Intervista a Giovanni Matteoli sull'opuscolo "Un 'No' per le riforme. Non uno scontro di civiltà" pubblicato da "Il cannocchiale".

Radio radicale ci occupiamo del referendum confermativo del prossimo venticinque giugno un appuntamento importante sulla cui importanza però a quanto pare i mezzi di informazione non sembrano essersi adeguati molti si interrogano su quali saranno sono i contenuti di questo di questo di questo referendum e spiegarlo del resto non è non è semplice
Visto che si tratta di una di una riforma molto molto complessa per aiutarci un po'a capire quali sono i temi di questo è la posta in gioco di questo referendum confermativo ci ha pensato il il il il il Riformista che con il cannocchiale ha pubblicato è un uno un opuscolo una un piccolo volume dal titolo un no per le riforme non uno scontro di civiltà curato da Giovanni Matteoli col quale siamo in collegamento il volume si avvale di una prefazione di di di Paolo Franchi e di interventi di numerosi costituzionalisti e poi via il teste le firme dell'appello del del no al referendum allora siamo prova in collegamento con Giovanni Matteoli calcolato era questo questo volume come è nata l'idea di di realizzare questo volume che cosa avete spiegato né in un no per le riforme
Anzitutto noi abbiamo continuato una tradizione perché già in occasione del referendum sulla
Legge sulla fecondazione assistita pubblicammo un libretto curato da Giorgio Tonini scritto da Giorgio Tonini che presentava specificamente quello che era l'oggetto del referendum la discussione
Sulle questioni del bioetica al delle cellule staminali e così via
Abbiamo pensato quindi di ripetere
In occasione del referendum del prossimo venticinque giugno referendum confermativo sulle modifiche alla Carta costituzionale
Quell'esperienza presentando una posizione articolata un notte alle riforme non uno scontro di civiltà come lei ricordava
Che voleva far argomentare una
Precisa posizione quella di uno ma nello stesso tempo una posizione in grado non di dare un giudizio apocalittico o sulle riforme ma di entrare nel merito di presentarle argomentarle e quindi creare le condizioni per una possibile cammino futuro
Per non lasciare le cose come stanno per cosa impossibile del resto tornare a un passato una carta nel mille novecentoquarantotto che non va
Toccata che immodificabile ma per preparare dissodare se vogliamo un terreno su cui possono fiorire su cui possano maturare delle nuove riforme
Sì senta oncologo qual è l'impressione di diritti di questo di dette il frastagliato o universo che del del no al al referendum è diviso in due schieramenti tra coloro che sostengono la sacralità e l'intangibilità della Costituzione del mille novecentoquarantotto e nel nostro un volume cercate di dare anche una risposta ai ai sacra li scrive la Costituzione del mille novecentoquarantotto
Ok da una parte c'è una posizione come dire di cui si può anche capire le ragioni di fronte a riforme è un po'diciamo farraginose complicate e inni
Forse capo tali da creare più in difficoltà rispetto alla soluzione dei problemi quali quelle del ha modificato guardava al centrodestra sulla base della proposta dei saggi di Lorenzago
Si è creata una posizione di il rifiuto totale di cui spesso si è fatta dopo si è fatto protagonista il comitato salviamo la Costituzione
Come si attestava su una linea di rifiuto indiscriminato già il nome comitato salviamo la Costituzione è indicativo
Come direbbe il taglio ora su che chi voleva dare a questo referendum ora è chiaro che su una base balle di una linea per cui il confronto tra i due schieramenti a un confronto all'ultimo sangue senza nessuna mediazione beh poi alla non si riesce ad andare avanti non si riesce a fare niente se invece vogliamo creare le basi
Per una riforma condivisa della Costituzione che quella di cui io credo noi riformista crediamo ci sia bisogno
Si dovrebbe riuscire ad articolare no al referendum perché a noi questa riforma del centrodestra non è che piaccia molto dobbiamo dirlo chiaramente anche non ci piace per niente ma che nello stesso tempo apre interrogativi
Il LaChapelle possibilità per il futuro per costruire un qualche cosa di diverso e con la costituzione del mille novecentoquarantotto specie nella seconda parte oggi risente di problemi tuttora aperti qual è il ruolo che la presidenza del Consiglio quali sono il rapporto tra lo Stato centrale
E le regioni qual è la funzione della Presidenza della Repubblica che forse andrebbero chiariti definiti migliora sessanta in questo in questo fascicolo si dei mondi sì demonizza
La la riforma nella parte che riguarda il premierato
La considerate come uno uno spauracchio dagli scritti che emergono da da da questo volume oppure
Si considerano alcuni aspetti positivi di questo parte della riforma London la demonizziamo anzitutto io vorrei dire che noi presentiamo alla fine sono cinquanta pagine chi vuole sull'epopea dei rapidamente
I testi a fronte di delle tre riforme quella la Costituzione diciamo del mille novecentoquarantotto la riforma del centrodestra e le proposte di modifica del centrosinistra con gli elettori si possono fare un'idea è un ruolo del servizio proprio che noi abbiamo voluto svolgere ma nello stesso tempo lo facciamo sulla base di un giudizio politico ben preciso in questo libretto presentiamo una piccola antologia di ciò che il centro sinistra ha detto su cui dovrebbe fondare il non riformista
Dove si scopre che questa paternità del premierato forte all'epoca della Bicamerale
Proprio del centro sinistra
E tu eri
Come dire non solo Cesare Salvi che la propose nella commissione ma anche Franco Bassanini oppure il pre gramma elettorale dell'Ulivo del novantasei o lo stesso Armando Cossutta tanto per citare un nome esemplare si dichiarano d'accordo
Con questa sottolineatura devo del premier per esempio sull'indicazione del nome del premier agli elettori che è in modo più semplice per David un ruolo e un rilievo costituzionale
Senta come come è nato l'ho scritto di di di Follini che avete inserito nel vostro nel fascicolo che cosa sostiene Follini abbiamo presentato lo scritto di Pollini per come dire
Cercare di concretamente di dare il segno di posizioni che sia nel centrodestra che nel centrosinistra non si attestano sulla linea prevalente in modo da per immobiliare che lui nello scontro referendario non c'è una trincea invalicabile ecco e quindi abbiamo voluto in titolari pacchi eterodossi questa piccola sezione in cui c'è Marco Follini che presenta un lotto al centrodestra così come c'è anche Carlo Fusaro che presenta invece l'altra parte un sì dal centro sinistra e infine un noto costituzionalista Giovanni Guzzetta che dice perché capisco gli indecisi cioè si attesta su una linea un po'diversa da quella precedente
Da da dalle altre due e Follini in questa sua posizione del nuovo sottolinea alcuni temi molto simili
A quelli per esempio del comitato Salviamo la Costituzione in partiti ma in tarda la il punto diffonde un altro la critica di Follini è fondamentalmente rivolta alla necessità di non accettare modifiche alla costituzione approvate a maggioranza cioè in un clima di scontro tra schieramenti perché mi giudica che modifiche attuate in questo modo siano tali da creare una debolezza della riforma fissa da metterla in discussione e da non renderla poi espressione di che cosa di quella che deve essere la costituzione cioè l'unità della nazione l'unità del Paese
Senta lei è d'accordo con la tesi che vuole la partecipazione al voto dei settori più ideologizzati del nostro schieramento politico
Si dice che comunque andranno a votare lei gli esponenti più più radicali del sia del centrodestra che del centro del centrosinistra non so Rifondazione Comunista perché che è un partito che immagino non voglia sentir parlare di alcun tipo di modifica all'attuale Costituzione la lega nord che invece un vuole una modifica costituzionale mentre ci sono fasce dell'elettorato meno ideologizzate più moderate come non so l'UDC oppure la la Margherita dove le opinioni sono veramente le le le più le ville più disparate che probabilmente non andrà
Al voto può darsi che questo rischio ci sia sì noi speriamo anche con questo libretto di riuscirà scongiurarlo anche perché abbiamo sempre più dentro un quadro paradossale e dal mille novecentottanta circa che si da più parti o meglio da tutte le parti essere sincero
Si afferma che bisogna porre mano a una riforma seria organica profonda non solo di facciata della costituzione e in de e più specificamente della seconda parte della Costituzione poi c'è stata la commissione Bozzi la commissione Iotti la commissione De Mita la Bicamerale i tentativi delle riforme a maggioranza e tutto questo non può provocare
Una arrivi il cammino riformatore il rischio di una partecipazione al voto dove vanno solo chi dall'una e dall'altra parte intenzionato in qualche modo a bloccare il cammino delle riforme da un lato attestandosi
Su uno che il in qualche modo renda intoccabile la Costituzione dall'altro per un cicchetto
Faccia salve queste riforme che davvero sono brutte e chi lo legge che chi legge questo nostro piccolo però lo può capire davvero ci pare nella come dire il in un rischio da evitare il libretto vuole anche spingere gli elettori diciamo moderati e riformisti irragionevoli a uno sforzo
Per il venticinque giugno per non andare o per lo meno per ridurre la presenza nella cabina al mare per andare in cabina elettorale senta un'ultima questione editoria Trio editoriale questi
Questi libretti questi opuscoli
Non è la prima volta che li fate
Che che effetto hanno hanno avuto sul sull'incidenza del del all'opinione del nei confronti del dell'opinione pubblica i risultati sono confortanti
Uno o ritiene che e anch'io lavoro difficile questo è di riuscire a spiegare ogni volta questioni così complessa e difficile che forse non fanno poi tanta breccia nei confronti del dell'elettorato che naturalmente in in molti casi non capisce
E sinceramente difficile difficile perché spesso la politica gridata
Ho tutta ridotta messaggi simil pubblicitari prevale su un ragionamento sull'analisi paziente sul tentativo di portare a un giudizio differenziato
Loro sappiamo bene del resto il nostro è un piccolo giornale facciamo lo sforzo che noi facciamo è uno sforzo di cui dette in cui limiti siamo ben consapevoli però insomma noi siamo nati come un giornale che che voleva puntare sulla valore della tradizione riformista di una tradizione cioè di riforme e di cambiamenti possibili e praticabili e ci pare che in questa logica come dire per dovere d'ufficio ecco per tener fede a quello che noi per per cui siamo nati questo sforzo andasse fatto e andasse portato avanti e speriamo che Illy
Ieri gli elettori i cittadini al modico prezzo di quattro è uno o l'opposto come dire ci ha ci aiutino prendano questo libretto e che al loro sia utile per maturare
Una madre una ragionata convinzione
Penali la la la ringraziamo ringraziamo Giovanni Matteoli che ha curato il volume del questo piccolo fascio fascicolo del del del Riformista
Curata insieme al cannocchiale dal titolo un no per le riforme ora non uno scontro di civiltà venticinque giugno referendum costituzionale la ringraziamo grazie a voi buon lavoro