"Occupazione e crescita nell'Europa della moneta unica" presentazione del quaderno curato dal Centro Europa Ricerche (CER) in collaborazione con il Centro di ricerca Notre Europe organizzata dal CER e dalla Compagnia di San Paolo presso il CREDIOP in Via XX Settembre 1999

Buongiorno sono molto lieto di dare il benvenuto a tutti i presenti per la presentazione di questo rapporto elaborato dal Centro Europa Ricerche per una gruppo Mandel chiude de recherche no chiedono
Per si tratta di un tema fondamentale oggi occupazione e crescita nell'Europa della moneta unica
Tra le conseguenze della moneta unica erano state valutate con una diciamo punti di vista diversi
Quelli che sarebbero stati gli affetti sull'occupazione su un tasso di crescita naturalmente
Sia occupazione tasso di crescita probabilmente dipendono molto meno da un passaggio dal sistema di cambi previgente al sistema della moneta unica di quanto non dipendano dall'andamento delle economie anche negli altri Paesi extraeuropei dalla struttura dei mercati sia dei prodotti che dei fattori produttivi all'interno dell'Europa e dalle politiche economiche che possono essere attuate
A livello di comunità anche a un nome europea nel suo insieme EP singoli stati nazionali per quanto riguarda per esempio i loro bilanci che ancora sono a mantengono una quanto il grado di autonomia quindi questi temi sono affrontati con grande dettaglio affidatigli analisi per quanto riguarda anche e specializzazioni produttive ed altri aspetti
Moto importanti in questo rapporto io lascerei subito la parola a chi ha curato questo rapporto ringraziando in particolare sia il professor Pier Carlo Padoan che coloro che parteciperanno alla discussione del rapporto e quindi chiedere subita per Carlo Parlanti illustrare i punti principali di questa approvato
Grazie cercando di capire qual è micro
Grazie del
Del fatto che Miceli la parola se ho ben capito anche il compito di coordinare il nostro dibattito anche se non lo dice
Dunque
Grazie a tutti di essere qui discutere questo rapporto che in qualche modo è il proseguimento di un
Lavoro che dice ha condotto sull'euro
Poco più di un anno fa se non mi ricordo male abbiamo presentato qui un rapporto sull'euro come moneta globale in cui abbiamo avuto il piacere try di scarsa di aver il
Il nuovo presidente della Repubblica allora ministro del Tesoro Ciampi
Questo lavoro quindi che presentiamo oggi è il proseguimento perché io guarda più agli aspetti reali un po'meno gli aspetti monetari e finanziari di una riflessione che c'era da tempo sta svolgendo
Sull'è uno ma soprattutto sul sull'Europa intesa come sistema economico in cambiamento
Ed è proprio con questa idea in mente che io mi accingo non tanto a presentarvi rapporto cioè fare la solito
Guida insolita visita guidata attraverso i capitoli chi aveva la la voglia e la bontà di dileggio se lei potrà farlo da sé ma semplicemente visto che il tempo non è molto
è quello di segnalare due aspetti due idee chiave che noi abbiamo seguito per stende i diversi capitoli e legali assieme e poi conclude con alcune rapide riflessioni sulle implicazioni di politica economica che derivano dalla nostra analisi
Che abbiamo tra l'altro discusso insieme alla Dupont hanno tre Coppe diretto da Chuck Taylor
Il fatto che
Già dell'ora abbiamo direttamente partecipato alla stesura di questo rapporto come dire ci impedisce di chiamare questo rapporto un piano dell'o due ragioni come dire di di decenza grazie al giorno per avermi suggerito la parola altri
Ma siccome il rapporto dell'ora il piano dell'ordine spesso evocato al dibattito di politica economica in Italia e non solo
Non nascondiamo che l'ambizione se non quella di dito di produrre proposte innovative di politica economica è quella di riportare il dibattito di politica economica sul temi che una volta si chiamavano strutturali
E che questo sia il nostro uno dei nostri punti di riferimento lo dirotta un momento quando proverò a discutere
Una delle questioni che anche anonimato molti dibattito di politica economica del nostro Paese e cioè la questione degli investimenti dell'accumulazione
Quindi permettetemi di
Andare piuttosto rapidamente attraverso alcune delle pagine di questo rapporto identificando le due idee guida che ci hanno condotto nella sua stesura
La prima idea guida è un'idea che nella letteratura sulle aree valutarie emersa solo di recente e che nel gergo degli economisti porta il nome di Endo genuinità delle aree valutarie
Cosa vuol dire endogene tale le aree valutarie vuol dire che
Si ritiene
Che laddove alcuni Paesi attuino assieme un processo di integrazione monetaria che può essere debole o può essere forte fino ad assumere la caratteristica di unificazione monetaria
Laddove questo avviene le condizioni le caratteristiche strutturali delle economie che fanno parte di questo accordo monetaria si modificano e si modificano in una direzione che più favorevole
Alla soddisfacimento delle condizioni
Di aree valutarie
Cosa vuol dire tutto ciò in in questo gergo abbastanza complicato
Vuol dire che una delle obiezioni che da sempre molti economisti soprattutto americani hanno rivolto alla all'idea dell'Eur è che l'Europa sbagliava adottare una moneta unica perché le economie che avrebbero fatto parte per la moneta unica non soddisfacevano le condizioni necessarie così come
La teoria economica suggerisce per abbandonare il tasso di cambio abbandonarlo sia perché c'è un regime di cambi irrevocabilmente fissi sia ovviamente nella condizione estrema di unificazione monetaria
Quindi dicevano gli economisti americani e a volte continua a dirlo Caio pay state sbagliando perché state stringendo la vostra economia in una camicia di forza che alla lunga si risolverà sì risulterà essere insostenibile
L'approccio endogeno le aree valutarie cerca di controbattere questa idea dicendo
Anche se all'inizio economie che tra di loro fissano il cambio adottano la moneta comune possono essere diverse o possono meglio essere non compatibili con una struttura
Richiesta dalla teoria delle aree valutarie queste condizioni piano piano sì ottengono e quindi
In qualche misura volendo essere molto ottimisti la moneta unica giustifica se stesse alla moneta unica cioè produrre
Modificazioni dell'economie sottostanti verso appunto una direzione che rende la moneta unica medesima più sostenibile questa è la prima idea
La seconda idea è che i gravi problemi di crescita e di occupazione che tutti noi conosciamo affligge l'Europa ma in particolare l'Italia alcuni altri Paesi tra cui per esempio la Germania
E essenzialmente il prodotto di una fattore strutturale tra virgolette se volete per usare una terminologia un po'diversa
Ci sono vincoli di natura legata al modello di specializzazione di molti Paesi al modo di funzionamento dell'economia
E quindi non soltanto a condizioni macroeconomiche che pure hanno un loro peso che fanno da freno ad un vero e proprio rilancio dell'economia europea questo come dirò tra un momento è vero con intensità diverse
Per i diversi Paesi europei ma rimane sostanzialmente l'idea di fondo ed è per questo che noi abbiamo dedicato in questo rapporto
Molta attenzione alla questione degli Investimenti cercando di gettare un ponte fra aspetti macroeconomici e aspetti strutturali e micro economici
Ma veniamo appunto a una breve analisi di questi fatti prima di prima le buone notizie cioè in che modo possiamo dire che l'unione monetaria europea endogena
Questo si può vedere a abbia vorrei presentarvi dell'evidenza relativa due fenomeni il primo è il fatto che con il passare del tempo come vedete in questo grafico dividendo soprattutto i periodi
Che vanno dal settantadue al novantotto in base al tipo di regime di
Monetario indicò in Europa notiamo che l'economia europea mostrano una convergenza decrescente quindi una divergenza rispetto al ciclo americano e una convergenza rispetto al ciclo tedesco
Questo fenomeno
Il secondo è ancora più marcato se prendiamo come riferimento il ciclo francese
Abbiamo fatto questa distinzione fra ciclo tedesco ciclo francese perché ovviamente i dati relativi al ciclo tedesco sono in qualche modo alterati dal processo di unificazione quindi
Vedete che quei punti di osservazione si muovono
Adesso l'asse verticale si muovono in alto questo sta a dire che nel nei Paesi dell'Unione europea c'è una forte convergenza ciclica
Perché questa è una buona notizia perché se l'economia hanno una convergenza ciclica allora le impressioni che si possono avere stabilire sui mercati dei cambi diminuiscono perché l'economie vanno tutte
Nella stessa direzione in diverse fasi del ciclo e quindi le pressioni sui mercati dei cambi sono meno forti quindi c'è meno bisogno di
Eventualmente poi
Alterare il tasso di cambio fra due Paesi grazie a questa convergenza Citti competenza ciclica quindi la competenza ciclica è una buona notizia dal punto di vista della sostenibilità dell'unione monetaria perché allenta le pressioni sui mercati dei cambi
Questa buona notizia però una notizia che diventa un po'meno buona quando ci chiediamo
Come avviene questa convergenza questa convergenza avviene e questo è un dato molto noto verso tassi di crescita via via più bassi
In altri termini ritroviamo un fenomeno che è stato più volte sottolineato nell'analisi e nella descrizione storica del processo d'integrazione monetaria e cioè che la disinfezione in Europa che ha portato alla convergenza monetaria
Si è accompagnata una diminuzione del tasso di crescita
E questa convergenza
Verso tassi di crescita più bassi si scontra non solo nell'appeal nel suo complesso ma ovviamente anche le componenti del PIL medesimo e quindi consumi investimenti ed esportazioni
Quindi la buona notizia è che c'è una maggiore convergenza ciclicamente l'economia europea sono più simili e meno dipendenti al ciclo americano la cattiva notizia è che questo si associa ad una crescita più bassa
Ho detto si associa perché è ancora come dire oggetto di discussione
Il nesso causale se la convergenza abbia prodotto una diminuzione della crescita o viceversa
C'è però un'altra
Buona notizia che riguarda un altro tipo di convergenza e qui tanto per dare un'indicazione sto saltando da un capitolo ad un altro ad un altro capitolo in cui si discute a lungo del processo di specializzazione regionale in Europa
In quel capitolo di cui non ho tempo di su cui non ho tempo di soffermarmi
Sì discute a lungo e con a mio avviso estrema ricchezza di informazione sul ruolo crescente che le regioni piuttosto che i Paesi avranno hanno già è avranno nel processo di integrazione monetaria perché sottolineo questo aspetto
Perché uno dei di uno delle critiche che di solito si fanno al oggetto di unificazione monetaria è che con la maggiore integrazione
H si accrescono i
Modelli si intensificano le specializzazioni produttive
E quindi l'economia un'economia nella quale la specializzazione produttiva e più approfondita e più soggetta a shock asimmetrici cioè più soggetta a fenomeni che possono riguardare soltanto alcune parti dell'aria che si integra
Ora se l'aria che si integra e si specializza è un Paese è chiaro che se questa viene colpita da una sciocca simmetrico perdere il cambio è rappresenta un problema in quanto la pelle del cambio implicherebbe la perdita di uno strumento utile
E facile da usare per controbattere shock asimmetrici
Se però la specializzazione si intensifica e si approfondisce non a livello nazionale ma a livello regionale allora è chiaro che il cambio non serve più perché paradossalmente avremo bisogno di tassi di cambio regionali
E non solo avremo bisogno di tassi di cambio regionali che coprono regioni appartenenti a paesi diversi
Quindi la devo messaggio di politica economica che emerge da questa analisi è che in un'economia nella quale in un'economia europea nella quale le Regioni diventano sempre più importanti casomai bisogna immaginare strumenti di politica economica regionale
Che lo può naturalmente voler dire strumenti anche che siano inquadrati in base al principio di sussidiarietà quindi una larga parte dalla nostra analisi è dedicata all'identificazione della
Ma delle regioni omogenee in base al modello di specializzazione e su questo palco ne offre un momento dopo
Quello che volevano quello che così quello che volevo fare bene cui invece è un'altra cosa
è una ulteriori affetto
Che noi abbiamo identificato della dell'integrazione monetaria sui processi di convergenza cosa descrive questa tabella vi invito a guardare il valore di questo coefficiente Beta
Che è il coefficiente che indica l'intensità della convergenza dei redditi pro-capite regionali verso il livello di reddito pro capite più elevato
è un'analisi che in economia regionale in questo periodo è molto diffusa essenzialmente questo coefficiente detta che è molto piccolo talmente piccolo nel primo caso che addirittura
Al terzo decimale qui non è riportato
Perché cosa ci dice questa stima ci dice che nel Periodo ottantasette novantadue cioè nel periodo in cui
C'è stata
La maggiore intensità di regime monetario dello SME il regime a cambi fissi o cosiddetto SME due uno il processo di convergenza dei redditi pro capite regionali è stato più intenso mentre invece questo processo si è addirittura arrestato
Nel periodo successivo cioè quello successivo alla crisi dello SME ai novantadue novantacinque
In cui questo Beta su un segno negativo
Questa è un'evidenza che noi offriamo al dibattito in realtà vuole dire una cosa molto semplice che
Il modo in cui sono misurati redditi pro-capite cioè in parità di potere d'acquisto indica che se c'è una convergenza di inflazione i i redditi pro capite de di queste regioni
Convergono verso il valore più elevato questa è un'evidenza se vogliamo limitata ma in qualche modo incoraggiante l'unificazione monetaria la convergenza inflazionistica rende via via più simili le regioni fra di loro
Questa evidenza è tanto per con completare le buone notizie forse si può percepire graficamente in modo più netto da questo indicatore che mostra un altro indicatore di convergenza essenzialmente la convergenza aumenta quando questo indicatore diminuisce qui si vede chiaramente quanto appena detto cioè nel periodo ottantasette novantadue
La convergenza delle regioni europee aumenta
E l'implicazione che io tra aerei è che in una situazione in cui i tassi di inflazione oltre a essere molto bassi si ribellano ulteriormente in Europa questo in qualche modo aiuta la convergenza regionale
A questo punto
Però le buone notizie sono finite nel senso che bisogna cominciare a parlare il secondo aspetto e cioè di quello che noi riteniamo essere il problema un problema fondamentale nel modo di funzionare nell'economia europea la sua incapacità di investire in modo sufficiente
Questo
Questa tabella mostra la quota degli investimenti sul piede in Europa
In cui essenzialmente si vede che i Paesi considerati euro stragrande maggioranza mantengono costante la quota di investimenti sul Pd Europa
Noi riteniamo questa non sia una buona notizia perché
Se lo confrontassimo con gli Stati Uniti scopriremo che in quella in quella regione invece queste quote sono andate aumentando
Inoltre non dimentichiamoci che queste sono a quota di investimenti su un PIL che via via cresce di meno quindi significa e gli investimenti
Sono a nostro avviso insufficienti con due importanti eccezioni su cui poi tornerò che sono il Portogallo e la Spagna vedete che nell'ultimo periodo anzi non solo nell'ultimo periodo Portogallo e Spagna le la penultima terzultima riga la tabella mostrano tassi di quote l'investimento di qui crescenti
Portogallo e Spagna sono due casi importanti in per il nostro ragionamento perché rappresentano una modello di reazioni positivo ad uno shock molto importante per questi Paesi che è lo shopping verso nella comun Comunità europea a metà degli anni ottanta
Con in concomitanza con l'annuncio del programma del mercato unico su questo aspetto torneremo perché non è soltanto a livello aggregato che Portogallo e Spagna sono interessanti
Sempre sul tema degli investimenti abbiamo fatto qualche ulteriore analisi e abbiamo provato distinguere fra Investimenti estensive di investimenti intensivi
Gli investimenti estensivi sono quelli che
Sono essenzialmente accompagnati ad un aumento dell'occupazione cioè s'è la situazione nella quale lo stock di capitale e il lavoro aumenta aumenta gli investimenti intensivi sono quelli che sostituiscono capitale e lavoro
In questo caso sempre distinguendo fra baite io di si vede
Come in quasi tutti i Paesi la quota degli investimenti estensivi sia andata diminuendo e si è andata aumentando ovviamente l'altra con un nuovamente alcune eccezioni che sono Portogallo Spagna e
In qualche misura il Regno Unito il Regno Unito in cui gli investimenti
Intensivi investimenti estensivi sono andati aumentando se non altro nell'ultimo periodo
Perché vi faccio vedere vi facciamo vedere questi dati perché stiamo cercando di mettere assieme qualche evidenza empirica che colleghi l'aspetto aggregato l'aspetto macro economico degli investimenti con l'aspetto
Al
Di contenuto di modello di specializzazione su cui poi torneremo
Abbiamo provato a
Fare delle semplici stime econometriche sugli investimenti intensivi qui non vi voglio tediare ulteriormente con la discussione di questa tabella
Essenzialmente quello su cui vorrei richiamare l'attenzione che
In alcuni paesi Germania Italia il trend che in questa specificazione molto semplice sta a identificare il progresso tecnologico mostra una significatività importante che confermo a nostro avviso il la propensione a un tipo di investimento che leggo sei vincere sostitutivo del lavoro in questo periodo
La tabella successiva
Mostra un ulteriore un'ulteriore stima in cui l'obiettivo è diverso cioè la variabile dipendente in questo caso è la variazione dell'occupazione
E ci si chiede in che misura a livello aggregato la variazione l'occupazione sia collegata ad altre variabili ma o alla variazione degli Investimenti la variazione della rapporto esportazioni prodotto la variazione del cambio reale
Questa
A questa tabella oltre a danni di Periodo che provano a vedere se questi aspetti pesano diversamente nei diversi periodi di integrazione monetaria
Questa tabella
In qualche misura conferma altri dati che sono discussi più a fondo nel rapporto che poter riassumere così
La Germania che il Paese più grande dell'unione monetaria è quello in qualche misura insieme all'Italia in maggiori difficoltà di crescita è anche il Paese maggiormente dipendente
Per lo suo sviluppo dalla grado di apertura dalle esportazioni l'andamento del cambio reale che a subito come tutti sappiamo un apprezzamento nel periodo di convergenza verso l'Unione monetaria perito di apprezzamento per i paesi ad alta inflazione sembra avere un effetto significativo in negativo sull'occupazione
Noi leggiamo questa evidenza in modo molto semplice e cioè che non si fa altro che ribadire l'idea peraltro nota nel dibattito
Che l'industria italiana ma non solo ha reagito ad un vincolo di cambio via via crescente con operazioni di aumento dalla produttività che sono andati in qualche modo a scapito dell'occupazione
Passare dalla
Aspetti aggregati agli aspetti disaggregati settoriali e l'attività di investimento
E i legami di questi con l'occupazione è ovviamente una cosa complessa
Spesso nel dibattito troviamo o approcci unicamente macro economici o approcci unicamente micro il nostro tentativo è quello di portare qualche evidenza come ho detto prima che faccia da ponte fra i due livelli questa prima tavola dice anche essa cose note a molti di voi e cioè che la il contributo alla creazione dell'occupazione nell'industria
è molto differenziato per settore
In generale l'industria come sappiamo bene nei paesi avanzati distrugge occupazione non è lì che dobbiamo cercare le grandi fonti di creazione di occupazione naturalmente però a fermo restando questo dato aggregato
Le risposte settoriali sono molto diverse e
A occhio si vede che molti dei cosiddetti settori tradizionali sono quelli che nei Paesi qui riportati cioè in questi paesi europei hanno distrutto occupazione più che negli altri casi
La tabella successiva ripropone la stessa cosa per gli Stati Uniti in cui troviamo grosso modo una gerarchia dei settori
Simile
Ma una capacità di produrre occupazione in qualche modo più elevata e anche qui troviamo un fatto noto questo confronto con gli Stati Uniti e in qualche modo obbligato proponiamo queste tabelle semplicemente per attrae l'attenzione sulla ruolo della composizione settoriale del prodotto nel contribuire a la produzione di occupazione
Questa analisi viene poi ulteriormente specificata cercando di produrre una tassonomia
Abbastanza in qualche modo complicata ma che noi di nuovo a chi avesse la pazienza di legge sulla proponiamo come possibile lettura dei dati in cui essenzialmente si dividono in settori in base a due variabili la l'andamento della domanda
Settoriale e la andamento del valore aggiunto se facciamo una tassonomia in base a questi a questi qua a questi due questi due valori asseconda l'andamento otteniamo quattro gruppi naturalmente
E a questo punto cosa serve una tavola del genere serve semplicemente a chiedersi il mio paese come specializzato da questo punto di vista è chiaro che un economiche la maggiore occupazione eh prodotta in una situazione in cui c'è un'elevata crescerà la domanda ma questo si traduce anche non in semplicemente aumenta la produttività ma aumento dall'occupazione quindi è collegata all'andamento del valore aggiunto
Siccome i settori sembrano avere caratteristiche loro proprie relativamente all'andamento dalla domanda lamento valore aggiunto chiedersi dove è specializzata la mia industria
è un modo per chiedersi se la mia industria strutturalmente cioè indipendentemente da altre cose o al l'andamento macroeconomico è meglio o peggio equipaggiata nel produrre occupazione
E se la risposta è siamo equipaggiati siamo messi male dal punto di vista strutturale allora forse ci dobbiamo chiedere cosa si può fare nel modificare il modello di specializzazione per aiutare la crescita e l'occupazione quindi anche questa è un'evidenza
Che noi offriamo al dibattito in questo senso
Molto rapidamente su alcune altre tabelle
In cui proponiamo degli indicatori perché sono stati calcolati per due variabili la struttura delle esportazioni quindi dati di commercio internazionale la struttura della occupazione sempre per gli stessi settori
Ci sono due indicatori che ha di nuovo lascio a chi vuole
Di leggersi con più attenzione che non abbiamo chiamato indicatori di mobilità e indicatori di flessibilità
Il loro significato è semplice un paese ad una elevata mobilità settoriale se in un dato periodo di tempo riesce a modificare in misura sostanziale la sua struttura di produzione di esportazione e lo stesso vale per l'occupazione
Un Paese ha un'elevata flessibilità seppur non necessariamente aumentando la
La la diversificazione la sua struttura produttiva riesce però ad accrescere la sua specializzazione in alcuni settori
Ambedue queste risposte sono risposte chiamiamo
Diciamo così virtuose
Perché di fronte a un mutamento importante dell'ambiente internazionale io posso rispondere o scegliendo di entrare in nuovi settori produttivi oppure scegliendo di rimanere nei settori produttivi in cui sto ma accrescendo la mia specializzazione
E quindi accrescendo la produttività e la competitività in quei settori ora
Mi fermerei qui perché già ho appreso abbastanza tempo se andate a vedere le altre tabelle notate che di nuovo troviamo gli Stati Uniti in questo caso al primo posto quindi gli Stati Uniti hanno un'economia che fortemente in grado di modificare la sua struttura di specializzazione e l'Italia
All'ultimo al penultimo posto da parte del Giappone forse non è un fatto strano che il Giappone sia qui alla luce di quello che stiamo vedendo in questi questi ultimi anni
Di nuovo ma vorrei farvi notare come Portogallo Regno Unito e Spagna siano abbastanza in alto in questa classifica addirittura se prendiamo l'indicatore di flessibilità il Portogallo e la Spagna sono al primo posto
Perché insisto su questi due Paesi berici
Perché a secondo non tanto perché debbano essere un modello per l'Italia ma perché sono un ulteriore esempio di come si possano sponde positivamente a un forte choc che viene dall'esterno
E come questo sia collegato ad una forte capacità di cambiamento questi indicatori non sono altro che un altro lato della medaglia di quello che abbiamo visto prima
Se io riesco osservò che in questi paesi o allo stesso tempo un'elevata capacità di cambiamento è una forte propensione ad investire in Investimenti estensivi fra investimenti che creano occupazione
Ci deve essere qualche ragione per cui questo è il caso allora o se bisogna andare a vedere perché in quei Paesi succede questo
Quando dico questo penso affatto qui lancio fosse una cosa un po'provocatoria che nel nostro Paese ci sono c'è una Spagna in Portogallo potenziale che è quello che è stato assunto di questa città fosse potremmo immaginare fenomeni di questo tipo
Io mi fermo qui rapidamente con una resta rapidissima
E eccessivamente accelerata presentazione di tabelle per concludere rapidamente su le proposte di politica economica che sono che sono contenute in questo rapporto a cui in particolare ha piegato il contributo centonove euro
Essenzialmente
Si ribadiscono nello a parte finale rapporto
Suggerimenti che hanno a che fare con l'iniziale ispirazione del piano dell'OLAF e cioè con il fatto
Secondo noi confermata la nostra analisi che ha problemi strutturali si deve rispondere con misure strutturali misure che essenzialmente accrescano la capacità dei sistemi produttivi di modificarsi ed adattarsi ad un ambiente che via via si fa più difficile
Quindi vengono riproposte secondo voi misure
Che accrescono la flessibilità e la mobilità e usare i termini degli indicatori che abbiamo calcolato e allo stesso tempo e questo è l'aspetto macro economico a cui voglio dedicarmi molto semplicemente poi immagino che gli amici su questo panel
Approfondiranno la questione
Anch'io abbiamo parlato in questo rapporto essenzialmente di aspetti per ribadire il termine di tipo strutturale questo non vuol dire che l'aspetti gli aspetti più strettamente macro economici non siano importanti
In questo e nel rapporto si rielabora e si aggiorna una proposta per una meccanismo che permetta di redistribuire gli oneri
Di diciamo di politica di bilancio all'interno dell'Unione Europea
Ogni volta che si parla di queste cose o si parla senza nominarlo il gatto di stabilità soprattutto se lo si fa in Italia da parte di un italiano nessuno ti prende sul serio perché questa cosa viene considerata come la solita scusa
La mia posizione personale è che bisognerebbe che ciascuno di noi e mi rivolgo a ipotetici interlocutori europei
Smettesse di avere questi preconcetti ai conoscesse due cose primo che c'è evidenza e forse ce ne dovrebbe essere di più
Che ci sono vantaggi di coordinamento da sfruttare in Europa se la politica di bilancio fosse coordinata in Europa tutti staremo meglio questo è quello che
Si intende quando si parla di vantaggi del coordinamento in questo senso
Voi sapete che il ministro del tesoro alla Ciampi all'osso ultima visita all'Ecofin di quasi una settimana fa aveva proposto ai colleghi europei di ragionare su questo terreno
Ho la sensazione che bisogna fare dei passi avanti in quella direzione soprattutto partendo da una banale considerazione cioè che ordinamento non vuol dire che la politica
Che fa un Paese va bene per un altro ma vuol dire molto più semplicemente che politiche diverse si possono fare assieme chiedendo sì ogni volta quali sono le conseguenze di quello che faccio io su quello che fai tu e viceversa questo è il coordinamento in secondo luogo questo questa proposta contenuta nel rapporto pone un problema serio e cioè
Quando il patto di stabilità sarà pienamente operante cioè quando i bilanci nazionali saranno in linea tendenziale in equilibrio
Avremo il vantaggio che io condivido di poter far funzionare al meglio gli stabilizzatori automatici dei vari Paesi
Questo avrà un vantaggio
Anche dal punto di vista dell'unione monetaria perché gli stabilizzatori automatici nazionali molti sostengono sono uno strumento molto opportuno per fronteggiare shock asimmetrici che possono colpire singole economie nazionali
Lì stabilizzatori automatici funzionano bene però soltanto se c'è flessibilità nei due sensi dei bilanci naturalmente e questo richiede una stabilità G
Ma posto che tutto questo mondo ideale possa funzionare rimane un problema
E cioè come si fa ad arrivare ad una situazione di regime cercando di sfruttare i vantaggi del coordinamento credo che questo ultimo punto cioè come si fa ad aiutare l'Europa
A gestire una politica di bilancio comune per arrivare il più rapidamente possibile alla regina è stabilito dal patto di stabilità è un problema di politica economica che secondo me ancora non è stato approfondito
In modo sufficiente
Grazie mi scuso per il
A questo punto assumo la presidenza mi pare di capire al volo e do subito la parola a Giorgio Napolitano che credo che poi se sei d'accordo credo che poi ci debba lasciar
Ma qualche sommaria considerazione dal nome comunista
Da politico interessato a questi problemi che peraltro non si fa molte illusioni sulla possibilità di un confronto serio tra le forze politiche nemmeno in occasione delle elezioni europee
Su proposte come quelle che sono avanzate nel rapporto il rapporto lo studio che oggi presentato ritarda c'è d'intesa con la Fondazione oltre la propria fortemente propositivo questo punto dovrebbe stimolare
L'impegno delle forze politiche almeno mi auguro che possono stimolare l'impegno dei governi e
E delle forze sociali fortemente propositivo anche per un aspetto tecnicamente complesso mi riferisco alla bozza di uno strumento di stabilizzazione congiunturale su cui non mi tratterrò e tuttavia credo che sia difficile intendere la portata delle proposte si non si parte da alcuni elementi di analisi su cui
Questo studio è particolarmente ricco di indicazioni
Per dirla molto semplicemente io
Credo che non ci siano dubbi anche alla luce di questo rapporto sulle straordinarie potenzialità che rappresenta per le nostre economie
L'avvento il raggiungimento della moneta unica
Della terza fase dell'unione monetaria o come si dice economica e monetaria sbarazzato il terreno da qualsiasi equivoco
Soprattutto perché l'obiettivo è stato raggiunto
Riserve e preoccupazioni espresse in una fase precedente potevano risultare ambigue
E sollevare interrogativi sulla volontà ad un impegno italiano per il raggiungimento di questo traguardo
Anche se io credo
Che
Dobbiamo anch'riflettere su quello che non solo da parte italiana poteva farsi anche per rendere più sicuro il cammino
Dobbiamo oggi confrontarci con seri interrogativi sulle condizioni a cui le potenzialità Offerte dalla creazione della moneta unica e della banca centrale europea posso davvero essere messe
E
Io parto da una affermazione che contenuta nello studio e che un'affermazione rilevante le caratteristiche del processo di integrazione hanno contribuito in Europa a determinare un regime macro economico di tipo restrittivo
Con conseguenze negative sull'occupa
E d'altra parte poco fa padovano ha sottolineato
Un corollario
Di questa osservazione di carattere generale
E cioè che la convergenza dei cicli di crescita in Europa si è compiuta verso il basso e naturalmente questo ci deve preoccupare non poco
Io non so se sia corretto parlare
Economisti potranno
Dirlo assai meglio di me come si è fatto in un peraltro
Stimolante interessante articolo pubblicato di recente sulla Hammond
Eurolandia alla prova della divergenza se si possa oggi parlare non più soltanto di una convergenza
Compiuta si verso il basso ma di una divergenza
E i dati sono quelli che venivano anche ricordati Siempre se si prende
Il consuntivo del mille novecentonovantotto è insomma la forbice tra i tassi di crescita di Spagna e Portogallo da un lato
Possiamo anche parlare dalla Finlandia
Non parliamo dell'Irlanda
E dall'altro
Italia
A punto più basso Germania questione più compresse peraltro considerata anche in quella analisi giornalistica cruciale
Con la Francia e in una posizione diciamo intermedia ma comunque
Il tasso di crescita francese si è collocato nel novantotto
Circa un punto sopra quello tedesco e secondo le previsioni anche nel novantanove pur rallentando si si collocherebbe un punto su un profilo tedesco e ancora più ampiamente sopra quello italiano
E effettivamente e io credo che naso
Io credo che nascono di qui degli interrogativi degli interrogativi molto molto seri
Volendo essere rapidissimo io poi non poco come dire sotto problema ma mi scuso per quel sotto in quanto
Si tratta di un aspetto molto rilevante del grado di convergenza o di non convergenza tra le Regioni d'Europa
Preso nota
Indicazioni perfino delle provocazioni incoraggianti o interessati di Padovan a questo proposito naturalmente
Quando vedo un poi e tutte le regioni del Mezzogiorno d'Italia urtare tranne l'Abruzzo collocate nel nuovo gruppo definito in questo studio le regioni della disoccupazione beh
Ricordo a me stesso che cosa è poi questo Paese la realtà di questo paese
Al di là del tasso medio
Di crescita su base nazionale ma ecco insistendo sul punto che
Dicevo prima come si spiega questa divergenza sì di divergenza si può parlare
O come superare questa convergenza verso il basso ricicli
Crescita
E qui naturalmente intervengono le proposte
Però
Come si dice ampiamente nel nel rapporto come ha ribadito Padovan persi occorre tenere ben presenti insieme mi pare che questo sia il senso insieme le condizioni maturo economiche
E i fattori strutturali
Che sono alla base di queste difficoltà di queste incognite e che devono essere oggetto oggetto di un'azione politica
Padovan
Ha molto messo l'accento sulla
Questione
Degli investimenti e la filosofia dell'apporto delle proposte qui contenute e d'altronde è quella di un Forte richiamo
Sulle componenti sulle componenti interni della Tom
Partendo dal presupposto che la crescita del peso dell'export
Nona giovato
All'uso di gruppo
E non ha giovato all'occupazione che quindi occorre uno spostamento di accento uno spostamento di accento su ambedue le componenti interne della domanda ma per quello che riguarda gli investimenti per la verità mi è parso di di leggere di notare capitolo secondo che si dice che non ha pensato tanto l'insufficienza
Di questa componente quantomai in composizione in senso intensivo
Nel senso che ci ha spiegato nell'accezione che ci ha qui illustrato Padovan non so ecco se forse c'è qualche differenza gli accenti tra i vari estensori del rapporto insomma si deve parlare anche di una più fortemente di una insufficienza di questa componente di investimenti
Ho soltanto della composizione intensiva Mannoni intensiva nel senso delle ricadute occupazionali di questa di questa componenti
E in ogni caso come sollecitare
Come storici
Si propone un secondo patto questa è la proposta chiave
Un secondo patto accanto a quello di stabilità
Che sia un patto per il coordinamento delle politiche economiche nazionali attraverso indirizzi di massima così oltretutto previste dai Trattati anche se rimaste finora lettera morta ma adesso non sto a ripercorrere l'armamentario
Di questo patto che d'altronde viene puntualmente
Ricitato nella parte conclusiva di questo di questo rapporto
Si aggiunge ma sono voglio più tornare su questo aspetto che questo rafforzamento del quadro politico istituzionale del coordinamento per essenziale presuppone un dialogo fra Consiglio Ecofin e Banca centrale europea rispetto dell'indipendenza non vorrei sfondare porte aperte
E può anche rivelarsi insufficiente di qui la necessità di quel complemento dello strumento di stabilizzazione congiunturale uno strumento flessibile e leggera ma per quello che riguarda
Il coordinamento e tutto il resto tutte le articolazioni anche in questo stesso concetto
Di coordinamento perché poi c'entrano le reti transeuropee getta tutto quello che sappiamo c'entra cioè come dire
Una forte iniziativa politica una forte iniziativa politica dei governi e delle istituzioni dell'Unione
Si deve semplicemente Venus secondo patto che si convochi a latere del primo o cetra dire qualcosa anche sul per
Sul patto di stabilità
Poco prima di questo rapporto è riuscito
Più voluminoso lo studio il rapporto sullo stato dell'Unione europea mille novecentonovantanove del gruppo diretto da Jean Paul Fitoussi
Naturalmente ci sono molte cose che suppongo siano discutibili e e che risultino controverse in quel rapporto quel rapporto pone molto nettamente l'accento sulla necessità di una politica espansionista la qualifica così
Tutta se siccome Expo azionista e fosse in modo in modo opinabile in modo più però
Converge
Questo studio del c'è e ed inoltre no nel sottolineare la assoluta esigenza di istanze di coordinamento e direzione istanze politiche istanze politiche
E pone il problema
Di una interpretazione come dice il meno formale del patto di stabilito
Qui ritorniamo in realtà su un tema che è stato sollevato nel corso il cammino che doveva portare pallavolista lucchettato sollevato anche da Giorgio Ruffolo in sede di Parlamento europeo che è stato sollevato diciamo da un europeista che ha
Dei meriti anche nella costruzione di questa politica
Monetaria comune cioè Giscard veste
Io non sono convinto che sia stato gestito nel migliore dei modi possibili il percorso che ha condotto alla moneta unica
Io credo che le questioni allora sollevate ho ricordato anche in particolare da chi
Di una di un calcolo del rapporto deficit PIL che tenesse conto Yu-Na componente
Che tenesse conto di una componente anticongiunturale o che venisse in modo particolare conto in ogni caso di una componente Investimenti investimenti per la crescita come sappiamo benissimo che quel parametro è stato calcolato in modo indiscriminato sulla spesa senza alcuna distinzione tra spesa corrente spesa per investimenti in funzione anticongiunturale o no eccetera
Comunque quello che è stato è stato però il patto di stabilità c'è
Atto per il coordinamento non si debba ancora ragionare ragionare sulla interpretazione come dice Fitoussi del patto del patto di del patto di stabilità infine tutto questo ovviamente solleva dei problemi di carattere politico
Cioè i
La difficoltà a adottare queste scelte
Una
Difficoltà che nasconde divergenze sull'analisi divergenze o immaturità
Su
Sugli strumenti
Qui si c'è una posizione da da rilevare si insiste che la sede di decisione per il coordinamento eccetera
Non debba essere il solo Consiglio euro undici ma debba essere il consiglio Ecofin nel suo compresso anche
Voi sapete che in modo particolare il ministro Ciampi a ammesso molto in evidenza come il Consiglio euro undici
Abbia rappresentato un cambiamento molto forte
Nel clima pieni rapporti
Tra i rappresentanti dei governi dell'Unione nel senso che lì effettivamente si è ragionato assai di più in termini sovranazionali
Di quanto non si facesse prima nell'Ecofin e di quanto fosse ancora adesso non si faccia nell'Ecofin a quindici comunque questa dialettica che io penso a Fossa
Sprigionarsi in senso positivo nel senso cioè di un trascinamento dell'Ecofin nel suo insieme verso
Approcci di carattere più sovranazionale e e e il problema credo che sia interessante affrontare ma ripeto c'è complessa e ancora più grosso che credo
Della volontà politique l'ha voluta positivi cioè io dubito che le difficoltà che si incontrano a prendere questa strada dipendano da una immaturità nella elaborazione degli strumenti
Quindi ci sono vischiosità più profonde su cui bisognerebbe riuscire a intervenire intervenire e dico dovrebbero riuscire intervenire le forze sociali
E l'opinione rispetto a forze politiche abbastanza distratte e al governo abbastanza incerti o riluttanti grazie
Grazie Giorgio adesso la parola Mario Baldassarri
Grazie per Carlo
Una prima osservazione
Nel senso che
Ricordiamo tutti un anno fa circa dopo l'ingresso dell'euro si stava diffondendo un'equazione pericolosa ma è stimata e cioè che la stabilità del cambio di per se stessa producesse occupazione sviluppo e qui dovessimo semplicemente gestire le cose
Qualcuno parlava in un in questa sala
Qualcuno parlava addirittura delle verdi praterie
Qualche anche ottimo commentatore poggiava tutto su questo nuovo rinascimento veder titolate
E quindi leggendo il rapporto del CER
Mi sono ho consolato nel senso che le persone ragionevoli nel senso di quelle che ragionano
Cominciano fortunatamente a porre il tema vero di fondo e cioè occupazione e sviluppo nell'Europa dell'euro non come automatico prodotto dell'Unione monetaria
E per di più secondo motivo di compiacimento e che parallelamente anch'io in queste settimane ho prodotto una qualche in analisi e proposte che in in parte coincidano allora
Vorrei fare è un chiarimento sulla analisi del rapporto un rafforzamento nella prognosi
E e e sciogliere in un certo senso l'apparente dilemma nella terapia
Proposta
Dilemma che è stato ripreso sia nel l'illustrazione dei Piercarlo Padova sia desunti dall'interno di Napolitano con citando anche Fitoussi poneva il problema Patto di stabilità secondo patto ora ecco due patti paralleli o correzione del Patto di stabilità
Allora sull'analisi del chiarimento il seguente il rapporto dice molto chiaramente che noi abbiamo avuto una convergenza europea verso il basso
Ecco secondo me è qui il punto è
Che di fatto est insomma sinteticamente io la vedo così l'abbiamo deciso consapevolmente
Uno choc
In gran parte simmetrico
Con qualche differenziazione endogena in Europa introducendo Leo abbiamo introdotto uno sciocco simmetrico con differenze
Tra Italia altri Paesi vaso prevalentemente una sciocca simmetrico perché e perché semplicemente noi avevamo un'Europa fatta di varie
Se vari sistemi economici nazionali tutti più o meno con alcune rigidità interni e un po'di più un po'di me sul mercato del lavoro sul mercato dei beni in termini di bilancio pubblico in termini di spesa pubblica di prelievo fiscale quanta e avevamo il cambio flessibile che in un modo o nell'altro aggiustava le cose
Lo choc vero simmetrico che abbiamo introdotto il cambio fisso
E allora il problema è emergono le élite non è più un problema di convergenza ciclica ma è l'aspetto passò il trend dello cioè quello che emerge anche nei dati del rapporto non è tanto che i Paesi convergono nel ciclo nel senso che vanno su e giù tutti insieme è che tutti insieme sono andati strutturalmente in termini di Trend giù quindi non è un problema di controllo ciclico
E a mio parere è
L'effetto di questo choc simmetrico
Quindi questa la precisazione un pochino sull'analisi
Su questa base in realtà il cambio fisso
Lo abbiamo introdotto sia all'interno e questa l'aspetto più banale ovviamente moneta unica
Ma non è ancora stato percepito bene che l'introduzione dell'euro rende inefficace anche quella pezzetto di cambio flessibile che è il rapporto con il resto del mondo
Io ho fatto qualche verifica anche io sono in quest'ultimo lavoretto no scusate se uno si auto cita come sempre ma capita spesso
E gli ho concluso che l'euro debole quindi l'aspetto di flessibilità dell'euro aiuta poco comunque l'Europa a uscire da questo incastro di trenta bene per due ragioni la prima anche questa banale a il grado di apertura dell'economia europea con la moneta unica enormemente ridotto
Nel senso che i singoli stati precedentemente avevano un venti venticinque per cento di import-export e ora quelli import-export per oltre la metà o attorno alla metà è diventato domestica
Trenta e quindi per definizione statistica contabile stiamo tra il dodici dodici tredici per cento quindi una valutazione dell'Euro incide solo suo poco più di un decimo del prodotto interno lordo
Ma non solo perché nel fare le le mie prove con modello econometrico del Centro studi di Confindustria di cui ancora ringrazio Giampaolo Galli della disponibilità sullo strumento che cosa è emerso e questo ci ha sorpreso un po'quando abbiamo fatto quest'Aula e che l'impatto di una svolta Salerno sole basso modesto per questa regola ma ancora più basso di quello che ci aspettavamo
Perché parallelamente siamo anche in condizioni di mobilità internazionale di capitali che vale per tutta Europa e per tutto il resto del mondo e allora uniti
Una tesa di Euro debole immediatamente si ripercuote sui tassi di interesse falsare i differenziali dei tassi d'interesse
In Europa e quindi non solo l'Euro debole impatta poco perché è piccolo la quota di import export
Ma questo piccolo impatto è quasi azzerato non del tutto ma quasi azzerato dal dalla dal dal dal rimbalzo sino sui tassi che basta anche poco un mezzo punto che mi frena anche quello quindi questa è la conclusione dell'analisi
L'Europa a costruito volontariamente politicamente
Uno choc simmetrico endogeno non viene da fuori ce lo siamo fatti noi dentro e non ha percepito però che è un'economia chiusa e che il problema dell'abbassamento strutturale del trenta
Non è più un problema di controllo ciclico e di coordinamento ciclico tra i vari paesi europei ma di riflessione su come all'interno dell'Europa
Quindi responsabilità endogena va bene
E si può costruire sulla base della stabilità monetaria equilibri di bilancio pubblico un trend di crescita che porti a un aumento di occupazione conta questa è la prima osservazione la seconda sulla prognosi
E la prognosi è che se noi non ci muoviamo
In qualche modo su questi elementi di carattere strutturale
Il rapporto coglie parla di Chico eccetera ma in realtà parla di strutture
Il rapporto sul controllo congiunturale del ciclo economico in Europa
Se non ci muoviamo verso il punto di vista l'Europa intera l'Italia a maggior ragione è in una condizione di medio-lungo termine di crescita comunque modesta
Perché se tutto va bene voglio dire e e succhiano quando si apre una prospettiva del due due e mezzo per cento ora in queste condizioni tutti gli esperti non il sottoscritto ma esperti di economia industriale di innovazione tecnologica di organizzazione chiedendolo guardate che due due e mezzo per cento
E l'incremento di produttività quasi automatico che tra l'altro in quel prende che c'è anche nel rapporto fa vedere quindi in termini di a e prospettive di occupazione se non ci muoviamo non facciamo nulla pura demagogia parlare di crescita occupazione conta fermo restando l'aspetto che non è che basta il rilancio macroeconomico per automaticamente ottenere l'impatto sull'occupazione perché poi sappiamo tutti che c'è quella di incastri di formazione per carità però è la condizione a mio parere e necessaria anche se non sufficiente perché a rovescio con una crescita che sta mediamente per dieci anni sotto il due per cento per questa la prospettiva sono gli anni Novanta riproduce teli dal due mila al due mila dieci più o meno questa la prospettiva ecco che c'è poco da fare Policastro le qualificazioni professionali e quant'altro
Allora se ci basiamo su questa prognosi e allora la terapia né né la terapia me ne consegue perché e lo choc proviene dal fatto che abbiamo avuto l'idea e avere un cambio fisso all'interno e poco efficace all'esterno
E allora riemergono le rigidità allora su questo vorrei
Chiarire un punto
E cioè il ruolo del bilancio pubblico in Europa e in Italia
Perché anche qui il problema non è
A il ruolo del bilancio pubblico nel controllo ciclico congiunturale
E allora da questo punto di vista
Secondo me no
No non non non c'è assolutamente il problema è che venga a quello che diceva Giorgio Napolitano
Cioè non c'è un problema di contrapposizione tra la seconda gamba dell'Europa cioè il secondo patto e il patto di stabilità
Il patto di stabilità riguarda equilibri finanziari
Quindi un problema di disavanzo fu
Su questo io sono molto più pragmatico di quello che hanno deciso di governi voglio dire che l'azzeramento eccetera
Non vedere niente di male se in caso di andamento ciclico stiamo all'una e mezza di deficit PIL piuttosto che ad esempio però lei non è questo il problema che che stiamo discutendo
Il problema è
Dato l'equilibrio finanziario queste per in questo vado ripetendo da tempo e e niente mi convinco sempre più questo equilibrio finanziario del bilancio pubblico eh
Da valutare rispetto al ruolo del bilancio pubblico nel sistema economico in termini di livelli e composizioni di spesa o di entrata
Quindi non c'è contraddizione tra il patto di stabilità e il secondo patto che va fatto
Perché secondo patto che va fatto a mio parere magari coordinandosi e qui c'è un puntualizzazione rispetto a quello che scrive il rapporto nelle proposte secondo la mia
Il secondo patto che il patto per l'occupazione e lo sviluppo la crescita e quant'altro e che è un problema di Trento e mondi andamento ciclico
E deve riguardare le rigidità e allora le rigidità sono mercati dei beni mercato del lavoro e peso ruolo e il peso del bilancio pubblico quelle pietre grandi allora sul mercato del lavoro
è ovvio che se blocchiamo i prezzi l'effetto si scarica sulle quantità se blocchiamo le quantità l'effetto si scarica sui prezzi come gli altri mercati quindi in realtà anche qui non c'è contraddizione su flessibilità del salario flessibilità dell'occupazione flessibilità su tutti e due
Perché se se chiudiamo una parte ci scappa dall'altro
Sul mercato dei beni cosa un po'trascurata e perché l'Europa parla di competizione concorrenza può è il regno della rally
E qui basta leggere i giornali non sono italiane europee capire che i mercati europei sono mercati molto più chiusi dei mercati del resto del mondo
E mo'problemi di antitrust di apertura assai prendere grandi settori in sistemi bancari e quant'altro
Sulla ruolo e il peso del bilancio pubblico qui diciamo la precisazione che vorrei fare rispetto alla proposta
Del rapporto CER
Nel rapporto Chair si propone il coordinamento
Si dice giustamente che è necessario il coordinamento perché altrimenti si rischia una competizione sul lato fiscale e sociale
Che rischia di abbassare enormemente i livelli sia della transazione sia della delle garanzie sociali
Ecco io però pongo un problema poiché si propone un coordinamento che porti alla media europea e qui a me pare una piccola contraddizione con l'analisi che rapporto fra l'inizio
Perché se il coordinamento fiscale europeo
Deve essere tale da portare i i sistemi fiscali europee a confermare l'attuale pressione fiscale media europea
Allora questa è la mia opinione se l'attuale pressione media fiscale europea che è in parallelo con l'attuale rapporto medio europeo spesa corrente PIL e che quindi può essere ottenuto indipendentemente che ci sia o non ci sia disavanzo che è il patto di stabilità che non propone per questo per me non è contraddittorio a meno che non ci sia ancora l'illusione di dire noi rilanciamo l'economia riportando il disavanzo pubblico in Europa al tre quattro per cento del PIL ecco ma
Credo che il persone ragionevoli per ora non sono arrivata a proporre questo qua c'è sempre la possibilità se la pensa così bene che l'unica e ci si confronta ma se questo e allora
A l'abbassamento lo scusate il coordinamento che porti alla fine a confermare l'attuale pressione mediatica europea
Credo che sia contraddittorio con l'analisi iniziale perché se elemento forte forte
Di
Freno
Nelle le potenzialità di crescita europea
è ed è un pezzo importante di quell'abbassamento del trend di quella convergenza verso il basso di cui si parla all'inizio a mio parere eh la pressione fiscale
Costretta ad essere alta perché è alta la spesa corrente e allora si facciamo il coordinamento in Europa deve essere molto chiaro a mio parere che il coordinamento che va fatto per evitare la giungla fiscale eccessiva
Per evitare la concorrenza selvaggia sul piano delle protezioni sociali proprio avere un punto chiaro
Che va fatto per rifondare in Europa e in Italia un sistema fiscale che vede alla fine del processo uno pressione fiscale abbassata mediamente in Europa in tutti i Paesi e una primo revisione dello garanzie dello Stato di protezione sociale che vede alla fine del processo a bassa la pressione o meglio il rapporto tra spesa pubblica corrente pieno che è quello che viene chiamata la proposta Ciampi
E che mi permetto di dire gli aveva in qualche modo aiutato ad emergere
Anche con alcuni miei
Analisi lavori proposta che avevo cucù o cose
O cose di questo tipo questo a me pare in il nodo vero
E l'Europa non può illudersi di aggirarlo
Tanto meno l'Italia voglio dire
Perché altrimenti dovremmo concludere che l'abbassamento del trend di crescita europea negli anni Novanta e questa convergenza verso il basso
Ci è piovuta dal cielo non sappiamo bene che cosa sia determinata o peggio ancora
Che questo è avvenuto perché abbiamo voluto abbattere l'inflazione fare la moneta unica e riequilibrare la finanza pubblica ecco attenzione a mio parere a questa
Sbagliata interpretazione e cioè che questa convergenza verso il basso sia l'effetto così non voluto ma sia l'effetto diretto della stabilizzazione monetaria e finanziaria che l'Europa ha dovuto e voluto fare per creare l'aria
Della moneta comune io non credo a questo credo che l'effetto sia che quella creazione circolo sciocche simmetrico endogeno introdotto con l'Euro
Fa venire a galla e questa è la cosa importante quel tipo di rigidità la strada allora aggredire quel tipo di vita una di queste rigidità e certamente
La quota di bilancio pubblico supino
E quindi non è affatto in contraddizione col Patto di stabilità perché come ho detto già altre volte potremmo benissimo avere una spesa pubblica al quaranta per cento con pressione fiscale al quaranta per cento sul PIL disavanzo e non in contraddizione col Patto di stabilità vi vede un pochino più pericolosa la via dice un po'Fitoussi
Soprattutto in Italia magari non in altri Paesi perché tende a proporre la risoluzione del problema senza affrontare aggirando questo modo
Come se fosse possibile in qualche misura dire va be'per due o tre anni facciamo un po'più di investimenti pubblici quindi facciamo più disavanzo pubblico contabilmente riteniamo fuori dal patto di stabilità con mille ragioni anche importanti perché gli investimenti pubblici importa se sono veri riportanti eccetera quindi con un po'di disavanzo
Due-tre anni ricreazione sul fronte del patto di stabilità e poi riprendiamo una crescita io ho molti dubbi su questa strada
Io dirò qualche cosa che brevi
E sulla dalla dal dibattito strettamente economico in realtà con i non mi compete
Credo però che dovremmo porci un quesito di come questo tipo di discussione che bisogna sembra scusate la voce sono poi messo
Molto
Indica un gran una maturazione notevole sulle indicazioni e sulle diagnosi
Del perché c'è un una così forte differenza tra il tasso di sviluppo europeo e quello americano
E in secondo luogo dovremmo anche porci il problema del perché il tasso italiano di sviluppo ha il più basso d'Europa ormai
Da tempo
Dovremmo riuscire anche a dare una risposta Pizzi due differenziali e io credo non venga data non tanto per errori di analisi economica
Quanto
Per una divergenza politico ideologica di fondo
Non so se avete visto come sta riemergendo oggi vedo che non c'è Marcello De Cecco quale Invesco e i suoi paradossi ha portato all'estremo queste posizioni sul fatto che non esisterebbe lo sviluppo negli Stati Uniti
Adesso è uscita una rivista cosiddetta economica diretta Geminello Alvi
Tutta
Tesa a spiegarci
Attraverso brillanti esercizi econometrici statistici che appunto negli Stati Uniti
Non c'è questo sviluppo forse c'è in Europa ora questo tipo di discorsi
A me ricorda quelli che si faceva un tempo Giorgio certamente li ricorda quando discutevamo sullo sfondo
Sulla differenza tra l'Unione Sovietica e la libertà degli Stati Uniti e alla fine il filo sovietici rispondevano sempre sì ma però l'accesso dei negri
E dunque cioè il problema nei corpi bruciati Negri comunque non c'è la libertà
Ora bastano scoprendo che degli Stati Uniti ci sono i carcerati lavoro dunque tutte le tutti e e che i tassi di sviluppo americano sono falsati mi pare un po'la stessa cosa
Sei matto ma lo so su questa base hanno hanno elaborato delle teorie le quali non sono così paradossali perché poi quando senti le discussioni politiche non dico queste interno economista maggiore discussione per esempio nell'Internazionale socialista tra modello americano
E i suoi sostenitori e modello così lento europeo a quello sito
E direi in queste proposte anche nel secondo patto su cui si parla oggi ritorna secondo me l'illusione che esista una ricetta basata sulla politica economica condotta dagli Stati prodotta in loco
E che questo sia la chiave che c'è mancato mancato questo coordinamento
è mancata questa forte volontà politica ma che deve fare la volontà politica se non se vuole sa o agevole il mercato o costringe il mercato
Eccolo il fino adesso mercato nell'Europa l'abbiamo costretto entro certi limiti
E
E la discussione economica in Italia o politica economica si svolge ormai tra le pedagogiche esortazioni del Governo
Agli industriali perché deliberato avrebbero perso la vocazione ad investire e rancoroso scontento degli atti e dei sindacati
Eva dirittura poi c'è una nuova scuola che alberga
Anche a Palazzo Chigi
E che ha
Non mi sembra in Padova debbo dire non non parlo di luce ma che mai prese dopo perché lo sai che lo solo Sabetta maleducato che parlo molto spesso di presenti poi mi tocca mandare dei fiori per scusarmi
Dico sì anche signori ormai perché la cosa sta diventando
L'agitazione
Alberga quest'idea da vernice lambiti quella che c'era da quando erano ragazzini su cui si metteva su sui giornaletti e uscivano fuori personaggi di ricreare di criticare questo capitalismo sulla base di vecchi ricordi di scuola di partito il capitalismo italiano il debole sono cattivi Nocioni sono straccione non c'hanno voglia di investire e l'idea invece maieutica demiurgo Riccardi e dichiararlo loro il capitalismo dividi segnarlo
Magari con un po'di ritardo e io dicevo un'altra volta mi sta che mi ricordano mia nonna che diceva a chi da giovani veramente lo fai su atti da vecchi diventa ma allora loro che da giovane hanno schifato il mercato il capitalismo paga oggi ci vogliono voglio addirittura intervenire fare vediamo se va meglio la Olivetti io ora Telecom un'apertura e si configura parlo voglio fare questo presepio avevo di di nuovo del nuovo capitalismo italiano combinando dei disastri
D'altra parte l'altro aspetto del dibattito politico e quello anche questo un po'demonizzato per
Quello tra Fazio
E la classe politica
Anche qui invece di entrare nel merito
Si è preferito dire che Fazio faceva questo perché voleva diventare Presidente della Repubblica da presso la cosa è passata e ci troveremmo di fronte allo stesso problema Fazio ha una sua elementare ricetta chi ci spieghi che è sbagliato
Oppure ci si pieghi perché la ricetta buona applicata fino ad oggi
Dai vari governi italiani europee non ha dato risultati la ricetta di Fazio
Sì
Riducendo tre punti la flessibilità l'abbassamento della pressione fiscale è il recupero del
Di una componente
Di Paul vitali capitanata verso il taglio
Della spesa corrente
Parole o delle delle pensioni
Contro questi invece di come dire
Articolare un discorso si è fino adesso lanciato solo delle fornivano per è diventato brutto come Fossa Pop Crema insomma
Tutto quello visto la rispetto sita che accompagnato per anni la Banca d'Italia ormai
Se n'è andata adesso poi siamo al de profundis chiuse
E si è anche visto apparse fatto qualche cenno ai tassi la riduzione dei tassi non non è che cambia tutta polemica
Che faceva la Fontaine e altri
Che
Qualche elemento
Anche frazione di occupazione certamente lo porta ma la riduzione dei tassi anche a zero come in Giappone non ha portato a nessuno
Sviluppo economico le
Allora dobbiamo ritornare a uno al punto perché a mio avviso quello della flessibilità che non è solo flessibilità dell'Amur io credo che il li che l'Europa in generale e l'Italia in particolare abbiano il loro vero tallone d'Achille per cui alla fine allora lo sviluppo non solo non c'è ma non riusciamo nemmeno a prevederlo per i prossimi dieci anni
Dipenda proprio dalla estrema rigidità del sistema del resto una piccola prova la si è avuta proprio quest'anno in cui in realtà l'Italia con un bassissimo tasso di sviluppo ha avuto un buon andamento dell'occupa
Di mi pare di centonovanta mila unità tutte esclusivamente concentrate
E in quelli contratti flessibili che erano stati approvati perché dimostra che la flessibilità da immediatamente occupazione molto più delle concertazioni e patti territoriali delle dei piani di investimento dei secondi piani europei e quant'altro
In cosa consiste dunque
Ma le lettere che malgrado tutte le prediche che vengono fatte
In Italia non vengono i capitali e capitali dall'Italia vanno all'estero per investimenti
Insomma a questa domanda sì mi chiamano saper rispondere
Credo che la risposta debba uscire dall'ambito presso la dell'economia credo che a questo punto gli economisti hanno detto quasi tutto quello che potevano nelle diverse scuole con diverse ricette ma vada spostato sulla Sociologia politica come aspetto
Pregnante del caso italiano
In Italia lo ripetuto altre volte non vorrei annoiare qualche Scott fragranza sentito ma è diventato una mia mio chiodo fisso
Tempi
Si è bloccato
Ogni meccanismo decisionale
Ad ogni livello
E il blocco del meccanismo decisionale quali che siano le decisioni di politica economica vengano prese e tale che le decisioni non possono restano puramente virtuale siano esse buone o cattive per furto
E non si possano né e eseguire non so tutti i lavori previsti per il Giubileo
Nel parlare più del raddoppio dell'autostrada del Sole ma neppure intraprendere una piccola attività economica senza che questa si scontri nei confronti di quello che avviene presente in Spagna in Portogallo
Con una serie infinita di difficoltà veti rinvii lentezze
Che la rendono quali che siano degli incentivi ufficiali la rendano del tutto come dire rendano crei pubblicamente meccanismo dissuasivo
Che spinge ad andare altrove ad investire per questo motivo non per i motivi degli incentivi o quant'altro
E non bastano dunque patti territoriali e nemmeno il toccasana anche questo diventato santificato della contestazione
Per carità ciò voglio fare anche europea questa oggi e che che ConcertiAmo lasciamo che il mercato suoni che con certezza che concertazione dobbiamo fare a questo punto la concertazione è un enorme valore quando c'è una forte inflazione
E dovevi farmi entrare i salari in una
Composizione
Armonica che non accelera salivazione ma oggi pensare che la concertazione serva per ravvivare il mercato gli investimenti e l'ultimo residuato di una concezione statalista dell'economia
Perché
Secondo perché
In Italia questo elemento di rigidità è diventato molto più forte che altrove molto più forte ed è il secondo me la causa
Del fatto che siamo in coda nel tasso di sviluppo
Abbiamo tentato di uscirne secondo me il Perù alcuni anni
Negli anni scorsi con due fondamentali iniziative di politica economica una è stata Tangentopoli
Tangentopoli è stata una grande iniziativa d'uscita
Per permettere al sistema economico di di diventare agire attraverso un'imposta una IVA illegale che come dire creava la congiunzione degli interessi che si potevano superare i vecchi questo è dal punto di vista economico con tutti i ricatti negativi che sappiamo ma che comunque attivava alcuni meccanismi produttivi e alcune capacità decisionali l'altro
Elemento mi pare la Padoan parlava di qual è la nostra Spagna il Mezzogiorno Occhetto attraverso fondamentalmente quelle norme elemento di flessibilità che sta che il lavoro sommerso l'attività sommerse anche queste cose una Tangentopoli l'altra il lavoro sommerso per resta ma non ha più credo l'avrà sempre meno per le facoltà di sviluppo che ha avuto fino adesso
Proprio perché sono venuti meno ma si è temuto di meno il cambio flessibile è venuta meno nobile meno la capacità di reinvestire
Il il fisco non pagato all'interno dell'azienda
è venuto meno l'altro elemento di differenziale di vantaggio che era dovuto al fatto di poter esempio in tutto il Centro e il Nord Est di poter sottoscrivere
Il debito pubblico ad alti tassi d'interesse e di a vere un vuol far stecche funzionante gratuito
Per seconda serie di elementi che avendo per esempio adesso parlo di col di micro economia non solo di economia nera ma l'amico Bologna italiana
E gli
Conosce è destinata a conoscere dei limiti
Ecco per cui questi aspetti propulsive Grumello ma io credo che il nodo non si scioglie non perché la burocrazia e cattiva
Lo è è residuato di una serie di di superfetazioni ma perché corrisponde a una concezione base della nostra politica della nostra lei Sociologia politica
Per questo il frutto della democrazia diffusa e malintesa a tutti i livelli per cui tutto deve essere deciso per legge tutto deve essere deciso e vi deciso Enrico vedere ridiscussa a vari livelli
Tutti hanno un diritto di veto ad ogni livello nessuno anzi come dire la autorità per per agire in proprio
E dunque questo corrisponde a forti
Poteri assembleari di veto o di intralcio e nessun potere degli esecutivi parlo a tutti i livelli non solo il con assieme una serie di poteri forti i poteri sporti solo il Consiglio di Stato la Corte dei conti la la Sovrintendenza ai vari monumenti quelli sono i veri poteri forti di questo Paese
I quali possono assai più delle forze armate possono come dire aggirando il loro diritto di veto e ancora
Più forte del come dire della volontà politica ecco tutto questo secondo me
Ha creato un meccanismo progressivo
In cui in cui la che le capacità decisionali si bloccano ad ogni istanza roba non solo sul piano economico
La sorte delle varie riforme costituzionali ce lo prova oppure del del fatto che in Italia abbiamo i processi civili più lunghi del mondo insomma dico su tutti i piani si è creato questo blocco dei meccanismi decisionali e non risolveremo mai sul terreno puro del disc della discussione economica
Un ultimo punto quanto riguarda il secondo piano
Di convergenza io mi aggancio a quello che diceva Mario prima dico
Credo che il secondo piano di convergenza sarà utile non
Sì soffocherà la concorrenza selvaggia ma se ne esalterà due abbiamo bisogno di mettere in concorrenza i sistemi fiscali amministrativi
Salariali cedo quando avremo la possibilità di impiegare un portoghese in Italia con salario portoghesi col contratto portoghese creeremo delle delle rotture di questo
Dopo visto un esempio per non so se di svizzero dove hanno affittato i assunto lavoratori non so se del del Senegal dove attraverso una società lavoro né in Svizzera però con con contratto di diritto
Senegalese ex
Sì sì no va insomma per farvi un esempio di tipo il padre ricomporre
Estero su estero
Ora non non credo che questo sia esempio migliore ma lo dico paradossalmente perché se noi facciamo un patto di di a a alle rigidità del Patto di stabilità aggiungiamole ridi di vita di un patto in cui non tocchiamo più le pensioni le la fiscalità all'interno dell'Europa avremo veramente poco chiuso il cerchio
Della dello shopping endogeno di cui parlava Mario rendendolo permanente fino a quando quello zero due che abbiamo le due ci crederà ancora un po'di più
Ma io seguirò soltanto a mentale estremismo il Mario Pirani e cercherò brevissimamente di di dirvi qual è l'impressione che io ho dal rapporto di del del c'è
Prima di tutto dal punto di vista economico mi pare che la conclusione delle ricerche
Delle del rapporto che Piercarlo a lucidamente illustrato è che
Non c'è stata per l'unione monetaria annientando nervi tandem degni tenne i pascoli verdi e neanche la disgregazione che alcuni avevano pronosticato
C'è stato appunto Regione Mario Baldassarri uno shock interno il quale ha determinato una convergenza verso il basso facendo mancare un'elasticità interna del cambio che si è riflessa anche a verso l'esterno data la chiusura tendenziale del sistema questo e naturalmente nello stesso tempo confortante preoccupante confortante perché si sta creando un'area che non è ottimale ma che può diventare ottimale grazie proprio all'unione monetaria questo ha spiegato bene
Carlo
Piercarlo
Ma è preoccupante perché la convergenza verso il basso determina una situazione di tendenziale stagnazione di tendenziale distante di tendenziale coincidenza del tasso di produttività normale con il tasso di crescita il che significa che non c'è spazio per l'occupazione di chi la colpa direbbe
Shakespeare nell'Amleto il re colpa ma chi è il re
Il re e la politica macroeconomica che de
Inadeguata Fitoussi e quindi necessità di rilanciare una politica che abbia una forte soggettività pubblica quel che Mario Pirani diciamo respinge Rita
Oppure la colpa il della rigidità e questo mi pare che Mario aderisca perfettamente al questa seconda conclusione io essendo presidente del Cerro devo dire che sono vanno bene tutte e due le cose
C'è il del cellula e c'è l'altra secondo me c'è un difetto di politica macro economica è un forte difetto di rigidità anzi un eccesso di rigidità ma questa sarebbe troppo salomonico e pilatesco
Bisogna vedere quali sono le conquiste le le conseguenze le possibilità
Nell'una e nell'altra direzione io non sono un'entusiasta del rilancio perché iniziano di politiche macroeconomiche credo che non seguirei Fitoussi sul su questa su questa strada se non per un certo tratto io sono convinto che per un certo tratto il patto di stabilità possa essere interpretato e che per un certo tratto il coordinamento fiscale della politica fiscale insensati intesa in senso anglosassone diciamo delle politiche di bilancio possa dare una maggiore elasticità alla manovra di politica economica in altri termini
Non sono dell'avviso che la politica macroeconomica debba essere abbandonata e debba essere interpretata soltanto nel senso della riduzione della pressione fiscale
E che in questo ci sia la possibilità di rendere compatibile una politica di crescita con una politica di equilibrio di bilancio mi pare che questo sia proprio la tesi di Mario Baldassari
Credo che la politica macroeconomica continui ad avere e continuerà ad avere un suo ruolo
Soprattutto se e attraverso un'armonizzazione fiscale saranno affrontati problemi che definiscono delle tensioni producono delle tensioni molto forte nella tassazione nella tassazione estremamente ineguale tra lavoro e capitale e delle tassazioni che vanno a tutto svantaggio delle delle squilibri che vanno a tutto svantaggio del fattore lavoro
D'altra parte non mi aspetto che da questa un coordinamento di politica economica si aprano vasti spazi praterie verdi ad una crescita del tipo anni sessanta anni cinquanta non è anni Sessanta quel tipo di crescita fordista keynesiana è tramontata ci dobbiamo rinunciare
De e dobbiamo semplicemente avere una maggiore attenzione per una politica di coordinamento che attutisca gli effetti Fini
Ecco tengo gli Stati Uniti c'è un passo
Perché c'è una fortissima perché c'è una fortissima Diversabilità perché c'è un avvertisse la flessibilità no per due ragioni uno perché gli Stati Uniti finora hanno potuto fare una politica macro economica di tipo keynesiano
Sia pure attraverso diciamo una egemonia del dollaro che gli ha permesso di non avere alcuna diciamo preoccupazioni di carattere
No
Questo soprattutto negli anni reaganiano insomma non è vero che gli Stati Uniti hanno fatto una politica Flick Mania
Gli Stati Uniti hanno fatto una politica macroeconomica di forte espansione
Meno Franco Modigliani ce lo ha spiegato titolo anche argomentato
E da questo punto di vista non credo che ci possano dare lezioni di antiche in esibimmo perché più che negli anni di lavoro chi c'è stato secondo è vero invece che negli Stati Uniti c'è un sistema
Di mercato estremamente flessibile
E e che da questo punto di vista ha facilitato enormemente di cogliere tutte le occasioni di crescita erano nel sistema
E
è vero che questo ha determinato una situazione che può essere per noi a considerata un modello io non parlo dei negri da bruciare o dei carcerati nelle carceri
Nelle carceri rispediti parlo di un'altra cosa parlo prima di tutto della necessità effetti ed e da questo punto di vista sono perfettamente d'accordo con Mario Pirani
Di aggredire le rigidità non le rigidità soltanto del mercato del lavoro anche del mercato del lavoro
Ma le rigidità del sistema le rigidità sistemiche e la rigidità sistemica maggiore è quella che Mario richiama quando parla dei poteri forti della corte dei conti dei TAR eccetera
Per il secondo ora per il raddoppio dell'autostrada del Sole per cinque anni dal ministro dell'ambiente ho tentato di arrivare ad una decisione che impedisse alla gente di morire
Sistematicamente lungo il tratto Bologna-Firenze non ci sono riuscito
Ancora non ci sono riuscito perché ci sono li combinati disposti dei TAR delle delle delle convenzioni ecologica e degli
Delle delle comunità montane delle delle quand'è il Governo delle coalizioni di governo di tutto quello che voi quindi la rigidità fondamentale quella che io denunciavo quando fondando Micromega avevo detto bisognerebbe fare una rivolta dei cittadini contro la burocrazia questo
E la prima questione che io io mi domando perché gli industriali c'erano soltanto con il fatto della rigidità del lavoro dei contratti della possibilità di di di di di di licenziare o di pagare di meno questo è certamente importante ma non arriveremo mai a livello di competitività coreano oppure o o di Singapore mentre invece potremmo avere una decente amministrazione
Ed è quello il fondale decenti
Decenti sistemi di amministrazione e decenti sistemi professionali fatto che in Italia ci siano ancora gli ordini professionali questo la rigidità il fatto che ogni decisione amministrativa o politica possa essere l'unificata in in sede di magistratura amministrativa questa e la rigidità e da questo punto di vista effettivamente si dovrebbe indirizzare la politica economica nel senso di rendere flessibile il sistema nel suo complesso dibattere le corporazioni dibattere le burocrazie
Dibattere appunto le rigidità anche diciamo ideologico culturali
Però io la domanda che io mi pongo va un po'al di là di questo di questo diatriba rigidità contro contro contro vinti contro politica economica rigidità dei mercati politica economica perché secondo me se ci infiliamo in questo dilemma non ne usciremo perché c'è un altro elemento che noi non non consideriamo mai e che non è considerato da questo rapporto io vorrei concludere nella nel senso di indirizzare il server esso un nuovo rapporto che consideri che affronti questo problema e vero o non è vero
Che comunque qualunque siano lì progressi che si potranno compiere nell'ambito della politica macroeconomica più coordinata qualunque siano i progressi che si potranno compiere nel senso della flessibilità delle strutture di mercato
Ci sarà sempre e si aggraverà una contraddizione della quale non parliamo ma e cioè la contraddizione che io chiamerei no keynesiana ma che al brand Diana della diciamo
Della della della degradazione
Dei beni pubblici e collettivi rispetto ai beni privati è vero o non è vero che non solo in America ma anche in Europa questo squilibrio che al brechtiano
E uno squilibrio sempre più forte ed è vero o non è vero che soltanto probabilmente nell'ambito di una politica che affronti direttamente questo squilibrio si possono avere anche forti elementi di occupazione di aumento dell'occupazione senza passare attraverso un'azione statalisti Ca'
Questa la la da la la situazione anni cinquant'anni Sessanta nella quale l'economia di mercato cresceva e lasciava del grasso che potesse essere in qualche modo scremato dalla politica fiscale e tradotto in welfare di quindi di una trasferimento di risorse dal settore privato al settore pubblico che passasse attraverso lo Stato
Ecco questo circuito non è più percorribile perché c'è una crisi fiscale perché ha ragione Baldassarri nel di indicarci piuttosto la diminuzione della
Nel nel nel nel nella nel un tendenziale squallore pubblico io credo che se ne esca soltanto in un modo cercando di indirizzando la politica economica in modo che una arte della domanda privata continuando a restare in condizioni di mercato e di concorrenza sì indirizzi verso beni collettivi nel senso che in altri termini della per Tura di quello che si chiama un mercato del Welfare a dei beni collettivi questo che è una indicati e un tema che non è mai affrontato se non come Jardin da chi imbratta sia un come come un tema di diciamo divertimento o di passatempo marginale per gli economisti io credo che invece questo sia un tema che diventerà fondamentale le vere scarsità e le vere ragioni per le quali c'è un divario tra Cresci
Economica e benessere sociale stanno nel fatto che sono i beni sociali e collettivi a definire Bellegra delle delle delle delle deficienze a definire delle situazioni di di carenza e non non non non non siamo carenti di televisioni e di computer siamo carenti di buone scuole siamo carenti di buone cita siamo carenti carenti di un di buoni sistemi sanitari siamo carenti di beni collettivi chi pagherà i beni collettivi non più lo Stato attraverso le tasse attraverso il Welfare socialdemocratico ma allora chi
E non è questa contraddizione tra beni collettivi in sempre meno efficienti e disoccupazione il problema fondamentale al quale noi dovremmo rivolgere l'attenzione e non tanto verso la diatriba tra con come sollecitare il mercato dei beni privati se attraverso l'aumento della domanda o attraverso la diminuzione delle rigidità non ci chiamò in una contraddizione che va all'opposto di quella che il problema fondamentale della nostra civiltà del nostro benessere è questo che mi pongo io sono convinto che nell'ambito dell'attuale sistema di mercato una maggiore coordinamento della politiche economiche sia necessario e che sia soprattutto necessario un minore
Una minore rigidità e quindi un maggiore un una una forte una forte e azione contro le rigidità e per una forte flessibilità dei sistemi ma sono anche Combi tutto che il problema della divario del del divario tra crescita economica e benessere sociale va affrontato aprendo un nuovo un nuovo fronte che non può essere né affrontato dal mercato privato né dallo stato sociale di chi col socio al democratico che ha bisogno di un apertura di una nuova frontiera io mi auguro che questo tema possa essere affrontato perché mi sembra che sia completamente rimosso dalla nostra coscienza
Sì provvedimento abbiamo tempo per qualche intervento alla platea se qualcuno desidera vedo Giampaolo Galli che
Giustamente si candida prego come funziona qui sì poi
Ciani a tre
Io sono molto grato a Mario Pirani mi fatto capire cosa sono i poteri forti in Italia e volle lo tranquillizzare
Giorgio Ruffolo che per quello che io ne so gli industriali non se la prendono solo con rigidità del lavoro
Ma anche con la burocrazia i poteri forti bloccano ogni possibilità di fare anche di investire in Italia
Volevo anche tranquillizzare sul fatto che pensiamo a ore al quel problema di orientare la domanda pubblica verso i beni collettivi il mercato del welfare
Però volevo anche osservare che dopo la riforma Bindi questo è un discorso che permetta è chiuso
Prossimi dieci anni
Lo tornare un attimo sul rapporto
A me sembra che l'immagine che ne viene fuori sia un po'ottimistica
Nel futuro dell'Europa endogeni ITA delle aree monetarie i cicli che convergono
Quando l'inflazione converge Periodo ottantasette novantadue i cicli tendono a convergere può darsi che c'è qualcosa di questo ma io tenderei a
E preferirei sottolineare gli argomenti opposti cioè questi argomenti detti un anno fa due anni fa prima dell'unione monetaria che avrebbero aiutato a convincere parte questi argomenti riconoscevamo ci hanno convinto che in fondo l'unione monetaria pur essendo una stranezza non era una mattana
Però ci sono tanti contro argomenti uno lo ha citato Giorgio Napolitano i tassi di crescita e anche Mario Baldassarri tassi di crescita dei diversi Paesi europei sono da parecchi anni strutturalmente molto diverso il Portogallo la Spagna l'Irlanda la Finlandia eccetera l'Italia dall'altra parte e questi sono problemi che non si disse tolgono un coordinamento delle politiche di bilancio che hanno a che fare con cicliche possono essere spazzati tal per cui sparando nel momento in cui tu stringi no
Questi sono problemi a che creano tensioni strutturali e già le hanno create nel consiglio della Banca centrale europea settima alle scorse perché ovviamente questi Paesi che crescono molto e hanno qualche tensione inflazionistica non avrebbero voluto ridurre i tassi d'interesse
Convergono reale ma insomma la storia della nostro Mezzogiorno dimostra che in un'area ma possono esserci divergenze molto forti
Nel caso degli Stati Uniti tende a dimostrare che c'è in un'area monetaria integrata una tendenza alla polarizzazione produttiva con cambi flessibili politiche nazionali e così via
In Europa più o meno tutti i Paesi tendevano a fare tutto adesso ci sarà una tendenza a specializzarsi molto più forte come sono specializzati i gli Stati degli Stati Uniti d'America dice Pat do Anna questo avviene per aggregazioni regionali non avviene secondo linee confini di paesi questo è verissimo questo ci dice che l'aver perso lo strumento del cambio non è drammatico
Ciò nonostante avremo are ieri che aree povere i problemi possono essere molto seri c'è un intero
C'è un capitolo del rapporto dedicato agli shock asimmetrici quali shock asimmetrici si possono verificare in Europa beh insomma ci sono dei fax simmetrici molto seri che basta pensare al recente passato basta pensare a che cosa ha significato nel periodo novantuno novantadue la crisi del come con per la Svezia e la Finlandia
Finlandia ebbe per due anni un calo del PIL del tredici per cento se non è se la Finlandia fosse stata allora parte dell'unione monetaria allora mentre la Germania aveva bisogno per di o dell'unificazione dei i tassi d'interesse al dieci per cento quale autorità politica europea sarebbe stata un'monetaria in grado di andare a spiegare ai cittadini finlandesi che i tassi anche della Finlandia dovevano essere portati a quel livello anziché ridotti quindi ci sono problemi c'è un altro problema molto serio che riguarda l'Italia forse sarebbe forse indelicato parlarne
Oggi in questa giornata ma è chiaro che
L'Italia è un punto di crisi potenziale dell'unione monetaria
Ci chiediamo quali saranno gli shock asimmetrici qui avremmo il rischio è che l'Italia si trovi come dire ad essere un punto di crisi per via di uno shock
Simmetrico con effetti asimmetrici lo choc dei tassi di interesse
Cosa succederà questo Paese il giorno in cui i tassi d'interesse torneranno su livelli da livelli bassissimi cui sono oggi a livelli fisiologici diciamo il cinque per cento elevati abbastanza elevati il sette per cento molto elevati nove per cento
E se questo succederà prima della due mila e trenta quando il nostro debito pubblico forse sarà sceso questi sono problemi molto corposi a me sembrerebbe utile diciamo
In un rapporto in una riflessione sulle sfide creati innanzi a fare l'unione monetaria
Mettere in rilievo anche questi problemi grazie di cui non ho la soluzione immediata ma che mi sembra che siano corposi
Ora
Sono Silvana producono
Ma io i danni chi che seguo con interesse tutti gli studi che vanno nel senso di un'analisi dell'impatto settoriale dell'integrazione europea
Quindi trovarmi davanti un centro studi italiano che ha fatto un compiuti tenta di consigli creare un ponte tra gli aspetti nate i micro settoriali è veramente una fonte sì di soddisfazione
Vado come nazionalista queste non sono nazionalista
Il
Ecco il però avremo un po'di domande da porre questo patto per il coordinamento delle politiche economiche la vite intenso
è un contributo al piano europeo per l'occupazione in cui oggi si sta lavorando a livello europeo con qualcosa di diverso ancora
E secondo questi non c'è e ha o non ha intenzione di andare oltre cioè io do per scontato che questo approccio è quello giusto il qui e quindi non entro nel merito del perché e del concetto eccetera ma per andare oltre c'è c'è in cantiere un'analisi di commentare perché il il tutto possa essere realizzato c'era intera devo avere il il e ho scritto di recente un annuario della Ecoterm sui comitati di sorveglianza nel quadro di implementazione della programmazione comunitaria novantaquattro novantanove
La conduzione funzionari vanno come lo sforzo e la necessità di un dispositivo operativo cioè anche per il coordinamento di così come con le giustamente lo intende dette tra Italia e spetti soprattutto anche regionali contributi che le regioni possono dare a livello europeo e viceversa
C'è nel Gringeri infette realmente solo dispositivo operativo chi fa cosa come e quando di raccordo a livello nazionale per esempio tre in atto al piano nazionale per l'occupazione la programmazione dei fondi strutturali due mila due mila sei ma anche a livello europeo
Ecco insomma volevo una domanda in tal senso grazie
Due piccole considerazioni una discusso introdotto Giorgio Ruffolo alla fine
Ricchezza privata e povertà pubblica sostanzialmente e non è in contraddizione
E in realtà è pronto e anche quest'gigantesco ne abbiamo un bilancio pubblico che non solo assorbe metà delle risorse ma che ha un bilancio di puro trasferimento e abbiamo schiacciato
Gli investimenti perché poi beni pubblici pericoli fittizie quindi il il discorso il mio ragionamento è ristrutturazione di lancio dell'abbassamento della pressione fiscale è rafforzato perché non solo aveva abbassare sul fronte della spesa corrente non solo debbo contenere la spesa corrente perché debbo abbassare la pressione fiscale in modo che abbia un volano di ma la devo contenere ancora di più perché dopo qualche almeno creare spazi se ci sono i pericoli seconda gli va per dire che non è incontrovertibile
Dato l'equilibrio meno che uno non dica che cosa ha fatto saltare l'equilibrio finanziario
La seconda considerazione
Che mi pare però sta un po'tra le righe anche di quello dedicato Ruffolo
Il pettine chiamiamo intanto beni pubblici e beni collettivi
Pacco notiamo che al c'è esiste il problema è che ma in ogni caso sono beni dove la decisione collettiva quindi decide lo Stato ma mi faccia il mercato questa la sostanza ecco perché
Altra piccola considerazione battuta in Italia ci sono due casi Bindi
Sia ecco papà su due casi tra che sono sì sintomatici
Allora c'è un precedente caso vinti noto per chi viaggia che il caso delle torte vinti allora le torte Bindi hanno fatto una grave e torte quelle che vendono sulle autostrade in tutta Europa
Ecco un caso di grande successo imprenditoriale va bene
Qual è la differenza è che lei si è fatta a tecnologia prodotto qualità organizzazione distributiva poi questo ha prodotto la quota di mercato successione l'altro caso di invece blocco la quota di mercato e ve lo garantisco in modo tale che poi tecnologia qualità eccetera ma non è un problema perché io blocco navale certi viene tanta lamenta un mio vecchio amico
Di tanti anni fa che ogni volta che c'era qualche litigio vi sia sempre o diceva ad altri più grandi di me perché se noi non avevo queste qualità fisiche ma che avverte tecnico che muoiono di meno
E cioè sostanzialmente e questo è il problema del mercato e la Bindi come esempio voglio dire no e questo abbastanza pericoloso perché io non discuto di via della Bindi che voglia ridare un assetto alla parte statale
Diciamo pubblica della sanità
Il problema è che per fare questo bloccato l'altra nei fatti e quindi di ceti chiedo quindi meno insomma sostanzialmente
Grazie ma ci sono altre
Allora concedetemi pochissimi minuti per
Provare a rispondere a qualcuna delle vostre molto interessanti provocazioni
Innanzitutto un chiarimento in questo rapporto cioè non si propone un patto numero due se io ho dato questa impressione me ne scuso
Il patto e uno è lei si chiama Patto di stabilità e la crescita quello di cui ho parlato in in parte parla il rapporto cioè
Un tentativo di immaginare come si possa andare a regime noi non siamo ancora a regime di patto di stabilità nel documento si dice che se il patto di stabilità fosse a regime cita questo sarebbe un bene perché questo permetterebbe agli stabilizzatori automatici di operare l'
Siamo ancora in quelle condizioni numero uno e numero due i diversi paesi sono in a distanze diverse dal regime quindi si pone un po'
O di transizione questo significa che il coordinamento delle politiche di bilancio non delle politiche di tassazione su cui torno tra un momento problemi di bilancio
Può servire nella misura in cui ci sono esternalità ad ascoltare spillover difetti
Per raggiungere il regime questo significa tener conto numero uno che diverse strutture oltre a che livelli di bilancio implicano diverse politiche
E cioè tanto per dirne una
Personalmente non mi risulta che gli stessi francesi o almeno il governo francese sia entusiasta dell'idea degli investimenti pubblici
Al governo francese a me sembra che interessa pochissimo il rilancio di investimenti pubblici cosa che invece può interessare molto di più al Governo italiano comunque all'Italia per ragioni non vi dico congiunturale ma di tipo strutturale
Perché cito questo esempio perché in Europa non solo c'è una e la giustamente lo diceva Giampaolo Galli adesso una nuova divergenza dei tassi di crescita ma in Europa c'è una nuova divergenza delle pari carenza di politica economica nel senso che queste preferenze sono state rese forzatamente se si vuole omogenee dal processo di convergenza all'unione monetaria adesso che la moneta unica CEE
Si sta assistendo almeno questa è la mia lettura ad una nuova esplosione di divergenza di preferenza e qui c'è un problema di trovare meccanismi che in qualche modo regno incentivi non tanto per fare in modo che tutti la pensino allo stesso modo ma per fare in modo che preferenze diverse siano fra loro compatibili
Quindi non esiste un patto numero due esiste una
Tentativo di mettere assieme
Meccanismi di transizione verso il regime che auspicabilmente permetterebbe di fronteggiare meglio gli shock asimmetrici
Se dovessi assegnare il posto che io personalmente vedo al coordinamento
Di politica di bilancio
Direi questo per usare un termine di gergo mini scusino non strettamente economicistica esiste un problema di reddito potenziale e di reddito effettivo il gatto tra reddito parziale reddito effettivo è molto ampio per alcuni Paesi fra cui il nostro e gli eventuali coordinamenti di politica di bilancio serve a fare in modo che il reddito effettivo raggiunga quello potenziale altra questione è il fatto che il reddito potenziale è molto basso ed è questo il vero problema allora tutte le cose che sono state menzionate le rigidità di vario tipo comprese quelle della pubblica amministrazione
Servono a far crescere auspicabilmente il reddito potenziale cioè la possibilità di andare verso un tasso di crescita strutturale più alto che nel passato
Ed era questo il senso dell'insistenza del rapporto che fosse stato malamente esposto malamente specificato alla mente presentata questo il senso dell'insistenza sugli aspetti strutturali il reddito potenziale che si è abbassato a anche se vogliamo per conseguenze macroeconomiche ma non ci interessa questa credo che sia una polemica del passato se lo SME o la convergenza monetaria abbassa Federico potenziale non ci interessa adesso vogliamo sapere come si fa alzare quello in futuro
Quindi questo era il punto non esiste un secondo patto sì
Qua
Viva degli altri no
No dico che esiste un problema di distribuzione all'interno di un'area governata dal patto di stabilità dei vertici
Fermo restando che nessun Paese deve superare il limite ma esiste un problema di distribuzione tanto per dirla ancora in altri termini uno delle tante carenze del Patto di stabilità e che non si capisce perché i Paesi virtuosi debbano essere virtuosi perché io devo stare all'uno per cento se posso andare al tre
Va bene
Sì
Va
Bene per poi complicatissima ai
Ai quale
Grato
Euro undici
Vale i
Due no no no no
Esiste allora esiste
Dunque allora adesso questo Nenni porta l'onta allora quali Paesi ho in mente se tu guardi la distribuzione dei saldi vedi che non tutti hanno la stessa distribuzione dei salti
Il patto di stabilità serve a due cose a Evita
Benissimo allora non sto dicendo che l'Italia in questo contesto deve essere più espansiva va bene
No non deve spenga non la mettiamo in questi termini abbiamo discusso a lungo sul fatto che esiste un problema di composizione del Bilancio e del fatto che per un dato saldo che l'unica cifra che interessa che sta scritta in parte abilità voi avete N combinazioni di tagli delle spese ritagli delle entrate e le spese a loro volta le poi distinguo in correnti più o meno investimenti io e così via allora enti cominciamo a ragionare di queste cose
Questo il primo punto il secondo punto è che esistono delle esternalità se io faccio un'espansione se io faccio la rottamazione metà di questa sala beh come i tedeschi allora per favore teniamo conto di questa cosa e siccome ci sono simulazioni che lo dimostrano se teniamo conto di questa cosa
E la simulazione la facciamo in due il tasso di crescita medio si accresce e questo è un bene collettivo ma un pubblico che viene avesse in qualche modo sfruttato da tutti tutto qua è un fatto molto banale molto semplice non sto dicendo come ho detto prima che c'è questa deve essere la scusa per un Paese come l'Italia per non rispettare il patto di stabilità io questo non l'ho detto e non lo penso
Penso che ci sono banalmente dell'esternalità di coordinamento che si possono fruttare tutto qui
Detto questo esistono problemi di gestione della finanza pubblica di tipo strutturale che sono diversi da Paese a Paese non solo nei ci siamo diversi nei saldi siamo diverse la composizione
Allora quando prendiamo una decisione di bilancio chiediamoci quali sono gli effetti sui nostri partners e chiediamoci se aggiustamenti al margine del padre manovre di bilancio di ciascun paese posso migliorare il sì il risultato complessivo tutto qui
Non non non sono assolutamente dell'opinione che la politica di coordinamento rialzi il tasso di crescita potenziale se vuoi usare se voi sempre ragionare in termini di reddito potenziale tutte le misure di flessibilità che voi avete suggerito su cui sono generalmente d'accordo aumentano quello che gli economisti chiamano la total factor produttivi e cioè si tratta di far fare un balzo a questa cosa le potenzialità di questo balzo sono maggiori nelle regioni in ritardo quindi nel Mezzogiorno allora
Questo significa che per tornare a un altro punto che è stato sollevato in unione monetaria i tassi di crescita sono diversi giustamente tu citavi paesi piccoli e periferici sono i Paesi grandi centrali che vanno male in particolare Germania Italia
Non vedo nulla di strano nel fatto che se ci sono alcune parti di una intera regione che crescono di più questo sia un fatto negativo questa una volta si chiamava quand'ero piccolo la teoria delle locomotive solo che adesso la vediamo non dal punto di vista della domanda Federmot briatore ghanese non la vediamo dal lato dell'offerta probabilmente questi Paesi crescono di più perché hanno un tasso di crescita potenziale non è non solo effettivo più alto degli altri benissimo perché proprio per e stiamo in unione monetaria ci sono degli spillover positivi in questo caso quando io dico convergenza non mi sogno ovviamente di dire che bisogna convergere sul tasso più basso come invece è successo in passato
Un'ultima questione la questione della coordinamento
Fiscale nel senso di tax policy
Nel rapporto si parla anche di questo questo è un tema molto importante che come sappiamo sarà il prossimo tema oggetto della dibattito di politica economica nella l'Unione europea sappiamo che la presidenza finlandese che è la prossima ne farà il suo punto importante sappiamo che i conflitti sono aspri
Do che tutti sci auguriamo che si possano andare verso una convergenza verso una pressione fiscale più bassa e non più alta
Questo è il classico caso che io userei per dimostrare come le preferenze di policy in Europa sono divergenti parliamoci chiaro qui c'è un grosso conflitto
Appena adesso sembra raccogliere da una parte i Paesi continentali dell'area undici e dall'altra i paesi che sono in parte alla periferia in parte non stanno nell'euro undici cioè la Gran Bretagna
Come risolviamo questo conflitto non lo so io sono molto preoccupato del fatto che in questo campo come in altri non ci sono meccanismi efficienti non per aumentare le rigidità ma per stabilire minimi livelli come dire
Gli standard possiamo anche dire che non c'è bisogno di uno standard minimo possiamo quindi dire che l'aliquota irlandese quella verso la quale tutti dovremmo con converge mi sembra un po'un pc Steve-O dire questo non ho risposte penso che uno dei problemi della convergenza dell'unione monetaria endogena o meno del futuro
Sia quella di trovare soluzioni comuni su altri campi oltre a quella politica di bilancio dubito questo vi ringrazio tutti per essere rimasti fino adesso ad ascoltarci