War Room - Se Putin affama mezzo mondo

Buonasera e bentornati a War Room la guerra ha sconvolto il mondo ora rischia di a formarlo infatti bussa alle nostre porte una crisi alimentare mondiale
Come ha paventato ieri anche lo stesso Zaleski
Russia e Ucraina rappresentano il trenta per cento nel mercato mondiale di grano il cinquantacinque per cento di quello di olio di semi di girasole il venti del mais trentadue dall'orzo e il venti di quello dei servizi fertilizzanti
E sono molti i Paesi in via di sviluppo dove l'alimentazione si basa proprio su questi prodotti che ora potrebbero rimanere senza forniture
Secondo le Nazioni Unite si tratta di un miliardo e settecento milioni di persone in cui un terzo già a rischio fame e povertà inoltre secondo la FAO l'anno scorso i prezzi alimentari sono aumentati del trenta per cento quest'anno dovrebbero salire di un ulteriore venti
La preoccupazione e dilagante in Medio Oriente e Nord Africa dove il pane principale
Mezzo di sussistenza viene consumato in quantità triple rispetto a Europa e Stati Uniti
E lo scenario ritenuto probabile e che si ricreano le condizioni che nel due mila undici hanno innescato le primavere arabe scatenate proprio da un forte rincaro dei generi alimentari insomma
è in arrivo una tempesta perfetta in fondo Luca Alinari da sempre considerata il granaio mondiale perfino Hitler timorosa di rimanere senza grano nel mille novecentoquarantuno decise di imbarcarla per garantirsi rifornimenti alimentare oggi Putin sembra mettere in campo l'azione opposta cioè affamare il mondo così da scatenare cause instabilità tant'è vero che ci sono sessanta navi cariche di grano bloccate di proposito nella Mar Nero
Di tutto questo parliamo con tre graditi ospiti che ringrazio di aver accettato il nostro invito che vi presento subito sono Mario Giro politologo professore di relazioni internazionali si sta per stranieri di Perugia Gianluigi dice il ministro degli esteri Ettore editorialista e quotidiano domani benvenuto
Grazie buona sera
Maurizio Martina vice direttore generale della FAO già ministro delle politiche agricole alimentari e forestali benvenuto sì e Marcello Minenna economista direttore generale dell'Agenzia delle accise dogane Monopoli editorialista del Sole ventiquattro Ore benvenuto
Grazie dell'invito buona sera
Allora Martina la farò ha lanciato dati allarmarvi siamo inermi stiamo già dentro una crisi alimentare globale o ne vediamo solo i rischi a che punto è la storia
Bene la situazione molto problematica dove ha sta prima di questo conflitto in particolare quello che abbiamo visto negli ultimi dodici dei quindici sull'aumento dei prezzi serali globali fondamentali in particolare nell'ultimo periodo c'è a causa della pandemia
La crisi energetica susseguente ai gli affetti dalla mi aveva già complicato molto le cose questa guerra astratto ulteriormente la situazione negarlo grande preoccupazione legata alla situazione che si sta generando in tanti paesi in via di sviluppo
Dove ditemi per la sicurezza alimentare solo temi fragilissimi
E dove il fatto che ad esempio si siano interrotti le importazioni di alcuni beni agricoli per i pareri proprio dai due dai due Paesi dal conflitto stava creando ulteriori Problemi quindi nonostante l'approvazione negata innanzitutto a questa realtà
Minenna due scritto sul Sole ventiquattro Ore una cosa molto interessante cioè che mentre fino a il mese scorso si è un po'di tempo fa ecco il problema era malato della della della domanda cioè rialzo dei prezzi alimentari causato da rincari di energia fertilizzanti adesso c'è uno choc dello certa ecco come si combinano le due cose e che e che cosa può produrre questa somma altra problematica ballato da domanda dall'altro
Beh certamente crea un'ulteriore perciò un incremento fuori controllo della Colletta alimentare
Ed è una cosa ben chiara i russi Frances che stanno attaccando proprio in questi giorni le infrastrutture per lo stoccaggio e la lavorazione dei cereali
Per far precipitare questo problema a livello globale questo si aggiunge il blocco di cui si diceva
Di Odessa ad oltranza in sostanza davanti a una crisi energetica di cui si discute in realtà e già atto uguale la crisi alimentare
Ora evidente poiché
è noto a tutti che la situazione in tra virgolette sotto controllo perché non abbiamo avuto il doppio innesco rialzista cioè da un lato del del grano e dall'altro del riso che invece pienamente sotto controllo ricorda quando ci fu il doppio rialzo cit quindi a seguito della grave siccità l'aspetto e
E del due mila otto ricordiamo che questo Sud innesco ai sommovimenti sociali in Medioriente che furono predecessori alla primavera araba
Quindi certamente non è è una situazione
Innovativa e pericolosa perché non è generata soltanto dai venti climatici e da congiunture ma deve da una cabina di regia che sta decidendo come incrementare e creare anche l'inflazione attraverso la crisi alimentare
Vedremo europee può Zedde Dragona una sorta di contro sanzione diciamo no noi stiamo sanzionando sotto un lato finanziario
E in parte sotto quello energetico loro i russi hanno scelto di diciamo di contro sanzionare uccisa questo soffoca sul fronte alimentare
Assolutamente sì assolutamente sì c'è proprio una strategia che genera mi piace l'espressione delle contro sanzioni che chiaramente
Sono attivate proprio con questi interventi militari siamo passati da temi di finanza erano armata attenni proprio di voglio dire approvvigionamenti alimentari armati arrivati a questo punto a questo si aggiungono degli elementi finanziari importanti abbienza assistendo a Paesi
In via di sviluppo e che comunque devono nel fabbisogno nell'approvvigionamento di cereali
La gran parte della loro della loro capacità di approvvigionamento e quindi che caratterizza puri
Loro fabbisogno di alimenti che addirittura davanti alla difficoltà di dover regolare i loro contratti di approvvigionamento in grano stanno valutando come ad esempio l'Egitto però lo Sri Lanka la possibilità di non pagare debito che hanno contratto
Nei confronti di altri paesi addirittura rischiando il default sui mercati finanziari e gelo sull'arte e praticamente in default
E certo questa decisione di non pagare le cedole su delle obbligazioni in scadenza era collegata all'esigenza di mantenere le proprie riserve valutarie per contrastare poter regolare i contratti connessi agli approvvigionamenti alimentare
Quindi stiamo parlando di elementi che sono molto interrelati dalla bolletta rimontare
Si passa all'operatività sui mercati finanziari delle banche centrali e da lì ovviamente influenza politica monetaria ed economica
Mario Giro
Uno potrebbe pensare ma insomma questa quella che io ho chiamato contro sanzione alla fine unisce prima di tutto e soprattutto se non quasi esclusivamente altri paesi che non quelli occidentali dove sia talmente ci sarà fasce di popolazione che
Patisce i rincari alimentari ma certamente no non si può paragonare agli affetti che ci o questa cosa può produrre in zone dell'Africa e del Medio Oriente ecco
Quindi uno potrebbe pensare come spesso accade in Occidente chi se ne frega e dopodiché poi però non è così credo di capire perché gli effetti negativi sui Paesi
Diciamo appunto traffico del Medioriente alla fine li paghiamo con altri tipo di problemi che importiamo da lì
Ce lo vuole spiegare lei giro
Sì una naturalmente siamo in guerra quindi in guerra tutti si credono no no come dire tutti credono di potersi permettere qualunque
Qualunque colpo allora la Russia da un primo punto il dal punto di vista alimentare la Russia sta proponendo ai Paesi che si rifornivano essenzialmente in Ucraina di sostituirsi
Quindi sta facendo la guerra di mercato ecco e quindi e questo non è in grado di farlo sia abbastanza in grado in parte in grado di farlo
Ma con l'Egitto sta già negoziando il Libano cioè lo Sri Lanka che avete citato è chiaro che i nostri manca dovuto reagire così perché c'è stata la la rivolta del pane
è il primo Paese cantato in un minimo vimini sommovimento
E e quindi e poi di qual è l'interesse della Russia in questo caso l'interesse e la Russia e uccidere la globalizzazione
Ah perché dobbiamo guardare anche la la la la Picture più larga dare una redazione lasciava la Russia diciamo ad essere soltanto essenzialmente un provider di grassi
E si scontravano sulla globalizzazione Cina i Stati Uniti l'Europa era in grande mercato dove tutti andavano a vendere si comprava di tutto ora l'interesse già la il blocco della globalizzazione a cui stiamo assistendo con il risciò ore in grave accorciarsi delle filiere eccetera c'è ai costi del trasporto Domenico queste cose qui
Vanno bene alla Russia perché divide il mondo in sfere di influenza che il mondo in cui lei si trova bene
In cui tutti ad una grande scacchiera i cui corpi sono possibili in ogni direzione sono infiniti e in qualche modo il caos che si crea con la questionario alimentare in questo favorisce questo tipo di politica
Perché ed è evidente che tu perdi da una parte un po'vedermi aveva un'altra
E quindi non c'è più una bipolarità come siamo abituati a pensare a noi c'è una molti polarità e dipende dalle situazioni
E qui notoriamente si usa tutto si usa il gas questo lo sappiamo si usa il grano e si userà su sono le armi la Russia anche un grande provider di armi in Africa sta scaricando Tankard eccetera eccetera e quindi sono e in questo che in questo a perderci ovviamente sono innanzitutto i cinesi dovrebbero quei pensare che trentotto linee ferroviarie della nuova Via della Seta terrestre che andavano dalla Cina fino a Londra trentotto sono tutte interrotte perché ovviamente passano per la Russia o per l'Ucraina
E questo naturalmente i cinesi si continua a dire ne siamo con con i russi un'alleanza e ternano senza limiti e non ha età senza limiti però in realtà loro problema sono gli Stati Uniti e erano gli Stati Uniti adesso
Adesso vediamo cosa succede tutto il possibile in questo schema
In cui ci si ci si torna a un a un vecchio mondo direi piuttosto simile a quello della prima guerra mondiale non era la seconda
In cui tutto diciamo lo scacchiere molto complessa dove ci sono e ci si può muovere in maniera multipolare poliedrica
Martina ma è impensabile che uno degli esempi lire si possono scatenare nella dalla vicenda sia quello di un'accentuazione dei flussi già forti di carattere migratorio da dare dalle aree penalizzate fino a noi
Non possiamo diciotto escluderlo proprio perché la situazione quella delineata anche dai dai dai protagonisti di questa conversazione non possiamo di certo escludere che gli efferati anche di breve e medio periodo in uno scenario di questo tipo porti non consola un aumento dalle migrazioni dalla necessità del tutto evidente che quando grandi paesi come quelli che abbiamo richiamato ma tanti altri in particolare del contesto africano
Vanno in sofferenza rispetto alla tenuta delle condizioni minime di sicurezza alimentato quel margine di di lavoro minimo che in alcuni contesti abbiamo legato all'altro vi giovamento di beni alimentari di prima necessità agli effetti come sappiamo come la storia ci insegna come Charles drammatiche vicende ci ricordano gli effetti possono essere immediato
E quindi in particolare per l'Italia
L'Inter il Mediterraneo questo nodo strategico di primissimo ordine
Ebbene fa il governo credo no ragionare in questo ad attivarsi negli ambiti fondamentali di riferimento anche multilaterali c'è un lavoro in corso ad esempio in ambito G7
Che dal mio punto di vista è molto interessante perché cerca anche un po'di anticipare una parte di questo scenario per trovare va a sostenere alcuni strumenti che possano evitare ma ma non c'è dubbio che noi non possiamo escludere questi difetti
Ma Minenna secondo te c'è anche una problematica non solo di prezzi ma anche proprio di mancanza di di Civo perché ho letto che stamattina Parma c'è stata l'assemblea della Federalimentare nell'ambito di Cibus e una delle dichiarazioni che ha fatto il presidente che già ai tempi del Covip durante l'inizio del Covent e c'è stata c'è stato il rischio che mancasse cibo o è stato superato adesso lui ripropone questo rischio quindi c'è un tema anche proprio di di disponibilità non solo di prezzi
Allora le strategie di compensazioni alimentare non sono semplicissimo come sappiamo
Quanto seguiranno il viso salissero all'unisono come dicevo prima sarebbero impossibili
Poi c'è il tema delle agricolture intensive che richiedono però fertilizzante artifizi tanti sono industrie particolarmente energivore
E non a caso incerti Zanchi vengono prodotti proprio in quei Paesi Russia Ucraina dove c'è molta energia
E quindi come vediamo e un cane che si morde la coda ora stiamo discutendo di approvvigionamento energetico di come sostituire il gas russo forse dovremmo anche discutere del tema che la strategia nazionale che non è stata in fondo peggiore di quella di altri Paesi europei
Sul rinnovabile a appuntato sull'idroelettrico e oggi abbiamo un problema di acqua collegato al cambiamento climatico che mette questa nostra capacità in difficoltà
Perché faccio questo parallelo perché è evidente che nel momento in cui il oltre il trenta per cento del nostro approvvigionamento di tende proprio sull'alimentare
Perché è una industria di trasformazione dipende dall'importazione da questi Paesi forse e noi stiamo parlando di energia di come sostituire il gas russo
Forse dovremmo iniziare a discutere di come sostituire graverà
Però lui nasce un problema il problema della dimensione problema dello sviluppo delle aree da coltivare come generare un'agricoltura intensiva che richiede i fertilizzanti esperti Rizzante vengono da lì perché sono energico che non abbia un problema di energia
Quindi tennis sono molto intensa con Tosi guarda la cosa dice
C'è e poi c'è il problema che l'inflazione che fino a qualche anno fa avevamo il problema siamo in deflazione
Oggi siamo invece in una situazione di stagflazione l'inflazione che va obiettivamente un po'suoni dei nostri parametri usuali per via della inflazione del cibo e dell'inflazione dei rincari energetici
E dall'altro lato obiettivamente la difficoltà di garantire alla nostra produzione industriale di crescere allo stesso modo
Quindi in realtà come dire forse occorrerebbe aprire come abbiamo aperto un tavolo sull'Energia
L'agenzia che anche partecipato su tutto il tema dell'accisa elastica dei misuratori dei fabbisogni energetici o credo sia urgente affrontare
E avviare anche un tavolo su queste tematiche che sono assai fortemente intercorre lancerò ma Martina
Faccia capire noi sul quando parliamo del caso russo diciamo certamente devi andare a cercare delle delle altre are di approvvigionamento ma parliamo anche e forse soprattutto del come evitare di usare
In particolare il petrolio Luca grassa e per esempio con le rinnovabili eccetera qui non è che possiamo dire inverta inventi inventarci il pane senza gravano
Qui quindi rimane solo il tema di produrre grano altrove ma in maniera maggiore di quanto non l'abbiamo fatto fino adesso l'Occidente in grado di farlo
Ma questa riflessione va fatta va fatta in particolare in Europa ci sono alcune colture dove da voi tutto sommato
Siamo tassi viadotto approvvigionamento importanti
Parlo a livello europeo ad esempio sul frumento Tergat sull'orzo sulla pena abbiamo dei tassi di approvvigionamenti autoapprovvigionamento buoni
Dobbiamo lavorare di più sulle mai visse dobbiamo lavorare nettamente di più sulla soglia ma naturalmente qui si apre un altro problema
Nel devono essere condizioni che in qualche modo gli agricoltori possano vivere come produzioni utili quindi devono produrre delle marginalità sufficienti
Quanto meno a coprire i costi di produzione ma poi ovviamente anche per guadagnare qualcosa e noi sappiamo che in queste produzioni in particolare hanno dei grossi problemi
Di equilibrio nei rapporti tra costi Richard
Si diceva giustamente prima dell'impatto del costo dei fertilizzanti canta emesso dalla questione energetica
Consideriamo che russi e ucraini e bielorussi sono tra Paesi
Produttori per eccellenza di fertilizzanti che il cinquanta per cento dei fertilizzanti utilizzati in Europa la prima dalla guerra era di provenienza appunto russa russa ucraina di Russia
Quindi siamo dentro non voglio ripetere concetti che sono già stati detti ma è questo il punto siamo dentro una tempesta attacca dove assetti rinnovato
Neri subito un'altra e la concatenazione di questi fattori delicatissimo però è importante individuare leninista di fondo di questi problemi e si certamente il nodo strategico diciamo degli approvvigionamenti alimentari della sicurezza alimentare eh uno dei pilastri di questa nuova avventura delle cose che cambiano nome dobbiamo aprire anche in Europa
Senza dal mio punto di vista fa scattare meccanismi un po'possibili cistiti semplicistici e e schizofrenici per cui né lui il lunedì siano tutti per la globalizzazione aperta il martedì proponiamo soluzioni autarchiche fuori fuori tempo ecco il tema vero dal mio punto di vista trovare nuovi equilibri
Bilanciare
Il tema ad esempio di una capacità produttiva strategica però riassume alcune fondamentali filiere anche agroalimentari
Al tema che poneva anche prima Mario Giro di una lettura del nuovo scenario globale come era avvenuto davanti globalizzazione che non avremo più nei termini che abbiamo insomma si può quindi si ride finiranno alcuni dinamiche dentro queste dinamiche sapere allora che cosa voglia
Nel continuo a pensare che per l'Europa dall'Italia in particolare sia strategico il dialogo e il rapporto con il contesto ricca no ben sapendo qui Mario Giro ce lo può insegnare
Che l'Africa che abbiamo davanti oggi non è in altri casi qualche anno fa
Vorrei quasi dire che non era africano in meno di tre quattro anni fa
Sta cambiando molto anche lui e gli impatti di quello che determina questo conflitto su contesta africani sono tipi da un ex gerarca attirerà interpretare guai
Se non avessimo un fronte aperto di analisi strategica su questo nuovo in particolare interno per noi italiani
In giro che africani apriamo rispetto a quello che diceva Martina
Poco fa ho letto nei giorni scorsi adesso non ricordo quale Gigi se se salotto con un numero più grande star sono stati invitati Sudafrica e Senegal
Segno che che stiamo capendo
Il tema o abbiamo sempre invitato degli Stati africani non è questo il punto il problema è che dobbiamo deciderci per esempio di fare una politica agricola europea che tenga conto dell'Africa per mio né una per ora come dice Martina giustamente l'Africa cambia più rapidamente di quanto noi pensiamo agli europei hanno sempre questi dati all'Africa
è una specie di vecchia moglie che li lasci ritrovi nel non è così molti paesi africani in trentacinque Paesi africani si sono astenuti sulla condanna la Russia qualcuno dove ognuno ha votato pure a favore diciamo contro quindi ma a quella di creare un caso un po'fa che noi italiani conosciamo bene e gli errori grave la la grave Fulvia russa di aver scatenato questa guerra non far dimenticare agli africani
Gli errori degli occidentali la guerra in Libia ad esempio che ha gettato nel caos su una decina di Paesi africana Dell'Arco occidentale
Che oggi si trovano in una situazione di semi fallimento con il jihadismo in casa provocatorio diciamo aiutato dalla dalla crisi della Libia
E ce l'avevano detto prima ce l'avevano detto prima ci sono decorate che se voi fate la guerra in Libia io mi ricordo l'incontro con il ministro degli esteri del Niger
Che chiese di parlare con Frattini alle prossime missioni diverse descrisse la situazione che sarebbe avvenuta a sud
Ma noi ciechi italiani in primis come diciamo astina saranno soltanto ossessionati a guardare quello che avveniva all'ordine cioè le migrazioni possono anche avere attivo
E questo è il mio punto di vista ma quindi anche cambiato inaugura la sua parte ma si dovrà essere un partner a pieno titolo l'Africa a questo punto negozia con i russi
Cioè non solo da un punto di vista delle armi della sicurezza degli eserciti però va anche vero alle nozze con i russi anche sulle questioni agroalimentari russi sono in qualche modo Simone a tutto campo cinesi pure
Ma poi ci sono i turchi
Tu che sono diventati strategici oggi in Africa
Europa Langue dopo si ritira la Francia si ritira dal Mali eccetera eccetera
Vero non è colpa dei francesi come dice così la strada africana oggi nel senso che Parigi oggi paga gli errori di trent'anni cioè Marco non si trova a dover pagare gli errori dei tutti i suoi predecessori
Purtroppo è una situazione in cui l'Italia potrebbe giocare un suo ruolo non lo sta ancora giocando
Né dal punto di vista politico né dal punto di vista economico invece potrebbe essere anche un'occasione e si capisce ci vuole tempo e ci vuole tempo non è una cosa che si risolve in poco però assolutamente ragionevoli insomma tirando dice
Guardiamo in Africa anche nel Anderlini quando abbiamo un'idea di come dire il diversificare le nostre fonti di approvvigionamento alimentare io penso ancora di più che per esempio il nostro settore agroalimentare che è fatto di piccole e piccolissime imprese potrebbe trovare in Africa tanti partner l'Africa e l'ultimo continente che ancora duecento milioni di ettari coltivabili liberi che non sono foreste voglio precisarlo espropri
Nel tutti gli altri continenti se vuoi per la delibera devi tagliare alberi nascano però non sono continuati non sono continuati perché o si fanno grandi coltivazioni estensive
Rendere lingua altro con culture che servono soltanto però mi sfonda anche lì questo lender venga andava avanti un pochino coi seppure a mezza arrestato perché africani non è che siano così così così fessi diciamo eccetera eccetera oppure si crolla si trova il modo forse le nostre imprese agroalimentari più specializzate
Sono molto più come dire friendly con l'Africa perché fanno meno paura della rovinato il frutto della Nestlé o delle grandi transazionale faccio l'esempio del pomodoro
Mi ha italiani avevano costruito nel in Guinea in Ghana le fabbriche
Fare il pomodoro produrre e lavora nel pomodoro in loco gli italiani negli anni Sessanta tavoli che italiani hanno pensato che era più conveniente esportare il proprio pomodoro e hanno lasciato abbandonato queste fabbriche non sia più prodotto e trasformato il pomodoro in sì
Dopodiché sono arrivati i cinesi e hanno fatto fuori il prodotto italiano
è questa la situazione attuale oggi la passata di pomodoro tutta l'Africa occidentale USA al pomodoro a passare pomodoro è fatta dai è quella cinese
Andando lì quando sono andato col premier Renzi per esempio a quello viceministro che cosa ci hanno chiesto in Ghana il presidente per favore riattivati Cile fabbriche di Monaco
Che stanno ancora viene Eugenia ovviamente andrebbero rifatti completamente questo è uguale in Guinea in tanti altri Paesi certe fare solo questo esempio che a noi molto noto perché insomma
Parte il fatto che la standardizzazione del gusto ci obbliga ad esportare solo un tondo e Roma come promotore di altri trecento tipi che abbiamo lo usiamo molto poco di però adesso suo gli operai di queste questioni
E cioè l'Africa è il luogo dove si potrebbe fare un discorso in qualche modo di partenariato che l'Europa non ha mai voluto fare quindi l'altra cosa da fare
Ho citato anche Maurizio prima ma anche Madame in mente rivedere la politica europea
Della politica agricola locale che sconfessano insieme e non è che si fanno
Certo in un in un in un mondo multipolare ecco e caotico almeno avere tanti amici in tanti parti del mondo e questo è compito alcuni di testa però poi dall'opera Vaffa
Ma Minenna questo che dice in giro è pensabile che lo faccia il mercato partenogenesi o come deve fare devono essere sui figli ieri scelte politiche precise
Ma io su questo confesso la mia
Opinione da economista la strategia viene fatto con una scelta di politica economica la regolazione indirizza il mercato se finito abbastanza chiaro ed evidente
La Repubblica Centro Africana quattro giorni fa ha adottato il bitcoin come valuta nazionale di differimento la voglia di innovazione c'è la voglia di inserirsi in Circuiti internazionali anche e non è che nella Repubblica Centrafricana abbiano tutti la connessione ad internet
Quindi di fatto bisogna cogliere le opportunità che Mengoni conserte dalle varie rivoluzioni che anche la pandemia ci ha imposto nell'utilizzo della Rete nella creazione del valore nell'idea che globalizzazione non è sempre bene
Nel ricordare la lezione di Roderick globalizzazione sovra Nismo e democrazia non vanno assieme
Ci sono anche tre show rinvia tutto sommato evitare internalizzazione delle catene del valore è cosa buona e giusta
Quindi insomma però bisogna avere uno spirito innovativo e soprattutto una visione strategica poi può essere quella sbagliata per carità
Però quello che secondo me è uno dei limiti attuali forse anche di un assetto europeo che supera quello dell'eurozona e che è difficile definire un'impostazione strategica unitaria interamente condivisa comunque certamente è condivisibile che l'Africa
Sia un riferimento importante strategico per l'Europa se non altro perché logisticamente ci affacciamo nello stesso bacino non a caso tutta la guerra russo ucraina a un di punti di riferimento nel controllo del logistica sul Mediterraneo attraverso il controllo del Mar d'Azov a questo l'abbiamo capito tutti oramai insomma
Rammento
Martina concludiamo con un ragionamento sul sui rischi Italia posseduti consenti chiedo scusa sono mortificato con tutti ho però devo avevo avvisato che dovevo andare per questo incontro che lire in grande vi ringraziamo di aver partecipato al quale l'ultima domanda perché ne abbiamo con cui andare qui quindi chiedo scusa se mi assento sono stato onorato di essere in questa war room con tutti voi e grazie della vostra attenzione anche grazie alla prossima alle prossime arrivarci Martina dicevo
Io
Quanto quanto è il rischio italiano e lo vorrei vedere e dal lato delle imprese sia quelle agricole sia quelle di trasformazione distribuzione alimentare sia dal lato dei consumatori rischiamo solo dall'atto di prevenzione rischiamo di non trovare il pane dal panettiere
Cioè cioè chiuso al microfono di mattina credo credo che su questo dobbiamo essere molto precise lineari io non credo che rischiamo una situazione di mancanza colture
Di beni alimentari essenziali ci mancherebbe
è anche giusto inquadrare il problema per quello che non come dire spingere su una drammatizzazione eccessiva di scelto come stiamo vivendo un grande problema di aumento dei tre testi per il cittadino
E questo lo si crede
Inflazione quello che vediamo quotidianamente e basta entrare in un negozio e comprare un chilo di pane per capire che cosa sta già succedendo
E abbiamo un grosso problema per in qualche riguarda le imprese di aumento vertiginoso dei costi di produzione orario io un'altra bella molto semplice di riferimento
Delle stime che si fanno oggi le imprese agricole ma quando noi vediamo che abbiamo incrementi dei fertilizzanti del centosettanta per cento dei mangimi dal novanta per cento
Del gasolio del cento ventinove per cento delle sementi dal novanta per cento
E stimati un aumento di costo medio aziendale di circa quindici mila euro
Fatto lo scenario delle imprese agricole italiane cioè l'impresa è sostanzialmente medio-piccole di carattere familiare
Ma ci rendiamo conto dell'impatto che a questa grande vicenda sul tessuto produttivo vivono l'inesperienza straordinaria come quella agricola italiana
E lì c'è il punto più delicato dal mio dal mio osservatorio oggi ed è la ragione per la quale bisogna continuare a lavorare
Anche se non ci sono soluzioni facili su i costi energetici bisogna provare a trovare anche qualche strumento nuovo per io robusti e del sistema delle imprese del tessuto produttivo agricolo italiano unendo impone forza c'è uno sforzo importante sulle figlie bisogna cercare di concretizzare
E poi fare anche qui alcune scelte strategiche tutto quello che si sta muovendo
Nel solco anche nel Pnr R. legato ad esempio alle ali implementazione dei Progetti di agroenergie
è è un tema ineludibile eterno sì ricordiamo ad esempio degli provare in parte a insistere sui costi di produzione di combattere perché voglio essere assolutamente realistica
Non è che risolveremo il problema solo così ma ma certo se non iniziamo a lavorare anche su questo fronte in maniera metodica strategica un pezzo del lavoro si può fare Lima
E poi bisogna fare un ragionamento di ordine strategico sulle filiere fondamentale portavo voi avete sempre sentito parlare della filiera gran pasta italiana no di quanto noi portiamo importiamo
Grano da fuori ieri quanto noi produciamo grane in casa anche lì senza farla facile
Ma è un fatto che noi possiamo aumentare la nostra capacità produttiva al servizio di questa filiera strategica per l'Italia
E lo dobbiamo fare cercando di inventare negli strumenti di associazione dei produttori perché in alcune realtà da soli non ce la fa allora ad esempio questi strumenti contratti di filiera che noi abbiamo già sperimentato dove tu condividi quantità qualità e prezzi per il tempo medio
Che aiuta sia chi contrarsi a chi produce ad avere degli equilibri economici
Migliori questa è una mia molto pragmatica e molto utile per provare a fare un salto di qualità organizzativo che importò produce anche un fatto economico
Abbiamo concluso ma io rimango color curiosità che che chiedo al giro di provare a soddisfare mi con una battuta mattutina secondo lei
Tutto questo che abbiamo descritto oggi in questo lavoro Roma Q lo sapeva ci è andato a parlare
Cento e mentre o o è una diciamo un ragionamento ha risposto
No non lo sapevano non tanto ultimo Governo da solo quell'immenso Paese da undici fusi orari che la Russia non dobbiamo immaginare che tutto passi attraverso solo uno ecco come invece una certa vulgata occidentale vorrebbe farci credere cioè un sistema che i russi anche un nome si chiama la verticale del potere
Che chi governa questo immenso Paese catena tenuto conto di tutte queste cose chianche sbagliato abbiamo visto son dovuti ritirare l'evento maquillage
Prignano anche il bando arrivato lo dicono anche anche bisogna ascoltare quello che dicono i lussi questo momento per esempio anche i più estremisti quelli più legati a bruschi mio cioè al mondo russo questa idea che non esiste l'Ucraina che siamo noi occidentali abbiamo fomentato artificialmente una identità nazionale ucraina che invece non esiste che fa parte che piccolo russa loro sono i grandi russi poi ci sono invece i russi bianchi fa parte lo stesso a Comunione
Tutto quanto loro avevano oppure avevano ma hanno anche ammesso noi pensavamo che il venti per cento sarebbe dell'esercito ucraino sarebbe passato alla nostra parte il tre per cento sarebbe reso non è accaduto
Questo però ci dà ancora più ragione a pensare che gli occidentali da tempo hanno creato le condizioni artificiose ingiuste antistorica ecco il tracciato veloce
Tutto ciò per dire che esiste una logica di guerra che purtroppo va fermata perché ha una logica perversa che poi porterà via fa male anche alla Russia stessa alla fine della storia e che stanno uccidendo tantissimo e che però non secondo me non va fu fomentata quindi bisogna stare attenti perché la guerra una sua logica intestina tu l'accendi anche futili ma esso difficoltà spenderla
Hanno considerato le questioni agricole certo che l'hanno considerata lo considera tutta la questione del Mare di Azov fede in mare nero del trasporti delle navi del grano certo che l'avevano già pensato
Chiaramente sono incerti su tante altre cose però sui loro punti di forza
Per questo come dicevo prima già in Egitto e Libano altrove stanno andando a offrire in uno grano anzi ricomprarlo senza senza grandi tutti quanti i contratti inevasi in questo momento
Molto chiare grazie a Mario Giro a Maurizio Martina e anche Marcello Minenna che ci ha lasciato qualche minuto fa non ci vediamo domani sempre diciassette trenta qui da lavoro ma rivederci gravi dirci