Puntata di "Speciale giustizia" di mercoledì 14 marzo 2007 , condotta da Bruno Ruggiero .
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 2 ore.
09:30, Roma
10:00
11:00
10:03 - SENATO
14:58 - CAMERA
8:30 - Parlamento
8:30 - Parlamento
8:45 - Parlamento
13:00 - Senato della Repubblica
13:00 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei Deputati
Buona sera agli ascoltatori con lo Speciale giustizia ci occupiamo dell'udienza del sette marzo scorso al processo per l'omicidio del banchiere Roberto Calvi
Un delitto eccellente come si diceva una volta che risale alla notte fra il diciassette e il diciotto giugno mille novecentottantadue
Per teatro Londra la capitale britannica in cui l'ex presidente del vecchio Banco Ambrosiano si era rifugiato con alcuni compagni di cordata
Alla disperata ricerca di contatti finanziario massonici che fossero in grado di rovesciare a favore dello stesso Calvi le sorti del braccio di ferro in pieno svolgimento fra Roma e Milano
Nelle alte sfere della politica e dell'economia
Su questo sfondo si proiettò nella calda estate del mille novecentottantadue l'epilogo tragico della vita di Roberto Calvi
Un fatto in cui le autorità inglesi in un primo periodo lasciarono aperte tutte le ipotesi
Il classico verdetto apertura BCG o suicidio un fatto per cui gli eredi di Calvi la moglie Clara e il figlio Carlo dall'esilio canadese riuscirono infine a ottenere il risarcimento da parte delle compagnie assicuratrici
Nel presupposto che la morte del loro congiunto fosse stata provocata da un atto ostile da un vero e proprio agguato verdetto della cosiddetta giustizia privata quest'ultimo che a sua volta consentire alla magistratura romana che fin dai primi anni novanta aveva aperto un fascicolo sull'ipotesi accusatoria di omicidio maturato nel contesto di una tanto gigantesca quanto mancata estorsione
Di agganciarsi alla sentenza del Tribunale civile di Milano iscrivendo i primi nomi nel registro degli indagati nel mille novecentonovantacinque ed emettendo le ordinanze di custodia cautelare nel mille novecentonovantasette
Sulla ricostruzione di questa lunga storia punta il Pubblico ministero di udienza Luca Tescaroli che il sette marzo scorso ha aperto la sua requisitoria in aula nei confronti di cinque imputati
Che sono attualmente sotto processo Flavio Carboni Ernesto Diotallevi Giuseppe Calò Manuela Klein sibi e Silvano Vittorio buon ascolto
Era il diciotto giugno mille novecentottantadue quando veniva trovato impiccato
Ad un'impalcatura collocata sull'acqua di una viva del Tamigi
Sotto il ponte di Black Farias di Londra Roberto caldi
Un esponente di spicco della finanza cattolica
Dalle diciannove novembre del mille novecentosettantacinque posto al vertice del Banco Ambrosiano
La sua morte si colloca in un periodo oscuro del nostro passato un periodo oscuro del nostro passato caratterizzato da grande tensione sociale
Attraversato dall'attentato al Sommo Pontefice il tredici maggio del mille novecentottantuno
A livello
Diremmo così
Internazionale era nel suo pieno
La cosiddetta guerra fredda con la contrapposizione tra gli Stati Uniti dell'Unione Sovietica
Ed è i rispettivi alleati
Nel dicembre del mille novecento ottantuno un colpo di Stato in Polonia guidato dal generale Jaruzelski aveva dichiarato fuorilegge il sindacato Solidarność
Ed il due maggio del mille novecento ottantadue era iniziato l'attacco britannico alle isole Falkland
All'interno se questo era il contesto internazionale all'interno del paese diretto da una compagine cover nativa poliedrica
Costituita da più forze politiche coordinate da Giovanni Spadolini era innescato un
Una spirale di violenza la spirale di violenza terroristica e mafiosa
Nel quadro di ibridi con nubi
Tra i centri del potere ed appartenenti alla criminalità organizzata
Al nord e al centro del Paese erano in azione le Brigate Rosse
In Campania
La nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo PD Vincenzo Casillo stava espandendo la propria influenza di un intreccio di nuove alleanze con i gruppi mafiosi e camorristici insediati in quel territorio
A Palermo e dintorni stava per entrare nella sua fase con lenta l'ultima guerra di mafia
Dall'inizio dell'anno cioè dal mezzo del mille novecento ottantadue in Sicilia erano stati una settantina i morti ammazzati
Spaccati strozzata in decapitati ritirati
Legati mani e piedi come capretti chiusi in
Quindi sacchi di plastica neri dentro il bagagliaio delle autovetture
Il trenta aprile trenta aprile del mille novecento ottantadue venivano uccisi il segretario del PC Pio la Torre ed il suo ottimista Rosario Di Salvo
Appena due giorni due giorni prima del l'omicidio per cui è processo
Il sedici giugno sulla circonvallazione di Palermo toccò al boss alti o Ferlito
Alfio Ferlito e i a quattro carabinieri lo scortavano
Lo stavano scortando per accompagnarlo ad un interrogatorio
Personaggi illustri vittime eccellenti servitori dello Stato gente qualunque mafiosi una mattanza
Mentre impazziva il delirio per il campionato mondiale di calcio e per la speranza di una vittoria finale dell'Italia
La mafia
In quell'epoca era considerata un'invenzione un'invenzione di un manipolo di comunisti esaltati in vena di provocazione
Nel panorama a tinte fosche
Di quegli anni in cui i palazzi di giustizia erano popolati da troppi magistrati timorosi prudenti pigri ed ansiosi
Che amministravano la giustizia pensando al futuro dei loro figli e dei parenti e che amavano la vita molto tranquilla alcuni di loro addirittura frequentavano mafiosi latitanti
Frequentavano detenute dei boss bene in quel panorama a tinte fosche si era assistito dopo l'assassinio dell'onorevole Aldo Moro all'invadenza della loggia massonica P due
Il più delicati gangli vitali degli apparati statali e militari
E dal consolidarsi di con interessenze finanziarie soprattutto in società off-shore
Alle Bahamas
Interessi le cointeressenze fra il piduista
E Roberto Calvi iniziato hai creato di maestro
Tessera numero mille seicentoventiquattro rilasciata il primo gennaio del mille novecentosettantasette la banca vaticana guidata da Paul Marcinkus e la criminalità mafiosa
I già Complessi intrecci criminali erano penetrati in rilevanti settori della politica
Del governo e dei vertici piduisti
Dando vita ad una miscela
Esplosiva deflagrata nei grandi lavori
Per la ricostruzione post sismica dell'Irpinia
Nel cosiddetto caso Cirillo e nel liberazione di quell'assessore strettamente collegato politicamente ad Antonio Gava liberazione che è avvenuta nell'estate del mille novecentottantuno esattamente il ventiquattro luglio del di quell'anno dopo il pagamento di un riscatto
Attorno ai quali si erano aggregati interessi ed iniziative di autorità governative e politiche
Gli appartenenti a gruppi criminali terroristico eversivi ai servizi segreti e alla P due
Proprio in quel periodo venuta alla luce
Nei mesi successivi
Si erano scatenati duri attacchi al Governo
Accusato di avere utilizzato la mediazione della Nuova camorra organizzata per la liberazione l'assessore Ciro Cirillo
è in tale contesto storico che si colloca l'omicidio di Roberto Calvi
E l'anatomia del depistaggio
Che ha caratterizzato le relative indagini
Questo processo ha rimosso il lenzuolo del tempo
Che arriva ricoperto una storia giudiziaria inquietante e togata del nostro passato
Costruita attorno
A personaggi che hanno vissuto un'esistenza di impunità
Ed ha contribuito alla ricerca di una verità che era apparsa per sempre perduta ed irraggiungibile
A voi della corte signori della Corte è offerta la possibilità l'occasione permettere una verdetto chi responsabilità nei confronti
Degli imputati odierni signori di impunità signori di impunità alcuni dei quali sono stati abituati a considerare la giustizia
Una sorta di affare domestico
Il Pubblico ministero intende sin d'ora avanzare le proprie richieste
Che sono le seguenti
Si chiede che codesta Corte d'Assise volge a pronunciare sentenza di condanna nei confronti di Giuseppe Calò alla pena principale dell'ergastolo con l'obbligo del lavoro e dell'isolamento notturno
Così determinate
Con la Giunta rinacque determinata con l'aggiunta delle pena accessoria dell'interdizione legale
E decadenza la potestà genitoriale ex articolo trentadue CP interdizione perpetua rifugi uffici ex articolo ventinove CP pubblicazione sui quotidiani discutevo di sentenza che giudice individuerà
Costituendo la pubblicazione un metro per riparare il danno patrimoniale cagionato dal reato ex articolo centottanta ottantasei CP del pari chiede la condanna di Flavio Carboni alla pena
Qui ci pare dal Castoro con l'obbligo l'avvocato isolamento notturno conviventi che pene accessorie previste per il calo chiede la condanna di Ernesto Diotallevi alla pena principale dell'ergastolo con obbligo del lavoro di isolamento notturno
Una pena accessoria analoghe quelle anzidette stile del pari la condanna all'ergastolo dell'imputato Silvano Vittor colloqui di lavoro del ritrovamento notturno si chiede ancora che la corte
Voglia condannare gli imputati al pagamento in solido delle spese processuali del mantenimento carcere durante la custodia cautelare
E si chiede la confisca di quanto costi in sequestro giudiziario si chiede ex articolo cinquecentotrenta secondo comma
La soluzione perché il fatto non costituisce reato
Per l'imputata Manuela Tanzi in quanto non sono insufficienti le prove raccolte a suo carico nel corso dell'istruttoria dibattimentale
Per dimostrare che l'imputata abbia commesso il debutto contestato le con il dolo della premeditazione
Queste sono le richieste del Pubblico ministero che verranno poi ribadite in esito al discussione degli elementi di prova nei confronti dei diversi imputati
Qui
Premetto che il lavoro via requisitoria
Tra compendiato in una memoria articolata in tre parti la prima dedicata allo sviluppo
Del e alla alla ricognizione ed all'analisi delle dichiarazioni fornite dei collaboratori e di giustizia e da altre fonti testimoniali poi una seconda parte dedicata all'analisi specifica dei singoli elementi di prova a carico di ciascuno degli imputati ed infine una terza parte dedicata al all'aspetto agli aspetti medico-legali e alle investigazioni che sono state condotte
Nell'immediatezza del delitto da parte delle autorità inglesi
La
L'esposizione morale invece
Partendo era le sue mosse dalla analisi con pagata dei dati di prova nei confronti dei ciascuno del G
Gli imputati
Prendendo le mosse dal posizione dell'imputato Giuseppe Calò
L'imputato Giuseppe Calò
Se è stato indicato
Quale responsabile dell'omicidio di Roberto Calvi da otto collaboratori di giustizia
Tommaso Buscetta Francesco Marino Mannoia
Antonino Giuffrè Luigi Giuliano Carmine Alfieri Pasquale Galasso Gaspare Mutolo ed Antonio Mancini
Si tratta di collaboratori
Che in momenti diversi
Hanno accusato calo sulla scorta di dichiarazioni de relato degli auditu
La cui portata probatoria
Potrà
Essa è meglio conta se si procederà ad una valutazione globale tedesco singole dichiarazioni
Si noti che per quanto riguarda collaboratori di giustizia quindi appartengono hanno fatto parte meglio di Cosa Nostra
Il valore della confidenza che hanno riferito si amplifica in virtù della cogenza la regola pienamente operante
All'epoca in cui vi è stata la ricezione delle dichiarazioni per cui
Tra uomini d'onore viene l'obbligo di dire la verità nessuno dei collaboratori che ho menzionato
è risultato portatori di un interesse
Ad accusare calunniosa mente imputato Calò
Tuttavia l'imputato seguendo un copione da sempre eccitato in altri processi
Ha sostenuto
Che tutti i collaboratori di giustizia
Che hanno accusato un filo a hanno accusato hanno dichiarato il falso senza dubbio
Egli ha negato GSA che responsabile dell'omicidio di Roberto Calvi e di non sapere chi l'ha ucciso
Nel corso di un esame tutto questo ha fatto nel quale corde avete
Si è avvalso del facoltà di non rispondere su molti aspetti e
Facendo anche il ricorso
Ad una serie di falsità ne esamini ricolmo possiamo dire di falsità il suo
Inoltre ha cercato di presentare in maniera patetica la propria figura
A dispetto delle innumerevoli sentenze prodotte anche passate in giudicato anche per il delitto di associazione
Finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti
Come quella di una persona che non aveva mai avuto disponibilità finanziarie
Idonea consentirgli una vita agiata limitandosi a riconoscere nel corso dell'esame di avere partecipato al contrabbando maniera peraltro molto modesta
Investendo una piccola cifra di denaro attività per la quale il riassunto di essere stato costretto a dare il proprio contributo
Contributo unitamente a Franco Franco Scrima e a Salvatori Cancemi
La sua ammissione di aver fatto parte di Cosa Nostra e di aver rivestito io volo di rappresentante della famiglia e del mandamento di Porta Nuova
Nonché di aver fatto parte la commissione provinciale di Palermo
Rappresentano un risibile tentativo di accreditarsi un risibile tentativo di accreditarsi innanzi giudici per poter dare una parvenza di credibilità
A quelle che erano le sue dichiarazioni e per il potere contestare
Più efficacemente le accuse dei collaboratori di giustizia che lo avevano investito
Il vero sussiste una vistosa è stridente contraddizione nella linea difensiva che ha portato avanti
Il calo
Egli infatti per un verso dichiara
Io non credo mai alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia
E per l'altro utilizzati
Porzioni delle loro dichiarazioni dalle quali peraltro prende sempre più distanze per smentire o per rilevare incongruenze nei racconti dei suoi accusatori
Prima di soffermarci sulle dichiarazioni che sono state prese
Dai
Vari collaboratori di giustizia io vorrei prendere le mosse da un da una vicenda una vicenda che ha segnato da la mia memoria e che credo sia molto esemplificativa
E utile per valutare poi il le diverse dichiarazioni assegnate
Tardo pomeriggio
Il oltre quindici anni fa
Dal balcone del soggiorno dell'abitazione in cui viveva
Un signore anziano un anziano signore padre di un pentito
Un pentito padre di un pentito che assistito ad una scena straziante
Era il ventitré novembre del mille novecentottantanove mentre erano intente a posteggiare l'auto ridosso della casa di Bagheria
In cui
Erano rifugiati da qualche giorno
Sua moglie
Sua figlia e sua cognata venivano avvicinate da un manipolo di sanguinari mafiosi
E senza esitazione alcuna
Vennero crivellata di colpi di arma da fuoco
In pochi momenti in pochi attimi una furia omicidiari Candy cancello gli affetti più cari che aveva coltivato nel corso di un'intera vita
Morivano così in questo modo la madre la sorella e la zia del collaboratore di giustizia Francesco Marino Mannoia
Si era appena diffusa la notizia della sua collaborazione
Ed erano passati pochi mesi da quando Rita Simoncini la sua donna del cuore si è rivolta a due validissimi ufficiali di polizia giudiziaria
Il dottor Giovanni Di Gennaro Gianni De Gennaro ed il suo collaboratore il dottor Antonio Manganelli
Si era rivolto al loro manifestando
La volontà del
E l'amato Mannoia di volere
Collaborare con la giustizia di volere riferire quanto a sua conoscenza a patto però che lo potesse fare esclusivamente con il dottor Giovanni Falcone del quale di si fida
Bene Mannoia
Era un fu un soldato
Per la famiglia Di Stefano Bontate che era riuscito in qualche modo a sopravvivere allo scontro che vi era stato
In seno a Cosa Nostra a cavallo degli anni ottanta
E fra il mille novecentosettantasette è il mille novecentottantacinque è riuscito
Grazie alla sua attività gli abiti chimico
A traghettare assi nella nuova realtà
Il mafioso
Le sue confessioni sono risultate per le famiglie molto più devastanti di quelle di Buscetta
Perché egli aveva vissuto in prima persona gli undici gli ultimi quindici anni e l'attività criminale
In seno a Cosa Nostra la sua storia la storia di Mannoia racchiude una vicenda di dolori e di atrocità come tante altre vissute da collaboratori di giustizia pensate alle Kaji che vicende che hanno coinvolto
Mario Santo Di Matteo
Il quale ha avuto il figlio Giuseppe prima capito fogli ucciso mediante strangolamento poi sciolto nell'acido
Pensate a quello che è accaduto al padre di Gioacchino la Barbera che è stato ucciso mediante simulazione di un suicidio
Pensate a quello che è accaduto ab Tommaso Buscetta tutti i suoi familiari sono stati eliminati falcidiati senza pietà
Pensate all'assassinio gli altri collaboratori come Benedetto Galati di Claudio Sicilia
Ucciso il diciotto novembre del mille novecentonovantuno a causa
Per la sua collaborazione pensate
Alle Onado vitale
Un uomo appartenente a Cosa Nostra la stessa famiglia dell'imputato Giuseppe Calò
Il quale è stato ucciso nel dicembre del mille novecentottantaquattro dopo aver subito addirittura l'onta del manicomio giudiziario per essere stato considerato un pazzo per quello che aveva osato dire
Oppure pensate alla sorte più recente toccata al figlio del collaboratore di giustizia Luigi Giuliano
Ucciso come tante altri parenti persone care dei collaboratori di giustizia una strategia quella dell'eliminazione che oggi non è più necessaria così come come era accaduto nel passato perché perché si è verificata
La demonizzazione fila delegittimazione su larga scala dei collaboratori di giustizia come strumento di prova
In molti sono tentati o da un spiegano di mandare al macero
In un in un unico grande calderone i cosiddetti pentiti
Sull'onda di alcune assoluzioni di imputati eccellenti e di una più ampia
Attività svolta dalla stampa incline ad esaltare loro piccole e grandi violazioni delle regole imposte
Per il loro comportamento
Soprattutto chi è chiamato a giudicare con serenità ed obiettività deve rammentare il devi vivere
Le sofferenze che hanno affrontato i vari collaboratori di giustizia
Ma noi aggiungiamo Buscetta sofferenze che sono certamente di assassini
Ma di uomini che al contempo hanno saputo ed hanno continuato ad aiutare lo Stato con le loro rivelazioni
è utile ricordare le parole purtroppo dimenticate del compianto Giovanni Falcone
A cui tutti soprattutto nelle occasioni formarli delle come vocazioni dicono di ispirarsi
E gli
Ha detto sono diventato una sorta di difensore di tutti i pentiti
Perché in un modo o nell'altro dispetto tutti anche coloro che mi hanno deluso
Come in parte contorno ho condiviso la loro dolorosa avventura
Ho
Sentito quanto faticavano a parlare di sé
A raccontare i misfatti di cui ignoravano le possibili ripercussioni negative personali sapendo che su entrambi i lati della barricata si ammirano i nemici in agguato pronti a far loro pagare cara la violazione della legge dell'omertà
Io ho cercato di immedesimarmi nell'ologramma umano
E prima di passare agli interrogatori veri e propri
Mi sono sforzato sempre di comprendere i problemi personali di ognuno
E di collocarli in un contesto preciso scegliendo argomenti che possono confortare il pentito della sua ansia di parlare
Ma non ingannando l'ho mai sulle difficoltà che lo attendono per il semplice fatto di collaborare con la giustizia non l'ho mai insultato come alcuni credono di essere autorizzati affari
E venendo ora
Specificatamente agli elementi di accusa
Acquisiti nel corso dell'istruttoria dibattimentale con riferimento all'imputato
Che ci occupa
Vorrei richiamare l'attenzione sulle indicazioni fornite da
Tommaso Buscetta
Che fu il primo a lanciare accusa nei confronti di calo
Lo fece il trenta luglio del mille novecentottantaquattro
E ha parlato per aveva preso da Badalamenti
Del coinvolgimento appunto del calo in questo delitto
Egli ha sostenuto di aver ricevuto la visita del Badalamenti India Brasile e in quell'occasione in quell'occasione Gaetano Badalamenti gli ha riferito
Non vidi Uto figli osso tra sta cosa ciclasi fino a casa
In sostanza
Gli ha detto vedi il gol figlioccio
Riferendosi a Carlo c'entra fino al collo è coinvolto in questo
Omicidio
Figlioccio perché perché Tommaso Buscetta aveva era stato il padrino di battesimo per entrare in Cosa Nostra De Gaetano Badalamenti
Quindi è una persona strettamente collegata al Badalamenti
E questo diventa estremamente significativo per capire quella che l'importanza di questa primigenia confidenza che vende consegnata
Al
Buscetta perché il Buscetta con grande lealtà riferito AG inquirenti dopo Buscetta è stata la volta di
I Francesco Marino Mannoia
Francesco Marino Mannoia
L'ha chiamato in ilarità richiamato
A accusato Giuseppe Calò
Lo ha fatto la prima volta il quindici luglio del mille novecentonovantuno e poi a più riprese ha ribadito le sue
Cuce il terzo accusatore è stato Pasquale Galasso il quarto Antonino Giuffrè ancora Luigi Giuliano
Il quinto il sesto Carmine Alfieri il settimo Gaspare Mutolo e l'ottavo Antonio Mancini
Tutti questi collaboratori provengono da realtà criminali diverse
Mannoia Buscetta Mutolo Giuffrè provengono da Cosa Nostra
Ognuno di loro ha goduto di un osservatorio privilegiato e di una collocazione criminale differenziata all'interno dell'organizzazione Cosa Nostra
I fatti Buscetta era uomo d'onore la famiglia di Porta Nuova la stessa di calo
Ed è risultato inserito lo schieramento dei cosiddetti perdenti vale a dire di coloro che sono risultati sconfitti a seguito la cosiddetta ultima guerra di mafia
Un un gruppo che faceva capo a Stefano Bontate Salvatore Inzerillo e Rosario Riccobono
Così come Gaspare Mutolo uomo d'onore della famiglia di Partanna Mondello la stessa capeggiata da Riccobono
Giuffrè
Ha fatto parte dello schieramento antagonista quello cosiddetto dei corleonesi
Conducibile a Salvatore Riina e Bernardo Provenzano
Abbiamo già detto di Mannoia
Che prima faceva parte del gruppo dei perdenti e poi e traghettato il passato nel gruppo dei vincenti
I tre Giuliano Alfieri Galasso hanno fatto parte della
Camorra napoletana in particolare sono risultate aggregati alla nuova famiglia Antonio Mancini è risultato inserito di un gruppo diverso collocato su Roma noto con il nome di bando alla Magliana
I porti i toni delle notizie
Sono dire sono Diversi che sono tutti sicuramente affidabili Giuffrè raccolto nei suoi indicazioni prevalentemente da Lorenzo Di Gesù
Partecipò all'assassinio Buscetta
Ha indicato Gaetano Badalamenti l'abbiamo visto Gaetano Badalamenti De Luigi Giuliano ha indicato
Essere direttamente coinvolto nell'omicidio
Ma noi ha ricevuto le sue notizie con riferimento a calotta Giovambattista Pullarà
Luigi Giuliano da Ciro Mazzarella Lorenzo nuvoletta e Giuseppe Melzi
Pasquale Galasso
Le ha prese da Giuseppe CISL ha vinto
E Antonio ma al venti Carmine Alfieri lo ha preso
Da Galasso ed Antonio
Bardellino
Mutolo lo ha saputo nel corso di colloqui in carcere con Giovanni Di Giacomo e Pietro Loiacono
Mancini ha raccolto le sue conoscenze dagli esponenti di vertice della cosiddetta banda della Magliana vale a dire Edoardo Toscano Enrico De Pedis per Bassetti e con la figlia
E questo lo ha fatto
Nel corso della deposizione dibattimentale
Ora queste dichiarazioni
Consentono di attribuire unità resta specifico all'imputato Calò e disegnano un suo coinvolgimento nelle dinamiche idea attive vedo organizzative ed esecutive del delitto per cui e processo
Ognuno di loro ha raccontato quanto avuto riferito e quello che ha sentito dei porti Torino delle notizie con il grado di specificità è stato riferito ed ha afferrato
La genuinità degli apporti trova dei profili di di novità
In ciascuno dico solo vi sono specifici profili novità che poi
Vedremo sicché
E da esclude Caprioli che possa esserci stata una contaminazione reciproca tra i vari collaboratori
Oggi ha menzionato la figura di caldo Sicilia di ho detto giacché intestato assassinato a causa della sua collaborazione diciannove novembre novantuno
Io vorrei prendere le mosse da qui perché gli ha offerto uno spunto estremamente significativo
Egli ha dichiarato di avere avuto riferito dal proprio cugino Corrado Iacolare che a Roberto Calvi era stato assassinato da Vincenzo Casillo
Ed altre persone ed era stato assassinato con una condotta da parte dei Casillo che costituiva la prima prova di fedeltà ai nuvoletta
Tale indicazione consente di comprendere
In una tutti gli elementi che ho che poi vedremo che la genesi la genesi del l'omicidio che ci occupa va individuata nella relazione di Casillo con il nuvoletta
Cosa nostra e caro
Calò che è risultato legato a filo doppio
Ai nuvoletta dei quali sia balzo anche per l'esecuzione dell'omicidio del fratello del giudice istruttore Ferdinando Imposimato
E Calò è risultato legato anche che soprattutto a Casillo
E quindi è stato il naturale punto di raccordo per l'attuazione del piano delittuoso proprio Casillo
L'imputato Calò
Si è difeso dall'incolpazione
Ed ha sostenuto che i collaboratori hanno detto il falso per ottenere la libertà che sono stati manovrati hanno utilizzato le dichiarazioni di Buscetta
E in particolare ha dichiarato che Buscetta lo aveva accusato di tutto e che aveva messo pure questa tragedia
Ma noia ha detto Calò che aveva utilizzato le dichiarazioni di Buscetta
Ma noi non poteva dice Calò polari e quello che aveva detto perché non c'è alcun documento un assegno una telefonata o una cosa sequestrata
Che avvalora asse con quello che lui diceva si chiedeva con l'imputato com'era possibile era Mannoia il quale aveva accusato di Carlo di essere l'esecutore dall'omicidio
Per cui è processo e questi per fortuna dice caro si è fatto pentito e dice io non so niente
A dice su Giuffrè
Che egli aveva reso le dichiarazioni
Per acquistare la libertà
Dopo essersi assunto tutta la responsabilità per quello che andava dicendo
Ha affermato che tutti i collaboratori sentiti erano gestiti gestiti e hanno detto quello che dovevano dire tutti napoletani palermitani romani tutti
Ha aggiunto dopo aver ricevuto la contestazione delle dichiarazioni di Giuliano che bisognava chiedeva lumi perché aveva reso quelle dichiarazioni
Analogo atteggiamento ha assunto con riferimento alla contestazione dei chiede azioni di Pasquale Galasso
Ora
Va posto in rilievo che non è nemmeno astrattamente ipotizzabile come ho già accennato
Che vi sia stata una utilizzazione o contaminazioni di sorta tra le indicazioni del primo accusatore Buscetta e quella degli altri
Perché sono diverse tra loro queste dichiarazioni diverso il contenuto diverse sono le fonti di alimentazione del patrimonio di conoscenza di ciascuno
E diversa è la modalità di acquisizione di queste dichiarazioni
Buscetta
Ha riferito di aver ricevuto le notizie come si è detto in Brasile e da Gaetano Badalamenti
Si tratta
Certamente di una
Indicazione di una confidenza qualificata
Come ti ho detto proviene da Gaetano Badalamenti che è coinvolto nell'omicidio come ci dice Giuliano
Ed è qualificata anche per quel rapporto di pattinaggio che vi ho ricordato in precedenza che lega Buscetta a Badalamenti
Quindi non è che Badalamenti dice la primo che trova qualcosa gli dice qualcosa di vero ad una persona di cui
Ritiene di potersi fidare
Ma noia ma noi ha fornito indicazioni che sono più puntuali di quelle di Buscetta
Ha spiegato che Calò era coinvolto nell'omicidio
Che aveva avuto interesse personale ad eliminare i caldi perché questi non voleva restituire le somme di denaro che gestiva per suo conto
E per quello di altri
E che tra gli esecutori materiali vi era Francesco Di Carlo ed ha aggiunto che calmi gestiva attraverso il Banco Ambrosiano denaro della corrente
Appartenente al ai corleonesi proveniente denaro proveniente dal traffico di stupefacenti a traffico di eroina e di sigarette ed altri Investimenti che aveva curato l'organizzazione
E che la persona interessata più di ogni altra commetta questo delitto era appunto il calo
Orbene a differenza di Buscetta Mannoia apprendere notizie specificatamente inerenti a Calò nel mille novecento ottantasei nel carcere di Trapani
Da fonte diversa da Badalamenti
Abbiamo detto Giovambattista Pullarà Giovambattista Pullarà è un uomo d'onore della famiglia di Santa Maria di Gesù
Ed è risultato strettamente collegato per ragioni di parentela a Bernardo Brusca
Da collaboratore Di Carlo indicato come colui che lo aveva autorizzato
In quanto capo del mandamento al quale apparteneva San Giuseppe gli atto a mettersi
A disposizione dicano
Quanto con insistenza
Quest'ultimo lo aveva cercato
Nel mese di giugno cioè quando Carlo aveva cercato di cargo con insistenza nel giugno del mille novecentottantadue proprio quando è stato commesso il delitto per cui processo
E lo aveva cercato di badate bene in un periodo estremamente significativo tra il nove di giugno e la data dell'omicidio proprio nell'arco temporale
In cui è maturata l'attività organizzativa del delitto che ci occupa
Ma noi ci indica il movente specifico di calo
A designazione del banchiere
Cioè il suo personale interesse strettamente collegato all'attività di riciclaggio svolta da coperto caldi e dal Banco Ambrosiano
Ma possediamo in questa carrellata di raffronto con le dichiarazioni degli altri collaboratori
Giuffrè Antonino Giuffrè ha fornito dichiarazioni che sono certamente autonome rispetto sia a Buscetta sia a Mannoia ed infatti egli ha spiegato il mandante del delitto
Era il vertice di Cosa Nostra e che Calò se ne ha fatto carico insieme al suo gruppo
Servendosi di Flavio Carboni
Che ha indicato aveva ricoperto il ruolo di amico boia ricordatelo bene questo termine amico boia
Di Lorenzo Di Gesù e di Ernesto Diotallevi
Ha delineato antefatti al delitto ponendo sì
Sta ponendo tra l'alto in rilievo il rapporto tra il banchiere Michele Sindona
Spiegando come si sia venuta a creare una convergenza di interessi l'esecuzione del delitto anche in questo caso la fonte di conoscenza è diversa e se non rappresentata prevalentemente da Lorenzo Di Gesù che ha indicato essere coinvolto nell'omicidio
Acquisito le sue indicazioni nel quadro di colloqui informativi che sono intercorsi dal capo mandamento dell'epoca in cui lui ha inserito cioè Ciccio in Tibet e Lorenzo Di Gesù che era
Appartenente al medesimo mandamento e che aveva l'obbligo di riferire sue attività al proprio cane capomandamento intimità e quindi Gioffrè rappresenta colloqui che intervengono tra i due
Pasquale Galasso
Pasquale Galasso attinto
Le sue indicazioni come abbiamo detto principalmente da Giuseppe Cirillo ha vinto che è risultato strettamente collegato a Vincenzo Casillo uno degli esecutori materiali del delitto
Tanto legato al punto da mettere nelle condizioni Galasso Alfieri
Ed è dopo uomini di individuare il Casillo e di eliminarlo
Carmine Alfieri Carminati li ha riecheggiato le indicazioni
Di Galasso confermando di aver appreso dallo stesso che Casillo si è recato a Londra per uccidere caldi su richiesta di Pippo Calò al quale aveva fatto una cortesia
E di avere avuto probabilmente analogo indicazioni da Giuseppe civile
Inoltre Altieri ha posto in rilievo di aver avuto la conferma del coinvolgimento di Calò da Antonio Bardellino uomo
Dolore è strettamente collegato all'epoca in cui stato commesso l'omicidio ai ai nuvoletta
Personaggio che in seguito è risultato essersi alleato con il gruppo di Alfieri e di Calalzo
Bene
E ha quindi nelle Paul nelle condizioni costui di venire pienamente a conoscenza di quello che ha riferito
Infatti la spaccatura tra il gruppo Bardellino e il gruppo nuvoletta
è avvenuta in modo esplicito dopo l'arresto di Bardellino nel novembre del mille novecento ottantatré
E sino a quel momento dei rapporti tra di loro erano stati ottimi
Voglio far notare anche un dato che nella sentenza passata in giudicato relativa all'omicidio di Francesco Imposimato fratello del giudice istruttore
Si dà atto che ci furono contatti telefonici tra Bardellino e Daniello nuvoletta
In base ai quali di investigatori scoprirono che nel maggio del mille novecento ottantatré sarebbe dovuto venire un vertice tra i due il Lugano e che Carmine Schiavone confermava che fu fornito in parte per i nuvoletta il denaro per far liberare Barbellino in Spagna
E CartaSì sempre di un periodo successivo all'omicidio Imposimato che è del mille novecento ottantatré cioè l'anno successivo rispetto all'omicidio
Cauti
Successivo di oltre un anno perché con l'omicidio dell'undici ottobre del mille novecentottantatré
In ore tra rappresentavano l'anello di collegamento tra Casillo calmo Bardellino era il braccio armato dei volete e ritualmente affiliato a Cosa Nostra
Una volta che venne smascherato
L'atteggiamento doppiogiochista dei nuvoletta
Dopo l'assassinio di caldi Bardellino con il suo gruppo si era alleato ad Alfieri e dei suoi ed avevano iniziato lo scontro con i nuvoletta
Ritenuti responsabili di aver promosso ed attuato l'alleanza con Casillo ed aree scaricato Alfieri ed i suoi
C'erano perciò venuti a creare i presupposti per rinsaldare i i rapporti tra i due
Al punto da rendere del tutto possibile che ma al venti dicesse il vero ad Alfieri
Le notizie che sono state riversate da Bardellino
Ad Alfieri costituiscono
Un dato di conoscenza
E non una mera deduzione
Abbiamo avuto conferma ci dice che quello veramente era il Calò responsabile del fatto queste sono le testuali parole di al figlio
E qui esproprio il fatto di aver avuto riferito l'Alfieri circostanze dal
Bardellino
De chiedo scusa dal mal di denti
Offre un elemento di novità
In quanto al fieri ha riferito
Rispetto a quello che ci ha dichiarato Galasso quindi anche il patrimonio di loro due Alfieri Galasso ancorché appartenenti alla medesima struttura recriminare è comunque un patrimonio
Autonomo
Entrambi
Si è a che sia Galasso hanno collocato il momento genetico dell'omicidio
Nel quadro dei delle attività che lo hanno posto in essere per cercare di eliminare fisicamente il
Casillo
Prima ancora
Che Giuseppe cileni iniziasse una sorta di collaborazione con la giustizia
Giuseppe cileni
Che lei si è mostrato a conoscenza di molte notizie relative all'omicidio di Roberto Cavalli
E nel corso delle sue dichiarazioni presenti in attività acquisite
Ha riferito tra l'altro di aver appreso da Vincenzo Casillo
Chiaro anche lunghi indicato come esecutore materiale del delitto che aveva contatti con Pippo Calò
E ciò per averlo appreso direttamente dal Casillo
Non ha saputo però nelle dichiarazioni rese precisare se prima della sua partenza per Londra Casillo e Calò si fossero incontrati
Le indicazioni dici Hillary non incrinano in realtà le dichiarazioni di Calasso
è pur vero che nei verbali di Cillario non si fa riferimento espressamente al coinvolgimento di calo nell'omicidio sebbene Galasso abbia riferito l'aveva preso la circostanza da lui tuttavia bisogna tenere presente che Galasso ha ricordato Lipari circostanze
Apprese
Da Cillario
Che
Ha ricordato in sostanza che oltre ad avere
Galasso dall'aver appreso le sue dichiarazioni d'argilla di ha avuto una iniezioni di notizie
Anche da altre persone
E queste persone sono ad esempio Mario Fabbrocino
Ha detto di avere parlato anche con una Antonio ma al venti
Quindi
è verosimile che Galasso abbia avuto la sua notizia la sua indicazione da una di queste altre fonti
E che lo stesso Calasso abbia avuto in buona sostanza una sovrapposizioni nei suoi ricordi con riferimento al porto al portone di questo aspetto delle sue conoscenze
Luigi Giuliano ha preso le proprie conoscenze da Giuseppe mi dissi
Ciro Mazzarella e Lorenzo nuvoletta ed ha posto in rilievo il Giugliano che Calvi era stato ammazzato da Calò e da Flavio Carboni
Che ha indicato come impegnati in prima linea come esecutori materiali dell'omicidio
E ha anche detto che i Badalamenti era il mandante del
Tutto
Giuseppe missili non ha confermato le circostanze riferite da Luigi Giuliano è stato discusso dibattimento
Il ventidue gennaio due mila sette come teste di riferimento
Egli ha negato di aver mai sentito parlare di canti di non conoscere Giuseppe Calò di essere stato assolto dalla strage sul treno duecento e quattro di essere un semplice rapinatore nel sesto usabili del tentativo di furto commesso a Padova ai danni dell'istituto di credito
Le sue indicazioni
Sono prive di realtà di alcun rilievo probatorio
E non possono assurgere al rango di elemento di smentita apprezzabile positivamente
Perché sono dichiarazioni prive di qualunque credibilità innanzitutto negative
Che provengono da persona chiamante che ha mentito in maniera plateale
E lì non è un semplice rapinatore come ha cercato di accreditare come ha detto espressamente
Egli è un camorrista vero e proprio è stato condannato con sentenza passata in giudicato per il delitto di associazione di tipo mafioso e anche per il delitto di associazione a delinquere
E lo si può apprezzare agevolmente basta vedere il certificato penale
In secondo luogo appare mendaci
Il suo apporto ma appaiono mendace soprattutto fare azioni
In quanto sono smentite dagli esiti di cent gli altre sentenze passate in giudicato mi riferisco in particolare la sentenza relativa alla stragi del il treno novecento e quattro
E tornarono sul punto in ogni caso d'oca sin d'ora va posto in rilievo è vero che non è stato condannato per il concorso in strage così come gli era stato contestato ma è stato però condannato per la detenzione per il porto dell'esplosivo
E venne poi utilizzato per quella strage
Ancora
Altrettanto non veridica appare la sua negazione di aver fatto parte dell'associazione segreta dominata di estrema destra denominata la Fenice di cui ha parlato di Giuliano
Vi sono passi della sentenza relativa
A questo delitto passaggi prendo novecento e quattro che pongono in rilievo riunioni riservate con appartenenti alla destra
Che evidentemente si identifica le riunioni dell'associazione di cui ha parlato Luigi Giuliano
Si noti poi solo incidentalmente lo rilevo che anche nato a testi sentito nel corso del dibattimento James Johnson
Sentito tardivamente ha comunque riferito di aver visto sul ponte del Dax fare specie una persone
Con i lineamenti del tutto compatibili con quelli di calo proprio in corrispondenza della notte in cui si è verificato l'omicidio che ci occupa
Gaspare Mutolo
Gaspare Mutolo
Ha dichiarato di avere acquisito le sue conoscenze come s'è detto durante la detenzione Condi Giacomo compie Paolo Iacono
Ha dichiarato che l'ordine di eliminare caldi doveva dato la commissione di Palermo
Chi Calò si era fatto carico di eseguirlo perché è in contatto con caldi
Perché si era parlato nel corso di questa comune detenzione anche del coinvolgimento di Francesco Di Carlo
In realtà quel le varie dichiarazioni
Lì diversi collaboratori costituiscono delle porzioni di verità porzioni di verità che si saldano l'un l'altra
E che gli ecomostri Twist come contribuiscono a creare quella realtà più complessa
In cui si inserisce questo delitto si tratta di varie Tessa che di un Mosaico
Un mosaico
Che si completa solo con il contributo delle varie indicazioni che abbiamo preso in rassegna
A voi ora soffermarmi sulle indicazioni fornite da Francesco Di Carlo Francesco Di Carlo accusato come si è visto di aver fatto parte del comando
Operativo che agì
Francesco Di Carlo pur negando di avere partecipato all'esecuzione dell'omicidio ha fornito dati probatori i doni a rafforzare il quadro probatorio nei confronti dell'imputato
Sin dal cinque settembre del mille novecentonovantasei
Ha ammesso di essere stato cercato per una cosa grave
Nel mese di giugno del mille novecentottantadue in maniera assillante
Mentre si trovava a Roma proprio da Giuseppe Calò
è stato cercata da Giuseppe Calò tramite Bernardo Brusca che era il suo capo mandamento e Nunzio Barbarossa
Di Carlo non ha mai spiegato il perché di questa ricerca ponendo in rilievo di non averlo mai saputo
E l'imputato Calò ha negato recisamente di aver mai fatto però nel quadro di una strategia difensiva
Che fa acqua da tutte le parti dell'arma il posto in essere questa richiesta di una sassi mai attivato il vero ricercarla
Dalle dichiarazioni dimenticarlo
Si si deve attribuire si debbono ricavarne
Indicazioni con valenza indiziaria nei confronti di calore
E in particolare questo deriva dalla sequenza dalla tempistica e dal numero di contatti intercorsi con Bernardo Brusca il Nunzio Barbarossa
Caldi Carlo il Nunzio Barbarossa la circostanza che Nunzio Barbarossa gli avesse chiesto se si trovasse nel suo Paese presa avesse chiesto a Di Carlo se si trovava in sostanza in Gran Bretagna
Nonché il fatto che calò l'avesse cercato in maniera assillante
Proprio in quel periodo perché l'esigenza fosse stata poi risolta in maniera diversa con i napoletani
è cessata ad omicidio consumato
Di Carlo ha collocato Treccani domande
Con Nunzio Barbarossa in epoca successiva all'arresto di Vito Genco avvenuto il nove giugno del mille novecentottantadue
E dal momento in cui si era recato a porgere le condoglianze ai familiari di contraerea quest'ultima circostanza si è verificata
Secondo il suo racconto in epoca successiva al funerale Liborio contraerea che è avvenuto il tre giugno del mille novecento
Tanto due
E l'ultima di queste telefonate e avvenuta il diciassette o il diciotto giugno ci dice lo stesso anno
Quindi vedete che si tratta proprio del periodo coincidente con l'esecuzione perché hanno delittuoso
Dal momento che canti viene fatto partire dal Carboni venerdì undici giugno ottantadue perché Carboni quella sera ha inviato Diotallevi
Accompagnato da persone non identificata a Trieste a consegnare il passaporto che avevano contraffatto
è significativo poi ho fatto che Barbarossa si sia mostrato interessato proprio a dove di Carlo si trovasse perché in seguito Bernardo Brusca
Poca roba rossa gli abbiamo detto che aveva risolto tutto con i napoletani
Si noti come sia stato di Carlo a fornire queste indicazioni spontaneamente
Senza che agli atti vi fossero elementi di prova che potesse lasciar pensare a circostanze di questo tipo
Nel quadro di un atteggiamento difensivo avrebbe potuto limitarsi a negare l'accusa rivoltagli da Mannoia
E ciò depone per la genuinità del suo apporto collaborativo
Si tratta di dichiarazioni che oggettivamente si prestano per un verso ad accusare Calò ma peraltro anche ad acuire i sospetti di responsabilità nei suoi confronti
L'abituale di Monreale Carlo allora i rapporti intercorsi praticarlo decalogo
Ed è relazioni di quest'ultimo
Che ha saputo tessere con i corleonesi sia pure di un quadro di ambiguità
Dice in agite Nevada palo ricordato di Carlo
E quindi anche con Bernardo Brusca capo mandamento di Di Carlo giustificano pienamente d'impegno del collaborante per eseguire l'omicidio o comunque per fornire al calo nel suo gruppo il necessario appoggio logistico
Il racconto di Di Carlo ha trovato anche
Degli elementi di conferma
Elementi di conferma nei dichiarazioni di Giovanni Brusca laddove ha riferito
Questi gli aveva assistito a tantissimi incontri tra suo padre Bernardo Calò e Salvatore Riina a partire all'omicidio Distefano puntate
Poste in essere il ventitré aprile l'ottantuno
Ricordando che in un'occasione il Calò si è recato a Palermo con un braccio ingessato
Inoltre
Ha sottolineato Brusca che Francesco Di Carlo come costoro ottantuno ottantadue
Era stato posto fuori famiglia e che se avesse dovuto agire negli interessi di Cosa Nostra anche su richiesta
Di capi mandamento avrebbe dovuto rivolgersi
Al patetico che lo stesso Di Carlo ovvero a suo padre cioè a Bernardo Brusca
E ciò conferma la coerenza della condotta Di Carlo
Che è una volta saputo di essere cercato tra scalo a seguito proprio il percorso previsto per coloro che sono affiliati all'interno dell'organizzazione
Anche le dichiarazioni di Salvatore Contorno rendono verosimile il ricorso a Francesco Di Carlo da parte del tallone
Dal momento che
Un collaborante ha dichiarato terrena preso Stefano Bontate
Salvatore Inzerillo verso i cugini ai quali Mimmo Teresi e lo stesso Francesco Di Carlo che Di Carlo aveva dato ospitalità in Gran Bretagna a Calò nel passato
Aver fruito appunto di ospitalità in quel Paese giustificava la ricerca
Del Calò dedicarlo in quel periodo al fine di aprire il suo supporto per l'organizzazione e per l'esecuzione del delitto
In ogni caso
Come dicevo all'inizio sono le dichiarazioni di Sicilia in Galasso
Dice il di Oreste Pagano e di Carmine Alfieri a farci capire
Come avremo modo di vedere seguito medio è la ragione per la quale calo poteva cercato di Carlo è che il Progetto di impiegarlo nell'assassinio di Roberto Calì
L'imputato Calò non ha fornito elementi apprezzabili
Di conoscenza idonei ad incidere sul racconto di Di Carlo
Abbiamo la sua ammissione di aver conosciuto Nunzio Barbarossa induce a ritenere che la versione di Carlo sia in realtà aderente
Al vero
Calò però ha negato di aver cercato come se ha detto Di Carlo nel periodo interessato al preparazione ed esecuzione del delitto
E ha sostenuto che non poteva cercarlo perché era assurdo
Perché non era possibile cercarlo in quanto dice calo per quello che si sa era stato allontanato e dica lo steso non dovrà più fare ritorno in Sicilia
Egli non aveva cercato nessuno
E non si era messo in contatto col Di Carlo
Sottolineava pugni che sarà vero quello che dicono i collaboratori quindi vale a dire che c'era una guerra
E che contorno e Di Carlo ci cercavamo per ucciderli
Allora poteva essere di cartone solo per farlo uccide o se era capace o se era capace di ucciderlo io
Ancora ci dice che se Brusca lo consideriamo credibile
Brusca c'ha detto che aveva cercato per essere ucciso come facevo io insomma allora andarlo a trovare
Ora questa questa affermazioni di
Calò
Non è a non è aderente alla realtà processuale
Basta leggere le dichiarazioni di Brusca
Brusca ha riferito che Contorno era ricercato per essere ucciso e ha detto a seguito di domanda che chiunque fosse stato assieme a contorno anche se fosse stato di Carlo
Sarebbe stato ucciso sapessero
Toro se li avessero trovati assieme
Ma non ha affatto detto che
Si voleva uccidere il caso come ha sostenuto il calo
Quindi è fermo nella sua tesi il Calò nel dire che non poteva cercarlo a seguito di questa peculiare situazione del Di Carlo
Riporta alla memoria indicazione delle dichiarazioni del calo la ricognizione di questi indicazioni
Ovviamente non è questa la sede
Per valutare in una posizione di Di Carlo con riferimento all'omicidio che ci occupa
Abbiamo meno partecipato Di Carlo all'omicidio
Poco interessa
E poco interessa se si sia limitato a raccontare come andarono le cose tacendo però tutto ciò che attiene
Alla sua partecipazione infatti a uno Tomoko cedimento penale deputato a valutare la sua posizione vi sono però dei fatti da alcuni dei quali dobbiamo prendere le mosse
Di Carlo era certamente presente a Roma il dieci giugno dell'ottantadue
Giorno in cui ha fatto un acquisto di un negozio di via Veneto con la propria carta di credito
In data quattordici giugno ottantadue è stato effettuato un bonifico accreditato in data sedici giugno ottantadue quindi due giorni prima dell'omicidio
Un bonifico di cento mila dollari USA
Dal conto della discount banco versiliese dunque hanno intestato ad Alfonso Caruana acconto di Di Carlo
Nella parte del banca
Di Londra trasferimento che Di Carlo ha giustificato con l'esigenza del Caruana di comprare una abitazioni Inghilterra
Vi è un terzo fatto
Cioè che Mannoia
Giuseppe Cillario Gaspare Mutolo lo hanno accusato dall'omicidio
Di Carlo
Aveva rapporti con Lorenzo nuvoletta
Basta guardare basta fa riferimento alla fotografia che è stata sequestrata moltissimo tempo fa che ritrae Lorenzo nuvoletta assieme a Francesco Di Carlo che era
Angelo Siino ha dichiarato
Di avere avuto riferito da Giuseppe e Madonia
Che lo stesso escludeva io voglio dedicarmi all'omicidio di Roberto caldi in quanto era stato posto fuori famiglia
Ma sottolineava
Per converso
Che Madonia ce l'aveva con Di Carlo
Tante lo aveva incaricato alla fine degli anni ottanta di
Passeggiare riandare a contattare le varie famiglie e di diffondere la notizia che Di Carlo aveva iniziato a collaborare con la giustizia circostanza peraltro non vera
Altro punto Di Carlo pur facendo parte di Cosa Nostra
Non ha mai ammesso il coinvolgimento in fatti di sangue sebbene pensa è stato accusato da più di un collaboratore in particolare la Salvatore Contorno vita Giovanni Brusca di aver partecipato ad alcuni omicidi
Altro punto le dichiarazioni di Mannoia
Riportano certamente notizie che sono che
Notizie raccolte volevamo da Ignazio
Pullara e da Giovanbattista Pullarà tant'è vero che lo stesso Di Carlo si guarda bene dal dire che non sono vere
Badate bene quelle dichiarazioni sono vere scusa per scontato
Di Carlo e non può che essere così attesa la cristalli inattendibilità hanno spesso
Ma
Cosa ci dice Di Carlo Di Carlo fa una riflessione
E si chiede come mai una persona così attendibile come Mannoia ci viene a dire una cosa agente
E cita una spiegazioni e dice certamente Mannoia testualmente riferiva cosa aveva sentito
E ci dice Di Carlo che avendo vissuto
Più di trent'anni se no a Cosa Nostra
Quando ha trovato una giustificazione
E la giustificazione quale la giustificazione deriva dal fatto che vi era un principio di vero anche in termini fattuali perché evidentemente Bernardo Brusca era stato informato teca loro cercano per quell'omicidio per commettere quell'omicidio
Pullara Giovanbattista Pullarà essendo intimamente legato Bernardo Brusca e rivestendo vedi il ruolo di rappresentante del mandamento di Santa Maria di Gesù quindi membro della commissione aveva avuto riferito la circostanza da da Bernardo Brusca
Dice poi di Carlo il fatto che non io poi non abbia partecipato all'omicidio e che altri al posto mio abbiano partecipato è una circostanza che evidentemente non è venuta a conoscenza
Del Pullara ma era preventivato era in origine
Specificato che Di Carlo doveva cioè che Luigi Carlo per partecipare al delitto e che Calò aveva chiesto il suo impiego per commettere il delitto servendosi poi per eseguirlo di un'altra squadra e della squadra riconducibile a
Casillo di cui abbiamo detto in precedenza
E evidentemente una risposta che sorretta da una ineccepibile razionalità
Se costituiscono
La versione fornita da Di Carlo esattamente la verità di petto
Lo si dovrà verificare con specifico riferimento al
Al procedimento che lo riguarda
Di Carlo infatti non è imputato questo processo
Quel invece interessa questo processo
è il fatto che Di Carlo non mette in discussione la veridicità
Del fatto storico
Di quanto riferito da cullare e questo io credo sia un dato
Fondamentale per quale
Prendere le mosse
Non incrina la attendibilità
Delle dichiarazioni
Di Carlo e quindi la valenza accusatorie rivestono
Queste dichiarazioni nei confronti di Carlo
Del confronto in calo
Che questi abbia riferito di non aver appeso
Da Lorenzo Di Gesù notizie sull'omicidio di Roberto Calvi
Ed in particolare che questi non già l'abbia mai detto di avere
Ucciso ho fatto uccidere Roberto Calvi
Circostanza questa
Che
Invece viene utilizzata
Può appare sì voglio utilizzare dalle domande
Che sono state
E volte da parte dei difensori nel corso del controesame in particolare dalla difesa dell'imputato Carbone
E certamente legittimo interrogarsi sul perché
Lorenzo Di Gesù coinvolto nel delitto sia stato il veicolo informativo di Antonio Giuffrè
Sull'omicidio
Per converso non abbia detto nulla
Al Di Carlo
E non non gli abbia detto nulla pur avendo avuto riferito dallo stesso Lorenzo Di Gesù circostanze inerenti agli investimenti in Sardegna decalogo
E la partecipazione
Il Flavio Carboni a questi investimenti
La spiegazione circoli agevolmente se poniamo mente alla diversità di apporti
Che negavano di Gesù a Giuffrè
Rispetto ai rapporti coinvolgenti il primo e Di Carlo
Infatti di Gesù
Giuffrè appartenevano alla medesima famiglia mafiosa
Quella di Caccamo
Le notizie sono state raccolte nell'ambito la doverosa attività di informazione
E di Gesù periodicamente effettuava
Al suo capo mandamento Intini
E giù fare mi viene messo a parte
Perché è presente
A quei colloqui in virtù del speciale legame
Lo legava che lo saldava a Francesco incide
D'altra parte
Che siano significative le dichiarazioni di
Il Giuffrè con riferimento al coinvolgimento di calo derivante dalle Camere che intercorreva tra Calò e il mandamento di Caccamo ricordiamoci che Calò ha trascorso parte della sua latitanza proprio in quel periodo agli inizi degli anni ottanta nel territorio del mandamento di Caccamo
Quindi in virtù del rapporto che ha avuto che aveva con Lorenzo Di Gesù mandamento che gli ha dato copertura aiuto in un momento di particolare difficoltà e questo ce lo dicono i collaboratori di giustizia
Dice Giovanni Brusca e lo stesso per Giuffrè
Non solo ma Giuffrè ci dice pure e di Gesù ha procurato documenti di copertura per Calò
Durante proprio quel periodo
Ecco quindi che è pienamente giustificato che giù fare apprendo alle notizie sull'omicidio da Lorenzo Di Gesù è che non le apprenda Francesco Di Carlo
Francesco Di Carlo apparteneva infatti ad un aggregato territoriale diverso dal mandamento di San Giuseppe Jato
E ci faceva parte della famiglia di Altofonte rientrante nel mandamento di San Giuseppe Jato
Perciò quindi nessuna vulnus
Si può registrare con riferimento alle dichiarazioni di
Giuffrè con riferimento a questo aspetto
D'altra parte domicilio caldi era un'azione assolutamente riservata del tutto conservata intorno alla quale vigeva una per regola compartimentazione
E trova una conferma nel fatto questo dato che nemmeno Giovanni Brusca fosse al corrente di alcunché sul delitto sebbene figlio di Bernardo Brusca
Bene invece a conoscenza i parenti di Bernardo Brusca Ignazio Giovanbattista Pullarà
Come ha ricordato Mannoia i quali però avevano in seno a Cosa Nostra nel ruolo ben diverso
Più rilevante decisamente rispetto a quello che ricopriva l'allora giovanissimo uomo d'onore Giovanni Brusca
I due Pullara nel corso del tempo sono diventati capi mandamento subentrando a Stefano Bontate
E avevano il ruolo di gente ed avevano quindi anche ereditato le responsabilità
E i rapporti e la gestione degli interessi economici
Riconducibili allocato mandamento ivi compresi quelli attinenti specificatamente alle risorse finanziarie devolute a Michele Sindona poi transitate come vedremo http
Ora
Soffermiamoci su quello che interessi specificatamente di Calò
Alla commissione del delitto
Esiste dà prova di un interesse preciso a punire coperto caldi da parte di Calò in quanto appropriato sì di denaro
Allo stesso riconducibile e ad altri appartenenti a Cosa Nostra denari consegnati al banchiere perché lì ci classi
E anche esiste un interesse specifico a neutralizzato perché divenuto inaffidabili e pericoloso
Se caldi avesse
Attuato il manifestato proposito di riferire quanto a sua conoscenza avrebbe indubitabilmente rivelato anche il canale di alimentazione del Banco Ambrosiano
Rappresentato dalle risorse finanziarie provenienti da Cosa Nostra la designazione dei flussi di quel denaro
Ivi compreso quello relativo al finanziamento di Solidarność
Un finanziamento di cui ho parlato il collaboratore di giustizia Salvatore Lanza la
Finanziamenti poi effettuati evidentemente collinari di Cosa Nostra
Finanziamenti che hanno interessato anche i regimi totalitari sudamericani
E a questi finanziamenti si fa cenno nelle lettere sottoscritte da caldi
Finanziamenti che sono stati effettuati nell'attuazione di una più ampia strategia del Vaticano volta a penetrare nei Paesi comunisti dell'Est europeo e a congelare l'avanzata comunista dell'America Latina
Cosa nostra
E certamente Calò non potevano accettare che emergesse
Per venisse rivelata tutti e venti quella tipologia di attività illecita volta a far convogliare
Lussi di denari mafiosi in quelle direzioni e non poteva accettare che venisse alla luce le attività di riciclaggio che attraverso il Banco Ambrosiano veniva espletata
è utile richiamare le dichiarazioni che sono state rese da Salvatore Lanza la Cocoon specifico riferimento al dirottamento del denaro riconducibile a Cosa Nostra avvenuto agli inizi degli anni ottanta
Dalle costruzioni in Sardegna verso la Polonia per sostenere il sindacato Solidarność
Lanzara corifei più che Carboni
In contatto con Pippo Calò Lorenzo Di Gesù del Panzera
Che a quell'epoca era molto giovane
E che seguiva lo zio Lorenzo Di Gesù in tutte le faccende amministrative delle operazioni che faceva
Quindi avevano pensato di sfruttare la possibilità di edificare
Su questo terreno e di investire in Costa Smeralda
Carboni si era occupato di trasformare il terreno tramite conoscenze presso il comune dove insisteva di trasformare il terremoto a verde agricolo
La verificabilità Pippo Calò aveva partecipato all'operazione in termini economici e finanziari la gestione dell'attività era stata curata da di Gesù un approvati i progetti iniziavano
A costruire utilizzando i soldi
Provenienti dall'attività illeciti territori di Caccamo e comunque gestite nel territorio di Caccamo
Gli appartamenti erano stati venduti dal gruppo Berlusconi che aveva una sorta di agenzia immobiliare mediante la quale vendeva i milanesi degli appartamenti lucrando delle provvigioni successivamente
L'operazione avrebbe dovuto continuare
Venivano fatti degli altri progetti ma erano subentrati dei problemi con l'amministrazione pubblica
Per le questioni ambientali
Non erano più gli anni settanta l'operazione era stata rallentata per una serie di motivi
Che gli erano stati detti l'attenzione si era spostato da questi
Gli investimenti ad altri interessi diversi e questo è avvenuto
L'aveva saputo tramite
Panzer Cancun il quale era in continuo contatto per attività che venivano svolti in Sicilia
E aveva saputo che quel denaro
Riconducibile accanto del mandamento di Caccamo
E avrebbe dovuto essere destinato alla realizzazione di nuove
Attività di nuovo unità abitative
Quali giardiniera una progettazione in corso veniva dirottato ci dice testualmente alza la coppa su altre situazioni di tipo politico
Che in quel momento lo ritenevano più vantaggiosi dal punto di vista di ritorno in Polonia per sostenere Solidarność e tutta una serie di situazioni che andavano aldilà di quella che era la sua attività
Dirottamento era avvenuto ci ha detto agli inizi degli anni ottanta
Io credo sia utile leggere queste indicazioni anche con riferimento a quanto ci ha detto Francesco Pazienza
Sentito quale testimone assistito egli ha narrato un episodio
E lo aveva visto protagonista verificatosi nel marzo dello tanta due
In cui vi era stato il trasferimento di denaro a favore di Solidarność tramite Roberto Calvi Paul Marcinkus
Segnatamente pazienza
Ha dichiarato di aver ricevuto due bonifici da parte del Vaticano uno per un ammontare di tre
Milioni e mezzo
Nell'arco di tre milioni di dollari
Quindi due bonifici ha ricevuto uno di tre milioni e mezzo circa tre milioni e mezzo tre milioni è un atto bonifico di un milione di dollari
Questo lo poteva dire perché erano passati più di vent'anni
Ed era un suo impegno quello di non parlarne con Marcinkus Calvi
Quei soldi ci dice Pazienza erano finiti a Danzica per sostenere Solidarność in una maniera un po'avventurosa
Si era accollato
Ci dice Pazienza sempre quattro milioni di dollari come se fosse stato lui che sedi fosse scene attuati
In quanto non poteva dirlo nel mille novecentottantasei durante i processi quando ancora vi era l'Unione Sovietica
Certe cose non poteva dirle erano usciti dal Banco Ambrosiano dieci milioni di dollari e questa era la parte di cui si è occupato lui era stata mandata una Jeep Lada
E
Ninne sottofondo di questa jeep era stato era stato occultato Dell'Oro ore che poi era andato a finire dei agli appartenenti al sindacato che avevano provveduto a fondere
Quel materiale
E a suddividere in grammi
Ha anche detto che il KGB era informato di questa vicenda
E l'epoca era quella del marzo due ottantadue in cui si è verificato questo episodio
Poteva dirlo appunto perché aveva curato direttamente questa attività di trasferimento su incarico di Calvi e con l'approvazione di Marcinkus
Ora la sostanziale coincidenza per quanto dichiarato da Lanza l'arco
E parla di
Un'epoca inizia anni ottanta e pazienza che parla l'ottantadue la cui incidenza del destinatario di fondi dell'operazione
Che hanno visto come protagonista Calò e l'organizzazione mafiosa di appartenenza secondo Lanza la
Calvi Marcinkus secondo pazienza
Consentono di inquadrare
Le loro dichiarazioni in un contesto unitario
E si impone di considerare queste indicazioni come dichiarazioni di una realtà più complessa
Di un'unica realtà
è comprensibile che pazienza non sia stato a conoscenza della provenienza di fondi dal momento che ciò non era necessario per l'espletamento delle mansioni che gli erano state richieste
Cosa nostra aveva quasi
Intermediari qualificati il duo caldi Marcinkus
I quali per attuare materialmente i passaggi di danaro sono serviti in quel caso di pazienza
Lo stesso Roberto caldi
Esplicitamente ha messo nella lettera indirizzata al Papa retata cinque giugno dell'ottantadue
Dal tre dal tenore sottilmente minatorio degli averi finanziato
Deve curato il finanziamento di paesi e di associazioni politico-religioso dell'Est e dell'Ovest su incarico di rappresentanti vaticani
Mi sono dei passi estremamente significativa
Quando vuole fare una pausa
Sì sì per me non c'è problema
Anzi
Meglio allora fare adesso mamma una breve pausa profittiamo divisi interruzione sul richiesta di qualche giura
Pochi minuti e
Possiamo riprendere nel
Ci eravamo soffermati
C'avevamo arrestati in precedenza sulle sul contenuto delle lettere che erano state predisposte da dal banchiere caldi
E in particolare se non se soffermati sulla lettera del cinque giugno ottantadue diretta al papà
Mi sono alcuni brani particolarmente significativi al riguardo particolare consentitemi di due brevi riferimenti in questa lettera si legge tra l'altro sono stato io che su preciso incarico di suoi autorevoli i rappresentanti gli ho risposto cospicui finanziamenti il favore di molti Paesi ed associazioni politico religiose dell'est dell'Ovest sono stato io
Che di concerto con otto unità vaticane o coordinato in tutto il cento Sud America la creazione numerose entità bancaria soprattutto allo scopo di contrastare la penetrazione ed espandersi ideologiche filo comunisti filo marxiste
Molti sono
Con loro che mi fanno allettanti promesse di aiuto a condizioni che io parli delle attività da me svolte nell'interesse della Chiesa
Sono proprio molti di coloro che vorrebbero sapere da me se ho fornito armi od altri mezzi ad alcuni regimi di Paesi del Sudamerica
Per aiutarli a combattere nostri comuni nemici Desio fornito mezzi economici a Solidarność
Ancora nella lettera diretta al cardinale Palazzini e trenta maggio ottantadue caldi scrive tra l'altro mi si fatte condizioni cosa posso sperare in Dio responsabile come sono di avere svolto un'intensa opera di banchieri e nell'interesse la politica vaticana in tutta l'America latina in Polonia pedinati Paesi dell'Est
Ancora nata lettera priva di data e destinatario si legge più di una volta ho creduto di rischiare la vita quando correndo da uno stato all'altro d'America Latina cercavo di porre argine al crescente fermento
Di ideologie anticlericali
E mi prodiga in in ogni senso arrivando perfino ad occuparmi di forniture di navi militari e di altro materiale bellico pur di favorire chi poteva efficacemente contrastare l'avanzata di ben organizzate forze comuniste
Grazie a questi interventi oggi la chiesa può vantare una sua autorevole presenza in paesi come l'Argentina la Colombia il Perù indicare a
Persino l'imputato Flavio Carboni nel corpo di un intervista prodotta gli atti rilasciata il tre dicembre del mille novecentottantaquattro
Ha affermato che Calvi diceva di avere pagato il dittatore del Nicaragua Somoza
E ha dichiarato ha finanziato Solidarność l'ultima volta è stato una tranche di venti milioni di dollari che Calvi anticipato con un'operazione estero suo estero
Una parte fu versati in Austria una parte in Svizzera i resti in Polonia alla banca listato Pekao
In altri termini Calò non poteva correre il rischio che venisse che venisse messo a nudo il sistema di potere economico integrato poiché Tatò rinvestire le risorse finanziarie proprie e degli altri mandamenti attraverso il Banco Ambrosiano lo IOR e la Rete delle complicità clericali e non è che lo costituivano questo sistema di potere un sistema di potere che trova una puntuale descrizione nel racconto del collaboratore di giustizia Giuffrè laddove ha riferito
Che vi era un covo o a tre Cosa Nostra una certa Massoneria e Marcinkus
Tutti e tre collaboravano tra loro ben presto caldi nella seconda metà degli anni settanta e sino agli inizi negli anni ottanta entrava un grosso giro di denaro
Poi niente dal traffico di stupefacenti Marcinkus era particolarmente esposto Concardi ed era coinvolto in certi discorsi con Sindona
Egli era uno Marcinkus uno degli amministratori dello IOR riciclava
Denaro soldi della mafia
In questo
Ambito Lorenzo Di Gesù faceva riferimento appunto ci dice Giuffrè ad un contesto prego rappresentato dal cardinale Marcinkus
Da Cosa Nostra dalla loggia massonica P due in particolare il Cho Gelli
Calò
Il garante dinanzi ai vertici di Cosa Nostra e i sodali che avevano fatto confluire
Il il denaro denari che avevano anche consentito accaldati
E allora gli organi di finanziario va ribadito in prese e Foggetti volti a contrastare i regimi comunisti dell'Est qui da sempre avversati dalla Chiesa cattolica romana apostolica
Come in Polonia attraverso il finanziamento al sindacato Solidarność e nell'America latina
Sulla versione al comunismo in quell'epoca
Vi era una sostanziale convergenza di interessi da parte di Cosa Nostra dal momento gli atti di esponenti gli appartenenti a regime comunista
Sia a livello nazionale ma soprattutto ma soprattutto a livello regionale siciliano rappresentavano una vera e propria spina nel fianco per l'organizzazione
E perché erano
I fautori convinti di una asserzione di una politica antimafiosa e di una denuncia forte nei confronti di operato di Cosa Nostra
E aveva avuto questa giravano avuto gli appartenenti a questa compagine
Linee Pio la Torre un uno degli artefici maggiori e avevano avuto in un
Giornale lo storico giornale L'Ora
Uno degli strumenti mediatici di denuncia che era particolarmente impegnato del resto nell'immediato dopoguerra gli alleati ricevettero un sostegno da parte di capimafia
Per consentire lo sbarco di sì lo sbarco in Sicilia ne ricevettero un premio di impunità
Un paio di impunità che consacrato lo storico accordo di Cassibile credo a tutti noto per cui in cambio di questa collaborazione i mafiosi ottenne con la non punibilità per le loro condotto i nomi peraltro che non sono ancora noti nonostante il lungo tempo trascorso
Che Calvi avesse ricevuto denari tramite lo IOR
Viene riferito come sappiamo made in seguito anche da Gioacchino Pennino del proprio l'impiego di flussi finanziari mafiosi consentiva Calvi di rendere particolarmente temibile il proprio potere ricattatorio nei confronti di mafiosi del Vaticano e della struttura finanziaria
Che avrebbero ricevuto una perdita di credibilità di proporzioni enormi se fossero venuti alloggio
Se il Progetto ricattatorio fosse stato messo in atto Calò avrebbe ricevuto un nocumento esiziale
Economico e di prestigio in seno all'organizzazione mafiosa di appartenenza
Le rivelazioni di Carpi avrebbero rappresentato il centro propulsore per una spinta investigativa che avrebbe fatto emerge i circuiti finanziari facenti capo agli imputati e personaggi alloro vicini
Ho esco referenze
Inorridisco nera con targa avrebbe detto Virgilio con riferimento a questo
C'è legato Progetto a questo scellerato connubio disinteressi
Dovevano dunque
E ad ogni costo essa impedite e neutralizzate
Con un sistema efficace ed ingegnoso le dichiarazioni di Calvino
Mascherare l'omicidio simulando il suicidio in un paese dove la giustizia è facilmente permeabili dopo aver recuperato quanto più denaro possibile grazie ad un non Gitoni ad eccezione Flavio Carboni Flavio Carboni Mongitore d'eccezione colui che era riuscito a condizionare il banchiere e a condizionarne l'assoluta fiducia condizionarne l'operato e a conquistare in maniera precisa e netta la sua totale fiducia
E questo ce l'ha raccontato la figlia Anna
Carboni che è stato definito da Giuffrè il compare il quale fingendosi amico Peto offrendo oggi
Protezione dopo aver contribuito a terrorizzare lo lo induceva a fuggire dall'Italia e lo portava a morire con il costante controllo di Diotallevi quando veniva privato
Dei propri poteri in seno al Banco Ambrosiano
Va ricordato che il teste Eligio Paoli sul quale ci dovremmo soffermare a lungo riferito che prima l'abbandona l'Italia al banchiere Calvi fu mostrato
Una falso mandato di cattura
E in questo ruolo indicato
Aveva avuto fa in questa attività indicata aveva avuto una parte licenziare Carboni e o il suo aiutante Pellicani
Il piano delittuoso è stato accelerato una volta percepito che il banchiere sarebbe stato esautorato
Il consulente tecnico Giuffrè per il consulente tecnico Francesco Paolo Giuffrida ci ha spiegato che la la defenestrazione indicanti era detenuta chiara sin dal sette di giugno dell'ottantadue
La mungitura la vacca grassa sia attuata dal febbraio del mille novecentottantadue sino alla morte del banchiere
Ed è stata accompagnata da un'azione attuata da Carboni volta ad isolare caldi là quelle persone che erano state il primo utilizzate per conquistarne la fiducia mi riferisco a Caracciolo a Pisanu a Corona e via di seguito
Ad arte informate queste persone
Del fatto che Calvi era un bugiardo guarda caso proprio a ridosso dell'inizio della fuga
Induzione alla fuga e la divulgazione la notizia dell'espatrio clandestino i vescovi rivestono nel disegno criminale una significativa valenza strategica perché hanno determinato la definitiva perdita di credibilità del banchiere nei confronti dei vertici del Banco Ambrosiano e l'impossibilità tetti un Quai di poter difendere Cantina nemmeno un uomo come Bettino Craxi avrebbe potuto più difenderlo come aveva fatto in Parlamento l'anno prima
A fronte delle iniziative dei giudici milanesi ed ecco l'inizio dell'espatrio che viene segnato il momento di non ritorno
Ed inizia l'attuazione del piano delittuoso un'attenta gestione del banchiere da parte di Flavio Carboni ricorda
Le intimidazioni mafiose nei confronti di caldi avevano dimostrato di non essere idoneo a dissuaderlo la proposito livellare quanto sua conoscenza i banchieri assentato percepito dalle l'agguato a Roberto rosone
Effettuato circa due mesi prima dell'omicidio
Come un segnale di suoi confronti
E del suo istituto di credito per lo meno a livello di probabilità o di possibilità
Al riguardo si devono richiamare delle specifiche risultanze di prova che depongono in questo senso l'autista di Roberto Calvi Itota esaurito
Ha riferito che il banchiere aveva avuto paura testualmente ebbe veramente paura di di una bella reazione negativa di paura
Quando vi era stato l'attentato ha coperto consone
E gli aveva detto di prendere il porto d'armi cosa che aveva fatto ed aveva fatto blindare l'appartamento di Roma
Sul punto riveste un interesse l'indicazione di Roberto rosone
Sull'atteggiamento di caldo una volta recatosi all'ospedale subito dopo l'agguato del ventisette aprile ottantadue in particolare ha riferito consone che quando era venuto in ospedale
Era ingrigito e pallido
E gli aveva detto mamma mia a che punto siamo arrivati
Confermava coi quanto aveva scritto nella memoriale dell'undici giugno ottantaquattro cioè che quando il ventotto aprile ottantadue caldi venne in clinica per trovarli era stravolto pallidissimo egli aveva detto sono dei pazzi sono diventati tutti pazzi
Tale atteggiamento caratterizzato per il totale
L'atteggiamento che ha realizzato per il totale disinteresse
Disinteresse delle condizioni di salute di Bosone appare spiegabile con il fatto che Calvi era preoccupato non tanto per la sorte per suo collaboratore quanto per le finalità che quella condotta voleva raggiungere egli aveva invero compreso il significato minatorio diretto alla sua persona e all'attività svolta dal Banco Ambrosiano
Ma non poteva certamente farne menzione in quella circostanza in quell'occasione emetterà parte dottor rosone piaceva porti con la triennalità di tipo mafioso
Questa tesi non viene certamente smentita dalle dichiarazioni rese dalla figlia del banchiere Anna cantanti la quale ha dichiarato che quando veniva compiuto l'attentato coperto rosone
Tentata Roberto rosone suo pare si trovava a Roma
Ed era tornato precipitosamente a Viggiano aveva fatto dei commenti dicendo che era stato secondo lui qualche persone legata alle amicizie consone
Le veniva contestato
Che aveva dichiarato il mio padre si trovava a Roma e rientrò precipitosamente a Milano io lo vidi piuttosto scosso e sentì dire che potevano fare aveva ce l'ho avuta con la banca ma che era anche probabile che all'origine dell'attentato vi fosse il fatto del rosone aveva delle strane amicizie e frequentava degli ambienti non molto chiari
A domanda del presidente volta sapere da chi lo avesse saputo ha dichiarato
Che era chiaro agli occhi di tutti
Che quando uno colpisce un esponente importante di un'istituzione che può essere per questo motivo proprio per la carica che ricopre e ciò veniva dato per scontato
Ed ha aggiunto che bisognava anche considerare il fatto che luglio rosone aveva delle strane amicizie
Questo credo che vi ho ricordato che è stato contestato
Era stato oggetto ci dice Anna caldi di una conversazione con il Papa
E ne abbiamo parlato a tavola ed Eno prospettate tutte e due queste ipotesi
E quella del fatto che fosse stato colpito come una persona di alto livello e sia perché forse c'erano altre motivazioni legate a sue amicizie questo è quello che lui ha detto entrambi avevano un ruolo secondo quanto dice coperto caldi
Nel dire queste cose il padre dice Anna era contrariato e preoccupato perciò rientrava nel clima di incertezza in difficoltà nel quale lui si trovava in quel periodo
Al bar o giardini
Adoro giardini ha riferito allorché si difende identificò l'attentato a rosone
Vicepresidente del Banco Ambrosiano calmi si mostra preoccupato e manifestò il timore che dopo sono in qualcuno potesse prendersela anche con lui
Che quell'attentato fosse diretto alla persona di caldi
Lo ha spiegato in maniera convincente credibile Maurizio Abbatino
Il quale ha riferito di aver chiesto a De Pedis in motivo dell'agguato
Ah consone ed aveva avuto questa risposta
Era un avvertimento per caldi Calvi doveva essere avvertito perché non era più considerato affidabile e forse aveva intenzione di parlare
Calvi aveva avuto delle pressioni da ambienti mafiosi massonici e politici e sembrava che stesse andando fuori di testa
E non era più affidabile
Vi erano stati più incontri e in quel periodo vi era in corso una vendetta nei confronti di Proietti
Potevano essere passati sei sette mesi dopo l'attentato e comunque prima del mille novecentottantatré
E certamente
Dopo l'omicidio
E certamente dopo l'omicidio l'attentato al rosone rappresentavo un attentato dimostrativo
Aggiungeva che gli sembrava di aver capito anche Piero Ottone era una persona che si opponeva caldi
Anche tali notizie l'aveva appreso da De Pedis il quale ne era a conoscenza perché molto legato a Danilo Abbruciati
E a Franco Giuseppucci
Anche quest'ultimo era al corrente di molte cose
Se poi
Si volesse accedere alla tesi
Che è stata sostenuta crederà verosimilmente sostenuta anche in questa sede da parte della difesa vale a dire Carosone per appaiono ai desideri di caldi
E da tutto accondiscendente ne risulta rafforzata la finalità diretto a colpire caldi con l'attentato nei confronti di cotone infatti se i due cade rosone rappresentavano un tutt'uno
Intimidire l'uno significava anche intimidire necessariamente l'altro
Se il vice presidente del Banco Ambrosiano rappresentava un ostacolo a fortiori Gueye presidente del Banco Ambrosiano
Ma Javier rosone rappresentavano un ostacolo perché cosa
Perché quell'attentato copia rosone cinquantadue giorni prima dell'omicidio di Roberto Calvi
Calò aveva un interesse specifico che venisse commesso quell'attentato
L'obiettivo di Calò era quello di punire caldi
Per recuperare il denaro investito ed affidato al banchiere così come hanno riferito più collaboratori di giustizia come vedremo meglio in seguito e qualunque ostacolo doveva essere rimosso
Certamente doveva al contempo Calò tutelare se stesso la propria organizzazione mafiosa per i soggetti coinvolti
L'attività di riciclaggio da possibile da possibili future accuse di Calvi e dei suoi più stretti collaboratori ai quali rientrava indubbiamente rosone
Calò non poteva rimanere inerti e necessariamente doveva agire perciò è passato all'azione
Calibrando dapprima un attentato intimidatorio
Che ha portato che ha prodotto degli effetti concreti sotto il profilo finanziario
Quindi è una conseguenza del comportamento di Calvi ha seguito l'attentato rosone di fu
L'erogazione direi ulteriore denaro a favore di Carboni cinque milioni di dollari USA il ventinove aprile mille novecentottantadue
E dieci milioni di dollari il tre giugno del mille novecentottantadue
Buona parte di questo denaro scomparve
Perché indirizzata evidentemente affinare destinatario Pippo Calò ed in piccola parte ad Ernesto Diotallevi
Voci attendibili di questo processo sulle quali ovviamente ci soffermeremo hanno spiegato che quanto meno in parte il denaro era stato recuperato da calo
Ed è del tutto ragionevole ritenere che il viatico sia stata sia stato rappresentato dall'erogazione a Flavio Carboni dei diciannove milioni di dollari
Dal momento che quest'ultimo non ha spiegato
E a chi ha consegnato e dove ha destinato il denaro prelevato e non sequestrato dall'autorità elvetica
è evidente
Che se Calvino aveva una pressante esigenza di recuperare del denaro
E se crediamo al fatto che il suo che il suo peregrinare attraverso l'Europa era finalizzato recuperate recuperare delle somme ingenti di denaro anche Carboni ha indicato
Di una cascinali compreso tra i duecento e i trecentocinquanta milioni di dollari
Non ha pagato aggiorneremo lei che il tre giugno
Otto giorni prima della partenza da Roma e quindici giorni prima dell'omicidio
Trasferisca Calvi dieci milioni di dollari a Carboni
Per averlo fatto vi deve essere stata una ragione molto grave
E non poteva essere se non quella di assecondarli una domanda di Venaria
Alla quale non si poteva sottrarre quella di calo caldi non poteva certamente accreditare quella somma su un conto intestato al boss mafioso latitante
Calò era fatto ricorso ad un interfaccia un'interfaccia che è stato ritenuto di sicuro affinamento Flavio Carboni nelle cui mani caldi si era posto un
Questa tesi non trova elementi di smentita ma anzi elementi di confermo Antonio Mancini ha dichiarato di aver appreso da Enrico De Pedis Crotone rappresentava un ostacolo per tutti i giochini finanziari che stavano facendo
Coloro che avevano investito in Calvi del Banco Ambrosiano
Pratica De Pedis Abbruciati ed altri ha riferito poi di aver appreso dai Edoardo Toscano Carosone doveva essere impaurito zittito e sono impaurito
Esponenti di vertice della banda si erano rivolti dopo l'attentato a rosone ha pazienza e Carboni che sapevano
Coinvolti nel delitto pena deve spiegazioni sulla morte di Abbruciati e capire se gli fosse stata teso una trappola costoro avevano ricevuto risposte rassicuranti che li avevano indotti a ritenere credibili le spiegazioni ricevute
Francesco Pazienza ha dichiarato di rapporti tra Cardia consone erano iodio amore
Quando Calvi era stato arrestato per la violazione della legge valutaria rosone
Aveva tentato un colpo di mano alleandosi con Carlo De Benedetti
Dopodiché i rapporti erano diventati piuttosto tesi e Calvino si fidava più di rosone
O sono posteggiava tutto quello che faceva caldi
Nel corso del controesame pazienza ha dichiarato che non era a conoscenza di singole pratiche di finanziamento a cui lo sono insieme opposto
Non era a conoscenza di casi specifici fatta eccezione che per gli ultimi due consigli di amministrazione quando ormai vi era una situazione drammatica tra i due non vi era alcuna obiezione palese poi se le dicevano dietro le spalle che cosa
Bosone era interessato solo agli affari
Italiani aveva delle difficoltà con l'italiano e per quanto sapeva non interessavano affatto gli affari internazionali
Aggiungeva che ad un certo momento il ragioniere rosone voleva prenda il posto di cult quindi era un discorso di potere
Sebbene nei confronti di Giuseppe Calò non sussista una pronuncia di condanna per l'attentato rosone
Il patto non risulta celebrato un po'accesso nei suoi confronti
Va rilevato come siano stati acquisiti in questo dibattimento dati di prova che gli attribuiscono univocamente la paternità del delitto Gabriella Popper ha riferito che l'incarico di realizzare quel delitto
Era stato dato proprio da Pippo Calò
E poiché ha evidenziato che la Corte di Cassazione l'ultima sentenza nell'annullare senza rinvio la condanna di Flavio Carboni ed Ernesto Diotallevi
Sentenza del ventiquattro febbraio del novantanove
Che appositamente la difesa di Calò non ha prodotto ma che ha prodotto il Pubblico ministero si legge
La valutazione non ha chiarito di ragionamento concreto utilizzato per escludere l'incidenza gli evidenti contraddizioni connesse ad un ipotizzato interesse alla ideazione l'attentato e altre persone
E dice Pippo Calò indicato pure dalla Popper
Il cui contributo è stato ritenuto
Estremamente attendibile da tutte le pronunce
Del procedimento relativo ha tentato
Roso dall'attentato al rosone come ci potrà leggere rilegge dello scritto che produrre al Pubblico ministero Maurizio Abbatino
A posto e mi chiedevo di aver appreso da per Massetti e De Pedis che Danilo Abbruciati aveva agito per fare un favore ai siciliani vale a dire a Pippo Calò
E che aveva percepito la somma di cinquanta milioni da calo
Per commettere il delitto i due non avevano creduto del tutto
Ma quanto De Pedis e Parma sette avevano detto perché ad Abbruciati non mancavano cinquanta milioni di lire e ritenevano che avesse sicuramente degli interessi maggiori probabilmente era coinvolto in qualche operazioni finanziarie
In ogni caso
Se avesse dovuto fare un favore era più normale che lo facesse gratis
Si conclude qui l'appuntamento di questa sera dello Speciale giustizia ci siamo occupati dell'udienza del sette marzo scorso al processo davanti alla Corte d'Assise di Roma per l'omicidio del banchiere Roberto Calvi avvenuto all'ombra nel mille novecentottantadue e ci siamo occupati della prima fase della lunga requisitoria di Maul del pubblico ministero Luca Tescaroli
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