"Costituzione Europea e cooperazione: le nuove frontiere dell'Europa" - organizzato dall'Anci (Associazione Nazionale Comuni d'Italia) mell'ambito della XVII Assemblea annuale "L'idea comune che cambia l'Italia" (presso Verona Fiere, Sala Verde)

Ranieri di cui ha annunciato l'arrivo dell'aereo imminente comunque dovrebbe essere minuti per arrivare qui non in aeroporto
Tuttavia credo che valga la pena di avviare la nostra discussione fra l'altro è un iniziativa la nostra che cade in un momento particolarissimo
Credo valga la pena di che diventi anche un occasione di discussione un po'fuori le righe sui temi che sono sui sulle prime pagine dei giornali di oggi
In una selezione la quale parlare di cooperazione nel Mediterraneo e parlare di nuove frontiere dell'Europa diventa un fatto di estrema attualità
Ancora nelle ultime ore della notte abbiamo ascoltato il governo attraverso le parole di e di Ranieri che si riproponeva di muoversi fare una rapida rimozione delle sanzioni nei confronti della Serbia Pier avviare una stagione di nuova cooperazione
Mi sembra quindi che l'argomento siano estremamente attuale
E in questo clima in questo per questi per queste su questi obiettivi si colloca l'iniziativa dell'ANCI e si colloca l'iniziativa delle città d'Italia
Al seminario installabili stamattina partecipano tre Francesco Rutelli
Adriana Poli Bortone sì mi chi Rosato Bruzzesi io stesso e molti altri in platea che hanno un'esperienza di rapporti tra città europee che costruiscono una rete di cooperazione che è la base della costruzione è questo l'altro argomento del seminario di una nuova costituzione europea
Sappiamo tutti il percorso della Carta dei diritti cittadini cittadinanza fondamentali per gli Europei vedete che si mettono insieme in una maniera straordinariamente suggestiva i temi dei diritti civili con i temi della libertà e della democrazia Serbia di queste ore
Ne è un esempio con i temi della cooperazione cioè le gambe a un percorso di conquista dei diritti civili e di democrazia che è fatta anche di cooperazione decentrata cioè di cose concrete che riesco ad aiutare i cittadini di tutta Europa e quelli che aspirano a diventare cittadini del dell'Europa comunitaria
Aiutano questo processo in maniera determinante
Ecco queste la fase nella quale ci troviamo e quindi un pochino ricalibrati diamo i nostri interventi alla attualità e poi che io credo che sia opportuno che
Il dibattito deve dal
La piena compartecipazione di tutti voglio intanto perdere qualche minuto prima di dare l'addio al dibattito spesso sperando sempre la riffa arrivi al più presto possibile dicendo che noi abbiamo predisposto un documento che circolerà
Fra i partecipanti che intitolato costituzione europea e cooperazione nuove frontiere dell'Europa un documento su programmazione sul ruolo dei comuni della stessa associazione dei comuni sulla programmazione Interreg tre C
Che io vi consiglierei di leggere per valutarlo se potessimo licenziarlo alla conclusione di questo seminario sarebbe una cosa assai utile
Io sono capo della delegazione del italiana al Comitato delle Regioni quindi o questa visuale dell'Europa da quel punto di vista Adriana una visuale dal sindaco ancora migliore perché il parlamentare europeo come Francesco Rutelli
Quindi se Francesco mi consente anche per un obbligo sia una cortesia potremmo lasciare Diana due parole per aiutarci a introdurre questi temi fagli altro come sindaco di Lecce
A e sul fronte adriatico una maniera come altri sindaci se quindi Galeazzi in maniera molto concreta e siamo organizzando un dibattito un pochino dal vivo davvero e quindi se voi non avete difficoltà potremmo lasciare due l'inizio della discussione
Grazie io devo rompe il ghiaccio benessere la relazione cercando di riorganizzare un po'anche le nostre idee rispetto ad un tema che certamente importantissima è
Fondamentale e che ci sta molto appassionando ci sta prendendo moltissimo come deputati europei certamente perché partecipiamo
Direttamente alla costruzione di riforme istituzionali di rapporti fra diversi organi della stessa della stessa unione europea
Ma soprattutto perché ci appassiona direi come cittadini europei che intendono essere a un tempo
Cittadini italiani e consapevoli di costruire una Europa che sia un'Europa cosciente un'Europa condivisa nuova nella quale comunque le identità siano rafforzate e non è una contraddizione
In termini perché al di là anche delle parti politiche che rappresentiamo
Nel nostro Paese e credo che tutti quanti siamo ormai assumendo una di consapevolezza di volere giungere ad un'Europa che sia effettivamente una Europa unita e che quindi ci possano portare ad una costituzione
Europea che renda la nostra Europa anche più forte è sostanzialmente più competitiva
Come ha sostenuto il nostro presidente Ciampi non soltanto in sede di Consiglio europeo il ventisei settembre ma ancora l'altro ieri con uno splendido ecco veramente non esita a definire uno splendido discorso che attenuto nel Parlamento europeo l'Italia ebbene che riassuma fino in fondo il suo ruolo di Paese fondatore della unione europea
E ha inteso sottolineare alcuni aspetti che mi sembrano fondamentali nel forte dibattito che ci sarà in questi prossimi i tempi l'Italia come Paese fondatore e quindi anche con me protagonista di quello che era il potrà e dovrà essere un filone di Indirizzo cioè quello della cooperazione rafforzata
E che il ultimamente che negli ultimi giorni noi abbiamo letto l'esito del referendum che c'è stato in Danimarca
Il che sottolinea che ci sono alcuni paesi che non intendono mantenere il passo ed altri che come l'Italia sia pure con notevoli sforzi
Io che sono meridionale tra l'altro non esita a dire che forse gli sforzi dell'Italia sono stati veramente grandissimi è fortemente condivisi perché prima ancora di affrontare un discorso di povertà fra nord e sud proprio d'Europa fra nord e sud del mondo abbiamo anche affrontato uno al discorso di di differenza farà all'interno della nostra stessa nazione fra nord e sud
Dell'Italia ma abbiamo partecipato con grande voglia con grande consapevolezza
Per sapendo che è un ruolo forte che compete all'Italia e che quindi deve rivendicare fino in fondo in termini positivi e propositivi questo suo ruolo di paese il fondatore
E un altro elemento importantissimo del discorso del nostro presidente che ha un valore potrei dire etico che non è da sottovalutare assolutamente proprio anche in rapporto a quello che è accaduto nelle nelle ultime ore e che ci riconduce ad una forte attualità
E il volere mettere all'inizio della nuova Costituzione europea la carta dei diritti fondamentali e questo è veramente uno pilastro
Della costituzione europea il riconoscere come essenziale il riconoscimento dei diritti di coloro che vogliono partecipare
Alla costruzione cosciente di una Europa che non abbia più la pena di morte nei paesi ai quali si rivolge quali sia già rivolta anche in termini di forti risorse finanziarie di un'Europa che riconosca innanzitutto i diritti di cittadinanza
E questo ci riporta appunto a quello che diceva Lamberti ad assumere probabilmente finanche di questo nostro seminario di questa tavola rotonda una iniziativa anche se l'iniziativa propositiva nei riguardi della Serbia oggi ma nei riguardi più complessivi
Quindi altri paesi della stessa unione che possono aver bisogno di rapportarsi direttamente con noi gli enti locali in termini di cooperazione quindi da un lato la cooperazione rafforzata fra Paesi che probabilmente saranno gli undici Paesi vorranno farlo
E i quali hanno già raggiunto una maturazione più forte rispetto alle tematiche europee che non rappresentano soltanto ormai più una unità economica come lo stesso Ciampi ha più volte sottolineato con grande efficacia deve essere anche costruito questo quadro di consapevolezza attraverso anche una diffusione delle culture una conoscenza delle diverse culture
Pur nella sottolineatura delle identità di ciascuno di noi perché proprio ciò che impone sostanzialmente la globalizzazione la globalizzazione del mercato impone che ciascuno poi riprenda coscienza
Delle proprie radici della propria cultura della cultura occidentale della cultura europea ma anche la cultura delle nazioni che partecipano alla costruzione del quadro europeo e dall'altro una cooperazione
Città città
Che vorrei dire timidamente in qualche modo abbiamo anche iniziato perché abbiano iniziato a farlo forse in maniera un pochino artigianale ma comunque con la voglia di farlo che già nelle mento fortemente positivo che credo che ne possiamo oggi sottolineare molti di noi hanno partecipato col sottosegretario Ranieri stesso ad alcune riunioni che abbiamo avuto presso il ministero degli affari esteri quando ancora gli eventi non erano così drammatici così forti ancora in Serbia eppure fin da allora abbiamo dichiarato atavicità dichiarata la disponibilità coro qua cooperare col Novi Sad ma altre città
Modena avevano già iniziato delle forti sostanziali
Collaborazioni
E qui naturalmente si impone anche un problema diciamo di normativa interna al nostro Paese e di sollecitazione di spinta che tutti quanti insieme la dovremmo fare
Verso il Governo non lo so adesso se ci sarà il tempo effettivamente il tempo per portare a termine
Quel discorso sulla cooperazione che è stato avviato in termini di elaborazione normativa del mille novecentonovantasette che ancora non ha visto
Una una norma prodotta dal dal nostro Parlamento
Ma in quella legge certamente credo che lanci oggi che ha inteso discutere fino in fondo di questo problema ed indicare delle linee di indirizzo che sono già state sostanzialmente recepita anche in un manifesto al quale molti di noi
Hanno già aderito beh io credo che l'ANCI oggi debba assumere anche un ruolo fondamentale di sollecitazione nei riguardi del nostro Parlamento per arrivare alla definizione di quella legge sulla cooperazione che potrà vedere in un ruolo attivo e propositivo gli enti locali naturalmente qui poi entriamo interni
Che potrebbero sembrare più banali ma che poi non lo sono perché quando noi noi sindaci ci imbattiamo in quelle che sono delle funzioni nuove che assumiamo come per i servizi sociali tabù più ancora in tema di cooperazione certamente dovremmo essere consapevoli che dobbiamo aversi nuove funzioni ma che dovremmo avere anche delle risorse
Finanziarie umane strutturali ed organizzativi ecco siccome era indicato nei decreti legislativi per esempio nelle nel centododici per ciò che riguardava i servizi sociali e purtroppo non è stato fatto tanto più sarà bene che fin d'ora diciamo che la nostra disponibilità
E la nostra voglia di partecipare ad una programmazione più forte ad una crescita culturale e quindi di cultura anche di democratica molto più forte negli altri Paesi deve essere supportata da interventi adeguati e immediati che a livello di governa da dover ad a livello di Parlamento
Dovranno essere infatti
Sono indicate quindi nella nella costruzione di questa non sono da carta dei diritti ma soprattutto dalla Costituzione europea
Delle problematiche molto pressanti molto urgenti anche perché da un lato vediamo che ci sono dei paesi che hanno una velocità molto più più forte dall'altra dei paesi che tendono a rafforzare che non sono fino in fondo decisi ad affrontare neanche il discorso dell'Euro quindi dalla moneta unica tanto meno quindi son decisi ad affrontare dei problemi che sono problemi più più specifici ma l'altro tema fondamentale che è stato posto all'attenzione del Parlamento europeo ed è essenziale a mio avviso e quello di un impegno un impegno diciamo nello stesso nello stesso tempo sia verso i Paesi dell'allargamento che verso una cooperazione euromediterranea che deve essere molto rafforzata ed in questo Ciampi è stato chiarissimo
Ed è è stato sostanzialmente condiviso da tutti quanti noi
Perché importante io il ruolo dell'Italia
Nel momento in cui non si vuole fare spostare poi baricentro diciamo più verso il nord dell'Europa quindi anche con interessi che sappia interessi differenti
Ma una grande attenzione per i Paesi dell'area del Mediterraneo che sono poi i quei Paesi che hanno maggiore necessità diciamo di intervento di collaborazione e di cooperazione non può essere inteso soltanto in termini negativi e lo dico io che sono in una città di frontiera quale nelle e Lecce in termini negativi il discorso del immigrazione ma se vogliamo intenderlo come risorsa
E come veramente costruzione di un quadro consapevole all'interno del Mediterraneo con altri paesi che hanno avuto problemi differenti quali Paesi pecco all'interno dell'Europa B e allora dobbiamo veramente fare in modo che ci sia un nuovo ruolo veramente protagonista dell'Italia ed a questo dobbiamo contribuire tutti quanti ecco io penso che su questi temi dobbiamo riflettere
E nelle tappe che sono state indicate per la costruzione di un sistema sostanzialmente che sia un sistema di regole ma che sia basata essenzialmente su un sistema di valori che è un fatto importantissimo nel momento in cui vogliamo poi darci delle regole a livello sovranazionale e dobbiamo proseguire attraverso una serie di tappe che sono appunto il rafforzamento delle istituzioni
E l'allargamento il governo comune dell'economia la politica di sicurezza e di difesa che l'Europa deve dovrà affrontare se vorrà veramente essere una Europa L'Unità io credo che quelle titubanze che forse qualcuno di noi negli anni passati parlo per me aveva avuto rispetto alle tematiche europee oggi sono abbondantemente superate
E credo che l'Italia in sede europea
Sia dando non voglio dire una lezione ma certamente un esempio di unità sostanziale
Nelle l'affrontare queste forti tematiche che si affronteranno in sede di Conferenza intergovernativa a Nizza
Con una consapevolezza che tutti quanti noi abbiamo assunto e con dei ragionamenti che ci portano a volere una Europa che sia unita che se l'Europa dei valori che se l'Europa delle regole della politica della sicurezza
E non più ahimè soltanto l'Europa dell'economia
Grazie Adriana Poli Bortone io passò adesso la parola Francesco Rutelli e poi consegna un altro dibattito camicia
Grazie presidente credo che la presenza così folta di sindaci e gli amministratori sia un'ottima un ottimo indicatore
Per la sensibilità ormai Forte solida e anche dell'esperienza del lavoro che si è fatto in tutti questi anni
Io debbo dire subito che peraltro come era previsto nella forma della introduzione ai lavori da parte mia
Dovendo poi insomma siamo stati forse ma incastrati un portale gli orari debbo andare al al dibattito in plenaria dove anche debba intervenire tra non molto quindi mi scuso con voi ma dopo questa introduzione senza neppure ascoltare gli altri colleghi e Ranieri
Debbo salire rimanerne alzare la pena
Però ci tengo molto a dire
Alcune cose essenziali
Ovviamente la prima si richiama alle ultime considerazioni che faceva adesso Adriana Poli Bortone è evidente che abbiamo costruito con l'Europa della moneta un passaggio decisivo
Per l'Italia
E naturalmente per il processo per lo sviluppo europeo
Naturalmente tutti siamo consapevoli che il cammino incompleto
Sino a quando
Le istituzioni gli strumenti dell'Europa politica non cammineranno altrettanto speditamente siamo tutti consapevoli tanto più dopo referendum danese referendum danese come tutti gli sciocchi negativi può portare anche di risultati positivi cioè può portare ad una reazione e in questo senso si stanno orientando molti dei Paesi soprattutto i promotori soprattutto i fondatori
Del dell'Europa
Perché anziché farci attirare verso il basso il cammino riprenda speditamente punti in atto
Io penso che gli ultimi giorni di hanno dei messaggi positivi in questo senso il discorso di Prodi a un anno dal suo insediamento ha trovato una larga convergenza trasversale tra le forze politiche
E in fondo anche un rispetto da parte di coloro che Prodi ha preso giustamente a viso aperto cioè a dire il Consiglio
Prodi ha parlato fondamentalmente del nuovo ruolo della commissione della sua alleanza con il parlamento della chiarezza della delimitazione dei poteri del Consiglio
Ovvero sia parlato del processo democratico delle istituzioni europee
E io penso che l'udienza che ha avuto sappiamo bene il presidente la commissione ex o oscillante mente rimproverato chiunque egli sia se si muove
Se prende iniziativa perché pendenza dire se non prende l'iniziativa perché non prende l'iniziativa è una una destino molto particolare in quella complicatissima
Situazione istituzionale oggi che la prese alla presa con grande determinazione penso che i risultati
Non mancheranno anzi continueranno a mancare Italia fatto un'eccellente figura appena ventiquattro ore dopo poche ore dopo con il discorso che avete richiamato di Ciampi
Che davanti al Parlamento
Ha assunto con grande forza e con grande nobiltà il valore della continuità dell'impegno italiano e della funzione decisiva dell'Italia per l'Europa non solo come Paese fondatore come Paese che oggi a un ruolo chiave nel processo di costruzione europea
E io penso che qua ciò cui ci richiamava il nostro presidente l'amico Lamberti a proposito della attualità politica
Ci faccia immediatamente calare nella realtà a noi in quanto amministratori sindaci e rappresentanti degli enti locali elessero visto in un trasmissione su RAI uno una ricostruzione degli eventi degli ultimi dieci anni nella ex Jugoslavia
E devo dire che è una cosa che più mi hanno colpito è che il riferimento a tutti i luoghi dove ci sono stati nel tempo quindi e prima il problema della acrobazie della Slovenia e poi la poi naturalmente
Sarajevo e poi il Kosovo la ricostruzione di questo decennio drammatico
Nei Balcani
Quante volte in quelle vicende si sono impegnati degli enti locali
Ogni volta che che emergeva un nome Vukovar
è un po'subito pensato alle alle città che hanno mandato dalla dall'Adriatico
Task force pronto intervento amministrazioni che hanno che hanno mandato i loro tecnici la Protezione civile e hanno creato delle relazioni durevoli con quelle realtà locali
Cosso
Ma Sarajevo Mostar
Quanto più
Si si ripercorrono questi dieci anni ripeto da dal dal Nord Est
Alla Salento
Dalle Marche all'Emilia tutte le nostre comunità debbo dire sono state poche quelle che non hanno sentito il il tema di fondo doppio uno come noi siamo riusciti in Europa a evitare
Una balcanizzazione sappiamo quanto è importante per tutti noi europeizzare i Balcani
Certo lo hanno saputo vedo il sindaco di Ancona non saputo nell'estate precedente non in questa tutti i sindaci della costa adriatica e ho fatto i conti con la crisi turistica
Ma quella un è è se vogliamo un epifenomeno sappiamo che per per per il conflitto
Paradossalmente è stato un momento circoscritto la cosa fondamentale che cosa passa verso le nostre coste
Dall'Albania dal Montenegro che relazione stabiliamo alla frontiera
Nordeste
Che forme di cooperazione di integrazione economica sapendo via via che noi abbiamo centinaia d'impresa
Italiane che cominciano ad a vere
Un'azienda nelle Marche e una in Slovacchia o ancora a maggior ragione lo stanno valutando se se localizzarla nei nei territori
è della ex Jugoslavia cercano la stabilità sono pronte ad aprire un fronte di collaborazione di espansione
E quindi destabilizzazione
E dunque le nostre comunità sono interessati agli sviluppi di pace agli sviluppi economici agli sviluppi turistici
Alle forme di cooperazione tra le popolazioni ai flussi migratori che ci riguardano non di rado in termini problematici e difficile
E vedendo sempre in termini di attualità quello che succede in Israele e Palestina allo stesso modo ripensato ceramico ci Mickey con cui abbiamo fatto anche delle iniziative ben precise verso tante comunità palestinesi
Quanto
I nostri sindaci i nostri amministratori hanno ricevuto hanno ospitato amministratori che tentano di costruire una clima di coesistenza in molti casi si trovano meglio paradossalmente con amministratori locali
Che con funzionari
Perché analizzatore locali chiedono aiutatemi a costruire e a finanziare un campo di calcio in una cittadina dove i ragazzi non sanno cosa fare
E abbiamo molti esempi positivi in questo senso quindi
Quando noi sentiamo parlare di sussidiarietà parliamo di qualche cosa che i sindaci e gli amministratori hanno capito da tempo anche nello scenario della cooperazione decentrati
Con interventi piccoli con interventi magari di centocinquanta duecento milioni ma che sappiamo arrivano a destinazione che sono spesso fatti con la Camera di Commercio con le imprese con le aziende locali con la cooperazione quando c'è stato un momento difficile alla Farnesina
E non si sa c'era necessità di portare nella prima fase della ricostruzione
Degli aiuti ma non si poteva farlo al Hunt agonisticamente nei confronti del regime di Milosevic naturalmente allo stesso tempo si poneva il problema di come non punire due volte le popolazioni dalla Serbia
Piegate dalla guerra e piegata da dittature
Si è tenuta la Farnesina lo ricordo un'importantissima riunione presieduto dal ministro Dini con i sindaci in gran parte dei dei che dei coi Sindaci della Serbia in gran parte dei casi sindaci contrarie al regime e tuttavia costretti a muoversi in questo difficile equilibrio e tante iniziative con i finanziamenti europei con le varie task force sia delle Nazioni Unite sia della diplomazia dei dei quindici sono state orientate attraverso la cooperazione decentrata attraverso i Comuni
Mandando tecnici mandando funzionari mandando in molti casi tecnici
Della Governance ovvero sia persone in grado di aiutare a costruire una migliore appiattite attività amministrativa non sappiamo che molti amministratori a me è capitato come Roma due bravi dirigenti
Del comune di Roma hanno vinto il concorso dell'unione europea e oggi lavorano a Pristina
Le task force che stanno ricostruendo e hanno scelto di fare ben retribuiti ma certo una condizione non facevano certo di fare per se non mi ricordo male un paio d'anni un lavoro di ritenessi Tura di ricostruzione dalle fondamenta
Delle condizioni della democrazia
Ecco che quindi e nato nell'arco di questi anni in fondo i comuni italiani sono passati da un momento nel quale si parlava di politica estera nei nostri consigli comunali
Perché si facevano delle mozioni e si si faceva in sedicesimo in dibattito politico come Aule parlamentari
Su sui temi magari della della guerra del Vietnam o dei missili o di altre di altri temi che obiettivamente non avevano attinenza
è un po'lo specchio della discussione politica internazionale ma non avevano a che fare con la vita nostra comunità sono passati ad un lavoro che serve a formare i nostri funzionario nostri tecnici nostri dipendenti i nostri operativi
Quanti nei nostri comuni abbiamo mandato i mezzi io stavo chiamato mi ricordo una notte da da Andreatta curva tra l'altro mio pensiero affettuoso il mio saluto veramente deferente in un momento così difficile
Per lui per la sua salute quando era ministro a difesa perché in una notte sito trattati mandare dei mezzi dalla dalla nostra azienda comunale de la nettezza urbana perché c'era un rischio di epidemie saluto sottosegretario tendenza c'era un rischio di epidemie a Tirana
Nel momento più difficile e occorrevano delle spazzatrici da mezzi meccanici per la pulizia per l'igiene basica in quella città
Esperienze fondamentali lui imparano certamente molto le nostre comunità le comunità locali e si crea un tessuto che poi resta prezioso
Allora dicevo questo ci fa capire in fondo anche
Vorrei dire in lingua italiana che cos'è la parola sussidiarietà
Posso se da significa un fondo
Che gli stati sono troppo piccoli per i problemi grandi
E sono troppo grandi hanno una
Taglia troppo grande per i problemi più vicini ai cittadini per il problema il picco evidentemente quando noi nel nostro Paese magari parliamo usiamo la parola devoluzione
Sappiamo che in fondo nella dinamica europea significa fondamentalmente questo
Che non ci avviamo ad una devoluzione di poteri costante
Verso le istituzioni europee che però deve essere democratico
Deve avere strumenti di verifica di controllo democratici sono si determina quel meccanismo di rigetto che oggi è forte in particolare nei Paesi nordici che probabilmente ha pesato anche la decisione danese nel referendum per cui alla fine non è tanto un organismo rappresentativo
Misurabile controllabile
Che decide della devoluzione verso l'alto ma sono dei burocrati di funzione
Delle persone anonime
E quindi devoluzione con nuovi strumenti democratici il processo di cui sì sì ci stiamo occupando su cui si sta lavorando alacremente che spero tra Biarritz e Nizza gli appuntamenti del semestre francese portino dei risultati concreti su cui certo anche la commissione oltre che il governo e stava lavorando fortemente allo stesso tempo devoluzione verso il basso
L'Europa fa i conti con la realtà dell'amministrazione locale
Dobbiamo andare era uno e proposte che sono scaturite dalla congresso che si è tenuto a Vienna l'anno scorso gli amministratori locali a prevedere che tra i commissari europei ce ne sia uno che abbia anche una competenza sulle politiche urbane
Non ci dimentichiamo mai che quasi l'ottanta per cento degli europei vivono in città
Piccole medie grandi
E allo stesso tempo il Comitato delle Regioni che da un organo consultivo
Significativo ma certamente ancora marginale nel meccanismo delle istituzioni dell'Unione si accinge invece ad avere anche delle procedure
Elettive noi speriamo e quindi a diventare davvero la Camera rappresentativa dei poteri regionali e locali in questo processo
Di costruzione democratica delle nuove istituzioni europea ecco cosa significa a mio avviso davvero la devoluzione verso l'alto e verso il basso di cui anche nostro paese discute ed ecco perché
Io vorrei concludere rivolgendo ai Sindaci in un momento così creativo così importante in cui la la carta dei diritti fondamentali il quindi di fatto una bozza di nuova costituzione prende il via
Vorrei veramente rivolgere agli amici colleghi sindaci amministratori un incoraggiamento molto forte a perseguire su questa strada di responsabilità
Quando
Ho incontrato degli amministratori del Maghreb
Qualche tempo fa
E si è discusso attraverso associazioni del volontariato
In prese della formazione
E aziende interessate quelle regioni di programmi di formazione per un emigrazione di lavoro in Italia mirata
Tutti quelli che erano seduti al tavolo hanno chiarito che quell'impegno era un impegno contro l'emigrazione clandestina contro il traffico umano contro i fenomeni gravi che stiamo vivendo
E l'elemento estremamente interessante era la fiducia rivolta agli amministratori che erano su quel tavolo perché voi diventate ambasciatori canale di comunicazione con la vostra comunità
Verso la nostra noi vogliamo che si che vengano ad imparare un mestiere
In Italia nella vostra città in maniera controllata
Coordinata e poi verificabile persone che cercano un lavoro ma che poi tornino nella nostra terra con un patrimonio
Di schiero di nuova professionalità ecco un esempio concreto a quel tavolo io ho respirato il clima giusto quello che serve a svelenire la polemica sull'immigrazione e a trasformarla in un impegno concreto l'argine
Alle migrazioni clandestine
Lo si si può fare con interventi mirati con un lavoro paziente qui anche possono fare moltissimo gli enti locali proprio con questa attività di Indirizzo riformazione di creazione di tavoli comuni operativi
Con le aziende con le autorità locali dei paesi in particolare da cui le le migrazioni si muovono quindi il mio incoraggiamento il mio ringraziamento ai sindaci anche nella veste di persone che si è occupata anche per lanci di questi temi negli anni trascorsi è proprio questo dobbiamo continuare su questa strada
Perché è una strada di consapevolezza di responsabilità
E di concretezza
I cittadini hanno fiducia quando le iniziative di cooperazione decentrata coinvolgono gli enti locali
Sono più piccole in molti casi ma sono visibili
Misurabili
E i risultati vengono spiegati e chiariti alla cittadinanza naturalmente non è con la cooperazione decentrata si fa la politica estera
Noi siamo qui per affrontarne un pezzo ma un pezzo significativo perché prima arriva se Ranieri ha ricordato la riunione alla Farnesina con il le città serbe quando si trattava di scegliere ho ricordato quello che tante amministrazioni locali e l'ho fatto proprio con la Palestina e Israele
è un canale importante e penso lo dico al rappresentante del Governo le amministrazioni locali presenti qui hanno ormai un bilancio un patrimonio di esperienza di disponibilità e diciamo anche di passione da mettere in campo non solo per i canali istituzionali ma perché oggi le politiche internazionali passano dal livello locale
Dalle azioni concrete e da quello che si dice dalle pratiche buone pratiche verificate controllate il che è quello il che ci chiedono i nostri concittadini quindi vi ringrazio molto vi auguro buon lavoro ma soprattutto auguro che questa concretezza
Si sviluppi
Negli anni a venire da parte della nostra associazione
Bene ora il riterrete Francesco Rutelli e quelle di Adriana Poli Bortone ci hanno calato nel dibattito e nei suoi contenuti più ampia Rutelli a questa sovrapposizione con la plenaria quindi io spero che tutti quanti non seguono terminata la sembra attaccata ex popolare reato Vittorio e quindi continuiamo nel nostro dibattito l'occasione sottosegretario Ranieri avrà modo anche di cogliere nel corso del successivi interventi e i temi che abbiamo messo al nostro centro avevano accento nostra discussione Adriana poi se vorrà potrà riferire il suo intervento in conclusione di questo giro vi tavolo io passerei subito la parola al seminario di Orvieto Stefano Cimitile è stato citato anche per alcune esperienze nel Medio Oriente che credo possa essere l'intervento di grande interesse prego cimitero
Io credo che mai come in una giornata come questa parlare di cooperazione sia parlare di un
Tema estremamente attuale delicato
E anche un tema che oramai da diversi anni direi che ha visto esplodere in Italia un protagonismo diffuso
E l'esperienza dei comuni nell'azione di cooperazione Enza subito una prima serie di problematica
Non abbiamo notato prima della degli interventi organizzati soprattutto sulle problematiche dei Balcani
Una sostanziale fastidio nel protagonismo delle degli enti locali verso l'estero e perciò una mancanza di
Visione corretta del fenomeno
Che nel corso dei decenni del tempo ha visto superare il gemellaggio con il mero atto
Spesso di ricongiunzione di sistemi familiari o familistico com'era caratteristico per per l'Italia terra d'emigrazione e l'evoluzione che questa politica del gemellaggio avuto verso vere e proprie interventi di cooperazione mirata che i Comuni hanno portata avanti
La stessa esperienza dice che c'è una debolezza sostanziale del quadro legislativo nazionale e regionale
Poche sono le regioni che hanno legiferato nel campo della cooperazione allo sviluppo
Anche qui quelle che l'hanno fatto non hanno fatto altro che sostituire una forma di gestione centralizzata come è stata soprattutto negli anni ottanta della cooperazione allo sviluppo da parte di grosse organizzazioni non governative nazionale
Rispetto alle iniziative che l'Autore locali erano in grado di mettere in campo
Debolezza del quadro legislativo nazionale che per esempio nel caso dei Comuni delle Province individua in un mero aspetto quantitativo la con l'unica limitazione per l'intervento all'estero zero ottanta come ricorderete dei primi tre capitoli del del bilancio
Il terzo aspetto che emerge importante una
Sostanziale debolezza della io mi riferisco soprattutto al passato della politica estera europea proprio
In quanto continenti interessato sui diversi quadranti dello scacchiere internazionale
In sostanza io penso che il quadro che emerso dall'esperienza di questi anni
Far vedere che l'Italia nonostante che sia un grande paese che ha una diffusione sul pianeta enorme in termini di italiani i discendenti di di essi stessi in tutto il mondo questo facilita come è noto la relazione le relazioni a livello mondiale quando senz'altro la prima lingue l'inglese ma l'italiano sicuramente non è è sicuramente una delle prime tre quattro lingue più importanti e anche come modello culturale di riferimento è senz'altro la lingua verso la quale c'è un'attenzione forte una grossa richiesta di apprendimento
Un Paese che per la sua ricchezza ai beni culturali e a nella politica estera nazionale ha avuto sempre
Una parte essenziale nella ricerca e nello studio
Dei beni culturali di altri paesi basta vedere il protagonismo delle nostre università in aree ci troppo e qualche esempio concreto rapidamente
In aree importanti per la storia del nostro Veneto
Per non considerare poi tutta la questione dell'Italia stai e tutte le cose che fanno riferimento al nostro sistema di relazione di comunicazione non ultimo quello dello sport che è risultato così fortissimamente evidente anche le ultime ore in piedi
Ecco il punto negativo che io rilevo che ovviamente non è una una mia intuizione ma è comunque è quello che io credo in questi anni si è stato aggredito in modo assolutamente energie che mentre l'Italia ha una collocazione internazionale importante non ha allo stesso tempo non ha avuto una politica estera
All'altezza e cioè un'attività un'attiva capacità di elaborazione e di iniziativa
Basta direi che l'Italia spendiamo lo zero ventuno per cento del PIL per la politica estera solo dieci anni fa era anche era arrivato lo zero quarantaquattro
E in questo senso io credo che vada ripensata come si sta facendo io posso testimoniare perché è oltre un decennio che mi occupo di cooperazione il ruolo che svolgono in questa fase le ambasciate italiane all'estero eh ha solamente molto ma molto più aggressivo più presente più intelligenti di quanto non lo fosse qualche anno fa ma se non si completa la riforma del dice della Sace dell'ente
Sempre io credo sotto il controllo delle stesse ambasciate difficile
Che si possa andare una fase diverso
Penso
Che sia utile e occorra andare avanti sulla strada tracciata dalle assemblee generali che sono stati fatti mi sembra sia male due Assemblea Generale ecco tutto il corpo diplomatico italiano credo che nella riforma del dei ministeri e del Governo una sorta di consiglio supremo di politica estera non nazionale per poter dare una una svolta a questa nostra presenza a livello internazionale
Io credo che
La timidezza italiana su certi terreni vada in qualche modo affrontata senza senza reticenze
Perché fa in qualche modo contrasto con all'intraprendenza che invece altri Paesi hanno negli stessi negli stessi casi porto un esempio che conosco direttamente non non riporto così di altri nel caso dell'Iraq per esempio la nostra partecipazione alla gestione del programma Oil for food
La stessa questione che riguarda il superamento di un embargo che è scandaloso per il semplice fatto che lì esiste solo un simulacro di dittatura e non né un esercito un popolo stremato soffrono soprattutto i bambini bere noi abbiamo insieme a ad altre associazioni italiane promosso delle iniziative in particolare abbiamo per chiesto allo Stato italiano l'autorizzazione a portare in Italia oggetti archeologici che potevano essere bisogna solo dare la garanzia per restituirli
Mentre la Francia la Germania la Spagna Cyrano da fare su questi terreni intrattengono rapporti diretti con il mondo della cultura iracheno ovviamente non con il governo
Non siamo ancora in attesa di una risposta perché come insegna la storia dalla politica della pallavolo con la Libia la politica il ping pong con la Cina ha sempre favorito e comunque tenuto aperti dei canali
Che senza scomodare tutta la questione della politica energetica e tutta la questione del dell'approvvigionamento dei dei del petrolio e dei prezzi del petrolio credo
Che sia quella culturale una delle migliori armi che noi abbiamo in questo campo eppure il ruolo degli italiani estremamente importante
Ora naturalmente ci si chiede di guardare tutto questo in un in un quadro diverso di quello europeo che è obbligatorio per noi perché anche queste nostre debolezze possono in questo caso essere superate solo se però si va veramente a una politica estera europea io qui sinteticamente e mi avvio alla conclusione credo che la tecnica che è stata pensata dopo il l'abbattimento del muro di Berlino è quello cioè di corridori panico Pepa mediterranee transeuropee sia la tecnica
Pare che aggiusta perché noi abbiamo interessi appunto con tutte le regioni dell'Est del Mar Nero del Caspio e l'asse centrale del Medio Oriente e del Nordafrica
L'idea dei corridori è un'idea valida è un significato transcontinentale importante di essere subito trasferito sui tre livelli di legislazione possibile quello europeo quello nazionale e quello regionali qui basta guardare a quello che fanno gli americani quando individuare un corridoio
Sono in grado di mettere in campo una azione coordinata di se voi me lo permettete anche di contaminare culturalmente negare che in qualche modo pur non essendo qui necessario scomodare la la rioccupazione culturale delle varie aree del pianeta evidente che se noi vogliamo che si abbia un sessennio porta i piani di stabilità ai piani di costruzione e ai piani di sviluppo sostenibile
Sì parlare di cultura parlare perciò di investimenti in infrastrutture umane assolutamente necessari
Qui io credo che
In modo assolutamente trasparente perché poi in genere non si sport esporta solo impresa ma si esportano anche i difetti dell'impresa
Recentemente in un'esperienza praghese non ricordo quanti italiani hanno arrestato perché avevano non so quanti cara distinti quali aree del nostro Paese
Interessantissimo intelligentissimo avevano non non so quanti immobili acquistato in quell'area e naturalmente facendo opera di riciclaggio denaro perciò missioni in prova di gli imprenditori sostenuti in modo trasparente e con il governo capofila che porta avanti questa azione
Concludo parlando della mia esperienza dell'esperienza di Orvieto
Digita gemellata con Betlemme ma anche con altre città
Gemellaggi appunto strategici non gemellaggi enogastronomici col Giappone o nel Nord America e con altri Paesi bene qui la la partita palestinesi in Israele anche qui mentre vede negli ultimi giorni un momento anche di alto livello il fatto che il nuovo vertice si sia tenuta parigino a Campione d'la dice molto la dice lunga su quel ruolo che può svolgere che può svolgere l'Europa e però qui quando si parla di cooperazione con Paesi che non sono padroni dello spazio aereo non hanno praticamente un aeroporto non hanno un porto marittimo e non hanno accesso sulle vie di comunicazione
Marittime non hanno via di comunicazione interna io credo che
Sì è un problema
Enorme parlare qui di sviluppo sostenibile e di di cooperazione l'approccio dei Comuni è stato un approccio secondo me equilibrato soprattutto grazie anche al lavoro che è stato svolto da alcuni Comuni capofila anche dall'Anci nazionale io faccio qui i complimenti a Maria Boroli per come conduce l'ufficio poi dirò qualcosa su l'esigenza anche del suo rafforzamento ma qui una delle problematiche più importanti una dei dei nostri socio importante è sicuramente quello del trasferimento del know how quello del trasferimento delle di risorse umane e professionali e manageriali quello cioè di mettere leva proprio in un momento in cui si va verso la privatizzazione di grossi sistemi di gestione dei servizi a vere anche tutte le nostre risorse
Imprenditoriali e manageriale che cosa abbiamo fatto e concludo
Abbiamo fatto un coordinamento delle città gemellate abbiamo costituito nella nostra regione è una federazione delle Autonomie locali che si darà anche il ruolo di di organizzazione
Non governativa ai sensi della legge regionale ma che comunque può essere un piccolo modello regionale
Su quest'aspetto qui e abbiamo incomincia a fare i programmi che peraltro Umbria e Sardegna seguono insieme
Il progetto Palestina che sono stati riconosciuti anche a livello nazionale dall'ANCI per questo io credo che andando avanti su questa strada il ruolo dei Comuni non può che crescere e non può che essere un intervento coordinato e organizzato
E ritengo che alcuni limiti legislativi come bene è stato evidenziato sul documento che adesso viene presentato per a sostegno dell'approvazione del piano della misura Interreg tre c'è importante perché siano riconosciute le frontiere marittime
Penso a tutte quelle regioni di qua e di là dell'Adriatico il Mediterraneo che oramai una frontiera
Che sia ridotta tantissimo appunto i comuni credo che possono svolge un ruolo importante io non credo che lanci oggi non possa permettersi un'ulteriore da Ferzan rafforzamento della struttura magari anche con la realizzazione di un di un'organizzazione di qualità non governative o comunque di una struttura funzionale che possa evitare ai comuni di dei tanti Comuni di evitare di costruire delle sovrastrutture evitare comune di spendere disperdere risorse e diventare insieme costruire così insieme una massa critica estremamente importante io credo che
Con questo voglio conclude io credo che noi in questi giorni non possiamo non rivolgere un pensiero a tutti quegli amministratori quei sindaci delle città che sono io
Il cuore mi porta in questo momento in Palestina penso a al sindaco di Hebron anzi nove Betlemme ma pensare a Hebron dove c'è una moschea divisa Traù
Tra due confessioni religiose divisa con una presenza dei militari che supera addirittura i militari che stavano a sud del Libano per difendere ottocento che star di coloni che ritengono isteria li rispetto ma evidentemente credo che sia una iattura in questo momento Alia di vendere la la tomba dei vari io credo che la cooperazione internazionale sia un elemento estremamente importanti comuni possono essere protagonisti in modo ordinato in modo serio e competente certo però dietro una politica estera consapevole del ruolo che l'Italia e l'Europa possono svolge ringrazia
Ringrazio il Simeone sì sì mi chi chiedergli altri colleghi diresse un pochino più sintetici perché dovremo girare il tavolo fino in fondo e poi consentire a Umberto Ranieri di concludere lascio la parola Paolo Costa sindaco di Venezia
No io sono molto breve perché le cose più importanti pare che siano già state dette oppure le così dettaglio dovremmo dedicarci un tempo molto più ampio di quello che possiamo avere questa mattina io mi ritorno un po'il nostro titolo costituzione europea e cooperazione non affronterà dell'Europa e mi permetto solo tre osservazioni la prima in quale quadro europeo ci inseriamo con la nostra azione mi pare che sia evidente sta diventando evidente almeno mi auguro nel dibattito che si va arricchendo in vista degli appuntamenti di Biarritz di Nizza che l'idea che sia l'allargamento a guidare la riforma delle istituzioni europee sta finalmente emergendo
Cioè nel senso che era in Maggi inimmaginabile che nove riformarsi molo Europa e e proporzionale Simo il coinvolgimento del l'Est europeo
Solo in misura le nostre capacità di autoriformarsi mentre invece mi pare che finalmente si stia prevalendo io mi auguro che prevalga
Questa idea che largamente un dovere largamente ore nient'altro che ripetere
Per i cittadini al di là di quello che è stato il muro di Berlino l'operazione che ha possiedo pacificazione dell'Europa occidentale e che a partire da questo cuore che non ci organizziamo per fare affettività acqua non rivedere questo implica una responsabilità anche nostra anche gli oggetti cooperazione decentrata e investire soprattutto in questi territori queste aree perché perché questo discorso questo questa costruzione dell'Europa non posso venir meno questo il primo punto a questo fa sì che con la la latitudine totale che non l'Italia di rapporti internazionali
Soprattutto al nostro livello come dire richiesti note a tutti e credo che sia una esigenza di concentrare nostra attenzione i prossimi anni questa direzione perché questo e i contributi o solo dalla costruzione dell'Europa
La seconda qualunque Euro Pagno costruire questa dovrà cominciare a passare da dai trattati intergovernativa di cose in più io me lo auguro avere un fondamento di una qualche costituzione me lo auguro di avere qualche fondamento di un riconoscimento comune di una Carta dei diritti fondamentali anche qui ci sono almeno due temi che ci riguarda in maniera molto diretto
La proposta che in questo momento esiste tra calli fondamentali in fondo nel momento in cui
Garantisce il diritto di movimento alla libertà di movimento libertà di residenza e la garantisce anche naturalmente nei limiti del trattato alle AIRI ai
Alle persone che provengono dei paesi terzi
Sta sostanzialmente immaginando una politica di immigrazione che consente al propri ovviamente dentro i limiti dati di far acquisire
Nuovi cittadini che vengono dall'Est che vengono da fuori extra comunitari a diventare seria più titolata comunità si combinate questo con la proposta sempre della attuale come dire proposta stiamo qui di carta i diritti fondamentali che immagina che ci sia almeno un diritto di voto di questi cittadini a livello municipale questo fa sì che noi avremo un problema di vera democrazia anche interna collegata con con con tutti poiché paesi terzi ma anche quei Paesi venti allargamento che credo c'è un tema credo nell'affrontare come comunico tutti assieme possibilmente scambiano anche qui buone pratiche democratiche oltre alle buone pratiche economiche o o di intervento terza cosa e qui chiudo tranquillamente qui ne possiamo sicuramente condurre le nostre ognuno di noi le proprie iniziative minori le proprie i propri rapporti ognuno di noi o cercando di o per quanto qualche succedette nel mio Comune respingendo le perché siamo gente sommersi da come dire da voglia e bisogno di interessi di scambi reciproci noi non abbiamo fatto una politica da fa dopo che ha molto selettiva gemellaggi così via ovviamente per motivi vuole dire quasi ovvi nel senso che non
Diciamo siamo sì ma dico nessuno ve la tenete sembra ci con tutti quindi non non abbiamo molte difficoltà questa va il punto fondamentale è questo che non credo che nessun Comune per quanto così attraenti come possesso del mio posso gestire da solo queste queste e quindi credo che questi ragionamenti che stavo facendo di costruire le reti di comuni che si che coprano per cooperare sia non fu un punto un punto forte che scontò lanci può favorire noi stiamo lavorando alla città in rete per i Balcani in collaborazione con lanci
La stiamo costruendo ci stiamo facendo quanto possibile per questi primi di novembre organizzeremo Nicotra nazionale sul tema per questo passo uno strumento in cui ancora una volta cerchiamo di mettere insieme le non tante energie mai grande entusiasmo che sicuramente comunità locale posso esprimere col accredita che possono utilizzare affiancandosi quindi l'azione del governo mia maniera più efficace possibile grazie
Grazie alla fra fra l'altro molto simpatico molto efficace mi sembra essere un filo Rossella comunque conduca diversi interventi
Dopo Venezia Trieste e poi volevo pregare sino a di Ancona di cominciasse accomodare qui così interviene dopo sì non vi è ancora uno dei protagonisti di questo processo che anche voi faremo una tavola rotonda sul Tirreno ma che solo dal prossimo congresso e siccome siete fratelli cornuto anche proprio
I Balcani sono i lati corti possiamo spostati Balcani il famoso
Grazie proprio speranza io presiedo il consiglio comunale quindi sono big capisco le preoccupazioni del sindaco Lamberti nella celerità cercherò di restare nei cinque minuti che abbiamo definito ecco io credo che il maggiore evento politico di questi cinquant'anni sia stato proprio quello delle politiche e del dell'unione europea
Rispetto a questo ci sono due percorsi che in questa in questi questi anni stanno avendo una grossa accelerazione il primo parco orso lo definirei quello dell'approfondimento dell'integrazione
Dell'unione europea un'integrazione verso la Confederazione di Stati che io credo debba essere il nostro Obiettivo il secondo il secondo la seconda la seconda grande sfida è quella dell'allargamento dell'Unione europea che dai quindici Stati attuali sta evidenziando una prospettiva di arrivare fino a trenta Stati che sono quelli che si stanno che si stanno stanno procedendo con l documentazioni pratiche sacrifici verso l'integrazione
Ecco a me sul sul sull'integrazione verso la Confederazione su questo approfondimento
Direi che una riflessione sul sui risultati del referendum danese va fatta veniva citata veniva citato prima dal sindaco Rutelli
E io credo che le motivazioni debbano al loro interno nascondono anche quello che e la preoccupazione che può un po'un gruppo importante di paesi all'interno dell'Unione Europea quei paesi più piccoli
Che credono e hanno la preoccupazione di perdono un ruolo all'interno delle istituzioni europee che hanno politiche particolari in particolare
C'è un interessante
Articolo sul Sole ventiquattro Ore di qualche giorno fa sulle preoccupazioni per welfare danese su questo
Ecco io credo che rispetto a questo per vincere quindi questo euro scetticismo di di cittadini che effettivamente è una preoccupazione di cui non possiamo dimenticare io credo che dobbiamo mettere in in atto delle politiche quindi sussidiarietà e di federalismo queste politiche di sussidiarietà e di federalismo sono quelle che poi saranno le fondamenta della Costituzione europea
Questa carta dei diritti dei cittadini che a Misano io auspichiamo vedo che c'è anche un appello dell'Anci che credo andrà rilanciato rispetto anche la presenza forte dei comuni questa carta i diritti e i cittadini che deve essere la e la bozza per una Costituzione europea e l'unica modalità che noi abbiamo per convincere gli euroscettici a una prospettiva a una prospettiva diversa di un Oropa che diventa veramente integrazione di popoli e non solo mercato
Perché e la Costituzione è quella rassicurazione di diritti che sono diritti di tutti e quindi è dei Paesi grandi dei paesi piccoli ci rassicura che l'Europa non è solo un grande mercato ma è una Europa dei popoli e delle istituzioni
Sulla seconda grande sfida sull'allargamento ecco io vorrei sottolineare solo un paio di problemi del primo quello del sacrificio d'
I candidati all'integrazione europea Paesi noi ne sappiamo qualcosa come come come Italia ne sappiamo qualcosa sui sacrifici che abbiamo dovuto fare in questi anni ecco questi sacrifici li stanno facendo paesi che sono aldilà
Al di là di quella che una volta era la cortina di ferro del muro di Berlino
E questa scetticismo queste politiche è un po'un po'un po'lente della Unione europea rischia di vanificare questi grandi sforzi
Lo dico perché sono paesi che hanno introdotto sistemi fiscali nuovi hanno introdotto sistemi legislativi nuovi e adesso si vedono rallentare questo processo che doveva completarsi nel due mila e tre che già adesso
Si vede posticipare al due mila e cinque due mila e sei e dobbiamo con renderci consapevoli delle difficoltà politiche interne anche questi Paesi in questo momento
Stanno stanno vivendo e per la mia esperienza locale e poi Trieste una città di confine
Un confine che per lungo tempo ha trasformato la nostra città in un luogo dove non si passava dove si doveva solo arrivare ecco rispetto a questo dico che c'è anche un rischio per le aree di confine in particolare per quanto riguarda l'Italia proprio per la mia era quella del Nord Est
Dove i grossi vantaggi economici che obiettivamente hanno le aree che dei paesi che sono in fase di in fase di integrazione con i programmi con i programmi europei fare i rischi ISPA e altri con grosse Circle grosse risorse finanziarie disposizione
Paesi non soggette alle regole della concorrenza ecco se questo periodo di nel periodo di attesa si prolunga troppo e c'è il rischio della De Cola Liz decorre delocalizzazione delle imprese impresa che trovano più conveniente andare a spostarsi in Slovenia dove tutte queste regole
Dell'unione europea non sono ancora vigenti piuttosto che restare in Italia
Gli ha mia città è un paese una città che ha il nove per cento di disoccupazione pur essendo nel nord est e quindi lo viviamo in maniera particolare
E andando verso la chiusura perché quattro minuti sono passati io vorrei fare qualche battuta proprio sulla sul sull'area sull'area del Nord Est ma il sottosegretario Ranieri è un'area che conosce molto bene e che a cui noi neanche ci appelliamo per alcune cose quelli ben conosce in particolare sulla legge di tutela degli sloveni sui beni abbandonati cose che hanno sono lunghi di cinquant'anni hanno storie di cinquant'anni ma che rappresentano coi ancora per noi ferite aperte
E vorrei citare solo due esperienze positive di cooperazione la prima quella di Alpe Adria un'area che comprende della nostra Regione Friuli-Venezia Giulia la Carinzia la Slovenia riparte anche dei paesi limitrofi
Che ha presentato interesse per esemplificare o perché molte politiche di sviluppo di integrazione economica presentato anche una candidatura comune alle Olimpiadi perdente rispetto alla città di Torino però un processo importante di mettere insieme risorse e spazi progettualità che ha rappresentato momento veramente di collaborazione forte rispetto queste are
E anche molto diverse una Alpe Adria che nasce ancora parecchi anni fa
La seconda esperienza la citerei proprio su quello che il sistema di porti integrato parlavamo di Adriatico nella gara per la gestione di una del nostro del nostro terminal conta inerte si è presentata insieme a una cordata di imprenditori di imprenditori italiani si è presentato il porto di Capodistria
Dando la disponibilità di trasferire il suo il suo il suo flusso di merci su compagna nel nostro porto di Trieste
E con queste politiche comporti che sono Monfalcone Trieste Capodistria nell'arco di venti chilometri dimostrano veramente una realtà una volontà di integrare le politiche
Di delle di integrare i traffici di riuscire a integrare anche le collaborazioni tra i popoli ecco io chiuderei
Così richiamando la necessità che su queste politiche che sviluppano anche le comunità locali che sviluppano anche le amministrazioni comunali così come diceva bene chi mi ha preceduto ecco credo che sia necessario un forte impulso da parte del governo italiano
Che non deleghi verso le Regioni
Potestà troppo rimarcata rispetto alla politica estera come sta attentamente e facendo perché questo è anche un rischio ma col coinvolga le regioni e le autonomie locali in particolare i comuni dico io rispetto questi problemi e progetti che riguardano spesso cinquanta metri al di là e al di qua del confine grazie
Direi che curiosato rivaluta la categoria dei presidenti dei consigli comunali per la precisione cui è conclusa alle cinque milioni diamo la parola anche alle anziché
Ma io volevo volevo riferire a un po'di questa cosa che è straordinario quello che sta succedendo a Belgrado perché il diciotto luglio Solana ci convocava a Brussel cinquanta Cindy c'eravamo
Guazzaloca non poté venire per dire che è l'invito pressante porterà datevi da fare perché ci sono le elezioni questo era il messaggio di Solana e c'era anche cucinare che era che ancora credono sta scadendo il commissario Ferraro per il Kosovo dico questo perché l'Europa stessa prese coscienza che un'azione delle città dei sindaci Ceresin decidi tu di Barcellona di di di di Bernie inganni di Novi Sad Herno cinquanta sindaci che rappresentavano tutto Europa
Ecco dicevo l'Europa che prenda coscienza del ruolo che potrà averne città in questa diplomazia se volete delle delle cittadini delle genti non quella
Ufficiale dei governi che non vogliamo né di miniere nere in cui siamo in competizione ma perché c'era una pure importante di penetrare nel con azioni piccole grandi ma nelle coscienze dei dei cittadini non solo servi ma anche del Kosovo e di altre aree dei Balcani dico questo perché le cose che c'era prima Rutelli ma anche costo voglio dire ha ripercorso le vicende di pestare asse l'Economist scrive che siamo il ventre molle dell'Europa
E il l'Adriatico un mare colabrodo noi dovremmo vincere piuttosto volto nazione che faccia parte Adriatico come io parlo di laboratorio di una provetta in cui sono primi esperimenti viste le novità
Geopolitiche gravi stati che si affacciano recita che vogliono ruolo
E vengo la nostra esperienza in cui insisteremo per fare il forme dei sindaci ventinove trenta aprile del novantanove compirà crisi kosovara proprio c'era
Bombardamenti quei il ministero degli Esteri rinvio la conferenza d'Adriatico che può essere svolta quest'anno sempre a maggio dico questo perché allora avemmo partecipazione
Anche di molti sindaci una ventina non vendono i sindaci del Montenegro perché erano bloccati ma adesso ha sparato abbiamo avuto una partecipazione molto forte
I sindaci di là Koper Capodistria in giù sono presenti
E
Chiedono un meccanismo stabile un un un esclusione e lasciatemi dire non tanto in chiave politica non ne ha bisogno una rete di citate l'Adriatico come o altri modelli europei di Urban o o simili
In cui è così e ladro progetti questo è il problema noi abbiamo meccanismi già avviati il patto di stabilità e non solo abbiamo l'Interreg il training abbiamo serie di strumenti ma che possiamo accedere e svolgere un ruolo in termini progettuali i cittadini degli altri dati chiedono l'autostrada Trieste Igoumenitza perché non si possono perdere quattro ore per andare in macchina da Spalato a Durazzo a questo ente
E quindi una Rete che sia mista multimodale dall'acqua alla
Ferrovia
Al al al al
Autostrade alla gomma proprio perché e credo che sia il
Sta di base fondamentale ovviamente tutto questo è possibile sia l'aspetto di pace e consolidata ma accanto a questo quindi il titolo di questa tavola rotonda non poteva essere più appropriato cioè la nuova frontiera europea e costituzione devono propano nuova credo che questo sia e la chiave di ruolo che possono svolgere recita in acconto europea
Poi glielo dico senza voler competere nel far politica certi pensa bene Umberto Ranieri che abbiamo fatto insieme otto prove a Pristina faremo intervento è pronto in Kosovo
Ma io dico che noi abbiamo ecco la tipologia delle genti di cui parlava la Pira in un'altra epoca il sindaco di Firenze
Più di più riduciamo i meno giovani si ricordano della crisi del Vietnam dico questo perché quindi un taglio operativo pragmatico in cui non riusciamo a essere a intervenire né in realtà economiche diverse compare dignità non dobbiamo in sia niente a nessuno hanno la loro storia lo loro cultura ma e finisco perché ci sono ampi spazi per ricreare quel grande corridoio che era di Civita adriatica che fatto sia l'economia ma è fatto di diceva prima qualcun altro anche di cultura di scambi di una maniera nuova di vivere in questo mare che è stato tribolato e che piccolo che chiuso ma che può ecco non deve essere additato dall'Europa come un punto di crisi mentre invece un come un nuovo modello di sviluppo e di opportunità per tutti
Grazie e la citazione di la Pira si trasferisce direttamente l'ultimo intervento prima Concutelli Ranieri Stefano Bruzzesi che la sua giovane età probabilmente ogni procedura di ricordare quelle stagioni ma né un erede oggettivamente pre
Ma grazie presidente Non sarò bravo sicuramente Roma e Latina due brevi considerazioni per le rientrare nei cinque minuti ma segnata presidente una sul futuro dell'Europa e una come diceva l'amico Rosato e non va sotto problema grave sugli Roscetti perché a prescindere dalle euroscettici è chiaro il perseguimento di una visione ambiziosa dell'Europa è sempre stata una costante nella politica estera dell'Italia dapprima dalla Presidenza del Consiglio Dini alla presidenza del Consiglio Prodi
E poi in via D'Alema Amato nobile Tivo è stato condiviso dalla stragrande maggioranza delle forze politiche
Su questo non c'è dubbio però il il fatto che l'Unione si prepara ad accogliere nel proprio cerchio nazioni che al centro del continente e vittime della storia era state tagliate proprio fuori da questo circuito dallo sviluppo democratico
Ed è pronta attraverso gli accordi di stabilizzazione a fornire un sostegno ai Paesi dei Balcani per un consolidamento delle strutture democratiche
Nella prospettiva di un progressivo riavvicinamento
L'allargamento non è soltanto una necessità storica ma anche una grande occasione politica economica e sociale
Per garantire la stabilità la sicurezza e l'ascolto è spedita del continente l'Unione deve prepararsi adeguando e rafforzando il proprio tessuto istituzionale
Allargamento quindi come dovere morale e necessità storica ma largamente anche come sfida da affrontare con la conservò Lezza delle sue difficoltà
Ed è qui proprio che Rosato accennava a questo discorso dell'euroscetticismo l'euroscetticismo e non è solo in Danimarca magari possessore andavate in Danimarca e loro scetticismo anche dei cittadini che votano e che poi danno la possibilità noi di amministrare nostre città per cui bisogna noi forse l'unico soggetto più autorevole proprio il Comune
Far comprende queste tematiche comunitarie il ruolo attivo dei comuni questo su un discorso di informazione su un discorso di formazione dei nostri dirigenti e dei nostri impiegati in comune
Renzo presente sul tema dell'informazione alla all'Infopoint
Che a differenza dello sportello del delle camere di commercio un un organismo che funziona funziona bene funziona soprattutto non solo sugli operatori economici ma anche su di studenti su tutti i cittadini
Nuove sinergie sicuramente bisognerà studiare anche giuridiche nella cooperazione allo sviluppo prima ci metti prima designava con le associazioni no profit perché sicuramente bisognerà trovare nuovi ordinamenti fra queste e infine vista la presenza del del sindaco Rutelli ribelle del sindaco Costa di Venezia Poli Bortone del rappresentante
Differenze anche una nuova strategia reale su quelle deve essere le città d'arte ma non la politica a livello comunitario sulle città d'arte per guardare di trovare questo ulteriore equilibrio sul turismo
Non solo comune calamità ma soprattutto me risorsa grazie
Bene passiamo sottosegretario Adriana dalle inizia citando il presidente santi e commentando la passiamo allora sottosegretario
Grazie
Io purtroppo non ho potuto ascoltare l'intervento della del Poli Bortone la signora Poli Bortone ma
Abbiamo avuto modo poi di discutere un po'
Io vorrei svolgere alcune rapide considerazioni
Noi siamo
Io credo che nella costruzione europea il ruolo dei
Comuni delle
Sia
Un ruolo cruciale dei si assolvono ad una funzione non secondaria
Noi siamo ad un passaggio cruciale nella costruzione europea
In queste ultime giornate il Presidente Ciampi ha avuto modo di
Tornare sulle sfide che stanno dinnanzi al processo di integrazione con uno splendido intervento riassuntivo della posizione del nostro Paese sui punti più di fondo per lo sviluppo del processo
Di integrazione
Svolto a Bruxelles dinanzi al Parlamento europeo
E credo che presidente abbia delineato un Indirizzo
In cui il complesso delle forze politiche italiane fu riconoscersi individuando una piattaforma
In cui si avverte il segno di una tradizione europeista che comune a l'insieme delle forze politiche Italia
Siamo ad un passaggio cruciale
Perché siamo alla vigilia di una
Di una svolta che di portata storica nella nel nella vicenda dell'Unione
L'allargamento
L'allargamento che sia cui andiamo incontro non è
In alcun modo comparabile con quelli affrontati positivamente dall'Unione nei decenni precedenti
è un allargamento che
Darà vita a una comunità di di di oltre cinquecento milioni di abitanti
Che si spingerà fino ai confini con la Russia
Coinvolgendo i Paesi che nel all'indomani dell'ottantanove si sono liberati del del dispotismo dell'autoritarismo dei di regimi di socialismo reale
Ed anche due realtà mediterranee quali Cipro e macchina
Non è comparabile perché per le dimensioni quantitative per la qualità dei paesi che sono coinvolti nel processo di
Integrazione
Per i problemi che Chicchi che questi Paesi pongono più ardui e più complesse rispetto a quelli posti da altri Paesi che sono diventati membri dell'Unione
Nel corso dei decenni scorsi
La scelta dell'allargamento e una scelta di portata storica si delineano i fatti una riunificazione del continente dell'Europa
E con l'allargamento ritornano nella famiglia europea
Paesi di antica e nobile tradizione civile culturale pensò la Polonia l'Ungheria la Repubblica Ceca
Paesi sequestrati
E che ritornano all'Europa della democrazia delle libertà dei diritti
L'aspirazione a partecipare dell'integrazione europea e
E diffusa ed è un sentimento prevalente nelle opinioni pubbliche
Dei cittadini di questi Paesi
I guai seri tra dissi mo'questa aspirazione questa aspettativa
La prospettiva dell'Europa è stato un elemento di coesione per queste società nel corso di questo decennio
E in fondo all'origine del del moto di liberazione che ha portato quei Paesi sia liberarsi del totalitarismo a scegliere la strada
Della libertà della democrazia come scriveva un grande storico del nostro tempo non è stato non è il mito delle delle delle del delle che grandi rivoluzioni del dell'era moderna né quella americana e quella francese
è stata l'idea dell'Europa l'idea dell'Europa alimentato un movimento verso la libertà verso la democrazia
L'idea di poter
Conquistare partecipando del processo di integrazione i livelli di libertà conquistati dai Paesi dell'Occidente Old livelli di benessere
E questa è stata la grande aspirazione che ancora presente malgrado siano trascorsi dieci anni tra i giovani ma non solo tra i giovani anche tra chi ha una memoria più viva
Delle tormentate vicende della prima parte del secolo
Paesi che hanno vissuto le conseguenze dei due totalitarismi si si pensa se si pensa la Repubblica Ceca la Polonia
All'Ungheria
I Paesi baltici
L'Ungheria la Romania
Questa è una sfida enorme quindi per l'Unione
Una sfida realmente non è retorica né
Rituale affermazione definirla come è stato fatto anche dal presidente Ciampi storica
è evidente che a questa sfida l'Unione deve prepararsi
Da un lato c'è la necessità che il negoziato con i Paesi dell'allargamento i dodici poi c'è l'amico la Turchia ma e un'altra questione anche essa complessa
Da un lato il suo è il segno che il processo di cioè l'apertura alla al negozi fiato alla prospettiva del negoziato per l'ingresso nell'Unione anche dalla Turchia è il segno che il processo di integrazione
Reclama una
Adesione a normative di tutela dei diritti delle libertà
Donne un un uno una adesione che ha tra i principi l'uniformità
Religiosa questo è un grande fatto questione grazie
Che certamente comporterà per l'Unione europea e una sfida enorme
La Turchia straordinario grande complesso
Paese tuttavia io penso ai dodici impegnati già nei negoziati
Alcuni più avanti altri meno
Noi dobbiamo a questi paesi io penso che se si aprisse una disputa tra i gli Strike quindici
Sui tempi dell'allargamento sette prevalesse l'idea di un rinvio di un rallentamento
Commetteremmo un drammatico errore perché suscita eremo all'interno di questi Paesi che hanno anche affrontato sacrifici pagato prezzi diciamo
Per avvicinarsi agli standard europei in vari campi beh potremmo determinare un sentimento di frustrazione
Che potrebbe essere dare l'esca poi anche a involuzione sul piano politico alla ripresa di di tentazioni di di Solazzi olistiche o magari ad altre prospettive politiche
Quindi non possiamo commettere errori insomma
All'opinione pubblica di un grande Paese come la Polonia come l'A uno Repubblica Ceca come l'Ungheria la la
A Paesi più vicini all'Italia come la Slovenia
Dobbiamo saper dire manterremo fede agli impegni e gli impegni sono quelli assunti nel Consiglio europeo di Helsinki
Vale a dire il negoziato procede con tutti i dodici Paesi e va avanti e si conclude e nella misura in cui questi paesi dimostrano dei fatti di essere
Capaci di realizzare dei vari campi dei vari capitoli in cui si articola il negoziato i risultati previsti in termini di raggiungimento degli standard delle legislazioni
Dell'unione
E chi va avanti entra diventa membro dell'Unione l'Unione sarà in grado a partire dagli inizi del due mila e tre dalla fine del due mila e due di accogliere i Paesi candidati che dimostreranno di essere capace di diventare membri dell'però deve l'Unione attrezzarsi a questo ingresso cedere dimostra deve essere capace di di di di accogliere questi Paesi
E questo comporta una modifica
Incisiva a giudizio del governo italiano intentarono avente Taviano una modifica dei meccanismi decisionali in negli assetti istituzionali dell'Unione un'unione che già quindici funziona con dei meccanismi decisionali
Inadeguati
Perché sono gli stessi ereditati dalla dalla da quando l'Unione era sei poi poi con successivi allargamenti a nove a dodici B quei meccanismi non potrebbero consentire il funzionamento di un'Unione a venticinque a ventisette
Di qui la necessità di riformare le istituzioni meccanismi decisionali il cuore della sfida
Biarritz e Nizza la Conferenza intergovernativa noi
Governo italiano sostenuto da un ampio consenso parlamentare si muove perché a Nizza si possano giungere a riforme incisive ambiziosi abbiamo detto
Non a
Ritocchi marginali che correrebbero sarebbero correre rischi dall'unione di di di di di di di un'implosione o di una paralisi o di un'inerzia
Come deciderà un'unione non più a quindici ma venticinque me
Commenta doterà misure e come assolverà la Commissione la propria funzione di indirizzo di governo
Queste la grande partita in in gioco perché noi non possiamo consentire con chi dice lasciamo perdere queste storie di revisione istituzionale
Entrino gli altri Paesi
In questo caso a saremmo dinanzi a uno sviluppo solo della dimensione di Libero di di un mercato di libero scambio entrano anche altri paesi non c'è un vincolo politico nei meccanismi decisionali da rivedere consentire non solo un'espansione del mercato interno
Una visione che non nuove dalla prospettiva di una costruzione di un troppa
Come organismo politico come soggetto politico in grado di pensare di contare sulla scena internazionale nel mondo globale ma solo un'aria di libero scambio
Oppure chi
Pensa
Costruiamo un nucleo duro un gruppo
Che a prescindere dagli altri procede ma qui saremmo a una forma di riduzione del del Grande Progetto di riunificazione dell'unione ne abbiamo bisogno quindi di modificare i meccanismi istituzionali abbiamo bisogno soprattutto di modificare io sono convinto che le questioni di fondo siano due ci sono anche altri grandi problema dunque noi dobbiamo tenere a Nizza risultati importanti in due direzioni
Nella estensione del voto a maggioranza qualificata perché oggi per decidere
Occorre l'unanimità
E quindi basta il l'indisponibilità di un Paese per non boh non
Estendere il voto a maggioranza qualificata è una partita impegnativa c'è un braccio di ferro in corso anche se i risultati sono stati raggiunti da avevamo proposto che si assumesse il principio del voto a maggioranza qualificata come regola con delle eccezioni
Non è passata questa approccia si è discusso caso per caso e si è giunti oggi rispetto ai settantacinque casi in cui si vota a maggioranza qualificata quarantanove sì e disponibili a spostare
Alla a maggioranza qualificata e non all'unanimità ma restano dei campi nevralgici tutto il capitolo delle misure fiscali della protezione sociale commerciali su quindi alla Resistenza una difesa da parte di alcuni Paesi a marciare nella direzione dell'estensione del voto a maggioranza qualificata c'è un braccio di ferro che noi
Speriamo possa
Risolversi con un'affermazione di una maggiore apertura e e per quanto l'altro grande tema con riguardo alle cooperazioni rafforzate nel senso che
Non pensiamo che in un e Unione allargata alcuni Paesi possano procedere più speditamente rispetto ad altri nella direzione dell'integrazione in alcuni campi e su alcune materie
Però pensiamo alle cooperazioni rafforzate come delle la costituzione di avanguardia di paesi che muovono più speditamente ma avanguardia aperti agli altri
Non costituiti al di fuori della trama istituzionale dell'Unione non separati dagli altri ma perché possano avvenire Point un ricongiungimento con gli altri successivamente
Quindi procedano in alcuni campi Paesi in grado di muovere più speditamente
E si creino le condizioni perché gli altri poli possono essere coinvolti in fondo anche Neuro è una cooperazione rafforzata
Perché è partita a undici
L'euro oggi è a dodici con l'ingresso della Grecia auspicabile che diventi più più consistente diciamo
Lo scende in una cooperazione rafforzata perché gradualmente gli altri sono giunti dentro ma vi è stato chi ha cominciato che ha spinto nella direzione sul terreno della difesa potrà determinarsi una cooperazione rafforzata
O in altri campi potranno esserci paesi che procedono
E poi saranno raggiunti dagli altri questi sono due questioni di fondo ce ne sono anche altre la commissione consentire che la commissione non sia
Ridimensionata nel suo ruolo e possa funzionare
E quindi noi siamo pronti a rinunciare anche a un commissario perché questo avvenga per avere una commissione non pletorica una sorta di assemblea che è difficile da dirigere non può esercitare il suo ruolo di governo Commissione
Ma non è semplice perché i partiti presi che in treno aperte non vogliono rinunciare al proprio commissario
E non vogliono rinunciare perché lo ritengono quasi un fatto simbolico nei confronti dei loro opinioni pubbliche avere il commissario sloveno Cecco
Ungherese perché non averlo
E però è Kai di questo passo avremo una commissione di di tali dimensioni che difficilmente allora come risolvere questo tema con una gerarchizzazione di funzioni per cui ha in commissariato o più vicepresidenti e poi commissario con funzioni più impegnative rispetto ad altri
Materia complessa che dovrà trovare entro Nizza
Delle soluzioni ma il punto quello che ispira la condotta del Governo italiano diciamo questa volontà di muovere in direzione di uno sviluppo della costruzione politica dell'Unione
Del resto che in questa direzione si debba muovere ce lo dice anche quello che è avvenuto
Con l'euro la sua debolezza
E frutto di tante cause la la la la la situazione americana i tassi di interesse negli Stati Uniti ma il frutto anche del fatto che dietro l'euro non c'è un impianto politico forte ed è un caso unico nella storia del uguali del mondo diciamo
Che dietro una Monica ci siano più paesi ma non ci sia ancora una un soggetto politico autorevole come quello cui noi
Pensiamo quindi ha ragione
Prodi quando dice diventerò mi pare oggi dica più cattivo non so sono nel senso che noi non possiamo accettare solo la
Posizione intransigente di chi dice non si va avanti e noi che poi diamo procedere pronti a media dobbiamo anche saper dire beh proceda allora chi chiede voti alla volontà la forza la volontà la tenacia di procedere
Da questo punto di vista ne dobbiamo anche intendere la questione il voto danese perché voto danesi intendiamoci avvenuto nel peggiore dei momenti perché avvenuto quando l'euro cadeva
Ecco i Danesi sono stati chiamati a votare sull'ingresso rinuncia a loro monete ingresso nelle
Lì però
C'è qualcosa lì si sono incontrati degli elettorati DiVersi
Vero tratti diversi c'è stato chi ha timore che una processo d'integrazione più incisivo porti a una perdita di conquiste
Sociali
Stato sociale danese tradizione
Secolare sito costruzione complessa i i capace di garantire
Già di ruolo del piccolo paese di una piccola comunità dinnanzi al processo dell'integrazione sorta di spaesamento che puoi può essere un sentimento intenti checché si può manifestarsi in una piccola realtà che conseguì tiene che partecipare a un preciso integrazione così complessa possa portare ad annullare la propria specificità i propri valori la propria cultura la propria lingua e
Verso in questo mare dell'integrazione cinquecento milioni e la mia identità sì appare
La e scompare nel timore che presente per esempio tutto l'arco alpino piccole realtà che si interrogano se erano sorti qui bisogna rialza
Il mare un principio della costruzione europea classico si può dire vale a dire
La prospettiva dell'integrazione vede sullo stesso piano il il
Principio dell'unità e il principio della differenziazione
Cioè bisogna costruire un un organismo
Politico istituzionale entro il quale gli elementi del in cui tutti ci riconosciamo come cittadini europei per noi ma siano affermati a scapito delle differenze delle distinzioni delle specificità non è una una un una sorta di uniformità
Pièce che disperde le differenze la costruzione europea ma invece è una costruzione in cui ciascuno porta una propria specificità pur nel quadro di Prince
Valori e principi e principi comuni io penso che sarà giusto avere una discussione in Parlamento prima di Nizza in cui votare una piattaforma
Con in cui tutti possano riconoscersi io penso che ci siano le condizioni per votare una piattaforma comune che sorprende anche il negoziato nella Conferenza intergovernativa la discussione di Nizza forse l'ho fatta troppo a lungo ma insomma io diciamo volevo solo aggiungere una cosa
E che riguarda tre punti che poi dovremo affrontare dopo Nizza Nizza agnizione dobbiamo giungere a delle conclusioni importanti su questi punti che io ho ricordato poi ce ne sono altri anch'essi impegnati la Carta dei diritti la difesa sa il governo dell'economia ma noi non possiamo caricare iniziative di risposte a a temi di questa portata altrimenti
Andiamo all'implosione la Carta dei diritti ha fatto un grande passo avanti si è ad via Rizzo al Consiglio europeo di Biarritz sarà assunta
E ci fornisce una piattaforma di straordinario valore io non pensavo che saremmo stati capaci di giù gira quel testo di diciamo in cui vi sono riconosciuto di ricordati riproposti il complesso dei diritti di cui gode il cittadino europeo e
Anche con uno sguardo sulle nuove questioni nuovi diritti potremmo dire di un'era di grandi trasformazioni tecnologiche che che che che mette dinanzi a sfide a problemi Chitty Chitty qualità diversa rispetto ho a quelli con cui abbiamo fatto i conti nei decenni precedenti per affermare i diritti delle donne e degli uomini del nostro tempo insomma ed è uno straordinario fatto che tutti i cittadini europei possono ritrovarsi in questa certo anche per evitare poi dispute o strumentalizzazioni politiche su su su quelli sono i diritti valorizzare da assumere da rispettare per tutti quelli che si riconoscono in una
Costruzione europea è importante che noi andiamo all'allargamento individuando una trama comune per quanto riguarda i diritti
Dei cittadini i diritti fondamentali dei cittadini è importante proprio perché di questa unificazione europea partecipano Paesi che hanno storie tormentate in cui si sono posti i problemi anche di rispetto delle delle etnie e delle comunità nazionali esperienze difficili che approdano al alla costruzione europea e quindi è giusto che sappiano quale il quadro di valori di principi cui uniformarsi diciamo
Ma la carta non riusciremo a farla entrare nei trattati adesso non riusciremo quindi a compiere quel passo consideriamo importante verso una prospettiva di costituzione europea perché questo è un tema molto perché ci sono Paesi che non hanno una costituzione scritta un grande Paese come la Gran Bretagna discutere con ma con i nostri interlocutori britannici sul tema dalla Costituzione Eddie è stato un'impresa diciamo proprio perché diverse anche la cultura e costituzionale da questo
Da questo punto di vista tuttavia siamo arrivati alla carta e potremo sviluppare in direzione di una costituzionalizzazione questo lavoro dopo Nizza poi c'è il problema della difesa badate io penso che insieme al lei alla moneta i passi avanti fatti sul terreno della difesa nel dotare l'Unione europea di una propria capacità sul piano della
Difesa militare no è un fatto straordinario di pari importanza la moneta e la difesa
Noi in The
Anni l'Unione Europea disporrà di una capacità operativa
Che in termini di uomini sarà di sessanta mila uno in tre anni sarà in grado di guidare operazioni di peacekeeping di di di di di di
Garantire la pace diciamo così in alcune realtà l'Unione europea sarà in grado di fare qui
Per anni fa non riuscimmo a mettere in piedi la spedizione Circle sotto l'egida dell'Unione Europea la spedizione in Albania che era spedizioni diciamo una missione di di nemmeno di peacekeeping classica
Missione diciamo tesa
Mantenere condizioni di di di di di di non conflitto insomma non riuscì tre anni fa perché non va bene diversi Paesi nordici e anche Paesi importanti mettemmo insieme una una una coalizione di Paesi dispone i piccoli Italia che ne assunse la guida oggi noi siamo invece a questa svolta che storica per tanti versi questo non significa costruire la difesa europea e
In contrapposizione alla NATO agli Stati Uniti significa consolidare il pilastro europeo dice e e dare al
Le Unione europea e una capacità di autonoma sul terreno della difesa e militari dice questo sarà molto importante sarà molto importante anche ai fini dell'industria militare critiche
Se si sostiene per esempio che noi spendiamo
In Europa tutti i bilanci dei paesi dell'Unione per la difesa
Proprio più degli o quando
Non non dico quanto gli Stati Uniti ma insomma siamo lì mai
Rendimento il venti per cento di quello che
Perché c'è non c'è coordinamento facciamo le stesse cose
Duplicazioni tecnologie che non si diffondono quindi c'è la possibilità di un grande campo esultare al
Dalla difesa bisognerà anche nei trattati ci sia qualcosa non è che facciamo virtù una una forza di sessanta mila uomini e nei trattati non c'è vedremo gli sviluppi della discussione su questo punto come il governo dell'economia bisogna fare un passo avanti nel coordinamento delle
Politica economica non può durare questa storia che c'è una moneta unica ma le politiche fiscali ognuno se ne fa per conto suo e non c'è coordinamento sul piano del macro economico questo è indispensabile in questo quadro io penso però che
La sfida sia nel sud est d'Europa perché anche quei Paesi la parte più debole dell'Europa guarda all'unione con una
Con un anziano dei viene dunque i Paesi che hanno sofferto le guerre etniche devastati dai conflitti di questo decennio guardano all'Unione europea con una
Anzi a straordinaria se penso la Croazia alla alla Bosnia e spero ardentemente la Serbia oggi la Macedonia cioè paesi che hanno conosciuto feroce del conflitto etnico che Guà
Dono all'Unione come la metà l'orizzonte che può consentire di risolvere finalmente questi tormenti ieri devastano da secco
In questa direzione quello che avviene a Belgrado e straordinario straordinari una rivoluzione democratica insomma le immagini ci sono le stesse di di di quando curò con i regimi autoritari abbiamo apprese quelle immagini nell'ottantanove
Sono le le stesse immagini dice crolla io penso che o
Dobbiamo l'un l'OPA deve mantenere le sue promesse deve togliere le sanzioni e lo può fare già lunedì al Consiglio affari generali e deve coinvolgere la Serbia nel patto
Di stabilità per la ricostruzione del Sud-Est dell'Europa e e credo che l'Italia debba essere in prima fila io penso che lo sia stato e credo che questo sia un tratto che ha o
Una tutte le forze politiche culturali italiani del resto i Balcani sono un versante strategica non la nostra politica estera stalla parliamoci chiaro mediterranee Balcani
E
E nei Balcani oggi ci sono migliaia e migliaia di soldati italiani
In Bosnia in Kosovo
In Albania e ci sono imprese italiane ci sono volontari italiani e ci sono comuni italiani comuni riposo ci si è in tante parti Novi Sad mi parlava prima
Nel Kosovo trascinato il sindaco di Ancona diciamo che adesso diciamo dovrà risolvere il problema della nettezza urbana storici e che è un problema il primo problema nel corso che sono vent'anni che non si raccoglie
Intanto cinque lo sentiamo cosa abbiamo a che fare
E poi bisognerà diciamo lavorare in Serbia ancora di più
La Conferenza adriatica delineato un quadro entro il quale sviluppare questa questa attività noi provammo con il l'accordo città a città Poli Bortone ne parlavamo prima di di di sostenere le che le le le le municipalità serve guidate dall'opposizione però abbiamo incontrato mille ostacoli ostruzionismi da parte del del degli Autori da di Belgrado adesso si apre una pagina nuova e penso che l'Italia i Comuni italiani saranno all'altezza di questa sfida e di questi compiti grazie
C'è un simpatico
Di prego prego
Sta no due sotto lungo e e
Dell'Elce sto scherzando
Schubert