comparse
Ma benedetto Iddio meritorio
Fare il però Sindaco significa non contare niente significa fare la comparsa
Io non credo che esca così sia stato nel passato e ovviamente che in così non dovrebbe essere nel futuro ma se così fosse bisognerebbe rispondere proprio alla romana
Ma amici miei alleato un potere non l'avete esercitato verso problemi vostri
Insomma e per concludere io sono convinto che l'amministrazione di Roma sia una cosa ben diversa evita da tenere per quanto più possibile distinta dalle opzioni di politiche di carattere nazionale
La modalità la trasparenza l'impegno di efficienza amministrativa ecco la sostanza politica di una battaglia locale
Probabilmente a qualcuno questa maniera di imporre i problemi potrà sembrare ingenue
Ma è un'ingenuità alla quale per quanto mi riguarda intendo rimanere rigorosamente e direi caparbiamente vede
Si concludono qui i lavori della prima serata del convegno
Raccomandiamo la presenza della puntualità per la seduta di domani mattina alle ore nove e trenta sono previsti molti interventi nella mattinata di domani alcuni rappresentanti del movimento sindacale tra i quali Ottaviano Del Turco il segretario generale aggiunto della CGIL e molti altri si raccomanda quindi la presenza la puntualità grazie