Il rapporto di previsione sull'economia italiana a cura del Centro Studi della Confindustria

Grazie al polso appagamento ad Arrigo Sadun o posso spaventa
E
Da parte mia solo poche parole per introdurre l'argomento di oggi
Nell'introdurre questa edizione del Rapporto di previsione sull'economia italiana vorrei per un momento soffermarmi a riconoscere l'esattezza delle previsioni che il nostro centro studi ha lavorato nel corso dell'anno
Un piccolo atto di orgoglio
Tutti voi ricorderete che siamo stati accusati per molti mesi
Di esporre valutazioni giudicate eccessivamente pessimistiche o disfattisti addirittura al tempo stesso però non posso non provare la ma la sensazione che nel corso dell'anno qualche cosa di più poteva essere fatto per attenuare la fase difficile in cui si trovava e si trova l'economia italiana
E già a giugno avevamo previsto una crescita dello zero sei sempre novantasei che confermiamo ancora oggi quando il governo è anche il Fondo monetario internazionale sostenevano ancora previsioni superiore al due per cento
Oggi la stima del governo e della generalità dei revisori si situa tra lo zero sette lo zero sono ossia il valore che noi prevedevamo aggiunge
Già nel corso del novantacinque il centro studi di Confindustria è previsto fra il mille critiche che l'inflazione sarebbe calata
Avevamo dimostrato che la principale causa del riaccendersi delle spinte inflazionistiche era stato il forte aumento dei prezzi delle materie prime
Gonfiati dalla svalutazione della lira
A giugno di quest'anno e poi ancora settembre fumo tra quelli che sostennero con maggiore fermezza che l'inflazione si sarebbe ulteriormente ridotta nonostante l'incertezza generata da qualche oscillazione dei dati d'inflazione mensile
Con uno scarto minimo rispetto a quanto previsto l'inflazione al consumo è tornata oggi a livelli più bassi dal mille novecentosessantanove
A settembre lanciamo un allarme sulla scarsa efficacia della manovra correttiva varata durante l'estate indicammo la probabile realizzazione di un fabbisogno assai più alto dell'obiettivo ufficiale
Oggi e quasi certo che il fabbisogno si attesterà intorno ai centoquaranta mila miliardi
L'economia italiana sta attraversando una fase particolarmente delicata del ciclo economico
Alcuni segnali indicano che potremmo essere vicini a un punto di svolta ma la levata incertezza
Rilevato livello ancora elevato dei tassi d'interesse condizionò fortemente le decisioni delle imprese delle famiglie suggerendo cautela negli investimenti e negli acquisti
L'attività produttiva appare in una fase di sostanziale stagnazione dopo la caduta registrata tra la fine novantacinque l'inizio novantasei
La domanda estera che dovrebbe essersi stabilizzata nel corso delle stante non sembra per ora compensare la debolezza della domanda interna
I consumi dei nostri principali mercati di sbocco stanno ripartendo molto gradualmente e i nostri prodotti sono penalizzanti dall'apprezzamento della lira
Dai nostri confetti scambio di valutazioni e con l'associazione d'impresa emerge che la situazione congiunturale le prospettive a medio termine sono nostre te vuol mente differenziate per i settori produttivi
Nei settori produttivi di beni intermedie di beni di consumo non durevoli pur se in flessione rispetto i livelli produttivi l'anno precedente e con alcune eccezioni non si rilevano attualmente indicazioni di processi recessivi Ina
La situazione invece particolarmente preoccupante nel settore della meccanica
Alcuni comparti quali quelle elettrodomestici dell'auto registrano la cui sino a che il mercato interno ormai in atto da alcuni anni
Anche le prospettive a breve e medio termine su orientate al pessimismo e ci si aspetta un ulteriore contrazione della domanda nei prossimi trimestri
Addirittura secondo alcune stime la domanda interna potrebbe ulteriormente contrarsi di un ulteriore dieci per cento
Questo il quadro la fine novantasei
Non ci aspettiamo purtroppo grandi miglioramenti nel novantasette
Ma il prossimo sarà comunque un anno importante
Perché costituì era il banco di prova di quel cambiamento di strutturali nel comportamento dell'impresa dei lavoratori e dello stato che sono necessari per assicurare al Paese un sentiero di sviluppo equilibrato e senza inflazione
La convinzione che il consolidamento di questi cambiamenti sia indispensabile per migliorare il benessere di tutto il Paese
Ci porta a valutare con estrema attenzione i contenuti della manovra finanziaria e la coerenza delle richieste sindacali di incrementi con retributivo
Molto è stato fatto in questi ultimi anni ma l'esigenza di razionalizzazione e di risanamento è ancora forte e diffusa in tutto il Paese
Forte di questa convinzione non ci stancheremo di sollecitare le riforme che riteniamo indispensabili al rafforzamento del nostro sistema Paese
Tra queste naturalmente l'immediata riapertura del dibattito sulla riforma dello Stato sociale la ripresa delle privatizzazioni e la semplificazione delle leggi e delle procedure amministrative
Un altro grande problema che si è perfino acuito nel corso del novantasei e quello che la disoccupazione e credo che sappiate tutti nel momento in cui si parla di occupazione in Italia
Questo è quasi sinonimo di Mezzogiorno
Su questo fronte non ci aspettiamo miglioramenti nel corso del prossimo
Di origini questo problema sono di carattere strutturale e la rigidità del mercato del lavoro diminuisce la risposta dell'occupazione al CIPE
Su questo tema il Centro Studi sta preparando uno studio che presenteremo nei prossimi mesi vorrei toccare adesso alcuni dei dati che fanno parte del rapporto lasciando fuori
A Giampaolo Galli illustrazione più completo
Una bassa crescita della domanda dell'attività produttiva l'arresto il calo in stazione
E sconfinamento a meno di una consistente manovra aggiuntiva dei conti pubblici rispetto alla soglia del tre per cento sono i punti centrali della previsione del Centro studi di Confindustria per il novantasette
In positivo riteniamo che verrà sostanzialmente preservato almeno di un forte riacutizzarsi delle tensioni politiche quel patrimonio di fiducia accumulato nell'ultimo anno dall'Italia sui mercati finanziari
Vorrei sottolineare sui mercati finanziari
Che ha consentito a novembre il rientro degli accordi negli Accordi europei di cambio
Sulla base di indicatori congiunturali si può probabilmente affermare che si è arrestata la caduta dell'attività che aveva caratterizzato la fine novantacinque i primi mesi del novantasei ma la domanda finale ancora sostanzialmente stazionario
La nostra previsione un aumento del PIL del novantasette dell'uno punto due per cento leggermente superiore a quella di quest'anno
Che lo zero sette come ho detto prima dicendo e quindi non tanto dall'analisi degli indicatori congiunturali
Ma dalla logica delle relazioni econometriche che indicano come in assenza di fattori particolari una ripresa nel resto d'Europa che oggi in atto e appare abbastanza soldi per non può ci auguriamo non riflette si sia pure con ritardo sull'economia italiana
Ma io
Pensavo di continuare a darvi alcuni dati ma credo che sia preferibile lasciare a Giampaolo in modo tale che l'organizzi poi in un discorso più completo e più organico
Giampaolo la Shell a te la parola
Grazie io organizzò la mia presentazione attorno a quattro punti l'attività produttiva dove stiamo dove stiamo andando l'inflazione
Dirò alcune cose sui conti pubblici e poi qualche breve considerazione sui mercati finanziari
Attività produttiva ha già ricordato il dottor Guidi che prevediamo una chiusura dell'anno attorno allo zero sette per cento con consumi molto bassi attorno allo zero cinque
Ed esportazioni pressoché nulla nella media dell'anno
E la previsione vorrei
Mostrarvi alcuni indicatori congiunturali la cui lettura sostanzialmente che la ripresa non c'è ancora siamo in una situazione in cui si è arrestato il calo dell'attività produttiva della domanda
Ma è ancora prematuro dire che ci sia che sia in atto una ripresa a prego mostra il primo grafico che riguarda la produzione industriale questo è il grafico che dalle indicazioni come dire migliori
Più o più favorevoli come vedete da questo grafico della produzione industriale media giornaliera
Aggiornato con l'indagine del centro studi di Confindustria è evidente che c'è stato nell'estate un arresto della caduta che ha caratterizzato il periodo a cavallo fra il novantacinque e il novantasei
Si potrebbe dire sulla base di questo solo grafico che forse è in atto una piccola ripresa questo però dipende moltissimo
Dalla
Dall'ultima osservazione in una serie che è molto variabile per questo motivo mesi e e per gli altri motivi che dirò fra poco ne siamo molto cauti
Nel dire che se c'è in atto anche una semplicemente un rimbalzo della produzione
Industriale anche perché il prossimo grafico per favore
Non vediamo ancora in atto una ripresa degli ordini questi sono gli ordini dall'interno di diversi tipi di beni direi che si può dire sulla base di questi dati che c'è
Una un arresto della caduta ma è ancora prematuro per dire che ci sia una ripresa i dati che sono usciti ieri dell'Istat relativi agli ordini al fatturato confermano
E la mia lettura questa considerazione un po'meglio degli ordini dall'interno vanno gli ordini dall'estero
A da questo punto di vista prossimo grafico per favore
è interessante guardare agli andamenti delle quantità importate detto ed esportate
Le esportazioni sono la linea tratteggiata più in alto
Come vedete le esportazioni si stanno riprendendo un po'nel novantasei dopo il capitombolo della seconda metà del novantacinque
Questi sono dati fino soltanto fino al secondo trimestre sostanzialmente la nostra impressione è che quella segnale di ripresa si stia confermando ma siamo ancora come livello di esportazioni al di sotto del picco raggiunto nel novantacinque
Notate anche da questi dati che continua a molto forte la caduta delle importazioni ed è la caduta delle importazioni sostanzialmente che sta facendo quest'anno il saldo commerciale
Di cui abbiamo notizia anche questa mattina in miglioramento sulla base dei dati Istat ritornando alla domanda interna prossima o grafico
Siamo preoccupati
Dell'andamento dei consumi e questo è un altro motivo che ci induce a essere molto cauti sulla notizia della ripresa
La linea continua è l'indice di fiducia delle famiglie questo è un indicatore che ha un'alta correlazione con il livello effettivo
Dei consumi noi davamo per scontata una qualche caduta a settembre ottobre
Dell'indice di fiducia quando ci sono annunci di grosse manovre fiscali l'incertezza come dire incide negativamente su questo indicatore il livello a cui siamo arrivati a novembre comincia a preoccuparci
Sulla base di tutto ciò molto sinteticamente ovviamente degli altri dati che sono analizzati nel rapporto affluire in banca rimando
Diciamo che
Le esportazioni si stanno riprendendo
Sostanzialmente perché come ricordava Guidi è in atto appare abbastanza solida la ripresa nel resto d'Europa
E quindi immaginiamo che nella media del novantasette ci possa essere una crescita del cinque per cento delle esportazioni italiane
Che sarebbe comunque un valore inferiore a quello della crescita del commercio mondiale perché continuerà a pesare sulle spalle sport italiano l'apprezzamento del tasso di cambio della lira
è questa ripresa di esportazioni che trascina nella nostra previsione via il moltiplicatore keynesiano
Il prodotto interno lordo all'uno e due per cento
Per quello che riguarda i consumi
Crediamo che possano fare un po'meglio di quest'anno cioè li mettiamo a uno zero nove quindi una crescita inferiore ancora con ancora inferiore
Alla all'uno per cento dopo lo zero cinque di quest'anno
Anche se ci sono molte incertezze il reddito disponibile delle famiglie dovrebbe aumentare anzi sicuramente aumenterà ma in misura consistente per quello che riguarda i redditi da lavoro
Aumenti era anche per quello che riguarda i redditi da interessi opportunamente corretti per l'infrazione ma le famiglie si troveranno meno soldi perché sono scesi i tassi di interesse
Quindi in quale misura le famiglie va detto in una bella intervista il ministro del Tesoro ieri quale misura le famiglie si renderanno conto che la riduzione delle famiglie in qualche modo le arricchisce non è del tutto ovvie tipicamente ciò avviene con un certo ritardo
Quindi consumi ancora bassi Investimenti sostanzialmente lentissimi perché la capacità produttive elevate è stata ricostituita con la legge Tremonti nel novantacinque perché vediamo prospettive di redditività bassa per le imprese quindi per l'occupazione buio tasso di disoccupazione è sostanzialmente invariato nel novantasette rispetto ai livelli di oggi
Ne mi risulta che alcun preavviso ore abbia modificato le proprie previsioni sul sull'occupazione in seguito alla firma del patto sul lavoro ma forse questo era pretendere troppo
Quindi abbiamo un'analisi abbastanza preoccupata di quello che succede all'economia reale
La preoccupazione non è tanto quella che pure era legittimo a vere fino a qualche mese fa della recessione
Ma della continuazione di un lungo periodo di crescita molto bassa per darvi un dato che a me fa impressione dal novanta al novantasette la crescita media del prodotto interno lordo sarebbe uno virgola due per cento
è stata del due quattro negli anni ottanta
Su del tre otto negli anni settanta evidente che c'è un problema
I prezzi
La discesa fino ad oggi è stata fortissima
Siamo stati ottimisti
Quando molti erano pessimisti oggi siamo cauti quando molto su molti invece sono ottimisti
Siamo cauti immaginiamo che l'inflazione nella forse a dicembre posso ancora guadagnare un decimale ci potranno essere alcuni miglioramenti sui decimali
A gennaio forse opportuno dirlo sin da adesso a gennaio ci sarà un rimbalzo verso l'alto dovuto effetti statistici di confronto con l'anno prima quando fu cambiato il paniere ci saranno alte grida da parte di qualcuno non sarà il caso di preoccuparsi di perché l'effetto statistico in quanto tale dovrebbe rientrare poi però a nostro avviso inizieranno dei problemi
Per vari motivi sia perché e lì le tariffe sono state tenute ferme quest'anno tasso di crescita uno per cento
A e quindi c'è una forte pressione sulle imprese pubbliche che peraltro stanno dando cospicui aumenti salariali
Due
E soprattutto importante perché viene meno l'effetto dell'apprezzamento della lira che è un effetto
Una tantum sul livello dei prezzi non è un effetto sul tasso di variazione dei prezzi è un effetto una tantum sul livello dei prezzi
Questo lo si vede già anch'lo si intravede già nella disaggregando l'indice dei prezzi alla produzione se voi guardate la linea tra
No non è questo
La linea tratteggiata
Ecco questo
Quella che scende fino a meno cinque per cento nell'ultimo nel corso del novantasei quelle lì sono i prezzi alla produzione di beni intermedi che sono i più legati alle importazioni al tasso di cambio
E questi sono hanno avuto un andamento fortemente negativo adesso cominciano ad Avvenire tassi di variazione ancora molto vicini allo zero ma come forse fisiologico positivi
Quindi viene meno l'effetto dell'apprezzamento della lira ma soprattutto la nostra preoccupazione riguarda i costi di là del lavoro e gli effetti dell'andamento del costo del lavoro di quest'anno dell'anno prossimo
Il tema è ampiamente trattato nella rapporto vorrei darvi un solo dato di confronto con gli altri
Principali Paesi industriali
Questi sono dati del Fondo monetario e riguardano il costo del lavoro per unità di prodotto nella settore manifatturiero
Noi oggi abbiamo una stima per l'Italia che è un po'più bassa per il novantasei di quella che dava ottobre il Fondo monetario il Fondo monetario da un costo del lavoro per unità di prodotto nel in Italia nel novantasei al cinque otto
Ridiamo un valore adesso che è più vicino al cinque per cento diamo peraltro un valore più elevato del tre e mezzo che sta lì all'a costo del lavoro del novantasette ma comunque sia queste differenze sono marginali a fronte del fatto che come vedete tutti gli altri Paesi hanno andamenti che stanno attorno allo zero l'uno per cento
Quindi l'Italia da questo punto di vista è un paese fortemente fuori linea
Direi che la considerazione che è difficile avere i benefici della di una virtù tedesca per i prezzi senza avere anche retribuzioni in linea con quelle della Germania e degli altri Paesi dell'Unione Europea quindi qualche preoccupazione per quello che riguarda l'inflazione
E vengo al mio
Terzo punto tre sono i conti pubblici
Nel rapporto indichiamo per il mille novecentonovantasei come ricordava prima Guidi un valore per il fabbisogno del settore statale di centoquaranta mila miliardi
Da una
Primissima analisi
Dei dati dell'autotassazione che sono stati resi noti oggi abbiamo l'impressione che la nostra previsione sia in linea per quello che riguarda le tasse con questi dati di autotassazione
Lo verificheremo può darsi che il fabbisogno risulti leggermente più basso ma ci sono anche motivi che possono far temere un valore addirittura più elevato
Indichiamo
Per il mille novecentonovantasette
Un soggetto a una serie di qualificazioni che dirò e di ipotesi un valore del cinque per cento per il rapporto fra indebitamento della pubblica amministrazione e prodotto interno lordo da questo deriva la necessità a nostro avviso di una manovra aggiuntiva
Qualche considerazione
Il dato di centoquaranta mila a meno di verifica su questi dati dell'autotassazione quasi acquisito è un dato che fa una certa impressione
Ricorderete che l'obiettivo semente la prossima tavola che l'obiettivo della legge finanziaria del settembre novantacinque era di un fabbisogno di centonove sono state fatte due manovre una da trentaquattro e una da sedici mila miliardi nel giugno scorso totale manovre cinquanta mila miliardi circa
Cosa vuol dire questo beh vi sono due possibilità
Un fatto banale di conti se le manovre
Possibilità numero uno
Se le manovre erano valutate correttamente cioè valevano davvero cinquanta mila miliardi
Il tendenziale del novantasei era di beni centoquaranta consuntivo di quest'anno più cinquanta le manovre uguale centonovanta mila miliardi ossia se ne dovrebbe concludere che vi erano tendenze in atto tendenze assolutamente esplosive della finanza pubblica
Posto che il novantacinque si chiude con centotrenta quindi il tendenziale sarebbe passata in assenza di manovre da centotrenta a cento nono novanta nottate con tassi d'interesse con spesa per interesse leggermente in discesa
Se ne dovrebbe anche concludere che vi è stato un colossale errore di previsione
Da parte un po'di tutti
Due seconda possibilità più verosimile forse il tendenziale era bensì in crescita nel novantasei rispetto al novantacinque ma non in maniera così esplosiva
Diciamo che il tendenziale sarebbe collocato attorno centocinquanta dico numero compreso fra centoquaranta centonovanta ma occuparmene ragionevole di cento novanta in tal caso fosse stato centocinquanta se ne dovrebbe concludere che le manovre da cinquanta l'hanno ridotto da centocinquanta a centoquaranta ossia in realtà valevano dieci
Quindi c'è stato un fenomeno il qualche rilievo di sopravvalutazione del valore effettivo delle manovre
La stessa cosa è successa nel giugno di quest'anno
Dopo la manovra da sedici mila miliardi l'obiettivo fu posto a centotredici si disse con la manovra si arriverà a centotredici siamo a centoquaranta
O la manovra non c'è stata oppure l'errore di previsione è stato di Berna ventisette mila miliardi o giù di lì a giugno di quest'anno per questa
Non sono del tutto chiariti i motivi dello sfondamento di quest'anno ma abbiamo alcune indicazioni che le cose che stanno andando molto forte sono le pensioni con tassi di crescita fra il nove e il dieci per cento
La spesa per il personale con tassi di crescita su sei e mezzo sette per cento perché abbiamo salari che vanno retribuzioni che vanno oltre il sei e in base ai dati Istat relativi ai primi due trimestri abbiamo una ripresa ahi noi della occupazione pubblica malgrado i blocchi e quant'altro
Ci fu una qualche polemica durante la finanziaria dell'anno scorso perché il governo disse no le le il monte salari pubblico crescerà del tre tre e mezzo per cento
Non è stato così
Vi è il sospetto che ci siano stati anzi la certezza che ci siano stati fortissimi tiraggi quest'anno da parte degli enti locali
Una sorta come dire di esplosione di federalismo con uno Stato centrale ormai impotente non mi è chiaro non c'è del tutto chiaro perché questo avrebbe dovuto succedere quest'anno e non già ad esempio l'anno scorso perché i i sindaci di autonomia c'erano già recano forti anche l'anno scorso in ogni caso quale Consip quali conseguenze per il novantasette
Beh innanzitutto evidentemente un po'di cautela sui conti ufficiali non ce ne vorranno le autorità al confronto i bilanci delle imprese italiane non saranno la fonte del Clitumno ma non ne escono proprio male
Due il tendenziale del novantasette
Per con
Base centoquaranta per quest'anno
è difficile credere che il tendenziale sarà come era previsto nella R. PPI centoventicinque mila centoventicinque mila meno una manovra da sessantadue più l'effetto sugli interessi sessantacinque si arrivava a sessanta che
La soglia di Maastricht
Noi sulla base di una serie di considerazioni che lungo esporre qui lo mettiamo a centoquarantacinque mila cioè venti mila di più della governo anche perché abbiamo una crescita notevolmente più bassa di quella prevista dal governo che era lo ricordo due per cento
Centoquarantacinque non è assolutamente nulla di esplosivo dato come dire i dati che ho dato più gioco mostrato prima
Un
è una valutazione come dire basata su considerazioni analitiche che mi pare verosimile
Valutazione del valore effettivo della manovra
La nostra valutazione e la seguente che dagli effetti della manovra sul primario cioè sul bilancio al netto degli interessi togliamo ventuno mila miliardi per una serie di considerazioni analitiche
Tuttavia abbiamo una spesa per interessi vi dirò dopo perché che va un po'meglio di quella del governo che era sono in sostanza quella governata basato su ipotesi estremamente prudenziali
Un nove mila miliardi meglio di come era previsto a settembre un tre mila miliardi in meno rispetto alle valutazione rivista adesso al governo quindi togliamo un altro diciotto mila miliardi
Conclusione più venti di tendenziale più diciotto di manovra inclusiva degli interessi un totale di trentotto mila miliardi a che circa il due per cento del prodotto interno lordo
Non è questo il valore della manovra che ne riteniamo necessaria e dirò qualcosa dopo su questo punto
Vorrei prima dire
Qualche parola sulla nostra valutazione della manovra dal punto di vista quantitativo
Come voi sapete doveva essere come effetti sul primario sessantadue mila e cinque in realtà in corso d'opera un sette mila miliardi sono stati attribuiti al conto interessi e dovevano stare fuori sono stati messi dentro e quindi in realtà la manovra sul primario valutazione ufficiale cinquantacinque mila e cinque di questi noi diamo per buoni riteniamo che gli effetti reali saranno nell'ordine di trentaquattro mila miliardi
Osservo che questo sarebbe un coefficiente di realizzazione della manovra
Trentaquattro su cinquantacinque straordinariamente elevato in rapporto all'esperienza degli ultimi anni che grosso modo adatto un coefficiente di realizzazione delle manovre ex posto sui dati
Nell'ordine di un quinto compresa la manovra Amato nel conto globale
Ciò perché riteniamo che effettivamente il ministro del Tesoro si sia adoperato per effettuare fare effettuare dei suoi uffici una valutazione più prudente che nel passato
Di questi trentaquattro mila miliardi venti sono imposte quattordici sono minori spese
Insomma un po'più di tasse che di tagli di spese ritengo che sia utile entrare brevemente dentro i tagli dispense
Per dire che pochissimo
è tagli strutturali alla spesa corrente di questi quattordici nostre valutazioni circa dodici attengono ho al conto capitale quindi sono Investimenti comunque classificati come investimenti oppure a trasferimenti a enti locali a ferrovie
Che abbiamo presi per buoni ma sappiamo bene che questi enti possono fare tante cose indebitarsi tirare sulla tesoreria qualcuno Pomentale le tasse quindi è molto dubbio che questi dodici mila miliardi davvero vadano in riduzione di stese delle ferrovie e degli enti locali eccetera
Rimangono un due mila miliardi circa di tagli che sono quelli che stanno nel collegato alla Finanziaria e sono gli unici dei quali noi conosciamo le misure gli unici misure specifiche che sono prese per incidere sui meccanismi e che e sui quali esiste una relazione tecnica della Ragioneria sono le cose di cui l'opinione pubblica
Ha discusso in questi mesi e su cui qualcuno ha strillato perché effettivamente qualcuno per esempio i farmacisti venivano toccati da questa cosa costati tagli ai posti letto
Il divieto ai medici che operano in strutture esterne al blocco del turnover lo straordinario dei pubblici indipendenti il part-time dei pubblici dipendenti queste sono le cose
Di cui si è discusso e queste sono le cose su cui bisogna vedere se davvero ci sono
Delle del se c'è una efficacia delle manovre
Noi l'abbiamo valuta governo questo insieme di cose le valuta quasi sette mila noi l'abbiamo valutato due mila ma financo qui con molti dubbi perché due motivi uno
Molte misure sono già state prese in passato
Con scarso successo basta guardare le relazioni del servizio Bilancio della Camera per esempio il blocco del turnover è stato fatto molte volte nel passato funzionerà meglio che nel passato
Ridefinizione piante organiche degli ospedali tutta la pubblica amministrazione dopo la riforma regge Cassero novantatré avrebbe dovuto ridefinire le piante organiche
Due molto dipende dalla buona volontà degli amministratori che tuttavia hanno l'incentivo a fare esattamente l'opposto
E non hanno nessun controllo pochissimi controlli se non controlli assolutamente formali come sapete e soprattutto non sono soggetti a sanzioni se non fanno i risparmi previsti nella legge finanziaria
Chi decide che un ospedale a troppi posti letto chi riduce di conseguenza il personale come quali sanzioni se l'amministratore non fa queste cose
Quanto tempo ci vorrà
Si può discutere nel merito sui tassi di adesione alla ipotesi del part-time nel pubblico impiego ma io mi chiedo molto più banalmente quanto tempo ci vorrà perché l'amministrazione pubblica faccia avere dipendenti i moduli per fare la domanda di essere messo a parte
Voglio essere chiaro su questo molte di queste misure sono misure apprezzabili alcune sono misure di moralizzazione dell'amministrazione perché questa Amministrazione deve imparare a risparmiare
Ma è ovvio che non bastano ma lo sapevamo anche prima a priori che queste misure non bastano perché si era deciso a priori di non toccare i tre famosi capitoli personale la sanità la previdenza che sono l'ottanta per cento delle spese correnti al netto degli interessi quindi rimane una cosa piccolissima che è fatta di novanta mila nelle spese correnti novanta mila miliardi di acquisto di beni e servizi
Già ridotti all'osso negli ultimi anni se si riesce a tagliare due mila miliardi questa roba si è già fatto rispetto all'anno prima un risparmio che in in percentuale
è davvero notevole in più si possono tagliare gli investimenti e forse questo sta avvenendo
Riguardo alla televisione quindi il tema della manovra vorrei sottolineare quattro fattori assolutamente cruciali
Primo le nostre valutazioni sono basate su una analisi ancora preliminare perché non ci sono i dati li avremo solo a consuntivo di quello che è successo nel novantasei
Quindi per capire quanto del novantasei sia strutturale quanto sia transeunte
Secondo non sappiamo ancora quale efficacia potrà vere un importante emendamento potenzialmente importante volto a dare al governo maggiore controllo sui flussi di tesoreria
Potrebbe funzionare in questo caso la nostra previsione probabilmente si rivelerebbe
Per rata per eccesso
Tre non sappiamo ancora quale sarà l'esito di discussioni in corso su con la Commissione europea su modifiche delle convenzioni contabili
Se queste discussione avranno esito positivo si Nanco il fabbisogno del mille novecentonovantasei perché si ripeterebbe ridati indietro potrebbe migliorare contabilmente
Di qualcosa come dieci mila miliardi
Un quarto punto
C'è un fattore di ciclo politico
Che si è dimostrato in Italia non meno importante che in altri Paesi su cui esiste una abbondantissima letteratura per esempio gli Stati Uniti
Esiste una letteratura cosiddetta di political vista assai col che dimostra quale sia la relazione fra vicende politiche andamenti dell'economia nei suoi vari aspetti
In Italia negli ultimi anni il disavanzo è andato bene in due anni novantatré e novantacinque sono stati due anni in cui rimasto incarica
Per tutto l'anno successivo il ministro del Tesoro che aveva apposto la propria firma alla legge finanziaria è andato male il disavanzo male nel senso che ha aumentato in valore assoluto aumentato rispetto alle previsioni nei due anni in cui il la c'è stata una discontinuità alla guida del ministero del Tesoro questo che cosa vuol dire tecnicamente che c'è un margine per controllare i conti in corso d'anno anche in costanza di legge finanziaria
Questo margine viene utilizzato quando ha c'è un fortissimo incentivo politico a farlo e l'obiettivo Maastricht questo incentivo probabilmente lo dà tale da sopravanzare le pressioni delle lobby più o meno legittime che siano di non c'è la possibilità politicamente di scaricare
Le responsabilità del buco sulla precedente generazione di governanti queste ripeto sono considerazioni stranota in letteratura
Ora questo per dire che ci sono fattori di incertezza ci sono anche fattori che giocano e potrebbero giocare in senso positivo
Quindi la nostra previsione di un cinque per cento considerate la come cinque per cento disavanzo PIL l'anno prossimo con una valutazione econometrica fatta come dire in costanza di comportamenti
Nell'ipotesi tecnica di invarianza della capacità di controllo sulla tesoreria e di norme di contabilità
Una valutazione
Seria
Su quanto dovrà essere la manovra potrà a mio avviso essere fatta soltanto nei prossimi mesi osservo tuttavia che praticamente tutti i centri di ricerca ritengono che si andrà oltre il tre per cento quindi l'incertezza non è su se ma sul quanto
Mercati finanziari qualche considerazione
Tratti da
Noi riteniamo
Che esistano due scenari possibili nell'ipotesi che noi abbiamo fatto che si stia sopra il tre per cento uno contraccolpi politici negativi della esclusione dell'Italia l'Europa non ci cioè si reagisce nel seguente modo l'Europa non ci vuole noi non vogliamo l'Europa
Con un cambio di rotta allora in questo caso ci sarebbero dei problemi seri sui mercati finanziari ipotesi due
Rimane l'attenzione politica per l'Europa e si prendono le misure conseguenti a cominciare da tagli di spesa con efficacia almeno dal mille novecentonovantotto
Il governo mantiene in altre parole dritta la barra e agisce di conseguenza in questo caso l'Italia verrebbe considerata dai mercati come non come paese auto ma come il paese Traina
Quello che presentiamo nel rapporto
Il secondo scenario in cui quindi non si beneficia di tutto il calo dei tassi di interesse che potrebbe derivare dalla adesione all'Unione monetaria sin dall'inizio
Quindi c'è un potenziale lucro cessante ma non c'è un danno emergente molto grave naturalmente su questo sono
Aperte tutte le considerazioni
Possibili questo ci appare quindi un'oscena comunque uno scenario coerente lo scenario in cui i tassi di interesse non si riducono come potrebbero ridursi il cambio forse si indebolisce un pochettino questo obbliga la banca centrale attenere ahimè ancora abbastanza strette
Le redini della
Della moneta e della liquidità concludo mette l'ultimissimo grafico a nella
Che in questo contesto non ci aspettiamo
Una
Ecco una riduzione consistente dei tassi di interesse bancari
In questa figura voi vedete i tassi d'interesse la clientela primaria in una serie di Paesi Italia sta quasi all'otto per cento perché è scesa l'inflazione ma non sono scesi i tassi d'interesse bancari
Gli altri Paesi stanno tutti molto più bassi compresa la Spagna e la Germania sta al tre tre e mezzo
Una qualche discesa forse ci sarà ma come dire noi accusiamo le banche di inefficienza
Una volta le banche negavano di essere inefficienti adesso dicono che proprio perché sono inefficienti non possono ridurre di spread degli interessi e temo ahimè che abbiano ragione grazie
Grazie a Giampaolo grazie anche per esser riuscito nonostante Italia mantenere continuità logica alla presentazione io pregherei tutti coloro che interverranno adesso di mantenersi dentro i quindici minuti
La parola Alfonso Paganini
Trovo che il rapporto presentato dalla Confindustria
è un rapporto
Compatto molto puntuale
Con una chiara indicazione delle tendenze
è una precisa distinzione
Tra gli obiettivi perseguibili nelle condizioni per raggiungere gli obiettivi
Osservo che
La parte più analitica è forse quella dedicata alla pubblica amministrazione come d'altro canto risultato dalla presentazione
Negarle
Ha una valutazione della manovra in termini di
Riduzione
Di spesa
E incrementi di entrate
Io non ritengo di
Aggiungere osservazione rispetto alle tante che sono state fatte da cade su questo argomento anche perché sono molto dettagliate molto precise
E certamente mettono in evidenza
Questa ipotesi complessiva dia uno scostamento
Di circa diciotto mila miliardi
Rispetto ha speso tre che si potrebbero risparmiare e maggiori entrate prevista dal governo
E un differenza sul tendenziale circa venti mila miliardi in totale trentotto mila miliardi
Ora
Devo dire che
Per quanto riguarda l'andamento di queste variabili credo ha detto molto bene
Gare veliche tutto dipende da quello che mi ha chiamato il margine di controllabilità della spesso tutto dipende cioè se il governo riuscirà a esercitare un chiare precisa azione
Nel controllare quelle voci che ha programmato di ridurre ho di acquisire sotto forma entra
Certamente
è possibile che tra la determinazione politica
A ridurre le spese per le voci che sono indicati
E la praticabilità
Di questa operazione ci sia qualche difficoltà
A a realizzare la volontà politica e dunque che ci siano scostamenti
Nella difficoltà di fare una previsione su questo argomento
Io fare soltanto una considerazione che quella di dire che certamente nella tradizione
Che nasce dall'esperienza del passato e anche dalle previsioni possibili uno scostamento tra tendenza tra quello che il programmato il tendenziale si verifica anche si è verificata con ministri del Tesoro diverso e quindi è probabile che si possa free verificare nel futuro
Difficile dire in che misura nella previsione
Che abbiamo
Io realizzato a Tor Vergata con un modello del Cesis
Che con l'aiuto di di massima Tirrenia abbiamo avviato le previsioni sono disponibili per chi volesse seguire poi il mio ragionamento sulle tabelle che sono distribuite o verranno distribuite
Abbiamo immaginato soltanto uno scostamento non già di trentotto mila miliardi rispetto allo scenario base ma di quattordici mila mila miliardi questo provoca naturalmente un peggioramento della previsione di base che è la tabella uno
Un e provoca ovviamente una differenza nel deficit perché si realizza rispetto al PIL
Ma al di là di questo che è un discorso che ripeto io vorrei lasciare un attimo tra parentesi vorrei concentrare il mio intervento
Su alcune questioni che invece mi sembrano toccante meno
Nella presentazione che ha fatto Gradoli degli scenari previsivi e riguardano le variabili macro economiche complessive
In particolare quelli di tipo internazionale cure di tipo interno
Cominciamo
Da quelle di tipo internazionale ecco qui direi che noi ci troviamo di fronte
A una
Generale convinzione
Che ci sia una ripresa e che questa ripresa abbia perfetti
Sulla nostra economia posto che
Ancora così come risulta dai dati anche della previsioni del centro studi della Confindustria la crescita è trainata sostanzialmente dall'esportazione i dati sono del tutto evidente i consumi sono
Pesco ma qui il primo molto basso perché i consumi
Delle famiglie sono per novantasette zero punto nove di crescita
Man
Riti che
Questo venga io perplessità a ritenere che sia così automatico immaginare una continuazione del ciclo virtuoso delle esportazioni posto che tutti sappiamo che le esportazioni italiane sono largamente
Avvantaggiate dalle condizioni di competitività di prezzo
Credo che
Da questo punto di vista è determinante che cosa farà la Germania che ha andamento espansivo assumerà la sua economia se questa economia sarà decisamente espansiva perché mi sembra problematico
E dico questo perché dobbiamo ricordarci la destinazione
Dobbiamo ricordarci la destinazione delle nostre merci e dei nostri servizi che vanno largamente in Europa in particolare in Germania e poi nel resto del mondo con uno spostamento che si è verificato in questi anni
Verso i paesi del Sud-Est asiatico America Latina rispetto ad altre parti del mondo
Credo da questo punto di vista che una qualche perplessità sulla continuazione del circo virtuoso cioè nella misura che provoca poi una crescita dell'export
Di queste dimensioni che sono cinque per cento al cinque sette possano essere ragionevole un altro punto che merita attenzione
E la questione tassi d'interesse e cambi
Tassi di interesse e cambi sono due variabili che occorre vedere con attenzione perché a livello internazionale è pur vero che noi possiamo immaginare che ci sia
Una Costanza i tassi d'interesse ma è anche vero che alcuni segnali che Greenspan ha lanciato recentemente possono far pensare non immediatamente ma che una qualche modifica si possa determinare sui tassi d'interesse proprio perché le economie all'economia americana e in espansione da tempo
Può essere che qualche cosa debba essere toccato anche se poi nel successivo anno è possibile che ci possa essere la manovra opposta
E quindi da questo punto di vista importante vedere che succederà al dollaro
Rispetto al marco quanto il marco finirà per
Apprezzarsi Po
Meno nella vicenda collo dollaro io credo e questo è un punto che stiamo tutti per accertato cioè diamo per accertato che questi fenomeni abbiano un rilievo non particolare ma anche questo va tenuto presente ma il punto che vorrei toccare
E quello dell'inflazione io trovo che l'indicazione che viene data di un inflazione i prezzi al consumo due otto due sei
E certamente una valutazione di tipo estrapola attivo
Che nasce dai dati anche recenti novembre su novembre dei prezzi al consumo io mi chiedo
Se questo e proprio così io
Tenderei a pensare a un comportamento più virtuoso
Delle autorità pubbliche
Nel senso della perseguimento di politiche di controllo il deficit un comportamento del mercato che il fondo non riesce a incorporare immediatamente la riduzione dell'inflazione anche se su queste previsioni ovviamente giocano maniera importante le tendenze recessive dell'economia
Nel nostro modello ad esempio viene fuori un tre e quattro tra i cinque in base a una tendenza dei salari
Che quella programmata ci sono due ipotesi una più virtuosa con salari crescono moderatamente un'altra con salari che sono un po'di più ma in tutti e due i casi noi abbiamo una tendenza dei prezzi che e maggiore di quella che si viene a verificare non già perché
Ci sia altro motivo se non quello che nasce dall'esercizio previsivo posto che data la tasso di crescita di salari date le condizioni del modello noi abbiamo questa indicazione da tener presente che nel nostro modello non ci sono diciamo aggiustamenti sulle intercetta e come si dice
è un modello che
Da questi risultati di per sé avendo ovviamente le condizioni di compatibilità delle variabili al suo interno
Credo che questa diventa rilevante anche in termini di affetto
Sui tassi d'interesse reali ma questo potremmo parlarne successivamente poi vorrei fare una riferimento sempre con riguardo le variabili che ho citato alla questione
Del nostra esportazione e anche alla questione dei nostri investimenti perché perché anche qui noi abbiamo guardato a un'ipotesi peculiare che differenze annosa dice previsivo ad altri
Considerando che se non si considerano gli investimenti come a un aggregato indistinto ma si considerano investimenti no allora articolazione settoriale usando ad esempio la tassonomia di palpito cioè settori a forti economie di scala settoria ben differenziate settori ad alta intensità di ricerca
E si guarda i dati di alcune ricerche empiriche
Si vede come
Gli investimenti tendono a crescere
In relazione all'evento è un fenomeno di crescita del reddito mai in maniera differenziata a secondo dei settori per la precisione
Ci si accorge che i settori economia di scala elevata
Una volta che esercitano una può conoscono una crescita sostenuta come nel caso seguita la nostra su valutazione non necessariamente realizzano investimenti in proporzione che pari alla crescita del settore
Perché questo perché probabilmente chi produce scarpe chi produce mobilio esporta avuto una crescita molto forte in settori in cui poi la domanda non cresce anti dall'Internazionale nella stessa misura in cui è cresciuto
Il nostro export e dunque non fa agli investimenti conseguenti a quello che si potrebbe supporre se guardassimo all'aggregato diverso e il caso invece di settori che hanno un alto contenuto tecnologico o hanno forte differenziazione dei prodotti questo tipo di circostanza
Ci fa osservare
Che
è molto importante guardare alla differenza sia gli investimenti per verificare la linea di tendenza che cambia perché la nostra a previsione la porre questa condizione porta una riduzione sostenuta del tasso di crescita con le conseguenze naturali
Che si verificano sia per il deficit per la la ovvia ragione della diminuzione delle entrate in presenza di Costanza dispensa
Una ultima questione
E quella che
Riguarda
Appunto la spesa la manovra pubblica che io vorrei riprendere sotto un profilo diverso da quello che è presente nella rapporto del centro studi Confindustria
Perché rapporto da Confindustria come dicevo e molto analiticamente considerato l'effetto delle singole voci di spesa la priorità che se si verificano nel senso dei tagli o delle entrate maggiori io mi chiedo se non sia il caso di tener conto nella previsione come d'altro canto non abbiam fatto del Effetto che ha sulla spesa delle famiglie e delle imprese il timing delle decisioni di politica economica mi spiego
Se c'è una cosa su cui gli economisti hanno basato le loro convinzioni per adottare politiche di stabilizzazione economica
La circostanza più evidente e che intanto i costi che si pagano in termini di
Recessione o deflazione dell'economia per politiche virtuose destabilizzazione della spesso
Legittimo giustificabile se questo creando un clima di aspettative certe provoca poi comportamenti da parte di famiglie operatori che sono orientati rispetto a una certezza complessiva del quadro di riferimento credo che da questo punto di vista sia molto importante distinguere comportamenti e mercati finanziari da quello del mercato dei beni e del mercato
Dell'Empoli degli investimenti citati e credo che mentre i mercati finanziari e possiamo hashish assumere che supponendo comportamenti virtuoso delle pubblica autorità finiscano per scontare le manovre che si succederanno si sono succedute anche in presenza di incertezza e di aspettative
I consumatori finiscono e anche le imprese per essere fortemente influenzate dalla incertezza sul timing la dimensione nel momento in cui la manovra si realizzerà
Questo aspetto della incertezza delle famiglie è stato sottolineato da Galeno la sua presentazione credo che sia molto importante perché se ne mettiamo questa condizione dentro al modello
Ci accorgiamo che cambia fortemente diciamo non il consumo ma la propensione al consumo delle famiglie di conseguenza l'effetto di moltiplicazione che noi possiamo introdurre dentro al modello e questo a conseguenze importanti quindi io direi che più che la dimensione della manovra
E la sua articolazione per voci su porrei che ci fosse o ci sia un margine di controllabilità sufficiente da parte del pubblicato l'età ma allo stesso tempo sarei preoccupato della possibilità che il clima incertezza induca a famiglie e imprese a prendere decisioni in condizioni diverse da quelle che invece si vorrebbe realizzare questo è un punto essenziale perché suggerimento che da lei più che esercitare alcuna attività critica verso il governo sarebbe quello di annunciare con precisione di cui a quello che deve avvenire fino all'ingresso nella la moneta unica quali sono i passi successivi che vuole compere di modo che gli operatori abbiano certezza di aspettative grazie
Grazie a questo panetto parola ora al dottor Sadun
Grazie autore quindi io volevo articolare la mia presentazione tre punti esporvi qualche valutazione dove ho notato sull'analisi che mi sembra estremamente ho precisato profondità e lucida ma piuttosto sulle sullo scenario previsivo delineato da tutto dalla dottor Galli
Offrire brevemente uno scenario alternativo che è quello della Uefa
E poi concludere con qualche
Con qualche proposta alternativa nel caso che la strategia perseguite attualmente dal governo italiano per raggiungere gli obiettivi di Maastricht non dovesse dare i frutti sperati
Come vi dicevo
Ci sembra molto difficile eccepire sull'analisi delle dei fenomeni in atto
Svolta dal Centro Studi Confindustria e quello piuttosto che porti mi sembra interessante fare una valutazione sulle sulle previsioni
Perché ci appare
Che questo sforzo di previsione e che un pochino di ottimismo
Essenzialmente per tre motivi
Tre ordini di motivi dal nostro punto di vista
Il primo è perché
Con un atteggiamento molto prudenziale
Su i singoli punti dell'analisi svolta Tor dal dal dottor Galli si evitano di prendere le conseguenze più negative
Per esempio indicando un aumento una dinamica del costo del lavoro così elevata intorno al cinque per cento è molto difficile coi arrivare se non a patto di una buona dose di ottimismo a delle previsioni per un tasso di inflazione al consumo inferiore al tre per cento
Anche nell'analisi molto dettagliata e molto approfondita sulla la spesa pubblica il dottor Galli a accuratamente evitato di prendere lo scenario meno favorevole e potrei continuare con questo con questi esempi mi sembra che l'atteggiamento questa impostazione
Della Confindustria sia naturale
Data la sua funzione
Responsabilità diciamo semi istituzionali ma anche rappresentando il mondo imprenditoriale dove se dovesse mancare la fiducia o un pizzico di ottimismo ovviamente sarebbe difficile continuare
è molto diversa invece il ruolo e la posizione di un istituto come il nostro il cui compito e fosse l'opposto è quello di allertare avvisare
I nostri clienti nostri interlocutori a quelli che potrebbero essere i pericoli di determinate tendenza
Secondariamente
Essendo nostro IST un istituto a carattere prevalentemente internazionale abbiamo una lettura delli sviluppi e delle dello scenario macro economico internazionale per i prossimi mesi
Decisamente meno ottimista di quello che viene accettato comunemente
Secondo motivo per cui ritengo che queste previsioni non l'analisi ripeto del Centro Studi Confindustria sia eccessivamente ottimista è perché pur mettendo giustamente in risalto i miglioramenti sostanziali che si sono avvenuti negli ultimi anni su una serie di indicatori l'inflazione è calata la bilancia commerciale non mento la lire riuscita a rientrare nello SME
è anche vero che nonostante questi progressi l'Italia si colloca ancora in una posizione assolutamente anomala
Rispetto agli standard internazionali
Su tutta una serie di indicatori i nostri risultati vanno dalla meta o addirittura un terzo a quello che sono gli standard internazionale
Lo esso l'inflazione lo è su tipi di il consolidamento fiscale sia il debito si avverte certe e così via
Il terzo motivo per cui riteniamo che le valutazioni complessivamente sulle possa possibili tendenze peccano di nuovo di oggi mi esimo
E che noi non siamo così sicuro
Che
La direzione della politica economica italiana sia sufficiente ad affrontare a risolvere i problemi che il Paese ha di fronte
Non è soltanto l'entrata dell'Italia Maastricht ma il mantenimento dell'Italia il ruolo dell'Italia da un punto di vista economico nella concorrenza internazionale che richiedono degli aggiustamenti di struttura
Che o sono appena partiti con dei passi molto timidi o per altri versi non sono ancora partiti e anzi la direzione della politica economica
è nella direzione sbagliata
Mi riferisco specificatamente al fatto che mentre tutti gli altri paesi europei e nove cercano di raggiungere il consolidamento fiscale ridimensionando il ruolo dello Stato e quindi tagliando le spese
Da noi si è scelta con quest'ultima manovra di andare nella direzione opposta essenzialmente opposta cioè aumentando la pressione fiscale
Lo scenario che vi volevo offrire in alternativa a quello delineato dal centro studi come viene anticipato
Sostanzialmente più pessimistica
Noi siamo riusciti ad evitare per il momento una recessione
Gli ultimi dati congiunturali sia sulla produzione industriale sia sul PIL confermano che non c'è stata il la continuazione di un dire una crescita negativa
Ma non crediamo che questo miglioramento sia l'inizio di una ripresa
Pensiamo piuttosto che sia un aggiustamento tecnico e in parte purtroppo predicato su delle aspettative di una ripresa della domanda senza mente spera che molto probabilmente non c'è
Quindi possiamo dire che stiamo andando avanti piano ma quasi fermi
E del resto sarebbe molto difficile aspettarsi non solo in Italia
Ma anche nel resto dell'Europa una ripresa dell'economia quando sia le politiche fiscali che quelle economiche rimangono estremamente restrittive
SOS se essenzialmente le speranze di un miglioramento nell'attività produttiva
Nel novantasette per quanto riguarda l'Italia scontando una situazione di quasi stagnazione del mercato domestico sono basate sulle prospettive dell'esportazione
E anche lì temiamo
Che andremo incontro a delle grosse delusioni
Non è vero non è vero
Che nel novantasette c'è una accelerazione sostanziale della crescita a livello mondiale o almeno non necessariamente nelle are economiche trainanti per economia mondiale
Perché gli Stati Uniti se tutto va bene riusciranno a mantenere il tasso di sviluppo che hanno raggiunto attualmente che esca relativamente modesto intorno al due per cento
Il Giappone probabilmente andrà incontro a una sostanziale rallentamento della crescita economica da oltre il tre mezze per cento all'una e Cinque Lune sette
E anche queste attese della ripresa in Germania appaiono ai nostri occhi mal fondate
Innanzitutto è difficile che la crescita per l'anno prossimo in Germania vada oltre il due e mezzo per cento secondo le nostre ultime previsioni siamo addirittura intorno al due per cento
Ma poi al di là dei numeri la crescita che si sta verificando in Germania deriva essenzialmente da attività o da comparti che hanno un effetto trascinatore
Sul resto degli altri paesi estremamente europea estremamente modesto la ripresa dell'edilizia a poco impatto peritale addirittura la ripresa delle esportazioni
Che è alla base dell'accelerazione modesta
Dell'economia tedesca non aiuta affatto le esportazioni italiane
Quindi temiamo che ci siano diverse delusione a cui stiamo andando incontro
Né ci sembra molto migliore la prospettiva per quanto riguarda l'inflazione
Noi non solo non ci attendiamo al di là di quelle che possono essere il tendenze per i prossimi mesi
Un calo costante dell'infrazione verso i livelli del due e mezzo per cento per me poi arrivare addirittura al due per cento l'anno squilla nel nel novantotto
Ci attendiamo non solo l'arresto di questo processo
Ma un'accelerazione nella seconda metà di quest'anno
Che porterà l'inflazione media secondo le nostre previsioni abbondantemente oltre il tre per cento sarà intorno alternanza traccia
Le valutazioni sugli andamenti alla frazione da parte nostra sono estremamente negative
Perché ci sembra che l'apparente buon risultato della riduzione del tasso di inflazione è avvenuta essenzialmente attraverso la soppressione della domanda piuttosto che attraverso un controllo effettivo dei costi
E d'altra parte è difficile che sia così quando i costi salariali hanno una dinamica che è stata ricordata
Quando non sono state introdotte delle misure per aumentare sostanzialmente l'efficienza dei servizi fonti quegli altri settori meno esposti alla concorrenza internazionale
Quando non mettiamo insieme a queste valutazione l'arresto dell'apprezzamento della lira e quindi la protezione che abbiamo goduto nel novantasei rispetto all'importazione importata
La inevitabile necessità di aumentare le tariffe pubbliche che sono rimaste sostanzialmente invariate quest'anno e son tutti i motivi che ci fanno ritenere che molto difficilmente riusciremo a evitare un tasso di inflazione al di sotto del tre per cento e in realtà quello che noi chiamiamo e che invece di continuare un processo di graduale miglioramento e di avvicinamento
Ai parametri o agli obiettivi di Standa degli altri Paesi europei siamo molto vicini al punto di massima convergenza con la il pericolo di poter ce ne allontanare da qui a qualche mese
E questo mi porta all'ultima parte le mie considerazioni
Se da qui a qualche mese dovessimo accorgerci che gli obiettivi fiscali ma non soltanto gli obiettivi fiscale di maestre non sono alla portata dell'Italia
E se
Come noi riteniamo non potessimo fare affidamento
Su una atteggiamento benevolo
Degli altri partner europei cosa che del resto è stata confermata anche recentemente in sede di negoziato per il rientro della lira nel sistema monetario
Allora ci troveremo di fronte a due alternative ho la necessità di aumentare pesantemente gli sforzi per cercare di arrivare a quegli obiettivi
Cosa che obiettivamente ci sembra molto difficile
Date le condizioni sia economiche e sociali e politiche forse del Paese
Ma a quel punto lì ci sarebbe il grave rischio non solo di rimanere fuori quindi di rimandare il nostro eventuale aggancio ma come vi ricordavo prima il pericolo di ritornare indietro
Pericolo che si allenti la tensione
Pericolo che il comportamento o la disciplina anche le parti sociali si sono date sino adesso venga a mancare e quindi non si tratterebbe soltanto di un rinvio
Ma purtroppo potrebbe trattarsi di un graduale allontanamento dal resto dell'Europa
Ed è per questo che abbiamo suggerito
E continuiamo a suggerire forse una terza via un'alternativa
Per evitare che i pericoli insiti in questa situazione ci allontanino forse per sempre dal resto degli altri Paesi europei
E brevemente sposta è in questi termini
Se dovesse verificarsi
Dovessimo constatare da qui a qualche mese fa attivamente l'impossibilità di raggiungere gli altri Paesi europei e per evitare di questo pericolo di un contraccolpo di una allontanamento progressivo
Forse varrebbe la pena di prendere in considerazioni delle forme
Di stabilità monetaria che si collocano a metà strada tra quello che non è abbiamo attualmente con rientro della lira nello smercio e l'obiettivo dell'unione monetaria a livello europeo in altre parole forse l'Italia avrebbe convenienza a formare una specie di di Piano di stabilità monetaria ancorandola di dal marco
Ma non semplicemente un un operazione di Tengen cioè ritenere il cambio fisso non è quello che noi abbiamo in mente abbia in mente piuttosto un regime un regime che viene descritto dalla letteratura come ancora cibo tra ma non è soltanto l'aggancio della valuta
è un piano radicale di riforma monetaria che facendo perno sulla parità fissa è revocabile del cambio costringa le parti sociali e il governo le imprese
Sindacati a darsi quel tipo di autodisciplina che purtroppo è mancata in questi ultimi anni e che purtroppo forse neanche gli obiettivi di Maastricht e più necessarie per imporsi
Grazie all'attenzione
Grazie al dottor salone la parola ora al professor spaventa grazie dopo queste allegre parole dell'otto Sadun
Io posso solo cercare di riportare la serenità attribuita rapporto Confindustria
La voce non
Dentro
Dicevo che dopo queste allegre parole del dottor Sadun
è d'obbligo essere un po'più sereni
E anche perché sono poco d'accordo con lo Stato ma di questo non parlo e comunque non non è sport non esporrò io a mia volta un altro rapporto perché abbiamo già discussi per lei a questo punto con Confindustria e quello del cioè essere quello di via
A a me pare che era dei web fa credo scusa è un rapporto
Questo rapporto e Confindustria mi pare un rapporto preciso equilibrato e con qualche eccezione che dirò largamente condivisibile è un rapporto pacato eppure indicando le insufficienze delle politiche macroeconomiche perseguite rispetto agli obiettivi che si vorrebbero raggiungere non mi pare che offra base ad atti d'accusa attinte forti e fosche
Anche perché nella stretta delle strategie e delle tattiche che sono state prescelte
E che invece queste converrebbe discutere
Poco poche o punte erano le alternative disponibili
Così il rapporto riconosce l'importanza del processo di disintegrazione e se ben leggo
Non lo attribuisce per intero e neppure immatura prevalente alla bassa domanda interna
Nelle previsioni questo paradisi inflazione si consolidano nel novantasette nel novantotto in presenza di una qualche ripresa
Ed è confermata non dai modelli ma dalle aspettative che sono desumibili dagli indicatori finanziari
Condivido le preoccupazioni espresse sull'andamento del costo del lavoro a sia quest'anno sia soprattutto nel novantasette noto peraltro
Che
In sede di trattative per il rientro della lira nel Sistema monetario europeo
Ripetutamente ci è stato sbattuto in faccia un grafico predisposto dalla commissione predisposto dagli altri Paesi che volevano un cambio pro prezzato
Il quale dimostrava che in termini reali considerando i costi unitari del lavoro e a far data dal mille novecentonovantadue si era avuta una valutazione reale della lira anche con un cambio a mille lire
Inoltre il rapporto mette in luce che l'attivo definito giustamente giapponese della nostra bilancia dei pagamenti giapponese perché siamo secondi solo al Giappone
Sopravvive alla ripresa con tassi di crescita di tutto rispetto sia delle esportazioni sia delle importazioni e nonostante un peggioramento delle ragioni di scambio
E conterà pure qualche cosa certamente per gli stranieri a contatto
A che dal mille novecentonovantasette noi diventeremo un un Paese creditore netto verso il resto del mondo
Dal mille novecentonovantatré siamo un Paese che anno dopo anno produce più di quanto consuma
Questo risparmio netto nazionale ha consentito di azzerare in quattro anni un indebitamento verso il resto del mondo che aveva toccato quasi il tredici per cento del prodotto nel novantadue
E a questo punto allora consapevole
E io condivido il rapporto Confindustria delle necessità della crescita perché non è vero che l'occupazione non crei crescita come è stato autorevolmente detto dalle colonne
Di un autorevole giornale poiché altrimenti noi non avremmo la differenza dei tassi di disoccupazione fra Nordeste e Mezzogiorno
Ci si potrebbe chiedere se converrà anno dopo anno continuare ad a vere un avanzo di bilancia dei pagamenti di queste portata perché un tempo ci lamentavamo del vincolo esterno adesso lo abbiamo incontrato
Le previsioni macroeconomiche del rapporto come dicevo sono condivisibili naturalmente fra previsione previsoni vi sono delle differenze ad esempio la citazione mi tocca perché il nel centro Europa dice d'Europa ricerche prevede un andamento più fa appunto ma non lo discuto un l'unica menzione che fa prevede prevede un andamento meno forte delle importazioni e meno forte anche delle esportazioni
Però con una contributo delle esportazioni nette maggiore ed è relativamente più pessimista sugli investimenti fissi lordi e mi auguro qua che la Confindustria abbia ragione
Comunque le previsioni della Confindustria si situano all'interno dell'area di consenso espressa dagli istituti di ricerca sia indipendenti sia di quelli delle case finanziarie internazionali
Prima di considerare il problema più delicato la finanza pubblica la sola osservazione riguarda la solo mia osservazione riguarda il livello del cambio che la porta ipotizza situarsi al mille eventi sul marco e a mille nello nel novantasette
E a mille trentasei sul novantotto in presenza di un cambio dollaro marco stabile a uno e cinquantadue
Io credo che questa sia un'ipotesi discutibile
Per tre ragioni primo luogo perché continua questo forte avanzo di partite correnti e sessanta settanta mila miliardi di offerta di valuta ci sono ogni anno in secondo luogo perché non si ipotizzano tensioni esterne laddove invece sarebbe ragionevole assumere uno strappo di cambio se il marco si rafforza sul dollaro e in terzo luogo e questa è forse la
Il problema più delicato
Perché il margine di fluttuazione tollerato non quello legalmente permesso ai fini delle valutazioni delle severe tensioni di cui al Trattato di Maastricht eh per intesa europea il due venticinque tre per cento
Noi non possiamo approfittare del quindici per cento se vogliamo in tre
E si può ritenere che e qua forse potrebbe essere più preoccupata Confindustria che le autorità monetarie si pongano questo vincolo di cambio anche con pregiudizio per la discesa dei tassi
In definitiva il cambio ipotizzato prefigura in qualche modo l'esclusione dell'Italia da Maastricht prudenzialmente io penso che un'ipotesi di mille lire sarebbe stata preferibile forse con conseguenze di minore crescita
Si tratta comunque indubbiamente di una crescita bassa e si devono in proposito o condividere le valutazioni espresse dal rapporto e che voglio leggere vorrà se le trovo se non le trovo nulla del genere perché aiuta sì dove comunque sono o le considerazioni che fanno dalle quali si rileva che noi siamo a un tasso medio di crescita da cinque anni del tutto insufficiente per quanto servirebbe
Sia l'occupazione sia lo sviluppo dalla capacità prodotti
A lei valutazioni
Diverrebbero probabilmente più pesanti ove si tenesse conto delle correzioni ulteriore di finanza pubblica che dovremo introdurre tra il novantasette e il novantotto
è ben vero che una letteratura recente indica teorizza casi di correzione di finanza pubblica
Privi di effetti recessivi o addirittura con effetti espansivi dopo il brevissimo periodo questa letteratura tuttavia anzitutto riguarda esempi di Paesi piccoli l'Irlanda la Danimarca sono andati alle storie
In secondo luogo riguarda esempi di di paesi che hanno effettuato correzioni strutturali solo essi e non in un ambiente in cui tutti cercavano di correggere
In terzo luogo non considera il caso di una successione di correzioni che può avere quegli affetti sulla fiducia di cui hanno parlato i colleghi
Vengo così al punto più delicato la valutazione della manovra correttiva per il novantasette
In questo caso il Centro Studi Confindustria è un outlier se si può un po'fuori
Dal consenso non perché ritenga che gli hub non perché si ritenga o perché il consenso ritenga che gli obiettivi del governo non verranno raggiunti ma nella misura dello scostamento
Rammento che le differenze di valutazione fra governo e Centro studi sono dei trentacinque mila e cinquecento miliardi e come ha detto Galli sì da questa cifra del cinque per cento disavanzo delle pubbliche amministrazioni che molto forte
Oggi mi pare che il consenso poi avrà ragione Confindustria ma è doveroso riferirlo si situa fra un tre sei e un quattro e due di disavanzo delle pubbliche amministrazioni io credo che il prossimo rapporto Prometeia così l'abbiamo completata grazie
Darà tre cinque
Ha altri danno il quattro
E
Comunque tutti sono d'accordo che il treno due del Governo non verrà raggiunto e che nel novantotto saranno necessarie ulteriori correzioni non di quaranta mila come dice il centro studi ma come dice lo stesso centro studi con una qualche differenza di cifre dell'ordine di trenta trentacinque mila miliardi
Naturalmente non mi ha detto GP Galli
Si deve avvertire che con l'approssimarsi della scadenza di Maastricht queste valutazioni diventeranno sempre più problematiche considerando la messa in opera di artifici contabili in tutti i Paesi e non solo in quelli mediterranei
I contabilistica sono oramai al lavoro o ovunque dalla Spagna alla Germania
La questione
E le convenzioni contabili sono tante qua ci si deve veramente sorprendere e addolorare che essendovi dei parametri definiti su un aggregato la pubblica amministrazione gli uffici statistici comunitari si siano ridotti all'ultimo momento per dire
Quali sono le convenzioni ammesso ci si sarebbe immaginato che il problema
Dovesse essere risolto all'indomani della firma del Trattato di Maastricht
Faccio un breve esempio il nostro debito
Avrà un calo quest'anno e forse l'anno prossimo semplicemente perché riduciamo Hill attivo del Tesoro sulla Banca d'Italia e vi sono altre piacevolezze di questo genere e così noi non sappiamo ancora quale sarà la serie dalla pubblica amministrazione perché avendo deciso noi di conformarci alla regole europea riportando sottolinea una parte di pagamento dei debiti perenti estranei al settore statale come ad esempio le ferrovie
Come fanno tutti gli altri Paesi la serie dovrà essere ricostruita all'indietro e quindi vi daremo un'altra storia noi credevamo di essere vissuti in un certo ambiente no l'ambiente era in qualche modo diverso
Ma in effetti a mio avviso le valutazioni del Centro studi possono apparire severe per quanto riguarda sia gli effetti della manovra sia il tendenziale pur se vale il riconoscimento contenuto non lo stesso rapporto che le dimensioni della manovra operata
Sono a le massime riscontrabili negli ultimi anni
Allora in particolare mi paiono ancora sopra valutati gli interessi e quindi io penso che forse ci si abbasserà al di sotto di quel cinque per cento previsto
A una notazione sul ciclo politico di Galli lo deve pigliare giusto il ciclo politico ricordo vividamente
A l'arrabbiatura del Presidente del Consiglio pro tempore quando uscì in basso il fabbisogno novantatré per manovre di tesoreria che non erano state previste ogni ministro del tesoro vuole far sì che la sua finanziaria dia frutti non quella che non l'ha finanziata dagli altri
In quel caso novantatré era la finanziere dia
Comunque valgono le notazioni del rapporto Alba connotazione rapporto sulla riclassificazione fra entrate e spese che mostra come l'aumento delle entrate prevalga sulla riduzione delle spese
E poi naturalmente valgono le altre considerazioni di incertezza in particolare sull'emendamento Giarda introdotto al Senato che potrebbe che sanissimo perché svuota la tesoreria ma potrebbe anche provocare un'accelerazione di prelievi da parte degli enti locali però a questo punto io vorrei un pochino spostare il discorso dalle previsioni dai numeri che valgono quello che valgono noi non mettiamo mai dei margini prova verità o degli intervalli di errore dentro questi numeri come pure dovremmo tutti fare
E spostare il discorso sulle strategie e sulle tattiche adottate per chiedersi mi corregga quando per chiedersi se altre strade potevano essere perseguite e per chiederci quello che oggi si potrebbe o dovrebbe fare
Quali erano le scelte che si offrivano al governo italiano
La prima era quella di mantenere gli obiettivi iniziali del Documento di programmazione economica e finanziaria novantasei o novantasette
Sancire pertanto che non era nostra intenzione tentare di raggiungere l'obiettivo del tre per cento nel novantasette
O con le speranza che il quattro e mezzo sarebbe bastato o più seriamente con l'intenzione di garantire un solido tre per cento per il novantotto
L'altra strada era quella di imprimere un'accelerazione l'aggiustamento come era stato appena adombrato nel Documento di programmazione e in questo caso due varianti erano disponibili
Ho mettere in opera una più sostanziosa manovra aggiuntiva agli inizi del novantasette come alcuni membri del governo ritenevano oppure farlo subito come poi si è cercato di fare quali i vantaggi e gli svantaggi di queste alternative
La prima quella di mantenere gli obiettivi del documento di programmazione di rassegnarsi a un serio quattro e mezzo di puntare a un serio tre per cento per il novanta questa prima alternativa avrebbe richiesto un'azione strategica di politica economica per essere seri
Non limitarsi dunque ai tagli novantasette ma impostare sin dal documento di programmazione e ottenere l'approvazione politica
Far venire subito alla luce i contrasti politici di maggioranza in sede di risoluzione quindi nell'estate in sede di risoluzione parlamentare
A
Ottenere l'approvazione di un piano di misure strutturale che anche agli occhi degli anni degli esaminatori esterni mostrassero un tre per cento ovvero e strutturale e sostenibile nel novantotto
Forse questo non sarebbe stato sufficiente per la missione nel all'esame al primo turno ma avrebbe quanto meno consentito di negoziare un solido Stato transitorio come usa dire oggi di tre in inoltre io penso che ma i tedeschi ci sarebbero stati grati
Se noi così ci fossimo comportati e ci avrebbero forse fatto tappeti rossi
Ma per avere una condizione Esterna transitorie quale gli svantaggi
I vantaggi sarebbero stati di immagine dopo l'accelerazione impressa dai Paesi iberici e dopo lo schiaffo che cortesemente il Presidente del consiglio spagnolo in un eccesso di machismo ha voluto dare al nostro presidente del Consiglio
E inoltre i possibili ostacoli al nostro rientro nello specchio perché ci avrebbero potuto dire ma perché dovete rientrare tanto siete fuori a priori
L'accelerazione nel corso del novantasette fuori legge finanziaria avrebbe richiesto un
Dunque l'accelerazione le l'accelerazione nel corso del novantasette quindi non con la trash come diciamo a Roma dell'eurotassa
Avrebbe richiesto un richiederebbe un'manovra novantasette anticipata
Un DPEF che avvenga entro il quindici maggio come norma di legge ma possibilmente a marzo e l'assunzione di provvedimenti entro giugno sgrava andò la finanziaria
I vantaggi e gli svantaggi sono simili a quelli della soluzione precedente
La soluzione prescelta
Presenta un vantaggio di immagine con ricadute positive di sui tassi e due forti svantaggi
Il vantaggio d'immagine lo abbiamo già scontato nell'andamento dei tassi e i due svantaggi sono queste il primo di ordine politico
Poiché il governo presentando le misure quasi che fossero un biglietto acquistando il quale ci si poteva sedere in poltrona vedendo il magnifico film intitolato moneta unica
Ha non ha invece precisato che con questo biglietto noi acquistavamo un diritto a metterci in fila senza garanzia di posto
Quindi rischio politico per il governo che non si è cautelato assicurativa mentre nel caso in cui la manovra non basti e un rischio economico uno svantaggio economico perché la natura una tantum dei provvedimenti mi alleggerito non alleggerito l'onere per il mille novecento novantotto e anche perché nella fretta era difficile poter prima inventarsi qualcosa di diverso da quello che si fa
E però qua siamo e quali i possibili scenari sono in chiusura dottor Guidi
I possibili scenari mi pare sono i seguenti
Primo scenari Esterni Annoni primo che l'Unione monetaria europea venga rinviata
E il rinvio può avvenire in due modi
Ho approfittando della lettera anche se non dello spirito dell'articolo centonove J paragrafo quattro del Trattato il quale consentirebbe come hanno confermato illegali di molti governi di stabilire entro il trentuno dicembre novantasette che l'Unione comincia la moneta unica comincia poniamo nel due mila e uno per tutti
Oppure perché la Germania non riesce a conseguire il tre per cento e si chiama fuori essa per dire i parametri vanno rispettati e comincio io
A castigare me stessa qualcuno sarebbe un castigo nel caso della Germania ma sarebbe un castigo assai bene accolto la popolazione tedesca
Il secondo scenario che il che fu ha una probabilità maggiore
Antica tribù e il sessanta per cento di probabilità al secondo scenario e che l'unione monetaria inizia la data fissata con due varianti
O con elasticità sui parametri perché la Germania stessa non li rispetta
E quindi a quel punto i gatti tutti diventano grigi il tre tre diventa in realtà tre o come mi diceva un collega tedesco fino a tre cinque tre dopo tre cinque quattro
Oppure con un rispetto rigido sui parametri
Il guaio perché noi se noi sapessimo fossimo dotati di perfetta previsione e sapessimo qual è quale di queste prospettive ci si offre potremo meglio parametrare la nostra politica economica ma il guaio è che allo stato degli atti noi sappiamo solo una cosa che vi è uno scenario
In cui la nostra missione è allo stato degli atti sia assistita sia di cinque sia il disavanzo del cinque per cento del quattro del tre otto è estremamente improbabile
Tuttavia non siamo in grado di ad
Quello che avviene si manifesterà non prima della fine del novantasette o forse degli inizi del novanta ne segue a questo punto inevitabile la necessità di un intervento integrativo nel mille novecentonovantasette lo dico senza gioia però a quando il trentuno maggio io sarò chiamato a pagare
Una somma non piccola ma per carità giusta di eurotassa e allora io vorrei essere certo che questo è servito a qualche cosa e perché questo serve a qualche cosa vi è come direbbero i procuratori della Repubblica un più da farsi
E allora che cosa è qua qua bisognerebbe cominciare a esercitare l'immaginazione
Perché credo che si è impensabile ripetere manovrine con ulteriori tagli e taglietti di spesa perché francamente per una serie di spese non vi è più da tagliare se Marie sarebbe qualcosa da aggiungere abbiamo interi settori che stanno andando in degrado e settori importanti dell'intervento pubblico dalla pubblica amministrazione
Ci sono quelli su cui è più facile tagliare
Dagli investimenti pubblici alle attrezzature
E quindi anche qua
Occorrerà riprende in mano gli interventi di natura strutturale di cui quello il Maglio il maggior candidato lo possiamo dire non lo diciamo senz'altro è quello de la spesa previdenziale l'andamento della spesa previdenziale
Quindi è essenziale l'anticipo del cosiddetto tavolo del novantotto al mille novecentonovantasette con due note a piè di pagina
Una diciamo così è una preoccupazione di natura sindacale che è la seguente tenete presente che in tutta la prima parte del mille novecentonovantasette sono ancora aperte le finestre per le pensioni di anzianità
Se si comincia una discussione molto lunga si verifica una fuga con un aggravio un potenziale agrario previdenziale
Quindi queste cose andrebbero come usa dire costei mangiate ma è difficile farlo la seconda nota a piè di pagina e cautela e che comunque io penso che un intervento ma di natura previdenziale abbia rendimenti fortemente crescenti nel tempo ma nell'immediato sull'anno possa produrre solamente dei risultati limitati e certamente non dell'ordine dei venti e forse neppure nell'ordine dei dieci
Io tutte mila miliardi io tuttavia di ciò non sarei impressionato perché io penso che con un intervento di natura strutturale rendimenti crescenti osserveremmo
Il rispetto di un aggettivo su cui l'Istituto monetario europeo esiste sostenibile
E le correzioni una tantum non sono sostenibili allora sì potremmo dire di aver fatto tutto quello che potevamo fare
E presentarci credo con molta dignità altre strade non ne vedo e mis mi consenta l'amico Saturno una una corretto uno una notazione sul suo cara Symbol già proposto da Basevi già proposto da Mandela questo ritorna l'Italia non è l'Argentina
Sì a fare un caro si bordeaux per un Paese molto grande è una cosa molto difficile anche perché corrispettivo della Carosi a bordo non è solo la base monetaria ma se vogliamo è l'intera massa dei depositi che sono una responsabilità contingente dello Stato avvertire e anche che certamente se noi facessimo l'operazione del genere
Non saremmo amanti
Dalla ai nostri amici tedeschi alla cui valutano i vorremmo così strettamente agganciarci quindi forse altra volta converrà discutere più di strategie
Disponibili dei limiti che una strategia pone i numeri essendo quello che sono grazie
Questo spaventa anche perché dopo il suo spaventa siamo arrivati ad avere le previsioni di cinque uffici studi come avete non tanto citato o cita citazione mi proporrò per la prossima ad arrivare a dieci perché non vorrei che qualcuno si offendesse naturalmente insieme a questo proposito mi ha
Buono anche che ci sia un'economia reale che consente agli uffici studi di fare previsioni sufficientemente invitava a questo è un altro problema preveda la parola al professor Cipolletta dopo due minuti Giampaolo Galli che voleva intervenire
Meno su quello che ha detto Sadun prima stiamo andando piano quasi ferme ne abbiamo una previsione di Pila uno e due che sconta un'economia internazionale non l'ho detto che è molto simile a quella che avete voi abbiamo un punto uno e mezzo di nel Giappone del due due e mezzo per Germania Francia e Stati Uniti esso non so quanto voi abbiate Di Pilla avrete qualche cosina meno dell'un per cento mi sembra che le differenze sono come dire non irrilevanti ma neanche colossali
Sull'inflazione ho sentito bene che sia sa dunque paga netta hanno detto tra in mezzo in media d'anno rate che tre e mezzo in media d'anno novantasette significa arrivare al quattro quattro e mezzo in corso d'anno i due otto significa arrivare al tre e forse ho abbiamo noi altre forse oltre nel corso d'anno quindi forse questo chiarimento va fatto sul cambio se mi è consentito di dire a Spaventa che il franco francese è arrivato nel marzo novantacinque effetto Tequila al sei e sei dalla parità centrale con Marco e che questa mattina a questa mattina la divergenza fra le due valute più divergenti nello SME è del sei per cento
Sui conti pubblici Luigi non mi pare che sia corretto dire che tutti i centri di ricerca sono più ottimisti di noi perché abbiamo appena sentito Sardou undici che ne siamo molto ottimisti
Grazie io non seguirò il suggerimento che mi ha fatto Luigi Spaventa di presentare l'ultima previsione assente che quella della previsionale programmatica perché francamente non c'e la farei a farla specie vorrei fare due considerazioni due una una breve introduzione per la considerazione la prima la considerazione riguarda un po'il ruolo
Degli statistici degli economisti io credo che la comunità con questa storia di Maastricht col fatto di aver fissato questi parametri abbia dato un contributo pessimo all'uso della statistica nell'economia già in Italia di quest'esperienza ne abbiamo parecchia avevamo indicizzazioni e l'indice di inflazione cominciarono a diventare strumenti di politica economica invece di essere misuratori della realtà abbiamo la concertazione col sindacato è con noi e anche lì dobbiamo litigare sulle statistiche adesso ci si mette anche nella comunità per cui i conti pubblici dei Paesi europei
Non rappresentano più Leffe la finanza dei Paesi europei ma rappresentano gli obiettivi che si devono raggiungere io credo che se riusciamo a uscire da questa gabbia per cui le statistiche devono tornare ad essere la misura Simone della realtà e non devono essere gli strumenti per raggiungere una politica economica e quindi siccome ha sede comunitaria si sta discutendo su patti di stabilità che addirittura vorrebbero imporre dei pagamenti in rete azione ai raggiungimento di di alcuni decimali nei disavanzi pubblici io vedo con grosso terrore che si vada a incardinare la politica e con unica nei vari Paesi per cui poi saranno gli istituti di statistica a fare la politica economica e non saranno più gli operatori e gli economisti ma questa è una parente sì
Io vorrei agganciarmi sul fatto che dal rapporto del Centro studi emerge che bisogna ancora fare qualche cosa anzi qualche cosa relativamente consistente anche se come ha detto
Giampaolo Galli nelle non abbiamo avuto l'intenzione di misurare in trentotto mila quaranta mila o trentacinque mila miliardi l'intervento da fare abbiamo detto aspettiamo
La fine dell'anno capiamo effettivamente perché novantasei è andato in quella maniera vediamo quello che può succedere di certo c'è da fare una manovra se vogliamo continuare nella strada del risanamento finanziario perché quella fatta fino adesso di per sé non basta accolgo con grande interesse le argomentazioni di Luigi Spaventa sul fatto che essa se si debba fare nel novantasette o in maniera strutturale sul novantotto comunque ormai all'in novantasette noi avremo soltanto la scelta se fare una manovra che ha effetti immediati del novantasette o se fare nei primi mesi del novantasette come ha raccontato Luigi Spaventa è una manovra che abbia effetti nel novantotto la differenza non è sostanza alé si tratta di direi sedeva dei referti a partire da giugno o a partire dal dal gennaio dell'anno dopo che significano senesi difensore il problema resta che cosa fare e che cosa fare io credo che valga la pena cominciare Rifle there su quelli che sono un po'dei luoghi comuni delle colonie italiane io vi propongo alcune elaborazioni che ho fatto proiettare spero che si vedano in una qualche maniera se l'operatore della televisione
Esce dal quadro
Della del dello schermo e ed ho ai miei colleghi di di tavolo qualche il sette delle tabelle perché se no non hanno capacità di seguirli
La prima è il grafico quello che mostro e mostra una correlazione tra i vari paesi dell'Europa tra le entrate correnti e il PIL pro capite il le entrate correnti si intendono il rapporto fra le entrate del pubblica amministrazione sul prodotto interno lordo quindi la pressione fiscale contributiva in senso lato
E il prodotto pro capite perché prodotto pro-capite perché tutti i Paesi hanno un sistema di tassazione di carattere progressivo e quindi è evidente e intuitivo è normale ma ce lo si dimentica spesso che i il la pressione fiscale non può essere confrontata fra Paesi che hanno reddito pro-capite diverso perché un Paese reddito pro capite più alto deve averi a parità di pressione fiscale una pressione fiscale più elevata questa impostazione è confermata più o meno dei dati è stata fatta una retta di regressione
Centrale e e ci sono evidentemente forti eccezioni c'è la Svizzera che se ne va per conto suo perché per fortuna sua non fa parte della comunità europea e ci sta la Svezia Grecia una vecchia tradizione di pestare sopra le tasse della gente l'Italia in questa situazione messa qui dentro si trova in linea ma attenzione
Trovarsi in linea in questa in questa analisi che significa ressa un po'a sopra la media europea e quindi noi siamo a una tassazione
Superiore alla media europea ma non solo che siamo alla tassazione sulle la media questi qui sono entrate correnti nei colleghi del centro studi hanno trovato soltanto le entrate correnti per fare un confronto internazionale e la loro onestà non ha voluto che mettere per l'Italia le entrate totali però nel novantacinque di abbiamo una fitta di entrate
In conto capitale che il condono che è stato messo lì dentro condono che però il Governo intende stabilizzare come
A come
Entrate complessive e quindi se noi fossimo corretti di confronto l'Italia va spostata più verso l'Irlanda perché stiamo due-tre punti al di sopra di quello che indicato qui dentro come dato l'Italia quindi a un pressione fiscale che superiore alla media europea decisamente superiore alla media europea non c'è spazio per aumentare le imposte in Italia c'è
Ampio spazio per abbassare il prelievo fiscale e contributivo nel nostro Paese secondo luogo comune la spesa italiana Maspes italiana non eccessiva secondo grafico per favore
Il secondo grafico allo stesso principio Tepe metta la spessa pubblica in percentuale del prodotto interno lordo in correlazione con il PIL pro capite
Questa spesa pubblica italiana e al di sopra sani la parte alta fra i paesi europei sta nella parte alta fra i paesi europei ovviamente tutti è ovvio
No queste al lordo degli interessi vado avanti ovviamente tutti dicono perché noi prendiamo interessi mentre al netto degli interessi stiamo sotto andiamo al grafico successivo al netto degli interessi l'Italia sta in linea con gli ha i Paesi quindi non sa al di sotto degli altri paesi è vero quindi che noi ci abbiamo una quota di interessi che decisamente ci fa sballare la spesa pubblica ma al netto degli interessi stiamo abbastanza in linea
Sempre facendo astrazione dei casi estremi
Cosa più importante andiamo all'ultimo grafico sementi a vedere la spesa sociale italiana c'è quella che si dice sì però la spesa già italiane bassa rispetto a quella degli altri Paesi non è vero la spesa sociale italiana è in linea con quella europea
Si potrebbe dire allora c'è linea vuol dire che non va modificata due considerazioni
La prima perché correlare la spesa in particolare la spesa sociale al reddito pro capite credo che valga la pena fare una piccolissima riflessioni su questo i Paesi dell'Europa continentale non hanno una politica sociale per assistere i più poveri
Che se ne avesse una politica sociale per assistere i più poveri meteore ma vede che la spesa sociale più alta nei Paesi più poveri è più bassa ai Paesi più ricchi perché è ovvio che uno dovrebbe nei paesi ricordare arrivi meno poveri a qui dare i soldi nei Paesi più poveri dare più soldi perché sono più poveri non è vero viene fuori un'evidenza importante la spesa sociale e destinata ai ricchi di ciascun paese che si redistribuiscono le risorse tra di loro
Quindi è una spesa sociale d'altra parte le pensioni per fare il solito banale esempio nascono su questo principio che ha maggior reddito c'ha una pensione più alta guaranteed da dallo Stato e diciamo un gradino più basso c'è una pensione più bassa garantire allo Stato ergo se aumentano i redditi aumenta anche la spesa per per pensioni
Questo ci porta a una conclusione che gli altri Paesi stanno capendo
Nell'Europa continentale si può tagliare la spesa sociale per il taglio la spesa sociale non impoverisce il Paese ma è semplicemente un processo di redistribuzione che viene meno
Se è un processo di redistribuzione viene meno gli atti presi la stanno affrontando la Germania con quattro scioperi perché non ha paura di prendersi una sciopero generale anzi lo considero fisiologico ha abbassato contribuzione e spesa
Previdenziale e nel nostro preside dobbiamo affrontare questo problema e io credo che le cose che ha detto Luigi Spaventa vadano in questa direzione però rimane sempre li scusa farò un piccolo diversissimo rimane sempre un problema dici sì d'accordo ma in Italia c'è l'evasione dalla perché non colpiamo l'evasione e una settimana fa
Non degli istituti di studio più o meno reputati si sono divertite a calcolare l'evasione ma abito del SECIT che per chi non lo sapesse è colui che e deputata farci pagare le tasse il quale ha scoperto che lui è totalmente incapace farci pagare le tasse perché ha dichiarato che noi paghiamo le tasse
Io credo che la prima conclusione sarebbe la lettera di dimissioni tutto SeCIT una pressa l'altro perché se in un'azienda qualcuno che vende de denuncia che non riesce a vendere per lo meno se ne deve andare questo è il minimo comunque e a vedere cosa dicono queste questi dati
Non so se riuscirete a leggere una tanto le cifre sono abbastanza intuitive una prima tabella
Ho voluto mettere le entrate totali dello Stato che sono nel novantacinque perché non gli ultimi dati correttivi che qui e sicuri entrate totali dello Stato sono trecento otto mila miliardi di lire evasione tributaria e contributiva dichiarata dal SeCIT duecentocinquanta mila miliardi ergo
La somma totale qua c'è un errore
No non è una giusta la somma totale delle entrate teoriche e un milione cinquantasei Toto mila miliardi di lire questa è la cifra che secondo il SeCIT dello stato dovrebbe incassare posa doppiare
Il prodotto interno lordo italiano è un milione settecentosettanta ovvia miliardi di lire supponiamo che questo sia valido poi nella tabella successiva mettiamo in dubbio questo dato supponiamo e questo sia valido la pressione fiscale attuale che attualmente qua anche se per cento e che ci sta facendo morire voglio disperatamente balza al sessanta per cento faccio notare che se un Paese ha una pressione fiscale il sessanta per cento c'è da immaginare che non so quanti
In Italia si dice che il dieci per cento italiani e povero Ale superiamo il dieci dodici per cento italiani sia povero questi non pagano le tasse se non pagano le tasse dieci dodici per cento nel reticolo pagheranno di più gli altri significa un sessanta per toh medio italiano in genere la popolazione media superiore star settanta ottanta per cento credo che una fiscalità di questo tipo sia da scappare di corsa se uno dovesse averla già oggi è insopportabile
Però si dice attenzione questo non è vero
Perché se noi vediamo le tasse vediamo anche reddito allora andiamo alla tabella successiva tabella successiva riparte lo stesso concetto entrate totali ottocentootto mila miliardi evasione tributaria duecentocinquanta mila entrate teorico un milione cinquant'otto mila miliardi quant'è il reddito occultato da queste tasse beh faccia una piccola inversione con il prelievo fiscale attuale esistente e troviamo che c'abbiamo ci centocinquanta mila miliardi di reddito occultato allora il pile che un milione settecentosettanta mila miliardi e che pro capite da Archer scuro di nuovo i trentuno milioni
A testa di reddito in realtà due milioni e trecento trentadue mila miliardi e ciascuno di noi ha quaranta milioni di reddito sarò molto più ricchi
E siamo decisamente più ricchi
Siamo più ricchi e se lo confrontiamo con l'Europa noi e non solo siamo più ricchi del Regno Unito sapere che siamo senza combattere se siamo più ricchi del Regno ma addirittura siamo quanto i francesi e poco sotto ai tedeschi
Io penso che sia andiamo a raccontare queste cose agli amici che stanno in Sicilia a quelli che stanno in Calabria qualcosa forse possano abbiano diconsi razzi che loro sono altrettanto ricchi teso ordinanze oppure di Düsseldorf o di Paesi di questo genere ma ne conseguono cose anche abbastanza importanti la la prima cosa che se questa è vera eh probabilmente noi dovremmo andare alla comunità e chiedere scusa e restituire tutti i soldi che ci vengono dati i l'aiuto per il Mezzogiorno perché ovviamente questo reddito non possiamo avere gli stessi aiuti che hanno altri paesi ventisei uscite si è candidato perché possano togliere da noi tutte queste risorse non solo ma questo governo che si è
Diciamo sbracciato per fare delle manovre di riduzione del disavanzo sale si è scoperto che ne avesse un reddito così alto ma con pochi manovre non saremmo al tre per cento
Di fatto nel novantasette ne saremo sotto al tre per cento e rapporto PIL sul reddito perché questo reddito essendo molto più alto evidentemente dato che quello è un risultato contabile il disavanzo disavanzo si modifica anzi aggiungiamo che se noi riuscissimo a recuperare tutta questa evasione non avremo più nessun disavanzo saremmo un Paese in avanzo c'è veramente da domandarsi perché questo governo sta facendo tutte queste cose
Io credo che la realtà sia un'altra primo come dicevo resto meravigliato l'ho già detto altre volte ma resto meravigliato che gli organi che devono fare il la lotta all'evasione sacrosanta necessaria e importanti sì ma invece di fare lotta all'evasione faccio la denuncia dell'evasione esistente mi meraviglio ancora di più che il ministro accetti questa denuncia senza cacciar via col loro che essendo responsabili lotta all'evasione dichiarano in maniera così patente che non riescono a fare lotta all'evasione e quindi per lo meno sono inutili risparmiamo i soldi che vengono spesi il che vengono spesi da quel lato
Ma perché nel nostro Paese e qui la meraviglia più grossa
Denunce di evasioni così grosse vengono accolte con grande soddisfazione da tutti perché tutti i giornali hanno detto a c'è l'evasione c'è l'evasione
E il partito della spesa pubblica in Italia è fortissimo e si presenta sempre alla vigilia di ogni manovra sulla finanza pubblica in genere vuol farci caso serviva ma verso la fine di luglio e agosto le statistiche sull'evasione fiscale
Cominciano a nascere e proseguono fino a tutto dicembre durante la discussione la finanziaria poi scompaiono dal primo gennaio perché a questo punto non interessano più quale l'obiettivo di queste a denuncia per chi per semplice e quello di rompere la tensione di un Paese che cercherà l'equilibrio attraverso riduzioni alla spesa perché è evidente che perché toccare le pensioni per che toccare il pubblico impiego perché toccare i trasferimenti alle regioni alle famiglie e alle imprese quando basterebbe come dice qualcheduno del noto ridurre del dieci per cento l'evasione e noi avremmo fatto tre quattro cinque euro tasse io credo che la realtà sia tutt'altra
Che questa grande evasione così corsi come denunciata non esista
Che ci sia dell'evasione nostro Paese non c'è dubbio ma questa va perseguita non con i documenti macroeconomici ma colleghi indagine con l'onestà da parte di chi fa gli accertamenti
E che noi dobbiamo proseguire anzi cominciare non proseguire la strada della riduzione della spesa pubblica perché questa è l'unica vera garanzia per una riduzione definitiva del disavanzo Publitalia grazie
Grazie alle professor Cipolletta la parola ora al presidente di Confindustria dottor Giorgio Fossa
Ma
Questa mattina ci è stata presentata la radiografia dell'economia italiana del nostro centro studi ma non solo del nostro centro studi una radiografia che ha messo in evidenza sia gli sforzi del
Giustamente do conseguiti negli ultimi anni sia la strada che è ancora lunga e che ci sta davanti il nostro centro studi as volto un lavoro essenzialmente tecnico indicando ciò che è probabile e non ciò che è auspicabile
Ne sono uscite verità amare la capacità di controllo dell'inflazione la possibilità di perseguire i parametri di Maastricht e di partecipare alla sfida europea il profondo malessere dell'economia reale che non si riprende e non crea nuove posti di lavoro
Vorrei concludere questa giornata con una riflessione portando il punto di vista delle in prese sui temi relativi alla partecipazione alla moneta unica al controllo dell'inflazione recupero di vitalità e competitività del nostro Paese ho sempre sostenuto che l'Italia deve fare tutto quanto è nelle sue possibilità per partecipare sin dall'inizio al processo di unificazione monetaria in Europa
Gli italiani hanno fatto un grosso sforzo degli ultimi anni per aggiustare la propria economia vanificare tale sforzo sarebbe deleterio e farebbe precipitare il Paese all'indietro
L'accordo di Maastricht imponente a tutti di fare il massimo sforzo e soprattutto di avviare i processi di risanamento a carattere duraturo
Un rinvio ci farebbe pagare sin da ora in termini di maggiori tassi di interesse di perdita di competitività un maggior costo di aggiustamento
Di fatto porterebbe a date lontane l'ipotesi di riequilibrio senza che il Paese possa ottenere alcun vantaggio nessun vantaggio dell'Unione
Esso ci impedirebbe di affrontare i temi di risanamento strutturale finora illusi anche da questo governo infatti come potremo affrontare la necessaria riforma delle pensioni e del pubblico impiego se le date saranno spostate
Ricordiamoci che il nostro Paese decide sempre sotto solo sotto la spada dell'urgenza
Anche se la congiuntura economica non è brillante anche se la congiuntura politica non si è ancora stabilizzata noi riteniamo che sia necessario prevede re una nuova manovra di finanza pubblica che tappi i buchi ereditati dal mille novecentonovantasei e quelli impliciti nell'attuale finanziaria
Decidere nel novantasette in modifiche al regime pensionistico che abbia un effetto almeno a partire dal mille novecentonovantotto
Attraverso la imposizione di un'età minima per le pensioni non dissimile da quella degli altri paesi europei con questa determinazione l'Italia darà la prova di voler entrare in Europa senza furbesca e soluzioni contabili e senza cedimenti auguro si suo facile quanto inutile solo così potremmo affrontare l'esame europeo senza l'assillo dei decimali con la complesse consapevolezza di aver operato per un riequilibrio strutturale della finanza pubblica e non per un risultato effimero
E all'equilibrio di finanza pubblica deve andare di pari passo con quello dell'economia reale oggi siamo soddisfatti che l'inflazione italiana soprattutto grazie all'impegno dei cittadini e delle nostre imprese sia sotto il tre per cento
Anche se non possiamo dimenticarci che gran parte di questa discesa e dovuta anche al calo dei consumi ma il controllo virtuoso dell'infrazione non si conquista una volta per tutte dobbiamo lottare ogni giorno il governo deve chiudere i buchi della finanza pubblica senza aumentare i prezzi dello Stato ossia senza aumentare le tasse e contributi sociali
Lei impresa e devono migliorare la competitività aumentando l'efficienza e riducendo i costi
I sindacati dal canto loro devono restare fedeli ad una politica anti inflazionistica
La banca centrale ed il sistema bancario devono assecondare il riequilibrio riducendo i tassi
Non dimentichiamoci che per le imprese i tassi di interesse stanno scendendo molto meno dell'inflazione e dunque i tassi reali stanno di fatto aumentando con una lira stabile spetta a noi fare da baluardo all'inflazione
Rivolgo un appello forte all'impresa derivi altri settori alle banche alle assicurazioni al commercio ai settori pubblici ha lo Stato come datore di lavoro perché il tetto di frazioni del programmata non sia superato da nessun neppure da chi è protetto per ora dalla competizione estere rivolgo un appello al governo e a dalle istituzioni perché ricomincino riconoscano il valore civile ed economico di questa nostra dei dominazione e facilitino il nostro compito e con senso di sgomento che ho visto votare al Senato un ordine del giorno che invitava il governo ad intervenire nella trattativa a sostegno delle richieste dei sindacati
Con una lettura distorta dell'accordo del luglio novantatré
Chiediamo con forza che il Governo si astenga dall'esprimere proposte non coerenti con l'obiettivo che esso stesso si è dato del contenimento dell'inflazione al due virgola il cinque per cento per il mille novecentonovantasette se tale obiettivo è ancora valido ne discende che il costo del lavoro non commentare di un tasso superiore
Se le imprese saranno lasciate sole
A resistere contro l'inflazione vorrà dire che qui guida chi chi guida il Paese non ancora interiorizzato quei valori di stabilità economica e di coerenza necessari per vivere in un contesto di economia globale infine vorrei ricordare che quest'un Paese Langue non solo perché la produzione industriale non cresce non solo perché l'atto della occupazione resta la disoccupazione era elevata il Paese Langue perché viene mortificata la voglia di intraprendere di rischiare di tentare nuove soluzioni
è innegabile che una cappa di piombo si stia materializzando sull'Italia
Da un lato ce lo sforzo richiesto per ridurre gli squilibri
Dall'altro lato c'era paura quasi il terrore di rimettere in discussione non già allo stato sociale Mark coacervo di assistenzialismo i sprechi e clientelismi dice sono venuti a formare sotto le spinte più svariate di decenni di consociativismo
A questo veda aggiungerei prolifica il prolifica
Proliferare scusa di iniziative legislative di natura corporativa e liberale in una maggioranza di governo che vara provvedimenti dirigisti e dannosi pur di garantirsi il consenso a buon mercato di questo o di quel gruppo sociale anche in contraddizione
Con gli impegni presi con gli elettori ricordo solo per memoria che nel programma elettorale dell'Ulivo L'Ulivo aveva promesso un risanamento da attuare mediante la pressione fiscale invariata ai livelli del novantacinque riducendo la spesa pubblica il rapporto pile invece la pressione fiscale sarà nel novantasette di due punti percentuali superiore a quello del novantacinque e la spesa pubblica non è stata sua parzialmente intaccata aveva promesso un fisco più efficiente e moderna non e moderatamente progressivo per favorire l'occupazione
Invece la tassa per l'Europa aumenta la progressività restringe la base imponibile mentre l'anticipo del TFR lire l'aumento degli oneri sociali la decadenza ed decadenza della decontribuzione del salario aziendale stanno aumentando il costo del lavoro e dunque
Penalizzando l'occupazione aveva promesso misure per facilitare la mobilità e la flessibilità anche con differenziali sarà anche con differenziali salariali invece l'emendamento alla finanziaria recepito dal governo e votato dalla maggioranza se nato impedendo alle parti sociali di negoziare per zone e per periodi limitati salari inferiori ai minimi svuota di fatto il Patto per il lavoro nella sua parte più innovativa
Aveva promesso le privatizzazioni invece con il mille espedienti si cerca di impedire la cessione delle aziende pubbliche con incursioni perfino né di aziende già cedute in larga parte al mercato
Infine non posso non ricordare che il novantasette novantotto saranno per le imprese anni di incertezze e timori posto che con lire verrà ampiamente modificato il regime fiscale dell'impresa sicché nessuno sarà in grado di fare un bilancio preventivo
Corretto e di sapere quando come pagherà le sue imposte a questo proposito chiediamo che d'aliquota dell'IREP venga fissata non oltre il tre virgola cinque per cento unica aliquota che dà la garanzia di non ho mentale la pressione fiscale sulle imprese e di contenere i forti effetti di ridistribuzione del carico fiscale il presidente Prodi afferma di procedere il mattone dopo mattone alla costruzione del Paese
Noi
Abbiamo paura che di questi ma perché questi mattoni poggino sulla sabbia e non sulle solide fondamenta di una spesa pubblica riportata sotto controllo come tutti gli edifici costruiti sulla sabbia anche i mattoni di questo come di qualsiasi altro governo
Rischiano di essere spazzati via alla prima bufera e le bufere sono sempre in agguato perché i mercati sono per loro natura volubili
Che cosa accadrà quando i mercati scopriranno che la Finanziaria non garantirà il tre per cento del rapporto deficit PIL che il disavanzo novantasei e sarà più elevato delle previsioni che la spesa previdenziale resta fuori controllo visto che cresce già oggi al ritmo di oltre il dieci per cento
In questo clima di incertezza all'economia muore e lo Stato riconquista posizioni l'Italia farebbe un balzo indietro quando invece anche i Paesi ex comunisti hanno capito che lo Stato deve ritirarsi
Non voglio fare un discorso politico e quindi non terrà conto
Quale maggioranza oggi non ama il Paese e quale lo governerà in futuro
Vicino o lontano che sia voglio solo dire
Che c'è una sola strada per ridare voglia di intraprendere e per evitare che le imprese siano costrette ad abbandonare il Paese o come ha rivelato il Censis a rifugiarsi nel sommerso
Questa strada è fatta da una sostanziale visibile è urgente a riduzione del carico fiscale e contributivo che assilla il Paese Pisoni utilizzare il fisco come leva di sviluppo cominciando da una misura fiscale strutturale e dire lancio degli investimenti questo Paese ha urgente bisogno di vedere ridotta la spesa pubblica solo così si potranno raggiungere stabilmente inizia charlie squilibri finanziari coniugando rigore e sviluppo infatti non conosciamo altra via per creare occupazione se non lo sviluppo
Su questi obiettivi continueremo come abbiamo sempre fatto a misurare l'azione di governo ma se il governo non raggiungerà rapidamente questi obiettivi ho già dei Piero ribadisco sarà la crisi oggettiva del paese e non certo noi imprenditori come qualcuno invece ha voluto capire a spazzando via grazie
Grazie a tutti e al prossimo incontro