Dalla Monarchia alla Repubblica... alla scoperta della Costituzione

L'ora
Una sera e ENI chiamo nostro incontro sulla il tema della referendum
Costituzionale che si celebra domenica e lunedì prossimo anche questo incontro verrà registrato da radio radicale quindi si potrà ascoltare nei prossimi giorni
Come laboratorio per la polis nostra intenzione e affermare la nostra posizione politica che è per il no al referendum
Per il no alla riforma della carta costituzionale ma sempre in un'ottica di dialogo e in questo senso abbiamo invitato due docenti universitari
Professor Frosini che tendenzialmente e di orientamento per il sì invece alla riforma il Professor Ceccanti che ci raggiunge tra pochi minuti che per il no Giuseppe con la Vitti coordinerà
Sì e questo me lo diceva anche l'onorevole Garofani che mi diceva forse tra un match e canti siamo davanti a due posizioni diverse i l'onorevole Garofani che nell'altra nostra ospite per uno pieno Mattia Stella del comitato per il no quindi diciamo sentiremo dalle sue parole anche il perché di un impegno politico da parte di un giovane ma e in particolare l'occasione di questo nostro incontro e anche la presentazione di questa ristampa
Chiederemo anzi all'editore di parlarcene dalla monarchia alla Repubblica mille novecentoquarantatré Milano centoquarantasei la nascita della Costituzione italiana Editori Riuniti a cura di Enzo Santarelli
Adesso è una raccolta di discorsi lettere di grandi personaggi tra il quarantatré e quarantasei ma io direi se ci può dare
Qualche sua parola l'editore per spiegarci il perché di questa ristampa o riedizione corso magari ce lo ce lo spiega lei nell'imminenza di questo referendum per poi avviarci al dibattito il libro è stato anche dato ai nostri relatori e quindi direi di tenero Rocco sullo sfondo questo testo magari fare anche riferimento alcuni brani alcuni passaggi grazie grazie a lei
Buonasera a tutti e grazie del vostro intervento grazie agli oratori
Editori Riuniti voi sapete presente da un lato con libri molto sull'attualità ma dall'altro sta recuperando alcune opere del catalogo storico perché negli anni cinquanta sessanta settanta è stata sicuramente una casa editrice che è stata molto importante nell'ambito della cultura italiana della politica italiana
Stiamo recuperando diversi questi testi in questa collana che abbiamo chiamato il milione
Siamo penso al venticinquesimo testo e non potevamo mancare all'appuntamento del referendum ma anche dei sessanta anni della Repubblica italiana
Due cose mi sono venute in mente il primo anzitutto la qualità degli uomini politici di allora
De Gasperi Togliatti Calamandrei
Lelio Basso Pietro Nenni che parteciparono tutti i padri fondatori Terracini parteciparono Allo sviluppo della Costituzione
E quello che mi ha fatto piacere di sentire due minuti fa anche il metodo il metodo fu il dialogo un dialogo in cui i cattolici socialisti comunisti
Azionisti parteciperà alle parteciparono vivamente per estendere quello che è stata poi la costituzione di tutti
Che oggi viene rimessa in discussione con referendum alcuni dei quali sostengono si altri sostengono no ma ben venga questa discussione
Noi pensiamo con questi testi Della collane milione che da parecchio tempo non si trovano più in libreria de riproporre all'attenzione degli studiosi ma speriamo anche molto dei giovani perché ci sono delle testimonianze
Del passato che sono estremamente importanti
Io dico sempre che dobbiamo vivere con i piedi piantati nelle nostre radici e le nostre radici stanno nella Resistenza è nella Costituzione e con lo sguardo la testa rivolto verso logica assoluto anche verso il domani
Vi ringrazio e passo decisamente la parola agli dell'acqua
Sante anche GR Parlamento riprende il nostro incontro i in audio lo lo dico perché poi quando andrà in onda sì
Viene anche dato questo riferimento
Bene
Ora molte grazie all'editore per averci portato il suo saluto per avere illustrato
A tutti noi le ragioni di questa iniziativa editoriale
Che credo di poter dire anche a nome dei nostri ospiti è particolarmente apprezzabile in un momento delicato quale quello attuale
Il mio compito non è di introdurre ma si sente bene imperfette
Ma di
Presentare
I nostri graditi autorevoli ospiti
E di coordinare
Quello che sarà poi come tradizione del nostro laboratorio il dibattito mi limito a dire in apertura che la nostra associazione
è un'associazione che ha un come come voi sapete che si connota politicamente senza senza dubbio ma è appunto un laboratorio cioè innanzitutto è primariamente un luogo di riflessione e di elaborazione culturale
Proprio per questo le nostre iniziative si qualificano cerchiamo di qualificarsi
Quasi sempre sia per presentare posizioni politiche ma soprattutto per inquadrare queste posizioni
Sotto una ricostruzione di ordine tecnico di ordine scientifico che nel caso di specie è ovviamente una ricostruzione di tipo giuridico costituzionale
Per far questo cerchiamo di scegliere relatori con questa ottica e cerchiamo di scegliere tra i giuristi tra i costituzionalisti quelli che hanno una a vocazione dire culturale al dialogo
E al confronto senza partire per forza da posizioni la posizione aprioristica
Ecco Tommaso Frosini è uno di questi è uno di questi giuristi
Insegna Diritto pubblico comparato sali Sassari
Ma è un giurista di scuola romana allievo di Mario Galizia
Fosse posso dire un giurista liberale credo di poter dire insomma con con qualche sempre con questa diciamo nella misura in cui queste semplificazioni hanno hanno un senso
Ma è anche un giurista che ha prestato la sua opera a in diverse occasioni anche al servizio delle istituzioni e quindi anche un esperienza diciamo di consulenza
Organi costituzionali tra le sue opere ricordo soltanto l'opera sulla forma su forma di governo e partecipazione popolare
E che è stata appena
Ristampato in edizione ampliata
E che va proprio a toccare uno dei nodi essenziali della riforma
Non è infatti tra le questioni più importanti che riguardano l'oggetto del referendum a quale saremo chiamati il prossimo fine settimana prossima domenica vi è il mutamento profondo della forma di governo ecco direi che i capitoli diciamo così ecco giusto per dare così larga architrave di quello che può essere il dibattito i capitoli del della riforma sono essenzialmente due
Diciamo due o tre ecco il il mutamento della forma di governo e Tommaso Frosini lo studioso che si è occupato proprio di seguire i movimenti evolutivi della forma di governo italiana
Sotto la spinta della del cambiamento del sistema elettorale
Collegato a questo come sotto tende a dire ICE il l'evoluzione del bicameralismo poi tutto il filone
Nei rapporti centro-periferia devolution percezione
Ecco non mi trattengo oltre
I nostri lavori cominciano con alcune osservazioni introduttive professor Frosini
Confidiamo nell'arrivo del Professor Ceccanti invece un giurista diciamo per il per il per il no o Perini insomma verso cui ce lo dirà Luís
E comunque ecco cominciavo professor Frosini per le ragioni le ragioni del sì prego Tommaso grazie innanzitutto di essere venuto prima
Grazie a voi d'avermi invitato al professor Gambino all'associazione
Mi sembra lodevole l'iniziativa come è stato detto prima di provare a mettere a confronto è vero che questa è una sede politica cioè dove vi è un tendenziale diciamo orientamento riguardo al voto di domenica e lunedì prossimo quindi il mio non sarà uno sforzo di convincervi se non altro così di fatti e riflettere su quelle che possono essere le ragioni invece di un voto a favore della riforma costituzionale
Ma vorrei partire come c'è stato opportunamente suggerito proprio dal libro innanzitutto alle Grandoni con l'editore però per ristampato quest'opera di grandissima utilità proprio perché è un'antologia di vari interventi articoli Barelli che
Estratti di libri utilissima e interessantissima
E consentitemi di farlo anche per sdrammatizzare con una battuta e di anche di grandissima attualità perché se voi andate a pagina centonovantaquattro
Trovate una articolo che Palmiro Togliatti scrisse L'Unità e il dieci maggio mille novecentoquarantasei intitolata l'ultima fellonia dei Savoia
Vista l'attualità di Ray la penultima perché l'ultima invece l'abbiamo la stiamo vivendo in questi giorni ma al di là delle battute e partendo dal volume non mi piace anche perché disse siamo una sede politica non faccio mistero di quelle che sono anche le mie diciamo origini politiche io
Ho frequentato non direi militato fosse eccessivo ma insomma ho frequentato sempre un'aria che Giuseppe Colarizi diceva liberale ma che un tempo fosse liberali si voi trovavano più nella nell'aria repubblicana del partito repubblicano
Ai tempi di miei diciamo di quando io ho iniziato a frequentare quell'aria di Giovanni Spadolini ma prima ancora come sapete appunto di Ugo la Malfa
Famoso statista e costituente ebbene in questo volume c'è appunto il Manifesto alla nazione del partito repubblicano italiano vi leggo proprio un minuto
Tre passaggi lo Stato repubblicano dovrà essere uno Stato decentrato e snodato trentuno marzo mille novecentoquarantasei viene amministrazioni centrali e periferiche semplici economiche non mastodontiche non burocratiche
Semplificato anche il sistema tributario libertà e autonomia ai Comuni sottratti al perenne controllo del
Centrale libertà e autonomia politica e amministrativa alle regioni per la cura degli interessi locali
Limitata attribuzione al Governo centrale cui spetta la tutela dei grandi interessi nazionali
Controllo permanente da parte del popolo diritto popolare di revoca dei rappresentanti diritto popolare di un referendum assoluta indipendenza della magistratura e così via
Ora mille novecentoquarantasei il manifesto del partito repubblicano ora non voglio per carità chi è gare la storia e dire che queste cose oggi ci aiuteranno venire a pensare
Meglio gli eventuali esiti di questo referendum però come a dire già sono temi che fin da allora quelli che oggi noi sia pure in forma diversificata di cui ora vi dirò sono temi però quali abbiamo abbiamo in intendo come cittadini italiani sempre avvertito
Cioè che alla Costituzione che alla costituente venne poi elaborato quel meraviglioso documento che la nostra carta costituzionale
Bisogna però tenere conto che all'epoca sì vennero a fronteggiare varie scuole di pensiero ognuna delle quali era portatrice di
Per ora per allora diciamo così di idee alquanto rivoluzionaria poi tutto venne fuso che nacque quello che il compromesso costituzionale ma non dimentichiamoci lo ha citato prima anche l'editore
Un pensatore autorevolissimo come Piero Calamandrei e con lui il Partito d'Azione di cui lo stesso Calamandrei era autorevole esponente erano per il presidenzialismo
Cioè una forma di governo che prevede l'elezione diretta del Presidente della Repubblica Presidente della Repubblica capo del Governo insomma un modello tendenzialmente diciamo così statunitense ora questo per dire che
Dal dalla nascita della Costituzione ad oggi si è sempre parlato
Ma il che diciamo ha favorito se vogliamo anche lo stesso
Dibattito pedagogico sulla Costituzione si è sempre parlato di
Direi arricchire un po'la costituzione nella parte riferita all'organizzazione
Cioè si è partiti dall'idea che io condivido che la prima parte della Costituzione rappresenta non vorrei dire la vera Costituzione però rappresenta la parte
Diciamo quella che maggiormente identifica i valori della società italiana di una società democratico-liberale e cioè i diritti di libertà e diritti fondamentali diritti sociali
La seconda parte è una parte esclusivamente di tipo organizzativo quindi funzionale a rappresentare un certo modo di essere delle istituzioni che inevitabilmente devono accompagnare la loro trasformazione con il passare degli anni
Nel senso che se la prima parte identifica quelli che sono i valori fondanti del nostro del nostro stare insieme come cittadini italiani la seconda parte invece quella che
A inizialmente nel quarantasei pensato a un certo tipo di struttura organizzativa lasciando però con l'articolo centotrentotto la possibilità di modifica alla proprio perché ci si è resi conto fin da allora che non è non era affatto sicuro che quelle strutture pensate nel quarantasei
Dovessero essere mantenute per un un concerto in toto periodo di anni come adesso ci troviamo di fronte a cinquanta e passa anni
Da quell'elaborazione
Allora da qui un punto fermo sul quale possiamo tutti convenire la necessità di modificare la Costituzione
Una necessità che oggi per certi versi i sostenitori diciamo del no duro e puro ritengono che non ci sia cioè si dice no la costruzione deve rimanere quella che perché è una bellissima costituzione e non si vede per quale motivo si debba procedere a cambiamento
Affermando questo però si smentisce quanto meno un trentennio di dibattito politico parlamentare dottrinale sulle modifiche ricostituzione
Cioè ricordiamoci non dimentichiamoci anzi che il Parlamento ha provveduto a dar vita ben tre Commissioni bicamerali per le riforme costituzionali ognuna delle quali aveva il compito di modificare la seconda parte della Costituzione ora se fin dalla commissione Bozzi e quella commissione De Mita Iotti e quella commissione D'Alema se
Si fossero messi d'accordo e anzi che per ragioni politiche dovute a equilibri interni
E ha diciamo così contrasti fra la maggioranza e l'opposizione avessero varato il testo
Del Progetto che era stato elaborato nelle tre commissioni oggi avremmo avuto una Costituzione nettamente diversa
Avremmo avuto una Costituzione che fosse tutti
O comunque una buona parte ecco il professor Ceccanti
Una buona parte di noi avrebbero riconosciuto come giusta perché il frutto
Di un'elaborazione all'interno di quell'organo che deputata cambiare la Costituzione cioè il Parlamento allora direi partiamo da questo partiamo cioè dall'idea che per trent'anni si è discusso di cambiamento della Costituzione che il Parlamento ha approvato in tutti i modi a cambiare la Costituzione istituendo tre Commissioni ad hoc
Ora da qui la necessità quindi di modificare la Costituzione però mi si può obiettare
Non è che tanto per modificare bisogna vedere che cosa si modifica quali sono i cambiamenti in quale misura si vuole ammodernare aggiornare e rendere diciamo così
Più aderente a quelle che sono le esigenze della società contemporanea la parte organizzativa della Costituzione
Ebbene anche qui a mio avviso quello che oggi le le modifiche che oggi sulle quali oggi andremo a votare domenica prossima
Sono in misura più o meno forte cioè in misura diciamo tendenziale
Sono la conseguenza lo sviluppo di questo dibattito che per trent'anni ci siamo portati dietro sulla riforma della Costituzione
Perché prova a spiegare
Perché sulla forma di governo noi proprio si propone con il referendum di introdurre un sistema di governo che gli studiosi hanno definito del premierato ma altro non è che la diciamo valorizzazione del primo ministro della figura del capo del governo così come noi tutti i cittadini italiani ci sentiamo consapevolmente
Diciamo coinvolti in questa filosofia
Nel momento in cui fin dal novantatré
Abbiamo non solo diciamo aderito in pieno ma in maniera entusiastica fin da allora ad eleggere direttamente il sindaco il presidente della Provincia e il Presidente della regione
Dal novantaquattro abbiamo aderito entusiasticamente prova le varie consultazioni elettorali a designare diciamo con voto elettorale il primo ministro non a eleggerlo ma designando cioè abbiamo ci siamo diciamo siamo maturati come corpo elettorale in quanto capaci di esprimere con il voto anche un indirizzo è una designazione di colui il quale deve essere il capo del governo
Secondo me è una conquista nei confronti della quale non possiamo tornare indietro perché tornare indietro vuol dire sottrarre al corpo elettorale questa piccola porzione in più di sovranità quale adesso spetta ai sensi dell'articolo uno della Costituzione nel momento in cui è ingrato di poter indicare designare la maggioranza e il capo del governo ditemi voi chi oggi non è disposto a continuare su questo percorso
Chi di voi è disposto piuttosto a tornare all'idea che pare novantatré il Presidente del Consiglio lo scelgono i partiti sulla base di alchimie
E logiche interne sulla base di di convulse riunioni tre incarichi affidamenti e quant'altro cioè
Colui il quale botta non è in grado di conoscere e di sapere chi sarà colui il quale lo governerà
Ora io ho l'impressione che su questo un punto che arrivo
Secondo me del processo di democraticità azione del nostro Paese
Cioè si attribuisce al corpo elettorale un una capacità di saper incidere in maniera democratica più forte nelle scelta dei governanti secondo me io la ritengo una conquista e su questo punto
Sale conferma
Però ritengo che sarebbe un errore se si tornasse indietro cioè se non si codificato tre in Costituzione il principio secondo il quale il Primo Ministro deve essere espressione di una designazione di tipo elettorale
Ora da qui la necessità di infilare nella Costituzione visto che noi dobbiamo fare i conti con una costituzione scritta
E non siamo come in Gran Bretagna dove vi è una costituzione non scritta la necessità di codificare questo passaggio proprio per evitare che non lo si debba rispettare o meglio che lo si possa sacrificare lo si possa violare lo si possa tradire allora la necessità di Inc introdurre in Costituzione
La designazione elettorale del primo ministro e quindi diciamo così la vincolatività da parte del presidente della Repubblica nel nominare il primo ministro il leader dello schieramento un risultato vincitore alle elezioni
Possiamo poi naturalmente come dire discutere dei dettagli i dettagli poi richiamo dettagli ma sono cose importanti
E echi
Il tipo di maggioranza che ci deve essere la possibilità per il primo ministro di sciogliere la Camera
La possibilità per il primo ministro di nominare e revocare i ministri cioè tutte le norme che oggi sono presenti nel progetto di riforma però dobbiamo convenire quantomeno sul principio il principio che vuole che il primo ministro
Venga ad essere rafforzato e conseguenza del rafforzamento del primo ministro conseguenza necessaria non può che essere anche
La attribuzione capo degli della potere di sciogliere la Camera
Perché altrimenti delle due l'una o lo si rafforza e non gli si mettono poi gli strumenti in grado di esercitare questo suo rafforzamento di poteri oppure diventa una mina pericolosissima perché potrà naturalmente imboccare
La designazione popolare farne un uso diciamo così strumentale a forme più o meno lecito di operazione politico parlamentari
Quindi
Nella logica del rafforzamento del primo ministro della provenienza su base elettorale dello stesso ci deve stare anche la possibilità in capo al primo ministro di chiedere e ottenere lo scioglimento anticipato della Camera anche qui mi porta all'attualità
Chi di voi sarebbe disposta ad accettare l'idea che qualora Prodi venisse messo in crisi dalla sua stessa maggioranza
Non gli venisse attribuito il potere di sciogliere la camere ad andare nuovamente a elezioni per far sì che vi fosse una nuova maggioranza e che venisse punita quella parte diciamo della maggioranza che ha voluto in qualche misura
Diciamo mettere in discussione e in crisi il capo della sua coalizione io credo che su questo ormai ci sia una piena consapevolezza del corpo elettorale
Oggi se puta caso dovesse accadere una cosa del genere tutti noi tutti noi ovvio mi riferisco diciamo così la maggior parte degli italiani riterrebbero quanto meno opportuno dare la possibilità al primo ministro
Il quale si trova a non avere più una maggioranza di sostegno di chiedere e ottenere lo scioglimento anche questo un punto da codificare in costituzione e la riforma prevede appunto la costituzionalizzazione del potere di scioglimento da parte del primo ministro
Vado può andare veloce anche per non rubare quanto ciò
Va vado per flash naturalmente non si può come dire quanto dieci minuti
Non si può pescava vivere diciamo nei particolari poi magari lo faremo in un secondo giro nelle domande cede a me sta a cuore come dire fissare dei dei punti di riferimento perché poi c'è un altro punto sul quale vorrei dire una cosa anzi la dico subito se mi tolgo anche il pensiero cioè l'idea poi talvolta e mi fa specie che
La si sente anche da persone come dire che invece hanno un'altra sensibilità ma anche per la Costituzione come per le leggi c'è una differenza fra la loro in bocca e la lo in action
Cioè un conto sono le norme che vengono ad essere scritte un conto però sono le norme come vengono ad essere diciamo
Utilizzate come vengono ad essere
Messe in atto dai soggetti politici cioè quando talvolta sì sì
Si legge si sente dire il l'idea di un primo ministro che diventa assoluto che può essere un dittatore ma stiamo scherzando cioè il primo ministro non è che dittatore lo diventa perché c'è una norma che da Luís potere di sciogliere le Camere
Dittatore lo diventasse noi eleggiamo una maggioranza che ha come leader un uomo potenzialmente dittatore perché le istituzioni camminano sulle gambe degli uomini non è che cioè non è che la Costituzione Fassi che il primo ministro diventi un potenziale dittatore il primo ministro o il dittatore non lo è a prescindere dalle norme della Costituzione
Perché anche la la l'attuale Costituzione laddove dice che il Presidente del Consiglio dirige la politica del governo
E si limita come dirà attardare pochissime indicazioni sul ruolo del Presidente del Consiglio laddove vi fosse un Presidente del Consiglio dittatore
Questo potrebbe negli interstizi delle norme utilizzare ampiamente anzi molto più ampiamente
Un suo potere extra costituzionale più di quanto invece laddove la norma precisa e diciamo regola tutti le fattispecie di esercizio del potere cui spetta il primo ministro quindi direi le le visioni catastrofiche non mi non mi convincono non e non credo che siano utili anche a un dibattito così
Civile e pacato sulla Costituzione cioè sulla carta
Fondamentale dei cittadini ora può piuttosto bisogna dire se uno è d'accordo o meno sul fatto che vi sia un rafforzamento dei poteri del primo ministro secondo me questo e l'approccio al problema
Poi possiamo vedere gli aspetti di funzionamento possono non piacere però su questo si potrà chiedere al Parlamento di intervenire rettificare modificare però se noi non procediamo alla costituzionalizzazione del rafforzamento dei poteri del primo ministro
Noi ci dovremo sempre in una situazione nella quale volta per volta
Dovremmo in qualche modo fare i conti con l'organizzazione la struttura e la formazione del governo poi non ci lamentiamo se una volta caduto Parodi come avvenuto nel novantotto ce lo ritroviamo un Presidente del Consiglio che nessuno ha voluto nel senso che non ha una provenienza diciamo elettorale
Che la maggioranza non è quella voluta dal corpo elettorale ma piuttosto a seguito di quello che comunemente viene chiamato un ribaltone cioè i trasformismi parlamentari cioè se vogliamo evitare questo ma evitare questo vuol dire dare una forte prova di maturazione democratica da parte del corpo elettorale io di questo ne sono convinto funzionano un po'un ingenuo un illuso però io credo che garantire il funzionamento di un al governo e la capacità dei governanti di poteva mettere in atto un indirizzo politico nel corso di una legislatura e che questo debba provenire su base di una scelta elettorale
Credo che sia un punto oggi ineludibile nelle democrazie mature non è un caso che altrove e così o ci sono delle differenze che in Germania il cancelliere non è il primo ministro
Che alla sfiducia costruttiva cosa che peraltro c'è anche nel progetto di riforma ma anche lì il principio è che si vota una maggioranza e con esso un'è lite era designata alla guida del governo e che l'idea che quella maggioranza possa cambiare nella legislatura non è ammessa
Perché nemmeno in Gran Bretagna ammessa l'ipotesi che da partito laburista diventi un partito misto laburista conservatore se mai ammessa l'ipotesi consentita anche dal progetto di riforma
Di cambiare il leader ovvero il primo ministro
Però la maggioranza scelta dal corpo elettorale non deve essere modificata
Perché altrimenti se dovesse essere minitour modificata si torna direttamente al soggetto
Che la legittima su base elettorale cioè il corpo elettorale tramite il voto l'esercizio più puro di democrazia
Poi ci sono altre cose ora ho insistito un po'sulla forma di governo il tema che mi sta più a cuore e credo che quello come dire che rappresenti meglio per certi versi questo progetto di riforma cioè il tentativo di evitare che si possa tornare indietro rispetto a alle conquiste che si sono fatte dal novantatré ad oggi e siccome il rischio e concreto
E siccome nel nel finale del due mila e cinque sì approvata una legge elettorale
Che va diciamo nella nel perso diametralmente opposto rispetto a questo scenario che vi ho prefigurato allora e necessario forse proprio per questo costituzionalizzare alcuni passaggi alcuni diciamo punti fermi riguardo la formazione la nascita del governo per evitare che con legge elettorale si possano come parte si è fatto Tor tentare di tornare indietro
Vado rapidissimamente su un altro aspetto della legge di riforma costituzionale
Perché ce ne sarà come sapete ce ne sono diversi Cuneo Riontino del titolo quinto ora anche qui tutti conveniamo sul fatto che la riforma del due mila uno
Nell'attribuzione delle materie di competenza statale e concorrente a il legislatore costruzione dell'epoca fatto un po'di confusione
Prova ne è che c'è un contenzioso esasperato di fronte alla Corte costituzionale la Corte costituzionale ha dovuto svolge un ruolo di supplenza legislative nelle sue sentenze dire no questo spetta alle Regioni questo spetta allo Stato si è inventata figure diciamo così
Quasi metà giuridiche la sussidiarietà Ascenzio reale e quant'altro
Ora
Allora se tutti o quasi tutti conveniamo l'idea che sia necessario modificare il Titolo quinto o meglio portare a ragionevolezza l'impianto della distribuzione delle competenze qui questo mi mi mi dà lassista per dire un'altra cosa
Cioè per rispondere a quell'obiezione che si sente fare in questi giorni dice no attenzione perché se noi votiamo Sivo poi dice voglio vedere se si cambia le parti diciamo così non propriamente
L'uscite Lelli indebite del testo costituzionale perché una proposta di chi
Si fa sostenitore del sì e di citata approviamo la Costituzione e mettiamo fine a questo tormentone del cambiamento la Costituzione introduciamo alcuni principi che noi tutti avvertiamo come importanti significativi e che è bene che siano presenti
Nel nostro nella nostra organizzazione democratica dello Stato
Poi se mai se ci sono delle parti quale il procedimento legislativo farraginoso quali aspetti riguardanti la possibilità di scioglimento delle Camere Janet c'era bene siccome questa parte della Costituzione entrerà in vigore
Fa duelli fa una o due legislature due mila undici due mila sedici il Parlamento allora aveva il tempo
Di mettere mano alla riforma e aggiustarla come giusto in fondo d'altronde l'organo diciamo deputato alla revisione della Costituzione e il Parlamento
E allora
E allora a questa proposta viene obiettato difendono perché poi si imboccherà diciamo il responso popolare nessuno provvederà a modificare
Quello che si è riuscito ad approvare con il referendum ebbene
Chi sostiene questa tesi però mi dovrebbe dire come mai invece nel caso del titolo quinto si è disposti a modificare il Titolo quinto
Anche il titolo quinto è stato approvato da un referendum anche sul Titolo quinto si è andata a votare con il referendum costituzionale anche nel titolo quinto il popolo sovrano ha detto sì al referendum confermativo sulla legge del due mila e uno che modificava il titolo quinto oggi tutti dicono no è vero bisogna modificare il Titolo quinto ma allora perché non si imbocca anche lì il responso al suo lutto del corpo elettorale su referendum mentre invece lo si trasferisce a questa situazione discendono attenzione perché se qui il corpo elettorale approva questa riforma non la si potrà modificare perché
I coloro i quali hanno vinto ammesso che poi ci sembra ci siano veramente dei vincitori di un referendum sulla costituzione di tutti diranno no qui il corpo elettorale si è espresso e quindi non bisogna modificare no perché se si modifica il Titolo quinto che ha subito diciamo così
Una stessa vicenda che può
Che parte potrebbe esserci qualora dovessero vincere i sì
Nel caso di questa riforma costituzionale io non ci vedo nulla di male anzi ci vedo soltanto di Bono nell'idea che il Parlamento possa procedere ad una modifica di quelle parti
Che peraltro sono già state ampiamente segnalate non che non sono perfettamente diciamo così
Perfettamente coese rispetto al disegno costituzionale l'ultimo punto è quello del bicameralismo
E il bicameralismo anche qui il Senato federale io pure
Lo scritto e quindi non rinnego quello che ho scritto anzi in un volume curato qui dal presente Pier Luigi Petrillo il senato federale e un Senato naturalmente che si presenta diciamo in maniera un po'disordinata ma perché noi abbiamo in mente un po'ossessionati da questi modelli stranieri
Il famoso Bundesrat tedesco come se fosse la soluzione delle soluzioni primo anche in Germania stanno ridiscutendo comunque le funzioni del Bundestag e poi scordiamoci o dalla testa l'idea che i parlamentari possano votare una riforma nella quale si prevede che i la seconda Camera il Senato sia espressione esclusivamente di persone scelte nominate revocate da i presidenti delle giunte regionali
Io sono convinto che nessun senatore oggi come oggi è disposto a votare una simile riforma quello che si è fatto si è fatto molto cioè si è sottratta al Senato
La capacità di rapportarsi fiduciariamente con il governo si è inventato questo éscamotage che può essere frutto anche di un'intuizione italica riconosciamo ci talvolta anche una capacità
Di saper trovare delle soluzioni senza comunque doverci affacciare sempre a modelli preesistenti stranieri quella della contestualità dell'elezione del senatore con il Consiglio regionale e auguriamoci ma anche qui direi che le istituzioni camminano sulle gambe degli uomini che questa conta di strass contestualità posso servire effettivamente a creare un forte radicamento fa il Senato
E il territorio regionale sarà poi la sperimentazione stessa del Senato probabilmente a a valorizzare questo principio della rappresentanza
Di tipo territoriale
Io mi fermerei per adesso qui a questo primo giro naturalmente sono le mie riflessioni che traggono
Chamot ispirazione soprattutto da dagli studi dall'interesse dalla passione costituzionale non non sono qui per propagandare il voto sì ritengo che oggi come oggi fosse questa rappresenti non voglio dire l'ultima perché occasioni ce ne saranno ma un'ottima occasione per ammettere finalmente mano alla Costituzione nella parte un po'obsoleta invecchiata che richiede una sua modificazione
Come effettivamente e c'è sempre stato negli ultimi anni sulla base appunto dei dibattiti e delle discussioni parlamentari e politiche e che conviene conviene o meglio è una sfida che a mio avviso occorre fare quella di procedere alla riforma salvo poi verificare la sua effettiva concreto funzionamento e riservava al Parlamento il suo naturale potere di emendare nelle parti in cui non si ritengono essere perfettamente consoni al disegno costituzionale
Bene grazie
Tommaso Frosini per questa lucida illustrazione
Come avete visto
Ecco i gli ordini problematici evocati sono diversi
Il professore partito da questa ricordando come voi sapete le numerose i numerosissimi tentativi di revisionare la Costituzione vigente
Che ormai hanno interessato la storia politica istituzionale italiana da diversi decenni
Questo pone indubbiamente un problema reale che il problema di una possibile delegittimazione
Della Costituzione vigente un quando ci si mette a giocare con la Costituzione anche se i processi non vanno a buon fine
La la prima Bicamerale in voi
Ebbene dobbiamo fare i conti con una progressiva virtuale erosione nella capacità di integrazione che il testo costituzionale ancora offre questo un problema reale inevitabile mi sembra con la premessa logica
Cui partiva da cui partiva Tommaso Frosini
Avete raccolto che oltre a quella del merito dei problemi sui quali adesso
Ci andrà anche a tenere il Professor Ceccanti c'è un problema enorme di metodo
Si diceva
Il sì non esclude che poi si vada a rivedere alcune cose ma di vedere come rivedere in che forma
E su questo credo che potremo fare magari secondo il giro del ecco impostare il nostro nostro incontro in cui sul in questo modo insomma sono potremo fare un secondo giro perché credo che cercarti
Abbia qualcosa di interessante da dieci oltre che sul merito anche sul metodo perché la posizione di cui si è fatto portatore insieme con altri illustri studiosi con alcuni politici
Ecco apre una luce su una possibile ipotesi dopo il referendum di un metodo diverso per aggredire il tema delle riforme
Stefano Ceccanti
Insegna diritto costituzionale italiano e comparato alla Sapienza di Roma erano essa di Bologna
Ha un passato di impegno civile ha un passato un presente che scusa di impegno civile associativo è stato presidente nazionale la fucile ecco non non ricordo tutta la sua produzione mi piace ricordare oltre al saggio al libro sulla libertà religiosa che è considerato un punto di riferimento per studiose diritto costituzionale su questo tema
Anche relativamente ai temi più strettamente oggetto del dibattito odierno alcune il libro sulla forma di governo parlamentare in trasformazione con comma come ha fatto anche preso soldi dal suo punto di vista anche Stefano Ceccanti si è intrattenuto
Diciamo verso la fine degli anni Novanta sul sull'influssi del mutamento del sistema elettorale sul tessuto istituzionale italiano eccole ringraziarlo ancora a nome dell'Associazione laboratorio per la polis per essere venuto li do senz'altro la parola
Innanzitutto vorrei partire dal libero
Perché il libro che interessantissimo come antologia
Diciamo ci fa vedere in chiaroscuro tutto il valore della Costituzione come un elemento unificante che ha consentito alle varie culture politiche e le diverse forze politiche erano partiti da posizioni molto diverse di avvicinarsi
Perché non c'è dubbio che l'introduzione del mille novecentosettantaquattro
Diciamo sia enormemente diversa dalla cultura politica della sinistra odierna
Per certi versi l'introduzione a interna di ricostruttiva che neanche oggi un seguace della sinistra radicale
Consentirebbe perché diciamo ci sono dei brani
Che risulti anzitutto c'è una gravissima omissione non si parla della divisione a livello internazionale che certo nel quarantasei non era ancora così radicale
Fatti ne vediamo anche dalla mostra della Camera deputati manifesti del quarantasei sono tutti molto positivi lo il rovescio quelle quarantotto e però la difesa e la grande grande finale esso Ovest esisteva
Per cui parlare diciamo di condizionamenti conservatori del presidente del consiglio De Gasperi
Del mito del della repubblica rossa che sarebbe non un pericolo inesistente insomma ci ha obiettivamente nessuno storico neanche la sinistra radicale oggi lo descriverebbe in questi termini
Dire che purtroppo ha una costruzione fondato sul lavoro non è seguita una costruzione governata dai lavoratori
Esprime diciamo un concetto un po'integralisti Co.
Di estrema sinistra di interpretazione del testo costituzionale quella formula punto Repubblica i lavoratori fu esclusa per il suo termine classista
Dire che c'erano delle pulsioni antidemocratiche nel quarantotto non cinquantatré
Insomma cioè obiettivamente a posteriori tutti si riconoscono nelle scelte fatte il diciotto aprile mille novecentoquarantotto e le le grandi direttrici politica estera sono condivise dall'ora nel senso che a parte la rottura della scorsa legislatura
Che ha rappresentato una rottura direttrice politica estera perché fino ad allora la scelta atlantica e quella europea sono sempre state ritenute è qui ordinate dalle culture politiche
Facenti capo oggi al centrosinistra mentre invece nella scorsa legislatura c'è stata una lettura di un rapporto gerarchico tra scelta atlantica scelte europee no
Ecco qui diciamo che qui c'è uno scarto molto forte la Costituzione ha lavorato nel tempo per ridurre lo scarto tra le culture politiche
Preesistenti quindi questo è un documento storico molto interessante che ci mostra tutto lo spazio che abbiamo attraversato da allora e dimostra perché è possibile oggi per esempio fare un partito democratico perché l'interpretazione della storia d'Italia che data non è più questa se la sinistra fosse ferma questa interpretazione sanitaria non sarebbe possibile un partito democratico così come non è possibile oggi la convergenza della sinistra radicale su un partito democratico perché sulla grande Tisci politica estera l'interpretazione che per esempio la sinistra radicale da dell'articolo undici della Costituzione che radicalmente infondata
In quanto l'articolo undici e costruzione si basa sul ripudia la guerra a favore di interventi anche militari purché essi siano in un quadro di legalità internazionale
è un elemento che consenta di governare insieme con qualche difficoltà non consente i i fari insieme nello stesso partito questo è diciamo per il dato del dell'onestà intellettuale deve segnalarci questi punti
Ciò detto vengo alle questioni del referendum ora dei temi sollevati anzitutto noi dobbiamo rilevare che per quanto la ci sia un'amplissima revisione la costruzione
Ci sono dei temi ignorati da questa revisione degli articoli non modificati che invece meriterebbero di essere modificati
E sono gli articoli che attengono ai temi non casualmente temi delle garanzie perché un conto è pensare a un rafforzamento di alcuni poteri
Allora forse vento si multare le garanzie un altro conto è perseguire quel rafforzamento ignorando la forza mentre garanzie questo è il primo punto
L'articolo più emblematico non corrette che rischia di Procaccini danni gravissimi in questa legislatura è l'articolo sessantasei
Articolo sessantasei affida alla maggioranza parlamentare in sostanza la verifica sulla regolarità degli eletti allora noi avremo un tormentone per tutte natura alla Camera perché che cosa accadrà alla Camera che la maggioranza scoprirà che quei venti mila voti saranno più o meno sempre venti mila voti e quindi dichiarerà che elezioni sono state regolari e il centrodestra dichiarerà che la maggioranza parlamentare ha protetto se stessa perché i giudici sono stati medesimi parlamentare la maggioranza
Al Senato molto probabilmente accadrà anche ai seggi non verranno assegnati alla Rosa nel Pugno è secondo me l'interpretazione corretta della legge
Tuttavia gli esponenti a Rosa nel Pugno sosterranno che lavora deciso la maggioranza per non crearsi ulteriori problemi di governabilità per non avere altri quattro pianta grana padano Gerrans
Al Senato
Detto questo è evidente che il sistema è folle cioè in una democrazia parlamentare che si basa sui partiti il giudizio sulla regolarità degli eletti non può essere rimesso agli eletti medesimi e quindi alla maggioranza
E qui è un punto un grave problema negli altri democrazie parlamentari questo giudizio affidato Oriani terzi che d'altra parte a tutti gli altri livelli elettorale che ha affidato organi terzi è rimasta questa nuova via
Del livello parlamentare nazionale che non è accettabile per cui si può immaginare il modello francese che per intero decida la Corte si può decidere modello tedesco che lo posso esci dalla corte in via di appello ma non può rimanere prerogativa le maggioranze parlamentari
Non possiamo affidare il giudizio sulla regolarità delle elezioni
Su tutto il contenzioso alla maggioranza parlamentare medesima questo appunto è un esempio se ne potrebbero fare altri pro egli è un esempio tipico di garanzie carenti
Che appunto è particolarmente abnorme quando noi vediamo che sono stati cambiati cinquanta articoli perché se avessimo fatto la riforma stracci cinque articoli si potrebbe dire va be'uno due sono son scordati è però se se ne cambiano cinquanta proposte erano che non si cambino con i suoi pezzi
Secondo punto il punto sul federalismo qui noi abbiamo una grave regressione nel me
Anzitutto il metodo delle riforme condivise non lo dobbiamo pensare solo per nei rapporti tra un polo e l'altro ma dobbiamo anche pensare a un rapporto centro-periferia
Allora che cosa distingue uno Stato federale da uno Stato regionale l'elemento l'unico elemento qualitativo che si rinviene in dottrina che dal punto di vista quantitativo ormai abbiamo anche Stati regionali che danno Maggi autonomia maggiore di quelli federali
La Catalogna da ieri a Maggi autonomie superiore a degli Stati federati di uno Stato federale l'elemento qualitativo e che la possibilità per i membri dello stato federale di incidere sulla revisione costituzionale ora rispetto alla riforma titolo qui la riforma Titolo quinto fu negoziata parte della commissione Bicamerale dai due poli
Poi fu anche negoziata con le autonomie locali e territoriali tant'è che molti presidenti regioni sindaci presidenti di provincia del centro destra dissero di votare a favore con la riforma
Siccome c'era da completare il federalismo e è poco paradossale che non si sia cercato il coinvolgimento delle degli enti locali e territoriali cioè è stata fatta una riforma che a parte il contenuto che nelle modalità di intervento tratta l'autonomia locale territoriale come un oggetto di riforma e non come soggetti da coinvolge nella fase di forma
è pensabile oggi riscrivere tutto il pezzo e rapporti centro-periferia senza avere un tavolo di confronto
Formigoni Liga Lanna Domenici per dire fa sindaci presidenti cioè ciò il prato del coinvolgimento stiamo attenti non non è solo tra i due poli perché siccome aperte pare completamente non si può fare un processo di format che non coinvolga attivamente anche gli enti locali e territoriali
Altrimenti facciamo un progetto di riforma che monco in partenza per la capacità di coinvolgimento lei presso suprema centro-periferia il nodo ovviamente come direbbe Catalano e molto meglio scrivere Vernon è in corso delle materie piuttosto che scriverlo ma era c'erano alcuni errori nel in quei materia Titolo quinto e va bene
Ma come è noto nei sistemi federali il problema consiste nell'avere un margine di flessibilità tra quello che fanno lo Stato è quello che fanno da regioni nel senso che gli elenchi possono anche essere molto generosi
Dopodiché però noi dobbiamo avere la possibilità per il Parlamento nazionale di intervenire per armonizzare le differenze quando questo si renda possibile cioè i paletti dei confini devono essere mobili questo il dato fondamentale anche dell'esperienza federale tedesca
Quindi il punto chiave rendere mobili confini quindi avere una concezione positiva dell'interesse nazionale
Evidentemente qual è la garanzia che questo non si trasformino noci entra risma che la struttura il Senato siano struttura realmente federale che coinvolga le Autonomie locali e territoriali
Così che quando si sfondano le loro competenze loro siano coinvolti questo è il punto chiave mancante riforma Titolo quinto che la stessa riforma Titolo quinto dice perché a un certo punto la norma transitoria per questo
Reputo anche paradossale che qualcuno oggi uno schieramento nordica la costituzione non si tocca perché il centro sinistra fatto riforma Titolo quinto dove c'è scritto alla fine
In attesa della riforma del Senato dobbiamo integrare la Commissione bicamerale per le questioni regionali per avere un luogo di intesa tra lo Stato l'autonomia
Peraltro questa cosa la potremmo anche fare subito perché è una norma transitoria non applicata di una riforma approvata ora tre e comunque lì c'è scritto finché non si cambia il Senato quindi a una riforma approvata che ne anticipata un'altra
Se appunto non si è fatta neanche integrazione commissione bicamerale per questo invece l'anno scorso è stato ora questo è il punto chiave il punto che questo punto chiave è stato risolto nel testo perché punto noi kilt Tommaso Frosini tende a diciamo a dire stiamo votando sull'esigenza di una riforma cioè ora la interpreto male vuol mentre c'è un pollice doma in realtà noi votiamo su una specifica riforma quella specifica riforma
E rimette ci risolve questo problema dei paletti
Flessibili di possibile spostamento i paletti no perché quella riforma o sboccia oltre a fare alcune cose giuste come dire dall'energia nazionale spetta a livello nazionale non è concorrente e così via
Che cosa fa a una concessione repressiva negativa l'interesse nazionale cioè l'interesse nazionale non vuol dire che il Parlamento nazionale fa delle leggi impositivo per armonizzare differenza ma decide volta a volta quale Regione castiga bocciando le leggi al che è altamente probabile pensare che ciò non avverrà per ridurre le differenze ma verrà per colpire regioni governate dagli altri che vengono colpite bocciando le leggi salvare regioni proprie
Quindi c'è la parte federalismo al di là di alcune particolari meritorie correzione Titolo quinto
Meritori positiva energie va bene non risolve il punto centrale per cui era stata immaginata cioè non risolve il punto centrale di una visione positiva l'interesse nazionale per armonizzare differenze questo è il punto e il punto chiave totalmente irrisolto
Vengo alla corte di per di più per di più
Ci inserisce un senatore sulla composizione del Senato noi possiamo avere le idee più varie può anche darsi che sia opportuno avere una buona parte senatori che si è letto in simultanea consigli regionali questo diciamo non è fare è un problema teologico probabilmente si può adottare una parte senatori questo ci faceva composizione mista ma come è congegnata l'approvazione delle leggi ora che il Senato debba specializzarsi soprattutto sulle leggi che fanno i principi legislazione concorrente nulla quaestio
Però negli altri Paesi federali alla fine eccetto le leggi costituzionali e poche altre prevale la Camera dei deputati che quella titolare del rapporto fiduciario col Governo
Non esiste in nessuna democrazia al mondo l'idea che su alcune leggi prevale la seconda Camera che non ha il rapporto fiduciario
Allora questo testo ci dice che sulle materie esclusive prevale la Camera e sulle materie concorrenti prevale il Senato faccio un esempio molto semplice
Facciamo la scuola
Uno dei guazzabuglio della scuola era Giacco Titolo quinto
Abbiamo i principi fondamentali su della scuola su cui prevarrebbe il Senato e le norme generali su cui prevarrebbe la Camera potremmo avere nello stesso periodo una maggioranza di centrodestra la camera che fa le norme generali sulla scuola di centrodestra è una maggioranza di centro sinistra al Senato che fa i principi fondamentali centrosinistra sulla medesima materia era azionare tutto questo a un disegno federalistico di rafforzamento del governo io penso di no
E per di più non avendo più un rapporto fiduciario al Senato non si potrebbe neanche più mette la questione di fiducia e quindi il Senato è virtualmente una camera senza maggioranza che vaga in questo indistinto
E unica possibilità di uscire da questa cosa in cui abbiamo il governo del Paese diviso in due uno tra Palazzo Chigi e la camera che fa leggi non certo ore e l'altro che fa le leggi sui principi la concorrente che sta al Senato comprensibili
Due governi del paese che le cifre centrosinistra su alcune materie centro verso su altre l'unica via d'uscita che il governo chiede al Presidente della Repubblica il permesso di saltare il Senato di farli votare dalla Camera
Ora concreta mentre usciamo in esempi concreti abbiamo Prodi che senza una maggioranza di centrodestra al Senato Prodi cosa fa va da Napolitano e dice io devo applicare nei programmi consente di scavalcare il Senato ad andare alla Camera
è una decisione tipicamente politica perché su quali parametri si può basare Napolitano si deve leggere programma e scoprire se è giusto far risaltare il Senato Napolitano magari dice di sì cosa direbbe l'opposizione che maggioranza al Senato Napolitano siccome un presidente di parte consente al Governo Prodi saltare il Senato di approvare alla Camera
Oppure immaginiamo che vinca le prossime elezioni parlamentari di centrodestra la Camera sito in maggioranza al Senato e Napolitano gli dica di no mi dispiace ha ragione il Senato quella legge su questo la fatte
Cosa fa il governo il governo si dimetteva nuove elezioni nel campo obbligare il suo programma ma a quel punto resurrezione diventa lezione anche contro il capo dello Stato perché sono elezioni perché il Senato in accordo capo lo Stato non fa governare il governo
Era azionare tutto questo razionale esporre il presidente repubblicano scelta politica quella di appoggiare il senato contro il Governo o di appoggiare il governo contro il Senato io ritengo di no
E questo non complete federalismo hanno la forza di governo
Punto ultimo punto la forma di governo
Ora la questione la forma di governo
Io penso che sia le cose in termini di principio
Che sostiene la riforma costituzionale in termini di principio siano giuste
Cioè in termini di principio è assolutamente giusto che si governa perché lo decidono gli elettori la maggioranza di governo è deciso dagli elettori e il Maggi di cambiamento in corso in natura riguarda il margine
Di primi visti diversi dentro una maggioranza che resto sostanzialmente uguale perché alla fine il corpo elettorale deve poter giudicare la continuità di una maggioranza per la legislatura
Questi principi non sono giusti solo perché le dico io
O sarebbe irrilevante sono sostenuti solo da me se noi prendiamo lo schema a tre colonne non di generiche dichiarazioni di principio ma le concrete formazioni costruzione lo schema tre corone pubblicato non sono il libretto riformista
Ma anche del libretto del gruppo dell'Ulivo alla Camera
Anche le il testi proposti dai gruppi dell'Ulivo sono su questo punto identici come principi cambiano
Le norme pratiche ma il cambio del nome pratica non è il rilevante perché a volte diciamo il diavolo si annidano i dettagli
Ora che cosa accade con l'idea che bisogna fotografare a inizio legislatura la maggioranza al Prodi ha avuto alla Camera trecentoquarantaquattro voti di fiducia
Si potrebbero formare secondo la maggioranza
Che ha approvato la legge governi purché trecento sedici di quei trecentoquarantaquattro rimangono gli stessi qui si possono fare due obiezione a questo schema l'obiezione numero uno che l'obiezione
Diciamo premier troppo forte che l'obiezione che fa principalmente dopo Doria eh
Ma se io sono un premier non mi vuole quasi più nessuno mi vogliono solo il ventotto io mi lego la sedia dico o ventotto che mi seguono comunque non mi potete cacciare perché altrimenti andiamo elezioni
Ora secondo me questo dato è improbabile nel senso che una query ma non a soli ventotto prima poi se ne va però comunque esiste a me preoccupa di più lo scenario numero due
E che conoscendo anche come si sono formate coalizioni italiani sembra molto più prevedibile chiunque abbia ventotto deputati alla maggioranza può dire attenzione perché se tu non fai come voglio io
Io mi ritiro dalla maggioranza e tu sei costretto andare a nuove elezioni
Cioè con queste regole Fausto Bertinotti ma anche il Pdci e Verdi messi insieme hanno una minoranza di blocco che determina lo scioglimento natura con la riforma costituzionale non allo scioglimento di rottura solo il premier
Che abbia ancora ventotto seguaci ma chiunque nella maggioranza abbia ventotto seguaci è in grado di di impedire prolungamento legislatura quelli nata con l'idea di rafforzare il premier evitando la situazione attuale in cui non è ben chiaro quando si possono sciogliere le capre che nulla dice la costruzione l'unica cosa che si ricava costruzione che devono essere d'accordo in due scioglie il Presidente il Pubblico ministero
Ma detto questo potrebbero farlo per qualsiasi motivo quindi diciamo siamo esposti in questo momento le più varie interpretazioni la costruzione nato per dare certezza questo dà certezza è stata data nel senso di spalmare la titolarità del potere legislativo su tutti coloro che nella maggioranza andò un potere di veto a a me questa sembra la soluzione totalmente irrazionale
A me sembra molto più razionale le traduzioni di quel principio che sono date dal dall'articolo introiti colato dei gruppi del centrosinistra che dicono che quando cade un governo e c'è un'altra maggioranza e che si manifesta il presidente
La Repubblica decide se scioglie o no ma non sulla base di sue visioni particolari manda sempre di un parametro chiaro quella maggioranza è una maggioranza conforme ai risultati elettorale di inizio legislatura e al programma di inizio legislatura se quella maggioranza è conforme non scioglie e quindi lascia l'Inter al secondo governo se quella maggioranza di forme scioglie perché non c'è più la continuità demandato prenda Tura
C'è un minimo di magia interpretativo lasciata presidente Repubblica si c'è ma io preferisco lasciare un minimo di immagine al presidente Repubblica piuttosto che dare la possibilità a ciascun gruppo la maggioranza determinarono la prosecuzione di sutura
Perché appunto altrimenti io mentre oggi i gruppi minori possono terminare a caldo del Governo ma non quello degli snatura domani potrebbero addirittura avere quella legislatura
Quindi io trovo il governo in questa riforma doppiamente indebolito primo perché il Senato può fare quello che crede a meno di non ritrovarsi presidente Repubblica come alleato contro il Senato
E secondo perché in realtà i poteri di veto oggi presente la maggioranza vengono esaltati
A questo punto io mi auguro ovviamente il successo del no ma questo il sono gli auguri nata quaestio
Io ritengo che in termini giuridici insuccesso del sì sia più vincolante il successo del no temi giuridici ma in termini politici tenta poi la politica dei raggi interpretazione molto ampi nel bene e nel male
Perché diversi significa dire sia quella specifica riforma su cui si possono appunto fare dei ritocchi incrementali dire no significa semplicemente che sì sgombre tavole si riparte a ragionare liberamente poi in termini politici la questione è diversa dall'elegante nipponici però come si può ripartire perché io penso che dobbiamo ripartire con sci dei limiti allora
Le riforme che sono da introdurre sono riforme da procedimento ordinario con l'articolo centotrentotto a normale manutenzione costituzionale secondo me no
Le riforme entro odore sono un totale rifacimento della costruzione che richiederebbe un'assemblea costituente secondo me no
Allora noi dobbiamo muoverci in mezzo a queste due verità
Cosa c'è in mezzo a queste due verità c'è l'idea che il Parlamento debba comunque votare alla fine Luís il procedimento di revisione costituzionale cioè che debba essere protagonista all'inizio
Con una legge di deroga articolo centotrentotto e alla fine votando il terzo nel tempo in mezzo ci deve essere un lavoro redigente molto serio
Che deve essere composto da parlamentari in proporzione corrispondenti ai voti no ai seggi perché i seggi deriva dall'applicazione i premi di maggioranza ai fini della governabilità
Quindi ci si tratta di rispecchiare i voti quindi immagino diciamo per fare un'ipotesi simile a quella che fa in questi giorni presidente Violante
Un comitato una convenzione di cento persone con cinquanta parlamentari equamente distribuiti fra i due schieramenti e poi
Presentanti delle Autonomie locali e regionali oltre Esperti che devono essere protagonisti fin dalla fase di partenza e perché no anche esponenti realtà associative diverse che sono magari impegnati su fronti diversi alla campagna referendaria che possono continuare il loro impegno in una sede più autorevole contribuendo a scrivere un testo
Dopodiché il testo viene nato alle Camere le Camere possono fare del
E delle proposte emendative la convenzione si riunisce fa un nuovo testo e questo poi
Come in ogni radice ante va viene affidato al Parlamento che accetta o respinge questo a me sembra un percorso diverso che non si espone diciamo alla mancanza di appeal che avrebbe l'idea di ripartire con semplicemente i vertici dei due poli che si incontrano perché anzitutto non avrebbe appeal perché questo è sufficientemente logorato ma non corrisponderebbe a quell'esigenza di partecipazione che ci sono state sia a livello popolare diffuso sia a livello di autonomie locali e regionali per cui penso che un processo di riforma pensata oggi debba tener conto di queste novità
Ne vale secondo me il ragionamento fatto la contro di azione fatta ma anche la Convenzione europea che si basava sul modello del gene finita male sì ma è finita male ferendo ma vi immaginate se il progetto di costruzione europea l'avessero fatta solo quindici delegazioni governative che fine avrebbe fatto nel referendum
Cioè è vero che lì non si è riusciti a superare gli ostacoli e varie cause però e quel metodo è stato comunque un metodo arricchente che sarebbe stato molto più debole se invece fatto solo con un negoziato intergovernativo
Per questo io dico che diciamo oggi c'è un problema particolare che è quello di affermare con il no l'esigenza di opporsi una riforma sbagliata domani dobbiamo in maniera creativa immaginarci un metodo che è già di per sé in qualche modo anche una scelta di contenuto per una riforma diversa grazie
Bene grazie al professor Ceccanti
Ecco come avete visto
è quasi inevitabile su questi temi non porsi il problema del dopo e del metodo
Professore evocava quest'ipotesi di una di una convenzione
Il PATI paradosso è questo il problema è che il centotrentotto cioè l'articolo vigente della Costituzione che stabilisce la procedura per modificare la la Costituzione stessa palesemente studiato pensato per modifiche puntuali
Lo stesso referendum al quale non saremmo chiamati tra pochi giorni è un referendum cosiddetto positivo di garanzia che sta in quella logica
Perché il referendum come manifestazione di volontà popolare ha poco senso se riferito una pluralità così ampia di oggetti processi voto su cinquantatré articoli come si fa a esprimersi io potrei essere d'accordo potrebbe avermi convinto magari professor Frosini sulla forma di governo maestra regolarmente contrario a modello di devoluzione che la riforma che la riforma impone quindi come vedete gli strumenti lo strumentario vigente lo strumentario difficile da maneggiare
Da qui alcuni evocano
Il tema dell'Assemblea costituente della Convenzione costituente ecco
Qua sullo sfondo c'è il tema del potere costituente un problema enorme storicamente anche per i costituzionalisti con tutte le virtuosità che esso pone ma anche con tutti i rischi
Qualcuno dice bene l'Assemblea costituente o comunque una Convenzione costituente
Diciamo così sposta il tema della riforma dal potere costituito al potere costituente cioè quello che è alla base che fonda la Costituzione e quindi che limite al potere costituente potere così tante persone natura non ha limiti
Può toccare anche i principi fondamentali diritti inviolabili e quindi così scenari così
Di di di grande preoccupazione ma ecco su questo fermiamoci un attimo ogni voto anche quello referendario
Ha implicazioni politiche
Per quanto sul tema della revisione costituzionale il tasso diciamo così tecnicità giuridica sia tra i più alti certamente ogni voto a implicazioni politiche ha un significato politico
Siamo a pochi giorni dalle elezioni politica aveva ancora meno giorni da quelle amministrative qualcuno vede questo voto come una possibilità di rivincita per l'attuale minoranza qualcuno vede come un'occasione di invece di mantenere il successo per del per il centrosinistra ecco
Su questo
Comunque sulle implicazioni politiche do la parola al nostro terzo gradito ospite che l'onorevole Garofani deputato alla Margherita eletto nella circoscrizione Lombardia già giornalista già direttore del Popolo poi vicedirettore di Europa se no no sempre se non ricordo male
Alla sua prima legislatura li faccia dei nostri amori migliori espletamento del mandato
Con la consapevolezza che se dovesse passare la riforma oltre a rappresentare la nazione dovrà rappresentare anche la Repubblica come scrive il potere il nuovo come scrive legislatore costituente
Lo ringrazio a nome dell'associazione per essere venuto edito io la parola grazie grazie a voi per quest'invito io
Cercherò di essere sintetico perché mi sembra interessante voi dare spazio come è stato promesso in apertura al dibattito non eventualmente interventi ha domande
E anche perché soprattutto non sono
Un tecnico non sono un costituzionalista e quindi ho qualche difficoltà a entrare con la competenza di chi mi ha preceduto il professor Frosini Professor Ceccanti nei temi di cui abbiamo cominciato a discutere
Nell'intervento del professor Frosini
E che con molta intelligenza e anche con la dovuta problematicità esposto
Le sue tesi affatto
A un certo punto capolino la parola il dubbio di una sua possibile ingenuità
è un dubbio io
Raccolgo per dire che secondo me sì c'è una qualche ingenuità che va perdonata e forse anche garantita
A chi studia chi fa il suo lavoro nelle accademica diversità ma che nella politica chi fa politica non può permettersi di diciamo
Io credo che vada un po'contestualizzando questo dibattito sulla riforma
Capire come è nato come si è sviluppato da dove nascono quali sono le intenzioni anche contraddittorie
Anche perché massoni spiace guastare con qualche parola forse un po'dura
Il clima diciamo accademico molto civile molto garbato che abbiamo fin qui vissuto ma insomma l'attacco la destrutturazione
La definisco alla costituzione cinquanta articoli soltanto ad una seconda parte non era mai nel più grande il più profondo intervento di revisione della storia della Repubblica non era mai successo
Rappresenta un po'il culmine politico di una strategia che ha avuto nel mirino di volta in volta
Alcuni soggetti scelti non a caso penso Napoli ieri è stata condotta contro i sindacati contro i partiti contro Confindustria
Contro una politica vera concertazione contro la coesione sociale
Contro i poteri terzi stati citati non è stato detto
Poco è stato detto su quanto per esempio la quella riforma proposto da destra indebolisce il ruolo di garanzia del capo dello Stato della corte costituzionale
Quindi vedo in questa politica una strategia ben precisa di cui non possiamo non
Non tener conto
Anche i ragionamenti sulla forma di governo
Proposti dal professor Frosini
Nella parte diciamo teorica possono essere neanche condivisibili
Sono ragionamenti que Pasa partono nascono da lontano abbiamo ricordato il tentativo ripetuto ben diverse
Esperienze Commissioni bicamerali ragionamenti anche all'interno della sinistra su un rafforzamento del potere esecutivo
Però qui c'è quasi un'ossessione
Questa cosa del ribaltone di evitare per forza il ribaltone questa
La sfiducia costruttiva e finta
Ne ha spiegato con parole adeguate Stefano Ceccanti
Questa ossessione di partire e arrivare con la maggioranza
Di partenza per l'appunto limitare la sfiducia costruttiva quella maggioranza
Sarebbe sostanzialmente una forma di governo molto anomala fra forse unica era stato fatto il riferimento al modello israeliano insomma anche con qualche esito non proprio brillante azione Anders basta guardare alla storia dei principali Paesi a democrazie occidentali insomma la sfiducia costruttiva e altra
E poi la forza del porre il tema della della sovranità rafforzando il premier può essere una scelta anche condivisibile ha detto Stefano
Però e contraddittoria professor Frosini va riconosciuto rispetto a quello che la stessa maggioranza imposto con le stesse modalità al Parlamento quando si è trattato di fare la legge elettorale
Perché se si deve scegliere il premier si deve riconoscere questo diritto al popolo di esprimere liberamente direttamente questa sua facoltà allora tanto più sui parlamentari
Io parlo avendola vissuta
Per qualcuno forse sono in grado non sarà però essere più che eletti nominati non è un'esperienza democratica esaltante
Allora lì il dubbio è che in questo tipo di politiche questo tipo di approccio da destra al tema delle riforme prevalga sempre la tentazione di piegare
La soluzione a un interesse di parte un interesse per altro contingente che può essere una volta di un tv e la volta dopo esattamente il contrario
Rispetto alle cose dette dal professor Frosini
Un'altra un'altra obiezione sembra che meriti una brevissima risposta insomma dal punto di vista dal punto di vista politico
E cioè la distinzione che molti fanno tra la prima parte la seconda parte dicendo beh però attenzione i principi fondamentali della Costituzione non vengono toccati
Però quando si incide così pesantemente così diffusamente
Sulle strutture organizzative sulle forme organizzative poi questi principi garantiscono in concreto be allora c'è il rischio che anche i principi vengano profondamente intaccati e proprio c'è il rischio che qui con credo che diritti diventino qualche cosa di disuguale
Garantiti soltanto in minima parte per tutti ha poi articolare in maniera molto diversa con inevitabili conseguenze sulla garanzia reale di questi di questi diritti ed è un dubbio credo che hanno espresso ripetutamente costituzionalisti che non possono essere semplicemente bollati come conservatori soltanto perché
Invitano la porta alla prudenza nel toccare
I capisaldi della Costituzione io appuntato una cosa che il professore li anch'scritto ripetutamente sull'Europa il giornale a quel punto ho lavorato fino a qualche mese fa
Che riguarda anche il modo il metodo in cui si è proceduto in questa azione di riforma di stravolgimento secondo me professore via ripetutamente ci ha ricordato che esistono nel nostro ordinamento limiti neanche la revisione e la Costituzione
Disciplina dall'articolo centotrentotto la stessa Corte costituzionale ha stabilito che la Costituzione contiene un nucleo assolutamente immodificabile composto da principi supremi e fondamentali e che rispetto di tali principi è garantito dalla giurisdizione costituzionale
Anche con riferimento alle leggi di revisione costituzionale delle altre leggi costituzionali ciò vale per i principi espressi la forma repubblicana quanto per quelli che appartengono pur non esplicitamente enunciati come limiti al potere di revisione appartengono essenza dei valori supremi sui quali si fonda la Costituzione
E dunque non possono essere superstiti o modifica del loro contenuto essenziale neppure con la procedura dell'articolo centotrentotto e qui il dibattito diventerebbe davvero
Accademico ma sostanziale e lì è il tema si può aggiungere il potere visione pur sempre un potere costituito che invece si per pervertito e ben costituente con quella
Mancanza di di di limiti voi che porterebbe anche a toccare la prima parte che tutti almeno a parole garantiscono invece di non voler di non voler toccare
E allora io penso che se vogliamo seriamente
Proficuamente porre il tema di una revisione
Costituzionale anche del completamento non secondo me non serve invocare un errore cioè un errore rispondere con un errore un altro presunto errore Danti del centrodestra veto ma voi avete un po'del centrosinistra avete toccato
Il titolo quinto con pochi voti di maggioranza l'avete fatto da soli siete andati avanti per la vostra strada
E perché vi scandalizzate senno seguiamo la stessa logica l'obiezione la risposta di Stefano Ceccanti è stata
Esaustiva diciamo precisa e intelligente
Non è stata la stessa cosa
E comunque io aggiungo anche se fosse stato così risponderne
Perseverando nell'errore sarebbe veramente
Via bollito a questo punto
Cosa fare allora lo spiego io
Parlo anch'io velocemente di questo libro quello che colpisce Stefano ha parlato di quello che risulta datato dopo più di trent'anni
Io dico ciò che invece rimane attuale
E dello spessore
La moralità dico degli interventi di idee di culture politiche che esca che non si sottraggono al confronto che discutono dibattono c'è bisogno di di citare il manifesto dei repubblicani quarantasei io
Vengo da una cultura politica che ha nel suo DNA il popolarismo rispetto il Val anzi l'esaltazione delle autonomie
Civili istituzionali
E quindi
Colpisce in queste pagine che ho rapidamente sfogliato dello spessore morale la sincerità con cui vengono portati i temi anche più delicati anche quelli che suscitano le divergenze più profonde perché
Scegliere tra la forma monarchica o quella repubblicana è stato
Momento di divisione di confronto molto duro anche trasversale perché il dibattito che ci fu per esempio dentro del mobile sta indagando della democrazia cristiana non fu certo un dibattito facile né indolore
Però ecco lì
Da queste pagine traspare che cosa significa e che cosa vuol dire lo spirito costituente
Il disco porre una riflessione a riaprire una riflessione sul tema delle riforme prescindendo da uno spirito costituente condiviso secondo me è impossibile non so se la strada per il domani sarà quella
Ipotizza Stefano che pure è una ipotesi per molti versi anche
Convincente interessante
Ma se manca questo presupposto culturale se manca questa condivisione secondo me
Destino anche di una convenzione quella sì descritta un destino segnato
E allora qui le ragioni del no secondo me considerando i soggetti che hanno messo in scena questa brutta commedia
Come l'hanno proposto al Paese
Quattro cosiddetti saggi chiusi in una sede lontana in una baita Lorenzato prescindendo dalle sedi istituzionali e quando il Testori i testi anzi perché il percorso può essere diciamo raccontato in tre fasi successive è arrivato nelle sedi parlamentari quasi mai c'è stato lo spazio per un confronto vero
Nell'ultima fase addirittura è stata una corsa contro il tempo in tempi parlamentari contingentati l'impossibilità materiale di di emendare alcunché quindi provo la volontà precisa di tutti di portare a casa un testo blindato perché così doveva essere per garantire gli interessi spesso anche contraddittori e gravemente contraddittori delle forze politiche componevano
Quella maggioranza e adesso non so nemmeno quale di quelle forze politiche abbia provocato i danni più seri
Sono meno indulgente appartengo forse qui un po'ossia la schiera dei conservatori istituzionali che un amico come Guido Bodrato definirebbe definirebbe come scriveva sul Polo quand'era direttore politico il patriottismo costituzionale evocato spesso in casa nostra quindi ho qualche dubbio sulla forma di governo sulla di cui parlava il professor Frosini sulla disponibilità che anche nel centrosinistra è stata aperta rispetto al rafforzamento dei poteri del premier io sarei un po'più problematico nel garanzia si tratta di decidere peraltro se si vuole conservare una democrazia realmente parlamentare oppure si vuole imboccare un'altra un'altra strada io sono per la democrazia parlamentare la democrazia parlamentare tutta una serie di di vincoli di contrappesi dirvi di equilibri ma questo è un dibattito appunto molto molto aperto
Che arriverà in una fase successiva prima Challant
C'è la discussione politica ecco prima secondo me bisogna sgombrare il campo da questo equivoco la Costituzione se è una Costituzione se la costituzione di tutti come
Sentiamo dire non può essere affrontata
Con la spregiudicatezza e con la il cinismo con cui è stata trattata in questi anni e allora bisogna dire un fermo no
Per togliere e che dalla Costituzione questa ipotetica e poi di aprile se ci sarà però davvero lo la condivisione di uno spirito costituente un confronto politico senza
Senza pregiudiziali che non siano quelle della salvaguardia dei principi fondamentali che però per essere tali per vivere hanno bisogno anche di presidi di strutture organizzative reali che non possono essere messi in discussione
Come invece le mette in discussione questa riforma ecco io mi per ora mi fermerei qui poi mi riservo magari per qualche minuto trattenermi con voi per il dibattito più più libero che si può aprire in questa nuova secondo giro livelli di lavori
Bene onorevole Garofani diceva
Se si evoca il potere costituente stiamo attenti perché non è detto che siamo in una fase storica e culturale
Dove vi sia un humus una tensione morale
Idonea a sostenere un processo di tale portata
Venerdì scorso a Perugia molti studiosi diritto costituzionale hanno ricordato giurista scomparso di recente che si chiamava Sergio pro-nunzio poveri voi lo conosceranno gli addetti ai lavori lo cono se lo ricordano bene
Che è stato presidente dell'associazione Laganà costituzionalisti un maestro uno studio binario
Parlando sul potere costituente
Cioè con lo faccio per iniziare il dibattito
Scriveva qualche tempo fa Sergio Pannunzio
Il tema del della Convenzione costituente dell'Assemblea costituente come un fiume carsico che rientra che a volte riaffiora e a volte diciamo così percorre il dibattito Aliano in modo sotterraneo
Si resta peraltro non di meno colpiti
Dalla facilità con cui vengono evocati concetti accadimenti che hanno sempre segnato svolte epocali nella storia di un popolo e comunque momenti di profonda tensione politica e sociale
Laddove invece oggi nessuna tensione ed emozione del genere percorre la società italiana
E poi proseguiva quasi diciamo prevedendo quello che poteva succedere resta anche vero ciò che si è detto più volte se il sistema si dimostrerà incapace di produrre innovazioni per le vie formali non si può escludere che in futuro la tesi dell'Assemblea costituente possa prendere maggiore rigore
La tensione tra esigenze di innovazione insoddisfatte testo costituzionale immutato
Potrebbe condurre a ciò che si è ieri voleva scongiurare con introduzione di appropriate procedure di revisione potrebbe condurre appunto all'evocazione del potere costituente ritorno di una convenzione alla cancellazione della riscrittura integrale di una Costituzione abbandonato al capriccio degli eventi
E con questa piccola provocazione diamo inizio del dibattito permettete evitare per primo la parola nostro giovane amico
Mattia Stella che è impegnato da tempo dall'associazione più di recente comitato nel comitato per il no dopodiché raccogliere molti interventi e lasceremo la parola i nostri ospiti per le risposte le conclusi
Ecco chi che intende intervenire pregato di segnalarmelo così io prendo nota poi procediamo prego Mattia
Ecco
Ok grazie
E grazie dell'invito devo mettermi di sentirmi
Piccolo piccolo rispetto alla
Al tenore del del dibattito che si è svolto e oggettivamente mi sento anche un po'in difficoltà perché
Sino ad oggi Italia utilizzato degli interventi che organizzava evidentemente sono Tonini danza
E i toni invece utilizzati in questo dibattito sono Toni pagati
Utili a capire le implicazioni che si nascondono dietro questa revisione della Costituzione
Io posso dire solo poche cose
Nella sostanza quindi mi ritrovo nelle parole dette dal professor Ceccanti a
La formula in particolar modo in cui propone che poi è proposta anche all'interno del libro che ha scritto Luciano Violante lettere ai giovani sulla Costituzione questo percorso e passa di venire da una convenzione ricomincia tanto più alla luce di quanto lui stesso ha ammesso ciò che c'è stato una larga partecipazione della società civile tutta in questa fase in cui si è
Chiamati a decidere se accettare o meno una proposta di revisione costituzionali su questo dato ora in attivino soffermarmi io studio presso un'università quella di Tor Vergata Facoltà di giurisprudenza di Tor Vergata che ha se diritto pubblico e il professore di diritto costituzionale che facesse grossi professor Falena
Che nessuno dei due ha firmato nessun appello nel PIL Symmetry noni impegni questo sia
Un dato di interesse per chi scrive in cui la facoltà per farsi una coscienza critica più più articolata non perché quindi chi firma appelli non consente agli studenti faccina coscienza critica articolata
E c'è un libricino molto bello che ci sottopongono nostro studio che siamo attuazione ed in attuazione costituzionale
Sul tema particolarmente delicato quale quello dell'attuazione della Costituzione anche nella sua prima parte molti aspetti della sua prima parte esatto e quel libricino terminando
Riportando lo stralcio di una costituzione del mille settecentonovantadue francese che in voga i cittadini come ultima istanza di controllo e di attuazione della Costituzione
Era su in questo solco io personalmente intendo inserire la mia
Partecipazione
E la mia militanza attiva sul fronte perché
E qui permette di fare una considerazione un po'più politica
Uno dei dati emersi chi giudico asseriti preoccupanti di questa fase
è aver ridotto la Costituzione ad una discussione meramente tecnica è vero è un dato oggettivo che le cose di cui si parla questa sera necessitano di una conoscenza profonda di strumenti tecnici
Ma è altrettanto vero che la Costituzione è patrimonio di tutti
è altrettanto vero che la Costituzione deve essere fruibile a tutti
E allora leggendo le proposte
Di revisione costituzionale
La fruibilità di nemmeno perché troppi sono i passaggi complessi che rendono difficile la comprensione ai cittadini tutti
E
Mio un contributo al dibattito girando altri contesti a me
Più consegna all'associazione che io organizzato insieme ad altri studenti e studentesse di facoltà giuridiche quindi girando nelle scuole nelle università il dado di come dire di difficile comprensione della vostra riforma vera Costituzione e palesi così come palese qui vorrei estendere il grado di responsabilità dalla classe dirigente così come palese che in questi anni
Sulla Costituzione
E sull'esibisce la necessità che la Costituzione sia a conoscenza di tutti
Si è indebolita come dire la percezione collettiva oggi
Ci troviamo come dire un appuntamento particolarmente importante particolarmente delicato
C'è stanchezza all'elettorato per e tante tanti appuntamenti elettorali che abbiamo
La bovina svolto su questo permettetemi di aprire una piccolissima parentesi anche sulla data
Del voto referendario
Purtroppo è una scelta politica
Che impedirà credo a molti cittadini di partecipare attivamente al all'esercizio del diritto di voto perché c'erano soluzioni di consentivano che in un periodo più vide accessibile a tutti di votare prima del venticinque di giugno
Dico questo perché ho partecipato con il comitato d'incontro con il ministro Pisanu
La strada è molto semplice
Election day da una parte consentiva di risparmiare e dall'altra consentiva di svolge il referendum molto prima questa una piccola parentesi credo sia importante anche per capire il grado di inciviltà politica che caratterizza la maggioranza precedente nella definizione data referendaria
Ma sono quanto stavo dicendo credo che sia opportuno ricostruire un forte tessuto come dire civico nel nostro Paese che questo possa viene semplicemente partendo dalla Costituzione il dato che è emerso dalle elezioni politiche è un dato che fotografa un Paese diviso
E dal mio punto di vista l'unico terreno intorno al quale ci si può ritrovare è la Costituzione
Sia nella sua prima parte ma anche nella seconda parte perché se ho capito qualcosa studiando
Diritto costituzionale diritto pubblico e che c'è un rapporto organico tra la prima e la seconda parte della Costituzione
Che non è possibile definire una forma di governo di una forma di Stato che non sia coerente con quanto espresso nella prima parte della Costituzione e che evidente per i motivi detti
Qui da alcuni relatori che c'è una oggettiva come dire distanza se non rottura sostanziale
Tra la prima parte dalla Costituzione quella che non è stato cala formalmente e la seconda parte della Costituzione quello che invece avete e hanno toccato
Nella precedente legislatura io sono altrettanto affezionato ad un pensiero spesso poteri vedendo
Di di De Gasperi ho letto questo è stato il San Maganza in Austria restava la casualità che proprio lì
Ho letto un un pensiero giovanile di De Gasperi nel venti ventidue in cui dice lo scopo futuro degli Stati sarà quello di costruire aumentare gli strumenti di congiunzione fra d'una generazione ed un'altra e allora io credo ne sono Drenthe fortissimamente commento al di là poi dello schieramento che si imita
Per i referendum che questo questa funzione di congiunzione fra una generazione di un'altra
Possa essere assolta solo dalla Costituzione
Perché nella Costituzione che si vede nel rapporto generazionale perché nella costituzione tu trovi le ragioni del tuo passato da Today identità storica dato Emory alle ragioni dell'ATO preziose futura ed anche qui io vedo come dire una grave rottura con la nostra storia con nostra identità
Culturale civile politica con la revisione costituzionale posta in essere dal centrodestra perché lì cioè il frutto non di una scelta fatta nell'interesse della comunità fatto nell'interesse del Paese ma c'è semplicemente come dire il frutto di un accordo politico tra forze politiche che avevano l'esigenza di restare insieme il più a lungo possibile per perpetuarsi come dire nel potere
E credo che questa sia una posizione che nonno stando all'ALDE o del diritto costituzionale anche qui signor capito un po'il senso del diritto costituzionale
Il diritto costituzionale un po'assolvessero sul circoscrive no Lanni dentro cui il potere deve svolgersi dei diversi nella vita quotidiana
Ebbene
Questa revisione costituzionale come bene ha detto credo Professor Ceccanti non è come dire ascrivibili alla fattispecie della revisione dell'articolo centotrentotto perché è troppo grande e troppo ampio come dire l'ambito entro cui si interviene e l'hanno fatto credo
Con con la la specifica volontà di tenere all'oscuro i cittadini mio da questo punto di vista leggo
Dolo nel comportamento del centrodestra
Ridurre tutto ad un dato tecnico perché tanto poi le persone non capiranno la buttiamo sul demagogico riduzione del numero dei parlamentari tanto c'abbiamo tre televisioni che sfruttando come dire il il ritornello della riduzione del nuovo parlamentare ma tutta questa roba qui non fa bene non solamente a chi ha scelto di mira dalla parte del no perché gentilmente dei confrontarsi con strumenti che noi il comitato per no non abbiamo ma non fa bene alla comunità tutta perché si riduce il dibattito sul livello estremamente becero ed è per questo motivo io credo sia opportuno e lo dico penso ad una platea militante lavorare in questi ultimi giorni per convincere il più ampio numero di persone affinché vadano a votare e votino per il no poi sul dopo
Torno a dire io sono estremamente convinto delle tesi sostenuta dal professor Ceccanti ed altri
Importanti esponenti del diritto costituzionale non solo che hanno firmato per l'appunto un appello che essi si caratterizza per una maggiore apertura diciamo così dialettica tra virgolette però elemento di muovere una critica profonda al professor Ceccanti e ai firmatari di quell'appello
Ed è questa e che senza di noi senza i cittadini normali
Le tante associazioni
Diffuso in tutto il Paese i tanti comitati referendari che ci sono in tutta Italia guidati mirabilmente dal presidente Oscar Luigi Scalfaro
La possibilità di vincere referendum il venticinque ventitré di giugno oggettivamente fra proponente basso
E sarà grazie a questa grandissime larghissima partecipazione popolare acqua questo processo di revisione costituzionale che sarà possibile a dire a mio parere ad una vittoria dei no quindi nel momento in cui vi siete posti resi già Enza di diversificare di dal comitato per il no
Che doveva tenere anche conto del fatto che solo con questo comitato solo con la costante continua
Come dire battaglia portata avanti dal presidente Scalfaro e dalle persone di cui il presidente Scalfaro ha lavorato mai avere un risultato positivo cioè la vittoria dei no al preferendo grazie
Grazie anche per la la passione che metti su queste cose
Non l'abbiamo mai televisioni però nel nostro piccolo cerchiamo di non fare un dibattito appunto bresciano come dicevi tu e per questo abbiamo invitato Esperti esperti della materia
Ad una richiesta di intervento
Qui prego
Volevo ringraziare sia il professore Frosini che il professor Ceccanti e perché mi hanno fatto capire meglio alcune cose su cui è delle o a votare i volevo sottolineare che questo dibattito che per me è stato molto interessante però ha al suo interno un'architettura un pochino schizofrenica
Nel senso che sono due dibattiti insieme il primo è quello che noi abbiamo giustamente ascoltato
E cioè nella Costituzione che cosa funziona e cosa bisogna eventualmente correggere se bisogna corregge come bisogna correggere
E secondo me è un dibattito utile i proficuo
E va fatto tra persone che la pensano diversamente ovviamente
E l'altro dibattito se bisogna votare sì o no o perché è opportuno votare sì o no ora io credo che questo secondo dibattito e profonda Six si colloca ad un livello profondamente diverso dalla profondamente diverse
Nel senso che ci sono punti della Costituzione su cui dobbiamo discutere e come diceva bene il professor Frosini lo stesso sviluppo
Della situazione politica del
Della dell'adesione popolare alla ripubblicare reso maturi
Bene
Ci sono soluzioni di rafforzamento del premier o della maggioranza che possono passare per la costituzione per la legge elettorale mamme in quello che mi impressiona molto è questa facoltà al primo ministro sostanzialmente di sciogliere le Camere che non vedo che sentir rapporto Appia con il suo rafforzamento ma insomma però odio questo è una discussione è una discussione ma qui si l'altro livello è i a questa riforma
A questi cinquantatré articoli modificati che lo stesso professor Frosini ha considerato prima ancora che entrino in vigore di per sé carenti e contraddittori
Bisogna limare lì bisogna omogeneizzando insomma non funzionano
A questa
Bisogna dire sì o no perché degli stili la nobiltà dell'istituto del referendum è anche il suo limite sta in ciò che bisogna dire sì o no
Ora gli elementi che scusate sono lungo ma finisco rapida elementi che sono sono stati introdotti sulla genesi di questa riforma è sulle sue sue caratteristiche contraddittorie sono di grande rilevanza
Può essere detto di sì ad una riforma nata su ricatto io uso questo termine senza nessun termine senza supplicato di una piccola forza politica nordista
La quale
Condizionano faccio la sua permanenza nella maggioranza elaborata da quattro signori in una baita alpina imposta alle Camere con vincolo di maggioranza sappiamo tutti come credo che sia stato persino votata la fiducia sul in alcuni casi cosa che mi ha profondamente impressionato ma si può dire di sia quella che se noi fossimo in un'altra sede
E appartenessi ma quel piccolo partito che ha imposto questa riforma potremmo elegantemente definire una porcata
Ecco il punto è questo dopodiché dopo dopodiché
Detto di no ad una cosa che che insomma diciamo che non sta né in cielo né in che non sta in piedi che non sta in piedi per la stessa missione di coloro che tutto sommato ne apprezzano alcuni punti
Io francamente non vedo la ragionevolezza dell'obiezione ma all'ora non si cambia niente perché significa sì io devo che test non so ristrutturare l'appartamento
E c'è un tizio che mi dice qui buttiamo giù quelle quell'altro questo muro va via il tetto si apre eccetera leggono non mi sta bene dopodiché ristruttura appartamento
Ma ma ma dove sta io anche devo dire che anche da parte dei sostenitori del sì
Questa ossessione della sottolineatura però la Costituzione va cambiata ma che c'entra non ci stiamo applicando un istituto repubblicano sì o no ad una precisa proposta
Che sono il cambiamento ci di cinquantatré articoli costituzionali
No dopodiché tutte le possibilità rimangono aperte e a quel punto il dibattito che c'è stato stasera le cose che ha detto Ceccanti le cose che ha detto Frosini mi sembra un di grande interesse ma a quel punto
Finisco su un punto noi con tutta l'attenzione che mettiamo alla far alla salvaguardia dei grandi principi avvolte
Dimentichiamo alcuni principi di fondo che vengono violati che ogni giorno io trovo scandalosa
L'informazione televisiva sul referendum scandalosa ma scandalosa dal punto di vista della democrazia dal punto di vista dei principi
Esistono tre reti di proprietà di un signore che appoggia la riforma le quali sotto la menzogna era dizione di informazione istituzionale fanno degli spot politici
Ora credo che la Corte costituzionale abbia stabilito che nel referendum e non c'è par condicio per cui risposte possono essere fatti ma non possono essere mascherati da spot istituzionali
Qui si va proprio al cuore dei al de il cuore della democrazia e secondo me non ci sarà democrazia compiuta
Se su queste questioni delicatissime dell'informazione non ci sarà Stahl do rispetto dei principi scusatemi grazie
Ci sono richiesta di interventi anche domande prego
Io intervengo per soprattutto per quello che ha detto il signore con una rimessa
In i giuristi di quando fanno questi intrattenimenti a mio parere dovrebbero sono avvocato anch'io mai e quindi diciamo la critica non non è tanto in famiglia perché ritengo che diciamo il giurista è un po'diverso dall'avvocato il punto mi sembra questo se non si chiarisce
Che cosa non è andato bene in questi anni in questi cinquant'anni
Che cosa ha pregiudicato è aggravato sulla primi al CIPE
Non si capisce niente perché un soprattutto a voi giuristi lo dico un testo di legge
è una cosa Barbus fissi ma noiosissima se non lo si vede in trasparenza con i fatti che quel testo di legge vuol regolare
Allora
Dovrà insomma sarebbe stato più interessante da dire perché in Italia è importante
Rafforzare la tenerci
Dal mio punto di vista è sacrosanto doveroso dove è scritto che questa Repubblica
Deve essere diciamo occorre governata dai sindacati
Non è scritto da nessuna parte
Di fatto sono cinquant'anni
Che quando le cose prendono una piega i sindacati scendono in piazza a fianco degli scioperi generali allora voi giuristi domando è vero o non è vero che nella Costituzione non c'è scritto che i sindacati abbiano questo potere
Io vorrei insisto
Scalfaro io
Che Scalfaro quando è stato ha dato l'incarico a Berlusconi
Ha fatto una lettera
Quasi di pre incarico in cui richiedeva che Berlusconi dovesse attenersi accerta un certo articolato diciamo che aveva inventato lui ma questo dove è scritto
A voi giuristi dicono domando ma dove è iscritto a una cosa del genere quindi questi discorsi scusate voi giuristi prendete in giro la gente
Anche lei della Margherita mi scusi e lei dice che questo questo rafforzamento sarebbe quasi truffaldino
E troppo mette diciamo tutto sommato per perché tardi come o no ma allora dovrebbe dire però una cosa che le non dice mai però nel nel modo di agire di rapportarsi di Rutelli è evidente cioè questo è un Paese in cui l'ovvio
Si tocca con mano
Allora se dice non c'è lo spirito costituente ed è certo che non c'è
E certo che non c'è non c'è né la statura degli uomini perché fanno rivivere la media dei politici fa ridere
E non c'è certo tra la gente che è stata condizionata in questi cinquant'anni da poteri che non ci sono nella Costituzione ma che di fatto hanno pesato
Va beh dovrei dire altre cose ma Loreto per
Grazie
Qua sentono tutti
C'è il microfono
Faccio l'intervento diciamo da etologo
E al riguardo nella Costituzione credo che sia qualcosa che inscritta nella natura dell'uomo cioè la il secondo me Broletto nessuna parte sono impressioni mie le persone che pensano di dover avere una Costituzione perché vogliono stabilire qual è il comportamento che va bene per la società
è questo comportamento non credo che possa cambiare da un momento un altro solo perché si fa una maggioranza convenzionale allora nel momento in cui si va a cambiare la Costituzione credo che sia importante nuovamente interrogarsi tutta la società non soltanto alcune persone su quello che può essere la base della convivenza
Questo succede baritono che devo dire non sono un etologo ma mi in medesimo osserviamo in natura negli animali
Quindi ci sono anche la dei comportamenti che limitano il comportamento dei singoli individui perché c'è una forza superiore che sta o nel branco oppure nell'ambiente
Totale che non è soltanto di quella specie ma di tutto l'ambiente che reagisce quindi impedisce detto i comportamenti
Quindi la costituzione secondo me è fatta da persone che ragionano perché l'uomo è un animale che ragiona a questo compito di stabilire per un certo periodo di tempo in cui non intervengono delle situazioni di cambiamento che sono epocali
Dei comportamenti che devono essere rispettati nel momento in cui si ravvede che ci può essere un comportamento e quindi una e bisogna cogliere per comportamento credo che debba sorgere un movimento di agitazione come succede spesso negli animali quando succedono dei cambiamenti epocali
Che li fa comportare in modo diverso e quindi la Costituzione deve cogliere quella mutamento nel comportamento deve seguire non deve essere soltanto un artificio una tecnica per cambiare ciò che a qualcuno non va bene
Uno dei comportamenti che mi sembra che si possa rivelare negli animali è quello del comportamento di gregario cioè significa si individua un animale
Che deve condurre il gruppo anche questo osservavo oggi perché passando né in vicinanza dove stanno le stalle quindi gli animali i cavalli dei carabinieri ho visto un gruppo di cinque cavalli precedentemente ne ho visto sette ma mi accordò un fatto che a guidare il gruppo c'è sempre un animale non due
Quindi ha un comportamento animale se noi comporti ci comportiamo allo stesso modo non facciamo anche servire un istinto ma l'uomo è ragionevole
Quando noi decidiamo di stabilire un premier Ricon dei poteri forti come abbiamo detto abbiamo detto che tutti vogliono quel premiare tutti riconoscono i Luís ma è veramente così o sono soltanto delle tecniche sono anche dei trucchi perché è un trucco chiamare a decidere la popolazione quando si sa benissimo che il venti sei di giugno saranno tutti al mare
Allora si vuole che sia soltanto un trucco di un animale
Più intelligente dal punto di vista dei trucchi degli altri per poter comandare sugli altri scusate l'intervento un po'polemico grazie
Bene
A questo punto do la parola i nostri ospiti per delle brevissime conclusioni invertirei l'ordine degli interventi per par condicio rispetto quindi invito l'onorevole Garofani per primo ecco qualche minuto a conclusione delle cose che sono state dette grazie
Ha molto rapidamente
Anche perché
Abbiamo fatto e forse un po'più tardi rispetto al previsto
Ma intanto il vero dall'informazione sul referendum è qualcosa di di scandaloso io
Ho avuto modo di sottolinearlo
Fatto alcune dichiarazioni un po'isolante poco nella distrazione peraltro dalla maggioranza la maggior parte che gli esponenti del centrosinistra ma quello che sta andando in onda non solo sulle rime reti Mediaset anche sulle reti RAI
Sono spot camuffati informazione diamo fa danza
Si usa viene messo avanti il paramento dalla riduzione dei parlamentari
Come specchio per le allodole
Ma e più in genere io non voglio polemizzare perché non sarebbe né questa la sede né né giusto insomma credo io no parto da una profonda convinzione quando si ritiene di poter sopperire alla debolezza della politica forzando le regole si fa sempre
Un sei spesso una brutta una brutta fine
Io si può appunto ragionare discutere molto laicamente sull'esigenza sull'opportunità o meno di rafforzare i poteri del premier
Aggiungo nell'ambito di un quadro di garanzie ben precise e con i contrappesi gli equilibri
Necessari come in questo caso non avviene
Però credo che non sia questo il vero tema al della crisi della politica qui il problema è ne recuperano autorevolezza della politica oltre l'efficienza degli strumenti riusciamo quindi si è fatto riferimento a anche parlando del libro prima l'inadeguatezza complessiva delle classi dirigenti alle debolezze di oggi rispetto le figure e le grandi statura di ieri credo che un po'
Bisognerebbe ragionare oltre le istituzioni sulla politica anche sui partiti
Ma colpi d'oggi nell'intervista molto interessante molto bene articolata di Giuliano Amato in questo senso
Rispetto sui partiti di ieri sulla forza politica delle culture politiche rilievi rispetta la debolezza di oggi
Ecco per il resto sono d'accordo anch'io
Fracassi ha detto insomma sono due dibattiti diversi quello tra i costituzionalisti e sulle opzioni anche di scuola sulle teorie c'è domani come di metter mano eccetera oggi la partita però è un'altra partita anche molto politica non non siamo noi del centrosinistra Polo politicizzato la ma è difficile oggettivamente sfuggire
Da questa impostazione nel momento in cui fino a ventiquattro e quarantotto ore fa il prete l'ex presidente del Consiglio Berlusconi
Aveva agganciato l'esito all'esito del referendum il destino
Del governo Prodi e quindi dobbiamo essere anche consapevoli chi fa politica non può sfuggire a questa necessità di realismo che c'è una un contenuto molto politico in questa partita ed è una delle motivazioni che deve spingere fino all'ultimo giorno all'ultimo minuto dell'ultimo giorno a mobilitarsi
Per il no sapendo che questo caso in particolare ogni voto sarà utile perché non c'è il quorum
Io inizio dal punto della differenza rispetto al quarantasei
Ora noi dobbiamo avere coscienza della che il problema di oggi è radicalmente rovesciato c'è il problema di fare una costruzione nella quarantasei era il problema di come delle leadership
Ragionevoli e capaci di all'ago erano in grado di tenere insieme un Paese che si scontrava nelle piazze
Il problema di oggi capovolto noi non abbiamo un Paese che si scontrano in piazza abbiamo un livello di conflittualità di vertice legato alla frammentazione delle forze politiche che per darsi identità
Polemizzano all'estremo e abbiamo in realtà punto un paese secondo me in gran parte largamente unificato sulle scelte di fondo
E questo mi consente anche di spiegare
Ragione anche di questa iniziativa del no
Io frequento ambienti di persone incerta se votare sì o no
E il molte delle persone che hanno firmato l'appello in presenza dell'iniziativa molto caratterizzata di un no che oggi si pone già prova del politico
Quindi è vero che il dibattito si può separare però per molti non si separa cioè molte parti in questo Paese rispetto soprattutto nel Nord Italia in alcune zone innovazione politica molti spezzoni del mondo cattolico a me è capitato di fare i dibattiti a contraddittoria par condicio con l'associazione del mondo cattolico ultimo fatto l'altra sera a Terni
Non danno la priorità è scontata la scelta tra sì e no e molti rispetto alle importazioni se l'impostazione del no fosse stata solo quella di Oscar Luigi Scalfaro avevo votato sì
Questo è un dato il esisteva una fascia di elettorato incerto anche di centrosinistra sull'opzione
Riferendo che hanno trovato un'iniziativa molto caratterizzata e che si pone prova del no che non si distingue per radicalità del no nell'oggi ma si distingue perché si pone già il problema di cosa fare dopo questo è il limite è stato il senso per iniziativa di una campagna di questo tipo anche perché se è giusto dire che riforme sbagliate della Costituzione possono mettere in pericolo i principi la prima parte
è anche vero che non riforme nella seconda parte mettono anche se in pericolo i principi la prima parte
Perché un conto è la fascia di cittadini politicizzati che vengono delle culture politiche tradizionali come larga parte di noi che partiamo da una condivisione di principi affina parte ragioniamo laicamente su come modificare la seconda a partire da quello
Ma per buona parte della cittadinanza spola ITC Zatta se funziona la seconda parte
Si sentono inseriti nei principi della prima ma se si accorgono che la seconda parte non funziona viene dei dubbi che non siano più attuale anche principe la prima cioè il modo migliore per salvaguardare i principi e la prima è inserire degli elementi di discontinuità laddove la seconda patria Fazio
Perché
Io penso che si possa fare una campagna intransigente per il no e però dobbiamo anche dire che il giorno dopo non possiamo lasciarla Corte Costituzionale bloccata col contenzioso Stato-Regioni legato all'incompiutezza il titolo quinto se cadesse il governo Prodi con anche con questa pessima legge elettorale su cui verrà depositato un quesito referendario nel prossimo mese di settembre su cui verremo chiamati a votare per fortuna l'anno prossimo se fosse se cadesse il governo Prodi i tutti i problemi di come si interpreta la Costituzione in presenza di una legge elettorale dove è scritto alcuni deputati sono scattati coprendo aggio Ranza e legittima qualsiasi maggior io spero che non dobbiamo entrare in questi questi quesiti
E leggi però ci sono questi quesiti Presidente da Repubblica dovrebbe sciogliere le Camere oppure no si manifestassero maggioranza del tutto diverse da quelle che si sono create all'EUR
Questo dico perché non possiamo affrontare questi temi nel modo Oronzo ideologico della propaganda allora
Il Presidente Scalfaro ancora vittima della campagna di Berlusconi che dice di cui ha fatto un golpe all'elettorato perché quando cadde il governo Berlusconi primo
Che peraltro era derivata un'alleanza postelettorale e così via il presidente Scalfaro ha violato costruzione che non l'ha violata perché ha agito dentro costruzione
Ma avrebbe agito dentro la costruzione anche se avesse sciolto perché la costruzione non dice nulla dice solo che pesante Repubblica conto controfirma del primo ministro può sciogliere Ca'
Allora
Sì ma con la controfirma del presidio più misto e quindi è un atto d'un virale
Se i due sono d'accordo si scioglie potenzialmente per qualsiasi motivo in maniera assolutamente legale come si sciolse con firma di Scalfaro controfirma di Ciampi a un Parlamento che era una maggioranza del tutto funzionante e che voleva votare
I provvedimenti andare avanti tant'è che Gerardo Bianco fa la critica opposta al presidente Scalfaro di aver violato la costruzione perché ha sciolto nella volta precedente in presenza la maggioranza operati in realtà la costruzione è mai stata violata ma perché la costruzione non dice nulla la costruzione ci dice che il Presidente della Repubblica primo ministro insieme sciolgono se sono d'accordo a prescindere molti qui noi non abbiamo normato in Costituzione poteri di scioglimento
E quindi qualsiasi decisione opinabile che viene pesa si trasforma fatalmente in polemica politica
A questo punto del potere di scioglimento è un punto chiave delle forme di governo parlamentari le forme di governo parlamentari Conte però tutta una qualche forma di potere di scioglimento come deterrente rispetto alle crisi soprattutto le forme di governo parlamentari
Laddove si è supposto scrivendo la Costituzione che le maggioranze fossero pluri partitiche perché questo è il punto finché le maggioranze sono composte maggioranze non ci seriamente guarda un suo partito
La stabilità dei governi non c'è bisogno di codificare aprì tanto enorme perché vanno da sé col funzionamento interno dell'unico partito che governa questo è il dato quando però noi abbiamo una democrazia puri partitica c'è il problema del criterio ordinatore interno alla coalizione
Cioè come fa il premier espressione della maggioranza e la maggioranza non esser bloccata la sua azione di governo dalle minoranze che sono presenti nel governo che comunque sono presenti alla maggioranza
Allora in Spagna per esempio laddove si supponeva che in molti casi i governi fossero di maggioranza relativa con l'appoggio esterno di partiti regionalisti come poi puntualmente si è verificato come accade questo étoiles perfetto
Al Presidente del Consiglio è concesso il portiere in scioglimento perché nel caso in cui le pretese di partiti regionalisti diventino eccessive il Presidente del Consiglio
Ho dice attenzione che state superando la soglia delle richieste è stato in panico Vernarelli spogliamo comunque lo fa anche davvero
Questo è il dato e tant'è che le forme di governo regionali che sono modellate su quella nazionale vedere in Catalogna non solo c'è stato il referendum ma siccome uno dei partiti d'opposizione pallido schermo Repubblica ha detto che votavano OPA i suoi ministri tra sono stati revocati dal primo dal presidente della Regione Mara Gul e il presidente Allione Maraga annunciato lo scioglimento l'Assemblea regionale per andare a votare dal prossimo settembre ottobre in accordo tra i due partiti della maggioranza l'esito il partito Charisse partito Porthos comunista
Il che concretamente audience si va a votare ora attenzione perché non è la stessa cosa peraltro un potere di scioglimento utilizzato dentro una folla parlamentare da una semi presidenziale
L'elemento diciamo di regressione democratica cioè del potere di scioglimento che nelle forme sembra evidenziare quanto esempi in Francia che colui che scioglie il Presidente da Repubblica resta lì
Cioè io sciolgo e se perdo resto lì quindi resta fare capo allo Stato certo perdo un po'di poteri ma l'organo che io colpisco si rinnova ma io resto lì
Il presidente del consiglio che propone lo scioglimento e rischia di perdere tutto non è che resta a fare il capo dello Stato e quindi ha un potere concepibile come deterrente determinate circostanze in Svezia altro paese dove si supponeva che il tetto per tradizione le maggioranze sono Turati
E sì il Parlamento ha il potere di sfiduciare il governo ma il governo ha una settimana di tempo dopo la sfiducia per decidere se molla oppure se si scioglie la Camera perché se il governo sfiduciato ritiene di avere ancora la maggioranza degli elettori si rivolge agli elettori gli elettori arbitrato se quelli che hanno votato la sfiducia sono dove la maggioranza del Paese oppure se maggioranza e governo precetto pure se ne va perché ritiene che la maggioranza se anche maggioranza in paese
Allora cioè noi abbiamo il problema di modificare la legge elettorale e di evitare diciamo che alcuni di questi problemi vengano tutti scaricati sulla costruzione perché è chiaro che se io crea una legge elettorale che mi porta un governo con nove partiti
E che e porta in Parlamento che attende lo zero virgola sette perché viene recuperato il primo sotto il due per cento
Oppure se per caso non sono entrati gli devo dare dei posti sottosegretario che quelle mi hanno assicurato la vittoria
Ma questo diciamo è difficilmente risolubile poi da qualsiasi norma sulla forma di governo per questo appunto non tutto va caricato sulla costruzione qui c'è un problema primo che è quella della disastrosa legge elettorale
Che fin qui è stata criticata soprattutto per le liste bloccate ma che non è meno dannoso dal punto di vista la governabilità del Paese
Ma mano che vedremo le cose come si svilupperanno vedremo che il problema era come una verità sono persino peggiore di quella presenta allora posto che noi dobbiamo colpire la legge elettorale perché quel Da Vinci nascono i maggiori problemi c'è però anche il problema di come la maggioranza della maggioranza che esprime il presidente del Consiglio riesce a non farsi bloccare dalle minoranze divieto
Perché altrimenti tutto il sistema in qualche modo viene colpito la sua credibilità popolare perché se noi avessimo ritornassimo a governi diversi nomi statura con maggioranze diverse
Non è che questo oltre a colpire il governo rivitalizza il Parlamento la stima che c'è del Parlamento nel Paese diminuirebbe pesantemente se si verificassero tanti casi da Commissione Difesa del Senato non è che questo esprimerebbe
Gran una grande centralità del parlamento ma esprimerebbe giochi trasformisti ci che sarebbero condannati alla coscienza del Paese
Quindi i vincoli all'alle maggioranze in corso Isla Tura non servono per paralizzare un gesso alla vita politica ma servono anche per evitare che il Parlamento si trasformino mercimonio votino di trasformismo vari che il punto di partenza da cui ci siamo mossi infine
Noi dobbiamo porci il problema del poi perché
Fermo restando l'importanza la vittoria del no la Costituzione sia davvero la costituzione di tutti che questo sia nel senso tra le due polizie nel senso centro-periferia
Se noi allunghiamo il tempo necessario per fare riforme se non ci prendiamo lunghe pause di riflessione come dice il presidente della Camera erroneamente ieri noi non rinforziamo la costruzione perché impedendo le riforme necessarie andiamo verso riforme più radicali dopo
Chi dice no la convenzione costituzionale fatta oggi in un clima che nascerebbe dopo la vittoria del no o ci prepara un'Assemblea costituente da qui a cinque dieci anni perché non è che le malattie non curate svaniscono per qualche misterioso mago che le sale le malattie non curate si incanta a Riscone provocano rotture peggiori ed e dei rimedi molto più drammatici di quanto le malattie vengono prese parte
Grazie
Due minuti perché molto tardi Empoli molte cose sono state dette ho apprezzato del potere tutti gli interventi che sono stati fatti e però ricondurre un po'mi sembra monito che ci veniva fatto cioè di non distanti
Ditte visto che siamo costretti a distinguere fra diciamo i due livelli la riflessione teorica è quella politica
Allora per provare invece a mettere insieme le due cose direi che mi sembra che sia emerso da anche da questo dibattito quello che sta emergendo poi nel dibattito più generale
Che si svolge nel Paese nel Ridotto dibattito generale che si svolge nel Paese intorno a questo referendum cioè da un lato cioè la proposta di modificare la Costituzione
Non vi piace questa riforma bene i bellissimi di votare no però sappiate che votando no
Non c'è un'alternativa alla Scelta di cambiare la Costituzione
E mi sembra che appunto anche in piccolo il nostro dibattito a messo in luce questo cioè da un lato la posizione dell'onorevole Garofani
E dal rappresentate nel comitato del no e la posizione di Stefano Ceccanti cioè delle divergenze da parte di chi sostiene il no rispetto a quale a come affrontare il dopo preferendo mo'qualora secondo loro naturalmente dovesse vincere il no quindi da questo punto di vista mi sembra che il referendum risponda pienamente un po'
Alla come dire alla alla alla sua natura di
Quesito binario cioè da un lato sì Bottari si vuol dire procedere alla modifica della Costituzione votare no vuol dire invece a nonna vere quantomeno
è chiaro quale la alternativa quale la Scelta differente rispetto a quanto oggi viene proposto e questo penso che
Debba essere chiaro cioè a Forlì il fatto che appunto chi vuole modificare la Costituzione sa che oggi lo può fare soltanto votando sì perché votando no si apre un capitolo di grande incertezza là dove ci sono le posizioni di chi ritiene che una volta con il no si azzera tutto e si potrà rimettere mano alla Costituzione c'è chi invece ritiene che una volta dovesse vincere il no allora e questo sarebbe il voto affermativo per il mantenimento dell'attuale Costituzione
Detto questo voglio così soltanto rapidissimamente rievocare un precedente storico molto interessante e importante io mi occupo anche di diritto comparato Stefano Bruno ha fatto una serie di
Citazioni di funzionamento di modelli stranieri
La
Quinta Repubblica francese che ha dato luogo alla quinta costituzione è stata approvata il novanta ore passi
Questo che fosse non è un esempio diciamo edificante ma quella stessa Costituzione che venne approvata nel cinquantotto e che fu sottoposta delle critiche
Serra Tissi me in Francia e altrove hanno in Italia comparvero all'epoca libri sulla democrazia autoritaria
Sul plebiscitario Isma'francese sulla recessione del principio democratico ebbene quella stessa Costituzione che allora venne vista come un esempio di antidemocrazia e di esaltazione del nella personalizzazione del potere
Oggi modello oggi il riferimento detti di tutte le nuove costituzioni nascenti dell'Europa dell'Est ed è diventato anche un modello di riferimento per
Noi stessi più volte evocato il semipresidenzialismo francese più volte evocata modelli normativi costituzionali francesi da introdurre nel nostro sistema
Questo per dire che in fondo cioè
Prego certo
Sì con qualche parentesi di storia is ce
Si chiama questo è indubbio anche se come dire ci sono parente sì nella storia costituzionale francese
Vi è parte particolarmente complesse tutto il periodo del bonapartismo naturalmente non fu un periodo diciamo
Di lungimiranza costituzionale nella storia francese il perito della Quarta Repubblica che venne bocciata col referendum
Poi venne approvata a stretta maggioranza e poi portò diciamo così verso la crisi della stessa Repubblica e l'esigenza di fondando una nuova
Io però così posso invitare a un piccolo sforzo non so se ci riuscirò nell'intento
Però che ognuno di voi domenica quando vada a votare non pensi questa la riforma che ha voluto Berlusconi cioè cerchiamo in qualche misura di sganciare ac
E Ravenna era tema no scusate scusate è un dovere civico del cittadino a a a agganciare la riforma costituzionale ad una persona ad uno schieramento secondo me è un errore
Che compie il cittadino
Perché ha comunque se così facendo non fa il cittadino
Ma fa appunto il partigiano cioè attribuisce una certa riforma ad una certa persona
Ad un certo schieramento come appunto se fosse il prodotto di quella persona come se in fondo diciamocelo
Berlusconi l'avesse scritta per se stessa
Per se stesso
No non la scritta certo per se stesso signora nel momento in cui ha perso le elezioni oggi chi potrebbe eventualmente usufruire di quella riforma non è più Berlusconi ammetterà che ammetterà questo nel senso che ho capito ma se noi scriviamo se ne scriviamo una Costituzione la consegniamo poi volta per volta a quelle maggioranze che il corpo elettorale dovrà scegliere al momento delle elezioni
Non la consegnamo al signor X al signor y
Saranno poi le scelte dei cittadini a dare la possibilità al premier
Di governare con maggior certezza e maggior vigore si chiami esso Berlusconi o Prodi o come si potrà chiamare in futuro cioè io credo che tutto sommato è vero che forse non abbiamo
Un un passato come quello francese però abbiamo dimostrato una cosa che a mio avviso mi sembra come dire encomiabile nella piccola storia costituzionale italiana
Che
Facciamo partire dal dagli anni novanta in poi che si sono prodotte nel giro di tre elezioni
Meglio di quattro elezioni
Quattro alternanze delle maggioranze centrodestra centrosinistra centrodestra centrosinistra
Questo ha un significato questo ha un valore vuol dire che la gente sa spostare il proprio voto a seconda dei programmi e quindi non sarà accerto un certo tipo di costituzione a come dire costringere a favorire una certa maggioranza perché poi comunque quella senza chiede prima si citava fosse lei no non ricordo in questo momento diceva ma qui il problema è o forse l'onorevole Garofani
Il problema è che una volta il né che il premier potrà diciamo così sciogliere questo favorirà naturalmente il suo potere sì d'accordo ma questo come dire esalta un principio che fondamentale nelle democrazie il principio di responsabilità
Anche quel premier che non Bova sciogliere o chiese sì sì in collera alla sedia mi pare che tu Stefano ha citato questo esempio prima o poi si dovrà presentare di fronte al corpo elettorale e lì ci sarà il momento della verifica come è stato dimostrato fino ad oggi nel momento in cui in quattro lezioni il corpo elettorale ha saputo scegliere quattro maggioranze diverse secondo me questo
E rappresenta un momento alto di democrazia che ha saputo esercitare il nostro Paese
Bene molte grazie ai nostri ospiti e professori Ceccanti gli esclusi onorevole Garofani venuto a mero via questo quello che sia
L'ultimo appuntamento del laboratorio la polis prima della pausa estiva ma siamo molto contenti anche di come è andata la nostra attività convegnistica quest'anno vi salutiamo vi ringraziamo ci diamo appuntamento per i prossimi iniziative alla ripresa grazie ancora questo