"Per Mario Gozzini" organizzato dall'Istituto Gramsci Toscano (presso Palazzo Vecchio, Sala de' Dugento, piazza della Signoria)

Io vi ringrazio per essere intervenuti ma una giornata che per noi è importante ringrazio o le amiche degli amici che hanno accettato l'invito a dare avvio insieme con noi oggi a una riflessione sulla figura di Mario Gozzini ringrazio il sindaco e il presidente del consiglio comunale per la loro presenza e per lo sport l'ospitalità che ci offrono stamattina e oggi pomeriggio
E poco più di un anno che Mario Gozzini è scomparso e ci sembrato che il modo migliore e ricordarlo o se proprio questo avviare una ricerca sul ruolo che con la sua opera ha svolto in momenti cruciali della vita culturale e politica del nostro Paese
Molti di noi lo ricordano come un amico come un intellettuale come Obama politico appassionato durante la sua intensa attività parlamentare del senatore della Repubblica fra settantasei e il novantasette impegnato soprattutto nella Commissione giustizia io però voglio ricordare innanzitutto il suo rigore morale la passione intellettuale e civile che ha caratterizzato e accompagnato le sue battaglie suoi travagli l'intera sua attività
Questa passione questo rigore questa profonda onestà intellettuale ne hanno fatto un prezioso tessitore di relazioni positive
Contribuendo a Fort conseguire risultati che hanno fatto compiere un salto nel campo dei diritti umani e civili
Giglia Tedesco che ringrazio per essere qui stamattina è stata sua collega in Commissione giustizia avrà credo molto raccontare su questa capacità di Mario questa capacità di tessere rapporti
Credo che trarre ragioni che ispiravano la sua attività di fosse soprattutto la volontà di far uscire l'Italia dalle contrapposizioni di costruire una cultura civile politica nuova fuori dalle contrapposizioni ideologiche
E davvero significativo che il titolo della rubrica che tenne per anni sull'Unità si chiamasse oltre gli steccati poi divenne anche un volume
Per la giornata di oggi abbiamo scelto di dare rilievo a due momenti della sua storia il dialogo fra comunisti e cattolici e la riforma carceraria che porta il suo nome
Altri argomenti avremmo potuto scegliere ce n'erano davvero tanti ma ci è sembrato che questi due fossero particolarmente importanti perché entrambi hanno aperto una fase nuova
Sicuramente negli anni Sessanta era UDACE pensare di fare incontrare cattolici e comunisti
L'editore Vallecchi presentando nel mille novecentosessantaquattro il volume il dialogo alla prova di cui Mario Gozzini era tecnici e lo descrive come un impegno difficile e forse rischioso
Costituiva un'assoluta novità nel panorama culturale e politica dell'epoca
L'impresa nasceva a Firenze e non a caso era all'epoca di la Pira grandi fermenti intellettuali nel mondo cattolico fiorentino già segnato dalla forte personalità di Ernesto Balducci col quale Gozzini fondò la rivista testimonianze
Ma quell'impresa non fu assolutamente solo Fiorentina assunse subito un'importanza nazionale mettendo a contatto la parte più sensibile e aperta dei due schieramenti
Cioè comunisti Lucio Lombardo Radice era certamente colui che forse meglio di altri sapeva interpretare questa novità
A Firenze lo ricorda anche Pietro Ingrao in un messaggio pieno di amicizia per Mario che ci ha fatto l'onore e il piacere di inviare al nostro convegno che chiede il ritiro durante i lavori della mattinata
A Firenze fra i comunisti la massima attenzione venne dal giornalista dell'Unità Alberto Cecchi che stamattina abbiamo qui con noi
Si cominciano così a rompere gli steccati ideologici che la guerra fredda aveva eretto con un'esperienza che ha portato buoni frutti alla cooperazione e alla contaminazione tra culture diverse
Ebbe inizio da quell'impresa un processo che portò a una maggiore ma apertura culturale anche nel PC dall'inseguire esperienza della Sinistra indipendente che rappresentò davvero una stagione nuova è importante nella politica italiana
Le ragioni invece della scelta del secondo argomento sono evidenti la legge di riforma carceraria che fu operata nell'ottantasei rappresentò un rivoluzione amento nelle condizioni delle carceri
Non dovevano più esseri luoghi di violenza e di antisocialità ma luoghi di reale di educazione e di creazione di opportunità di reinserimento sociale
Una legge che è stata e continua a essere messa in discussione e che rappresenta invece una conquista di grande civiltà per il nostro Paese
Ma oggi l'Istituto Gramsci oltre a proporre questi argomenti di riflessione si assume un compito e un impegno alcuni di voi sanno che la famiglia Guzzini ha deciso di donare all'Istituto Gramsci la biblioteca e le carte di Mario
Io voglio ringraziare in particolare Wilma e Giovanni
E siamo loro davvero grati per la fiducia che c'hanno dimostrato abbiamo acquisito un patrimonio di documenti di grande valore storico che arricchisce notevolmente il nostro archivio e ci carica contemporaneamente d'una importante responsabilità
Assumiamo pubblicamente l'impegno a prenderci cura
Un lavoro di riordino e di catalogazione delle carte avviando da subito la ricerca per reperire le risorse necessarie
Perché quel patrimonio venga nel tempo più breve possibile messo a disposizione di studiosi i ricercatori i giovani e di quanti siano interessati ad approfondire lo era di Mario Gozzini e con questa la conoscenza di una parte importante della storia italiana del dopoguerra e della seconda unità del Novecento vi ringrazio di nuovo tutti
Per ora la parola al sindaco che ringrazio di nuovo per la sua partecipazione
Ma a me spetterebbe di fare come si suol dire gli onori di casa non di fare un discorso di approfondimento anche se mi piacerebbe molto ma
La questione fondamentale altra che ovviamente parlando di Mario
Mi vengono in mente molti molti ricordi personali
E con Mario con tutta la famiglia Gozzini con Wilma con DC limare soprattutto con Giovanni a cui mi lega un rapporto molto profondo e fraterno
E proprio in questo periodo
Rimettendo insieme un po'di cose ho trovato alcune lettere alcuni appunti
Mario in varie occasioni mi aveva scritto
E per me in questo momento nel momento in cui ci accingiamo a ricordarlo e a ricordarne
L'attività il pensiero l'opera complessiva da lui svolta
In questo momento a me vengono alla memoria sopra autori corde di carattere personale
Non so cose tipo l'invito pressante a portare a compimento gli studi universitari il fatto che lui leggendo una mia intervista sul giornale avesse particolarmente apprezzato che io parlassi di mia figlia oppure una lettera quando io gli chiesi di continuare a fare il parlamentare Luís
In modo un po'netto deciso mi diceva i motivi per cui comunque riteneva giusto smettere di fare quell'esperienza
E quindi questo per dire che la presenza di Mario per molti di noi anche per me quindi è stata una presenza sì legata alla sua dimensione alla sua sfera di attività pubblica
Ma anche incisiva e significativa sul piano dei rapporti dei legami personali e anche del dell'insegnamento
Che si poteva ricavare a frequentare
Poi naturalmente io credo che
Ricordava giustamente adesso vittoria Franco è come senz'altro sarà poi sviluppato nel corso delle relazioni e degli interventi che seguiranno
C'è bisogno oggi di riconsiderare in un contesto in una situazione storica
Molto differente rispetto a quella in cui Mario comincio a fare le prove di dialogo diciamo così
Quanto però sia stato importante
E quanto sia stato significativo
L'avvio di quel confronto fra culture fra mondi fra ambiti ambienti politici de differenti
Verso la fine degli anni Cinquanta negli anni Sessanta è una cosa che diceva prima vittoria mi sembra particolarmente importante cioè anche sulla stessa cultura politica delle forze tradizionali della sinistra e in primo luogo del Partito Comunista Italiano
Quel tipo di attività di lavoro politico e culturale contribuì a produrre delle modificazioni delle aperture e nuove possibilità di contatto enti incontro ma poi naturalmente l'altro aspetto che è importante sottolineare e che dopo questo lavoro dopo questa attività culturale politica al tempo stesso Mario Gozzini compie comunque una scelta chiara una scelta netta compie
Nella sua autonomia nella sua indipendenza che a livello di collocazione parlamentare compie però una scelta chiara precisa opera scelta per la sinistra e questo è l'altro aspetto credo rilevanti per me buono della sinistra
Nel ricordare quella che è stata la sua figure io credo che l'Istituto Gramsci abbia fatto bene molto bene a organizzare la giornata di oggi
Perché e qui parlo
è sindaco di Firenze
Non c'è dubbio che questa nostra città
A sempre più bisogno in un mondo che tende molto a macinare e a consumare rapidamente gli eventi di riscoprire la memoria di se stesse e quindi in questo senso di riscoprire di ricordare il lavoro importante che hanno svolto uomini di cultura come Mario in questa città per la loro città
E quindi da questo punto di vista ricordare Mario Gozzini vuol dire indubbiamente ricordare anche un un fiorentino importante dove l'importante forse è un aggettivo che non so fino a che punto Mario sarebbe piaciuto ma vorrei dire importante per la città
Importante per la vita civile e politica di questa città è importante soprattutto per noi grazie
E tutt'ora la parola Adalberto Brasca presidente del consiglio comunale di Firenze
Dopo ormai quasi
Una trentina d'anni che
Con ruoli diversi faccio questo mestiere tra virgolette
Di amministratore locale o una scelta dimestichezza con i messaggi iniziali comunque mi saluti
Però in un'occasione come queste ha io non voglio nascondere un certo imbarazzo una un briciolo di paura sta arrivando Veltroni che ringrazio e saluto a nome di tutti né ringraziandolo per essere insieme a noi
Ricevono nascondono una circostanza come questa un certo imbarazzo ad affrontare i temi
Che questa iniziativa ci propone
Nella consapevolezza che la mia totale inadeguatezza
E non nascondo nemmeno una grande emozione
Per il ricordo così vivo che abbiamo tutti di Mario del suo contributo
Però come dire me la sono un po'cercata
Quando un paio di mesi fa circa
Io vidi tra la posta una lettera dell'Istituto Gramsci a firma di vittoria Franco che chiedeva l'utilizzo di questa sala
Per fare questo questo convegno
E quando lessi che il primo punto su cui si voleva approfondire era il dialogo alla prova
Io provai come dire
Incerto calore come quando incontra un amico che non vede da tanto tempo
Già in questa sto spiazzamento
Il dialogo alla prova tanti quanti ricordi quante esperienze quanta parte di vita vissuta mia personale
Uno dei libri
Due importanti della mia formazione politica
Un libro forse condizionanti
E allora ebbi subito un impulso
Presi il telefono e telefonai subito a Vittoria
Dicerie non solo ovviamente ci diciamo la sala del ci mancherebbe
Ma gli dissi una cosa in più dico mi piacerebbe che tu m'invitassi
E per questo sono qui
Il libro esce nel mille novecentosessantaquattro
Avevo vent'anni ventuno per l'esattezza
Però all'epoca segretario della Federazione giovanile comunista
Lucca
L'isola bianca della Toscana
Una città profondamente cattolica
E la mia scelta di campo era
Già maturata
Ed era una scelta con contenuti fortemente morali
La mia adesione ai ai comunisti in quell'epoca aveva il senso come dire
Di una ribellione totale
A un modello di vita
E la voglia di impegnarmi in politica
Non per gettare le basi per gestire l'azienda italiana
Ma per cambiare il mondo
Per farlo diverso il migliore
Per realizzare una diversa qualità di rapporti tra gli uomini
E io ero già in qualche modo impegnato in una realtà come Luca in una serie di rapporti come segretario della Federazione giovanile comunista con
Gruppi cattolici che ruotavano attorno all'intesa universitaria alla Fuci
Che militavano in movimenti cattolici e che erano intelligenti vivaci
E che ha come una foglia
Di costruire per iniziative insieme
Sto libro quando uscì nel sessantaquattro fu un grande punto di riferimento
Non fu un libro che si leggeva
E basta
Ma fu un libro che divenne punto di riferimento di iniziative molteplici
Io ricordo che a Lucca e a Pisa
Fui talmente coinvolto come dire nelle sollecitazioni che da questo libro venivano che feci di questo come dire
Una sorte di passione totale
E organizzai una miriade di iniziative a Lucca Pisa nell'ambito dell'universitario ero responsabile della cultura e l'organismo interfacoltà giovanissimo diversità
E mi ricordo che organizzammo degli incontri a Lucca
Danilo Zolo
Correvo Giannelli che non è tra coloro che che hanno scritto il loro saggio qui dentro nel presi contatto anche con alcune realtà fiorentina di stornelli lo aveva questa forte connotazione fiorentino ha detto Giovannoli magari non se lo ricorda neppure va io andai a visitare note di cultura e avere un colloquio con lui e il fratello
Organizzammo a Pisa una grande manifestazione al Teatro Verdi su questo tema ricordo affollatissima con Mario Gozzini Ignazio Delogu Luciano Gruppi
Divenne cioè come dire una una forte passione come dire una una straordinaria occasione di mobilitazione di approfondimento
Beh è una specie di amarcord per quello che le sto dicendo
Io ho continuato a
A seguire
Ecco questo filone
Di riflessione per alcuni anni
Prima di convertirmi
Ai termini oggi che non sono più più però insomma dove potrei dire come dire con più competenza alcune cose mi godo il federalismo i rapporti tra Giunta e Consiglio di queste cose qua
Io ieri sera
Sapendo che
Stamattina avevo portare questo con questo saluto ripreso in mano il libro tardivamente come sempre accade mi sono messo a leggerlo
A rileggere qua e là
E ho cominciato erano verso le dieci e c'ho fatto le tre
Ve lo dico quindi l'impressione sono molto accanto
In un primo approccio erano tanti anni fa non guardavo più questo libro ha avuto un senso di spiazzamento totale
Un senso di spiazzamento totale ho avuto l'impressione che davvero siano passati secoli
A questa tematica da questo tipologia di confronto
Secondo
Sono rimasto sua impressionato
Quasi ho avuto la sensazione e la consapevolezza di una rimozione del come eravamo
Perché francamente impressionante rileggere oggi come dire ripensare oggi a questa
Vocazione totalizzante che voglio dire la politica l'essere comunisti significava in quella in quella fase
Io di scoprire che era come dire discussione occasione di
Contrasto politico
Di furibonde riunioni di accessi alle discussioni politiche
Verificare la quarta tesi di marce sul foglio Bach era parte integrante del dibattito politico e questo è impressionante
L'impressione che sia è proprio per questo confronto e di confronto tratturi chiese
Non su tra due chiese
Quanta strada è stata fatta da allora
E come sono diverse le cose oggi
Come non solo ha vinto ma stravinto Gozzini anzi non non non non non non
Dice Gozzini in un passaggio importante della sua del suo saggio iniziale
Dice il libero si fonda su un'ipotesi di lavoro centrata in primo luogo sulla prospettiva di dissociare il nesso
Tra programmi politici economici e sociali da una parte e la filosofia materialistica Katia che la reggia azioni quei programmi dovrebbe imporre dall'altro
Badate
Bozzini prosegue dicendo io non pretendo
Che i comunisti rinuncino alla loro tesi del superamento finale della religione
Ma pretendo che mi aspetto che il loro si pongono il problema di dare una forma diversa a questo rapporto
Ora su questo terreno qui c'è una serie Lombardo la DC se la cava
In modo studi cistico cioè a dire dice io in definitiva dice non certo passaggio sono
Per dire con chiarezza che io condivido fino in fondo la quarta tesi di marzo sul foglio ma sulla religione come alienazione
Ma il problema superabile storicamente nel senso che se è vero che la religione proiezione dell'uomo che l'uomo creativo i contenuti che ci mette possono essere Diversi e sono diversi storicamente e qui si era nella fase la Pacem in terris i
E se è vero che io e per tutta una serie di fatti del passato in pochi contenuti sono stati contenuti funzionali e le classi dominante è anche possibile il contrario ne abbiamo molti esempi e quindi è possibile e dalla sovrastruttura religiosa possa derivare
Come dire dei contributi positivi
Cioè di Marco una giovane marxista siciliano che va al di là e siamo sempre nel dibattito politico questa è la cosa che voglio sottolinea nel dibattito politico
Di Marcovaldo Italia del il più il saggio più apprezzato di parte da parte dei cattolici
Va al di là e si avventura in una revisione della quarta tesi Di Marzio su foglie erba che in qualche modo reinterpretando la ed evidenziando le un'intrinseca a suo giudizio contraddizione
Nel senso che a un certo punto passaggio molto apprezzato all'epoca di parte cattolica
Dice se prima al sistema come dicevamo l'idea di io è una rappresentazione umana
E e il marxista deve pure ammettere mi sembra che il credente senza in sentenze la presenza di Dio
E quindi questa si integra all'interno
E allora dice se l'alienazione espropriazione oggettivazione non può essere interiorizzazione quindi non è alienazione questo un passaggio
Oggi soltanto ora se sul terreno come dire della del confronto intellettuale della disputa filosofica temi di questo tipo sono o assolutamente legittimi quello che è sorprendente è che questo diventi parte integrante come lo è stato
Beh oggi la devo logiche ideologizzazione è andata avanti molto anzi forse è andata oltre il giusto
Nel senso
Nel senso che
Oggi questo problema non si pone più
Però
Mi domando se non è ancora oggi un tema di riflessione
Venite di questa esperienza e oggi ci appare così lontana
Di questa esperienza così organici Istica me alcuni alcuni alcune cose mi sono rimaste appiccicate addosso malgrado tutto
E continua a sentire l'esigenza di un approfondimento
Tra politica e concezione più globale
Della ditta
E questa è una riflessione che vale ancora per l'oggi
Io di questa esperienza di questa formazione in cui son mi sono appassionato a queste cose per tanti anni
Alcune cose sento che mi sono rimaste appiccicate addosso sicuramente tre
La prima una certa qual vocazione organi cistica
Non riesco mai vanno per abitudine per riflesso condizionato a isolare il fatto
Ma sento il bisogno come dire dico incatenare in qualche modo infatti come i giocatori di scacchi
Se devo spostare una dattilografa Tau da un ufficio un alto sulle cose più minute sento il bisogno come dire di capirne gli effetti di dire la inquadrata nel contesto questo un'abitudine
Non so se è un limite è un'abitudine
Il secondo il secondo elemento dico queste cose per ad alcuna conclusione una domanda e per chiudere una conclusione delle domande
Il secondo polizia lamento il secondo riflesso condizionato è quello di perlomeno il primo approccio guardare ai fatti sociali sempre
Dal punto di vista il primo approccio almeno dalla parte di chi sta in basso dalla parte di chi è soccombente per fare un esempio se c'è uno sfratto il primo lotto pensare allo sfrattato il suo punto di vista
Di fronte all'abitazione in primo luogo a guardare con l'occhio dell'immigrato se cioè la vertenza in fabbrica guardare in primo luogo con l'occhio dell'operaio licenziato poi si media poi si guarda ma il primo riflesso condizionato e queste e terzo movimento che mi è rimasta più citata addosso di questa esperienza come dire una certa diffidenza nei confronti
Dell'esasperazione consumistica io mi trovavo molto a mio agio con la teorizzazione dell'autorità di Berlinguer
Rifiuto categoricamente il consumo ergo sum che pure e tanta parte della vita della vita di oggi mi sento come connotati ormai imprescindibili morirò
Con questa connotazione come dire forte
Mi domando
Siamo apprezzati oggi come sinistra
A collaborare insieme delle nostre scelte
Di un supporto teoretico che li inserisce organicamente in una concezione di vita
Io credo che sia un punto di De Poli ai nostri occhi
Credo che non si tratti di ritornare
Agli impalcature ideologiche così complessive come sono state nel passato credo però che come dire
Un'impostazione un poco più organica
Una rifondazione
Di un assetto più complessivo che dia sistematicità a un complesso di valori un tema ancora aperto di ricerca
E qui ci sono come dire ancora attualissime delle indicazioni molto valide perché il punto d'approdo e tutta una serie di saggi che qui vengono avanti sia di parte comunista
In questo libro sia di parte cattolica e quella di fondare come dire una nuova concezione del mondo in termini pluralisti sci
L'arco parlati
In tempi in prigionia di un complesso di valori o non di egemonia di valori ma distinte regioni di un pluralismo che riesce a trovare delle sintesi
Delle sintesi superiori che sono anche modificabili nel tempo ma che in qualche modo ripropongono l'esigenza di dare questo fondamento forte come dire alla nostra alla nostra iniziativa non riducendolo come dire a pragmatismo applicabile
Di volta in volta le contingenze della politica della storia da questo punto di vista questo libro e chiudo e ancora oggi come dire fronte di sollecitazioni vivissime per l'attualità ecco i ritardi che registriamo oggi
Grazie grazie al per
Intervento che ha già messo a fuoco i problemi cruciali anche per la nostra riflessione di oggi
Saluto anch'io ringrazio Walter Veltroni per la sua presenza si fa davvero un grandissimo piacere che inizia riuscito a farci questa questa visione questo saluto invito Mario Primicerio a prendere posto un po'più vicino al Mali
Bene c'è un messaggio che ci viene dalla presidente della Regione Toscana Vannino Chiti chiesi rammarica per non essere qui oggi
Con noi
Perché dice il suo messaggio credo fermamente che Mario Gozzini rappresenti uno dei punti più alto compressi della nostra storia politica toscani e nazionale una figura indimenticabile di credente di intellettuale che ha dato un altissimo contributo al progresso della nostra società che la nostra cultura
A partire da quella grande conquista di civiltà che è stata la riforma che porta il suo nome
Il suo profondo rispetto per il piano quella persona umana la sua sensibilità democratica la sua coerenza morale il suo impegno sociale hanno un valore esemplare per la vita politica e civile del nostro Paese
Io ora comincerei con le nostre relazioni di stamattina dedicate appunto al dialogo alla prova partirei con la relazione di Paola Calvetti piazze che si intitolata al dialogo alla costruzione comune Paola grazie
Io devo chiedere scusa a tanti qui convocati nel ricordo di Mario Gozzini perché la levataccia dissequestra mattina ha fatto sì che io mi dimenticarsi a Roma il testo che avevo preparato
Per fortuna tra si trattava di con le sue citazioni con le con le cose un pochino meglio Treglio meglio sistemate di come si può fare a braccio
Per fortuna quando le cose si fanno
Compassione come in questo caso
Nel ricordo d'un amico vi pare che spero di potere ricostruire quanto avevo già steso
Ricordare Mario Gozzini questo coraggioso generoso coerente senza prosopopea e smanie di protagonismo cattolico
è in qualche modo io credo ci
Proporre una chiave della storia italiana
Una chiave di lettura della storica certo tante altre cose potrebbero essere dette anche il rapporto fra il luogo in cui si sviluppò il dialogo la prova questa Firenze con lo straordinario
La straordinaria chiesa di monsignor Della Costa con il cattolico straordinario cattolicesimo di all'ora il momento gli anni della grande speranza del Concilio ma io vorrei invece piuttosto vederla come una chiave di una continuità della storia italiana
In qualche modo il dialogo alla prova si pone come un passaggio centrale
Tra la collaborazione della Costituente
La costruzione della Costituzione
E ciò in cui siamo impegnati porci
Non è un episodio qualcuno diceva lontano di secoli per certi versi forse sì
Non è nel nostro passato è nel nostro Bennati oggi
C'è una lettura della storia italiana che il dialogo la Procacci suggerisce
Io credo che non sia né tradire Mario né Wilma che ne ha condiviso tante cose nell'Istituto Gramsci toscano
Se noi oggi facciamo di questa che non vuole essere comunque una rievocazione accademica un atto politico
Un atto politico perché nel momento in cui ci si rinfaccia costantemente ogni giorno
Questa idea si cerca di riportare alla luce questi dati della storia italiana soltanto come scontro soltanto come guerra fretta
Ricordate che invece la storia italiana è stata segnata anche tanti
E che se fosse stata sullo scontro non saremmo a questo punto forse nostra torre sarebbe stata più simile alla Grecia più simile a quella di altri di altri paesi che non è stata messa comunisti diversamente collocati rispetto al Marsiglia alla stessa adesione al marxismo lo stesso tipo di adesione al marxismo né a cattolici Ski diversamente schierati politicamente
è stata invece anche una grande un grande sforzo
Di superamento una serie di anticorpi introdotti nella società italiana
Che hanno impedito che esistesse che la storia italiana fosse tutta e solo scontro lo scontro c'è stato la guerra fredda c'è stata anche con le sue grandissime deviazioni con i suoi costi con le sue fratture nessuno certamente può pensare a negarlo
Ma la storia basta io credo che sempre ieri storici dovranno riconoscere che c'è stata dentro quest'anomalia italiana
Lo scontro di due grandi partiti tutti fortemente ideologizzati e quindi portati a negarsi radicalmente l'uno che il con l'altro una area intermedia molto ampia e variegata
La quale invece attese atteso costantemente a superarle gli elementi negativi atteso costantemente in qualche modo a mettere in moto fattori tale dalla storia della storia italiana
E perciò è perdente quello e chi vuole riportare in qualche modo sulla vita sulla spronava cronaca politica italiana quotidianamente una immagine di ascolto e perdente perché non corrisponde una storia non solo perché è passato non solo perché non è più vero
Ma perché non corrisponde allora a filo rosso positivo che ha segnato la storia italiana quello che ci ha permesso in qualche modo di uscire da questa vicenda e non esserne sballi estratti
Tema Mario nel dialogo la prova a scuole con grande con grande lucidità
E con grande coraggio la questione
E la definisce con molta con molta
Con molta forza facendo facendo ricchi andando alle fonti andando andando come è stato detto giustamente sul terreno etico sul terreno religioso la pone esplicitamente come iniziativa di cattolici
Iniziativa che si sviluppa in un ottica di fede non politica
Cattolici che sono loro a invitare ad avvertire il bisogno di tentare di tentare cosa ciò che non è un'alleanza politica di cui non esistono le condizioni ma un impegno un'iniziativa di natura culturale ai fini del tramonto da una parte del dogmatismo anticlericale e dall'altra del dogmatismo religioso dell'uso della religione a fini politici consapevole incerto che l'effetto è già politico l'effetto è la rottura dell'unità dei cattolici
Ma è un effetto di cui in qualche modo non sono poste le condizioni politiche sono poste giustamente in primo in primo luogo le condizioni etiche e religiose
E e ne vede le ne vede con non molta lucidità
Le possibili condizioni
Il ci sono delle pagine molto belle che ti riprendono certamente riflessioni già matura in quel passaggio in particolari conciliare l'analisi dell'ateismo come purificazione dell'idea di Dio il giudizio negativo sull'eccessiva caratterizzazione politica dei cattolici
Il
Il innate cestista che la Chiesa
Rinunci a portare
Che io purtroppo ancora dato dell'attualità a portare nelle leggi civili i cosiddetti diritti della verità e accettando la fine delle supplenze
La fine dell'eccesso di diplomazia concordataria e devo dire che le recenti dichiarazioni del cardinal Ruini sulle gratitudine a Craxi non va propriamente in questa in questa direzione
Lo sfasamento fra il movimento della Chiesa e gli orizzonti politici dei cristiano democratici no all'epoca del Concilio e qui forse il giudizio di Gozzini
Non corretto sostanzialmente poteva essere meglio articolato ciò che e e conta eh questo questo questa forza di questo terreno etico ciò che conta è in qualche modo la
La coerenza interiore il patto di non concepirlo mai nessun momento come un compromesso politico ma di concepirlo nella linea di quello che è stato il meglio della Costituzione italiana io ricordo sempre come
E in realtà la Costituzione M cito uno storico Pombeni
Non sia stata come più volte è stata definita un compromesso non c'è stata possibile in quanto compromesso ma in quanto ci sia stato dietro uno sforzo comune per andare alle radici della crisi
Che aveva portato alla guerra cioè c'era è stato uno sforzo anche in primo luogo culturale non la metà e metà a non mettere insieme cose diverse ma un cercare radici comuni
Ed a galla con la prova
L'esito poi sarà come sappiamo l'insieme delle candidature nel settembre dalla sinistra del settantasei vorrei qui ricordare
Con un pizzico di civetteria se mi è consentito che toccò a me nell'assemblea dei vescovi del mille novecentosettantasei
Cui fu proposto
In un primo momento la scomunica degli amici che si presentavano nelle liste del PC
Io ero presente commi di altri membri del comitato promotore di evangelizzazione promozione umana insieme in molti di loro decidemmo di dire il nostro parere contrario e la decisione comune fu che era bene che lo dicesse qualcuno impegnato nella DC
E poté così punire che una decisione del genere avrebbe minato anche la mia libertà la nostra libertà la libertà dei cristiani che in qualche modo abbiamo fatto una scelta diversa ma che questa città non sarebbe stata meno liberale
Sì è quella di chi faceva un'altra città fosse stata fosse stata condannata
Dunque un passaggio fondamentale della storia italiana sono già state dette molte cose proprio per questa sua forte sostanza questa sua forte caratterizzazione interiore proprio per questo colle car collocarsi in qualche modo alle radici
Dentro quel
Come dire
Bisogno
Di riforma religiosa che è poi va ben guardarsi una costante della storia italiana
Quel bisogno di riforma religiosa che è una costante della storia italiana insieme da un significato tutto diverso alla unità dei cattolici quando
Alle origini del di questo partito popolare qualcuno ricordava come volendo ancora ricostruì un partito di cattolici come modelli Sturzo e Rosmini veniva fatto di pensare
Che di tutto storto Rosmini possono essere
Modelli e segno fuorché dell'unità dei cattolici entrambi i progetti furono in qualche modo battuti e sconfitti come effetti gravissimi sia per la vicenda del Risorgimento sia poi per il successo del fascismo
Dall'interno della chiesa l'unità dei cattolici è stata per certi versi forse necessaria in un momento delicato della storia italiana
Ma io credo la vecchia DC che servì
Qualcosa segni alla grandezza di De Gasperi e Moro e di essere riusciti a fare delle cose positive avendo a disposizione uno strumento improprio totalmente improprio e malgrado questo strumento impropri
Dunque il iniziativa di Mario di grande valore di grande efficacia perché si colloca su questo terreno
Perché si colloca su un terreno che quarta al fondo delle questioni che hanno caratterizzato la storia italiana e per questo con un effetto non solo immediato quello del settantasei
E non solo interno alla sinistra
Ma complessivo apparentemente alternativo a quello di chi operava instilla stessa direzione in un'altra collocazione
Forse c'è oggi ancora da fare una riflessione storica
Su che cosa ha significato quel dividersi i cattolici democratici siamo così che pure tante cose univano
Da una parte e dall'altra non tanto per stabilire chi ha sbagliato notturni non è questo il compito della storia ma quanto per capirne meglio le ragioni che li univano le ragioni che li dividevano quali erano le condizioni e perché
Le radici di quella divisione
Un passaggio comunque importante
In questo ricordarlo però io vorrei gli anche proprio perché io credo che punto ricordarlo è un atto politico e non soltanto una la dichiarazione di un'amicizia spesso di una nostalgica di un ricordo di un rimpianto anche io vorrei anche ricordare un attimo quello che forse mi divideva in questo
Mario a operato si è mosso in questa sua grande operazione
E lo lo dice in modo esplicito e certamente questo era il suo segno
Solamente da cattolico sul terreno della fede sul terreno di una di un richiamo di fede
Gli unici a mo'di fede vissuto laicamente nella società civile vissuto come responsabili civili in modo civile ma fondamentalmente dentro una una un un richiamo di questo genere
Personalmente
La scelta che ho fatto tanti anni dopo
E questo mi sembra forse il lo dico perché questo mi sembra oggi il problema della tappa attuale del dialogo
Avvenuta
Certamente anche
Sotto la spinta di una
Esigenza religiosa ma mai diretto
Sempre mediata attraverso un prodotto storico un prodotto temporale quella cultura politica dei cattolici democratici che ha segnato il Novecento è stato piuttosto il bisogno del dialogo fra
Culture politiche in una fase di crisi dell'ideologia e di crisi delle culture politiche
Che mia sembrato se è sembrato a me il terreno il terreno del dialogo vorrei ricordare il modo molto molto sintetico quei temi che hanno caratterizzato la svolta
Fra dirò fra parentesi mi sembra che Mario abbia seguito con attenzione con interesse anche con una certa cautela critica il tema della svolta e ricordo una suo articolo sull'Unità che mi colpì molto perché rifacendosi a mummie diceva ricordavi dava una frase di Mounier
Il quale diceva
Che non poteva iscriversi al Partito comunista francese perché non avrebbe mai potuto diventarne segretario come cattolico
Che era certamente non era un'autocandidatura ma era la confessione di una disparità intollerabile ecco io non so se adesso domani e dopodomani adesso va benissimo tentare per c'è grazie a Dio ma un cattolico possa diventare segretario dei dei DS ma non c'è dubbio che imponeva l'accento su una questione reale in qualche modo su una questione è forte
Ecco dunque io credo che mi la svolta invece poneva alla radice la questione di un dialogo fra le culture politiche
Solo perché credo che questo sia il tema del dialogo voci e dimostra come il dialogo è forte e possibile prego citarne alcuni capisaldi il limite della politica fu una delle grandi scelte della svolta che per noi cattolici è la rosminiano hanno un perfettibilità del mondo attraverso la politica
La confessione che la non è la politica che cambia il mondo l'uomo e se lo fa a una pretesa totalitaria
Un limite della politica che condivido e che non può non convivere per i cattolici con loro radicalismo collaboro Thea utopia del non appagamento
Ma che deve fare i conti con realismo di governo la parzialità dei risultati
Un limite della politica che la stessa Chiesa oggi dovrebbe riconoscere di più quando ancora tenta di far passare appunto come diceva Mario i diritti dei lavori verità attraverso gli strumenti della legge gli strumenti della politica
Territoriali e soprattutto l'internazionalismo di governo quelli internazione Isma'di governo che non contraddice mai in qualche modo più la tradizionale internazionalismo di lotta che spesso porta i conflitti Diaz mo'di governo che procede fra tante difficoltà contraddizioni Scacchi
Ma che è certamente il terreno dentro cui la vecchia tradizione marxista può mantenere questa sua fondamentale caratterizzazione di essere internazionalista
Ecco io credo che
Questo Tirreno
Che ormai è terreno della sinistra che forse non indica strettamente un'ideologia qualche volta io dico gli ho detto più volte che indica forse più una forma della politica o addirittura una pedagogia civile
Io credo che questo terreno oggi stia ci dice
Perché e come di dialogo Locci
Il dialogo aperto all'ora da Gozzini può andare molto oltre
Perché è stato possibile perché cioè per tutto questo
Che è stato possibile l'Ulivo è stato possibile Prodi è possibile un l'orgoglio del governo del centrosinistra
Ma per tutto questo è possibile anche di più
è possibile riconoscere che la pluralità dei soggetti oggi all'interno di chi ha fatto definitivamente una scelta per il bipolarismo è una scelta per il popolo del centrosinistra
La pluralità dei soggetti non ha gran non vero fondamento politico
A tanti altri fondamenti e forse nemmeno quello della rappresentanza sociale che molto più confuse e complesse Paolucci
A altre ragioni che vanno esaminate con pazienza e con prudenza e che in qualche modo il passaggio ulteriore del dialogo
Compiere davvero questa storia cominciata con la Costituzione
E compiere davvero come dire un passaggio di fase che resti nell'ombra della nella linea della Prima Repubblica Mario
Diceva quello definiva quello che c'avevamo in comune la ripulsa dell'individualismo libertario che mistifica la dimensione sociale dei problemi
Forse oggi la nostra ripulsa dell'individualismo libertario deve essere più attenta nel senso che la difesa delle soggettività e dei singoli non può che essere più forte
Ma la costante di questa scelta di sinistra è pur sempre questa credo che il congresso di Torino lo abbia detto anche con efficacia e credo che dal via dal dall'esperienza di Mario noi oggi dovremmo
Tirare le conseguenze di più coraggio nel riconoscere quanto di comune cresciuto dentro questa storia
Molto più dei calcoli di ceto politico
Quanto dico non esce e cresciuta fra chi questa scelta del bipolarismo di sinistra l'ha fatta per sempre e con coerenza
Non per calcolo
Quanto di comune dobbiamo far crescere e quanto di Comune di più dobbiamo diffondere la Società italiana in un paese in cui forse le maggioranze non sono ancora di centro sinistra ma in cui non abbiamo tutte le possibilità per farlo diventare tali
Grazie grazie a Paola Candiotto per questo suo dell'intervento passo ora la parola ad Alberto Cecchi
Io vi riporterò molto indietro nel tempo
Il dialogo alla prova è notoriamente il titolo di quel libro voluto fermamente da Mario Gozzini
Attorno al mille novecentosessantatré sessantaquattro
Ma è al contempo il contrassegno di una stagione molto datata
Come forse vi sembrerà datata questa mia relazione
Quando l'intero prima tornando grande influenzato da tre personalità singolarmente emerse dall'argilla panorama post bellico Papa Giovanni ventitresimo
Non fissa di Nikita Krusciov
Tanto che l'Italia padre nei loro assidua data dalla guerra fredda
Stagione peraltro rinvigorita più tardi da noi ma ancora in modo effimero come constatammo attoniti nel mille novecentosettantotto
Quando sorride attese di Mario Gozzini furono ancora contraddette ma con ricorso a un barbaro troncamento
Di questo però saranno altri a pagare qui
La dizione stesse il dialogo la prova volle indicare a quel momento da poco scoccato nel mille novecentosessantatré quando alcuni pubblicisti cinque cattolici cinque comunisti accettarono di tentare
Senza alcuna ufficialità
Ma non senza più o meno taciti assensi nei rispettivi ambiti una reciproca accostata
Ovviamente si doveva fare senza le solite Cassandre armature Tanzi per saggiare l'ipotesi di un riconoscimento di valori le quali fosse comunque la preponderanza dell'interesse rispetto ad Arezzo
La pace mondiale anzitutto
E perché e perciò l'umanità il suo destino alla sua libertà di pensiero di cultura e così via
Della guerra in tempi di riarmo per di più con arsenali nucleari si doveva allontanare persino lo spettro le ombre e le suggestioni per le generazioni presenti e avvenire
Tanto la nostra come quella precedente ne erano rimaste segnate in profondità
Tutti sanno Ramaj che proprio nello stesso mille novecentoquarantacinque mentre nel mondo si esultava ancora per la fine del secondo conflitto mondiale dall'ultimo incontro dei grandi Agliata
Sgorga vanno dai veleni di quella che i più hanno definito guerra fredda
Ma altri forse più accorti non hanno esitato a configurare come terza guerra mondiale
Fu il muro contro muro in Italia come altrove
Ma non credo di dover indugiare sul punto ricorderò soltanto che il quattro giugno del quarantanove governo italiano partecipo a Washington alla firma del patto atlantico tra le proteste delle sinistre in Italia nel Paese in Parlamento
E che il tredici luglio a piombo sul comunisti la scomunica solenne del Grand uffizio suscitando un espresso sconcerto conversando con Mario cugini più dieci anni più tardi
Non era difficile cogliere anche lui i postumi di una sindrome che c'aveva imposto l'interrogarci affondo sulla natura e sull'origine delle conseguenze
Sanguinose e devastanti della guerra moderna
Io ero uscito comunista dopo un breve itinerario all'interno di Giustizia e Libertà
Il suo percorso era stato ed era di tutt'altra natura
Nell'immediato dopoguerra entrato nei gruppi di studenti e docenti cattolici che orbitavano attorno al professor Ferdinando tiri innanzi
Con Adolph Ochs Sicilia e altri insegnanti aveva dato vita a una rivista l'ultima nella quale si esprimevano atteggiamento che egli stesso dopo descrisse come evidentemente polemico estremista e addirittura di rivolta assoluta contro l'ordine stabilito delle cose
Perché spiega ancora in ognuno di noi variamente travolto e variamente salvo dalla guerra però il senso dell'insufficienza del mondo così come e a proposito dell'ultima aggiungeva
Temevamo alta la mira
Al di sopra del bersaglio altissima quell'appalto lontanissimo questo
Non diversamente dai buoni arcieri di cui parrebbe Machiavelli che restituire una condizione umana l'uomo
Bestemmiato e crocifisso dalla guerra et alla pace non era possibile se non si risaliva alla radice che alla sorgente dell'uomo stesso cioè addio
Ci fornisce questo è più precise e dettagliate informazioni e nel suo famoso l'ampio saggio nel cinquantasei Carlo Falconi
Apprezzatissimo da Go Gini
Che lo aveva riconosciuto no dal laicista ma in abito talare
Sempre lì dove figura anche un fugace il riferimento al Caligola di Albert Camus autore questo passato dalla disperazione dell'assurdo alla ricerca della solidarietà umana
Viene ricordato come nell'ultimo di una serie di convegni delle cosiddette avanguardie cattoliche la rivista di Oxilia e ti Gozzini fosse stata seriamente criticata per il suo fiore intimismo
E persino pero fronti spicci ennesimo critica salutare a giudizio del Falcon
Perché produsse un ripensamento nel nucleo dirigente che portò prima all'uscita di un voluminoso per suo conto del convegno stesso col titolo impegnativo per il cristianesimo di domani e poi due nutrici fascicoli sulla guerra per la pace
L'ultima commenta Falconi aveva ormai provato la sua strada di intervento realista
Era il mille novecentocinquantuno Giorgio La Pira entrava da sindaco in Palazzo Vecchio
Ma erano anche gli anni della scoperta di Pierre Teilhard de Chardin per Corsini come per rapire e qui c'è da sciogliere lo mostrano più vivo qua tanto che qualcuno ha scritto che si deve escludere un'influenza del cattolicesimo francese nel tormentato itinerario culturale ma anche religioso di Mario Gozzini
Magari si tratta di intendersi sul significato da attribuire al termine influenzare
Che non credo comporti un sospetto di imitazione e men che meno di Clarence in chi si accosti curioso a fonti culturali diverse dalla propria originaria
Per farla breve diremo che proprio Corsini a scrivere in anni più recenti mille novecentonovantatré dopo aver precisato di non essersi mai considerato un lapide hanno queste precise parole
Quando negli anni Cinquanta scoprimmo paesaggio Chardin
Che abita Minutolo leggevamo il gesuita allora proibito parlava di Santa materia alla pila in pratica interessava quasi soltanto il punto omaggia identificato con Cristo risorto che attraeva se tutte le cose
Due successi accurata di questo frammento comporterebbe un lungo discorso anche senza divagazioni ma qui interessa invece aggiunge poiché il punto probabilmente che oggi ne avesse già letto molto gli ospite Luba
Un altro gesuita anche Luis semi proibito che censura che insieme ad altri sostenitori della nouvelle Trollo giri dopo l'emanazione dell'enciclica humani generis da parte di Pio dodicesimo nell'agosto mille novecentocinquanta infatti è proprio su un capitolo
Dedicato interamente al padre degli Urban
Che quel Signa appunto un titolo allusivo come la medicazione di una bestia niente
Con un eloquente dello stesso il titolo del libro uscito nel cinquantanove azienda sa della verità
è noto che quel pazienza e riferito non solo a se stesso ma soprattutto addio in cui ha sempre creduto fermamente
E di quale pazienza si trattasse lo esplicito lui stesso in quel medesimo volume dove si raffronta la tragica solitudine di Papa Pacelli con la distesa serenità del suo successore
Ma anche la durezza a Kaká mente ma nettamente si giudica con severità l'operato dei giovani dell'Azione Cattolica incitati alla crociata anticomunista dal professor Luigi Gedda
Un dubbio si svolge una dura critica dell'organizzazione accentrata della chiesa con la conseguente insorgenza aggiungere di un diaframma tra il pontefice romano rinchiuso con la sua cura
Nella lontana periferia dove l'episcopato è difficilmente in grado di affrontare problemi urgenti particolarissimi che molto più tardi costituiranno la materia dell'enciclica popolo un progresso di Paolo sesto
Oramai però quell'avvilente le condizioni della Chiesa cattolica era in via di superamento l'avvento del pontificato di Giovanni ventitresimo aveva messo in movimento molte energie
Gozzini proprio dopo la svolta dell'indirizzo dell'ultima aveva abbandonato il suo agnosticismo verso la politica
Si era fatto commentatore assiduo delle iniziative di rapina che specialmente lì i suoi convegni per la pace e la civiltà cristiana
Attento a non scivolare nelle tentazioni dell'integrina Isma'ma con lo sguardo volto a misurare i comportamenti dei rappresentanti stranieri
Ma mentre La Pira Piedicavallo sputi di interpretazione della merita ignara cristianità e forse in maggior misura suggestione della rivoluzione personalista e comunitaria di Mounier
Che qualche suo imitatore continuando a declassare in visione personalista e comunitario paura delle parole
Gozzini ritornava sovente sulla pianeti Zaccheroni riunificazione dell'umanità e al superamento di tutti gli storici steccati
Forse nuovi impulsi giungevano anche dall'apprendere che il Gesuita scienziato autore del fenomeno film
Dopo essere stato proscritto per ben quindici anni incide
Era nuovamente in esilio questa volta si trovava negli Stati Uniti sotto la ferula del cardinale Spellman e sotto l'infuriare del Senato e Roma corti
Un appassionato biografo italiano il gesuita proibito che Gozzini emerge una menziona con alta stima Giancarlo Vigorelli
Aveva asserito che il nuovo bando contro l'ormai settantenne Teilhard de Chardin non era dettato da motivazioni religiose soltanto ma anche da ragioni politiche
Giacché egli giacché gli si imputava ora altresì di dialetti e Zaire è storicamente il cristianesimo col marxismo
Ma c'era ancora di peggio in un saggio scritto due anni avanti intitolato lo però il problema
E rimasto clandestino cristianesimo il marxismo erano interpretati come due sedi due speranze
Vi si poteva leggere che il cristianesimo marxismo erano come due forze religiose ormai di fronte faccia a faccia nel cuore dell'uomo
Due forze che si indeboliscono e si modificano se vengono isolate due forze di conseguenza che non attendono che un'unica soluzione non tanto fare una scelta fra le due ma trovare il Maggio di combinare l'una con l'altra
E quanto il PC era in grado di corrispondere all'invito ad approfondire al proprio interno i temi verso il quale veniva sollecitato
Altro che c'è capitato lì esporrà in modo ragionato il tipo di approccio che si determinò tra il piccino e Giorgio la Pira a partire dal mille novecentocinquantacinque quando si svolse in Palazzo Vecchio il convegno dei sindaci delle città capitali del mondo
Che dici poco quello che restava di integralismo nei precedenti convegni per la pace
Anche con l'ausilio delle iniziative da finiano e sulle questioni del lavoro dell'occupazione delle politiche sociali
Nodo su cui s'era già determinata una forte conflittualità tra la pila dei gruppi conservatori del padronato italiano
Ma era anche sopraggiunti gli scritti di Don Milani poi quelli di Ernesto Balducci e i contatti riservati con diversi parroci
E poi con gli anni sessanta il riemergere dell'antifascismo cattolico davanti alle manovre torbide di Tambroni del generale De Lorenzo
Ma si potrebbero ricordare le frequentazioni nuovissime alla Libreria Editrice Fiorentina in cerca di pubblicazioni e documenti
L'affannata concitazione con cui un tipografo ci consegnò in visione le prime bozze di esperienze pastorale di don Milani non ancora relegato a Barbiana e così via
Questo il retroterra dei nostri primi incontri nelle case del popolo in qualche circolo parrocchiale
Perché sculture come i gruppi di cattolici diciamo periferici
Possibilità di stabilire qualche dialogo o intensa o individuazione di valori condivisi
Non era ancora all'elaborazione di una questione cattolica per dire da nei termini che furono di Gramsci e poi di Enrico Berlinguer
Dalla parte nostra potevamo ostentare l'articolo sette della Costituzione agli articoli due e tre dello Statuto del PC
Ma non ho corso molto per comprendere che era davvero troppo poco
Se essi
Se mi ha perdonata una notazione autobiografica di rock proprio per essere stato coinvolto dapprima come cronista
Poi come testimone interessato e compartecipe nella discussione animata tra comunisti a diversi livelli
Mi capitò in seguito di collaborare a quegli aggiornamenti a quelle innovazioni nelle tesi congressuali e nello Statuto del PC di cui Mario Gozzini riferì poi abbondantemente nel suo ultimo libro intitolato oltre gli steccati
Vorrei però aggiungere due considerazioni a proposito della scarsezza di cultura specifica con cui comunisti arrivarono all'incontro che il dialogo da loro stessi sollecitato la prima riguarda l'apporto precedentemente da sulla Palmiro Togliatti a formare un'opinione del partito su queste questioni
Credo si possa dire che il segretario del PC avesse constatato già al momento della votazione dell'articolo sette all'Assemblea Costituente
Tutte le concrezioni do comma antiche che immane che in materia di religione il partito mostrava nella sua cultura anche tra quadri e dirigenti
Non si spiegherebbe altrimenti prima la sorpresa ponga ritrosia rimasta latente nel partito a proposito di un contegno che non era stato affatto mistificatorio
Così quando si arrivò al decimo congresso Togliatti dovette impegnarsi in prima persona col solo ausilio di una piccola commissione di esperti
Per ottenere l'inserimento nelle tesi del famoso emendamento sulle potenzialità rivoluzionarie di una sofferta coscienza religiosa
L'altro aspetto della questione è proposto a dare il divario di impianto e di contenuti percorre tra l'appello al mondo cattolico rivolto dallo stesso Togliatti dodici aprile cinquantaquattro
Dalla tribuna del comitato centrale del partito per salvare la civiltà la civiltà umana
Dalla catastrofe nucleare
E la conferenza da Luigi debutta a Bergamo il venti marzo sessantatré su un tema pressoché analogo
Ma tanto la il tono l'esposizione sono ancora di scuola terzo internazionalista scarsamente fiduciosi poco incisivi
Altrettanto di qua si avverte una vibrazione diverso respiro immensamente più ampio
Una speranza accesa di trasmettere a tutti quasi l'oratore volesse aderire passo dopo passo
Ai quesiti drammatici proposti nei documenti che i padri conciliari privati di Papa Giovanni ventitreesimo da poco deceduto
Stanno lì conformando la Roma dopo aver respinto le bozze preparatorie uscite dalla commissione guidata dal cardinale Ottaviani
Questa sorta di soprassalto di capacità e di energie di Togliatti non sfuggì all'esame di Mario cugini
Che subito parlano di pittori liberazione ideologica
La lettura degli scritti tormentati di Corsini
Nella lunga vigilia del Concilio
Quella degli interventi conciliari pronunciati prima della morte di Papa Roncalli
E più ancora forse di quelli che seguono per commenti trepidanti che Gozzini vi appone sto parlando delle diverse edizioni del Concilio di Concilio aperto
Se confrontati quella tanto perspicace conferenza di Bergamo del marzo sessantatré
Danno un'impressione di contiguità di convergenza sui valori invocati ed esaltati da far pensare a una stagione largamente maturata per il dialogo sperato
Davvero il paventato neo quel fisico elenca costantiniana della chiesa appaiono come ricordi del passato
Forse per questo
Per la quarta edizione del suo Concilio a petto Gozzini si abbandonò alla previsione ottimistica che dallo stesso Concilio
Ed è le speranze Italia de Chardin potessero uscire vincenti
Lo hanno fatto obiettando con discrezione proprio nel suo intervento nel libro collettaneo il dialogo alla prova Lucio Lombardo Radice
Che tra gli interlocutori comunisti fu probabilmente propugnando una lettura galileiana e non tolemaica del marxismo l'autore del contributo più penetrante al nostro volume
Certamente fu e poi il più costante nel continuare il discorso con dibattiti pubblici conferenze articoli su giornali e riviste
Tra l'altro da parenti o scienziato fu anche il più puntuale contestatore delle tesi esposte nel marzo sessantaquattro
Da una sciagurata un rapporto al Comitato centrale del partito comunista dell'Unione Sovietica dal funzionario sovietico gli sciocchi
Sulla necessità di estendere nell'URSS
E in tutto il movimento comunista la propaganda dell'ateismo marxista
Mario cugini chiese hanno i comunisti italiani di smentire immediatamente e pubblicamente questo edificio
E fece intendere ricorrendo all'evangelico se no no
Che ti versamento non avrebbe potuto far proseguire l'elaborazione dell'ormai annunciato un libro a più voci
Per la verità da parte nostra la replica ai diciotto l'avevamo già data formulata semplicemente esplicitamente
Come abbiamo già verificato poco sopra col nostro decimo congresso approvando la tesi impossibile impulso all'aspirazione alla lotta per una società socialista
Avesse a generarsi anche in una sofferta coscienza religiosa
Davanti ai conflitti e contrasti insorgenti nella società contemporanea ad ordinamento capitalistico
Non immaginavamo allora che di lì a poche settimane
La conferma più incontrovertibile solenne di quel convincimento sarebbe venuta come supremo lasciato in punto di morte dallo stesso Togliatti nel suo memoriale indirizzato dagli alta Nikita Krusciov
Il ventuno agosto successivo
Come si sa i dirigenti del PC
L'avrebbero vie più ribadita dando pubblicità a suo testamento politico riservato
Un antico adagio che figura anche nell'attività latinorum dei nostri anni perduti asseriva che abitanti ce l'ha fatta libelli
Bene il nostro libro a più voci dal titolo un po'enigmatico il dialogo alla procura
Professor consistenza
Dalla trasformazione di una proposta originariamente diversa alla quale Mario cugini il ventotto maggio sessantatré
Aveva rapidamente conquistato il suo fidatissimo amico Giampaolo Minucci no otto e Valente magistrati
Non era spenta l'eco del discorso di Togliatti a Bergamo quando poco dopo sopraggiunse l'enciclica giovannea a sciami Interface
Mi si ribadiva la ripulsa delle dottrine o giudicate erronea
Ma anche questo è risaputo si ammetteva il confronto ed eccezionalmente anche la collaborazione con movimenti storici originati da quelle dottrine
Gozzini voleva toccare con mano i possibili esiti di queste disponibilità per tanto tempo attese
Così pensava
E Meucci con lui a un ciclo di dibattiti ed incontri più partecipanti e più approfonditi rispetto a quelli già avvenuti nelle casse del popolo nelle sezioni del PC o nei circoli parrocchiali
E lo stesso Corsini
E facci sapere che essendo se confrontati con il vescovo di Livorno Emilio Guano loro vecchia conoscenza ne ebbero il suggerimento di trasferire in un libro a più voci questa prova di dialogo
L'autorevolezza del vescovo di Livorno derivava dalla sua collocazione di spicco nella Commissione conciliare destinata a licenziare la determinante Costituzione pastorale da un di un spesso
Con cui si sarebbe concluso il Concilio ecumenico Vaticano secondo
Il libro
Che sanzionava i termini in cui l'incontro potrebbe aver luogo lo scrivemmo in dieci
Con cinque interventi per parte
Io fui coinvolto anche perché chiamato da Togliatti alla dotazione di rinascita a quel tempo ancora mensile
Mi ero poi trovato addetto agli affari interni come un impegno alla trattazione specifica delle vicende della Democrazia cristiana e dei gruppi cattolici
Con Mario cugini ci ritrovammo più tardi in Parlamento
Quando sia lui sia Lombardo Radice avevano maturato un giudizio di insoddisfazione per l'esito del dialogo del mille novecentosessantadue sessantaquattro
Il giudizio condivisibile
Specialmente se si è al riguardo
Agli insufficienti approfondimenti e aggiornamenti del marxismo sulle fedi religiose
Che in parte vengono poi adottati con quindicesimo congresso del PC nel mille novecento settantanove
Tuttavia Enrico Berlinguer i valori in gioco anche quell'esperienza oramai lontana ai tempi del compromesso storico
Fino alla tragica soppressione dell'interlocutore principale Aldo Moro
Un mistero che pesa ancora come un macigno sulla democrazia repubblicana
Sette anni più tardi Mario Gozzini recensendo un libro Di Pietro Scoppola
Lamentò quella lunga gestazione di un incontro più fecondo e produttivo avesse distratto la dirigenza democratico cristiana da guardarsi le spalle da mio amico vero dei cattolici e dei comunisti
Ma questo discorso esula dai limiti che quindi sono imposti né io voglio sconfinare nel campo di altri più competenti relatori
Dico solo che il vecchio adagio di Terenzio Mauro come domandano gli armamenti più severi bisogna davvero leggerlo per intero
Dove capture Tories a Baggio ha fatta libelli
Chissà quali elettori sarebbero disposti a rileggerlo oggi magari accanto al libro di Scoppola la nuova cristianità perduta per il quale Mario Gozzini destinatario tra i suoi posto lui aveva individuato così
In qualche modo il libro porta acqua al mulino dice non abbandona la speranza del capitalismo si possa superare dato che rassegnarsi al sistema come in definitiva è un rassegnarsi alla morte
Non saprei se questo passo sia da considerarsi anche su un testamento politico so per certo però che è una testimonianza del rigore morale e culturale e politico di Mario tutti
Di queste promoter tenta davvero preziosa Point si pubblicano materializzerà senz'altro tranquilli ceppi montagna scavata nelle vostre relazioni nel nel contesto storico di quel di quel momento
Donerà prelevata Adriano quasi si inizi pronta sono pronto
Debbo dire io non ho lasciato il testo della mia relazione a Roma perché non avevo scritta
In quanto non sono capace di parlare sulla base di uno scritto una difficoltà parlare con un testo parlo sempre con degli appunti che cerco di interpretare ma in questo caso poi sarebbe stato impossibile scrivere un testo perché in sostanza io ho accettato di venire qui sulla base di una trattati oppormi profondamente in mozione ante Bossi apprezzo e stimo Neale nei limiti impegni posso l'esistenza di un mio dialogo con Mario Gozzini che non si è mai neanche ancora oggi interrotto
Perché vedete la Psicologia che non solo a Trigoria ci insegna che quando muore qualcuno al quale siamo profondamente in molti ex limiti legati qualcosa di nuovi se ne va con lui ma qualcosa di lui rimane per sempre con noi
E allora questo dialogo che non si è mai interrotto
Io vorrei meditato in questi giorni preparandomi a questo intervento
Per evitare alcune rischi o uno dei quali per me sarebbe stato mortale conoscendo Mario Gozzini e di fare un discorso retorico penso che in questo momento se mi ascolta è terrorizzato io lo possa fare
O di fare un elogio generico
Io penso che sia più produttivo dire a chi l'ha conosciuta finora conosciuto
In che senso questa sua testimonianza sia oggi per me straordinariamente attuale per me nel senso che io credo che lo sia ma lo è per tutti
Debbo dire e non non mi ricordo da quanto tempo io ho conosciuto alle così da tantissimi anni e intuibili mi episodi di questo nostro rapporto futuro due rifiuti
Il mio rifiuto a partecipare al dialogo alla prova e il suo rifiuto nel sessantotto ma a partecipare quando io isolato fu invitata da Paroli come la mia esperienza politica a partecipare per la prima volta alla esperienza dirà Sinistra indipendente che parli costruito nel sessantotto
Noi figuri che sul posto non c'è a spiegare in rapporto fra negozi
Allora io parlai con lui e con Lombardo Radice col quale aveva una profonda comunanza effettiva eravamo stati in cascina siamo durante il fascismo dello legato lui personalmente di questa esperienza mediorientale che non partecipare preoccupato
Debbo dire che c'era una precedente esperienza di questo tipo affascinante che purtroppo è poco conosciuta
Un volume scritto da Fedele D'Amico durante la Resistenza Roma pubblicato alla macchina intitolato il comunismo ai cattolici
Che in qualche modo prefigura un certo tipo di discorso di dialogo di questo tipo era un volume che usciva in sostanza è una sezione particolare quella della Resistenza
E che è il frutto di un profondo dialogo fra personalità come Franco Rodano conferisce Baldo appartenere contro come organico
Dove operano Balbo ed amico persone che hanno secondo me influenzato straordinariamente la cultura la politica italiana e per i quali forse poco si ricorda
Importantissimo contributo
Ebbene quel libretto affrontava proprio il problema del rapporto fra cattolici e comunisti
Affrontato secondo me in modo singolarmente serio e capace affrontando le tematiche teoriche e gli aspetti politici
Nonostante questo questo e quel libro che reputo tutto l'affascinante abbia corso organici ha fatto correre dei rischi non per il contenuto per il momento in cui era sorto e anche per come era stato interpretato ossia che si volesse confrontare
Compositore Song due realtà non omologhe la religiosa una politica
Visto che il rischio di quella religiosa ridiventare politica di quella politica che e la di diventare religiosa ossia dal rischio del marxismo rari di collocarsi con una serie di oggi e sono sempre un fondo delle fedi seppure fatti in modo tale e cattolici sono del tradursi in quella cosa che mi combattevamo sia unità dei cattolici perciò una politica derivata da cattolici
Ciò quell'esperienza io fu affascinante ma un po'tematica e in cui si rivelò poi rischi quest'non l'esistenza di questo rischio mi ha messo in guardia dalle ipotesi di cominciare a confrontare i cattolici e comunisti
Ma non definendo mai qual è il livello di confronto serio logico se la politica è così
Cioè rimasi esterno queste esperienze mi dispiace perché a distanza di Bo dire che non è fatto l'esperienza che ha avuto cadute integralisti che ma anzi è stato un segno che ha prodotto che ha prodotto notevoli notevoli ed efficace però in quel momento io ebbi questa preoccupazione
In quanto stavo per tornare da un'esperienza universitario molto lunga Messina Roma Milice con Ferruccio Parri col quale ero legato da un'esperienza abbastanza profonda la resistenza io voi dopo dopo andrà con la politica
Per occuparmi soltanto del mio mestiere che esso e quello di curare i bambini malati di mente odiosi avversità quando parli mi chiamò per fare un po'l'esperienza che iniziò nel sessantotto dura a lungo della Sinistra indipendente
E mi disse io vorrei pari quali ragionavamo lo sua ramoso ha straordinariamente efficace anche nella sua polemiche
Vorrei fare un gruppo di indipendenti perché in questo momento io penso che sia un momento di preparare una stagione che sarà lontanissima
La quale finalmente l'Italia vola lei prova una democrazia zoppa ma sarà possibile dovesse andare al governo viceversa ci Non sono comunista
Non sono neanche cattolico sono anziché abbastanza Antivari abbastanza comuni è abbastanza anticomuniste però reputo che la libertà si debba difendere in questo senso sia dobbiamo aprire una stagione nuova da quale sia possibile programmare seppure a distanza
Maria Grazia che sia non so a Parma sia veramente area e vorrei in questo mio gruppo mettere simbolicamente alcuni tipi di colori poco l'orientamento culturale
Prevalentemente quelle Galliani esperienza dice se giustizia libertà
Qualcuno legato al movimento socialista e qualcuno legato all'esperienza del mondo cattolico e mi chiamò
Ecco risposi di sì perché mi sembrò di tornare anche se l'UDC saluta l'hai più la politica perché per un po'allontanato torna in quel momento con quella con quella ipotesi mi sembra affascinante anche se lontano
Pallidissima io solo che faccio qui Paesi sembra proprio sembra buona cosa le dico io sono il cattolico io so io sarò si Catholics Despenser la sinistra che si arrestato importante storicamente ma avuto vari sconti lo schema vedi un po'tu se c'è qualcun altro che sia secondo dei rappresentativo che possa in qualche modo avvicinarsi e fare questa esperienza io pensai Guzzini io devo fare da Messina e quelli da Messina a Firenze
E il ma forse non so se se lo ricorda telefonare alla stazione di Firenze a casa sua primissima papà sta in cantina dove assoluto per fare qualche amore varianti in aiuti dove nessuno da Messina fino a qui e ci siamo incontrati alla stazione di Firenze
Abbiamo avuto un colloquio lunghissimo in base al quale
Io non mi resi conto che lui non voleva fare questa esperienza
Tutte le regioni più profondi di quelli che mi dicevano misura normativo sia giusto io penso che sia io la provo totalmente di qua c'era Prodi parla ce l'ho ma non me la sento io mi interesso più di voli teorici metta a fare il politico politico nel mio mestiere produrgli avevo io vivo bene a Firenze ma che faccio insomma prodotti e tutte tutte scuse di carattere pratico siccome non erano vere
è la gru era perplesso ancora su questa esperienza
Era perplesso è abbastanza ragione nel senso questa esperienza potevo anche connotare
Un qualcosa di un po'troppo rigido un po'troppo formale o o addirittura qualche cosa in fondo che poteva sembrare opportunistica la gente in fondo
Noi fummo chiamati anche utili idioti politica ma di una struttura di sostegno Lippi del partito questa cosa mai avvenuta
Prato debbo dire che non è mai avvenuto due avessimo in qualche modo imposto niente fumo liberissima ostatività in modo assoluto forse troppo libri spesso i contatti o palese manco c'erano perché non ci cercavo nessuno ne andava per conto nostro
Ciò la dice lunga forse delle paure due comunque certamente questa cosa non funzionò
Io voglio tornai a Roma solo iniziali solo questa esperienza che poi invece siti si coloro di differente natura
Per loro ripensando a questi due episodi la mia paura di un qualcosa che sconfina sei intenzionati ideologiche
La sua paura di fare un'attività politica puramente politica indicano tutti differenze caratteriali in sostanza vi era molto più portato alla teorizzazione io però mero molto operata dirimenti ritirate drammatico pratico concreto
Nonostante questo
Quando Luigi decise in un'esperienza che è stata molto a raccontare che stavo ordinariamente importante quel
Del un gruppo di cattolici che vennero come gruppo come Stone di dal altamente qualificati la
Dalla Valle Aurina anice da Paolo Brezzi a Romano la sinistra indipendente a un certo punto divenne a maggioranza cattolica se potremmo dire ossia i cattolici quelli di voli informazione cattolica nuova maggioranza
Quando lui iniziò questa esperienza
E io ero e bianca dei prezzi perplessità su questa proposta vi su proposta fu proposto in modo tale che abbastanza affascinante ma in qualche modo la corre il rischio di paghe viene un gruppo cattolico dalla Sinistra indipendente al gruppo che attraversino chiarire
Walter Chiari dove fa la motivazione poche righe era molto più profonde non ha certamente di origine integralisti
Però debbo dire che la cosa che mi affascinò io punto sta raccontando rapidamente perché mi rendo conto quel psicologo calda all'attenzione a un certo punto cade non vorrei poi non essere ascoltati i Parliament devo dire che quando lui iniziò questa esperienza
La inizio con profonde capacità politico sia feci il parlamentare
Con enormi capacità di quell'ordine che era bravissimo di farlo in modo politicamente concreto
Se voi andate a vedere gli atti parlamentari ha lavorato moltissimo e su via ricordato prevalentemente per i problemi che ha fatto sul sull'attività carcerario valutare la lavorato moltissimo al Livorno momento nella dibattito sul sul divorzio sull'aborto ad un po'con su tematiche profonde di altra natura
Era un parlamentare che lavorava con enorme capacità politico si le sue paure Herno paure ingiustificate quando rifiutò riparto ci va bene il poligono faceva modo concreto e senza nessuna caduti ideologica
Secondo me
Di quell'esperienza che noi abbiamo fatto e che è durata molto a lungo
Winter perdo giustamente e fu forse forse quello
A parte né che era un iniziale Rent pardon meglio di tutti
Un dato di tra importanza
Per cui questo movimento fu per molto tempo la Sinistra indipendente pone l'ultima fasi e Luigi fatti se ne andò divenne gli indipendenti di sinistra che è tutta un'altra cosa che
Pensi di Alison psichiatra e abbiamo affrontato temi al Milan portanza questo che era straordinario e l'abbiamo la faccenda che noi discutevamo a lungo con questi incroci di varie culture queste problematiche lei azioni che lui facevamo un Parlamento derivavano a un certo punto da decisioni prese in questo senso io ogni tanto avveniva della non eravamo d'accordo allora alcuni parlavano su certi abusi gli altri su altri ad esempio quando fu ci fu un mi ricordo il rapimento di Moro infusa quelli all'inizio che dissero che bisognava trattare
E così invece dice di no
Dopodiché io io spiegai perché non mi sembrava giusto all'inizio di non si tratta Priori e poi disse a un certo punto perché Inc a più otto punti invece a non si potrà più trattare sia le due fasi di file ci furono i momenti in cui ci fu una certa differenza
Anche nel in in decisioni importanti
Però questo mi pare molto importante e un secondo problema che mi sembrò di grande interesse era il tipo di dialogo che noi avremmo con con il Partito comunista
Noi cercammo di avere un dialogo il più possibile come Sinistra indipendente e non come cattolici da sinistra indipendente
E questo così che lo manda baci molto molto presente ossia non siamo un sottogruppo che tratta in quanto cattolici vol col Partito comunista
Per lui è stato favorito un'esperienza di grande importanza ossia che in Parlamento servissero delle personalità
Mi sorge moda un patto che prima era fra lo PSIUP alcuni dipendenti e il PC all'inizio poi l'orlo più poi è sparito eppure fummo portati soltanto da da dalle forze del Partito comunista
Ma questa esperienza che era importante è una gara voci a Fo a forze differenti di formazione culturale tonici socialisti azionisti o meno per quel progetto che punta parliamo in modo affascinante prospettato
Quando un bel sento alla collegio di Viterbo venne a presentarmi lui
Alle sessantotto di si sono un'entità riguardanti due Italie anticomunista come ha detto ma la fase storica acquista per importante parte precisa ci diede questa possibilità ebbene così prodigo di più tenaci nel dire
Dobbiamo avere un rapporto dialogico uno scambio culturale politico ma come risultato di di queste cose che sono state messe insieme
Di queste forze che hanno lo ha tolto pure importante si è il prodotto del dialogo con le facciamo dentro di me non se scambia abbiamo esodi gruppetti che si sono messi insieme poi gruppo cattolico dice certe cose appoggi pugliese al gruppo giuste debba ricevere altre gruppo servirsene generate e così via su questo si invia un pasticcio
E non riuscivo quasi sempre avere un dialogo abbastanza seri
Vedete
Io debbo ricordare con
Affetto
Le battaglie assiste dipendente
E poi che se c'era una cosa che univa un po'come aguzzini era di essere un po'di Bastian contrario agente contro corrente il fatto che io pur essendo da da sette legislature in Parlamento non sono mai riuscita assistita nessun partite sino procure sono abuso intrattabile
Sulla persona che abito difficoltà note unite apporto ma successo un minimo di e di ricollocamento ma parte questa battuta non eravamo abbastanza rigidi in questo tipo di polemica
Ebbene Guzzini dovette affrontare delle battaglie dalla ma di guardare all'inizio quando ricominciò
La sua battaglia sui temi che tratta di devo gioco pranzo era assolutamente isolato via se non ricordo bene so che è una delle poche lo dico da subito no
Ma lo era abbastanza isolato anche lo stesso Partito comunista era abbastanza perplesso e gli altri erano totalmente ostile e molte delle battaglie parlamentari che vi ha fatto l'inizio abbastanza insomma
Ma debbo dire un'altra cosa che mi pare importante
Sul piano umano
Vedere secondo me la testimonianza di Guzzini è importante
Anche dal punto di vista religioso
Perché io credo che sia stato difficile breve incontrare una persona che vivesse la religione in modo così clamorosamente soggettivo che Calamo coraggiosamente oggettivo signori praticamente non ha mai fatto del fatto religioso un problema politico o problema in qualche modo spendibili in termini di formale era una realtà vissuta profondamente interiore personale
Però non c'è mai stata una sua azione o un suo gesto
Che pur non essendo mai stato collocato come cattolico in fosse scollegato da questa sua dimensione profonda ossia lui mi ha insegnato che vivono a piedi significa che in nessun momento uno può non viverla ma che non bisogna mai dire che si vive agli altri ossia era una testimonianza che connotava un modo di esistere
Tutti i problemi ha sempre affrontati avendo questa fede rocciosa seria incrollabile ma non partecipando mai che Easy derivavano da questi anche non derivavano da questi l'ex molte volte ne parlano di importanza che in politica uno si muova avendo un'ispirazione cristiana
Che l'ispirazione cristiana è un movimento interiore in base alle quali per la fede qualcuno si muove a fare delle cose io non credo che si se non erro qualcuno se non costata Toldo forse non è mai mai fatto politica
Perché in fondo metabolica interessi indirettamente in quanto poi io sono uno psichiatra psicologo mi interesso più più di queste cose
Però io l'ho fatta perché ho sentito che in un certo momento storico come cattolico devo dare una testimonianza ma anche che ma mai fermarsi ad essere maggioranza data agli atti perché cattolico io questo l'ho fatto con tanti errori
Se riguardo né mia passato io ho avuto cadute di integralismo non modesti lui mai questo è quello che mi ha affascinato Luino mai avuto cadute integraliste mai si è servito da sua fede Maya tradotto questa in termini che fossero tali di sopraffazione ma non di dialogo ma c'è un'altra cosa che debbo dire per concludere questa sua esperienza parlamentare dovrebbe essere studiata perché lui ha fatto e detto cose fondamentali
Però
Vedere in un mondo compresso che si trasforma
In cui c'è sempre meno dialogo che sempre più difficoltà di rapporto umano
Io debbo dire che i la cosa che mi affascinava con di Mario Gozzini era questa straordinaria capacità di rapporto umano
Io ero felice quando stavo con lui mi divertivo ridevamo giocavamo studiavamo Brun combattevamo però c'era questo capacità che lui aveva di farti sentire
In una realtà umana profonda non c'era mai niente di retorico di falso riformare e io questo devo testimoniarlo che è una era una persona che c'era retti tutti da questo punto di vista e guardate non è un fatto secondario
Io sento molto oggi
Che il dialogo spesso per ragioni di di un tipo di società che ci travolge c'è poco con i figli con gli amici con Napoli di commenti
Lui non ha solo fatto solo fatto dialogo alla provava politico ma secondo me vissuto sempre una profonda umana cultura del dialogo
Una cultura d'amore ivi civili di grande di grandi capacità di amore
E allora i pezzi time che sono andati via colui sono tanti io non riesco a liberarmi di più
Ma credo che la sua testimonianza sia fondamentalmente questa una grande testimonianza d'amore e non riesco più a commuovermi pensando che forse questo dialogo non si interromperà mai grazie
Grazie
Grazie ad Adriano ossicini per questa bella testimonianza sull'esperienza della Sinistra indipendente
Do ora una parola Mario Tronti nell'ultima relazione che si intitola dialogo confronti e contaminazioni poi li leggerò il messaggio di Pietro Ingrao chi è un messaggio per niente formale
E a conclusione della mattinata l'intervento di Giovanni Gozzini Mario Tronti
Grazie
Ma io a differenza di quelli che hanno parlato fin qui anche di forse di molti presenti
E neri non ho avuto la fortuna di una frequentazione personale con con Mario Corsini quindi lo conosco per via indiretta per la lettura per la sua presenza diciamo nella politica italiana e mi è stata molto utile questa mattinata pezzi rievocazioni così sentite
Perché ho approfondito mi sembra di aver profondità proprio una personalità di cui vale la pena molto molto utili
Riparlare Gozzini è uno degli anticipatori sono quelle personalità anticipatori mi pare che sia stato detto un po'da tutti che appunto lasciano qualcosa ma sono qualcosa di ancora vivo di perennemente di perché oggi si ripropone in forme nuove ma dico forse queste forme nuove sono proprio quelle che dobbiamo approfondire un momento io ho scelto queste queste parole diciamo andare al dialogo confronti contaminazioni perché sono parole correnti
Ognuna delle quali però ha un senso comunque ognuna delle quali bisogna dare un senso questa parola dialogo per esempio che si usa molto è stata usata soprattutto attraverso questa la personalità di cui parliamo oggi in questo confronto tra la tradizione dalla del socialismo della sinistra del movimento operaio dei comunisti italiani con appunto un mondo cattolico un confronto né un dialogo
Per un verso obbligato Kurdistan insomma il contesto Italia
Per un altro verso niente affatto semplice nient'affatto facile niente affatto scontato quindi che è dovuto passare attraverso forzature forzature
Che hanno avuto come espressione proprio queste personalità molto forti insomma che lo hanno coltivato
Dialogo e confronti ieri sono parole che per me molto importante in questo campo confronti anche richiamare altre espressioni di cultura cattolica
Deve eresse ecco questo è la prima cosa che voglio dire diverse dalle contaminazioni non mentre su queste primi due parole
Mi sento di aderire anche simpatetica mente
Non mi piace la parola contaminazione non nel senso che il vero dialogo il vero confronto non ha bisogno della contaminazione ha bisogno di esprimere la propria
Identità noi su questa confrontarsi civilmente e democraticamente ma non serve scambiarsi delle cose soprattutto su questo terreno che oggi appunto su cui oggi ragioniamo insomma grande terreni no appunto che investe questo enorme problema dal rapporto dimensione politica dimensione religiosa Bellini insomma c'è poco da contaminare c'è proprio da confrontarsi intellettualmente razionalmente lei anche emotivamente passionale mentre se volete anche stando in un nuovo iter rimanendo ognuno sulla propria posizioni io il mio rapporto con questo problema è un rapporto gente che ho coltivato negli ultimi anni
Seguendo anche fondo l'evoluzione di alcuni esponenti di questo dialogo confronto ed è stata più una curiosità diciamo intellettuale che è una pratica politica mentre mi rendo conto che c'è molta pratica politica in questo rapporto di dialogo e confronto
E vorrei dire una cosa oggi c'è una una differenza di qualità nella forma del dialogo non possiamo verificare questo
Nel senso che si in personaggi yen personalità come Guzzini era molto presente uno sfondo molto più ampio anche di riflessione filosofiche teorica proprio nel rapportarsi alla politica manca una politica concreta qual era quella la politica nera la politica dei comunisti però poi il fatto è che tutto era finalizzato in fondo proprio a una dimensione politica un obiettivo politico
Che era quello anche di e a ampliare la largo del consenso comunque l'arco della del blocco storico come si diceva una volta no che doveva essere poi soggetto a ogni fondamentale sospende il processo di trasformazione dire che oggi questo dialogo confronto assume una qualità diversa nel senso che forse almeno questa finalità politica
E acquista invece esigenze a ragioni più di fondo
E forse in questo dobbiamo avanzare via
A a vedere quali sono di nuovo oggi questi due soggetti che si che dialoga nuove si confrontano c'è appunto dietro una una una storia mi ha colpito molto la ricostruzione che ne ha fatto Cecchi qui riflettevo mentre lui parlava leggeva di quanto sia importante
La buona memoria non la memoria storica buona per capire le cose insomma no questa idea che non c'è più molto
Non è più necessaria la memoria perché tutto è chiaro per o comunque perché tutto ricomincia daccapo oggi no per la prima volta accade qualcosa insomma
è un'idea politicamente molto sterile che non non fa fare grandi passi avanti via coltivare questa memoria trarre invece da quello insegnamenti per l'oggi anche se poi appunto il santo che dobbiamo fare sempre è sempre grande ecco rapporti tra questa grande tradizione di movimento operaio di cui poi i comunisti in Italia sono state erano espressione fondamentale e questo articolato mondo cattolico appunto
E Paola che io ti diceva giustamente non c'è stato anche questo nella storia della cosiddetta prima repubblica cessato questa tentativo di confrontarsi tra grandi tradizioni che poi erano grandi componenti popolari
No
Io amo molto questa questa questo concetto di componente popolare no quando Berlinguer insomma che elaborò questa questi questi concetti e ne fece in materia appunto di un'iniziativa politica bene fu un passaggio molto importante sino al di là poi della della forma in cui sia concretata la l'idea al Progetto del compromesso storico dell'arte
Del solidarietà nazionale ma l'idea proprio che componenti grandi componenti popolari con una loro storia allarme radicata in un Paese reale emergessero ha coscienza politica e trovassero le cose comuni per
Costruire un Progetto appunto di anche di governo del paese quella era era una era una grande idea ben dietro c'era però tutta questa esperienza che è stata qui richiamata c'era appunto
La l'esperienza della sinistra indipendente
Appunto Brasca diceva Zeman fondo Gozzini ha vinto Paesi somma ha vinto in quanto personalità anticipatrice così commenta
Io arriva in mente che ha vinto anche la Sinistra indipendente perché
Oggi siamo un po'tutti indipendenti di sinistra
Mi pare che queste Lerner collocazione che ci possiamo andare tutti insieme a dentro o fuori del del partito dell'organizzazione di partito di credibilità e quindi
Però ecco dietro c'era una cosa più importante un'esperienza più importante che è quello esperienze che vanno sotto
Quel nome infamante
Di Catto comunismo ma che oggi sembra un un timbro quasi al punto di di infamia è usato se ci pensate solo in senso negativo non solo in senso dispregiativo
E invece credo che dietro ci sono esperienze intellettuali esperienze umane percorsi culturali di grande di grande ricchezza e tutti io li ho coltivati leggendo
Ho attraversato dall'elaborazione Harold Agnana no non condividendo la maglia trovando nella la la la ricchezza anche analitica no di come
Di un'interpretazione del marxismo tutta discutibile che però aveva insomma grande dignità culturale
Dignità culturale che oggi è difficile trovare in altre elaborazioni ma dietro c'era qualche cosa di più che quello che forse mi interessa di più
Sottolineare in questa sede
Ma ecco insomma al mondo cattolico mondo comunista
Grandi componenti popolari che si confrontano
Ma insomma
Che cos'è di più quello che li unisce o quello che li separa insomma quello che li porta a confrontarsi Diego quello che i tagli apportati al al di di barricarsi a volte addirittura a scontrarsi
E qui non binomi sono
Sono dicono qualcosa insomma non cui non dico poi si prendono un altro senso perché si si riempiono di politica pratica di iniziative
Correnti di di storia fatta no ammetto che disperse da cui esse in epoca più molto più terribili di queste però insomma quando pensate che l'esperienza cattolica in Italia l'esperienza politica cattolica nasce con l'idea di un partito popolare
Anche nell'esperienza Stuck sia insomma sceglie questo questo nome Partito popolare per insomma
E con la
La si attenua molto la distanza quella componente appunto Titti estrazione di movimento operaio socialista o comunista che che si ma anche l'altro un altro terribile nome insomma che qui anche qui evoca
Tutt'altro cosa ne tutt'altre cose no molto più negative cioè Democrazia Cristiana non se voi per il leader e isolate il nome dal contesto su si capisce come diceva qualcosa insomma nonché stava dietro e che in qualche misura segnata indicata con qualche l'idea appunto di di di le gare un'ispirazione cristiana una scelta democratica
Una democrazia politica che si riempiva appunto di una di una ispirazione cristiana era qualche cosa che non era punto né contro né e molto fuori è molto lontana da un'esperienza di di appunto di organizzazione del movimento operaio
Io poi insomma mi sono chiesto come si risolve questo
Grande paradosso del Novecento secondo me non non approfondito non non l'ho letto non conosciuto liquidato insomma come se fosse insomma tutto chiara ma nulla è chiaro in questo nessuno il grande paradosso del Novecento per cui
Per attraverso quali vie storiche che noi conosciamo bene esperienze storiche concrete insomma poi comunismo e cristianesimo
Siano andati a contrapporsi così frontalmente
Perché se ci pensate bene è è un grande paradosso perché le ispirazioni di fondo sono adesso lasciamo stare la forma Cattolica anche istituzionale cattolica che ha assunto in italiano ma la grande che è appunto quella che si dice la grande ispirazione
Cristiani
Mi chiedo quanto poi sia così lontane e così contrapposta ad una
A una
è una ispirazione comunista no di quel comunismo che oggi viene ridotto banalmente dall'esperienza di un determinato Periodo di una determinata costruzione di società in un determinato Paese
Ma che evidentemente come diceva Luporini commi orizzonte è qualche cosa che va molto molto articolati quell'esperienza lascia molto di più di quanto appunto per l'esperienza non sia riuscita a cancellare
Ecco qui c'è il grande del tema che è stato qui evocato notturna
Si terrà più che del comunismo diciamo più che dell'ispirazione comunista della della teoria o della dottrina marxista di un marxismo dottrinario che in questo uscire ha mostrato molti limiti in molte gli elementi di di di scarsa capacità di di flessibilità e di crescita vinse
Io nelle
Che è poi il grande tema del rapporto con ispirazione religiosa non è stato evocato molto la tesi su fogli araba che così di stesse modo marxiano di porre il problema un modo molto arretrato ottocentesco diciamo l'utilizzo no tutta la storia del Novecento specie lo fa lei c'era del tutto diversamente questo grande tema
E io per quanto riguarda le nelle mie frequentazioni del mondo diciamo religioso pur col rinuncia sul verso il quale ho molta curiosità e in questo caso non solo intellettuale ma
Che sono esperienze non ecclesiali ma per scelte
Esperienze più monastiche diciamo e quindi più marginali più più più eretiche rispetto alla all'istituzione
Mi mi convince molto la polemica che da queste parti si fa contro una revisione di una riduzione per la religione ai tipica Natta ittica
C'è una è una concezione ittici Istica della della dell'aspirazione religiosa perché questo
Secondo me è una via facile no perché se appunto la religione si può
Declinare in termini etici poi su quella base è più facile trovare un rapporto politico no con una con una forza e forse di sinistra di ispirazione rinnova Trichet
O trasforma tredici e così via
E io credo che invece dobbiamo prendere la via più difficile più più ardua dal punto di vista anche Teo non riconoscere nell'ispirazione religiosa invece fondamentalmente una un bisogno io non ho difficoltà a usare la parola un bisogno metafisico insomma del della persona umana non è con questa che dobbiamo confrontarci e con questa che la cultura cosiddetta laica cosiddetta politica appunto
A me piace molto alla politica ma riformista o rivoluzionaria e questa parola mi convince sempre più del questa del prima eccetera ma che quindi ha ingranato nei confronti del mondo il breve bellissima citazione che chiudeva l'intervento di i cechi sono ma non c'è negli stessi si trova Chicchi sta da questa parte che non si accontenta di questo società così come in fondo cerca uno il treno non un aldilà rispetto a questo tipo di di di di gabbia d'acciaio entro cui stiamo e quello che e chi è questo bisogno di qualcosa d'altro anzi magari non non incomprensibile
E dentro cui esiste se no non un una parte grande anche di di mistero
E qualche cosa con cui appunto questa cultura politica oggi deve imparare a fare i conti direttamente
No no non non cercando di scavalcare il problema cercando di di di deviare un ruolo o di far finta di niente a volte ma insomma prenderlo di petto e credo che ecco in questo senso dicevo quel dialogo alla prova oggi subisce una prova più ardua
Se possiamo dire rispetto a quella diciamo molto più politica
Dia loro
E su questa prova dobbiamo appunto cimentarci un po'tutti ognuno insomma con i ferri del suo mestiere
Con con la cultura che ha con la storia che ha insomma in una storia che
Per ognuno di noi in fondo un un percorso inquieto un percorso di ricerca non è mai approdato a delle conclusioni definitive ma che proprio per questo si dichiara aperta spunta questa ulteriore prova del dialogo i del confronto grazie
Grazie anche a Mario Tronti per queste sue riflessioni problematiche
Nel sempre stimolanti questo suo invito alla ricerca io ora di leggo che il messaggio di Pietro Ingrao so che non è facile leggere un pezzo di Ingrao ma io ci proverò mi chiedo scusa si consacrò completamente all'altezza di rendere il senza delle sue parole allora
Mi dispiace di non poter essere oggi con voi e non solo per i legami di amicizia che ho avuto con Mario Gozzini e l'onda di memorie che suscita in me il suo ricordo
Egli è stato protagonista di una ricca e singolare esperienza politica e umana in questa seconda metà del secolo
è una figura alta di quel cattolicesimo sociale fiorentino che agì come fermento e azione coraggiosa nella difficile e aspra vicenda di rinnovamento dell'Italia
Messa al confronto e alla prova con le grandi mutazioni sociali e culturali della seconda metà del secolo ventesimo e dopo le due catastrofi della guerra di massa e della lotta delle lotte dure e sanguinose per sconfiggere Hitler e il fascismo
Arrivai a conoscere Mario Gozzini da due strade
La prima mi fu aperta da una forte figura poi immatura mente scomparsa Lucio Lombardo Radice che aveva incontrato Gozzini sospinto dalla sua passione pacifista e dalla sua testarda ricerca di un dialogo tra fedi diverse
è lì in seno hanno i comunisti era stato tra i primi a entrare in contatto non solo con Giorgio la Pira
Ma con i semi e fermenti di innovazione sociale e di lotta contro la guerra così ricchi e avanzati nella Firenze degli anni cinquanta e sessanta
L'altro sentiero che mi porto a incontrare i Guzzini
Mi veniva dall'Unità il giornale del PC di cui fui per undici anni redattore e poi direttore noi dell'Unità avevamo a Firenze una redazione intelligente da pertanto di cui Alberto Cecchi è stato l'anima
E c'è chi aiuto noi di Roma a leggere e a studiare l'interrogazione sul mondo che i fermenti di proposta che scortavano non solo da capire
Ma dalla larga sponda del quattordicesimo sociale fiorentino dove poi incontrammo più tardi anche la passione religiosa così sferzante di ironica di Ernesto Balducci
Gozzini perciò fu per me è una delle figure più avanzate da aperti di quel mondo cristiano che a Firenze rompeva lo steccato pesante da astro dietro cui si cercava di riso spingere allora la drammatica ribellione comunista
Condannata e anche scomunicata
Gozzini fu dunque non solo un amico coraggioso ma un'anima è un pensiero che ci lumino sulle sponde le culture gli enti che in cui si formava quell'avanguardia della cattolicità italiana nel terribile e straordinario ventesimo secolo misurandosi con le esperienze e le innovazioni dirompenti del capitalismo fordista
Così ci ritroviamo insieme come figli del secolo a combattere in difesa del lavoro che cambiava e per la liberazione di grandi masse umane dal dominio di classe
Quindi Gozzini mi fu compagno uso questa parola in senso laico e largo nell'impegno maggiore della mia esperienza vitale e mi aiutò ad uscire dalle Molteni e ignoranza e sul senso e su un raggio di una esperienza religiosa nel cuore del ventesimo secolo
Poi è venuta un'altra ragione di memorie vicinanza
Gozzini si è misurato con grande determinazione su una dura questione della vita sociale e delle esperienze umane il tema crudele della colpa e della devianza e del senso e portata della pena nella sua espressione più aspra fisica il carcere
Quella istituzione che taglia via e deviante dalla comunità e Lori cinge totalmente fra quattro mura
Corsini si è posto la domanda se dal carcere sotto condanna si possa ristabilire un filo fra il deviante e il mondo dei sei anni tra virgolette dei non colpevoli
Chiunque di noi sia stato anche solo in visita fra le mura di un carcere essa quanto tutto ciò sia difficile e perché no assai insicuro
E un'altra scommessa sulla speranza e sulle possibilità per un essere umano di riscattarsi e di ricostruire la sua vita
Senza questo tentativo pratico di ricostruzione di una relazione umana pacifica il carcere a mio avviso diventa solo una mutilazione vendetta e vendetta anche cieca stupida
Gozzini ha cercato una via legale perché esseri umani divisi da una scia di sangue potessero incontrarsi e il riscatto si potrebbe dire la rinascita del colpevole divenire un percorso praticabile
E così dunque la sua è stata una grande scommessa umana e intelligente
Che forza che coraggio abbiamo in noi se non sappiamo scommettere su questa pur difficile speranza e chi cita i titoli per inchiodare per sempre un altro uomo la sua colpa
Quali giudici potranno essere così sicuri ed arroganti
In questi giorni questa saggia e ardita innovazione legislativa di Mario Gozzini è a rischio grave dobbiamo saperlo
Io mi auguro che il vostro incontro aiuti a gettare un allarme su questo rischio e a stimolare coscienza di cittadini e di magistrati perché respingono questo tentativo di ferire la legge e la speranza di Guzzini
Perciò mai come in questo momento importante approfondire difendere la coraggiosa opera di Mario
Ora che in discussione a rischio la sua fiducia intelligente negli esseri umani che tante volte nelle parole e negli scritti usano chiamarsi fratelli
Un saluto è un augurio affettuoso di buon lavoro a tutti voi e scusatemi se non sono venuto dispiace molto anche a me Pietro Ingrao
Pietro Ingrao risponderemo che siamo qui anche per questo per difendere la legge che porta il nome di Mario Gozzini lo faremo
A lungo oggi pomeriggio con estivo ospiti eccellenti do ora la parola a Giovanni Gozzini Giovanni vuoi venire alla presidenza
Poi iridescenti reiterati i funerali
Di un noto latitante morto in Tunisia hanno mostrato ad abundantiam quanto tra i Malino minori che affliggono l'uomo contemporaneo siano i figli di uomini illustri
E quindi in base a questa esperienza Cina maestra tutti io dirò solo due cose spero molto semplici e molto chiare la prima la decoroso veduta perché è stata argomento di una delle ultime conversazioni avute con mio babbo ed è una data ventisei gennaio mille novecentocinquanta i più anziani questa sala ricorderanno che quella mattina
La polizia la famigerata Celere di Scelba Modena uccise se gli operai che erano in lotta per la difesa tutte del posto di lavoro
Tante volte ci dimentichiamo dei dati di questa situazione degli anni Cinquanta dei prezzi che il Paese ha pagato alla guerra fredda
Nel quinquennio quarantotto cinquantadue di morti in conflitti di piazza in Gran Bretagna sono quattro in Francia e in Germania sono sei in Italia sono sessantacinque
E esattamente un anno dopo
Si riunirono sempre a Modena
Delle persone che si chiamavano col nome pomposo va ricordato Alberto sceicchi di avanguardia cristiane
Fra loro c'era don Primo Mazzolari che dirigeva la rivista adesso c'era mio babbo c'era Pietro Scoppola c'era Nando fabbro che uno coi delle persone che partecipo al dialogo alla prova e e c'era anche una persona chiave per chiedere a monsignor Loris Capovilla che poi fu segretario particolare di Giovanni ventitreesimo l'argomento di quella riunione era la pace
Che c'era la guerra di Corea e don Mazzolari era uno dei cattolici che erano stati c'erano esposti pubblicamente per raccogliere l'appello di Stoccolma le mozioni dei partigiani della pace
Delle sinistre che in Europa
Agitavano questo tema della pace
E però vi sono anche una messa vi sono anche una messa in quei giorni in ricordo di questa gli operai morti
L'appunto lo dico a ragion veduta perché probabilmente inizia all'ora il percorso di un uomo che nel quarantasei aveva votato monarchia
Noi figli avevamo c'era una cassapanca in casa in cui siccome conservava anche un articolo
Un bravo aveva scritto sul Bargello in cui accostava il genio di Wagner al genio di Hitler
Che lo usavamo sempre per ricattarlo quando abbiamo bisogno o di soldi o del motorino insomma di qualcosa da strappare e su questo aveva sempre una ovvia e naturale debolezza
Però ecco quello Modotti raccordare la guerra fretta internazionale
E i prezzi che questo Paese pagava quel clima appunto messa gli operai morti probabilmente sono l'inizio di un cammino che poi porta al dialogo cioè porta all'idea che non è più possibile pagare
Il prezzo alla logica degli schieramenti e quindi alla logica dell'immobilità della contrapposizione
E il prezzo di uomini che moglie e quindi quando la guerra fredda non è soltanto limitazione dell'autonomia del Paese ma diventa anche qualcosa che incide su un uomo appunto
Questa parola che giustamente molto ricorsa nelle relazioni ecco dal da quel momento poi mette scatta la consapevolezza di dover fare qualcosa di più quindi dovere superare queste logiche se si voleva rendere servizio a quegli uomini e anche la memoria di quegli
Operai morti ricorderete che Togliatti adottò la sorella di uno di quei giovani Pera molti di loro avevano venti venticinque venticinque anni
La seconda cosa che voglio dire che mio babbo avuto in sorte un destino singolare e molto bello quello che il suo nome continua anche la dopo molto ad essere segno di speranza per decine di migliaia degli uomini e delle donne più dimenticati e più disprezzati di questo Paese
E qui probabilmente c'è un insegnamento forse dovremmo tornare
Alle distinzioni essenziali
Ciò che è una delle cose fondamentali che separa la destra della sinistra è che la destra prospera e fa leva sulla paura
Mentre la sinistra significa e diventa pegno di speranza questa è una distinzione fondamentale che magari troppo spesso ci dimentichiamo perché ci sembra ci sembra troppo banale la speranza aiuta tutti a vivere meglio
Perché sono gli uomini in preda alla paura
Che poi fanno gesti sconsiderati che poi tendono a peggiorare la qualità della convivenza civile
Mentre gli uomini che sogno anche alla speranza sono un po'più sorridenti eccedono meno agli impulsi più negativi se peggiori
Della propria natura questo vale per tutti non vale soltanto
Per le carceri
E quindi ecco credo che recuperare il senso di questa distinzione si è anche un impegno noi cercheremo questo convegno sarà uno dei primi passi per tener viva questa differenza e quindi tener viva
Una forte legame una identificazione della sinistra con la parola speranza grazie
Grazie grazie al Giovanni Gozzini io vi ringrazio tutti d'essere rimasti qui in attenti ad ascoltare le relazioni di questa mattina vi do appuntamento a quelle di oggi pomeriggio voglio voti chiamare i nomi dei relatori perché sono veramente a loro molto grata per il loro impegno Alberto Cecchi Paola che io ti De Biase Adriano ossicini Mario Tronti
E voglio ringraziare anche Alberto Brasca che ci ha ospitati stamattina che ha fatto anche un intervento assolutamente non formale di nuovo ringrazio vi do appuntamento alle quindici e trenta per la seconda parte dedicata appunto alle carceri e alla riforma
Ho sentito come l'impegno di Mario Gozzini
Per la riforma dell'ordinamento carcerario
Sia stato uno degli aspetti senz'altro più rilevanti del suo profilo intellettuale del suo profilo politico come è stato ricostruito stamani da coloro che di questo profilo erano testimonia anche testimoni partecipi
è anche stato questo impegno un aspetto rilevante anche se non l'unico
Della partecipazione di Mario Gozzini alla Commissione giustizia del Senato voi sapete che Mario Gozzini fu in Senato fu senatore dal mille novecento settantasei e stamani è stato ricordata nota alla Gallotti De Biase proprio questo iniziati in gesso in in Senato di questo cattolico dal mille novecentosettantasei al mille e novecento ottantasette
Cioè un un passo di Mario Gozzini che ormai sono più di dieci anni ricordava sul periodico Rocca nel novembre del mille novecento ottantanove questa spesso suo impegno e diceva
Perché nessuno sì la Commissione giustizia quando nel mille novecentosettantasei fu eletto senatore
Non è vero un otturatore descritto come si dice
E nemmeno laureato in legge aveva fatto scuola distragga e filosofia
Nero occupato gettito Ria i colleghi della sinistra indipendente volevano mandarmi alla commissione Pubblica istruzione e beni culturali
Ma consentiranno alla mia scelta e ricorda come significativo per lui in questa scelta anche il colloca il confronto con l'amico Giampaolo Meucci
Una frequentazione che lo aveva persuaso
Da un lato che viene sempre il momento in cui la dimensione giuridica
Diventa decisiva nelle situazioni umane
Dall'altro che l'amministrazione della giustizia non va interamente dedicata ai tecnici magistrati e avvocati anche i qui Thunder populo come né vi debbono partecipare secondo quanto prescritto dalla Costituzione articolo centodue terza comma
E quindi questa partecipazione di Mario Gozzini alla Commissione giustizia
Da questa partecipazione uscirono due cose a cui il link degna di Mario Gozzini fu fortemente legato la prima la ricordo perché non sarà argomento del dell'incontro di stasera però è stata importante perché per lui arriva anche ha avuto un grande significato e fu già centonovantaquattro del mille novecento settantotto cioè la legge che prevedeva la legalizzazione dell'aborto e a cui lo ricordava ora di recente Giovanni Gozzini
Mario partecipo da cattolico e secondo il titolo di un suo scritto che che era parte di questo suo impegno contro l'apporto fra gli abortisti
Ecco quindi questo questa sua forte impegno alla centonovantaquattro e poi la seicentosessantatré mille novecento ottantasei da Lecce sui benefici carcerari
Questa legge lo ricordava e di recente marcare di ritornerà senz'altro stasera
è una legge che allora almeno nella sua fase preparatoria vide un po'una sinergia di forze da un lato il ministero di grazia e giustizia che era presieduto allora
Da Martinazzoli e invece direttore generale delle carceri era Amato
Dall'altro il Consiglio superiore della magistratura e la magistratura di sorveglianza questa legge in parte riprendeva proprio il profilo che ne che restituisce Gozzini in questo scritto che ho appena ricordato dell'ottantanove per questo profilo ricorda come questa legge
Avesse anche il significato di riprendere parti di quella che era stata la riforma dell'ordinamento penitenziario nel mille novecento settantacinque
Riforma dell'ordinamento penitenziario dico e qui abbiamo a stasera una testimone di queste di queste di tutto questo l'iter perché Giglia Tedesco
Che il cui i cui risultati cioè una un'ora una riforma un rinnovamento parte segno anche di posizioni piuttosto avanzate e profonda opera fortemente poi compresse in qualche modo segnate da un ritorno indietro dagli dagli eventi poi di quegli anni
La lotta al terrorismo Ricci speciali eccetera e da qui appunto per questo impegno invece elettivi Mario Gozzini insieme a marcare nella nella stesura di questo nuovo Progetto
E poi troppo la legge a partire già dalla fine degli anni ottanta e poi lungo gli anni Novanta nuovi provvedimenti sempre più restrittivi in qualche modo nei confronti delle aperture della della legge e anche in questi giorni sulla Stampa abbiamo visto rinnovarsi le polemiche allora stasera
C'è questo e abbiamo pensato appunto di dedicare a questo aspetto così rilevante di Mario Gozzini la tavola rotonda e ci sono stasera con noi Egidio tedesco che ora presidi vice presidente del Senato
Durante tutto questo i terre e e che era nella Commissione giustizia insieme a Mario Gozzini e che in qualche modo era nostra testimone stasera
E poi Alessandra marcare magistrato di sorveglianza a Firenze
Francesco Maisto sostituto procuratore generale di Milano Maria Grazia grazioso che direttrice della casa circondariale maschile Mario Gozzini di Firenze soli Cheney
E poi Luigi Pagano direttore della casa circondariale San Vittore di Milano Giovanni Tamburini consigliere del dipartimento amministrazione penitenziaria
Io inizierei dando la parola finti Acilia tedesca
Buona sera
L'Estonia devono essere passate e più sono passate tanto meglio per essere nella loro qualità di storie tanto meglio per il novelliere evocatore bisbigli ante del tempo imperfetto
Di recente del tutto casualmente dopo avere ricevuto questo bellissimo invito
A questo bellissimo convegno sono molto grata all'Istituto Gramsci Firenze di avermi invitato mi sono ribattuta in queste bellissima parola di Thomas Mann che potrebbe opere applicarsi
All'idea della testimonianza eppure penso che non si attacchino al caso nostro
La legge Gozzini
è storia ma è anche sempre voglio sottolinearlo sconvolgente attualità
Vedete questa legge ha uno strano destino e soggetta a una sorta di pendolo ricorrente
Ma se ci ripensiamo non è poi così strano questo pendolo porchetta e dopo
Per riprendere una bellissima immagine dell'intervento di stamani di Giovanni Gozzini è tra la paura e la speranza
Paura
Ho vestito la nostra Costituzione cioè che la pena serba rieducare possa essere una realtà ma voglio aggiungere
Che qui
Non sono solo sentimenti intenti stati d'animo che alberga uno da una parte della popolazione e dall'altra da una parte la paura da una parte la speranza in un certo senso qui c'è una variante molto particolare che non possiamo dal Cile che paura e speranza albergano presso che in ognuno di noi salvo alcuni irriducibili cui mi onoro di far parte che sono anche se non soprattutto per quanto riguarda il regime carcerario
Collocati per la speranza
E questo accade che che la Guzzini sia soggetto al pendolo perché ben a ragione può definirsi per così dire il segno della contraddizione tra paura Esperanza
Allora intanto e giusto definirla legge Gozzini dato che Mario respingeva con molta forza
Questa definizione
Cercherò di dire perché è giusto
Definirla legge Gozzini ben a ragione viene definita così ma voglio dire per quali motivi lui respingeva invece questa denominazione
Vi è un passaggio del suo discorso al Senato
Il quattro di giugno dell'ottantasei cioè all'immediata vigilia del voto che approvo per la prima volta il provvedimento
E Gozzini raccontare il suo intervento in aula quando vado nelle carceri i detenuti mi domando a Roma come mai vediamo quasi sempre solo lei
E Mario con una qualche generosità
Verso l'una i colleghi dice dipende dalla divisione del lavoro io per esempio potrei occuparmi non mi occupo di scuola come adesso sto presidente ricordava non mi occupo di urbanistica mi occupo di carceri quindi vedete soprattutto me
Però
Voglio dire
Non c'era malizia ma una precisa intenzione anche nel fatto che lui riferisse questi sono i colloqui nelle carceri perché rivolto ai colleghi di tutta di tutti i banchi dice e dunque colleghi se è vero questo cioè che c'è una divisione del lavoro
è vero che quando vado nelle carceri parlo anche all'opposto
A nome vostro quindi è come dire questa legge e anche vostra cioè non c'era solo
Una volontà di captare la benevolenza poi la votazione fu molto ampia in senso positivo no c'era di più per captare la benevolenza c'è la volontà di impegnare di coinvolgere tutti
E infatti sempre in aula Mario per un ciò delle parole che rilette anche in questi giorni sembrano profetiche perché disse testualmente esplicitamente
Approvando questa legge
Prendiamo tutti qui impegno a reagire alle reazioni aprioristiche contro di essa c'è l'aveva già previsto ed era difficile non farlo
Che prima o poi queste reazioni si sarebbero determinanti anzi che si sarebbero determinate in moto ricorrente
Dicevo ben a ragione può essere definite alla definiamo legge Gozzini perché senza la sua tenacia
Vorrei dire un solo senza la sua proposta
Per usare un termine in voga dei Parlamenti non solo italiani ma senza questa sua capacità di costruire di tessere rapporti che adesso la presidente ricordava noi questa legge non la prima no avuta mai
Mario di lavoro per tre anni a cavallo tra l'ottava e la nona legislatura
Tra l'ottantatré data in cui presentò per la prima volta il provvedimento
All'ottantasei
Data in cui venne approvato fu uno dei primi provvedimenti ripresentati nella legislatura infatti porto uno dei più bassi i numeri
E questo provvedimento proprio dimostrò in toto
Forse più di altri anche se non è davvero un solo provvedimento che reca il suo segno come già è stato ricordato quello che con molta efficacia il presidente ossicini definiva questa mattina una grande capacità di Gozzini di essere parlamentare nel concreto cioè che significa non solo esser capace di elaborare delle proposte ma essere capaci di costruire le condizioni istituzionali politiche parlamentari per condurle felicemente importo
E infatti questo provvedimento
Fu frutto di un'attiva collaborazione tra Parlamento e il Governo e se qualche spedire padre di complemento vogliamo ricercare
Per questo provvedimento senza dubbio voglio citarne tre e a pari titolo
Il senatore Carlo che ne fu relatore
E che definì questo provvedimento
Come il dispiegamento pieno della norma costituzionale sulla funzione rieducativa della pena
L'allora Guardasigilli Martinazzoli e rinuncio a presentare un disegno di legge del governo
Teniamo conto che Marion si collocava tra le forze di maggioranza quindi era in genere prassi
Che il Governo presentasse un suo provvedimento quando era in discussione un provvedimento di opposizione invece il ministro rinuncio e si limitò a lavorare sugli emendamenti al testo Gozzini
E e presidente allusione giustizia Vassalli attuale presidente della nostra corte costituzionale che collaborò attivamente perché il provvedimento andasse in aula
Ma in realtà l'opera di coinvolgimento che il svolte Mario può ben più ampia tant'è vero che anche la destra
In Parlamento poi abbino una sua proposta che voglio dire c'è un filone anche di destra favorevole a provvedimenti non non limitativi bensì ampliativi
Della giurisdizione il dazio della pena che si è mantenuto nel tempo e anche questo credo che sia interessante
E tuttavia un altro dato l'altra connotazione caratteristica che io ritengo sia una quotazione tanto bene del parlamentare capace non solo dal parlamentare giustamente attento alle esigenze della popolazione e cioè un coinvolgimento più ampio anche esternò Parlamento fu una delle cose su cui Gozzini lavoro di più per questo come per altri provvedimenti ma per questo in particolare l'esperienza dei giudici di sorveglianza come può ben testimoniare presidente Malgara fu fondamentale
Si accompagnò all'elaborazione della legge un lavoro molto serio di convegni anche degli istituti di prevenzione e pena di udienze conoscitive formali e informali
Si fece un ampio dibattito del paese tutto questo portò come Gozzini ricordò più volte in Parlamento anche a quella che lui definì una lievitazione del testo cioè il testo iniziale era di portata più ridotta poi via via vi fu un ampliamento proprio perché si sentiva che occorreva porre mano in modo più ampio un secondo interrogativo che vorrei pormi perché anche questo riguarda il provvedimento allora ma ci riguarda anche oggi
E se è una normativa di questo tipo
Che guarda con grande ecco e coraggiosa efficacia
Alle misure alternative alla detenzione perché questo è il punto poi centrale può essere considerata una legge utopica
Perché a volte si dice non è sbagliata per intoppi e come tale sigillo insomma Saretta è bella ma non è opportuna non è praticabile qualcuno arrivò a definire il collega Gozzini una sorta di missionario delle carceri talora di prendendo il toro per le corna come spesso gli capitava di fare in un intervento disse no non mentono un missionario guardate io dico un'altra cosa sono sue parole testuali
Che la rieducazione è una possibilità concreta e realistica ed è interesse della società cioè rovescia il ragionamento cosiddetto della pericolosità sociale che dovrebbe scoraggiare
Interventi di apertura per dire se vogliamo che la società sia tutelata cioè se vogliamo ridurre la pericolosità
Se vogliamo evitare le rivolte carcerarie uscivamo da un periodo in cui gli arrestati vi erano state e paurose rivolte carcerarie bisogna porre in modo ripeto sono parole sue concrete e realistiche la questione della rieducazione
E quindi
Luglio però
Con dunque mi sembra criteri distintivi ecco almeno io così non so se i colleghi a questo tavolo sono d'accordo con in questo tentativo di ricostruzione primo che il provvedimento dovesse riguardare quello che lui definiva l'intero universo carcerario era il periodo in cui si discuteva dissociati i collaboratori di giustizia
Sentiti eccetera invece riceva un qualche provvedimento che riguardi tutti ecco io ricordo quando si andava delle carceri in quel periodo la prima questione che sempre ci veniva posta si questo per i dissociati
E per noi per per il ladruncolo che e da chi si dissocia apartitiche da se stesso non vi era provvedimenti quindi un'esigenza di rivolgersi all'universo carcerario in toto ognuno a singoli suoi comparti e settori primo secondo
L'esigenza di flessibilità della pena perché diceva Mario la pena si applica a un concreto essere umano e l'essere umano
Può mutare e normalmente mentale
Non solo in peggio manchi meglio nel tempo mentre una sentenza di condanna
è per sua natura un fatto statico e non flessibile da tutto questo derivava come centrale
La esigenza di misure alternative alla detenzione non a caso questo sul provvedimento da cui detto decollo la detenzione domiciliare
E il risultato fu che in questo modo per la prima volta grazie a Mario Gozzini
Si cominciò a rendere operante la riforma del settantacinque
Una riforma che era stato molto coraggiosa era la prima gara giurisdizionali Zotto la pena che aveva introdotto grandi principi il lavoro e altro e che tuttavia aveva in sé un suo limite ecco lo dico pura essendo tra quelli che vi lavorarono che era una legge di principio
Alle non bisognerebbe fare mai perché il CIPE sempre fare delle leggi che poi traduca dei principi norme concrete ed era soprattutto una legge che non si preoccupò degli strumenti
E delle norme
Finanziarie adeguate io ho visto con molto piacere che presidente Malgara proposito da Gozzini oggi risolleva questa queste degli strumenti e dei mezzi perché questi principi per essere applicati hanno poi bisogno
Questo in tutti i campi ma quindi anche viva dio necessariamente per quanto riguarda i misure penitenziarie che si spende il dovuto se si vuole fare una politica e in più come Mario ricordava sempre in Parlamento
Dopo il settantacinque su quella riforma penitenziaria la prima sia battete la scure del te lo scopo del terrorismo e della criminalità organizzata
Che portò
Adesso la cosa è discutibile ma insomma guardiamo qui sopra il dato storico come tra i primi provvedimenti a mettere mano a restrizioni
Vedi la questione per esempio dei permessi carcerari che era in realtà l'unica misura della riforma il settantacinque applicabile perché non implicava grandi complicazioni e spesse e che fu la prima ad essere colpita che poi vennero introdotte le introdotta con un provvedimento parziale dell'ottantadue sotto altra forma del permesso premio sempre appunto il principio del pendolo
Quindi con la Gozzini invece finalmente si portava
A coerenza
La giurisdizione già azione della pena da un lato dando per esempio la decisione sulla liberazione anticipata giudice di sorveglianza e dall'altro lato si poneva rimesse durasse ed istituti che ridevano operante le misure alternative alla detenzione
Vi era cioè in quella legge un principio di grande importanza quello di porre rimedio alla frammentazione dei provvedimenti rendere operante la riforma del settantacinque e anche rimettere ordine
Nel disordine che nel frattempo si era creato attraverso parziali modifiche tutte in senso restrittivo che erano state introdotte e oggi per dire una parola sola sull'oggi ma penso che con ben più competenza di me parleranno gli altri colleghi che operano direttamente sul campo oggi la situazione è molto insidioso
Io ritengo tuttavia voglio essere ottimista a tutti i costi che sia anche una situazione non chiude sa perché è vero che viviamo una fase in cui come diceva al messaggio che ci ha mandato stamattina Pietro Ingrao viene di nuovo messa sotto accusa la Gozzini però è anche vero chi è ovunque mi dicono nelle carceri e non solo nelle carceri
Lo slogan è la Gozzini non si tocca
I fatti guardate che apertamente mi sembra di poter dire che nessuno la mette in discussione io avverto un altro rischio uno un rischio di provvedimenti che di fatto la svuotino che in un certo senso è ancor più pericoloso perché apparentemente come dire non si infrange quello che si vuol considerare un tabù mentre invece è un provvedimento concreto in realtà poi si corre il rischio di annullarla
Quindi questo rischio c'è e guai a noi se lo tolse lo sottovalutassimo però guardate
Paradosso su certi temi vi è anche un rilancio perché ricorda
Il referendum abrogativo dell'ergastolo fu una Caporetto per tutti noi che credevamo alla polizia dell'ergastolo oggi più d'uno comincia a domandarsi
Lascio andare non mi interessa stessero domande relazioni a sentenze porte giuste forse non giuste
Se si può scrivere su un fascicolo fine pena baccanti al punto gestito fine pena mai come c'è scritto per gli ergastolani che è terribile ora è vero che c'è una sentenza Corte costituzionale per cui di fatto poi anche l'ergastolo a un suo termine la fine pena non è il male però che nella nostra legislazione sia previsto il fine pena mai
Per una legislazione che dovrebbe ispirarsi alla costituzione che dice che la pena rieducativa è una contraddizione non piccola
Ed è più in generale contraddittorio che ci si accanisca contro le misure alternative alla detenzione in una società in cui più d'uno in bocca e a ogni passo l'amnistia in cui la questione contenimento nei confronti dell'amnistia
è diventata una impresa abbastanza faticosa e che anche un ministro dell'attuale governo mi duole dirlo ma e il partito cui mi onoro di appartenere mura ci sinistrato già criticato questa misura
Che addirittura propone un Lila un rilancio dell'edilizia penitenziaria
Ora è vero che nelle carceri c'è un sovraffollamento le cifre che hanno dato in questi giorni i giornali sono impressionanti ma il problema è che sia meno gente in carcere
Non è che si facciano carceri più grandi quindi non è un problema di investimento per l'edilizia penitenziaria semmai un problema di investimento
In altre questioni
E dunque penso anch'io e con questo terminò
Che vada meditato l'appello che qui non dava Pietro Ingrao
Voglio aggiungere anche alcune parole che sono sempre su è lecito particolarmente volentieri perché non siamo sulle stesse posizioni politiche ma su queste questioni concordiamo in pieno quando ha scritto di recente
Che
Ecco scusate
Come può avvenire il recupero se non è la città come è possibile parsi quella speranza se non è riaprirsi di una relazione in tal caso non è allora applica torio di condurre il colpevole ha un contatto con la società controllato vigilato certamente ma pur sempre una relazione aperta
Fra il colpevole insani tra virgolette i liberi sempre tra virgolette i normali sempre tra virgolette quale sia la parola con cui vogliamo chiamare
Questo era il senso alto e coraggioso del ragionamento di Mario Gozzini e di magistrati come Margaret
E tutto ciò non solo e non tanto perché siamo buoni come tutti dichiariamo di volere essere ma perché miope legnoso considerati irrecuperabili quelli che una volte anche più volte hanno ammazzato io credo che questo sia molto importante
Altro è dire come ha scritto di recente e il direttore Gian istituti di prevenzione e pena Gian Carlo Caselli che poi vi è una farraginosità legislazioni
Di tipo generale
Quali appunto la Gozzini e di tipo specifico quale quella sui dissociati sui pentiti
Che hanno introdotto una somma spesso contraddittoria di provvedimenti nelle cui maglie poi possono determinarsi delle situazioni che vengono da più parte lamentate
Ma questo è un problema di politica legislativa che se vai enfatizza le necessità
Di leggi organiche quale fu appunto la Gozzini
E dunque tra i tanti motivi di gratitudine che abbiamo per Mario Gozzini c'è anche quello di una sempre esemplarità
Impegno per una riforma da lui voluta
Per la quale mi si è battuto con tanta efficacia e non solo si è battuta per la sua approvazione ma si è battuto poi per la sua applicazione e che che oggi in un convegno dove si parla di lui sia stato scelto questo tema mi sembra molto significativo riportate
Grazie Hagi che tedesco che effettivamente ha fatto un intervento importante perché mi pare che abbia posto
Alcuni dei problemi su cui immagino che torneremo nel corso della tavola rotonda il significato della detenzione tra vendetta e rieducazione ma anche i limiti di una legge che sia una legge soltanto di principio ma che non profeta anche e questo è avvenuto appunto nel settantacinque gli strumenti per renderla operativa con tutti i rischi di involuzione come di fatto di annullamento insomma
Degli esiti progressisti del della legge medesima ma mi pare anche da ricordare quanto a tutto Giglia Tedesco all'inizio riferendosi questa volta non non non ancora insomma al merito della della legge ma proprio la figura di Craxi e allo stile
Di lavoro politico di Guzzini c'è quella capacità di Guzzini di fare il parlamentare in concreto scelti creare e di interesse le le relazioni insomma la relazione che porta consentono di arrivare a leggi come questa anche molto difficili
Ma di arrivarci appunto avendo in tessuto una come dire un'accorta insomma che non è soltanto poi l'accordo finale ma che e questo consentirà dentro più essere approvata anche mi pare con una larga unanimità insomma
Oratorio la parola a Alessandro marcare
Collego il mio intervento abbiate pazienza ma sud più tranquillo
Mario Gozzini ricordava più volte un episodio di una delle sue prime visite al carcere fiorentino delle murate agli esordi della sua lunga pratica carceraria di parlamentare c'era un detenuto che si preparava a tornare in libertà il giorno dopo
Alla domanda di cosa avrebbe fatto rispose ritrovo la mia vita pericolose non sono cambiate riparo quello che ho già fatto e più prima che poi tornerò qui
Ecco il carcere inutile tutte quelle mura dell'organizzazione efficiente o meno che fosse tutti quegli uomini e quel tempo
Servivano soltanto a isolare una persona una delle tante o delle poche secondo i gusti una delle solite comunque che veniva alla fine rimessa fuori così come era stata messa dentro pronta più o meno a tornarci ancora
La macchina detentiva la sua logica reale che è quella del contenere le persone senza stabilire relazioni con esse con le loro esistenze i loro destini
Da esecuzione della pena detentiva e la consumazione di un tempo stabilito al suo termine c'è un tempo irrevocabilmente usato per nulla che non sia il suo passare Mario Gozzini pensava che così non andasse bene che bisognava che il carcere servisse a qualcosa
A cambiare le cose a cercare di modificare le situazioni individuali sapeva anche che questa era l'indicazione che veniva dalla Costituzione
Rompere la logica del carcere che c'era voleva dire prima di tutto a portare in primo piano il rapporto pochi era detenuto interessarsi di Luigi
Farsene carico voleva anche dire utilizzare quel tempo per riprendere i fili di esistenze problematiche per cercare di costruire nuove possibilità superare i vecchi conflitti attraverso rapporti nuovi ho rinnovato
Si pensa ed è vero che non sia possibile cambiare l'uomo ma le condizioni oggettive del Joy Cile possono cambiare e possono esservi Offerte risorse di muoversi e sostenere la loro utilizzazione preparando un inserimento sociale diverso
Un lavoro un rapporto corretto con la famiglia e l'ambiente
Per questo per questa via ci può essere eccesso venti un cambiamento dell'agire della persona l'evoluzione delle sue potenzialità personali attraverso l'abbandono dei vecchi conflitti che ne soffocava
Vorrei cogliere il senso di questo discorso perché fu quello di Mario Gozzini e di coloro che con lui con loro la rinnovazione della legge penitenziaria il senso di questo discorso è fatto di Molte fedi
Credere nell'uomo non terminale di condizioni reversibili in un delinquente in eterno ma poco prima di tutto che pur avendo alle spalle il delitto può giocare liberamente le linee del suo futuro se egli se ne dà l'occasione chiedere nella emancipazione possibile dell'uomo
Crede che questo è un impegno della società di una società educativa
Nel senso che accompagna che porta avanti che ha da dire da trasmettere i principi da dare risorse
Mario Gozzini diceva ancora la condanna fotografa il delitto dell'autore nel tempo in cui lo ha compiuto ma bisogna seguire la sua esistenza capire ciò che la persona diventa durante l'esecuzione della pena
Favorirne sostenerne la sua evoluzione staccarci dunque dalla fotografia che nel tempo diventa infedele
Credo sia utile ricordare come si arrivò la legge che prese il nome di Gozzini non fu un percorso breve non coinvolse solo quei parlamentari non molti ma importanti che seguirono la vicina ai lavori
Giuliano Vassalli Domenico Gallo Raimondo Ricci dietro i quali c'erano le maggiori forze politiche di allora erano coinvolti in quei lavori i magistrati impegnati nel settore
Il Consiglio Superiore della Magistratura che gli affiancava il Ministero di Grazia e Giustizia l'amministrazione penitenziaria in particolare
Ed anche dall'interno delle carceri venivano Bucci partecipi in quella fase delicata in cui una larga dissociazione dal terrorismo segnava la sua sconfitta e la uscita dagli anni di piombo
Mario Gozzini era presente in tutti questi settori e stimolava la crescita della legge la sua evoluzione dal limitato il progetto iniziale la legge nasceva il contributo tumulti attraverso una discussione attenta forse sarebbe bene ricordarsi delle voci confuse confondenti di questi tempi PLP demolitori altrettanto sicuri che ignari di ciò che è stato costruito con paziente riflessione su un tema fondamentale come quello di rendere inutile l'esecuzione della pena l'attuazione dei principi costituzionali sulla stessa vorrei osservare che questa ispirazione costituzionale della legge Gozzini trova la sua conferma nel rapporto che si stabilisce mediatamente prima della stessa negli anni successivi
Con la corte costituzionale nella cui giurisprudenza si ritrova una difesa costante della legge contro gli attacchi ricorrenti che venivano portati alla stessa
Anzi la Corte costituzionale ha riconosciuto come principio costituzionale quello della flessibilità dell'esecuzione della pena che la Guzzini ha rilanciato nel modo più ampio
Il progetto iniziale di Guzzini per fare un po'la storia di questo discorso da cui i lavori partirono era molto semplice ma nel seguito ciò che si vuole sempre più chiaramente era una rivisitazione complessiva della legge penitenziaria del settantacinque
Che aveva subito molti condizionamenti e limitazioni della fase finale dell'approvazione
Il progetto iniziale di Guzzini affrontava due punti che restano centrali fino in fondo il primo era quello di sopprimere il mio preclusioni alle misure alternative per alcuni reati
Una possibilità ci doveva essere per tutti una possibilità astratta si intende che per concretarsi aveva bisogno di condizioni soggettive ed oggettive che facessero pensare ad un uso corretto di quelle aperture
Il Progetto diceva no a togliere in alcuni casi ogni speranza
Ma il dare speranza a tutti comportava di approntare un altro punto cruciale il secondo presente fin dal progetto iniziale un punto poco conosciuta ormai in quel che si racconta della Gozzini
Corri alle isole ci si poneva il problema del governo del carcere il problema della massima sicurezza di un'area riservata a coloro che non volevano cogliere le possibilità
Che venivano offerti a tutti lo sceglievano lo scontro con le istituzioni quantomeno con quella in cui erano rinchiusi
Il problema per questa parte era di riconoscere l'esigenza di queste aree di massima sicurezza ma di dare contemporaneamente alle stesse legalità e regole
Per esserci assegnati per uscirne per viverci dentro
Le carceri di massima sicurezza esistevano eccome ma erano nate vibrano senza queste regole in un regime di fatto deciso dall'amministrazione penitenziaria
Che poteva anche non applicare determinate norme di legge il proposito di Corsini era di avere insieme alla massima sicurezza anche la massima legalità
Su questo punto il progetto iniziale era molto concreto il semplice nel procedere dei lavori sembra preferibile un sistema più complesso
Preso da altre Progetto di legge il quale prevedeva difficili sistemi di assegnazione alla massima sicurezza sistemi poco utilizzabili e poco utilizzati cosicché il resto il sistema di fatto di sempre
Poi sostituito il rinfrescato dal famoso articolo quarantuno bis con il quale si rinnovava il tentativo di una super massima sicurezza sempre di fatto ma questa è un'altra storia
Torno al Progetto Guzzini che attraverso un lungo processo di arricchimento introduzione dei permessi premio nuovo regime della liberazione anticipata creazione della detenzione domiciliare
Allargamento delle competenze dell'organo collegiale di sorveglianza che veniva chiamato tribunali di sorveglianza nuovo regime delle misure di sicurezza ed altro ancora arrivò a diventare legge con il contributo e la partecipazione di tutte le forze che ho detto
Chiedere al carcere di essere utile introdurre i permessi premio per avviare i percorsi riabilitativi delle persone
Sostenere gli anche attraverso le misure alternative al carcere implicava di costruire in modo profondamente diverso la istituzione penitenziaria
Venne detto in quell'occasione che la società politiche era più avanti della società civile
Era vero credo io che la società politica assolveva correttamente la sua funzione che era quella di dare istituzioni e relazioni sociali migliori alla polis
Non è questa la funzione della società politica o la sua funzione quella di rincorrere emozioni e un augurio di quella che sembra avere cambiato denominazione
E non si chiama più società ma gente
Si trattava è vero a questo punto di avere la forza e la volontà e il coraggio di sostenere il progetto di non arrendersi
E in questa battaglia le schiere si sono diradate o meglio sono cambiate
Ci sono state nuove forze sociali nell'area del volontariato per le quali la Gozzini è stata una parola d'ordine la consegna
Forse che in questi anni si sono prodigati e si prodigano accanto a quegli operatori penitenziari e non sono pochi che hanno creduto e credono in questi principi
Ma sono mancate essenzialmente le forze che avevano la responsabilità del processo di trasformazione delle istituzioni penitenziarie
C'era la legge non è stata lasciata sulla senza provvedono a degli strumenti indispensabili per raccogliere le speranze costruire ed attuare le possibilità
Ci sono stracciate le vesti da governi e opposizioni contro le aperture della legge appena succedeva qualche cosa che non andava ma nessuno e qui bisogna dire nessuno dei governi si è affannato ad attrezzare la riforma mentre con un grande sforzo il personale di custodia raddoppiava quello già modestissimo di numero dell'aria trattamentale vestiva quel restava quello pensato nel mille novecentosettantacinque
Solo nel novantotto c'è voluta la tanto deprecata legge Simeone per disporre il raddoppio del personale di servizio sociale
E si raggiungeva così un risultato negativo duplice limitare l'applicazione della legge è un fatto abbastanza noto ed elevare il rischio insuccesso per tutte le inadeguatezze del sistema operativo
è noto comunque che le tensioni sulla legge sono state ripetute e che fra la fine del novanta e mille novecentonovantadue c'è stata una nuova rivisitazione della Gozzini questa volta all'inverso restrittiva
Meno noto però che subito dopo questa fase iniziata un'altra frutto della convergenza ripari divari infatti e non di una consapevole scelta politica nella quale le misure alternative in pochi anni solo praticamente quadruplicata e prima ancora che entrassi in esecuzione la legge Simeone
Parrebbe resistibile questo processo che riguarda la grande maggioranza dei casi le pene minori per le quali l'opinione che il carcere sia sprecato mi sembra abbastanza ragionevole
Ma ormai emergono altre ragionevolezza e e altre strade soprattutto altre parole perché su questi si gioca il destino della legislazione penitenziari
Le parole sono certezza effettività della pena
Si tratta di sapere se una pena carceraria senza prospettive che riproduce il carcere inutile
Per far dimenticare il conto al condannato di esseri colpevole e lo induce a percepirsi come vittima questo è uno degli effetti dei carceri senza aperture un carcere che produce innocenza e non responsabilità
Se questo è una pena certa ed effettiva
Mentre invece si ritiene che sia incerta e non effettiva quella che si esibiscono col con il coinvolgimento del condannato per operare la ricognizione della sua storia la rilevazione dei suoi problemi la ricerca
E la possibile realizzazione delle sue prospettive e questo anche attraverso le misure alternative al carcere ecco si tratta di sapere che cosa si intende per effettività
Per chi sostiene che la pena effettiva deve restare la stessa non può essere modificata la effettività e data dal trascorrere del tempo dato ma questo è un tempo privo di accadimenti che in qualche modo di riferimenti e sul tempo che passa un tempo vuoto
Per l'intervento penitenziario voluto da calzini quel tempo deve essere utilizzato il Po coinvolto si potrà fare
Sarà la misura di questa utilizzazione se l'esecuzione della pena è servita
Se l'interessato ha potuto essere partecipe la conclude con prospettive diverse da quelli con cui gli è entrato
In questo senso la pena effettiva si traduceva in un risultato che ne attua la finalità peculiare indicata nell'articolo ventisette della Costituzione
Diciamo che la differenza vera tra i due tipi di effettività e che quella della pena certa immodificabile estremamente semplice solleva gli operatori dell'esecuzione da ogni responsabilità e di impegno
Sì alla fine della esecuzione come per il detenuto delle murate di cui parlava aguzzini non sarà cambiato nulla pazienza commetterà un altro reato come quel detenuto prevede ora e ritornerà dentro a consumare altro tempo
L'effettività dell'esecuzione della pena utile voluta dalla Guzzini è difficile e complicata rende gli operatori responsabili di un processo difficile insieme al condannato
Cosa troveremo poi alla fine della strada aperta da questa nuova parola d'ordine della certezza e della effettività della pena che sembra essere propria delle proposte di riforma dell'intera normativa penale formulate dalla Commissione Grosso
Presso il Ministero di Grazia e Giustizia
Massimo Pavarini che pure critica duramente il sistema della flessibilità delle piene delle misure alternative al carcere introdotto il sviluppatosi dalla Gozzini così risponde alla domanda
Si è potuto dimostrare che la reazione critica alla ideologia trattamentale in altri contesti nazionali
E in molti hanno i prossimi ha ispirato significative riforme del sistema sanzionatorio porte all'affermazione dell'inflessibilità della pena in fase esecutiva
Le aspettative suscitate perché la certezza della pena potesse coniugarsi con il criterio ispiratore del carcere come estrema ratio
Si sono dimostrate assolutamente infondate
Sono aumentati i tassi di cantierizzazione in particolare in ragione di una maggiore severità delle pene irrogate nella fase giudiziaria le condizioni del carcere sono ulteriormente peggiorato
Cerco di capire gli orizzonti che si aprono a questo luogo Coluccio ancora Isa spera realmente rilanciato in questi giorni credo necessario per difendere l'opera di Guzzini e di tutti coloro che si sono mossi colui formulo tre domande la prima si parla di ritorno ai livelli di pena del Codice Rocco per alcuni reati contro il patrimonio di escludere unioni civili dai benefici penitenziari di ridurre questi benefici comunque a vario titolo
Si è consapevoli che muoversi in questa direzione significa avviarsi sulla strada degli Stati Uniti che tra detenuti oltre due milioni i soggetti in trattamenti penali alternativi hanno un tasso di penalizzazione di poco meno del tre per cento di tutta la popolazione bambini e vecchi compresi
Una società con un tasso di penalizzazione del genere ancora una società sociale e se mi permettete l'uso di un termine simile
La seconda domanda il diritto alla sicurezza continuamente rivendicato a destra e a sinistra nel cui quadro si rincorrono le proposte più diverse
Diritto alla sicurezza che riguarda coloro che hanno un inserimento sociale spesso sofferto modesto ma pur sempre un inserimento sociale può portare a ridurre propone ad azzerare
Nei prossimi due attenzione per tutti coloro che non hanno quell'inserimento commettono reati
Il basto ceto di tossicodipendenti extra Comunian comunitarie devianti in genere
Il ceppo portare alla lunga e più radicale rimozione dal territorio e associazione a legale soprattutto alle opere completamente da parte
La ricerca di intervenire attraverso politiche sociali più adeguata e sulle cause delle situazioni che determinano la insicurezza
Ricordiamo quando le politiche di sicurezza sociale degli enti locali che avevano proprio questa finalità di interessarsi delle fasce deboli e non garantite
Mi chiedo che rapporto c'è fra l'affermazione incondizionata della sicurezza volta rimuovere gli elementi di disturbo sociale il deresponsabilizzazione rispetto ad una venti con l'intervento sulle cause del disturbo del disagio sociale
Sotto questi temi permettete mi sento pulsare la ferma volontà di affermare le responsabilità altrui e di defilarsi dalle proprie tanto più grave da parte di chiarisco
La terza domanda che sarà dei carceri che si sta riempiendo cinque sei mila detenuti in più in poco più di un semestre
Che ne sarà del carcere per il quale si continua a parlare abbastanza vuoto di riabilitazione mentre si lavora abbastanza pieno sul terreno della sicurezza della sicurezza come precondizione
Della sicurezza ancora connettore responsabilizzazione dei problemi di fondo di un carcere che non sa dare lavoro trattamento e sovente Rispetto secondo quello che la legge dice
Che ne sarà del carcere utile a cui Guzzini ha pensato e che ci ha lasciato come consegna
Voglio ricordare in conclusione di questo mio intervento un episodio di tempi non lontani in cui si torno a chiedere a Mario grazie Gozzini il conto dell'applicazione di una legge dello Stato voluta dallo stato mantenuto in vigore dallo Stato come tutte le leggi c'è dunque ecco l'episodio una trasmissione televisiva che Corsini segue da casa in collegamento diretto con lo studio il conduttore Santoro oppone indiretto colloquio con Guzzini
Le vedove di due agenti ucciso in un conflitto a fuoco con un detenuto evaso semilibero
Sono le situazioni crudeli che piacciono alla televisione in cui le emozioni soffocano ogni riflessione e ogni ragionamento
Non ci fu tempo per la risposta che porsi non interessava una volta creata la situazione non ci fu tempo per dire qual era il senso della legge che non solo Guzzini ma anche lo Stato che anche la Costituzione vogliono tento aggiri chiudere qui il discorso le ragioni della legge le trovo in ciò che significherebbe rinunciare a disse ad essa
Trovo una risposta che mi pare straordinaria nella parte conclusiva di una parabola evangelica la parabola dei talenti ve la leggo
Detenuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento disse
Signore so che sei un uomo duro che Minetti dove agli sentito ben venga il seminato e raccoglie i dove non hai sparso
Per paura andai a nascondere il mio il tuo talento sotterra ecco qui il tuo
Mi fermo qui all'immagine del padrone che il servo si fa alla sua paura di rischiare in qualunque modo al suo nascondere il talento
Dunque vogliamo non cogliere la possibilità le possibilità che si trovano in vite sbagliate ma che possono avere ancora un percorso vogliamo fermare il responsabile il suo delitto sotterrare i suoi parenti i nostri talenti dati a noi per fare rendere ancora i suoi possiamo farlo possiamo optare per una società punitiva che assomiglia al padre il serbo si immagina che vuole mettere dove non semina che vuole un risultato senza dare nulla di sì
Ma la società cui pensiamo
Che noi vorremmo pervenuti e alcuni Mario Gozzini ha pensato non dovrebbe essere una società educativa in quel senso le dicevo prima che splende i propri talenti e li spende anche per fare fruttare quelli di tutti
Questa società partecipa al dolore delle vittime si fa carico di esse ma sa che non può ignorare dimenticare i colpevoli
Non si poteva essere anche consapevoli per farsi carico delle vittime di brutture e qualcosa di più
Di diverso e di più responsabile che punire più duramente e certamente i colpevoli
Mario Segni ci ha lasciato una contraddizione vitale alta e porte molto simile a lui ha finito grazie
Grazie ad Alessandro Margaret per questo intervento davvero vibrante
Dove mi è parso anche molto significativo quello che diceva all'inizio
Con questo richiamo al fatto che la legge all'ispirazione costituzionale della legge Gozzini ce li abbiamo
A lungo in questi anni ricordato la Costituzione ma questa è una parte della Costituzione ed è veramente una parte dell'ostruzione difficile anche qui è stata da integrare sono ecco il tratto quinti che ci sia stata poi nel nel produrre la legge anche questo rapporto così stretto con la corte costituzionale
Il fatto che il principio della flessibilità della pena il principio costituzionale acquisto pareva devi prendere
E con tutti questi butteremo ignora ultimamente che ci lascia alla discussione la certezza delle finestre ma della sicurezza nella società appuntite
Do la parola a Francesco Maisto che ha scelto come tema alla giustizia in galera
Francesco Maisto ve lo ricordo il sostituto procuratore generale di Milano
Avrei qualche perplessità a dire
Qualche riflessione sul tema le carceri e la riforma perché mi chiedo se non si dovesse parlare dei carceri e riforme e non la il forno
Mi aiuta però come al solito
Il sottotitolo che ho scelto che è il titolo a voi ben noto
Di uno degli ultimi volumi di Mario Puccini la giustizia in galera
Che in questa titolazione non reca il punto interrogativo che invece ha il titolo del libro
Io credo che
La riforma del carcere debba essere sempre un obiettivo e quindi da questo punto di vista si possa sempre concepire come inutilmente
Guai se si pensasse al carcere più informato e in ciò cristallizzato
Credo che Mario Gozzini avesse ben chiara un'analogia
Che peraltro esprimeva
Anteponendo la Busi Turia verbis il carcere è come una chiesa semper formano un teste
E quel semper naturalmente comprende odierne e Torino ab initio
Perché come ha insegnato Michel Foucault dal mille novecentosettantacinque in sorvegliare e punire con la nascita della prigione
Si è posto il problema della sua riforma perché ne conosciamo tutti gli inconvenienti e come sia pericolosa quando non è inutile e tuttavia non vediamo con quale altra cosa sostituirlo
Essa e la detestabile soluzione di cui non si saprebbe fare a meno
La prigione come rimedio di se stesse
E Mario Gozzini ne aveva piena consapevolezza che pur non indugiando ai maître à penser d'Oltralpe forse per la fierezza fiorentina
Si poneva il problema della riforma o delle riforme anche dopo la lunga esperienza di parlamentari di giudice onorario al Tribunale di sorveglianza di Firenze
E pronunciava parole quasi dimesse
Come si conviene veramente a chi pensa sul serio ma parole capaci di far correre la mente molto lontano
Il rame intercorreva anche molto lontano quando poneva l'interrogativo
Ora che ci siamo nell'altro millennio se si potesse ragionare su pene diverse dava pena carceraria
Lui che non era né abolizionista né si limitava o consentiva che esso che lo si etichetta asse come riduzioni sta
Senta il Reform manda
E ho ritrovato questa volontà
In un punto che veramente indica la differenza tra Mario e Sandro
Se tengo presente per esempio l'intervento che ha fatto poco fa
Entrambi i maestri di dialogo ma
Pur avendo entrambe in comune il l'obiettivo lo scopo uscirne insieme
Un'espressione che ho imparato proprio qui a Firenze nell'ottantatré un periodo difficile per la storia carceraria
Che riferiva allora presenti sia Guccini che Margaret come insegnamento di don Milani uscirne insieme
In questo dibattito si è posto
Con argomentazioni razionali
Con la solita passione che tutti conosciamo naturalmente che abbiamo conosciuto
Assumendo però la razionalità di quelle argomentazioni ma solo di quelle che effettivamente erano fondate di quei giuristi
Che egli citava i di cui uno è stato poc'anzi citato dal presidente Margaret
E quindi alla necessità di pensare
Ad una riforma globale del Codice penale
Appelli ne diresse rispetto al carcere in questo è stato anche profeta nel ipotizzare ai lavori di pubblica utilità o socialmente utili
Con una funzione risarcitoria morale e materiale o nei confronti delle specifiche vittime dei reati
Ho nei confronti della collettività lacerata
Certo egli insegnava che al di là delle pene diverse dal carcere ci sarebbe pur sempre residuato quel carcere che avremmo sempre portato con noi Corno alle pene carcerarie ed è per quelle ed a quelle che non poteva che ritornare sul nostro chiodo fisso e questo è non solo il Comune la flessibilità della pena detentiva
L'altro aspetto di questo discorso
Di Corsini che mi ha sempre colpito
Il coraggio di non essere legato
Faccio che operò proprio
C'è un punto nel volume
Sulla giustizia in galera la giustizia in carcere
Che mi ha sempre molto sorpreso
Dice
Non saprei se accettare il ritorno alla legislazione anteriori al mille novecentonovantadue
Ciò che a quella legislazione che a partire più propriamente dal maggio del novantuno in poi
A praticamente posto nel nulla la legge seicentosessantatré del mille novecentottantasei
Certo il coraggio di non essere legati ma sempre con quella nettezza che aveva quando poi assumeva le posizioni sempre nel rigoroso rispetto dell'applicazione della formula costituzionale il terzo comma dell'articolo ventisette della Costituzione
Un tema grande
Un discorso senza dubbio difficile e pieno di rischi
Ma che non rinuncia a guardare fino in fondo dentro la lacerazione
La stessa lacerazione attraverso la quale passava però molta parte dalla nostra storia
E cioè da una parte la domanda l'ansia di legalità di diritto e significa anche certezza della repressione che è cosa ben diversa dalla certezza della pena
E insieme il bisogno di separare la violenza della pena e il dolore dalla sopraffazione
Un modo
Per di vedere le cose
Che una confonde lo spirito del proprio tempo con il sentire comune né il vento della storia con i timori quotidiani della gente
Di non confondere una trasmissione televisiva con un disegno di legge organico di riforma della giustizia penale
Un atteggiamento dunque indispensabile
Di ogni disegno riformatore soprattutto nel campo della giustizia penale e in questo Consiglio allora non era soltanto il profeta che vedeva le possibili pene diverse dal carcere le pene future
Ma aveva la statura del riformato
Non ha molte volte mi sono chiesto spesso mi son chiesto dovutamente se questo discernimento perché questo discernimento
Probabilmente ho trovato una risposta laddove ho capito
Che
Aveva chiaro
Chiaro il posto della giustizia penale
Non lo diceva Masi
Ma aveva ben chiaro e la giustizia andasse collocata nell'ambito delle quattro grandi virtù umane segnate dai padri
Non c'è giustizia se non nasce dalla Provenza
Se non sa usare quando occorre come dice il mio vescovo
La forza siero incapace di moderare sì
Il fondamento dalla giustizia umana
Dicevo non amo parlare di carcere ed è la riforma del carcere meglio dire il riforme e non soltanto del carcere
Da non solo quelle legislative ma anche quelle organizzative e operative Mario Puccini ama usare l'espressione a regime e quando si va a regime
Non solo quella del carcere e del percorso comunque di reinserimento della vita libera del detenuto ma anche la riforma del prima e cioè della giustizia penale
Perché aveva ben chiaro che il carcere è un precipitato storico materiale abbiamo un di una giustizia penale che già inseriti a qualcosa di abnorme luogo il reale e snaturato dice il cardinal Martini
Si pensi a come sia cresciuto in quest'ultimo Periodo il rapporto tra i detenuti ancora in attesa di giudizio e i detenuti condannati definitivi
Dei cinquantuno mila ottocentoquattordici detenuti alla fine dello scorso anno i condannati definitivi erano solo ventisette mila ottocentosessantacinque li aveva ragione e continuava a dire che non era possibile aderire un carcere umano anche con una buona applicazione
Della legge seicentosessantatré sì i tempi dalla giustizia fossero rimasti quel che ha visto e quel che noi vediamo e quindi la lunghezza dei processi e gli strali contro le stravaganze dell'esecutività provvisoria della sentenza le qualificava come autentiche stravaganze
Quelle stravaganze che non consentivano di vedere quale dovesse essere la strada maestra e cioè quella degli impegni strutturali perché il processo funzionasse
E la difesa contro l'attività di certe procure gli alcune procure soprattutto in quest'ultimo periodo storico
E la necessità della riforma delle circoscrizioni territoriali
La necessità del funzionamento della competenza penale del giudice di pace
La necessità della previsione in un giudice monocratico in primo grado Mario consimili è intervenuto su tutto questo
In qualche modo profeta su riforme che stiamo vedendo in questi tempi ma che avendo invece abbandonato da tempo il mandato parlamentare non aveva la possibilità di intervenire in sede propriamente legislativo
Al centro del suo pensiero e del suo impegno
L'ostinazione a non fare tesoro di come dire una morale il morale del nostro tempo
Nel nostro tempo presente
L'insensibilità che in verità non ci saremmo aspettati proprio da una parte della sinistra
Alle questioni umane genericamente umani
L'assunzione di occhi impersonali e distaccati pragmatici fino al cinismo disincantati
Imparando a guardare agli altri attraverso le lenti dell'appartenenza del reclutamento ed è la selezione dei nostri
L'appartenenza di campo
Insomma quella che Hannah Arendt le origini del totalitarismo indica come quella di donne e uomini che hanno veramente perduto ogni altra qualità in relazione specifica
Tranne il primo fatto di essere umani
Valutabilità come la chiama gambe
Consentite
Due ricordi
Il primo e l'ultimo di Mario Gozzini di incontri personali il primo nel mille novecentottantaquattro e questi due ricordi per dire come
Era
La nuda vita quel che andava al cuore del problema
Il primo nel mille novecentottantaquattro quando si cominciava a ragionare di quella che sarebbe stata la futura legge
In materia di misure alternative
Devo dire che ero tra gli incerti sulle prospettive della riforma
E in un dibattito a Milano
Alla corsia dei Servi con Padre Turoldo e con Mario Corsini mi ricordavo il monito biblico Isa in via astieniti dal fare il bene quando non si è certo che superi il male
In una delle rare occasioni in cui in un dibattito pubblico ma forse la sede e l'uditorio lo consentiva
Ci fu questo bucare il il l'abito
E rispondermi
Con una risposta di tono raramente religioso mi rispose che la giustizia biblica era superata dal Vangelo
L'ultimo ricordo da vicino
Era il sedici dicembre del mille novecentonovantasei era venuto a Milano a San Vittore a presentare insieme a Michele Coiro un libro di un nostro comune amico
Che Mario Gozzini nel corso del dibattito di fronte alla quantità di ostacoli che venivano rappresentati come frapposti al funzionamento della legge seicentosessantatré che ormai non era più tale così come nell'impostazione originaria
Ma anche se si dovesse parlar d'altro dovunque si andava in carcere bastava la sua presenza
Per dire non la fanno funzionare questa legge
Mario Gozzini
Diede come dire un ammonimento un monito
Nel senso di disc disse ecco le sue parole deve essere proprio una chiamata resistere a una realtà che uccide i sogni
Anche dei nostri ragazzi anche dei nostri figli e quindi a crearli i sogni
Dopo la discussione non molto approfondito il clamoroso devo dire causa dal
Nell'ambito del freddo San Vittore nel dicembre del mille novecentonovantasei lo accompagna in albergo
E con quella capacità di coinvolgere anche nel sorriso e di mettere un po'a tacere degli argomenti che sembravano argomenti ciclopici ed insuperabili
Gli facevo presente come ma il modo di Pussy di fronte ai problemi potesse creare una qualche difficoltà all'interlocutore soprattutto all'incontro e procure serioso ma non serio
E fummo d'accordo su un punto
Che il cristianesimo e proprio nella follia che predica nella stoltezza che insegna
Tu tutto il surplus FIAT Ute site sapiens e su questa parola ci siamo lasciati
Con questo intervento Maisto CIA riportato fortemente dentro la figura di Mario Gozzini e anche con sottolineatura prova significativa anche proprio dell'interazione cristiana cristiana evangelica
Del suo pensiero neanche ti di tutto il suo impegno Egidio tedesco all'inizio parlava del riformate praticamente penitenziario che la riforma delle carceri
Come utopia
Allora questo compunto il cerchio
E questa volta ma riprese ora da Maria Grazia grazioso che puntella la direttrice di soli Cellino e do la parola per la grazia grazioso
Ma io devo dire che sinceramente dopo aveva ascoltato interventi autorevoli che mi hanno preceduta sono sono un po'a disagio sono un po'disagio perché no no ha preparato nessun'intervento e quindi andrò a braccio e questo certamente garantisce l'autenticità di ciò che sente di ciò che provo ma probabilmente andrà a discapito di una certa organicità del mio intervento e di questo vi chiedo scusa sin da ora
Io ho accettato subito immediatamente la proposta fatta meeting di venire qua oggi ricordare Mario colazioni direi essenzialmente per testimoniare in in maniera diretta in maniera pubblica le grandi doti io direi in primo luogo dell'uomo
Che ho avuto
L'enorme onore né noi né il piacere di di conoscere un uomo che aveva tanto da da dare a tutti noi una una persona da qualità umane direi estremamente elevate una persona
Di una onestà intellettuale ineccepibile ma soprattutto una persona con capacità di di ascolto con capacità di comunicazione
Comune una spontaneità di intervento e di disponibilità immediata farsi carico dei problemi di chicchessia
E questo devo dire che per tutti noi e soprattutto per tutti noi penitenziari stia stanza una spinta non indifferente
Oltre che testimoniare ovviamente la la validità delle del suo pensiero di tutti e del suo credo nel nel settore al quale al quale appartengo
Credo che non non a caso l'istituto che i che dirigo porta il suo nome e questo per per me in particolar modo e per gli operatori che con me lavora non è stato un onore immenso
Ma direi anche un onere non indifferente perché
Perché sentiamo il peso di un un principio di non un'idea che certamente deve andare avanti e che noi cerchiamo di mandare avanti quotidianamente appunto con il nostro lavoro
Giglia Tedesco prima Anna sottolineato molto bene
Con l'immagine del pendolo la situazione nella quale noi ci troviamo tutti i giorni
No io scegliamo tra la paura e la speranza
Noi oscilliamo tra la la certezza e l'alternatività della della pena
E credetemi è che non è piacevole lavorare in questo modo soprattutto quando noi lavoriamo contatto diretto con chi poi è l'oggetto di questa paura è l'oggetto di questa speranza molto spesso non sappiamo noi per primi
Cosa dare a queste persone se speranza se paura se chiuderli la possibilità di ipotizzare cambiamenti di ipotizzare vite future diverse
Non possiamo continuare a a lavorare in questo modo perché certamente questo non è utile per noi ma non è utile per per l'utenza e per il mandato che dovremmo assolvere noi non civili dobbiamo dimenticare ed è stato detto in maniera direi estremamente chiara da tutti quelli che mi hanno preceduta che c'è una legge una legge del del Parlamento
Una legge che tutti noi siamo chiamati ad osservare ad applicare e che undici auguro data avanti nel senso per il quale è stata voluta soprattutto in armonia con ciò che la nostra Costituzione non ci dobbiamo dimenticare prevede e io mi domando perché questa questa legge potrà dev'essere messa continuamente in discussione
Non mi pare che ciò avvenga per tutte le altre leggi del nostro ordinamento giuridico o per lo meno non con la la la frequenza all'impeto e direi anche con l'incisività
Che si fa rispetto alla nostra riforma penitenziaria
La riforma penitenziaria che certamente ha avuto un un lungo iter che è arrivata a noi soltanto nel settantacinque nonostante che la Costituzione risalga a tempi ben antecedenti
Tutti noi conosciamo quali sono stati gli Effetti
Di un carcere impostata in maniera diversa
Sappiamo bene che il carcere fatto sta soltanto di repressione soltanto di paura soltanto di violenza non è stato capace di produrre alcunché
E allora perché mettere in discussione il carcere della speranza che forse qualche cosa di diverso quanto meno potrebbe produrre
Perché non interrogarci invece che sulla bontà del principio sul fatto se il principio è stato realmente applicato se cioè il carcere è stato realmente messo in condizione poter attuare ciò che la legge prevedeva e qui torna ciò che è stato già richiamato da da Giglia Tedesco rispetto agli strumenti rispetto ai mezzi ciò che Sandro Marga arabe in sottolineato parlando di tutti i mutamenti che sono avvenuti in in questi anni parlando di quanto il carcere si sia a ampliato non soltanto da un punto di vista numerico rispetto a ai detenuti che che oggi hanno oltrepassato e direi anche di diverse migliaia la soglia dei cinquanta mila
Ma anche rispetto alla qualità della tipologia di di utenza non ci dimentichiamo che in questi anni
Le strutture penitenziarie si sono riempite di soggetti extracomunitari
I soggetti tossicodipendenti di soggetti con patologie psichiatriche non indifferenti e a tutto ciò il carcere ha dovuto comunque dare una risposta
A tutto ciò gli operatori penitenziari hanno dovuto comunque far fronte ma con quali mezzi con quali risorse
Noi oggi abbiamo ancora organici fermi al al mille novecentosettantacinque gli educatori la figura innovativa della riforma penitenziaria
Sono uno sparuto numero di persone che servono semplicemente a formalizzare ciò che l'apparenza
Riesce ad essere da loro precipita sono in grado soltanto di fronteggiare le emergenze
Si discute tanto sul fatto che la la riforma penitenziaria
Non abbia prodotto estratti significativi sotto l'aspetto della recidiva è vero
Ma quale riforma penitenziaria se qualche esatto questa non è mai stata applicata nelle strutture penitenziarie
Non sarebbe molto più onesto dire che non ci sono stati risultati perché non c'è stata la possibilità se non peggio in alcuni casi da volontà
Di rendere efficienti di rendere penalmente concreta la volontà del legislatore
Bene noi forse perché proveniamo da un un territorio che particolarmente attivo particolarmente spumeggiante ed anche da un punto di vista di di dove e soprattutto perché siamo sostenuti da da grandi
Che ci permettono di di poterci anche avventurare
Abbiamo cercato di realizzare concretamente il il principio normativo e in questo devo dire che che Mario Gozzini è stato un sostenitore eccellente anche nei momenti magari in cui qualche cosa non non andava per come dopo i vari e poteva sorgere anche un po'l'incertezza
E dice possiamo proprio sul subito esempio siamo ci siamo attivati per anche l'utilizzare per dimostrare con i fatti che la riforma penitenziaria non è un utopia e quando si riesce a realizzarla poi i risultati arrivano da soli
Mi riferisco all'esperienza appunto che porta il suo nome esperienza che ormai a dieci anni di di vita e che ha fatto un un discreto cammino
Direte voi ma certamente come come Mario la la definiva è una una perla nel nell'universo penitenziario
è perché e portata del di quegli strumenti necessari per applicare coi i principi e le idee e le idee riformiste non ci siamo inventati assolutamente niente
Abbiamo applicato la legge abbiamo fatto in modo che questa famigerata riforma che questa incertezza della ha detto appena potesse dimostrare una volta applicata o il principio del trattamento una volta applicato il principio della del collegamento con con il territorio con le risorse del territorio con le risorse del volontariato
Che realmente
Dare opportunità questi soggetti significa poi produrre utilità
Produrre cioè la possibilità che una volta fuori dal carcere riescano ad essere soggetti e cittadini normanni e rispettano e che hanno imparato a rispettare le le regole sociali
Cioè un un percorso che certamente non ma non è facile e faticoso soprattutto sotto il profilo poi della predisposizione demenze necessarie
Ma io credo che se siamo convinti
Della bontà della
Della riforma penitenziaria o come diceva giustamente Maisto delle riforme perché tante sono state poi quelle che sono susseguite anche alla alla legge del settantacinque bene è arrivato il momento che si faccia chiarezza
è arrivato il momento che si affermi con decisione cosa vogliamo fare di questo carcere qual è la funzione che vogliamo dare al carcere e alla pena
Se effettivamente come io mi auguro si paga a dare questa funzione di utilità e non soltanto una funzione di repressione o peggio di di vendetta di vendetta sociale bene arrivato il momento che si incomincia a parlare di risorse che si incominci a dotare questo settore di ciò di cui necessita
E io credo che solo in questo modo ci ci potremmo riconoscere in in quello Stato che si dichiara essere socialmente avanzato grazie
Che tra tra risorse appunto Maria Grazia grazioso e sottolineava anche l'apporto proprio del volontariato delle forze presenti nel territorio
Allora e proprio finita questa idea Luigi Pagano interviene su questa interrogazione
Non lo so che abbiamo però di aggiornarne magari insieme d'altronde tre morti dovermi ripetere in alcuni punti perché tra l'altro le persone che mi hanno preceduto
Sì hanno descritto molto bene la situazione
Io d'altronde non sono nemmeno non non sono fini giuristi non sono nemmeno un giurista quindi prime molto difficile proposto qui far fronte musulmano mai conosciuto conosciuto personalmente senatore Gozzini soltanto così indirettamente in qualche convegno e quindi non posso nemmeno portare testimonianze personale possono portare testimonianza di un operatore carcerario un
Un operaio diciamo così che lavora all'interno delle carceri e che ha visto dall'altra parte tutto ciò
Che succede nel momento in cui si sperava che questa legge venisse promulgata momenti in cui si sperava venisse applicata che si temeva che venisse poi successivamente
Abrogato un po'più o meno come come questi tempi come questi momenti come questi giorni così difficili riformuliamola consigli anche il sì qualcuno dice che credo giustamente che di Corsini non non si possa più parlare ora tutto questo ha un senso oramai di déjà vu già sentito già visto credo che ormai siano dieci anni che prima ogni anno adesso ogni semestre
Basta con le scarcerazioni facili no cioè come se la gente veramente uscisse dal carcere come disse assoluto intorno un un senatore quasi che le carceri dissero le porte girevoli con negli alberghi e amaro da quest'altra parte anzi sembra vivere in in una ragnatela in una situazione in cui senti che ti manca veramente il FIAT perché tutto va al di là di quelle che sono le esperienze ma realtà concreta che tu vedi ogni giorno cioè sessantuno senti dai dal televisore leggi sui giornali di un morto che non ti sembra che esista non è esattamente quel mondo che tu ridi cattivi dall'altra parte del
E così diceva Maria Grazia che invece le prime trovarci difficoltà perché non sappiamo cosa dire ai detenuti
Eh già Parassole che realmente io non saprei oggi come oggi cosa dire i detenuti
Ma tra alcuni detenuti moltissima comprensione ce lo dirà la verità io quando vado a fare udienze invece professore io a portarla speranza è proprio questo problema che comprendono mi cioè sono loro che mi tranquillizzano sono americano non si preoccupi del Torre passerà passerà perché credo che la RAI in definitiva non ci siamo mai chiusi poi che veramente sarebbe cambiata alla situazione nelle carceri molto probabilmente molto più ho molto meno illusi debole sapevano già che cosa sarebbe successo molto probabilmente perché quel pendolo di cui si parla
Nel punto più alto delle garanzie delle libertà tocca decisamente soltanto alcuni
Quanto passa dall'altra parte e quindi
Ritorna riprende tutto ciò che aveva concesso intuisce
Si abbatte inesorabilmente sempre sugli stessi su questo c'è poco da da discutere è sempre su quegli stessi scusate sembra credo che dal punto di vista che l'America non si possa dire che sono quegli stessi che peraltro la sinistra nero nella sulla
Così giovinezza aveva detto che avete preso in carico per difenderli
E ciò non mi sembra che sia sempre stato che non muore almeno attualmente non è una bella sensazione credetemi dove per la sensazione attualmente così girare all'interno delle delle carceri una per la sensazione assisteremo a questa divaricazione sempre più netta tra quelli che sono i principi
E la realtà di fatto tra quelle che sono le norme la le loro applicazione nei concerti che sembrano non significare più niente che un carcere che si stava slegate da quelle che dovrebbero essere i valori
Che dovevano guida
Quei valori che sono stati enunciati che non sono enunciati dalla carta costituzionale
Non soltanto diventa inutile così come veniva detto prima sarebbe il minimo tutto sommato saremmo anche ottimisti nel dire che e inutile molto probabilmente diventa anche pericoloso diventa esattamente controproducente diventa
Ciò anzi sia così crea quello che avrebbe dovuto preliminari rischia di di di creare addirittura criminalità
Perché questo carcere in effetti non so se si possa giustificare come prevenzione generata temi di prevenzione generale si può giustificare intermedi prevenzione speciale o di semplice difesa sociale trasmettere per cui ITT
Vi reati che
Sì giusto per tornare al al alla legge
Gozzini ricordiamo che nel momento in cui è stata approvata approvata dal peraltro con una larga maggioranza se non ricordo proprio nelle dichiarazioni del relatore DC
Si diceva che
Alla alla alla legge affrontava dichiaratamente la questione delle possibili alternative alla detenzione perché si sapeva esattamente qual era l'incidenza del carcere
Perché dal carcere è stata ormai individuata alla luce dell'esperienza
La dannosità individuale
E sociale se ci saranno i danni individuali anche i danni sociali che il carcere
Che il carcere creare e che credo che attualmente crei e per cui non si riesce più l'accantonamento non riusciamo più a comprendere cosa è questo carcere considerate io vive in istituto che conta circa mille ottocentoventi detenuti che è passato con cui attitudine quattrocento detenuti per settecento posti abbiamo circa dieci mila detenuti che che passano così all'anno che transitano all'anno indoor questo istituto la gente molte volte chiede come fango a starci due mila e quattrocento detenuti mille settecento detenuti ma abbiamo un reparto chiuso visto che conta settecento persone che i settecento posti molto semplicemente non ci sta
Cioè nel senso che noi abbiamo detenuti che purtroppo dormono per terra questo in un Paese col bell'Italia credo che dovrebbe essere uno dei primi problemi
Naturalmente da affrontare ed affrontare seriamente il problema è che il carcere dicevo proprio utile rischia di essere pericoloso anche se bisogna dire che per una buona parte di persone detenute attualmente una al nel nelle nostre carceri quindi extracomunitari tossicodipendenza Beatles i mille settecento detenuti che dicevo almeno il settanta per cento sono extracomunitari si può dire che abbia assunto addirittura una connotazione
Che come dicevo prima recata completamente da quello che il senso del diritto a quello che e il il fine del del della pena praticamente credo che attualmente la ritorsione addetti
Forse comunità di assistenza in un nuoto perpetrato in una certa maniera che esiste Armiliato anche ammirata che perché riusciamo farebbero parte determinati servizi
Che lo sterno
Non riesce non più oppure non sa sa erogare le persone che tra l'altro sono clandestine qui non sono conosciute assolutamente all'esterno
Si individua nel momento in cui vengono dentro e poi riferendosi sì sommergono nella clandestinità nel momento in cui escono dal dal carcere
Per cui ci dovranno così a trattare delle persone che come diceva
Presenta un'arcana
Nel passato credo avendo in convegni che ora organizzata da sinistra gli stati generali del della giustizia citava trattate le persone che molto probabilmente in carcere non dovrebbero stare che sono in carcere proprio perché mancano non possono attenere delle alternative non possono ottenere delle delle delle uscite dalle dall'istituto ma perché siano soggettivamente individualmente ma pericolo pericolosi ma perché mancano di quelle condizioni
Esterne
Famiglia lavoro o quant'altro che permette magari i magistrati di Potenza concedere appunto questa alternativa redenzione quindi il carcere non come estrema ratio ma il carcere come prima ragione magari di essere per situazioni che non possono essere trattate
E all'e sterno
Io credo che lei non lo ha conosciuto direttamente così di però credo che il suo errore magari è stato quello di aver creduto dei principi è stato quello di aver creduto nei valori mentre molti altri enunciano i valori però lista lega no poi dalla realtà concreta
Il suo errori ripeto è stato quello di crederci veramente
Di di perseguirli
Brutali o magari anche nel momento in cui quella larga maggioranza che aveva portato all'approvazione della legge Malnome incominciava a sgretolarsi
Man mano incominciava sì a prendere le distanze a dire ma la legge di Gozzini come se l'avesse portata soltanto a lui così come come diceva Flaiano cioè la vittoria ha molti padri vincere molti padri
Oppure fin quando si vincitori trovi molta gente disposta a soccorrerli nel momento in cui iniziano i problemi le persone rimangono sole forze poi in quel momento si vede
La la realtà delle delle stesse citazione in cui le strutture anche questa delibera prima non esisteva in quel sistema anche la latitanza degli enti locali cioè le riforme credo lo ricordasse anche Maria Grazia non possono così
Andare avanti da sono estremamente quelle che in ineriscono alla caccia quindi all'aspetto sociale
Fino a pochissimo tempo fa ma credo anche tuttora
Esiste una latitanza assoluta degli enti locali senza la possibilità di trovare un come interfaccia trovare una sponda all'esterno queste riforme sono fallite però lentamente appunto
Soltanto rimaneva Gozzini a difendere questa legge che credo che però in ogni caso
Sia sopravvissuta indoor moltissimi Effeti gli attacchi
Che che venivano portati e che tuttora vengono portate se la la la la legge bollata di umanitarismo e addirittura in un certo momento è sembrato ad un epiteto offensiva quasi da da Diana persona che agiva per scopi umanitari sembrava quasi una offesa quantunque anche non militarismo una dignità della persona crede che sia un principio riconosciuto nella Costituzione appropriarsi della stessa articolo ventisette che Parma
Di una pena che non deve assolutamente mortificare la dignità della persona mentre oggi lo dicevo prima avviene purtroppo un po'più spesso
Si diceva che sentiva soltanto dare pace nelle carceri e se fosse soltanto questo credo che bisognerebbe la delle giovani forse nessuno si ricorda come erano le carceri prima con
Si diverta la tragedia di Alessandria mentre c'era e che per esempio è stata evitata credo almeno personalmente a Porto Azzurro proprio perché c'era la famosa speranza
Di di poter andare oltre la speranza del del cambiamento l'articolo quaranta sembra così un un paragone articolo ma chi ha vissuto nelle carceri si di massima sicurezza di suo vissuto sarei perfettamente che lì quella insensata e anche inutile durezza si traduceva da parte dei detenuti in un odio assurdo cercare le calze di massima sicurezza avvenivano i i delitti più efferati e più atroci non avvenivano le carceri normativo personalmente ho assistito quanto meno due tre delitti così all'interno delle carceri
E e anche laddove
Sembrava che che la gente così portasse
Un un plauso alla legge si diceva sì è una buona legge però potrebbe essere migliorato una legge che credo non abbia così sia stata positiva al novanta novantacinque per cento intatti non è che che siano molto molto sicure deve essere migliorata in che in corsa
Che cosa deve essere migliorata parliamo di Milano non parliamo anche quando vai a così ad aggiustare la macchina dal meccanico ti lascia una laurea che tra patto in mente poiché il PIL potrebbe anche lasciati per strada invece parlando di uomini quel quello zero per l'un per cento di di di insuccessi
La gente che così ripeto voleva portare il plauso sì però potrebbe essere migliorata cioè pretendere un cento per cento quando le le le leggi in Italia molte volte vengono fatte proprie addirittura per per farli
Ricordo anche una trasmissione televisiva ad alcun Sensi si accollava di tutto in cui c'era credo il conduttore fosse fosse Vespa si parlava della dell'uscita dal carcere del di due brigatisti rossi Mariotto degli arresti domiciliari
L'aveva chiesto la Cozzi negozi ne facevo notare così sì timidamente sguardi sono arresti domiciliari sono sempre uscita dal carcere Pat non ecco per partire come poi diceva anche dal dottor maestro come molte leggi molte opinioni cislino rifare Anna
Alla alla televisione
Però faceva gli effetti tutto sommato rimangono addormentati quello che successe affronta delle delle situazioni a fronte dei cambiamenti moltissimi moltissimi effetti rimangono in alcuni casi lo dimostrano i trenta mila
Che sono ancora allestendo come funzione misure alternative trenta mila le stelle tra arresti domiciliari non non confondo come vespe restituisce la detenzione semilibertà e affidamento in prova
L'importanza che il detenuto non sia una fotografia non finge una persona che cambia con la speranza di questo non la speranza non perché siete la parte delinquenti ma perché si spera che la persona cambi e si spera di dare un utile alla società non si è uguale a quello che ha commesso il il delitto e anche queste importanti ma anche anche per noi c'è la modifica ha riguardata anche per nove anche noi noi personaggi come siano cambiati ci siamo cambiati io ho visto la modificazione degli agenti di polizia penitenziaria
Modificarsi dove anche loro cioè partecipare anche loro al trattamento e non soltanto per motivi utilitaristici perché il carcere tranquillo e partecipare anche loro direttamente
Così comporti non nel discorso
Trattamento alla stessa riforma del corpo del del novanta è nata proprio perché doveva adeguarsi alla Cozzino anche se poi nel frattempo la legge Gozzini cambiata
Quindi gli effetti i rimangono l'arma fino a meno che non lo so io concludo
Io personalmente sono pessimista sono pessimista pur essendo napoletano il che è tutto dire
La sensazione e che così ci si sente come dei terremotati e sanno di dover riedificare tara su un terreno che ad alta gradazione sismica
La conclusione di queste
Primo giro insomma di interventi
Poi dopo penso che ci saranno anche interventi del pubblico e se volete poi possono riprendere la parola a Giovanni Tamburino che consigliere del Dipartimento di amministrazione penitenziaria
Do la parola
Qui poco difficile intervenire la fine di questo primo nel giro di contributi sulla figura di Mario Gozzini perché e anche se io voglio limitarmi a portare una testimonianza
Mi mi sono reso conto ascoltando i precedenti interventi che è una testimonianza
Che ha raccolto dei degli aspetti che sono stati già più volte sottolineati il che non è
Non è strano proprio perché la personalità la figura di Mario Gozzini aveva una identità forte precisa univoca nella
Profonda
Fede
Di quest'uomo in ciò che faceva
E in ciò che in ciò che diceva
Quindi la mia delle in realtà il prendete il mio come quello che noi giuristi dei tecnici diciamo un riscontro perché una testimonianza che conferma altre testimonianze
E parte da dall'ultimo incontro non molti neocon ultima l'ultimo incontro perché dico Mario Gozzini in un convegno in occasione di un convegno una sera e naturalmente il convegno riguardava il carcere
Un intervento suo indomito e appassionato come sempre anche se mi mi parve già sofferente
Di difesa di una legge che ormai diciamo storicamente è la legge perché è legata al suo nome
Era un buon toscano come sapete non gli mancava né il motto Tagliente negli l'asprezza della replica
E tuttavia per il poco che lo conoscevo di persona non avevo mai sentito
Un tono di amarezza quasi rabbiosa che accompagnò un certo passaggio del suo intervento
Non ricordo
Ecco il riscontro di quello che poco fa riferibile ricordavano Giglia Tedesco che era stanco di sentirsi attribuire quella legge come se fosse stata un affare privato suo privato
Era una legge della Repubblica vi sia una legge voluta dal Parlamento
E aggiunse che era ingiusto accusare la legge di colpe che dipendevano
Semmai da applicazioni che se ne faceva più
In questi due passaggi non intesi nero una presa di distanza dai valori per i quali Mario Gozzini sie
Sempre battuto con una passione straordinaria né tanto meno una sconfessione di paternità
Senti
Però la delusione di chi osserva un'abitudine estremamente diffusa a scansare le responsabilità
E a praticare il gioco notissimo che si chiama scaricabarile
Bottini e anche questo è stato ricordato ma lo preciso anche quella sera non fu l'unica volta
Era entrato appassionandosi in un campo perché il Parlamento gli aveva dato un incarico in tal senso il Senato era materia che oltretutto non era quella che inizialmente pensava di seguire
Aveva ricevuto un mandato lo aveva svolto perché componente della massima istituzione della democrazia con la sua passione della sua intelligenza
Nella mia memoria di suona
Quell'alterazione di gocce nel momento in cui tende a fare le due precisazioni che ho sintetizzato
Io penso che questa memoria mi Vietti di fare un discorso di circostanza
Mi scuserete
Ma penso che se facessi un discorso di convenienza offenderei una persona che avendo dato molto e fatto molto per il nostro Paese avuto la sorte anche quest'anno un Ramadan di dover partire per ciò che aveva dato che è fatto
Io farò due considerazioni entrambe collocate sul versante dell'applicazione della legge
Non eviterò di confrontarmi con aspetti problematici della nostra esperienza di giudici
Di amministratori e di praticanti carcerarie se mi consentite questa espressione che in qualche misura può essere che ricco esserne differibile
Non darò nulla per scontato perché davvero io ritengo poco utile dare per scontato qualcosa
Come se il mondo finisce alle porte di questa sala dove probabilmente tutti condividiamo alcuni o quasi condividiamo alcuni temi di fondo
Dopo il caso Concardi ma perché fare questo nome cioè potrebbero essere molti altri
Tra le tante cose che sono state scritte
Tra il cento attacchi alla legge Gozzini mi ha colpito un'accusa rivolta diretta più specificamente contro i giudici
L'autore di questa scura Cusa scrive che si applicare la legge significa fare ciò che hanno fatto i giudici che hanno dato la semilibertà Concardi allora il mestiere di giudice e davvero il più facile del mondo
Se riflettiamo un attimo è un'accusa durissima
Per un'accusa carica di disprezzo ed è forte la tentazione di rispondere a tono o di lasciar perdere
Ma non cederò a questa tentazione al di là del tono l'accusa tocca un nervo scoperto che l'applicazione della legge quel nero poche anche Guzzini toccò quando attribuiva certe applicazioni la responsabilità delle critiche che fioccavano Cervone sulla sua legge
Se applicata la legge nel caso con cardi
E la risposta è ovvia certo che sia applicata la legge
E ci mancherebbe altro
Quando mai giudice non applica la legge
La legge nel caso Concardi è stata applicata
E se tutto ciò che il giudice deve fare e applicare la legge allora il discorso è già chiuso in una dimensione di inconfutabili tale
Un pensatore del nostro tempo
Noto come il filosofo della democrazia ci avverte però che ciò che non è confutabile lo fa fare nessun passo avanti nel cammino della verità
è un mestiere che si chiudesse nella inconfutabili tra sarebbe effettivamente facile
Il mestiere del giudice invece non è facile
Non è facile perché la sua decisione
Per collocarsi in un percorso di verità deve dico vede porsi sul piano della computabilità
Perché
Deve essere una decisione confutabile perché ammette l'errore perché traendo insegnamento dall'errore
Perché ascolta le critiche perché osserva gli effetti che produce perché apprende dagli effetti che produce e guardate da qui non si scappa perché se il mestiere del giudice sta dentro la soglia dell'inconfutabile applicazione della legge allora il giudice deve dico ottenibile essere sordo a tutto alle critiche indifferente alla collettività insensibile allo sbigottimento di milioni di persone cieco agli effetti che produce
Mario Gozzini l'ultima volta che poté ascoltarlo
Riteneva ingiusto attribuire alla sua legge gli effetti di certe applicazioni che se ne facevano e io credo che quando si fanno applicazioni di quella e di altre leggi che danno luogo ad automatismi
O quando i benefici si danno tutti e subito
O quando si interpreta il primo momento in cui possono essere concessi i benefici come se fosse l'ultimo momento in cui possono essere negati
O quando i benefici si applicano l'estensione massima anziché in quello prudente
Ho in altri casi allora la valutazione di Mario Gozzini
Potrebbe avere qualche giustificazione
La seconda considerazione che mi è suggerita dal ricordo di quell'ultimo incontro riguarda la società
Che cosa intendiamo con questo termine
è una parola che possiede ancora un significato
Esiste ancora oggi una società o solo frammenti sconnessi privi di capacità di comunicazione
Esiste la società o esiste la gente
Con riferimento al nostro tema vi è solo l'alternativa tra l'identificazione o con il carcere o contro il carcere
O con il carcere o con i suoi nemici o con le vittime o con i loro nemici
Credo che Gozzini
Non
Non credo socket Gozzini non accettava che il carcere fosse la discarica dei reietti ma non proponeva come rimedio per la società diventasse la discarica del carcere
Quella sera fu preciso e deciso direi persino duro nel ricordare che vi sono esigenze di sicurezza che vanno rispettate
Che esistono
Casi di delinquenza pericolosa che si deve evitare l'azzardo sulla pelle degli altri
Gozzini come spesso gli uomini di passione era un utopista
Io lo qualifico utopista se con questa parola si intende ciò che significa correttamente utopia che vuol dire
Non si non luogo ma
Perché s'si trovano con l'intelligenza
Dei punti cardinali dei riferimenti nuovi
Nel movimento verso quel non luogo che è il futuro
E in questo senso utopista Gozzini non ignorava le esigenze sociali
Conosceva la società
E sapeva che non esiste una società carcere altra dalla Società complessiva
Sperto di a distanza via distacco vi è separazione che distinzione ma non vi è frattura tra queste due realtà non può esservi incomunicabilità
E questo insegnamento oggi mi sembra molto importante
Questa è una posizione difficile certamente
Spesso viene negata nei fatti e talora viene negata anche in linea di principio
Io credo che se si vuole difendere il buono che non che non è poco contenuto nel nella legge Gozzini tutto l'orientamento
Che con questa
Parlo con questo nome si dice si intende richiamare si debba trovare si debba recuperare pesta capacità di
Comunicare
E si deve cercare anche di capire
Perché vi è una maggiore richiesta di carcere
Perché non ci si fida delle misure alternative
Non è saggio non vederlo
Non è neppure decisivo tirare in ballo degli argomenti ricavati dalle statistiche sappiamo come si possono muovere
O leggere
Il punto che in in questo modo di impostare il problema che spesso un errore perché i casi in cui la misura fallisce sono in realtà il problema la totalità del problema il cento per cento della difficoltà con la quale dobbiamo misurarci
E
Non è adeguato a mio parere a una un paese civile a una
Volontà
Di di progresso
Considerare ineluttabili fatti che generano
Grave dolore
Non è adeguato
A un paese civile
Dire a chi ha perduto
Un parente un figlio
Che il suo pari che quel calcio rientra in una certa percentuale
Io credo che
Il
Dal recupero di credibilità delle misure aperti
Che la strada
Per
Sviluppare quel percorso utopistico
Ma che ci può portare davvero verso il futuro di un superamento progressivo del carcere
Questo
Questa strada questo recupero di credibilità delle misure
Debba
Porre
Fortemente il problema di raggiunto dei l'obiettivo di raggiungere
La la la massima
Efficacia in termini di riduzione della recidiva quanto meno durante la durata della misura perché la misura aperta
Deve porre questo problema nella negli stessi termini logici in cui la misura chiusa del carcere ha posto il problema dell'evasione
Rispetto alla misura aperta
Come per la visura chiusa il carcere l'evasione che il lo scacco per la misura Berta lo scacco è il fallimento rispetto alla recidiva
Nessuno evidentemente certe pretende il la realizzazione del cento per cento
Ma è giusto Pretender e che il problema sia concentrato qui e che qui lo si affronti come altrove
Si fa e da noi io credo si fa
Assolutamente molto meno è assolutamente in termini insufficienti avendo poi questo risultato di riflusso che non consente una comunicazione sociale è una accettazione
Io credo e concludo che il ricordo
Di Mario Gozzini sia un'occasione per assumere maggiore consapevolezza e con senso critico porci responsabili responsabilmente di fronte a un passaggio che che è difficile ma come pure è stato detto non è assolutamente destinato a una sconfitta
E io penso grazie Tamburrino e penso che potremmo aprire il dibattito
Poi venire qua
Io ho finito
Siccome vengo da fuori purtroppo nel tempo limitato quindi mi sono permesso di prenotarmi subito
Così
Il distinto ho sentito le perplessità che hanno nelle profonde ragioni d'essere del collega Tamburrino su una valutazione
Qualche volta
Perfino entusiastica da parte di molti credo si respira in carcere della validità
Della legge Gozzini
Io vorrei solo fare due riflessioni
Sono d'accordo che il rilievo che anche l'opinione pubblica
Il fallimento di alcune applicazioni della legge è un fatto di cui certamente dobbiamo tener conto anche se statisticamente
Poco consistente
Si è detto non a caso molto realisticamente che la nostra e spesso una legislazione a mantice dico io
O a pendolo questo è verissimo
Ci sono stati nel settantasette gli interventi di correzione della riforma del settantacinque
Da un lato ci si è posto
Il problema anche in questi povere detenuti trattati senza dignità nelle carceri dagli anni Sessanta degli anni cinquanta Sandro Margana ne sa qualcosa
Improvvisamente ci si è accorti che i detenuti sono delinquenti che possono continuare
A compiere reati non appena si trovano in libertà
In realtà io penso una cosa con l'esperienza di quattordici anni di magistrato di sorveglianza
Corsini stesso
Su questo io
Scrissi un articolo che fortunatamente su la magistratura nell'ottobre dello tanta nove son passati undici anni quell'articolo che s'intitolava cioè decidesse comunque la legge Gozzini e i magistrati di sorveglianza in quell'articolo che io scrissi all'epoca
Non sono aduso a scrivere per si trattava dell'organo si tratta dell'organo per chi non la conosce dell'Associazione nazionale magistrati
In particolare sottolinea che il Consiglio stesso aveva detto che in qualche caso di una buona legge si può fare una cattiva applicazione
E la riflessione è questa molto rapida ci si è chiesti tutto delle cattive applicazioni della legge Gozzini
Dipende come è stato detto che autorevolmente più volte
Dalla mancanza di strutture dalla mancanza di mezzi e tra questi intendo il funzionamento per esempio dei centri il servizio sociale
Delle macchine a disposizione del servizio sociale che deve controllare oltre a polizia carabinieri in prima battuta per legge la condotta dei simili merita degli affidati
Ci si è chiesti quali strumenti informativi davvero al magistrato di sorveglianza su cui ora si attestano le attenzioni del mass media improvvisamente questo magistrato di serie B tenuti serie C nell'opinione non solo
Dell'opinione pubblica detta lavori ma per minuto accorate dei colleghi della stessa magistratura
Molto apertamente lo dico perché così ho avuto l'impressione in questi quattordici anni
Quanto delle disfunzioni che affliggono gli uffici di sorveglianza dipende alla mancata volontà politica di dosare
Uffici dei mezzi indispensabili e non è la solita lamentela opportunistica vittimistica
Se non si fa un conto molto semplice in Italia ci sono cinquanta mila più detenuti ci sono ottanta magistrati di sorveglianza cui si aggiungono venti presidenti di tribunale
Ma soprattutto bisogna considerare che ormai il carcere e detenuti sono là in minima parte come dicevamo Monteverde
Non molto tempo fa presidente Tribunale sorveglianza di Genova cui appartenevo fino a quindici giorni fa
Ormai si lavora sui liberi perché gli affidamenti si danno soprattutto non più ai detenuti ma quelli che lo chiedono dalla libertà quindi stata un'espansione enorme si prevede ulteriore espansione dell'attività del magistrato di sorveglianza ma quanto a mezzi
Mezzi finanziari personale perfino locali
Da questo punto di vista aveva ragione Gozzini quando diceva che qualche volta nonostante che il rischio della
Rischio dell'applicazione linee con esiti negativo della Cocincina sempre una percentuale di rischio si deve pure accettare in ogni caso però se questo rischio diventa eccessivo io mi chiedo vi chiedo di riflettere su quanto questo derivi da mancati adempimenti di quelle stesse forze politiche che è unanime nell'applicazione
I responsabili a livello politico dei mezzi di cui dispone la magistratura
Quanto
A approvando la legge hanno condiviso davvero che questa legge funzionasse o non ci sto
Non ci sono state forze che per far bella figura a livello parlamentare
Hanno all'unanimità approvato la legge con la riserva mentale di non farla funzionare mi chiedo non è la prima volta che in Italia si riformi si può riformare le riforme primario averla pregata io mi ricordo della la riforma sanitaria scusa
Grazie ad Alessandro Mariotti magistrato di sorveglianza di Pisa per questo contributo che ha portato al dibattito primati non so se volete rispondere o se ci sono altri interventi
Grazie
Massimo sorveglianza anch'io appunto a banche prendo spunto dalle considerazioni del collega Tamburino molto stimolanti punto però volevo porre
No no no scura volevo porre sotto un altro angolo visuale mi sembra che il suo intervento punto che prende spunto giustamente anche da queste vicende di attualità
Niente
Effettivamente
Ci sono Massimo Niro magistrato di sorveglianza prima Pisa ora a Firenze Hamas
No
E appunto dicevo che l'intervento di del collega Tamburrino era molto stimolante io volevo volevo diciamo un attimino soffermarmi sotto diciamo un'altra prospettiva rispetto anche a quella del collega che mi ha preceduto e cioè sotto il punto di vista della C del legislatore diceva appunto Franco Maisto poco fa appunto non parliamo di riforma parliamo di riforme ma si potrebbe anche dire da dove si è giustamente richiamato
Il discorso del pendolo cioè del variazioni siano state in questa materia di riforme e controriforme e quindi appunto siccome questi episodi particolare che suscitano giustamente anche lo sconcerto dell'opinione pubblica dei mezzi di informazione in genere avvengono appunto in presenza anche di condannati per reati gravi
Ecco io vorrei ricordare una cosa appunto che sicuramente a tutti anche nota che proprio anche in questa materia cioè sulla normativa che cosiddetta restrittiva cioè sulla cosiddetta contro gli le cose dette contro riforme da legge Gozzini nel novantuno novantadue
Che possono intervenire intervenute per restringere c'hanno i cordoni per impedire o per lo meno per limitare la possibilità che i condannati Pettenati reati di particolare allarme sociale in particolare c'era in quel periodo ma c'è anche adesso purtroppo la la appunto il problema da criminalità organizzata quindi forme di organizzazione criminale che non erano chiaramente conosciuta in passato e appunto l'intento di quelle agitatore Stato deprecabile o meno appunto di cercare di limitare quindi porre delle preclusioni comunque ecco da dare anche ai magistrati una serie strumenti anche abbastanza rigidi che impedissero quindi di concedere benefici a determinati condannati come andava a finire questa storia molto sinteticamente chiaramente
Non si può qui
Entrare nei particolari alla finire che questa queste queste leggi appunto nel novantuno e novantadue che hanno appunto molto fortemente limitato anche la l'applicazione delle G Corsini ma ripeto non a torto o ragione non è ora questa la sede per discutere lo sono state poi a loro volta stravolte successivamente
Parole quel discorso che è appunto il presidente magari guardava cioè della forte valenza costituzionale anche appunto che a questa materia perché appunto suo intervento anche di molti tribunali Marisa di sorveglianza la Corte Costituzionale potevo sappiamo intervenuta ripetutamente e cosa è successo al punto quindi questo con questo io vorrei anche fare a presentare anche chi non è diciamo addetto ai lavori
In questa materia anche la difficoltà appunto dice coi Arduino punto richiamava l'intervento facile media che proprio difficilissimo anche per effetto di questa di questa diciamo situazione normativa estremamente complicata perfetto della quale ha poi son venute meno le preclusioni perché giustamente ha travolto e cosa non si può
Impedire anche a un condannato per quattrocentosedici bis per associazione mafiosa per sequestro di persona che però abbia avuto un percorso carcerario positivo di accedere a qualsivoglia benefiche
Per la dote cosa appunto intervenuta dicendo che questa incostituzionale perché occorreva pare una sedia ulteriori adempimenti il risultato pratico facciano semplificazione ovviamente molto rozza anche è che il tribunale di sorveglianza punto in casi come quello di Conca adesso per esemplificare ma ce ne sono stati molte prima punto
Ricordiamo Farina molti altri casi si son trovati in estrema difficoltà anche perché appunto tutti questi adempimenti anche formali che son stati imposti da queste leggi di controriforma sono punto per lo più come peraltro mi sembra ricordarsi lo stesso ministro Bianco che ora appunto attacca anche certe applicazioni adempimenti formali cioè nel momento in cui appunto il tribali sorveglianza vuole sapere anche all'esterno un certo detenuto se posso avere i famosi collegamenti eccede nel novanta
Fosse novantanove nome al novantacinque per cento dei casi queste risposte sono puramente punto formale quindi non consentono anche al tribunale di sorveglianza di vagliare anche le ragioni di cautela
Allora come fare certamente io non un po'non conosco ovviamente caso con cari si possono essere negati specifici delle gravi negligenze dei delle applicazioni frettolose superficiali però ecco primaria di andare addosso a punta mai senza Brianza bisogna anche considerare la difficoltà della materia insomma è questa
Mi sembra un punto e quindi concludo
Per i politici appunto che spesso anche consentitemi avvampa e la Pavana criminale che non conoscono sarebbe ricordare anche che certe materie sono state appunto anche frutto di punto di questa stratificazione normative contraddittorie che sarebbe molto semplice
Anche se diciamo dare delle risposte chiare e coerenti che dà l'idea che i magistrati una maggiore diciamo tranquillità nel decidere certe cose
Grazie si delinea staccati
Sì
Pochissimo Kosovës
Semi consentite
In riferimento non solo a le tema
Di cui vi questo pomeriggio è stato parlato in maniera così interessante e sul quale io non ho titoli specifici appunto per intervenire ma un po'velocemente sul senso del nostro essere qui
Io rappresento appunto
Una rivista che come sapete nell'ormai lontanissimo cinquantotto Gozzini ha fondato insieme a Balducci e mi pare appunto che se è una cosa emerge da questa giornata che il gran ci ha avuto il merito di organizzare e che ci sono molti i concetti che ci vengono davanti e di cui noi vediamo la trasmutazione che hanno subito non solo prima qualcuno ricordava che oggi c'è questo termine così indistinto
Gente appunto che sembra aver sostituito il concetto di società
E questo è un cambiamento enorme ma noi abbiamo anche la sensazione ormai di vivere è una costatazione che più volte è stata fatta da autorevoli analisti inoltre in può e sembra connotato da una sorta di indistinto presente
L'appiattimento su una sorta indistinto presente in cui non c'è più memoria e non c'è più
Tensione e progettualità verso il futuro
Allora ecco giornate come questa le sembra che abbiano proprio il senso di riconnettersi alla memoria una memoria però che rimanda alle radici significative ti un qualcosa che agisce sull'oggi è suo e soprattutto su quello che possiamo fare per il domani
Stamattina mi ha colpito particolarmente la testimonianza breve ma intensa di Giovanni Gozzini in cui lo ricordava appunto come significativo della memoria del suo papà ossia legata in qualche modo a una dimensione che agisce fortemente sul nostro oggi sul nostro presente in relazione a una parte precisa della società la parte diciamo più colpevole ma anche più infelice più disgraziata ecco e questa è una riconversione mi pare importante fra memoria oggi che progettualità per il domani
Su quello che è stato detto appunto in maniera così intensa insomma dagli interventi di questo pomeriggio che mi sentirei di dire solo una cosa un paio di cose velocissime
Intanto ecco che cosa ha significato questo percorso per Gozzini personalmente Gozzini era una persona per come l'ho conosciuto io io sono arrivato a testimonianze sulla la seconda metà degli anni settanta e mi ricordo la sua personale insomma c'era rigore anche una sua certa rigidità di posizioni mi ricordo per esempio negli anni di piombo anche comprensibilmente una persona molto severa molto rigide
Allora la mia impressione è che lui non solo come è stato detto che stasera a adempiuto in maniera cosciente e creativa un compito del Parlamento gli ha affidato ma che abbia fatto un forte lavoro su se stesso
E che questo lavoro l'abbia anche cambiato la bianche trasformato sarebbe tra l'altro interessante indagare quanto su questo percorso di Guccini affatto e che ha avuto questo risultato può in campo importante in campo
Giuridico in campo legislativo quanto abbia inciso il rapporto per esempio a volte contrastato ma sempre importantissimo è di lunga data con Ernesto Balducci Balducci e come noi sappiamo ha avuto una corrispondenza intensa continuo particolare di carcerati dissociati pentiti terroristi e cioè e quindi su queste all'impressione che Gozzini e poi risultate anche nel libro che pubblicarono a suo tempo il centro e la pace il carcere come caccia perché abbia proprio ha avuto un percorso su in qualche modo se vogliamo usare questo termine ultimativo quasi di conversione
Di trasformazione interiore o e di nel misurarsi con questa dimensione rispetta la vale la sua severità il suo rigore site imperava appunto in quell'utopia in quel senso di umanità che queste che situazioni che queste dimensioni poi con cui ci mettono a confronto
L'ultima considerazione mi pare da fare sia questa in relazione all'impegno che hanno avuto personalità personaggi importanti
Come Balducci Gozzini e tanti altri qui stasera soprattutto si è parlato giustamente di quello che si deve fare e quant'do
La colpa è stata commessa quando c'è il problema del recupero quando c'è il problema del trattamento di questa umanità appunto colpevole come dicevo prima e infelice
Mi pare soprattutto che dobbiamo tornare a porci anche in relazione a quello che veniva rilevato prima cioè a dire il mutamento anche della composizione della popolazione carceraria cioè a dire i tossicodipendenti gli emarginati gli extracomunitari dobbiamo frana interrogarci sul primo
Balducci di la Pira Gozzini sono persone che hanno operato in un momento in cui c'era il senso di una forte incidenza della politica sui processi sociali
Un senso che oggi sembra quasi completamente smarrito allora io direi che da questo punto di vista questa memoria si interpella proprio in questa direzione variazione cioè di operare perché la città la comunità sia un qualcosa che sappia non solo come è giusto e come le persone che hanno detto
Che sanno fare insomma che si impegnano a fare creativamente coraggiosamente non so recuperare ma soprattutto prevenire soprattutto prevenire e costruire appunto una città più giusta per tutti questo credo sia il messaggio profondo negozi indice ambasciata ringrazio
Grazie a Severino staccati c'è un intervento dice ma Prandi
Un'altra rivista Severino testimonianze e cena Brandi Tirreni Foglia
Dunque volevo partire da questa considerazione di del consigliere Tamburino a proposito di della carenza che cent'
Nello nel dell'insufficiente sguardo che noi abbiamo sul problema delle recidive per parlare di qualcosa per fare un piccolo accenno qualcosa che forse merita quanto recidive
Uno sguardo più attento la questione secondo me che fa uscire un po'il carcere da questa posizione vittima logica che ha un po'come la legge Gozzini in questo momento c'è il rischio di soffrire di una di un certo vittimismo no da parte del carcere
Allora io credo che quello che merita una attenzione e al carattere un po'forse per riprendere anche le questioni sollevate dai magistrati di sorveglianza e carattere un po'troppo cartolare di questa abbiamo applicazione di questa legge che quello che forse crea le condizioni per dei piccoli fallimenti allora sì è vero io non so se è così cartolare come si dice e così cartolare da chiedere come dire si fonda questa questo apparire sul parere delle forze di polizia all'esterno che danno delle risposte così formali si fonda questo periodo su cos'altro allora io credo che accanto alla questione delle recidive che però è molto interessante perché molto più anche del caso Concardi perché di fatto il carcere un luogo dove si rientra troppo spesso e non solo per fatti di sangue così
Eclatanti allora accanto al problema delle recidive c'è anche la questione credo della l'osservazione scientifica della personalità
Io credo che la legge Gozzini fondarsi sulla osservazione scientifica delle personalità larga parte delle sue possibilità
Di applicazione ma osservazione scientifica la personalità significa rimettere l'uomo al centro dell'attenzione quell'uomo che ha commesso un reato
Significa forse avere concluso poter fornire delle risposte mancato orari dall'interno del carcere non solo del territorio al magistrato di sorveglianza
Che non può fondare il suo parere soltanto sulla la su negli anni di che sono stati scontati di pena se siamo nei termini per poter garantire qualcosa
Ma dovrà fondare questo su qualcosa che non sia cartolare che abbia a che fare con l'uomo perché se è vero che la legge Gozzini ha fondato sull'attenzione per l'uomo gran parte delle sue ragioni d'essere allora
E su quello che dobbiamo tornare alla forse sulla questione dell'osservazione scientifica la personalità
Forse trattata un po'frettolosamente diciamo anche dalla legge su questo bisogna riporre lo sguardo e allora questo ci permetterà forse di vedere che questa cosa che il presidente Margaret chic
Presentava la questione dei talenti cioè è una questione veramente molto importante perché osservazione scientifica della personalità col diventare accogliere quei talenti sommersi quindi è qualcosa di molto di più del parere da dare al giudice
Vuol dire allora del treno che il carcere effettivamente qualcosa
Di molto più importante di quello e che rischia di essere cioè non è solo un luogo dove si mandano delle persone disperate o delle persone più o meno delinquenti è un luogo dove recuperare delle energie sommerse
E allora e Piero che il profilo della piena cambierà diventerà un profilo sempre più elevato e anche il carcere diventerà un luogo sempre più importante per la società
Mentre venivo qua attraversavo Pontevecchio pensavo che via via che passa il tempo penso che la pena e come diceva il consigliere Maisto e qualcosa che evolve in continuazione non siamo arrivati al capolinea della pena e pensava veramente che mentre si parla di questa carcerazione preventiva non c'è si parla riflessa cose in termini soltanto di sicurezza e di prevenzione rozza diciamo pensavo che veramente l'evoluzione della pena se proprio la vedo in quella maniera utopistica che segnalava il consigliere Tamburino mi sembra che fate verso una prevenzione più che verso una punizione ma cosa interessa la società Della punizioni io credo che gli interessi molto di più una prevenzione cioè credo che a noi tutti come cittadini forse interessa molto di più una prevenzione del crimine che una punizione dei criminali
E se una punizione deve esserci se una pena deve esserci quella pena non può che essere quella Pina punto di alto profilo che va a ricercare dei talenti possibilità che preclude coloro che rifiutano di mettere in gioco i propri talenti
Grazie acerba Prandi sul suo intervento anche credo su quelli precedenti ci sono
Ci sono state richieste diciamo di replica da parte dei nostri relatori allora non so se ci sono altri interventi dal pubblico ecco ancora uno e poi stop non voglio fermarli interventi
Io penso che si accenda quello verte
Ok sarò io sono una studentessa universitaria quindi non ho molta non ho le esperienze che hanno queste persone però voglio fare solo alcune considerazioni cemento tocca a mio parere quando si parla di si inizia a parlare di riforma della legge bisogna prima chiedersi
Perché c'è l'esigenza di di una riforma della legge perché se di formare una legge significa cancellarla proprio completamente dal mondo giuridico è mettere un'altra roba bisogna chiedersi ma questa legge e fallita completamente
E perché se la la signora dottoressa grazioso e dice che non sono state anche realizzate le condizioni per applicare quella legge allora
Prima richiedersi prima di dire i formiamo l'allora cerchiamo di applicarla poi vediamo se un completo fallimento allora poi vediamo di riformarla di fare una legge poi se invece riforme significati guarì la legge a a delle nuove esigenze tipo De Santi affrontare il problema degli extracomunitari in carcere allora un altro discorso però di questo l'opinione pubblica e i politici non è che parlano granché qui
Poi un'altra cosa se quell'esigenza di formare perché c'è l'opinione pubblica che indotta a chiedere questa riforma
Io vorrei dire all'opinione pubblica mi metto io
In prima persona che tutti possiamo essere vittime di reati ma tutti possiamo essere anche autori di reati quindi non dimentichiamoci che tutti potenzialmente possiamo entrare in quella struttura
E allora come vorremmo essere trattati in quella struttura vorremo non avere un nessuna possibilità di uscita
Perché se noi togliamo agli altri la possibilità di uscita dimentichiamo che fosse pure noi potremmo entrare un giorno
In quella struttura è forse anche noi vorremmo uscire
E poi l'ultima cosa che vorrei dire è che per fare una riforma di questa legge ci vorrebbero delle personalità politiche che abbiano la stessa intelligenza lungimiranza e umanità di bustini
E non so quante ce ne sono e poi di aprire il carcere cioè i politici dovrebbero prima entrare nel carcere e vedere qual è la realtà
Nel carcere io fortunatamente ho assistito a una lezione della dottoressa grazioso e lei c'ha aperto il carcere allora prima si entra nel carcere si vede qual è la realtà del carcere poi forse quando si esce si dice allora riformiamo quello che c'è da riformare basta
Grazie queste testimonianze preziose vorremmo sempre avere interventi anche di giovani perché perché è importante e ci sono altri interventi nel pubblico
Perché allora io inizio però mi pare una parola ai relatori per una risposta allora pagare è il primo che mi ha chiesto capire intervenire
No rispondo molto volentieri rispondono rispondo intervengo molto volentieri
Perché la l'amicizia e il clima di verso Giovanni Tamburino mi
Mi rendono particolarmente attento alle osservazioni molto serie che ha fatto
Le osservazioni Valdambrini o sono ineccepibili no la risposta statistica
Non è soddisfacente scendiamo all'esame
Dei fatti che non hanno funzionato delle situazioni che non hanno funzionato vediamo che cosa non ha funzionato
Questo lavoro un lavoro che si perfeziona facendo sì non c'è dubbio perché non si può pretendere che nasca
Perfetto
Ma oggetto sarà sempre imperfetto se non cercheremo di valutare criticamente gli aspetti del fallimento le cose che non vanno funziona
L'osservazione Cambonino però a un limite è incompleta
Ed è incompleta per una ragione semplice che tutta l'attenzione è rivolta agli insuccessi consistenti in concessioni e hanno determinato
Effetti negativi non una conformi a quello che sarebbe dovuto a cadere noi ci interessiamo di questi fra l'altro bisognerebbe dire un'altra cosa che generalmente anche questi insuccessi sono di vario genere cioè ci sono quelli che suscitano più attenzione ad altri che mi suscitano meno certo alcune volte
è il fatto in sé che suscita l'attenzione episodio Concardi Concardi poteva essere relativamente conosciuto ma in un certo ambiente però in certa zona era effettivamente conosciuto ma è il fatto che ha commesso che atti ha attirato l'attenzione su di esso
Il problema è che noi dovremmo giudicare gli insuccessi anche dall'altra parte
Cioè dalla parte in cui non si concentrano i benefici
E l'Imu un linea applicazione la disapplicazione la la non applicazione della legge è un altro aspetto perverso del sistema che non funziona
E direi che illumina e l'altra cosa si tengono strettamente e sono legate al fatto che non si è costruita intorno alla legge alle possibilità che i giudici avevano non si è costituito costruito un sistema applicativo operativo della Licci
Il discorso è tutto qui noi e certamente siamo notate dispiaciuti e e segnalati dalle circostanze che determinano nuovi reati recidive
Per coloro che escono ma noi dobbiamo anche pensare che dobbiamo essere angosciati per tutte le operazioni e avremmo potuto fare all'interno produce
E sotto questo profilo e ora si può essere più o meno eccessivi ma mi diceva il direttore Pagano che praticamente la legge è applicata pochissimo
Per quello che riguarda il l'ambiente particolare la zona particolare in cui lavora quando mi è capitato di fare un altro lavoro e di parlare i e di vedere certe situazioni potrei fare i nomi di particolare in città la risposta cioè la domanda che veniva detenuti era ancora quello che la legge non funzionava nei loro confronti
Il la scelta che dobbiamo fare quella di di deciderci se farla funzionare o meno certo c'è una scelta ulteriore che potremmo fare dire siccome non abbiamo i mezzi non facciamola funzionare affatto
è una anche questa è una cosa seria non lo non so io mi mi pongo questi problemi io attualmente faccio un getto rinfaccia il mio lavoro di magistrato di sorveglianza ride decido sui permessi sulle sulle misure alternative io ho questo questa preoccupazione di rispondere alle domande che vengono dall'interno non sempre ci si arriva perché si lavora con istituti nei quali il discorso che si accennava prima tra l'altro a attualmente due educatori ne avrà uno solo e da quattrocento alla fine del mese e a quattrocentosessanta detenuti
Porto Azzurro che altri cento cinquanta attrice nel sessanta detenuti ha avuto fino a poco tempo fa anche quella uno educatore ore è ritornato
La seconda educatrice i i numeri di certi istituti sono terribili ma i numeri poi degli altri istituti io non è che siano grandiosi non è che si Sollicciano con mille detenuti stia granché bene perché al cinque educatori se non sbaglio ecco questo è il modo di lavorare e questo vuol dire non raccogliere le istanze non mi non in qualche modo ludico sollecitarle ma stimolarli con il contatto con ecco c'è questo aspetto quindi ben venga un esame approfondito sia di quando si sbaglia dando ma sia in particolare da un in particolare altrettante toh importante capire quando si sbaglia non dando perché si sbaglia non dando perché non si dà perché talvolta non arriva neanche la richiesta sapete che un ufficio di sorveglianza può sul tornare benissimo con pochissimo lavoro e può funzionare malissimo con tantissimo lavoro la funzione sviluppa l'organo nel senso che il Treu un ufficio che evita poco che si presente a poco che è assente ha un lavoro tranquillissimo generalmente anche ineccepibile Cetto se si lavora come si dice si rischia questo non c'è dubbio e non fa piacere rischiare nel senso che diceva Giovanni Tamburino nel senso che quello che ho sempre detto che noi dovremmo sforzarci in quanto possibile di ridurre il rischio di il ma questo per ridurlo pretende quella attenzione anche quella
E in qualche modo non fatemi dire delle parole orribili come professionalità che ebbe cerco sempre di rifiutare ma quella pratica acciaio in qualche modo che noi ci fanno fare ormai io finalmente strappo smetterò di fare questo lavoro per raggiunti limiti di età ma però voglio dire in tutti questi anni ci fosse stato un momento in cui vi la mente il discorso era un discorso costruttivo di qualcosa che è questa pratica cioè non c'è stato basta
Maria Grazia grazie io molto c'è mente volevo riprende uno spunto datomi da da Gemma
Quando Gemma parla dell'osservazione scientifica del del detenuto che è un elemento cardine della della riforma penitenziaria
Che è quell'elemento che poi dovrebbe essere di supporto per le decisioni del magistrato di sorveglianza dovrebbe cioè fornirgli gli elementi per metterlo in condizione di dare un giudizio una valutazione rispetto
Quelle che sono le richieste sui benefici sui permessi bene avete in pratica già sentite un po'qual è la la situazione che io voglio rimarcare come possiamo fare un'osservazione mettiamo da parte anche la scientificità
Che presupporrebbe quella parolone a quella professionalità particolarmente elevata che voglio dire dovrebbe a sua volta presupporre formazione aggiornamento e quant'altro per il per
Ma nel penitenziario che sinceramente in tutti questi anni io sono vent'anni in amministrazione e incominciamo ora a muovere i primi passi in questo senso quindi da parte la scelti
Recita ma l'osservazione lo stare quotidianamente a contatto con il detenuto per togliere i veri affetti della sua personalità la reale tende pensa di questo soggetto ma dove sta come fanno cinque educatori con mille detenuti accogliere questi aspetti quando vedono sì e no il detenuto una volta ogni due o tre mesi se va bene e su richiesta del detenuto quindi in una posizione totalmente falsata di quella che è la corretta relazione perché il detenuto sa perfettamente che a seconda di come si pone davanti all'educatore a seconda di come si pone con il vi cioè direttore a seconda di come si pone con lo psicologo poi ci sarà un giudizio che gli consentirà di usufruire o meno di determinati benefici è questo il nocciolo della questione perché torno a dire in un'area è alta diversa non perché voglia fare di Sollicciano in home video del Mario Gozzini un un porta bandiere ma perché per me è sintomatico nell'esperienza che ho fatto per capire come le cose possono funzionare diversamente perché in quell'istituto riusciamo a fare realmente questo lavoro perché gli operatori sono a contatto dalla mattina alla sera con i detenuti e non intervengono soltanto su richiesta del detenuto sono lì quando il detenuto si pone in un certo modo con il compagno si pone in un certo modo con la custodia e sono in grado di togliere realmente gli aspetti di questa persona che in quanto tale è difficile conoscere
è già difficile conoscere bene una persona che ci sta accanto una vita figuriamoci una persona che si vede sporadicamente e in occasioni ripeto del tutto falsati è qui il punto avrà se noi crediamo che realmente
E questa attività dell'osservazione necessariamente deve essere propedeutica alle decisioni poi del magistrato io fossi oggi un magistrato di sorveglianza non decide lei sono sincera
Perché con quelle che sono le relazioni per quanto dettagliati per quanto approfondite che riguardano veramente pochissimi casi il resto sono semplici notizie formali
Dove si attesta semplicemente che c'è una formale condotta che non ha avuto rilievi disciplinari ma mi spiegate questa che cosa ci serve questo dall'attestare un reale cambiamento dall'attestare che c'è un Progetto di vita fondato su valori diversi da parte detenuto c'è un abisso ed è qui che noi siamo carenti ed è qui che noi ci dobbiamo attrezzare se vogliamo che la riforma pulsioni se vogliamo che effettivamente produca gli effetti per la quale è nata e ripeto questo è fattibile il Mario Gozzini lo dimostra con i fatti
Nell'ultimo studio che abbiamo cercato anche se in maniera abbastanza case veccia di portare avanti in occasione per dell'Inter dell'intitolazione dell'Istituto Mario Luzi noi abbiamo verificato e devo dire io per prima mi sono sorpresa che ci sono i risultati poi sulla recidiva perché oltre il cinquantacinque per cento dei soggetti che comunque è passato da quell'istituto non ha specificato e questo credo che veramente dia il senso poi della bontà di questa legge della bontà del dare speranza della bontà che la il carcere deve servire a questo deve diventare un tempo che frutta proprio in termini direi di investimento
Perché tenere le persone là dentro ci costa ci costa noi come società se io le tengo dentro a questa struttura con l'unico obiettivo di segregati e basta ma che risultato ottengo in termini ripeto di utilità per la si scelta credo nessuno perché quando escono di là sicuramente sono quanto meno più arrabbiati nei confronti della della società e certamente non ne accettano i principi non non ne rispettano le regole quindi il nostro con Pietro se vogliamo riuscire a dare un senso di utilità sociale questo luogo è proprio quello di far funzionare questa attività dell'osservazione far funzionare il trattamento penitenziario e per far questo occorre una risorsa
Grazie varie grazie grazie al sole Giglia Tedesco
Grazie io vorrei dire brevissimamente perché verrebbero molti stimoli ma insomma storia perseguì una brusca è una cosa generale una specifica rose gialle qui sta non so dove non so come dopo quello che abbiamo ascoltato misurato molto importante
Totti io credo che occorre una qualche sede di verifica della situazione non si può andare avanti alla giornata ecco questo lo dico per tutti
Per chi lavora sul campo sulla sua pelle come per chi in poi deve assumere dei provvedimenti
Non so quale possa essere questa sede ma occorre verificare l'andamento complessivo perché adesso lo dico rozzamente mi scuso poiché qui c'è stato detto una cosa importante dei quando parliamo di popolazione diciamo sottoposto a misura calcoliamo che che stanno in carcere giusto perché è l'aspetto più diciamo eclatante del fenomeno ma se esaminiamo poi le questioni di gestione di questi processi messi in moto da Luigi Cozzi non solo ma fondamentalmente legge Gozzini ci sono poi trenta mila che sono sottoposte a misure estende a caccia di quindi sono dimensioni di problemi enormi che gravano sui magistrati di sorveglianza sugli operatori penitenziari quindi io credo che un punto complessivo vada fatto e e avverto che questo manca allora si agisce molto per gesti o per annunci legislativi al cospetto di situazioni singole e non solo di valutazione complessiva delle cose io mi auguro che queste sedi vengano costruite e anche rapidamente perché guardate lo dico come ormai chi impunito voi chi è un po'come giovedì alle stelle no di queste cose tra la conoscenza approfondito e drammatica di chi opera in questo settore e che ciò che arriva al grosso non dico dell'opinione pubblica ma direi anche d'opinione pubblica qualificata c'è uno scarto totale ecco tra le cose qui ad ho ascoltato e quelle che comunemente si sanno anche da parte di persone che non hanno diffidenze che sono culturale questo è un problema che ci dobbiamo porre tutti
Poi vorrei la questione specifica io sono rimasto scusate se uso questa parola no la ma un suo sì senza percorsi commosso da quello che ci ha detto paga hanno questi detenuti lo Colt soltanto io troppo stupenda
Perché significa intanto che anche tutto quello che succede per la bozza la speranza e e e quindi la legge Gozzini ha avuto una grande funzione introdurre negarci la speranza e scusate se è poco e poi significa anche che dottor pagato molto bravi che merita di essere menzionato ecco mi ha ricordato una recente intervista sulla stampa di Arturo Paoli molti di voi conosceranno più grosso missionario originario Lucchese che vive da quarantacinque anni delle favelas in Brasile e che racconta di una donna poverissima che lo va a trovare e lui pensa che questa donna voglia qualcosa e dice guarda io non ho niente a chiodi prendo dall'amministrazione e questa vernice non meno insoluta chiedere niente io non lo so o parlare con lei perché so che lei ascolta e commenta Arturo Paoli perché i poveri non hanno neppure chi ascolta allora credo che dottor Pagano evidentemente sa ascoltare se sa conquistare il conforto dei suoi detergenti grazie
Giovanni Tamburino
Proprio una parola soltanto per dire che l'impostazione di Sandro Margarone secondo cui l'insuccesso quando misurato anche dalla parte della disapplicazione della legge e certamente fondata io commi riconosco totalmente in una posizione che considera fallimentare negativo qualunque qualunque intuizione di sofferenza inutile qualunque Cattivik da che non sia utile a alla società su oggetto interessato e che produca pro che purché dia conseguenze di sofferenza sofferenze conseguenze nega vive
Quindi non c'è dubbio c'è come come a sottolineato Sandro le due cose si tengono
Le due cose veramente si tengono cioè né in questa
Mancanza di strumenti che rendano possibile applicarla si rischia di cadere da un lato che dall'atto dal lato opposto
Forse ecco se vi è una qualche differenza che non segnala certamente una qualità diversa diciamo del fallimento ma Seltzer soltanto degli Effetti Diversi che in una situazione che deve sbloccarsi che deve continuamente evolvere attraverso una trasformazione attraversò per le forze che la facciano andare avanti che abbiamo visto ormai da decenni quanto poco queste for se poi ci siano
Allora rispetto a questo piaccia o non piaccia a me non piace per niente ma credo sia così un certo tipo di fallimenti quello fallimento che vada una una delle due parti e che esattamente il speculare a quello dell'altra parte probabilmente purtroppo lavora nel senso del blocco
Gioca dalla parte di da rendere ulteriormente
Difficile e o una evoluzione una trasformazione che di diciamo fermare ancora cioè di se non addirittura spingere in una direzione
Che e si considera negativa presto ripeto forse forse ma lo dico molto problematica mente può essere
Una differenza che ci può indurre non certo a fare maggiore attenzione a ritenere più importante uno dei due spetti ma a tenere presente che sono forse diversi nel le conseguenze che producono
Un'ultima aggiunta anche questo sulla linea di quello che ha detto Sandro Malgara ecco io non credo che sia una buona poli se uno è quella di rifiutare il rischio non vorrei che fosse stato interpretato così il mio intervento comunque non è la mia posizione io credo che sia giusto
Correre un rischio
A parte che non è possibile diversamente ma un certo rischio va corso ecco quello che a me sembra drammatico Hegra ah beh ma anche questo è stato detto comunque molto meglio appunto da Sandoval gara che a volte mai chi non ha voluto usare il termine professionalità ma anche la pratico la pratica Cha il conoscere il vedere Hill aveva visto in faccia l'essersi calati insomma se mi è consentito usare un termine una riferimento protestante bisogna rischiare molto fortemente ma bisogna anche fare fortemente
Allora infine la parola pagano
Premente molto sinteticamente perché proprio volevo soltanto dire del del rischio lo ha detto il presenta varcare hanno ribadito il Consiglio Tamburrino volevo in fondo secondo me certe misure sono naturale devono dare necessariamente il rischio al fronte la stessa legge non dice che esce qua Garri educato ma la rieducazione deve necessariamente provare in ambiente esterno e quindi proseguire in ambiente esterno dice l'affidamento in prova lo stesso permesso premio
Credo che che lo dica quindi anche quando si avranno le strutture tutto le strutture tutti gli educatori tutti i magistrati o crede che un rischio sarà semplicemente bisogna dirlo questo con la massima onestà non non si può assolutamente annullare il la il rischio seconda cosa prole soltanto far notare questo tutt'oggi con nonostante che manchevole strutturano Städel Macrì magistrato nonostante l'osservazione si facciano stante Macrì educatori più o meno trenta mila persone sono all'esterno e non commettono reati c'è praticamente il minimo DDT di convivenza civile a cui accennava il consigliere Tamborrini si può riflettere perché molto probabilmente il carcere e troppo in questa società
Io ringrazio tutti voi che molti di voi da stamani sono piccole navi hanno ripercorso insieme a noi la figura i temi cari a Mario Gozzini grazie a tutti arrivederci