Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale giovedì cinque settembre questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura la guerra della Russia contro l'Ucraina leggeremo un commento pubblicato dall'immonda firma Sylvie Kauffmann
Fare la guerra senza vincerla questo il titolo che cosa ci sta dietro
La politica occidentale scrive l'Hammond permette all'Ucraina sì di fare la guerra ma non di vincerla né di sopravvivere in seguito salvo garanzie di sicurezza molto più solido da parte degli occidentali un commento che spiega abbastanza bene la situazione sul terreno dopo l'offensiva di Kursk nonché la situazione a livello più generale da sostegno tiepido da parte degli occidentali in particolare Stati Uniti e Germania poi torneremo ad occuparci di Medioriente leggeremo l'editoriale di El Pais sulle manifestazioni contro Benjamin Netanyahu in Israele e una carrellata su altri con menti che riguardano quasi sempre il primo ministro israeliano e il rifiuto di arrivare a un accordo di cessate il fuoco con a Massa almeno così la vedono molti giornali esterni infine gli Stati Uniti le elezioni presidenziali
Vi proporremo un commento dice Annan che ne esce a proposito delle possibili conseguenze di una sconfitta di Donald Trump a novembre per il populismo americano una sconfitta di Trump potrebbe stabilizzare la politica americana per una generazione perché perché per ora i populisti americani non hanno un sostituto dell'ex President's Trump rimanga nasce sempre originale nei suoi commenti partiamo però dalla guerra della Russia contro l'Ucraina
L'attualità oltre agli attacchi missilistici da parte di Mosca che continuano a provocare vittime civili in diverse città
Ieri colpita tra l'altro le dopo lì oltre a questo c'è il rimpasto di governo che è in corso con le dimissioni di diversi ministri compreso quello degli Esteri
Curve va
Ma a noi vogliamo restare su sulla questione del sostegno tiepido all'Ucraina
Ne parla le mondo oggi con un commento di Sylvie Kauffmann dal titolo fare la guerra senza vincerla la politica occidentale permette all'Ucraina sì di fare la guerra
Ma non di vincerla né di sopravvivere in seguito secondo il presidente Prodi Mezzane skill incursione a Kursk ha come obiettivo di costringere Mosca a mettere fine alla sua aggressione e parte proprio da questa incursione in Russia Sylvie Kauffmann che scrive è stata la sorpresa dell'estate
In una guerra a sinistra e mortale
Che rischia lo stallo
Il sei agosto le forze ucraine hanno lanciato un'operazione che nessuno e certamente non l'aggressore russo si aspettava Invader l'invasore
Sorpreso dall'audacia della manovra il Cremlino ha assistito alla resa di centinaia di coscritti che avrebbero dovuto sorvegliare il confine Aiva quatto duecento mila civili ha assistito all'avanzata dell'esercito ucraino
Quasi un mese dopo le truppe di chi è sono ancora lì nella regione di Cusco dove controllano circa mille duecento chilometri quadrati di territorio russo
Questo colpo ha cambiato il corso della guerra militarmente no spiega Sylvie Kauffmann
Perché allo stesso tempo le forze russe continuano ad avanzare nell'Ucraina orientale la città strategica di poco grottesca è sul punto di cadere
Il fronte crolla di nuovo ancora più rapidamente che a Bach molte e ad vinca
Invece di lanciare una grande controffensiva per respingere l'incursione Ucraina Vladimir Putin ha preferito vendicarsi con una pioggia di missili su diverse città ucraina l'ultima delle quali martedì a Poltava è stata particolarmente sanguinosa e la continuazione della distruzione metodica delle infrastrutture energetiche
Politicamente però secondo Kaufman l'operazione cosche non è priva di benefici
Dopo il fallimento della controffensiva del due mila ventitré tanto annunciata che i russi hanno avuto tutto il tempo di prepararsi questa incursione a sorpresa risollevato il morale degli ucraini e smentito l'idea tra gli alleati occidentali di un impasto tale l'esercito di chi è va ripreso l'iniziativa a rivelato ancora una volta le vulnerabilità dell'Intelligence rossa anche contrastato la leggenda delle forze russe inesauribili
E se chi erra non ha alcuna velleità di attenere il territorio russo conquistato perché a differenza della Russia l'Ucraina non ha una strategia di conquista
Questa questa occupazione può comunque pesare
In eventuali negoziati anche il presidente Volodymyr Zaleski ha fornito una giustificazione diplomatica per l'incursione
L'obiettivo ha detto il ventisette agosto e costringere alla Russia porre fine alla guerra non è la prima volta che il presidente ucraino solleva
Il tema della fine del conflitto ne ha fatto spesso allusione negli ultimi mesi mentre la pressione per negoziare cresce anche nel discussioni tra esperti e diplomatici occidentali
Sylvie Kauffmann cita poi un saggio pubblicato il ventotto agosto a Berlino dalla rivista International politico cuor torni
Di due
Ricercatrici tedesche Claudia Menchov e Gianna Puglierin
Che tracciano la triste constatazione di un equilibrio di forze favorevole alla Russia questa situazione
E in gran parte dovuta all'incapacità dei Paesi alleati di fornire aiuti militari a Kiev né i tempi né le quantità necessari
Dicono le due Richter cerca attrici ora dobbiamo temere che questo sostegno non solo ristagni ma diminuisca
Il saggio sottolinea che se gli Stati Uniti e la Germania sono disponibili a indebolire la Russia non vogliono provocarne la sconfitta perché sono ossessionati dalla paura di un'escalation del conflitto risultato prevedibile
L'Ucraina sarà probabilmente costretta a porre fine alla guerra nelle condizioni desiderate dalla Russia con una pace imposta una capitolazione e con l'abbandono di almeno il venti per cento del territorio ucraino
Attualmente sotto occupazione russa
Questo scenario peggiore costringerebbe poi gli occidentali e decidere misure di protezione per il restante ottanta per cento dell'Ucraina in attesa che si materializzi la sua adesione all'Unione europea e alla NATO
Sylvie Kauffmann di le monde poi città un'altra
Un altro un'altra testimonianza in qualche modo sabato a Praga prima della Conferenza Global Sex sulla sicurezza nell'Europa centrale
Il presidente finlandese Alexandra Stabat ricordato in quali condizioni il suo Paese invaso da Stalin nel mille novecentotrentanove
Era riuscito a respingere l'aggressore sovietico era stato costretto alla Finlandia sacrificare il dieci per cento del suo territorio nel mille novecentoquarantaquattro
Compresa la Carelia dove sono nati mio padre i miei nonni ha detto Stabat la Finlandia poi ha scelto la neutralità garantita da un imponente difesa nazionale
Finché l'invasione russa dell'Ucraina non l'ha spinta ad aderire alla NATO nel due mila ventitré immaginare una soluzione del genere per l'Ucraina sarebbe però illusorio
Se la Finlandia e la Svezia la fine hanno deciso di aderire alla NATO e perché hanno capito che la follia espansionistica di Putin non è limitata al don Bassano
Sempre a Praga la presidente della Commissione Ursula von der line si è detta convinta che la guerra della Russia in Ucraina sia un punto di svolta per l'Europa Anna Longo
Al mille novecentottantanove viviamo in un mondo diverso e siamo costretti a ripensare le nostre politiche obiettivi ha detto Ponder Lion
Speriamo che si ascoltata a Washington e Berlino
Scrive invece significa Hoffman queste due capitali pur sostenendo chi ebbe restano le più recalcitranti ad autorizzare l'Ucraina a colpire in profondità obiettivi russi con le loro armi e ad integrarla nella NATO
Questa politica alla fine consente all'Ucraina sì di fare la guerra ma non di vincerla o di sopravvivere insicurezza inseguito
Washington tuttavia eh incerta riguardo il futuro in vista delle elezioni del cinque novembre Berlino è paralizzata scossa dall'ascesa dell'estrema destra e dalla sinistra dell'estrema sinistra filorusse
E lascia che sia il suo Ministro delle Finanze Christian Lindner a decidere sugli aiuti e l'Ucraina Parigi senza governo non parla più di Ucraina chi ricorda il dibattito sull'invio di truppe
Conclusione di Sylvie Kauffmann la pace nel breve termine farebbe comodo a tutti ma non ci siamo almeno di non ripetere gli errori del due mila e quattordici così tra l'altro le monde in questo commento che di contestualizzare la situazione attuale dopo l'offensiva
Di Kursk che dall'Ucraina Medioriente tema che continua a essere molto dibattuto dai giornali internazionali
Comprese le manifestazioni contro Benjamin Netanyahu che proseguono in Israele
Sciopero contro Netanyahu il titolo dell'editoriale di ieri di el País che commenta
Lo sciopero di lunedì interrotto tra l'altro da un decisione di un tribunale perché considerato sciopero politico non per chiedere il rilascio degli ostaggi
E spiega
Spiega El Pais che questo è un nuovo segnale di rigetto di nei confronti di Benjamin Netanyahu
Dopo la notizia dell'omicidio perpetrato da Massa di sei ostaggi israeliani rapiti il sette ottobre
Il punto quale che Netanyahu secondo secondo el Pais
Riesce grazie al proseguimento del dell'offensiva a Gaza a distogliere l'attenzione dal suo governo la guerra e nell'interesse di Netanyahu non dei suoi concittadini
Molti di quali chiedono un cessate il fuoco immediato per riavere gli ostaggi indietro il presidente di israeliano resta impassibile di fronte alle Prost teste interne
Netanyahu immobile di fronte a che il primo ministro invece ogni gesto di pressione degli alleati stranieri l'annuncio del Regno Unito di voler sospendere le spedizioni di armi non è altro che una dichiarazione di impotenza
Risultato il Governo israeliano continua a fare orecchie dei mercanti civili palestinesi muoiono sotto dis i bombardamenti indiscriminati il primo anno d'inferno agli alzarsi avvicina così El Pais
Che però preso una posizione molto di parte in questa in questa guerra a volte dimentica
Dimentica del ruolo di Hamas su su un uno degli aspetti affrontati in questo di editoriale l'annuncio del Regno Unito di voler sospendere
La la fornitura di di alcune armi in realtà poi c'è stata una mezza
Marcia indietro o comunque un chiarimento solo trenta licenze di esportazione il Times in un editoriale parla di errore non provocato cioè una sorta di errore volontario l'embargo sulle armi del Regno Unito contro Israele e un modello di diplomazia maldestra
Invece su Netanyahu il New York Times pubblicato un commento di Thomas Friedman
Anche lui non proprio un amico del primo ministro israeliano
Come Netanyahu sta cercando di salvare se stesso leggere Tramper sconfiggere Kamala Harris l'approccio del premier israeliano a Gaza e agli ostaggi è dolorosamente legato al suo interesse politico personale secondo Friedman
Una chiave di lettura diversa di quanto sta accadendo sempre sul New York Times e quella di Brett Stephens che a proposito di un cessate il fuoco per riavere i restanti ostaggi indietro
Parla di un pillola avvelenata di un accordo avvelenato per Israele perché perché gli ostaggi non dovrebbero essere scambiati al costo di creare più ostaggi Bretz Stephens ricorda che il problema centrale
Del sette ottobre e di quanto ne è seguito rimane rimane Hamas o non abbiamo quasi più tempo però vi consigliamo di andare sul Financial Times il suo sito già Nanga Nash parla delle elezioni presidenziali americani in un commento dal titolo una sconfitta di Trump potrebbe de e potrebbe stabilizzare la politica americana per una generazione e perché perché la lezione del due mila e ventiquattro e che i populisti americani per ora non hanno un sostituto un'alternativa dell'ex presidente Trump a
Alcuni populisti che sembrano più competenti Cobra ronde Santis
E G. di Vence ci hanno provato ma i risultati sono non sono positivi per loro e perché perché tanto avrebbe tre superpoteri primo è una sorta di star
Leader carismatico in grado di distrarre i cittadini dall'agenda di estrema destra che sarebbe troppo
Dura per essere accettabile secondo il costo emotivo di chi sostiene Trump la
Non si può rinunciare in una guerra dove sono persi amici per sostenere l'ex presidente l'ultimo dei vantaggi di tram per la sua incompetenza percepita perché alcuni repubblicani dicono che è troppo pigro e gotico per fare danni irreparabili
Un politico che dovesse abbinare le idee tram piste alla competenza potrebbe spaventare e perdere sostegno insomma il vero superpotere di Trump è la quasi irrilevanza delle idee che promuove
Ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale