La nuova Rai. Intervista a Vincenzo Vita

Radio radicale siamo con Vincenzo Vita per parlare della della Rai della nuova RAI che è stata definita da qualcuno sovranità allora su la RAI di diciamo delle di Sergio si sta discutendo molto sia per il ricambio che abbiamo visto in questi giorni
Sia per alcune questioni tecnico come il canone in bolletta ma c'è anche un altro aspetto che qualcuno isole ironizzando ha detto che media sette potrebbe temere la concorrenza della RAI e della Rai sopranista allora io le volevo chiedere
Da esperto da profondo conoscitore del del mondo della comunicazione che cosa pensa di quello che sta accadendo in RAI di quello che abbiamo visto in quest'ultimo periodo normale ricambio occupazione
Più occupazione che normale ricambio più occupazione perché il normale ricambio
Sarebbe avvenuto in con metodologie
Più
Naturali
La
Improvvida scelta di mettere in un decreto legge
Indicazione tesa poi a mandar via l'ex ministro delegato Fuortes con un éscamotage età pensionabile
Di Lissner il sovrintendente del teatro San Carlo di Napoli
Fa pensare che ci sia una Roglia di occupazione non una normale lottizzazione che non sto difendendo ma che avveniva però in altre stagioni con merito di più
Tra virgolette tranquilli insomma con attenzioni persino alle forme qualche volta almeno
Però vorrei soffermarmi sulla questione si poneva prima molto importante e cioè in verità al netto dell'aspetto politico culturale
E anche più strettamente di potere
La vicenda RAI segnala un vero cambio direbbero i miei amici medio Luigi di paradigma nella comunicazione prione siamo stati abituati storicamente
Al duopolio poi si è aggiunta la sette si sono aggiunte anche altre emittenti tuttavia il duopolio aveva un tratto
Bipolare diciamo così
Anche un po'bipartitico
Pur nell'articolazione può non un solo partito per schieramento penso c'era questa dimensione che voleva dire calcio riassumo malissimo Mediaset
Naturalmente considerata di centrodestra a trazione berlusconiana ma anche con la lega che ha fatto il suo tempo ecco
La RAI con tutti i suoi malanni però ascritta un'orbita di centro sinistra
Ora che
Invece tutte e due le polarità sembrano essere omologhe anche se poi nella comunicazione di omologo non c'è mai tutto
Cambia il paradigma del sistema ce l'abbiamo più due habitat ma ne abbiamo uno con articolazione
Che potrebbe sconvolgere anche la programmazione faccio un esempio
La concorrenza tra RAI e Mediaset è sempre avvenuta assurdi i contro palinsesti no cioè la cosa sulla RAI pedestre ne fa una che potrebbe essere il periodo di raccolta pubblicitaria più intenso potrebbe essere un'alternativa
Ci sono le strizzate d'occhio per cui in certe serate
Vince uno vince e l'altro e va bene così
La lotta per avere le varie personalità oppure i diritti del calcio vexata quaestio correndo
Sue forme
Se ora cambia la natura del
Della concorrenza cioè è una concorrenza tra simili
Chi ne paga il prezzo perché dobbiamo sempre pensare che c'è un un terzo incomodo che l'utente che il pubblico che consuma la televisione e ancora ne consuma tanta sì è vero che è un po'meno due milioni hanno perso
Le televisioni generaliste imparò diversi anni e comunque mi permetto di dire correggendo una certa
Così illogica prevalente che con la crisi della carta stampata
La televisione comunque homepage come la formazione dell'opinione pubblica direi si vede
Ecco questo è l'interrogativo che ne sarà quindi di questo rapporto tra emittenti e pubblico che si era assestato su una sorta di diarchia adesso non è più così
Ritiene però che la RAI e di detto tra virgolette di Giorgia Meloni dico tra virgolette
Abbia tutto l'interesse a fare concorrenza a Mediaset allora nel governo sono passati per la prima volta insomma personaggi che vengono dalla RAI come San Giuliano
Allora
Il dubbio è questo cioè la RAI sarà forse interessato a fare un prodotto insomma che diedi qualche fastidio anche a Mediaset anche al anche a alla sette
Sicuramente sì
E allora aggiungo facendo
Finta rimettermi panni del politologo diciamo così ho fatto politica nella vita ma insomma non presumo di avere la raffinatezza di altre persone che commentano tuttavia vorrei dire contributo originale che do al dibattito
Che scherzando scherzando questa dialettica concorrenziale tra RAI e Mediaset potrebbe persino ingoiare la tenuta del governo perché la televisione è un affare
Non è solamente un'immagine
E quindi una media sette con una Forza Italia che comunque li con Berlusconi qui auguriamo Metroweb duecento anni e che comunque insomma è sempre il padre padrone di tutto quello che li accade un po'meno magari ma insomma
E dall'altro una RAI che è costretta a fare concorrenza
Perché se no che farà Rai e allora potrebbe esserci una colline insomma non non banale sì senta lei vede il ritorno del clima dell'editto bulgaro allora lei
Durante Bellusco durante il l'era berlusconiana è successo di tutto lei si ricorderà quella litigata con l'Annunziata però l'Annunziata è rimasto al suo posto tra l'altro pure Santoro che era tanto avversato da Berlusconi alla fine poi è andato a finire a lavorare a Mediaset
Allora però Berlusconi cioè
Anche quando si è occupato della della Rai tutta questa occupazione questa censura cioè io
Si è vista in parte però non è non è stata una cosa cosa
Esprimo un parere molto metto al riguardo il berlusconismo televisivo che è stato magna pars del berlusconismo anche politico non va giudicato solo sul gli editti va giudicato quello che gli esperti chiamo il dei tagli cioè lei trasmissioni durante la giornata delle reti Mediaset hanno costruito una sorta di
Berlusconismo diffuso cioè un modello culturale questo è il dato che a volte sfugge perché noi abbiamo
Spesso la tentazione giudicare Berlusconi oppure la RAI sulla trasmissione di Vespa sulla vecchio TG due di San Giuliano sì certo che contano ma io sto parlando di un clima culturale di un clima di opinione
Dopodiché l'editto bulgaro fu come esercitato come metodo da Berlusconi che non è buoni sì con attenzione presso io mi sono occupato di questi argomenti per un po'di anni ha avuto anche fare non è uno scherzo
Però con la differenza che Berlusconi ama la televisione
La conosce
Quindi sa anche che come direbbe chi era quello famoso regista di film western Sergio leone sì adesso lo sfacelo con un po'di autoironia e credo di sì
Se tu
Affronti quello corre ai sono una pistola quello col fucile tu perdi no non so se era si riferiva a per un pugno di dollari nell'isola cioè l'uomo che Contra quello col fucile esatto e allora allora quando una personalità politica anche magari molto capace
Si scontra con un grande conduttore una conduttrice
Ma brave bravissime della previsione pende anche se l'ira di Dio politica perché c'è una differenza posizionato prima diciamo ben diverso il pubblico è soggiogato di più dalla conduzione di un programma quando la conduzione efficace che da quello che fa all'editto
Però qui stiamo parlando di un'altra metodologia qui non si opera non solo e tanto gli editti stiamo parlando del fatto che si è dato come un messaggio di pelle scusate si parli in modo un po'rozzo
Che il clima è cambiato non ci spiegheremo altrimenti l'andata via di Fabio Fazio cioè qualsiasi azienda
Avrebbe tenuto Fazio Littizzetto
Per sé perché è una trasmissione particolarissima che porta un pubblico al parte con un ottimo share non pubblico anche pubblicitariamente appetibilissima o perché i pubblicitari sanno distinguere cioè il tipo di pubblico è un pubblico al grande capacità di Spesal pubblicitaria e dunque
L'andata via di Fazio Fazio capito cioè l'aria che tirava da un po'l'idea che li si voglia fare non tanto e solo degli editti ma provare a fare
Il capovolgimento culturale e cioè cioè la vulgata la RAI è sempre stato egemonizzata dalla sinistra ma che ma viene detto ora invece proviamo noi
Quella RAI che poi viene anche resa diciamo una crisi vera spesso ricordo colleghe colleghi che non consiglio la cosa pensavano alla RAI incedere lo spettacolo con una cosa
Pongo circo da guardare dal buco dalla serratura ecco quella Rai oggi è l'oggetto del desiderio perché fra l'Italia e in modo particolare
Ha sempre pensato di essere
La sorella col fratello non d'Italia ma di campagne
Senta ha fatto bene la RAI a non riprendere Giletti
Dopo che è stato diciamo come si si può dire
Dopo l'interdetto alla sette ma non lo so perché l'abuso Giletti
Non non non è chiarissima non è mai stata con trasparenza declinata
Io ho cercato di capire ma non ho capito forse dice qualche cosa che non non sappia perfetto altrimenti è vero quello che lei dice cioè Giletti poteva essere appetibilissima perché è un conduttore molto efficace brillante certo
L'ultima cosa lei pensa che il diciamo la RAI perda tanto con la la la partenza di Fazio
Cioè pensa che quello spazio televisivo non c'è rimpiazzarvi
Ma c'è questa ipotesi di fare di riportare la domenica sera alle porte di
Non lo so
Pubblico televisivo
è un pubblico è un'idea cattiva secondo lei
Non so giudicare bisogna vedere come collocata perché prevale la domenica sera e che c'è una certa consuetudine del pubblico della domenica sera ma
Da esso allenò quel pubblico che non vuole vedere la Domenica Sportiva tutte qui i la fiction fatta male della RAI insomma sì sì non è una collocazione brutta no però stavo cercando di fare un'altra osservazione che il pubblico televisivo ora abituato anche al video on demand coltivare danese le priorità alla televisione cosiddetta fluida
Non è facilmente Inter cacciare intercambiabile
In quell'ora in quella rete cioè Fazio si è costruito con merito poche c'era o no insomma indubbiamente così
Un pubblico
Quel pubblico non è detto che rimanga alla RAI
Può darsi come è stato con Crozza che segua Fazio quindi questi calcoli andrebbero fatti con maggiore attenzione cioè insomma per essere chiari sono anni che si predica in bagno
Anche il centrosinistra i suoi peccati eccome una legge sulla RAI che svincoli la Rai dal potere politico da tutti i vari poteri e con una Fondazione autonoma diventi più indipendenti
Ora si scontano sempre questi errori
Queste manchevolezze proprio divisione perché
Ancora una volta la RAI come in un flipper no una pallina che ruota e non si sa stavolta doveva collocarsi perché
La RAI non è facile costruire un un oggetto del desiderio televisivo è un mestiere Accio come ci insegnano i grandi della RAI penso
A proposito di lottizzazione di altre stagioni
Si poteva chiamare così allora circa per un direttore di RAI uno che si trovava Emanuele Milano uno direi durissima Massimo Fichera Uno di Rai tre che si chiamava Angelo Guglielmi
E queste cose loro le insegna cioè la costruzione del pubblico è una delle cose più faticose complesse e di lungo periodo
Tra l'altro se la RAI ancora resiste un po'per merito di quei signori
Va bene allora rendendo merito a questi signori io ringrazio come sempre
Vincenzo vita col quale abbiamo parlato dei cambiamenti con dei lavori in corso alla RAI grazie