Un viaggio dispari - La lunga marcia dei diritti delle donne italiane tra il XX e il XXI secolo

Dal primo momento in cui la collega Simona Bonafé mi ha parlato di questo incontro invitandomi a partecipare non ho avuto dubbi sull'importanza per una istituzione come la Camera dei deputati
Di ribadire l'impegno per una parità di genere vera e duratura
Ringrazio quindi Simona per aver reso possibile questa iniziativa e soprattutto per il lavoro che svolge con costanza e determinazione insieme a tante colleghe e colleghi sul tema delle pari opportunità
Ho trovato sin da subito il titolo di questo evento un viaggio di sparire ovvero efficace nel descrivere il difficile percorso delle donne italiane sulla via dei diritti lungo tutto il Novecento l'ascolto del podcast e che lo ha ispirato e da cui prende il nome ha confermato questa espressione questa impressione in quanto eccellente opera di divulgazione
Diari lettere e testimonianze ricostruiscono poco alla volta puntata dopo puntata l'evoluzione delle leggi italiane verso quanto originariamente previsto dalla Costituzione la parità dà piena parità tra uomini e donne
Una parità fatta di conquiste sofferte diritti acquisiti con fatica che ancora oggi incontrano difficoltà nella loro applicazione
Basti pensare al mondo del lavoro qual diritto al voto che alle più giovani può sembrare scontato ma non lo è affatto consiglio a tale proposito
Di vedere il bel film c'è ancora domani di Paola Cortellesi nelle sale in queste settimane per comprenderne il valore siamo qui oggi proprio per riflettere su a che punto ci troviamo del viaggio che le donne italiane hanno intrapreso nel secolo scorso e che come suggerisce il titolo del podcast e del nostro evento è ancora in corso
Comincia dunque con salutare le ospiti che ci aiuteranno ad approfondire queste tematiche ringraziando le per il loro prezioso contributo insieme alla mia collega nonché promotrice dell'iniziativa
Simona Bonafè interverranno Chiara svaligiata presidente di Cinecittà S.p.A.
La giornalista Flavia Perina la professoressa Patrizia Gabrielli la storica Elvira Valley Cristiana Capotondi che tutti noi conosciamo e apprezziamo come bravissima attrice
Saranno queste cinque donne oggi a raccontare la difficile battaglia che tutte noi combattiamo quotidianamente nel nostro piccolo affinché la libertà e la dignità siano pienamente riconosciute e garantite a tutte le donne
Iniziative come quella di oggi riaccendono in ciascuna in ciascuno di noi gli ideali del lungo cammino verso i diritti delle donne italiane dalla fondazione della Repubblica a oggi per affermare il pieno sviluppo della persona umana senza distinzione l'aspirazione è quella di lanciare un messaggio ben preciso la forza di compiere piccoli e grandi gesti che più spesso di quanto pensiamo possono realmente cambiare le cose
Con la consapevolezza che quando si parla di diritti nessuno può fermarci se lottiamo insieme donne e uomini
Facciamo un passo indietro nella storia nell'Italia unita il destino delle donne rimane incerto a lungo il fascismo ha rinchiuso le donne dentro le mura domestiche fino alla Resistenza a cui molte hanno partecipato attivamente solo nel mille novecentoquarantasei se arriva una tappa fondamentale del viaggio verso la parità di diritti la conquista dell'elettorato attivo e passivo e a seguire la partecipazione di ventuno donne all'Assemblea Costituente
La Costituzione repubblicana di cui quest'anno abbiamo celebrato il settantacinquesimo anniversario
Finalmente garantisce l'uguaglianza formale tra donne e uomini ma di fatto restano vive moltissime delle discriminazioni del periodo precedente
Nel dopoguerra il rapporto tra uomini e donne ancora estremamente impari soprattutto se si parla di un tema tabù come quello della sessualità e più in generale dell'affettività
Ci sono voluti anni molti troppi per giungere la depenalizzazione dei reati di adulterio concubinato alla legge sul divorzio al superamento del diritto dono del delitto d'onore e del matrimonio riparatore e così via
Una menzione particolare merita la lunga battaglia per scardinare le ipocrisie le contraddizioni della società italiana che ha portato alla diffusione dei mezzi anticoncezionali e nel mille novecentosettantotto all'approvazione della legge centonovantaquattro sull'aborto
Se siamo qui oggi però perché tutto questo non è bastato
Come ben sappiamo la società cambia più lentamente rispetto alle leggi ancora oggi i diritti riconosciuti nella Costituzione sono da difendere e tutelare e si accostano obiettivi ancora da raggiungere
Ancora oggi nel nostro Paese esiste un pesantissimo Gian Verga inizia in termini di occupazione che di paga e l'occupazione femminile in settori chiave come l'innovazione è tra le più basse d'Europa
Ancora oggi le donne pagano la scelta di essere madri ancora oggi ogni due giorni circa in Italia avviene un femminicidio
Nonostante i grandi progressi compiuti gli obiettivi mancati sono troppi né a tutti evidenti
Le barriere le diseguaglianze sono ancora resistenti
Anche se negli ultimi anni molte donne sono riusciti a rappresentare le più alte istituzioni del mondo economico e produttivo e raggiungere posizioni di rilievo anche in politica questi riconoscimenti e successi si traducono solo in parte
In una maggiore presenza nei vertici delle varie professioni e soprattutto in un miglioramento della parità salariale
Molto c'è ancora da marciare riprendere il bellissimo termine che dà il titolo a questa iniziativa
E sono proprio occasioni come questa che ci mettono nelle condizioni di capire pianificare insieme quello che oggi possiamo fare per rompere una volta per tutte quel soffitto di cristallo
Pieno di crepe ma ancora intatto che impedisce l'accesso al lavoro professioni carriere diritti e dignità ad ancora troppe donne
Concludo quindi ringraziandovi ancora una volta per essere qui e augurando buon lavoro a tutte e a tutti grazie
Marino territorio all'esterno indennità
Ne ha due allora una nuova
Danno erariale allora
Se dovessero Salvatore Ettore Conti ha inviato come un viaggio dentro lo straordinario patrimonio audiovisivo dell'archivio dell'Istituto Luce una
Centinaia di migliaia forse milioni di metri di pellicola e relative colonne sonore incise durante il secolo scorso accanto ad articoli tutta quella più coraggiosa fai da te la palma a ripetere che naturalmente testimonianze femminili e proveremo a raccontare qualche tappa fondamentale
Il complicato il cammino di regioni italiane sulla via di diritti lungo tutto il Novecento la però un viaggio che faremo insieme a studiosi e a cui porremo molte domande diari lettere e testimonianze relativi ad alcuni di quegli eventi che emergeranno frugando saliti inserirsi nei giornali di spezzoni di repertorio che ascolteremo una cosa gliela mando io
Chiedo Sacchi importantissimo ma anche i Ricciardi buffet esilaranti Caroli che stizzite oggi ci saranno rabbrividire indignato o commuovere
Insomma un peruviano lungo tortuoso e naturalmente Antonio
Ed è il motivo per cui questa sporca studia chi ne deduce realizzato nel parapiglia abbiamo deciso di chiamarlo così
Un viaggio distante
Buona sera buona sera a tutti a tutte oggi un po'il compito di coordinare questa iniziativa e voglio partire dai ringraziamenti
Ringraziamo subito la vicepresidente della Camera hanno Ascani per arrivare disponibilità per una collaborazione preziosa questa iniziativa e voglio salutare anche le colleghe e i colleghi di del Parlamento che sono qui presenti in tanti e chiaramente tutti voi che che state partecipando come avete capito questa è una iniziativa che parte da un podcast
Un po'caschi avuto grandissimo successo edito da Corraini diario in collaborazione con l'istituto luce e voglio partire proprio dando la parola chiara spari giacché la presidente dell'Istituto Luce
Quando parliamo da qui presente
Intanto grazie dell'invito vicepresidente onorevole e buonasera a tutti allora questo podcast nasce da un paio di considerazioni vi dico così per curiosità la prima è che noi abbiamo un archivio io sono arrivata a farla presidenti Cinecittà ormai un paio di anni fa e ho trovato un archivio centenario che nel due mila ventiquattro adesso sta festeggia punto cento anni dove non c'era neanche una impronta di un'autrice femminile o che raccontasse una storia al femminile
Erano solo degli spezzoni che venivano eccetera e l'alta considerazione che noi produciamo tanti DVD che erano un mezzo talmente obsoleto e quindi l'altro problema era come facciamo a divulgare
Questo grande bellissimo patrimonio che abbiamo come facciamo da dire Carlo in una forma nuova che possa raccontare una storia diversa da queste tradizionali dell'immagine dell'Istituto Luce che sono leggermente rigide
Come come sono stati raccontati fino adesso allora abbiamo pensato da
Intanto facciamo una politica di acquisizione di tante
Nuove autrici fotografe documentari liste produttrice eccetera e dall'altro canto troviamo ad aggregare questi
Materiali con un intento nuovo che in parte la divulgativo in gran parte la divulgativo in un'altra parte era anche però cercare di fare una cosa bella artistica che non fosse una cosa semplicemente professorale
E quindi con Corea media con Mario Calabresi e con Savelli che qui da qualche parte colpevole di questa cosa
Io ho detto sentite perché erano andate a ISPA esplorare questo archivio dal punto di vista audio e non più del video solamente e quindi loro hanno trovato questa chiave
Hanno trovato queste professoresse che ci racconteranno oggi come hanno collaborato a questo
E poi Cristiana Capotondi ovviamente che che che a noi con entusiasmo
Subito accettato perché cristiana non è solamente una bravissima attrice ma anche una persona molto impegnata su tanti temi che riguardano la sua categoria lo sport e non solo
E quindi si è costruita questa tra sa e secondo me questa così questo essere esemplare dell'Archivio Luce
è diventato questo fatto di poterlo rilegge in una chiave moderna e di raccontare anche la storia delle donne è una cosa che sia un po'trasferita non voglio dire che abbia ispiratore però adesso ne abbia un bellissimo film che è stato citato dalla vicepresidente che è
Questa prima regia di della Cortellesi
Che finisce proprio tanto non non vi nobili con la firma di racconto che ci sono tante immagini perché non si può tante immagini dell'Archivio Luce che la produzione appunto la regista hanno deciso di acquistare
Quindi ecco questo sguardo qui questo sguardo nuovo questo raccontare un'altra parte
La un'altra parte del mondo che non era che era un po'negletta
Dentro la politica culturale di Cinecittà che ha una grande responsabilità che non è solo la parte che riguarda gli studi le nuove produzioni ma anche la conservazione di questa memoria ecco questo nuovo modo di raccontare
Quella parte del mondo in quegli anni era sopra e lo vede lo sentirete più che vedere però ci sono
Spero che parli sentirete tutte le puntate ci sono tante tappe non c'è solo l'acquisizione del diritto al voto ma appunto c'è questo lungo viaggio si parla di lavoro si parla di sport
Si parla delle piccole grandi conquiste abbiamo detto che nel mondo del lavoro ancora le iniquità ci sono sono tante ma anche un po'nella percezione che si ha nel racconto no
Le donne sono solamente il tre per cento dei dei Cavalieri del lavoro
Ci sono ancora tante disparità salariali come a ricordare dice privata e sono tutti questi temi noi abbiamo bisogno secondo me di rappresentarli alle nuove generazioni che pensano che questa cosa ormai sia una cosa acquisita è superata e quindi cerchiamo di raccontarle
Nel nel miglior modo che possiamo
Nel mille novecentosessanta apre il primo corsa femminile nella Polizia di Stato ventitré donne muovono i primi passi in un territorio rigorosamente maschile
Ma ecco come la voce dei cinegiornali Luce del tempo racconta quel momento il costituzione di un corpo di polizia femminile contrattacca
In questo corpo li dovrà soprattutto sorvegliare le donne dai facili costumi saranno ammesse solo componenti di specchiata moralità
Non accadrà perciò quanto utile triplicato in altri paesi dove il Quilmes signore si sono trasformate improvvisamente donne poliziotto
Seicento ragazze sono convenuti a Roma per sostenere le prove scritte del concorso per l'ammissione al corpo di polizia femminile giù per carità con i punti soffusi di una piena gioia di vivere ad essi è affidato il nostro destino
Da una parte lega demoniache corruttrice dall'altra questi angeli e al centro non poveri uomini
Questo mezzo secolo abbondante che ci divide da quello che ho trovato in archivio e che abbiamo ascoltato oggi mi sembra adesso davvero infinito
E mi restituisce il senso del lungo viaggio intrapresa dalle donne
A poco a poco le leggi cambiano e recepiscono c'
Che la Costituzione ha previsto vale a dire la piena parità ma la società italiana reagisce più lentamente in molte aree continua per decenni a rimanere attaccata passato intriso di discriminazioni piantano quotidiano del deposito dove più che l'uguaglianza tra sessi contano onore
L'onore per il quale si può arrivare ad uccidere una ragazza di farla franca giocatore eletti dolore e che noi chiediamo che siamo che erano la donna dovessero scissione perché ho detto che io lo
Allora come è già stato detto con la voce di questo potrà Castelli Cristiana Capotondi che poi dopo ascolteremo indiretta i contenuti sono stati curati da la professoressa ritirava alle arie dalla professoressa
Patrizia Gabrielli e noi lasceremo proprio alle due professoresse che ringrazio di essere qui come presenti lasceremo alloro poi la
Di anima possibilità di introdurci dentro queste Testori questa storia nell'appunto della marcia delle donne
Dal diritto di voto fino alle grandi battaglie
Della degli anni settanta grande referendum sulla divorzio sulla Bortot
Abbiamo però così pensato
Prima di entrare e capire qual è stato questo lungo lungo e tortuoso percorso che hanno dovuto affrontare le donne
Abbiamo pensato però anche un po'di fare il punto rispetto alla situazione attuale che stanno vivendo le donne la vicepresidente Ascani centrata molto bene il suo saluto introduttivo
E diciamo abbiamo un po'il compito io e Flavia Perina appunto ringrazio e che saluto che tutti conoscete giornalista e già parlamentare
Del Popolo del Libertà a suo tempo prima se non ricordo male DNA abbiamo un po'lui il compito di così di di di di fare il punto rispetto alla situazione attuale
Ed è chiaro che questa situazione attuale non può che partire dalla novità che noi stiamo vivendo che stiamo vivendo nel campo delle istituzioni
Ed è la novità che per la prima volta abbiamo una Presidente del Consiglio o donna Giorgia Meloni non solo devo dire che nelle istituzioni sono stati fatti dei grandi passi in avanti
Che forse è una delle poche occasioni nelle quali siamo al passo con l'Europa in Europa ci sono nelle tre istituzioni principali tre donne e con lui non solo nella presidenza del Consiglio ma devo dire anche che
La stessa Presidenza della Consulta la presidenza della Corte di Cassazione
Oggi sono ci sono a capo donne
Ma siccome a me piace considerare anche le università istituzioni
Ecco anche lì abbiamo una donna che a capo della più grande università europea che la sapienza di Roma e sono tutte conquiste che sono state fatte nell'arco degli ultimi tre quattro anni
Non solo quindi le istituzioni ma anche la politica sappiamo bene che la segretaria del primo e più importante partito di opposizione lisci Line è una donna
Quindi ecco se ci sono state delle evoluzioni positive quindi delle belle notizie nel campo delle istituzioni
E quindi possiamo dire che nel campo delle istituzioni il tetto di cristallo è stato rotto ed è importante perché le istituzioni sono poi la guida di di di pubblica di di un Paese se però guardiamo al protagonismo delle donne nel mondo dell'economia nel mondo
Della della società in generale vediamo che la situazione non è così non è così non è così rosea vediamo che ancora permangono e ci sono diciamo situazioni che mettono le donne in secondo piano non solo dal punto di vista dei ruoli apicali
Ma anche lo ricordava molto bene hanno Ascani prima ma anche presente abbiamo ancora aperto tutto il tema che riguarda la parità salariale ed è impensabile che oggi e che ancora oggi nonostante le previsioni costituzionali
E nonostante anche una bella legge che è stata fatta propria dalla snella nella scorsa legislatura e peraltro approvata se non ricordo male addirittura l'unanimità sulla parità salariale noi ancora oggi a parità di lavoro abbiamo le donne che guadagnano fino al venti per cento in meno
Ma insomma non so non devo ricordare
Anche qui quanto rispetto al maggior livello di istruzione delle delle donne
Purtroppo l'occupazione femminile nel nostro Paese attorno hanno oscilla attorno al cinquanta per cento ci vede come fanalino di coda
Dei Paesi europei e peraltro questo è un dato che dipende ancora molto dalla geografia nel nostro Paese dal carico familiare
Perché l'occupazione anche in base al numero
Dei figli piuttosto che la condizione di di di donna single cambia
Peraltro ecco apre e chiude una parentesi vediamo invece che si punto sei nel campo delle della formazione in generale le donne
Hanno performance migliori c'è un ambito nel quale invece c'è esattamente l'inversione di tendenza che quello delle lauree tecnico-scientifiche delle lauree stende su cui peraltro il Parlamento si è espresso proprio
Recentemente e questa lo sollevo come punto problematico perché le future professioni avranno sempre più a che fare con competenze di tipo tecnico scientifico
E quindi quel ritardo culturale che stiamo accumulando in questa fase non fa ben sperare poi appunto per il dato dell'occupazione dei prossimi anni
Ma ecco queste sono alcune pennellate è che che vengono date sul fronte della della del lavoro e che appunto oggi
Come dire non mettono in condizioni nostro paese di essere fra quelli che più corrono su questo fronte anche se devo dire che la questione abbastanza generalizzata
Perché io vengo dal Parlamento europeo la mia passata esperienza nel Parlamento europeo
E anche il Parlamento europeo state fatti più di soluzioni che andavano esattamente nella direzione di stimolare la parità salariale piuttosto che di andare ad incidere su tassi d'occupazione in Europa
Seguiti di lavoro femminile maggiori debbo anche dire che il piano nazionale di riprese di resilienza che quello strumento importantissimo per l'Europa ha messo in campo proprio per come dieci stimolare Lalla la la la lavoro che dobbiamo fare sulle disuguaglianze beh proprio per sua prevede moltissimi strumenti che vanno esattamente nella direzione di mettere in campo siano indizi che servono alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle donne perché diciamo una tutte fino in fondo
Io credo che oggi la nuova barriera dei diritti sia proprio quella della conciliazione dei tempi di vita il lavoro delle donne
E lo dico perché il lavoro oggi anche in passato ma lavoro è una parte essenziale della realizzazione della persona umana e quindi anche delle dette delle donne e su questo noi insomma che siamo qui non solo a dare i dati ma Sitka siamo qui poi anche a fare politica
Crediamo che sul tema dei servizi che mettano in condizioni dei doni di poter conciliare la propria passione professionale alla gestione della famiglia
E sono in questa fase qua fondamentali sono importantissimi e non mi riferisco chiaramente sull'al tema degli asili nido che il tema che come dire generalmente sa affronta ma penso anche a tutto quello che riguarda servizi all'assistenza per le persone fragili e lavoro di cura per gli anziani sappiamo che AN oggi ancora troppo spesso ricadono sulle spalle delle donne
Sì ho detto però che i servizi sono una condizione necessaria credo anche che non siano una condizione sufficiente
è evidente che bisogna fare molto di più bisogna farlo sul fronte anche della riorganizzazione dei tempi del lavoro
E bisogna farlo io credo anche sul fronte della cultura è già stato detto molto bene prima di me però se non agiamo lì ebbe noi questa lunga marcia dei diritti delle delle donne nulla concluderemo mai
Sembra un po'di tornare al punto di partenza no perché col tema del cambio culturale è un tema che mi era stata affrontata e che è stata fondato un lungo tutta è la massa delle donne
Però si torna lì ed evidentemente oggi ancora questo tema culturale non l'abbiamo così risolto fino in fondo peraltro il dato
Dei femminicidi l'efferatezza dei femminicidi ma soprattutto i dati degli ultimi femminicidi ci fanno capire quanto ancora sia radicata una certa concezione proprietaria della donna e ci fanno capire quanto ancora
Diciamo siamo in una società profondamente maschilista
Son partita dalle istituzioni chiudo dall'istituto sulle istituzioni
Perché il fatto che oggi le istituzioni e come ho detto prima è importante perché le istituzioni danno la direzione è pubblica di un Paese il fatto che oggi ci siano donne è una responsabilità che noi abbiamo c'abbiamo senso un atto insomma come come donne delle istituzioni perché è da lì che possiamo partire per cambiare veramente la cultura
E allora credo che lì non basti la così caratterizzazione di genere Macchi bisogna forse un po'forzare i meccanismi bisogno forse un po'appunto forzare
Questi questi questi meccanismi che oggi sui quali oggi si basa la cultura nella cultura che ci portiamo dietro c'è ancora evidentemente non abbiamo fino in fondo creato le condizioni per una nuova cultura di rispetto delle donne
Quindi insomma è evidente che si da un certo punto di vista noi abbiamo
Una così una una parità è di fatto un po'meglio una parità giuridica delle donne che garantita dalla Costituzione ed al percorso che la legislazione affatto
Sull'effettività sostanziale del rispetto dei diritti delle donne c'è ancora molta strada da fare
Però ecco la consapevolezza che abbiamo è che di strada ne ha Pantani è stata fatta che oggi comunque siamo a un buon punto e forse dobbiamo proprio recuperare quelle battaglie lì
Recuperarle sia perché allora erano una dimensione collettiva che riguardava intere generazioni che si sono
Caratterizzate su quella battaglia generazioni di sinistra generazioni ad una cultura anche di destra che magari partivano da presupposti diversi penso la parità piuttosto che la complementarietà di genere
Ma che poi arriva ma non lo stesso punto di partenza allo stesso punto scusate di di di caduta erano battaglie su quali davvero ingaggiata
Un'intera generazione di donne e io penso che questo lo dobbiamo recuperare perché troppe volte le nostre battaglie oggi le facciamo un po'così nelle segrete stanze
L'altra cosa che c'era allora un vero spirito di squadra che io penso
Dobbiamo recuperare e che quindi su queste battaglie qui nobile in Parlamento lo vedeva al Parlamento europeo però riusciamo sempre a creare una trasversalità ed è questa trasversalità che va portata fino fino in fondo qui insomma e da quell'esperienza è lì che noi dobbiamo trarre nuova linfa per così speriamo fare gli ultimi passi di questa marcia e creare veramente le condizioni perché
In tutti i campi che non sono nel campo delle istituzioni ma anche nel campo del lavoro Anna donna sia riconosciuta per le proprie capacità e per la propria visione che può portare alla al mondo io credo che vada anche nella della qualità della nostra democrazia perché la democrazia è tale e se c'è il rispetto di tutti edito quindi su queste considerazioni però lascio la parola a Flavia Perina chili appunto già introdotto prima e che ringrazio ancora per la disponibilità ad essere qua con noi
Grazie atte grazie a tutti quanti per l'invito io mi ero Park preparata un intervento coerente con le indicazioni però poi ascoltandovi come spesso mi succede mi sono venute altre
Altra idea in particolare mi ha colpito la citazione che hanno fatto un po'tutte le signore che sono intervenute prima di me e di questo firma
Che un po'una una uno shock italiano perché ha portato al cinema oltre due milioni di spettatori poche settimane otto milioni di spettatori in poche settimane ha avuto dei record incredibili
Non immaginabili sia per un film italiano sia per un film che affronta una il termine il tema
Della vita delle donne negli anni Cinquanta dalla prospettiva e di una donna che cosa ci racconta quel successo ci racconta secondo me lo stupore la riconoscenza
E
Nei confronti della storia delle nostre madri e delle nostre donne e quindi ci racconta l'importanza del tipo di lavoro che voi avete cominciato a svolgere che spero svolgerete
Con sempre maggiore passione perché evidentemente c'è un desiderio di
Di di conoscenza di tutto questo c'è un pubblico che vuole sapere o c'è un pubblico che appunto
è interessato alla a a storie che non sono storie non sono storie diciamo astratte sono appunto le storie delle nostre madri delle nostre nonne delle nostre bisnonne sono una grandissima lezione di forza di dignità
Che che centrata su due elementi io penso da un lato la forza del desiderio il desiderio dell'emancipazione che è stato per le generazioni precedenti qualcosa che non era descritto
Non era definito non era un desiderio Inter costruito in modo intellettuale ma era qualcosa che scaturiva dalle esperienze di vita vissuta era qualcosa che e esisteva dentro le persone e dall'altro la grande speranza della politica
Cioè la politica come speranza di cambiamento quando il numero delle donne che vanno a votare nelle prime elezioni libere è superiore a quello degli uomini
Questo che cosa ci dice che le donne credevano nella politica probabilmente più degli uomini in quel momento e che la giudicano uno strumento per cambiare le loro vite
Settantasette anni dopo che cosa possiamo dirci noi qua abbiamo parlato di percorsi no un viaggio dispari cioè il viaggio arrivato a buon punto con tanti risultati come quelli che sono stati raccontati
Ma di quel desiderio e di quella speranza riposta nella politica
Non resta secondo me
Moltissimo e questa è una considerazione dobbiamo farci onestamente
Ci sono ci sono le colpe della politica per carità potevo parlarne per un sacco di tempo però c'è anche il tema della Società del disimpegno
Che ha fatto moltissimo ha cambiato i cuori delle donne e degli uomini tante tanto volte io quasi non sono i confronti del film ma anche ricordando alcune storie dei delle mie parenti femmine delle mie note delle mie vecchie zie eccetera uno quasi quasi si vergogna
Per la fragilità che noi esprimiamo in questo momento la mancanza di forza che spesso vediamo nelle donne anche della mia generazione
Lo posso dire per giornali sta forse lo posso dire la Magnum sicari certe ragazze cioè il tema della lagna che appunto confrontati fu a queste donne formidabili che noi gli abbiamo dietro le spalle
E molto spesso molto spesso fa cadere le braccia fanno cadere le braccia le modeste ambizioni
Fa cadere le braccia tante volte del racconto pubblico percepire che l'orizzonte femminile è tornato a quel modello alla fine trovati un marito ricco che abbiamo respinto la mia generazione ha respinto e quella precedente appagato così duramente ma è un modello che nella cultura diffusa ricomincia a farsi strada
Lo vediamo diciamo in qualche modo evocato in tanti show televisivi nei tale che intanto tante cose che ci dicono nelle chart nelle chat delle delle delle ragazze delle chat delle mamme delle chat dove si parla di matrimonio
E di figli
Il ritorno a quel tipo di aspirazione femminile ci dice che poi c'è qualche cosa che non ha funzionato e questa cosa deve essere deve essere approfondita e forse sarebbe è tornato il momento diciamo io rilevo anche un po'di confusione ci siamo molto occupati per tanto tempo di nuovi diritti cercando di portare avanti questa asticella dei diritti spesso riferendosi a diritti
Diritti e le maggioranze li abbiamo conquistati lo raccontano le storie abbiamo detto prima e noi abbiamo guardato i diritti delle minoranze forse me dovremmo
Tornare dovremmo tornare a valutare la progressiva erosione di alcuni diritti fondamentali e costituzionali che non riguardano minoranze ma che riguardano le donne italiane quindi la maggioranza della popolazione italiana qualche giorno fa l'Udu ha dato un una statistica una statistica sugli studi in medicina
Per studiare medicina servono nove mila trecento euro l'anno se si studia il sei decessi e sia di Roma di Milano di una grande città e diciassette mila euro l'anno se sia fuori sede
Io immagino che noi stiamo arrivando fra cinque minuti saremo al punto che una famiglia con due figli dovrà scegliere chi mandare avanti
Ed è immaginabile che ricominci a scegliere il figlio maschio invece della figlia femmina perché la figlia femmina si può comunque sistemare in qualche modo o come ho detto
Trovarsi un marito ricco e questa deve essere una preoccupazione una scena che chi è in politica a mio giudizio
Deve guardare
Di riguardare deve riconoscere deve
Diciamo valutare in tutta in tutta la il suo peso perché poi quando ne parliamo di denatalità quando parliamo di mancanza di lavoro femminile quando parlo sì ci sono le colpe delle norme delle leggi degli scarsi strumenti degli asili nido eccetera ma cominciamo a chiederci se non ci sia anche una riterrà ritirata interiore delle giovani generazioni una rinuncia interiore delle giovani generazioni a quello a cui la la mia generazione quelle precedenti non avrebbe mai rinunciato la mia Landi indipendenza economica e quella precedente la lotta per avere in qualche modo almeno all'interno della famiglia e della società una
Pari diritti con quelli del proprio marito del proprio padre ecco del del maschio di casa comunque e comunque va bene considerazioni un po'sparsi appunto perché ho rinunciato all'intervento che mi ero preparata la storia è importante questo lavoro
Secondo me è importantissimo una delle cose che che che ci fosse stata che può sfatare il racconto della storia si è parlato Quarti donne se di destra e sinistra conquista di ruoli apicali
I giornali ci hanno lavorato da notissimo le donne dei resta arrivano prima no ma anche quelle di sinistra
Che è tutta uno sguardo maschile su questa faccenda perché questo è uno sguardo maschile qua non è una gara tra due poli qua c'è stata una grande trasformazione sociale e politica del Paese che hai portato del femminismo in questa parola detta perché il femminismo ha contagiato
A fa a implica impregnato la società a tutte quante le latitudini la Società delle donne i particolari ovunque fossero schierate io stavo a destra la ragazza ma quel messaggio
E arrivato pure a me e in qualche modo ha cambiato il mio modo di guardare alla Società e di guardare a me stessa e questo lavoro storico secondo me
Può aiutare anche a riscrivere un po'ad approfondire la storia la storia delle donne in politica che molto spesso ha raccontato attraverso stereotipi e qui parlo appunto per la
L'aria nella quale alla quale io ho partecipato a ragazza non molto spesso le ragazze di destra sono state raccontate come succubi
Diciamo girato in un mondo maschile angeli del focolare la non lo so anche quelle di sinistra sì anche quelli di sinistra il vero
Però diciamo nella vulgata corrente c'era una sinistra emancipata e una donna ed è una destra invece che teneva le donne l'angelo del focolare Opel ci insomma un ciclo stilo di queste cose qua
Voglio raccontare un episodio che mi è venuto in mente perché ne ho scritto di recente per una specie di lavoro che ha fatto il CSM sugli anni Settanta mille novecentosettantasette che è l'anno dei movimenti
A destra c'è un enorme congresso dell'organizzazione giovanile del Fronte della gioventù che all'epoca settantasette è un'organizzazione quasi tutta maschile di maschi testosterone amici fra i quattordici diciamo i vent'anni quindi
Insomma
Bisogna eleggere cinque nomi per a capo di questa organizzazione tra i quali poi il segretario del partito sceglierà il capo dell'organizzazione giovanile
Incredibilmente al secondo posto non arriva uno di questi maschi stessa del testosterone ciba arriva la giovanissima
Dirigente dell'organizzazione universitaria padovana una signora che si chiama Stefania Paternò Padova luogo dell'autonomia eccetera che è un intellettuale tra l'altro non è una barricadera
è una donna che poi andrà in Africa studierà lo swahili adesso fa mediazione culturale per cui diciamo è un personaggio diverte molto diverso da quelli Q da quelli con cui uno si immagina una donna di destra dell'epoca arriva seconda prende i voti di questa Assemblea con un bellissimo e appassionato discorso
Che che che lascia evidentemente seggio perché poi la votano poi ovviamente verrà scelto un uomo per quell'incarico però insomma lei si prende una grande soddisfazione nello stesso anno la rubrica delle lettere di Lotta continua
Che è una cosa diverte giornale dell'estrema sinistra apre una rubrica di lettere che sia si riempie di accusa sul compagno maschilista perché e che cosa succede
L'otto marzo succede un putiferio in tantissime feste dell'otto marzo animati dalla sinistra perché le le donne scrivono a questi ci vogliono solo canti balli di Mosè ma appena abbiamo bocca parliamo di politica
Ci dicono scusa questo è l'otto marzo fa della festicciola qua non vogliamo sentire discorsi il primo maggio addirittura fanno a botte a Pistoia
Viene fuori botte spintoni le donne vengono cacciati dalla festa del primo maggio perché vogliono prendere la parola
E quindi lotta continua apre una rubrica fissa che durerà per qualche mese che si intitola compagni in piazza fascisti Alletto
è è una cosa che mi ha molto perché me la ricordavo Consodata ricercarla perché dovevo fare questo piccolo saggio siccome gli anni sono gli stessi uno capisce bene come molto spesso lo stereotipo con cui noi raccontiamo
La politica differente dalla realtà
E dunque ben venga la criteri ripercorre questo viaggio dispari delle donne italiane raccontiamo lo parliamo diffondiamo Lecce pubblico per questo per questo tema lo dimostra questo grande firma lo dimostra l'ascolto di questo podcast voi avete i materiali la strada è spianata e va bene così
Allora insomma non ci resta che ripercorrerlo questo viaggio lo ripercorrere ivi partendo da Patrizia Gabrielli professoressa di Storia contemporanea è storia di genere presso l'Università di Siena che una delle due curatrici
Della dei podcast
Grazie buona sera ringrazio la vicepresidente e della Camera onorevole Anna Ascani e sono particolarmente grata
Per le questo infinito o all'onorevole Simona upon affetti c'ha ha offerto l'opportunità di confrontarci su questo viaggio dispari ovvero su quello che possiamo considerare un lungo e accidentato tortuoso percorso che le donne anche insieme ad alcuni uomini hanno compiuto per la definizione di una cittadinanza democratica un a radicali ma della cittadinanza capaci non semplicemente ITT integrare le donne Manti comprenderle
Ciò vuol dire fare una cittadinanza attenta alla specificità femminile e se vogliamo provare a a citare così filorusso lungo quello che nella storia dei movimenti delle donne è cosa complessa ampiamente meritata
Fare trovare i fili rossi ci sono sempre
Momenti di rottura etc beh io credo che provare a coniugare lavoro e maternità ecco questa sia veramente il filo rosso che ha attraversato più di un secolo e mezzo Historia proprio o mettere insieme e quanto agli occhi di più
Appariva come un ossimoro e quindi e mi sembra che dalle parole dell'onorevole Bonafè ma anche da altri interventi la questione si è ancora aperta
Ai contenuti di un viaggio autista di io accennerò soltanto brevemente
Perché mi preme invece condividere con voi soprattutto qualche riflessione su la forma che vincola tali contenuti ovvero un sulle ragioni che sollecitano alcuni studiosi di storia nel caso specifico invita alla legge e la sottoscritta a collaborare alla realizzazione di un po'casta
è una delle domande che io continuo a pormi da qualche tempo ogni volta che prendo parte lo faccio molto volentieri
A forme Diversity comunicazione storica da quelli più tradizionali cioè mi riferisco al manuale alla monografia
Al saggio pubblicato sulla rivista scientifica ovvero perché i gestori che gli storici oggi prestano o attenzione a quelle campo fruttuoso che è la publicae digitali gli stimoli e dunque ai castra che mi sono uno dei tanti per tutti
Torni questi interrogativi mi aiuta anche a meglio capire i miei compiti
A definire anche i confini gli argini entro i quali io posso muovermi direi su un piano squisitamente e ritenuto logico
E queste sono le domande che mi sono opposta anche in occasioni etiche invito più che gradito oggi Davide Sabin indi autori di un viaggio disparità che ringrazio moltissimo e lasciatemi ringraziare molto brevemente tutte con loro tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione e di questo diciamo prodotto digitale
Ora pur nella alla consapevolezza di restare lontana da un istituto esaustiva e approfondita argomentazioni io avrei il piacere di provare a sviluppare qui con voi il figlio di un ragionamento
Rispetto alla storia alla comunicazione della storia perché questo investe a mio parere prepotentemente quel tema culturale
E i temi culturali quella storia che deve anche rompere con gli stereotipi cui e avete fatto riferimento
Naturalmente storie comunicazioni storica investono problemi i diversi molteplici compresa la dibattuta questione della crisi della storia
Ma questo è un tema molto Complesso e non privo di contraddizioni in quanto se possiamo constatare accertare una crisi della storia è pur vero
Che possiamo cogliere anche un interesse per la storia una domanda di Storia che trova comitive nella sua più validità direi
Autorappresentazione militante e occasioni e che noi vediamo del Festival le lezioni di storia ICT agli intrattenimenti teatrali dire ma tutta quella serie di attività
Che va sotto o quella etichetta ditta perché History
Un ambito di ricerca che si occupa di comunicazione storica o di storia applicata ora e chi vuole appunto raggiungere un pubblico o diversificato un pubblico o appunto diverso rispetto a quello dei gli addetti ai lavori degli storici di professione oggi qualche cultore
Porsi questo obiettivo o oggi una diffusione della storia oltre il perimetro di certi c'è lemuri di qualche culture implica però il coinvolgimento del pubblico
E implicitamente lo studio delle forme e dei modi di questo coinvolgimento e su questo sollecita molti interrogativi rispetto ad una narrazione storica che stimo l'interesse che solleciti la partecipazione ma che tenga sempre ben saldo il metodo storico
Il che vuol dire
Perché gli studiosi di storia porsi una sfida molto alta perché coniugare rigore metodologico percorsi di ricerca in parte inediti con quelli della storia delle donne ad esempio con nuovi canali i linguaggi
Della comunicazione è complessa
Rende necessario in primo luogo confrontarsi con altre figure professionali
Giungere ha delimitazioni avviare un dialogo crea indubbiamente arricchente per me lo è stato anche in questa occasioni bisogna cercare di realizzare un prodotto fruibile senza cadere in facili schematismi senza rinunciare alla complessità
E appunto scardinare scalfiti gli stereotipi e senza perdere di vista il quadro generale
Questo non è certo facile però a me sembra che e siamo riusciti a compiete nel tempo dei passi in avanti riflettendo appunto
Anche insieme a figure e professionali diverse
L'efficacia della storia risiede infatti anche e soprattutto nel metodo nel suo essere un sapere e disciplinare atto a completamente a comprendere la complessità la pluralità delle identità li sfumature e gli storici dunque si fanno portatori direi
Di un abito mentale lontano dalle semplificazioni dagli schemi attivissimi questi sono i problemi che ci troviamo di fronte se vogliamo allargare il discorso un pubblico non specialistico titolati eccelle a priori e queste sono le tematiche che io ben presenti quando lascio la mia scrivania
Lascio la mia sede universitaria per divenire passatori di storia nel caso specifico passa Trichet di storia come stando alla definizione che ha dato senatrice noir per coloro che operano nel campo della comunicazione storica
E allora se noi pensiamo che la storia possano dire una sua importanza un suo rilievo io credo che gli storici le storiche debbano o mettersi in gioco
Sulla scelta specifica di ancora Nidia di produrre un podcast sulla storia delle donne mi soffermo pervenute un viaggio dispari e attraversa da uno specifico osservatorio inserendolo nel contesto generale il discorso sulla parità di genere e propone a mio parere alcune riflessioni sulla storia direi i falsi indipendente di un modello di cittadinanza inclusivo e paritario che si è realizzato pur tra tante contraddizioni contraccolpi censure
Ecco lungo un secolo e mezzo di storia non ci occupiamo in particolare del Novecento
E questo è un viaggio che vede elaborazioni diverse
Vede soggetti collettivi e individuali Diversi molto diversi tra loro ha detto bene la tutto risatine avete i tonni di destra dei dintorni di centro vede donne di sinistra
E vediamo che molte attività pratiche il tutto volto a mettere in discussione poi atto fraterno fondamento del contratto sociale
Che come molti studiosi hanno sottolineato è tutt'altro Kennedy contro e ti sessualizzato m'ha visto sul piano teorico che pratico discussione del genere femminile
Affrontare questi nuovi no dico può favorire la comprensione delle lacune e degli aspetti critici del presente
Ai quali molti interventi hanno fatto riferimento può dare il loro profondità può o aiutare io credo a maturare una nuova consapevolezza
E a proposito di storia di diritti delle donne e di emancipazione ricordo che sono trascorsi ben sessanta anni dalla prima significativa pubblicazioni di storia politica delle donne
Mi riferisco al volume di Franca Pieroni Bortolotti
Alle origini dei movimenti femminili in Italia uscita appunto nel sessantatré anni
Che ci ha fatto conoscere tra l'altro la decana del femminismo italiano Anna Maria Mozzoni mi piace ricordarle in questa sede perché abbiamo nella sala adiacente proprio il busto di Anna Maria Mozzoni e la Camera dei deputati a un furto esporlo
E questo è molto significativo a mio parere ha un suo valore simbolico
Tra sviluppo della ricerca lungo questi sessant'anni e la sua circolazione è possibile però rilevare purtroppo un solco molto profondo
Perché sebbene la storia delle donne quella di genere abbiano realizzato una bibliografia cospicue anche molto direi frastagliata al proprio interno e se pure questa produzione fin dalle sue origini abbia guardato a suffragio diritti cittadinanza emancipazione dunque ai temi che il nostro podcast prova a sviluppare questa storia non rappresenta un tassello della nostra identità della nostra memoria collettiva
Tanto meno è diffusa la sua conoscenza a livello scolastico e universitario e allora è importante condividerla utilizzando tutti i mezzi che abbiamo a disposizione tutti gli strumenti per arricchire non tanto solo
Il bagaglio di conoscenze
Ma per incentivare il quei processi di consapevolezza sui problemi del presente e quelli di tutti i generi sono all'ordine del giorno
La cognizione di cambiamenti storici intervenuti sulle relazioni chi genere e su gli stessi modelli di meschinità e femminilità
Può favorire a mio parere la propensione al rispetto dell'altro e alla relazione
E questi sono passaggi necessari direi imprescindibili per la convivenza civile che si fonda non semplicemente discussi da niente super ristretto
Sulla tolleranza diremmo bensì sull'interazione ovvero sul mutuo riconoscimento
La scelta narrativa e metodologica compiuta petardi Sapelli il pienamente condivisa è stata dare voce a soggetti diversi a molteplici identità
Attingendo ATER tipi diversi a tale proposito abbiamo ascoltato l'intervento della Presidente chiamasi Parigi e suggestivi luce che raccolgono materiali eccezionali così
Come rappresenta una straordinaria miniera
L'archivio citato in questo nostro lavoro l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano luogo di raccolta delle storie della gente comune raccoglie lettere diari memorie un archivio che offre uno spazio materiale e simbolico a una società che si racconta
La scelta allora è stata quella di adottare un registro narrativo corale attento alla pluralità
Un racconto di RAI orizzontale non solo verticale della storia perché in questa narrazione giunti al giurista Ricci trovano rappresentazioni le istituzioni così come i soggetti ora per integrare le memorie individuali nella narrazione storica non si traduce necessariamente in una supremazia qualcuno ha scritto una tirannia della memoria sulla storia
Ciò sarebbe pericoloso tutti sappiamo Felipe morire sono clienti silenzi dismissioni di reticenze
Ci vuole metodo sono delle fonti
Ma penso che integrate le memorie nella storia possa favorire uno su quattro plurale sul passato
E queste a mio parere una buona prassi
Per evitare fondamentalismi della memoria e quindi riconoscimento pieno dell'identità comprese quelle di genere un un buon viatico perché superare può intaccare rappresentazioni
Che nutrono gli immaginari e rischiano di confermare consolidati stereotipi
Oddio stigmatizzare comportamenti altri producendo sofferenze e marginalità
Favorire l'ingresso di diverse soggettività nel palcoscenico del passato a me pare possa essere una scelta feconda per la promozione di una storia capace di recuperare la sua funzione pubblica e civile perché capace di stimolare processi di identificazione
E di parlare
Assoggetti appunto che avvertono diverse appartenenza diverse identità
Concludendo
Vorrei sottolineare sempre a proposito di identità e soggettività
Come uno strumento quale il podcast possa favorire anche la valorizzazione della soggettività delle storiche e degli storici
I quali ricorrendo alla coralità possono fare emergere la loro passione per la storia una studiosa ha illustrato questo fenomeno attraverso una calzante ed evocative immagina
Le parole escono dei libri pronta la carta stampata per essere raccontate ecco distinguere la propria passione vuol dire anche soprattutto entrare in relazione abbattere muri comunicativi insomma il soggetto narrante può essere esso stesso diciamo esso stesso può offrire la misura
Di quanto studiare capire riflettere sul passato possa essere tutt'altro che noioso ma coinvolgente qualche volta appassionante grazie
Grazie grazie alla professoressa Gabriella
Attraverso la parola il tirava le storica docente che da tempo si occupa di Historia delle donne che
Buona sera permettete anche a me è un ringraziamento prima di tutto all'istituzione che ci ospita alla vicepresidente onorevole Ascani e un ringraziamento particolare all'onorevole Simona Bonafé per l'impegno nella realizzazione di questa o incontro e per avermi invitato
Parlo e di questa a in questa importante sede istituzionale dei diritti delle donne significa a mio parere
Sottolineare anche il riconoscimento ufficiale di un tema che non è parziale è già stato detto ma che riguarda l'intera collettività
Ed è tanto più importante farlo qui oggi in rapporto a due punti fondamentali che proverò a a sintetizzare
Per perché ci permettono poi di ancorarlo ancorare queste due riflessioni sulla capacità dei nuovi media di rendere questo patrimonio di conoscenze questa storiografia sulla quale mi soffermerò brevemente un patrimonio più ampio con patrimonio più diffuso
Il primo punto sul quale la storiografia ha fatto luce degli ultimi decenni è sicuramente di grande rilevanza la conquista dei diritti delle donne non può essere vista come una linea retta in costante ascesa e invece una linea spezzata in cui conquiste progressi si alternano con momenti di arresto e anche di brusche
Passaggi bruschi passaggi all'indietro
Il secondo punto anch'esso messo in luce dagli studi degli ultimi quarant'anni porta ad osservare che concentrarsi sui diritti delle donne sulla storia delle donne non significa mettere a fuoco un elemento parziale
Una storia particolare un capitolo
Consente invece di proiettare la definirei una luce radente
Su questioni più generali e dunque cogliere meglio il senso di alcuni processi
Una prima considerazione che vorrei fare che vorrei proporre riguarda loro una mancata coincidenza
Tra la storia dei diritti delle donne e la storia dei diritti umani due percorsi che non si sovrappongono anche se talvolta si intersecano
Ricordo e lo faccio prima di tutto a me stessa che nel corso del Settecento la storia guarda nella prospettiva lunga nel lungo che vivono quando si comincia a discutere di diritti umani che li fanno la loro comparsa come i diritti naturali nella tradizione teologico giuridica del giusnaturalismo
Matura la concezione per la quale esistono norme e precetti principi appunto naturali
Che in quanto tali sono giusti e tendenzialmente universali così mentre si afferma la triade vita libertà e proprietà meglio sarebbe dire dominium così si leggeva i testi
Che rappresenta i diritti naturali di un uomo proprietario di se stesso del proprio corpo delle proprie azioni e in quanto tale un soggetto libero negli ordinamenti giuridici ottocenteschi in tutta Europa
Essere donna è una condizione che impedisce l'accesso ai diritti politici e limite all'esercizio dei diritti civili cioè i diritti di proprietario di perdita di autonomia di accesso all'istruzione alle professioni
Può sembrare paradossale ma a proprio pensatori che propongono i modelli socio politici più innovativi
Si pensi a Russo nel suo Emile dove si afferma l'idea di un matrimonio frutto dell'amore fra tra due persone
Della passione non regolata dalle norme delle famiglie bello stesso russo
Opera una vera e propria divisione dei ruoli al marito soltanto è possibile la presenza nello spazio pubblico nelle sue diverse declinazioni di lavoro di politica di cultura tutti gli ambiti che invece rimangono interdetti alla moglie perché Russu ritiene che la scena pubblica sia naturalmente estranea e questa volta cito alla conformazione fisica e alla struttura nervosa della donna
Quindi non stupisca la posizione di Russo
Che nell'impegnarsi per una società così l'ha definita rigenerata rispetto a quella di ansia Ricci contesta molte delle libertà delle quali godevano le donne nelle corti e nei salotti dell'Ancien Régime
La virtù di una società nuova non poteva che manifestarsi nella diffusione della libertà politica rivendicata dagli uomini e nella casta modestia domestica nella quale sono invece confinate le donne
La rivoluzione francese conferma questo può nello o l'anti-Bush che è la commediografa la scrittrice che prova a a rivendicare anche per le donne quei diritti paga con la vita
Dunque spostare l'obiettivo sull'agire sociale delle donne non aiuta solo ama portare sulla scena è stato già detto a pieno titolo una parte che ne era rimasta esclusa forme a colmare in un certo modo il vuoto che forse a ricomporre in modo più attento il puzzle del passato bensì aiuta ad argomentare in modo più attento e proficuo
Forse a vedere meglio
Mi spingo a dire forse a vedere per la prima volta
Questioni e tematiche di ordine generale che attengono alla vita di uomini e di donne e non di un astratto neutro universale provo a fare qualche seggio
Vorrei allora di iniziare ricordando gli studi degli anni novanta del secolo scorso
E in questa brevissima veramente carrellata gli studi di Annarita Buttafuoco sul tema della cittadinanza femminile e del rapporto tra donne è stato si tratta di una riflessione che si sposta l'attenzione sull'importanza di una rete di strutture di servizio attivate dalle organizzazioni femminili a favore delle lavoratrici madri oppure che a strutture educative scuole in quartieri poveri aiuti agli anziani io coloro che essi vivono in condizioni di indigenza
Una ricostruzione dove balza in primo piano sia la presenza pubblica delle donne in età liberale a lungo ignorata sia l'opportunità di mettere in discussione il concetto tradizionale dell'agire politico e che cos'è la politica
Allora
Sempre in questo tentativo di esemplificare il mio pensiero
Non possono riguardare anche il volume di Victoria De Grazia sulle donne nel regime fascista
Chi aiuta non solo a conoscere in che modo le donne dissero una fase dominata sia sul piano dei diritti si pensi al Codice Rocco sia sul piano simbolico appunto
Da una sorta di riaffermazione Dionne onnipotente potere maschile
E ad interrogarsi sui successi per riportati dal fascismo
Sul
Nel modo con il quale era riuscito a virgolette governare le donne questa era il titolo in lingua inglese la scritta sulla
Studiosa ascrive in lingua inglese l'attenzione di De Grazia è incentrata sulle donne nel loro duplice aspetto di agenti del divenire storico e di oggetti di scelte altrui
Per arrivare agli studi più recenti sulle guerre e le guerre del Novecento in modo particolare alle ricerche sulla seconda guerra mondiale
Che con l'obiettivo di tenere insieme l'esperienza delle donne hanno prodotto la riscrittura della guerra stessa
Rintracciando altri e più profondi significati la guerra comune esperienza complessa e non solo militare e nella quale le donne mentre cercano di garantire la vita sono oppio
Del nemico
E ancora la storia dei bombardamenti come della a violenza sessuale sulle donne gli stupri di guerra
Che hanno cambiato il modo con il quale guardare la seconda guerra mondiale e forse non solo la seconda guerra mondiale
Donne e poi ci sono le donne che agiscono in quella e abbiamo chiamato la resistenza civile quali difesa quotidiana dei valori sui quali poggiava la convivenza civile cura e nascondimento nei confronti dei giovani allo sbando
Sperando che altre donne possono fare altrettanto con i propri figli
Ma ci sono le donne che portano le armi ci sono le staffette partigiane ma ci sono anche le donne delle formazioni ausiliaria della Repubblica sociale italiana che vogliono tornare al primo fascismo quello che ha promesso loro il diritto di voto
E in entrambi i casi forza nei confini e combattono per una società che le vedrà protagoniste pur avendo e proponendo valori diversi e alternativi fra loro
Dunque una lettura l'ha già detto Patrizia Gabrielli complessa della storia complessa che può rappresentare io penso un potente addestramento contro le semplificazioni
Esercizio quanto mai necessario
Misurarsi con la nostra contemporaneità caratterizzata da una forte accelerazione nei cambiamenti sociali tecnologici che anche produttivi
E come allora far sì che l'esercizio alla complessità si confronterà si confronti e Inter agisca con un mutamento accelerato
Delle forme e dei modi di comunicazioni a cui oggi assistiamo e che sembra aver inciso in modo particolare
Sul sapere storico colpendo o creando la sensazione di colpirne i fondamenti stessi sistema anche questo
Suggerito da Patrizia Gabrielli succede così contemporaneamente
Che mentre aumentano le lamentazioni sulla perdita di coscienza storica delle nuove generazioni mi permetto di osservare che le nuove generazioni la storia della quale cerchiamo di discutere questo pomeriggio non conoscono e non studiano
La domanda di storia che viene invece dalla società sembra moltiplicarsi in moltissimi rivoli postmoderni il ragionamento è sicuramente molto più articolato più profondo di quanto io possa solo richiamare tuttavia vorrei dire fuori dai libri di storia chiamiamola così accademica c'è molta storia e questo ricchissimo flusso di comunicazioni
Dirette e
Indirette sul passato fa presa su un pubblico vastissimo plasmando in profondità convinzioni mentalità visioni del mondo
Siamo credo davanti ad una sfida importante emigra circa utilizzare nuovi linguaggi capaci di coinvolgere un pubblico ampio ma tenendo fede alla metodo storico al rigore del metodo storico alla capacità di guardare nelle fonti
E nella in un modo che ci permetta
Di parta quelle fonti di avere le risoluzioni come fa lo storico lo storico si pone una domanda e su quella domanda attraverso le fonti cerca la risoluzione del problema
Che pone all'attenzione e in maniera contraddittoria
Perché quelle fonti potrebbero dire anche un'altra cosa che lo storico deve essere pronto ad ascoltare
Ad ascoltare e a vedere io penso ecco che nei nuovi in media ci sia questa necessità di una contraddittorietà
Di una presenza complessa e contraddittoria della storia perché la storia questo ecco perché è importante il contributo fondamentale della l'archivio dell'Istituto Luce della quale parlava la dottoressa sbadigli già prima perché questo cita la misura
Della forza della documentazione e se lo storico parte età delle domande da una dimensione problematica del passato
Cerca e trova nella risoluzione della documento talvolta una risposta alle sue domande talvolta le domande rimangono invece senza risposta perché la storia è fatta anche i silenzi il problema è che la memoria non sovrasti la storia le memorie tema molto bello molto complesso
Non possono essere prese come metro normativo perché poi c'è la la storia che richiama quella visione contraddittoria complessa della quale abbiamo parlato
Io vorrei dire ancora molte cose ma il la grande diciamo scommessa del viaggio di spari
Della dell'autore
Davide Savelli che
Ringrazio anche pubblicamente per avermi chiamato a partecipare a questa impresa ha poi bisogno nella sua dimensione uditiva l'ultima cosa che vorrei dire di una voce narrante
Perché quella voce narrante nel caso del un viaggio dispari la voce di Cristiana Capotondi ci permette con la suggestione dell'interpretazione con la suggestione della recitazione
Di entrare in quel viaggio tortuoso Complesso che gli storici che le storiche cercano di raccontare perché davvero quello che
Ha suggerito Patrizia Gabrielli anch'io vorrei
Chiudere così la storia domanda passione inquietudine il mestiere dello storico e della storica si nutre di questo e forse vale la pena e di questa passione di questi dubbi un poco passi e venga comunicato
Mi piace dire condiviso non divulgato con un pubblico più ampio della specialista storica o storico e sia grazie
Sarà solo nell'agosto del mille novecentottantuno che saranno abrogati gli articoli sul diritto d'onore il matrimonio riparatore
Nel mille novecento ottantuno c'erano già i personal computer la tv a colori lo Space Shuttle anziché
Così tanto tempo fa e se fino ad allora in nome dell'onore uccidere una donna poteva costare solo pochi anni di carcere
Violentarla non era nemmeno considerato dal Codice penale come un reato contro la persona
Ma solo come un delitto contro la moralità pubblica e il buon costume
Bisognerà attendere fino al mille novecentonovantasei perché una legge affermi il principio per cui lo stupro è un crimine contro la persona e non contro la moralità pubblica
Ho cercato la parola stupro o violenza sessuale
Ma su questo l'archivio non restituisce filmati
è un silenzio che mi fa pensare a quanti di questi crimini siano stati Cacciotti
Anche i tanti donne
Che avranno deciso di tenere teste
Romiti azionista il Tolone
Digitando altre parole invece come divorzio pillola compaiono decine di filmati
Significa che c'è ancora molto da raccontare
Ci sono altre tappe da raggiungere col nostro viaggio dispari
Beh io penso che adesso non ci sia un modo migliore di chiudere questa iniziativa lasciando la parola Cristiana Capotondi quindi alla voce narrante del ottica sta che ringrazio
Faccio un ultimo ringraziamento anch'io a Davide Sabelli
Fatemelo fare anche Alessandro Renai per l'organizzazione di questa iniziativa prego cristiana
Buon pomeriggio grazie sono un po'confusa Flavia perché quello che abbiamo ascoltato rispetto alla sinistra destra negli anni mille novecentosettantasette negli anni della contestazione rimescola molto le carte rispetto a le cose che la mia generazione a proposito della storia in diretta altri sia ci portiamo dietro storia che ci è stata raccontata dalle nostre mamme dalle nostre nonne che ci è arrivata insieme a tutto quel bagaglio di
Spinta alla realizzazione personale questa è la mia storia io sono nata nel mille novecentottanta sono venute al mondo con un'idea precisa di quello che sarei dovuta essere indipendente mi ha aiutato anche il segno zodiacale perché sono della vergine
E realizzazione professionale ancor prima che realizzazione personale in una dimensione familistica
Questo bagaglio credo che venga assolutamente da questo viaggio che le donne hanno fatto nel Novecento e che ha visto mia nonna in particolare diventare farmacista mia madre diventare farmacista perché non poteva diventare medico perché avrebbe dovuto fare i figli
E poi arrivare sino a me oggi
Io sono diventata mamma un anno fa quaranta due anni sono arrivata molto in ritardo ma Dio mi ha fatto questo grande dono quindi seppure in ritardo sono arrivata laddove la mia curiosità e poi linea desideri mi spingevano
E io ho cercato di capire niente Flavia parlava di queste nuove generazioni che parlano della dimensione del privato ancor prima che della realizzazione professionale
Con una sintesi estrema di questo mondo dei social che semplifica molto rende tutto molto meno bello del trova un marito ricco che cosa possa spingere una ragazza di venticinque ventisei anni oggi ad immaginare che nella dimensione del matrimonio una dimensione della famiglia ancor prima che nella dimensione della realizzazione professionale
E ci possa essere la felicità ci possa essere un punto di arrivo di una di una dignità e non tanto e solo un punto di partenza ma proprio darsi come obiettivo
Io penso che questo dipenda dal fatto che abbiamo raccontato una parte della donna
Che sino a quando è iniziato il viaggio della donna attraverso il Novecento era una parte impedita alle donne che quella della donna fuori dalla dimensione domestica della donna che conquista il palco questo palco
Il palco della Camera dei deputati abbiamo visto qui fuori le tante donne che hanno conquistato i palchi istituzionali e quelli che hanno conquistato per se stesso ogni giorno degli altri palchi su altri teatri in altri contesti
Ma questa dimensione della ricerca esteriore della ricerca professionale dal mio punto di vista oggi deve prendere la mano a quella dimensione personale di realizzazione che ha a che fare con gli affetti con una dimensione di conciliazione
Tra ciò che è stata
Una scelta univoca
Obbligata per le donne che la dimensione domestica
E oggi quello che di questa dimensione domestica ne possiamo portarci con maggior libertà dentro ad una ditta molto più articolata molto più complessa molto più difficile
E qui in questo luogo quindi una richiesta poi a voi onorevole Bonafé onorevole Bergamini che stiate qui tre Center ci rappresentate in quanto donne
E siete e sui banchi del Parlamento ad affrontare quotidianamente delle battaglie di consentire alle donne di avere una vita complessa articolata complicata ma che tiene tutto insieme
Oggi dobbiamo poter tenere tutto insieme lo dobbiamo fare per questo viaggio dispari che io forse in una chiacchierata con dati del nostro Autore avrei voluto chiamare viaggio onirico
è un'opportunità straordinaria quella che hanno avuto le donne davvero se io penso al fatto che e mi dispiace per i tanti uomini qui presenti nomi non possiamo fare una giornata come questa parlando di voi ci scusiamo di queste
Perché siamo molto che articolate siamo molto più curiose siamo molto più cinematografiche ce lo racconta Paola Cortellesi le nostre storie iniziano a sbancare il botteghino perché siamo siamo in viaggio appunto siamo mobili siamo donne e quindi in questo senso nel nella nella parola donna dobbiamo comprendere il fatto di essere davvero in trasformazione
E quindi siamo forse da sempre oggetto di letteratura dei grandi storie d'amore ma oggi siamo sono protagoniste delle grandi storie d'amori so protagoniste della storia e questo pomeriggio insieme ce lo racconta quindi credo che sia una bellissima giornata questa perché ancor prima e ancor più che immaginare che questo racconto debba portarci dentro al dolore che queste donne hanno sentito supportato è attraversato per per concederci o oggi di raccogliere il testimone di quelle libertà conquistate appunto con dolore sul campo di battaglia sul campo della ditta
Ne dovremmo ragionare sulla bellezza di questo perché queste donne hanno avuto un obiettivo si sono messe in marcia molto spesso solo per la loro realizzazione personale immagino allettante per esempio
Alfonsina Strada la prima donna che ha corso il Giro d'Italia che voleva andare in bicicletta lei non pensava a quello che sarebbe venuto dopo allo sport
Legato alle alle donne alle donne in pantaloncini che guidava una bicicletta e che avrebbero potuto correre per la prima volta in una competizione alle donne dedicata no lei voleva correre in bicicletta e si è portata dietro tutto tanto ha cambiato la storia
Questo per dire che dobbiamo essere felici di ciò che siamo felici di chi ci ha passato il testimone e comprendere che questa vita davvero piena è davvero stracolma di cose meravigliose
E che quindi questo viaggio dista in realtà è un viaggio unico
Che siamo io sono particolarmente felice di di di percorrere
E sono felice di esternata donna anche per questo perché è molto bello vedere la strada gli occhi delle donne in questo un questo pezzo di di mondo però perché un'altra parte di mondo ci racconta un'altra storia e quindi ancora qui un appello a voi che che lavorate quotidianamente tutti i giorni di accendere dei riflettori sempre di più su quella parte di mondo e ragionare sempre di più sul fatto che diciamo questo
Questa parte ancora forse mondo fortunata che rappresentiamo ma non so se fortunata la parola giusta e non ha gli strumenti per stabilire che che tipo di società abbiamo costruito stiamo costruendo e quali saranno gli affetti di ciò che facciamo oggi su nel prossimo decennio
Però forse su per quelle donne qualcosa in più possiamo fare rispetto qui puntelli che ne abbiamo messe che abbiamo raccontato in questo viaggio che è un viaggio per me unico
Grazie
Grazie ancora a tutti quindi insomma vi lascio con la curiosità di andare a scaricarne il posto ipotecato il sentire le sei sette episodi che parlano di questa lunga marcia delle donne grazie