Conferenza stampa della Federazione Nazionale Stampa Italiana per illustrare la situazione dei contratti di lavoro con gli editori della Fieg (Federazione Italiana Editori di Giornali) e con l'Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni)

Come
Produzione
Penso agli anni Franco
Tentiamo un secondo siti che sta arrivando
Attacchi
E allora femminile
Cari colleghi cari colleghi cominciamo questa conferenza stampa all'abbiamo convocata qualche giorno fa
Fare il punto della situazione della vertenza contrattuale
Dei giornalisti
Mai conferenza stampa fu convocata contattata tempestività perché
Ieri
La Federazione italiana editori giornali
A definitivamente ci auguriamo di no ma insomma questa sensazione chiarito la la propria posizione perché è una posizione di una gravità inaudita
Tra l'altro
Il ministro del lavoro Cesare Damiano aveva fatto sapere che subito dopo la presentazione della finanziaria da parte del governo al parlamento avrebbe convocato io spero mi auguro convocherà comunque un tavolo di confronto tecnico contrattuale al ministero ministero del lavoro con tutte e due le parti un tavolo congiunto dopo i quattro incontri due con la FIEG due del film conversione si separati che il ministro ha avuto tra luglio e la scorsa settimo
La piega come dire prevenuto questa convocazione la convocazione di questo tavolo con una nota che rappresenta una svolta assoluta nel sistema delle relazioni sindacali direi che il paese non solo bella della nostra categoria insomma vorrei arrivare idee del paese e cioè la delegittimazione
Delle due parti quindi anche di se stessa alla rinnovazione contrattuale
C'è la fede dice
Che rifiuta una trattativa a tutto campo senza pregiudiziale
E alcuna su tutti i temi delle rispettive piattaforme una posizione che noi abbiamo assunto no una posizione non scontata della Federazione della stampa
Che era una posizione di totale indisponibilità avviare
Di fronte ad un intervento del Governo
Un intervento istituzionale positivo formale del governo gli editori della carta stampata hanno detto hanno detto no
Bene
Noi vogliamo fare oggi dei dubbi e dei cognomi
Perché mi sembra che sia raggiunto il momento di sottolineare
Le e gravissime responsabilità collettive e individuali che da parte della mondo dell'impresa editoriale
Sì si è assunti
Il presidente della Fieg l'ambasciatore Boris Biancheri
E il presidente dell'Ansa
Una persona che viene dall'esterno del mondo dell'informazione e della comunicazione
E che forse all'interno di questo mondo non c'è ma entra
Non ci sta proprio
Il capo della delegazione degli editori
Si chiama Alberto Donati
Era un editore sì
Scrittore
Credo che sia ancora un editore ma ha dovuto registrare il fallimento delle sue società editoriali di periodici della società editoriale
Del quotidiano il Corriere dell'Umbria collegato ad altri quotidiani nelle regioni Umbria toscana
Lazio
Non sbaglia
Della Gionta della fieri
Tra gli editori che più durante si sono manifestati fino a questo momento nei confronti dei giornalisti
Abbiamo praticamente tutti i grandi editori
Dal gruppo RCS
Che guidato dal presidente Marchetti dall'amministratore delegato Perricone quale si è insediato da pochi giorni ci ha subito detto che non intendeva discutere con noi
Della consiglio di amministrazione
Do conosce del patto di sindacato di RCS fanno parte tutti i più grandi imprenditori italiani
A cominciare da quel Marco Tronchetti Provera che in quanto
Ex presidente della Telethon
Controlla
Una parte importante dei media tuttavia
Per proseguire a Carlo De Benedetti e al suo amministratore delegato Marco Benedetto
Che come dire ritengono di assumere posizioni progressiste per i loro giornali ma assumono di fatto posizioni intransigenti assolutamente
Non progressiste
Non costruttive nei confronti dei giornalisti
Il gruppo che fa riferimento alla attuale presidenza della Confindustria controlla una serie di giornali importante
Presidente Luca Cordero di Montezemolo è stato presidente della FIEG
Attualmente presidente della Confindustria
Non che come dire proprietario in quanto tale da il Sole ventiquattro Ore di altri giornali
La signora azzurra Caltagirone figlia di Franco Caltagirone guida il monismo gruppo a numerosi giornali
Forse tra i gruppi più duri
Nei confronti
Del Federazione della stampa così come
Il cavaliere Andrea riflessione che guida l'omonimo gruppo con il quale ci siamo scontrati più volte per i ripetuti gli stati di crisi che ha richiesto a questa Federazione della stampa perché questa federazione per quanto riguarda gli ultimi due gli ha negato
Determinando uno degli scontri più duri nella storia delle relazioni sindacali
Mario Ciancio Sanfilippo guida
Un gruppo che radicato nel Mezzogiorno ma è molto forte molto impegnato un editore che ha sempre cercato di fare
Della disponibilità urbana una suo punto di forza
E adesso è uno dei più intransigenti
Il Cavalier Silvio Berlusconi leader dell'opposizione
Proprietario
E azionista di riferimento della Mondadori
Che era una delle dei gruppi come dire che all'inizio di questa vertenza avevano manifestato disponibilità
E che adesso invece sono potrà più dure editori italiani come vedete da questo Panorama ma potrei proseguire
Qualcuno parlava dell'editore del Secolo decimo nono di Genova Carlo Perrone vicepresidente della FIEG che che famoso inventore del low cost del giornalismo a basso costo
E cioè come le grandi che le compagnie aeree a basso costo il giornalismo che viene utilizzato
Con costi praticamente nullo va be insomma eh ecco fatto questo panorama non a caso
Perché noi siamo consapevoli
In questa vicenda di avere
Degli avversari potenti molto forte
Degli avversari che possono condizionare
Le fortune e le sfortune di un governo e di un'opposizione
Che possono muovere
Risorse praticamente
Non controllabili enormi
Ecco non lo sappiamo quello che questo comporta e comporta anche certe volte rischi di isolamento
Io da questo punto di vista ringrazio tutte le personalità politiche
Che
In queste ore ci hanno manifestato solidarietà di fronte a questa posizione degli editori
Una posizione politica
Di delegittimazione di se stesse e della Federazione della stampa
Di attacco al responsabilità e alla futuro della previdenza dei giornalisti e ringrazio Gabriele Cescutti presidente della legge che contro perché qui vicino a noi
De attacco al autonomie
Deontologiche
Dell'ordine dei giornalisti di attacco alla cassa integrativa sanitaria e al fondo di previdenza complementare di attacco a tutto il sistema di protezioni e di tutele del giornalismo italiano
Una posizione che ha ripetutamente sottolinea nei confronti del governo
E del mondo politico la gravità della situazione nel settore dell'editoria
Con alcune affermazioni
Che sono condivisibili come l'esigenza di riformare la legge Gasparri e con affermazioni
Che non sono condivisibili in quanto si ritiene si afferma che il costo del lavoro giornalistico è l'elemento di crisi
Più rilevante
Del sistema editoriale italiana
è una posizione politica quindi nei confronti del governo a cui si chiedono più soldi più risorse
Più sostegno all'editoria nel momento in cui l'editoria rifiuta qualunque confronto su i diritti
Come dire più che dei giornalisti dei cittadini italiani ad avere un informazione di qualità
Noi abbiamo posto alcuni problemi alle aziende e lo sappiamo che son problemi seri
Abbiamo posto per esempio il problema di venti trenta mila non sappiamo quanti sono
Giovani e meno giovani cittadini italiani che vivono di giornalismo ed al giornalismo traggono stipendi da fame condizioni delicato e di
Sotto occupazione
Abbiamo posto questo problema e continuiamo a porlo
Con forza con determinazione non ci può essere confusione contrattuale non ci può essere accordo con la controparte se noi non abbiamo un risultato un percorso serio
Di tutela del lavoro autonomo giornalisti
Nello stesso tempo gli editori ci hanno posto una serie di problemi sintetizzo per esser chiari problemi molto seri che riguardano la struttura dell'aziende l'organizzazione del lavoro giornalistico la struttura della retribuzione gli automatismi della retribuzione
I costi
Come dire e la gestione libera da parte delle imprese della lavoro giornalistico dipendente e pregare
Ieri la FIEG che ha parlato di settantasette rivendicazioni dei giornalisti noi abbiamo risposto quarantacinque rivendicazioni degli editori
Sono un po'meno quelle loro ma sono più pesanti delle nostre
In ogni caso come dire settantasette contro quarantacinque noi proponiamo che tutte quante queste rivendicazioni siano messe sul tavolo le loro nostra
Ma loro ci rispondono
Dicendoci che il costo del lavoro giornalistico ha superato il livello del tre per cento a
Noi adesso vi distribuiamo l'abbiamo già fatto no non abbiano già fatto decisione secondo cinque cinque secoli con nel mondo
Una piccola un piccolo studio che abbiamo fatto elaborando dati dell'Img
Per dimostrare sostanzialmente che il costo delle retribuzioni medie dei giornalisti nel
Due mila cinque
Rispetto al due mila quattro sono diminuite vicino etica serie cinquecento mila seicento mila euro
Complessivo
Io credo di poter dire con sicurezza che noi abbiamo un taglio
Delle retribuzioni medie delle aziende FIEG
Di riduzione in un anno di oltre l'uno per cento enorme un aumento del tre per cento rispetto all'inflazione reale che è del due virgola uno per cento il numero dei rapporti di lavoro leggermente aumentato ma sono contenuti e compresi nei numeri di rapporto di lavoro anche i contratti a termine quelli di un mese quelli di due mesi quei contratti
E come dire i dati li vedete deve mi vedrete sono chiari il numero dei rapporti di lavoro
Aumentato soprattutto per l'aumento di contratti a termine Fasoli di contratti a termine di pochi giorni di pochi mesi rispetto ai quali loro pretendono gli editori anche di riconoscere il praticantato giornalistico facendo sommare a ciascun giovane piccoli periodi di praticantato usando e sfruttando questa aspirazione dei giovani essere diventare giornalisti
Professionisti
Il testo adesso quello però diamo noi siamo seriamente preoccupati della piega che ha preso la vicenda e abbiamo deciso di andare avanti evidentemente con le azioni di lotta abbiamo programmato dodici giorni di sciopero entro la fine dell'anno i primi giorni di sciopero sono già proclamati stiamo discutendo adesso in Giunta
Come dire gli aspetti operativi
Vedremo naturalmente Ibra i prossimi i prossimi scioperi
Noi abbiamo insistito insistiamo sulla ruolo sulla funzione dal governo
L'ultima cosa che volevo dire
Il governo si è mosso con attenzione nei confronti dei giornalisti in particolare il ministro del lavoro
Gli ho detto che al va fatto diversi incontri vi ho detto che ha detto per lui ha dichiarato che intendeva fare un incontro comunque che intende fare un incontro comunque dopo la presentazione della Finanziaria
Noi gli diciamo
Che siamo disponibili a questo incontro anzi che chiediamo che il ministro del lavoro questo incontro lo convochi comunque
Per farsi illustrare e spiegare bene e non con una nota alle agenzie
Naturalmente tutti sono legittimare no ma insomma
Spiegare bene al ministro e al nome quali sono le ragioni vere di questo comportamento
Siamo a chiedere al governo che assomma al ministro del lavoro
Che assomma una decisione netta
Per rendere operativi immediatamente e subito lei due delibere approvate dal consiglio di amministrazione dell'ente che riguardano la riforma delle prestazioni previdenziali dei giornalisti e la decontribuzione
Dei contratti a termine per i giornalisti iscritti alle liste di disoccupazione
Queste due delibere sono state approvate dal consiglio d'amministrazione la riforma della previdenza con il voto favorevole dei rappresentanti della FIEG
Questa assurda ritorsioni
Della FIEG che nei confronti del contratto dei giornalisti determina il fatto
Che la FIEG e rinuncia a esercitare anche quel ruolo di confronto negoziale di confronto con le parti che la legge gli affida
Liberissimi
Noi Federazione della stampa dichiariamo che in assenza della firma Tel
Della FIEG su quell'accordo relativo a quelle due delibere chiediamo noi una delle due parti al governo di
Sì bloccare
Queste delibere di avviare di consentire all'Istituto di avviare seriamente la riforma senza questa riforma adesso ne parlerà Gabriele Cescutti noi riteniamo che l'intero sistema
Nel in prospettiva negli anni Possa avere delle
Difficoltà negative
Già oggi dopo un anno dall'approvazione della delibera l'assenza dell'operatività di questa delibera ha comportato minori risparmi da parte dell'istituto e quindi problemi che si possano definire dal tetto l'istituto è un istituto sanno lo sapete autofinanziato governato con una legge che definisce l'autonomia queste due delibere soprattutto quella della riforma della previdenza s'è stata chiesta dal Governo è stata chiesta dal governo Berlusconi è stata riconfermata la richiesta da parte del governo
Prodi e il ministro del lavoro ci ha detto che questa riforma dell'istituto
Non è un elemento positivo solo per i giornalisti
Ma è una prospettiva reale e concreta seria per l'intero sistema
Del Paese per intero sistema previdenziale italiana ed è addirittura un modello che potrebbe essere usato anche per veri forme più comprensibile
Ecco quindi noi pensiamo che non ci possa e non debba Espace stare più tempo che l'iniziativa deve essere più rigorosa più forte e naturalmente in tempi rapidi questo ci ha detto il ministro noi questo ci attendiamo ci attendiamo quindi che il Governo non ammetta la sordina non taccia
Sulla nostra vertenza non soltanto al ministro del lavoro che si sta impegnando con le unghie conniventi
Ma anche la Presidenza del Consiglio dei ministri
Ma anche l'intero Governo e che dica qualcosa di chiaro anche l'opposizione
Non è possibile che in questo Paese si consente al sistema dell'informazione si consenta che il sistema dell'informazione debba avere le conseguenze anche pesanti in termini di mobilitazione di lotta dei giornalisti
Che questa situazione determina chiudo dicendo evidentemente cioè noi affiancheremo all'iniziativa di mobilitazione di lotta anche iniziative mirate politiche
Faremo un'altra manifestazione nazionale dei giornalisti a Roma
Faremo altre iniziative su tutte in tutte le regioni come dire pubblicheremo inserzioni sui quotidiani faremo e cioè speriamo che i quotidiani accettino
Non siamo lutto
E naturalmente speriamo davvero che questa vicenda
Come dire trovi una soluzione io
Si fa sempre in tempo a cambiare opinione a dire a precisare che quella documento dell'Alfieri vuol dire che in questa fase temporanea sia difficoltà a trattare con noi ma ci si dia presto una prospettiva di
Di dialogo e di confronto
Ecco io concludo qua è presente a questa conferenza stampa anche la Giunta della Federazione della stampa i rappresentanti delle associazioni regionali di stampa all'Usigrai tutte le strutture
Del nostro sindacato
Vi devo confermare quindi le date degli scioperi fino a questo momento così come vi confermo che partono insieme al strutture dell'informazione della carta stampata
Dei periodici e delle televisioni anche gli scioperi dei colleghi degli uffici stampa della pubblica amministrazione anche qui abbiamo un contratto
Aperto ma non stipulato non non ancora stipulato con Lara con la controparte
E ci auguriamo che anche da questo punto di vista il governo in particolare il ministro della funzione pubblica Nicolais
Sì
Acceleri il processo di mediazione e
Di apertura del negoziato contrattuale Gabri anzi
Ma io naturalmente non dirò come scomposta la riforma salvo che qualcuno li controvoglia sapere non ricordo ma
Boschetto proprio per
Riguardo abbiamo già svolto tempo assieme al sindacato una operazione di formazione abbastanza vasta
Vorrei parlare dell'oggi cioè del riprendendo quel che diceva poco fa Paolo del perché un comportamento del genere che rifiutano un un confronto con il sindacato e che si spinge addirittura cosa mai accaduta
A estendere questo atteggiamento anche nei confronti dell'aspetto previdenziale nel quale gli editori hanno tutto l'interesse invece ad essere parte attiva e collaborativa
Perché è chiaro che un istituto forte non solo oggi ma anche in prospettiva futura è questo il problema
è interesse della categoria innanzitutto ma anche degli editori che ne fanno parte e che adesso contribuiscono con la contribuzione fissato per legge
Un atteggiamento del genere non è spiegabile altro che con una una volontà del tutto nuova per la verità perché negli ultimi tempi io non avevo mai verificata a tale livello di calor bianco
Di fare arretrare in maniera consistente la categoria sindacali io ho usato anche un termine alcune circostanze di annichilire sindacale cioè di costringerlo al proprio alla resa altresì altra spiegazione non mi so dare perché e perché adesso parlo soltanto dell'aspetto previdenziale che però si innesta benissimo meglio invece in questa vicenda contrattuale la riforma previdenziale è nata su come ricordava Paolo da un invito piuttosto pressante del ministero del lavoro il quale ha detto alla nostra categoria e alle imprese che gestisce la presenza attenzione oggi le cose vanno bene i bilanci sono attivi
Però voi dovete pensare al futuro
E la nostra categoria come tutte le altre categorie d'Italia fortunatamente non fa eccezione
A una particolare positivo noi anche noi viviamo di più
E di conseguenza questo pone dei problemi previdenziali nel senso che se si percepisce la pensione fortunatamente per più tempo sicuramente il problema della compatibilità economica si pone non si può non solo per noi si pone per l'INPS per tutte le altre casse privatizzate ma anche per noi grazie al cielo sì perché viviamo di più si pone il problema di come affrontare l'Olanda l'oggi non lei la sopportabilità dell'oggi che è garantita
Ma da qui a trenta o quarant'anni perché voi siete molto giovani molti di voi sono giovani i giovani hanno diritto di sapere che anche fra trent'anni
E anche quaranta all'istituto potrà pagare loro una pensione
E di conseguenza ci siamo stati invitati giustamente a organizzare una riforma previdenziale
Che è stata
Valutata e approvata a tempi di record abbiamo fatto assemblee in tutta Italia assieme alle associazioni regionali e abbiamo spiegato il perché
Vedi caso di editori hanno votato questa riforma e qui la contraddizione di termini e loro l'hanno approvata in consiglio d'amministrazione
Sì siamo al trenta giugno dello scorso anno dopodiché hanno fatto sapere che a questo punto però allora si fermavano lì perché il decreto legge che dal quale nasce la nostra privatizzazione prevede che le parti sociali Fnsi e FIEG su tutte le delibere che hanno un valore di Spesal
E cioè di contributi o di prestazioni da parti sociali giustamente debbano dare il loro parere
Beh quel parere non si rifiutano di farlo esistono sequenza questo intoppo tecnico legislativo loro ritengono debba fermare perché perché è un atteggiamento ricattatorio non so dare altra spiegazione se non il tentativo di un ricatto un ricatto rivolto alla categoria per dire o tu accetti le mie richieste sui riscatti su tutti gli arretramenti che ti chiedo oppure io tengo bloccata la riforma vi faccia balenare l'ipotesi che anche il vostro istituto di previdenza possa avere dei guai
E infatti l'attuario ce l'ha già fatto presente che ogni ritardo di un anno rispetto all'entrata in vigore di questa riforma avrà un danno non sull'oggi ma da qui a quarant'anni sul patrimonio che si potrà verificare per quarant'anni di circa un venti milioni ogni anno di ritardo venti milioni di euro cioè ogni mese milione seicento mila euro circa sono cifre naturalmente che poi vanno verificate ma l'attuario le ha verificate e ci dice se questa riforma non entra in funzione il danno a da qui a molti anni davanti ci sarà ed è questo il motivo per cui noi abbiamo chiesto già al ministro Maroni quando era ancora ministro del lavoro di intervenire ci fu assicurato che ci sarebbe stato un intervento ma poi alla fine questo intervento non fu del tutto produttivo
Oggi
Questo nuovo governo abbiamo chiesto e chiediamo di intervenire perché il ministero del lavoro e l'arbitro fra fra non voi e gli editori
E se il ministero del lavoro ci ha richiesto una riforma che noi abbiamo attuato rapidamente da questo appunto l'arbitro per intervenire come sta intervenendo infatti le ultime dichiarazioni termine del ministro Damiano che Varese mi pare la scorsa settimana
Sono a questo riguardo tranquillizzanti mi auguro nel senso che voi ha rivolto un pressante invito alle parti sociali ma la figlia paese nel sei non conta non conta perché già da tempo si è detta disponibile cioè alla fine di di valutare questa riforma io credo che se non ci sarà una risposta il ministero del lavoro abbia tutta la facoltà di potere procedere perché l'arbitro se una delle due parti non ottempera a quanto prevede la legge a la possibilità di intervenire ridire a questo punto poiché l'ho chiesto io stesso questa riforma dovrò procedere di dare il via libera tanto più che su questa riforma sul corpus il ministero dell'Economia
E il ministero del lavoro l'hanno già valutata tecnicamente si sono espressi positivamente per quel che ci consta di conseguenza non c'è nulla
Che vada adeguato o che sia contrario alla positività tutte le nostre intenzioni ma concludo con un'altra questione
Quella che il grida più vendetta di tutto di tutte e l'altra delibera quella che noi abbiamo adottato successivamente quello a cui faceva riferimento Paolo in conclusione per recuperare i colleghi disoccupati
è già una una delibera alla quale arriverebbe per la terza volta perché l'istituto già per due volte adottato un'iniziativa del genere e all'iniziativa la quale prevede di farsi carico del costo contributivo totale
A carico delle aziende che è circa il venti e ventotto per cento della retribuzione per cui in azienda non spende nulla o quasi spende circa dieci mila delle vecchie lire al mese una cosa irrisoria
Per il costo contributivo Cevert se ne fa carico l'istituto che assume su di sé il costo a patto che gli editori assumano colleghi disoccupati iscritti nelle liste di disoccupazione tenute h dalla dalla essendo inserite dalla fine
Questo iniziativa è stata già attuata per due volte negli anni scorsi e ha dato dei buoni risultati per il recupero definitivo dei colleghi perché la sua la la la cosa funziona così per un anno viene assunto disoccupato con contratto a termine totale decontribuzione se alla fine dell'anno l'azienda trasforma quel contratto a termine un contratto a tempo indeterminato l'azienda un altro anno di del dico di decontribuzione per cui sono due gli anni e molte aziende ne hanno approfittato e sono stati riassorbiti l'ultima volta nel due mila dal due mila quattro due mila cinque centosei colleghi dei quali cinquantotto sono rimasti in redazione cioè sono rimasti assunti a tempo indeterminato
Il cinquantaquattro per cento questa è un'iniziativa oggettivamente che va ha un carattere sociale non indifferente ebbene le le aziende nonostante diciamo potessero avvantaggiarsi non hanno appunto potuto farlo perché l'Asia che nemmeno questa approvato sempre sull'onda dell'iniziativa che a questo punto o si approva un contratto negativo per noi evidentemente positivo per loro oppure tutto deve rimanere terra bruciata
Anche su questo punto ho visto con piacere che a questo riguardo il ministro del lavoro la scorsa settimana a sottolineato il valore sociale di una tale delibera e quindi la necessità che si proceda di conseguenza mi auguro anch'io come il come Paolo e come tutti i colleghi della Giunta e che si esca da questa da questo
Per questo pertugio oscuro nel quale ci si è cacciati si possa cominciare a trattare per un vero contratto
Tutte le altre considerazioni sulla necessità sulla volontà di arretramento che gli elettori vogliono imporre la nostra categoria naturalmente le lascio ai colleghi che hanno responsabilità sindacali ma è evidente
Dietro questo atteggiamento già in questa volontà e anch'io mi sono assolutamente
Sono velocissima per mi pare son le cose sono molto chiare
Solo una valutazione dice vogliamo un po'come dire supporto a quanto è stato detto
Quello che sta accadendo ormai da quasi due anni è quello che ieri è stato messo in chiaro nero su bianco degli editori evidenzia un aspetto io credo di grande preoccupazione non solo per i giorni stima su cui dovrebbe riflettere il Paese responsabile in particolare la politica attenta regolazione dei processi civili nel Paese
I littori ieri hanno detto utilizzando di strumenti a loro disposizione giornale comunicati e così via ma consapevoli di essere parte significativa non in termini numerici
Di capitale del sistema di Trenitalia non molla parte significativa del sistema produttivo del Paese hanno dato uno schiaffo ai giornalisti hanno cercato di dare e hanno dato uno schiaffo alla politica della concertazione
Rispetto alla quale io credo che oltre a noi altri debbono rispondere anche credo che questo chiami in causa la politica tutta le forze sociali e lo stesso governo del paese che dalla politica dalla qualche cosa nel suo programma fatto un punto cardine
Si pensa di pittori pensano di poter fare a meno della a rapporto diciamo così
Dello diamo dialogico con la parte importante centrale del proprio sistema produttivo dell'imprenditore non c'è dubbio che siano gli uomini siano i giornalisti non le macchine
E di poter fare a meno della parte sociale che con loro concorre a concorso storicamente a tenere in equilibrio il sistema d'assicurare assi di civiltà democratica Democrazia del lavoro e dal democrazia del Paese attraverso l'informazione
La più possibile o quanto possibile protesta è un colpo tremendo che io giudico eversivo a questo punto e su cui in tanti devono riflettere e su cui noi evidentemente credo non siamo chiamati non siamo disponibili a stare in silenzio né a stare ferme littori
Immagino di poter fare appresa su una realtà occupazionale che si è molto modificata negli anni che vede una parte della categoria occupata è stabile con lo stipendio ancora mediamente accettabili circa la metà degli occupati circa cinque mila e gli altri invece con stipendi tra virgolette proletari
E che rendono difficile chiudere il meglio lancio familiare ogni mese
E quindi contano di lavorare attraverso questa realtà che si è creata non per assumere responsabilità sociale condivise
Ma evidentemente per massacrare una delle condizioni centrale del loro lavoro che significa però anche rinunciare come impresa al loro ruolo di essere soggetti
Centrale insieme ai giornalisti di un sistema di informazione quindi della produzione di un bene
Particolare che non è la produzione dei bulloni di qualsiasi in macchina c'è una rinuncia del ruolo dell'affermazione di un potere diverso da parte dei genitori
Che evidentemente privilegiano altri interessi come dimostrano anche le vicende drammatiche di questi giorni delle intercettazioni
Molti editori e sono allo stesso tempo soci importanti e di grande giornale
Persino giornalisti dei giornali da loro controllati erano pedinati da azienda che a loro volta controllavano i giornali cose pazzesche sono capitate
E si crea e si ritiene che tutto questo devo poter si svolge in un'aria di totale irresponsabilità credo che questo sia oggettivamente francamente inammissibile ho detto ieri a Milano
Collocare
Credo sia anche qualcosa credo sia anche qualcosa di più
Credo quindi che insomma la battaglia dei giuristi sia giusta
Ovviamente ma non lo dico solo per la parte credo che sia una battaglia chiede di uscire dalle stanze diciamo così delle relazioni e del sindacato
Che sia necessario come dire anche denunciare come nei giornali
Non si parla dei problemi del lavoro in generale non si parla dei problemi del lavoro dei giornalisti dall'aria del precariato della il fatto che ci siano degli imprenditori trattino editori
Che rinunciando alla loro missione sociale culturale e storica intendono affermare il potere della loro capacità finanziaria che si abbatte su qualsiasi
Altro valore per raggiungere scopi diversi spesso estranei al contenuto dell'informazione anzi per raggiungere attraverso l'informazione il suo controllo
Altri obiettivi che sono vediamo qualche volta anche
Anche preoccupanti
Anche questa è questione democratica io credo che serve una riflessione alta oltre e in via generale che vada capito che nei giornali ecco forse dobbiamo a questo punto a colpi di spallate conquistarci lo spazio il diritto di parola perché credo di parola ai giornalisti su questi temi è negato
E questo è un altro punto della inammissibilità della situazione che c'è non non è possibile reggere questa situazione in silenzio e senza reazioni ho detto nei giorni scorsi che dovremmo anche che troveremo anche altri terreni di azione qualche vittoria fatto delle telefonate per dire cosa intende lo vedrete
Quando le metteremo in campo credo perché ci sono tanti strumenti pelli strumenti andranno in campo gradualmente perché questa si profilano mai commette purtroppo una lotta come ai vecchi tempi
Di lunga durata
è una questione questa che riporta in campo termini come padrona di padronato e termini come lotta nel e nel confronto e drammatico che questo accada pensavamo che fosse una stagione diciamo così in cui invece la convivenza raggiunta
Ecco comportasse la sulla ricerca di soluzioni e quindi Rubra di qualsiasi problema attraverso il confronto nel quale ciascuno avviene con le proprie posizioni e quel confronto dice qual è il punto di approdo
Alle all'editore dimostrano oggi chiaramente dopo aver raccontato il falso per un anno e mezzo dicendo che i giornalisti volevano fare politica
Volevano quindi a primeggiare uno schieramento politico poi volevano e assume ideologicamente su di sé la battaglia contro una legge che consideriamo il vero non giusta per l'equilibrio sociale del lavoro del paese come la Biagi almeno una grande parte dopodiché si è venuto fuori l'anima più grigia
Più melmosa della de di questa classe imprenditoriale che ha rinunciato a progettare il futuro attacca a sfidare ad assumere su di sé attraverso la bacia dei laboratori
La sfida di Grandi Progetti è venuto fuori quell'anima tutta finanziaria industriale in cui bisogna premiare il manager che ogni tre mesi riescono a fare a spese del lavoro soprattutto e utili crescenti e trimestrale di cassa inerente col segno più e bisogna massacrare il costo del lavoro dei protagonisti del processo produttivo
Marchionne l'altro giorno giovedì mi pare sul cuore su Repubblica fatto interviste interessantissima sulla crisi della FIAT sulle azioni messe in atto dalle da quell'impresa gli ha detto che non ci sta che era ingiusto
Immaginare un'uscita dalla crisi attraverso il massacro del costo del lavoro ha detto lo dico i miei colleghi industriale perché questo non è la linea per riportare allo sviluppo il sistema produttivo italiano nel corso del lavoratore aprendo il sette otto per cento dei costi complessivi di un'attività imprenditoriale massacrare questo fattore come unica condizione per rimettere in equilibrio le aziende significa non avere a cuore davvero il futuro degli aziende nel tempo e non per le trimestrale di cassa che si vogliono raggiungere
Di volta in volta questo è una e lo scandalo ed è purtroppo la sfidante che va fatta a a questi signori imprenditori che ne vorremmo vedere davvero svolge il ruolo che fu di de che fu degli allievi del De Benedetti di un tempo degli stessi Garrone eccetera dove sono finiti molti di loro credo si rivolgono della tombola GP di fronte a ciò che fanno i Caltagirone
E quanti altri Paolo Serventi Longhi ha prima ha prima ricordato senza considerare ultimo questa schiaffo anche al governo al quale si dice no si dice caro governo non ci interessa che che intervengano hanno addirittura mostrato un'arroganza una brutta detta una violenza tale che hanno detto pur di portare a casa il risultato di massacrare i giornalisti cioè di rendere i giornalisti soggiogati
Grande Reggio queste ricattabili rinunciamo anche i soldi che tu Governo guidarci del dal diritto d'autore cioè dalle segni stampa circa dieci milioni di euro l'anno se questi soldi ci devono arrivare attraverso la convenzione da fare con i giornalisti se tu Governo voi farlo fanno con otto alle dieci ad Egwene hanno poi vedremo se ci piace
E tutta una cosa inaccettabile mi pare questo segnala che la vita ci sono poi ho finito un'ultima cosa ci sono dei problemi in alcuni aziende specifiche che son drammatiche dice presenti un collega che ha vinto quattro cause di lavoro gli avvinti anche in Cassazione
E possono permettersi in questo clima di silenzio che non buca diciamo così che non fa notizia sui giornali perché scattano sonorità improprie tra editori di destra di sinistra affaristi vari
Che possono permettersi in silenzio di non ottemperare neanche alla sentenza dei giudici in questa condizione credo gestione emergenza fra Democrazia del lavoro non solo per quello dei giornalisti
Grazie affranto
Passiamo alle domande la dei collegi
Giornalisti non siamo ovviamente disponibili telefonate fornire tutti i chiarimenti possibili e immaginabili
Vi sono elementi chiarii mi sembra del tutto sì chiaro trasparente
Va
Allora lo so però al momento confermato sono confermati quindi gli scioperi dei quotidiani delle agenzie di stampa dell'on line
Per
Venerdì del ventinove sa altro trenta per impedire l'uscita dei giornali dei quotidiani trenta
Del primo
Il il secondo sciopero riguarda di cinque giovedì cinque e venerdì sei
I colleghi dei quotidiani e delle agenzie di stampa della RAI dell'emittenza privata dell'on line c'era quindi tutto il settore
Il quale sciopera
I quotidiani cinque sei l'emittenza il sei e il sette per realizzare un blackout totale nei giorni dal sei del sette
Il lo sciopero dei e il secondo sciopero dall'emittenza si svolgerà il ventiquattro il venticinque ottobre
Hirsch o per i miei colleghi dei settimanali dei periodici settimanali dei medicinali dei mensili sono già cominciati sono già cominciati da ieri e proseguiranno per far saltare il numero dei settimanali
Nella settimana nella prima settimana di ottobre quindi a partire dalla primo di ottobre fino al sette ottobre le notizie che abbiamo sono largamente positive naturalmente l'appello che rivolgiamo a tutti quanti giornalisti e di comunque la pensino coloro che critica possono aver avere da fare al sindacato dei giornalisti di essere con noi di scioperare perché qui non è in discussione un gruppo dirigente ma la in discussione lo stesso futuro
Di una categoria rispettata con delle regole
Rigorose Britta rispettare da parte degli editori e dei giornalisti
Noi abbiamo dodici giorni proclamati entro il trentuno dicembre noi facciamo queste giorni di sciopero stiamo discutendo gli ultimi dettagli
Naturalmente quindi non gli posso dare la conferma definitiva e certamente utilizzeremo come ho detto a Franco anche gli altri giorni di sciopero nel modo più fantasioso produttivo è utile e incisivo possibile
Parliamo anche di un'altra manifestazione c'è una proposta che è stata fatta adesso in giunta che io raccoglierò nelle mie conclusioni anticipo logico ai perfetto
E mi sembra utile per realizzare nelle prossime settimane collocheremo in una data la più breve possibile
Una manifestazione naturalmente che non avrà come controparte il governo avrà come controparte gli editori tutti gli editori e naturalmente avrà come interlocutore
Di un processo democratico dell'informazione da garantire il Governo in questo senso è evidente che il Governo
Non
Non ci risulta che abbia intenzione di chiamarsi fuori loro sconsiglierebbe ovviamente
Il governo e opposizione in Parlamento l'istituzione
Vorrei inoltre nazionale giornalisti disoccupato Renault domanda
In quanto
Eppure premi in passato
Riscontro per contrastare i conti
Gira provenienti
Un
Due mila quattro rispetto a Lo Parco
Ognuno
Ho
Poi favore
Adesso
Rispondo io anzitutto a questa domanda
La differenza
è spiegabile in questo senso
Che la prima il primo provvedimento che partiti nel novantasette assieme ad un intervento del Governo la famosa legge tre alla quale poi noi ci affiancammo
Durò quattro anni di fatto e di conseguenza il piede un risultato che fu numericamente superiore appunto per la maggior durata del per la maggior durata pure i dati numerici furono i seguenti ottocento giornalisti riassorbiti con contratto a termine
Trecento trentacinque dei quali al termine di questo lungo periodo cioè il quarantuno ottantasette per cento stabilizzati nelle relazioni il secondo esperimento invece che attuando nel due mila quattro solo con le nostre forze senza alcun concorso del del Governo
Fu ovviamente numericamente più basso ma percentualmente più consistente centosei assunti con contratto a termine cinquanta otto dei quali sono rimasti nelle selezioni
E cioè il cinquantaquattro il settantuno per cento di conseguenza una delusione per il numero perché però ovviamente la minor durata giustificato questo numero inferiore
Mentre invece in percentuale c'è stato un successo rispetto al precedente qual era la differenza nel primo periodo Noemi avevamo un anno di decontribuzione a nostro carico e il secondo anno quello del che entrava in in funzione qualora l'azienda avesse trasformato a tempo indeterminato era a carico del governo nel secondo sperimenta invece ci assumemmo l'intero onere della del iniziativa e di conseguenza possiamo verificare che in effetti c'è stato ma la seconda volta me la durata di un anno una minore Effetto numerico ma migliore dal punto di vista percentuali noi ci auguriamo che se ci faranno adottare in pratica anche la terza delibera le l'effetto possa essere altrettanto valido se non addirittura superiore perché mi consta e chiudo con questo che ci sono delle aziende le quali stanno aspettando per procedere ad assunzioni a termine che questo blocco posto dalla Federazione degli editori venga rimosso
Queste aziende si affaccino direttamente però frena non hanno avuto successo per quanto riguarda che quello che facciamo per i disoccupati la piattaforma rivendicativa indicativa per la Federazione della stampa nei settantasette punti
Ne ha una percentuale largamente superiore al cinquanta per cento tutta concentrata sul sulle creare le condizioni per una stabilizzazione dei posti di lavoro precari e per impedire le violazioni contrattuali contributive che consentono di utilizzare personale giornalistico Opara giornalistico non giornalistico o informazione in sostituzione
I giornalisti disoccupati con contratto a termine o meglio con contratto a tempo indeterminato
Vi sono altre domande
Grazie a tutti buon lavoro