Assemblea Annuale dell'Unione Petrolifera

Buongiorno
Diamo queste si
Ringrazio
Tutti gli intervenuti
Ministro Prestigiacomo
I membri
Se il Parlamento le autorità
Il Presidente
Di Confindustria Emma Marcegaglia
Tutti voi che avete
Pensato di essere qui oggi con noi
Come avete visto Loi
Abbiamo cambiato sede
Non perché volessimo cambiarono solo per motivi di
Coincidenza di date
Questa è una
Bella sala il
Che di
Mi rende un po'timoroso
Anche perché questa è la sala
Dove si facevano i processi
Allora quando me l'hanno proposta
Ho detto
Con l'aria che tira sul settore petrolifero rischiamo che
Utilizzano vada Lallo l'Aula
Per farci pure il processo
Poi mi hanno spiegato che questa invece
In extraterritorialità
E allora siamo sotto la protezione del Vaticano quindi possiamo stare
Un pochino più tranquilli
Questo
Esordio
Fuori programma me lo dovete perdonare
Non deve illudere su quello che l'atmosfera
Alla quale noi portiamo avanti la nostra Assemblea
è un'atmosfera che discende
Da una situazione generale che riguarda
Problemi dell'energia nel mondo
Da quando
Alcuni anni fa
Partito un ciclone che ha investito il settore
Avevamo il greggio al diciotto dollari ce l'abbiamo a centotrentacinque
E tutto in maniera molto ma molto rapida
Se pensiamo che
Qualche anno fa si parlava della famosa forcella ventidue ventotto
Che doveva servire a stabilizzare il mercato altrimenti se fosse andato oltre si entra sarebbe entrata in crisi l'economia mondiale ci sembra di parlare della preistoria
Infatti nel frattempo i Paesi produttori
Hanno portato il loro ricavi a livelli
Astronomici
Erano trecento negli ultimi anni del due mila
Settecento miliardi di euro nel due mila sette
Andando avanti così mille miliardi di euro
Quest'anno
E questo è il periodo
Di maggiore intensità di questa operazione perché dall'inizio del due mila oggi siamo passati da sessanta d'odio centotrentacinque quindi c'è stata una grossa accelerazione
Si parla di speculazione certa c'è la speculazione la conosciamo tutti lo sappiamo si quantifica pure ogni tanto
Se pensiamo che noi consumiamo nel mondo ottantasette milioni di barili
Di greggio ed transazioni riguardano un miliardo e mezzo circa di barili giorno quindi è chiaro che c'è
Però
Bisogna anche pensarla un ponte sicuramente è uno strumento per tenere il prezzo alto però con questo non possiamo assolvere i Paesi produttori che sono gli unici che avrebbero la possibilità di sbancare la speculazione
Immettere sul mercato quantitativi maggiori più consistenti di quello che ha fatto di recente l'Arabia Saudita che era non ha avuto praticamente fette anche se soltanto un annuncio
Ma tutto questo significherebbe evidentemente cambiare la politica rinunciare a ricariche per il momento li stanno riempiendo di risorsa
Quando parliamo di speculazioni ricordiamoci bene che parliamo di quella sul mercato internazionale
Comunque
Malgrado questo le economie camminano
Forse questo è un po'la novità
Nel due mila sette il PIL mondiale aumentato del cinque per cento i Paesi più avanzati sono cresciute del due mezze qua non parliamo di Cina l'India
Allora sorge anche la domanda ma come mai
Le energie la la la l'economia Nona
Subito grossi scossi ce ne sono alcuni ci sono poi gli scricchiolii da qualche parte ma sostanzialmente si cammina ancora e difficile forse la risposta ma qualche elemento così può accadere
Per esempio
Negli ultimi venti anni il peso dell'Energia sull'economia si è dimezzata
Indi evidentemente tutto ciò che è stato fatto in termini di efficienza energetica tutto ciò che è stato fatto in termini di ricerca quindi di sviluppo di risparmio energetico ha dato i suoi frutti un certo contributo la data ad attenuare gli effetti negativi
Poiché normalmente ne parliamo
Di dollari
E parliamo di
Moneta corrente noi dobbiamo fare un conto cioè se andiamo a vedere in termini reali
Oggi
Il
I danni il il il greggio
In termini reali vale ottanta dollari varrebbe ottanta dollari i famosi trentotto trentanove dell'inizio anni Ottanta
Quindi anche questo pesa non parliamo vent'anni con l'euro che nella sostanza stiamo pagando lo stesso presso degli anni ottanta
Quindi sono elementi che dicono danno qualche suggerimento a chi vuole sbizzarrirsi a pensare come mai accadono queste cose
Ebbene tutto questo naturalmente non è che risponda
A una regola
Di mercato vediamo i fondamentali quali sono no qui non non ci sono regole qui c'era soltanto il potere di chi ha in mano la materia prima
E siccome prima erano pochi Paesi riuniti nell'OPEC poi tutti gli altri che erano fuori hanno visto che conveniva adeguarsi qua ci sono dei quali tutti
E quindi essendo sia dei lutti il potere da farsi che questo avvenga quindi non ci sono norme
Di economia e questo
Rende difficile rispondere a chi dice ma
Quali sono le previsioni che cosa succederà quando è definisce o quand'è che arriva ad
Centottanta duecento e così via
Sappiamo tutti che ci sono due correnti di pensiero ce la corrente di pensiero che dice si continuerà
Però non si spiega Sindaco dove
E c'era correnti di pensiero che è un po'più vicina
A quello che pensano le aziende che prima o dopo
Non molto dopo ci dovrebbe essere un'inversione di tendenza del rientrare a livelli più
Accettabili a questo punto io non vorrei essere nei panni degli amministratori delle grandi aziende
Che devono decidere
I grandi investimenti nel campo della ricerca e della produzione
Investimenti che
Costano
Sempre di più ossia costi unitari sempre più alti si va a cercare in zone sempre più impervie si lavora in situazioni di politica di grandi incertezze quindi di grande rischio
Con queste premesse
Lei ci deve meravigliare
Se poi tutto questo porta degli utili
E porta degli utili a chi naturalmente appresi i propri risparmi e li ha messi in queste aziende ma parliamo di aziende che lavorano in giro per il mondo
Dal Golfo del Messico l'Indonesia alla Nigeria
E azioniste che stanno ugualmente in giro per il mondo
E questo questo deve creare anche fiducia in queste imprese altrimenti le risorse vengono meno
E bisogna continuare a investire nella ricerca anche nei posti più ostici più difficile perché noi dobbiamo pensare che
Nel due mila nel due mila trenta questo dice laiche non ha cambiato perire negli ultimi tempi
Noi avremo bisogno di
Quindici miliardi
Di tetto per far fronte alla domanda
Che
Per carità siamo tutti favorevoli allo sviluppo delle fonti alternative siamo tutti impegnati anche le aziende nella ricerca delle fonti alternative
Siamo impegnati dell'efficienza siamo impegnati in tu quello che può diminuire
La dipendenza
Però dobbiamo realisticamente pensare che il pilastro fondamentale che assicura l'approvvigionamento di energia rimane il settore del delle fonti fossili petrolio
Gas e carbone quindi bisogna spingere verso la ricerca che è l'unica
Che può in qualche maniera riequilibrare la situazione nei confronti dei Paesi produttori
Il
Cosa diversa e quando parliamo
Di utili e di bilanci delle bugie attività da un Stream dei Paesi consumatori
Tipo al nostro
Ieri non non ci sono ci sono situazioni ben diverso
Dobbiamo sempre ricordare
Che la parte del downstream e quindi della distribuzione raffinazione e distribuzione che la parte
Meno attrattiva dal punto di vista economico di tutto il ciclo
Tanto è vero
Che in molti Paesi
Ci sono delle uscite delle società dal CIPE dalla parte raffinazione e distribuzione in America e di recente un fatto molto evidente
Nel dal
Portogallo qualcuna annunciato l'uscita
Dalla Spagna qualcun altro ha annunciato l'uscita dalla Francia censo non solo annunciati ma ci sono state delle uscite quindi attenzione a pensare che il l'ultima parte del ciclo sia quella che poi
Da grandi possibilità di reddito
Come reagire a questa situazione
Bisogna portare avanti diverso iniziative
Una fondamentale sulla quale bisogna impegnarsi
Fortemente proprio tenendo conto del ruolo Uncle importante che avrà avranno le fonti fossili è proprio quello di impegnarsi per attenuare le ricadute ambientali che le fonte fossile hanno
Quindi bisogna impegnarsi nella ricerca sulla cattura della C o due su altre tecnologie di questo bene ma questo deve essere un obiettivo per completare
Una presenza
Che e rimane fondamentale
Naturalmente
Bisogna
Sviluppare ancora tecnologie che riguardino l'efficienza tecnologie che riguardano il il
Le fonti alternative
Ripeto le società petrolifere Cinven investono anche nelle fonti alternative
Difficile sarà a raggiungere forzi alcuni obiettivi un po'
Ambiziosi che sono state emesse per quanto riguarda l'abbattimento e e le fonti alternative il famoso venti venti venti qualche difficoltà l'avrà a camminare
Accade a raggiungere l'obiettivo comunque
Penso che nella sostanza
Agendo così su vari fronti e completando il pacchetto con un nucleare forte forse si riesce ad avere una posizione non dico di contraltare ma di meno soggezione nei confronti dei Paesi produttori
Questo è
Così brevemente una sciabolate a sulla situazione generale
Che cosa
Succede che cosa è
La situazione per quanto riguarda il nostro Paese noi abbiamo
Tutti i problemi che hanno gli altri più quelli naturalmente propri nostri noi siamo importatori per l'ottantacinque per cento della
Tutte le fonti energetiche
Abbiamo siamo consumatori a livello di centonovanta milioni di TEP nel due mila sette siamo andati un po'sotto abbiamo consumato l'uno per cento in meno abbiamo consumato il tre virgola uno per cento in meno anche di petrolio cioè abbiamo è sceso il petrolio più del resto
Delle del fonti alternative rappresentava nel due mila il petrolio il quarantanove per cento adesso il quarantatré per cento che quello che ci riguarda più da vicino
La frattura la sapete energetica
è stata di quarantasei miliardi la stima di quest'anno è di sessantaquattro miliardi di errori
Quella petrolifera era di ventisei
Quest'anno si avvicinerà sì andiamo avanti così più I quaranta
Che hai trentotto quindi
Abbiamo sicuramente
Una situazione molto ma molto pesante proprio per quello che la sistemazione del nostro del nostro sistema
Comunque abbiamo fatto dei passi avanti perché
L'incidenza dell'energia sul PIL ridotta negli anni
Era un'incidenza
Più alta negli anni Ottanta cinque qualche cosa oggi sia un'incidenza del tre qualche cosa quindi ripeto l'aver reagito ha portato qualche risultato
Il
Nel l'altro aspetto forse più importante e quello della
Impegno
Nel Paese
Di tutte le aziende sul piano degli investimenti che sono stati abbastanza massicci però io prima di parlare
Di questo argomento
Che farò farò brevemente dopo volevo dire che i problemi del nostro Paese non sono soltanto quelli che siamo importatori ma sono anche quelli di un
Cattivo funzionamento cioè qui e il solito problema della macchina che non cambino qualche volta la macchina non è cambi non è non cammina anche perché ci sono forse i macchinisti
Che hanno qualche
Problema
Io non voglio fare
Non voglio fare adesso l'elenco dei problemi che noi abbiamo nell'ambito della nostra attività
Però
Io credo che sia importante
Affrontare il tema
Di come si stanno facendo le cose cioè
Io faccio un problema di metodo
Noi abbiamo
Visto adesso con l'arrivo del nuovo Governo
Che si è aperta una fase di dialogo una fase anche con l'opposizione
Una fase di dialogo con le parti sociali
Una fase di dialogo
In alcune aree anche
Con
La controparte industriale
E quindi
Abbiamo sempre pensato che questo poteva essere una buona occasione per modificare situazioni che invece
Nel passato sono stati diversa
Io allora io
Devo dire che
Eravamo convinti che avremmo potuto
Affrontare i temi che interessano
L'impresa interessano il Paese
Non come si è fatto nel passato trovandoci già qualcosa
Di venne confezionato
Approvato dal Consiglio dei Ministri passato voi al Parlamento obbligando ICI poi a fare una serie di interventi
Presso il Parlamento andare a parlare con i gruppi parlamentari Andala parla di quei Presidenti di Commissione andare a parlare con i relatori per cercare di spiegare le nostre ragioni
Noi
Moralmente questo mestiere non lo vorremmo fare in più
Noi vorremmo
Parlare tranquillamente con le istituzioni che ci stanno di fronte noi abbiamo di fronte le due istituzioni principali che sono il Ministero dello sviluppo economico il Ministero dell'ambiente
Perché dobbiamo trovarci le cose già fatte e poi andare a discutere fuori io credo che il nuovo sistema deve essere quello di parlare col Governo
Di metterci a tavolino esse e affrontare i problemi
Non è che vogliamo con questo
Invertire i ruoli addirittura o forzare nessuno nessuno si fa a forzare
Vorremmo solo se sappiamo benissimo che lo scopo principale e li fine principale del Governo è quello di
Curare
L'interesse pubblico
Ma
Curare l'interesse pubblico può anche coesistere con un'attenzione per le esigenze dell'impresa
E se l'attenzione per del ter le esigenze dell'impresa e riguardano imprecise che hanno un carattere strategico credo che si faccia l'interesse del Paese
Quindi vediamo se riusciamo
A modificare questo metodo
Un secondo argomento che riguarda il metodo
Però
Riguarda
Quello che è accaduto negli ultimi due anni
Negli ultimi due anni c'è stata una demonizzazione sistematica e martellante
Del settore petrolifero
E
Non è che questo
è avvenuto
Perché
I consumatori
Come singoli
Hanno avuto reazioni giuste perché quando un consumatore va sull'impianto e vede che ogni giorno gli aumenta la benzina aumenta il gasolio forse innaturale che se la prenda con un signore che sta là davanti e col marchio che c'è là dietro
Non è venuta
Dalla
Organizzazioni o è venuta ma in misura diversa dalle organizzazioni dei consumatori che sono anche
Che fanno parte poi fa parte del loro mestiere
Poi è venuta in questo periodo dal rappresentante delle istituzioni
E questo io credo che sia
La cosa più grave
E non ci si è accorti che facendo così
Si è aperto un ombrello
Vastissimo
Sotto il quale
Licenza di uccidere per tutti
Abbigliamento alimentari mercatini rionali Barbieri professionisti tutti perché i due centesimi sulla benzina si sono sentiti autorizzati
Di alzare
Le loro tariffe o i loro prezzi che nessuno ha detto niente
Noi in un certo periodo abbiamo preso un campione di un prodotto e abbiamo calcolato quanto su questo sul trasporto di questo prodotto
Erano le mille
Incideva
L'aumento del gasolio in quel periodo incideva per un centesimo in mezzo forse due
Se nelle erano menta degli undici centesimi tre volte tanto
Ecco io credo che
Tutto questo dovrebbe
Modificarsi
Dovrebbe in qualche maniera
Essere ricondotto
A un normale
Dialogo anche se ci sono problemi
Che invece vediamo che sostanzialmente forse non è cambiato molto
Noi
Siccome vediamo la televisione
Leggiamo i giornali
Diamo sentiamo la radio
Abbiamo appreso
Che
C'è in corso di ieri preparazione
Un provvedimento di legge
Che
Stato
Chiaramente
Definito dallo spirito punitivo nei confronti
Di un settore industriale
è stato definito chiaramente punitivo
Perché
Forse si sono scambiati grandi utili
Del Settore Internazionale con quello che è il risultato di Bilancio di queste delle aziende che opera in Italia
Si è creata sicuramente
Un brutto precedente o si sta creando un brutto precedente
Si sta dando un messaggio negativo a chi ha già investito in Italia e se è straniero investito o purtroppo sono pochi
Avesse intenzione di investire nel nostro Paese se poi
Si agisce in una maniera così diverso che è quella che è la normalità
Ecco noi non possiamo
Fare una questione
Di contenuti perché i contenuti lo riconosciamo
Li apprenderemo attraverso la stampa quando saranno poi definiti
Lo facciamo una questione di metodo
Il metodo non è cambiato
Metodo
Non è quello
Del colloquio della collaborazione
Io credo che se
In un certo momento storico è necessaria
Fare qualche cosa di particolare anche di particolarmente impegnativo
Perché il Paese lo richiede
Ma a quel punto allora
Bisogna mobilitare alla gente
I sogni e mobilità lega duri e interessati mi sia da dubitare l'industria bisogna
Aprire questo tipo di discorso
Non penalizzante
Non
Fare in modo
Cognomi Paesi
Che è il colpevole che va colpito
Io credo che questo sia stato un po'l'atteggiamento di confronti della nostra industria
Industria che
E all'avanguardia
Un'industria che ha sempre assicurato l'approvvigionamento al Paese
Buono cattivo tempo rivoluzioni o non rivoluzione turbolenza o non turbolenza le navi sono sempre arrivate
Un Paese una industria che ha sviluppato teconologici in tutti i campi
Che sono all'avanguardia anche al di fuori del nostro Paese e anche al di fuori dell'Europa
Un'industria che ha investito
In questo Paese somme ingenti
Parlando soltanto dell'attività di raffinazione e distribuzione che mi pare l'imputata principale
In questo momento
In questa attività negli ultimi tre anni le aziende hanno investito dieci miliardi di euro
Nel due mila sette
L'insieme delle aziende
Petrolifere quindi le nuove aziende petrolifere che fanno parte dell'Unione
Hanno investì hanno ho avuto utili per novecento milioni
Hanno investito per quattro miliardi e seicento milioni
Queste sarebbero le aziende che vanno punite perché andavo utili super profitti
Teniamo conto che il progetto adesso devo dire Progetto non so se il programma inc idea
Per i prossimi tre anni e di sei
Miliardi di euro da investire
Avremo problemi di adeguamento delle raffinerie
Per venire incontro a esigenze ambientali
Degli investimenti che vi ho detto
Il sessanta per cento è destinato a risolvere i problemi ambientali e della sicurezza
Sicurezza per il Paese ma prima fra tutti anche sicurezza sul lavoro
Siamo in testa alle classifiche delle linee
è un settore che deve tener conto che fra poco mossi modificherà il pool di greggi a disposizione quindi avremo grigi più pesanti e dobbiamo fare grandi investimenti
Io non so quale sarà l'entità di questa
Di questo intervento
Forse non si può rapidamente individuare dove dove andrà a incidere
E positivo
Facciamo un servizio al Paese
Comunque
Indipendentemente da quello che
La possibilità di un calcolo
Io credo che bisogna
Corse
Smettere
Di e soprattutto chi ha responsabilità
Di additare al settore petrolifero come la casa di tutti i mali
è una risorsa di questo Paese va rispettata
Devo dare atto
Al Ministro Scajola
Che
Appena
Insediato
è stata di
Presentato una situazioni riguardava il famoso stacco Europa
In maniera non
Ma gli era preoccupante in maniera
Che poteva sembrare forse critica
Ministro Scajola
Alzato il telefono e ci ha chiamato
Caro le tre del pomeriggio ci vediamo alle sei
Non ci sono stati preannunci sulla stampa incontri a tre giorni per cui tre giorni sul giornale
Il dicevo in controllo è stato molto piacevole altre del vero
Poi devo invece riconoscere che
Abbiamo potuto parlare
Chi di cose concrete stiamo tutto parlare
Di che cosa si poteva fare
Per cercare di risolvere alcuni problemi abbiamo individuato
Due esigenze una che era quella immediata di emergenza rispondere alla procedura di infrazione
E su quello c'è stata consultazione si è discusso ed è stata
Individuata una soluzione che penso che
Dovrebbe poi essere inserita in questi provvedimenti cioè una soluzione equilibrata
Che tiene conto delle dico di ciò che si dovrebbe fare ma anche di ciò che si può fare
E quindi dovrebbe essere anche una valida risposta all'Europa
Ma se anche detto che ci sono tanti altri problemi per cui
Da adesso a ottobre ci sarà un approfondimento dei vari temi e quindi ci sarà la compartecipazione cercare
Di risolvere
Questo riguarda la situazione in generale
Un accenno rapido a quelli che sono invece poi i problemi singoli
Noi
Abbiamo nella parte industriale un problema due problemi di fondo uno
L'onerosità
Noi abbiamo troppi oneri sulla nostra industria gravano troppi oneri quando poi andiamo a fare i raffronti con gli altri dobbiamo tener conto che abbiamo molti più anni degli altri
Non ultimo
L'onere che ci è capitato in applicazione dell'accordo di Kyoto dopo che è stato trattato a suo tempo in maniera tale da rendere troppo gravoso per noi quello che ci capitava addosso
Siamo d'accordissimo sulla posizione che ha preso il Ministro Prestigiacomo
Recentemente l'uditorio di riaprire questo discorso
è una
Azioni improba lo riconosciamo a bisognava farlo bisognava rimettere sul tavolo che c'è questo problema
Poi siamo in politica si discute ma qualche cosa
Di risultato probabilmente si può ottenere e quindi è stata una mossa cioè noi condividiamo
La seconda sono le procedure
Io verso farò qualche breve accenno ma io ricordo solo una cosa che noi le aziende petrolifere hanno
Messo immesso nel carburante biodiesel quando non ce n'era l'obbligo e lo mettevano anche in quantità
Adatte per il momento e dal momento in cui è venuta una legge
Che ha obbligato a metterlo sono stati fatti talmente male decreti di attuazione o addirittura non fatti per cui non sono più in grado di mettercelo cioè siamo arrivati a complicare una cosa che stava camminando da sola
Quindi questi sono i fatti sui quali noi dovremmo intervenire noi abbiamo fatto affidato alla Foster Wheeler un uno studio per vedere quali sono i tempi
Chi autorizzazione degli altri Paesi rispetto più i nostri siamo tre volte superiori alla media europea siccome anche quello europea ma si tratta di giorni tratta dimessi venga ma finirà danni
E ad anni io
Penso di ripetere cose
Cioè noti a tutti
Mi fa molto piacere che siano Giannotte anche al Ministro Prestigiacomo perché ne abbiamo accennato poco fa fuori quindi vedo che è già stata aggiornata su tutto e questo ci fa piacere
Quando dobbiamo ricordare che abbiamo alcune raffinerie
Che non riescono ancora a
A costruire gli impianti necessari
Per fare la benzina senza zolfo praticamente a partire dal primo gennaio prossimo
E questa è una situazione che
Avanti indietro si è fatta si fa la via non si fa quindi mi pare
Che adesso sia sulla strada dello sbocco e questo non può che farci piacere e ci contiamo
Vogliamo parlare di bonifiche
Le bonifiche sono un'avventura
Il problema di fondo è che le bonifiche sono fatte in tutto il mondo in una certa maniera e noi lo vogliamo fare in un'altra
è chiaro che siccome quest'altra sempre anche più onerosa perché poi bisogna fare anche i conti
E allora
Quando arrivano le imposizioni ci si difende
Del TAR a questo punto il protagonista che il tutto finisce con alterne vicende
Ma nella sostanza la vicenda principale che non si è fatto nulla
Ci sono investimenti pronti
Per essere spesi per fare questo vogliamo vedere se ci mettiamo al tavolo e così spendiamo i soldi che già ci sono
E poi
Come sottoprodotto se vogliamo dire
Eliminiamo alcuni rischi che possono coinvolgere gli amministratori non soltanto dal punto di vista civile bisogna stare molto attenti
Quindi
Sul piano del
Del della
Dall'aspetto industriale
Questi sono alcuni dei punti e non è il caso adesso di mettersi a fare elenchi la seconda parte riguarda invece la distribuzione
Nella distribuzione
Noi l'aspetto dell'emergenza l'abbiamo fatto
Il resto
è un discorso che riguarda
La struttura
E riguarda la normativa dei rapporti fra i vari
Soggetti che partecipano la partita
Sulle strutture
E si continua a dire che noi siamo dobbiamo liberalizzare dobbiamo togliere i vincoli
Noi abbiamo già fatto molto noi vogliamo fare ancora il resto per carità tutto quello che c'è da fare lo faremo però non diamo la sensazione che non abbiamo fatto ne abbiamo chiuso alcune migliaia di impianti col famoso accordo fatto alcuni anni fa
Che doveva servire a ridurre il numero degli impianti aumentare un po'il volume cercare di fare più sale servisse quindi a abbassare
Quella differenza di prezzo ancora indefinita allora meno definita che c'è fra noi e gli altri
Grazie noi però dobbiamo dire constatare che in questo mercato dove non ci si può fare niente negli ultimi anni sono stati fatti tre mila impianti
Cioè ci sono tre mila impianti nuovi
Allora perché qualcuno continua a sostenere che non è in grado di entrare su questo mercato e chiede norme speciali
E questi tre mila impianti di li ha fatti non ha fatti senza norme speciali li hanno fatti con norme che sono più restrittive di quelle che verranno fuori
Dal prossimo provvedimento
Quindi
Coi comunque se dobbiamo migliorare miglioreremo ecco però non diamo anche qui la sensazione di un mercato tenuto chiuso dalle compagnie che cercano di impedire l'entrata degli altri non è esatto non corrisponda a realtà
Noi dovremo
Pensare anche
A dare una chiarezza
A queste famose a questo famoso Delta con l'Europa perché sta diventando con cosa Cosimo alla quale non si capisce bene che se Carlo pesce
Noi vogliamo rivedere credo il Ministero è d'accordo ministro è d'accordo
I metodi di rilevazione perché noi qua non è vero che c'abbiamo tre o quattro centesimi pugliese perché da questo punto non ci stanno dentro le differenze fra la sensibilizzazione che c'è al novanta per cento in Europa e in taluni solo al quaranta per cento perché una differenza
Non ci sono tutti gli impianti indipendenti che sono molti adesso e che fanno prezzi diverse che fanno media
Non ci sono tutti i vantaggi che l'accordo fatto tra le società e l'Antitrust ha dato i consumatori nessuno indica
Che ci sono le aperture dei depositi che si può entrare e uscire tranquillamente non c'è un signore che ha protestato perché non ha trovato capacità nei depositi indi
Questo c'è allora anche tutto questo va messo nel conto in maniera da
Vedere di chiarire
La situazione
C'è un altro qualche elemento un altro aspetto che è quello invece normativo relativo I rapporti
Ecco noi credo che siamo d'accordo con tutti i partecipanti alla partita che vanno rivisti
Vanno rivisti vanno riviste le norme vanno visti gli atteggiamenti vanno visti gli schemi
Passato tanto tempo la situazione è cambiata
Noi già abbiamo fatto un tentativo ma
Di metterci a tavolino ha poi abbiamo avuto qualche
Ripensamento
Perché
Le norme antitrust forse ci recammo qualche problema
E allora noi vogliamo procedere o procediamo
D'intesa con Ministero e mi pare che ci possa essere questa strada o comunque
Se dobbiamo procedere
Con una
Davo comune
Noi
Noi chiediamo una cosa sola l'Antitrust
Di darci semaforo verde
Però avverte intenso
Non verde pallido con sfumature sul gialle qualche striatura di lusso
Verde chiaro se no trattative non se ne possono fare oppure sarà in sede ministeriale che forse la soluzione che potremo cercare di risolvere i nostri problemi
Io non mi vorrei allungare tanto anche perché ci sono d'interventi e quindi io dico che ci sono le condizioni oggi
E quindi dobbiamo essere ottimisti malgrado tutto
Ci sono le condizioni oggi al di là di questi aspetti specifici e particolari di queste ore
Ci sono le condizioni per poter procedere
Con uno spirito di collaborazione con uno spirito di apporto positivo
Con la possibilità di
Evitare
Prese di
Atteggiamento forse autoritario da una parte ma anche
Meno opposte dall'altra
Noi
Possiamo sicuramente dare soprattutto le compagnie delle società petrolifere possano dare un grande contributo a superare anche questo momento difficile
Un grande contributo ad assicurare quello che è un fatto fondamentale per il Paese che è l'approvvigionamento fatto nelle migliori condizioni possibili ricordiamoci
Che queste strutture sono una grande risorse per il Paese
Sono a disposizione del Paese
Quindi mio invito è collaboriamo
Aiutiamo sosteniamo queste aziende nulle col puntualizziamo e andiamo avanti grazie
Adesso adesso prende la parola
Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia grazie
Caro ministro Prestigiacomo caro Pasquale De vita cari amici
Io stamattina avrei dovuto essere
A questo tavolo convocato dal Governo per l'illustrazione delle linee generali del piano triennale sulla finanza pubblica e sui vari provvedimenti
Però preferito essere qui perché mi sembrava giusto comunque con la mia presenza essere qui e testimoniare la vicinanza
Di Confindustria a un settore a un'industria strategica importante
Che è sempre stata vicina annoia me anche personalmente in tutte le battaglie che abbiamo portato avanti negli scorsi anni
Chiedo scusa a a Stefania Prestigiacomo per il fatto che punto finito il mio intervento dovrò comunque
Andare a Palazzo Chigi atte a sentire le conclusioni e quindi non potrò ascoltare il suo intervento
Parto subito da un punto fondamentale quello che ha ricordato anche Pasquale De vita in questo provvedimento che nessuno di noi conosce nel dettaglio
Probabilmente ci sarà una tassa che colpisce il settore il vostro settore
è evidente che anche come Confindustria non siamo contrari a ogni forma di aumento di tassazione in un Paese che ha già
Una tassa la tassazione più alta d'Europa continua ad averla e sappiamo bene tutti noi che viviamo e nel mercato internazionale che la tassazione la pressione fiscale è uno degli elementi fondamentali in base alla quale si fa attrazione di investimenti con un si fa
A maggior ragione lo siamo per una tassa appunto che non conosciamo
Esattamente e che colpisce un settore che certamente io condivido quello che ha detto Pasquale De vita un settore assoluta mente strategico un settore che in tutti questi anni ha investito molto in tecnologia ha investito e risparmio energetico
Ha investito proprio per per migliorare la sua capacità di stare sul mercato molte aziende che qui sono presente sono
Non sono aziende solo italiane sono aziende leader nei mercati internazionali hanno investito molto in Italia e all'estero quindi evidente
Che c'è un problema un problema importante e condivido quello che diceva prima
Pasquale De vita che comunque se c'è un momento specifico se c'è un momento particolare che va affrontato il modo migliore per affrontare questi momenti è proprio quello di sedersi al tavolo con i protagonisti e cercare di capire quale il metodo migliore per procedere
Quindi noi in questa dicendo ovviamente di saremo vicino conosceremo credo tra oggi e domani in modo più specifico di che cosa stiamo parlando in questo momento non lo sappiamo
Certamente come Confindustria di saremo di fianco per cercare di capire e migliorare la situazione
Voglio anch'io fare alcune considerazioni più generali sul settore su quelle che sono poi le sfide che abbiamo davanti per il futuro non v'è dubbio
Che siamo in un momento di spostamento straordinario incredibile di ricchezza dai Paesi trasformatori come l'Italia in generale euro l'Europa ai Paesi
Detentore delle materie prime e questo certamente vale
Per il petrolio ma vale anche un po'per tutti i settori io sono nel settore della siderurgia della metallurgia l'andamento del prezzo del minerale del ferro non ha mai avuto un andamento di questo tipo in quarantacinque cinquanta anni
Di storia non si è mai visto una cosa di questo tipo quindi siamo davvero davanti a meccanismi epocali dove appunto c'è una spostamento fortissimo direi quasi drammatico di ricchezza di centralità
Verso i Paesi detentori di materie prime
I prezzi sono altissimi sono altissimi perché alla base c'è certamente un aumento di domanda questo non lo possiamo negare c'è come ricordava Pasquale De vita anche un tema speculazione ma
Questo come dire non non è
Non è imputabile minimamente ai produttori o i trasformatori o nel caso specifico vostro a chi Merafina la materia prima
Quindi la situazione è complessa sulle previsioni su che cosa succederà sull'andamento le materie prime è molto difficile appunto c'è chi dice che
Caleranno c'è chi dice che rimarranno così io continueranno a crescere certamente per chi come noi
Fa industria e deve decidere oggi Investimenti che avranno impatto finanziario e poi economico nei prossimi anni questo è uno scenario molto complesso molto difficile
E quindi come dire viviamo momenti davvero molto edifici o penso che fare industria azienda oggi rispetto anche solo
Cinque sei sette anni fa è molto più complesso molto più difficile le dinamiche da tenere presente sono molteplici sono complesse
E alla base ci sono tutta una serie di elementi che nessuno può governare non c'è una governance complessiva e questo rende il nostro lavoro ancora più difficile
A noi come dire
Rimane il fatto di cercare di agire su alcuni punti che ci riguardano che che riguardano anche il nostro sistema Paese per cercare comunque di migliorare la situazione
Usando delle leve che sono comunque nella nostra possibilità di agire come sistema Paese
E anch'io voglio ricordare alcuni punti che ha ricordato prima Pasquale De vita che sono punti per noi importanti di lavoro di azione perché riteniamo che siano fondamentali proprio per il sistema industriale italiano che quindi nostro Paese
Un primo tema che ha ricordato prima Pasquale di cui abbiamo parlato molto spesso anche
Nell'anno passato negli anni passati è il tema del risparmio energetico io penso che su questo va ricordato che molto è stato fatto dalla nostra industria dalla vostra
In nello specifico però c'è ancora spazio
So che molti di voi tutti voi siete impegnati su questo aspetto
Io penso che il nostro sforzo per continuare a mantenere livelli di risparmio energetico importanti uno sforzo significativo sono convinta che agire da questo punto di vista dica da questo punto di vista Ica significa anche aumentar e la nostra capacità di innovazione tecnologica aumentarle la nostra ricerca riuscire comunque ad essere più competitivi le possibilità di
Fare risparmi energetico in Italia sono ancora significative
Come Confindustria lo sapete anche quella Bocola poco la collaborazione molto forte vostra abbiamo
Fatto un piano abbiamo fatto una proposta su come dal nostro punto di vista andrebbe gestito il tema del risparmio energetico stiamo continuando a lavorare anche per far sì che ci sia maggiore formazione informazione
Sui nostri imprenditori su questo tema ma è evidente come ho detto già
In più occasioni
Che non ci vogliamo impegnare noi vogliamo andare avanti questo è un tema che ci vede protagonisti da vicino
Però abbiamo bisogno anche di un meccanismo giuridico chiaro evidente
Solido che ci permetta di investire in questo senso quindi abbiamo bisogno di a vere logiche di lungo periodo nonché cambiano ogni da ogni hanno in grado di orientare
Gli investitori quindi non possiamo avere leggi che abbiamo un anni una finanziaria poi spariscono poi magari ritornano quindi con una variabilità dal punto di vista giuridico che ovviamente scoraggia gli investimenti abbiamo bisogno appunto di logiche di lungo periodo e abbiamo bisogno appunto di un quadro organico di provvedimenti che rimangano gli stessi
E su questo fumo e dire la nostra richiesta è nota continueremo a lavorare in questo senso
Il secondo tema per noi estremamente importante il tema delle procedure e delle della necessità di andare incontro semplificazioni questo è un grande è una grande emergenza nazionale
Riguarda tutti i settori dell'industria riguarda nello specifico il vostro settore diviene degnano danni drammatici è inutile che
Non lo sappiamo bene ce lo ricordiamo bene tutti
Veniamo da anni in cui tutto è stato bloccato spesso per motivi ambientali inesistenti per una logica ideologica che ha bloccato qualsiasi tipo di investimento
Io sono anch'io molto contenta che oggi al Ministero ci sia una persona come Stefania Prestigiacomo che conosce
Le logiche dell'azienda e che sono sicura come dire farà sì che la sua azione sarà ovviamente improntata a una logica di tutela ambientale che è fondamentale
Ma che va coniugata con lo sviluppo che questo Paese deve portare avanti quindi mi pare anch'io di vedere che tutto quello che riguarda le valutazioni di impatto ambientale le Commissioni valutazione impatto ambientale le logiche che ad oggi
Hanno bloccato tutto ripeto spesso per motivi inesistenti è un tema che
Che Stefania sta affrontando e che
Auspichiamo possa essere risolto velocemente da parte nostra come sempre la massima collaborazione e la massima apertura
Per evidenziare i problemi per evidenziare tutto quello che appunto dal nostro punto di vista va fatto per far sì che investimenti bloccati possono andare avanti
Sul tema bonifiche le bonifiche sono un di cui di questi importanti investimenti sappiamo bene che ci sono qualcosa come almeno quattro miliardi di euro di investimenti
Già pronti già finanziati dove ci sono aziende pronte a procedere bloccati appunto da queste logiche e aggiungo che se cambiassero le logiche le norme sulle bonifiche
Questi quattro miliardi probabilmente potrebbero diventare molto di più noi ancora oggi facciamo le modifiche in base a una logica tabellare sappiamo che nel resto d'Europa quasi ovunque si fa invece in base a un'analisi di rischio
Concreta chiara su vari i singoli casi se ne andassero in quella direzione certamente la possibilità di fare bonifiche sarebbe molto mentalità i costi si abbasserebbero e finalmente ne potremmo recuperare
Enormi aree che oggi sono completamente bloccate non si può fare sviluppo non si possono fare investimenti e quindi invece potrebbero diventare luoghi in cui possiamo fare nuovi investimenti quindi su questo tema
Delle bonifiche la nostra attenzione sarà massima auspichiamo l'abbiamo anche chiesto che in questa ipotesi di cui si parla di rievocare asset tutti appunto i soldi già stanziati dal CIPE e non investiti dove probabilmente ci sono anche i tre miliardi di euro
Per le bonifiche ecco che questi soldi non spariscano ma che rimangano assolutamente
Diciamo dedicati al tema delle bonifiche che è un tema assolutamente fondamentale
Aggiungo e alcune considerazioni sul tema di Kyoto noi ce ne siamo occupati molto nel passato abbiamo parlato molto anche con voi veniamo da il
Secondo periodo dell'emission trading e che certamente ha visto una penalizzazione per il vostro settore
Comunque si è chiusa comunque
Siamo andati avanti siamo arrivati a un punto fermo che è quello del due mila dodici oggi quello di cui si parla per il post Kyoto direi che estremamente preoccupante anch'io ho molto apprezzato il coraggio del Ministro Prestigiacomo che
In ambienti internazionali ha detto con chiarezza che Kyoto va rivista Bari posto sul tavolo noi siamo estremamente preoccupati da questo io ero la scorsa settimana
In Slovenia un incontro con tutti i Presidenti delle Confindustrie europee
Ovviamente anche lì la preoccupazione molto forte devo dire che finalmente grazie proprio
Anche a un nostro contributo è una nostra presa di posizione forte
Stiamo cercando di far passare in tutte le quote la in tutto diciamo Business Europe che è la Confindustria
Europea l'idea che non è assolutamente possibile che per il posto due mila dodici tutti noi dobbiamo comprarci
All'asta i diritti per emettere questo sarebbe inaccettabile porterebbe a un costo enorme per tutto il sistema industriale
E alla fine come diciamo da sempre senza in realtà poi portare un vantaggio vero alla lotta ai cambiamenti climatici perché questa logica di porsi obiettivi in realistici unilaterali a livello europeo lasciando poi che i grandi Paesi inquinanti quali la Cina
Indi agli Stati Uniti o la Russia continua a fare quello che vogliono è una logica che non ha nessun senso
Che non non che che rischia appunto di creare problemi enormi sul nostro sistema industriale
Senza ripeto portare a una reale
La guerra alla ai cambiamenti ai cambiamenti climatici quindi noi lavoreremo molto su questo tema devo dire che anche all'interno delle Confindustrie europee come sapete prevalgono prevalgono già ci sono due logiche completamente diverso e cioè la logica
Di chi vuole mantenere una posizione manifatturiera in Europa ci siamo noi ce la Germania c'era Spagna in parte anche la Francia
Ci sono invece poi altri Paesi che ormai hanno sostanzialmente abbandonato la logica mano fattori era e sono molto più interessati a
Essere protagonisti dei mercati finanziari sui diritti inquinanti e quindi spingono a logiche molto restrittive perché questo per loro è un business finanziario ovviamente
Noi su questo ci opporremo fortemente stiamo lavorando nell'ambito come dicevo le Confindustrie europee e io stesso ho scritto
L'altro giorno una lettera al Presidente Berlusconi
Sollecitando una posizione molto forte del Governo italiano anche non solo come sta facendo Ministro Prestigiacomo ma anche a livello di Consiglio dei Capi di Stato perché se dovesse passare questa logica io penso che veramente non ci faremo dei danni
Per i prossimi decenni drammatici e senza senso quindi
Su questo il il nostro lavoro sarà molto forte sarà molto attento perché non è possibile appunto andare in questa in questa direzione
A
Quindi io
Credo che questi siano i temi su cui lavorare aggiungo che come sapete la nostra posizione come Confindustria è una posizione che nell'ambito della politica energetica
è sicuramente a supporto di una politica serie sul risparmio energetico una politica seria di diversificazione del mix di produzione anche se condivido che ovviamente
Petrolio gas carbone debbano rimanere rimarranno le componenti fondamentali siamo assolutamente per l'idea di avere anche un mercato elettrico una borsa elettrica più efficiente su questo l'anno scorso come Confindustria
Proprio
Arrivando a condividere una proposta tra tutte le componenti con fiducia quindi produttori di energia e consumatori di energia
Abbiamo messo a punto una proposta per riformare il mercato elettrico che ho portato all'attenzione del nuovo Governo e come sapete
In una logica di medio termine noi siamo anche assolutamente a favore di una ripresa in Italia della dell'energia nucleare sappiamo che è un tema complesso è un tema difficile in un Paese in cui non si riesce sostanzialmente a
Investire quasi nulla non si riesce a costruire nulla
Ma pensiamo però che questo dibattito vada ripreso vada ripreso seriamente in modo laico in modo concreto in modo pragmatico
Senza ideologia anni come dire tutta a favore dei sì me tutta fragore dei no ma penso che sia veramente venuto il momento di guardare i dati concreti guardare
Quello che succede nel resto del mondo e non v'è dubbio che proprio l'andamento dette tutte prezzo del petrolio quello che sta succedendo sta riportando a una riflessione
A trecentosessanta gradi un po'in tutto il mondo sulla ripresa degli investimenti sull'energia nucleare quindi su questo noi
Ci siamo consideriamo questo punto un punto interessante e quindi supporter Remo al Governo in questa sua volontà di andare avanti su questa strada
Concludo dicendo che
Tornando al tema iniziale che appunto
Mi rendo conto che questo sia un momento con plesso per il vostro settore
Ribadisco che è assolutamente come Confindustria vi saremo vicini non solo con le parole non solo testimoniando Ro con la mia presenza qui ma soprattutto nei fatti grazie
Grazie
Ad Emma Marcegaglia
Io devo dire la verità sono sempre stato molto contento di essere Presidente dell'Unione petrolifera oggi seduto qui sono ancora più contento perché inauguriamo
La cosa nuove abbiamo effettivamente un ministro
Da un Presidente di Confindustria donne questo è un grosso segnale per il Paese bianche grosso segnale per il nostro settore
Adesso avremmo dovuto
Avremmo dovuto sente ascoltare
Direttamente dalla voce del ministro l'intervento del Ministro Scajola
Ministro Scajola è stato risucchiato per a Palazzo Chigi perché si discutevano proprio stamattina cose riguardavano il suo dicastero
Però non ha voluto mancare e ci ha mandato un messaggio registrato che noi adesso di proietteremo prego
Pasquino
Presidente De vita amici imprenditori signore e signori
Sono lieto di partecipare oggi a questa Assemblea sia pure in modo virtuale a causa del concomitante riunione a Palazzo Chigi con le parti sociali
Desidero comunque confrontarmi con voi sulle misure
Che il Governo
Intende intraprendere per fronteggiare l'attuale congiuntura economica e il preoccupante andamento dei prezzi del petrolio
La situazione italiana presenta caratteristiche peculiari
Che richiedono soluzioni specifiche interventi urgenti a tutela dell'impresa
Dei consumatori
E della competitività dell'intero sistema Paese
Rispetto alla maggior parte dei Paesi europei il sistema energetico italiano
E più vulnerabile
A causa di tre
Principali fattori
La sua più elevata dipendenza
Complessiva dalle importazioni
La maggiore incidenza del trasporto su strada di merci e di persone
Lo sfavorevole mix delle fonti impiegate nella generazione di energia elettrica
Questa situazione resa ancora più preoccupante
Dalla rapida crescita della domanda energetica delle economie emergenti dell'Asia prime fra tutte la Cina e l'India
Dalla insufficienza dei nuovi investimenti
Dai vincoli connessi
Alla fase di raffinazione infine dal crescente grado di concentrazione delle riserve disponibili in aree geografiche ahimè ad alto rischio
Secondo alcuni dei più accreditati istituti
Tra i quali il Fondo monetario internazionale
Prezzi del greggio superiori ai cento dollari per bandire
Comporteranno una riduzione media del tasso di crescita delle economie più sviluppate vicino al mezzo punto percentuale all'anno
E oggi
Siamo autore centotrenta dollari al barile
In questo scenario
L'Italia certamente tra i Paesi più colpiti
Amici imprenditori
La partita del contenimento dei prezzi dell'energia
Non si può vincere affrontando i problemi con i soli strumenti nazionali di cui possiamo disporre
Il governo del mercato internazionale del petrolio delle materie prime energetiche
Richiede anche una forte collaborazione e un rinnovato dialogo tra i Paesi produttori e i Paesi consumatori
Proprio in questa prospettiva domenica prossima agenda una rabbia
Parteciperemo al vertice dei trenta principali Paesi produttori e consumatori convocati su iniziativa del re dell'Arabia Saudita
Ma gli interventi di breve periodo
Devono essere accompagnati da misure a carattere strutturale che manifestino la loro efficacia su un orizzonte temporale di medio lungo termine
Il Governo Berlusconi
Intende intervenire lungo tre principali direttrici
Diversificazione
Nuove infrastrutture
Efficienza energetica
Occorre diversificare le aree di approvvigionamento e le fonti di energia
Sviluppando nuove opzioni tecnologiche tra cui le fonti rinnovabili il carbone pulito e l'energia nucleare
Come seconda direttrice
Inter
Diamo promuovere la costruzione di infrastrutture e accelerare l'ammodernamento del sistema energetico nazionale
Promuovendo la realizzazione di gassificatori sistemi di stoccaggio per il gas naturale e potenziando le reti di trasporto e di interconnessioni con altri Paesi
Come terza direttrice
Vogliamo rafforzare
I programmi gli strumenti per l'aumento dell'efficienza negli usi finali dell'energia
Corre in Consiglio dei ministri di oggi si avvierà il percorso per varare entro il trenta giugno due mila nove una strategia energetica nazionale
Che sarà sottoposta a pubblica consultazione
A dibattito attraverso una Conferenza nazionale sull'energia e sull'ambiente organizzato insieme alla collega Prestigiacomo
Parte integrante di questa strategia
è il ritorno alla produzione di energia nucleare
L'impegno
Nucleare italiano all'obiettivo di ridurre
Strutturalmente i costi delle leggi eletti
Di limitare il ricorso all'importazione
Di alleviare gli oneri che gravano anche sulle vostre imprese perfetto del Protocollo di Kyoto
Nell'ambito poi
Do la strategia energetica nazionale
Saranno messi a punto misure per il rilancio dell'attività di ricerca di produzione di idrocarburi
Per la diversificazione dell'approvvigionamento
Per l'ammodernamento delle attività di raffinazione e per la liberalizzazione della distribuzione dei carburanti
Lo sfruttamento delle
Risorse nazionali di idrocarburi
Che sono stimate in cento miliardi di euro
Ha trovato sinora
Un formidabile ostacolo sia nella complessità delle procedure di autorizzazione
Sia nella opposizione troppo spesso riscontrata a livello locale sul territorio
Lo dimostrano le vicende dei giacimenti dell'alto Adriatico
Del Delta del Po della Basilicata
Queste situazioni di stallo vi piace dirlo e ribadirlo non possono essere ulteriormente tollerati
Già a partire
Dal Consiglio dei ministri di oggi adotteremo alcune disposizioni che semplificano le procedure
Rimuovono vincoli
Nel rispetto delle esigenze della tutela ambientale e della salute delle popolazioni
Per diversificare le aree di approvvigionamento il Governo sosterrà le iniziative di internazionalizzazione delle vostre imprese energetiche
Affinché vengano valorizzate le interdipendenze e gli accordi con i Paesi esportatori
Gli investimenti di imprese italiane nel Kazakistan
In Venezuela in Libia nella Federazione Russa
E in altri Paesi si collocano nella giusta direzione
Negli anni più recenti si è modificata in modo significativa sia l'offerta di greggio
Sia la domanda dei raffinati
Proprio in considerazione di queste tendenze
Il Governo intende avviare azioni di contesto necessarie per potenziare e sviluppare nel nostro Paese le attività di raffinazione
E la logistica in una visione europea e complessiva del mercato
Cari imprenditori
Voglio cogliere l'opportunità di questa Assemblea
Per alcune considerazioni sulla ristrutturazione della rete distributiva dei carburanti
Le riforme avviate negli anni Novanta si ponevano l'obiettivo di pervenire
Attraverso una fase transitoria di ristrutturazione alla completa liberalizzazione delle attività
Questo risultato non è stato raggiunto
Con i provvedimenti proposti oggi al Consiglio dei Ministri
Intendiamo rispondere alle sollecitazioni dell'Autorità antitrust della Commissione europea
Eliminando vincoli e accelerando la liberalizzazione della rete
è intenzione del Governo
Favorire la diffusione dei biocarburanti del metano e del GPL per autotrazione
Ritengo tuttavia necessaria
Una più accurata valutazione dei benefici e dei costi anche esterni dei biocarburanti
Prima di accettare l'obiettivo del dieci per cento proposto dalla Commissione europea
Questo obiettivo allo stato attuale delle tecnologie
Mi sembra decisamente troppo elevato anche per gli orsetti di aumento dei prezzi che potrebbe determinare sulla catena alimentare anche se in modo indiretto
Il settore petrolifero è fortemente interessato
Dalle azione di contenimento delle emissioni di anidride carbonica
Il piano nazionale
Di assegnazione di permessi emettere gas con effetto serra impone riprese vincoli enorme
Le imprese ci chiedono che cosa potrà accadere dopo il due mila dodici e quale potranno essere i nuovi obiettivi di riduzione
Ritengo che è un'attuazione unilaterale su scala europea del Protocollo di Kyoto
Possa avere effetti distorsivi sulla concorrenza e su un confronto competitivo tra le diverse economie
Agiremo pertanto
Affinché gli obiettivi da raggiungere siano definiti in funzione della loro effettiva possibilità di conseguimento
Evitando ingiustificati penalizzazioni per le imprese e per la sicurezza stessa degli approvvigionamenti
Presidente di vita
L'obiettivo che il Governo si propone
E assicurare al Paese Energia in condizione di sicurezza affidabilità economicità
Come fattore strategico per la competitività del nostro Paese
Per affrontare con successo l'attuale difficile congiuntura economica
Non si può fare a meno della vostra collaborazione e della vostra partecipazione
Dobbiamo insieme impegnarci
Per vincere le sfide sul versante degli investimenti
Dei programmi delle tecnologie
Questo è il metodo per costruire da subito
Un futuro migliore per il nostro Paese e che vogliamo seguire nella nostra attività
Vi ringrazio per l'attenzione e vi auguro buon lavoro
Chiude all'Assemblea il Ministro Prestigiacomo grazie
Ringrazio il presidente de vita per l'invito alla vostra assemblea annuale rivolgo a tutti voi un caro saluto è un invito che ho accolto con piacere perché credo che fra l'Unione petrolifera
E il Ministero dell'ambiente sia
Importante anzi direi essenziale
Avviare un confronto intenso e costruttivo anche se qui ci troviamo in un'aula
Dove si svolgevano i processi posso assicurare che per quanto mi riguarda non c'è nessuno sul banco degli imputati e quindi potremmo serenamente avviare un confronto costruttivo un confronto costruito sul dialogo
Nella consapevolezza che il Governo impressa pur nella diversità dei ruoli hanno un obiettivo condiviso che quello
E lo sviluppo del Paese anche si è andata via desidero rivolgere
Un saluto e un ringraziamento Emma Marcegaglia
Per le parole che ha voluto esprimere nei miei confronti faccio sapere che abbiamo già avuto un primo incontro nel quale abbiamo individuato alcune priorità
E io mi auguro di potere fare altrettanto al più presto con il presidente dedita per quel che riguarda il vostro settore
Voi siete i produttori della maggior parte di Energia di cui oggi l'Italia ha bisogno ed avete quindi una funzione decisiva in ogni scenario di crescita economica
Il Ministero dell'ambiente ha il compito di indirizzare le politiche di sviluppo verso percorsi che siano rispettosi dell'ecosistema
Sia in ambito locale in ambito nazionale che a livello internazionale in attuazione degli impegni assunti dal nostro Paese soprattutto per quel che riguarda la riduzione dei gas serra
Si tratta dimissioni che in passato sono state viste come oggettivamente contrapposte noi oggi dobbiamo superare questa logica
Quale unico rappresentante del Governo fisicamente presente
Voglio far sapere l'Assemblea che ho ben compreso il senso
Delle parole che il Presidente De vita pur con tanto garbo rivolto al Governo con riferimento alla necessità di un maggiore coinvolgimento della categoria indecisioni che
La riguardano direttamente io mi farò portavoce di questa vostra
Giusta istanza
è però debbo pure dire che il Governo confida molto nel senso di responsabilità di questo settore di questa categoria
Che ha un ruolo importante e centrale nel nell'economia del nostro Paese
Vengo come molti di voi sanno dalla Sicilia che con l'industria petrolifera ha un rapporto lungo e compresso
Un territorio che ha sperimentato e si confronta ancora oggi con le problematiche dell'inquinamento e mi auguro anche della reindustrializzazione
Ma che altrettanto chiaro quale grande volano di sviluppo economico e sociale siano gli insediamenti petrolchimici
Per la mia storia per la mia cultura non mi sento quindi antagonista all'Unione petrolifera credo nel dialogo e nel confronto
Ho detto più volte che ritengo l'ambientalismo del no superato e dannoso preferisco l'ambientalismo del fare quello delle soluzioni condivise
L'ambientalismo capace di coniugare
Tutela e sviluppo
Di questo il Paese ha bisogno
Ciò ovviamente non significa allentare le maglie dei controlli abbassare il livello di difesa del territorio non significa più libertà
Di inquinare credo invece che oggi sia interesse di tutti costruire modelli di sviluppo sostenibile
Costruiti sul confronto e sulla responsabilità
Un senso di responsabilità
Che non manca all'Unione petrolifera
Costituita da imprenditori che fanno il loro mestiere ma che sono certa hanno forte il senso del ruolo sociale dell'impresa e del contributo che ciascuno deve dare
Per costruire un futuro migliore per le prossime generazioni
Un futuro che deve essere costruiti costituito da energia sufficiente per fare muovere e crescere la nostra società ma anche di una risorsa ambiente che va protetta e valorizzata
Prendendo spunto Presidente De vita dalla sua relazione
Vorrei soffermarmi sugli orientamenti della politica che il Ministero dell'Ambiente intende perseguire sui quali confido sarà possibile costruire un percorso di Franca collaborazione
E comincerei da quella che ritengo sia per voi ma per volta molti versi anche per il Ministero dell'ambiente il tema più sentito e delicato
Accennato anche nell'intervento del mio collega Claudio Scajola e cioè l'attuazione del Protocollo di Kyoto
Ho già avuto modo di dire
In altre occasioni che l'Italia assunto degli impegni in materia di tagli ai gas serra fino al due mila dodici
Che non intendiamo rimettere in discussione e che però la situazione che abbiamo trovato insediando circa molto molto lontana da quelli obiettivi
Che quindi non sarà facile raggiungere
Ma
La mia valutazione è stata ed è
Che per quanto riguarda la ripartizione delle quote di Miss Doni l'Italia in passato è stata penalizzata in sede europea e ciò ha rappresentato un reale
Appesantimento per il sistema industriale italiano in termini di competitività
Oggi la comunità internazionale
Ed in questo ambito l'Europa sta discutendo i parametri per gli anni avvenire dal due mila dodici al due mila venti
Il mio impegno in questo ambito sarà duplice in primo luogo ritengo che l'impegno di Kyoto
Ha un senso ed un valore se è un impegno globale serve a poco si è la principale potenza industriale del pianeta gli Stati Uniti non vi aderisce
Serve a poco se Paesi come l'India e la Cina
Che consuma ne chiedono di consumare sempre più energia non hanno limiti di emissioni dunque se l'obiettivo è globale
Globale deve essere la condivisione ed in questa direzione si muoverà anche
In vista del G otto ambiente che l'Italia ospiterà nel due mila nove anche la politica e l'indirizzo che vorrà dare il Ministero dell'ambiente
Il secondo versante del mio lavoro riguarderà la sponda europea per far sì che nuovi impegni che ci apprestiamo ad assumere a livello continentale
Siano rispettosi delle specificità nazionali e non si traducono in un'ulteriore penalizzazione per il nostro Paese
è evidente che da parte italiana non c'è alcuna intenzione di venir meno all'impegno per la riduzione dei gas serra
Ma i costi che i Paesi dovranno pagare per sostenere tale impegno dovranno essere
è qui e ripartiti in maniera tale da non creare distorsioni nella competitività
E soprattutto sostenuti dal principio ovvero
Che picchi checché PIT e chi più inquina più paga
è chiaro che la situazione dell'Italia ha una sua specificità e una sua complessità che deriva dalla composizione del nostro approvvigionamento energetico che oggi è fortemente orientata sul versante petrolifero
Elemento che a voi dal punto di vista imprenditoriale può non dispiacere ma che sicuramente pone il Paese sul fronte di Kyoto in una situazione di debolezza rispetto
Hai principali partner europei che invece producono rilevanti quote di energia con il nucleare
Rispetto dell'impegno quindi ma anche una nuova e diversa vola volontà contrattuale in sede europea e internazionale a tutela della competitività del nostro Paese
Analoga impostazione vale per la questione dei biocarburanti e della proposta direttiva della direttiva fuel se sul ciclo di vita dei carburanti e il progressivo abbattimento di emissioni
Dal pozzo al tubo di scappamento
In questo caso e l'Europa che rischia di sovrapporre normativa a normativa e raddoppiare l'impegno della confusione burocratica l'Italia si è già mossa in questo senso in sede europea
E ha sostenuto che certi obiettivi ambiziosi possono essere raggiunti soltanto all'interno di un quadro coerente nel discorso più generale delle fonti rinnovabili
La previsione di un impegno più massiccio
Del biocarburante ci appare raggiungibile lo abbiamo sottolineato nell'ultimo Consiglio dei Ministri dell'ambiente soltanto nel momento in cui si avveri no alcune condizioni
Che sia sostenibile che riduca effettivamente le emissioni e che sia prodotto in maniera socialmente corretta
E qui torna di attualità il discorso della ricerca
Se l'attuale biocarburante non soddisfa i livelli di riduzione di impatto ambientale previsti è forse meglio atta Andrea lo sviluppo della seconda generazione quella che si basa sulla lavorazione degli scarti cellulosa ICI
Al contrario una corsa alla produzione all'incentivazione del bioetanolo e di altri carburanti ottenuto Traverso i cereali rischia di alterare il tipo di utilizzo dei suoli e delle coltivazioni
Con pesantissime ricadute sull'economia alimentare sulla possibilità di nutrire le popolazioni dei Paesi più poveri
Mi pare chiaro l'allarme risuonato nell'ultima aperti nell'ultimo vertice FAO
Ed è certamente poco incoraggiante il quadro di divisione e di contrasti emerso nel momento in cui si cercava un accordo che è bello contano dall'essere raggiunto
Certe tecnologie poi
Spingono all'abbattimento di grosse porzioni di foreste dalle quali ricavare terreni per la coltivazione di cereali destinati alla distillazione
E questo altera ancora una volta il rapporto tra emissioni e capacità della terra di rigenerare l'anidride carbonica
Sarebbe inutile dunque produrre uno sforzo immane a somma zero a bassissimo impatto sul fenomeno inquinante con costi enormi per tutto il sistema produttivo
In sede comunitaria questi rilievi sono stati sollevati sono attualmente in corso di approfondimento con una riflessione che si annuncia tanto attenta e paziente quanto necessaria e l'Italia in prima linea
La nostra posizione anche in questo campo
è quella di procedere in totale accordo con i principi guida della Commissione europea ma senza in questo ambito rinunciare a manifestare a gara dire le nostre esigenze cosa che peraltro gli altri Paesi fanno abitualmente e con la comprensibile determinazione
Ci appare inoltre necessario dopo il recepimento della direttiva e le direttive europee procedere alla semplificazione del quadro normativo è lo snellimento delle procedure
All'atto dell'insediamento al Ministero sono stata informata dei ritardi che si sono accumulati nel rilascio delle valutazioni di impatto ambientale e delle autorizzazioni integrati ambientali
Ce ne sono alcune che vi stanno particolarmente a cuore perché ritardi si traducono in una grave penalizzazione per le in prese e nella possibilità di tenere fede agli impegni europei in materia di produzione di carburanti senza zolfo
E posso già dare qui qualche risposta infatti delle tre procedure sottoposta alla valutazione impatto ambientale due sono in dirittura di arrivo quella della richiesta di Mantova è quella della Tamoil di Cremona
Altro discorso va fatto per la AIA
Ma su questo posso dire che il Ministero
è impegnato a risolvere la situazione che si è creata nei tempi più bravi possibili ho trovato
Cento quarantotto provvedimenti che devono essere esaminati dalla Commissione ai soltanto tredici avviati si procede con una lentezza mostruosa queste motivo per il quale avevo intenzione di inserire in un provvedimento in Parlamento e rinnovo immediato anche di questa Commissione
Adesso vedremo se sarà possibile è un circolo vizioso che ci porta a trovarci in debito con le direttive della normativa comunitaria
Un circolo che intendiamo rompere e sul quale
Vogliamo intervenire
Alcune direttrici in questo senso sono già state inserite nel provvedimento che viene chiamato decreto rifiuti e sono Teresa sblocca are la Commissione VIA
Io spero davvero che si possa inserire in questo decreto legge anche come dicevo prima il l'azzeramento e le rinnovo la riforma della Commissione
Ambra
In ogni caso non credo che
Bisogna avere preoccupazioni perché l'obiettivo non è certamente quello di
Fermare il lavoro delle Commissioni ma l'obiettivo è quello di rinnovarle
Con la la la la speranza che possano
Ricominciare a lavorare in maniera più seria e con un indirizzo che è quello comunque di dare tempi certi ai proponenti dei progetti
Un accenno alla questione bonifiche prima di concludere si tratta di un tema che ha visto in passato una contrapposizione anche Asstra fra Ministero e impresa una contrapposizione
Che ha prodotto montagne di carta bollata di ricorsi ma nessun vantaggio per l'ambiente anche su questo tema credo che occorra voltare pagina
La questione bonifiche non può essere affrontata in maniera conflittuale occorre senso di responsabilità e disponibilità al dialogo
Le bonifiche peggiori sono quelle che non si fanno
Il metodo cui avviato nei giorni scorsi per i siti di Piove di Augusta
Sarà quello di
Riunire attorno ad un tavolo tutti gli interlocutori e trovare con duttilità ma anche con determinazione una soluzione operi operativa da definire
Con accordi da realizzare in tempi
Brellin spero che su questo cammino la nuova disponibilità del Ministero sarà accompagnata da un'analoga disponibilità delle aziende
Insomma il compito che ci attende compresso ma la volontà è quella di lavorare per il benessere generale
Per fare ripartire la macchina della produzione e dei consumi intendiamo attuare politiche che consentano di valorizzare le peculiarità della posizione geografica italiana
In maniera da sfruttare al massimo le energie rinnovabili
E nello stesso tempo vogliamo garantire a tutte le realtà che fanno vivere il territorio
La sua socialità e la sua economia di fare scelte concrete realizzabili e a basso impatto ambientale
Gli italiani possono comprendere in brevissimo tempo che è un corretto comportamento ambientale non è soltanto utile alla qualità della vita ma che ripaga i suoi costi producendo altra ricchezza
Sono due molle molto potenti per rilanciare una cultura ambientale non ideologizzata e per risolvere i problemi che la gente oggi sente e paga di tasca propria
Sono convinta che un modo nuovo di affrontare il tema dell'ambiente collegato con la possibilità di governare senza paletti veti incrociati e lo sguardo a interessi particolari
Possa creare le basi per uno sviluppo costante
Armonico e produttivo che non potrà che far bene a questo nostro Paese e a tutti gli attori sociali
Che continuano a tenere alta la bandiera dell'orgoglio nazionale nel proprio settore di impegno grazie
Io ringrazio molto Ministro Prestigiacomo
Per la sua presenza ma anche per il contenuto del suo intervento
L'avevamo sicuri
Di poter contare su una
Situazione diverso dalla precedente
Ma mi pare di aver colto anche
Una diversità molto concreta molto rapida
Molto logica che quello che poi le imprese cercano
Io affinché l'azione di nuovo il Ministro ringrazio tutti gli intervenuti la nostra Assemblea si chiude qui grazie
Io posso mettermi sullo fiscale
Gli altri