"No al proporzionale": intervista a Giorgio Tonini

Radio radicale siamo in collegamento con Giorgio Tonini che come sapete è stato senatore del del partito democratico
Per parlare con lui di legge elettorale oggi sul quotidiano il Riformista è apparso un un appello sottoscritto da Pietro Ichino Carlo Fusaro Claudia Mancina ed Enrico Morando oltre che da Giorgio Tonino Tonini per dire no al al proporzionale mentre si riapre il confronto almeno sulla carta sulla legge elettorale dopo che è stato varato un testo base
Diciamo sul modello del del del sistema proporzionale allora perché che cosa vi preoccupa di questo di questo ritorno in grande stile del del proporzionale e soprattutto qual è il rischio
Dopo quello dopo diciamo quello che abbiamo visto in questa legislatura dove abbiamo visto tutto il contrario di tutto
Diciamo questo la legge elettorale vigente del cosiddetto Rosa appello ma tutto tranne che una buona legge penso che quando verrà cambiata nessuno la rimpiangerà è una legge che ha tutti i difetti del proporzionale il principale dei quali è quello di non consentire ai cittadini di scegliere chi governa
E anche
I difetti di costringere coalizioni spesso fatte solo per vincere non per governare quindi nessuna diciamo così Ikeda d'ufficio della rosa per Roma solo che siamo a fine legislatura
E quindi già intraprendere il cambiamento della legge elettorale a ridosso delle elezioni è una pratica diciamo sconsigliabile
Cioè perdite uno si vuole fare per codificare per così dire ma fine della stagione della difficile costruzione della del maggioritario in Italia
Per insomma c'è chi non è d'accordo è quello che siamo siamo tra questi naturalmente se noi guardiamo lo scenario politico che si è creato con l'elezione del Presidente della Repubblica che ha visto l'esplosione delle coalizioni in particolare quella di centrodestra ma anche dall'altra il versante nostro insomma rapporti tra Pd e Cinquestelle oggi sono ottima o problematici è chiaro che come dire il realismo potrebbe spingere verso il proporzionale io però penso che invece debba usare questo anno per per fare avanzare la politica alcuni segnali che arrivano da alcune forze sono entrate in questa legislatura diciamo con le bandiere spiegati al vento del populismo antieuropeo stanno cambiando strada io credo che questo è lo sforzo che bisogna fare in modo che alle prossime elezioni
Si confrontino due aree politiche che possano essere entrambe legittimate a governare
E possono quindi avere tra i cittadini e il mandato a governare in questo momento invece riaprire la discussione sul proporzionale non può che codificare il fallimento cioè che siamo in presenza di partiti non mediabili tra loro e quindi alla fine
Dovremmo
Sostanzialmente dare alle elezioni il significato soltanto di definire una graduatoria della forza dei partiti e poi lasciare al confronto tra i partiti la costruzione del Governo
Che non è certamente una un obiettivo desiderabile per il nostro Paese
Dunque se ha detto che il Partito Democratico preferirebbe
Il proporzionale per per diciamo sganciarsi anche dal dal Movimento cinque Stelle di agganciarsi
A piacimento o o o comunque per lasciare le mani libere ai ai ai partiti lei riesce a vedere una logica politica nel ritorno al proporzionale seppur con lo sbarramento e cosa pensa del fatto
Che alla Camera si è uscito un testo base senza nemmeno le preferenze
A diciamo che la legge elettorale non non dovrebbe essere definita sulla base degli umori nell'ultimo mese
Ora qualche settimana fanno non anni fa di parlava di costruire in campo largo e il rapporto con i cinque Stelle era come dire un punto fondamentale adesso che c'è una crisi di questo progetto è evidente
Ma non è che si può adattare la legge elettorale
Al barometro dei rapporti tra le forze politiche di venti metri
Perché viene diciamo non si fa così
Contrario cioè le leggi elettorali dono norme di lunga durata e e devono come dire
Prescindere dalle relazioni immediate che gira con la Ferrari tra le forze politiche quindi io sconsiglierei i miei colleghi ai diciamo ai miei ex colleghi per quanto riguarda me e dei quali rispetto come dire la complessità dei problemi che hanno di fronte per carità non voglio insegnare nulla a nessuno ma se se richiesto consiglierei ai colleghi podi stacco rispetto al dibattito quotidiano che talvolta il chiacchiericcio quotidiano della politica
Le le leggi si fanno le leggi elettorali si fanno sulla base di grandi opzioni di sistema per il Pd egli la diciamo così la cultura del maggioritario è un elemento costitutivo e sconsiglierei di rinunciarci
Con tanta leggerezza ecco semplicemente sulla base della fotografia i rapporti in questo momento che dall'altra l'altro radicalmente diverso dalla fotografia che veniva proposta solo poche settimane fa
Ecco cautela insomma perché poiché certe diretta da scelte che orientare il futuro Ron il dibattito immediato e quindi ripeto i piuttosto io lavorerei
Sul versante contrario cioè come costruire coalizioni che portano
Resistere
Allora che il giudizio degli elettori e poi soprattutto possano lettere alla prova del governo non rinunciano re a questa visione e la politica sulla base appunto il ragioni importanti ma alla fine contingenti a
Dunque secondo lei c'è qualcuno nel nel partito democratico che ha il coraggio di
Di esporsi a favore del del del maggioritario alla Camera cioè pensa che ci sia un certo timore nel nel nel prendere una posizione che in questo momento sarebbe impopolare e poi le voglio chiedere essi
Diciamo il modello migliore visto che adesso tutti
Diciamo lodano vogliono fare dibattiti sulle sulle cose che dice
Mattarella non c'è in realtà poi sistemata dell'introdurre possa essere quello che aveva voluto l'attuale presidente della Repubblica nel novantaquattro almeno verso quella direzione
Certo chiederle quale sarebbe il modello realisticamente migliore io penso che a quello anche quel modello errore il dente età alcuni difetti in particolare
Maggioritario con il turno unico ha dei difetti perché appunto può indurre a coalizioni per vincere e non per governare però stava producendo anche la sua pedagogia sulle sulle forze politiche non a caso abbiamo avuto poi
La costruzione di due grandi forze la prospettiva di un bipolarismo quaranta l'altro Berlusconi ci aveva fatto quasi un Governo di di legislatura
Per poi cambiare la legge elettorale alla fine di quella legislatura esattamente e anche il centrosinistra che pure aveva
Rotto con Rifondazione comunque governato per cinque anni con polacco nel governo D'Alema al governo Amato quindi comunque si era consolidato nel Paese questa cultura bipolare che peraltro sopravvive e i Comuni verrebbe nelle regioni cioè non dobbiamo dimenticare che noi nei comuni regioni comunque abbiamo un sistema polarizzato e tra poche settimane andremo a votare comuni importanti amministrazioni locali portati andremo a votare con un sistema polarizzato
Quindi diciamo rinunciare a questo in maniera radicale sul alle elezioni politiche mi sembra una una scelta tentata peraltro ripeto in contraddizione con quanto il partito diceva solo poche settimane fa quindi insomma questo dà l'idea di un orientamento non sufficientemente ponderato ecco
Senta nell'ostacolo è il Movimento cinque Stelle
Che diciamo non fa un grande fautore cioè vuole andare sempre da da da solo pretende di vincere però vuole il proporzionale che sistema contrario alle sue intenzioni
Appunto questo mi sembra pertanto una sorta di richiamo della foresta MC cinque stelle fatto
Passi importanti come sull'altro versante anche la lega
Alfano hanno fatto passi importanti dalla posizione che aveva assunto ai tempi del governo Gialloverde sino al sostegno del governo Draghi un sostegno faticoso che abbiamo visto coi nella vicenda dell'elezione del Presidente della Repubblica avere anche degli elementi di contraddizione di fragilità in entrambi questi campi politici però l'evoluzione c'è stata e noi dobbiamo consolidare rafforzare questa evoluzione non accettare che venga rimessa in discussione con la prospettiva quale poi di avere governi al centro e mettere insieme cose Pd e Forza Italia con con le ali che scappano ora o ti nuovo governi governi tecnici governi certo ricreduti da personalità scelte dal Presidente della Repubblica e una funzione di supplenza e quindi in qualche modo accentuano
L'elemento DTT come dire il divario tra tra la politica e il governo insomma rispetto non non va bene io sono un convintissimo sostenitore del del governo Draghi
Un grande estimatore del Presidente del Consiglio ma l'un per primo sacre è una situazione di emergenza che è bene che non duri che nella prossima legislatura
Sulla base proprio della pedagogia il governo Draghi
E quindi il riavvicinamento di tutte le forze politiche all'Europa i suoi principi fondamentali all'Alleanza atlantica cioè ai ai grandi principi che a me piace definire degasperiana nella politica italiana
E torni però appunto una competizione fra le forze politiche e quindi un governo legittimato dal voto dei cittadini ultima questione
Allora si giustifica il proporzionale dicendo a me adesso ci sono quattrocento deputati e duecento senatori
Sono di meno per essere più democratici dobbiamo essere proporzionalisti allora la la Camera non credo avesse neanche quattrocento deputati nel mille ottocentoquarantotto allora le volevo chiedere insomma sì giustificato il fatto della riduzione del numero dei parlamentari con l'abbinamento forzoso al proporzionale sembra
Ancora abbastanza infondata cioè il senato americano cento senatori la metà di quelli che saranno i senatori italiani
Ed eletto con il maggioritario secco viene eletto senatore collocate che ha più colpito gli altri punto nessuno mette in discussione negli Stati Uniti d'America sia in un Paese democratico
Insomma si possono dire tante cose ma insomma Rocco sono argomenti che era l'altra sera qualcuno potrebbe dire una forma di governo presidenziale sub
Infine allora c'è un tema a maggior ragione cioè però perché la stabilità del governo garantita dal presidente di potrebbe facili basilare
Un serrato una camerata più rappresentativi cataloga così perché comunque il il principio maggioritario principio che ha una sua forza democratica
Dopodiché ripeto questo presupporre che che si costruiscano proposte politiche che che siano in grado di reggere la sfida del governo questo è il vero problema che ha il nostro
Il nostro Paese e però ecco sarebbe buttare alle ortiche cinque anni di questa legislatura che hanno portato ad una per così dire una una gestione intelligente in particolare grazie alla sapienza del presidente Mattarella
Della sfida populista e la sua per così dire
Il suo riassorbimento dentro una dialettica democratica io penso che questo questo valore che la vera la vera acquisizione di questa di questa legislatura debba essere riversato nella prossima legislatura cosa che non sarebbe sì pesce
Ci fosse una sorta di tana libera tutti ognuno va per conto suo e poi si vedrà Nava faticosa mediazione
Dopo le elezioni etico di governo costruire insomma io penso che questo non ci porterebbe avanti ma ci riporterebbe indietro
Va bene senta la la ringrazio molto della sua disponibilità mi ha fatto molto piacere di sentirla ringrazio il senatore Giorgio Tonini del Partito Democratico col quale
Abbiamo parlato delle di proporzionale no grazie che il vostro appello che avete pubblicato oggi sul Riformista insieme ad altri esponenti dell'area
Democratica posso definirla così grazie grazie senatore tra immigrati grazie a lei e agli ascoltatori grazie