Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale sabato diciotto febbraio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta anche oggi apriremo con la guerra della Russia contro l'Ucraina anche perché si avvicina
Il primo anniversario dell'aggressione di Vladimir Putin vi proporremo in particolare un intervista pubblicata da fidiamo a un politologo russo Sergei niente del un fascismo postmoderno è emerso in Russia del titolo
Del quotidiano conservatore
Francese e poi torneremo ad occuparci del ruolo della Polonia in questo conflitto anche perché la prossima settimana il Presidente americano Giuba header un andrà proprio in questo
Paese per pronunciare un discorso a un anno dall'inizio della guerra
Leggeremo editoriale dal Times di Londra il difensore dell'Europa la Polonia è diventata il membro della NATO più impegnato e robusto nell'aiutare l'Ucraina
Nel momento in cui la guerra va verso un'escalation è un esempio che gli altri dovrebbero seguire e poi torniamo ad occuparci di Israele la crisi politiche istituzionali innescata dalla riforma della giustizia che il governo di Benjamin Netanyahu
Intende far approvare leggeremo uno degli editoriali dell'Economist di questa settimana Errore supremo la riforma della giustizia è una risposta sbagliata un problema reale il governo Netanyahu danneggerà al Paese in patria e all'estero
E infine l'editoriale di oggi di l'Hammond Israele di fronte al pericolo della fuga in avanti cominciamo però dalla guerra della Russia contro l'Ucraina
Due segnalazioni
Innanzitutto la prima un un reportage pubblicato ieri da El Pais ma che trovate ancora nell'edizione on line l'offensiva russa consiste nell'inviare sempre più soldati a morire
Viene raccontata quella che è la strategia della massa marzo umana utilizzata come carne di Cannone per avanzare
Di poche centinaia di metri al giorno in particolare sul fronte di Bach molto ma non solo anche volle dar il Cremlino avviato la campagna per rodare le posizioni ucraine a Donetsk che Kiev ritiene che in un anno di guerra siano caduti cento quaranta mila militari russi
Scrive El Pais e il mondo invece in un altro reportage raccontava sempre ieri ma anche in questo caso potete recuperare l'articolo nell'edizione on line
I metodi russi nei confronti dei prigionieri Ucraini con una testimonianza quel dieci Zanna osta Penco
Militare Ucraina si era arresa ai russi a azzurro Stahl Mario Paul
A sospetto mesi di calmare io calvario ora vuole andare a combattere a Bacco Motta il titolo di El Mundo i russi ci torturano con scarichi e Elettriche
Quindi ho però alle alle questioni più politiche o geopolitiche
Vogliamo proporvi un'intervista che uscita ieri sulle figlia o a firma Lomonte Phil a Sergei niente dentro che un politologo russo insieme alle Università di Praga riga
Il titolo è questo un fascismo postmoderno è emerso in Russia dice
Sergej mezze del quello russo è un potere imperiale totalitario mafioso
Mi piace usare la formula di Michel fuoco di dio potere perché mira a controllare tutto ciò che ha a che fare con i corpi dei suoi abitanti lo abbiamo visto con il divieto
Degli l G. Beattie il divieto dell'adozione straniera e poi l'aumento spettacolare della violenza corporale dello Stato contro i suoi cittadini la tortura gli stupri di prigionieri l'utilizzazione della forza bruta
Da parte della polizia contro i manifestanti
Si tratta secondo Sergei niente dense di una svolta chiave
Assistiamo all'emergere di un potere fascista
Non un fascismo come quello del ventesimo secolo
Perché non è strettamente legato a una ideologia è un fascismo dell'epoca post moderna in Russia prosegue questo politologo tutto viene copiato
Se si guardano le pratiche dell'esercito russo in Ucraina e alcuni articoli scritti dagli ideologi Putin visti
Per loro non si tratta di prendere territori nel Donbass né di salvare popolazioni russofone
L'obiettivo e distruggere l'Ucraina come nazione e come lingua come entità politica insomma è una negazione della stessa esistenza dell'Ucraina e degli ucraini
E da questo punto di vista è una sorta di nazismo generato dall'idea
Della Russia imperiale la Russia poi ha copiato dal post modernismo per creare il suo fascismo per il ventunesimo secolo
Con elementi che descrive Umberto ecco
Colmo dell'ironia la Russia dice di inviare il suo esercito a combattere i nazisti ucraini ma senza accorgersene si è trasformata in una sorta di Germania nazista diluita creando la sua svastica come il segno zeta
Le le figlio allora chiede quali sono gli elementi di cui parla Umberto ecco che sono presenti in questo in questo fascismo postmoderno il culto del leader risponde niente del il culto del corpo il CUR il culto della morte il culto della guerra il culto della vittoria
Certo non ci sono parate naziste o leggi razziali ne i campi di concentramento non è la stessa cosa ma sia un'ideologia della distruzione della nazione ucraina la distruzione delle città e delle poi della popolazione ci sono campi di filtrazione
Si arrestano le persone che portano un simbolo ucraino si uccidono professori che insegnano la lingua ucraina si riscrivono i libri di storia
Abbiamo visto tutti visto come tutto ciò è maturato da vent'anni ancor di più dopo il due mila quattordici l'annessione della Crimea
Ma oggi emerge un quadro chiarissimo ed è ancor più cupo per il fatto che questa guerra e accettata dalla stragrande maggioranza della popolazione russa
Non è solo la guerra di Putin o di un'élite che sogna di vendicarsi
è la guerra dei russi l'Occidente non ancora preso le misure di questo problema siamo confrontati alla stessa minaccia del mille novecento trentanove così tra l'altro Sergei niente del intervistato da Lomond Phil
Sulle finiamo
Perché è importante perché è una è una voce russa
E che racconta
Che cos'è oggi il regime di Vladimir
Veniamo invece a un altro tema più diciamo europeo il ruolo che la Polonia sta giocando ruolo che verrà riconosciuto la prossima settimana dalla visita del presidente americano Giuba idem in questo Paese
Con discorso oltre che incontri con discorso un anno della guerra il difensore dell'Europa il titolo dell'editoriale di ieri del Times la Polonia diventata al membro della NATO più impegnato e robusto neve nell'aiutare
L'Ucraina nel momento in cui la guerra si avvia un'escalation è un esempio che gli altri dovrebbero seguire scrive il Times la Polonia sta rapidamente diventando l'uomo forte d'Europa affrontato la sfida dell'aggressione della Russia contro vicino Krajina
Come nello nessun altro membro della NATO ha raccolto più di un milione e mezzo di rifugiati più di qualsiasi altro Paese europeo
A deciso corte impegno militare a favore della libertà dell'Ucraina sta aumentando la sua spesa per la difesa al quattro per cento del PIL
A centoquattordici mila soldati da combattimento nell'esercito che dovrebbero diventare trecento mila
La Polonia è stato uno dei primi Paesi della NATO a sollecitare i partner a fornire armi all'Ucraina
Ed è ancora il canale vitale attraverso il quale vengono trasferite quasi tutte le armi
Forse più di ogni altro membro della NATO la Polonia
Vede l'invasione russa come una minaccia esistenziale per tutti quei Paesi che un tempo erano schiavi della dominazione sovietica
Del Patto di Varsavia la Polonia condivide una lunga storia con l'Ucraina anche controversa entrambi un tempo facevano parte dell'impero russo Austroungarico si sono scontrati per il territorio quando questi due imperi crollarono l'Ucraina venne rapidamente assorbita nell'Unione Sovietica la Polonia rimase libera per vent'anni abbastanza a lungo da far rivivere la sua antica identità
Ma non tanto da dimenticare la minaccia
Da est dalla Russia
La Polonia esplicita su quali sono i suoi timori nella nostra parte del mondo la nozione di indipendenza significa libertà dalla Russia ha detto di recente il suo ministro degli Esteri
Questa un'annotazione condivisa dalla maggior parte dei nuovi Paesi NATO in particolare i cosiddetti nove di Bucarest i membri orientali imperialismo deve essere fermato e sconfitto altrimenti
Sarà una minaccia costante per il mondo libero dice il governo di Varsavia
Il Times sottolinea che il contrasto con l'Ungheria è impressionante
Entrambi i governi Varsavia e Budapest sono in disaccordo con Brussel sui loro maldestri tentativi di cancellare l'indipendenza della giustizia e sulle posizioni sempre più autoritarie dei loro governi nazionalisti ma mentre la Polonia
è riuscita a galvanizzare il sostegno europeo per l'Ucraina il primo ministro ungherese Viktor Orban e si è messo a bloccare sanzioni contro Mosca e mostrare il suo disprezzo per la NATO che fornisce sempre più armi
La Polonia è consapevole che ci sono dei rischi all'inizio aveva visitato inviare i suoi miti e per aiutare l'Ucraina ora invece apre all'idea di inviare F sedici ma solo con un ampio sostegno occidentale
La Polonia sacche quando inizierà la tanto temuta offensiva
Russa di primavera un obiettivo primario saranno le linee di rifornimento elemento di armi
Che arrivano proprio dalla Polonia ma la leadership militare polacca efficace strettamente allineata con gli americani sul fronte civile la Polonia è stata altrettanto risoluta
Ai rifugiati ucraini è stato permesso di lavorare e integrarsi senza risentimenti
Popolari per i costi o la priorità date agli ucraini in termini di alloggi e benefici le prossime settimane scrive il Times saranno un periodo di test per l'Ucraina e per la NATO il conflitto si è trasformato in una sanguinosa guerra di logora menti
L'Ucraina prevarrà solo con il logo livello di sostegno che sta offrendo la Polonia la Polonia è un esempio che altri dovrebbero seguire così il Times in questo editoriale
Veniamo invece a Israele e alla riforma della giustizia che vuole portare avanti il Governo di Benjamin Netanyahu e che ha creato non poche
Polemiche non solo in Israele dove il movimento di contestazione molto forte ma anche sui giornali internazionali l'Economist per esempio vi dedica uno dei suoi editoriali questa settimana dal titolo e orrore supremo
E comincia così il settimanale britannico arriva sempre un punto in cui le guerre culturali il populismo compromettono le istituzioni la società e l'economia di un Paese
Quel momento è arrivato in Israele dove il venti febbraio la tenesse dovrebbe votare in prima lettura un disegno di legge di riforma della giustizia
Il disegno di legge il progetto di un governo no di coalizione guidato da Benjamin Netanyahu formatosi dopo le elezioni di novembre
E che comprende partiti dell'estrema destra israeliana in tutti i casi tranne i più rari questa legge impedirà la Ka alla Corte Suprema di annullare leggi adottate dalla Knesset la legge dà anche i politici più influenza sulle nomine dei giudici la costituzione non scritta di Israele imperfetta ma questa riforma peggiorerebbe le cose consentendo
L'esistenza di un governo della maggioranza
Senza freni senza controlli senza contropoteri e questo potrebbe rendere Israele meno prospero più polarizzato in patria e più vulnerabile all'estero
Parte della motivazione per questa riforma è personale Netanyahu sta fronteggiando accuse di corruzione non esita più a mostrare il suo disprezzo per i tribunali ma è vero anche che il sistema giudiziario israeliano a veri problemi sottolinea l'Economist
Il Paese non ha una costituzione formale è stata la Knesset a varare nel corso degli anni leggi fondamentali che descrivono le istituzioni e stabiliscono i diritti negli anni novanta
Dopo oltre quarant'anni di moderazione
La Corte Suprema ha affermato improvvisamente che quelle leggi tra scendevano la la la normale legislazione arrogandosi il diritto di annullarle se ritiene che vengano violati un certo numero di principi questo attivismo giudiziario non era stato immaginato quando furono approvate le leggi fondamentali quelle quasi costituzionali
A volte con esigue maggioranze ed alimentato la sensazione che la magistratura sia il prodotto della vecchia élite laica di sinistra
Non più in contatto con gli israeliani religiosi e di destra sebbene non esista ancora una bozza definitiva del disegno di legge è probabile che includa due cambiamenti radicali limiterà fortemente la capacità della Corte Suprema di scavalcare la Knesset tutto o consentirà una maggioranza semplice della Knesset di annullare le decisioni della Corte Suprema
Secondo elemento assegnerà al Governo una voce decisiva sulla nomina dei giudici che attualmente sono scelti da un organismo in cui avvocati e giudici sono più numerosi dei politici uno dei motivi per cui il disegno di legge
E pericoloso
E che lascia Israele con pochi checks and balances la Knesset ha una sola Camera
Il presidente israeliano ha un ruolo cerimoniale e non può mettere il veto alle leggi sulla base di questa riforma un governo anche con una maggioranza di Meetup di un solo seggio può fare praticamente tutto ciò che vuole Netanyahu i suoi partner di coalizione dicono che stanno solo permettendo alla volontà del popolo di prevalere ma le democrazie liberali ricorda l'Economist richiedono più di questo hanno anche bisogno di istituzioni per impedire un individuo
Di esercitare troppo potere e per proteggere i diritti degli altri individui e delle minoranze
Il maggioritari ISMU è particolarmente pericoloso in Israele a causa della sua natura come Stato ebraico un quinto dei suoi cittadini sono arabi che sono uguali per legge a tutti gli altri ma spesso subiscono discriminazioni
Inoltre le divisioni tra gli ebrei israeliani di destra di sinistra laici e ortodossi possono essere a sprechi
I partiti estremisti un tempo marginali ora fanno parte del governo Israele anche responsabilità sulla Cisgiordania e la Corte Suprema volte esercitato un'influenza restrittiva sull'espansione degli insediamenti
Tutti i Paesi hanno bisogno di controlli giudiziari sul governo sul potere i Paesi volatili e divisi doppiamente i liberali israeliani ricorda l'Economist sono in rivolta sono scoppiate grandi proteste di piazzale Netanyahu del suo governo potrebbe non interessare
Perché considerano l'indignazione dei loro oppositori come un utile munizione nella loro guerra culturale
Ma Netanyahu deve riconoscere che il danno derivante dall'indebolimento dello Stato di diritto sarà profondo la stabilità all'interno di Israele potrebbe essere minacciata il miracolo economico dipende anche dall'indipendenza della giustizia
Il timore di un governo senza freni potrebbe infiammare le tensioni in Cisgiordania e la sensazione che Israele si stia allontanando dei valori liberali eroderà il sostegno dell'America partner vitale per la sicurezza insomma secondo l'Economist Netanyahu dovrebbe fermare il processo legislativo come proposto dal Presidente di Israele Isaac Herzog crea i sistemi giudiziari politici possono certamente essere migliorati giudici possono essere più rappresentativi i rapporti tra tribunali e Parlamento possono essere meglio definiti ma sulle riforme che hanno un carattere di questo tipo fondamentalmente costituzionale dovrebbe prima formarsi un consenso ampio e trasversale magari in un'assemblea costituente
Per molti versi questo è il momento di Israele la sua economia fiorente Israele nuove amicizie nel mondo arabo grazie agli accordi di Abramo l'Iran il suo grande nemico affronta disordini interni
Invece di sfruttare questo momento di Israele Netanyahu sta perseguendo riforme che renderanno Israele più debole farebbe bene a cambiare rotta così l'Economist e lo stesso appello viene lanciato oggi
Da le Monde nel suo editoriale dal titolo Israele di fronte al pericolo di una fuga in avanti
In due mesi la coalizione formata dal partito conservatore ai partiti di estrema destra e quelli religiosi al potere in Israele ha mobilitato contro di sé uno dei più vasti movimenti di protesta della storia del Paese
La riforma della giustizia che questa coalizione vuole fare adottare divide e divide
Pericolosamente
Le mondo USA più o meno gli stessi argomenti
Dell'Economist
Fondamentalmente il pericolo riguarda la Corte suprema il potere incontrollato del governo
Tra l'altro c'è successo la Knesset non c'è una seconda camera in Israele
Israeliani che manifestano temono anche che il loro stato si ancori brutalmente al campo delle democrazie liberali come la Polonia e l'Ungheria
Ci sono poi i problemi economici
Netanyahu sta instaurando un rapporto di forza tossico con i giudici dice di essere eletto per condurre a buon fine questa riforma
Ma non ha convinto
Gli israeliani sulla sua necessità e urgenza Netanyahu a sessantaquattro seggi su centoventi alla Knesset ma il suo governo è stato eletto con meno del cinquanta per cento dei voti
Dovrebbe riconoscere che non c'è il largo consenso necessario per una riforma di questo tipo e ascoltare l'appello del presidente Herzog a sospendere questa riforma per avviare un vero dialogo con l'opposizione così
Le Bond ci fermiamo per oggi ma ci fermiamo anche per la prossima settimana questa rubrica come gli occhi la cura si prende una Breve pausa e torneremo
A a sentirci martedì ventotto se Braida David Carretta una buona giornata con Radio Radicale