La rassegna della stampa estera

Buongiorno all'esportatori martedì quindici aprile questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale accurata di David Carretta uno dei temi del giorno oggi sono
Le elezioni anche sulla
Stampa internazionale
Il successo
Di Silvio Berlusconi noi
Non abbiamo ancora nel momento in cui registriamo questa trasmissione
Commenti le analisi
Però partiremo da qui e da un editoriale che le mondo applicato nel fine settimana basta togliere un punto di domanda il ritorno di Berlusconi il titolo il quotidiano francese
è piuttosto critico nei confronti del Cavaliere ma sottolinea come elemento positivo il fatto che il Panorama politico cambiato e si è quasi a un bipartitismo
A proposito dell'Italia leggeremo anche un'analisi dalle figlia o Italia-Spagna all'Europa scoppiata secondo il quotidiano conservatore francese
Roma Madrid danno problemi analoghi soprattutto in economia e quindi sia il Governo Zapatero sia un eventuale governo Berlusconi
Dovranno
Affrontare questioni difficili nei prossimi
Nesi
Ci occuperemo poi a lungo della crisi alimentare mondiale delle rivolte della fame e lo faremo con Libération che ieri dedicava tutta la sua prima pagina
A questo le ragioni della collera ad Haiti alla Thailandia le tensioni legate al rialzo dei prezzi dei prodotti alimentari
Prefigurano una crisi di en plain sa planetaria
Leggeremo da questo sì sul quotidiano anche l'editoriale sul fossato nord-sud che si allarga e poi torneremo sulle finiamo per un'analisi
Sulla crisi alimentare che viene definita come la sfida maggiore del ventunesimo secolo sfida che il mondo sviluppato avrebbe potuto evitare se avesse
Rispettato gli impegni presi le promesse fatte nel passato trent'anni fa consacrare lo zero virgola sette per cento del PIL per aiutare i Paesi del sud scrive riuscite a una vecchia rivendicazione la campagna contro la fame nel mondo proprio
Dei radicali di Marco Pannella ma cominciamo dalle elezioni italiane pur non avendo in questo momento i telegiornali
Di oggi possiamo legge territoriale di le Monde del fine settimana basta togliere un punto di domanda al titolo il ritorno di Berlusconi
Scrive il quotidiano francese assistiamo a un nuovo episodio del film che l'Italia politica gira dall'inizio degli anni Novanta ritorno al potere di Silvio Berlusconi appare ormai sicuro dopo il mandato interrotto del centrosinistra conseguenza della
Defezione di uno di quei piccoli partiti che hanno l'abitudine di vendere i loro voti al maggior offerente è così
Come ogni volta alla fine dell'egemonia della delitti mo'grazie cristiana prevalgono in Italia disincanto lassi tutine eppure scrive le Monde queste lezioni potrebbero portare comunque un camminamento anche sia a destra si presenta
Con il vecchio cioè con un Berlusconi rinvigorito dalla prospettiva di una nuova vittoria del paesaggio politico in mutazione sotto la guida di Veltroni la sinistra si è unità senza imbarcare gli alleati comunisti
Questo rifiuto magari costato il potere ma può contribuire a far progredire il bipartitismo in un Paese celebre per le sue coalizioni contraddittoria ed effimere
Questo sarebbe un immenso progresso che dovrebbe essere consolidato da una riforma della legge elettorale
Ricomposizione in corso del paesaggio politico tuttavia a un prezzo conclude nel mondo il ritorno al potere del Cavaliere l'uomo più ricco d'Italia le cui turpi Tudino mi sono sfuggite magistrati più pugnace
Non è una buona notizia né per l'Italia né in per l'Europa ogni volta che ha occupato Palazzo Chigi Berlusconi ha fatto vergognare i suoi concittadini e da ostacolato l'integrazione europea così la vede le monde
Da domani cominceremo a leggere
I commenti e questa
Vittoria di Silvio Berlusconi l'analisi di
Alla USA la ma sulle figlia o di ieri traccia un parallelo che
Non siamo abituati a leggere Italia-Spagna all'Europa scoppiata dal titolo
In apparenza non c'è niente di paragonabile tra le elezioni legislative italiane le elezioni spagnole del tre marzo il clima politico in Italia
E più pesante che in Spagna dove leader socialista Josè Luis Rodriguez Zapatero è riuscito a succedere a se stesso mentre il ritorno di Silvio Berlusconi è più probabile in Italia
In realtà però i due vicini meridionali della Francia sono confrontati e difficoltà analoghe e istruttiva i per comprendere le difficoltà francesi
Nei due casi le divisioni nazionali compromettono le chance le possibilità di ripresa la Spagna benefici ancora della politica di liberalizzazione dell'economia di cose Maria Aznar le sue finanze per ora
Sono nettamente più equilibrati di quelli di Francia Italia Madrid
Negli ultimi anni ha avuto un milione di abitanti in più e conosce una crescita impressionante ma c'è una crisi profonda della società
La disoccupazione che era
Cesa molto negli anni Aznar è risalito livello vicino a quello francese esplosione della bolla immobiliare che risparmia però la Francia ha rotto ritmo della crescita spagnola dove l'inflazione è salita al quattro virgola cinque per cento la produttività
E del venticinque per cento inferiore a quella francese soffra delle insufficienze nella ricerca e nello sviluppo il fallimento del sistema educativo
Evidenziato da un tasso di abbandono scolastico del trenta per cento prima di sedici anni infine la Spagna
Con un tasso di fecondità media di uno virgola due bambini per donna è tornata a essere il luogo di un dibattito destra sinistra di una
Virulenza estrema sui problemi di identità e immigrazione è questa la situazione spagnola
Perché la situazione italiana è analoga in Italia il prossimo inquilino di Palazzo Chigi sarà confrontato alla stessa contraddizione scrive finiamo
Il settore privato è riuscito malgrado le euro accrescere le sue esportazioni di circa il dieci per cento nel due mila e sette il made in Italy è tornato a essere un riferimento su tutti i continenti le piccole acciaierie hanno ripreso
A vivere hanno appena portato uno dei loro dirigenti Emma Marcegaglia alla testa della Confindustria
Ma nonostante tutto questo la crescita italiana resta appena superiore allo zero virgola cinque per cento del PIL la più debole della zona euro il consumismo fermi il debito pubblico al cento quattro virgola cinque per cento del prodotto interno lordo
L'Italia a differenza della Spagna soffre del fallimento della politica di liberalizzazioni tentato da Berlusconi dopo il mille novecentonovantaquattro il controllo dello Stato sulle energie trasporti servizi delle collettività locali
Fare ignare nel Paese l'arbitro di una burocrazia soffocante corporativismi
Bloccano ogni riforma la parziale liberalizzazione del mercato del lavoro ha permesso di ridurre il tasso di disoccupazione al sei per cento ma nei settori poco qualificati e infine
Questo la conclusione di questo bilancio la ricerca è stata del tutto sacrificata al di là di queste spiegazioni la Spagna in Italia soffro innanzitutto per il fatto di essere delle società
Scoppiate esplose in un Paese come nell'altro la degradazione della situazione economica e l'insufficienza delle riforme
Hanno dei legami stretti con il mancato funzionamento delle istituzioni o
Con misure ideologiche che favoriscono le divisioni nazionali e cosa si riferisce
Le fidiamo si riferisce alle cosiddette battaglie culturali i temi della laicità
In Spagna gli errori commessi da Zapatero su questo terreno sono stati
Innumerevoli innanzitutto rafforzamento delle autonomie regionali che ha contribuito ad aggravare secessionismo basco poi ritorno dei conflitti della memoria con la riabilitazione delle vittime della guerra civile
E soprattutto l'inizio di querelle societarie con l'obbligo di parità dei sessi nei posti di direzione del settore pubblico e privato il risveglio
Per la questione religiosa con la legalizzazione del matrimonio stesso omosessuale l'introduzione di una procedura rapida di divorzio
In Italia Berlusconi nel novantaquattro si era dato come obiettivo di riformare le istituzioni nel senso di un parlamentarismo razionalizzato del di polarizzazione la francese
Ma per mantenersi al potere con i suoi alleati della lega Nord ha fatto il contrario indebolendo l'esecutivo ritornando i demoni del proporzionale
Incoraggiando regionalismo con il risultato di aver rafforzato il potere delle mafie non Mezzogiorno le cui tragedie sono simboli Zarate dalla spazzatura di Napoli si vede male come lo stesso uomo Berlusconi possa domani fare meglio
Di se stesso e del suo avversario Walter Veltroni il cui programma e quasi uguale al suo scrive definiamo quanto la Francia la situazione di Spagna Italia dovrebbe citare Parigi
A non giocare con le istituzioni la società francese deve il principio di laicità e di unità nazionale che la fondano
Deve tutto questo essere uno dei
Pochi Paesi che non sono disuniti sul continente insomma per mio figlio il in realtà il male molto più europeo che francese tra l'altro lo fidiamo ieri pubblicava un'altra analisi inattesa diciamo dei risultati elettorali del corrispondente
Da Roma Cha usate a proposito della gerontocrazia italiani Geron ti italiani si aggrappano al potere
La constatazione sta tutte in una frase
Dopo il Giappone scrive del figlio l'Italia è il Paese al mondo che ha la classe politica più vecchia e più passa il tempo più questo fattore sì accentua
Dalle elezioni italiane tra poco ci sarà stampa regime che ovviamente vi darà un quadro molto più approfondito e migliore di quello che a cui abbiamo potuto accennare
Ora alla crisi alimentare il
Wall Street Journal of Europe in apertura ieri ci informava che i prezzi del cibo rimarranno alti le spese dei produttori commenta no
A causa dei costi per gli stipendi carburanti e delle attrezzature in sostanza spiega il quotidiano economico americano che
Sebbene economisti e consumatori speri nonché il rialzo dei prezzi dei prodotti agricoli sia solo temporaneo in Asia c'è almeno una ragione molto semplice per cui non sarà così i costi
Di produzione stanno esplodendo e i prezzi permanentemente alti sono essenziali se gli agricoltori vogliamo espandere la loro produzione e allora le rivolte della fame e le ragioni della collera il titolo
Sulla prima pagina di ieri di Libération
Da ITI alla Thailandia le tensioni legate al rialzo dei prezzi dei prodotti alimentari preferite Burano una crisi di ampiezza planetaria all'interno di beh cerca di spiegare quali sono le cause di questi improvvisi anche se non tanto rialzi dei prodotti agricoli delle derrate alimentari
C'è innanzitutto la moda dei biocarburanti con il barile di petrolio al massimo centododici dollari si corso si corre verso loro verde l'Unione europea con incorporare il dieci per cento di biocarburanti nei consumi totali di benzine e gasolio entro il due mila venti
Il Presidente americano George Bush il sogno di vedere il quindici per cento delle automobili circolare con biocarburanti entro il due mila diciassette
Anche i Paesi in deficit alimentari come l'Indonesia il Senegal si mettono a coltivare prodotti che servono per i biocarburanti sacrificando terrei rapidi
Una bolla spiega il presidente della Banca mondiale bozza dell'Ikea cresciuto la domanda di prodotti alimentari tra il dieci il cinquanta per cento dalla produzione mondiale di mais di colza
E dirottato rispetto al suo uso originario noto al Fondo monetario internazionale e il corso del mais
Usato per l'etanolo è raddoppiato in due anni Di Blasio riportante un dato se si vuole sostituire
Il cinque per cento di biocarburanti a benzina gasolio corre consacrare il quindici per cento della superficie delle terre coltivabili il
Europa
Poi altro fattore la speculazione c'è stata una confessione di un economista a Washington venerdì è una follia il grano vale loro
Questo è un altro effetto perverso della crisi dei subprime spiega liberazione usciti dal mercato del credito i fondi di investimento piazzano i loro soldi sulle materie alimentari
Soia grano mais è cui nuovi valori rifugio il riso è cresciuto del trentuno per cento il ventisette marzo cioè dopo l'annuncio di quattro Paesi
Della sospensione delle loro produzioni esportazioni scusate
L'orgia speculativa come l'ha definita un congressisti americano avrebbe fatto mentale i prezzi delle derrate alimentari del dieci per cento negli ultimi tempi scrive Libération che poi tra gli altri fattori cita
Gli effetti della liberalizzazione anche se in realtà ma questo lo aggiungiamo noi
Liberalizzazione vera non c'è stata anzi caso europeo delle quote latte dimostra il contrario
I cambiamenti climatici in particolare la siccità in Australia in Kazakistan le inondazioni in ASL e tempestive America
Latina e l'inverno record in Cina e poi l'evoluzione dei modi di vita nutriva il sessanta miliardi di animali ogni anno significa produrre tanti cereali quanto quelli necessari per quattro miliardi di abitanti della terra
L'arrivo dei neo consumatori dei grandi Paesi emergenti come Cina e India complica le cose queste classi medie consumano sempre più pollo maiale a loro volta consumatori di cereali spiegata scala mica il direttore dell'Organizzazione mondiale del commercio
Sì cinesi mangiassero tanta carne quanto gli americani assorbirebbero cinquanta per cento della produzione mondiale di cereali
Ma attenzione precisa Libération inutile andare verso il
Neo mal Tursi ennesimo
Gli agronomi assicurano il pianeta può raddoppiare la sua produzione fino a nove miliardi di abitanti nel due mila e cinquanta condizione di investire innovare regolamentare e riflettere così
Liberarsi o che poi dedica la sua alla alla alla questione anche il suo editoriale di ieri il fossato la contesto constatazione senza pietà siamo entrati in un ciclo
Lungo di crescita dei prezzi delle materie agricole
Che spingerà la disperazione milioni di abitanti dei paesi emergenti di fronte a questa prospettiva che spaventa le grandi organizzazioni internazionale il fossato tra i problemi del Nord e quelli del sud sì allarga
In Europa constatiamo dei rialzi importanti la baguette aumenta ma il il punto centrale che in Europa
Tutto questo non pesa così come sul bilancio delle famiglie dei Paesi poveri nel nord danni abbiamo considerato come risolta la questione dell'autosufficienza diventare e abbiamo cambiato anche il modo di fare agricoltura meno produzione più responsabile biologico eccetera
Il dibattito che c'è in Europa sugli OGM illustra questa tendenza ma di fronte all'esclusione dalla domanda la riduzione degli stock mondiali l'aumento dei prezzi alle rivolte della fame occorre rimettersi a produrre scrive ride produrre molto velocemente e meno caro
E allora eccoci di fronte a un dilemma doloroso
Ritornare un agrumicultura Prodi attivista utilizzando ogni tipo di nuova tecnologia compresi gli OGM oppure continuare a difendere
Un modello ragionevole e ragionato che si potrebbe considerare mai fa rispetto la posta in gioco planetaria
Evidentemente la risposta nel mezzo tra queste due attitudini ma i Paesi del sud non possono attendere ancora a lungo corre ripensare interamente modello che ricordo
Mondiale così Liberazione il suo editoriale di ieri anche presidiamo dedicava a a questo un'analisi
Di Sisti in Leon Dufour alla crisi alimentare sfida maggiore
Del ventunesimo secolo ma rivolte della fame che il mondo non ha visto arrivare scrive il quotidiano conservatore francese ovunque dalle filippina Bangladesh messi con l'Egitto passando per il Burkina Faso se ne Gallo l'India
La folla non smette di infiammare assi è sulla strada a causa di un rialzo del quarantacinque per cento dei prezzi delle derrate alimentari in appena nove mesi una situazione che dovrebbe gravarsi più di una trentina di Paesi
Dice la FAO che evoca la crisi alimentare più grave degli ultimi quindici anni prevede un rialzo del cinquantasei per cento dalla fattura c'è realistica per i paesi poveri quest'anno
Il grano il riso l'Oglio latte tutto aumentato in proporzioni così drammatiche che nei Paesi in cui si vive già con uno o due dollari al giorno ormai si fa
Un solo pasto quotidiano oggi quelli che vengono chiamati rivoltosi della fame sono pronti a morire perché già ora muoiono di fame
E la loro rivolta minaccia pericolosamente la pace la sicurezza in Stati spesso fragili IT nell'esempio si parla ormai di terribile conseguenze per il
Pianetta
Qual è il punto è che
In un certo senso la battaglia per la fame nel mondo condotta dai
Radicali ormai trent'anni fa più attuale che mai uno virgola due miliardi di esseri umani scrive
Le fidiamo potrebbero avere cronologicamente fame da qui al due mila venticinque dieci milioni di dollari sono stati su bloccati dalla Banca mondiale per Haiti si evocano crediti d'emergenza una mobilitazione internazionale tutto questo va bene
Ma invece di fare nuove promesse sarebbe stato più benefico mantenere le promesse che vengano fatte dai Paesi sviluppati una trentina d'anni fa cioè
In particolare la promessa di consacrare lo zero virgola sette per cento del loro PIL per aiutare i Paesi del sud questo forse avrebbe evitato al pianeta di essere oggi di fronte è una delle più grandi sfide del ventunesimo secolo così la pensa
I figli a voi non ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale