"La politica economica alla ripresa autunnale"

Signori colleghi
Il nostro consueto appuntamento di settembre ti sembra cadere quest'anno in un momento particolarmente interessante per l'economia italiana
All'estero non mancano segni viene preso ma il treno è lento e affaticato a partire abbandonato a se stesso forse è bene che pur crede che fa propria l'esportazione gli giovi interni di voti e io personalmente spero sia così ma ne dubito molto
Amarcord
Una gestione troppo rigida della politica monetaria in Germania spingono in alto il marco
Mettendo a rischio insieme alla parità di cambio lo stesso cammino di integrazione europea
Le tensioni naturalmente vanno a scaricarsi sulle monete deboli sui Paesi come il nostro in cui la finanza pubblica e dissestata e i conti dei fattori produttivi sono cresciuti troppo velocemente
La debolezza dell'economia
Ma anche della politica e delle istituzioni
Fallimento non le aspettative degli operatori valutare chi poteva volgere le difese della dire
E poi che il governo ha deciso di non cede non è riuscito almeno fino ad oggi a dai necessario segno di svolta nella gestione della finanza pubblica i tassi di interesse sono saliti alle stelle
Il costo del denaro pelle in paese ha raggiunto livelli decisamente insopportabili
Dall'inizio dell'anno
La Borsa appena so quasi un terzo del suo valore
Vi sono tutti i sintomi di una vera e propria crisi di fiducia che investe la moneta i titoli di Stato la borsa e le stesse nostre in paese
è chiaro che la situazione è tutt'altro che facile
E pertanto ci sembra essere questi il momento delle valutazione ponderate della freddezza della razionalità
Economica Liliana con tutti i suoi squilibri eppure rimasta su un sentiero di crescita moderata abbiamo concluso con il sindacato un accordo importante e garantisce una dinamica delle retribuzioni e coerenti con gli obiettivi di disinfezione
E con l'esigenza di ridare competitività ai nostri prodotti e stabilità all'occupazione
E il governo sembra non nascondere la reale situazione
Che si dice determinato a proseguire nella soluzione di problemi anche se non facili
Dunque la situazione ci pare seria ma non irreparabile
Può essere i Paesi immane io a sé stante
Pure che la strada del risanamento venga seguiti in tempi brevissimi e senza tentennamenti
Il salvamento dell'economia su questo citare ci sì unanime consenso
Si fonda su tre pilastri
Ieri equilibrio della finanza pubblica
La lotta all'inflazione il rilancio dell'impresa e del mercato
Ita e pilastri sono strettamente collegati nessuno di essi si erge per impieghi da solo
Sipario con i due la crescita della spesa pubblica sotto l'inflazione programmata
Ed è sempre più vero che può allora imponendo no ad aumentare le imposte nazionali o regionali che siano le tendenze recessive sia grave devo sempre più abbattere l'inflazione rapidamente ci sembra questione di vita o di morte per le imprese italiane
Fallire questo obiettivo significherebbe un'accelerazione del processo di dentro sterilizzazione del nostro Paese
L'accordo sul costo del lavoro importantissimo da solo non basta certo risolvere i problemi
Occorre aggredire l'inflazione nel settore dei servizi con una politica di rapida liberalizzazione
Il controllo delle tariffe pubbliche dei può essermi distratti è utile solo se accompagnato dallo stretto contenimento dei costi delle aziende produttrici altrimenti
Non è altro che un inutile re-invio ad aumenti futuri
Fuori ci sembrò gente rilanciare il mercato
Accrescere la flessibilità favorire gli aggiustamenti ridare competitività alle nostre imprese
Aspetto qualificante oggi ci pare costituito dalle privatizzazioni l'obiettivo più che quello di aiutare le casse dello Stato ci sembra essere quello di ridare efficienza di gestione
Deve portare le imprese nel mercato di convincere tutti
Italiani e nel mercato europeo e mondiale ci guardano della ferma volontà del governo di procedere in questa direzione
Un programma questo molto deciso ma indispensabile
Ci pare che non ci sia scelto
Dobbiamo muoverci su tutti i fronti con rapidità e determinazione
Il governo dunque deve per forza accelerare il passo di affossare la sua azione senza più esitare e il Parlamento deve decidere con uguale rapidità ti pare fuori di dubbio che tanti azioni ragionevoli non possono andare in porto senza il sostegno dell'opinione pubblica
E deve comprendere incoraggiare le iniziative severe ma indispensabile risanare la nostra economia e assicurare una continua la sicurezza sociale
è interesse di tutti nessuno escluso capire e di forte che il tenore di vita medio degli italiani è salita negli ultimi tempi al di sopra delle risorse disponibili
Ma il messaggio principale che tutta l'industria italiana oggi ritiene di dover dare è che l'imprevisto ultimo aumento dei tassi di interesse era una situazione insostenibile
è pertanto indispensabile che nel giro di poche settimane il governo crei le condizioni perché i tassi Tonino a livello normale
Luigi Abete troppo legato di concludere i nostri lavori
Ripa di accento questi esigenza fondamentale con l'autorevolezza dei chiesta dal momento drammatico che stiamo attraversando
Da parte nostra
Siamo lieti sicuri di assicurare ancora una volta di continuare ad operare ad investire in Italia
In Italia correvano il massimo sostegno c'è un apre il raggiungimento dei traguardi di risanamento che occorrono e che non possono essere più l'inviato grazie
Ora il
Dottor solo Stefano Micossi sì fra l'introduzione tecnica elabora i lavori grazie
Benvenuti
Anche da parte mia nostro
Incontro di ripresa
Di discussione di attività
Qualche parola sull'economia internazionale
Ovviamente il fatto saliente degli ultimi mesi e la debolezza del dollaro
Il dollaro ha toccato negli ultimi giorni d'agosto minimi storici nei confronti del marco e dello yen
Poi è rimbalzato
Evidentemente siamo in una di quelle situazioni speciali
In cui gli operatori sanno che il cambio fra due ma monete chiave del sistema può andare in una direzione sola da un lato abbiamo una politica monetaria decisamente espansiva vincolata restare tali
Tale dalle esigenze interno e della politica oltre che dell'economia e dall'altro abbiamo la Germania che deve digerire grande boccone dell'unificazione e non riuscendo a tenere la spesa pubblica tiene la moneta
Questa situazione destinata a proseguire ancora per un po'perlomeno fino a quando non si veda una ripresa decisa dell'economia
Americana
Il dollaro che
Abbiamo adesso è la metà il dollaro dal mille novecentottantacinque ha perso la metà del suo valore tra reale
E
Negli ultimi tempi lo yen è andato giù con lui questo naturalmente pone per l'economia europea l'economia italiana dei problemi molto seri
Di presenza sui mercati
Americani la competitività di prezzo delle merci americane strepitosa i mercati americane si stanno chiudendo per i prodotti degli europei a questi livelli cambi le potestà del dollaro come accadeva una volta ma non nella prima metà del decennio ma poi non era successo più ha messo sotto tensione lo SME ha messo sotto pressione lo SME perché per la prima volta dal mille centottantasette lo SME la gente comincia a dubitare che lo smentisca stare insieme
Il primo colpo è venuto dal referendum danese subito si sono visti i tassi a lunga dei Paesi europei diversi dalla Germania salire il primo segno di nervosismo
E poi con l'evidenza della IG ditta assoluta della politica monetaria tedesca sono stati sospinti presso i limiti inferiori la lira e la sterlina insieme il franco francese anche è stato sotto pressione rilevante
Questa che ha prima una tensione del sistema però coi primi giorni di settembre in giornata desse una crisi della lira
Gli inglesi si sono tirati fuori con l'operazione di sostegno monetario annunciato noi siamo rimasti un pochino appesi
In fondo da soli e ci siamo rimasti naturalmente perché l'economia e debole
Perché la finanza è debole perché lei serve stanno scemando
I mercati scelgono il target più debole naturalmente in un clima generale divenuto divenuto meno fiducioso nella coesione dello SME
Economia reale in questo quadro che cosa fa ma diciamo il treno sul treno americano si muove non è che non si muova non è molto veloce
E affannato
Giappone Regno Unito e Canada sono ancora in recessione in Europa l'attività economica ristagna questo essenzialmente il quadro migliorato il quadro dei prezzi
Sono cedenti i prezzi delle materie prime di nuovo a luglio
C'era stato un trimestre il secondo trimestre di aumento del prezzo del petrolio inchiodato intorno ai venti dollari i pezzi a consumo stanno nei principali Paesi industriali fra il tre e il quattro per cento naturalmente si distinguono il Giappone col due
Ma anche l'Italia col suo cinque cinque e mezzo
In Europa restano elevati gli incrementi dei costi in particolare
L'incremento delle retribuzioni che è superiore al sei per cento in Italia Regno Unito in Germania
Le prospettive di ripresa ben sappiamo che negli Stati Uniti gli ostacoli principali derivano da un lato dall'eccesso dall'eccesso di finanza del decennio scorso
E da qualche effetto reale che ne è risultato tutti quegli edifici per uffici che si sono costruiti che adesso pesano nei bilanci delle banche delle società finanziarie ribasso dei tassi di interesse il calo dell'inflazione stanno dando una mano
E nello stesso tempo stanno dando un po'di fiato ad reddito disponibile delle famiglie che negli ultimi due anni è rimasto sostanzialmente costante in termini reali e che è un Masone importante della domanda bassa negli Stati Uniti in Giappone abbiamo un pacchetto di sostegno straordinario della domanda che è più del due per cento del prodotto nazionale
è e in Germania
Abbiamo avuto un'economia piatta nel primo semestre ma l'opinione più accreditata vede Honda in balzo deciso a partire dal secondo semestre
Quindi un'economia che si presenta male nel quadro internazionale ma che fosse con questo semestre che si apre adesso potrebbe presentarsi meno male
Nella tavola due che vi prego di mostra ho riassunto le previsioni di consenso dei principali organismi internazionali comprese decente previsioni del Fondo monetario sono in fondo le tavole alla relazione se volete compreso
Come vedete mille novecentonovantadue non è un anno entusiasmante è un anno di crescite l'Europa è più lenta intorno all'una e mezzo per cento
Stati Uniti Giappone intorno al due nella media dell'anno
Ma Stati Uniti e Giappone sono previsti accelerare considerevolmente l'anno prossimo sopra il tre per cento
Anche l'Europa è prevista c'aveva e il commercio mondiale già mostra un ritmo più sostenuto quest'anno nel secondo semestre
Dovrebbe essere vicino sopra il cinque per cento l'anno prossimo s'una crescita della domanda mondiale del sei sei e mezzo per cento
Quindi il quadro dell'economia grigio ma potrebbe diventare osa man mano che procediamo perverso d'inverno e i segni di ripresa
Dovrebbero essere un pochino più
Sostenuti è consistente
Economia italiana
Ma
Quello che è successo fino adesso quest'anno il quadro è chiaro figurata e per favore qui avete i principali indicatori per attività economica delle aspettative
Abbiamo avuto come gran parte dei Paesi industriali un rimbalzo nel primo trimestre di attività produttiva poi l'attività si è appiattita e a luglio secondo l'indicatore leading del centro studi Confindustria abbiamo una lieve regresso
I dati dell'energia elettrica elaborati da Linea S di agosto
Danno un segnale positivo difficilmente interpretabile secondo me sia per problemi nella variazione dell'intensità di uso di energia elettrica nel periodo recente e sia perché agosto le giornate lavorative sono poche e non si sa mai bene quante sono da un anno all'altro quindi quando si fanno questi confronti ne abbiamo smesso per questo motivo di fare il nostro indicatore dipinto il mese di agosto perché succedevano sempre cose un pochino antiche
Crediamo che la domanda con un andamento quindi che di nuovo si è appiattito dell'economia come vedete ricordo superiore la domanda è stata sostenuta nel primo semestre la domanda di beni di consumo in particolare due volte non durevoli è stata sostenuta e il guaio è che l'abbiamo soddisfatta in quote decrescenti con produzione nazionale
Quindi emerge in tutta evidenza il problema di competitività sul quale torno fra un momento
Il quadro dei pezzi beh abbiamo qualche cosa buona e qualche cosa cattiva pezzi esteri in lire sono oggi l'undici per cento più bassi di un anno fa quindi i costi
Che pesano nel paniere dei prezzi al consumo per esempio dell'ordine del dieci per cento i costi esteri sono in diminuzione sono in diminuzione da diverso tempo e quindi sottraggono pressione sui prezzi
Il costo del lavoro prego di non stare a tavola coatto
Abbiamo fatto un accordo importante ricordo che possiamo valutare in due punti e mezzo
Forse tre punti
Quello l'incremento del costo del lavoro che avremmo avuto senza i due accordi di dicembre scorso e di luglio
Ma ciò nonostante come vedete il costo del lavoro quest'anno letto eletto emozioni crescono nell'industria intorno al sei per cento
Un pochino sopra del sei per cento siamo ancora nell'elenco dei cattivi non siamo ancora nella lega dei buoni in un anno di produttività bassa anche i costi
Restano elevati una decelerazione più rilevante è attesa l'anno prossimo
Se non come dire scivoliamo sulla buccia di banana delle contrattazione integrativa possiamo pensare aumenti del costo del lavoro dell'ordine per quattro per cento e con un po'di ripresa dell'attività economica un certo incremento di produttività che peraltro inevitabile viste le ristrutturazioni in corso
Possiamo immaginare che il costo per unità di prodotto scenda finalmente a valori compatibili con le esigenze di recupero di competitività che abbiamo i conti con l'estero è uscito il dato di luglio e tutti gridano del nuovo al al mi accodo al miglioramento quando vi guardate da vicino luglio non è poi molto diverso dal giugno
Quello che succede che le importazioni in valore sono piatte perché il dollaro a luglio e quindici per cento più basso di un anno prima
Quindi questo deprime il costo nominale delle nostre importazioni non le quantità
Fenomeni in quantità sono chiare noi da diverso tempo e quest'anno è uguale
Continuiamo a lei è una crescita delle esportazioni che fa il cinquanta per cento più veloce il doppio più veloce di quella delle esportazioni perché sia delle importazioni
è più rapida di quel delle esportazioni nell'ultimo secolo nei primi cinque mesi quest'anno abbiamo un tasso di crescita delle importazione in quantità del sei e mezzo delle esportazioni che un po'di ripresa la mostrano in linea con i dati che ho detto sull'andamento del commercio mondiale intorno al quattro per cento
Le importazioni crescono il cinquanta per cento in più del importazione questa forbice allarga il saldo reale del commercio nostro disavanzo commerciale in termini reali
Nei numeri nominali questa cosa non si vede perché l'Italia da tre anni
Gode di straordinari guadagni di ragioni di scambio le ragioni di scambio fra importazioni ed esportazioni si volgono a nostro favore mascherano il deterioramento areale dell'interscambio ma tutto al danno della perdita di competitività e né i dati a prezzi costanti
Abbiamo
Preparato la solita tavola della la solita figura della competitività vi prego di mostarda figura cinque
Che cosa è successo nel primo semestre
Senza mente avevamo perso un mezzo punto nei confronti della CEI
E i primi quattro cinque mesi nel corso dell'estate l'abbiamo riguadagnato la competitività di prezzo nei confronti dell'Europa è stabile
Su un livello che non ricordo
Deriva da una perdita del sei per cento nei tre anni precedenti
Nei confronti degli Stati Uniti e del Giappone abbiamo perso in termini reali di competitività di prezzo
Nell'inizio nei primi sei mesi quest'anno fa il sei e l'otto per cento la competitività totale delle imprese dei prodotti italiani di pezzo ha perso quest'anno quindi un alto due e mezzo tre per cento
Su una situazione che già pesante non ci stupiamo quindi di quello che dicevo prima la difficoltà crescente a coprire con prodotti italiani la domanda che pure è rimasta sostenuta nel primo semestre
Abbiamo preparato un'altra figura che dimostrò che la figura sei perché mettendo voce
Il la e l'azione forte diretta visibile
Fa il deterioramento nel saldo commerciale l'idea che scende come quota degli scambi in sostanza esportazioni meno importazioni diviso esportazioni più importazioni per normalizzare i valori di questi saldi in base alla scala degli scambi
Voi vedete come l'aumento del cambio reale cioè il peggioramento di competitività sia speculare al peggioramento di questo saldo normalizzato come lo chiamiamo noi economisti che
Evidenzia la pressione straordinaria a cui sono sottoposti i nostri nostre imprese sui mercati dei loro prodotti e i loro conti economici naturalmente
La finanza pubblica
E poi parleremo un momentino delle delle prospettive
La finanza pubblica novantadue dopo un'altra manovra straordinaria dell'ordine trenta mila miliardi
Solo per l'incremento dei tassi di interesse e per probabili incrementi di spesa vi prego dimostrare da tavola nove dieci
Ha un fabbisogno che sta risalendo verso i centosessanta mila miliardi badate bene la tavola superiore mostra in pratica i dati ufficiali governativi
E si scontrano nonostante tutte le revisioni un andamento molto favorevole di certe voci di spesa che noi speriamo ma non sappiamo ancora se si può realizzare
In un anno di
Diciamo di difficoltà per l'economia le imposte e le altre entrate sono cresciute di oltre l'undici per cento quasi due punti un apporto al prodotto lordo ancora una volta alla fine
Abbiamo detto che non bisognava aumentare le imposte ed abbiamo aumentato in misura straordinaria naturalmente molte di queste entrate sono appunto straordinaria non si ripetono l'anno prossimo per rimanere dove stiamo ce le dobbiamo inventare un'altra volta
Il numero di centosessanta mila per il fabbisogno di quest'anno che ho appena dato sconta che si facciano non più quindici mila ma almeno sette mila miliardi di privatizzazione al momento attuale diari quanto meno dubbi il processo di privatizzazione sembra di nuovo impantanato
Pesante l'eredità che queste cifre lasciano per il novantatré
Il fabbisogno tendenziale come sapete viene stimato adesso in una cosa come duecento quaranta mila miliardi la manovra correttiva necessaria supera i novanta mila miliardi
L'obiettivo di fabbisogno indicato dal governo d'altronde centoquarantotto mila è un numero uguale a quello che non abbiamo fatto quest'anno ma che si sarebbe piaciuto fare ma certamente non severo
Per qualcuno che ha un debito così grande e che lo vuole stabilizzare
Evidentemente questo spiega
Badate che quel centoquarantotto mila l'anno prossimo se facessimo centocinquanta quest'anno che diciamo di fare porterebbe il debito pubblico in rapporto al PIL al centotredici centoquattordici per cento alla fine dell'anno prossimo
Sono numeri molto grandi nei derivati agli occhi dei mercati un impressione complessiva di debolezza negli obiettivi di governo è evidente insufficienza del disegno di legge delega su pensioni sanità finanza locale pubblico impiego rispetto ai risparmi di spesa che il Governo si aspetta per quei provvedimenti accentua l'impressione di debolezza si vede dunque perché perché la lira sotto pressione
Perché
Alla fine siamo rimasti da soldi sotto pressione nel sistema europeo di cambio
Il problema che abbiamo davanti in questo momento che sottolineano e che noi rischiamo di trovarci con una banca centrale forte e un governo indeciso e questa è la cosa più pericoloso perché questa è la ricetta per tassi alti crescono ancora
Tassi che rimangono alti perché aumenta nei mercati la percezione del rischio di questa situazione
è la ricetta per i butta l'economia in recessione mercato aspettava un segnale forte prima dell'estate durante l'estate alla fine dell'estate invece col passare del tempo c'è stata una sensazione di attenuazione per intensità dell'azione di governo
In un Paese che ha un debito come il nostro
Non ho bisogno di sottolineare i rischi non solo per l'attività economica di un clima di attese di tassi crescenti e ciò nonostante cambio debole
Ci sono rischi specifici per la gestione del debito e per le stesse manovre di stabilizzazione della finanza pubblica che si trovano semplicemente a dover inseguire gli effetti sui conti pubblici degli aumenti gli aumenti dei tassi d'interesse
E infine
Guardando avanti che cosa vediamo
Vediamo
Anzitutto il vero rallentamento della domanda naturalmente se dobbiamo fare la manovra di stabilizzazione
E avanti a noi fenomeno della domanda di consumi a cosa essenziale sarebbe poter creare le condizioni per una ripresa delle esportazioni degli investimenti ma qui si oppongono le due cose fondamentali le condizioni di costo e le condizioni di tasso di interesse
L'accordo sul posto di lavoro ci mette sulla strada giusta per migliorare le condizioni di costo probabilmente alta interventi sono necessari per rimuovere gli oneri che impropriamente pesano sui costi
Delle imprese ma evidentemente nell'immediato abbiamo bisogno che questo clima di alti tassi d'interesse non non si consolidi io mi fermo qui
Proseguiamo comma tavola rotonda pagando il professor Angelo Tantazzi
Nei tempi più o meno abbiamo previsto per ognuno di una quindicina di minuti di faccio ascoltare il suo pensiero grazie
Grazie tecnologico grazie grazie presidente grazie a Confindustria per l'invito rivoltomi
E mi trattengo brevemente sugli aspetti reali della situazione internazionale ed alla situazione italiana nel corso dei prossimi mesi
Sulla situazione internazionale l'il tono di quello che vi dico è leggermente diverso da quello che ha usato Micossi amico si è parlato di forse prospettive di miglioramento
Verso fine anno nel corso della prima parte del novantatré queste prospettive di miglioramento io le vedo con molta difficoltà
Attualmente si parte da un ritmo estremamente lento di andamento dell'economia Italia l'economia mondiale un ritmo che modesto del disuguale nei vari Paesi
Il prodotto lordo dei maggiori Paesi industriali per quest'anno farà sì e no l'uno e mezzo per cento in media
E non è detto che i dati di fine Periodo cioè l'attività produttiva di fine novantadue su fine novantuno
Sia sensibilmente più elevata di questo del dato medio per l'anno cioè in altri termini vedo con difficoltà una accelerazione del movimento dell'attività produttiva nella seconda parte negli ultimi mesi del novantadue
Detto in altri termini considero che le prospettive per la parte restante dell'anno nei maggiori Paesi industriali rimangano grigie
Soprattutto come più o meno come si stanno determinando nella parte centrale tra cioè tra secondo il terzo trimestre
Cioè quadro internazionale è chiarissimo c'è questo forte contrasto tra le politiche monetarie soprattutto dell'aria nordamericana calare europea
I vari paesi mirano in modo molto deciso a al raggiungimento di propri obiettivi interni negli Stati Uniti scadenze elettorali
In Europa dominano gli obiettivi di disinfezione delle autorità tedesche e questa situazione ha creato contrasto questo contratto si è tradotto in questo forte aumento dei tassi di interesse
E in Europa tutta l'Europa sostanzialmente a risente di questi fattori depressivi che sono sostanzialmente tre sostanzialmente questi elevati tassi di interesse reale che deprimono le le decisioni di spesa degli operatori economici poi c'è una lenta crescita del dell'avrebbe il potere d'acquisto delle famiglie
La disoccupazione
In Europa da un anno all'altro è state sue state grosso modo è aumentata già di un punto percentuale e l'aumento continuerà ancora nel corso dei prossimi mesi nella prima parte del novantatré ed infine la forte rivalutazione delle monete europee verso il dollaro che penalizza ulteriormente la competitività
Dei prodotti europei su un mercato mondiale sui mercati mondiali che sono sostanzialmente dei voli
In Germania ad esempio la l'attività produttiva e scesa per circa un semestre continuativamente l'attività industriale
è vero che in Germania ci si attendeva un ci si attende un certo miglioramento in questi mesi dovuto soprattutto alterni meno della sola imposta sui redditi
Delle famiglie che era stata introdotta nell'estate del mille novecentonovantuno ma si ritiene che sia pur questo miglioramento della del potere d'acquisto delle famiglie in presenza di incertezze sull'evoluzione della situazione economica timori occupazionali eccetera si traduca per le famiglie
In una maggiore propensione a risparmiare anziché a spendere la situazione francese presenta poche differenze da questo punto di vista anche in Francia dopo un primo trimestre buono
Sostanzialmente la domanda nel mercato interno è rimasta stagnante nella seconda parte dell'anno e indicazioni recenti indagini opinione non mostrano nessuno sintomo di miglioramento per per i mesi in corso
Quindi questa situazione e destinata inevitabilmente a a protrarsi nel corso dei prossimi mesi finché non si sblocca hanno diceva almeno due degli elementi di politica economica che ho precedentemente ricordato cioè la connessione soprattutto tra i tassi d'interesse reali in Europa che non dimentichiamoci nell'ultimo anno sono saliti sensibilmente in tutti i Paesi e la connessione dicevo con la rivalutazione delle monete europee
Nei confronti del dollaro
Se si viene la situazione italiana stazione italiana aveva manifestato nella prima parte dell'anno come ci ha fatto vedere prima di calarsi temi prossimo concerto miglioramento modesto ma continuo graduale le informazioni che ci più recenti intorno ai mesi estivi segnalano un indebolimento di diversi comparti
Naturalmente le le le misure recenti di di politica economica non favoriscano un l'evoluzione positiva della situazione
Basti pensare che il prelievo soltanto considerando il prelievo fiscale già deciso dal Governo per la parte restante dell'anno cioè la l'imposta sui depositi l'imposta sugli immobili e ritocchi all'imposta del bollo grosso modo si tradurranno
In un aumento del prelievo tra i tredici e quindici mila miliardi questa cifra rappresenta circa il due e mezzo per cento un po'di più del al reddito disponibile delle famiglie
Che si manifesta nell'assetto che si crea nella seconda parte dell'anno che si crei una seconda parte dell'anno quindi un prelievo molto forte e molto concentrato nel tempo
E questo evidentemente non mancherà di riflettersi sulla professionale spendere delle famiglie unitamente a quello che sta succedendo naturalmente
Sul costo del denaro e che influirà in modo pesante naturalmente sulla gestione finanziaria e sulla gestione reale delle imprese quindi ad avremo nei prossimi mesi produzione e mercati in in RAI insensibile al rallentamento e anche le prospettive per quanto riguarda novanta tre sia pure in presenza di fattori di incertezza rilevantissimi somma sia sul piano internazionale che sul piano interno contenuti della legge finanziaria
Contenuti innanzitutto la legge delega e poi come questi si tradurranno nella legge finanziaria l'anno prossimo dicevo
Pure in presenza di queste difficoltà di queste certezze notevoli rimane la la netta sensazione che il quadro
Rimarrà brutto anche per tutta la prima parte del novantatré la chi sarà chi penalizzato in questo contesto è chiaro il potere d'acquisto delle famiglie e di conseguenza i consumi delle famiglie saranno la componente mercato che risentirà maggiormente
Della dell'aumento della pressione fiscale sia per quanto riguarda le imposte più elevate
Sia per quanto riguarda la crescita più modesta dei salari reali dal momento che in parte almeno il rallentamento dei salari anticipa un po'quello rallentamento dei prezzi
Sì avrà inevitabilmente lo sia già nel mese in corso ma il fenomeno sarà ancor più accentuato nella prima parte del novantatré
Un calo del potere d'acquisto reale delle famiglie
Non è un fenomeno consueto nella nostra esperienza si c'è stato attualmente in alcuni periodi molto previ tra intorno all'inizio degli anni ottanta
Se è stato per periodi brevissimi intorno alla seconda parte degli anni settanta
E a seconda di quella che sarà l'evoluzione della politica fiscale
Abbiamo una prospettiva che questo fenomeno ripeto di una sostanziale stazionarietà se non calo del potere d'acquisto si manifesti nel corso dei prossimi diciotto ventiquattro mesi
Ed è chiaro che da questo punto di vista l'effetto sulla componente distesa rappresentata dai beni durevoli sarà quello più rilevante
E in generale su tutti i beni il cui prezzo unitario un prezzo unitario elevato sono quelli che saranno destinati a pagare maggiormente in termini di minore disponibilità a spendere le famiglie
Quindi questo il quadro che che emerge un quadro non non positivo gli investimenti gli investimenti si ci potrà essere qualche miglioramento dei margini di di profitto
Ma è chiaro che una propensione a spendere maggior maggiore dipenderà anche da tanti fattori istituzionali che in questo momento giocano in in senso opposto cioè allude ad esempio a quello che può derivare dalla sistemazione istituzionale di tutto
Il comparto delle aziende pubbliche questa situazione di incertezza e cambierà il cambio dei vertici la loro sistemazione la loro collocazione chiara nel panorama industriale italiano è chiaro che si tradurrà inevitabilmente in un rallentamento dei dei piani di investimento e questo sarà un ulteriore fattore di indebolimento
Dell'attività economica nel corso dei prossimi mesi
Ora quindi da da se dovessi caratterizzare almeno tutta la prima parte per i dodici mesi che abbiamo davanti parlerei Suma di una modesta recessione dell'attività del dell'economia italiana
Parlo dell'intera economia perché l'industria manifatturiera situazioni di recesso enorme la sta già sperimentando da circa due anni due anni e mezzo ecco quindi questo fenomeno si allargherebbe anche si allargherà anche ad altri comparti della dell'attività produttiva
Quindi Nerio a concludere
La il mio è un quadro certamente non positivo è un quadro non positivo per i prossimi mesi né per i mercatini per la produzione
In questo contesto le ci sono prospettive buone per l'inflazione è chiaro la debolezza dell'attività produttiva
A questo risvolto positivo
Risvolto positivo che sarà opportuno cogliere e rafforzare con le decisioni all'interno che sono già state prese soprattutto sul piano del costo del lavoro
Al fine di poter ridurre almeno in modo significativo cogliere questa opportunità per per ridurre in modo significativo l'inflazione in terra
Però i prossimi dodici mesi ci sono anche molti appuntamenti e molte scadenze di di politica economica che se non cambieranno se non cambieranno i numeri che si manifesteranno in termini di crescita dei mercati per cui per il per il prossimo anno possono cambiare in modo significativo le aspettative degli operatori sia degli operatori sui mercati finanziari si degli operatori sui mercati reali
Sono molle molte scadenze sono le corda alcune sul piano internazionale va be a parte l'immediato
Riguarda referendum francese ci sono le elezioni USA nel mese di novembre ci sono le elezioni francesi di nuovo nella primavera del mille novecentonovantatré
Sono appuntamenti molto importanti e che è chiaro nella cui imminenza si verificano dell'estrazione di pausa e che successivamente dovranno essere come dire le macchinette anche economiche dovranno essere riattivate in funzione di nuove scelte di nuovi obiettivi di politica economica
E sul piano interno ve ne indico solo una ma che è fondamentale e cioè le modalità e contenuti della legge finanziaria
E su questo vuole esprimere un un ospizio
Cioè che ci si risparmi la la commedia che si svolge tutti gli anni nel mese di gennaio e febbraio quando la la la legge finanziaria è appena uscita insomma appena stampata sulla Gazzetta Ufficiale iniziative nuovamente che ci sono delle spese che sono più elevate che ci sono dei prelievi aggiuntivi da fare perché altrimenti i conti pubblici sono nuovamente fuori controllo è un teatrino che si svolge da diversi anni questo teatrino stancante
E che quindi è auspicabile che il nuovo governo
Lo affronti nel senso di dire immediatamente qual è l'entità in tela della manovra da da da affrontare della manda ma della manovra da realizzare ammesso che abbia la conoscenza dei problemi
Dimesse la conoscenza dimensionale dei problemi da affrontare e che abbia anche la forza e la capacità immortale all'opinione pubblica e quindi di indicare anche le misure a riguardo
Questo dare sarebbe comunque un elemento di certezza servono emette incertezza perché non dovremmo attenderci nel corso del novantatré come spot succede ormai da diversi anni la seconda legge finanziaria volte la terza legge finanziaria nel corso dell'anno e quindi anche questo potrebbe essere un elemento volto a ridurre l'incertezza da delle prospettive vero grigie agli operatori economici grazie
Grazie professor cantasse il professor Carlo Dell'Aringa
Grazie
Grazie
Io affronto alcune
E alcuni dei problemi legati all'accordo sul costo del lavoro
E alle prospettive sul fronte dell'inflazione
E quindi al problema di questi giorni
Che riguarda la tenuta del cambio
E non c'è dubbio che il problema principale che viene posto
All'attenzione di tutti
è il seguente
Se una situazione quale quella che è stata descritta da Micossi ed altri
Caratterizzata da una caduta consistente del grado di competitività
E di profittabilità
Dalla produzione italiana che al mercato internazionale
Possa essere recuperata condizioni normale fisiologica
In un futuro non lontano perché anche qui il grado di tenuta
Non è infinito senza dover rivedere la parità della lira e senza dover accettare nel suo conseguente deprezzamento
Il problema esiste perché esiste ancora una certa dose di discrezionalità nella politica del cambio
Eppure è appunto quello se valga la pena sostenere ancora i costi nella sua tenuta
Il problema fra tener duro finché si può o mollare prima
I motivi per cui se arrivati a questa nel questo punto questa perdita di competitività
E il centro studi della Confindustria in questo documento Valota nell'ordine del sei sette per cento
Sono diverse in particolare vorrei ricordarne due
A tutti noti una dinamica dei salari monetari troppo elevata
Rispetto a quelle degli altri Paesi trascinata dalla dinamica dei salari del pubblico impiego
Due
Una ben amica altrettanto elevate dei prezzi del settore terziario
Che sia inserita come un vero e proprio Cuneo non molto diverso dal cuneo fiscale
Fra il potere d'acquisto dei lavoratori da un lato e il costo reale del lavoro suo pertanto dall'impresa avente mercati internazionali
Il sistema a certamente sofferte di quelle che gli economisti chiamano rigidità nominali
Di forze inerziali nell'andamento dei redditi nominali
Dall'abitudine ricattata dal passato io menti elevati
Consistente nel tempo
E ha sofferto certamente della le testa con quei comportamenti si sono adeguati alla novità rappresentata dal cambio fisso
E tenuto fisso franche di fronte a tassi differenziale di inflazione molto elevate
Non va certo dimenticata l'azione anche di alcuni fattori reali anche qui per usare l'espressione dell'Economist
La carente competitività del settimo larghi strati del settore terziario è uno di questi fattori reale
Il recupero dei prezzi dei servizi pubblici dopo anni in cui questi pezzi erano rimasti indietro rispetto i prezzi dei servizi privati
La stessa azione di governo alquanto dissennata nella condurre dinamica delle retribuzioni del Pubblico impiego può essere considerato un altro dei fattori reali tipo sciocca
Giorgino che ha avuto effetti negativi
E infine certamente non va dimenticato l'azione di fattori di mercato il mercato del lavoro in particolare non più di due o tre anni fa la disoccupazione in alcune aree del Nord era sotto i livelli fisiologici
Nell'anno sotto il tre per cento per i maschi adulti
In presenza di un mercato del lavoro segmentato caratterizzato da sacche di disoccupazione
Non mobilitati lì vanno mobilitate da decenni
Quale di questi fattori di carattere strutturale può risolvere il declassamento dalla moneta
Se effettivamente fossimo in presenza di sto sto sostanziali e rigidità nominali di inerzie nell'andamento dei salari monetari e del costo del lavoro e dei prezzi dei servizi
I due fattori che ho citato all'inizio come quelli che sono la causa di questa perdita della nostra competitività
Forse in questo caso in qualche modo se la dinamica di queste grandezze monetarie fosse già determinate per quanto riguarda il prossimo futuro
Che fosse indipendente dal cambio sarà nostra moneta un deprezzamento dalla medesima potrebbe effettivamente permette un recupero di competitività i voti profittabilità
Da parte delle imprese che hanno mercato internazionale fu un po'dell'uno
Così
A prescindere dall'importanti effetti di credibilità e di ulteriori distorsioni inflazionistica anche l'ulteriore deprezzamento comporterebbe
Si potrebbe effettivamente confidare in questa stasi degli altri presti degli altri redditi nominale
Utile per poter aumentare un po'la competitività e un po'i prezzi dei prodotti che vanno sui mercati internazionali
Questo si badi al solito problema che si pone di fronte all'eventualità di un deprezzamento e il problema va visto nelle circostanze storiche
Non vi deve essere nulla di dogmatico nella difesa del cambio è un problema essere oggi qui
Occorre mollarlo subito meno
Consideriamo che solo il problema di questa Stasi eventuali del salario nominale è una condizione necessaria perché un'eventuale deprezzamento possa avere effetti positivi del tipo sopra ricordati
Possiamo confidare una relativa stabilità dei salari monetari per i prossimi mesi
Come sia stato tenuto si sono poste le premesse nell'accordo di luglio per merito di chi vi ha partecipato questo va riconosciuto
Possiamo confidare in quel cinque sei per cento di aumento quest'anno dei salari monetari
E in quel tre virgola qualcosa per l'anno prossimo
Ma comunque vada il cambio
Temo di no molti temono di no io sono convinto che non possiamo confidare in questo
Con l'accordo di luglio è stato dato un contributo direi ottimo per restaurare
Un clima di stabilità dei prezzi anti inflazionistico nel nostro paese si tratta di rafforzarlo e consolidarlo con la prossima chiusura di questo raccordo complessivo
Inoltre per quanto dolorose
Le vicende negative del mercato del lavoro sul fronte dall'occupazione della disoccupazione
Certamente nei prossimi mesi si è in parte non hanno già fatto contribuiranno a moderare eventuali ulteriori pressioni provenienti dal mercato del lavoro dal costo del lavoro
Si tratta di un inevitabile per certi aspetti salutare effetto di ritorno sulla dinamica salariale è stata troppo elevati in questi tre anni e che è stata eccessiva e che deve essere fatte rientrare in linea e resa compatibile con più elevati e permanente livelli di attività economica
Se come credo il tempo gioca a favore il tempo gioca a favore di un rientro dell'inflazione
Il deprezzamento rappresenterebbe un fattore di freno e di ritardo di questo processo non risolverebbe nessuno dei problemi strutturali
E l'accelerazione dell'inflazione che esso probabilmente provocherebbe potrebbe essere salutare sì nel breve periodo nell'industria
Per le imprese c'è a livello di attività economica ma sarebbe un guadagno temporaneo
E alla lunga il costo sarebbe superiore tra il guadagno
Questo dico senza ricorrere peraltro emotivi di fondo anche più seri che inducono molti a sostenere l'attuale
Cambio della lira quelli che fanno riferimento all'Europa Maastricht al nostro impegno tra tutti quelli che credono nel cambio come leva per poter poi la tenuta del cambio con una leva e la stabilità dei prezzi come aveva per poter affrontare problemi strutturali anche più seri
A parte queste considerazioni più di fondo legate motivi politici
L'alto senso normali considerazioni sulla situazione di fondo dell'economia
Conducono escludere il deprezzamento come soluzione come terapia
Ciascuno di noi è pronto ad essere smentito dei fatti evidentemente cambiano può essere difeso a dispetto di tutto e di tutti
Esistono limiti alla capacità di difesa una mossa deve in qualche modo allentarsi tassi d'interesse reali di questo tipo non possono essere sostenuti a lungo
Il governo deve fare la sua parte come è stato detto con le privatizzazioni la spesa pubblica consentiremo
Infine l'accordo sul costo del lavoro deve confermare il buon accordo di luglio se il buongiorno si vede dal mattino certamente il motivo per essere ottimisti
La prudenza non è mai troppa comunque
Occorre aspettare vedere che l'impostazione data luglio venga confermata
Non c'è non ci sono spazi oltre le venti mila lire che sono state accordate
Il costo del lavoro deve come minimo scendere al tre per cento l'anno prossimo questo è condizione
Necessario ancorché
Non sufficiente
Si poteva come ho già avuto modo di dire discutere se era meglio usare questo piccolo spazio per la contrattazione aziendale di De Sica diversificando gli aumenti oppure usarlo per un aumento generalizzato croste bordeaux
C'è c'è altro seconda strada va bene va bene così
Ma importante versi alto una strada aver escluso l'altra questo è il principio di fondo che va rispettato anche per la Trasporti pativa sull'assetto da dare alla sistema di relazioni industriali di contrattazione del salario nel nostro Paese
Il salario va contrattato almeno in modo collettivo informale ad un livello sonoro
Altrimenti il pericolo di non riuscire a coordinare i più livelli eccessivo per un sistema come il nostro è uno abituato da tempo convivere con bassi tassi d'inflazione salariale
Un minimo di salvaguardia in assenza di contrattazione collettiva può essere tra contemplato ci si muove in questa direzione infine due accenni al problema degli stipendi pubblici dei prezzi dei servizi privati
Gli stipendi pubblici devono dare il buon esempio sequestri contenuto nell'accordo una direttiva molto importante
Una regola secondo cui la massa salariale le retribuzioni unitarie devono essere mantenute entro il tasso d'inflazione programmato questo principio deve essere applicato all'intera massa salariale del pubblico impiego
E la retribuzione media di tutto il pubblico impiego se c'è qualche settore
Che ha sconfinato qualche altro comparto dovrà essere sacrificato deve valere un principio di sussidiarietà l'interno
Deve valere un principio secondo sue che nel suo complesso il settore pubblico deve rispettare questa regola in un comparto per comparto perché altrimenti si rischia di non raggiungere lo scopo chiede si vuole raggiungere
Infine l'azione di monitoraggio per quanto riguarda i prezzi del settore terziario qui val la pena ricordare se questo è stato confermato nell'accordo
E non si tratta di ripristinare inutili e dannosi principi di controllo depresse ma sentenze di rafforzare il momento di rilevazione
Per poter coinvolgere anche a nel caso lei associazioni di coloro e le categorie i rappresentanti di coloro che hanno contribuito in questi anni
Mantenere top elevata la forbice tra pezzi consultazioni in corso queste associazioni devono essere qualche modo tre volte non perché ci si aspetti molto da questo può servire un coinvolgimento
Un allora presa d'atto della loro responsabilità nei confronti degli associati nella misura in cui questo può valere per rallentare
Le aspettative di ulteriori all'inflazione per accompagnare quelle aspettative di tenuta del cambio devono essere rafforzate
Nei prossimi mesi l'inflazione italiana probabilmente scenderà sotto il il cinque per cento
Nei prossimi mesi autunnali se le tendenze in atto saranno confermate il tasso di intendersi arie d'infrazione scenderà perché ne mise i canali l'anno scorso è stato particolarmente elevato il tasso congiunturali d'infrazione possiamo effettivamente arrivare a fine d'anno sotto il cinque per cento fra il quattro e cinque per cento è sotto il quattro per cento l'anno prossimo
è uno degli obiettivi raggiunti
Non è non è poco raggiunto uno degli obiettivi per ridare fiducia all'interno e credibilità all'esterno solo questi settori in cui nostro deficit da colmare ancora grande per superare proseguire su questa strada già intrapresa
Può essere importante grazie
Insomma fa ascoltiamo il nostro ordinamento professore
Innocenzo Cipolletta
Grazie io
Vorrei toccare due punti che in una qualche maniera
Sono un po'dei tabù specie se questi due punti sono toccati da chi rappresenta Confindustria e quindi in una qualche maniera nel limite del possibile di quel minimo di credibilità che ancora avevo vorrei trattarli senza essere considerato Confindustria in questo momento ma con una riflessione
Un po'più tecnica su quella che sono questi due problemi i problemi sono strettamente legati evidentemente
Il processo di deindustrializzazione che sta caratterizzando il nostro Paese e il livello del cambio della lira che conosciamo in questo momento
Processo di deindustrializzazione
Il fenomeno è in corso e i grafici che sono stati mostrati nel rapporto Di Stefano Micossi mostrano che l'economia italiana sta accelerando la sua tasso di importazione mentre non detti non accelera quello delle esportazioni
Allora io vorrei sottolineare che da un lato c'è un fenomeno di carattere tendenziale
Un'economia non è mai ferma sui settori e sui prodotti che produce l'anno dopo anno costantemente deve aprire la sua struttura produttiva a importazioni di Paesi che producono a costi più bassi
E si sposta contemporaneamente verso altre produzioni sinché i due fenomeni avvengono in maniera contemporanea evidentemente il paese non si dei industrializzare Massi sposta giustamente
La prima fase di deindustrializzazione avviene quando uno dei due comincia a non seguire l'altro in particolare quando la spinta alle esportazioni non ne segue nel tasso di penetrazione delle importazioni
Questo è quello che sta avvenendo nel nostro Paese
E noi stiamo andando verso un processo di industrializzazione che significa che mentre accettiamo produzioni a costi più bassi
O ha qualità che noi non produciamo che vengono da altri Paesi non riusciamo a spostarci verso settori
Per i quali esista ancora una domanda internazionale e quindi di fatto diventiamo sempre più dipendenti dall'estero
E questo credo che sia un fenomeno che ci debba preoccupare non poco
Se c'è un fattore di carattere inerziale tendenziale ne abbiamo sicuramente due elementi che stanno in questo momento giocando l'uno è il livello elevato dei tassi di interesse
Perché la struttura produttiva italiana non si sposta verso settori nuovi a più alto contenuto di valore aggiunto
Dove in una qualche maniera è possibile difendersi dalla competitività degli altri paesi quelli dove i costi di produzione sono i raggi Ubik Jibril mente più bassi dell'Italia
Non è possibile competere con costi di produzione del cinquanta sessanta per cento sotto da noi non c'è un discorso di competitività di accordi sui costi del lavoro e neanche lì c'è un discorso di svalutazione
Su questi bisogna accedere queste produzioni a questi Paesi e spostarsi verso altre spostarsi per tra l'altro è significa fare investimenti
Che hanno dei tassi di rendimento magari elevati ma sposta
Ti nel tempo hanno tassi di rendimento che sono lunghi a ricevere perché spostarsi verso nuovi settori significa fare ricerca significa fare
Rompere diciamo quella soglia gradino che essi che quando si entra in un mercato dove sì è assenti e dove ci sono altri competitori che in una qualche maniera fanno ostacolo all'accesso del nuovo venuto quindi occorre per un certo voglio i tempi investire senza ricavare dal proprio investimento
Quelle quel reddito che remunera il capitale che è stato investito o accettando una remunerazione più bassa all'inizio e questo si riesce a fare se sui mercati finanziari interni il rendimento del capitale
Non non eccessivamente elevato
Perché se la differenza che esiste tra immobilizzare un capitale per alcuni anni
E invece investirlo a breve sul capitale finanziario che rende in termini reali
Dieci o l'undici per cento come sta avvenendo adesso in Italia evidentemente il gioco non vale la candela esista una fortissima distrazione poi una serie di commentatori politici Thatcher hanno di finanzieri
Gli italiani perché invece che fare investimenti di ricerca e produrre nuovi prodotti preferiscono guadagnare dieci per cento in termini reali sui titoli pubblici o sul piazzamenti finanza interna ma evidentemente ciascuno che può fare una cosa questo genere lo fa perché la differenza è troppo forte non si riesce a spostarsi verso settori nuovi settori nei quali occorre fare questo sforzo iniziale per entrare
Con un costo del capitale ai livelli in cui si allevati
Il secondo aspetto è quello di competitività ne stiamo perdendo di competitività nei confronti anche di Paesi ha costi di produzione elevati quanti nostri diciamo perché effettivamente ormai i nostri costi di produzione superano quelli della Francia della Spagna del Belgio
Anche della Germania in alcuni casi che sia il costo del lavoro che si al costo dell'energia che sia quel costo di carattere generale fatto dall'insieme
Dei servizi e quindi si pone un secondo problema se primo problema che diceva un problema di a arrivare a un abbassamento dei tassi di interesse del nostro Paese perché se no il salto verso settori nuovi non riusciremo a farlo
Il secondo problema è quello di abbassare i prezzi dei nostri prodotti
Quel tanto che è necessario per rimanere competitivi almeno nei confronti dei Paesi che sono hanno i limitrofi
Ora devo dire Carlo Dell'Aringa allora sottolineato anche lui
L'accordo fatto sul costo del lavoro da sulla sui prezzi interni una certa diciamo tranquillità per il futuro nel senso che i costi di produzione
Dovrebbero rallentare abbastanza io ritengo che questo accordo di anche un contributo al calo dei prezzi dei settori protetti
Perché Easy prezzi dei settori protetti
I prezzi dei servizi ma anche soprattutto lasciatemi dire i prezzi che vengono fatti all'amministrazione pubblica
Sono prezzi a volte protetti non tanto non soltanto perché c'è una protezione perché c'è un solo produttore o perché il produttore protetto dalla concorrenza
E quindi non ha avversari che offrono prezzi più bassi la protezione peggiore sul mercato a mio avviso è quella fatta quando c'è collusione tra l'acquirente e il venditore perché evidentemente a questo punto non c'è interesse avere prezzi più bassi
Abbiamo visto che nel settore pubblico qualche volta c'è invece interesse ad avere prezzi più alti perché i prezzi più alti anche da parte dell'acquirente aprono degli spazi che in una qualche maniera sarebbe difficile aprirli con prezzi più bassi
Entro certi limiti anche la domanda delle famiglie nel passato ha avuto un'attività di collusione con i produttori dei servizi
Perché la domanda delle famiglie nel nostro Paese è stata protetta dalla indicizzazione che è una garanzia implicita di non perdita di potere d'acquisto
E quindi di fatto le famiglie erano legittimate ad accettare i prezzi crescenti e non è un caso che tutte le statistiche mostrano che i prezzi dei prodotti industriali sono scesi mentre quelli dei servizi non sono scesi perché nei pressi di prodotti industriali c'è stata ambedue la concorrenza fra Esterna e interna ma ne pezzi di servizi c'è stato un'accettazione da parte anche delle famiglie la fine della indicizzazione è una via attraverso la quale si mette una disciplina anche alla dinamica della domanda interna Angelo Tantazzi ha detto che avremo una domanda di consumo più bassa io credo che sarà così e questo aiuterà la riduzione dell'inflazione
Temo tuttavia che non basti per recuperare competitività e che bisogna abbassare i prezzi dei prodotti italiani cioè non basta tenerli fermi o farli aumentare di poco bisognerà abbassarle
E qui interviene il secondo tabù che è quello della svalutazione per con la maniera per abbassare i pezzi e anche quello di valutare la lira
Allora io vorrei fare
Questa considerazione e sottoporli questa riflessione
Possiamo noi accettare una sua rotazione della lira
In una situazione di finanza pubblica che non è sotto controllo
Possiamo noi difendere la lira solo tenendo i tassi d'interesse elevati ecco la mia proposizione questa le due strade sono quasi equivalenti come risultato
Noi non possiamo svalutare perché abbiamo un sistema di finanza pubblica
Che è in forte squilibrio ma anche la difesa del cambio della lira esclusivamente tenendo i tassi d'interesse elevati è qualche cosa che ci porta alla stesso risultato vuole cercare di argomentare Bim brevemente questo il questa considerazione
E lo farei mostrandomi un grafico per quanto riguarda la prima proposizione
Questo grafico un po'difficile forse da leggere mette insieme quella che il tasso di cambio della lira rispetto al marco e il differenziale di interessi fra la lira
Fra i tassi d'interesse in Italia e in Germania
Quando la linea continua quella del differenziale lira marco sale vuol dire che la lira si svaluta
E evidentemente quando il sale la linea tratteggiata vuol dire che cresce il differenziale fra i tassi d'interesse italiani e quelli in Germania
Bene questo grafico mostra come ogni svaluta azione avuto un residuo di crescita del differenziale dei tassi di interesse
Cioè dopo una sua rotazione i tassi di interesse se se anche nominalmente riescono a scendere un pochettino rimangono sempre più alti di quelli degli altri paesi
L'affermazione ha un suo fondamento se io sballottato introduco un rischio di cambio che diventa sempre più forte quanto più Vallotto
Perché evidentemente chi investe in Italia
Lo fa facendo una scommessa sulla tenuta della lira e pretenderà tassi di interesse più elevati nella misura in cui i rischi anche il cambio scende
Ecco allora che se io faccio una svaluta azione mi trascino dei tassi di interesse più elevata successivamente
La svaluta azione si accompagna a tassi di interesse più elevati
Io vorrei però fare una proposizione anche che difendere la lira mantenendo tassi d'interesse elevati alla fine porta la sua rotazione
E questo è abbastanza implicito un Paese che ha un debito pubblico che è pari al prodotto interno lordo e che ha un debito esterno che ormai sta quanto al quindici venti per cento del prodotto interno lordo
è un Paese dove la crescita dei tassi di interesse genera un processo di crescita del debito automaticamente
E ormai se ne supponiamo che con un tasso di sconto portata al quindici per cento emissioni di titoli pubblici non so sopra il quindici per cento
Diciassette diciotto per cento
Il questo tasso di interesse se si applicasse a tutto il debito pubblico si confrontano crescita del sistema economico che è dell'ordine grosso modo del cinque sei per cento in valore
Voi vi rendete conto che il debito italiano che già supera il prodotto interno lordo cresce di dieci punti l'anno in più che non è il prodotto interno lordo
Questa crescita tenderebbe a essere ancora più forte perché la difesa
Del cambio solo con i tassi di interesse genererebbe un processo di deindustrializzazione accentuato del Paese questo fa cadere le imposte che lo Stato incassa fa aumentare la spesa per sovvenzioni alla disoccupazione o a situazioni drammatiche e quindi la finanza pubblica crescerebbe di più fina che evidentemente non si passerebbero più i tassi d'interesse elevati a convincere gli investitori essere investito in Italia bisognerà svalutare
Allora
Svalutare non ci evita di alzare i tassi di interesse alzare i tassi d'interesse non c'è ritenga svalutare
Se questa conclusione ha un minimo di fondamento credo che noi non abbiamo alternative su queste due noi dobbiamo soltanto ridurre il disavanzo pubblico cercando di non fare inflazione
E come si riduce disavanzo pubblico cercando di non fare inflazione abbassando quelli che sono i costi di produzione del settore pubblico cioè la spesa pubblica
Senza alzare quelli che sono i prezzi con cui il settore pubblico vende i suoi prodotti ai cittadini che sono le imposte i contributi e le tasse
Questa penso che sia una conclusione che al di là dai ruoli che ciascuno di noi ricoprono è una conclusione che si basa su alcuni fondamenti tecnici grazie
Grazie sono Piero Giarda
Tocco gli interventi che mi hanno preceduto è stato detto
Quasi tutto sulle opzioni di politica economica
Che il nostro Paese
Ha di fronte
Penso che può essere il mio compito quello di mettere in evidenza quali possono essere le conseguenze delle diverse opzioni di politica economica che sono state che sono state delineate
Il mix di politica economica di cui ha parlato Innocenzo Cipolletta prevede
Alla fine un riduzione della spesa pubblica preferibilmente senza aumento delle imposte
Una riduzione dei tassi di interesse
E una riflessione futura successiva al verificarsi di questi avvenimenti su che cosa può succedere al cambio della lira nei confronti delle altre monete
Tantazzi ci ha parlato delle previsioni
Dell'economia italiana
E delle tendenze in atto sulla dinamica dei consumi
Io penso che il mix di politica economica che non è stato delineato
Deve prevedere o deve portare come conseguenza ad una drastica riduzione della spesa per consumi interni
Non c'è una prospettiva di riaggiustamento della nostra economia di riaggiustamento della finanza pubblica che non si accompagni ad una significativa riduzione dei consumi interni
La riduzione dei consumi interni
Significa
Aggravare le tendenze recessive del nostro sistema economico e questo è credo il vincolo politico più forte e che presente nella
Punti di vista dei nostri podisti mai Cassano e che cosa potrebbe succedere all'economia italiana nel breve periodo
Se facessimo una politica rigorosa di contenimento della spesa pubblica
Di quell'inevitabile aggiustamento fiscale che necessario
Io penso che questa scenari io di di sviluppo dell'economia italiana fatto di un forte rallentamento dei consumi deve essere presente
Il risanamento della finanza pubblica non può farsi
Se non intervenendo resource significativi settori della spesa privata che vanno i farmaci la spesa per l'Elettronica gli interventi nel settore delle costruzioni tutte le forniture legate ma l'industria che produce per il militare e così via in più con un'aggiunta
Di una riduzione generalizzata della spesa legata alla riduzione inevitabile
Del reddito disponibile
Una qualunque legge finanziaria
Che affronti in modo significativo il il problema del nostri conti pubblici ancora ripercussioni rilevanti sull'andamento del spesa per consumi interni nel nostro Paese ricordo a questo riguardo che l'esperienza di questi ultimi tre anni
Un'esperienza dove l'economia italiana a retto
Diciamo gli sciocchi della recessione mondiale proprio attraverso la spesa per consumi è stato uno degli diciamo avvenimenti ed è uno dei fatti più importanti più significativi che abbiamo dovuto in un certo senso registrare
E il la dinamica sostenuta dei consumi è stata sostenuta da una politica fiscale una politica di bilancio che non può che essere ritenuta o valutata come una politica espansiva il nostro paese ha fatto da tempo mai a partire dal mille novecento ottantatré ottantaquattro una politica di bilancio orientata in senso espansivo in senso direi quasi keynesiano di tipo tradizionale
Sostenendo con manovre di espansive di bilanci in pareggio in termini di reddito nazionale il la domanda interna
Bisogna se si vuole diciamo rimettere ordine nei conti di finanza pubblica una precondizione
Per poter riconquistare la libertà di gestione della politica economica sugli altri fronti bisogna spezzare questo circolo
Bisogna fare una politica di bilancio di tipo restrittivo una politica di bilancio di tipo restrittivo
Che queste queste opzione deve essere chiara nel nella quando insomma noi andiamo a raccomandare
Cosa che faccia facciamo tutti più o meno interventi significativi sul fronte della finanza pubblica
Dobbiamo convincere i policy maker che dobbiamo essere pronti e che il sistema economico deve essere pronto a pagare il costo di questa riaggiustamento della politica bilancio e non c'è una via facile
Per tornare a riconquistare il dominio sui gli strumenti di politica economica
E questo riaggiustamento dei racconti di finanza pubblica deve anche scontrarsi contro un altro degli svincoli forti che ha incorporato nel sistema di valori
Dei nostri pochissime perché il gradualismo
Sono ormai o sette otto anni
Dove i capi aggiustamento dei conti di finanza pubblica si prospetta avvenire all'interno di una logica che porta a piccoli aumenti della pressione tributaria un punticino all'anno che sembra poca cosa tutti gli anni
A ipotesi di contenimento della spesa della crescita della spesa pubblica cioè che pure è stato fatto ma che si sono accompagnati a un aumento della spesa per interessi non c'è dubbio che la spesa per interessi che si distribuisce diciamo nella nostra società e in modo diffuso tra molte classi sociali è uno strumento di alimentazione
Del reddito disponibile
E non vale presentare all'attenzione ai diciamo del pubblico
La nozione o il fatto che il disavanzo primario si riduce non è perché gli interessi reali
Contribuiscono diciamo ad aumentare il reddito disponibile
Il fabbisogno del settore pubblico corretto per l'inflazione cioè per tenere conto della perdita di valore in conto capitale associata all'aumento dei prezzi si presenta come una variabile stabile nel tempo
A cui si associano livelli di spesa pubblica e livelli di tassazione continuamente crescente una manovra tradizionale di finanza pubblica espansiva
Con bilancio pareggiato al margine
Quindi un un problema che che bisogna affrontare e quello se il gradualismo le questa visione dei piani triennali di riaggiustamento è un valore che deve essere mantenuta nel nostro Paese o se deve essere s'smantellato
Se si deve ipotizzare una politica di bilancio che abbia connotati fortemente recessivi non caratterizzata dalla questo principio del gradualismo
Ricorda che la Banca d'Italia
Nel mese di maggio aveva avanzato un'ipotesi di un intervento non e graduale sulla finanza pubblica perché ha incontrato molte ed anche critiche nella professione
Degli economisti è anche nell'opinione pubblica
Oggi siamo riportati va invece ad una visione come vedremo brevemente per quello che ci aspetta sulla legge finanziaria ancora di un'ipotesi di un riaggiustamento diciamo graduale dei conti di finanza pubblica
è mia opinione che è necessario un intervento quello robusto
Intervento robusto non necessariamente in termini di cassa ma intervento robusto in termini di modificazione
Delle ragioni di scambio tra lo Stato il cittadino cioè bisogna dare delle indicazioni forti non necessariamente produttive di risparmi in termini di cassa
Sul fatto che le ragioni di scambio tra settore pubblico e settore privato devono ma essere modificate
Bisogna dare indicazioni precise
Che la previdenza deve essere riaggiustata non preoccupiamoci tanto asse risparmiamo cinque a sette mila miliardi nel novantatré
Ma dobbiamo dare dei segnali che siano che nella collettività inducano a costo il cittadino a costruire delle forme autonome
Di tutela dei propri redditi nella vecchiaia non pensassi semplicemente sulla speranza che viene dal settore pubblico altrettanto bisogna fare nella sanità modificare le regole e fondamentali dell'intervento pubblico nel nel sistema economico un ultimo il commento che riguarda una questione dei tassi di interesse
Ritengo che
Bisogna trovare il modo per costruire un cuneo
Tra i tassi di interesse in lire
Per i residenti e per i non residenti
Noi abbiamo bisogno di offrire ancora per anni agli investitori esteri rendimenti
Elevati per garantire la transizione
Alla riconquista di spazi di libertà sugli strumenti di politica economica
Ma il sistema italiano non può continuare garante garantire ai residenti rendimenti ore annuali
Del tipo di quelli che stiamo sperimentando quindi un qualche modo per costruire un cuneo cotte tra tassi in lire residenti vs non residenti
Andrà trovato prego bisognerà pensarci ci sono diciamo vari strumenti su questo sul campo ma qualche cosa
Probabilmente dovrà essere fatto proprio per trasmettere il messaggio il messaggio che il settore pubblico nei confronti del cittadino italiano cambia
Le propri comportamenti le proprie modi di presentarsi
L'ultimo commento e riguarda una proposizione fatta da Angelo Tantazzi io penso che per il futuro dobbiamo aspettarci
Non è una finanziaria che risolva i problemi per il novantatré una volta per tutte
Ma io mi auguro perché questo non ritengo che sarà possibile ma mi auguro che avremo un decreto alla settimana lo dico in termini paradossali
Perché il riaggiustamento delle posizione delle ragioni di scambio tra Stato e cittadino deve avvenire con in modo sistematico continuo e quindi io penso che il futuro ci riserverà non un decreto alla settimana forse esagero ma insomma uno al mese uno tre mesi e penso che non si possa farne a meno e quindi è importante che gli operatori in corpore non alle loro aspettative
Queste visioni di scenari di dinamismo perché così come con il dinamismo giornaliero abbiamo costruito l'espansione del settore pubblico negli ultimi dieci negli ultimi quindici anni dobbiamo avere un dinamismo continuo per costringere o per determinarne l'arretramento grazie
Grazie a lei conclude la tavola rotonda il professor Mario Monti poi ascolteremo Luigi Abete
Sono molto grato alla Confindustria per questo invito
Dal punto di vista della analisi nonno né dissensi né aggiunte da fare alla esemplare relazione del professor Micossi tratterò brevemente tre punti
Primo a questa situazione di emergenza siamo arrivati non tanto per le tensioni internazionali quanto per gravi lacune della politica economica italiana degli anni scorsi
Lacune dei governi e anche delle autorità monetarie
Secondo malgrado questo la linea seguita in questo momento dalla politica economica a me sembra da condividere pienamente per quanto riguarda le autorità monetarie
E sostanzialmente ma con un invito all'immediata intensificazione per quanto riguarda il governo
E questo anche se comporterà sacrifici rilevanti per lavoratori e imprese terzo punto alcune indicazioni su come a mio parere dovrebbe venire gestita questa preziosissima emergenza che stiamo attraversa
La premessa o anzi la promessa è così come praticamente tutti i miei colleghi non menzione però la parola Maastricht
Questo credo sia importante non solo per evitare in ciascuno di noi la noia ma porsi per sottolineare come anche astraendo da Maastricht
La politica economica rigorosa sia necessaria e forse ancora di più astraendo da Maastricht che connesso chiedo scusa per avere poi pronunciato questa parola
Siamo arrivati a questa emergenza certo per un quadro internazionale ma prevalentemente per responsabilità della politica economica italiana del di Governo e Parlamento nel corso di molti anni io credo soprattutto del governo che è durato dall'ottantanove al novantadue che pur avendo un larghissimo consenso ha ritenuto non veramente necessario il rigore
E qui mi permetto di osservare c'è una responsabilità delle autorità monetarie
Sempre rigorose lucide nel sollecitare interventi di risanamento esse hanno concorso di fatto a creare un clima finanziario che ha determinato una falsa percezione che era stata chiamata effetto Nirvana
Il ritardo nella liberalizzazione valutaria
Una politica del debito pubblico che ha determinato tassi molto alti e durate molto brevi nei titoli
E questo non solo per il grande disavanzo ma anche per il rifiuto tenace di finanziarlo
In modi coerenti con l'impegno formale preso della stabilità del cambio e della disintegrazione cioè in valuta estera cioè con titoli indicizzati
Il Financial Times di ieri scrive che questi sono i modi migliori come in parte il governo inglese ha fatto per dimostrare la serietà degli intenti
Questo insieme di ritardo nella liberalizzazione finanziamento del disavanzo solo con o quasi solo con titoli più o meno convenzionale e in lire
Ha determinato quel carico di interessi che paralizza la politica economica e ormai anche l'economia e ha determinato fino a non molti mesi fa un grande afflusso di capitali
Che ha dato alla classe politica e l'opinione pubblica l'illusione che non ci fosse niente di fondamentalmente sbagliato nella finanza pubblica italiana al di là dei moniti della Banca d'Italia
Di noi economisti di voi imprenditori tutte Cassandre
Perché tutto si aggiusta ma non era purtroppo così
Ecco che questo meccanismo al quale le autorità monetarie hanno concorso da una parte ha determinato la collusione tra il tesoro e tutti noi singoli che abbiamo largamente fruito di tassi d'interesse
Spropositati e che hanno determinato con le conseguenze che il professor Cipolletta ci ha ricordato e a determinato questo stato di non azione nella politica economica
E non è che non fossero state suggerite delle linee alternative devo dire che sorprende molto sentire in questi giorni il Ministro delle Finanze
Criticare la mancata emissione nel corso degli anni di prestiti in valuta da parte del Tesoro italiano
Quando è stato tra l'ottantatré e l'ottantasette ministro del tesoro e nell'ottantasette ottantotto presidente del consiglio e quando è stato anche lui inondato di queste proposte
Quindi responsabilità principali certo dei governi ma anche a mio parere errata in aspetti importanti strategia delle autorità monetarie
Secondo punto
Detto questo
La condotta delle autorità monetarie in questo momento è a mio giudizio ineccepibile
Mi riferisco proprio all'ostinata difesa del cambio anche al costo di tassi d'interesse altissimi
So di dirlo in una sede che adatto prova di grande responsabilità
E che peraltro comprensibilmente si chiede ormai se il bilancio dei benefici costi di questa linea sia ancora positivo
A mio parere lo è non solo per l'economia in generale ma anche per le in prese arrivò a questa conclusione con considerazioni in parte diverse da quelle del professor Dell'arringa ma convergenti credito
Molti di noi sono reduci da queste tre giorni sono state esposte tre linee in materia di Cambio e svalutazione
Quella di Dorn push bisogna svalutare la lira del quindici per cento consolidare il debito pubblico
è sempre molto pericoloso autorizzare un grande economista internazionale ad occuparsi molto da vicino delle questioni che un Paese che non è sua
La linea
Dell'onorevole la Malfa che dice sottilmente o le autorità erano proprio certissima è di poter mantenere questa linea del Piave o se no meglio avrebbero fatto ad abbandonarla
Qualche settimana o un mese fa
E la linea
Cristallina del professor Andreatta che dice il cambio non solo non si tocca adesso ma non si tocca più fino alla moneta unica europea
Io non condivido nessuna di queste tre posizioni credo di non dover spiegare perché non condivido quella del professor Domingo uscì il cui testo peraltro i miei allievi usano
Non condivido quella dell'onorevole La Malfa perché
Il modo in cui Luís dice le autorità avrebbero potuto uscire da questa stretta del cambio dichiarando
E il gioco superiore a noi di dollaro marco che ci costringe malgrado noi a svalutare
Sarebbe stata secondo me è una motivazione che avrebbe fatto perdere del tutto quel contenuto pedagogico interno al Paese da associarsi ad una sua rotazione
E non condivido la linea del professor Andreatta nel senso che tra qui e
Non solo la moneta unica ma secondo me il primo gennaio novantaquattro cioè la seconda fase dell'unione economica e monetaria
Un riallineamento generale delle parità in Europa sarà possibile e necessario la lira dovrà parteciparvi ma a mio parere sarebbe deleterio andare ora da parte italiana in avanscoperta
Sul cambio quando è ancora ben lontana dalla conclusione la politica interna di risanamento un solo perfezionamento
Alla politica valutaria che però riterrei importante mi sembra di poter suggerire perché non debba giocare solo sulla leva dei tassi sono anch'io consapevole delle preoccupazioni che sono state esposte
Il perfezionamento sarebbe secondo me in questi giorni un grosso prestito in valuta estera da utilizzarsi
Per la difesa della lire tesoro inglese ha fatto un'operazione esemplare giovedì scorso con un consorzio di banche ha finanziato ha dichiarato che finanzierà un quarto del suo fabbisogno annuale
Con titoli in ECU in Italia questo vorrebbe dire quaranta mila miliardi di lire quasi tre volte l'importo assoluto dell'operazione inglese io non dico un'operazione così ingente però una rilevante operazione
Secondo me sarebbe opportuno rimpinguare belle riserva
Farebbe vedere al mercato dei cambi che ci sono ancora per parecchio tempo munizioni importanti darebbe all'interno del Paese maggiore visibilità al fatto che dobbiamo ricorrere al debito estero
Perché già oggi ricorriamo perché siamo al margine e quindi le banche centrali di Germania e Belgio intervengono e dovremo rimborsare ma questo è qualcosa che il Paese non percepisce così come percepire ebbe invece una grossa operazione di prestito internazionale
Si avrebbe minore pressione sui tassi in lire del debito pubblico perché è una parte del fabbisogno sarebbe finanziata in valuta si dirà e mutismo l'Inghilterra non ha avuto il declassamento di Moody's non ha avuto neanche l'Efim e quindi incontra maggiore disponibilità nel mercato
Ma io penso che anche con un premio da Paese declassato sui tassi correnti internazionali sarebbe pur sempre conveniente rispetto all'indebitamento in lire
E poi ultima considerazione su questo abbiamo Riserve a ore importanti
Impegniamo né una parte al limite diamo una parte delle riserve d'oro in garanzia questo è accaduto nel mille novecentosettantaquattro
Verso la Bundesbank avuto effetti psicologici molto importanti
Settantasei
Comunque sulla così come o dove tutte queste cose vengono meditate
Leffe
Penso della necessità e dell'urgenza del risanamento non credo che ci sarebbe una perdita di prestigio almeno rispetto al corso alternativo di una politica incerta e di una svalutazione che alla fine fosse subita come una sconfitta dalla Banca d'Italia
Terzo rapido punto gestione del di questa emergenza come utilizzarla possibilmente per determinare una svolta nel governo delle economie
Ma sono sono otto
Punti che cito in modo telegrafico tre del resto le ho già citati cioè difesa del cambio
Uno due con disponibilità ad alzare senza limite non dico di tempo ma di livello i tassi di interesse tre
Per non fare troppo uso di questo numero due prestito in valuta
Ancora nel campo della politica finanziaria privatizzazioni disegno rapido ma con uno o due casi esemplari rapidissimi
Meglio se con annunci entro questo giovedì perché questo venerdì sarà un giorno molto difficile nel mercato valutario dato che si smontano le posizioni in vista dell'unica & ormai tradizionale revisione accelerata delle modalità di finanziamento del Tesoro questo per i prossimi mesi non per le prossime settimane
Anche in collegamento un collegamento che credo sia ancora da studiare bene con le privatizzazioni anche una politica determinata di privatizzazioni comporterà per lo stato dei ricavi
Lontani nel tempo non credo che sarebbe arbitrario trovare qualche modo
Per accelerare questi ricavi se la politica di privatizzazione seri
Per la borsa se è proprio questa
Tassa del capital gain è così distorta credo che non sarebbe troppo grave abolirla ma io non non vedrei con favore nessun tipo di agevolazione fiscale in Borsa credo che sarebbe largamente inutile come sostegno al mercato
I suoi problemi sono la bassa redditività dell'impresa e l'imbattibile concorrenza dei titoli di Stato mi sembrerebbe contraddittorio dare un'agevolazione
Per gli investimenti azionari che aggrava il disavanzo pubblico e quindi poi la concorrenza dei titoli di Stato
Piuttosto data l'importanza vitale delle privatizzazioni si potrebbe pensare a qualche aiuto specifico Acqui a chi acquisterà titoli di imprese da privatizzare
Questo non mi sembra incoerente con chi
Come sottoscritto non ama i sussidi finanziari perché a ben vedere sarebbe un minore sussidio perché oggi su ogni miliardo di finanziamento per il disavanzo corrente lo Stato paga tassi di interesse
Di un livello che non ha nessuna giustificazione economica
Se un miliardo di gettito da privatizzazioni consente un risparmio allora forse si giustifica un tasso di interesse o qualche tipo di agevolazione ma questo diciamo solo per dire che invece sarei contrario agevolazioni generalizzate per gli investimenti azionari
Per il costo del lavoro condivido anch'io l'importanza dell'accordo del trentuno luglio
Ma forse qua è possibile e necessaria una una svolta un un'accentuazione ulteriore
Mi sembra che sia un po'fuori tempo ormai questa necessita di consultazione continua di consociativismo governo parti sociali che pure ha dato brillanti risultati lo ammetto
Il trentuno luglio ma stiamo tutti dicendo per fare una politica economica decisa ci vorrebbero nuove regole istituzionali ma i tempi della modifica dell'istituzione della Costituzione sono lunghe
Sono lunghi beh ma la Costituzione non prescrive che in materia tariffaria in materia fiscale il governo consulti le parti sociali e abbia il loro accordo
E credo che in questo momento il Paese sarebbe pronto a vedere un governo che prende qualche decisione senza neppure comunicarla prima alle parti sociali soprattutto di questo orientamento un po'più decisionista di un Governo secondo me bisognerebbe tenere conto nei due punti ambigui a mio parere del l'accordo di luglio quello che un po'in contrasto col programma di governo basato sulle Entics sull'intensificazione della concorrenza
Promette un un sostanziale blocco delle tariffe dei prezzi amministrati che a me sembra molto contraddittorio anche con le esigenze di bilancio
E poi questa cosa francamente preoccupante del fatto che nell'accordo si dica
Che
Ha valore determinante l'obiettivo del mantenimento del valore reale delle retribuzioni e che il governo è sensibile a questo ecco se questo volesse per caso dire come alcuni interpretano che di fatto la scala mobile rimane ed è una scala mobile fiscale anziché gravante sulle imprese
Mi sembrerebbe evidentemente una cosa del tutto fuori fuori tempo e fuori logica
Sarebbe auspicabile che almeno nella negli eventuali contrasti interpretativi su questi punti dell'accordo il governo tenesse presente che forse oggi il Paese si aspetta che decisioni di sua competenza le prenda senza necessariamente il consenso del
Parti sociali un ultimo punto relativo alla finanza pubblica in presenza del presidente della Commissione sulla spesa pubblica professor Giarda non non so dare nessuna specifica indicazione
Credo che sia prevalente l'importanza delle righe delle riduzioni della spesa e in questa situazione straordinaria mi chiedo se non avrebbe anche qualche senso
Un taglio robusto negli aiuti dello Stato alle imprese a fronte di dell'attenuazione di qualche vincolo nel mercato del lavoro
Ma può essere necessario un intervento sulle entrate allora quella ipotesi che c'era in luglio che poi mi pare di capire le parti sociali hanno contrastato in vista dell'accordo
Cioè una sovra imposta IRPEF forse in questo momento può essere un male
Io credo necessario potrebbe esserci
Secondo me sarebbe opportuno che ci fosse prestissimo un decreto legge che
Imponga una sovra imposta IRPEF già per il mille novecentonovantadue da pagarsi da pagarsi in sede ti secondo conto di novembre
So bene che fa ridotta la spesa e non aumentata l'entrata ma se l'alternativa
è quella tra l'aumento del disavanzo che in fondo ci fa tutti contenti perché individualmente comporta tassi d'interesse più elevati sui nostri botte
E il creare frizione con un aumento del prelievo fiscale credo in questo momento sia preferibile la seconda cosa non direi una sovra imposta nel senso di una percentuale dell'imposta pagata perché qui bisognerebbe creare in questo momento una percezione molto diffusa nella popolazione della gravità della situazione allora meglio forse dire l'X per cento
Per tutti del reddito imponibile
Cosa certo meno progressiva
Di una sovra imposta proporzionale all'imposta pagata ma e questo si potrebbe far valere certamente meno regressiva di quanto sarebbe un aumento dell'imposizione indiretta sui consumi
Decreto potrebbe anche stabilire oltre a questa misura straordinaria per il novantadue la sua ripetizione nel novantatré legandola
A qualche avvenimento nel campo della finanza pubblica per esempio se non simili non si conseguono determinati risultati in materia di disavanzo di privatizzazioni
O di gettito delle imposte dal lavoro autonomo dai coltivatori diretti scatta automaticamente questa sopra imposta già decisa
Per creare nel corpo sociale quel conflitto che credo sia necessario per evitare che l'assenza di tensioni si scarichi poi sul debito pubblico
Concludo con l'osservazione che credo banalissima che questo Governo in questo momento ha un potere senza precedenti
Sembra che esiti a usarlo fino in fondo
Io personalmente non ho capito quanto pesino in questo due preoccupazioni una la preoccupazione per gli effetti recessivi di una ulteriore mano
Seconda una preoccupazione politica sui limiti di accettabilità dal punto di vista del consenso sociale
A me pare che certo la prima preoccupazione sugli effetti recessivi sia fondata ma condivido quello che ha detto il professor Giarda sulla necessità di superare il gradualismo cioè gli effetti recessivi sarebbero credo maggiori più endemici e duraturi
Se non ci si mette in regola presto concerti parametri dal punto di vista delle preoccupazioni sull'accettabilità sotto il profilo del consenso sociale
Io ho l'impressione qui ogni cittadino può averne una diversa che siamo ancora lontani dal dal limite di non accettazione
La reazione blanda persino alla patrimoniale per quanto male sia stata congegnata per quanto abbia comportato oneri reali in termini di code agli uffici pubblici
Dimostra che forse il limite di accettazione e ancora lontano certo è un limite che probabilmente funzione di due cose
La credibilità della rispettivi Rita la rispettabilità di chi chiede i sacrifici ma questo governo mi pare che ne abbia più dei precedenti
E la capacità di spiegare la ragione di questi sacrifici io ho l'impressione che se si dicesse con crudezza tutto in una volta quali sarebbero le conseguenze per la vita quotidiana del non accettare oggi determinati sacrifici cioè se si facessero discorsi al Paese ancora più incisivi di quello tenuto venerdì scorso dal Presidente del Consiglio
Forse questo accrescerebbe la credibilità stessa di chi di chi governa e guai a mio parere se non si sfrutta se questa finestra di emergenza che sarebbe che costituisce credo un'occasione irripetibile grazie
Casa professor Monti conclude il presidente Luigi Abete
Io
Ma funzionasse ma è un problema di stare dall'altra parte del tavolo e una sedimenti erano forse sulle
Comunque ho recuperato una certa immediatezza no passanti mi ha chiesto di intervenire anche se ne abbiamo due incontri istituzionali domani e dopodomani in cui ovviamente discuteremo e preciseremo la nostra posizione ma io penso che sia opportuno ribadire qual è lo stato dell'arte oggi e io penso sarà anche domani e dopodomani
Proprio perché i soggetti sociali in questo contesto economico e politico devono assumersi le proprie responsabilità ma devono chiamare anche gli altri alle loro responsabilità
E allora io non riprendo molti degli argomenti da trattati da tutti in modo particolare nella
Ultima relazione dal processo Monti anche se alcune preoccupazioni onestamente non le condivido siamo stati attenti perlomeno di Confindustria a evitare di far assumere al governo impegni che non doveva e non poteva assumere ritengo che ci sia una differenza tra i consultare le parti sociali cosa che in una società aperta è utile
E fare in negoziazioni di fatto di diritto con le parti sociali e quindi sotto questo punto di vista non abbiamo ancora raggiunto l'obiettivo fondamentale però a mio avviso il testo letterale nella interpretazione coerente dell'accordo del trentuno luglio non dovrebbe introdurre ulteriori preoccupazioni
Sia sotto l'aspetto metodologico sia sotto l'aspetto della assicurazione fiscale cosa che l'abbiamo detto con molta chiarezza peraltro Amato non passiamo da un'assicurazione retributiva un'assicurazione
Fiscale peraltro la prima limitata la seconda assoluta sarebbe stata una contraddizione in termini
Penso anche professor Monti che alcune riflessioni sulla contemporaneità dei comportamenti fiscali nei confronti della vendita e del profitto in questo Paese
Pur comprendendo la visione
Diciamo di filosofia generale dell'asso del suo intervento e debbano essere fatti perché se in questo Paese la politica fiscale verso il rischio rimane spiazzante rispetto alla politica fiscale verso la vendita le nostre aspettative di crescita liberato oggettivamente limitate comunque sono fatti direi secondari rispetto al fatto fondamentale che oggi abbiamo una condizione politica e di sensibilità eccezionale da qui al venti dobbiamo sfruttare
E che il governo è chiamato a sfruttare abbiamo la situazione
Che è emersa abbiamo il problema del debito pubblico abbiamo il problema del costo del finanziamento del debito pubblico sappiamo
La gravità della crisi industriale i processi di deindustrializzazione
Sappiamo tutti che non è possibile non per lungo tempo ma per settimane andare avanti con questi tassi come ha detto passanti nella sua introduzione il fatto temporale acquista una valenza strategica rispetto a una condizione di recupero della nostra competitività di sistema Paese oltre che di sistema impresa
Sappiamo anche che la svalutazione di cui tutti parlano perché e l'unica cosa che come dire attiva le categorie sociali della competizione dei mass media voglio dire alcuni vantaggi e avvolti
Svantaggi mi nonché alcuni rischi il professor Cipolletta c'ha dichiarato
Cioè lo Stato gli svantaggi rischi di natura economica io senza entrare nel giudizio
Su chi è pro e su chi è contro perché io penso che fintanto che parlano con tutto il rispetto dei professionisti o parlando dei singoli imprenditori che tutelano degli interessi individuali
è un loro diritto il loro dovere esprimere la propria posizione quando parlano gli interessi reali costituiti interessi reali costitutivi costituiti fanno aspettativa quindi della svalutazione gli interessi reali costituiti non devono parlare
è un ma situazione che affidata a un'autorità di politica monetaria e che laddove un giorno si rendesse conseguenza di una mancanza di situazioni di politica economica l'ha fatta e non va detta
Ma a parte questo la svalutazione oggi in questo contesto c'è in questa settimana in queste settimane che cosa produrrebbe produrrebbe ulteriori tensioni sulle aspettative quindi ulteriori costo
Del denaro e produrrebbe
La cosa più pericolosa la deresponsabilizzazione di questo governo
La deresponsabilizzazione di questo Parlamento la deresponsabilizzazione di le forze sociali la deresponsabilizzazione dell'opinione pubblica perché nella misunderstanding di questo governo di questo Parlamento c'è
Come dire un modo di porsi per cui i problemi che oggi abbiamo sono colpa di altri e quindi il gradualismo nell'affrontarli in fondo è una condizione di modernizzazione non è un limite
Invece il Governo e il Parlamento devono rendersi conto che per fare un passo avanti importante su questo Mili
Mi si può esattamente nella direzione dell'analisi del professor Monti loro hanno due settimane di tempo fondamentali
Se le sfruttano
Se assumo dei provvedimenti hanno contribuito a processo Risanamento del paese e poi discuteremo dopo quali altri passi occorrerà fare se vuole sfruttano assumono la loro responsabilità io non la vede sfruttate non si possono chiamare fuori dicendo non non è possibile fare provvedimenti importanti in due settimane sia perché questo non è vero
Sia perché comunque per andare a una finanziaria seria entro il trenta vi abbiamo bisogno prima
Della approvazione dei disegni
Di legge delega ma disegni legge lega poi hanno bisogno di momenti di attuazione che saranno ulteriormente necessario
E allora intervenire con un decreto un decreto urgente di governabilità che abbia alcune caratteristiche la prima che parli solo di tagli e di contenimento di spese non parli di nuove più o meno giuste entrate perché tutti i decreti che sono stati fatti di governabilità in questo Paese hanno fatto passate
Mancate stese per nuove entrate mentre il problema che ne abbiamo di fronte è quello di contenere le spese secondo che ha di il processo di razionalizzazione su pensioni sanità
E privatizzazioni tensioni ma è giusto che noi discutiamo ancora
Se l'adeguamento del delle pensioni deve andare a garantire oltre il tasso d'inflazione programmata in una società moderna
Ma è giusto che si mantengano di fatto anche nel disegno di legge delega processi di pensioni di anzianità
Che non distribuiscono ai percettori le somme accantonate ma percepisco ma distribuiscono risorse prese ai cittadini del futuro questi sono alcuni principi che potrebbero essere introdotti per decreto domani mattina
Fatto salva la necessità di adeguati una volta che il decreto fondamentale venga entro c'è problema la sanità è giusto che ci siano tanti esenti da ticket
In questo Paese
è giusto che le USL e tutte le municipalizzate continuino come dimostrato dai dati che sono scritti qua vi prego di leggerli ad indebitarsi di fatto trasferendo l'indebitamento sul futuro
è giusto che mentre si discute di privatizzazioni non si facciano alcune privatizzazioni
Simboliche ma anche significative facendo un'asta pubblica sul mercato internazionale
Dico dei nomi Cosimi assumo le responsabilità e non dico quelli delle banche mortale che non non passò da uno che rappresenta un interesse forte pensiamo a un'industria che produce beni alimentari che fino a prova contraria
Si trovano sul mercato pensiamo a un'assicurazione
è giusto che non si riesca ancora fare
Una lista di alcuni beni immobili vendibili sui mercati internazionali perché a me risulta che le amministrazioni stanno rispondendo
Alle autorità competenti che tutti i beni sono necessari e che quindi nessuna the BBC
Allora se mi è consentito la vera scommessa che ne abbiamo di fronte nelle prossime due settimane e se questo governo e questo Parlamento avranno la forza di cogliere questo spazio di governabilità per fare un decreto di governabilità
Dando alcuni contenuti
Di cui o indicativamente rappresentato delle ipotesi
E se ritengono accompagnando l'iniziativa con l'iniziativa di prestigio internazionale
In ECU ricordo sommessamente essendo un modesto imprenditore di provincia che questa proposta contenuta nella relazione scritta di Confindustria del ventisette maggio
E ricordo che delle autorità il giorno prima di venerdì cioè giovedì mi hanno detto che questa ipotesi di lavoro è un'ipotesi che non verrebbe percepita dal mercato perché in fondo gli italiani sono abituati lì ad essere trattati
Meglio
E allora
E con questo concludo noi abbiamo dobbiamo chiamare il Governo il Parlamento di fronte a questa responsabilità
E dobbiamo essere consapevoli che il dubbio se i tassi scenderanno dopo il venti è un dubbio inutile perché ammesso e non concesso che la situazione internazionale
Dei mercati si stabilizzasse
La riduzione dell'effetto sui nostri tassi interni sarebbe talmente insufficiente da far sì che noi a fine mese ci troviamo comunque con dei tassi di interesse insopportabili per l'economia per l'industria
Se grande rapido è stato l'aumento dei tassi di interesse
A carico dell'impresa a carico di chi produce grande rapido devono essere le politiche per ridurre i tassi d'interesse e con ogni sue Remo il Governo il primo ottobre
Non dalla politica annuncio
Che avrà fatto sulla legge finanziaria ma dal livello dei tassi di interesse che ci saranno quel giorno se avremo fatto un passo indietro significativo il Governo e il Parlamento avranno ben operato se non l'avremmo fatto
Il gioco di chi è la responsabilità tra la Banca d'Italia forte il Governo intelligente il Parlamento disponibile a lavorare ma che ha bisogno di tempo
Un gioco che gli imprenditori e le imprese non possono più sopportare specialmente quelle piccole medie di cui tutti ci riempiamo la bocca quando dobbiamo fare politica annuncio ma che sono quelle che in questa condizione
Perché sappiamo che hanno il costo del denaro più elevato e danno il tasso di spiazzamento
Nel rapporto tra mezzi propri e capitali circolante maggiore su quelle che stanno pagando anche se non hanno la voce per protestare questa situazione e allora e con questo concludo raccolgo penso
Oggi l'invito che nasce da questa tavola rotonda per chiedere al governo formalmente un impegno ad un provvedimento urgente
Che dia la testimonianza di un recupero di credibilità dell'amministrazione e al Parlamento della necessità di convertire quel decreto e non di rinviarlo a dopo perché anche il Parlamento in un Paese democratico a responsabilità non minori rispetto a un governo
Siamo molto grati a tutti coloro che hanno partecipato quale relatore agli ospiti ai colleghi chiediamo fondamento per vicende fiduciosi che molti dei problemi di cui oggi abbiamo parlato siano risolti
Grazie