Diario della Repubblica

Ringrazio gli amici di di radio radicale siamo qui e che
Trasmettono questa nostra
Discussione
Spengo il cellulare
Croce
Mi ero dimenticato acceso chiedo scusa
E
Bene siamo qui per
Presentare
Questo libro di Luigi Covatta Luigi Covatta in una versione inedita come Vieri Nesta
Questo libro è un diario è un diario della Repubblica ed è un diario in senso proprio
Che vada
Alla metà degli anni quaranta come come suol dirsi ai giorni nostri
è il diario anzitutto a mio parere poi non sta a me semmai dirò qualcosa rubando qualche secondo di di qua e di là più avanti nella discussione ma insomma
Diranno diranno i nostri interlocutori io sto al mio ruolo di moderatore però insomma è un diario che a mio parere qui lo dico da da giornalista
Anzitutto utile
Utile
Nel senso perché della sua consultazione utile come
Appunto fonte di documentazione per chi lavora per chi si iscrive penso
A una concitato pomeriggio nella redazione di un giornale i buchi della memoria per cui si può datare
Un evento io perlomeno posso datare un evento nell'assoluta sicurezza di essere nel giusto datarlo due anni prima o due anni dopo un assoluta tranquillità ma se si dicesse solo questo si farebbe
Ovviamente un torto a questo questo libro perché facendo facendo un diario la storia la storia della Repubblica facendone il il diario la storia della Repubblica dalla sua angolazione dal suo punto di vista Luigi Covatta
Logicamente la la ricostruisce la ricostruisce con una chiave
Critica con una chiave critica a mio parere molto intelligente
Se devo dire un'ultima un'ultima
Cosa io trovo di del particolare interesse
Lei e ogni ognuno di questi capitoli tranne uno che si chiama la divina sorpresa ma ognuno di questi capitoli ha per titolo aggettivato in varie forme il miracolo è il miracolo politico mille novecento
Quarantacinque cinquantatré il miracolo economico il miracolo etico il miracolo estetico poi c'è la divina sorpresa quella dell'Italia
Mille novecentonovantaquattro due mila cinque su quanto erronea ci stia nella scelta di questo aggettivo divina
Lascio lascio a voi giudicare si torna e si torna a conclusione all'Italia all'Italia dei miracoli dicevo ognuno di questo di questi capitoli
Ha una sua breve interessante
Introduzione che in qualche modo colloca anche l'evento italiano nel suo scenario gli eventi italiani nel loro scenario internazionale poi io trovo di grande intelligenza di grande curiosità
In Italia si usa poco altrove questo metodo del più utilizzato mondo anglosassone eccetera trovo di grande interesse questo brevissime notazioni che ci sono in questo libro e che precedono ogni anno dandone in qualche modo il senso non solo dal punto di vista strettamente politico economico sociale ma anche dal punto di vista culturale e di costume che piacciono soprattutto i dettagli voi piacciono soprattutto questi
Queste poche righe introduttive quando sono dedicati anni è così a grandi linee non ci dicono
Poi tantissimo se uno usciva con la memoria quindi che esso più che deve righe introduttive all'indimenticato cosiddetto indimenticabile
Cinquantasei che sono tutte fondate giusta intelligente non sto discutendo discutendo questo non so mi piace leggere sono quattro righe quindi non vi tedierò
Lei e righe introduttive a un anno di cui ci ricordiamo io perlomeno parte che avevo otto anni ma anche sotto il profilo storico mi ricordo
Poco o nulla mi dice poco o nulla che nel mille novecento cinquantasette allora ecco le otto righe introduttive io trovo nella loro di grande nel curiosità viene istituita la Comunità economica europea l'instabilità governativa prosegue Feltrinelli pubblica in esclusiva mondiale il dottor G. lago di Boris Pasternak la cui pubblicazione era stata vietata in Unione Sovietica
La Fondazione Ford rileva che il tasso di crescita del PIL in Unione Sovietica superiore a quello degli Stati Uniti Elsa Morante pubblica L'isola di Arturo Pasolini le ceneri di Gramsci ecco io so che questa sette righe su un anno siano di grande ecco mi piacerebbe saper scrivere qui esperire un modo di invidia nei confronti di Luigi mi piacerebbe saper scrivere sa descrivere per definire un anno otto righe così ci metterei parecchio tempo bene a questo punto a me finisce sul mio compito poi di questi anni della chiave del libro dei dei più diversi aspetti anche perché un libro ripeto ricchissimo di spunti dentro sua questa questa narrazione cronologica diranno i nostri interlocutori e io darei per primo la parola a Paolo Pombeni che di questo libro è il prefatore
Grazie ma io credo che valga la pena di raccontare
In parte la genesi di questo libro
Perché è una genesi secondo me indicativa di una un percorso che non è molto usuale quando con un con l'editore via prescolare Sandoz Cassani
Comincio a ragionare sull'idea di che se si poteva fare qualche cosa
Bene questa idea alla quale insomma poi io volevo associare Luigi Covatta che poi accettò di raccogliere in qualche misura le memorie della prima della di quella che io chiamo la Prima Repubblica
Luigi Covatta invece vuole che le chiamiamo semplicemente la Repubblica perché lui è convinto che la Prima Repubblica del non esista e ci può forse non esista da sé come fosse una ditta la seconda esatto e va be e quindi poi si può discutere vedremo ma
Citi ci tenevo perché mi sembrava giusto a trasmettere io faccio professore di mestiere quindi sono continuamente a contatto con i giovani
E noto questa cosa drammatica di una società che ha completamente perso la memoria
Voi tra immagine che i i giovani voltano primo regioni adesso ovviamente no il problema è che incitavano i contesti che trasmettevano memoria
Dai padri dalle madri la i nomi la visita a qualcuno ricevevano dei racconti sul passato oggi nessun giovane riceve più racconti sul passato il passato è considerato da tutti
Come una cosa di cui ci siete liberare e i giovani che sono una generazione nutrita di tecnologia sono convinti che il passato è una cosa che non conta perché nessun giovane
Si interessa dei programmi di computer che hanno più di cinque anni perché sono obsoleti non vale la pena sono cose che usa e getta
Così come gli strumenti di riproduzione del della musica oppure qualsiasi altro tipo di strumento tecnologico è una generazione che acqua perso qualsiasi idea che nel passato ci siano
Non mi piace il termine valori mattoncino delle radici sia qualcosa che vale la pena dieci ha ricordato il senso del tempo se ne completamente andato no io avevo questo piccolissimo intuizione per quel che vale dire dobbiamo salvare una memoria
Perché se noi non serviamo questa memoria
Ma non non non andiamo da nessuna parte la cosa più drammatica e trasmettere ai giovani quella che io ritengo la mozione fondamentale di chi insomma come livelli piccolissima scala insegna
Materie relativi alla politica cioè la fatica il tempo la politica è un'operazione lunga che richiede fatica che richiede tempo
In cui si semina non si sa quando si raccoglie in cui c'è questo ritmo che una volta era naturale precedeva simile in una città contadina e quindi tutti sapevano che tu sei minimo sei quanto raccogli d'albero piccolo muove tra il grande sono tutte queste queste esperienze banali verità quotidianamente oggi noi vediamo una società che ha completamente perso questo senso no
E ora appunto sempre questa barzelletta racconto che o non è una barzelletta
Quando mia figlia piccola da tre anni un un mio amico e collega venne a casa e per fare così utili sono anche i bambini diceva chi fa il latte e lei rispondeva il Conad
Chi fa le caramelle il Conad chi fa la pasta di Conte faccia tutto il comma perché ovviamente essendo un'attività assolutamente urbana in cui non c'era esperienza della produzione l'esperienza sufficiente esperienza nel negozio comprare e nessuno si chiedeva come quella roba era arrivata sullo scaffale
In un certo qual senso la stessa cosa avviene nella politica per questo volevamo proprio volevamo nel senso editore ed io provare a riproporre una memoria una moria forte allora decidi cominciare da colate di chiesi se non voleva darci un un un ricordo della sua esperienza
Nella commissione per la riforma costituzionale che è stata una grossa esperienza un momento un momento dimenticato
Covatta accettò però poi diceva procioni pensato prima voglio dare uno strumento uno strumento lungo ma uno strumento che ricostruisca
Il tessuto complessivo di ciò che sta dietro a questa esperienza
E e mi è sembrato in chi è sembrata perché sembra se anche l'editore una eccellente idea perché non c'è niente di più importante nella storia che ricco recuperare questo senso del filo dovrà e potrà senso del delle d'altri tempi no
Chi appunto lavora nelle in questo piccolo lavoro che all'insegnamento si rende conto che convincere i ragazzi che imparare date fondamentali è un'impresa disperata perché non morta cultura introdotto questa scemenza per cui le date sono nozionismo no per cui i ragazzi
Possono fissare che so io Aldo Moro la rivoluzione francese o Robespierre nella raccolta antitaliano ne frega assolutamente niente
Perché tutto un mondo se se senza confini senza data e senza senza momenti senza senza evoluzioni allora prettamente semplicemente un problema di come dire persone erano più ai Spear Fragalà meno voglia di studiare perché non è questo il problema il problema è è un problema proprio antropologico culturale di struttura del pensiero l'idea che
L'evoluzione politica sia intessuta di percorsi è un'idea che si va perdendo
Per cui io ho trovato molto stimolante questo tentativo che coatta fatto
Di ricostruire non soltanto una una cronologia ma una soglia che accoglie interpretata perché l'ha già ricordato Paolo Franchi nel nella sua introduzione lo scandire per periodi questa questa storia e già una forma interpretativa è già una ricerca di censure è già una ricerca di momenti da una ricerca di significati datteri morire a questa storia
E questo è un
Cosa utile carta un lavoro importante hanno importante
Tanto più meritoria quanto più è un lavoro umile nanna viviamo in una società in cui ovviamente se uno dice una grande cavolata però in maniera molto atti sonante trova grande oggi come si usa dire oggi no Sofo lavoro modesto ma fondamentali che può rimanere nono non se ne accorge nessuno perché si pensa ma il contatto con l'accetta importante interni questo invece ci sono molte cose importanti all'interno di questo
La cosa che credo ciò di dover segnalare all'interno di questa operazione è questo grosso tentativo di interpretare la storia politica italiana dopoguerra come un unicum
Se volete
Come dire
Tenuto insieme da questa idea del miracolo no che può sembrare anche un'idea bizzarra anche un poco dico io provocatoriamente importante
Che questa idea che che ha sempre affascinato tutti gli studiosi di storia italiana che hanno sempre fatto fatica anche quelli dal firma hanno guardato al dalle stelle mostra vitale che abbiamo fatto fatica a capire concreto tra Paesi Mantegna in piedi nonostante tutte le sue contraddizioni non tanto per le sue difficoltà nonostante la apparente illogicità degli eventi che si che si manifestano no
Possiamo citare i due i due eventi che più hanno colpito gli osservatori stranieri e il fatto che l'introduzione di un regime diciamo riparare in senso forte in Italia si è dovuto a partito cattolico e il fatto che l'introduzione di una democrazia competitiva sia dovuta a un partito comunista
Queste sono due per chi soprattutto gli americani che a un certo punto sono doni a fare i sessanta e gli anni Settanta ci sono
Esercitati a guardare sotto la lente d'Italia e questo era un fatto che visto prima molto perché è una contraddizione in termini oggettivamente
E quindi certamente era un miracolo e un miracolo che ha avuto varie fasi
Fasi complesse
Perché si comincia con il miracolo politico che Covatta vede collocato fra il quarantatré cinquantatré cioè il miracolo della ricostruzione la stabilizzazione
La ricostruzione scambiamo graticola sua stabilizzazione non era fatto un una cosa data per scontata
Forse non molti ci avrebbero scommesso scommesso fino in fondo ci sono state grandi e questo è un attore che insomma è una delle tante storie che sono dimenticate
C'erano tanti rischi tv l'ustione nella situazione da da più da più di un punto di vista a questo è seguito il miracolo economico certo petto magari è un Condi è una costatazione che si è più diffusa perché il boom perché punto interviste sul miracolo economico è e più entrato nel circuito
Però
E oggettivamente vero che la democrazia italiana a un certo punto e funziona se una certa maniera perché è stata quella che io definisco democrazie del benessere
Senza il benessere probabilmente alcune difficoltà se lo Stato è molto più più accentuate molto e molto più difficili disporre di questo benessere a consentito un certo tipo di evoluzione delle forze tre forze politiche un'evoluzione molto complessa molto combattuta certamente qui c'è il ci sono tutte le origini di questa avventura ingiustamente dimenticata che è stata l'apertura a sinistra che è stato forse io credo uno dei momenti più alti tra politica italiana al di là dei frutti che ha dato in una dato i frutti che doveva perché delle forze stiramenti importanti si sono opposte a questa e l'hanno fatta arrivare troppo in ritardo
E naturalmente credo che il lettore avrà qualche problema in più riguarda i due capitoli seguenti quello che Covatta chiama il miracolo etico cioè ciò che si verificò fra il sessantatré e il settantotto
Che viene chiamato nato poetico perché non è non c'è dubbio che questi anni
Spostarono l'accento dalla politica turistica no basta ricordare Due due grandi eventi il Concilio Vaticano secondo con tutto quello che significò per il mondo per il mondo cattolico
E attualmente il pontificato di Giovanni ventitreesimo a Pacem in terris perché non c'è solo il Concilio in centro in senso stretto e la non so come chiama la somma la fiammata chiamiamola così del Sessantotto studentesco sessantotto sessantanove studentesco
Che ha fatto Chabat fatto balzare assolutamente in prima in prima istanza Easy sul proscenio questa domanda di eticità come la struttura fondante della politica
è stato un bene non lo so questo sarebbe un tema che meriterebbe di essere discusso che non è stato discusso fino adesso ma certamente è un tema importante certo qui il problema di come si passa poi da questa fiammata fino al settantotto e complesso ma insomma anche dentro questo ci sta una stagione importante ci sta la stagione in cui questo Paese si misura con il terrorismo si misura quel con la trasformazione del del dell'utopismo etico in una ipotesi di Apocalisse globale io dico sempre ai ragazzi che oggi si è dimenticato troppo
Perché quelli non sono stati anni facili fate ammiccamenti drammatici poteva andare molto male
Se il sistema ha tenuto attento perché
C'erano delle forze poi certo coatta va verso il il miracolo estetico settantanove novantatré quando entra a dominare quella che lui chiama la società della conoscenza la strada comunicazione forse mi spingerei a dire io la società dello spettacolo
E certo come dire
Lo scolo rare di questa grande tensione etica che tutto sommato era
L'eredità della grande tensione politico economica che aveva coperto il primo ventennio
E beh questo è un è un problema è un altro dei grandi problemi aperti
Questo libro di problemi aperti non è un libro di risposte
No no no non è una modesta cronologia
In questa sala sono tutti elettori Scafati e quindi non ho non ho difficoltà ma come con gli a farlo recepire all'interno di questo ma se voi prendesse tutte le piccole definizioni che Covatta mente la discrezione qua si vede che dietro ogni ricordo di fatto cioè l'interpretazione di un fatto no cioè la sequenza è una trama non è un puro succedersi
Cronologia e si e si termina con con questo problema divina sorpresa
Cioè questo sistema che è come la Torre di Pisa da Ca'de la famosa canzone dei bambini che pende che pende mai non va giù no in fondo il sistema politico italiano sembra terribilmente questo tatari veemente un
Un sistema capace di dare la sorpresa di una ipotesi di palingenesi che poi non è una palingenesi perché tutto sommato è strutturata dal dalle antiche trame
Che sembra fare una rivoluzione che però non si fa che non si capisce bene e e questo lascia il la conclusione ma su questa poi tornerà l'autore con con con più competenza di me di essere ancora di fronte a un'Italia dei miracoli e forse chiudo io di un'Italia da cui ci si aspetta ancora un miracolo
Forse il senso di questa storia sta proprio in questo no in un momento che io ritengo storicamente unito perché a mio modestissimo avviso di modestissimo storico di provincia
Noi stiamo affrontando uno dei più grandi tradizioni storiche
Che che che abbiamo visto in tempi in tempi recenti l'alta formazione enorme
Che non a caso non viene riconosciuta prima come tutte le grandi trasformazioni si ha paura di conoscere al momento in cui la si riconosce si dovrebbe si doveva fare altre cose
Però di di fronte a questa a questo non riconoscimento dell'eccezionalità da trasformazione
Ritorna la voglia del miracolo italiano e questo che nel quarantatré di un Paese sfasciato che aveva perso dove non era morta la pazzia ma si era distrutto top tra la struttura politico istituzionale è eppure è emersa una capacità di costruzione di un sistema che aveva un futuro e che aveva un futuro non soltanto per sé ma crea un futuro all'interno di un di un contesto di un po'testo foulard ecco credo che
Per il per le persone che vogliono salvare la memoria di questo di di di quest'di questo evento trasmettere questa idea che il miracolo inteso in questo senso molto laico in politica è una dimensione la dimensione possibile possano essere un messaggio significativo in questo momento preciso
Grazie Pombeni
Cafagna allora questo tentativo di
Tanto da
Fino ad allora moria
Allora dopo le cose che sono state dette da Paolo Franchi e da
E da Paolo Pombeni per presentare il libro
Rimane molto da dire si possono soltanto forse fare delle esternare delle delle impressioni personali io vorrei però aggiungere a quello che ho già sentito questo Petrilli pro è un intreccio fittissimo di materiale diciamo così di Diario di agenda di
Scusi squarci diciamo di di di di di giudizio storico e di espressione di Oliver pensiero politico
Per tutti il libro diciamo per tutti per tutti gli anni di cui si parla questo questo è presente
E un libro Thomas assolutamente sui generis da questo punto di vista
Perché
Secondo secondo un mini il lettore di libri comune che non può prendere in mano portato forse a guardarlo con un po'di diffidenza all'inizio
Ma poi se si butta su una pagina sorrido
E portato a sfogliare e bollano svagare Allegri del tipo si accorge a un certo punto che invece è una cosa che si esile si può leggere ecco e che rende proprio alla lettura
Con una riserva io credo e Pombeni ha parlato del problema delle generazioni
A me questo tipo di reazione capitato perché io questi anni di cui parla parla Gigi Covatta e più vissuti tutti
La più piccola più grande
E quindi non c'è non c'è praticamente quasi niente che non mi ricordi qualcosa
Su quale non mi venga la curiosità di vedere che cosa ne pensa Covatta ecco qual è il libro ma citare perché in questo fa poi
Racconta dei fatti in qualche in qualche momento in qualche punto in certe cose assolutamente scarno il puro riferimento all'evento
E in alti invece esprime il giudizio riferisce anche giudizi di quindi di altri che se ne sono occupati storici dei commentatori eccetera
Perché voi troverete in fondo ad ogni capitolo poi un nutrito gruppo gruppo di richiami bibliografici che sono note di cose per le quali Covatta ha parlato riferendosi a questo a quel momento
Della vita della vita politica Italia dalla vita storica italiana
Quindi ecco mi chiedo però ecco questo tipo di reazione che è venuto meno e che io sono convinto diciamo sarebbe però sarà proprio di tutti coloro che avendolo vissuto in tutto o in parte questo periodo della storia repubblicana italiana se questo tipo di reazione potrebbe ecco potrà verificarsi si verificherà nei giovani
Guardate che quello che diceva poco fa Paolo Pombeni è profondamente vero e lo vedete anche quindi bene i tentativi che si fanno
Volte da parte dei giovani stimolati dai loro Pedro insegnanti di occuparsi di momenti della vita storica italiana recente
Mi è capitato di recente di leggere il libro di un allieva di Piero Melograni qui presente
Che ha fatto una tesi solo nel mille novecentocinquantasei
Ho fatto una tesi sul mille novecentocinquantasei e ricordo che mi voler preparare questa tesi ne divenne anche trovarmi io mi racconta che le cose credo che lei abbia raccolto anche proprio l'intervista Anzano
Essere prescritta
Ecco in quella circostanza lei tra otterrà colse l'ultima l'ultima testimonianza
Di Lucio Colletti
Ha pubblicato poi un'appendice a questo suo libro ho però quello che mi ha colpito in questo libro che è molto esatto diligente e puntuale scelte è un un qualche cosa che ho visto ricorrere in maniera proprio puntuale in quasi tutte le cose che sono state scritte forse tutte le cose che sono state scritte sul mille novecentocinquantasei in questi giorni perché cioè cinquantina cioè che cosa
Dunque
I e sotto l'avvento Ungheria ecco e come IST isolato è è e diventa l'elemento centrale come se niente altro fosse accaduto prima ebbe e poco fosse accaduto dopo ora il fatto ungherese e anche la ville come dire la reazioni che ci furono fra annoio all'ora eravamo giovani
è incomprensibile se non se non lo si legga alla evoluzione all'evoluzione del del credo comunista in questo in questo Paese e agli eventi di quell'anno tra i quali studi campeggia Nordahl la rivolta ungherese
Ma l'evento delle dichiarazioni di conosciamo fra ventesimo congresso al ventesimo Congresso del partito comunista sovietico nel quale praticamente con lo show disse che erano vere quelle stesse cose che la letteratura anticomunista di tutto il mondo da Grotowski popoli aveva scritto raccolto e testimoniare
Ecco era una cosa enorme quella ecco e naturalmente quindi suscitò forum Cuccuro fa una cosa che è è se non si capisce il il il la vicenda non si afferra il tipo di reazione che che sul ponte suscitò la rivolto verifica può addirittura un'occasione per per dare per dare corpo a questo a questo a questa scoperta che era qualche cosa di ben più gigantesco diciamo così diversi di indizi di un fatto di un di un fatto
Di rivolta che sia che che poteva essersi verificato in un paese
E quindi non era tanto non era tanto il fatto che i comunisti italiani a un certo punto si schierasse Rocco gli invasori sovietici ma il fatto che praticamente rifiutasse zero di prendere in considerazione quel quel la l'altro opportunità verità di un di un enorme processo di revisione ora un processo di revisione che forse era anche atteso tra l'altra ecco secondo me questi e il tipo di ricerca che ancora non non è non è stato fatto in relazione a quella quel quell'anno a quell'evento per che cosa e in fondo ci si aspettava che questo Paese questo Paese rivoluzionario che forse aveva avuto una rivoluzione troppo troppo lunga diciamo così nei suoi nei suoi profili terroristici giacobini ecco chiedo aiuto cominciasse ad evolversi e a e a raccogliere i frutti a mangiarseli frutti di questa rivoluzione
Ricordo sempre quella battuta di quel comunista credo romeno che perché quando gli si diceva sì sì sì ma se vuole fare la frittata di rompere le uova gli esiti io vedo Locorotondo affittare ancora mista ecco il problema era quello il grande problema era quello si stava aspettando la la venuta dalla frittata invece dal dado affittata ti ritrovi punto e da capo con un fatto terroristico come la repressione della rivolta ungherese e tutto il resto insomma ecco
Quindi è questo tipo di e questo tipo di di di di reazione e e di ricostruzione del modo di vivere una una vicenda che a mio avviso appunto è la continuità della storia Pastore come processi continui e non attacca con un evento
Se
Il poi va in questa parrocchia con legge è successo in questo giorno in questo giorno però è successo il giorno dopo dopo due mesi eccetera se abbiamo il senso dalla continuità di queste cose
Ecco forse ai giovani oggi questo è questo quello che manca ecco si è perduto un pochino proprio il senso e questo è il senso dalla storia è questo il senso che la storia che si accompagna a voi qui faccio delle osservazioni che sono forse anche da da da professionista pedante
Ma si accompagna appunto al fatto che altri tipi di storia si sono sovrapposti a quella che è stata chiamata anche con un po'di disprezzo la storia degli eventi ecco
è e quindi insieme con
Con la caducità dell'evento si è perduto il senso dà continuità come diceva come diceva Paolo Pombeni ecco e questo appunto è una considerazione che mi viene fatto
A persone della mia età e anche e anche e più giovani ma che hanno vissuto una parte di questa storia questo libro è utilissimo è interessantissimo
I risulta Inti intesa con un libro da leggere proprio da leggere in cui una pagina chiama l'altra che cosa che cosa fa la la continuità di di un di un libro ben scritto sovente a partire da un romanzo che da una pagina due passare per la successiva insomma ecco
Niente uno che abbia vissuto quegli eventi questo libro suscita questo tipo di reazione potrebbe non al suo citarlo Anzio citarlo nei
In e in soggetti di altre generazioni
Occorre far qualcun qualche altra considerazione qualche altra considerazione
Ho detto ho detto poco fa che questo è è un libro nel quale l'autore intreccia sempre notazioni di agenda con pregiudizi giudizi politici e congiure con come dire accenti delicati e intelligenti ha problemi storici
Questo e e e è una cosa che appunto secondo me caratterizza risulta la la musica la posizione del dell'autore e fa all'originalità del libro
Quale secondo poco fa Paolo Pombeni ha ricordato ha ricordato l'impostazione e l'inquadramento come una successione di miracoli vedete c'è un pensiero secondo me in coma tra
Il modo che ha a covata di considerare la storia di questo finto il più che cinquantenne
Sì sessantasei settant'anni d'età
Siccome lui
Con questa
Arabo la denuncia miracoli in sostanza praticamente sotto tende una sua teoria che è proprio quella dell'eterogenesi dei fini
Per lui per lunghi questa storia italiana è vissuta con pessimismo e con stupore per quando quando ci sono gli esiti gli esiti positivi
Ex se volete che vi dica tutto quello che penso mi pare di capire che proprio la chiave di volta diciamo dalla sua interpretazione stia nella sfiducia in questa società come fa la società in fondo sostanzialmente immatura
Nella quale non dalla storia dalla quale sono sono accadute cose con l'aiuto di una fortuna con l'aiuto degli altri perché ci sono stati anche gli altri
E con l'utilizzo di energie che erano dirette in altre direzioni e che si sono messi in indi in direzioni positive penso a quel punto come come diceva poco fa a Pompei alla grande importanza che ha avuto il movimento dei cattolici nella nella nella ripresa Italia è stata una cosa straordinaria diciamo in cui ancora appunto dici
Gli storici si meraviglia storici di altri paesi possibili appunto come diceva poco fa Pombeni che che appunto il dal i la libertà e la democrazia abbiano ricevuto un un un un sostegno così importante appunto da forze che originariamente poco avevano a che vedere con queste due cose come chi il il il movimento dei cattolici da una parte e e i comunisti dall'altra qui appunto scrisse proprio in caso di eterogenesi dei fini ma la sfiducia della società IMI della sfiducia invece nell'evoluzione della società è evidente soprattutto nell'ultimo capitolo quando quando Covatta ci parla della divina sorpresa
E proprio computer su questo perché secondo me la divina sorpresa cioè questa vicenda
Stranissima e quasi incomprensibile della comparsa sulle ceneri dei partiti di una di un movimento populista impersonato da un incarnato da un personaggio secondo me non privo di qualità ma di qualità il come dire
Eterogenee rispetto a quello che
E tutti i terroristi Giorgio non ho non ho capito chi è
E anche io
Devo ecco quando parlando di questo praticamente Cecco ecco che cos'era la società civile Italia ciò di cui si era tanto parlato per per per lustri che forse per decenni ma la società civile a sedere ecco critiche quello la società civile era quella
E quindi è lì il punto insomma ecco qui controcarri vorrei proprio concluderei insomma
E e questa né ecco questa chiarezza questa carenza questa realtà assai diversa da ogni mitologia Emma che si possa fare della società civile italiana punto il punto chiave del dell'interpretazione all'indietro che che combatta fa però se si volesse andare più in fondo
E questo secondo me il quel quinquennale però che questa società non è tutta uguale
Questa società è composta di almeno due grandi blocchi il blocco settentrionale il blocco del centro nord e il blocco del Sud e questa differenza mio avviso non se ne parla più ma voglio differenze che si è accentuata negli anni e l'esito per finale così stranamente negativo di di di di di questo tipo di esplosione degli umori della società civile
E probabilmente strettamente connesso a questa esplosiva convivenza i due realtà diverse nel nostro
Grazie
A Cafagna sì è vero
Leggendo questo libro anche gli vissuto in parte diciamo perlomeno tutto o in parte
Gli eventi
Di cui Covatta parla di cui di cui tiene il diario Benso è vero Livi vive e soprattutto trova una serie di perlomeno io ho trovato dagli anni
E una serie di di spunti che offrono questa è un'altra caratteristica di questo libro secondo me una una possibilità di lettura
Diversa da quella o da quelle correnti diciamo su quel fatto su quel passaggio
Su quel su quell'evento e quindi è ha questo di curioso e questo libro che ti appare di volta in volta in una serie di sue pagine diciamo delle possibilità di un altro libro non so come dire che che che ragioni a scavi su quello che citando non citando insomma Gigi Covatta Gigi Covatta buttarla allora dodici salvare la memoria quel problema oltre a salvare la memoria
Salvare anche la compri il senso della complessità degli aventi e dei percorsi è insomma un obiettivo ambizioso quello quello quello che ti prefigge che in questo libro si tenta perlomeno di preservare
E volevo chiedere a
A dire l'Iva intanto e dire quello che gli pare ma sono siccome tutto tu condividi quello che diceva adesso
Cafagna ovverosia che poi in realtà come da noi sarebbe in particolare
L'ultimo
L'ultima parte l'ultimo capitone diciamo così del libro così è un è un libro così intriso di di pessimismo insomma sulla su proprio una natura mi par di capire della della società italiana
Io sono intriso anch'io di pessimismo per cui siamo tutti intrisi come non possiamo non posso dissociarmi
Ma io io penso che quello che va la io sono venuto in più per ascoltare che per parlare e dirò pochissime cose la prima è che il metodo usato da Luigi Covatta mi sembra esemplare non solo per la storia ma anche per il giornalismo le opinioni separate dai fatti non è poco
Si possono discutere le opinioni quando però si conoscano i fatti questo è l'aspetto più originale di un libro che io ho consultato molto spesso per il mio lavoro
Di dire che di narratore di storia non di storico e che ho trovato straordinariamente ben fatto
Bisogna però parlare dall'autore forse mi permetterò di parlare d'autore anche perché ho condiviso con lui una milizia socialista e poi l'autore è un personaggio particolare cioè un socialista cattolico
Credo che sia importante forse anche sul suo pessimismo
E che poi è un è un problema è un atteggiamento morale non è un atteggiamento storico sul suo pessimismo abbia qualche influenza
Ecco io direi che Covatta come Acquaviva
Usciti dalle file del dell'Acri Vila porno hanno portato nel nostro partito nel partito socialista
Hanno portato direi una sintesi straordinaria tra le culture sintesi che il partito democratico dovrebbe invece realizzare di una chiave il più politica a mio avviso opportunistica priva di ogni legame culturale
Col passato
Io vorrei leggere brevissimamente un discorso che ha fatto un da un articolo che ha fatto Luigi sul famoso discorso di Ratisbona ed in genere sul Papa Ratzinger brevissimo leggerò per capire quanto quanto la sua milizia come quella di Gennaro Acquaviva
E di altri compagni socialisti cattolici quanto la sua milizia sia stata libera e contemporaneamente profondamente intrisa di valori
Criticare mono con gli argomenti di Galileo Galilei impresa ardita anche per un papà comincia
Comincia il l'articolo ci vuole molta buona volontà io leggo naturalmente a i brani per dare un interpretazione conciliare
Del discorso di Verona come ha fatto ieri su repubblica Scoppola
Le conseguenze pratiche della teologia di Ratzinger sono evidentemente diverse da quelle enunciate nella gaudium et spes
A cominciare e qui entrano in campo gli atei devoti a cominciare dalla compiaciuta constatazione
La riscoperta da parte di molti importanti uomini di cultura anche tra coloro che non condividono o non praticano la nostra fede delle radici cristiane della nostra civiltà
Il Papa conclude questo articolo ha ragione quando dice che questa cultura è contrassegnata da una grata un grande e inutilmente ha nascosto bisogno di speranza
Ma osserva che pensare di soddisfare questo rapporto imponendo un altro Filosofia della scienza o subordinando la laicità della cittadinanza all'accettazione preventiva
Di principi non negoziabili non porta molto monta ecco io credo che questo libro oltre a essere un prezioso strumento di lavoro sia anche una testimonianza di questa attività di socialisti cattolici che alla dello e in particolare in Italia collaborando per esempio
All'impresa non indifferente del del nuovo Concordato hanno portato un contributo molto molto importante al al lavoro della sinistra italiana
La divisione del libro
Che hai godibilissimo
Anche perché dicevo bisogna capire inutili cattolica anche napoletano
Covatta e detto però dà una pulita meno male missione
Unisce una volevano ischitana cioè
Si è un po'cafone quello che vuol dire che è un po'cafone
Non c'è dubbio è cafone però è un napoletano ischitana o se volete atipico
Corrucciato rissoso e straordinariamente intelligente e personale nel pensiero quindi questo libro importante proprio come testimonianza di questo di questo personaggio questi atti
Il punto sul quale secondo me diventa geniale il suo intervento è il quello che lei ha chiamato il miracolo etico dopo avere sottolineato
Un momento della storia non solo dalla Prima Repubblica ma del mondo sulla quale si sono sul quale si sorvola piccoli c'è stato un anno il sessantatré
Nel quale noi siamo stati vicini a toccare uno straordinario Obiettivo tre uomini tanto diversi in situazioni abissalmente diversi come Roncalli
Kennedy e Krusciov
Hanno toccato hanno sfiorato
Una grande autentica distensione che avrebbe proprio avrà perché forse preparato al mondo un futuro molto molto rabbioso
Ecco sono stati colpiti come da una maledizione
Pressappoco tutti e tre nella nella stessa epoca parlando di processo naturalmente io mi riferisco al ventesimo congresso che per me personalmente è stato il motivo fondamentale dell'abbandono del Partito comunista
Direi subordine molto in subordine gli eventi della dell'Ungheria che sono così un evento di politica internazionale nello spirito di alta IMEI
Ma il ventesimo congresso è stato quello che un cattolico chiamerebbe uno scandalo
Su cui gli amici comunisti non ci sono ancora veramente pronunciati
India il miracolo etico di cui parla il capitolo più geniale
Perché lui sostiene che in quel momento ha fatto irruzione nella storia italiana la richiesta del dialogo invece la pronuncia ex cattedra
Anche qui come vedete affiora il cattolico liberale il cattolico socialista il cattolico che senza rinnegare nulla della sua fede
Discute
La realtà
L'assassinio di Moro anche per lui come per tutti noi
A costruire ostruito il futuro
Dopo anni che sono stati anni di piombo ma che come ricorda opportunamente Covatta sono stati ammessi di grandi riforme salvo salvo la riforma istituzionale questo forse il punto più il contributo più importante più interessante
Delle dei suoi interventi
Il tentativo delle riforme istituzionali è fallito Luís sostiene e mi pare ha ragione
Perché la democrazia cristiana
Non ha mai tollerato fa concorrenza a destra pretendendo di guardare a sinistra il Partito Socialista Italiano è stato minoritario soprattutto perché non si è organizzato sul territorio
E le anomalie sono cresciute perché la DC è rimasta indecisa e il Partito comunista
Si è rifiutato
Di accettare la sua storica sconfitta
E di confluire nel movimento socialista
Mi capita spesso di dire scherzosamente che pur Biondi riconoscersi socialisti
Gli amici comunisti si alleni però ad Alleanza Nazionale
E non è non è nemmeno escluso
Invece mi pare molto molto spiritosa
La con titolazione dell'ultimo capitolo la divina sorpresa in cui Berlusconi
Ricordando il molto di Morra
Zuppetta
E definito ironicamente come la la divina sorpresa
Quello che Covatta denuncia e qui ho un'altra piccola citazione da fare e chiudo quello che denuncia è l'illusione o se volete l'inganno della società civile
I nemici dei partiti
Hanno agitato e continua ad agitare questo fantasma dalla società civile
Per distruggere in sostanza la governabilità del sistema
C'era del genio nella follia dell'Italia prodotto berlusconiana scrive altrove scrive in questa ho capito tra divina sorpresa Covatta
La società civile allungano evocata come il luogo di tutte le virtù
Si rappresentava per quello che era nel sostituirsi ha un sistema politico definitivamente condannato come impero del male
Che cosa fosse davvero questa società civile lo avremmo preso meglio dieci anni più tardi
Con il declino industriale la crescita zero
Gli scandali finanziari
Il conflitto tra i poteri l'irriducibilità delle corporazioni
Ma intanto ci si poteva illudere di aver salvato la barca sacrificando soltanto la zavorra costituito da un sistema politico obsoleto
Non fu questa del resto concludo l'unica illusione
Coltivata nei primi anni Novanta che sono i venti anni del nostro operato
Gli ex comunisti si erano illusi
Di avere fatto un deserto e di averlo chiamato vittoria
E i principali promotori della campagna referendaria per la riforma elettorale a cominciare da Segni e Pannella
Si erano illusi di poter avere un ruolo nel nuovo scenario
Grazie allora visto che siamo qui per parlare
Bene nel libro dico
Ma anomala però chiusa e io mi devo fare anche un po'di pubblicità allora non rammenta insomma
Allora no
Sì scusa segnalo che due cose tanto che era una citazione di dire
Era tratta dal Riformista e che nessuno riformista
Il medesimo domani segnalo agli ai presenti comparirà un un interessantissimo articolo ma forse direi saggio del del qui presente del qui presente Covatta dedicato proprio a un tema che a me
Interessa ciò sono volessero avvicinare al a un po'l'ha fatto anche gli rende anzi lo ha fatto i rally esprimendo quei giudizi sul Partito democratico
E però lo fa da un punto di vista particolare cioè del deficit di liberalismo o anche se volete di liberal socialismo quello che più direttamente può riguardarci che c'è nel processo di di costruzione di questi costruzione di questo partito e allora diciamo perché
E andare a vedere se la lunga vicenda della questione socialista in Italia
La questione del socialismo italiano non abbia parecchio a che spartire con la storia del liberalismo e del liberalsocialismo segnatamente in questo Paese che quindi insomma forse una riflessione in questo senso sarebbe utile
Al al partito oltre che a riaprire una discussione così
Sulla questione socialista intesa non come questione etnica ma come questione
Politica storica e culturale ma anche se questa non abbia qualcosa a che vedere diciamo questa questione con un partito democratico magari un po'diverso da quello che ci viene che ci viene propinato da questo punto di vista e mi limito a questa brevissima CIR visto che ci diamo tutti ci fu una cosa anch'io gli ho trovato di grande interesse perché ci stanno la memoria dei percorsi e poi ci sono anche corsi e ricorsi di cose che però una band di cui si parla ma che però non vengono mai che è un'altra cosa
Di grande interesse io a proposito del fatidico sessantotto seguirà io il sessantotto ho trovato dieci di grande interesse da questo punto di vista questa cosa che dice a Vallombrosa convegno delle ACLI un convegno importante molto importante
Delle delle Acri che dice un riformista socialista propriamente detto che F uno dei pochi di vera storia indiscussa storia di riformista e di riformista padano
Socialista egli era Fernando Santi diceva Santi siamo al ventotto agosto del mille novecentosessantotto
Occorre dar vita a una nuova situazione politica ciò significa in particolare nell'ambito delle sinistre italiane
Creare una forza politica non egemonizzata da parte di chiunque garante è fedele ai principi della democrazia e della libertà nel rispetto della coscienza di ciascuno e di tutti capace di offrire un'alternativa alla guida la gestione moderata del potere
Ci sono a questo fine forze che si muovono in tutti i campi
In quello cattolico in quello socialista in quello comunista queste forze costituiscono possono costituire una grande speranza per il domani era il mille novecentosessantotto stiamo per celebrare Rita non ci risparmia nulla anche il quarantennale del quarantesimo del del Sessantotto medesimo diciamo del ragionamento di Santi che era giustissimo però non abbiamo avuto traccia poi no traccia traccia concreta alcune anche su questo credo io detesto la cosa dà la storia vista come storia del occasioni perdute però forse Melograni è anche questo il il libro di di Covatta no
Sì il libro di Covatta aggiungo anche io tra quelli lontano questo libro avrebbero bello utile che diciamo unisce il racconto dei fatti storici allora riflessione storico-politica anche se Covatta non è uno storico professionalmente e i io ho avuto anche il piacere di presentare questo libro a Ischia
Ah Tria dell'autore
Dove sono stato sontuosamente ospitato nella sua casa e da luglio anche Nicla ma per dimostrare che non sono facilmente corruttibile anche rischia qualche critica fatta e qualche critica farò anche oggi
Sono delle critiche marginali però mi sembra che sia giusto
Fa intanto alla privi quasi tutte queste critiche poi non sono responsabilità di Covatta se non ci sono responsabilità degli storici della situazione italiana dell'editoria italiana presenta la prima critica riguarda migliori
Un libro di questo genere doveva avere un indice dei nomi
E invece l'indice di nome non c'è per me diventa di difficile consultazione
La mia gioia è stata lavorare alla Library Rocco of Congress quando ho dovuto fare una ricerca perché va vedevo subito tutti i libri aveva un indice di nome io ero in grado di orientarmi immediatamente a ristabilirsi dico una certa cosa o di un certo personaggio si parla oppure no un libro senza l'indice dei nomi vale la metà io spero che l'editore
D a bassissimo rimedi alla prossima edizione auguro sia anche veramente prossima
Perché il libro è bello e utile
Serve a tutti serve agli specialisti perché si ricorderanno di cose che avevano dimenticato serve giornalisti serve ai non specialisti serve agli studenti
Ci sono delle cose io debbo dire che sono le niente occupazioni
Ovvero e qui vengono al discorso del livello degli studi storici oggi in Italia
Noi dovremmo essere più consapevoli del cambiamento che è avvenuto
In questi anni
Anche gli ho vissuto tutti gli anni di questo libro come li ha vissuti Luciano Cafagna
Anzi
Ma ho voluto guardare che cosa caduto
Ieri nel mille novecentocinquantasei
E c'è scritto
Budapest insorge
Il ventitré questo for rappresentare nulla per molti ma per noi è rappresentato un dramma gigantesco perché noi uscimmo dal Partito comunista Luciano Cafagna ed io proprio in quei giorni l'anno poiché naturalmente
Io dovetti attendere attesi polli attendere il trentuno dicembre nel senso che non rinnovare la tessera e non volle fare un gesto eclatante precede preferiti
Per farlo sentimento attendendo l'applauso
Anche lui lo stesso e ed è permesso entro dicembre del cinquantasei è stato un giorno di liberazione straordinaria
Oggi l'attentato di assistere alla circa alla Camera alla celebrazione del cinquantasei fatta da Bertinotti ma non mi è riuscito perché aveva un impegno sono entrato in tribuna e poi son dovuta andar via
Leggerò ma so che ci sono stati degli incidenti tra l'altro di questo vorrei capire meglio poi domani con i giornali Cesc cono e vedendo anche il resoconto terra campana
Ora e i questo nel nel libro di Covatta c'è tanto sulla differenza del mondo di ieri e quella di oggi basterebbero i dati sul numero dei contadini che l'Italia e la ma questa è qualche se di assolutamente drammatico che noi dovremmo molto di più e approfondire
Da questo punto di vista è chiaro che è difficilissimo
Sia insegnarlo ai giovani sia per i giovani capire che cos'era quella società cinquanta o sessanta anni fa
Totalmente diversa da oggi ed è difficile spiegare qualche cosa che totalmente diverso da oggi ai giovani i più ha ragione Pombeni quando dice
Oggi nessun giovane ode racconti del passato
E vero io vivo molti racconti del passato quando ero piccolo
Rigidi mentre all'altro tendeva molto a raccontarci il passato a modo suo ovviamente ma lo faceva
E poi si potevano fare dei confronti in casa o fuori o con amici eccetera vicino Peter quando eravamo piccoli no ma più grande
Ora se con
Ne questo sta accadendo per cui c'è una perdita di autorità anche dei professori
Universitari nei confronti del loro pubblico perché essendo scomparso quel mondo di cui parlavamo c'è stata una totale obsolescenza delle conosce
Ovvero quello che i nostri padri e non mi sapeva no
Hanno forse serviva un po'oggi è finito questo ciò che sanno i nomi e i padri oggi non serve assolutamente più a nulla per i giovani
Ed è giusto che i giovani si interessino dei nuovi meccanismi dei nuovi programmi
Per i computer perché Cuesta la loro vita è questo il loro futuro poi certo noi dovremo cercare di invogliarli disse duri con racconto della storia ma questo non è tanto facile
Anche perché credo che ci siano degli errori da parte degli storici per esempio
Nel libro di Covatta non si mette abbastanza in rilievo l'enorme importanza che la spartizione dell'Europa in sfere di influenza ha avuto per la storia d'Italia
Ma non è tanto colpa se così posso dire
Di Covatta è colpa nostra è colpa degli storici italiani che se ne dimenticano io ho sentito dire anime sia da Luciano Cafagna sia da Bombay
Che la democrazia in Italia era competitiva grazie al pc
E assolutamente falso la democrazia italiana
Non era competitiva perché il PC in base agli accordi sulle sfere di influenza aveva il divieto di andare al governo un divieto che gli era stato posto non soltanto dagli americani
E questo si sa ma anche dai sovietici e questo lo si sa meno
Per cui noi abbiamo sofferto invece dell'opposto della competizione democratica noi abbiamo avuto un sistema assolutamente paralizzato il malato
E l'Italia oggi sta soffrendo perché ha alle spalle decenni
Di una mancata competizione politica capite che vantaggio gigantesco è stata per la Democrazia Cristiana di sapere che c'era un partito comunista che non poteva andare al governo
è un concorrente che non ti fa concorrenza e che infatti ha consentito di andare avanti in una situazione sostanzialmente illusoria per decenni improvvisamente crolla l'Unione Sovietica e tutto si rompe ma si è rotto male anche perché
I comunisti non hanno mai avuto il coraggio di fare davvero la loro storia e dire che cosa era successo
E spiegare
Ai loro compagni che sarebbe stato il suo lamento doloroso da un punto di vista elettorale
Che era anche l'Unione Sovietica che vietava al loro di andare al governo e che per questo si è creata una situazione paradossale capite
Quando Secchia voleva fare la rivoluzione sette andò a Mosca nelle carte esige tutto raccontato
Incontrò Stalin alla fine quarantasette sanniti disse non se ne parla proprio voi dovete aspettare aspettare aspettate
Il quattordici luglio il quarantotto c'è stato l'attentato a Togliatti
Sei sia non con siccome l'insurrezione era scoppiata spontaneamente io c'ero mi ricordo in quei giorni rovesciando la prova di greco quel giorno altra licenza liceale
E e è morto un operaio a piazza Colonna perché insomma ci sono stati anche scontri pure a Roma non parliamo di altre città
Dove è stato peggio e e Secchia manda il suo fratello Matteo abbia Gaeta l'ambasciata sovietica
Per prendere informazioni su dice che facciamo l'ambasciatore sovietico dice a Matteo che tra l'altro era un agente credo nel KGB e se voi vi movente
Responsabilità foste
Togliatti ferito nella lite della lettiga che lo mette dentro l'autoambulanza dice state tranquilli perché Togliatti sapeva
Infatti i nuovi nell'ottobre del quarantasette aveva mandato Secchia dar Stalin le perché sei chiare impietrito
E allora Togliatti ha detto sai che ti dico ormai da Stalin essendo Luisa biglietti che non vi fa niente e così fu nelle carte Secchia tutto racconta ora e non soltanto
Era vietato insorgere ma era vietato andare al governo leggetevi le memorie di Oleg Gordiani Ski che le ha pubblicate insieme con Andrew
Christopher Andrew ed è un libro pubblicato anni fa da Rizzoli nel disinteresse generale degli storici in cui Gold rischi dice
Ed Massa per trovarla l'indice dei nomi cortile guardate Berlinguer trovate la pagina e Gordiani spedisce quando Berlinguer voleva andare al governo
Mosca ha detto no voi potete sostenere un governo dall'esterno ma guai a voi se avrete dei ministri comunisti non li dovete venire e perché
Perché sennò si rompeva nell'impero sovietico per dire
Il fronte ai confronti la Polonia perché in poi in Polonia erano cattolici
La stragrande maggioranza la popolazione avrebbero vinto loro le elezioni se ci fossero state e se i comunisti italiani fossero andati al governo ipotetico i cattolici palanche avrebbero detto ma perché loro si Nonino
E quindi divieto assoluto di andare al Governo
Peggio ancora
Quando poi c'è stato l'attentato a Berlinguer
Argomento tabù anche se io ne ho parlato udite udite alla festa dell'Unità di due anni fa col senatore Pellegrino perché c'era il libro di quei due giornalisti che hanno Fasanella incerti
Un bellissimo libro del consiglio a tutti di lei editore Fazi
Che si chiama Berlinguer deve morire
Ma e lingue ed è stato condannato a morte ai sovietici e dei bulgari perché voleva dal Governo destinato gli hanno fatto l'attentato
Nel giorno nei giorni in cui pubblicava gli articoli su Rinascita guai a Luís quelli sul compromesso storico guai allori se voleva fare questa politica
E Macaluso messa qualche cosa perché ricevette le confidenze dallo stesso
Berlinguer
Io me ne sono accorto di questa cosa soltanto perché un giorno il il il l'ex genero di Berlinguer Stefano marroni
Vi telefono che miri se vuoi essere intervistato sul compromesso storico io gli dissi Stefano io
Non so molto sul compromesso storico l'unica cosa che posso dire bene e che l'Unione Sovietica non lo voleva e il marito allora deve venire
E io sono andato lui mi ha intervistato per il telegiornale due dopodiché mia
Detto ma tu lo sai che mio suocero avuto un attentato e che poi dopo hanno smentito questa cosa ma la vedova è intervenuta per spiegare che l'impressione di di Enrico era stata proprio quella di essere di avere subito un attentato
Tutti i particolari dell'attentato sono incredibili
Sono assolutamente d'accordo con quanto è stato detto citando Covatta ovvero che la società
Italiana sostanzialmente immatura lo è da molto tempo anche dai tempi di questa mancata competizione democratica infatti e anche prima la Costituente
E fatta da persone che del mondo moderno non sapevano nulla e loro hanno fatto la Costituzione
E invece abbiamo ancora quella Costituzione e in più l'abbiamo tutta cambiata stravolta fatto un macello del aggiungendo commi stia cancellando lì facendo una
Quella di rimettere ordine in questa carta costituzionale
Non si può andare avanti con una costituzione siffatta una Costituzione ripeto che non è nata come l'espressione di una civiltà moderna quella che poi abbiamo conosciuto
Il mondo era antico a loro e loro nella gran parte degli antifascisti erano persone che avevano vissuto fuori d'Italia
Che non conoscevano più l'Italia poi sono arrivati i cattolici no petrolifera conoscevano meglio Degasperi fa conoscere a me perché gli aspri ha avuto un'altra fortuna la sua vita che noi l'attaccavamo per questo è un ramo comunisti
Cioè che lui ha vissuto all'Impero austro ungarico che era già più moderno che non l'Italia e e quindi anche lui ha avuto delle esperienze molto interessanti che poi lo hanno portato avesse il leader dei cattolici e il presidente di un di una serie di cose
Tu Luciano detto che una mia allieva Street ufficio proprio in cui il se di Pertica del ventesimo congresso allora Valentina Meliadò che è una carissima
E ha detto
E sì c'è che insomma ha trascurato nel senso ecco come se se ne fosse dimenticato allora lei ha fatto una tesi di laurea tanti anni fa non con me perché io non non l'ho avuta come allieva lei era a Roma
Io gli ho semplicemente detto dato il tema perché lei era venuta per dire che poiché tesi potrei fare elettorale appesi su cinquantasei perché non c'è
E lei l'ha fatta paga fatte il libro ma enorme che ha visto il suo libro sono ho visto solo dopo c'era stato stampato la bensì quelli di
Ideazione la prefazione di fondo
Quindi di libera e insomma mi ha suggerito questo libro no non non non è stato da me controllata altrimenti qualche cosetta sugli effetti esito congresso ad avere il trenta perché presto tanto per mettere le cose dice
Però ripeto secondo me c'è una carenza della degli storici italiani
Nel non fare la storia di tutto questo periodo di cui Covatta si è occupato ultima notazione perché mi son dimenticato polemizzare anche convivente in qualche modo
Gli altari
Io sto riflettendo molto in quest'ultimo periodo perché i cinquantasei e tutte le celebrazioni mi hanno costretto a rivedere tutti il problema delle sfere di influenza
Secondo me non è tanto Yalta sì lo spirito di Yalta in qualche modo sotto uno spirito che ha ho riportato lo scombinato e sappiamo anche Europa ma e è stata un incontro una commedia degli equivoci fintanto che gli alleati anglo anglo americani
Erano convinti ma Rosati agli altri animerà sarebbe durata ancora a lungo e quindi non volevano disturbare troppo Stalin
Ma la vera spartizione delle sfere di influenza secondo me non è accaduta
Agli altari accaduta prima nell'ottobre del quarantaquattro dei vi guardano ad ottobre
De
No quando no quando quando Churchill è andata a Mosca
E secondo me nell'ottobre del quarantaquattro non vorrei sbagliare
Churchill va a Mosca lì c'è quello scambio di quel mezzo foglietto su cui sono state messe le percentuali
Tanto attese tanto a noi e poi stalli me ne ha approfittato perché quel tanto noi lui l'ha inteso non con me un'influenza generica ma come
Una permanenza di occupazione militare
L'Italia per fortuna non ebbe l'occupazione Rita altrimenti
Grazie Melograni allora è il momento di Gigi coatta
Dell'autore
Ma io
Ringrazio
Gli amici che hanno presentato il libro con troppa generosità
Ringrazio ovviamente il presidente del Senato
Oggi che ci ospita
Ringrazio i presenti
E per non farli andar via
Vi comunico quello che avrebbe dovuto comunicare Frankie all'inizio cioè che dopo ci vediamo
Alla libreria Amore e Psiche per prendere un aperitivo qua di fronte
Così si chiama tutto vai solo a sì che i laici andranno ad amore allora detto questo
Detto questo e cercando di superare le intemperanze clericali del Senato ecco io
Volevo ringraziare in modo particolare tra i presenti Emanuele Macaluso e Rino Formica
E dire solo due cose
Conclusi sulla critica
Di Melograni
è vero che io sottovaluto volutamente
La questione del condizionamento internazionale
Perché
Negli storici dell'ultima generazione
Mi sembra che costituisca piuttosto un alibi
Per
Non valutare
Le scelte politiche sbagliate
Fatte da alcuni dirigenti politici in determinati periodi
Una specie di liberi tutti
Mentre credo che una ricostruzione
Dell'evoluzione della storia repubblicana
Deve mettere in rilievo
Quella che è stata una scarsa uno scarso coraggio
Del ceto politico o di alcune sue componenti
E un eludere continuamente le scelte anche quando queste scelte
Si rivelavano
Logiche inevitabile ineludibili
Melograni ha ricordato l'episodio
Del dell'attentato a Berlinguer settantatré perché io mi domando
Per quale fattuale Berlinguer dopo aver subito quell'attentato
Non ha reagito in nessun modo per quello c'era un destino
D'altronde Melograni Carfagna viene le qualche ragionamento
Dopo il ventesimo congresso pur non essendo grandi leader politici sono stati in grado di farlo e fare delle scelte conseguenti quindi
Questa pendenza che oggi è molto presente nella storiografia
Più uno rampante
Di descrivere la storia dell'Italia repubblicana
Come quella di un grande amore contrastato
Tra la democrazia cristiana e il Partito Comunista
Lunga
Storia d'amore ostacolata
Da Chino di tacco alla fine e prima altri rompi palle gli azionisti di socialisti degli anni sessanta e così via
è una storia che non mi convince e sulla quale ho paura
Che si faccia fatica a costruire qualcosa anche oggi
Mi rendo conto che
La ricostruzione
Diciamo così più o meno tattica
Della
Malattia della vita politica repubblicana
Quella che oggi comporta meno
Previsioni
Meno scelte meno ragionamenti però mi sembra che non a caso
I progetti politici che si fondano su questa
Questa ricostruzione
In cui non si mettono in rilievo le responsabilità specifiche del ceto politico italiano siano progetti politici molto deboli
Pombeni
A
Giustamente
Insistito sulla necessità
Di descrivere
Il tempo e la fatica
Dell'agire politico
La complessità del rapporto fra azione politica
Società civile
E quindi non mi dilungo su questo questo però se lavoro come questo può avere
L'intento pedagogico e di quello che mi premeva trasmettere specialmente giovane
Non so se voi
La questione della memoria possa considerarsi definitivamente escluso dal nostro orizzonte civile culturale
Personalmente avrei un po'paura
Ma il problema non è la memoria perché
Bisogna vedere dei dei lari dei Penati da me il problema
E che se non ci si misura con la memoria
è difficile essere riformisti
Nel senso
Che difficile
A vere con avere presente la complessità la gradualità
Il tempo Della
Dell'azione politica dell'azione di governo
E si rischia
Di fare quello che abbiamo visto
In quest'ultimo decennio della prima repubblica
Che è quello che stiamo ancora vivendo
E cioè un'azione politica fatta a colpi di teatro senza nessuna
Capacità
Di costruire un itinerario che abbia un minimo di razionalità apro e chiudo parentesi sul mio insistere
Sull'espressione miracolo il miracolo l'esatto opposto della riforma miracolo e quello che avviene irrazionalmente imprevedibilmente
Senza intervento dalla volontà umana
Se vogliamo andare avanti così finora siamo andati bene
Però insomma c'è qualche problema
Due sole considerazioni
Fare una cronologia comportare anche una particolare attenzione ai
E gli anniversari
è stato citato il cinquantasei
A giudicare da quello che è successo ieri a Budapest non so cosa è successo stamattina Carnera
è dura essere post comunisti
Nel senso che
La semplice abiura del comunismo
Non basta accusa a ad acquisire consenso
In una società libera
E la vicenda di ieri
Mi pare che qualche riflessione
Però fra qualche giorno esattamente il trentotto ci sarà invece un quarantesimo anniversario
Il quarantesimo anniversario della costituzione del sì SDI unificati
Così si chiama
Non so spesso rinuncio diciamo che quello fu un processo di fusione fra due partiti uno più grande e uno più piccolo
Parto non nei gazebo
Però con una carta dei valori con firme illustrissima e da Bobbio
Garosci Rossi-Doria
Franco Venturi
In cui c'era scritto che il capitalismo incompatibile con la democrazia Palazzo
è un monaco soluzione garantista
In cui
Le due organizzazioni che si fondevano
Avevano pari dignità
Perché bisognava salvaguardare le identità le radici di non so cos'altro
è durata tre anni
Volutamente sessantanove da sessantasei a sessanta due mezzi a trenta ottobre luglio sessantanove due e mezzo ponte è durato quello che è durato
E a vanificato
Quello che era stato rielaborare il proprio ragazzo e comunque non militavo da quelle parti
Quello che comunque aveva rappresentato per tanti militanti socialisti socialdemocratici ma anche altri
Una prospettiva una speranza eccetera
Qualcuno agitato oltre l'eterogenesi dei fini anche corsi e i ricorsi o che
Con questa memoria Mickey Anna credo di poterli ringraziare ringrazio
Ciro Fusco e Gianluca verde che mi hanno aiutato nella redazione
Del libro e ringrazio ovviamente Pombeni per la prefazione che l'editore che cortesemente lo ha pubblica grazie