Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale giovedì cinque maggio questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura i David Carretta in apertura torneremo ad occuparci della guerra di Vladimir Putin contro l'Ucraina ieri
La presidente della Commissione Ursula fondato Aia e non ha presentato la proposta per il sesto pacchetto di sanzioni dell'Unione Europea
Contro la Russia c'è anche un embargo definiamolo lento sul petrolio lento perché perché dovrebbe entrare effettivamente in vigore solo alla fine dell'anno tra l'altro ci sono deroghe per due paesi l'Ungheria e la Slovacchia
Ma come potete leggere sul fra un paio di oggi questo non è bastato un anno in più non è bastato
A Victor Orban che fondamentalmente chiede ulteriori deroghe tiene in ostaggio queste nuove sanzioni contro la Russia di Putin noi leggeremo un editoriale dal faranno Cioppa indossa secondo il quale l'embargo sul petrolio dell'Unione europea è una corda che si stringe attorno al collo della Russia e della sua economia perché Mosca margine molto limitato per dirottare le vendite di greggio verso mercati alternativi vedremo anche un commento da
El Pais Germania e petrolio rosso
Si parla della giravolta del governo di OLAF Scholes che si era opposto finora un embargo petrolifero e paghe proporremmo un commento più ampio che riguarda invece gli Stati Uniti la loro attitudine su questa guerra in Ucraina pubblicato oggi dall'immonda firma Gil pari l'interventismo americano
E di ritorno dopo le prime settimane estremamente prudenti per l'amministrazione Weiden la svolta totale infine a proposito di Ucraina vedremo anche un editoriale dal wall street journal molto duro con papa Francesco l'intervista che ha rilasciato al corriere della Sera il Papa dà la colpa alla NATO il leader cattolico non vuole condannare l'invasione bella Russia altri due temi poi saremo tempo la Cina la questione della politica zero Caulfield che sta portandola sempre più l'occhio da un apparentemente
Ante anche a Pechino ci si prepara dopo Shanghai a restrizioni molto dure rinchiudersi senza marce indietro il titolo dell'editoriale di ieri di li fidiamo infine c'è la questione della lì la fuga di notizie una sentenza della Corte Suprema in arrivo che rimette in discussione
Il diritto costituzionale alla morto negli Stati Uniti
Vedremo un editoriale dal Washington post secondo cui la Corte suprema rischia di infliggere un colpo gravissimo alla sua stessa legittimità oltre che alla libertà negli Stati Uniti
E poi le mondi oggi l'editoriale i diritti delle donne minacciati in America cominciamo però dall'Ucraina e dalla questione sanzioni embargo sul petrolio anche se solo a partire dalla fine dell'anno il falso Times ieri avevano vittoriale dal titolo un embargo sul petrolio da parte dell'Unione europea è una corda che si stringe attorno all'economia della Russia perché perché Mosca a margine limitato per dirottare il suo greggio verso altri mercati
Andiamo a leggere il quotidiano della City in poche settimane tutte le idee che ci ci si era fatti su quanto lontano la Russia fosse disposta ad andare nella sua guerra contro l'Ucraina
E su quanto lontano sarebbero andati i Paesi occidentali nella loro risposta sono state ribaltate l'Unione europea
Si sta avvicinando a un embargo anche se graduale sulle esportazioni
Di petrolio russo questa una mossa importante ma rischiosa gli Stati Uniti sono preoccupati che un embargo troppo veloce possono far salire i prezzi globali del petrolio
La Germania avvertito che subirà un contraccolpo economico ma gestiti con attenzione in realtà secondo fra il frontale si costituì possono essere contenuti e il dolore inflitto alla Russia in definitiva è molto più grande
Sebbene le esportazioni di gas russo spesso attirino più attenzione
In realtà Mosca guadagna molto di più dalla vendita di petrolio e prodotti raffinati si tratta di una del del del si tratta della più grande singola fonte di rendite per il regime e per la macchina da guerra di Putin
Hristo ad NRG un gruppo di ricerca stima che grazie ai prezzi più alti il Cremlino
Quest'anno incasserà centottanta miliardi di dollari di entrate dal petrolio nonostante i trader oggi sì rifiutino di comprare Greggio russo
La somma è pari al sessanta per cento del Bilancio russo per il due mila e ventidue
L'enigma per le democrazie come fermare i flussi di petrolio russo senza far salire i prezzi del greggio
Così in alto da far crollare l'economia mondiale sono state esaminate varie ipotesi come l'imposizione di tariffe punitive dazi o di un tetto massimo al prezzo
Le scorte di petrolio sono scarse
La rabbia saudita agli Emirati Arabi Uniti hanno una capacità sufficiente di sostituire quasi tutto il greggio l'Unione europea acquista dalla Russia
Ma non è chiaro se i produttori dell'OPEC gli Stati Uniti siano pronti ad aumentare la produzione rapidamente tra le capitali occidentali oltre alla necessità di evitare prezzi globali più elevati c'è preoccupazione per il rischio che la Russia e sportiva altrove il suo petrolio mantenendo così stabili le sue entrate un embargo dell'Unione Europea
Introdotto gradualmente entro la fine dell'anno concede secondo il Frasson Times più tempo per lanciarazzi in un'intensa diplomazia volta a garantire fornitura alternative e organizzare la logistica nel frattempo presidente russo Vladimir Putin
Ha incaricato i suoi ministri di elaborare i piani per nuove infrastrutture di esportazione per servire i mercati amici
Il problema per Putin anche dirottare le forniture verso nuovi acquirenti sarà più difficile di quanto molti pensi no compreso lui stesso
Le forniture di petrolio dipendono molto meno del gas
Dei tubi
Nello specifico gli oleodotti l'Occidente acquista il settanta per cento delle esportazioni russe di petrolio
E di prodotti petroliferi la maggior parte degli Hollow oleodotti di Mosca ma anche delle sue rotte marittime di esportazione punta nord-ovest
L'unico oleodotto di Mosca verso la Cina che acquista solo un quinto delle esportazioni di petrolio russe funziona già a pieno regime
E Randy rizzare il petrolio via mare verso grandi importatori asiatici come Cina India richiederebbe decine di super petroliere e viaggi di settimane dai porti russi del Mar Baltico e del Mar Nero
Fino a questi mercati
Molte compagnie di navigazione potrebbero boicottare la Russia per paura di essere colpite
Da sanzioni e tra l'altro il pacchetto annunciato ieri tra fondarla in include anche sanzioni indirette cioè il divieto di fornire per esempio assicurazioni alle petroliere che trasportano Greggio russo
La delicata geologia dei giacimenti petroliferi russi poi fa sì che non sia possibile
Interrompere le forniture con la stessa facilità ad esempio dell'Arabia Saudita sei pozzi russi chiudono perché non ci sono acquirenti molti di questi posti potrebbero essere difficili o impossibili da riaprire
Alcuni analisti sostengono che questo dia le capitali occidentali un notevole peso negoziale
Con un leader russo che deve fare i conti con la perdita di mercati di esportazione del sul greggio nel giro di pochi mesi
Con danni permanenti per quello che è un fiore all'occhiello della sua economia morale
Alla fine secondo Fortune Times Putin potrebbe anche accettare un cessate il fuoco in Ucraina per continuare a esportare il suo petrolio
Gli occidentali potrebbero in ogni caso rispondere imponendo un meccanismo di pagamento in base al quale i clienti versano su un conto a Garanzia
Imponendo così una tassa punitiva con i proventi destinati alla ricostruzione dell'Ucraina certo l'idea che il leader russo posso accedere a una soluzione di questo tipo
Potrebbe sembrare fantasiosa oggi dal resto più le sue forze sono costrette a combattere in Ucraina più Putin intensifica le sue minacce ma solo poche settimane fa sembrava impensabile anche l'embargo petrolifero dell'unione europea
Così il fascio Times che dunque intravede la possibilità di
Una piccola svolta in qualche modo sulla questione embargo di petrolio
Sul petrolio vedremo naturalmente El Pais ieri invece aveva un editoriale incentrato sulla Germania che si era opposta fino a poche settimana fa all'embargo petrolifero e ora cambiato idea
Cosa positiva la decisione della Germania alla meglio sulla riluttanza di altri paesi con un'elevata dipendenza come scrive il Paese l'Italia e l'Austria la Grecia la Slovacchia
In realtà l'Italia non è così dipendente ma insomma e anche una risposta clamoroso al taglio del gas che Putin ha imposto a Polonia Bulgaria per non aver pagato
In rubli ci saranno problemi per OLAF Scholz un contraccolpo economico
E probabilmente anche malcontento sociale che potrà essere sfruttato dall'estrema destra
Rimane il fatto che la giravolta di Scholes rafforza la possibilità di approvare subito il sesto pacchetto di sanzioni dall'inizio del conflitto il regime di Putin ha ricevuto sessantatré miliardi di euro dall'esportazione di idrocarburi
Nove virgola uno dalla Germania sei virgola nove dall'Italia L'Unità continuando era ad essere Ciocchi da forza alle misure dell'Unione Europea
Contro Putin e questa volta è stata la Germania a garantirla scrive
El Pais anche se occorrerà vedere cosa farà l'Ungheria su su questo embargo petrolifero a proposito delle difficoltà interni di alcuni Paesi El Pais tra l'altro parla del del della della possibile
Del possibile malcontento sociale a vantaggio dell'estrema destra
Apriamo una brevissima parentesi sull'Italia l'opinione è un piccolo giornale di area liberale francese
Ieri aveva un articolo di Francesco Maselli dal titolo Draghi di fronte alle piroette del Movimento cinque Stelle e della lega
Il Movimento cinque Stelle ha rifiutato di votare lunedì sera il piano di sostegno all'economia del Governo a cui appartiene qual è il punto che la crisi la crisi provocata dalla dalla guerra di Putin penalizza i due partiti populisti e impone loro un posizionamento responsabile che non è nel loro DNA sono dunque costretti per l'appunto a sostenere il governo facendo al contempo opposizione ma torniamo all'Ucraina con le mondi oggi è un commento di Gil pari a proposito del posizionamento invece americano
L'interventismo degli Stati Uniti è di ritorno dopo le prime settimane estremamente prudenti la svolta è totale per l'amministrazione valide scrive le Monde
La visita a Kiev due mesi dopo l'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina
è diventata una medaglia per la politica occidentale
Mette in valore quelli che sono benvenuti come la presidente della Commissione Ursula von der Lian e sanziona in politici il cui comportamento passato in giudicato da Kiev come troppo comodante con la Russia di Putin
Il presidente tedesco Franz Walter Steinmeier che non è stato considerato benvenuto dal suo omologo Volodymyr Zaleski ne ha fatto l'amara esperienza e tra l'altro in Germania ve lo segnaliamo i giornali tedeschi sono ricchi di articoli e commenti c'è tutto una polemica perché Scholes rifiuta di andare a Kiev perché Zaleski non vuole ricevere Steinmeier e neppure parlargli al telefono nel frattempo Mersey leader dell'opposizione dell'Asse due è stato a Kiev e porterà un messaggio del cancelliere
Insomma la situazione abbastanza complicata
Vedremo come evolverà continua invece del mondo la speaker democratica della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti Nancy Pelosi
è il più alto rappresentante del suo Paese avverrà effettuato la visita chiesta
Meno di una settimana dopo un'altra visita altrettanto significativa del segretario di Stato Anthony Blinken e di quello la difesa lo imposte in sul posto Blinken evocato un nuovo aiuto massiccio che poi si è concretizzato con la richiesta di valide di trentatré miliardi di dollari di cui due terzi per le forniture in armi al congresso
Per gli Stati Uniti constata Rachel pari il cambio di rotta e totale ed è totale rispetto all'uscio credo dell'evacuazione mal preparate male eseguita dall'Afghanistan nell'agosto del due mila e uno quel fiasco era stato considerato come il riassunto devasta autore di due decenni di guerra senza fine in Afghanistan e in Iraq
Malgrado l'umiliazione inflitta dai talebani paragonata alla caduta di Saigon nel mille novecentosettantacinque nessuno aveva rimesso in discussione il principio dell'uscita dall'Afghanistan
L'America era stanca di fare la guerra
Sette mesi dopo è un clima completamente diverso quello che regna a Washington
Dopo le prime settimane estremamente prudenti da parte dell'amministrazione by dentro iniquo particolare sull'ampiezza del sostegno che poteva portare a Chiesa
Il cambiamento è stato alimentato da una resistenza Ucraina attese dei risultati discutibili dell'esercito russo
Diverse ragioni spiegano questo attivismo americano la prima evidente è più facile arruolarsi in una guerra per procura senza che la vita i soldati americani si è messo in gioco su questo teatro di operazioni la seconda non è meno importante dopo lungo tempo gli Stati Uniti sono convinti di essere inattaccabili e di avere la storia dalla loro parte infine un sostegno decisivo all'Ucraina può permettere di restaurare in parte il credito americano messo a male dall'umiliazione subita a Kabul
Tutto questo però secondo le Monde pone il problema degli obiettivi americani il segretario alla difesa hai vocato la necessità di indebolire la Russia l'obiettivo indicato dallo imposti è problematico perché fa della guerra in Ucraina un mezzo non un fine
Inoltre alimenta la narrazione rossa dell'operazione speciale che oppone il Cremlino non al paese vicino sovrano ma l'alleanza occidentale
Per contro Nancy Pelosi è ha evocato un sostegno militare fino alla vittoria guardandosi tuttavia bene dal definire cos'è la vittoria
Questa prudenza è lodevole dato che solo il Paese aggredito l'Ucraina è legittimata a prendere le decisioni sul suo futuro
Ma questo rilancia degli interrogativi la vittoria e ritorno alla situazione che prevaleva alla vigilia dell'invasione russa del ventiquattro febbraio oppure si estende ai territori persi nel don Bassano
Nel due mila e quattordici
O a lacrime annessa unilateralmente lo stesso anno
Questa ambiguità in realtà anche qui sarebbero gli ucraini a dover decidere ma insomma
Secondo Jane pari in questa ambiguità e potenzialmente morti fiera può alimentare numerosi errori di analisi compreso tra gli alleati occidentali d'inchiesta finora e malgrado l'impazienza espressa da Zaleski il loro sostegno è stato esemplare e tempo di chiarire gli obiettivi di una guerra destinata a prolungarsi conclude
Le monde con cui abbiamo quasi esaurito il tempo e allora vi segnaliamo un editoriale del Wall Street Journal su un Papa Francesco che da la colpa alla NATO e che è micidiale perché ricorda una gaffe di Bergoglio era l'agosto del due mila ventuno disastroso ventuno ritiro dell'America dall'Afghanistan
Papa Francesco dice una frase è indispensabile che la politica irresponsabile dell'ingerenza dall'esterno e della costruzione della democrazia in altri Paesi ignorando le tradizioni dei popoli abbia fine
Bergoglio disse di aver citato Merkel la frase era di Bladimir Putin
Ci fermiamo qui anche se ci sarebbe il da parlare di Cina e e su questo vi segnaliamo un editoriale di rischiamo di ieri sulla strategia zero Cofide che si rivolta contro Jey Jinping a pochi mesi dal Congresso
Soprattutto i diritti delle donne messi in discussione
Minacciati negli Stati Uniti come titola oggi le mondine suo editoriale a causa di una imminente sentenza della Corte Suprema che rimette rimette in discussione il diritto costituzionale
Alla alla Bortot il Washington post scrive che questa decisione infliggerebbe un colpo gravissimo alla libertà negli Stati Uniti
E alla legittimità della stessa corte suprema ma ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale