"Ricordo di Aldo Moro"

E delle diverse forze politiche
Che hanno aderito a questo nostro invito un saluto cordiale
A tutti i colleghi
La Camera e del Senato
E a quanti hanno ritenuto di corrispondere a questo nostro invito
Nel mondo questa mattina mi mi chiedevo
Perché
Abbiamo sentito la la necessità di ritrovarsi
Oggi per ricordare
Un discorso di Aldo Moro
Riandando con la memoria
Al ruolo i compiti di responsabilità e di direzione
Al contributo di
Di orientamento che Aldo Moro
Ha dato al nostro partito
Alle responsabilità che gli ha assunto come
Per un lungo tratto come
Punto forse
Più alto
Di prestigio di mediazione nella complessa vita politica del nostro Paese
Può apparire
Strano che ci ritroviamo per ricordare un discorso
Un discorso che
Forse nel nel suo contenuto non è
Il momento
Il più importante non è
Non è il fatto espressivo di una
Più risoluta è chiara indicazione in termini di linea politica
Con ricordando qui proprio in questa sala
Quella sua
Lunga riflessione
Quasi confidenziale con
I deputati e i senatori della Democrazia Cristiana
Ecco non ricordo indicazioni gli e direttrici di Marazzita
Risolute perentorie
Ricordo
Soprattutto i punti interrogativi
La
La sollecitazione passi è niente
A riflettere che e a ricercare insieme la comprensione di
Di processi anche contraddittori della nostra vicenda politica
Per trovare poi insieme l'assoluzione ai problemi
Che tuttavia
Siamo
Venuti qui siamo tutti qui
Numerosi
Nonostante le difficoltà della giornata
Di scioperi nei trasporti negli aerei
Perché
Non so se la mia risposta sia giusta è una risposta
Del tutto personale subii attiva
Probabilmente non ha una corrispondenza
Piena
Con il significato di quelle indicazioni di quelle domande
E anche di quelle perplessità e di quelle incertezze
Io credo che siamo qui almeno molti di noi
A ricordare quel discorso per
Per una profonda
Affettuosa Nostalgia
La nostra regia per
Per un uomo per un leader per un per una guida
Che
Caratterizzava il suo impegno
Proprio in termini di riflessività di ricerca
Di disponibilità Passi ente sistematica al dialogo
Al confronto alla comprensione delle opinioni differenziate delle sensibilità diverse
Perché tutte le energie potessero essere
Ricondotte
In termini costruttivi d'unità
Forse questa una valenza soprattutto per noi Coop per quanti
Sono stati partecipi anche nelle ultime settimane nell'ultimo tempo di una vicenda parlamentare che ha con un sunto lacerazioni elementi di contraddizioni
Di contraddizione
Difficilmente riconducibili sul piano della razionalità
E forse
Ecco con l'occhio rivolto alla
Ai modi di partecipazione dei nostri gruppi parlamentari
Alla definizione all'attuazione delle linee politiche degli impegni di governo
Penso che in quell'atteggiamento di Moro
Che anche in quel discorso
Vi fosse la consapevolezza la consapevolezza della necessità
Che
I parlamentari
Fossero chiamati in modo più puntuale e più sistematico
A compiti di
Definizione della linea politica di orientamento e in definitiva di direzione compiti che
Nella nuova realtà
Non possono essere più
Recuperati appieno attraverso
Gli apparati tradizionali di partito
Cioè questa riflessione in un passaggio delicato in una crisi difficile questa riflessione porre tanta con tanta intensità e con tanto impegno
Ai gruppi parlamentari voleva secondo me anche indicare la necessità di una di un adeguamento delle forze politiche che facesse riferimento soprattutto
A coloro che
Se sono passati ha un duplice vaglio al al filtro di una selezione prima all'interno dei partiti e poi attraverso il volto degli elettori
Come credo che
Noi abbiamo problemi di questo genere come a recuperare la forza alla compattezza alla coesione
La coesione piena del di un gruppo parlamentare
Che resta decisivo
Ai fini della percorribilità della praticabilità di qualsiasi linea politica e di qualsiasi formula
Di governo
Credo che il nostro ricordo di quel discorso di quella riflessione non posso leggere essere oggi è soltanto un fatto formale o sentimentale ma debba consentirci in qualche modo di
Trarre delle indicazioni e degli orientamenti utile
Ecco è in questo
Con questo ricordo anche riferito forse ad aspetti particolare ma che considero importante che possiamo dare inizio a questa nostra manifestazione invitando in primo luogo il senatore in Giacovazzo
A prendere la parola e a svolgere la sua relazione una sua nota introduttiva poi seguiranno le relazioni dei presidenti dei gruppi parlamentare della Democrazia Cristiana
Amico Mancino l'amico Martinazzoli grazie
Onorevole presidente del senato onorevole Presidente della Camera
Onorevole presidente del Consiglio Presidente della Corte costituzionale i senatori che tutta
Signore e signori
Parlerò pochissimi minuti
Dal dito come si dice in televisione perché poi lascerò la parola me stesso registrato sull'immagine
Ma credo che sia necessaria questa breve premessa
Anzitutto perché è una domanda di condono
E vi spiego perché perché questa idea di presentare un Moro vivo nel contesto di questa manifestazione
Era già nata qualche mese fa
Una idea dell'Accademia di studi Aldo Moro tenerci mente perseguito dal suo presidente Giovanni Moro che qui presente e dal direttore professor Giancarlo qua
Volevamo raccontare qualche cosa di Moro attraverso le fotografie quelli che aveva è l'abbiamo fatto prima di tutto a Bari con un sistema il più elementare possibile proiettando una settantina di diapositive
Un tentativo cioè di mescolare ricordi aneddoti che qualche spunto di linea politica
Po'peregrino devo dire francamente comunque un profilo di Moro attivo in mezzo alla gente questo il il fatto importante un uomo più nella piazza che nel palazzo
L'esperimento fu ha colto con calore almeno per quel tanto che ci ha spinto poi ad andare oltre il sistema artigianale manuale delle diapositive partendo da una base l'Accademia Aldo Moro dispone di oltre sette mila fotografie il primo pensiero in questa ricorrenza decennale è stato quello di raccogliere le foto in un libro
Ma per farne qualcosa di più ambizioso di un semplice racconto cronistico così ed editore Vito Laterza che ringrazio che ringraziamo anche a nome di Accademia capito e ha colto volentieri questa proposta ora anche in vista del libro abbiamo selezionato centocinquanta centocinquantacinque fotografie proprio perché l'appetito come si dice cresce nel giardino abbiamo cercato di uscire dal meccanismo delle diapositive col proiettori
Abbiamo detto finiamo queste fotografie
Mettiamo le in movimento sotto la macchina da presa ma con quali strumenti
Non ci restava che bussare andare e il TG uno c'ha aperto la porta generosamente abbiamo filmato le foto inciso il testo e fatto persino una colonna sono ed ora ci ritroviamo nelle mani un prodotto diverso molto diverso da quello che è uscito dal nostro botteguccia Bari ieri
Anche se resta sempre un lavoro artigianale ci rimane qualche dubbio
Che solo come forse potete sciogliere la fila di questa visioni abbiamo adoperato mezzi sofisticati ma su materiali bisogna dirlo poveri come sono appunto le fotografie l'unico materiale ricco forse sono le musiche abbiamo usato Bach la passione secondo Matteo modesto la Messa dell'incoronazione ma anche quelle prese dai dischi di casa e sistemate punto ad orecchio
Ma basta con i lamenti non poteva né non potevamo e non abbiamo inteso fare una biografia di Aldo Moro
Voi vedrete soltanto Leno
Anzi le noterebbe di un giornalista che ricorda delle cose avendo avuto la ventura di seguire Aldo Moro e riscoprire ecco la chiave di lettura forse la nota dominante di questa visione
Che è un grande intellettuale del Mezzogiorno era anche un grande leader popolare amato dalla gente dalla gente anche la più umile
Cosa davvero singolare in una terra di antiche baronie non solo terrieri ma non pretendo di essere stato un cronista obiettivo naturalmente e tanto meno uno spettatore distaccato seguendo morì come potevo essere una volta Spadolini giornalista cito un pensiero di Salvemini storico il quale diceva è difficile per uno storico essere obiettivo bisogna contentarsi che sia soltanto onesto figuratevi se tra Spoleto e questa cosa a un giornalista
Così alla domanda del condono aggiungo anche una domanda di perdono soprattutto per le omissioni ecco questo sia una cosa che debbo veramente sottolineare che sono tante le omissioni e gravi ma o una grossa attenuante
Ho lavorato sulle fonti che mi hanno dato e alla svelta non c'era tempo per crearne e cercarne degli altri perciò scusate un fine grazie alla direzione del TG uno al suo direttore a i miei ex colleghi del TG uno ai tecnici del montaggio a quelli della messa in onda che sono qui e che prego di spingere quel pulsante per dare inizio alla missione grazie
L'avanzo Verziere importante l'immagine così suggestive per il commento
Efficace e semplice inappropriato vorrei rivolgere un saluto particolare ai figli del Moro Agnese Giovanni sono più presente Maria Fida non ho potuto partecipare ogni
Prego naturalmente portare la signora Moro la loro mamma
Ah sì infatti a la solidarietà sempre affettuosa di tutti i democratici cristiani e credo di tutti i democratici italiani
Mancino
Signor presidente del Senato
Signor presidente della Camera
Signor presidente del Consiglio signor sindaco di Roma
Autorità che ha riferito voluto onorare questa nostra manifestazione
Colleghi che e colleghi e amici
Faremmo torto
Alla memoria di Aldo Moro
Se ricordando come decimo anniversario del suo ultimo discorso ai gruppi parlamentari quando era già può sicuramente prossimo alla soglia del martirio
Ci ha massima una confusa anche se umanissima commozione
Per quell'impervio destino che andava compiendo
Ma faremmo ad essa torto ancora maggiore
Se tentasse di modi rinchiudere l'ultimo discorso nelle maglie suggestive ma improprie di un testamento politico
Fu invece come altre volte era accaduto
L'indicazione compiuta di una soluzione
Che assicurasse in un momento di difficoltà punta della vita della Repubblica
La garanzia dell'ordine democratico fu la ricucitura paziente di una trama
Che rifiutando astrattezza ideologica accantonando pur legittime posizioni ed aspirazioni
Ricompone in sé con realismo inquietudini fermenti e comprensibili incertezze divaricazione di partiti e rappresentanze parlamentari in un lucido disegno di riequilibrio Poli
Fu quello
Uno dei momenti cui moroso in può essere non solo e non tanto la guida della democrazia cristiana
Ma il moderatore del sistema politico nel suo insieme
Un momento alto
Che legittimava nell'opinione pubblica e nel mondo politico
La candidatura tanto autorevole da apparire OP alla suprema magistratura della Repubblica come avrebbe riconosciuto con prorompente onestà Sandro Pertini nel suo discorso d'investitura
In questa capacità di diventare il punto di riferimento centrale del divenire democratico
Di porsi lunghi uomo necessariamente di parte al di sopra delle parti
Di tessere quel filo che la storia comune
Una trama che coglie sì i segni del futuro stava sua grande statura dividere ma anche il senso profondo forse non del tutto esplorato del suo magistero
L'idea della politica come direzione di una società in continuo movimento
Da governare alla luce di valori di fondo per allargare progressivamente la partecipazione popolare consolidare il sistema ed il metodo democratico
è un dato costante della lunga presenza pubblica di Moro
Questa concezione di fatto lo rendeva estraneo ai giochi di potere fine a se stessi
All'attendismo dispersivo e senza prospettive
Alle gestioni di partito statiche chiuse alle novità emergenti del divenire sociale all'ideologia astratto che fissa obiettivi immutabilità e strumenti rigidi
Su questo estraneità si fondarono equivoci ed accuse tanto ricorrenti quanto superficiali
Fu frettolosamente qualificata nell'empirismo quella sua ricerca problematica assidua meditata degli equilibri possibili nella diversità di fondo sei e ispirazione
Chiamato oscurità di linguaggio il suo costante rifiuto a parlare per definizioni l'esposizione talvolta tormentata di quelle sue analisi complesse e lucidissima la volontà di ricomprendere nelle sintesi politiche finali posizioni anche molto distanti tra loro
Si parlò diffusamente di una pigra in attitudine all'azione mentre Moro oggi lo riconoscono tutti all'efficienza spicciolata volto ad arbitri arriva sempre sostituito quella certamente più alta di chi comprende
Prevede indirizza magari riducendo il recuperando con un po'di tempo e qualche sforzo in più resistenze capisse
Si scambiò per rassegnazione la sua costante attenzione alle ragioni degli altri che mai subito ma che costituivano in vario modo elemento di sintesi politica
Incomprensioni visto ostilità anche nel nostro partito relegarono Moro più di una volta imposizioni di orgogliosa solitudine
Ne uscì sempre nei periodi di crisi e di scelte come guida incontrastati unanimemente riconosciuta al di là delle stesse responsabilità formalmente assunti
Non è facile cogliere in una personalità così complessa e nella sua opera di così vasto respiro oltre che il nucleo forte dei motivi ispiratori
Anche le dimissioni culturali e politiche quindi il senso della lezione che ci ha lasciato
La sua prima testimonianza è senz'altro quella della laicità della politica
Ha scritto di lui padre Italo Mancini autorevole filosofo del diritto con un paradosso si potrebbe dire che il meno teologico dei politici italiani Aldo Moro ha realizzato la situazione teologica più feconda tra fede e poi no fu il più piglio il più laico degli uomini politici cristiani Omero fu espulso del discorso di Caltagirone
Il richiamo all'ispirazione cristiana è sempre forte spiega
Nessuno cito testualmente poco intestarci la necessità di riportarci
A quella che è stata e della forza ideale sia ispirato ai di Spira lo sforzo creativo della nostra azione politica dice al congresso al Consiglio nazionale del novembre del mille novecentosessantotto
Pressante ricorrendo allo stesso modo l'appello all'unità politica dei cattolici
Giustificata in un primo momento dalla difficile l'insostituibile funzione della Democrazia Cristiana di indirizzare sul terreno politico l'elettorato cattolico e topi il Concilio difesa non sul piano dei principi ma su quello della utilizza sociale
La laicità di Moro non visse solo nella distinzione sofferta Errico russa tra professioni di fede e impegno politico
Si espresse anche nel rifiuto di ogni ideologia astrattamente Harrison
Di ogni visione totalizzante disancorata dalla realtà di ogni sistema prefabbricate per ciò stesso inadeguato potenzialmente sopraffatto
Padre Ernesto Balducci
Ha potuto ben affermare che tra i credenti Aldo Moro ha testimoniato la laicità della ragione
Di fonte Angotti laicisti viziati anch'essi di confessione abilissimo ha testimoniato che la razionalità non è necessariamente quella illuministica e quella che si sta e poi i tempi della crescita storia da qui la sua volontà più volte dichiarata di stare nelle cose
Da qui la sua vocazione ad ascoltare e capire che gli consente di comprendere già sul finire degli anni sessanta che cresce nella società italiana lo spazio della differenza e della conflittualità
Si delinea con vigore la resistenza della società civile nel rifiutare il dominio della società fuori in modo tumultuoso dirompente a cui non rimangono estranei germi e schegge di violenza esplode la contestazione studentesca
Tra i politici italiani Moro e che è pronto a coglierne i segni asseverare nel manga ma in forme via e fiammeggiante della protesta gli elementi positivi della richiesta del nuovo
Già nel marzo del sessantotto in un discorso agli universitari cattolici di Bologna coglie con straordinaria capacità anticipatrice la dimensione del fenomeno la sua essenza
Di quando in quando tra cito il mutare della generazione si somiglia in un punto che segna una svolta decisiva nella storia del mondo questo è in realtà il momento
Ed avverte con un ammonimento severo solenne come una profezia ogni posizione distruttive potenzialmente violenta e destinata a sfociare prima o poi dal terreno dalla scuola a quella dello Stato
Queste intuizioni
Acquistano poi nel Consiglio nazionale del novembre dello sposo dello stesso anno lo spessore se è vero che l'analisi della proposta politica con il discorso dei tempi nuovi che si annunciano ed avanzano in fretta come non mai quel discorso è soprattutto la dimostrazione della capacità acuta di distinguere nella contestazioni aspetti profondamente contraddittorio da una parte una nuova umanità che vuol farsi
Il forse inarrestabile della storia l'emergere di una legge di solidarietà di rispetto di eguaglianza di gran lunga più seria e competente ma dall'altra
Il pericolo della violenza
Di confusione ad un tempo inquietanti è penalizzante testuale del semplicismo scarsamente efficace di certe impostazioni
Un ruolo nuovo si impone ai partiti e tra essi specificamente alla Democrazia Cristiana
Norme percepisce la crisi di rappresentatività il ripiegamento asfittico supposizioni di mera gestione di del potere
Di occupazione delle istituzioni l'affievolirsi progressivo del suo rapporto con la società l'alta funzione che ha sempre riconosciuto ai partiti e in particolare a quello dei cattolici democratici gli appare in questo quadro scolorita quasi impraticabile
Come stabilizzare l'ordine democratico attraverso la mediazione tra la realtà del presente la prospettiva di sviluppo che nella concezione Moro Thea e la natura stessa del partito
La risposta è semplice cambiando innovando rifondare
Guai testuale all'o muoversi con le cose che si muovano ma guai a recidere le radici che affondano nel nostro passato del nostro patrimonio ideale
Nell'orgogliosa rivendicazione del di uno storico della Democrazia cristiana e della sua continuità politica
Moro indica al partito la nuova frontiera il nuovo sì testuale ma il nuovo capitolo dominato voluto da noi stessi per quello che siamo stati e siamo che ritrova una legittimazione della Democrazia Cristiana a rimanere partito guida e centrale negli anni del cambiamento nel mantenimento della sua natura popolare del suo ruolo di garanzia democratica riassumibile in una tradizione di presenza poi sono concetti che non ripeterà con più forza come segno
Di un'invincibile speranza politica negli anni di piombo e specificamente al tredicesimo congresso del settantasei
Noi non siamo chiamati a far la guardia alle istituzioni a preservare un ordine semplicemente rassicurante siamo chiamati
Invece a raccogliere con sensibilità popolare con consapevolezza democratica tutte le invenzioni dell'uomo nuovo
Nel momento della democrazia difficile in cui impossibili risultano sia l'alternativa che la grande coalizione
Pur nella tensione di una decisiva prova elettorale ormai prossima Aldo Moro rilancia con straordinaria coerenza la sua visione del divenire politico un'attrice che rifiuta le comete etichette di conservatorismo
Si dichiara disponibile all'integrazione di esperienze e tradizioni diverse accetta la sfida di chi la vorrebbe dopo la prova elettorale chi minoranze all'opposizione sia pure così dice se lo vorrà il popolo italiano
C'è solo da sperare aggiunge per governi e opposizioni siano reversibili in un solido sistema democratico che non abbia rinunciato alle sue leggi di mutamento nella libertà
E la prospettiva della democrazia compiuta traguardo ancora lontana a cui Moro si apprestava a dedicare gli ultimi due anni della sua esistenti
Nella trentennale presenza politica
Aldo Moro visse tutte le feconde stagioni della vita repubblicana dalla Costituente all'inizio della cosiddetta terza fase c'è e la domanda un filo ideale una coerenza di fondo una concezione politico univoca nelle varie stagioni di Moro che alla fine spiega la scelta criminale del terrorismo di eliminare con lui il garante della stabilità democratica
E col centrosinistra che Moro diventa un leader riconosciuto grazie anche ad una tessitura paziente a tappe graduali talora faticosamente consuma
Le formule che definiscono queste tappe rappresentano con efficacia la capacità di Moro di conseguire il risultato possibile in una determinata situazione ma senza mai perdere di vista un obiettivo lucidamente intuito
Col Congresso di Napoli porta tutta la Democrazia cristiana l'incontro storico coi socialisti superando Riserve consolidati indirizzi intellettuali paure e timori del nuovo e definisce quella sua vittoria perché fu tale come la soluzione di un problema storico che tocca l'essenza e le grandi linee di sviluppo della democrazia italiana l'intesa col partito socialista italiano e per lunghi
L'unica direzione alla quale si possa guardare per la guida politica del Paese per la difesa delle istituzioni e la premessa di una stabilità cito che sia anche slancio rinnovato pure
In un autentico ordine democratico un'adeguata e la direttiva politiche l'autorità dello Stato all'impulso di una Società vibrante ed invia e la tipica visione monoteiste Napoli
Come necessario processo di maturazione democratica come consolidamento delle basi popolari dello Stato come possibilità per i partiti di incanalare i fermenti della società nel sistema istituzionali
I risultati parte deludenti
Dei tre governi di centrosinistra da lui presieduti fecero parlare di una scissione tra il suo pensiero e la sua gestione tra la sua anticipatrice capacità di intendere la sua limitata capacità di realizzare un giudizio ingiusto limitare perché avulso dal contesto di difficoltà interni ed esterni al mondo politico che condizionarono pesantemente l'avvio di un programma di far riformatore
Ammetteva Moro al nono congresso democristiano del sessantaquattro
Ho sperimentato la durezza la difficoltà enorme dell'esercizio del potere soprattutto in una situazione nuova ed aperta come quella che ci siamo trovati a fronteggiare in questi anni
So che qualche volta abbiamo avuto la sensazione del respiro corto di fronte alla violenza di troppi attacchi interessati ma subito difendeva l'essenzialità della svolta politica ci siamo incontrati cinto in una comune volontà di servire di allargare di approfondire la vita democratica
Ci siamo avvicinati permanendo le diversità ideologica al momento giusto quando era necessario dare più respiro alla vita democratica del Paese per la prima volta da anni abbiamo una maggioranza organica qualificata nel senso della storia
E questo per Moro il risultato che punta dare ad una democrazia ancora fragile il sostegno di una stabilità più largamente sostenuta da masse popolari e assicurare allargare per la gente comune la possibilità di riconoscersi nelle istituzioni
C'è stato chi ha visto nell'operazione di centrosinistra in genere nell'opera di Moro
Una raffinatissima capacità non gliela posso pacificamente al servizio di un disegno mediocre una combinazione di forze per salvaguardare il primato della Democrazia Cristiana per puntellando il potere è vero il contrario
Non lo avvertiva distintamente che proprio per l'allargamento delle alleanze per il maturarsi di una sensibilità diversa nella società civile l'egemonia politica del partito non poteva stabilizzarsi con l'esercizio del potere
La Democrazia Cristiana ferma al congresso del sessantanove
è chiamata ad essere sempre più partito di opinione giacché a convogliare la volontà e non solo nel gruppo ma nella risposta quotidiana
Alla sollecitazione sociale e politica non è il potere ma l'Italia il potere di verrà sempre più irritante e scostante chiudo
E al Consiglio nazionale dello stesso anno mostra chiaramente di avvertire le future difficoltà definendo il partito nel castello in cui siamo arroccati e che bisogna aprire per far rientrare il vento che soffia nella vita
Continua poi con severità ci deve pur essere una ragione un fondamento ideale una finalità umana per cui ci si costituisce in potere il potere si esercita
Al di fuori di essi al di fuori di un prete a criterio di moralità un partito cessa magari a lungo termine di essere un punto di riferimento efficaci
Il potere che produce potere potremmo aggiungere voi e la massima cinica di un breviario bruciato dai tempi
è stato anche detto autorevolmente per Moro fu il politico delle grandi integrazioni lo fu certamente col centrosinistra e con la formazione della nuova maggioranza parlamentare con i comunisti la maggioranza cioè di programma che il discorso ai gruppi parlamentari contribuì a rendere possibile
Con acutezza seria
Nota che la disponibilità di integrare espone all'accusa di essere uomo se non della release almeno del cedimento e tra virgolette leopoldo della rassegnazione fatali Istica della rinuncia a modellare originario originalmente la materia storica infine un'accusa assurda ghetto pomodoro più volte
Spesso con la fine spirale violenta delle condanne immotivate Moro non fu mai un integralista proprio perché non credeva alle soluzioni astratte da sovrapporre alla realtà ma non fu mai un rinunciata tutt'altro
Scriveva Missiroli che così morbido in apparenza non aveva mai ceduto sulle questioni di fondo
E la questione di fondo era la sua profonda convinzione che la integrazione graduale di tutte le forze popolari in un metodo di convivenza democratica fosse l'unico modo per rendere lo Stato veramente largamente rappresentativo della società
Non fu certo rassegnato
Nel rinunciatario nei confronti della funzione della funzione del suo partito del quale difese sempre il ruolo storico di perno del sistema politico ed istituzionale di garanzia della libertà
Su un piano più alto non fu mai rinunciatario rispetto al disegno politico che aveva portato avanti dalla fine degli anni cinquanta e che conoscerà una tappa importante alla vigilia della sua morte
Anche quando il logoramento del centrosinistra porto a governi sostanzialmente instabile
Re e non più dall'assunzione di corresponsabilità di governo ma dall'abile formula nell'appoggio esterno
Anche quando si accese la breve stagione del neo centrismo anche quando le posizioni politiche del Partito Socialista Italiano parvero improntati al disimpegno
Morleo spezzoni ma il filo del dialogo paziente polemico ma rispettoso nel mai rimise in discussione le ragioni ideali e politiche di un incontro che lui aveva sempre visto nel senso della storia
La stessa partecipazione dei comunisti alla maggioranza parlamentare preparata con paziente consapevolezza ma condivisa o accettata da molti e non senza residue resistenze soltanto dopo quel discorso ai gruppi di dieci anni fa
Fu certamente una risposta all'emergenza economica e sociale del momento
Aggravata dalla follia terroristica
Ma fu possibile per la Good attenzione il termine su guerra giunse nella pubblicistica politica la dignità di una strategia che sin dal congresso di Napoli Moro aveva dedicato alla lenta evoluzione del partito comunista d'Italia
Un'attenzione che nel processo storica avrebbe assunto
La dimensione del confronto e concretamente segnato l'inizio della terza fase passerà nella mente di Moro la terza fase Monti hanno ceduto la suggestione di considerarla una sorta di segreto disegno frantumato dalla morte
Rileggiamo il suo ultimo discorso
C'è la denuncia dico cito qualcosa danni guasto arrugginito nel normale meccanismo della vita politica italiana
Chiudo è l'impossibilità di riproporre lo schema classico del rapporto maggioranza minoranza un Paese ingovernabile ineluttabilità di un TIR pericoloso ricorso alle elezioni anticipate in una situazione di grave instabilità economica e sociale
Questi rischi si possono evitare con una politica nuova che sono parole di Moro deve contenere qualcosa che si ricolleghi a quelle tanto di novità problematica discutibile quanto si vuole che nel partito comunista
E nel rapporto tra il Partito comunista italiano e gli altri partiti
Abbiamo cercato continua di stabilire un contatto reciprocamente costruttivo per valutare se tra queste due forze antitetiche alternative della tradizione italiana vi potesse essere qualche punto di convergenza esplicitamente dichiara che non è una maggioranza politica che si forma ma aggiunge si tratta di un fatto che ha un significato politico arricchire ulteriormente il quadro del confronto ravvicinato obbedendo alle esigenze del Paese
Il valore dell'operazione circoscritto è una risposta all'emergenza
Il richiamo al meccanismo arrugginito del sistema e all'esigenza implicita di ristabilire le condizioni dello schema classico del rapporto maggioranza minoranza la ribadita alternativa tra Dc e Pci
La sottolineatura sia pure prudente tipicamente Modena delle novità problematico emersa nel Partito comunista italiano tutto questo
Fa pensare a quei giorni e da quell'operazione come ad una tappa importante verso l'obiettivo di una democrazia compiuta che era il disegno vero del grande statista scomparso la straordinaria capacità di Moro nell'aggregare progressivamente il consenso necessario a realizzare questo disegno ha motivato nella logica folle del terrorismo la sua condanna a morte
Al di là di ogni ricostruzione
La logica di quel delitto che ha lasciato tante ferite ancora aperte resta quella bisognava battere il grande paziente costruttore di processi democratici protagonista problematico di una straordinaria avventura umana stroncata sulla soglia di un trionfo politico
E a proposito dei fenomeni legati alla alla lotta armata oggi vorrei pur dire
Non possiamo non essere estremamente guardinghi se il perdono individuale per noi segno di elevate virtù cristiana una sorta di indiscriminato perdono di Stato rischierebbe di essere non tanto un atto di dimenticanza rispetto a vicende politiche profondamente dolorose e perciò incancellabili quanto un segno di poca prudenza rispetto a nuove sotterranee pericolose manifestazioni di violenza
Anche oggi
Signor presidente del Senato
Signor presidente della Camera signor presidente del Consiglio signor Sindaco di Roma autorità colleghe e colleghi amici
Anche oggi siamo di fronte alle strettoie alle difficoltà di una fase politica
Che non è facile definire ma che siamo costretti a vivere a governare senza possibilità di andare oltre direttamente ad un periodo di minori incertezza anche in presenza di questi problemi la riflessione la lezione morte solo di eccezionale attualità
Siamo oggi più che mai convinti che alle radici di un'ordinata convivenza civile vi sono ordinamenti equilibri regole e meccanismi che non possono non essere accettati e condivisi da tutti i cittadini
Le istituzioni ed è giusto che sia così sono di tutti
Non sono delle maggioranze che volta a monte si costituiscono perciò alla loro riforma non possono non essere chiamate tutte le forze politiche che hanno concorso all'approvazione della carta costituzionale
E perciò il confronto intorno a un serio tavolo istituzionale non può essere né scambiato né utilizzato per strumentali polemiche intorno al quadro politico
Avvertiamo anche e soprattutto negli ultimi tempi incertezze non pochi sussulti nella solidarietà di maggioranza nel cammino del Governo
Nessuno più di Moro ha sottolineato i pericoli per la stabilità degli esecutivi derivanti da sotterranee di segni di logoramento o da una crescente l'abilità delle alleanze
E nessuno più di Moro ha insistito sempre sulla necessità di rafforzare la collaborazione e l'intesa tra i partiti della maggioranza
Oggi avvertiamo tutti i rischi che le competitività eccessive divaricazioni di scavalcamenti possono avere sulla stabilità e sulla tenuta di una coalizione che devi invece ritrovare accanto alle convergenze programmatiche più marcate connotazioni politiche
Non è tempo di piccolo cabotaggio di Giochi senza respiro anche da questo punto di vista la perseveranza e costanza di Moro nell'inseguire disegnati non è per noi una memoria di passate vicende politiche ma una indicazione Sempre Avanti
Anche quel camminiamo insieme pronunciato in un momento in cui è più difficile di incerti sono apparsi orientamenti e scelte
Non può non essere riscoperto nella sua lapidaria efficace
La consapevolezza della insopprimibile diversità di opinioni e di tendenza in un grande partito popolare non può non deve far dimenticare neppure delle unità sostanziale della Democrazia Cristiana nei passaggi nelle scelte più importanti della sua storia passata e futura Estate sarà la condizione era un sempre maggiore consolidamento dei processi democratici e per l'ulteriore progresso civile del nostro paese grazie
Martinazzoli
Alla conclusione di questo incontro sarebbe improprio aggiungere troppe parole a quelle così pertinente che abbiamo ascoltato sin qui
E alle immagini così emozionante che abbiamo guardato volevamo come gruppi parlamentari
Suggerire una occasione che avesse nello svolgimento di questo anniversario del CNR
Una sua peculiarità
Una sua tipica intenzione di memoria l'idea insomma di ripensare ritrovare Aldo Moro tra noi
Tra noi parlamentari
In un punto significativo e rilevante di quel colloquio così paziente
Così assiduo con i senatori e deputati della democrazia cristiana
Che era un'espressione dell'altitudine maieutica che certamente egli appartiene un colloquio un dialogo
Che poteva avvalersi anche nelle circostanze più casuale
Ma che tendeva a consentire una continuità a una sagacia e tessitura di persuasione
A un calcolo accurato dei punti di vista
Ad una misurata composizione delle sensibilità delle percezioni
Degli stati d'animo persino il farsi insomma di una unità vigente
Non frettolosa semplificazione
E neppure la somma neutrale o la ricognizione rassegnata di cifre in componibili ma l'idea che non dovesse andare perduto mai un solo frammento di intelligenza e di energie
Che si dovesse recuperare è semplice in ogni punto per ogni impresa tutte e l'intero la nostra virtualità
Un'operazione occorre ammetterlo perennemente evocata dal suo rischio
Ed è inevitabilmente sposta la rampogna quando non al sarcasmo degli impazienti
Ma se rintracciarli mi sembra non soltanto una fatica mai declinata quasi il rovello dell'unità dalla Democrazia cristiana
Ma qualcosa d'altro e di più che descrive direi intimamente la qualità intellettuale e morale di Aldo Moro
Questa concezione ardue ed esigenti dalla politica
E del suo legame con la città
E questa visione complessa della Lilt del suo spessore
Del suo incessante fluire di nessuno convergere del suo diverge
Del suo procedere per la continuità e per il mutamento per l'affermazione per la contraddizione
Si rintraccia così limpido limpidamente al centro dalla riflessione di Aldo Moro con una lunga coerenza dagli studi giovanili di filosofia del diritto il diritto penale
All'impegno all'Assemblea costituente la più compiuta maturità politica il problema cruciale della condizione umana del suo destino del suo ministero
Se per dirlo la maniera di Kant il progresso umano non è necessario ma soltanto possibile e sull'atto di questa possibilità
Che va collocato l'impegno morale sollecitata la responsabilità personale
Ed è qui che la politica assume il suo dovere e trova la sua giustificazione del potere che le confiderà
Lo stesso primato dell'opzione democratica sinottico nella convinzione che una regola di tolleranza e la meno penosa
La più persuasiva la più rispettosa della verità di ciascuno e insieme la più flessibile la più adeguate a comporre Enrico
Liberazione
Ecco una parola chiara lessico di Aldo Moro
Che gli capitò di dire anche con riferimento alla questione dello Stato
Dello Stato democratico che indagò nella sua potenzialità regolatrice ed ordina specie nella sua attitudine di libertà e di l'equità ma che escludono anche nel suo limite
Così come del resto la sua concezione della politica tanto più era esauriente quanto più si ancora al diniego della sua totalità e percepiva il suo confine alla luce dalla speranza cristiana che doveva animarla che era dentro la politica ma anche al di là della Porsche
Aveva scritto in anni lontani
La intuizione cristiana del mondo è stata interpretata di volta in volta come pessimistiche otto ottimisti
E due termini nella valutazione sono stati assunti nella loro caratteristiche ingenua unilateralità per l'accusa il cristianesimo
Sono serviti come arma efficace dello nel difficile processo di assestamento dell'ideologia degli interessi del quale si compone la vita di ogni giorno
Quando si parla ad esempio della religione come oppio dei popoli pilastri guarda perciò come un ostacolo gli svolgimenti rivoluzionari diretti a migliorare il mondo
Sì fatta dal tassista alla religione taccia di ottimismo guitti scettico rinunciatario
Si addebita in una parola raccolto quando ancora si accusa il cristianesimo vittorie dove slancio regioni dalla FIT
Di imporre un duro tragitto in un mondo dolorante con lo spirito proteso verso una meta ultraterreno
E si si guarisce così l'uomo negando tutto quello che assumendo il significato all'esistenza l'idea cristiana pare pessimistiche e senza inerzia né umanità
Sia debito ancora alcun accordo
Risponde
Il dolore è un dato innegabile dalla nostra ha detto
Il dolore del male e della morte
Del sangue sparso
Per l'odio nutrito contro le naturali possibilità d'intesa degli uomini
Per i desideri ne ha pagati nel mille interferenze del vivere sociale
La lotta contro il male e il dolore e la notte della libertà che riconquista se stessa
A questa notte cristiano non può rinunciare senza tradire il suo credo
Ed è perciò in questo senso pessimista del più amaro pessimismo
Conto pronto com'è a riconoscere senza illusioni senza infingimenti
Il male dove per rimuoverlo
Per rimuovere le ingiustizie stabilito la fraternità
è un pessimismo il nostro dunque operoso
E perciò per cosa sua profonda radice ottimistico contro il male e il dolore si combatte perché essi possono e debbono essere Tinti
Si combatte anche se si è certi che l'eliminazione non sarà mai senza residui si combatte anche se il male e il dolore dei finti torneranno essi ancora a vincere
Si combatte soprattutto per amore di un destino eterno
Che si prepara sì realizza solidalmente nel tempo
Nella giustizia e che gli uomini riescono ad intendere e fortemente volere e nella gioia dalla vita e che si raccolgono
Con assoluta serenità e comprensione
Dettando queste righe non sapeva il giovane Mauro riscrivere il paradigma di un'antitesi che si sarebbe rappresentata anche nel suo destino tragico
Ma certamente sapeva di pronunciare direi in modo definitivo i moventi irrevocabili di un impegno democratico e cristiano
Quello che lo avrebbe portato per una strada così significative e intense
Fino all'appuntamento che noi oggi ricordiamo a dieci anni di distanza
Quando in questa il piano straordinario e drammatico incontro la voce degli Aldo Moro parlo per l'ultima volta libero effort
Credo che non convenga indugiare ora più di una puntigliosa esegesi di quel discorso tante volte in ogni modo indagato
Quasi per carpirne un senso riposto una conclusione taciuto
Una parola non pronunciata a
è il senso complessivo di un acconto il militare di una coerenza semmai quello che conviene a riconoscere e valutare anche a questo estremo accordo
Ho sentito dire qualche volta
Ma già ne parla da Mancino per obiettano
E per la verità peraltro è scritto anche nell'edizione che nel discorso i gruppi parlamentari hanno voluto oggi presentare che questo discorso rappresenterebbe il testamento spirituale di Aldo Moro
Ma se questa interpretazione si può comprendere per quello che accadde dopo
Perché dopo di qui
La sua voce fu atrocemente spento
Mi pare che certo che quello che accadde quindi non fu davvero un combinato
Ma un incitamento una chiamata a raccolta poiché intendeva insieme con riaccendersi da compiere un altro tratto di strada un altro difficile tratto di strada
Un altro perché accade che la strada della nostra democrazia ma forse di tutte le democrazie
E proprio per l'ambizione che le Andenna una strada accidentata
Ricordo come poche sere prima che venisse pronunciato il discorso ai gruppi parlamentari
Nel corso di una riflessione di cui non è rimasta traccia perché aveva chiesto ai suoi interlocutori
Una rigorose misure di riservatezza
Moro rispondendo a chi dichiarava l'esigenza di rifiutare uno stato di necessità troppo esoso obiettava che la nostra storia altro non era che una sequenza ininterrotta di stati di necessità
Per il motivo stesso che ogni incontro
Ogni intesa ogni assunzione di responsabilità era inevitabilmente anche un poco
Una rinuncia
Una mortificazione un rischio dalla pienezza ideale e politica ma ciò costituiva appunto quello che sempre in gioco
L'intelligenza degli avvenimenti la misura di quello che si può guadagnare e di quello che non si deve perdere
Quel passaggio è alle nostre spalle e tuttavia ancora talvolta ricorrente quasi per un riflesso condizionato
Nella polemica dell'attualità
Ma forse sarebbe più conveniente sapere che le cose sono cambiate e sono cambiate perché altre cose sono accadute perché una propria fu accettato ed un gesto fu compiuto solo così oltretutto si è dato di considerare adeguatamente la difficoltà di oggi e di riconoscere il dovere di sempre questa è mi sembra la ragione la ricchezza di un ascolto
Ciò che possiamo ancora sollecitare della come gli Aldo Moro come un lascito generoso che certo che egli non vuole negarci
Non una risposta detta per un punto dalla strada
Per un tempo definito
Una domanda piuttosto
Una capacità di interrogarsi ad interrogare
Lucidamente pacatamente impietosamente
Da lì nasce la possibilità delle risposte giuste dinanzi alle motivo le alle mutevoli provocazioni per esperienze politiche e del confronto ideale
Quello che Moro ci disse in quel giorno e ci convinse fu l'esortazione a mettere in campo
Tutto la nostra capacità di analisi
Fu il suggerimento non rifuggire anche dalle realtà sgradevoli
A calcolare la lunghezza di una scelta plausibile secondo un giudizio complesso e non per un assieme incoerente dei enunciazioni parziale
Se l'esercizio della politica e tra l'altro il coraggio di inseguire un pensiero fino in fondo Moro ci propose quel giorno
E del resto non per una imposizione di autorevolezza ma per una paziente tenace preparazione una memorabile lezione sul metodo
Proprio per questo penso che non vi possa fare il fucile
E a me sembra appropriata
Una sottolineatura della qualità eloquente di quel discorso
L'inconfondibile cifra stilistica
Che l'assentarsi e linguaggio di Moro tutti abbiamo trovato nel corso degli anni cioè non sorride occhiuti
E care che di pregiudizio di incomprensione
Proprio in tanti di quelli che esercitavano il compito dei testimoni e di informatori dei fatti politici
Ed abbiano al contrario sollecitato non solo la curiosità ma l'interesse della intuizione
Di un poveretto come Pier Paolo Pasolini anche questo è un segno di quell'ambiguità
Di quel guazzabuglio direbbe Manzoni che rende così faticoso insieme così sorprendente l'ha detto
Certo è comunque che si espresse nel discorso che stiamo ricordando uno dei punti più alti della parola morte così fitta di allusioni
Talvolta così controversa e cauta
Ed esitante in ogni modo avviene dall'affermazione deciso perentorio
Ma non ero l'itinerario di una reticenza
La prigionia dalle retoriche ma proprio il cammino di una meticolosa persuasione l'esercizio di una ricerca il tentativo di una rivelazione di tutte le ragioni di tutte le obiezioni
Così che fosse chiaro alla fine il senso il rigore di una proposta di una decisione
Poiché era persino assillante in lui il bisogno di comprendere sentiva acutamente il bisogno di essere compresa
Se gli appartenevano misure l'equilibrio la compostezza dei giudizi
Non aveva tuttavia indulgenze per il sotterfugio o per la dissimulazione li capito descriverle
Nel fuoco di una polemica nell'immediato dopoguerra
Dove aveva un bisogno urgente assoluto bruciante di sincerità
Vediamo come Di Pietro e il gioco della retorica
Una grande possibilità di ritrovarci
Di gettare giù la maschera
Di mettersi in posizione di coscienza e di dignità di fronte a noi stessi
è andata purtroppo sprecata
E Albertini in un'altra più ravvicinato occasione il potere conterà sempre di meno
E conterà di più una parola detta discretamente rispettosa e rispettabile io non penso ora nulla di particolare
E non mi riferisco posizioni univocamente leggibile
Ma dico semplicemente leggendo queste parole che ancora adesso il confronto politico la contesa politica stanno davanti a questo rischio a questo spreco a questo assunto l'alterazione
Diceva tra l'altro Moro i gruppi parlamentari democratici cristiani il ventotto febbraio del mille novecentosettantotto
Credo che non sia giusto né utile
Di dare un significato polemico al fatto che siamo rimasti in certo modo sottile
è inutile fare una ritorsione
Possiamo neanche a renderci conto delle ragioni degli altri
E con la necessità ogni tanto riguardare più a fondo nelle cose riguardare sempre realisticamente quello che ma qualche volta gettare l'occhio più al fondo
Questo motivo della solitudine
Della solitudine non di questo o di quello
Ma in certo qual modo incerto misura di tutti i partiti sembra riecheggiare cioè anche dei nostri giorni
E come ha avvertito a loro questo è il segno di quanto inciderà di quanto sia ostico almeno inquietante di cambiamento
Ma muove da qui l'invito più stringente a gettare l'occhio più al fondo ammettere la propria sorte accanto e dentro la sorte della continuità democratica
A risalire la corrente non perdendo di vista Annalisa
Arriverà insomma contro l'utenza e con speranza il tempo che ci ha dato con tutte le sue difficoltà
Per questa capacità di reality
Ma d'immaginazione
Per questo è coniugazione di duttilità e di fedeltà
Aldo Moro va iscritto la sua esperienza politica tra i grandi della democrazia cristiana ed è stato un protagonista del processo di consolidamento e di sviluppo della democrazia italiana se questa risorsa di invenzione
Questo discernimento delle situazioni
Questa sapienza dell'esplorazione si espressero appuntamento nelle transizioni nei grandi passaggi di fase
Non si tratta ormai di una sia pur luminosa improvvisazione
Ma proprio della coerenza di un modo di intendere la democrazia per la sua capacità plastiche
Per il suo compito riassunzione di interpretazione della realtà
Anche di quelle più scomode o minacciose per la sua responsabilità di garanzia di adattamento pur nel farsi delle realtà più in docili più scabrose
Le innovare senza rinnegare
Potrebbe essere la formula più icastica ed è un'affermazione su due per definire la cifra del dovere democratico
Non rifiutare ma la provocazione di ciò che cambia il progredisce
Non tradire mai la fedeltà acciocché a verità e dunque possiede durante questa ispirazione coraggiose possiamo ritrovarlo lungo la traccia consentite da questo ruolo anche nel tempo della sua presidenza del gruppo dei deputati democratici cristiani che mi sembra giusto invocare sia pure fuggevolmente in quest'occasione fu presidente del gruppo dal cinquantadue al cinquantacinque decibel sequenza politica tutt'altro che agevole
E il suo impegno nell'aula di Montecitorio si espresse in modo particolare rilevante nel periodo assai incidentato e critico immediatamente successivo alle elezioni del mille novecentocinquantatré
Parlando nel dibattito sulla fiducia al governo De Gasperi che il governo De Gasperi non ottenne
Moro inseriva in un discorso di orgogliose motivata rivendicazione dei meriti della politica centrista questa considerazione sull'esito elettorale
Io vedo e sono disposto a riconoscere con la serenità e la sincerità delle quali ho detto di volermi la legge che il sette giugno l'elettorato era in un certo senso reagito alla rigidezza dello schieramento centrista il sette giugno l'elettorato si è posto di fronte al problema dall'appartenenza delle diverse forze politiche alla democrazia
Ed ha cercato di dare una sua risposta ritenendo che i quattro partiti di centro che sono stati certamente il premier più altri difensori della democrazia si dovesse aggiungere qualche altro
E si dovesse fare uno sforzo in questo senso
L'elettorato ha risposto con delle speranze forse con delle illusioni alla nostra richiesta di una definizione democratica che servisse come linea di discriminazione in questo delicato momento dalla nostra vita politica
L'elettorato ha risposto in un certo senso con altri interrogativi ed ha cercato di introdurre dei fermenti di possibile anche se è difficile rinnovamento democratico
Il centro sinistra era ancora lontana
E Moro escludeva l'attualità di utile nuove congetture
Ma senta percettibile anche qui quella volontà di comprensione e di interpretazione nella quale deve riconoscersi tutta la lunghezza e tutta la virtù
Delle regole dello spirito dalla democrazia
Tanto più Moro confidava in questa fervida potenzialità anche per la storia del nostro Paese perché nutriva una fiducia senza residui nella forza nel ruolo nell'ambizione dell'idea democratico cristiano
Ne sentiva quasi istintivamente la certezza e ne ha avvertito all'inesauribile capacità persuasive
Non ebbe mai disperazione sul suo destino poiché la sua funzione nazionale gli appariva esattamente raccordata al suo insediamento sociale nella sua accanita vocazione popolare
Nel contatto nel contrasto sente nel rispetto e nell'attenzione per ogni forza politica non dubitava madri di svolgimento di un disegno di sviluppo democratico civile e sociale che riconoscessero nella Democrazia Cristiana il fulcro l'orientamento la tutela ma se parlo di centralità non mi sembra che intendesse affidarla tanto soltanto ad una situazione privilegiata nella geometria degli schieramenti quanto piuttosto ad un triste che espressività ad un valore peculiare e inimitabile
Ad una rocciosa ma espansiva vitalità quali che fossero i mutamenti delle condizioni nuove che proprio lo sviluppo democratico poteva consentire anche per questo se non temeva la complessità e la difficoltà della condizione politica
Se non rifuggire dal comprendere l'ho ricordato le ragioni della legittimità dei progetti degli altri
Reagisse entro congresso brutta o magari indignata fermezza tutte le volte che mi sembrò troppo acerba da polemiche ed esorbitante la contestazione o intollerabile l'accusa poteva stare con tutta la flessibilità nel vento talvolta nella bufera della controversia ma con la saldezza e con l'ostinazione delle radici
Come un Ulivo delle sue pugliese
Così fu ascoltato così lo ascoltammo anche nell'ultimo incontro preoccupato sino all'angoscia tuttavia carico di speranza problematico sui varchi possibili
Di una situazione acutamente critiche e però non rassegnato come chissà che nella vita degli uomini e delle idee
E sempre quasi troppo tardi ma mai troppo tardi
Del resto proprio la sua capacità di percezione degli annunci lontani
E la sua intensità di attenzione verso gli indizi delle segrete germinazione lo avevano tempestivamente convinto dall'approssimarsi di una grande ondata
Che andava fronteggiata nel suo disordine ma insieme comprese orientate per tutta la sua energia liberatrice
Fu dunque l'epilogo degli anni sessanta prima e più di altre con trepidazione con fiducia attento a captare anche sotto la superficie dell'apparenza ostile sregolata
Anche dentro le parole che si pronunciarono contro di noi ciò che ci assomiglia tutto quello che suggeriva l'ansia di una convivenza più giusto
Il bisogno di una soggettività più libera il presentimento in una parola di una vita più umana
Di qui la ricerca di un dialogo con i giovani della contestazione
Un giallo così impervio e quasi improponibile Tokyo perché veniva meno persino il tramite di un linguaggio di un senso comune
Di qui la sincera apertura verso la questione femminile che andava atteggiandosi nelle sue forme più clamorose quasi secondo il modulo di una ribellione esistenziale
E tuttavia suggeriva Moro l'idea che nel difficile processo di emancipazione della donna
Siamo al punto di poter cogliere gli dove raccogliere quella dimensione femminile del mondo qualche volta ignorate sminuito che costituisce un enorme inesplorata ricchezze della società democratica in questo senso
Capire è più importante che fare
In verità
Per quello esorbitanza quell'inclinare a una dissipazione
Che così spesso rende tragica la storia degli uomini
Capire non fu sufficiente
Per l'avarizia delle risposte istituzionali
E per i confrontarsi dell'innocenza di una domanda nella dilatazione di una pretesa
Dole Franza del disordine retorico sulla ricerca di un nuovo nella frana dei giorni e dei sentimenti
Per la deriva di una tensione sempre meno chiarite sempre più smarrita lo scenario in coppi
E The nel campo la tentazione superstiziose dalla violenza
L'insidia di un diniego pregiudiziale
Così del suo ultimo discorso moroso induce parlare di un fatto difficilmente domandina
Della necessità di una tregua poi che era venuto il tempo di alzare gli argini se si voleva costringere la corrente ad una foce rassicurante
Disse modo di ottimo nel punto ma temo di più il dato serpeggiante di questo recinto dell'autorità di questo rifiuto del vincolo questa deformazione della libertà che non fa più accettare né vincoli nel solidarietà
A distanza di dieci anni fortunatamente i pericoli
Quel dato serpeggiante quel rifiuto del vincolo
Ci sembra decantare assistito una maturazione più riflessivo
Ma le punte si rivelarono per lui acuminate fino a traffici
Lei avvelenare una una radicale malignità
Una ideologia dell'annientamento che non poteva e non può trovare riscatto nelle ragioni umane dalla politica
Che non possiamo fornire un giudizio una ripulsa per lo scorrere del tempo
E per il disperdersi della memoria che nella sua labilità
è fatta anche di cenere dipende c'è un limite invalicabile oltre il quale rischieremmo persino di scalfire
Ma di più di tradire il primo è più alto onore dell'offeso che consiste nel non essere l'offensore
Ma penso
Il dovere ora e concludere
E se mi è capitato di rimanere al di qua di una riflessione immediatamente decifrabile secondo gli schemi del ragionamento e politico
Questo non è avvenuto a caso
Poiché immagino che convenga talvolta
Per scoprire il valore dell'agire politico prendere una distanza
Piuttosto che spendere un'attenzione ravvicinata che rischia di non comprendere quasi per un eccesso
Ed è una raccolta di poesie pubblicate nel mille novecentottantacinque Mario Luzi dedica alcuni versi lancinanti alla visione di Moro assassinato lo vedi
Fuori da ogni possibile rispondenza col suo passato
E con i suoi disegni fuori atrocemente
Ho ben dentro l'occhio di una qualche silenziosa lungimiranza quale non è certo in un po'di avvistarlo la super inseguito Di Viggiano
La super inseguito esibizione ma cioè la dismisura di un coinvolgimento senza candore l'ingannevole rifrazione delle convenienze immediate smemorata la resa della politica alla sua distruttivo ossessione
Su questo crinale può ancora raggiungerci se vogliamo testimoniare due la silenziosa lungimiranza la chiusa nella memoria di Aldo Moro
Si poteva dire si potrebbe dire in una sola riga
L'intelligenza il sentimento della responsabilità per gli stessi e per gli altri che poi sarebbero libertà
Per il tramite della solidarietà quella che ci consola ci convince all'idea di un'appartenenza di un legame rassicurante
Di una perenne continuità quella che rischiara la storia e riscalda le nostre incompiute stagioni
Per il contributo che hanno portato in modo severo ed efficace ad una più approfondita comprensione
Del pensiero e delle indicazioni di Aldo Moro anche a nome del segretario politico ripeto il saluto deferente presidenti delle Camere rinnova tutti saluto