Radio Carcere: "Tre Metri Quadri"- Il libro sulle carceri del Lazio scritto da Alessandro Capriccioli, consigliere regionale di Più Europa della Regione Lazio.

Adesso ma anche aliena che ascoltate guardate
Maggetto fatto a come è possibile che potete fare quello che ho fatto così secondi secondi non esce fatica superiore
Popolo italiano il tribunale
Cinque il codice di procedura penale
Voi italiani rapporto datato di Palermo seconda sezione
Capacità e affidabilità novecento
Buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena allora oggi ci occuperemo delle carceri della Lazio che sono quelle di Cassino Frosinone Paliano latina Rieti Civitavecchia Roma Rebibbia suddivisa in quattro distinte strutture il vecchio carcere di Regina Coeli Velletri e il carcere mamma gialla di Viterbo ovvero una decina di istituti molto di più sì tra loro e che soffrono di problemi DiVersi che ospitano circa cinque mila cinquecentottanta detenuti tra cui quasi quattrocento sono le donne e con loro con loro c'è anche qualche Ban vino detenuto che ha un'età entro i tre anni per la precisione quattro sono i bambini attualmente detenuti nel carcere Rebibbia di Roma e l'occasione per fare una panoramica sulle carceri del Lazio c'è offerta dal libro tre i metri quadri tre metri quadri scritto da Alessandro capricciosi ed edito da People Alessandro capezzoli che essendo consigliere regionale del Lazio per più Europa ha riassunto in questo libro
Le numerose visite fatte delle carceri laziali negli ultimi quattro anni Alessandro capriccio oli che oggi è qui con noi ciò le salme grazie per essere qui a radio carcere a Chiavari cardo buona sera a tutti gli ascoltatori l'ascoltatrice allora caro al
Stato capezzoli nella premessa del tuo libro chiarisci lo scopo dello scritto vero dopo aver visitato le carceri del Lazio raccontare il carcere a chi non lo conosce ecco Dini anche se le calci laziali sono
Sì diverse tra loro esiste una narrazione che accomuni queste strutture razziali ma io credo che l'orazione che accomuna le strutture laziali sia un po'la testa che accomuna le strutture di tutto il Paese
Devo immaginare pur non avendone mai viste quelle delle altre regioni in relazione che le accomuna secondo me
E la marginalità il colore hai salvato Bristol nel tuo libro dedichi un capitolo alla lingua del carcere questa interessante dice che in carcere c'è un linguaggio a parte fatto di parole infantili tanto che sottolinei come impone
Gione si è costretti a tornare bambini ci spieghi meglio per tutto il dico che che che perché ne diciamo alla
Vita quotidiana e i detenuti mi sembra ispirato a questo tipo di da questo tipo di esigenza in carcere non si fa una domanda ma si fa una domandina
In carcere non c'è quello che pulisce le tante Marcello scopino dico nel libro che amaramente che perfino quando capita che no come le cronache qualche volta ci raccontano alcuni agenti di polizia penitenziaria adottino dei metodi
Non proprio ortodossi procedano addirittura come abbiamo visto in alcuni casi a pestaggi dei detenuti è quei gruppi di
Agenti si chiamano addirittura squadre sette che ricorda un po'no noi quando dice a una Alain omissione in carcere secondo me c'è una regressione e questo a mio parere va contro
Quello che dovrebbe essere la finalità del carcere che dovrebbe essere una vera una finalità di responsabilizzazione di reinserimento e quindi di valorizzazione della persona a me pare che il detenuto
Perché per lo più venga ridotto a uno scolaro che è costretto no appare la domandina commesse
La domandina riguardasse questioni di poca importanza marginali questioni appunto da bambini mentre invece noi sappiamo bene no quanto invece siano importanti le gli oggetti di quelle domande e le cose che i detenuti chiedono con quelle domande è un rustico che a volte anche e anche un po'arcaico oltre a essere infantili tante quindi troviamo anche parole che nell'uso comune abbiamo dimenticato chiaramente scrivano no quello quello che scrive delle insomma
è un misto fra un un linguaggio un po'infantile infantili tante quello che è più grave è un po'
Arcari quali erano insomma un po'le linguaggio che fuori non vale che vale solo là dentro Alessandro capisaldi passiamo ad analizzare le singole calci laziali che hai visitato e che racconti bene
Nel tuo libro tre metri quadri il primo carcere laziali i cui tratti nel tuo libro e quello di Regina Coeli un ex convento del Seicento situato al centro di Roma
Dove ci vivono più di novecento persone detenute
A fronte di seicento posti effettivi un primo capitolo quello su Regina Coeli che descrivi nel tuo libro che tu in titoli la discarica perché la discarica ma perché diciamo la prima reazione
Che ho avuto andando in carcere per la prima volta a fronte dell'idea di andare in un posto dove si trova due dove l'avrei trovato dei criminali in realtà è stata quella di andare in un posto dove ho trovato soprattutto dei poveri
La sensazione poi approfondendo con le successive visite ma questo vale un po'per tutte le strutture che nel carcere trovino spesso posto le persone che fuori non riescono a trovarlo no che hanno poco o niente da offrire al mercato alla insomma al funzionamento della società che sono poco istruite
Che hanno avuto meno possibilità degli altri è come se nel carcere noi chiudessimo tutti i problemi che fuori non riusciamo a risolvere tutte le questioni importanti questioni spesso sociali
Che fuori non riusciamo a risolvere come non parli del tuo libro di questo primo impatto con Regina Coeli come un primo impatto sconvolgente
Beh sconvolgente sconvolgente perché il quadro d'insieme fatte le eccezioni che ci sono in tutte in tutte le situazioni naturalmente appunto il quadro di un impatto con una insieme di persone che se la passano male persone molte persone allestita quindi senza la possibilità no di avere di avere un abbigliamento diciamo dignitoso molte persone che hanno pochi denti in bocca per esempio questo ma colpito molto no ed è una ed è un fatto ricorrente sia la sensazione di essere
In mezzo a persone che probabilmente erano già nella marginalità ma almeno in in larga misura prima di entrare in quel luogo e che in quel luogo
Come dire non fanno altro che rafforzare quella situazioni di marginalità quindi diciamo sconvolgente perché da un lato uno ci trova non ci trova quello che si aspettava di trovarci e dall'altro perché quello che ci trova
Come dire lo specchio di quanto noi fuori siamo incapaci di affrontare come dovremmo certe situazioni
E qui sono al centro di Roma e tra l'altro ma dal dal dal carcere di Regina Coeli ci scrivono diverse versioni detenute ci dicono che le le celle se così si possono chiamare sono occupate da due quattro fino a sei Death tenuti tutti scrivi del tuo libro queste celle anguste scure che hanno i soffitti bassi arredati con questi letti di ferro arrugginiti vero e perché i carabinieri ma verrà
Che non hanno nulla dei materassi che che noi fuori non non prenderemmo neanche in considerazione che noi sappiamo che quelli devono essere ignifughi devono avere certe caratteristiche però quello che vediamo è veramente anche un arredo delle suppellettili del insomma degli strumenti di vita quotidiana che sono
E tu scrivi che non sono adatti all'oroscopo i locali ristretti i cui Martani no qui diciamo title nel tuo libro ci sta a pennello nel carcere di Regina Coeli tre metri quadri
Il titolo città pennellone al carcere di Regina Coeli devo dire anche in altre strutture del Lazio che che sono particolarmente claustrofobica insomma non che ce ne siano di particolarmente spaziose però
Regina Coeli uovo molto molto molto Augusto e anche molto molto antico no infatti ma è pure costoso perché ne teniamo al centro di Roma manteniamo caro presso il degrado infatti
Ogni anno si spendono per l'ordinaria manutenzione circa dieci milioni di euro all'anno mentre per fronteggiare diverse ristrutturazioni che non finiscono mai si sono spesi negli ultimi anni ventitré milioni di euro
Ha senso tutto questo
Verso tentazioni in un carcere come Regina Coeli ma come ripeto anche in altri è quella di tentare di svuotare il mare con un secchiello perché
Non detenere indica un carcere così a no razionale secondo me è completamente irrazionale se posso dire l'unico elemento positivo di un carcere come Regina Coeli se non altro dal punto di vista simbolico
E che sia nel centro della città che simbolicamente comunque no sì ma così nel senso l'agitarsi al degrado diventa un problema e diventa un problema molto grave molto grave direi che direi che è una struttura che andrebbe Robinho sicuramente destinata
Ad altri scopi e che diciamo in una visione minimamente moderna del carcere dovrebbe essere assolutamente dismessa struttura dove si sta comodi ed ha una struttura in
E che versa in cui le persone sono costretto a una vita che io reputo non dignitose Alesando capriccio gli passiamo al carcere ma maggiore di Viterbo un altro carcere laziali che tu descrivi nel tuo libro tre metri quadri carcere mamma Jane Viterbo perso negli anni Novanta ospita più di qua
Trecento settanta detenuti a fronte di quattrocento posti effettivi ora tu scrivi che il carcere di Viterbo sembra un altro pianeta rispetto a Regina Coeli ecco
Spiegaci un altro pianeta migliore o peggiore peggiore peggiore nel senso che mamma gialla di Viterbo ha avuto come capitava una cosa molto strana cioè che tutti gli attori
Del carcere dove scrivessero con un carcere punitivo tutti eguali per tutti quanti lamentando se ne ovviamente se lamentavano i detenuti discendente un carcere punitivo e quindi e ci trattano male se ne lamentava la direzione era agli agenti di polizia penitenziaria dicevano questo è un carcere punitivo quindici mandano tutte le persone più
Agita denso ma più problematiche finché poi certo utile chiesto scusate ma secondo voi allora perché le mandano qua e a questa domanda evidentemente non c'è data
Alcuna risposta è un carcere in cui si in cui c'è una vita dura ascoltando riferendo
Quello che mi dicono e che m'hanno sempre detto i detenuti là dentro mi hanno parlato di maltrattamenti mi hanno parlato di percosse naturalmente noi
Siamo garantisti e quindi queste sono non non è la verità ma è la loro verità però io penso che sia come dire una versione che è importante anche cercare di portare però anche l'hanno detto non a te Santerno idea giocarci sognati Jude sono arrivati diverse segnalazioni
Sul carcere mamma già vive di Viterbo si dice che lì si usa si usava si usa violenza dando delle persone detenute ecco ora nel corso di queste due visite fatte negarci laziale dei calci di Viterbo che dischi nel tuo libro quindi anche a te i detenuti hanno detto la stessa cosa
Qua meno
Ecco a me n'ero io ci sono andato per fare altre volte la mattina dopo aver letto su un giornale sul dubbio che un detenuto
Tramite una denuncia fatta la moglie Grazia vista con lo che era stato picchiato e aveva subito un po'è un vero e proprio pestaggio da parte della polizia penitenziaria che sono andato la mattina dopo ho parlato col detenuto è la cosa più sconvolgente
E è che questo detenuto mi ha raccontato di essere stato picchiato davanti alle persone che probabilmente l'avevano picchiato senza aver neppure se come dire il timore no che facendolo davanti a loro potesse Boy subire delle
Delle ritorsioni queste quello che queste quello che mi hanno riferito non solo lui ma poi diciamo chi entra in carcere tra di conoscere i luoghi in cui in certi momenti c'è un'aria di tensione un'aria brillante un'aria
Ma una tosse era difficile devo dire che a Viterbo questa caduto purtroppo più
Più d'una volta male Sandokan riccioli perché nel tuo libro dedichi attenzione alla così detta sezione Nuovi giunti dei calci di Viterbo
Perché tutte le volte che ci sono andato la sezione Nuovi giunti del carcere dividendo che insomma come sappiamo dovrebbe essere la sezione in cui vengono accolte le persone che arrivano per la prima volta nella struttura in attesa di una collocazione definitiva nell'istituto quindi dovrebbe essere una sezione di avviamento noti introduzione al mondo
Diciamo a quella struttura in realtà Viterbo spesso e volentieri c'erano persone che
Che stavano lì in modo permanente perché non c'era posto in altre parti del carcere per ospitare persone che magari avevano avuto problemi con altri detenuti oppure persone con difficoltà
Sì gli altri che sostanzialmente si trattava di una specie di isolamento supplementare diciamo così no e in cui la che ovviamente la condizione di vita delle persone ancora più pesante rispetto rispetto a quella che sia nel resto dell'istituto e insomma cronicamente da quanto capisco la sezione Nuovi giunti di Viterbo
Assolve anche a questa funzione che come
Che come come convinte di non non le sarebbe propria abbia creduto il contrario no dovrebbe essere un luogo in cui io non ho mai sì diamo se si eviterà anzitutto in questo modo i criminali resta lì pochi giorni per poi e invece io ho incontrato conosciuto persone che stavano lì da diversi
Replicare quando non veramente ma ho letto sul sito del Ministero Giustizia che nei casi di Viterbo su oltre quattrocentosettanta detenuti solo una decina svolge un'attività che
Possa essere utile una volta liberi e così anche a Viterbo c'è l'ozio bene anche a Viterbo c'è l'occhio questa è una un po'una costante voi ma chi più chi meno nelle carceri del Lazio
L'ozio è la cifra del tempo che si trascorre là dentro insomma noi sappiamo per la nostra esperienza fuori dal carcere che
Insomma che che non ha nulla a che vedere non può essere paragonata come difficoltà quella dentro quanto sia difficile far trascorre del tempo quando uno s'annoia quando non c'è niente da fare ecco immaginare delle persone chiuse
Che non hanno come passare il tempo e che quindi hanno l'unica occupazione di aspettare il tempo che passa sì poi qua e là non sappiano ornata di qualche ora la sfida per gli anni io posso solo immaginare che tipo di impatto questo posso avere psicologicamente emotivamente sul morale e sulla psiche delle persone e Viterbo è uno di quei luoghi in cui diciamo le attività spesso e volentieri
Mancano e quindi occupare il tempo fra l'altro occupato in modo costruttivo no magari occupando occuparlo preparando quella che e poi dovrà essere l'uscita da quel luogo e quindi le opportunità da cogliere e nella vita libera dovrebbe essere una funzione la funzione principale essenziale degli istituti penitenziari e a Viterbo così come in altre strutture questa queste attività mancano o sono sono rade sono scarse che fa tutto svantaggio diciamo della
Salute mentale ed emotiva psicologica delle persone che sono costrette a viverci e anche della nostra sicurezza come ha ricordato il presidente Mattarella assolutamente della nostra sicurezza perché noi sappiamo che poi diciamo reinserire
Nel funzionamento della società in modo produttivo le persone che escono dal carcere significa
Come dire fare in modo che non tornino a commettere i reati che le hanno portate la dei abbiamo che c'è un tasso di recidiva nel nostro Paese
Altissimo insomma mi pare che siamo sull'ordine del settanta per cento lei dai calcoli che si fanno quelli chimici del Titini si sconta la pena in carcere sì
E questo significa che noi che che il compito del carcere di anche di creare sicurezza per la sua guidati da di fare in modo che le persone che hanno sbagliato poiché non tornino a sbagliare un compito
E su cui lo Stato fallisce e questo provoca diciamo l'aumento all'insicurezza per tutti i cittadini
Alessandro capriccio occupiamoci adesso delle norme in carcere Rebibbia di Roma che è composto pensato un po'da quattro strutture diverse ovvero il Nuovo Complesso che ospita mille trecentosessanta detenuti il femminile la cosiddetta terza casa dove ci sono i semiliberi e la casa di reclusione e partiamo dalla sezione femminile Alessandro dove si vivono sessanta donne e quattro bambini detenuti tu nel tuo libro parli di questo reparto
Prima di tutto come l'infanzia in prigione presumo che ti riferisci alla vergogna dei bambini in carcere reiteratamente a quello ma
E come e come tale no poi il numero dei bambini all'OPA col passare delle col passare dei mesi varie aumentar riesce a seconda delle situazioni che ci sono l'abbiamo incontrato
Sì mamme con bambini carcere abbiamo incontrato soprattutto i bambini che sono costretti loro malgrado a vivere
In carcere noi sappiamo che l'ordinamento prevede la possibilità per le donne con bambini sotto i tre anni di accedere a tutta una serie di misure alternative alla alla detenzione questo per scongiurare quanto più possibile no diciamo l'eventualità che bambini così piccoli trascorrono la prima parte quella che per quell'importante nodo della propria vita in un ambiente carcerario questo però in molti casi non non viene realizzato quindi ne abbiamo conosciuto
Bambini molto piccoli con le mamme in carcere e devo dire che è un'immagine molto molto sconvolgente cose prima abbiamo usato sconvolgente adesso ci mettiamo anche il molto perché vedere in un luogo del genere degli esseri umani che devono trascorreva in quelle condizioni in quella situazione la prima parte della vita
è davvero insomma qualcosa che non si vorrebbe vedere poi come sappiamo
Questo
Ha provocato anche negli anni recenti delle delle situazioni tragiche tema lo storione lire infatti nel due mila e diciotto lì a Rebibbia nella sezione femminile
Una mamma uccisi i suoi due bambini però anche se c'era posto a casa leda il giudice il Gip che ha disposto l'isola operare magari neanche si è posta il pro Brema donna che poi è stata assolta del reato che era stata portata in carcere per infermità mentale tutta una catena che non funziona ecco due bambini uccisi dallo Stato
Bambini uccisi dallo Stato anche perché come sappiamo diciamo e la presenza dei bambini in carcere dovrebbe essere veramente un'estrema ratio proprio perché i due azioni no che non possono essere gestite diversamente
Dalla permanenza in carcere e non mi pare che in quel caso come in altri casi si fossero no gli estremi di enorme per il bonifico rivolsero sociale che impedisse impedisse queste che che impedisse di accedere ad altre misure così come è successo più recentemente che una donna è stata costretta a partorire nel carcere di Venezia eppure questa donna è stata costretta porterete in carcere assistita dalla sua compagna di cella
Malgrado il fatto che si sapesse che che la quella gravidanza sarebbe arrivata a termine che quindi per tempo
Quella donna avrebbe dovuto essere collocati per fortuna tutto è andato bene ma se succedeva qualcosa ha capito sì si gioca col fuoco qua sì giovane una verità nascoste giorni con la vita il corpo aggiungo aggiungo anche che al di là delle case protette la Carrà riveda
Ne è un esempio che tra l'altro con le difficoltà di finanziamento che noi conosciamo e che rendono poi difficile no l'operatività di queste strutture
E con l'introduzione dei dei cosiddetti Hicham cioè degli istituti a custodia attenuata per madri che sono comunque l'ambiente carcerario addirittura la possibilità per i bambini
Di restare in carcere si protrae fino a sei anni no qui surale modifiche normative vanno ad aggravare e ma se il giudice può neanche si interessa sapere se c'è posto capito
Va be Alesando capricciosi poi nel tuo libro Racconti di essere tornato dalla sezione femminile del carcere di Rebibbia e che dei racconti anche di essere rimasto colpito nel vedere le donne finalmente e donne detenute lavorare vedere quei donne impegnate nel fare qualcosa di utile questa un'immagine vincolante o no
Questo l'immagine rincuora anche e sempre vincolante vedere no donne e anche uomini che hanno la possibilità di lavorare sia perché come dicevamo no si passa il tempo in modo produttivo quindi si impiega il tempo non si aspetta semplicemente che passi sia perché ogni possibilità di lavoro all'interno del carcere rappresentava un'opportunità una volta che le persone escono dal carcere basso e che lavoro viene come stai conteso in carcere perché lavora poco
E quindi diciamo si lavora poco si deve lavorare a rotazione c'è tutta poi un un oltre il comprensibile
Tentativo da parte delle persone di far de di segnalare le proprie necessità ci sono persone povere che sono persone che hanno addirittura familiari Hakata cui mandare i soldi ci sono persone che non hanno neanche i soldi per comprare
Il tabacco le sigarette per non parlare delle di tutti gli articoli del soprabito che devono essere comprati
E questo è un po'un paradosso nel senso che nell'immaginario collettivo no in carcere ci va chi non voleva lavorare no e quindi ha preferito e poi una volta che ci finisce non li fanno lavorare nonostante loro lo chiedano e lo vogliano e sia una delle
Una delle richieste più più precisa se c'è un luogo comune norme richieste di lavoro è proprio il carcere a differenza del ragionamento Ramba tu parli de a questo proposito mi ha colpito perché parli della detenzione con un assegno in bianco
Sì la redenzione è un assegno in bianco perché si parla molto della funzione retributiva della pena no cioè i arriveremo dispiaciuti dicono stiamo qua dentro e dobbiamo pagare
E io mi mi domando sempre pagare a chi che beneficia di questo di questo pagamento ne beneficia la società vomitare perché come abbiamo detto la società poi si ritrova con persone che delinquono più o meno
Analogamente a quello che facevano prima quindi è come se questo pagamento che viene fatto dai detenuti all'interno delle nostre carceri cui peraltro si scontano pene supplementari rispetto a quelle previste al codice penale come di quest'assegno possibili ancor non nella cifra ma nel destinatario non seta questo assegno a chi viene pagato
Quando invece da dovremo iniziare a riflettere su una pena utile in questo senso c'è una vena si certo che possa sia retributiva ma sia anche una pena che abbia un senso che abbia una utilità concreta
Ma come la completa per tutti perché contare prima di tutto ma anche per per tutti gli altri io credo che nessuno sia posso essere contento di sapere che ci sono persone che pure hanno sbagliato che pure hanno commesso dei reati che scontare una pena incantata c'è una vena che non ha nessun costruttore non quello di estremamente diverse
Ecco l'utilità della pena molto collegata col discorso del lavoro è molto collegata anche col discorso della formazione e dell'istruzione
Il generale allegata col discorso del tempo cioè con la possibilità di impiegare il tempo in modo
Costruttivo per se stessi ma anche per gli altri ma restiamo ancora Rebibbia sposiamoci nel maschile o o meglio sposiamoci nel
Nuovo complesso di Rebibbia dove ci vivono più di mille trecento detenuti lì la situazione quale all'Isola Capo riccioli
Ma la la situazione intanto è quella come scrivo nel libro di un carcere ha dimensioni tripla rispetto a quello normale no io lo dico sempre quando quando si va in una delega in una delle carceri diciamo più periferiche
Non dico che è un avvenimento l'arrivo di un consigliere regionale ma comunque una cosa che viene notata ecco a Rebibbia dove le persone sono tantissime perché parla detenuti operatori avvocati personale insomma è una vera e propria città si passa più inosservati
A Rebibbia una delle cose che m'ha colpito molto per esempio la sezione dei protetti delle persone che devono essere tenute separate dal dal resto della popolazione carceraria per tutta una serie di problematiche che li rendono diciamo non particolarmente graditi
Agli altri detenuti è anche lì no le dimensioni sono dimensioni enormi quindi i numeri sono numeri molto grandi
E diciamo un carcere un po'meno personalizzato no un pochino più impersonale in cui le persone passano sono tante
Ed è una dimensione secondo me più curata ancora più complicata da affrontare poi quando le persone tendono a diventare dei numeri cioè dare uno dei tanti
Secondo me quella approccio personale personalizzato e individualizzato che dovrebbe essere alla base di quella che viene chiamata rieducazione
E inevitabilmente si va un po'perdere no Albemarle lei dirà che sono rientrata all'altro fino a un po'di tempo fa Rebibbia Nuovo complesso veniva definito come un carcere modello eppure mi dicono che non è più un carcere modello ad esempio ci sono dei reparti ci sono tanti reparti a Rebibbia enorme come dicevi de ci sono alcuni reparti dove è pessima la vita detentiva come ad esempio del reparto disse il trans sito che uscendo il buio nelle parti G nove G undici che sono sovraffollati e creò ospitò fino a cinque o sei detenuti per cella e così
Te lo confermo sì ci sono delle parti del carcere in cui la vita
Dei detenuti a tutte molto lontana da quella di un carcere modello direi che a Rebibbia
Per la sua grandezza come dire è una specie di riassunto in cui c'è un po'tutto no ci sono asseconda delle parti tutti i problemi della della realtà carceraria concentrati sì un solo in un solo luogo confermo che ci sono delle delle parti del carcere cui detenuti per cella sono tanti confermo anche che ci sono anche a Rebibbia delle delle parti della struttura
Come dire in cui le condizioni anche materiali la luce Allal dice la la dignità nel luogo in cui si vive sono sono al di sotto di quello che dovrebbero essere assolutamente
Poi sappiamo per concludere su Rebibbia Nuovo Complesso sappiamo che la maggior parte dei detenuti ristretti è stato condannato invia definitiva eppure o scabbia auto ben tu che suo oltre mille trecento detenuti sono poco più di duecento quelli che svolgono un lavoro davvero qualificato e utile per la libertà è un dato significativo questo
Un dato molto significativo fra questi a Rebibbia c'è anche come sappiamo il centralino no sì del del del pronto soccorso del Bambin Gesù
Cioè ci sono delle attività utili è chiaro che però sembrano attività sporto il debito pubblico da al suo assolutamente sono sporche perché in un
Arcieri in cui i detenuti sono pressoché tutti definitivi il trattamento cioè tutta quella serie di attività che dovrebbero servire a preparare l'uscita sono fondamentali
Mancano quelle diciamo che il carcere
Perde completamente di senso e di significato è il fatto che manchi
Questo tipo d'attività per tante persone
Significare la sosta quel carcere sintesi e poi tu descrivi nel tuo libro che nel carcere videro compra i suoi visto tanti detenuti anziani qualcuno di loro addirittura che non riuscendo anche a muoversi
Io ho visto detenuti anziani che non riuscivano neanche a muoverci in generale ho visto tante persone maschi e femmine questo m'è capitato recentemente anche a Civitavecchia
Nella nella sezione femminile
Palesemente erano incompatibili col carcere cioè perché uno riguarda e pensa ma questo qua che ci sta a fare per come è possibile che una persona in queste condizioni sia in carcere io a Rebibbia
E tempo fa ormai è passato del tempo coi chiaramente queste sono allora io cerco di segnalare quando escono alle da competenti al Garante
E ci stiamo Picchio conosciuta una persona che faceva fatica a proprio a muoversi che nella che praticamente era assistito dai compagni di cella come si viene assistiti da un badante che insomma e che era veramente rideva la sua presenza all'interno di quel luogo com'è possibile che diciamo l'aspetto punitivo l'aspetto della pena possenti te anche su persone che evidentemente dovrebbero essere accoltellò Pivetti ospedale insomma eppure queste queste sono situazioni a cui si assiste non di rado devo dire non di rado purtroppo
Ai suoi capi cioè due hai parlato nel carcere di Civitavecchia andiamo proprio nel carcere di Civitavecchia nuovo carceri dodici vecchia che sembra un po'una cattedrale nel deserto infatti anche se è una struttura abbastanza nuova e che dispone di spazi per attività trattamentali e dove ci vivono quattrocentosettanta detenuti anche lì a sei pochi detenuti svolgono un'attività utile all'inserimento tu ne parli del carcere di Civitavecchia in ben due capitoli nei di raccontando due diversi aspetti quello della tossicodipendenza e quello dei cosiddetti corrieri della droga perché lì c'era e che essendo vicino a Fiumicino ci finiscono quelli che portano gli ovuli sostanzialmente vero
Ci finiscono soprattutto quelle che portano agli oriundi perché è una cosa che ho visto che ho conosciuto nella nel reparto femminile
E diciamo essendo come dicevi tu essendo vicino a Fiumicino le persone vengono arrestate più vicino all'aeroporto voi finiscono a Civitavecchia queste donne
Con cui ho parlato che poi di raccontano la loro storia molte molte di queste donne che sono corriere della droga sono vivono una condizione di Cina la schiavitù nel loro Paese perché combattiamo queste donne vengono quasi costrette anzi tornava spesso sette quasi a fare quell'attività spesso vengono costrette attraverso minacce di ritorsione contro le loro famiglie e per qualche dollaro
Svolgono questa attività rischiosissimo no rischiosi cementato dal punto di vista della del del della sanzione penale di portare droga ma a volte anche rischiosa dal punto di vista della salute perché come sappiamo sono donne che qualche volta ingeriscono gli ovuli che contengono la droga e se di conservare lo stomaco e poi restituirli
Diciamo che fa molto effetto no conoscere persone che passano come dire da una prigione all'altra no dalla prigionia della di essere costrette a delinquere da da un lato dapprima e poi diciamo come come esito finale finiscono in carcere in carcere in Italia
E poi c'è il tema delle tossicodipendenze che è un tema come sappiamo insomma centrale nel funzionamento dei nostri istituti penitenziari intanto perché una delle ragioni principali per cui la gente si finisce oggi il trenta per cento dei detenuti finiscono in carcere per per reati legati alla violazione del testo unico sugli stupefacenti
Ma poi anche perché la tossicodipendenza evidentemente non è che in carcere finisce in carcere prosegue e così come prosegue diciamo tutta l'attività che è collegata alla tossicodipendenza e io mi permetto di dire secondo me aumentar perché in un luogo così psichiatri Zante così difficile da affrontare e insomma la tossicodipendenza purtroppo si estende anche ad altre sostanze no sì gomme sinuose sappiamo le sostanze che vengono somministrate come terapia che vengono date ai detenuti come terapia ci sono gli sportelli dei server che funzionano come dire con esiti con esiti talora
Non diciamo altalenanti e ha cercato vera e lei giustamente suggerita tu
E insomma e anche surreale il fatto che all'interno del luogo in cui si dovrebbero tra virgolette riparare questi danni in realtà questi danni finiscano per riprodursi e anche per
Proliferare queste ai comandi correggimi se sbaglio quest'idea del carcere di Civitavecchia abbastanza nuovo lì accanto al porto come una carta da
Nel deserto è vero che è un po'così ma guarda e tanto basta guardare batta arrivarci perché martedì Civitavecchia sotto c'è un parcheggio enorme
Me perché poi bisogna fare tutta natalità che genere di marciapiedi anche se magari che Bojan non ho mai capito se potrei farle macchina ma siccome cerco di non disturbare io parcheggio nel perché che è sempre vuoto cioè cecità c'è un parcheggio che può ospitare che ne so
Cinquecento macchine in cui puntualmente c'è solo la mia quando parcheggio sotto ed è effettivamente una cattedrale nel deserto anche come collocazione rispetto alla città che è anche un altro tema secondo me importante cioè questa adesso abbiamo parlato di Regina Coeli no che è nel cuore della città di Roma
Soci sono carceri che sono veramente collocate in modo logisticamente anche difficilmente raggiungibile per chi deve andare per un colloquio per chi non ha un'automobile di arrivarci coi mezzi pubblici
Quindi questa idea di separazione anche fisica del carcere dal cuore della città dal posto in cui vivono tutti gli altri
Suggerisce un po'l'idea che il carcere non faccia parte della società no fibra non sapevano neanche collegamenti che vide perché neanche Bollate essa al centro delle città per la funzione M. papà i collegamenti non ci sono è chiarito e chiede una serie di cose che non funzionano oltre a distanza voglio dire assolutamente
Provoca difficoltà perché non sono certi detenuti quant'è importante per esempio il colloquio con i familiari erano tutti c'hanno la possibilità di andare in un posto in macchina
Molti devono usare i mezzi pubblici e in quel caso non ci sono o che sono molto o che sono molto Oscar insomma che che che raggiungono molto di rado
La struttura e tutto questo naturalmente non fa altro che aumentare i problemi che poi ci sono dentro arrestato provinciali ci sposiamo ora nel carcere di latina che è stato costruito nel mille novecentotrentuno c'era ancora Mussolini e che conta settantasette posti regolamenta
Rima quattro di questi posti non sono utilizzabili occupati da centoventidue ritenuti di cui quaranta sono donne tu lo definisci nel tuo libro tre metri quadri il carcere più claustrofobico del Lazio perché
E presentatore di turno è un carcere costruito in epoca fascista con una concezione che era quella dell'epoca quindi con un luogo stretto
Angusto in cui gli spazi proprio non ci sono già vedendolo da fuori
Anche nel carcere di latina incastrato nella città metodica strade cioè messo se
Ci si passi se va a sbattere addosso fino fino a cinquanta metri prima uno neanche se ne accorge
E poi dentro gli spazi sono veramente molto angusti
E diciamo la c'è però una difficoltà oggettiva svolge alcune attività perché manca lo spazio per svolgerle nel senso che oltre al sovraffollamento è un carcere iper affollato come hai detto di citando i numeri
E poi l'alimentazione dei locali all'interno della struttura fondamentale per poter svolgere o non poter svolgere determinate attività una palestra
Un laboratorio teatrale un laboratorio musicale una sala diciamo una volta la biblioteca sono tutti sono tutti i presidi che hanno bisogno di spazio e l'allo spazio veramente veramente scarso se uno mette insieme questo tipo di di il diritto nettezza con il sovraffollamento è chiaro che diventa immagine che che che viene restituita proprio quella la claustrofobia c'è un posto dove non si riesce neanche a girare
Ma poi nel Lazio ci sono non soltanto strutture nuove come quelle che abbiamo visto fino adesso ma anche come quelle che vedremo ma ci sono anche le strutture un po'particolari ad esempio il carcere il piccolo carcere di Paliano ovvero una vecchia fortezza dove ci sono settanta detenuti la maggior parte dei quali collaboratori di giustizia almeno lui però sembra che l'Aler
Età mentale almeno leggendo il tuo libro tre metri quadri sembra funzionare Bellaria trattamentale la promozione e andando a Paliano
Uno ha il pensiero che tutto il carcere dovrebbe essere così
Perché lì ci sono laboratori di falegnameria di ceramica ci sono degli animali c'è tutta un'attività legata all'agricoltura gli alberi all'orto è un luogo in cui diciamo la possibilità per i detenuti di svolgere a tutto l'attività che facciano passare il tempo ma anche attività utili
E concreta si può realizzare ed è una specie di oasi diciamo in questo immaginario deserto che il carcere
Della nostra nella nostra regione e non solo della della nostra regione ma passiamo anche al carcere di Cassino un carcere costruito negli anni Cinquanta ospita centoquaranta detenuti ma
Sbaglio qui come scrivi tu nel tuo libro c'è anche un problema di capienza regolamentare la terza sezione ecco è stata chiusa eppure viene ancora conteggiato avere posti disponibili
Esattamente fra l'altro la depressione non è che semplicemente sarà chiusa proprio franata è crollata sprofondata no
C'è una parte di carcere che le cui fondamenta sono sprofondata e che e diciamo in tutti questi anni è stato chiuso io non l'ho mai visto ha detto cosa che fra l'altro provoca anche dedicati perché quella la parte da cui si accedeva al campo sportivo fuori quindi che sono di fronte a una che per accedere ed è un carceri condizioni strutturali disastrosa io mi ricordo che una mattina andando a vedere l'isolamento di Cassino credo che ci fossero ci fosse un grado zero gradi all'interno dell'isolamento in un contesto come quello dentro al carcere di Cassino difficilmente mi ricordo di averlo sentito all'interno di un posto chiuso
E tant'è che mi ricordo che c'erano gli agenti di polizia penitenziaria coi guanti con le sciarpe e sembrava una situazione surreale e lo era
E mi domando come sia possibile che degli esseri umani debbano essere costretti a vivere e anche a lavorare
E cerchioni se in condizioni come quelle custodi e custoditi sempre vanno tenuti sempre accanto sentiva Pacho copriamo infine e lo facciamo insieme però cioè li raggruppiamo ma non perché non ci sono criticità singole
Ma anche per maggior chiarezza ci occupiamo del carcere di Rieti del carcere di Velletri e del carcere di Frosinone di cui tu parli nel tuo libro tre metri quadri sono tre strutture della zio dove si potrebbe in effetti atti attuare una educazione c'è spazio eccetera ma son tre strutture che correggimi se sbaglio vengono maggiormente utilizzate penso
Fondare le altre carceri del Lazio e così che sono carceri diciamo ad alto tasso di trasferimento come dire recentemente come ce l'hai
C'è stato un maxi trasferimento da Fred a Frosinone a Viterbo e viceversa
è diciamo che questa questa funzione certo non giova al funzionamento all'attività trattamentale che si potrebbe che si potrebbe svolgere in questi casi
Gli spazi vi sarebbero la struttura lo lo renderebbe possiedono se esposti ritenute in continuazione ma guarda guarda recepire l'ultimo l'ultimo Harry
Ivo David serbo dei detenuti di Frosinone perché per queste cose provano anche problemino centocinquanta detenuti la maggior parte dei quali a Viterbo seguiva l'istituto alberghiero
A Frosinone la convenzione con l'istituto alberghiero in carcere non c'è e quindi fra le altre cose tutte queste persone hanno dovuto di punto in bianco senza preavviso senza nessuna preparazione interrompere il ciclo scolastico come se niente fosse questo per dire ma con quale disinvoltura vengono prese decisioni riguardano la vita e anche il futuro delle persone fra l'altro su un tema come quello della scuola che è un tema importantissimo che bisognerebbe mettere al centro no dell'attività all'interno del carcere invece con molta dabbenaggine devo dire con con poca attenzione questi trasferimenti vengono fatti coinvolgendo la vita e decine e decine di persone
Il modo spesso molto molto negativo quindi potremo dire che Rieti Velletri e Frosinone sono accomunate dal fatto che son qua sono utilizzate come magazzini di carne umana dove mettere la le persone punto
è praticati ed è un peccato perché invece potrebbero svolgere delle attività che sarebbero le possibilità per svolgere delle attività molto diverse se ci fosse come dire
Una modo di lavorare e la possibilità di lavorare in modo costante Guglielmo sulla vita vere perché è un po'di buona volontà in conclusione Alessandro capitoli quindi anche nelle carceri del Lazio il reinserimento dei la rieducazione
Non è il sistema ma eccezione rimessa alla buona volontà di pochi e così
Esattamente devo dire che questo vale la pena di sottolineare una buona volontà c'è da parte di tante persone che lavorano all'interno delle carceri questo bene meglio di molte direttrici
In una buona parte del personale fra la buona volontà spesso non manca è chiaro che però quando lo Stato si dimentica di posti
Di cui non si dovrebbe dimenticare che sono sotto la sua responsabilità e sono posti importantissimi perché riguardano come dicevamo la vita
Di persone private della libertà e quindi di persone rispettare quali bisognerebbe comportati con molta attenzione ma anche la vita di tutte le persone fuori
Ecco quando è così la buona volontà non basta la buona volontà delle persone che poi si ritrovano ad affrontare problemi quotidiani cercando anche spesso di superarli come si dice
Gettando il cuore oltre l'ostacolo e perché questo io l'ho visto e bisogna dare atto che c'è
Però diciamo che lo Stato nel suo complesso questi luoghi li dimentica
E forse vorrebbe fare in modo che le dimenticassimo anche noi grazie ad Alessandro Gallizioli consigliere regionale del Lazio per più Europa che ci ha offerto questa panoramica sulle calci la
Saliti Kaji laziali che ben descrive nel tuo libro tre metri quadri edito da People grazie restando capezzoli grazie davvero grazie a voi e poi le prime
E allora come al soldo di ricordo i nostri recapiti ovvero come entra in contatto con noi di radio carcere prima di tutto il numero di telefono di qui di radio radicale ovvero zero sei quattro otto otto sette otto uno Rip Etò zero sei quattro otto otto sette otto uno chiamateci se siete da poco usciti dal carcere e volete raccontare la vostra esperienza detentiva chiamateci anche se come imputati dunque come vittime del reato avete subito un'ingiustizia nell'ambito del processo penale vi ricordo anche che siamo presenti su Facebook e su Twitter anche solista grande veramente de ricordo il nostro indirizzo di posta e però mica ovvero radio carcere chiocciola radio radicale punto it ti e poi soprattutto alle persone detenute ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dalle carceri che per noi sono davvero molto molto importanti questo è l'indirizzo per scrivere le vostre lettere qui a Radio Carcere
Radio radicale rubrica radio carcere via principe Amedeo V due zero zero uno otto cinque roba lo ripeto sempre scrivete scrivete scrivete dalle carceri
A Radio Carcere non lasciate che le ingiustizie che subite rimangano protette dal silenzio e da quelle quattro sporche Mura bene io ringrazio per l'assistenza in regia e poi grazie davvero grazie
A tutti voi che anche questa sera da una casa dalla macchina da un camion e dall'ascella sporca sovraffollata Petacci su una radio per ascoltare una piccola o c'è la voce di Radio Carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi caddero a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
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